L`instabilità Finanziaria - Dipartimento del Tesoro

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L`instabilità Finanziaria - Dipartimento del Tesoro
L’instabilità Finanziaria: dalla
C i i Asiatica
Crisi
A i ti
aii Mutui
M t i Subprime.
S b i
D’Apice
D
Apice Vincenzo♥ e Ferri Giovanni♦
♥
Settore Studi ABI -
♦
Università degli Studi di Bari
Roma, 17 settembre 2009
Dipartimento del Tesoro
Ministero dell'Economia e
delle Finanze
[email protected]
[email protected]
Agenda
1. Il ciclo economico politico della finanza
2. Il modello di Minsky
3. Le origini della crisi finanziaria
1. Cause macro
2. Cause micro
4 Conclusioni
4.
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Il Ciclo Economico-Politico dell’Attuale Crisi Finanziaria
Anni ‘70
De-Regola
mentazione
Anni ‘30
Ri-Regola
mentazione
2007
Grande
Crisi
Crisi 1929
Subprime
Ultimo atto del
ciclo (?)
Annii ’80
A
Crisi
Sud-America
Primi segni di
instabilità
Anni ’90-’00
90- 00
Mega Fallimenti
Anni ’90
90
Crisi Sistemiche
(LTCM, Enron, etc)
(Messico-Asia-Giappone)
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
L’Evidenza Empirica
Frequenza delle crisi finanziarie nei paesi avanzati
(probabilità annua - %)
30
25
20
15
10
5
0
1880-1913
Banking
g Crises
1919-1939
1945-1971
Currencyy Crises
Twin Crises
1973-1997
All Crises
Source (Bordo et al. 2001)
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
L’Evidenza Empirica
Frequenza delle crisi finanziarie nei paesi emergenti
(probabilità annua - %)
30
25
20
15
10
5
0
1880-1913
Banking Crises
1919-1939
1945-1971
Currency Crises
Twin Crises
1973-1997
All Crises
Source (Bordo et al. 2001)
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Agenda
1. Il ciclo economico politico della finanza
2. Il modello di Minsky
3. Le origini della crisi finanziaria
1. Cause macro
2. Cause micro
4 Conclusioni
4.
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Il Modello di Minsky
L’espansione
Punto
P
t di Partenza:
P t
-bassa inflazione
-bassa disoccupazione
Politici ed economisti
credono nell’inizio di una
nuova Era
(
(es.
New Economy))
Shock Positivi:
Positi i
-deregolamentazione
-innovazione finanziaria
-afflusso di capitali
-bassi
bassi tassi d’interesse
Il canale del bilancio
Il canale del credito
(Bernanke-Gertler,’95)
Settore Finanziario:
-aumenta la domanda di credito
-valutazione
l t i
ottimistiche
tti i ti h d
dell rischio
i hi
-aumenta l’offerta di credito
Mercati Finanziari:
-aumenta il prezzo degli assets
(azioni e immobili)
-aumenta la ricchezza
-aumenta
aumenta l’indebitamento
l indebitamento
Spiriti animali
(Ak l f Shill ’09)
(Akerlof-Shiller,
-Coperte
-Speculative
-Ponzi
Economia Reale:
-aumentano i consumi
-aumentano gli investimenti
-diminuisce il risparmio
-deficit
deficit di commerciali con estero
Boom:
-l’economia si surriscalda
-si accumulano squilibri reali e/o finanziari
-la struttura finanziaria diventa fragile
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
The Great Moderation
(Bernanke ’04)
Global Imbalances
(Bernanke ’07)
Roma, 17 settembre 2009
Il Modello di Minsky
La Contrazione
Punto di Partenza:
-aumento tassi d’interesse
- variazione improvvisa delle aspettative
Unità
U
ità P
Ponzii vanno
in default
Shock Negativi:
-deflusso di capitali dai settori
più speculativi
Settore Finanziario:
-valutazione pessimistiche del rischio
-diminuisce la domanda di credito
-diminuisce l’offerta di credito
Mercati Finanziari:
-diminuisce il prezzo degli assets
-diminuisce la ricchezza
-deflazione da debito
-aumenta l’indebitamento reale
Spirale del debito
alla
ll Fi
Fisher
h ‘33
-Banca centrale
-Governo
-Regolamentazione
Economia Reale:
-diminuiscono i consumi
-diminuiscono gli investimenti
-aumenta il risparmio
-diminuisce il deficit commerciale
Scoppio:
-crisi
crisi bancaria (corsa agli sportelli)
-recessione/depressione
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Spirale deflazionistica
Roma, 17 settembre 2009
Agenda
1. Il ciclo economico politico della finanza
2. Il modello di Minsky
3. Le origini della crisi finanziaria
1. Cause macro
2. Cause micro
4 Conclusioni
4.
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Le Origini della Crisi Finanziaria Internazionale
¾ FMI e Global Imbalances;;
¾ Politica monetaria eccessivamente espansiva della Fed;
¾ Scelte errate d
d’investimento
investimento da parte delle famiglie Usa;
¾ Riduzione degli standard creditizi da parte delle banche Usa;
¾ Incentivi distorti dal modello “originate
originate to distribute
distribute”;;
¾ Le banche d’investimento Usa hanno amplificato il rischio sistemico;
¾ Le
L agenzie
i di rating
ti h
hanno sottovalutato
tt
l t t lla rischiosità
i hi ità d
deii tit
titolili strutturati;
t tt ti
¾ Gli investitori non hanno svolto una corretta due diligence;
¾ La regolamentazione non è intervenuta per tempo.
Per semplicità possiamo trattare separatamente le
cause macroeconomiche da quelle microeconomiche
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Le Origini della Crisi Finanziaria Internazionale
Cause Macro: Global Imbalances
¾ Prima della crisi: forte aumento del deficit commerciale Usa;
¾ Finanziato tramite un ingente afflusso di risorse dall’Asia:
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Le Origini della Crisi Finanziaria Internazionale
Cause Macro: Fed
¾ Afflusso di capitali+scoppio bolla = tasso di policy molto basso;
¾ I tassi sui titoli pubblici e sui mutui si adeguano verso il basso:
Tasso fisso
mutui
Tasso di
Policy
(mutui a
tasso
variabile)
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Le Origini della Crisi Finanziaria Internazionale
Aumenta la
domanda di
case
Aumenta
il debito
delle famiglie
Il canale
l
del bilancio
Aumenta
l’offerta
di mutui
Meccanismi Amplificatori
Le banche
aumentano
il leverage
Aumenta il
prezzo delle
case
Il canale
del credito
Aumenta
il valore
dell’attivo
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Aumenta
l’attivo delle
banche
Aumenta
il prezzo dei
titoli
Roma, 17 settembre 2009
Le Origini della Crisi Finanziaria Internazionale
Cause Macro: Bolla Immobiliare
¾Risultato: il prezzo delle case esplode;
¾ e gli standard creditizi si allentano: nel 2006, il 20% di nuovi
mutui è subprime:
p
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
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Le Origini della Crisi Finanziaria Internazionale
Cause Macro: i-banks
¾ I bassi tassi d’interesse rendono molto conveniente
l’indebitamento a breve termine:
PCT IN % DELLE ATTIVITA’ DEI BROKER/DEALER
O/N Repos/Assets
Term Repos/Assets
Equity/Assets
Fonte: Markus Brunnermeier,“Crisis on Wall Street” ,Conference at Pricenton University (Sep-08).
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Agenda
1. Il ciclo economico politico della finanza
2. Il modello di Minsky
3. Le origini della crisi finanziaria
1. Cause macro
2. Cause micro
4 Conclusioni
4.
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Le Origini della Crisi Finanziaria Internazionale
Cause Micro: Disintermediazione
¾L
L’offerta
offerta di credito aumenta così rapidamente perché i mutui
vengono cartolarizzati:
Fonte: Ashcraft A., Schuermann T. (’07)
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Le Origini della Crisi Finanziaria Internazionale
Cause Micro: Disintermediazione
¾ Per sfruttare i vantaggi economici della cartolarizzazione
molte banche Usa si spostano dal modello “originate to hold”
al modello “originate
originate to distribute”:
distribute :
debt
debt
Mortgage
Banche
Brokers
Famiglie
$
debt
SIV
$
Screening
Monitoringg
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Investitori
$
Agenzie di rating
Roma, 17 settembre 2009
Le Origini della Crisi Finanziaria Internazionale
Cause Micro: Finanza Strutturata
Da un portafoglio di
qualità media B+
sii ottengono
tt
circa
i
il 70%
di tranche valutate AAA.
Benmelech e Dlugosz
(2008)
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Agenda
1. Il ciclo economico politico della finanza
2. Il modello di Minsky
3. Le origini della crisi finanziaria
1. Cause macro
2. Cause micro
4 Conclusioni
4.
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Le Crisi Dietro la Crisi e gli Interventi Destabilizzanti
¾La crisi finanziaria globale innescata dai subprime non è la
prima ma (forse) l’ultima di una lunga serie di crisi apparse
dagli
g anni ‘80 e intensificatesi negli
g anni ’90.
¾Le crisi finanziarie si sono via via aggravate colpendo
dapprima la periferia per poi spostarsi al centro del
sistema finanziario ⇒ necessaria ri-regolamentazione.
¾Ma per ben ri-regolamentare è necessario comprendere gli
errori passati.
¾Mentre ai conflitti di interesse (parte cruciale delle
d i i i pre-crisi
deviazioni
i id
della
ll fifinanza)) sii d
dovrà
à rimediare
i di
con
qualche forma di separazione, tre errori della teoria hanno
reso gli interventi di stabilizzazione destabilizzanti:
i) errati modelli di pricing del rischio;
ii) sbagliata visione “evoluzionista” del sistema finanziario;
iii) politica monetaria “irresponsabile” da parte della Fed.
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Errori Teorici Dietro la Crisi
1. Errati Modelli di Pricing del Rischio
¾ I benefici offerti mediante la diversificazione sui mercati finanziari sono
stati esagerati dalla sottostima del rischio sistemico;
¾ Partendo dal modello di base - es. il Capital Asset Pricing Model - si
assume che il rischio sovrano sia incorrelato (ortogonale) ai rischi privati;
¾ Solo così è possibile derivare la formula fondamentale del CAPM:
ERi = r + βi(ERm – r)
ove ERi è il rendimento atteso di equilibrio sull’attività
sull attività rischiosa i, r è il
tasso privo di rischio (approssimato dai rendimenti dei titoli di stato), ERm
è il rendimento atteso di equilibrio sul portafoglio diversificato e βi =
( i , Rm))/var(R
( m);
cov(R
¾ La fallacia di questa assunzione di ortogonalità dei rischi è risultata
evidente quando gli Stati sono dovuti intervenire per salvare le banche in
pericolo: gli spread sui CDS delle banche si contraevano mentre i CDS
sui sovrani si ampliavano ⇒ i modelli di pricing del rischio debbono
essere rivisti.
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Errori Teorici Dietro la Crisi
1. Errati Modelli di Pricing del Rischio
Esplosione dei CDS
sovrani
Spread financialsovereign
sovereign..
..cala visibilmente
nel dopo
p Lehman
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Errori Teorici Dietro la Crisi
2. Errata Visione “Evoluzionista” del Sistema Finanziario
¾ La visione evoluzionista postulava che i mercati finanziari
siano più efficienti delle banche nella gestione dei rischi, per
cui le banche sarebbero dovute passare dal vecchio modello
(
(prestare
t
e detenere
d t
il credito,
dit OTH) all nuovo modello
d ll ((prestare
t
e
cedere il credito, mediante cartolarizzazioni, OTD);
¾ Si trascurava il ruolo certificatore della qualità del credito svolto
dalle banche con OTH ma non con OTD ⇒ erogando il credito
per cederlo anziché per tenerlo
tenerlo, per le banche si vanificavano gli
incentivi alla selezione e al controllo degli affidati e così si
abbassavano gli standard creditizi;
¾ E la valutazione dell’affidabilità dei crediti sottostanti alle
cartolarizzazioni ricadeva sulle agenzie di rating che fondavano
tale valutazione sui tassi di sofferenza passati, ma quelli erano
basati su OTH e, pertanto, le agenzie davano giudizi
sistematicamente troppo ottimistici;
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Errori Teorici Dietro la Crisi
2. Errata Visione “Evoluzionista” del Sistema Finanziario
¾ Abbiamo avuto troppo a lungo una teoria della finanza
“strabica”:
ƒ teoria dei mercati basata su mercati completi e informazione
perfetta;
f
ƒ teoria degli intermediari basata su asimmetrie informative e
delegated monitoring;
¾ Quando, con la liberalizzazione, i mercati finanziari sono divenuti
dominanti la prassi e persino i principi della regolamentazione (es
(es.
IAS, Basilea 2) delle banche si sono spostati verso un’operatività
da mercato finanziario indebolendo la funzione creditizia ⇒ si è
applicata alle banche la teoria che se è adeguata per i mercati
finanziari è inappropriata alle banche;
¾ È errato avere banche subordinate ai mercati finanziari (così come
sarebbe errato il contrario) ⇒ vanno esaltati gli elementi di
complementarietà tra banche e mercati (Allen e Gale
Gale, 2000)
2000).
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Errori Teorici Dietro la Crisi
3. Politica Monetaria “Irresponsabile” da Parte della Fed
¾ La miscela diviene esplosiva quando ai due errori precedenti –
deresponsabilizzanti i creditori – si aggiunge il terzo: una politica
monetaria concentrata solo sull’inflazione al consumo che ignorava
sistematicamente g
gli enormi squilibri
q
globali che si andavano
g
producendo: il deficit delle partite correnti USA cresceva dall’1,5% del
PIL nel 1995 a oltre il 6% nel 2005-06;
¾ In contropartita di tale squilibrio estero si accumulava eccessivo
debito per le famiglie USA – passato, dal 71% del PIL nel 2000 al
100% nel 2007 – soprattutto per l’acquisto di abitazioni (scommettendo
pp
degli
g immobili)) divenuto un incubo q
quando i
sul continuo apprezzamento
prezzi delle case sono calati;
TASSO DI CAMBIO REALE EFFETTIVO DEL DOLLARO E PARTITE CORRENTI
0.0
115.0
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
-1.0
110.0
-2.0
105.0
-3.0
100.0
-4.0
95.0
-5.0
90.0
-6.0
85.0
-7.0
80.0
SALDO PARTITE CORRENTI/PIL (%; scala sinistra)
TASSO DI CAMBIO REALE EFFETTIVO (scala destra)
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
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Errori Teorici Dietro la Crisi
3. Politica Monetaria “Irresponsabile” da Parte della Fed
¾ Per di più
più, forse la grande moderazione dell’inflazione degli
ultimi 15 anni è frutto più della globalizzazione (con produzioni
rilocate nei paesi a più basso costo) che di credibilità delle
B
Banche
h centrali
t li e rigore
i
d
delle
ll lloro politiche
liti h monetarie;
t i
¾ Va infatti osservato che:
ƒ i) nella prima globalizzazione di fine ‘800 i paesi sviluppati
vissero un calo del livello dei prezzi – negli USA dell’1,4%
all’anno
ll’
ttra il 1865 e il 1900 – e non una semplice
li riduzione
id i
nella loro crescita, cioè una moderazione dell’inflazione;
ƒ Ii)) allora il sistema monetario internazionale,, basato sul g
gold
standard, impediva ogni discrezionalità della politica
monetaria;
¾ i) e ii) assieme inducono a dubitare che, in effetti, le politiche
monetarie discrezionali delle principali Banche centrali siano
state determinanti a ridurre l’inflazione nella fase recente;
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Errori Teorici Dietro la Crisi
3. Politica Monetaria “Irresponsabile” da Parte della Fed
¾ Occorre ampliare il focus della politica monetaria con banche
centrali che non guardino solo all’inflazione mentre stanno
crescendo grossi squilibri;
¾ Ciò cii riporta
i t aglili errorii commessii d
dalla
ll F
Fed
d che
h h
ha ttenuto
t tassi
t
i
di interesse troppo bassi troppo a lungo mentre gli USA
stavano indebitandosi nei confronti del resto del mondo con
persistenti eccessi delle importazioni sulle esportazioni;
¾ Inoltre, salvando il fondo hedge LTCM (nel 1998) e riducendo i
tassi decisamente dopo lo scoppio della bolla della new
economy, la Fed aveva accresciuto l’azzardo morale per gli
intermediari finanziari, al punto che si parlava di una sorta di
“Greenspan
Greenspan put”
put , cioè di un’opzione
un opzione secondo la quale se le cose
andavano bene essi mettevano da parte i profitti e se andavano
male sarebbe intervenuta la Fed a salvarli abbassando i tassi di
interesse;
¾ Insomma, quelle stabilizzazioni erano destabilizzanti perché
basate su errori teorici.
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
Grazie per l’attenzione.
D’Apice-Ferri (2009), “L’instabilità Finanziaria”, Carocci.
Roma, 17 settembre 2009
L’instabilità Finanziaria: dalla
C i i Asiatica
Crisi
A i ti
aii Mutui
M t i Subprime.
S b i
D’Apice
D
Apice Vincenzo♥ e Ferri Giovanni♦
♥
Settore Studi ABI -
♦
Università degli Studi di Bari
Roma, 17 settembre 2009
Dipartimento del Tesoro
Ministero dell'Economia e
delle Finanze
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