SGSL quali vantaggi? Linee guida e casi pratici

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SGSL quali vantaggi? Linee guida e casi pratici
13a GIORNATA
della SICUREZZA sul LAVORO
Andamento infortunistico del 2011
Comunicato stampa del 27 aprile 2012
Le stime INAIL sull’andamento infortunistico del 2011 (rilevazione al
29 febbraio 2012) indicano in particolare:
SGSL quali vantaggi?
Linee guida e casi pratici
• una riduzione del 6,4% degli infortuni in complesso: si passa da
circa 776.000 a 726.000 denunce, 50mila in meno rispetto al 2010;
• una riduzione del 4,4% degli infortuni mortali, dalle 973 denunce nel
2010 alle 930 denunce nel 2011.
Carmine Esposito
INAIL D.R. Lombardia - CONTARP
• un incremento di quasi il 10% delle malattie professionali che dopo
il boom registrato nel 2010 (circa 7.600 casi in più rispetto al 2009), si
attestano nel 2011 a circa 46.500 denunce.
Como, 1 giugno 2012
Andamento infortunistico del 2011
Comunicato stampa del 27 aprile 2012
Crisi dell’economia, calo degli infortuni e
andamento dell’occupazione
INFORTUNI SUL LAVORO DENUNCIATI ALL'INAIL
Il calo degli infortuni accomuna tutti i rami di attività, mentre l’ISTAT
registra nel 2011 un lieve aumento dell’occupazione (+0,4%) rispetto
al 2010, anno – come il 2009 – fortemente segnato dalla crisi.
Più pronunciato nell’Industria (-9,9% a fronte di un calo
occupazionale dello 0,6%), seguita dall’Agricoltura (-6,3%, in
presenza di un calo degli occupati dell’1,9%) e dai Servizi (-4,2%
mentre
gli
occupati
sono
aumentati
dell’1,0%).
Buono l’andamento infortunistico nelle Costruzioni (-11,0%) anche se
influenzato dal significativo calo degli occupati nel settore (-5,3%
rispetto al 2010).
I dati 2011 sono valori stimati sulla base delle denunce acquisite dagli archivi gestionali
INAIL al 29 febbraio 2012
1
Crisi dell’economia, calo degli infortuni e
andamento dell’occupazione
Incremento eccezionale delle denunce di
Malattia Professionale
Il fenomeno risulta evidente nell’ultimo biennio per diverse cause.
• L’emersione delle malattie “perdute” grazie a una più matura
Rispetto ai casi mortali, nei Servizi si registra la contrazione più alta
(-8,8%), mentre nell’Industria il calo si ferma al 2,1%. Nel settore,
però, le Costruzioni diminuiscono del 10,6%. Si rileva infine un lieve
aumento in Agricoltura (+2,7%, 3 decessi in più rispetto al 2010).
consapevolezza di lavoratori e datori di lavoro favorita dalle iniziative
di istituzioni e organizzazioni (parti sociali, medici di famiglia,
patronati).
• L’inserimento delle patologie muscolo-scheletriche nelle nuove
tabelle delle malattie professionali che consente un percorso più
agevole per il riconoscimento del nesso di causalità tra esposizione
al rischio e insorgenza della malattia.
• Le denunce plurime: sono in notevole aumento le denunce di più
malattie per un unico lavoratore, connesse alla sua mansione e per lo
stesso rischio.
MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE
ALL'INAIL
ANALISI DEL TERRITORIO
Elaborazione Statistiche
INAIL – anno 2010
Italia
Lombardia
Como
N. Aziende
3.887.661
705.305
41.952
N. Addetti
17.258.150
3.687.842
174.345
Addetti per
Azienda
4,44
5,23
4,16
Valori stimati sulla base delle denunce acquisite dagli archivi gestionali INAIL al 29
febbraio 2012
2
Elaborazione Statistiche
INAIL – Domande OT24
Elaborazione Statistiche
ACCREDIA – MARZO 2012
Anno
Italia
Lombardia
Como
2010
43.115
7.090
337
2011
48.203
8.163
377
2012
54.071
8.815
457*
Siti produttivi con certificazioni conformi
alla norma BS OHSAS 18001:2007
Italia
Lombardia
Como
7098
1090
40
* Di cui 48 per l’ implementazione o mantenimento di un sistema di gestione della
salute e sicurezza sul lavoro.
IL COSTO DEI DANNI DA LAVORO PER
L’AZIENDA ITALIA
Quasi ottanta anni fa Heinrich, ingegnere industriale americano
impiegato in una compagnia assicurativa, comprese che all’infortunio
erano collegati tutta una serie di oneri e di spese, in gran parte
difficilmente valutabili, che si contrapponevano al costo diretto delle
prestazioni assicurative, giungendo alla conclusione che per ogni
dollaro speso per la copertura assicurativa se ne spendevano altri
quattro per far fronte agli oneri derivanti dal tempo perduto per i primi
soccorsi all’infortunato, dalla diminuzione di produttivita dovuta ai danni
alle macchine e all’addestramento del sostituto, dalla perdita di
immagine, dai salari comunque versati durante il periodo di inattività,
dalle spese per le pratiche amministrative e giuridiche ecc.
Furono pero altri studiosi che si resero conto che per la realtà europea il
rapporto 1:4 era troppo elevato e molto più valido e sicuramente più
contenuto era il rapporto 1:2,5.
IL COSTO DEI DANNI DA LAVORO PER
L’AZIENDA ITALIA
I dati sono espressi in milioni di
euro
Fonte: Amatucci Silvia costi dei danni da lavoro per
l’azienda Italia. (Primo Seminario CIT-CSA Roma 15-17
aprile 2009, atti del convegno)
3
IL COSTO DEI DANNI DA LAVORO PER
L’AZIENDA ITALIA
Costi Totali =
Costi della “non sicurezza”
Cassicurat. + Cnon assic. + Cprevenz.
C non assic. = Cindir.+ Criabilt. + Perd.prod.
Nel costo indiretto a carico dell’azienda rientrano i danni ai materiali, alle
costruzioni, agli equipaggiamenti di protezione e ai prodotti, le perdite di vario
genere (tra cui rientrano i primi soccorsi e il trasporto della vittima, spese legali,
ecc., con esclusione di quelle relative alla produzione) e le assicurazioni
volontarie con cui spesso le aziende integrano la copertura obbligatoria.
Spesso le aziende non dispongono di
informazioni sufficienti per valutare la
consistenza e la variabilità dei costi che
sostengono per la “non sicurezza”
Cprevenz. = dell’azienda, spese degli enti: INAIL, ASL, etc.
Ruolo dei SGSL in ambito prevenzionale
Attuare e mantenere un efficace SGSL
consente di:
•
•
•
•
Evidenziare
Controllare
Gestire
Ridurre
I costi della “non sicurezza”
È stato dimostrato che la gran parte degli
infortuni è dovuta a:
fattori comportamentali
comunicazione inefficace
difetti nell’organizzazione
carenze nel controllo
4
L’INAIL e i SGSL
Stima dei vantaggi economici di un SGSL
Si stima che circa il 40% degli infortuni
avrebbero potuto essere evitati se fosse stata
adottata una adeguata organizzazione del lavoro
 Redazione Linee Guida
 Partecipazione ACCREDIA
 Partecipazione UNI
Consulenza alla Commissione consultiva permanente (art. 6 del D.Lgs.
81/2008)
 Finanziamenti alle imprese (art. 11 co. 5 del D.Lgs. 81/2008)
Si sarebbe potuto risparmiare circa 16 miliardi di Euro,
di cui 4 per minori premi assicurativi da versare
all’INAIL, ma soprattutto un numero più contenuto di
lavoratori infortunati
INCENTIVI ALLE IMPRESE PER LA
SICUREZZA SUL LAVORO
Il Testo unico all’art. 11- co. 5, recita:
L’INAIL finanzia, con risorse proprie, anche nell’ambito della
bilateralità e di protocolli con le parti sociali e le associazioni
nazionali di tutela degli invalidi del lavoro, progetti di
investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul
lavoro rivolti in particolare alle piccole, medie e micro
imprese e progetti volti a sperimentare soluzioni innovative e
strumenti di natura organizzativa e gestionale ispirati ai
principi di responsabilità sociale delle imprese.
 Erogazione corsi di formazione
 Riconoscimento di uno sconto tariffario (art. 24 del D.M.12/12/2000
riscritto dal D.M. 3 dicembre 2010)
Politiche incentivanti
e di sostegno
anno 2010: € 60 MILIONI
circa 10,5 per la Lombardia
anno 2011: € 205 MILIONI
circa 36 per la Lombardia
fino al 2013: ≈ € 750 MILIONI
20
5
Bando 2010 – Domande pervenute
Bando 2010
La quasi
totalità dei
fondi a
vantaggio
delle pmi
Elenco domande pervenute on-line:
Italia
1438
Lombardia
230
Como
17
Bando 2011: I MODELLI
Tipologia del progetto
NB. E’ possibile scegliere solo uno degli interventi di seguito riportati
3
Documentazione probante al fine dei
finanziamenti INAIL
Punteggio
a
Adozione di un SGSL certificato secondo la norma BS OHSAS
18001 da un ente di certificazione accreditato per lo specifico
settore presso ACCREDIA o presso altro ente unico nazionale
di accreditamento con accordo di mutuo riconoscimento per
questa norma.
80
b
Adozione di un SGSL certificato da enti non accreditati per lo
specifico settore presso ACCREDIA
70
c
d
e
f
g
Adozione di un SGSL
Adozione di un modello organizzativo e gestionale ex D.Lgs
231/01*
Adozione di sistemi di gestione della salute e sicurezza sul
lavoro (SGSL) di settore previsti da accordi INAIL-Parti Sociali
Adozione di un sistema di responsabilità sociale certificato
SA 8000
Modalità di rendicontazione sociale asseverata da parte terza
indipendente**
70
70
70
60
Per Certificazione SGSL:
• Certificato OHSAS18001 rilasciato da enti di certificazione accreditati per lo
specifico settore presso ACCREDIA
Per Implementazione dei sistemi di gestione della salute e sicurezza certificati da
enti di certificazione non accreditati per lo specifico settore presso ACCREDIA
• Copia del certificato
• Politica
• Manuale
• Lista procedure
• Verbale audit interno
• Verbale audit di parte terza
• Verbale riesame
60
Soglia 105
6
Documentazione probante al fine dei
finanziamenti INAIL
Per Implementazione dei sistemi di gestione della salute e sicurezza non certificati
• Politica
• Manuale
• Lista procedure
• Verbale audit interno
• Verbale riesame
Per Implementazione di modelli organizzativi e gestionali ex D.Lgs. 231/01
• Politica
• Manuale
• Lista procedure
• Verbale audit interno
• Verbale riesame
• Codice disciplinare
• Nomina dell’organismo di vigilanza
Riduzione del Tasso Medio di Tariffa
art. 24 del D.M. 12/12/2000 riscritto dal D.M. 3
dicembre 2010
Lavoratori - anno
Riduzione
Fino a 10
30 %
Da 11 a 50
23 %
Da 51 a 100
18 %
Da 101 a 200
15 %
Da 201 a 500
12 %
Oltre 500
7%
Qualora il sistema implementato non preveda tutti i parametri sopra menzionati dovrà
essere inviata della documentazione ad hoc in funzione del sistema stesso dalla
quale si evincano le caratteristiche principali.
Riduzione del Tasso Medio di Tariffa
LAVORATORIANNO
RIDUZIONE PER
PREVENZIONE
(ART. 24 MAT)
OSCILLAZIONE
RIDUZIONE MAX
PER ANDAMENTO DEL PREMIO
INFORTUNISTICO
(ARTT. 22-23 MAT)
Fino a 10
30%
+/- 22%
52%
Da 11 a 50
23%
+/- 22%
45%
Da 51 a 100
18%
+/- 22%
40%
Da 101 a 200
15%
+/- 25%
40%
Da 201 a 500
12%
+/- 28%
40%
Oltre 500
7%
+/- 35%
42%
Riduzione del Tasso Medio di Tariffa
A - INTERVENTI PARTICOLARMENTE RILEVANTI
7
Efficacia SGSL
Riduzione del Tasso Medio di Tariffa
Grande Gruppi di
Tariffa
Settori
If (%)
Ig (%)
0
Servizi
-23,8
-9,2
1
Pesca, alimenti, Agricoltura
-38,6
0,3
2
Chimica, plastica, Carta, Pelli
-46,3
-25,0
3
Edilizia
-17,6
-4,1
4
Energia, Gas
87,6
-6,3
6
Metallurgia, Macchina
-43,9
-64,0
7
Mineraria, vetro
-62,0
-65,8
8
Tessile
-57,4
-11,9
9
Trasporti, Magazzino
-45,6
-56,3
-15,4
-22,0
A - INTERVENTI PARTICOLARMENTE RILEVANTI
TOTALE
If: Indice di frequenza (x 1000 addetti) = rapporto tra eventi lesivi indennizzati e numero degli esposti
Ig: Indice di gravità (x addetto) = rapporto tra le conseguenze degli eventi lesivi indennizzati e numero degli esposti
Norma UNI 7249 (Statistiche degli infortuni sul lavoro)
M. I. BARRA, G. MORINELLI, A. TERRACINA, - CONTARP/CSA INAIL - n. 18/2008 “Ambiente & Sicurezza” Il sole 24 ore
Efficacia SGSL
Efficacia SGSL
9
60
8
I
n
50
d
i
c
e 40
I
n
d 7
i
c 6
e
d
i
d 5
i
30
4
f
r
e
q 20
u
e
n 10
z
a
G.G.
0
g
r
a 3
v
i 2
t
à
1
G.G.
0
0
1
2
3
4
6
7
8
9
0
1
2
3
4
6
7
8
9
18001
10,8
30,8
22
41,9
43,2
25,9
22
19,3
22,4
18001
1,1
3,9
2,3
8,1
2,3
1,4
2,1
5,6
2,6
Altre
14,1
50,1
41
50,8
23
46,2
58
45,3
41,2
Altre
1,2
3,8
3,1
8,5
2,5
3,9
6,3
6,4
5,9
M. I. BARRA, G. MORINELLI, A. TERRACINA, - CONTARP/CSA INAIL - n. 18/2008 “Ambiente & Sicurezza” Il sole 24 ore
M. I. BARRA, G. MORINELLI, A. TERRACINA, - CONTARP/CSA INAIL - n. 18/2008 “Ambiente & Sicurezza” Il sole 24 ore
8
Casi denunciati ogni 1000 addetti
per anno e per gruppo
I richiami all’approccio gestionale nel D.Lgs. 81/08
D.Lgs. 81/2008 – Titolo I Art. 2 (Definizioni)
dd) «modello di organizzazione e di gestione»: modello
organizzativo e gestionale per la definizione e l’attuazione di
una politica aziendale per la salute e sicurezza, ai sensi
dell’articolo 6, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 8
giugno 2001, n. 231, idoneo a prevenire i reati di cui agli
articoli 589 e 590, comma 3, del codice penale, commessi
con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela
della salute sul lavoro;
I richiami all’approccio gestionale nel D.Lgs. 81/08
I richiami all’approccio gestionale nel D.Lgs. 81/08
Art. 16 – Delega di funzioni
Art. 6 comma 8 lettera m)
…
La Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza
sul lavoro ha il compito di indicare modelli di organizzazione e
gestione aziendale ai fini di cui all'articolo 30.
3. La delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilanza in
capo al datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da
parte del delegato delle funzioni trasferite. L’obbligo di cui al
precedente periodo si intende assolto in caso di adozione
ed efficace attuazione del modello di verifica e controllo di
cui all’articolo 30, comma 4.
9
I richiami all’approccio gestionale nel D.Lgs. 81/08
Commissione consultiva permanente per la salute
e sicurezza sul lavoro
Art. 30. - Modelli di organizzazione e di gestione
Art. 30 comma 5-bis
5. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale
definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di
gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001
o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai
requisiti di cui al presente articolo per le parti corrispondenti. Agli
stessi fini ulteriori modelli di organizzazione e gestione aziendale possono
essere indicati dalla Commissione di cui all'articolo 6.
La commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul
lavoro elabora procedure semplificate per la adozione e la
efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della
sicurezza nelle piccole e medie imprese. Tali procedure sono
recepite con decreto del Ministero del lavoro, della salute e delle
politiche sociali.
…
5-bis…
6. L'adozione del modello di organizzazione e di gestione di cui al
presente articolo nelle imprese fino a 50 lavoratori rientra tra le
attività finanziabili ai sensi dell'articolo 11.
I Sistemi di Gestione della Sicurezza
Commissione consultiva permanente per la salute
e sicurezza sul lavoro
La Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro
ha approvato in data 20 aprile 2011 (comunicato dal Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali in data 11 luglio 2011), il seguente documento:
Modello di organizzazione e gestione ex art. 30 D.Lgs. n. 81/08
Chiarimenti sul sistema di controllo (comma 4 dell’art. 30 del D.Lgs.
81/2008) ed indicazioni per l’adozione del sistema disciplinare (comma 3
dell’art. 30 del D. Lgs. 81/2008) per le Aziende che hanno adottato un
modello organizzativo e di gestione definite conformemente alle Linee
Guida UNI- INAIL (edizione 2001) o alle BS OHSAS 18001:2007
Comprensivo di Tabella di correlazione tra l’art. 30 del D.Lgs. n. 81/2008, le Linee guida
UNI INAIL e la BS OHSAS 18001:2007 per l’identificazione delle “parti
corrispondenti” di cui al comma 5 dell’art. 30.
In Italia, nel 2001, è stata pubblicata la prima Linea Guida
Condivisa dalle Parti Sociali:
Documento UNI INAIL “Linee guida per un Sistema di Gestione della
Sicurezza e Salute sul Lavoro (SGSL)”


Non può essere considerata una norma o una specifica tecnica
da utilizzare a scopo di certificazione di parte terza né per attività
di vigilanza da parte delle Autorità di controllo in materia di
sicurezza ed igiene del lavoro.
Il seguire le linee guida non è un obbligo di legge ma una
decisione volontaria liberamente assunta.
10
SGSL -Finalità
 Ridurre i costi della SSL compresi quelli derivanti da:
• incidenti
• infortuni
• malattie correlate al lavoro
minimizzando i rischi cui possono essere esposti dipendenti o terzi.
 Aumentare l’efficienza e le prestazioni dell’impresa.
 Contribuire a migliorare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro.
 Migliorare l’immagine interna ed esterna dell’organizzazione.
I principi dei sistemi di gestione
BS OHSAS 18001:2007
Definizione
‘Parte del Sistema di Gestione di una Organizzazione
utilizzata per sviluppare ed attuare la propria politica di SSL
e per gestire i suoi rischi di SSL’
Nota 1. Un SG è un insieme di elementi tra loro correlati utilizzati per stabilire
una politica e degli obiettivi e per raggiungere tali obiettivi.
Nota 2. Un SG include la struttura organizzativa, le attività di pianificazione
(includendo, per esempio, la Valutazione dei Rischi e la formulazione degli
obiettivi), le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse.
La metodologia operativa
• Orientamento agli stakeholders
• Leadership
• Coinvolgimento del personale
• Approccio per processi
• Approccio sistemico alla gestione
• Miglioramento continuo
• Decisioni basate su dati di fatto
11
Confronto
SGSL UNI INAIL – Struttura
BS OHSAS 18001:2007
RIESAME E
MIGLIORAMENTO
SGSL – UNI INAIL
ESAME INIZIALE
RIESAME E
MIGLIORAMENTO
ESAME INIZIALE
POLITICA
PIANIFICAZIONE E
ORGANIZZAZIONE
MONITORAGGIO
PLAN
POLITICA
PIANIFICAZIONE E
ORGANIZZAZIONE
MONITORAGGIO
SENSIBILIZZAZIONE
AZIONE
SENSIBILIZZAZIONE
AZIONE
Confronto tra il Modello del D.Lgs. 231/01 e gli SGSL
Il Modello D.Lgs. 231/2001 e gli SGSL
Procedure operative
Analisi dei Rischi
Valutazione dei Rischi
Procedure documentate
Controllo operativo
Codice Etico
Sistema Organizzativo
(deleghe, poteri di firma)
Politica per la Salute
e Sicurezza sul Lavoro
Definizione dei compiti
e responsabilità
Struttura organizzativa
Sistema di Controllo
di Gestione
Monitoraggio di 1° e
2° livello (audit)
Organismo di vigilanza
…
Sistema sanzionatorio
12
Tabella di correlazione allegata al Documento del
20 aprile 2011
COSA manca a SGSL UNI INAIL e OHSAS 18001?
Affidare ad un Organismo dell'ente dotato di autonomi poteri
di iniziativa e di controllo, il compito di vigilare sul
funzionamento e l'osservanza dei modelli e di curare il loro
aggiornamento (art. 6 comma 1 lett. b del D.Lgs. 231/2001)
Dalla “Tabella di Correlazione art. 30 D.Lgs. 81/08 - Linee Guida UNI
INAIL — BS OHSAS 18001:2007” allegata al documento del 20 aprile
2011, emerge che I’unica parte non corrispondente tra le Linee
Guida UNI — INAIL, le BS OHSAS 18001:2007 e quanto richiesto
all’art. 30 del D.Lgs. n. 81/2008, è I’adozione di un sistema
disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure
indicate nel modello.
L’introduzione di un sistema disciplinare idoneo a sanzionare
il mancato rispetto delle misure indicate nel modello (art. 6
comma 2 lett. e del D.Lgs. 231/2001)
Per “non corrispondente” si intende che il sistema disciplinare non é
indicato come requisito del Sistema di Gestione della Salute e
Sicurezza sul Lavoro descritto dalle Linee Guida UNI INAIL e dalle BS
OHSAS 18001:2007, mentre é espressamente richiesto come
requisito essenziale dall’art. 30 del D.Lgs. 81/2008.
Indicazioni per l’adozione del sistema disciplinare
Indicazioni per l’adozione del sistema disciplinare
(Documento del 20 aprile 2011)
(Documento del 20 aprile 2011)
È quindi necessario che l’Azienda sia dotata di procedure per
individuare e sanzionare i comportamenti che possano favorire la
commissione dei reati di cui all’art. 300 del D. Lgs. n. 81/2008 (art.
25-septies del D.Lgs. 231/2001, e s.m.i.) e il mancato rispetto
delle misure previste dal modello.
II tipo e l’entità dei provvedimenti disciplinari saranno coerenti con
i riferimenti legislativi e contrattuali applicabili e dovranno essere
documentati.
II sistema disciplinare dovrà essere definito a formalizzato dall’Alta
Direzione aziendale e quindi diffuso a tutti i soggetti interessati quali ad
esempio:
• Datore di lavoro
• Dirigenti o altri soggetti in posizione apicale
• Preposti
• Lavoratori
• Organismo di Vigilanza (ove istituito un modello ex D.Lgs. n.
231/2001);
• Auditor/Gruppo di audit.
… ed anche
Collaboratori esterni, appaltatori, fornitori e altri soggetti aventi rapporti
contrattuali con l’azienda stessa.
13
Organismo di vigilanza (Odv)
La normativa non fornisce indicazioni circa la composizione dell’Organismo di
vigilanza (Odv). Ciò consente di optare per una composizione sia mono che
plurisoggettiva.
Organismo di vigilanza (Odv)
Requisiti soggettivi:
Nella composizione plurisoggettiva possono essere chiamati a far parte
dell’Odv componenti interni ed esterni all’ente, purché ciascuno di essi abbia i
requisiti.
• Autonomia ed indipendenza
Con riferimento alle imprese di piccole dimensioni, l’art. 6, co. 4 del D.Lgs.
231/2001 consente che i compiti di cui alla lett. b) dell’art. 6, co. 2, siano
assolti dall’organo dirigente.
• Continuità di azione
Pertanto, nelle realtà di piccole dimensioni la composizione monocratica ben
potrebbe garantire le funzioni demandate all’Organismo, mentre in quelle di
dimensioni medio grandi sarebbe preferibile una composizione di tipo
collegiale. Ciò al fine di garantire una maggiore effettività dei controlli
demandati dalla legge.
• Professionalità
Ciascun componente dell’Organismo di Vigilanza non deve avere un profilo
professionale e personale che possa pregiudicare l’imparzialità di giudizio,
l’autorevolezza e l’eticità della condotta.
In conclusione:
I vantaggi dell’adozione del SGSL
In linea con la legislazione italiana ed esimenti dalle conseguenze
del D.Lgs. 231/01 (se SGSL adottato ed efficacemente attuato).
Integrazione col modello generale di organizzazione dell’azienda.
Esplicito riferimento alle responsabilità di ogni dipendente.
Maggiore coinvolgimento di tutto il personale.
Armonizzazione con l’eventuale codice etico.
 Valorizzazione dell’immagine aziendale verso l’interno e l’esterno.
Risparmi dovuti alla diminuzione degli infortuni
Protezione del capitale umano
14