Capitolo 8 - Università degli Studi di Cassino
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Capitolo 8 - Università degli Studi di Cassino
Conflitti: riconoscimento e gestione Capitolo 8 Andrea Pontiggia – Università di Cassino Conflitto • • • • • • Disaccordo, tensione o altre difficoltà tra due o più parti Livello individuale/di gruppo Causa: percezione ostacolo ad obiettivi/interessi propri Pubblico/privato Formale/informale Razionale/irrazionale Andrea Pontiggia – Università di Cassino Natura del conflitto: Il conflitto come processo • Il conflitto è un processo dinamico che coinvolge diverse fasi e le parti in conflitto possono affrontare le differenti fasi secondo modalità diverse. • Le fasi sono: – – – – – Condizioni antecedenti Conflitto percepito Conflitto manifesto Risoluzione o soppressione del conflitto Il dopo conflitto Andrea Pontiggia – Università di Cassino Le relazioni interpersonali e i conflitti • • • Le relazioni tra persone e tra unità organizzative permangono per lunghi periodi di tempo e quindi si sviluppa una “storia” di percezioni, di atteggiamenti e di comportamenti. Le storie possono essere descritte in termini di cooperazione o di competizione. I conflitti possono essere compresi da prospettive differenti (gestione del percepito): – Il conflitto si può prevenire – Il conflitto è inevitabile – Il conflitto è positivo Andrea Pontiggia – Università di Cassino Il conflitto tra gruppi e nascita del conflitto • 1. 2. 3. I fattori che possono scatenare un conflitto sono: Fattori individuali Fattori situazionali Fattori organizzativi E’ importante comprendere la presenza di questi fattori e la loro relazione. Nessuno conflitto è riconducibile ad un solo fattore, ma tende ad essere prodotto dalla co-presenza di vari fattori. Andrea Pontiggia – Università di Cassino I fattori individuali • • • Valori, atteggiamenti e convinzioni (cultura locale e organizzativa) Bisogni e personalità (Myers-Briggs) Percezione e giudizio (costruzione delle attribuzioni e della relazioni causali) Andrea Pontiggia – Università di Cassino I fattori situazionali • • • • Grado di interdipendenza Bisogno di consenso Differenze e incongruenze di status Ambiguità e sovrapposizione delle responsabilità Andrea Pontiggia – Università di Cassino Fattori organizzativi • • • • • Specializzazione e differenziazione Goal setting Scarsità di risorse Influenza e autorità multipla Regole e procedure Andrea Pontiggia – Università di Cassino La diagnosi di un conflitto • • • • • • • Oggetto del conflitto: questioni di principi vs problemi concreti Interessi in gioco: sopravvivenza vs marginali Struttura del gioco negoziale: a somma zero vs a somma maggiore di zero Continuità dell’interazione: singola transazione vs relazioni di lungo termine Leadership: divisa o debole vs coesa o forte Terze parti: di parte vs neutrali e fidate Percezione dell’andamento del conflitto: sbilanciato vs equilibrato Andrea Pontiggia – Università di Cassino La reazione al conflitto Evitare i conflitti Essere accomodanti Competere Compromissoria Collaborare Competere Interesse personale • • • • • Collaborare Compromissoria Evitare il conflitto Accomodante Cooperazione Andrea Pontiggia – Università di Cassino Tecniche di confronto e risposte organizzative • Mercanteggiare • Arbitrato • Negoziazione per principi 9 9 9 9 9 9 Obiettivi superiori Riduzione ambiguità organizzativa Miglioramento delle regole e delle procedure Risorse (aumento della disponibilità) Comunicazione Rotazione e formazione del personale Andrea Pontiggia – Università di Cassino Esempi di orientamenti nella gestione del conflitto • I partecipanti hanno: – Relazioni amichevoli – Relazioni di contrapposizione – Approcci orientati alla soluzione del problema • Obiettivo – L’accordo stesso – La vittoria – Giusto accordo Andrea Pontiggia – Università di Cassino Orientamenti differenziati: la guerra tra “visioni” differenti Orientata alle relazioni Orientata agli obiettivi Orientata al problema Andrea Pontiggia – Università di Cassino Le componenti del processo di negoziazione • Il processo implica comunicazione tra le parti identificate con interessi e preferenze diverse • Il processo implica uno scambio di risorse materiali o immateriali tra le parti • Il processo implica una ricerca di modalità di scambio che rispondano agli interessi delle parti • Il processo viene chiuso – se si chiude – con una decisione congiunta o accordo tra le parti Andrea Pontiggia – Università di Cassino Alcuni “contesti” negoziali • La negoziazione è un processo capace di gestire l’incertezza nel senso di forte capacità di gestire problemi non strutturati • La negoziazione non è però un processo efficace ed efficiente per gestire qualunque situazione di scambio o di cooperazione • Perché si parli di negoziazione è necessario che le relazioni di scambio o di cooperazione abbiamo qualche aspetto vantaggioso per entrambe le parti ovvero che esista una possibile zona d’accordo Andrea Pontiggia – Università di Cassino Quando negoziare • I fattori che incidono sulle possibilità di negoziazione sono: – Il numero di relazioni di interdipendenza da coordinare – Il potenziale di opportunismo – Il costo del processo negoziale (tempi e risorse dedicate) • Nell’analisi delle situazioni negoziali e sulle opportunità di contrattazione si definisce la “migliore alternativa a un accordo negoziato” e quindi all’individuazione del prezzo di riserva o di rottura Andrea Pontiggia – Università di Cassino Tre “percorsi” tipici • • • L’approccio per “item” – Trattare sequenzialmente le singole materie con meccanismi di alternanza di influenza e di competenze L’approccio “a testo unico” – I negoziatori non procedono da piattaforme contrapposte ma lavorano sin dall’inizio su un documento comune comprensivo di tutte le materia del possibile accordo (principi di razionalità ed equità) L’approccio per “pacchetti” - Approccio intermedio. In tutti i negoziati di media complessità in cui si è costretti a procedere “item per item” per i vantaggi di specializzazione o dove non vi siano le risorse per procedere “a testo unico” si potranno costruire dei pacchetti (gruppi) di materie da trattare congiuntamente Andrea Pontiggia – Università di Cassino Negoziazione distributiva • Vantaggi di prima mossa (ancoraggio d’apertura) • Il balletto delle concessioni • Il ricorso a terzi parti (arbitrato o giudici): le terze parti possono sostenere l’efficacia e l’equità delle negoziazioni distributive tramite il brokeraggio tra le parti, la moderazione delle posizioni estreme, la facilitazione di relazioni interpersonali non aggressive, la costruzione dei prezzi di riserva in modo competente (informato) e responsabile Andrea Pontiggia – Università di Cassino Negoziazione integrativa • Il potenziale di integrazione tra le parti deriva dal fatto che l’intensità delle preferenze che le parti assegnagno a diverse risorse è diversa e complementare. • La generazione di alternative: – Contratti contingenti (legati ai risultati dell’accordo) – Introduzione e ideazione di nuove materie – Scambio distribuito nel tempo e preferenze sui risultati nel tempo Andrea Pontiggia – Università di Cassino Negoziazione a più parti • Le coalizioni – L’aumento del numero di attori interdipendenti che si coordinano tramite negoziazione comporta complicazioni sostanziali rispetto alla negoziazione a due parti; la principale fonte di complicazioni è la possibilità di formare coalizioni. • Le situazioni in cui si generano coalizioni implicano la possibilità di accordarsi con qualcuno, ma non con altri attori negoziali. Andrea Pontiggia – Università di Cassino Dinamiche relazionali • Effetti di framing: frame distributivi e diversità dei frame • Effetti di commitment – I decisori tendono a commettere errori di conteggiare i “costi sommersi”: “ho investito troppo per mollare” oppure “ormai siamo arrivati qui” • Il conflitto tra interessi si trasforma in conflitto tra persone. Su questa possibile dinamica pesano: – La natura duratura delle relazioni – Personalità, cultura e consuetudini dei negoziatori Andrea Pontiggia – Università di Cassino Il controllo negoziale • • Forme di controllo incrociato tramite: ostaggi, garanzie e pegni Diritti di proprietà condivisi sull’attuazione (Joint venture) • La negoziazione efficace include sempre oltre alla ricerca di un punto d’accordo, anche una negoziazione e un accordo implicito e esplicito sul processo di raggiungimento dell’accordo e sul processo di attuazione dell’accordo. L’efficienza del processo negoziale e l’equità procedurale risultano altrettanto importanti rispetto all’efficienza allocativa degli accordi. • Andrea Pontiggia – Università di Cassino Nella gestione delle relazioni di lavoro… … i meccanismi di coordinamento tra attori/soggetti si realizzano seguendo un mix di queste componenti: • • • • • Mercato e scambio Autorità e agenzia Gruppi Negoziazione Norme e regole Andrea Pontiggia – Università di Cassino