Laboratorio di manipolazioni di materiali diversi
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Laboratorio di manipolazioni di materiali diversi
Laboratorio di manipolazioni di materiali diversi Aspetti fondanti per un laboratorio di manipolazione La riforma Moratti ci ha spinto e ci spinge ad un confronto per verificare la nuova organizzazione del tempo scuola. Un confronto che ingabbia in uno schema molto rigido, che toglie spazi di lavoro che finora si sono sempre ritenuti qualificanti per la scuola stessa. La scuola di Brembate Sopra con la sperimentazione in atto ha dato rilevanza alle attività espressive riconoscendo a queste discipline spazi orari significativi che hanno consentito, nell’arco degli anni, lo sviluppo di laboratori dove l’obiettivo dell’acquisizione di conoscenze tecniche scientifiche passasse attraverso la manipolazione di materiali. La sperimentazione, così come strutturata, ha dimostrato la sua validità anche attraverso le scelte fatte dalle famiglie, dai ragazzi e dall’Amministrazione Comunale stessa che ha sempre sostenuto economicamente le attività della scuola. Ora occorre fare i conti con la Riforma che mette in discussione tutte queste attività e che toglie spazi. Ci si è chiesti se avesse ancora senso proporre laboratori di manipolazione e abbiamo provato, attraverso alcuni spunti di riflessione, a identificare i bisogni attuali della società per verificare l’attualità della proposta. • In libreria, oltre ad una marea di testi di software, proliferano manuali di tecniche di giardinaggio, allevamento, bricolage, decorazione, artigianato; tutto ciò a testimonianza di bisogni compresenti. • a fianco di negozi di materiali e apparecchi di elettronica, informatica (Media Word, Trony) si espandono supermercati del fai da te (Castorama, Brico Center, Leroy Merlyn, Praticher, Bauhaus) pronti a soddisfare esigenze coesistenti; e da ultimo ma non in ordine d'importanza • l’attività di recupero di emarginati nelle comunità passa, in genere, attraverso esperienze di artigianato e agricoltura perché queste attività di tipo operativo hanno una forte valenza educativa: aiutano a riconoscersi, essere consapevoli, riappropriarsi delle proprie potenzialità, della propria autostima e responsabilità. A scuola assistiamo sempre più spesso ad un impoverimento delle abilità operative spontanee degli alunni; se osserviamo i ragazzi in laboratorio ci si accorge delle difficoltà che alcuni incontrano nell’organizzare lo spazio, nel disegnare, nel tagliare, nel concretizzare le idee, nel fare scelte. Diventano sempre più frettolosi, sempre più rinunciatari di fronte all’eventuale ostacolo, meno capaci di cercare e proporre soluzioni, superare le difficoltà e di porsi obiettivi a lunga scadenza. Appartengono a generazioni che vivono al ritmo del telecomando, consumatori di giochi elettronici e ancor di più consumatori; le esperienze proposte nel corso degli anni volevano farsi che i ragazzi diventassero autori e costruttori. Al bombardamento pubblicitario che indica la felicità nel possesso delle cose, spesso irraggiungibili, è importante contrapporre il piacere del saper fare, anche e, volutamente con l’uso di materiali poveri o di recupero; attraverso tecniche semplici, che possono convivere con nuove tecnologie, dando origine ad individui completi non amputati delle proprie mani. Non sempre le attività realizzate nel laboratorio avevano come obiettivo la sperimentazione scientifica di un fenomeno; alcune attività hanno privilegiato l’aspetto ludico perché più motivante per i ragazzi stessi, più facilmente realizzabile sotto l’aspetto tecnico e progettuale. La conoscenza dell’attività proposta ha consentito un maggior sviluppo della creatività, della ricerca di soluzioni diverse. Così in alcuni momenti è prioritario l’acquisizione di tecniche di lavorazione in altri la scoperta della legge fisica e in altre ancora l’aspetto ludico dove il piacere del gioco è fine a se stesso. La nuova struttura oraria Obiettivo Nell’arco di un triennio si prevede di • sperimentare materiali quali carte, legni, materie plastiche, tessuti, colle, gesso, metalli, vernici e altri • conoscere strumenti e tecniche per l’attività di origami, cartonaggio, falegnameria, cartapesta, pasta di sale, decoupage, cucina, giardinaggio, fotografia e grafica nel laboratorio multimediale • sviluppare creatività • potenziare abilità operative • acquisire un metodo progettuale cioè organizzare un metodo di lavoro che preveda ideazione o rivisitazione di un progetto già esistente; lettura o realizzazione di un disegno tecnico; scelta di materiali e strumenti; definizione e attuazione di fasi di lavoro; verifica. Tutto ciò • Contribuisce alla funzione orientativa della scuola secondaria • permette un recupero motivazionale all’attività scolastica per coloro che solo nelle attività creative trovano un modo di esprimersi con successo • facilita la socializzazione tra i ragazzi Durata L’attività si realizza per ogni semiclasse ( o gruppo) per due ore consecutive per la durata di un quadrimestre in alternanza con il laboratorio di Ed. Ambientale. Nel consiglio di classe si possono concordare alternanze diverse secondo progetti particolari comuni Spazi L’attività prevede l’uso del laboratorio tecnico e dell’attrezzatura presente ma si può avvalere di spazi attrezzati esterni alla scuola quali per es. la legatoria della cooperativa dell’Isola, la cucina dell’oratorio o il parco della scuola Modalità Il lavoro può essere • individuale: ciascuno porta a termine un proprio manufatto facendosi carico della responsabilità di ogni trasformazione • e /o di gruppo: tutti concorrono alla realizzazione di un’esperienza privilegiando alcuni aspetti quali la sinergia e la collaborazione, Costi Sono indispensabili finanziamenti per l’acquisto di materiali per attrezzi e utensili e per la manutenzione di quelli esistenti approssimativamente pari a circa 400 € per interclassi I docenti Livana Facheris Caterina Famà Adriano Rinaldi