programma - Ziguline

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programma - Ziguline
PROGRAMMA
21.22.26.27 APRILE ore 21.00
30 APRILE alle 17.00
SANTASANGRE in BESTIALE IMPROVVISO_SOVRAPPOSIZIONE DI STATO
(prima assoluta)
Nello spettacolo Bestiale Improvviso presentato lo scorso anno, e in tutto il suo arco progettuale, la nostra indagine e
riflessione si è focalizzata sul rapporto tra arte e scienza con un’attenzione particolare alla trasformazione della
materia per applicazione di un’energia.
Ma se tornassimo indietro, al momento in cui stavamo realizzando Bestiale Improvviso, se nel processo di sviluppo
un avvenimento fosse stato modificato, fosse stato scelto diversamente, quale sarebbe stato nella realtà l’esito di
Bestiale Improvviso?
Si tratterebbe di far emergere una realtà alternativa, separata e distinta dalla nostra ma coesistente ad essa,
scientificamente diremmo di trovarci in una sovrapposizione di stato.
Realizzare un’altra teoria possibile in cui Bestiale Improvviso esiste di nuovo con tutte le fasi che lo hanno preceduto
e delle quali continua ad arricchirsi, dagli esperimenti presentati nel 2009 alle ipotesi del 2010, ma con uno sviluppo
differente, un’alter ego.
Questa scelta pone i due spettacoli in una forte relazione che li definisce come uno la diversa versione dell’altro
senza far venire meno la loro autonomia. Solo con la fruizione di entrambi però sarà possible stare in quella
dimensione di equivalenza e alterità che altrimenti non ci sarebbe.
I Santasangre, espressione di un collettivo artistico eterogeneo per formazione e personalità, costruiscono il loro
progetto di ricerca su un asse trasversale di contaminazione capace di toccare i più significativi linguaggi artistici e
performativi come il video, la musica, il corpo e l'estetica degli ambienti. Nascono a Roma dall’incontro di Diana
Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano e Pasquale Tricoci e con l’ingresso di Dario Salvagnini e Roberta
Zanardo, raggiungono la formazione attuale.
Presenti in contesti nazionali e internazionali, negli anni sono stati sostenuti nella produzione dai Festival
Romaeuropa, Centrale Fies, Festivale della Colline Torinesi, Fabbrica Europa e OperaEstate
Vincitori nel 2010 del progetto Focus on Art and Sciente in the Performing Arts, del Premio Ubu 2009/Premio
Speciale e della menzione speciale per la sperimentazione dei linguaggi al Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti
2006 e delle Nuove Creatività 2008 premio di produzione dell’ETI.
27 APRILE ore 22.30
Valentina Valentini e Mauro Petruzziello in Performing Female Voices – Laptop Set
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5 MAGGIO
* ore 20.30 e ore 22.00
BAROKTHEGREAT in Fidippide
Fidippide è lontano, appoggiato teneramente allo spazio umido, foderato di velluto, del nostro immaginario collettivo.
Il topos del guerriero attico, testimone della cruenta battaglia a Maratona, che, fattosi messo, trattenne nella corsa la
novella della vittoria, per esalarla nel suo ultimo gesto. Quando con BAROKTHEGREAT abbiamo pensato questo
titolo è intervenuto il termine trivella, dal latino terebra, strumento medievale con un’impugnatura che imprime il moto
di rotazione.
Non si affastellano immagini suggestive in questo lavoro, non c’è nulla di visionario, ma un movimento paziente e
spossante che ruotando su un punto preciso lo sfibra, quel movimento rotatorio permette l’avanzamento mentre la
punta si nutre in suzione da quella figura, fino a determinare un foro, principio di ogni visione. (Marco Villani)
BAROKTHEGREAT agisce nel vasto bacino delle performing arts con una particolare attenzione verso la fisicità del
suono, la radice mentale del movimento e l'architettura visiva. Diretto dalla danzatrice-coreografa Sonia Brunelli e
dalla musicista Leila Gharib, esordisce nel 2008 con Barok. Nel 2010 il gruppo è vincitore del Premio Mondo con The
Origin, per Sujet à Vif/Festival d’Avignon 08, e viene selezionato con Fidippide per Marathon of the Unexpected,
nuova sezione dedicata alle esperienze sperimentali del 7° Festival di Danza Contemporanea della Biennale di
Venezia.
* ore 21.00
COMPAGNIA ENZO COSIMI in OdetteOdile investigations
In questo lavoro, attingerò direttamente ispirazione alla straordinaria opera del Balletto romantico, Il lago dei
cigni. Mi soffermerò in dettaglio sull’aspetto simbolico del ”cigno”, osservato come una reincarnazione di un
femminile che vede oggi la sua natura romantica iniettata di cinismo, glamour e aspirazione alla morte vissuta senza
pathos.
Sarà una visione guardata da me attraverso occhi femminili, cercando di catturare una psiche invisibile e nello stesso
tempo sottolineare la modernità di una figura mutante quale è il “cigno” targato Lago. Come già nel precedente
Hell…yeah, fondamentale sarà il lavoro sulla scelta musicale, in equilibrio tra ”tradizione classica” e sperimentazione
elettronica non ortodossa. (Enzo Cosimi)
Enzo Cosimi, coreografo regista tra i più autorevoli della coreografia contemporanea italiana firma nel tempo con la
sua Compagnia produzioni con importanti realtà culturali italiane e internazionali. Collabora con personaggi
d’eccezione tra i quali Miuccia Prada, Luigi Veronesi, Richie Hawtin, Aldo Tilocca, Louis Bacalov, Aldo Busi, Daniela
Dal Cin, Robert Lippok e Fabrizio Plessi. Nel 2006 firma la regia e la coreografia della Cerimonia di apertura dei XX
Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. Nel 2009 crea le coreografie per il film Lo Spazio Bianco, regia di
Francesca Comencini, presentato alla 66.ma Mostra del Cinema di Venezia.
* ore 22.30
Tekknik liveset
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6 MAGGIO
* ore 20.30
SOCIETAS RAFFAELLO SANZIO _ CLAUDIA CASTELLUCCI in Il Regno Profondo
Claudia Castellucci, drammaturga e coreografa, declama personalmente il suo ultimo testo in forma di sermone. E’
infatti la spiegazione di una raccolta di sentimenti elementari e caparbi trasportati sulla soglia di un orizzonte spinto
oltre la storia. Una lista di confessioni e di ragionamenti raso-terra sventola al cospetto di Dio come una preghiera.
Se non c’è nessuno a cui chiedere, allora si prega il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, di Nessuno.
La Socìetas Raffaello Sanzio riunisce dal 1981 Romeo Castellucci, Chiara Guidi e Claudia Castellucci che
condividono un'idea di teatro prevalentemente basata sulla potenza visiva, plastica e sonora della scena, di cui sono,
nei primi anni, anche interpreti.
Claudia Castellucci è didatta, decoratrice e autrice di alcuni testi teorici; ha dato vita a numerosi cicli di libere scuole
di ricerca basate sul movimento e la filosofia.
La Socìetas Raffaello Sanzio ha realizzato spettacoli che sono stati ospitati e premiati nei principali festival e teatri
internazionali.
* ore 21.30
MARIA PAOLA ZEDDA in Requiem_fase 2
Un atto tenace di opposizione al tempo. Distanza che non si colma, luogo che non si riempie. Come nella fiaba, un
tempo dimenticato, senza più ospiti, passanti, visitatori, una dimensione della danza che non vuole essere.
Attraverso le parole di Isabella Santacroce e dai suoni di Cristiano Luciani, la voce accompagna la performance,
come misura dell’intimità, soglia del non poter dire, solitudine. (Maria Paola Zedda)
Maria Paola Zedda si forma nella danza contemporanea e nella danza buto. Interessata all’intersezione tra i
linguaggi visivi e performativi forma con Andreana Notaro il gruppo ZDDNTR (2007), con cui realizza numerosi
progetti, tra cui Bubble, performance site specific in collaborazione con il gruppo Stalker-SpaceExperience
(Centrale Montemartini – Musei Capitolini di Roma, Teatri di Vetro) e H10 – H11 Menzione Speciale al Premio
Equilibrio “per la chiarezza dell’intento artistico e per la coerenza della proposta scenica”, selezionato nel circuito
Xplo per la nuova danza d’autore. Sempre nel 2009 il gruppo debutta con lo spettacolo Birthday party con il sostegno
del Szene Salzburg e della rete Ztl_pro.
Dal 2004 lavora stabilmente nella Compagnia di danza Enzo Cosimi, come assistente del coreografo e responsabile
dell’organizzazione.
* ore 22.00
HELENA HUNTER in The Other Room
The Other Room esplora l’essere animale, l’umiliazione e lo sforzo dello stare in piedi, presentando insieme un
implacabile stato di lotta e il fallimento della performance.
Una figura metà equina metà umana lotta per stare in piedi nella semi oscurità, il pavimento è ricoperto di un fluido
scivoloso che rende impossibile la posizione eretta. La figura cade ripetutamente, tornando sempre indietro al suo
inizio, incapace di terminare la performance.
The Other Room è stata presentata la prima volta all’East End Collaborations Platform (oggi Fresh Air) alla Queen
Mary University of London 2004 London e recentemente alla Barbican Art Gallery come parte della mostra Surreal
House nel Giugno 2010.
Helena Hunter è un’artista inglese residente a Londra, il cui lavoro include la performance live, la performance per
camera, film e opere fotografiche.
I lavori della Hunter indirizzano a problematiche culturali legate alle politiche del corpo, alla costruzione del genere e
alla formazione del desiderio. La sua pratica include il corpo e il movimento, utilizzando il corpo come testo, luogo e
materia scultorea.
I lavori di Helena Hunter sono stati presentati in Europa e nel Regno Unito in festival di
rilievo internazionale. Insegna attualmente al Laban Centre e all’Università Queen Mary di Londra.
* dalle 22.30
Cristiano Luciani _ liveset .
Dal 1999 e' musicista improvvisatore e suona batteria, percussioni e musica elettronica. Ha collaborato con artisti
visivi quali Mimmo Paladino e Zimmerfrei, nella performance ha lavorato alla composizione sonora di Requiem con
Maria Paola Zedda.
Mark Peter Wright _ liveset.
Sound Artist, vive e lavora a Londra, dove collabora con Helena Hunter. Partecipa e presenta i suoi lavori in
numerosi festival e media: Queen Elizabeth Hall (UK), Cabinet Magazine Gallery (USA), Flat Time House (UK),
Future Sonic (UK), 3 Leaves (Hun), Royal Opera House (UK), Barbican Centre (UK), BBC Radio 3 and Resonance
FM. Nel 2009 è stato premiato come British Composer of the Year Award (Sonic Arts) per il suo lavoro A Quiet
Reverie. E’ anche fondatore di Ear Room, una pubblicazione online che esplora l’uso complesso del suono nelle
pratiche artistiche.
Saverio Evangelista _ liveset.
Dal 1990 con gli Esplendor Geométrico, gruppo pioniere dell'avanguardia industriale spagnola, Saverio Evangelista
nello stesso anno intraprende un altro progetto: M.S.B. (Most Significant Beat) insieme a Maurizio Martinucci (aka
TeZ). Porta avanti da tempo un lavoro personale di ricerca sul suono che si concretizza in performance come
SoundWaves, Rex , Vis a Vis, così come in uscite discografiche quali Micromal Sonorities (Gift Records, Tokyo
2007), insieme a Maurizio Bianchi, Works 2001-2003 (Hands Productions), Works II (Hands Productions), insieme a
Federico Spini. Ha collaborato nell’ambito della danza e della performance con Enzo Cosimi.
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11 MAGGIO
* ore 21.00
DEWEY DELL in Grave
Il movimento di questo breve lavoro verterà intorno alla sensazione di un corpo che precipita.
Un essere che, in caduta libera, ha una lentezza nei suoi gesti proprio mentre la gravità lo proietta a terra ad una
velocità stratosferica.
Il momento fisso nella velocità.
Un punto immobile dentro la velocità di un corpo che sa che si schianterà.
Dewey Dell è una giovane compagnia formatasi nel 2007 a Cesena dall’unione di quattro ragazzi: Teodora, Agata,
Demetrio Castellucci ed Eugenio Resta. I quattro fondatori della compagnia sono cresciuti artisticamente
condividendo l’importan- te esperienza formativa della Stoa, la Scuola di movimento fisico e filosofico di Cesena.
Teodora, Agata, Eugenio, Demetrio hanno attitudini spiccate in ambiti nettamente diversi. Questo li porta ad
occuparsi in maniera prioritaria di aspetti specifici del lavoro, senza per questo rinunciare a una costante modellatura
collettiva dei materiali. Così Teodora è autrice delle coreo-azioni e dell’ideazione dei costumi, Demetrio compone le
musiche, Eugenio disegna le luci e si occupa di tutto l’aspetto scenografico, mentre Agata cura gli aspetti tecnicoproduttivi e assiste la creazione coreografica.
Il nome Dewey Dell è un omaggio a Faulkner e alla giovane ragazza di Mentre Morivo sotto il cui sguardo la
compagnia cesenate si appresta a vagare sui sentieri impervi che conducono all’abisso.
* ore 21.30
TEATRO DELUXE in Feminea-White frame
Il primo frammento, dunque, è bianco. E’ tabula rasa come la mente di un neonato, una nuova vita a cui niente è
dato al di fuori dell’istinto, elemen- to indispensabile al corpo per superare i propri limiti. L’inizio dell’ esistenza è
caratterizzato da una gestualità inconsapevole. La sua messa in scena può ricondurre lo spettatore a quella parte del
proprio vissuto che egli non potrà mai ricordare e che viene dunque a connotarsi come non-ricordo collettivo.
La necessità di questo lavoro nasce dall’intenzione di dar seguito ai ragionamenti che le prime fasi del progetto
Feminea avevano generato: sullo schermo uno studio sulle relazioni fra diversi media (video – fotografia - corpo) si
fa, anche in virtù dell’ambiguità della protagonista, invito alla riflessione sull’identità del corpo contemporaneo.
Lo spettacolo ha debuttato al Theaterlab di Manhattan NYC, nel 2011 sono seguite repliche presso il Theaterkapelle
di Berlino ed il Cinema Teatro Lux di Pisa.
Teatro Deluxe (Roma/Ravenna) è un progetto di ricerca artistica che indaga i territori della fotografia, del video e
della performance. Rinato nel 2008 per opera di Vera Michela Suprani e Claudio Oliva, Il gruppo ha presentato i
propri lavori in Italia ed all’estero , con date in Germania, Stati Uniti ed Israele.
* ore 22.30
Black Fanfara_liveset
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17 MAGGIO
* ore 20.30
COMPAGNIA ENZO COSIMI in La stanza del principe
La stanza del Principe la seconda tappa di una trilogia dedicata al capolavoro tardo-romantico Il Lago dei Cigni, si
incentra sulla figura del Principe – il Principe Siegfrid- , ribaltandone l’iconografia tradizionale. La sensibilità
contemporanea ne “sporca” l’aurea intoccabile, attraverso uno sguardo allo stesso tempo estetico e socio-politico.
L’opera è realizzata con la collaborazione di Associazioni di persone senza fissa dimora, attraverso la realizzazione
di video/ritratti, interviste, e presenze in scena. La loro esperienza di vita rappresenta il fulcro drammaturgico del
lavoro.
Ogni luogo dove La stanza del Principe viene replicato vede una collaborazione di persone senza fissa dimora
diverse. (Enzo Cosimi)
Un ringraziamento speciale al Centro Madre Teresa di Calcutta di Roma e all’Associazione Piazza Grande di
Bologna.
La strada non è cammino, ribellione o libertà. La strada non si sceglie, in strada ci si ritrova. La strada non è un
mondo altro che si contrappone al mondo civile. La strada sono persone sole che si ritrovano a vivere senza una
dimora. Persone che sono lo specchio, estremo e terribile, della normalità della solitudine urbana.
* ore 21.00
LINEATEMPIA in Tempia
Un tempo
una solitaria incisione
distanza delle parti
scissione che non avvolge
separa
e non divide
ogni luogo lontano
urla dentro
un segno orizzontale incide la scena traccia un percorso e spezza il tempo nel suo riflesso
Lineatempia è un progetto di Andreana Notaro, Davide Rovito, Luca Servino.
Andreana Notaro debutta nella performance con Studio per Attis lo spirito dell’albero di Silvia Rampelli a cui
seguono Refettorio (segnalazione al concorso Santarcangelo) e Ragazzo-cane con la compagnia Habillé d'eau alla
Biennale di Venezia del 2005. Dirige con Maria Paola Zedda H10-H11 birthday party (Menzione Speciale Premio
Equilibrio Roma, sostenuta dal Szene Salzburg di Salisburgo). Lavora con la Compagnia di Enzo Cosimi in
HELL…YEAH! e OdetteOdile investigations.
* ore 21.30
CRISTINA RIZZO in Invisible Piece
Nuovo progetto coreografico dedicato alla creazione di un solo, Invisible piece prende avvio da una personale ritraduzione della variazione classica La Morte del Cigno nella versione originale del 1924 danzata da Anna Pavlova.
Mentre il pubblico si confronta con la visione originale della Pavlova, proiettata su di un monitor posto sul pro-scenio,
la coreografa/interprete , attraverso una traduzione simultanea, attualizza un loop gestuale, un landscape espressivo
infinito e precario, in cui tutti i movimenti e le espressioni dei ‘corpi’ improvvisamente tradiscono la partitura iniziale.
Invisible piece è una coreografia di allucinazione e profezia che genera un ‘teatro d’intratteni- mento’ in perpetuo
delirio, nell’azzardo e nel desiderio di spostare i confini del proprium espressivo.
Cristina Rizzo ha svolto una parte importante del suo lavoro di danzatrice, performer e coreografa nella
compagnia/collettivo Kinkaleri della quale è co-fondatrice e con cui condivide l'ideazione e la creazione di tutte le
produzioni dal 1995 al 2007 operando sperimentazioni in campo teatrale, ricerche sul movimento, performance,
installazioni visive e produzioni audio. Negli anni ha collaborato con alcune interessanti realtà Italiane del teatro di
ricerca e della danza contemporanea. Tra queste il Teatro Valdoca, Roberto Castello, la Societas Raffaello Sanzio,
la Compagnia Virgilio Sieni Danza e i Santasangre.
* ore 22.30
DEZ_liveset
DEZ (DSP recs), aka Davide Rovito, suona techno dal 1990. La sua vena artistica lo conduce verso i territori
dell'arte contemporanea attraverso una attitudine alle performance multimediali. La sua musica sia come produttore
sia come d.j. spazia dalla tech-house ad una incalzante minimal-tech, passando attraverso audaci sperimentazioni
sonore. Nell’ambito della performance compone le musiche per Andreana Notaro.
Luca Servino è scenografo per il cinema. Negli anni ’90 realizza installazioni site specific con “passaggi e
mutazioni”. In teatro collabora con la compagnia Habillé d’eau di Silvia Rampelli per Ragazzo-cane, e con Andreana
Notaro per il solo gankenogo, disegna le scene per My flowers di Valeria Apicella e Ruth Rosenthal per il festival
Torinodanza 2009.
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18 MAGGIO
* ore 20.30
COMPAGNIA CAPUTO SENECA in Nottilucenti
Tanti anni fa sui cieli della Siberia accadeva uno strano fenomeno: la disintegrazione di un asteroide o lo scontro
con un blocco di antimateria cosmica?
Comunque un'esperienza equivalente a mille bombe atomiche di tipo Hiroshima.
Le notti lucenti sono un fenomeno meraviglioso di "luce notturna" causato dalla dispersione nell'aria di piccoli grani
solidi dell'originario nucleo cometario che attraversò l'atmosfera più di cento anni fa.... Un fenomeno misterioso ed
affascinante che ha stimolato l'idea di una "danza notturna contemporanea” , sviluppata all'interno di una precisa
partitura musicale e segnata dal ritmo del disegno luci e delle immagini video. Uno spettacolo tra fantascienza e
poesia
Rachele Caputo si è formata tra Roma, Parigi e New York studiando balletto e danza contemporanea con vari
maestri di fama internazionale. Danzatrice della Compagnia di Danza Enzo Cosimi dal 1986 al 2001, nel 1999 fonda
con Franco Senica la Compagnia SAT/Caputo Senica.
E’ autrice di diversi lavori coreografici di intensa spiritualità, frutto di un lavoro di riflessione su grandi eventi e destini
dell‘umanità. Collabora con diversi artisti visivi e musicisti compositori.
Attualmente continua l’attività di coreografa ed insegnante di danza tenendo laboratori sia in Italia che all’estero.
* ore 21.00
MK in Quattro danze coloniali viste da vicino
Fuori dal tragitto esotico che le contiene (Il giro del mondo in 80 giorni), queste danze possono installarsi
precariamente nell'Ovunque, perché il loro oggetto è la negoziazione, l'evoluzione precaria di una condizione locale
verso territori non ancora assegnati. L'emergere della realtà del movimento come lavorio costante di traduzione di sé
nel circostante.
Così si decide di danzare per valutare ogni anfratto. (Michele Di Stefano)
MK è una formazione indipendente che si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Il progetto del
gruppo si è sviluppato a partire dal 1999 attraversando i più importanti festival della nuova scena con un lavoro di
indagine corporea autodidatta, proiettato in ambito internazionale. Tra le produzioni più recenti: Comfort, ospitato
dall'Indonesian Dance Festival e dallo Sparks Festival di Minneapolis, speak spanish, Kamikaze e Giuda, per la
stagione 2010-11 del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli. In novembre cominciano le Instruction series, coreografie e
ambienti performativi creati a distanza via mail. Nel 2011 debuttano i progetti: Il giro del mondo in 80 giorni (prod.
ZTLpro e Torinodanza), Reform Club con gli Allievi della Scuola Paolo Grassi Milano (BiennaleDanza Venezia), Park
e la serie Grand Tour.
MK è una delle cinque formazioni alle quali è dedicato il libro Corpo sottile. Uno sguardo sulla nuova coreografia
europea (UbuLibri, Milano).
* ore 21.30
PAOLA LATTANZI progetto ASKA in OGM mon amour
Voglio che la mia mela impieghi una settimana a raggiungere la mia bocca che percorra 1500 km per farsi mordere
da me, voglio che sia rossa e tonda che non abbia nessun profumo, voglio che costi 15 euro e che: 10 vadano in
trasporti, 4.90 in pubblicità (e che il contadino si tenga pure i suoi 10 cent.).
Alcuni luoghi ci inquietano, minano il nostro naturale senso del bisogno, ci illudono e ci avvelenano. Potremmo
fissare un prezzo per i pensieri. Alcuni costano molto altri meno. E con che cosa si pagano i pensieri? con il
coraggio, credo.
Ogm mon amour nato per il progetto Movimenti urbani è stato pensato e messo in scena in vari supermercati
dall’Umbria alla Sicilia. Debutta in ISTANTANEE in forma di installazione/ perfor- mance.
Paola Lattanzi consegue il diploma di coreografia e composizione alla Amterdam hogescool voor de Kunsten (the
netherlands). Dal 2005 al 2007 è ideatrice , organizzatrice e direttrice del Festival "Il pozzo dei desideri", rassegna di
arte performative e della sezione danza del Laboratorio Teatro ad Orvieto.
La sua ricerca coreografica si muove su vari fronti, dall'improvvisazione alla strutturazione in spazi teatrali al più
recente interesse per la site specific dance. Nel 2010 crea il gruppo ASKA, con cui conduce una ricerca in spazi
esclusivamente urbani e non tradizionali.
* ore 22.00
STRUMENTI UMANI in Emotical Icon Show studio secondo
Con Emotical Icon Show facciamo i conti con uno degli stilemi più tipici della comunicazione contemporanea:
l'emoticon Smile. Smiley pervade gran parte della comunicazione quotidiana; è familiare, è simpatico, e può
declinarsi in un'entità incorporea – una specie di corpo astrale, in grado di viaggiare nell'etere all'interno dei nostri
telefoni cellulari. Nel nostro caso diventa una maschera teatrale e sale sul palco. Di fronte a questo sorriso teso allo
spasimo e immutabile la domanda a guida è: “che cosa nasconde?”
Siamo pratici. È un'icona pop, e si comporterà come tale: canterà delle canzoni – pezzi pop per eccellenza.
Nient'altro da esprimere all'infuori di esse.
L'alto e il basso. Da una parte c'è l'ancestralità della maschera teatrale, la sua evocazione del sacro, dall'altra l'icona
dissacrata, pronta al consumo,sovrana della comunicazione sbrigativa. Come ne Il Principe e Il Povero, andiamo a
vedere cosa succede se cambiamo d'abito ai due termini della relazione. Se c'è una superficialità che di colpo si fa
tridimensionale, quali fantasmi la abitano. Il fine ultimo è il cortocircuito.
* ore 22.30
Stefano Zazzera_liveset
Stefano Zazzera vive e lavora a New York. Come dj e musicista ha collaborato con artisti quali Tricky e Dj Spooky. E’
parte del progetto ASKA diretto da Paola Lattanzi.