Air Traffic Management Professional Project

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Air Traffic Management Professional Project
Air Traffic Management Professional Project
RACCOMANDATA A.R. anticipata a mezzo fax
Prot. ATMPP/005/DTP/2004/pg
Al Com.te Silvano Imparato
Ente Nazionale Aviazione Civile
Dip.to Sicurezza
Via di Villa Ricotti 42
00161 ROMA – fax 0644185601
Al Dott. Silvio Di Virgilio
Ministero Infrastrutture e Trasporti
Dip.to Navigazione Marittimo e Trasporto Aereo
Via dell’Arte 16
00144 ROMA – fax 0659084508
e p.c.
All’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo
Via Attilio Benigni 53
00156 ROMA – fax 068273672
OGGETTO: Segnalazione per eventuale indagine su carichi di settore dell’ACC di
Roma.
Scrivente A.T.M.-P.P. in qualità di coordinamento delle OO.SS. e Associazioni
Professionali ANPCAT, LICTA e CILA-AV, segnala alle SSLL in indirizzo due
situazioni operative che - a parere dello scrivente – possono inficiare e ridurre il
livello di sicurezza delle operazioni di volo e di controllo del traffico aereo.
1.
Nel Centro di Controllo d’Area di ROMA Ciampino (che esercita la propria
giurisdizione all’incirca sul 70% dello spazio aereo nazionale) il carico di settore
degli arrivi non considera il traffico aereo I.F.R. in arrivo agli aeroporti di
Ciampino e Pratica di Mare.
Pur esistendo per detti aeroporti militari specifiche procedure di avvicinamento
strumentale e pur essendo lo scalo di Ciampino aperto al traffico aereo civile,
tutti gli aeromobili che ivi atterrano non vengono conteggiati tra i voli che
contribuiscono al massimo carico del settore presso cui è impiegato il Controllore
del Traffico Aereo che è, invece, responsabile di tale traffico fino alla fase di
avvicinamento finale (stabilizzazione del velivolo su ILS o finale per
l’atterraggio).
Nella realtà operativa quotidiana, quindi, i CC.T.A in servizio in quel settore non
solo vedono di gran lunga aumentato il carico di lavoro e lo stress psico-fisico
che da esso deriva, ma sono chiamati ad operare senza che il massimo carico di
settore - superato il quale devono essere emesse delle regolazioni dal centro
ATFM di Bruxelles – possa essere rispettato e sono costretti, non potendo
intervenire preventivamente, a subire ondate di traffico in quantità anomala e
imprevista.
Tale situazione paradossale deriva da una normativa interna ormai vetusta
(Istruzione Interna Permanente n. 300-173/2000 del 25.10.2000, che si
trasmette in allegato), tuttora in vigore, che a pag. 5 prevede che per il settore
arrivi “pur essendo definiti specifici traffic volumes, quello decisivo per l’analisi e
regolazione del traffico nell’aria interessata risulta essere il TFV LIRFARR” (ndr: il
traffico in arrivo al solo aeroporto di Fiumicino).
Nessuna considerazione o valutazione viene fatta in relazione al traffico in arrivo
nei succitati aeroporti dell’area romana che, in particolare per l’aeroporto di
Roma Ciampino, negli ultimi anni, in concomitanza con l’avvento e lo sviluppo
delle compagnie aeree cosiddette low-cost, ha subito una notevole incremento di
traffico.
L’aggiornamento della suddetta I.I.P., e quindi dei valori complessivi dei carichi
di settore e delle regolazioni conseguenti è stata più volte richiesta ai competenti
organi di ENAV SpA sia per le vie brevi (durante incontri e/o riunioni tecniche e
sindacali, ma anche dai singoli Controllori impegnati in quel settore) che in forma
scritta (ns. fg. ATMPP/LIRR/2004/0004/pgcfgs del 27.01.2004 che si trasmette
in allegato), ma tuttavia – ad oggi – nulla è cambiato.
In merito a tale grave situazione, vogliano codesti spettabili Enti e Agenzia,
tenere in debito conto che il superamento del carico di settore degli arrivi è
ormai frequente e che i CC.T.A. in servizio, pur non avendo utili ed efficaci
strumenti d’intervento, hanno più volte denunciato tale pericoloso accadimento.
2.
Sempre presso il Centro di Controllo d’Area di ROMA, anche il carico del
settore NW (che in maniera sintetica potremmo definire come quello che gestisce
una zona di circa 100 miglia intorno all’isola d’Elba), che è interessato da tutto il
traffico aereo in partenza dagli aeroporti dell’area romana e diretto a nord, non
contempla (per motivi ignoti allo scrivente coordinamento) in fase di
pianificazione strategica tutto il traffico aereo che, in partenza dall’aeroporto di
Roma Fiumicino, pianifica la rotta strumentale di partenza (di seguito SID)
denominata Bolsena 5A (di seguito BOL5A).
Tale SID, nel suo sviluppo, prevede che l’aeromobile, dopo il decollo da Roma
Fiumicino intercetti e segua la radiale 291 del VOR di Ostia fino ad intercettare,
nel punto MEDAL, la rotta ATS M729 (già A1), direttrice Ponza-Elba da seguire
fino alla distanza di 38 miglia da ELB VOR-DME, laddove l’aeromobile vira a
destra per andare a sorvolare il BOL VOR-DME (termine della SID), per inserirsi
nella rotta ATS o aerovia pianificata, assegnata e comunque autorizzata dall’ente
di controllo.
La succitata e descritta SID rientra all’interno dell’area di competenza e
responsabilità del citato settore NW, nel tratto che intercorre tra il punto MEDAL
e il punto a 38NM da ELB VOR-DME.
Tutto ciò premesso anche verificandosi le condizioni di volo di cui sopra, il
traffico aereo che percorre la SID BOL5A non è conteggiato ai fini della
determinazione del carico massimo del settore NW.
Come già rappresentato per il settore “arrivi”, anche tale paradossale situazione
è stata segnalata sia per vie brevi (durante incontri e/o riunioni tecniche e/o
sindacali) che in forma scritta (ns.fg. ATMPP/LIRR/2004/007/GS del 25.02.2004
che si allega) ai competenti organi di ENAV Spa ed anche in questo caso le
risposte ricevute – sempre e solo per le vie brevi – sono state molto “evasive” e
non risolutive del problema.
A supporto della presente segnalazione si allega:
a) esempio di liste di volume di traffico previsto (traffic volume-traffic load) nel
settore NW relativamente a due giornate distinte, pomeriggio del 13 marzo e
mattina del 14 marzo, estrapolate dai dati in possesso dalla locale posizione
flusso, laddove risulta completamente assente il traffico che effettivamente
percorrerà la SID BOL5A; questo, di conseguenza, non viene incluso e
conteggiato in fase previsionale e impedisce di regolare il traffico aereo in
eccesso;
b) profili di volo di 4 voli esemplificativi relativi alle succitate due giornate (volo
AZA1477 del 13 marzo u.s. e voli AZA1357, ADH58V e VLE8139 del 14 marzo
u.s.), anch’essi estrapolati dai dati in possesso dalla posizione flusso, laddove
“stranamente” risulta pianificata una SID diversa (la BOL5B, con direttrice di
volo Fiumicino – Pratica – Guidonia –Bolsena) che in realtà non è stata
seguita dai traffici succitati come, nella pratica quotidiana, non è seguita da
nessun traffico che, in decollo da Roma Fiumicino, debba sorvolare BOL VOR
prima di inserirsi in rotta (eccetto i casi, non contemplabili in fase di
pianificazione strategica e del tutto contingente, di assegnazione in fase
tattica di una rotta “diretta” emessa a discrezione del CTA in servizio);
c) copia delle strisce progresso volo dei 4 traffici succitati, estrapolate dai dati in
possesso del settore partenze di ROMA ACC, laddove risulta che, senza fare
nessuna operazione di reistradamento del traffico in questione (dal reale flight
data process dei settori operativi), questi abbiano pianificato ed effettuato la
SID BOL5A (come realtà, esperienza e logica pretendono).
Si sottolinea, infine, la discrepanza che esiste tra i dati “strategici” e quelli
“tattici e il fatto che i tutti i suddetti dati cartacei non sono stati forniti
“spontaneamente” dalla Società (anche in violazione di una precisa normativa
contrattuale in tal senso).
Tale situazione risulta paradossale e inaccettabile allo scrivente coordinamento:
non siamo messi nella condizione di poter escludere che, ad esempio, il carico
del settore NW sia costruito e definito in maniera da non potersi mai accertare
l’eventuale superamento; il sospetto – per nulla fugato dall’ENAV SpA – è che si
possano immettere, in fase strategica, dei dati che non sono rispondenti alla
realtà, magari con la consapevolezza che, in fase tattica, la situazione sarà
gestita in tutt’altro modo.
Se ciò fosse, la nostra preoccupazione è facile da comprendere: effettuare la
pianificazione e il controllo dei carichi di settore su informazioni “inesatte” può
costituire un rischio per la sicurezza delle operazioni di volo, abbassando il livello
qualitativo delle stesse. Ciò – sempre se verificato - sarebbe assolutamente non
tollerabile.
Tanto si è voluto segnalare per le Vs. eventuali azioni di competenza.
Con riserva di altro argomentare, dedurre e produrre, anche a Vs. richiesta, e in
attesa di Vs riscontro, si porgono Distinti Saluti.
Roma, li 24 Marzo 2004
Air Traffic Management Professional Project
Dipartimento Tecnico Professionale
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NOTA: La presente istanza si compone di n° 4 (quattro) pagine e contiene n° 6 (sei) allegati.
Ass. Naz. Prof. Controllori e Assistenti Traffico aereo via delle Rupicole 85- 00169 Roma tel 06261687 fax 0623270980 [email protected]
Lega Italiana Controllori Traffico Aereo, via Corigliano Calabro 40 00178 Roma tel 067187893 fax 067183722 [email protected]
Conf. Italiana Lavoratori Autonomi-Assistenza al Volo via delle Rupicole 85- 00169 Roma tel 0623269597 fax 06233243859 [email protected]