Parigi, RFID 2005

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Parigi, RFID 2005
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Parigi,
RFID 2005:
di Cecilia Biondi
1.797 visitatori in tre giorni,
provenienti da tutt'Europa
ma anche da Paesi asiatici
e nordafricani, per un
totale di 20 nazioni, e per
la RFID University, 130
delegati che hanno
affrontato i tanti temi
connessi alla RFID: ecco i
numeri di RFID 2005, alla
sua prima edizione,
organizzata a Parigi da
Reed Exhibition a metà
ottobre. Un buon risultato
quindi per questo evento,
tale da far pensare con
altrettanto ottimismo alla
prossima edizione di cui è
già stata fissata la data: 2627 settembre 2006,
sempre presso il Palais des
Congrès di Porte Maillot.
Hanno partecipato
integratori di sistema,
fornitori di software,
produttori di tag e scanner,
con un’offerta completa e
corale di sistemi e soluzioni
per le quali si intravvede
un mercato in grande
evoluzione. Ecco, dalla
nostra partecipazione
all’evento, una scelta fra le
proposte più significative.
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applausi
alla prima
DATACollection NOVEMBRE 2005
L
’italiana Caen, spin off dell’Istituto Italiano di Fisica Nucleare, proponeva a Parigi la propria gamma di sistemi UHF, per i quali ha messo a
frutto tutta la propria esperienza nell’alta tecnologia. «Il lettore Caen
UHF a 500 mW è in grado di leggere a 3 metri. Come fa?» illustra Giovanni Grieco, Marketing Director di Caen. «In pratica, per un corretto funzionamento del lettore, devono essere soddisfatti due requisiti: un segnale pulito in trasmissione, ma anche una buona sensibilità di ricezione. Altrimenti viene fuori quello
che fra noi chiamiamo "coccodrillo", un dispositivo che ha una bocca grande ma le
orecchie piccole; anche aumentando moltissimo la potenza non si ottiene niente più
che un sempre maggiore disturbo in ricezione. Il nostro prodotto invece è correttamente settato sia per la trasmissione che
per la ricezione e questo fa sì che le sue performance siano migliori». E aggiunge:
«Uno degli aspetti fondamentali dell’applicazione è quello della progettazione, con
le sue problematiche fisiche. Il system integrator deve essere veramente capace di
capire le specificità del progetto. Invece ci
sono tanti integratori che ancora pensano
in termini di HF, che ad oggi e in confronto all'UHF, è praticamente plug & play. Tuttavia, l'UHF non è la soluzione di tutti i problemi, ma semplicemente un tool, uno strumento, che deve essere ben accordato se
vuol essere ben suonato. Ma per ovviare
alle mancanze sul fronte “accordatori”, uno
degli obiettivi di Caen è quello di far crescere dei nuovi system integrator: per questo stiamo cercando in Europa dei partner
che abbiano esperienza nell'UHF, o che vogliano formarsela». Caen, infine, è membro di EPCglobal e della LPRA Low Power
Radio Association, con accesso a tutte le
Giovanni Grieco, Marketing Director di Caen.
iniziative di ETSI.
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rassegna Allo stand Tagsys era presentata, fra le
tante partnership della società, quella
con Agrostar, che coinvolge anche Oracle e Unilog, relativa ad un pilota di applicazione della RFID nei settori alimentare e farmaceutico, in particolare dei
prodotti con data di scadenza a breve.
Agrostar è una società del gruppo StefTFE, fornitrice di sistemi informatici per
la supply chain alimentare; il pilota ha
visto l’utilizzo sui pallet di tag RFID in associazione ai codici SSCC (Serial Shipping
Container Code); il sistema prevedeva
inoltre la possibilità di associare i codici
pallet ai codici confezione e codici articolo. Fra i risultati ottenuti, la possibilità
di controllare immediamente le informazioni sui pallet in sede di ricevimento, oltre che di recuperare le informazioni relative alle singole confezioni e di
tracciare la posizione di ogni confezione
per destinatario. Di questo sistema era
possibile vedere allo stand una dimostrazione esemplificativa.
Fra le partnership più significative anche
quella del consorzio Smart Tracing (del
quale fanno parte Aldata, Cipam, Sun
Microsystems, Texas Instruments e Valorfi) che ha presentato nel proprio stand
diverse dimostrazioni applicative fra quelle già realizzate. Eccole nel dettaglio: cronometraggio automatico in tempo reale;
identificazione e gestione del ciclo di vita
dei prodotti (Nautylis); tracciamento dei
pallet in un ambiente agroalimentare
(Hennessy); gestione delle “Kanban
boxes”, cioè degli approvvigionamenti,
mediante RFID, a 13,56 MHz (Geodis)
e, sempre per Geodis, una soluzione per
la gestione del picking e la preparazione delle spedizioni.
Sistemi allo stato dell’arte erano visibili
allo stand della francese Balogh, come
quelli a tecnologia PJM e quelli di riconoscimento a 2,4 GHz. Ne abbiamo parlato con Jean-Marc Brunet, di Balogh
SA: «Con la tecnologia PJM, che opera esclusivamente a frequenza di 13,56 MHz, è possibile effettuare la lettura simultanea di numerosi tag, anche completamente “stacked”: stesi l’uno sull’altro, ad esempio su
soggetta alle interferenze – i maggiori disturbi derivano per esempio dalla vicinanza
alle luci al neon o dalla presenza di più lettori in un’area limitata - e che difficilmente
richiede una site survey complessa come un
sistema UHF» commenta ancora JeanMarc Brunet. Un esempio di applicazione è quello dei 15.000 taxi che servono
l’aeroporto parigino Charles de Gaulle,
tutti dotati di tag Balogh a 2,4 GHz per
regolare il flusso dei veicoli sui vari terminali in base alle richieste. La lettura avviene a distanza di circa 10 metri.
Il “faldone intelligente” di Balogh SA, con
tecnologia PJM.
fogli di carta, ma anche attraverso i liquidi.
La lettura avviene in un tunnel a tre dimensioni ed è affidabile al 100%: se vi sono
95 letture vuol dire senza alcun dubbio che
nel contenitore vi sono 95 oggetti». Balogh,
in particolare, realizza i tunnel di lettora,
le antenne piatte e le antenne per i terminali portatili, e con la tecnologia PJM,
ha anche elaborato un portadocumenti
intelligente, da scrivania, per il controllo in tempo reale dei fogli presenti in un
determinato raccoglitore. La tecnologia
PJM, ricordiamo, è concessa in licenza
d’uso dalla società australiana Magellan
Technology, che ha stretto accordi con
svariate società in tutto il mondo: da Infineon e Rafsec, per quanto riguarda i
chip e i tag, a Hoeft and Wessel e Scanology per i lettori e sistemi, fino a Balogh appunto per quanto riguarda i sistemi di lettura. Balogh, inoltre, fornisce
anche un sistema a 2,4 GHz, denominato Hyper X per applicazioni di controllo accessi veicolari o di antifurto. «Il
principale vantaggio delle microonde è la
limitata necessità di potenza, e inoltre, si tratta di una tecnologia molto più stabile, meno
Last but not least, Intermec, presente
presso lo stand di RFID Systèmes – che
ha recentemente ricevuto la certificazione Honours Premier Partner, per la fornitura e realizzazione di sistemi RFID in
Francia a tecnologia UHF – ha proposto
la propria ampia gamma di prodotti e
applicazioni RFID. I principali prodotti
sono i lettori fissi IF4 e IF5, e inoltre, la
stampante PM4i, caratterizzata da accurate funzioni di verifica della codifica sul
tag e da avanzate opzioni di connettività con i sistemi aziendali. Per quanto riguarda le applicazioni realizzate congiuntamente, allo stand erano visibili le
seguenti. Ben tre nuove soluzioni a frequenza 868 MHz, fra le quali, innanzitutto, quella per la lettura integrata sul
carrello elevatore, comprensiva di terminale veicolare CV 60, del portale veicolare di RFID Systèmes, e di tre lettori
IV 7 posizionati sempre sul carrello. Inoltre, un sistema per l’identificazione di
pallet in metallo da utilizzare in sistemi
industriali in circuito chiuso, composto
dai lettori Intermec IF5, da antenne ad
alte prestazioni, da un portale elaborato
da RFID Systèmes e soprattutto dai MetalTag, elaborato da RFID Systèmes specificatamente per superare le interferenze
Hanno partecipato a RFID 2005
Agid, Agrostar; Aldata Solutions, Cipam, Sun Microsystems, Texas Instruments, Valorfi
come Smart Tracing; Atlantic RF, Balogh SA, Bree Industrie, Caen RFID SpA, Capgemini/
Microsoft France/Tagsys, Deister Electronic, EPC Global/GS1 France, IBM France, IER,
Intermec, Oracle France, Pôle Traçabilité, Printronix, Psion Teklogix, RFID Systèmes, Sefea
Applications, Microtechniques, Sernam, Siemens, Stef TFE, Sybase
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provocate dal metallo. Infine,
RFID Systèmes proponeva i sistemi di lettura simultanea di
prodotti eterogenei su un solo
pallet, mediante i Tag Ucode
1.19 e i propri Water-Tag.
Altro sistema innovativo proposto da RFID Systèmes questa volta in HF, a 13,56 MHz,
è quello per l’identificazione
di oggetti metallici: RFID
Systèmes ha firmato con
Schreiner Logidata un accordo di distribuzione esclusiva
di tag RFID robusti e particolarmente resistenti anche in
ambienti difficili, ma soprat-
Sistema di identificazione di
container metallici di RFID Systèmes
con metal tag Schreiner.
tutto applicabili direttamente
sulle superfici metalliche. Questo avviene attraverso uno speciale strato di ferrite, un materiale ceramico con proprietà isolanti, che appunto separa l'antenna dal metallo, il
tutto coperto da un involucro
in poliuretano. Il tag si legge
a 20 cm, è disponibile in diversi formati e anche in versione flessibile, ed è stato testato anche in gare di Formula 1. Il sistema proposto comprende quindi i Tag metal
Schreiner con il lettore portatile Intermec 761.
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DATACollection NOVEMBRE 2005
I convegni della “RFID University”
La parte convegnistica di RFID 2005 aveva il nome di “RFID University”; le varie sessioni, molte delle quali
parallele, coprivano praticamente tutti i campi di applicazione di questa tecnologia. DATACollection, in particolare, è stata chiamata a moderare la sessione dedicata alla tracciabilità in campo agroalimentare. Ne è emerso
un quadro di notevole interesse, che vede nuovi mercati e nuove soluzioni allo studio, con una intensa analisi
delle tante potenzialità applicative. Ecco in estrema sintesi le aziende che hanno presentato i loro risultati.
Bernard Ragain,
responsabile delle soluzioni
supply chain di Ineum
Consulting, e Kevin T. Dulin della
società Atys, produttrice mondiale
di preparati a base di frutta, hanno
presentato uno studio di fattibilità
relativo ad un sistema di
tracciabilità mediante RFID, che
dovrebbe garantire l'origine della
frutta e soprattutto dare la
possibilità di conoscere la sua
destinazione. Fra le principali
criticità di Atys, la committente del
progetto, la copertura mondiale: Atys
infatti acquista e lavora la frutta in
60 Paesi, ed esporta i suoi preparati
in tutto il mondo; in passato, inoltre,
Atys ha dovuto sostenere un
richiamo di merci, con conseguenze
praticamente disastrose e condanne
sia economiche che penali. Lo
studio al momento sta valutando un
sistema RFID limitatamente ai siti di
raccolta della frutta in Messico che
riforniscono gli stabilimenti di
lavorazione americani e messicani.
Attualmente allo stadio di progetto,
dovrebbe portare alla realizzazione
di un pilota nel corso del 2006.
Pasquale Grieco,
responsabile dell’Unità
Fitopatologia e OGM di
Metapontum Agribios, e Salvatore
Mendoliera, direttore area Industria
& Servizi Pubblica Amministrazione
di Uniteam, hanno presentato
insieme uno studio per un sistema
RFID nel settore vivaistico, che ha
come obiettivo quello di classificare
piante madri di agrumi di elevato
interesse e pregio commerciale, e di
tracciare in seguito le piante figlie
che si produrranno da ognuna di
esse. Per questo progetto è
utilizzata la soluzione software
Uniteam per la tracciabilità, la Suite
Syslab, che è stata ampiamente
descritta in sede di convegno. La
sperimentazione sarà effettuata su
229 piante di agrumi di diverse
specie e varietà; il progetto, primo
esempio in Italia di tracciabilità
mediante RFID applicata al settore
vivaistico, si basa su un sistema di
identificazione elettronica, con un
tag racchiuso in un apposito
involucro robusto e inserito
all’interno della pianta stessa,
contenente tutti i dati utili alla
tracciabilità e necessari per
l'individuazione delle piante nel
campo.
Passando agli animali,
ecco l'intervento di Yves
Duperon di Ier, azienda
francese fornitrice e integratrice di
tecnologia, già attiva nell'RFID su
più fronti, che ha analizzato in
questo caso l’uso della RFID per
l’identificazione degli animali da
compagnia. Per questa azienda,
l'identificazione degli animali da
compagnia attraverso l’RFID è un
mercato non solo attivo, ma anche
alquanto consistente, grazie anche
alle recenti normative in materia.
Anche in questo caso l'RFID
soddisfa più di un'esigenza in
quanto, dovendo essere l'iniezione
necessariamente praticata da un
veterinario, ha come effetto
collaterale un generale aumento dei
controlli sanitari, e inoltre serve per
limitare il fenomeno degli abbandoni
e per agevolare il ritrovamento degli
animali smarriti. A tal proposito Ier
propone un kit pronto, al costo di
circa 3 euro, comprensivo di tag e
siringhina per l’inserimento nel collo
dell’animale, dove questi non sente
dolore. Il tag risiede in una speciale
capsula di vetro biocompatibile. In
Francia, i dati identificativi vengono
gestiti in un database unitario e si
calcola che già la metà dei cani
siano identificati con il tag.
Infine l'intervento di Carl
Deppisch, di ACR
Logistics, ha avuto come
soggetto una lunga sperimentazione
di RFID, finanziata dalla comunità
europea, nella logistica di beni
alimentari deperibili, in particolare la
carne, mediante contenitori plastici
riutilizzabili e tag riscrivibili, a 13,56
MHz. Il sistema Info-Box-System si
completa con i relativi dispositivi di
lettura e con un sistema di Supply
Chain Management accessibile via
Internet. Il sistema è nato
dall’iniziativa di un retailer olandese,
Jumbo NL Supermarket, che lo ha
appunto sperimentato sulle forniture
di carne congelata proveniente
dall’Irlanda. La soluzione è stata
progettata ed installata da ACR
Logistics.
L'RFID per
tracciare le perle
«Si potrebbe lasciar cadere
dentro un'ostrica un
minuscolo glass tag, che
verrà poi ricoperto di
madreperla come qualsiasi
altro sassolino. Ma
costituirà un cuore
identificativo permanente
per la perla, oltre che
garanzia di autenticità»
propone Bernard Ragain, di
Ineum. Scherzo o proposta di
business? Noi, che l'abbiamo
udita per primi, siamo rimasti
interdetti per qualche istante,
poi abbiamo optato per lo
scherzo. Ma potrebbe essere
anche una buona idea?