Trofeo Baron Banfield 2011

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Trofeo Baron Banfield 2011
Nell‟anno 1927, per la prima volta nella storia fu proposta dall‟astrofisico belga Georges Lemaitre, ed accettata da tutto il mondo la teoria del Big Bang, che da quel dì ha
squarciato in noi i sovrumani silenzi.
Nello stesso anno, sono nata a Trieste e mi chiamo Maria Luisa de Banfield Mosterts (unanimemente conosciuta come Pinky) ,figlia di Goffredo de Banfield nel cui nome
25 anni fa è nata a Trieste l‟Associazione di volontariato per il sostegno, l‟ascolto e l‟Assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti.
Saba scrive: Trieste ha una scontrosa grazia. Se piace,è come un ragazzaccio aspro e vorace…..
…e aggiungo io: Trieste è concreta, illusoria, magica , dove si cammina controcorrente , e non solo per la bora, e dove si va per mare come in altri luoghi in bicicletta. Così
sono i triestini, e probabilmente così sono io triestina da mare aperto, che partendo dall‟ipotesi del Big Bang, ritengo ad esempio che un corpo abbandonato a se stesso, da
un momento all‟altro invece di cadere verso il basso, potrebbe anche andare verso l‟alto.
E se solo piovesse dal basso verso l‟alto mi aggrapperei alla prima goccia che sale per guardare sotto a me lo svolgersi a settembre dell‟annuale regata che porta il nome di
Papà.
Il “vecio Baron Banfield” aveva 95 anni l‟ultima volta che, di ritorno dalla Dalmazia con il suo “Veruda”, mi redarguì malamente per una manovra sbagliata. Chiamare
dunque “over 60” una regata che porta il suo nome, mi pare voler economizzare sull‟attuale vitalità di noi ragazzi ottantenni.
L‟anno scorso Noretta Cosulich ottantaseienne al timone del Tiche, con me quasi altrettanto vecchia, come zavorra, abbiamo vinto il secondo premio. Alzerei dunque di
molto il limite equo, viste le straordinarie performance di noi della prima metà del „900.
Orazio scrive:
Horridas tempestas coelum contraxit et imbres
Nivesque deducunt Jovem:nunc mare nunc silvae
Threicio aquilone sonant. Rapiamus amici
Occasionem de die, dumque virent genua
Et decet obducta fronte solvatur senectus.
Tu vina Torquato move consule pressa meo,
Coetera mitte loqui: deus haec fortasse benigna
Reducet in sedem vice.
(una terribile tempesta ha ristretto il cielo, e piogge
e nevi fanno precipitare il firmamento.
Ora il mare, ora le selve, risuonano sotto il vento Aquilone provenente dalla Tracia.
Cogliamo amici, questa occasione, finché abbiamo ancora ginocchia salve
Ed è lontana la vecchiaia dalla fronte rugosa.
Tu portaci del vino, dell‟anno del mio console Torquato.
E non parliamo d‟altro: forse un qualche dio rimetterà, con la sua benevolenza, ogni cosa a suo posto.)
Ci vediamo dunque in mare, fra qualche giorno, con la benevolenza di Dio del Sole e del Vento. Ci vediamo alla consegna dell‟ambito trofeo, con la benevolenza di un
bicchiere di “terrano” in mano, buon vino dell‟anno come ci suggeriscono gli antichi saggi, certamente over 70.
Vostra