1° Incontro sulla preghiera con S. Teresa d`Avila

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1° Incontro sulla preghiera con S. Teresa d`Avila
Comunità
Scuola di Preghiera
CASA DEL GIOVANE
IN CAMMINO CON
Pavia
S.TERESA D'AVILA
PRESENTAZIONE
Don Enzo Boschetti, fondatore della Comunità “Casa del Giovane”, nel diario personale del 15 ottobre
1989 scriveva così:
“Oggi festa della S. Madre Teresa di Gesù.
Sento di amarla tanto questa grande santa e ne parlo sempre con grande commozione e venerazione. Per
me è una guida di orazione e di vita spirituale e faccio tutto il possibile perché altri la prendano come
Madre e Maestra del loro cammino di santità”.
Queste parole bastano a giustificare il nostro intento, semplice e limitato, di far conoscere meglio e a tutti
Teresa d’Avila, cogliendo l'occasione del V° centenario della sua nascita avvenuta nel 1515.
Una donna e una santa così semplice e geniale, capace, da ormai cinque secoli, di entusiasmare e determinare il cammino della Chiesa, di molti santi e sante contemporanee e di ogni persona seriamente impegnata nella ricerca di Dio e dell'uomo.
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TERESA D’AVILA: CHI È?
È impossibile parlare di Teresa d’Avila senza parlare del suo tempo.
Il XVI secolo, in Europa e particolarmente in Spagna (il Siglo de oro, così è stato definito), è stato ricchissimo di avvenimenti che hanno aperto all’uomo orizzonti e possibilità fino ad allora impensabili: le imprese geografiche come la scoperta dell’America (Colombo, 1492) o il giro del mondo (Magellano, 1519)
con tutto il conseguente fervore di conquista d’oltreoceano; le scoperte scientifiche (Copernico); gli avvenimenti ecclesiali come la Riforma protestante (Lutero), il Concilio di Trento e le guerre di religione conseguenti; i giochi di potere tra i vari regni, con re famosi quali Filippo II re di Spagna ed Enrico VIII re
d’Inghilterra…
È il secolo che opera la definitiva uscita dal Medioevo perché l’uomo diventa protagonista della storia e
‘centro’ del mondo: è l’Umanesimo. Così il positivo e il negativo sempre presenti nell’essere umano iniziano un cammino di amplificazione e di progresso non ancora terminato e che ancora ci coinvolge.
Teresa d’Avila si inserisce con autorevolezza e senza complessi d’inferiorità in questo panorama così effervescente. Anche lei, in un certo modo, ha compiuto ‘scoperte’ e portato a termine ‘imprese’ di un valore e con conseguenze forze superiori a quelle dei suoi contemporanei.
Nasce il 28 marzo 1515 ad Avila. La sua è una famiglia numerosa. Perde la madre da piccola e viene cresciuta dalla sorella maggiore. Vivace, sensibile, concreta, Teresa già da fanciulla manifesta il suo carattere
radicale, carico di grandi desideri e di affetto verso Dio e verso ogni altra persona. Vive con intensità
l’adolescenza, lasciandosi un po’ travolgere dalla sua affettività diffusiva che, unita al fascino e alla bellezza in lei naturali, la rendevano desiderabile a molti; e in ciò essa si compiaceva fin troppo. A vent’anni
però sceglie la sua strada: entra nel monastero carmelitano dell’Incarnazione seppur contro il volere paterno ma senza altissimi ideali: intendeva la vita religiosa come una ‘pena’ da sopportare per evitare le pene
esterne e meritare il Cielo (cfr. Vita 31, 6).
Teresa vive per altri vent’anni assumendo gli stili un po’ dissipati e rilassati di un monastero che vedeva
150 monache mal governate, con problemi economici e di dispensa. Ma dopo la sua conversione definitiva a Cristo, inizia un cammino unico e formidabile che la porterà a ‘scoprire’ per esperienza il mistero di
Dio in un modo così vivo e personale da permetterle di diventare lei stessa maestra e guida in tali difficili
vie. Il Signore poi le donerà un amore così grande da ‘costringerla’ ad uscire dalla clausura (uno scandalo,
per una donna a quei tempi!) e andare per la strada della Spagna a fondare monasteri dove si pregasse e ci
si consumasse nell’amore per Dio, per la Chiesa e per l’Umanità: è la nascita dei Carmelitani e delle Carmelitane Scalze. Tratterà con ogni ceto sociale, dai re ai carrettieri, subirà infinite prove e affronterà un
mare di difficoltà, senza perdere la confidenza e l’amicizia di Dio e con le persone ma, anzi coinvolgendo
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nella sua ardente passione per Dio chiunque incontrasse. Scriverà un’ Autobiografia, il racconto delle
sue Fondazioni e altri testi (Cammino di perfezione,
Castello interiore) che diverranno opere di altissima
dottrina e un riferimento obbligato in materia di spiritualità e preghiera.
Il 27 settembre 1970 papa Paolo VI la dichiarerà, prima donna nella storia, Dottore della Chiesa, maestra
di spiritualità, di preghiera, di vita.
La scoperta di un Dio che fa comunione con l’uomo e
delle vie che Egli utilizza per realizzare ciò costituiscono l’impresa di Teresa d’Avila; impresa non da
poco, ma di certo scarsamente considerata, rispetto a
quelle avvenute nel suo tempo.
Se l’uomo cercasse di studiare, approfondire e sviluppare anche tali ‘scoperte’, si accorgerebbe che i mali
dello spirito, che oggi attanagliano troppi cuori (nevrosi, noia, ansie, disperazione, violenza, emarginazione, indifferenza, senso d’inutilità…) troverebbero
risposte e guarigione.
È questo l’invito e l’augurio che Teresa, don Enzo e la
comunità fanno a tutti coloro che non si accontentano…
"Nulla ti turbi, nulla ti spaventi.
Tutto passa, solo Dio non cambia.
La pazienza tutto ottiene.
Chi ha Dio non manca di nulla:
solo Dio basta!
Il tuo desiderio sia vedere Dio,
il tuo timore, perderlo,
il tuo dolore, non possederlo,
la tua gioia sia in cio'
che puo' portarti a Lui
e vivrai in una grande pace"
Teresa di Gesu'
BIOGRAFIE SU TERESA D'AVILA:
 Rosa Rossi, Teresa d’Avila, Roma, Editori Riuniti, 1993; 2014;
 Elisabeth Reynaud, Teresa d'Avila, la donna che ha detto l'indicibile di Dio, Milano, Paoline, 2001;
 Josè Luis Olaizola, La santa, Teresa d'Avila nella Spagna del siglo de oro, Cinisello Balsamo, San
Paolo, 2002;