CRISI: COLDIRETTI, 3,3 MILIONI DI MQ DI ORTO IN CITTA`, SONO
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CRISI: COLDIRETTI, 3,3 MILIONI DI MQ DI ORTO IN CITTA`, SONO
rassegna stampa quotidiani 21 marzo 2015 coldiretti ❚ coldiretti news Crisi: Coldiretti, 3,3 milioni di mq di orto in città, sono triplicati; Crisi: Coldiretti/Censis, 46% italiani nell’orto con arrivo primavera la passione tra i giovani ha superato quella tra gli anziani; Le novità 2015 in anteprima su Expo nello stand Coldiretti al Vinitaly provincia e regione ❚ rassegna stampa coldiretti nazionale ❚ la stampa Multe quote latte, da pagare ancora 68 milioni agricoltura ❚ italia oggi Istanze Pac, proroga al 15 maggio ❚ il sole 24ore Latte, corsa all’affitto delle quote ❚ il sole 24ore La domanda Pac slitta al 15 giugno ❚ il sole 24ore Corre l’import di grano duro ❚ il sole 24ore Prezzi a due velocità per le carni suine link alla rassegna stampa coldiretti completa ❚ http://www.coldiretti.it ufficio stampa coldiretti torino via Pio VII, 97 - 10135 - Torino TEL. 011-6177282 - CELL. 335-7662297 mail: [email protected] sito: www.torino.coldiretti.it twitter: @ColdirettiTo Da: Coldiretti - Relazioni Esterne <[email protected]> Oggetto: CRISI: COLDIRETTI, 3,3 MILIONI DI MQ DI ORTO IN CITTA’, SONO TRIPLICATI + foto Data: 21 marzo 2015 10.03.29 GMT+01.00 1 allegato, 595 KB Nella foto: un “tutor dell’orto” in piena azione nel corso delle iniziative della Coldiretti svoltesi oggi in tutta Italia. La Coldiretti autorizza la libera e gratuita pubblicazione dell’immagine N.177 - 21 Marzo 2015 CRISI: COLDIRETTI, 3,3 MILIONI DI MQ DI ORTO IN CITTA’, SONO TRIPLICATI Mai così tante aree verdi sono state destinate ad orti pubblici nelle città capoluogo dove si è raggiunto il record di 3,3 milioni di metri quadri di terreno di proprietà comunale divisi in piccoli appezzamenti e adibiti alla coltivazione ad uso domestico, all’impianto di orti e al giardinaggio ricreativo. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della presentazione della prima rete di “tutor dell’orto” promossa dalla Fondazione Campagna Amica sulla base del rapporto Istat sulla qualità del verde urbano del 2014, dalla quale si evidenzia che gli orti urbani in Italia sono addirittura triplicati in due anni. Le coltivazioni degli orti urbani - sottolinea la Coldiretti - non hanno scopo di lucro, sono assegnati in comodato ai cittadini richiedenti e forniscono prodotti destinati al consumo familiare e, oltre a rappresentare un aiuto per le famiglie in difficoltà e ad avere anche un valore didattico, concorrono a preservare spesso aree verdi interstiziali tra le aree edificate per lo più incolte e destinate all’abbandono e al degrado. A livello nazionale – precisa la Coldiretti – sono 57 le amministrazioni comunali capoluoghi di provincia che hanno messo a disposizione orti urbani per la cittadinanza. Si tratta in media di una percentuale pari a poco meno del 50 per cento del totale ma esiste una forte polarizzazione regionale con la percentuale che sale all’81 per cento nelle città del Nord (oltre che a Torino, superfici consistenti sono dedicate anche a Bologna e Parma, entrambe intorno ai 155 mila metri quadrati), meno di due città capoluogo su tre al Centro Italia hanno orti urbani, mentre nel Mezzogiorno sono presenti solo a Napoli, Andria, Barletta, Palermo e Nuoro, secondo l’Istat. A questi spazi “legali” se ne aggiungono altri occupati forzatamente da gruppi spontanei, spesso giovanili, con le tecniche di “guerrilla gardening” che possono essere adottate da quanti non hanno spazi disponibili per piantare ortaggi e frutta nei terreni nei centri delle città. La tendenza delle amministrazioni pubbliche si accompagna - continua la Coldiretti - anche a un diverso uso anche del verde privato con i giardini e i balconi delle abitazioni che sempre piu’ spesso lasciano spazio ad orti per la produzione alimentare “fai da te”. Gli “hobby farmers”– spiega la Coldiretti – sono una fascia di popolazione composta da giovani e anziani, da esperti e nuovi appassionati, che coltivano piccoli appezzamenti familiari, strisce di terra lungo ferrovie, parchi e campi di calcio, balconi e terrazzi arredati con vasi di diverse dimensioni o piccole aree con acqua e sgabuzzino per gli attrezzi messe a disposizioni dai comuni in cambio di affitti simbolici. La crisi economica - rileva la Coldiretti - fa dunque ricordare i tempi di guerra quando nelle città italiane, europee e degli Stati Uniti si diffondevano gli orti per garantire approvvigionamenti alimentari. Sono famosi - conclude la Coldiretti - i “victory gardens” degli Stati Uniti e del Regno Unito dove nel 1945 venivano coltivati 1.5 milioni di allotments sopperendo al 10 per cento della richiesta di cibo. Ma sono celebri anche gli orti di guerra italiani nati al centro delle grandi città per far sì che, nell'osservanza dell'imperativo del Duce, “non (ci fosse) un lembo di terreno incolto”. Sono negli annali della storia le immagini del foro Romano e di piazza Venezia trasformati in campi di grano e la mietitura svolta in piazza Castello, centro e cuore di Torino in ogni epoca. COLDIRETTI - 335 8245417 - 06 4682487 - FAX 06 4871199 - www.coldiretti.it Da: Coldiretti - Relazioni Esterne <[email protected]> Oggetto: CRISI: COLDIRETTI/CENSIS, 46% ITALIANI NELL’ORTO CON ARRIVO PRIMAVERA + foto Data: 21 marzo 2015 09.30.15 GMT+01.00 1 allegato, 749 KB Nella foto: la passione per l’orto – afferma la Coldiretti – non ha età e anche i bambini si divertono a coltivare piccole piante di ortaggi. La Coldiretti autorizza la libera e gratuita pubblicazione dell’immagine N.176 - 21 Marzo 2015 CRISI: COLDIRETTI/CENSIS, 46% ITALIANI NELL’ORTO CON ARRIVO PRIMAVERA LA PASSIONE TRA I GIOVANI HA SUPERATO QUELLA TRA GLI ANZIANI Con l’arrivo della primavera inizia il “lavoro” del 46,2 per cento degli italiani negli orti, nei giardini o e nei terrazzi per dedicarsi, con la crisi oltre che alla tradizionale cura dei vasi di fiori, alla coltivazione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere all'occorrenza. E’ quanto emerge dall’Indagine Coldiretti/Censis “Gli italiani nell’orto” in occasione della presentazione della prima rete di “tutor dell’orto” promossa dalla Fondazione Campagna Amica con iniziative in molte città da Roma nel Mercato di Campagna Amica al Circo Massimo in Via San Teodoro 74 fino a Milano in via Ripamonti 37 negli spazi interni del Consorzio Agrario, ma anche a Terni in piazza Tacito e nella villa comunale di Ostuni in Via Martiri di Kindu dove il centrale giardino pubblico della suggestiva città bianca sarà trasformato in un orto con i bimbini al “lavoro”. Il 46,2 per cento degli italiani afferma di coltivare da sé piante e/o ortaggi soprattutto per la voglia di mangiare prodotti sani e genuini (25,6 per cento), ma anche per passione (10 per cento) e in piccola parte per risparmiare (4,8 per cento), secondo Coldiretti/Censis. Si tratta peraltro di un interesse che ha una diffusione trasversale tra uomini e donne, fasce di età e territori di residenza anche se dall’analisi emergono aspetti sorprendenti: la percentuale è più alta tra i giovani rispetto agli anziani e tra le donne rispetto agli uomini Tra i giovani di età compresa tra i 18 ed i 34 anni la percentuale sale addirittura al 50,8 per cento e per quanto riguarda il genere a coltivare l’orto è oltre il 47,5 per cento degli uomini a fronte del 43 per cento delle donne, secondo l’indagine Coldiretti/Censis. Gli italiani si dedicano al lavoro nell’orto nei giardini e nei terrazzi privati, ma anche nei terreni pubblici o nelle aziende agricole con il comune denominatore che – sostiene la Coldiretti - è la passione per il lavoro all’aria aperta, la voglia di vedere crescere qualche cosa di proprio, il gusto di mangiare od offrire a familiari od amici prodotti freschi, genuini e di stagione, ma anche in alcuni casi di risparmiare senza rinunciare alla qualità in un difficile momento di crisi. Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso - continua la Coldiretti - la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione. Un bisogno di conoscenza che - conclude la Coldiretti - è stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita di una nuova figura professionale. La rete degli orti urbani di Campagna Amica mette infatti a disposizione dei veri e propri “tutor dell’orto” con il compito di offrire consulenza e tutoraggio a domicilio su tutto il territorio nazionale. GLI ITALIANI CHE COLTIVANO PIANTE E ORTAGGI (per età in %) Lei coltiva un orto? Se sì, qual è il motivo principale? Sì di cui: - per mangiare prodotti genuini - per passione/hobby - per risparmiare - mi gratifica - altro No Totale 18-34 anni 50,8 35-64 anni 43,6 65 anni e oltre 47,9 Totale 27,8 9,9 4,4 6,4 2,3 49,2 100,0 25,8 9,3 4,0 4,1 0,5 56,4 100,0 23,0 11,4 7,1 4,5 1,9 52,1 100,0 25,6 9,9 4,8 4,7 1,2 53,8 100,0 46,2 Fonte: Rapporto Coldiretti/Censis COLDIRETTI - 335 8245417 - 06 4682487 - FAX 06 4871199 - www.coldiretti.it Da: Coldiretti - Relazioni Esterne <[email protected]> Oggetto: ++VINITALY: DOMANI ORE 9,30 IN STAND COLDIRETTI LE NOVITA' 2015+ NUMERI VINO++ Data: 21 marzo 2015 14.53.57 GMT+01.00 21 Marzo 2015 Domani domenica 22 Marzo 2015 dalle ore 9,30 VINITALY - VERONAFIERE - VERONA LE NOVITA’ 2015 IN ANTEPRIMA SU EXPO NELLO STAND COLDIRETTI AL VINITALY Centro Servizi Arena - nel corridoio tra i padiglioni 6 e 7 DAL PIU’ ANTICO VINO DEL MONDO A QUELLO DELL’ODISSEA, DAL VINO DEI CELTI AI TEMPLARI, FINO AI BORBONI MA ANCHE IL VINO POLIGLOTTA SIMBOLO DELL'EXPO Le novità con cui i produttori italiani si preparano all’appuntamento internazionale dell’Expo saranno presentate in anteprima all’apertura di domani domenica 22 marzo dalle ore 9,30 al Vinitaly di Verona allo stand della Coldiretti Centro Servizi Arena - nel corridoio tra i padiglioni 6 e 7, dove sarà presentato la prima analisi completa sui numeri del vino made in Italy nel tempo della crisi. Dal piu’ antico vino del mondo a quello dell’Odissea, dal vino dei Celti ai Templari, fino ai Borboni, la riscoperta della storia sembra essere la principale leva di innovazione su cui puntano i produttori italiani per catturare i consumatori italiani e stranieri all’Expo, ma molti altri sono gli esempi di creatività in termini di confezioni, tecniche utilizzate e caratteristiche qualitative del vino alla quale Coldiretti ha voluto dedicare una speciale esposizione che conferma grande dinamicità nel settore come l’arrivo del vino poliglotta in 42 lingue del mondo scelto come simbolo dell Expo: dallo swahili al persiano, dal tigrino al russo, fino al giapponese e all'arabo per far conoscere da tutti i visitatori dell’Esposizione Universale il patrimonio vitivinicolo italiano. La prima analisi con i numeri del vino Made in Italy nel 2014, sui mercati nazionale ed estero, con l’impatto economico ed occupazionale, sarà al centro dell’appuntamento alla presenza del presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo. Nel pomeriggio di domani domenica 22 marzo alle ore 15,00 nella Sala Vivaldi si terrà l’incontro "I territori viticoli italiani ad Expo - la semplificazione come strumento competitivo verso i mercati" con un focus sulle prospettive di crescita del mercato globale, le nuove direttrici di sviluppo strategico (territori, vitigni, sostenibilità, brand aziendali, e-commerce, ecc.) con la presenza tra gli altri del Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina. Le conclusioni di Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti. COLDIRETTI - 335 8245417 - 06 4682487 - [email protected] www.coldiretti.it Rassegna Stampa http://rassegnastampa.coldiretti.it/Internet/rassegna.asp 23/3/2015 - 07:45:00 | HOME | RICERCA AVANZATA Selezione: Stampa Gestione: Aggiorna Rassegna di: Rubriche Tutto Radio-Tv Coldiretti Prime Pagine Coldiretti Primo Piano Coldiretti Testate Nazionali | Spedisci SOMMARIO | Ordine | Rubrica | | LOGOUT | Pdf Annulla Archivio Stampe Oggi Ultimi 7 giorni Data Ultimi 30 giorni Testata / Emittente Seleziona giorno Pag. 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