Puntiamo sulle eccellenze dell`industria italiana

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Puntiamo sulle eccellenze dell`industria italiana
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Giovedì
31/12/2015
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Mauro Micco
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GIORGIO ZAPPA presidente di Vitrociset PUNTIAMO SULLE ECCELLENZE DELL'INDUSTRIA ITALIANA Cyber
PUNTIAMO SULLE ECCELLENZE DELL'INDUSTRIA ITALIANA GIORGIO ZAPPA presidente di Vitrociset Oggi,
data la rapida evoluzione della tecnologia e il significativo aumento dei rischi associati a essa, si impone sempre più la
necessità di ricorrere a programmi di protezione dalla minaccia cibernetica, basati su tali presupposti: la sicurezza, per
proteggere i propri asset critici da minacce note ed emergenti, la vigilanza, per aumentare la consapevolezza della minaccia
e la localizzazione delle attività antagoniste, e la resilienza, per potenziare la capacità di pronta reazione agli incidenti. Dal
mio punto di vista, che non può non essere quello dell'industria, dico subito che l'Italia ha delle punte di eccellenza nel
settore della sicurezza che vanno sviluppate. Faccio l'esempio di uno dei settori-chiave per la gestione efficace della
sicurezza nazionale, ossia quello dei sistemi di controllo del traffico aereo, che sono un punto nevralgico per le attività
terroristiche e quindi altamente sensibili. Il traffico aereo è la base della circolazione di persone e quindi del business e della
politica internazionale: colpirlo potrebbe, da un lato, dare alto credito a organizzazioni hacktiviste e terroriste, mettendo a
segno azioni con alte perdite di vite umane, facendo risaltare attraverso i media la loro bravura e preparazione tecnologica,
dall'altro. Eppure, nel campo del controllo del traffico aereo, il lavoro svolto in Italia - e qui va un plauso all'attività costante
di Enav - ha comportato un accreditamento a livello internazionale di eccellenza di settore rispetto ad altri Paesi. Vitrociset,
PUNTIAMO SULLE ECCELLENZE DELL'INDUSTRIA ITALIANA GIORGIO ZAPPA presidente di Vitrociset Oggi,
data la rapida evoluzione della tecnologia e il significativo aumento dei rischi associati a essa, si impone sempre più la
necessità di ricorrere a programmi di protezione dalla minaccia cibernetica, basati su tali presupposti: la sicurezza, per
proteggere i propri asset critici da minacce note ed emergenti, la vigilanza, per aumentare la consapevolezza della minaccia
e la localizzazione delle attività antagoniste, e la resilienza, per potenziare la capacità di pronta reazione agli incidenti. Dal
mio punto di vista, che non può non essere quello dell'industria, dico subito che l'Italia ha delle punte di eccellenza nel
settore della sicurezza che vanno sviluppate. Faccio l'esempio di uno dei settori-chiave per la gestione efficace della
sicurezza nazionale, ossia quello dei sistemi di controllo del traffico aereo, che sono un punto nevralgico per le attività
terroristiche e quindi altamente sensibili. Il traffico aereo è la base della circolazione di persone e quindi del business e della
politica internazionale: colpirlo potrebbe, da un lato, dare alto credito a organizzazioni hacktiviste e terroriste, mettendo a
segno azioni con alte perdite di vite umane, facendo risaltare attraverso i media la loro bravura e preparazione tecnologica,
dall'altro. Eppure, nel campo del controllo del traffico aereo, il lavoro svolto in Italia - e qui va un plauso all'attività costante
di Enav - ha comportato un accreditam tra l'altro, sta seguendo il tema della sicurezza e ha istituito di recente al suo interno
un Cyber security & intelligence competence centre, dedicato a sistemi per l'analisi predittiva e reattiva a minacce
cibernetiche. Ulteriori ambiti da analizzare sono le comunicazioni radar civili e militari, i sistemi Uav e quelli satellitari. Gli
aspetti comuni sono tecnologici, certamente, ma anche e soprattutto legati al servizio e al territorio: si tratta in quasi tutti i
casi di sistemi che supportano la movimentazione fisica di persone e merci, di sistemi di acquisizione di informazioni e di
sistemi di supporto ai trasporti di vario genere. Dai sistemi meteorologici ai droni per le applicazioni agricole, ai satelliti per
le telecomunicazioni: stiamo parlando di sistemi con molteplici aperture al problema della minaccia cyber. Il controllo
remoto di tali sistemi non nasce infatti security embedded e dovremo nel tempo sviluppare a parte le modalità di controllo e
la loro correzione: quanto più capiremo delle loro vulnerabilità e dei loro impatti, tanto più saremo in grado di decidere al
meglio dove investire sia in termini di tecnologia sia di risorse umane. È necessario quindi investire nello sviluppo dei
sistemi e delle soluzioni, partendo dalle eccellenze che l'Italia produce, facendo sistema all'interno di una strategia nazionale
di sviluppo della cyber-security che, se interpretata in questa visione, può farci competere con le più importanti industrie
mondiali. nto a livello internazionale di eccellenza di settore rispetto ad altri Paesi. Vitrociset, PUNTIAMO SULLE
ECCELLENZE DELL'INDUSTRIA ITALIANA GIORGIO ZAPPA presidente di Vitrociset Oggi, data la rapida
evoluzione della tecnologia e il significativo aumento dei rischi associati a essa, si impone sempre più la necessità di
ricorrere a programmi di protezione dalla minaccia cibernetica, basati su tali presupposti: la sicurezza, per proteggere i
propri asset critici da minacce note ed emergenti, la vigilanza, per aumentare la consapevolezza della minaccia e la
localizzazione delle attività antagoniste, e la resilienza, per potenziare la capacità di pronta reazione agli incidenti. Dal mio
punto di vista, che non può non essere quello dell'industria, dico subito che l'Italia ha delle punte di eccellenza nel settore
della sicurezza che vanno sviluppate. Faccio l'esempio di uno dei settori-chiave per la gestione efficace della sicurezza
nazionale, ossia quello dei sistemi di controllo del traffico aereo, che sono un punto nevralgico per le attività terroristiche e
quindi altamente sensibili. Il traffico aereo è la base della circolazione di persone e quindi del business e della politica
internazionale: colpirlo potrebbe, da un lato, dare alto credito a organizzazioni hacktiviste e terroriste, mettendo a segno
azioni con alte perdite di vite umane, facendo risaltare attraverso i media la loro bravura e preparazione tecnologica,
dall'altro. Eppure, nel campo del contro
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