BCM: un nuovo approccio alla personalizzazione del

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BCM: un nuovo approccio alla personalizzazione del
BCM: un nuovo approccio alla personalizzazione del trattamento.
Dott. Gianpaolo Amici, U.O. Nefrologia e Dialisi, Ospedale Regionale, Azienda ULSS 9 Treviso.
Le malattie cardiovascolari costituiscono sempre la maggior causa di ospedalizzazione e morte nei pazienti
in dialisi cronica in tutto il mondo mentre nel trapianto renale questo problema si sta grandemente riducendo.
In questo ambito gioca sempre il ruolo di protagonista lo stato di idratazione del paziente dializzato che
condiziona la pressione arteriosa, l’attivazione del sistema renina-aldosterone, l’ipertrofia ventricolare
sinistra, la progressione dell’arteriosclerosi e quindi la sopravvivenza e le complicanze cliniche dei pazienti.
La conoscenza dello stato di idratazione nei pazienti in dialisi viene generalmente affidata a valutazioni
cliniche con degli evidenti limiti di accuratezza e sensibilit• e le pi‚ accurate misure strumentali o analitiche
non sono sempre facili da ottenere.
Il tema della malattia cardiovascolare in dialisi associato all’idratazione, ipertrofia ventricolare sinistra,
pressione arteriosa ƒ oggetto di numerosissime pubblicazioni, in PubMed una ricerca semplice di
[cardiovascular disease AND dialysis] ricava circa 18000 citazioni di pubblicazioni scientifiche, restringendo il
campo per„ a [cardiovascular disease AND dialysis AND overhydration] si ottengono solo 44 citazioni a
testimoniare la difficolt• di misurazione oggettiva dello stato di idratazione negli studi clinici.
Il BCM (Body Composition Monitor, Fresenius) si propone di fornire informazioni indispensabili per la
gestione clinica del paziente proprio nell’ambito della composizione corporea e dell’idratazione.
L’apparecchio si basa sull’analisi spettrale dei valori di impedenza ottenuti con multiple frequenze di corrente
(da 5 a 1000 kHz) applica il modello di Cole-Cole per individuare la massa cellulare e la massa di fluido
totale e il modello di Chamney per valutare lo stato di idratazione e nutrizione del paziente (Figura 1). La
misurazione viene eseguita con modalit• tetrapolare e con tempi di esecuzione veramente brevi, ma la
differenza sostanziale sta nella grande quantit• e qualit• dei dati forniti (BMI kg/mq, OH L, ECV L, ICV L,
TBW L, FFM kg, FM kg, LTI kg/mq, FTI kg/mq). Le validazioni sono state eseguite con metodi di riferimento
per le singole misure (deuterio trizio, bromuro di sodio e potassio, dexa). Il software di gestione permette
inoltre il monitoraggio dei pazienti nel tempo con utili grafici di composizione corporea ma anche con grafici
innovativi quali la relazione tra pressione arteriosa e idratazione (Figura 2). Gli studi di applicazione clinica
hanno fornito risultati molto promettenti nei sani ma soprattutto nei dializzati sia in emodialisi che in dialisi
peritoneale.
La letteratura sul BCM ƒ in rapida crescita e vi sono alcuni studi interessanti. Per esempio Devolder (2010)
riporta un confronto tra l’idratazione determinata con BCM in una popolazione di emodializzati e pazienti in
dialisi peritoneale riportando una idratazione in dialisi peritoneale simile all’idratazione pre-dialisi negli
emodializzati. Questo studio esemplifica l’utilizzo del BCM nella clinica quotidiana, sottolinea ‘utilit• per
definire lo stato di idratazione ottimale dei pazienti sia in emodialisi che in dialisi peritoneale. Anche in nostro
gruppo ha presentato i dati di misurazione BCM in dialisi peritoneale al Congresso Nazionale di Bari 2010
riportando un interessante confronto con la BIVA e rilevando un rapporto inverso tra iperidratazione e
funzione renale residua. Al contrario si ƒ anche rilevato un rapporto diretto tra iperidratazione e massa del
ventricolo sinistro.
Il BCM si conferma quindi uno strumento di facile utilizzo sul campo, utile nella pratica quotidiana, di uso
rapido e fornisce dati quantitativi utili per la gestione del paziente. La valutazione dell’idratazione permette di
adattare la sottrazione di acqua con la terapia dialitica evitando i pericoli dell’eccessiva disidratazione e nel
contempo identificando l’iperidratazione non evidente clinicamente. I dati di composizione corporea possono
inoltre guidare la dieta per cercare di evitare l’accumulo di grasso e la perdita di massa magra, entrambi
problemi comuni nella popolazione dialitica.
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Figura 1
Figura 2
Domande a risposta multipla per ECM
1) La bioimpedenza applicata ai pazienti in dialisi che cosa permette di valutare?
a) La massa corporea del paziente.
(risposta errata)
b) La pressione arteriosa e la funzionalit• cardiaca.
(risposta errata)
c) Lo stato di idratazione e nutrizione.
(risposta giusta)
2) La bioimpedenza spettroscopica FMC-BCM come esegue l’analisi della composizione corporea?
a) Esegue un’analisi di bioimpedenza con multiple frequenze di corrente. (risposta giusta)
b) Utilizza l’assorbimento dell’energia fotonica.
(risposta errata)
c) Integra la bioimpedenza con dati ematochimici.
(risposta errata)
3) Il grafo R/Xc di Piccoli da cosa ƒ costituito?
a) Un grafico per il calcolo dell’angolo di fase.
(risposta errata)
b) Un grafico con il vettore di impedenza e con le ellissi di tolleranza.
(risposta giusta)
c) Un grafico a barre con le percentuali dei compartimenti.
(risposta errata)