in crescita l`interesse per i prodotti bio e l`attesa di una

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in crescita l`interesse per i prodotti bio e l`attesa di una
IN CRESCITA L’INTERESSE PER I PRODOTTI BIO E L’ATTESA
DI UNA NORMATIVA UE PER IL NON FOOD
E’ QUANTO EMERGE DALL’OSSERVATORIO SANA 2013 CURATO
DA NOMISMA
L’Osservatorio SANA 2013 curato da Nomisma ha realizzato una indagine sul consumatore per
valutare la domanda dei prodotti biologici/naturali non food. Tutti i risultati dell’Osservatorio
SANA verranno presentati sabato 7 settembre 2013 in occasione della fiera bolognese.
L’indagine Nomisma ha coinvolto 1.009 consumatori e ha analizzato i criteri di scelta generali da
parte del consumatore rispetto a prodotti non food (cura della persona, cura della casa, vestiario)
per valutare l’importanza dell’attributo naturale/bio nelle scelte di acquisto e ha misurato
l’interesse del consumatore nei confronti di uno schema di certificazione europea unica anche per
i prodotti non food.
CRITERI DI SCELTA PER PRODOTTI COSMETICI/CURA DELLA PERSONA E PER LA PULIZIA DELLA
CASA
Per i cosmetici e per i prodotti per la cura della persona il criterio di scelta predominante è il
prezzo (37% di cui 28% prodotto in promozione-sconto sul prezzo e 9% prezzo basso); a seguire la
marca (il 23% dei consumatori usa questo criterio come prevalente), la presenza di ingredienti
naturali/di erboristeria (16%), l’assenza di specifiche sostanze – quali ad esempio parabeni,
paraffina, oli minerali, sles, sls, alluminio - (7%).
L’interesse per il bio è alto: il 5% verifica la presenza di ingredienti biologici e il 4% dei consumatori
valuta in base alla presenza di una certificazione di qualità (biologica, ecolabel, etc)
Per i prodotti per l’igiene, la pulizia della casa e del bucato i criteri di acquisto dei consumatori
sono guidati dall’efficacia già provata nella detersione (il 36% dei consumatori indica questo
criterio come il più importante). Tra le altre determinanti di scelta, si conferma il prezzo (30% 23% sceglie il prodotto in promozione e 7% sceglie cercando il basso prezzo). La marca incide sulla
scelta dei consumatori per il 17% .
L’11% dei consumatori cerca prodotti ecologici fatti con sostanze a basso impatto sull’ambiente. A
questi si aggiunge una quota (2%) che acquista prodotti con certificazioni di qualità (biologico,
ecolabel)
LA PENETRAZIONE DI ACQUISTO DI PRODOTTI NATURALI, ECOLOGICI, BIOLOGICI
Negli ultimi 12 mesi, l’81% dei consumatori ha avuto almeno una occasione di acquisto/consumo
di prodotti per la cura della persona e cosmetici naturali/ecologici/con ingredienti biologici/privi di
sostanze dannose per l’uomo o l’ambiente. L’interesse per prodotti più sostenibili è quindi molto
alto. I consumatori italiani hanno privilegiato l’acquisto di prodotti per la cura del corpo e l’igiene
della persona (shampoo, bagnoschiuma, sapone) – categoria per cui il tasso di penetrazione è pari
al 64,9%. Seguono i detergenti per la pulizia della casa (40,3%) “tallonati” dai cosmetici (creme e
trucchi) - 39,9%. Interesse anche prodotti per l’igiene orale (dentifrici, collutori) - 37,8% dei
consumatori ha avuto almeno un’occasione di acquisto di prodotti green – e i prodotti per il
bucato (detersivi, ammorbidenti) - 34,4%.
La frequenza di acquisto di prodotti per la cura della persona e cosmetici naturali/ecologici/con
ingredienti biologici/privi di sostanze dannose per l’uomo o l’ambiente è ancora relegata a qualche
occasione: il 46,6% indica che acquista questi prodotti solo “ogni tanto” a cui va aggiunto un
ulteriore 15% che ha acquistato “solo una volta”. Esiste comunque una quota di consumatori
attenti al naturale poiché acquista spesso tali prodotti (19%).
PERCEZIONE SULLA NATURALITÀ DEI PRODOTTI COSMETICI E PER LA CURA DELLA PERSONA
Un prodotto cosmetico e per la cura della persona è naturale quando è derivato da ingredienti
naturali (erbe officinali e oli naturali): questo è quel che pensa il 40,2% dei consumatori.
Al secondo posto, vi sono i consumatori che considerano naturale un “prodotto che non contiene
sostanze chimiche quali parabeni, paraffina, oli minerali, Sles” (37,6%); a seguire - per il 14% dei
consumatori – la naturalità collegata alla sicurezza per la salute umana. Tra gli altri attributi
collegati alla percezione della naturalità, si segnalano la “presenza di ingredienti biologici” (6,1%) e
la presenza di una “confezione ecocompatibile” (0,2%).
I prodotti cosmetici e per la cura della persona per cui il consumatore mostra maggiore interesse
ad avere garanzie sulla naturalità del prodotto sono (per il 39,2% dei consumatori) i prodotti per la
pulizia del corpo per l’igiene quotidiana. A seguire con il 17,3% i prodotti per igiene per i bambini
(in questo caso ciò è importante per il 21% delle famiglie con figli e per il 7% delle famiglie senza
figli). Seguono i deodoranti - la cui preferenza si attesta al 7,1% - i prodotti per l’igiene orale
(6,8%), e per i capelli (6,7%). I cosmetici per il viso vengono considerati dal 5,5% degli intervistati
mentre i cosmetici per il corpo dal 5,1%. Chiudono la classifica i cosmetici per il trucco – 1,4% - e i
prodotti solari 0,7%.
NATURALE E BIOLOGICO: COME SONO PERCEPITI?
Vi è una differenza tra prodotto naturale e prodotto biologico per quanto concerne i
cosmetici/prodotti per la cura della persona?
Il 59% dei consumatori ritiene, correttamente, che vi sia differenza in quanto sono prodotti che
offrono garanzie diverse. Al contrario, ben il 41% dei consumatori si dimostra confuso (il 28% non
sa rispondere alla domanda e il restante 13% considera le due tipologie di prodotti la stessa cosa).
PULIZIA PER LA CASA: LA PENETRAZIONE DI ACQUISTO DI PRODOTTI CON CERTIFICAZIONE BIO
La penetrazione di acquisto di prodotti per la pulizia della casa con certificazione bio (agli
intervistati sono stati sottoposti visivamente i principali marchi di certificazione prodotto – sono
stati visualizzati i 6 loghi) è nel 2013 pari al 3%. Alla quota di attuali acquirenti, si aggiunge una
percentuale dominante di consumatori (59%) che dichiarano di non aver mai visto tali
certificazioni sui prodotti per la casa; a questa va aggiunta la percentuale di consumatori (25%) che
non è in grado di rispondere alla domanda poiché nuovamente inconsapevole dell’esistenza di
prodotti con certificazione bio.
Oltre a chi acquista (3%), la conoscenza e la consapevolezza dell’esistenza di tali certificazioni
riguarda il 13% dei consumatori.
Certamente la frammentazione delle diverse certificazione bio di prodotto per la pulizia della casa
non agevola la conoscenza del consumatore, rendendo più complicata la riconoscibilità.
COSMESI E PRODOTTI PER LA CURA DELLA PERSONA: LA PENETRAZIONE DI ACQUISTO DI
PRODOTTI CON CERTIFICAZIONE BIO
Per la cosmesi e la cura della persona il tasso di penetrazione è leggermente più alto: è pari al 5%.
Anche la consapevolezza dell’esistenza di prodotti certificati bio è maggiore (raggiunge il 26%
nonostante non vi sia stata alcuna occasione di acquisto).
Per contro, il 44% non ha mai visto le certificazioni che gli sono state sottoposte durante
l’intervista (12 loghi) mentre il 25% dichiara ancora una volta di non essere in grado di rispondere
(mostrando quindi di ignorare l’esistenza di tali certificazioni).
L’INTERESSE DEL CONSUMATORE PER UNA CERTIFICAZIONE BIOLOGICA EUROPEA CON UN
UNICO STANDARD STABILITO PER LEGGE
Oggi, al contrario di quanto avviene per i prodotti alimentari biologici, non esiste una normativa
unica a livello comunitario per i prodotti cosmetici/per la cura della persona biologici.
L’indagine Nomisma ha quindi valutato l’interesse del consumatore italiano per una certificazione
europea unica anche nei prodotti non food e ha individuato la domanda potenziale in tal senso.
I risultati sono molto positivi: ben il 91% dei consumatori italiani si dichiara interessato (51%
“abbastanza”, 40% “molto”) rispetto all’introduzione di una certificazione biologica europea.
Le notizie positive arrivano anche dalla disponibilità all’acquisto del consumatore.
Nel caso di disponibilità di prodotti cosmetici/cura della persona con certificazione unica europea,
il consumatore mostra un grande interesse all’acquisto potenziale: il 37% dichiara che con certezza
acquisterebbe tali prodotti in almeno una occasione, quota ben diversa dall’attuale situazione con tanti schemi di certificazioni bio differenti - che vede la domanda attuale coinvolgere solo il 5%
dei consumatori. Se alla quota dei consumatori certamente interessati a tali prodotti, si aggiunge
anche la percentuale di chi “probabilmente acquisterebbe” tali prodotti (un ulteriore 55%),
l’interesse potenziale sarebbe davvero elevato.
PRODOTTI CON CERTIFICAZIONE BIOLOGICA EUROPEA CON UN UNICO STANDARD A MAGGIOR
POTENZIALE
L’interesse maggiore è per i prodotti ad alta frequenza di utilizzo: ben l’86% lo ritiene un
importante passaggio per la pulizia del corpo e igiene quotidiana. A seguire il 62% delle preferenze
viene indicato per l’igiene orale, il 58% per i prodotti per i capelli, il 50% per i prodotti per l’igiene
dei bambini, il 46% per i deodoranti. Subito dopo, con il 45% i cosmetici per il viso seguiti al 36%
dai cosmetici per il corpo. Chiudono le ultime due posizioni al 32% i cosmetici per il trucco e al 30%
i prodotti solari.
Silvia Zucconi – Coordinatore Coordinatore Area Agricoltura e Industria Alimentare, commentando i
risultati dell’Osservatorio Nomisma per SANA 2013 Nomisma: “L’indagine Sana-Nomisma” parla
chiaro: l’interesse per una certificazione biologica europea unica anche per i prodotti non food, è
altissimo. Non si può trascurare come una certificazione unica per cosmetici/prodotti per la cura
della persona farebbe fare un grande “balzo” nell’interesse del consumatore. Diventerebbe tra
l’altro molto più semplice comunicare al consumatore le garanzie offerte da tali prodotti.
Se oggi il tasso di penetrazione per i prodotti alimentari biologici ha raggiunto il 54,5% dei
consumatori italiani, è lecito attendersi che anche per i prodotti non food, nel caso di
certificazione europea unica, ci sarebbe un grande incremento. Passare dall’attuale 5% di
penetrazione per i cosmetici/prodotti per la cura alla persona al 10-15% non sarebbe di certo un
miraggio”.
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