chiudere - Comune di Mirandola
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Tassa pagata - Invii senza indirizzo Autorizzazione 1426 del 1/1/99 Filiale di Modena - Poste Italiane SpA Muzzarelli: «Biomedicale strategico per la Regione» «La Regione EmiliaRomagna non soltanto crede nel biomedicale, ma lo considera un settore chiave per il rilancio economico. Dal 2004 ad oggi abbiamo finanziato 49 progetti di ricerca industriale con un contributo di 8,6 milioni di euro. Ora siamo al lavoro per un ulteriore salto di qualità grazie alla nuova rete dei tecnopoli». A pag. 5 intervista al neoassessore regionale Gian Carlo Muzzarelli (foto) La Fondazione Cassa Mirandola ha approvato il Bilancio 2009 Edmondo Trionfini, Presidente della Fondazione Crm L'organo di indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola ha approvato il Bilancio 2009. Articolo e intervista a pag. 9 Periodico di informazione del Comune di Mirandola · Anno 16 · numero 11 · giugno 2010 Il biomedicale mirandolese è il terzo comparto al mondo nel settore Il Quality Center a convegno Ricerca e innovazione del distretto in un convegno nazionale è partito il Discobus del Consiglio dei Ragazzi Un momento della presentazione dell'importante convegno del prossimo ottobre Fare il punto sui prossimi scenari della ricerca e dell’innovazione per il settore biomedicale, partendo da una realtà, quella modenese, che può contare su importanti sinergie tra il settore pubblico e quello privato. è questo lo scopo della Conferenza Nazionale “Innovazione e Ricerca per nuovi prodotti e servizi nel settore biomedicale”, che si terrà a Modena dal 4 al 5 ottobre 2010, presso il Centro Didattico Interdipartimentale della Facoltà di Medicina e Chirurgia (Policlinico, via del Pozzo). L'iniziativa è organizzata dal Quality Center Network, accordo sottoscritto tra le Istituzioni Locali e le Associazioni imprenditoriali della industria biomedicale del Distretto di Mirandola, finalizzato a favorire la ricerca e l’innovazione industriale di prodotto. La Conferenza nazionale sarà articolata in tre sessioni, dedicate rispettivamente agli scenari futuri della sanità e della tecnologia biomedicale, agli ambiti della ricerca scientifica e della innovazione industriale ed ai processi di programmazione e strumenti finanziari per l’acquisto e sviluppo di dispositivi medici. L’intera iniziativa verte sulla tematica trasversale della innovazione quale risultato di modelli virtuosi di cooperazione tra professionisti del Servizio sanitario, imprese e ricercatori. Attraverso testimonianze di relatori di diversa provenienza (istituzionale, sanitaria e imprenditoriale), si affrontano prospettive, esigenze e problematiche del sistema sanitario, della ricerca e del mondo produttivo in merito alla ideazione, sperimentazione, validazione ed acquisizione di nuove tecnologie medicali. Il settore italiano del Distretto Biomedicale rappresenta il 5,8% del totale della spesa sanitaria, costituendo il terzo mercato in Europa; è composto prevalentemente da imprese di piccole e medie dimensioni (il 74% non supera i 20 milioni di fatturato annuo), localizzate principalmente nel centro nord Italia. L’Emilia Romagna rappresenta la prima regione italiana per numero di occupati nel settore biomedicale e Modena è la prima provincia italiana per numero di addetti e per valore delle esportazioni, seguita da Milano e Bologna. Il Distretto Biomedicale di Mirandola è oggi considerato il terzo comparto al mondo in questo settore; la specializzazione più importante rimane quella nei disposable e nelle apparecchiature per emodialisi, per la quale Mirandola riveste una posizione di leadership a livello internazionale. Oltre alla dialisi, si confermano settori importanti la cardiochirurgia, la trasfusione/autotrasfusione e l’anestesia/rianimazione. continua a pag. 4 Ha preso il via lo scorso 22 maggio, in occasione della Fiera di Mirandola, il Discobus, la corriera di musica e allegria, per trasportare in sicurezza i ragazzi dai 14 ai 17 anni. A pag. 7 Inaugurata Mobimed “vetrina” del biomedicale 250 metri di esposizione tra passato, presente e futuro del biomedicale mirandolese. Mobimed, la mostra permanente del distretto, è stata inaugurata lo scorso 22 maggio presso il Castello Pico. Alla cerimonia erano presenti autorità, politici, imprenditori e anche lo storico fondatore del comparto Mario Veronesi. Fotocronaca a pag. 4 2 · giugno 2010 l’italia dei valori Tribuna I lavori del Consiglio nell’opinione dei Capigruppo «Psc: i principali obiettivi dell'Amministrazione comunale» Un piano che prende forma Un nuovo progetto è presente sul tavolo della Giunta, stiamo parlando del Psc (Piano Strutturale Comunale che ha preso il posto del Piano Regolatore). I lavori preliminari, funzionali alla realizzazione di esso, sono già iniziati attraverso una serie di attività conoscitive volte ad analizzare: elementi del territorio, dinamiche di sviluppo presenti e potenziali, nonché limiti e condizioni alla trasformazione del sistema stesso. I risultati serviranno a redigere il documento preliminare, il quale sarà terminato entro il 2010 o l’inizio del 2011 e sarà un elemento indispensabile per il Psc. A questo piano d’interventi è legata una questioni di fondamentale importanza: la Cispadana la quale sarà importante per l’economia e la mobilità del territorio, rispettando nel modo più assoluto i parametri ambientali e la tutela della salute dei cittadini, in quanto elementi prioritari e fondamentali per le Amministrazioni dell’Area Nord. Lavorare sull’urbanistica significa, per Mirandola, puntare su recupero e riutilizzo del territorio, con la consapevolezza che elementi di carattere meramente strutturali sono già presenti e per loro natura immutabili. A parer nostro e a quello della Giunta l’attività afferente Psc e Cispadana deve essere svolta con il più ampio coinvolgimento della città, in modo tale da poter ricevere sollecitazioni «Rilanciamo il centro storico» Abbiamo presentato, assieme a Pdl e Lega, un ordine del giorno per discutere in Consiglio Comunale dell’eventuale chiusura parziale di Piazza Costituente, annunciata dalla Giunta come imminente. Abbiamo sostenuto che il centro storico deve essere il luogo in cui Mirandola recupera il senso della propria identità, in cui le persone si ritrovano ed intrecciano le loro relazioni sociali, il luogo in cui devono operare le attività commerciali (sono un servizio alla città). Riteniamo che l’attuale grave crisi rischi di spezzare lo stretto e consolidato legame fra commercio e struttura urbana. Se i centri urbani e i centri storici non sono caratterizzati dalla vitalità delle attività commerciali non sono più punto di riferimento culturale, di socializzazione e di aggregazione. Alla luce di queste premesse abbiamo chiesto alla Giunta di non manifestare pubblicamente, come ha fatto l’Assessore Prandi sui giornali, la volontà di chiudere, sia pure parzialmente, il centro storico al traffico veicolare senza prima aver definito i problemi dei parcheggi, della mancanza di un marketing territoriale adeguato, dell’assenza di un piano di incentivi e di sostegno alle attività commerciali sia nuove sia già presenti. Abbiamo chiesto di predisporre, avvalendosi anche della collaborazione delle commissioni comunali, un piano per il rilancio del piccolo commercio, anche per gli effetti benefici che esso contribuirebbe a produrre in termini di sicurezza e vivibilità della nostra città. In definitiva abbiamo chiesto di sospendere ogni iniziativa volta a modificare la circolazione veicolare nel centro storico fino a quando il problema non sarà affrontato nella sua interezza. Non abbiamo avuto il piacere di condividere questi obiettivi con la maggioranza perché tali nostre proposte sono state respinte; ritenteremo, anche perché la somma ipotizzata per i primi interventi sulla Piazza e su via Volturno ammonterebbe ad € 129.000: non ci sembrano proprio spesi bene! Lista Civica “I Mirandolesi” «Si profila all’orizzonte un anno scolastico difficile» Verso la fine dell’anno scolastico è tempo per fare un bilancio di come vanno le cose. Ed è giusto che le famiglie siano informate dei fatti che riguardano il prossimo anno. Il 27 aprile scorso in Regione EmiliaRomagna si è svolta una Conferenza Regionale per il Sistema Formativo e l’Ufficio Scolastico Regionale ha comunicato ufficialmente i dati degli organici per l’anno scolastico 2010-2011, in forza dei quali saranno 1.193 i docenti in meno in Emilia-Romagna il prossimo anno scolastico, un numero che si somma ai 1.636 insegnanti già tagliati nell’anno 2009-2010. Nel modenese nella Conferenza provinciale di coordinamento per l'istruzione, inoltre, è emerso un taglio di 212 docenti a fronte del previsto aumento di circa un migliaio di iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado, dall'infanzia alle superiori, per l'anno scolastico 2010/2011. Nonostante il Ministero lo abbia presentato come uno dei tagli più bassi a livello nazionale pari al 3%, dal momento che non ha tenuto conto della crescita della popolazione scolastica della nostra Regione - oggi la più alta a livello nazionale - in realtà si tradurrà in un defalcamento di circa il 5%. L’Emilia-Romagna e la provincia di Modena sono da tempo al di sopra di tutti i parametri quantitativi determinati dal Ministero, in rapporto al dimensionamento, al numero alunni/classe e alunni/docente, e la qualità della sua scuola è riconosciuta. Non sono ancora disponibili tutti i dati sugli effetti di dettaglio dei tagli sui singoli territori, ma sicuramente i cittadini avranno meno servizi scolastici e meno tempo scuola (tempo pieno, tempo prolungato). A tutto questo si associa la riduzione del personale non docente e l’insufficienza delle risorse per la gestione ordinaria della scuola. Questo processo di riorganizzazione Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95 Tiratura: 20.000 copie - Distribuzione gratuita Dir. responsabile: Fabio Montella Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola Fotografie: Archivio Indicatore, Roberta Guerzoni Hanno collaborato: Elena Ballestrazzi, Giancarlo Bellodi, Alberto Bergamini, Marcello Bertolla, Simonetta Calzolari, Giorgio Cavazza, Franca Cavicchioli, Cristina Ceretti, Fabio Degiuli, Roberta De Tomi, Lorenzo Giliberti, Guglielmo Golinelli, Marco Golinelli, Luca Marchesi, Melania Mariconda, Ascenzio Paltrinieri, Sergio Piccinini, Antonio Platis, Andrea Smerieri, Giampaolo Ziroldi. Stampa: Centro Stampa Editoriale - Grisignano del Zocco (VI) tel. 0444.414303 Pubblicità: New Millennium Srl - v. Pico 17 - Mirandola (MO) pubblicità tel. 334/6069932, ufficio tel. 334/5952438, fax: 0535/060139, e-mail: [email protected] Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a L’Indicatore Mirandolese, piazza Costituente 1, tel. 0535/29519, fax 0535/29541 e-mail: [email protected] Chiuso in redazione il 29 maggio 2010. Prossimo numero il 17 giugno 2010 e suggerimenti, i quali nel caso della Cispadana potranno anche essere portati, come istanze, alla Conferenza dei servizi regionali. Riteniamo che Mirandola deve crescere in qualità e non in quantità, nel rispetto dell’ambiente puntando ad uno sviluppo sostenibile, alla vivibilità e alla qualità di vita. Per fare ciò si ritiene di dover partire da una serie di priorità che si ritengono indispensabili (affiancabili ad altre se emergeranno, attraverso il dialogo con la cittadinanza, nel corso dell’intera attività di predisposizione del Psc) quali: il Centro storico, il polo scolastico e sportivo, le Valli e viale Gramsci. Fabio Degiuli, Sinistra per Mirandola Deposito Gas: no, grazie... Molto si è detto e molto si è scritto su di un argomento che non lascia certo indifferente l’opinione pubblica: la realizzazione del deposito di gas a Rivara da parte di Ers. In ordine cronologico, le ultime novità sono rappresentate dalla ormai famosa lettera del Presidente del Consiglio Berlusconi al sottosegretario Carlo Giovanardi e dalla campagna pubblicitaria di Ers, che negli ultimi tempi è diventata a dir poco pressante. La prima ribadisce che la competenza decisionale sul sito è esclusivamente della commissione di Via del Ministro dell’Ambiente, la quale non deve subire ‘NO pregiudiziali’ da parte di comitati ed enti locali e che «Schiaffo alla crisi: chi taglia i costi della politica?» Esplode la voce di bilancio per le indennità agli amministratori, ora è giunto il momento di tagliare. Abbiamo presentato un ordine del giorno in merito, in quanto la spesa per l'indennità di carica agli amministratori mirandolesi è passata da 126.390 euro nel 2009 a 174.220 euro nel 2010, registrando un aumento del 38%, quasi 50mila euro in più ogni anno. È tempo di sacrifici: Mirandola deve fare la sua parte. Se da un lato il Governo interviene tagliando anche i tanti odiati 'costi della politica', gli Enti locali devono fare la loro parte eliminando le spese superflue ed evitando di gridare al lupo al lupo, prospettando tagli ai servizi. Anche in Regione, il duo modenese, Ricchetti (PD) ed Aimi (PDL), è riuscito a 'sfrondare' il budget dei gruppi politici facendo registrare un risparmio pari a 650.000 euro. Ad oggi gli assessori comunali mirandolesi percepiscono tutti lo stipendio per intero facendo lievitare l'ammontare complessivo dei costi per i compensi. La precedente Giunta riusciva è imposto con una scadenza troppo repentina che impedisce di elaborare soluzioni tampone per sopperire ai disagi causati da tali scelte agli studenti e alle loro famiglie, sottraendo a Regioni e Province il compito di programmazione degli indirizzi nella scuola secondaria superiore. La decisione assunta dal Ministro avviene impedendo ogni confronto parlamentare, istituzionale, sociale con il mondo della scuola, con le famiglie, con gli enti locali e lascia intravedere all’orizzonte un anno scolastico difficile. La Gelmini inoltre con il suo sì alla proposta di posticipare l’apertura delle scuole ad ottobre sta, di fatto, prestando le forbici a Tremonti per peggiorare i tagli all’istruzione. A questa proposta dal sapore nostalgico ed anacronistico il PD contrappone l’idea di aprire le scuole tutto il giorno e tutto l’anno. Altro che scuole chiuse, noi vogliamo una scuola sempre aperta come luogo fondante di una comunità, dove oltre ai necessari insegnamenti ci si possa fermare per studiare, fare sport, suonare, recitare, imparare le lingue. Cristina Ceretti Capogruppo PD ad amministrare sebbene quasi nessuno avesse chiesto l'indennità piena, mentre oggi nella squadra di Benatti solo il vice-sindaco dell'IDV, Enrico Dotti, percepisce lo stipendio dimezzato (900 euro lordi). Se il vicario del primo cittadino riesce a svolgere il suo lavoro con la metà, a maggior ragione gli assessori ed il presidente del consiglio comunale potrebbero tagliare il loro compenso (1500 euro lordi); soprattutto se al 'reddito politico' facesse cumulo una pensione o l'attività libero professionale. Antonio Platis, capogruppo Pdl gli impianti potranno essere autorizzati solo se è verificata la totale sicurezza dei cittadini (…ci mancherebbe altro…). La seconda, del tutto legittima in ambito di libero mercato, sta assediando la popolazione della Bassa che si ritrova accerchiata da info-point, seminari, pubblicità recapitate a casa, volantini informativi in cui si decantano gli aspetti positivi che l’impianto porta con sé. In questo scenario, è necessario tornare a ribadire il no secco dell’Italia dei Valori al deposito, a rafforzare quanto votato con gli odg in Consiglio Comunale di Mirandola e dell’Ucman e per distinguere mera pubblicità commerciale da posizione politica. Il deposito non ci piace perché è collocato in una posizione non sicura geologicamente (lo dicono le note tecniche e i pareri delle commissioni regionali), perché non sono chiare le ripercussioni che avrà nell’ambiente (sotto suolo e in superficie) e perché, come troppo spesso riscontriamo nella politica del Governo, andiamo in direzione opposta al resto del mondo e alla logica che ci deve guidare in questi anni: invece di pensare ad energie pulite e rinnovabili, pensiamo a siti impattanti e a centrali sorpassate! Nel mese di maggio abbiamo iniziato la campagna referendaria contro l’impiego dell’energia nucleare e la privatizzazione dell’acqua, che insieme alla legge sul legittimo impedimento, riteniamo essere temi su cui il Governo deve ascoltare la voce dei cittadini, senza ritenere questa voce affetta da pregiudizi. I pregiudizi si creano quando si impongono le scelte dall’alto, quando si informa la gente a giochi fatti di quello che si è deciso… Tutti i partiti politici della maggioranza e dell’opposizione (cioè l’unanimità della rappresentanza popolare) si sono dichiarati nel tempo e ultimamente, nei sopracitati consigli, contro il deposito: se la legge prevede di ritenere ‘consultivi’ i pareri tecnici, speriamo non siano costretti alla stessa sorte anche quelli politici … Marco Golinelli Capogruppo IDV «Il 20 giugno tutti a Pontida!» Il prato di Pontida, è stato consacrato dalla tradizione, come il luogo dove il popolo della Lega Nord, si ritrova nei momenti più importanti. Quest’anno, si dimostrerà in modo tangibile, il sostegno che, giorno dopo giorno, diamo alle iniziative intraprese dal Movimento. La Militanza ha consentito la conquista di regioni importanti come il Piemonte e il Veneto e l’avanzata nelle altre regioni, prefigurando quello che noi tutti ormai chiamiamo Padania. La presenza in forze dei sostenitori leghisti al raduno, convocato per il prossimo 20 giugno, darà il giusto incoraggiamento ai nostri dirigenti, impegnati sui fronti più diversi per l’ottenimento del Federalismo. Il fatto di maggiore rilievo di quest’anno, è dato dal quintuplicarsi di ragazzi, che hanno prenotato camper, stanze e tende, per assistere a quello che non si può definire un semplice incontro politico, ma un momento di confronto, di amicizia e di coesione. Domenica 20, tutti potranno assistere ai comizi dei nostri rappresentanti politici e del nostro segretario Federale on. Umberto Bossi. Il Movimento Giovani Padani di Mirandola, per l’avvenimento, ha organizzato un pullman per portarci tutti a Pontida. Non mancare! Contattaci. Per informazioni 3386032727 – 3389795783 e-mail [email protected]. Guglielmo Golinelli, Capogruppo Lega Nord giugno 2010 · 3 AMBIENTE Il parere negativo motivato da solide argomentazioni Gas, ecco perché la Regione dice no Prima di tutto la salute dei cittadini della “Bassa” Non è stato assolutamente un “no” detto a priori quello della Regione Emilia Romagna al progetto di deposito gas di Rivara. In un dettagliato documento, confortato dal parere di esperti, l’Ente ha reso note le motivazioni che hanno spinto ad assumere una posizione che “boccia” senza appello la realizzazione dello stoccaggio. Negli incartamenti prodotti dalla Regione si legge, tra l’altro, che: “l’area individuata per lo stoccaggio di gas è al culmine di una struttura geologica sepolta considerata attiva da molti studiosi e soggetta ad una sismicità che può essere definita media in quanto interessata da terremoti storici con magnitudo superiore a 5 (scala Richter), tra i quali vale la pena ricordare, per la vicinanza epicentrale, i terremoti di Ferrara del 22 febbraio 1346 e del 17 novembre 1570 (magnitudo stimata rispettivamente pari a 5,8 e 5,5), il terremoto dell’Emilia orientale del 22 ottobre 1796 (magnitudo stimata pari a 5,6), e il terremoto di Finale Emilia del 17 marzo 1574 (magnitudo stimata pari a 5,1)”. Ma non solo. In uno studio condotto dai geologi Eugenio Carminati, Carlo Doglioni, Davide Scrocca e Pierfrancesco Burrato, per conto della stessa E.R.S. (ditta proponente), si ammette “la possibilità che lo sfruttamento dell’acquifero GRAZIE AL CTP 300 stranieri iscritti ai corsi per imparare l’italiano Lo scorso 9 maggio, nella Sala Granda del Municipio di Mirandola, il Centro Territoriale Permanente si è presentato alla cittadinanza, a tre anni dalla sua apertura. La Preside delle Scuole “Montanari” Paola Campagnoli ha spiegato come nel Centro interagiscano più forze: quelle statali; quelle finanziate dall’Unione Comuni Modenesi Area Nord (Docenti dell’Associazione La mano sul Berretto); quelle relative all’Associazione di Volontariato San Vincenzo De’ Paoli. Gli insegnanti dei Corsi di Alfabetizzazione (Stefania Michelini, Alice Ferrarini e Diego Roncati) hanno parlato delle attività svolte, della tipologia dell’utenza che si rivolge al centro; della rete dei Centri Territoriali della provincia di Modena; della prospettiva futura dei Centri per l’Istruzione degli adulti. In particolare è stata presentata una ricerca condotta dal prof. Renzo Tonolo su alcune aree di interesse relative all’utenza. In particolare durante la serata è stata offerta una fotografia del Ctp: tra i dati più immediati ci sono sicuramente l’aumento del numero di iscritti ai corsi di alfabetizzazione. Nel 2007/2008, infatti, gli iscritti erano 100; nel 2009/2010 sono passati a 203. Ad oggi si sono iscritti ben 300 stranieri in cerca di corsi di alfabetizzazione della lingua italiana. Cresciute anche le donne che frequentano i corsi. Il 53% dei partecipanti sono donne, mentre il 47% sono uomini. Ci sono soprattutto corsisti di età compresa tra 20 ed i 24 anni ( 24%) tra i 25 ed i 29 (24%); tra i 30 ed i 34 anni (15%), mentre le presenze maggiori sono costituite da di Rivara per lo stoccaggio di gas possa indurre sismicità e di conseguenza non si può escludere la riattivazione delle faglie preesistenti, con conseguente sismicità indotta e/o perdita di tenuta idraulica delle rocce di copertura”. Secondo poi quanto si legge nel documento della Regione “la pericolosità locale dovuta alla sismicità indotta dalle attività di stoccaggio appare sottostimata: terremoti anche di magnitudo non elevata, ma a profondità prossime alla superficie (dell’ordine di km 2-4 di profondità), potrebbero provocare risentimenti significativi ed effetti non trascurabili sulla struttura di Rivara stessa e in superficie, proprio per la scarsa profondità, mentre la possibilità che si verifichino eventi sismici significativi correlati a processi di immissione ed estrazione di fluidi nel sottosuolo, non è remota come affermato dalla Società proponente: esiste una percentuale molto elevata di giacimenti che hanno prodotto sismicità percettibile dalla popolazione, come dimostrato, a titolo esemplificativo, dai casi descritti in alcune recenti pubblicazioni”. Come si vede quindi si tratta di un parere negativo che ha solide motivazioni e che tiene conto in primo luogo della tutela della salute dei residenti della zona. Cinesi (30%); Marocchini (19%); Indiani (13%); Rumeni (8%); Tunisini (5%). Renzo Tonolo ha sottolineato, con la sua ricerca, che il Ctp è un centro in continua evoluzione e scattare la fotografia di un oggetto in movimento è estremamente complesso. Tra le principali emergenze del Centro è stata più volte sottolineata la necessità di risorse economiche fondamentali per appagare i bisogni formativi di un’utenza così numerosa. Stefania Michelini ha spiegato come i Ctp della nostra provincia hanno cercato di dare risposte unitarie e omogenee alle sfide che via via si sono presentate, attraverso la costituzione della Rete dei Centri, il Pof provinciale, il sito web, la costruzione di rapporti con il territorio, con le istituzioni, con le scuole, la formazione dei docenti. Collegata all’indagine condotta dal prof. Tonolo, durante la serata è stata presentata un’altra ricerca, condotta da Rossella Taurasi (mediatrice linguistica con la professoressa Laura Bellini nella Scuola media) nell’ambito della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado e riguardante gli alunni stranieri. In base alla ricerca sono stati evidenziati i bisogni delle famiglie immigrate, degli alunni stranieri e dei loro insegnanti. Michele Tiscia ha spiegato come il corso di Scuola Media del Ctp risponde alla domanda di istruzione dell’utenza adulta attivando pratiche positive e diversificate: «Anche quest’anno il corso è formato da elementi eterogenei: accanto ad alcuni adulti, ci sono parecchi minori che, su- perati i 16 anni senza portare a termine l’obbligo formativo e/o avendo interrotto gli studi, si rivolgono a noi per riprendere e portare a termine gli studi conseguendo il diploma di scuola media. Per gli stessi motivi siamo divenuti un punto di riferimento per molte donne che attraverso la ripresa degli studi, cercano nuovi stimoli e strade positive di realizzazione personale nella prospettiva di trovare lavoro. Numerosissima l’utenza straniera, multietnica, che si è rivolta a noi con la richiesta di accedere al corso per conseguire la licenza media, utile per l’accesso al mondo del lavoro, a corsi di formazione professionali o semplicemente per conseguire, successivamente, la patente di guida». A conclusione della serata la Preside ha ringraziato per la preziosa collaborazione l’Associazione “La mano sul berretto”, tutti gli insegnanti del Ctp e l’Associazione “San Vincenzo de’ Paoli” per aver contribuito a rispondere ai bisogni delle donne straniere con corsi dedicati solo a loro. Infatti, quando al Ctp non è stato più possibile rispondere a tutte le esigenze dell’utenza, questa Associazione ha offerto la sua disponibilità ad aprire corsi dedicati alle donne. Né è stato dimenticato che la cooperazione si è estesa in passato e sarà senza dubbio allargata anche con Iride Formazione. Un ringraziamento particolare è infine andato all’ Unione dei Comuni per aver reso possibile l’apertura e la crescita del Centro Territoriale Permanente. BREVI RESTyling A GAVELLO Si sono conclusi il 3 giugno i lavori di restyling e di miglioramento degli impianti dell’ufficio postale di Gavello. Gli interventi infrastrutturali nell’ufficio di via Valli hanno consentito di offrire un servizio qualitativamente migliore in condizioni di maggiore comfort, mirato alle esigenze della clientela sia per quanto riguarda i prodotti postali sia per i servizi finanziari. L’ufficio postale di Gavello ha riaperto al pubblico il 4 giugno, osservando i consueti orari. INAUGURA LA STAZIONE FS Sabato 5 giugno alle ore 11 Ferrovie dello Stato e Comune di Mirandola hanno organizzato la cerimonia di inaugurazione della stazione ferroviaria di Mirandola, dopo i lavori di potenziamento e riqualificazione. Illustreranno gli interventi Maino Benatti, Sindaco di Mirandola e Vincenzo Cefaliello, Responsabile stazioni Emilia Romagna di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS). Parteciperanno alla cerimonia mons. Elio Tinti, Vescovo di Carpi, Marcella Valentini, Assessore alle Infrastrutture della Provincia di Modena e Palma Costi, Consigliere regionale. DAL 28 GIUGNO C'è la Baita La Baita del Mattino, con attività per bambini da 1 a 5 anni, aprirà dal prossimo 28 giugno fino al 10 settembre. La struttura, che potrà accogliere un massimo di 20 piccoli ospiti, funzionerà dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12. Non è previsto il servizio mensa, mentre nel corso della mattinata sarà offerta una merenda. Le iscrizioni si ricevono presso il Comitato Unitario delle Polisportive in via Dorando Pietri, 13/15 a Mirandola (lunedì, martedì, giovedì, venerdì dalle 9 alle 12,30 e il lunedì e il venerdì anche dalle 17 alle 19). Telefono 0535/27416. 4 · giugno 2010 SPECIALE In esposizione passato, presente e futuro del comparto Mobimed mostra l’eccellenza Inaugurato il museo del biomedicale mirandolese Mario Veronesi, il "papà" del biomedicale. A sinistra, Paolo Poggioli, curatore dei Mobimed, con l'Assessore Caterina Dellacasa. Sotto, il taglio del nastro e due scorci della Mostra permanente del biomedicale Mobimed è stata realizzata grazie al tenace lavoro dell’ingegner Paolo Poggioli e al determinante contributo di Comune di Mirandola, Consobiomed, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. In esposizione ci sono delle rarità, come il primo rene artificiale di tipo Kiil, venduto dalla Dasco alla fine degli anni ‘60. Il materiale esposto è stato fornito dalle aziende (Bellco, Sorin, Gambro, Covidien, etc.) e da collezionisti privati. La Mostra ha poi una sezione contemporanea di 8 stand di aziende biomedicali e una serie di pannelli di altre imprese per mostrare l’attuale, dinamica realtà del settore. Dalla prima Il Quality è un caso nazionale Per valorizzare il grande patrimonio industriale rappresentato dal distretto biomedicale ed orientarlo verso una proficua collaborazione con le grandi strutture pubbliche che si occupano di ricerca medica, nel 2005 è stato siglato l’accordo, poi rinnovato il 30 luglio 2007, del Quality Center Network. A sottoscriverlo sono state le Associazioni imprenditoriali del distretto biomedicale di Mirandola, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, l’Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, la Provincia di Modena, l’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord e Democenter-Sipe (Centro per l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico della Provincia di Modena). «Il Quality Center Network – spiegano il dottor Stefano Cencetti, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena e il dottor Giuseppe Caroli, direttore generale dell’Azienda USL di Modena – è un sistema di raccordo tra Imprese, Università, Agenzie sanitarie e Istituzioni per il settore biomedicale che mira a strutturare una collaborazione tra le parti finalizzata a favorire l’innovazione tecnologica e nel contempo ad approfondire le tematiche connesse alle politiche pubbliche di acquisto dei prodotti del settore biomedicale, attivando una proficua collaborazione con l’Osservatorio per l’Innovazione dell’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale della Regione Emilia Romagna, affinché tecnologie innovative sviluppate dalle imprese del territorio modenese vengano valutate sotto il profilo della loro effettiva rilevanza e del loro impatto clinico, organizzativo ed economico. Il Qcn vuole essere anche uno strumento di collegamento tra mondo produttivo e sistema sanitario e della ricerca». La finalità dell’accordo è, appunto, quella di strutturare una collaborazione tra le parti e costituire uno sportello informativo e di front office per le imprese del settore biomedicale sugli aspetti riguardanti il trasferimento tecnologico e l’innovazione, a partire dalla valorizzazione della ricerca istituzionale e aziendale, la valutazione e sperimentazione clinica e preclinica, la validazione delle tecnologie e dei prodotti. «Il Quality Center Network – commenta Daniela Sirotti Mattioli, assessore alle Politiche per l'economia locale, l'innovazione e la semplificazione amministrativa della Provincia di Modena – rappresenta uno strumento fondamentale per rafforzare la competitività delle imprese del biomedicale, settore strategico per l’economia regionale date le elevate potenzialità di ricerca ed innovazione». giugno 2010 · 5 l'intervista «Laboratori e ricerca sui materiali sono le nostre priorità» «Il biomedicale, chiave del rilancio» la ricerca Il Luosi studia il mercato Il neoassessore regionale Muzzarelli parla del distretto del lavoro il commercio estero. Faremo gioco di squadra, insieme all’Assessorato alla Sanità nel “Quality Centre Network” ed a quello alla Mobilità, realizzando la Cispadana bene e nei tempi previsti, ovvero entro il 2015, e pretendendo da Governo ed Anas l’ammodernamento del Canaletto». Cosa ne pensa di Mobiomed, condivide l’idea di creare una mostra permanente sul biomedicale? «La mostra ha un grande pregio: è storia e futuro. E’ il luogo per vedere quello che hanno prodotto gli imprenditori, i tecnici e i lavoratori di questo distretto in anni di grande successo, ed è il luogo dove le imprese potranno presentare i loro progetti e, ci auguriamo, i successi per gli anni a venire. E’ un biglietto da visita di quello che Mirandola è stata e di quello che vuol essere anche domani». Altre strategie per “sostenere” il biomedicale ed il distretto? «Posso solo limitarmi a qualche titolo, come la semplificazione amministrativa, l’attenzione alla qualità negli acquisti della sanità pubblica e il secondo programma di attuazione del piano energetico che avvieremo nel 2011. Ma a dimostrazione della concretezza con cui vogliamo essere a fianco delle imprese mi piace citare un’importante novità che riguarda il tema del credito: proprio in questi giorni abbiamo firmato un accordo con le banche e i consorzi fidi per un fondo straordinario di garanzia da 50 milioni di euro, per aiutare le imprese in crisi di liquidità e consentire loro liquidità». Venerdì 4 giugno 2010 nella Sala Granda del municipio di Mirandola gli allievi delle classi quinte del Luosi hanno presentato la ricerca “Il mercato del lavoro nei Comuni dell’Area Nord: confronto dati 2008-2009”. La pubblicazione analizza il tema prendendo in considerazione gli avviamenti e le cessazioni dal lavoro per sesso, nazionalità, tipologia di contratto, fasce di età e settori economici confrontando i dati del 2009 con quelli del 2008, dall’analisi risulta un dato importante: per la prima volta nel 2009 le cessazioni ammontanti a 17.615 risultano superiori agli avviamenti, che sono stati 17.326. Gli allievi dell’Istituto, nell’anno scolastico, hanno seguito conferenze tenute da esperti quindi hanno rielaborato dati e commentato le tabelle ed i grafici presenti nel fascicolo. è dal 2004 che il progetto “Osservatorio Economico” del Luosi analizza aspetti della realtà socio-economica dei nove Comuni, con la pubblicazione di fascicoli che hanno ottenuto favorevoli giudizi, vincendo per ben due volte consecutive il concorso nazionale bandito dalla prestigiosa Università Bocconi di Milano e dall’Istituto Treccani “Scrivi una pagina dell’Atlante economico”. L'interessante e qualificante progetto permette agli allievi di potenziare le proprie competenze abbinando alle conoscenze acquisite le abilità informatiche ed economiche in modo da ottenere concreti e utili risultati. Come ridurre i dolori dell’artrosi stretto e Alessandro Macchiavello (foto), Ortopedico in servizio presso l’Ospedale "Santa Maria Bianca" di Mirandola. Oggi si può misurare il dolore con una semplice scala, detta Vas (scala analogica visiva), in cui si possono usare sia i numeri che i colori: da 10, dolore intenso, a zero, assenza di dolore; colore da rosso, dolore intenso, a verde, assenza di dolore; da qui il titolo del consesso scientifico, denominato appunto “Come azzerare il dolore artrosico”. Di recente poi sono arrivate importanti novità in questo settore. Il medico di famiglia, infatti, in base alla legge Legge n. 38 del 15 marzo 2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore” può utilizzare la ricetta del servizio Sanitario Nazionale, quella usata quotidianamente, anche per la prescrizione di morfina in fiale. «Fino ad ora occorreva utilizzare un ricettario speciale a ricalco, complicato, da fare in più copie. – spiega Nunzio Borelli – Dallo scorso mese di giugno era iniziata in parte questa facilitazione, potendo prescrivere con il ricettario rosso, quello normale, le medicine con- tro il dolore somministrate sia per bocca che attraverso cerotti transdermici». Ora viene completata l’opera rendendo più semplice prescrivere le fiale per togliere il dolore, per lo più per i malati oncologici. Questo è molto importante quando si tratta dei pazienti seguiti a domicilio, oltre 160 nel 2006 nel Distretto di Mirandola. «Alleviare le sofferenze – conclude Borelli – significa rendere più dignitosa la vita dei nostri pazienti oncologici seguiti a domicilio, circondati dall’affetto dei loro cari». iniziative A MIRANDOLA SALUTE donazione ventimila euro dal lions alla città medicina estetica: tutto esaurito A seguito dell’inaugurazione di “Mobiomed”, la Mostra permanente del biomedicale mirandolese, abbiamo intervistato il neoassessore regionale alle Attività Produttive Gian Carlo Muzzarelli. Assessore, che significato ha la sua presenza a questo importante appuntamento? La Regione “crede” nel biomedicale? «La Regione Emilia-Romagna non soltanto crede nel biomedicale, ma lo considera un settore chiave per il rilancio economico. Dal 2004 ad oggi abbiamo finanziato nel biomedicale 49 progetti di ricerca industriale con un contributo di 8,6 milioni di euro su 21,4 milioni di investimento. In particolare, nel distretto di Mirandola, abbiamo sostenuto 14 progetti, con un contributo di 2 milioni e 300 mila euro su 5 milioni e 900 mila euro complessivi di investimenti realizzati dalle imprese locali. Ora siamo al lavoro per un ulteriore salto di qualità grazie alla nuova rete dei tecnopoli: al riguardo, i laboratori di interesse per il settore biomedicale sono 11. Il biomedicale potrà inoltre avvalersi della ricerca sui materiali presso il tecnopolo di Modena, dove abbiamo previsto uno stanziamento regionale di 4,3 milioni per le infrastrutture e di 7,6 milioni per la ricerca in tre anni. Stiamo concludendo la valutazione per il bando relativo ai distretti tecnologici (57 domande, 137 imprese di cui 36 modenesi) e il bando per le reti d’impresa, dove abbiamo 250 progetti». Lei sa però che anche lo scorso anno le istituzioni locali sono state accusate di essere assenti… «Polemiche pre-elettorali, ignoranza dei fatti e anche una bella dose di strabismo: il Governo ha fatto sparire i fondi, circa 150 milioni di euro, per la ricerca nelle scienze della vita, ma non mi pare di aver sentito molte voci di protesta». Lo scorso 13 maggio il Circolo Medico “Merighi” ha organizzato a Mirandola (Villa Fondo Tagliata) un incontro scientifico sul dolore artrosico, grande limite alla qualità di vita delle persone. A confermarlo ci sono dati spaventosi. L’artrosi sintomatica colpisce soltanto nell’Area Nord della provincia di Modena migliaia di ultrasessantacinquenni: 5.000 am- Sui tempi di pagamento però le imprese si lamentano con la Regione. Cosa può rispondere? «Abbiamo ridotto i tempi da oltre 400 giorni a meno di 300, facendo ricorso a risorse straordinarie della Regione. Ma anche qui devo chiamare in causa il Governo: se lo Stato non ci trasferisce in cassa i soldi che ci spettano, le possibilità di manovra della Regione si riducono a ben poco. D’altra parte è sotto gli occhi di tutti il tentativo del Governo di scaricare su Regioni ed Enti locali i tagli alla finanza pubblica e gli errori che ha compiuto in questi anni. L’argomento di cui stiamo parlando è un esempio di come la politica del Governo ricada sulle imprese e sui cittadini, cercando però di dar la colpa agli altri». Dunque lei pensa che la politica regionale possa o no investire a favore del biomedicale? «Noi vogliamo proseguire e rafforzare la nostra azione, ma non dipende solo da noi. Metteremo comunque il massimo impegno per dare le migliori opportunità ad un settore che già ora è positivamente in controtendenza (export cresciuto anche nel 2009). La strategia è delineata: passa necessariamente dalla ricerca (orientata essenzialmente alle esigenze delle imprese), dal sostegno alla competitività e dalla promozione sui mercati esteri, con una azione di sistema che deve coinvolgere istituzioni, istituti di credito, imprese ed anche mondo della cultura. Per sostenere le piccole e medie imprese, i consorzi e le aggregazioni temporanee per andare sui mercati esteri, dal 2004 ad oggi, abbiamo sostenuto 130 imprese del biomedicale con 1,6 milioni di euro. E’ una strada che intendiamo proseguire e che aggiorneremo con il prossimo piano triennale delle attività produttive. E ce ne sarà davvero bisogno, se il Governo procederà anche alla chiusura dell’Istituto nazionale per malati di artrosi di ginocchio, oltre 2.500 per la mano e circa 1.200 per l’anca. I costi sono alti se si pensa che tra spese dirette e indirette si arriva intorno ai 2.100 euro anno per l’artrosi del ginocchio. Nel corso della serata scientifica moderata da Nunzio Borelli, Presidente del Circolo, sono intervenuti Giacomo Carpenito, Reumatologo del Di- Il Lions promuove tra i bimbi il consumo delle delizie italiane Domenica 16 maggio, in occasione della Fiera cittadina, il Lions Club di Mirandola ha dato vita ad una iniziativa dedicata ai bambini per aiutarli a conoscere ed amare la frutta e le verdure italiane. Sotto il titolo “ Sveglia la Salute “ il Presidente Fernando Balbarini ha riunito alunni, genitori ed insegnanti della Scuola Elementare, presso il Castello dei Pico, dove il socio lions Claudio Malagoli, docente universitario di Etica dell’ Alimentazione, ha elargito informazioni ed approfondimenti in tema di corretta alimentazione. Il relatore per l’occasione ha ideato il motto “Orto in condotta”con il quale, parafrasando il voto 8 in condotta, ha introdotto il concetto di sana e buona alimentazione a base di ortaggi e frutta soprattutto di stagione, concetto che ha trovato immediato consenso da parte di tutti gli ascoltatori, piccoli e grandi. Andrea Smerieri Giancarlo Muzzarelli, neoassessore regionale alle Attività Produttive durante il suo intervento all'inaugurazione di Mobimed L’11 maggio il Presidente del Lions di Mirandola Fernando Balbarini ha riepilogato all’Assemblea dei soci i Services che il Club ha prodotto durante l’annata. Si è trattato di contributi in denaro, per un totale di 20 mila euro, a favore di diverse iniziative: allevamento dei cani guida per ciechi; il convegno sulla prevenzione in oncologia al Castello Pico; l'acquisto di cinque culle per il reparto di Pediatria dell’Ospedale di Mirandola; la distribuzione di maglie e tute agli ospiti del Centro Anziani di Mirandola; il convegno sulle cellule staminali al Castello; il riordino dell’Archivio della Parrocchia di Mirandola (in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola) e di quello del Commissariato di Mirandola (in collaborazione col Rotary Club di Mirandola ); il sostegno all'Amo a ricordo del socio Giorgio Grazi, finalizzato alle emotrasfusioni domiciliari; la manifestazione scolastica “Il Galilei vive la sua Città”. Sono inoltre state elargite dazioni in denaro agli Asili infantili di Mirandola e di Quarantoli. Non è poi mancato il sostegno economico ai terremotati de L’Aquila e di Haiti. Il Lions di Mirandola si è ancora una volta dimostrato particolarmente sensibile alle necessità delle varie istituzioni, ad esclusivo beneficio della cittadinanza. A. S. Tutto esaurito lo scorso 20 maggio presso la Sala Conferenze del Centro Congressi La Cantina di Medolla, dove il Circolo Medico “M. Merighi”di Mirandola ha organizzato, in collaborazione con il Poliambulatorio Città della Mirandola, un convegno dal titolo “Aggiornamenti in Medicina Estetica”. Apprezzate le relazioni su molti temi, dai trattamenti estetici in angiologia sino all’estetica in ortodonzia. E’ stato sottolineato che per le patologie vascolari degli arti inferiori,varici in particolare, la scleroterapia resta ancora il trattamento di elezione, trattamento che di norma si effettua dal mese di ottobre sino a fine maggio, primi di giugno. Vi sono poi indicazioni paziente per paziente di chirurgia vascolare che possono richiedere l’utilizzo della laserterapia. Attualmente esistono sonde laser di dimensioni piccolissime intorno ai 200 micron (come un capello). Altro tema importante riguarda l’utilizzo dei farmaci bifosfonati, medicine usate per la cura dell’osteoporosi dei pazienti che si sottopongono a terapie odontoiatriche. Vi sono state segnalazioni di complicazioni ossee (mandibola) nelle persone, donne soprattutto, in terapia con questi farmaci. è prudente consigliare a chi usa i bifosfonati, anche assunti per bocca, che devono affrontare una terapia odontoiatrica, di smettere i farmaci sopracitati, almeno per uno o due mesi, riprendendoli dopo le cure odontoiatriche. il cisa ringrazia lino siena Lino Siena (foto), nato e vissuto a Mirandola per molti anni insieme alla famiglia e scomparso nel 2007, ha devoluto una considerevole somma di denaro a favore della Casa Protetta Cisa di Mirandola, struttura dell’Asp dei Comuni Modenesi dell’Area Nord. Lino ha sempre dimostrato ammirazione e gratitudine per questa struttura, che per alcuni anni ha ospitato anche la madre e ha voluto, con questo generoso gesto, contribuire a migliorare i servizi rivolti in particolare alle persone anziane. Su espressa volontà della sorella Maria una parte della somma verrà destinata a ristrutturare il bagno attrezzato del Nucleo A della struttura, mentre la parte rimanente verrà impegnata per la realizzazione di importanti ed imminenti progetti rivolti agli anziani del nostro distretto. L’Amministrazione e la Direzione dell’Asp sottolineano con gratitudine la sensibilità dimostrata da Lino nei confronti della Casa Protetta di Mirandola e ringraziano la sorella Maria per il prezioso aiuto nell’espletamento delle volontà testamentarie. giugno 2010 · 7 EDUCAZIONE Musica, allegria e responsabilità nel Consiglio comunale dei Ragazzi La partecipazione sale sul Discobus è stata inaugurata la corriera per ragazzi dai 14 ai 17 anni è stato ufficialmente inaugurato lo scorso 22 maggio, in occasione della Fiera di Mirandola, il Discobus, la corriera di musica e allegria, per trasportare in sicurezza i ragazzi dai 14 ai 17 anni, unendo utilità a divertimento, visto che sul mezzo c’è un disc jokey. All’iniziativa erano presenti la Dirigente Scolastica delle “Montanari” Paola Campagnoli, le docenti Franca Rebecchi e Cristina De Matteo, l’Assessore ai Servizi per la Promozione della Persona Lara Cavicchioli e tanti studenti. Il Discobus, infatti, è un progetto promosso dal Consiglio Comunale dei Ragazzi di Mirandola e finanziato da Regione Emilia Romagna e Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Mirandola. Il mezzo segue un percorso prefissato che tocca le frazioni di Mirandola e anche i Comuni limitrofi collegandole al Centro nuoto di Mirandola e alla sede dell’Aquaragia. Il trasporto è gratuito e possono usufruirne tutti i ragazzi. Gli orari e le giornate del servizio: sabato 5 giugno, 16.30-23.30 (Partenza e ritorno da piazza Costituente a Mirandola, Festa Multietnica a Mirandola); domenica 6 giugno, 15-22 (Partenza andata da piazza Costituente e partenza di ritorno da piscina di Mirandola, Centro nuoto e centro giovanile Aquaragia); sabato 12 giugno, 15-22 (Partenza andata da piazza Costituente e partenza di ritorno da piscina di Mirandola, Centro nuoto e centro giovanile Aquaragia); domenica 13 giugno, 15-22 (Partenza andata da Piazza Costituente e partenza di ritorno da piscina di Mirandola, Centro nuoto e centro giovanile Aquaragia); sabato 19 giugno, 15-22 (Partenza andata da Piazza Costituente e partenza di ritorno da piscina di Mirandola, Centro nuoto e centro giovanile Aquaragia); domenica 20 giugno, 14-22 (Partenza andata da Piazza Costituente e partenza di ritorno da piscina di Mirandola, partita di calcio dell'Italia ai Mondiali e Centro nuoto); sabato 26 giugno, 15-22 (Partenza andata da Piazza Costituente e partenza di ritorno da piscina di Mirandola, Centro nuoto e centro giovanile Aquaragia); domenica 27 giugno, 15-22 (Partenza andata da Piazza Costituente e partenza di ritorno da piscina di Mirandola, Centro nuoto e centro giovanile Aquaragia). BREVI UN GRAZIE DA MARIE Il Consiglio Comunale dei Ragazzi di Mirandola ha donato 500 euro a Marie Madeleine Ngalula, studentessa africana 13 enne nata a Kanaga (Congo), che gli studenti hanno adottato a distanza. Marie Madeleine è ultimogenita di una famiglia con cinque figli (tre femmine e due maschi). Il padre è morto nel 1997 e tutti vivono con la madre. Marie Madeleine frequenta il primo anno del Liceo. La ragazza e la sua famiglia, attraverso Padre Jean Marie Palombo, hanno voluto ringraziare tutti i ragazzi mirandolesi per la loro generosità, ricordando che i soldi donati serviranno per sostenere gli studi di Marie Madeleine. ANORESSIA E BULIMIA “Partecipa.rete” è un’iniziativa che incentiva il dialogo tra ragazzi e adulti, un progetto promosso dalla Provincia dove ogni Consiglio Comunale dei Ragazzi può trovare un proprio spazio per dire la sua, per mostrare al Consiglio Provinciale gli obiettivi e i valori che hanno accompagnato ogni Consiglio dei Ragazzi nella sua formazione. Anche quest’anno il Consiglio Comunale dei Ragazzi di Mirandola ha partecipato all'iniziativa lo scorso 4 maggio (foto), rappresentato dal Sindaco e dal Vicesindaco Caterina Manicardi e Melania Mariconda e da una delegazione del Ccr. Caterina Manicardi ha introdotto il discorso analizzando le caratteristiche principali del nostro giovane Consiglio nato solo l’anno scorso, ma che ha già fatto del suo meglio per mostrarsi maturo e sensibile alle problematiche della società. Ne sono un esempio le conferenze sulla Shoa e sui diritti del fanciullo organizzate per trasmettere ai ragazzi l’importanza di alcuni valori e diritti inalienabili. I diritti del fanciullo, infatti, sono già dall’anno scorso il filo conduttore del Consiglio, che ci hanno portato a scelte, iniziative e progetti fondati sull’importanza di questa Dichiarazione. Di ciò ha parlato il Vicesindaco dei ragazzi, che ha, inoltre, spiegato ai consiglieri provinciali i dettagli del Discobus (vedi l'altro articolo in questa pagina). La sua IL VICESINDACO «La città che vogliamo» inaugurazione ha dato il via a un percorso che concilia sicurezza e divertimento per tutti i ragazzi che potranno raggiungere locali e luoghi di aggregazione in tutta sicurezza. Di ambiente, invece, ha parlato Simone Giuliana: un argomento che negli ultimi anni ha suscitato l’interesse dell’opinione pubblica e anche la nostra, data la priorità di utilizzare fonti di energia alternativa. Inoltre il Ccr ha avuto modo di esprimere la propria opinione rispetto alla presentazione del progetto di ampliamento della raccolta domiciliare nell’area urbana di Mirandola, tenuta dall’Assessore Enrico Dotti e da tecnici Aimag e Ufficio ambiente del Comune. Il Ccr ha quindi partecipato a incontri che lo hanno maggiormente sensibilizzato alla realtà e alla fondamentale importan- za di salvaguardare il nostro pianeta. E quando si tratta di proteggere la nostra amata terra si parla anche di intercultura, di fratellanza e di rispetto reciproco tra le diverse etnie ed è questo il motore che ha spinto la realizzazione del videolibro: un fascicolo a cui è allegato un Dvd dove sono raccolte le testimonianze di ragazzi marocchini, cinesi, arabi e africani che si sono integrati nella nostra società con più o meno difficoltà. A questo proposito sono intervenute Angela Dauti, Benli Sule e Giulia Bergonzini. Anche Giacomo De Maron ha partecipato attivamente all’incontro presentando alla Provincia il progetto “Cineforum” che, in collaborazione con il cinema Astoria, ha permesso a noi ragazzi di visionare al cinema tre grandi film gratuitamente. L’incontro si è concluso alle 18.30 ed è stato sicuramente un modo interessante per confrontarci con gli adulti e gli altri Consigli Comunali dei Ragazzi della provincia; un ottimo modo per far valere i nostri diritti e dar voce alle nostre idee con dialogo e interesse. Come Vicesindaco ringrazio tutti coloro che hanno permesso tutto ciò: la Provincia, i nostri accompagnatori Professoresse Cristina De Matteo e Franca Rebecchi e il Facilitatore Davide Luppi, il Sindaco dei ragazzi Caterina Manicardi e tutti i Consiglieri che hanno condiviso questa splendida iniziativa. Melania Mariconda I disturbi del comportamento alimentare come l’anoressia e la bulimia nervosa sono vere malattie che, se non riconosciute e curate adeguatamente e con tempestività, si cronicizzano causando gravi sofferenze sia ai pazienti che alle loro famiglie. La frequenza di questi disturbi nella nostra società è in aumento: colpiscono maggiormente le donne ma sono diffusi anche fra i maschi in forme ancora più gravi, in particolar modo fra i 12 e i 25 anni, anche se ne soffrono soggetti più piccoli e più anziani, fino a 60 anni di età. Per quanto riguarda la provincia di Modena, si stimano circa 250 casi di anorressia nervosa, 600 di bulimia nervosa, 1.500 di forme intermedie, con un’incidenza di circa 200 casi nuovi ogni anno. Le indicazioni regionali, in applicazione delle più recenti linee guida delle società scientifiche internazionali, prevedono che i pazienti affetti da questi disturbi siano curati con un approccio interdisciplinare da un’équipe composta da medico, dietista e psicologo (o da psichatra o neuropsichiatra infantile, secondo i casi). Le moderne terapie, se ben applicate, sono in grado di guarire completamente i pazienti in percentuali mai raggiunte precedentemente (fino al 70%) e di consentire a quasi tutti un miglioramento significativo delle loro sofferenze. Le conseguenze delle patologie in questione sono molto serie: oltre alla grande sofferenza fisica e psichica e alle difficoltà per le famiglie, ci sono complicanze mediche e psicologiche rilevanti come la cosiddetta sindrome da digiuno, le conseguenze del vomito e gli aspetti depressivi. In percentuali oscillanti fra il 4% e il 18% dei casi si arriva anche al decesso del paziente. La cura dei disturbi del comportamento alimentare è ancora spesso inadeguata, ma è possibile: per questo la Regione ha deciso di attivare un sistema di cure dedicato nelle varie province e di investire risorse. La cura necessaria, a secondo dei gradi di gravità, avviene a diversi livelli: ambulatoriale, di day hospital, di ricovero in reparti per acuti o in strutture riabilitative, ma dev’essere sempre condotta da un’équipe interdisciplinare Ausl. giugno 2010 · 9 L’Organo di indirizzo ha approvato il Bilancio 2009 intervista «Gli impegni della Fondazione» «Nonostante la crisi siamo riusciti a dare risposte concrete» «Il Bilancio della Fondazione, relativo all’esercizio 2009, è stato approvato dall’Organo di Indirizzo il 28 aprile 2010. Nel Bilancio vengono evidenziati quelli che sono stati i fondamentali orientamenti ed indirizzi che hanno determinato le scelte di intervento e le azioni più innovative, della Fondazione, cioè quelle particolarmente importanti da un punto di vista strategico e rilevanti per gli stakeholder. Nonostante il 2009 sia stato caratterizzato da una congiuntura economica internazionale particolarmente complessa e difficile, perdita di posti di lavoro, crescita economica negativa, aumento delle disuguaglianze sociali, la Fondazione è riuscita a mantenere fede agli impegni presi e a dare risposte concrete alle istanze del territorio, razionalizzando gli interventi, garantendo alla collettività il massimo valore aggiunto, cercando di non disperdere le risorse disponibili riconoscendo, in diversi casi, l’importanza di progetti che hanno comportato erogazioni di importo minimo. La Fondazione, oltre all’attività preminente di grant making, ovvero erogazioni di fondi a favori di iniziative promosse da terzi, che da sempre ne contraddistingue l’operato, ha svolto funzio- bilancio Sanità, cultura e sociale nel 2009 della Fondazione Lo staff di Direzione della Fondazione Crm. Da sinistra, Sandra Baraldi, responsabile Amministrazione/Contabilità, Marcella Bertolini, responsabile Relazioni istituzionali e Cosimo Quarta, Segretario generale. Sopra, il Presidente Edmondo Trionfini Cosimo Quarta è il Segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. A lui abbiamo chiesto di illustrarci il bilancio. Qual è stato il risultato di bilancio dell’esercizio 2009? Il Bilancio della Fondazione, le cui entrate dipendono quasi interamente dai proventi generati dai valori mobiliari sono state beneficiate dell’andamento positivo, soprattutto nel secondo semestre, dei mercati finanziari nel 2009. Il risultato della gestione finanziaria pari a circa 5,5 milioni di euro, depurato dai costi di gestione ordinari, ha prodotto un avanzo di esercizio pari a euro 4.779.023,40 che è di gran lunga il risultato più importante degli ultimi anni. Poiché la Fondazione si prefigge il mantenimento del valore economico del suo patrimonio, quale garanzia per poter effettuare i suoi interventi futuri a favore della collettività ha accantonato a “Riser- va Obbligatoria” euro 955.804,68 e a “Riserva per l’Integrità del patrimonio euro 716.853,51, al “Fondo per il Volontariato ex legge 266/91 euro 127.440,62. A favore del Fondo per le Erogazioni, pertanto, sono stati accantonati euro 2.978.924,59 . Come si è svolta l’attività istituzionale della Fondazione nel 2009? La Fondazione nel corso del 2009 ha operato secondo la logica della “sussidiarietà”. L’attività esplicata ha confermato il legame con il territorio di cui la Fondazione è espressione. Le risorse sono state riversate in modo equilibrato e differenziato. Si sono privilegiati ed incoraggiati tutti quei progetti in cui vi era la compresenza di più soggetti, in quanto, la logica di compartecipazione rappresenta un moltiplicatore di opportunità ed un valido strumento di sviluppo dell’economia locale. Tra i vari settori di intervento ni di operating foundation, realizzando e/o promuovendo alcune iniziative di particolare rilevanza sociale ed economica. Il 50% degli interventi erogativi della Fondazione, nel corso del 2009, si sono rivolti verso progetti che hanno coinvolto tutto il territorio dell’Area Nord (Progetti Intercomunali), e in qualche caso la stessa Provincia di Modena. Il restante è stato erogato a favore di progetti promossi dagli stakeholder, presenti sui singoli Comuni, e con i quali la Fondazione da sempre collabora e ne sostiene le iniziative. La Fondazione, inoltre, nel corso del 2009, ha partecipato alla realizzazione di iniziative a livello nazionale in collaborazione con altre Fondazioni Bancarie e d’intesa con l’Acri. Sicuramente è da ricordare l’intervento congiunto a favore della popolazione dell’Abruzzo, colpita dal terremoto del 6 aprile 2009. Le attività svolte dalla Fondazione nel 2009 sono da intendersi quale riflessione e punto di partenza propositivo e di pianificazione, per il 2010, di attività nuove o progetti già sperimentati». Edmondo Trionfini Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola ci pare particolarmente significativo quello della sanità….. Qual è stato il vostro impegno? Nel settore “Salute Pubblica, Medicina Preventiva e Riabilitativa” obiettivi e linee guida sono quelli di collaborare con le istituzioni sanitarie del territorio, e sostenere l’acquisto di attrezzature tecnologico-sanitarie. Ricordiamo a tale proposito la donazione al reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Mirandola, di un eco cardiografo portatile, il contributo per dotare l’Ospedale di Carpi (ospedale al quale si rivolgono tanti cittadini residenti nell’Area Nord) di un acceleratore lineare per pazienti con patologia oncologica che necessitano di trattamento radioterapico. Nel corso del 2009 si è concluso l’iter relativo alla donazione all’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola dell’apparecchiatura di Risonanza Magnetica Nucleare. Dall’inaugurazione, avvenuta il 21 marzo, sino alla fine dell’anno sono stati effettuati 1.189 esami di Risonanza Magnetica. Anche la cultura è uno dei settori nei quali il sostegno della Fondazione appare fondamentale… ci illustri i principali interventi. Nel settore “Arte, Attività e Beni Culturali” nel corso del 2009 sono stati erogati circa 500 mila euro ovvero il 25% delle risorse disponibili. Gli interventi sono stati volti a conservare e valorizzare il patrimonio artistico, architettonico e monumentale del territorio ricordiamo tra i tanti il recupero degli intorni del Castello di San Felice, il restauro della facciata della Parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo a Finale Emilia, la ristrutturazione della Parrocchia di San Leonardo a Mortizzuolo. Altrettanto importanti gli interventi tesi a sostenere e realizzare eventi culturali quali; il convegno “Pensare la democrazia” , “Un castello di libri” la realizzazione del lungometraggio “Il cacciatore di anatre” teso a fornire una testimonianza della società del territorio nel periodo precedente il 2° conflitto mondiale. Anche le pubblicazioni editoriali hanno avuto, come di consueto, la loro importanza tra le tante ricordo “Peripateticus Miles” Vita, fattezze e morte di Giovanni Pico che proprio nei prossimi giorni sarà oggetto di un incontro con gli autori. Il 2009 è stato un anno difficile per tutti ma soprattutto per le categorie più deboli. La Fondazione come si è comportata in quest’ambito. La Fondazione verso le categorie più deboli – anziani, bambini, diversamente abili – ha sempre dimostrato particolare attenzione . Tra gli interventi più significativi, del 2009, la donazione all’Asp dei necessari arredi ed ausilii per la riconversione dell’ex ospedale di San Felice in struttura per anziani. L’acquisto di un immobile avente le necessarie caratteristiche logisticofunzionali all’attività della Cooperativa sociale “La Zerla”. Il sostegno ai tanti piccoli e grandi progetti promossi dalle Associazioni di Volontariato di tutta l’Area Nord volti a favore delle fasce più deboli e bisognose. Per concludere, quali strumenti ha messo in atto la Fondazione per superare e/o alleggerire i problemi economici che stanno scuotendo non solo il nostro territorio ma l’Italia e l’Europa tutta? La situazione economica/finanziaria si è di nuovo deteriorata. La crisi oltre che a carattere finanziario è reale, nel mese di giugno scadono molti degli ammortizzatori sociali, per questo motivo la Fondazione ha subito disposto un fondo anticrisi a favore delle famiglie bisognose per 100 mila euro. BREVI BORSA DI STUDIO A SAN FELICE La Fondazione “Ingegner Giancarlo Seghizzi” ha bandito un concorso per l’assegnazione di una borsa di studio dell’importo di 2 mila euro da assegnare allo studente che abbia conseguito la migliore votazione di laurea nell’anno solare 2009. Le domande di partecipazione debbono essere presentate alla sede della Fondazione presso la Residenza comunale di San Felice sul Panaro, via Mazzini, 13 alla Signora Luisa Zavatti, segretario della Fondazione, entro le ore 13.00 del 15 giugno 2010. Per informazioni, moduli della domanda e l’estratto del bando gli interessati possono rivolgersi alla sede della Fondazione dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle 13.00.Telefono 0535 86302 e - mail [email protected] “FARMACI UTILI” A MEDOLLA “I farmaci non sono ruote di scorta, non fare inutili scorte di farmaci” è il titolo dell’incontro che si svolgerà mercoledì 9 giugno, alle ore 15, presso il Circolo autogestito “Arcobaleno” di Medolla in via Grande 23. All’iniziativa, aperta a tutta la cittadinanza, interverranno Carlo Marchini, Presidente Ucman, Mario Meschieri, Direttore del Distretto di Mirandola, Diana Gavioli, Presidente Comitato Consultivo Misto Distretto di Mirandola, Maria Monica Daghio dell'Ausl di Modena, Nunzio Borelli, medico e componente del Gruppo aziendale sul progetto. L’iniziativa è organizzata dal Comitato Misto del Distretto e dai medici di Medicina generale del distretto di Mirandola (patrocinio Ucman). Nel 2005 nel Distretto di Carpi, in collaborazione con Mmg, farmacie e associazioni di volontariato, è stata condotta una ricerca, dalla quale è emerso che i cittadini, soprattutto anziani, conservano i farmaci in luoghi sicuri per i bambini, controllano la scadenza e smaltiscono correttamente i farmaci scaduti, ma in media, nelle nostre case, ci sono 10 confezioni di farmaci per ogni persona. Verifiche eseguite sulle prescrizioni di medicinali nella provincia di Modena hanno mostrato che, per esempio, uno stesso paziente dal 13 gennaio al 15 maggio 2009 ha preso in farmacia 14 confezioni di un farmaco per l'osteoporosi. Considerato che ogni confezione contiene le compresse (terapia) per 1 mese, si ha come risultato che questo paziente ha in casa la quantità di farmaco necessaria per oltre 1 anno di terapia! Da indagini fatte sullo spreco farmaceutico emerge poi che ogni famiglia getta nella spazzatura circa 9 prodotti farmaceutici sui 45 comprati annualmente, corrispondente in media al 20%. (dati Federconsumatori Nazionale 2008). L'analisi condotta sulla popolazione dall‘Osservatorio sui farmaci (Osmed) rileva che la spesa per persona di un paziente di età superiore a 75 anni è di oltre 12 volte superiore a quella di un paziente fra i 25 e i 34 anni! BLU CASA di geom. Luca Artioli Via Pico, 28 - Mirandola (MO) COMPRAVENDITE - AFFITTI - CONSULENZE Valutazioni gratuite e gestione immobili usati Mirandola – a 50 mt. dal viale circonvallazione Villa singola con n. 2 appart. / ingressi indipendenti APPARTAMENTO A PIANO TERRA - 100 MQ. APPARTAMENTO A PIANO PRIMO - 100 MQ. AREA CORTILIVA SU 4 LATI GARAGES eur. 270’000 rif. 551 Mirandola – 100 mt. dal viale Villetta 270 mq come nuova con mansarda Ingresso, soggiorno 30 mq., cucina + porticato, 3 bagni, 3 camere letto grandi + ripost. 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L'assemblea è stata anche l'occasione per presentare alcuni dati importanti, quali l'andamento delle due botteghe che hanno registrato un + 8 per cento dei ricavi, di cui un 4 per cento per la vendita dei prodotti del commercio equo e solidale. Ad una crescita dei ricavi però non è corrisposto un utile d'esercizio, in quanto i costi, soprattutto di servizi, sono cresciuti del 10 per cento. Nel 2009 la cooperativa ha continuato a svolgere una costante azione di promozione del commercio equo e solidale, anche attraverso iniziative rivolte a cittadini e studenti, autonomamente o in collaborazione con altre associazioni del territorio. In particolare, nel 2009 vi sono state più di 14 iniziative tra Mirandola e Carpi, passando attraverso laboratori per le scuole sul cotone, a banchetti di prodotti di artigiano e alimentare nelle piazze. A febbraio 2010 è stata certificata dall'Agices, ente che monitora e certifica le organizzazioni di commercio Alcuni soci della Bottega del Sole equo e solidale in Italia, ed ha iniziato a fornire prodotti al Cinema Astoria di Mirandola. L'Associazione Bottega del Sole Onlus è nata nell’ottobre 2000 a Carpi con la finalità di promuovere la cultura della solidarietà internazionale, i valori della finanza etica, del consumo critico, della salvaguardia dell'ambiente e della salute, favorendo l'emancipazione e la valorizzazione delle persone e dei popoli più svantaggiati. Nel 2001 aderisce all'Associazione Botteghe del Mondo e nel 2003 si costi- tuisce in Cooperativa Sociale aprendo anche un punto vendita a Mirandola oggi in via Battisti 10. Dal 2006 l’Associazione aderisce al Consorzio Ctm Altromercato. Per saperne di più si può visitare il rinnovato sito www. bottegadelsole.org. ri». Soddisfatto anche il Responsabile del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Mirandola Stefano Toscani: «Sono orgoglioso che il personale del Pronto Soccorso di Mirandola sia ai vertici nazionali dell'area infermieristica e che sia andato in Cina come rappresentante area nursing della Federazione Italiana di Medicina d'Urgenza. Questa è senza dubbio l’ennesima conferma delle qualità professionali delle persone che lavorano nel nostro reparto». pronto soccorso Da Mirandola in Cina per un confronto sulle sanità C’era anche Luca Gelati (foto), Coordinatore Nazionale Area Nursing Simeu (Federazione Italiana Medicina Emergenza Urgenza) e infermiere del Pronto soccorso dell’Ospedale di Mirandola, tra i componenti della delegazione Italiana Simeu che dal 5 al 15 aprile 2010 si è recata in Cina, ospite della Chinese Medical Association, per visitare i reparti di Pronto Soccorso di diversi Ospedali (a fianco). Si è trattato di un importante momento di confronto tra Italia e Cina, con lo scopo di incrementare la conoscenza dei servizi di emergenza delle due nazioni e di favorire lo scambio di esperienze tra operatori del settore per Etica ed economia: tra teoria e pratica aumentare la qualità dei trattamenti e delle cure dei pazienti con problemi di salute legati ai temi dell’emergenza-urgenza. «E’ stata un’esperienza che mi ha arricchito notevolmente da un punto di vista scientifico, culturale e soprattutto umano – ha dichiarato Luca Gelati – abbiamo avuto modo di entrare in contatto con una realtà molto diversa dalla nostra. In Cina, per esempio le prestazioni di Pronto Soccorso sono totalmente a pagamento, a differenza di quanto avviene da noi. Tra l’altro i migliori Ospedali cinesi sono militari e la maggior parte dei medici sono milita- Si è svolta lo scorso 26 aprile l’ultima delle tre serate sull’Etica, organizzate in collaborazione fra Circolo Medico “M.Merighi”, Avis e Parrocchia di Medolla dal titolo “Etica ed Economia: Teoria e Pratica nelle aziende che partecipano all’Economia di Comunione (Edc)”. Davanti ad un pubblico attento e partecipe, che si è riunito in Auditorium a Medolla, Maria Gabriella Baldarelli (foto), Professoressa di Etica d’Impresa presso l’Università di Bologna ha sviluppato il tema sull’Etica ed Economia. La crisi in atto pone delle domande sulla tipologia o modello di impresa che può adeguatamente affrontare anche situazioni frequenti di caos e di precarietà. Il progetto Edc (Economia di Comunione) delle aziende di economia di comunione nasce nel 1991 quando Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei Focolari, davanti al contrasto stridente tra la ricchezza più evidente e l’estrema povertà delle favelas brasiliane di San Paolo, lancia ad Araceli un appello a creare imprese che siano in grado di mettere in comune gli utili per sollevare le situazioni di povertà che sono presenti nel mondo. Il progetto è l’espressione del risvolto economico di uno stile di vita, che permea tutti gli aspetti del comportamento umano, che è sorto originariamente seguendo i principi fondamentali della religione cattolica, ma che è condiviso da esponenti di altre religioni ed anche da persone che non hanno nessun riferimento religioso. Il contenuto fondamentale dello stile di vita in parola è “La cultura del dare”. Attualmente sono circa 800 le aziende disseminate nei cinque continenti, di diverse forme giuridiche ed appartenenti a diversi settori economici (www. edc_online.org). Paolo Maroncelli ha presentato il Polo Industriale Lionello Bonfanti, di cui è amministratore delegato, polo che ospita oltre 20 imprese di vari settori (negozi, laboratori, aziende di produzione e di servizi, studi professionali di consulenza). è il primo polo europeo, che si estende su di una superficie di 9.600 mq, nei pressi di Loppiano (Firenze) vicino al casello di Incisa Valdarno (A1). giugno 2010 · 13 area nord Sarà Immobiliare della Concordia, società del gruppo Cpl, a realizzare a San Possidonio nei pressi del Concordia Hotel il primo centro polifunzionale capace di ospitare oltre 300 persone per attività ricreative e culturali. Prevista anche la realizzazione del nuovo spogliatoio per il campo di calcio e il piazzale davanti al centro sociale La Bastia. Gli interventi, che saranno realizzati nei prossimi anni, sono frutto dell’accordo firmato nei giorni scorsi tra l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Rudi Accorsi e la cooperativa proprietaria dell’albergo a 4 stelle, presieduta da Roberto Casari. Si tratta di uno dei primi accordi provinciali di pianificazione tra pubblico e privato, predisposto ai sensi dell'art. 18 della Legge Regionale n. 20/2000, e che prevede l'attrezzatura di parte del verde pubblico del comparto alberghiero, che sorge sulla Provinciale Concordia- Cavezzo, mediante la realizzazione di un fabbricato di 750 metri quadri con sala polivalente e polifunzionale di oltre 420 mq capace di accogliere oltre trecento persone. La nuova struttura verrà realizzata nei prossimi tre anni a cura e spese di Immobiliare della Concordia, società del gruppo Cpl che avrà la titolarità di proprietà e gestione per i prossimi 30 anni, al termine dei quali il Comune avrà la facoltà di rilevarne gratuitamente il possesso. Nel frattempo la disponibilità rimarrà del Concordia Hotel che potrà aumentare i servizi offerti ai propri clienti. Il Comune e le scuole di San Possidonio avranno l'uso gratuito della struttura per numerose giornate, mentre le associazioni senza fini di lucro e gli altri istituti scolastici del comprensorio potranno usufruire del centro polifunzionale con tariffe convenzionate. Daniele Un accordo con il Comune dà il via libera a un maxi impianto Cultura, sport e tempo libero: Cpl investe a San Possidonio Spaggiari, il consigliere delegato di Cpl Concordia che ha seguito e mediato con l'Amministrazione comunale possidiese l'accordo, ha specificato che l'impegno economico di Cpl si aggirerà intorno ai 700 mila euro per i soli lavori edili, che avranno inizio dopo l’approvazione della variante al Prg. Il fabbricato in progetto garantisce nuovi spazi di aggregazione per giovani, anziani e famiglie, grazie alla realizzazione di una struttura ricreativa polifunzionale, attualmente assente nel territorio comunale. Viene così dato compimento alle dotazioni pubbliche già presenti nella zona, come il Centro Sociale La Bastia e il centro Quasi 1.000 casi all’anno di violenza sulle donne Secondo i dati sulla violenza alle donne nel territorio modenese, nel corso del 2009 nei registri di polizia sono stati riportati 924 episodi che si riferiscono a lesioni, percosse, ingiurie, molestie e violenze sessuali (nel 2008 erano state di più, 1.090). Stando ai dati recenti, relativi all'accesso femminile ai vari Pronto Soccorso degli Ospedali dell'Azienda Usl di Modena, nel 2009 ci sono stati ben 769 eventi con rilievo sanitario riferibili ad "opera di terzi" e spesso inquadrabili nell'ambito della violenza domestica, contro i 798 del 2008. sportivo. L'accordo di pianificazione, al quale faranno seguito le varianti al piano particolareggiato alberghiero e Il Nido della Civetta allo strumento urbanistico comunale, prevede anche la realizzazione di un ampio piazzale adiacente al Centro Sociale e soprattutto la costruzione del nuovo blocco di spogliatoi del campo di calcio, da tempo necessari in San Possidonio. «Siamo veramente soddisfatti di questo accordo - esordisce Rudi Accorsi Sindaco di San Possidonio - l’intesa con Cpl ci permetterà di inserire nell’area di servizi e sportiva due strutture necessarie allo sviluppo della vita sociale del nostro paese: farlo in un momento come questo, dove non ci sono tante risorse a disposizione, è per noi veramente importante.». Il presidente di Cpl Roberto Casari, all’atto della firma, ha sottolineato da parte sua come il Comune di San Possidonio sia, insieme a Concordia, il territorio in cui la Cooperativa è stata costituita nel 1899: «Abbiamo deciso di promuovere un territorio di base della nostra cultura d’impresa, che oggi conta 1.400 dipendenti sparsi in tutta Italia e all'estero: è giusto che chi ha responsabilità d'impresa abbia attenzione sociale». Tramuschio, appunti di storia in un libro di Gino Mantovani Martedì 15 giugno presso la Sala Parrocchiale di Tramuschio di Mirandola, alle 21, sarà presentato il volume “Tramuschio: appunti di storia” a cura di Gino Mantovani. Previsti interventi di don Silvano Rettighieri, Amministratore parrocchiale di Tramu- schio, Edmondo Trionfini, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Maino Benatti, Sindaco di Mirandola, Gian Luca Tusini, Università di Bologna. Ai presenti verrà consegnata in omaggio una copia del libro. Per ricordare Peppino Impastato Le classi terze dell’istituto Galilei, lo scorso 16 aprile, hanno partecipato all’incontro sulla legalità con Giovanni Impastato, “Resistere a Mafiopoli, la storia di mio fratello Peppino Impastato” all’Auditorium del Castello Pico. Ai vari partecipanti dell’incontro (oltre a Impastato, Giuseppe Pedrielli, dirigente del “Galilei”, Pierluigi Senatore di Radio Bruno, Giuseppe Zaccaria, già funzionario della Questura di Modena e Roberto Graziani, Giudice di Pace di Mirandola), sono state rivolte diverse domande. Timido, dolce e rigido. Così il compagno Rapisardi definisce Peppino Impastato ricordando l’impressione che ebbe dal loro primo incontro, alla Facoltà di Lettere, quando un ragazzo giovanissimo gli si avvicinò e gli chiese: «sono il compagno Impastato di Cinisi, posso lavorare con voi?». L’ultima immagine che abbiamo di Peppino è quella del 10 maggio 1978, di un funerale che assumeva le sembianze di una manifestazione che seguiva una bara desolatamente vuota. E davanti a tutti Giovanni Impastato, il fratello, al braccio della madre Felicia e con il pugno alzato, come risposta al coro dei compagni che declamava per le strade di Cinisi “Peppino è vivo e lotta insieme a noi”. Da allora sono passati molti anni e il volto di Peppino, nato in una realtà di mafia e morto per combatterla, rischia di diventare solamente un’icona di cui s’ inneggiano gli slogan. Oggi, però, quando il momento della verità è ormai giunto, parenti e amici cercano di attribuirgli il dovuto riconoscimento che non ha avuto da vivo. Dalle parole di Giovanni Impastato, l’attività di Peppino ci appare come qualcosa di più profondo che una semplice e disperata lotta alla mafia: era il tentativo di avviare un’attività pedagogica per far crescere un paese, era l’idea politica che passando attraverso la comunicazione diventava azione concreta. Peppino aveva una marcia in più, un’enorme volontà di apprendere, imparare e partecipare, incarnando lo spirito della sua epoca, gli anni Settanta, non gli anni terribili “di piombo”, ma quelli dell’ironia, della creatività, dell’immaginazione al potere”. Peppino aveva capito l’importanza della satira, ovvero che le cose e le persone che offendono un paese civile si possono denunciare, oppure, con altrettanto impegno, si possono prendere in giro. Il prezzo pagato dalla famiglia Impastato è stato alto e doloroso, ma ha prodotto un risultato straordinario: la testimonianza che anche se oppressi da mafia e omertà si può fare una scelta, ovvero quella di essere liberi. La scelta, ancora oggi, di resistere a Mafiopoli. Sul prossimo numero pubblicheremo un'intervista inedita a Giovanni Impastato. giugno 2010 · 15 MUSICA Nel concerto dei talentuosi musicisti della nostra regione Tanto pubblico a Bologna per i vincitori del “Girati” Nella prestigiosa Sala Mozart dell’Accademia Vincitori dell'edizione 2010 e promotori della Borsa di Studio intitolata a Giorgio Girati, nella storica Sala Mozart dell'Accademia di Bologna Si è svolto lo scorso 17 aprile a Bologna, nella storica e prestigiosa Sala Mozart della Regia Accademia Filarmonica, il concerto dei finalisti regionali della Borsa di Studio “Giorgio Girati”, giunta quest’anno all’11esima edizione. La manifestazione ha registrato il tutto esaurito a conferma che il progetto della Borsa di Studio è sempre valido come possono attestare i vari insegnanti dei Conservatori della Regione Emilia Romagna. Al concerto bolognese erano presenti, tra gli altri, Loris Azzaroni, Presidente della Regia Accademia Filarmonica e Roberto Pignatti, Presidente della Fondazione Scuola di Musica “Carlo e Guglielmo Andreoli”. La Borsa di Studio “Giorgio Girati” è nata per volontà della famiglia del piccolo scomparso, di concerto con il Comune di Mirandola e si propone di contribuire alla crescita e all’arricchimento didattico dei giovani musicisti della nostra regione. L’iniziativa è rivolta a due categorie: dai 12 ai 17 anni (categoria A) e dai 18 ai 22 anni (categoria B), ed è riservata agli strumenti a fiato e, oltre a premi in denaro, prevede l’esibizione dei più meritevoli. Nella foto i finalisti, protagonisti del concerto di Bologna: Giulia Ginestrini, Aleksandra Grebovic, Benedetta Polimeri, Cristina Popa, Luisa Rosso, Marco Vita, che si erano già esibiti a Mirandola lo scorso 15 aprile nell’Auditorium del Castello Pico, mostrando notevoli doti artistiche e un indubbio talento. Dalla Scuola Sergio Neri Donato Holter pressorio un grazie a Francia Corta alla Lungodegenza di Finale Da sinistra, la dottoressa Gaetana Rovito, il Sindaco Raimondo Soragni, il dott. Andrea Donati e l'ingegner Bellei Lo scorso 21 maggio si è tenuta la consueta festa di fine anno della Scuola dell'Infanzia Sergio Neri di Mirandola, per la realizzazione della quale è stato fondamentale l'aiuto dei volontari del Principato di Franciacorta. I rappresentanti dei genitori ringraziano l’Associazione e il signor Elvino Castellazzi. Un Holter pressorio di ultima generazione per la diagnosi delle patologie correlate all’ipertensione. E’ stato donato dall’Associazione Pro Handicappati all’Unità operativa di Lungodegenza Pare (Post Acuzie Riabilitazione Estensiva) dell’Ospedale di Finale Emilia. Lo strumento è stato presentato nel corso di una cerimonia che si è tenuta il 18 maggio presso l’Ospedale di Finale alla quale hanno partecipato il direttore degli Ospedali di Mirandola e Finale Andrea Donati, il Direttore dell'Unità operativa di Lungodegenza dell’Ospedale di Finale Gaetana Rovito, il Sindaco Raimondo Soragni e l’ing. Bellei dell’associazione Pro Handicappati. La dr.ssa Rovito ha illustrato in dettaglio il funzionamento dello strumento che costituisce un utile supporto per la realizzazione del progetto di continuità assistenziale fra Ospedale e territorio e ha elogiato il personale infermieristico che garantisce l'utilizzo dello strumento 365 giorni l'anno (dal lunedì al venerdì per i pazienti esterni, il sabato e la domenica per i pazienti interni). In questi giorni sarà affissa una targa commemorativa all’interno del reparto. BREVI IL “miracolo” DELL’AIUOLA 22 La prima volta furono invitati al giardino da amici comuni, in seguito tornarono sollecitati dal secondogenito di dieci anni, nato con la passione per la natura e il giardinaggio. Dapprima un po’ spaesati e increduli davanti alle dimensioni e alla complessità della struttura del giardino botanico, furono in seguito costantemente presenti fintanto che presero la decisione di adottare come famiglia l’aiuola numero 22, quella dei meli da fiore e dei tigli rari. Oggi, a distanza di due anni, continuano a venire, controllare e curare la stessa aiuola osservandone l’evoluzione, accompagnati dal simpatico cane dagli occhi nero azzurri. Nei giorni scorsi, accanto alla neonata serra calda, il padre diceva: «Vedi, nessuno può impedirti di sognare, e, qualche volta i sogni si avverano» «Hai proprio ragione – ho risposto – ed è bello poter estendere questo concetto a tutti, specialmente ai giovani». Nato da un sogno, il progetto del giardino botanico la Pìca ha finalità didattiche e scientifiche, vive da tre anni, è frequentato da tante persone che apprezzano l’iniziativa. Accoglie scuole in visita, giovani delle scuole superiori in stage, aderisce a ‘impatto zero, è sponsorizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, patrocinato dai Comuni di Mirandola e San Felice sul Panaro, e dà la possibilità di adottare attivamente un' aiuola come sta facendo questa bellissima famiglia che potrete incontrare il sabato pomeriggio all’ aiuola 22. Giorgio Cavazza Presidente dell’Associazione onlus La Pìca giardino botanico PREOCCUPAZIONE IN CONFESERCENTI «E’ un episodio che desta serie preoccupazioni e da condannare senza indugio. Auspichiamo sia fatta al più presto luce sulla vicenda e che l’autore o gli autori del gesto siano assicurati alla giustizia». È stata questa la reazione di Confesercenti Area Nord a seguito dell’incendio che nei giorni scorsi ha danneggiato il portone d’ingresso del Comune di Finale Emilia. La dinamica e la natura dolosa del grave episodio oltre allo sconcerto, contribuisce ad aumentare la preoccupazione tra la gente. «Si tratta di una vicenda - spiega Mauro Bega direttore di Confesercenti Area Nord – che segue a distanza di poco tempo un altro fatto del genere: l’incendio doloso che ha distrutto l’auto del presidente di Sorgea, Daniele Monari. Segnali allarmanti da non passare sotto silenzio perché mostrano una situazione dal punto di vista dell’ordine pubblico, quanto meno delicata. Chiediamo espressamente alle varie forze di polizia di intensificare lo sforzo teso a individuare quanto prima i responsabili; nello stesso tempo, auspichiamo che sia intensificato il presidio del territorio anche di notte», conclude Mauro Bega. @uto.comm di Bigarelli C & C sas Via Gavioli, 31 Concordia s/S (Mo) [email protected] Tel. 0535.40888 Cell. 333.5758123 Vendita e assistenza auto officina - revisioni GANCI TRAINO - LAVAGGIO INTERNI SERVIZIO GOMME - CARRELLI QUAD - SERVIZIO DIAGNOSI AUDI A4 AVANT TDI 143 cv. Aziendali, full opt. Da € 31.500 AUDI Q5 TDI Aziendali, vari colori. Trattative riservate VW GOLF TDI T.L Aziendali, vari colori. Da € 18.900 PANDA CLIMBING 4X4 Anno 2008, argento/nero, full opt. Da € 11.900 AUDI A3 TDI S.B. 140 cv, ambiente, anno ‘05, blu, full opt. € 14.800 AUDI TT 18 CABRIO Anno ‘99, argento, full opt. € 9.000 VW GOLF TDI SL Anno ‘06, argento, full opt. € 11.800 VW PASSAT TDI 130 Anno ‘01, argento, full opt. € 5.400 M.B. 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Anne Marie, 16 anni, viene dalla Costa d’Avorio, frequenta la seconda superiore all’Istituto Galilei di Mirandola e l’anno scorso, appena arrivata in Italia, ha iniziato da analfabeta dell’italiano la scuola: «Ogni straniero venendo in Italia non si sente a suo agio – spiega Anne Marie - perché non riesce a comunicare con le persone. Ecco perché il Galilei ha organizzato dei corsi per aiutare noi stranieri. Io che ho partecipato al corso l’anno scorso posso dire: non mi è servito soltanto ad imparare l’italiano, ma anche a conoscere delle persone fantastiche. Dopo il corso ho cominciato ad aprirmi di più a scuola e nella vita di sempre: parlavo con i miei compagni, rispondevo quando i miei professori mi chiedevano delle cose, potevo dare informazioni a tutti quelli che me lo chiedevano». Anche quest’anno prosegue in modo significativo la collaborazione con la S. Vincenzo di Mirandola. La professoressa Irene Natali, Presidente della San Vincenzo, promotrice dei progetti allargati di alfabetizzazione per gli stranieri, nel ricordare i punti più significativi della collaborazione con il Galilei, racconta: «Si evitano le discriminazioni col fornire a tutti gli strumenti linguistici per affrontare lo studio delle varie discipline. Alcuni atteggiamenti di rifiuto dello studio e dell’applicazione dipendono spesso Prosegue la collaborazione tra Istituto e Associazione Galilei e San Vincenzo uniti per favorire l’integrazione dalle difficoltà della comprensione dei termini linguistici. Consideriamo anche le difficoltà dei testi scolastici nei quali vengono usati linguaggi specifici. Questo apprendimento della lingua permette loro di affrontare le verifiche come gli altri e dà loro più fiducia in sé stessi, più autostima e sicurezza, elementi indispensabili dell’adolescenza, dando loro delle motivazioni per impegnarsi e scegliere lo studio e l’impegno anziché la rinuncia. Il primo intervento nelle scuole è stato una risposta alla richiesta di aiuto di alcuni insegnanti. Questo aiuto è iniziato in modo informale poi si è deciso di formalizzare la partecipazione attraverso i protocolli d’intesa. La ri- La scuola in Danimarca: computer e autonomia Un gruppo di 30 studenti del Galilei è appena tornato dalla Danimarca dopo uno scambio di classe. Qual è il segreto della scuola danese che si trova ai vertici della classifica dell'Ocse? Autonomia amministrativa e finanziaria: la scuola è statale e riceve finanziamenti dallo Stato in base al numero di iscritti , ma ogni scuola poi agisce in piena autonomia per gestire queste risorse. In particolare, le pulizie vengono affidate a ditte esterne che operano dopo l'orario scolastico. E' forse per questo che, con grande senso civico, gli studenti rispettano il luogo in cui apprendo- no. Gli insegnanti non sono incaricati in base a graduatorie statali, ma vi è una sorta di libero mercato e i contratti sono individuali. Il Preside verifica il loro operato e ne riconferma o meno l'incarico , anche se questi ultimi casi sono molto rari. Ci sono pochi insegnanti di Matematica sul mercato e per assumerne uno il Preside può offrirgli anche uno stipendio più alto rispetto alla base contrattuale. Dopo la laurea gli insegnanti devono avere una specializzazione che comprende nozioni teoriche di didattica, ma anche un tirocinio pratico. Internet ha un ruolo fondamentale a scuola: gli studenti non hanno quaderni, chiesta di aiuto è stata sempre supportata – conclude Natali - dalla collaborazione dell’Istituto con confronti continui con gli insegnanti di riferimento». Patrizia, Corinna e Cecile, volontaria internazionale che viene dalla Francia, sono le docenti della San Vincenzo che affiancano il lavoro dei docenti interni della scuola. Le parole di Patrizia riprendono quanto sottolineato da Irene Natali: «Come volontaria ho sempre trovato un ambiente accogliente da parte del corpo docente e motivante per l’interesse che i ragazzi mi hanno dimostrato. Ho potuto toccare con mano l’importanza di quest’attività vedendo con quale crescente interesse e partecipazione i ragazzi hanno frequentato le ore di alfabetizzazione e di sostegno allo studio, non solo per diminuire le loro difficoltà linguistiche ma anche quelle comunicative, lavorando soprattutto sulle motivazioni personali e sviluppando la capacità di dialogo. I ragazzi non solo ascoltano ma hanno voglia di imparare, apprezzano l’aiuto che gli viene dato e affrontano con serenità le difficoltà linguistiche. Su indicazione dei docenti sono stati fatti anche alcuni lavori di semplificazione di testi per facilitare la comprensione dei contenuti didattici proposti all’interno della classe. Questi lavori sono stati molto apprezzati. Pertanto tra noi volontari e gli studenti che partecipano ci sono un arricchimento ed un completamento reciproco, nel rispetto gli uni degli altri». Marcello Bertolla ma prendono appunti sul loro laptop. Ogni aula è fornita di una lavagna interattiva e i libri di testo sono pochi perchè la maggior parte delle informazioni sono già sul sito della scuola e link esterni. Gli studenti devono sostenere ogni anno alcuni esami preparati da Ministero dell'Istruzione e vengono testati da commissioni esterne, in questo modo lo stato è in grado di monitorare l'effettivo standard di insegnamentoapprendimento dell'istituto. Non ci sono interrogazioni, solo test scritti e molti essay ovvero dei compiti svolti a casa dagli studenti che consistono in attività di ricerca e rielaborazione su quanto proposto in classe. Gli essay spesso vengono presentati al resto della classe e lo studente mette alla prova la propria capacità comunicativa, utilizzando anche strumenti multimediali. Le lezioni frontali (l'insegnante spiega, gli studenti ascoltano) sono ridotte al mini- mo, la maggior parte delle attività sono di problem solving, lavoro di gruppo e progetti con questionari e ricerche. La scelta della scuola superiore avviene a 16 anni e se uno studente sceglie un indirizzo ha diverse possibilità di cambiare e proseguire gli studi in un altro istituto. Tranne alcune materie obbligatorie, gli studenti sono liberi di scegliere quelle opzionali con diversi gradi di approfondimento. Le vacanze estive si limitano a 6 settimane ma vi sono diverse vacanze di una o due settimane durante l'anno. Non si va a scuola di sabato ma le lezioni terminano al pomeriggio alle 15.30. Il loro istituto, pur non essendo di recente costruzione, è comunque accogliente e colorato. Sulle pareti ci sono poster che illustrano i progetti svolti, ma non manca nemmeno l'aspetto goliardico con competizioni fra le classi. Il rapporto con la comunità locale è molto stretto a livello di iniziative di volontariato università 20 candeline per Ingegneria La Facoltà di Ingegneria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia taglia il traguardo dei suoi primi 20 anni. Un impegnativo programma scientifico e di iniziative catalizzerà l’attenzione di docenti, esperti, imprese e professionisti per tutto il 2010. “Ai successi didattici rappresentanti dalla formazione di quasi 4.800 laureati, ottimamente inseriti nel mondo del lavoro, – si legge in un comunicato stampa dell'Università – si aggiunge la soddisfazione per la disponibilità di una struttura moderna e funzionale, un vero e proprio Campus, costato circa 35 milioni di euro messi a disposizione del Miur e da soggetti istituzionali ed economici locali”. La realtà odierna di questa facoltà e la forza della sua presenza è riassunta in alcuni significativi numeri: 5 corsi di laurea triennali; 6 lauree magistrali; oltre 100 docenti, qualche centinaio di giovani ricercatori, più di 2.500 iscritti e 400 laureati all'anno nell'ultimo triennio. Confortano in questo i dati occupazionali resi noti dal Consorzio AlmaLaurea, che ha fotografato la situazione a un anno dal conseguimento del titolo di studio per i laureati del 2008, e che dimostra ancora, nonostante un preoccupante aumento della disoccupazione tra i laureati italiani, come la laurea in ingegneria sia una di quelle che offre maggiori opportunità di impiego. Gli ingegneri a spasso dopo un anno dalla laurea (laureati nel 2008 che nel 2009 ancora cercavano), infatti, erano solo il 4,2% tra quelli di primo livello ed il 3,2% tra quelli di secondo livello. e come punto di incontro. La scuola è a disposizione degli studenti, vi è una sala che spesso viene utilizzata per spettacoli e party gestiti dagli studenti stessi. L'istituto partner danese conta circa 1.000 studenti e attua ben 11 scambi culturali. I Danesi sono convinti che la vera Europa si crei attraverso la conoscenza, il confronto e la condivisione. La materia social studies è diffusa in ogni ordine di scuola, abbiamo assististo a una lezione sul ruolo dei mass-media nella società contemporanea. Gli studenti conoscono le situazioni politiche dei principali paesi del mondo e sono informati sull'attualità. Per concludere, la scuola è il centro della comunità e gli studenti vanno volentieri a scuola. Il sistema danese non è molto diverso da quello olandese con il quale abbiamo avuto una lunga partnership. Del resto anche i Paesi anglosassoni e la maggior parte dei Paesi europei hanno un sistema simile. Attraverso lo scambio culturale i nostri studenti sono venuti a contatto e hanno fortemente apprezzato questa realtà scolastica. Elena Balestrazzi, Docente giugno 2010 · 19 eventi Successo per il Music Awards ideato dal figlio Sandro Grazie ancora, Cherubino Il compianto Comini continua a dare emozioni a Mirandola IL 2 GIUGNO Doppia onorificenza in memoria di Bastianelli Nelle belle immagini di Claudio Mazzoli, alcuni momenti del Cherubino Music Award, che si è svolto con successo durante la recente Fiera di Maggio Iskra Menarini, vocalist di Lucio Dalla. A sinistra, Sandro Comini intervista alcuni giovani musicisti della Scuola di Musica La celebre cantante Ivana Spagna premia un allievo della "John Lennon". A destra, il momento dei saluti Grande successo per il “Cherubino Music Award” , il concerto che ha chiuso la 206° edizione della Fiera di Mirandola. Davanti ad una piazza Costituente gremita si sono esibiti artisti del calibro di Ivana Spagna, Andrea Mingardi, Iskra Menarini, vocalist di Lucio Dalla, Sandro Comini e la sua band. Assieme a loro sul palco anche i componenti della Banda Giovanile John Lennon, diretta da Mirco Besutti e i giovani e promettenti musicisti della Fondazione Scuola di Musica “Andreoli” che sono stati premiati a fine serata. Un evento nindimenticabile, dunque, per ricordare Cherubino Comini, il grande musicista mirandolese. Nel corso della manifestazione è stata venduta una compilation del Maestro Cherubino, il cui ricavato è stato interamente devoluto alla Fondazione Scuola di Musica per il progetto “Tutoring” rivolto ai ragazzi diversamente abili. Lo scorso 2 giugno, a Modena, il Prefetto Benedetto Basile ha consegnato ai familiari del mirandolese Aristide Bastianelli (nelle foto) l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e la Medaglia d’Onore. Aristide Bastianelli era nato a Mirandola nel 1912 ancora adolescente aveva iniziato a lavorare alla fornace di Quarantoli, dove impastava e costruiva i mattoni a mano. Mentre lavorava, studiava al lume di candela quando, ad un passo dal diploma, fu richiamato alle armi e destinato in Albania, con il grado di caporal maggiore. Dopo l’armistizio fu deportato in Germania, nel campo di Hosnabruk. Alla fine della guerra venne rimpatriato e arrivò a casa a Quarantoli nel settembre del 1945. Vinse un concorso quale direttore del “dazio” e avrebbe dovuto prendere servizio in una cittadina dell’Appennino modenese. Optò, invece, per la presidenza di una cooperativa di produzione e lavoro, che diresse per 15 anni. non volle mai la qualifica di dirigente, credendo sempre nella socializzazione e nell’uguaglianza tra gli uomini, indifferentemente dalle mansioni espletate. Morì improvvisamente, anche se malato da tempo, nel 1961 all’età di 49 anni. Ai familiari resta solo la soddisfazione della presenza ai funerali di tutte le autorità civili del tempo e di migliaia di persone, a testimonianza della valenza dell’uomo. giugno 2010 · 21 TEMPO LIBERO Indagine degli scout del Mirandola 2 pattinaggio artistico a mirandola «A Mirandola... no party!» La mascotte Pattino Il Clan interroga i giovani per i Nazionali Uisp Il Clan "Madonna della Valle" «Ohi raga, ma stasera che si fa? Non c’è niente in giro…». Quante volte ci siamo posti questa domanda? Noi scout del Clan Madonna della Valle del Mirandola 2 ce la siamo posta spesso. Abbiamo quindi deciso di affrontare come tema delle nostre discussioni il divertimento giovanile a Mirandola, con l’obiettivo di capire le esigenze dei giovani (noi compresi), valutare il loro soddisfacimento, e come fine ultimo realizzare un articolo per esporre i risultati raccolti. Come primo passo abbiamo pensato di raccogliere informazioni da giovani mirandolesi di età compresa fra i 15 e i 30 anni, sottoponendoli ad un questionario le cui tre domande principali possono riassumersi in: Mirandola risponde alle tue aspettative di divertimento? Qual è la caratteristica principale del luogo che frequenti? Cosa manca a Mirandola? Una significativa percentuale degli inter- vistati ha dichiarato che non è soddisfatta delle possibilità di svago che la nostra città offre. I giovani prediligono luoghi comodi e raggiungibili, frequentati, dove potersi divertire con i propri amici. Mancano strutture come una discoteca, un cinema multisala, che potrebbero offrire possibilità di aggregazione per i ragazzi, noi tuttavia abbiamo considerato l’eventualità di migliorare quello che già c’è (cinema, teatro, castello, pista di pattinaggio, biblioteca). In seguito a ciò abbiamo analizzato le proposte offerte dal Comune e dalle varie associazioni presenti sul territorio mirandolese, cercando di individuare quelle adatte a un pubblico giovanile. Abbiamo effettivamente riscontrato un ampio spettro di opportunità di intrattenimento, ma poche di queste sono mirate alle esigenze dei giovani e sono pubblicizzate in modo non ottimale. Abbiamo poi organizzato La pioggia non rovina la festa per la “nuova” Croce Sani è stata inaugurata lo scorso 2 maggio la Croce Sani, stele di Mortizzuolo che è stata consolidata e sistemata grazie all'interessamento di Franco Menga (qui accanto) e all'intervento della Parrocchia, del Comune di Mirandola e del maestro Nardino. Il tempietto venne realizzato per ricordare un'invasione di cavallette scongiurata con una processione penitenziale. La Croce fu ricostruita nell'ottobre del 1880 e il 23 maggio 1897 venne inaugurata solennemente con una cerimonia religiosa. La nuova cerimonia si è svolta sotto una pioggia che non ha impedito a tante persone di radunarsi a Mortizzuolo, segno di quanto sia cara la stele ai cittadini della frazione. un incontro con Lara Cavicchioli, Assessore alla promozione della persona, alla quale abbiamo esposto i risultati della nostra indagine, presentandole inoltre i nostri dubbi sulla gestione delle serate a teatro, l’utilizzo delle sale del castello, la riapertura del cinema e della pista di pattinaggio e i servizi offerti dalla biblioteca. Le risposte ottenute ci hanno fatto capire che in generale il problema è molto più radicato all’interno delle diverse strutture di quanto pensassimo, e in minima parte di competenza del Comune. Nonostante questo sarebbe apprezzabile che i ragazzi facessero sentire maggiormente la loro voce, avanzando proposte concrete e innovative. Ci auguriamo che questo articolo possa essere un utile spunto perché le decisioni future siano guidate da una maggiore attenzione per i giovani. Il Clan Madonna della Valle Premiata l’idea dalla 3^ di Quarantoli “Pattino” ha fatto il suo ingresso in Municipio. La mascotte dei Campionati nazionali Uisp di pattinaggio artistico, che si svolgeranno a Mirandola dal 5 al 12 luglio, è stata infatti presentata al Sindaco Maino Benatti che il 20 maggio ha ricevuto i “creatori” del simpatico coniglietto, ovvero gli alunni della terza elementare di Quarantoli accompagnati dalla maestra Maria Paltrinieri e dalla Direttrice Paola Cavicchioli. Sono stati loro ad aggiudicarsi il concorso per le Scuole d’Infanzia e Primarie mirandolesi per “inventare” la mascotte della manifestazione, che diventerà anche una spilla ed è già finita sulle magliette. A scegliere il disegno vincitore, che è stato poi adattato da Marco Maini dello Studio di Grafica Kina, è stata una giuria composta da Andrea Abate, Dirigente provinciale Uisp, Grazia Baracchi, Consigliere provinciale, Paolo Panizza, referente Ufficio Sport del Comune di Mirandola, Lorenzo Bergamini, Vicario della Direzione Didattica di Mirandola, Maini (Kina) e alcuni dirigenti della Polisportiva Pico. I giurati hanno faticato non poco, vista la qualità dei tanti disegni arrivati. Alla fine la scelta è caduta su “Pattino” che sarà così la mascotte ufficiale dei Campionati. Un momento dell'inaugurazione della Croce Sani. A lato, da sinistra, gli Assessori Anna Martinelli e Maria Lara Cavicchioli, e don Carlo Bellini 22 · giugno 2010 NOVITà In libreria il mondo fantastico di Luca Marchesi LA POESIA Le sirene e le streghe della Bassa Comunità Libera a San Possidonio Dopo L’ultima notte di nebbia – Il mostro e le streghe della Bassa, tornano in libreria, il 9 giugno, Francesco, Daniela, il maresciallo Milano, la strega Noemia, la bella cartomante Paola e tutti gli eroi che avevano sventato la minaccia del Ciribecco, il vorace mostro della nebbia. Prosegue quindi con La maledizione della pioggia la saga fantasy della Bassa, minacciata questa volta dalle terribili sirene del Grande Oceano, in combutta col fiume Panaro. I mostri acquatici stanno preparando un terribile incantesimo capace di sommergere l’intero pianeta, per renderlo l’ambiente ideale per le malvagie streghe marine. In questa nuova avventura, le forze e i poteri magici sufficienti a sconfiggere il Ciribecco non basteranno. Per fortuna dei difensori del Bene, nuovi amici accetteranno di dar loro una mano: le vecchie sarte in grado di cucire abiti impenetrabili agli incantesimi, una banda di spettri-briganti e altri ancora… Dalla penna di Luca Marchesi, un nuovo, divertente accostamento tra fantasy moderno e folklore, un romanzo dal ritmo incalzante, ricco di azione, ma anche di comicità e tenerezza. Per ragazzi… e non. Ha la sua storia ognuno di loro e ormai da tempo lasciato il lavoro; è speranza comune qui poter ritrovare convivenza tranquilla, quasi familiare. Nel nuovo romanzo La maledizione della pioggia La maledizione della Pioggia Luca Marchesi ISBN 978-88-6393-022-1 Collana: Gli scapestrati 176 pp. € 14,50 Leone Editore È estate, anche se non la smette mai di piovere, e nella Bassa finalmente la scuola sta per finire. Francesco e Daniela, potenti maghetti tanto prodigiosi quanto impacciati, dopo aver sconfitto il tremendo Ciribecco hanno litigato e non vogliono più parlarsi, ma una nuova minaccia incombe sul paese e nessun altro ha i mezzi per fermarla. O almeno nessuno di cui si conoscano i poteri. Le sirene hanno preso dimora tra i flutti del vicino fiume e la loro magia nera sconvolge la vita degli ignari bassaroli, mettendo in serio pericolo il mondo intero, che rischia di essere sommerso dalle acque del Grande Oceano. Per vincere anche questa battaglia serviranno rigide sessioni di allenamento, tanta fortuna e l’aiuto dell’anziana strega Noemia, dell’affascinante fattucchiera Paola e di una banda numerosa ma un po’ raffazzonata di amici. Che lo scontro abbia inizio! Nel libro di Marchesi accanto a personaggi di pura fantasia fa la sua comparsa anche Emidio Paltrinieri, il celebre brigante della Bassa, noto come il Biscia, realmente vissuto alla fine dell'Ottocento. A San Possidonio vi è una realtà chiamata nel gergo “Comunità”: è un bell’alloggio protetto e sicuro per sei anziani rappresenta il futuro. Hanno la stanza personale e la sala conviviale i servizi, il lava e stiro e noi operatori sempre a tiro. Siamo in sette che ruotiamo e per professione li aiutiamo su di noi sanno di poter contare e non solo sul pranzo o il passeggiare. Con discreta salute e diversi malanni perché se sommati son tanti i lor anni, trascorrono qui le loro giornate che hanno scadenze già programmate. Arriviamo al mattino pensando al da farsi aprendo finestre e li invitiamo ad alzarsi: caffellatte sul fuoco e lavatrice da avviare, mentre qualcuno pensa al sparecchiare. Le copertine dei due romanzi di Luca Marchesi. Sotto, l'autore INTERVISTA all’autore «Quanta magia in queste terre» Marchesi, cosa ha la Bassa di così speciale, visto che ne ha fatto il grande palcoscenico dei suoi libri? La Bassa è la mia terra. Qui sono nato e vissuto. Certo ci lamentiamo sempre dell’afa, delle zanzare, del freddo, della nebbia… Io credo però che non potrei vivere in nessuna altra parte del mondo e quando vado via, dopo un po’ mi viene sempre tanta voglia di tornare, una sorta di “saudade” ma per l’Area Nord... Spero di essere riuscito nei miei libri a trasmettere un po’ del mio amore per questa terra. Non teme di essere tacciato di localismo? Ogni comunità, piccola o grande, è un microcosmo in cui si può trovare di tutto, basta solo sapere guardare. E poi un bestseller che ha venduto in tutto il mondo milioni di copie come Twilight è ambientato a Forks, un paesino di 3 mila abitanti nello stato di Washington. Più locale di così… Il suo non è un fantasy “tradizionale” No, in effetti i miei romanzi sono ambientati nel mondo reale e non in fantomatiche terre di mezzo. E lo spunto magico trae spesso origine dalle nostre tradizioni e dal folklore della Bassa. Per questo credo che i residenti della nostra zona, magari non più giovanissimi e nemmeno troppo amanti del genere fantasy, si possano ugualmente ritrovare nei miei libri, perché ci sono i nostri paesi con le loro usanze e tradizioni. Quanto c’è di autobiografico nelle sue storie? Qualcosa di autobiografico c’è sempre. Ovviamente li ho scritti io, ma è difficile individuare nei miei personaggi persone reali, anche perché mi sono sempre divertito ad “assemblarli”, prendendo caratteristiche di varie persone diverse e mescolandole insieme. Ma senza dubbio certe situazioni sono frutto dell’osservazione diretta, come per esempio le dinamiche che esistono tra i ragazzini, che vengono da quello che combinano mio figlio, che ha l’età di Francesco, il protagonista e i suoi amici. Cosa cambia rispetto al primo libro? Credo ci siano più azione e magia, rispetto al primo che era più un romanzo di atmosfera. Ad ogni modo i due libri sono collegati ma si può leggere tranquillamente il secondo, anche senza conoscere il primo. Inoltre nel primo protagonista è la nebbia, mentre nel secondo c’è l’acqua e il fiume Panaro che ha un ruolo importante. E per il futuro? Sto lavorando al terzo romanzo, quello che dovrebbe chiudere la trilogia dedicata alle streghe della Bassa, e ho in serbo davvero tante sorprese. Dopo la nebbia, l’acqua, ci sarà il terzo elemento della Bassa: l’afa… Un richiamo al più lento guardando l’orario giù a colazione un controllo pressorio; siam solerti e non sol per dovere, la loro salute ci sta certo a cuore. Svolgiamo il servizio usando il buonsenso riceviamo gratitudine, quale miglior compenso; frequenti visite di familiari ed amici li rendono in un attimo quasi felici. Come detto pocanzi i malanni son tanti e richiedono cure e controlli costanti ci sono i medici da ascoltare e poi i farmaci da ritirare. Qualche volta al mercato per piccole spese, ogni tanto uno svago di poche pretese; per rendere un’ora più animata c’è chi gradisce la tombolata. Si legge il giornale per l’informazione, ascoltando volentieri la televisione; è questo il tran-tran da mattino a sera certamente diverso dalla vita com’era. Con questo mio scritto, che non brilla d’ingegno, ho voluto raccontare il quotidiano impegno, per una parte infinitesimale di quel grande universo chiamato “assistenza sociale”. C.A. di San Possidonio (via Martiri, 1) giugno 2010 · 23 LIBRI Torna la coraggiosa poliziotta creata dalla penna di Pederiali Quella rubacuori di Camilla Stavolta sarà alle prese con un pericoloso serial killer che uccide le donne è in questi giorni in libreria il nuovo romanzo di Giuseppe Pederiali Camilla e il rubacuori (Garzanti, 313 pagine, 17,60 euro). All'autore, cittadino onorario mirandolese ormai conosciuto in tutta Italia e nel mondo, abbiamo rivolto alcune domande. Che rapporto c’è tra Giuseppe Pederiali e Camilla Cagliostri? Io sono innamorato di Camilla, lo sanno tutti, anche mia moglie. E Camilla mi ricambia, ma solo fino a un certo punto. Insomma, il nostro resta un bel rapporto, ma platonico. Da dove viene il successo di Camilla? Molte donne si riconoscono in lei. E’ moderna e spregiudicata (o meglio: si permette di comportarsi né più né meno come si comportano gli uomini), ma nel medesimo tempo onesta e leale. Magari un pochino bugiarda nella vita sentimentale, ma questo non è mica un difetto. Non trova che l’inizio sia un po’ spiazzante per un giallo di solida ambientazione padana? Ce lo può spiegare? “Camilla e il Rubacuori” comincia con un breve capitolo ambientato nell’antico Egitto. Poi l’azione si sposta subito nel Modenese, ai nostri giorni. E’ per via del cuore. Il cuore, inteso come sede dei sentimenti, è il tema conduttore del romanzo. Secondo la religione degli Egizi, al defunto veniva pesato il cuore. Solo se il cuore risultava più leggero della piuma di Maat, il defunto entrava in Paradiso. Nei suoi romanzi, comunque, non mancano mai accenni alla Bassa modenese... Inevitabile. Camilla è nata della Bassa, ama la nostra cucina e le nostre tradizioni, la nostra gente. Anche se tra la nostra gente circola un assassino (o un’assassina) tipo il Rubacuori. In questa avventura, una delle vittime, solista del gruppo musicale “Gli Angeli della I romanzi di Andreolli pubblicati in trilogia Sono stati raccolti in un unico volume i tre romanzi (uno dei quali inedito) che il medievista mirandolese Bruno Andreolli ha voluto costruire attorno al tema della sequenza. Si tratta di una forma di musica e di canto che accoglie in un comune destino protagonisti del passato e del presente. Da Adelburga e Notkerio ad Ansfrit e Alda fino ad Andrea Bruni e Adela Borghi, le loro storie di dottrina e di amore non finiscono di appassionarci e di commuoverci, accomunandoci in un sentimento più forte del tempo che, come è suo compito, corre inarrestabile. Il volume che racchiude i tre romanzi, intitolato Trilogia della sequenza, è edito da Diabasis, casa editrice di Reggio Emilia distribuita su tutto il territorio nazionale. Segnaliamo che in questa nuova edizione i primi due volumi, La sequenza. Storia d’amore e di dottrina del Secolo Nono e Lo scrigno delle sequenze. Lettere d’amore del Secolo Decimo, sono stati arricchiti dall’autore. «Andreolli, trentino di nascita ed emiliano di adozione, - si legge nella quarta di copertina del volume – è docente di Storia medievale e di altre discipline limitrofe all’Università degli Studi di Bologna. Studioso di paesaggi, campagne, contratti agrari, donne, contadini e animali, suona l’organo, organizza concerti e si diletta di scrivere romanzi storici. Volete fargliene una colpa?». Bassa”, è di Massa Finalese. Ci saranno altre avventure di Camilla? E quand’è che la vedremo “sistemata”? Di sicuro ci sanno altre avventure. Un po’ più difficile vederla sistemata, se per sistemazione si intende il matrimonio. Però non si sa mai: a volte i personaggi prendono la mano anche al loro autore. Una curiosità: cosa legge Pederia- li? Quali sono i classici che ama di più? Da sempre sono innamorato degli autori americani: Updike, Jones, Salinger... E specialmente John Irving. E tra i nuovi autori? Mi piace ricordare due italiani che stimo molto: Roberto Barbolini e Davide Bregola. E adesso cosa c’è in cantiere? Su cosa sta lavorando? Si intitola “Il Ponte delle Sirenette”. Lo pubblicherà Garzanti. E’ un romanzo ambientato a Milano. Comincia nel 1920 e finisce nel 1966. Protagoniste madre e figlia. E’ anche una storia della Milano di questi anni. Cercasi informazioni sul tram a cavalli In questa bella immagine d'inizio secolo, il tram a cavalli sosta davanti al Teatro Nuovo Ci scrive la nostra concittadina Silvia Zini, che abita in provincia di Torino, per chiedere notizie sul tram a cavalli attivo a Mirandola un secolo fa. Il servizio era infatti gestito dalla sua famiglia, ed in particolare da Wanda Sgarbi e Cesira Mantovani. Chiunque avesse immagini o documenti di questo servizio che univa la stazione dei treni al capoluogo è pregato di contattare la redazione dell’Indicatore: 0535/2951929525, [email protected]. SULLO SCAFFALE La cucina mirandolese è senza segreti «Povera ma sostanziosa, adatta per gente che lavora e ha sempre fame, una fame secolare». È questo l’incipit di un nuovo volume su Mirandola che tratta di un argomento mai affrontato con questo dettaglio: la nostra tradizione enogastronomica. Dal pane fatto in casa alla polenta, dalla sfoglia al brodo, dal maccherone al pettine ai passatelli, dal maiale ai quadrucci, dallo stracotto al bollito e via di seguito, tra decine di pietanze, più o meno conosciute. La cucina mirandolese dai Pico ai giorni nostri. Storia, tradizioni e ricette di una cucina povera ma nobile: è questo il titolo del libro, pubblicato dalle Edizioni Cdl di Gianluca Borgatti. Ben strutturato, ricco di informazioni e pieno di immagini, d’epoca e non, il libro è stato scritto da un’autorità in materia di cultura e tradizioni delle nostre terre: il giornalista e nostro collaboratore Giuseppe Morselli. Numerose sono poi le ricette, con le quali i più volonterosi possono anche cimentarsi. Il territorio di Mirandola, e più in generale dell’intera Bassa modenese, in confine tra Modena, Ferrara e Mantova, esprime una particolare cultura gastronomica ricca di reciproche contaminazioni. I tortelloni di zucca, i maccheroni al pettine, lo zampone sono solo alcuni esempi delle molte gemme che costituiscono il prezioso tesoro di sapori e saperi custodito in questo scrigno. Giuseppe Morselli, con il suo abituale stile ironico e lieve, ci conduce alla scoperta (o riscoperta) delle più autentiche tradizioni gastronomiche del territorio che fu l’antico Principato dei Pico. Il volume, che era stato inserito nel programma della Fiera di Maggio e che non è stato possibile presentare per uno spiacevole disguido organizzativo, sarà illustrato prossimamente a Mirandola. giugno 2010 · 25 storie Il messaggio che arriva da Camposanto «Non smettete di lottare: dalla leucemia si può guarire» Un’esperienza di malattia in cui la speranza e la guarigione hanno trovato spazio, oltre la paura e la disillusione. È quella del mirandolese Andrea Razzaboni, che lo scorso 21 aprile si è raccontato, nella serata sul tema “Leucemia, si può guarire”. Realizzato presso la Sala Ariston di Camposanto, nell’ambito dei festeggiamenti dei 25 anni di attività della locale Croce Blu, l’evento ha visto la partecipazione di un pubblico “toccato”, ma allo stesso tempo, interessato alla vicenda di Andrea. Accanto a lui, la dottoressa Lisa Cardinali, psicoterapeuta specializzata in pazienti oncologici, che sulla scia del racconto, ha proposto con grande professionalità alcuni momenti di riflessione. La storia di Andrea, inizia 5 anni fa, quando il giovane, alla soglia dei trent’anni, scopre di essere affetto da questo male. Da quel momento la sua percezione del tempo si stravolge e inizia un percorso scandito da diverse tappe. «Il primo momento che ho conosciuto - ha riferito - è stato quello dell’attesa, caratterizzata da una lenta progressione, da un periodo fatto di pareri contrastanti e di speranza, finché non sono arrivato al tempo della lotta. Poi è seguito quello della crisi. Sei lì in stand-bye, mentre le persone che hai intorno continuano a vivere la loro vita». In questa difficile situazione, però, la speranza si accende, rischiarando un percorso fino a quel momento tetro. l donatore viene trovato e il trapianto attecchisce. Andrea esce dall’ospedale, ma la lotta non è finita e per lui inizia una nuova fase di attesa. «Hai ancora degli anni davanti, - ha continuato - prima di poter pensare di esserne fuori. Certo in confronto a quello che hai già fatto, sembra una passeggiata, ma non è così». Il ritorno alla vita “normale” si carica di incognite. Il rientro al lavoro è stato un momento importante. Da lì può cominciare a ricostruire quei frammenti di identità, che, come sostenuto anche dalla dottoressa Cardinali: «viene messa in crisi dalla malattia». La psicoterapeuta ha fatto notare come le tappe attraversate da Andrea ricorrano nei pazienti oncologici da lei seguiti, ma in maniera diversa, sulla base dei singoli casi. Ha anche evidenziato la centralità che le persone hanno nella vita del paziente. Di questi rapporti e delle evoluzioni che hanno avuto ha parlato anche il testimone, precedendo l’intervento dell’esperta. Secondo Troppi fumatori a Modena L’Ausl corre ai ripari In provincia di Modena fuma una persona su tre. Il suo identikit dice che ha meno di 50 anni, è maschio e in condizioni economiche spesso difficili. Secondo le stime relative al biennio 2007-2008 contenute nel Rapporto Passi (il sistema di monitoraggio della salute della popolazione adulta che effettua analisi a campione), in provincia di Modena i fumatori sono circa un terzo degli adulti di età compresa fra i 18 e i 69 anni (29%, il 35% degli uomini e il 22% delle donne), una percentuale che corrisponde a circa 134mila fumatori. Fra i 18 e i 24 anni fuma il 31% dei giovani, percentuale che sale al 37% fra i 25 e i 34 anni, per attestarsi al 33% fra i 35 e i 49 anni e scendere al 19% fra i 50 e i lui, come la famiglia è coinvolta completamente nella situazione, per gli amici non è stato lo stesso. «Persone con cui prima non avevo rapporti particolarmente stretti, - ha detto - mi contattavano tutti i giorni per sapere come stavo, mentre in altri casi, il telefono stava zitto». La malattia vede nascere anche legami con i medici, gli infermieri e coloro che lo hanno affiancato in un percorso irto di ostacoli. Infine il rapporto con la quotidianità. Nell’esperienza di Andrea acquistano grande rilevanza la fede e le piccole cose, come la scrittura, la chat, la lettura di un libro. Sull’importanza delle piccole cose è intervenuta anche la dottoressa Cardinali. Nella serata il messaggio di speranza ha preso corpo, evitando slogan facili e fuorvianti o facili generalizzazioni. «Non è mia intenzione - ha dichiarato - dare delle ricette. Porto solo mia esperienza, una tra un milione, a suo modo uguale e diversa da tutte le altre». Una serata, insomma, che ha coinvolto i presenti, offrendo importanti spunti di riflessione e facendo in fondo capire l'importanza di saper vivere appieno la propria vita, gustandone anche le "piccole cose". Roberta De Tomi 69 anni. Riguardo al numero di sigarette fumate, la media giornaliera è 14, mentre i forti fumatori, cioè quelli che fumano 20 o più sigarette al giorno, sono il 7% del totale. Circa due terzi dei fumatori (65%) riferiscono di aver ricevuto negli ultimi 12 mesi il consiglio di smettere di fumare da parte di un medico o di un operatore sanitario. A Modena e provincia sono attivi i Centri antifumo, che offrono informazioni, consulenze, trattamenti per la cessazione del consumo di tabacco. A Mirandola il Centro si trova in via Lino Smerieri 3 (Centro servizi, vicino all'Ospedale), tel. 0535 602434. tra gli edifici storici della bassa Il “buen retiro” di Villa Staggia Palazzo Castelvetro in via Verdeta a Staggia di San Prospero appare isolato tra i campi coltivati e annunciato da un lungo filare di pioppi secolari. E’ un tipico esempio di residenza fortificata del XVI secolo, per via della massiccia torre di difesa che affianca il complesso architettonico. Questa elegante e sobria dimora di campagna, dalla struttura in laterizio compatta e ben proporzionata, ora circondata da alcuni edifici di servizio di successiva costruzione, fu proprietà dell’umanista modenese Ludovico Castelvetro e fu testimone delle sue tristi vicende legate all’Inquisizione e custode in seguito dei suoi scritti e libri incriminati. Ma andiamo con ordine. Ludovico Castelvetro (1505-1571) celebre letterato e filologo, autore di numerose opere tra cui il maggiore commento critico cinquecentesco alla Poetica aristotelica, la Poetica d’Aristotele volgarizzata e sposta, fu tra le figure di maggior spicco dell’Accademia modenese: un gruppo di intellettuali che condividevano i medesimi interessi, che portavano avanti una riflessione su fede e letteratura, e in cui si era fatta strada e aveva attecchito con decisione l’adesione alla Riforma protestante. L’operato dell’Accademia si colloca infatti in anni in cui il movimento religioso riformatore a Modena ebbe una notevole diffusione e il dibattito degli accademici fu notevole nel promuovere le idee ereticali in ambito modenese. L’armonia che il Castelvetro aveva trovato in questo circolo culturale doveva però infrangersi nel corso degli anni 50, segnati da un’aspra contesa letteraria sorta con il letterato Annibal Caro e innescata da un giudizio negativo espresso dall’umanista modenese su una canzone del Caro. La polemica divampata tra i due finì per estendersi ai principali circoli intellettuali dell’epoca dividendoli tra sostenitori e detrattori ed un amico del Caro, il letterato Alberigo Longo, venne misteriosamente ucciso e ne fu incolpato l’erudito modenese. Poco dopo Castelvetro cadde in sospetto presso il tribunale dell’Inquisizione con l’accusa di aver diffuso proposizioni non ortodosse tramite l’attività dell’Accademia e a causa di due traduzioni in italiano da lui compiute di opere di Melantone, (uno dei principali protagonisti della riforma protestante) i Loci communes rerum theologicarum e le De ecclesiae autoritate et de veterum scriptis libellus. L’umanista modenese si sottrasse all’Inquisizione trovando rifugio per qualche tempo nel palazzo di Staggia. Non è difficile immaginarlo aggirarsi per le stanze della residenza immerso in solitarie meditazioni sull’avvenire incerto. Nel 1560 decise di presentarsi spontaneamente presso il tribunale del Sant’Uffizio a Roma (dopo aver ignorato una prima convocazione nel 1555), ma fuggì dalla città prima che fosse emessa la sentenza: fu infatti condannato come eretico impenitente. Riparò a Chiavenna in Svizzera, meta allora di molti fuoriusciti italiani riformati. Gli anni precedenti alla morte, avvenuta nel 1571, furono segnati dalle peregrinazioni compiute tra la Svizzera, Lione e Vienna. Nel frattempo il palazzo di Staggia rimase silenzioso testimone di quegli antichi avvenimenti fino a quando durante lavori edili compiuti al suo interno nel 1823 furono ritrovati murati in una parete numerosi libri ereticali e sembra addirittura lettere di corrispondenza con Martin Lutero: Castelvetro vi aveva infatti nascosto, per sottrarre alle indagini dell’Inquisizione, le prove della sua adesione alla riforma protestante e molti testi di riformatori che la sua biblioteca conteneva. Questo materiale ritrovato venne però assurdamente fatto bruciare. Simonetta Calzolari 26 · giugno 2010 A SAN PROSPERO MOSTRA SUI MAMMIFERI Nella Biblioteca di San Prospero il Comune e il Cea "La Raganella", insieme alla Provincia di Modena, organizzano dal 5 al 27 giugno "I mammiferi dell'Emilia-Romagna: dall'estetica alla conoscenza per la conservazione". Si tratta di una mostra realizzata dalla provincia e da Animalandia, gioco interattivo sulla fauna selvatica. Gli orari di apertura sono: mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9.30 alle 13, sabato dalle 9.30 alle 12.30, lunedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 18.30. Info: tel. 0535/29724-29713 Dove andiamo Eventi a Mirandola e dintorni. Per segnalazioni: fax 0535/29541 San Possidonio festeggia i 150 anni dell’Unità d’Italia visti per voi a cura di Sergio Piccinini Iron Man 2: soddisfatti i fans, meno i produttori IL CANTANTE PIVETTI A SANTA GIUSTINA Domenica 20 giugno, alle ore 17, presso la Chiesa di Santa Giustina di Vigona ci sarà un concerto di musica lirica con il basso mirandolese Luca Pivetti accompagnato al pianoforte da Roberto Barrali. Pivetti si è esibito in numerosi recitals lirici in Germania, Spagna, Francia, Roma, Milano, Mantova e Parma, calcando anche le scene del Metropolitan Opera House di New York e del Kennedy Center di Washington. Nello scorso gennaio ha effettuato una tournè in Sud America esibendosi anche a Buenos Aires, Rio de Janeiro, San Paolo e Caracas. Entro la fine di giugno 2010 uscirà una sua raccolta contenente le più famose arie d’opera. FIORI IN MOSTRA AL BARCHESSONE Potrà essere visitata fino al 27 giugno al Barchessone Vecchio di San Martino Spino di Mirandola, la mostra fotografica di Marco Corradini "Colori e colori" sui fiori di campagna. Orari: sabato e domenica dalle 16 alle 21. Info presso il Centro di Educazione Ambientale "La Raganella", telefono: 0535 29724. NOTTI JAZZ CON "EFFETTO MUSICA" "Effetto Musica", la stagione concertistica intercomunale oganizzata dalla Fondazione Scuola di Musica "Andreoli", si trasforma in "Effetto Jazz" e si trasferisce al Barchessone Vecchio di San Martino Spino di Mirandola, dove fa tappa per due concerti. Venerdì 11 giugno, ore 21, si esibirà il "Sandro Comini Quintet". Venerdì 18 giugno, sempre alle 21, sarà la volta della "Gianni Vancini Band". La rassegna "trasloca" poi presso il Bastione del Castello Pico di Mirandola dove venerdì 25 giugno, ore 21, si potrà assistere al concerto del "Papini Quintet". Gli spettacoli sono ad ingresso libero. Per informazioni rivolgersi presso la Fondazione Scuola di Musica "Carlo e Guglielmo" Andreoli di Mirandola, telefono 0535/ 29793. "Effetto Musica" è ormai un appuntamento tradizionale nella Bassa e tocca tutti i Comuni dell'Area Nord, portando la musica di qualità nei paesi del territorio con spettacoli che riscuotono sempre un notevole successo di pubblico. Un programma denso di appuntamenti, tra mostre, presentazioni di volumi e rievocazioni storiche, e momenti di intrattenimento. È quello che caratterizza i festeggiamenti del 150° anniversario della nascita del Comune di San Possidonio. Le celebrazioni si svolgeranno da giovedì 10 a domenica 13 giugno. A inaugurare l’evento, giovedì, ore 21.30 in Piazza Andreoli, la presentazione, della ricerca storica “San Possidonio tra le due guerre Mondiali 1914-1943”, curata da Fabio Montella. Seguirà un rinfresco. Sabato 12, ore 19, con l’inaugurazione della mostra “I 150 anni della Provincia di Modena”, a cura di Metella Montanari,Vicedirettore dell’Istituto storico di Modena. Sarà presente l’assessore Istruzione e cultura provinciale, Elena Malaguti. Si prosegue alle 20.15 con l’aperitivo allestito in Piazza Andreoli e alle 21 con la presentazione del libro “Breve storia della Provincia di Modena”, di Emanuele Guaraldi. Saranno presenti Metella Mon- “Quadricromie” a Camposanto Da espressione di una condizione sociale disagiata, finestra aperta sulla creatività, a forma artistica riconosciuta a livello mondiale, al centro però di dibattiti e fraintendimenti. Si tratta del Writing, protagonista, domenica 13 giugno, della seconda edizione della Rassegna Regionle Quadricromie, con una ventina di artisti che approdano a Camposanto. «A differenza dell’anno scorso - spiega l’Assessore alla Cultura Luca Gherardi - gli artisti non operano su pannelli di tela approntati nelle vie del centro, ma sul muro di via Panaria. Tale scelta s’inscrive all’interno dell’obiettivo di riqualificare il polo scolastico». Un tassello di tipo estetico, che mira a valorizzare un’espressione artistica, legata alla cultura hip hop, spesso confusa con il cosiddetto bombing, ovvero l’abitudine di deturpare con scritte spesso offensive o oltraggiose beni , manufatti e -talvolta- monumenti pubblici. Quadricromie inizia alle 10. Dopo il pranzo preparato dal Centro sociale anziani, le attività ri- tanari e l’Assessore Malaguti. La serata si concluderà in musica con il duo Gabriele e Katia. Domenica 13, dalle 17.30, il centro possidiese costituirà la location della rievocazione Storica Battaglione Estense (foto) vs. Brigata cacciatori delle Alpi, con introduzione e contesto storico con marce militari e inni dell’epoca. Inno italiano e alza-bandiera. Alle 20 si riunirà il Consiglio comunale celebrativo. A margine del consiglio il Prof. Mauro Calzolari del Gruppo studi Bassa Modenese illustrerà il progetto per la realizzazione del volume di ricerca storica sui 150 anni del Comune di San Possidonio, con la presentazione dell’atto ufficiale di nascita del Comune. Chiude la serata lo spettacolo del gruppo di ballo Pura Vitamina. Conduce Alberto Guasti.Per tutta la durata delle celebrazioni sarà presente uno stand gastronomico. L’evento è realizzato in collaborazione con il Battaglione Estense e la Consulta del Volontariato. prendono nel pomeriggio, alla presenza dell’Assessore provinciale alle Politiche Giovanili, Elena Malaguti. Dalle 18 è previsto l’aperitivo in Piazza Gramci e l’esibizione di due band: gli Akne e i Rainy Days. Al termine dei concerti il Dj Albibello animerà la serata. L’evento è organizzato dagli Assessorati alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Camposanto, in collaborazione con il Circolo Arci Cerveza, l'Associazione Visionnaire, la Società Pesca Sportiva e il Centro Sociale Anziani. Ha il patrocinio dell’Unione dei Comuni e della Provincia di Modena. Sponsor Aimag e Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. Dopo il successo di Iron Man (2008) il regista Jon Favreau torna con un seguito che non si rivela all’altezza delle aspettative create dal precedente capitolo. Tony Stark (Robert Downey Jr.) questa volta è alle prese con lo scienziato russo Ivan Vanko (Mickey Rourke), il cui padre è morto in povertà a causa della famiglia Stark. Il concetto seguito dalla produzione è quello del “squadra che vince non si cambia”, ma la regola, purtroppo, ha avuto la sua eccezione. Alla sceneggiatura Mark Fergus e Hawk Ostby sono stati sostituiti da Justin Theroux, un buon caratterista che occasionalmente si diletta in sceneggiature. La vena comica di Theroux è stata sfruttata al massimo e i momenti leggeri, che nel primo episodio erano sapientemente dosati, qui esplodono senza freno, aumentando in modo spropositato la componente buffonesca. I siparietti tra Stark/Downey e Pott/Paltrow sono gradevoli se presi a piccole dosi, ma in questo caso il rischio d’indigestione è alto e per di più non tutte le battute centrano il bersaglio. E’ davvero difficile affezionarsi ai personaggi, dato che l’unico dotato di un minimo di spessore è lo stesso protagonista. Per il resto si passa da un Mickey Rourke nei panni di un villain sempre più trascurato nel corso del film, a una Scarlett Johansson monocorde e troppo decorativa. Pertanto i principali punti deboli sono da attribuire tutti allo script, perché azione ed effetti speciali sono effettivamente inappuntabili. Coloro che seguono l’eroe dei fumetti anche nelle sue avventure cartacee avranno pane per i loro denti, soprattutto per i riferimenti allo “S.h.i.e.l.d.”, la squadra speciale di super-eroi che si verrà a formare in un film di prossima uscita prodotto dalla stessa Marvel Comics. Chi invece è rimasto leggermente deluso sono gli stessi produttori della pellicola: dopo il secondo week-end dall’uscita nelle sale l’incasso, fino ad allora eccellente, è calato drasticamente. Di: Jon Favreau. Con: Robert Downey Jr., Mickey Rourke, Gwyneth Paltrow, Scarlett Johansson. Usa, 2010, azione, colore, 125 min. giugno 2010 · 27 FINALESTENSE NUMERO 16 Cavalieri, paladini e draghi si aggireranno per Finale Emilia da venerdì 11 a domenica 13 giugno, in occasione della 16esima edizione di Finalestense, quando la città farà un tuffo nel passato e si trasformerà in un borgo medievale tra taverne storiche, duelli, tornei cavallereschi, il Palio delle Cerchie e tanto altro ancora. Non mancherà nemmeno San Giorgio, l’ammazzadraghi, le cui gesta verranno narrate dai cantastorie. Ricchissimo il programma che vede tra le tante iniziative mostre, mercati storici, spettacoli, alchimisti, maghi, balli, sfilate storiche. Ce n’è insomma per tutti i gusti per una manifestazione che ogni anno richiama a Finale migliaia di spettatori e che coinvolge l’intera città. Info Comune di Finale Emilia, Ufficio Cultura, tel. 0535/788179. POLVERE E INGEGNO A SAN PROSPERO Dove andiamo IL MERCATINO a cura di Giancarlo Bellodi Eventi a Mirandola e dintorni. Per segnalazioni: fax 0535/29541 Se quindici fotografi si mettono... “Allo Specchio” Potrà essere visitata fino al 30 giugno la mostra fotografica “Allo specchio”, allestita presso il negozio Prink di viale Gramsci, 201 a Mirandola. C'è chi ci si riflette e vede se stesso in uno o più modi, c'è chi trova un angolo di cielo, chi coglie l'attimo, un pensiero o chi incontra creature mai viste... Ad esporre sono: Serena Artioli, Barbara Antonioni, Michele Stawowy, Gianluca Bertoncelli, Raffaele Menditto, E r i c a Te s t i , Daniele Mantovani, Marcello Bellodi, Valentina Garbinato, Paolo Ferrari, Riccardo Sgarbi, Giuseppe Reggiani, Andrea Paltrinieri, Gianni Bonfiglioli, Laura Mantovani. San Felice rinnova la Fiera Il Comitato Fiera di San Prospero presenta "La Polvere e l'ingegno", mercatino dello scambio dell'usato e dell'hobbistica, ogni terza domenica del mese in piazzale Ariete (via Canaletto). le prossime date sono: 20 giugno, 18 luglio, 19 settembre, 17 ottobre, 21 novembre e 19 dicembre. A SAN FELICE ESTATE NEI PARCHI Prosegue a San Felice l'estate nei parchi cittadini, con serate in allegria nelle aree verdi del Comune. Martedì 8 giugno, presso il parco Carrobbio della frazione di San Biagio, a partire dalle ore 21, attrazione musicale con "Cecilia e i Due in condotta". Giovedì 10 giugno, nel parco Gelseta e Bersaglieri di Rivara, sempre a partire dalle 21, un'altra attrazione musicale ma stavolta con "Laura e Stefano Zizza". Sarà invece lo spettacolo di burattini "Biancaneve africana" di Luciano Pignatti, il protagonista della serata che si svolgerà al Campo sportivo di Confine giovedì 17 giugno a partire dalle ore 21. La manifestazione prosegue giovedì 24 giugno presso il parco Repubblica e Costituzione, a partire dalle ore 21, con il ballo liscio della "Giancarlo Band". L'estate nei parchi di San Felice proseguirà con numerosi altri appuntamenti fino a giovedì 29 luglio. Quest’anno la tradizionale fiera di giugno di San Felice sul Panaro si rinnova e da kermesse dedicata alla fotografia si trasforma in festa dell’associazionismo locale. Numerose le associazioni che hanno aderito entusiasticamente all’iniziativa e che offriranno nelle giornate del 18, 19 e 20 giugno un loro contributo culturale. E nel programma degli eventi ce ne sarà davvero per tutti i gusti: dall’ambiente alla storia, dalla poesia alla musica, alle conferenze ecc… La maggior parte degli appuntamenti saranno organizzati nella Rocca estense scelta quale luogo ideale delle iniziative. Si comincia venerdì 18 giugno alle ore 18 con un incontro organizzato dall’Associazione la Pìca Giardino Botanico, associazione impegnata sui temi della tutela dell'ambiente e della biodiversità, dal tema “Ambiente e buon vivere” tenuta dal prof. Dario Sonetti, docente della cattedra di Biologia del benessere dell’Università degli Studi di Modena e Reggio; a seguire sempre presso i locali della Rocca alle 18.30 l’Associazione Giorgio La Pira, che promuove manifestazioni e incontri culturali, presenta un dibattito con l’On. Vannino Chiti, Vice Presidente del Senato della Repubblica, sul tema del Federalismo. La serata sarà animata a partire dalle ore 21.30 dalla proiezione in piazza Matteotti degli audiovisivi e dei cortometraggi vincitori dell’8° concorso del Magico carnevale 2010, l’iniziativa è a cura del Photoclub Eyes, circolo fotografico sanfeliciano, mentre nella piazza antistante la Rocca l’Associazione Culturale la Dodicesima Luna, organizzatrice di spettacoli musicali e teatrali presenta un’esibizione dei My awesome mixtape, la band bolognese rivelazione del 2010. Si prosegue sabato 19 giugno alle ore 21 con una conferenza presso la Rocca dal titolo "Introduzione all'architettura Islamica" tenuta dall’architetto Davide Calanca dell’Associazione Culturale Il Mosaico che si occupa di attività d’integrazione socioculturale con i cittadini di cultura araba, mentre alle 21.30 l’Associazione Culturale Estense, impegnata nella promozione della storia della Rocca estense e del locale museo archeologico, organizza una visita guidata gratuita alla scoperta dell’antico fortilizio. L’ultima giornata della fiera, domenica 20 giugno alle ore 18.30 l’Associazione Culturale Sentieri di Poesia, propone un incontro con il poeta dialettale Franco Loi. Per tutta la durata della manifestazione e anche per il fine settimana successivo le Associazioni Culturali del Comune saranno presenti all’interno della Rocca estense con un proprio presidio e si presenteranno al pubblico con le loro attività. Simonetta Calzolari L’equivoco... A Mirandola, nel dopoguerra, la frase: «Al lavòra da Focherini...» indicava uno dei circa 300 operai della Fonderia Ghisa Mirandola Spa (derivata dalla vecchia Metallurgica Focherini dei fratelli Italo e Alceste, nata nel 1935 in via Verdi) che ora “faticavano” nel nuovo stabilimento di via Curiel, sorto nei primi anni Cinquanta. La ghisa pesava maledettamente e produrla e maneggiarla, per trasformarla in componenti di impianti per il riscaldamento (termosifoni), coperchi per stufe, parti di elettrodomestici, ecc. comportava una fatica stressante, in un ambiente di lavoro che giganteschi forni roventi, fuoco, fiamme, frastuono di metalli, colate incandescenti facevano sembrare simile a una bolgia infernale. E gli uomini parevano dannati; neri di fuliggine, sudati, urlanti, arrabbiati di fatica e pericolo, scottati da grosse faville incandescenti che volavano fulminee. Tolto il “sottoterra”, era come essere in miniera. Quand’erano riusciti ad avere «il posto da Focherini», avevano provato soddisfazione perché il lavoro fisso a Mirandola c’era solo alla Carrozzeria Barbi, al Salumificio Montorsi e, appunto, in Fonderia. Poi i meno fortunati potevano fare «la campagna del pomodoro da Baratta» o «quella delle bietole allo Zuccherificio»; erano però occupazioni stagionali e duravano poco. Lì invece eri stabile; evitavi di dover andare a cercar lavoro via o, addirittura, di emigrare... Ma il salario te lo dovevi guadagnare. Eccome! In Direzione e nell’Amministrazione c’erano brave persone, concittadini, più qualche forestiero, a volte severo... Non mancarono, nel corso della vita aziendale, momenti di grande tensione, come nel 1959, quando ci furono 57 giorni filati di sciopero e fu molto dura per tutti. Lotte sindacali a parte, i “padroni” si rendevano conto della pesantezza di quel lavoro ed erano disponibili a fare il possibile per migliorare le condizioni di vita dei dipendenti. Così fu istituito un Dopolavoro Aziendale, per fare qualche gita, organizzare qualche festa e fu allestito anche uno spaccio alimentare interno, a prezzi di favore. La volta dell’“equivoco”, la festa sarebbe stata al sabato sera. Cena, galletti romagnoli, ballo, lotteria ecc. La notizia circolò e uno degli operai, detto “al Negus”, aderì con entusiasmo quando qualcuno gli parlò del programma. A lui per la verità interessava la cena, non il ballo, essendo un mangiatore sfondato, di quelli che dopo l’ultima portata propongono... di ricominciare da capo! E anche quella sera, a vederlo mangiare sembrava una mietitrebbia. Ma stranamente, alla fine, quando già era cominciato il ballo, invece di essere soddisfatto, cominciò a reclamare a gran voce in dialetto: «I galètt! I galètt rumagnòi... quand ’rìvni? A-voi magnar i galètt rumagnoi!». (continua sul prossimo numero) 28 · giugno 2010 memoria Gli indigenti della nostra città facevano la fila per una minestra In tanti allo scaldatoio dei poveri Il ricordo di un’antica istituzione presente a Mirandola nel Novecento Esisteva un tempo una speciale istituzione pubblica che la gente chiamava per brevità “Scaldatoio”. Lì i poverissimi con tessera si mettevano in fila e ricevevano per carità di Dio una minestra calda. Taluni recavano gamelle di uso militare; ai piedi avevano scarpe malconce senza le calze neanche quando c’era la neve. Un giorno un povero tizio che non aveva la tessera per ragioni sue e di altri disse a un amico che invece la tessera l’aveva: «Uomo fortunato! Un signore sei: tutti i giorni il tuo piatto caldo per te e famiglia!». Erano i tempi del proletariato, tempi di magra per molti, per troppi, carrettate di figli, fame sporcizia, malattie. Tanti di quei bambini macilenti e con moccolo al naso si ammalavano per poi morire, femmine e maschi. Li seppellivano in cassettine bianche, accompagnandoli qualche volta con gigli. Ricordo che come pallone usavamo una cosa fatta di stracci e giocavamo scalzi nella contrada, pure con il maltempo. Le madri urlavano dalla finestra: «Venite a casa lazzaroni! Venite al riparo!». Uno di noi, un biondo, ebbe un’infezione al piede per cui finì che gli tagliarono mezza gamba. Dopo sei mesi, era di nuovo lì, nel pieno della “battaglia”, con la stampella, pallido e vacillante a dare il suo calcio alla “cosa”… A parte tutto, però, quante risate abbiamo fatto insieme con quei ragazzi folli d’innocenza! Ascenzio Paltrinieri Una rara immagine dei primi del Novecento dell’Orfanotrofio femminile, una delle tante istituzioni benefiche attive a Mirandola in quel periodo «Ricordiamo due giovani vittime dei bombardamenti» Pubblichiamo, di seguito, la lettera inviata al Comune da una nostra concittadina, con la speranza che la sua richiesta sia accolta dalla Commissione Toponomastica. Ricordiamo che la vicenda delle vittime di guerra dei bombardamenti è stata ricostruita in un volume pubblicato dal Comune di Mirandola dal titolo Alba di Libertà, acquistabile al book shop del Castello Pico. «Egregio Signor Sindaco, con la presente vorrei porre alla Sua attenzione una tragica vicenda accaduta il 21 aprile 1945 a Mirandola: chiedo che non venga dimenticata e anzi sia in qualche modo ricordata per sempre. Ormai prossimi alla Liberazione, il pomeriggio alle 17 di quel giorno i miei due fratellini mirandolesi Alberto ed Enrico Cavicchioli (foto), rispettivamente di 6 e 7 anni, si recarono dal barbiere accompagnati dal mio papà Giuseppe, nello stabile all’angolo tra via Pico e piazza del Duomo. Ormai la situazione bellica era al termine e le truppe tedesche avevano già abbandonato Mirandola da qualche giorno: si stava pertanto ricominciando a tornare faticosamente alla vita normale di tutti i giorni. Tornando alla cronistoria di quella tragica giornata, mio papà Giuseppe affidò i propri figli alle cure del barbiere e rimase lì in attesa. Purtroppo fu l’ultima volta che vide Alberto ed Enrico vivi. Un aereo americano in ricognizione bombardò proprio l’edificio nel quale in quel momento c’erano i miei familiari (si pensa che all’origine dell’accadimento ci sia stato uno sbaglio fatale oppure ci fosse stata una segnalazione, ovviamente errata, di truppe nemiche presenti nel vicino edificio della ex Milizia). I miei due fratelli persero la vita e mio padre rimase gravemente ferito sotto le macerie, dalle quali fu estratto solo il giorno dopo (per fortuna nell’arco di qualche mese riuscì a curarsi e a ritornare alla vita di tutti i giorni). All’epoca l’accaduto suscitò enorme scalpore, sia per la giovanissima età dei miei fratellini che per la notorietà della mia famiglia, molto conosciuta nel settore del commercio. A fronte di questa immane ingiustizia, Le chiedo ufficialmente di rivalutare il caso. Riterrei infatti che, come già fatto in passato dai suoi Illustrissimi predecessori nei confronti di situazioni analoghe, sia doverosa una qualche forma di iniziativa, a discrezione dell’Amministrazione comunale, affinché la vicenda sia ricordata per sempre come un terribile lutto per l’intera città di Mirandola. Ringraziando per la cortese e sensibile attenzione che dedicherà a questa mia missiva, Le porgo i miei più distinti saluti». Franca Cavicchioli Le Medie prime a un concorso di giornalismo Il 24 maggio la terza F delle Medie Montanari di Mirandola ha vinto il primo premio del Campionato di Giornalismo indetto dal “Resto del Carlino”, in occasione del 125esimo anniversario della fondazione del giornale. La giuria (Roberto Gasparetto di Hera, Elena Malaguti, Assessore provinciale all’Istruzione, Adriana Querzè, Assessore all’Istruzione del Comune di Modena e il Provveditore Gino Malaguti), ha premiato gli alunni che coi loro articoli hanno saputo guardarsi allo specchio e dare voce ai turbamenti e alle inquietudini dell'adolescenza. La Scuola e il Comune si complimentano con la classe vincitrice e con la professoressa di Lettere, Loretta Rebecchi. L’organizzazione ha donato alla classe un computer portaltile, che i ragazzi hanno deciso di lasciare al loro compagno di classe Olsjon. Nei prossimi numeri, sull'Indicatore, gli elaborati dei ragazzi, davvero di notevole qualità. Il medollese Andrea Tonini espone al Pico Caffè L’artista Andrea Tonini di Medolla esporrà fino al 20 giugno una serie di dipinti ad acrilico, presso la saletta del Caffè Pico di Mirandola concludendo la rassegna dedicata all’Esposizione degli Artisti Italiani giunta quest’anno alla sua quinta edizione. La sensibilità di questo pittore lo porta a ricreare ambientazioni nelle quali è presente in maniera costante la forza della natura che non si manifesta solo a teorizzare un sentore di tranquillità e di pace, ma anche a rendere tangibile lo spirito libero che rappresenta senza alcuna presunzione un'energia capace di rigenerare i nostri sentimenti e i nostri affetti perduti. L’artista, con la sua grande capacità tecnica, non ha nessuna difficoltà a proiettarci in un universo magico, incantato, dove non c’è posto per l’improvvisazione ma un’intuizione dovuta al suo talento che gli ha permesso di creare splendide pagine dedicate all’arte e alla pittura campestre. Tonini ricostruisce luoghi e ambienti della sua giovinezza, che rivivono furtivi presso la sua mente guidandolo a ricercare nuove composizioni, dove la figura possa definire e completare il senso della narrazione pittorica; armonizzarsi con il paesaggio in una unicità temporale e spaziale quasi trascendente. Questi effetti sono ottenuti tramite una pennellata che ritorna più volte sui contorni, ma che non cede in freschezza e luminosità facendo, a prima vista, prevalere l’aspetto impressionista che è pure presente nello stile dell’artista. I suoi quadri sono un invito allo stupore del quotidiano che in ogni momento ha un particolare, un’ombra o uno splendore che ci incanta. I soggetti dei quadri di Tonini sono l’ambiente semplice e rustico di borghi antichi, di paesaggi rupestri, di campagne assolate con sfondi di cieli violacei, di nubi incombenti, nature morte di più disparati oggetti in struggente abbandono in sfondi di inquietante tormento. La predilezione, però, dell’artista è per il dettaglio che affronta con prudente equilibrio e consumata abilità. Antonio Castellana giugno 2010 · 29 IL RICORDO Il 26 luglio 1960 sette giovani persero la vita sull’Antelao Una tragedia di 50 anni fa Tre delle vittime erano mirandolesi. La ricostruzione dei drammatici eventi “Si sfracellano sull’Antelao, sette giovani in cordata”. Questo il titolo che tutti i giornali nazionali recarono a caratteri cubitali, nelle loro prime pagine di giovedì 28 luglio 1960. Tre di loro erano mirandolesi: Anna Galavotti, Romano Giovannoni e Alberto Pivetti. Ricorre quest’anno il 50° anniversario della disgrazia. Si trattò di una tragedia terrificante che, per il numero di persone coinvolte e per la loro giovane età, colpì profondamente, con reali sentimenti di dolore e sgomento, l’intera nazione. Oltre alla televisione, tutta la stampa nazionale continuò a riportare notizie di quella che rimane tuttora la più grande sciagura alpinistica accaduta sull’Antelao che, con i suoi 3.263 metri, è secondo solo alla Marmolada ed è ritenuto “montagna buona e facile”. Le cause della tragedia Sulle cause della sciagura sono corsi fiumi di inchiostro, ma la mancanza di testimoni consente soltanto supposizioni: si sa che le vittime erano legate in un’unica cordata e che non avrebbero dovuto esserlo. Tuttavia la presenza nel gruppo di Parolo Armantino (ex Ufficiale degli Alpini) e di Alberto Pivetti, pure esperto alpinista, lascia pensare che tutti fossero legati per motivi particolarissimi. Una delle ipotesi più verosimili è che, sulla via del ritorno dalla vetta, abbiano incontrato una placca di ghiaccio all’altezza di una strozzatura del canalone Opel, non più larga di una ventina di metri. Qui, forse, si legarono tutti insieme cedendo alla tentazione di scattare una fotografia del gruppo in cordata e qui, forse, scivolando precipitarono. Che fossero fermi lo dimostrò uno zaino appoggiato e ritrovato per terra. La caduta fu di 700 metri: i loro corpi esamini e martoriati si fermarono sul ghiaccio sottostante. L’orologio al polso di una delle vittime era fermo alle 2 e 15 (probabilmente le 14 e 15 di martedì 26 luglio) ora della disgrazia. Da quel momento silenzio assoluto e nessuno, per parecchie ore, avrebbe intuito quanto era accaduto. Straordinario calore ed esuberante allegria erano le componenti che regnavano fra i giovani ospiti di Villa Trieste; anche i meno giovani erano subito coinvolti e per questo la pensione era divenuta famosa a San Vito di Cadore. L’ambiente sereno, i cori, le escursioni e i giochi richiamavano un anno dopo l’altro i giovani che lo frequentavano ed i loro nuovi amici che immediatamente vi si inserivano. Il maestro Clerici, allora direttore della pensione per conto del Ctg di Carpi, non aveva problemi di alcun genere, se non quello di soddisfare le La montagna su cui hanno perso la vita i sette giovani, il 26 luglio 1960 Anna Galavotti Anna Galavotti, 18 anni, con i fratelli gestiva allora la privativa posta sotto il portico della frutta, in piazza Costituente. Successivamente i fratelli si dedicarono all’industria della maglieria. Era una ragazza molto esuberante e piena di vita. E’ sepolta nella tomba della famiglia Galavotti, nel cimitero di Mirandola, all’inizio del porticato dell’ala estrema a sinistra dell’ingresso. Romano Giovannoni Romano Giovannoni, 21 anni, era iscritto al 3° anno di Ingegneria all’Università di Modena. Oltre ad una viva intelligenza, aveva un animo estremamente buono e delicato. Risiedeva a Verona (dove il padre Ermogene era Capo stazione di Verona Porta Nuova), ma molti periodi della sua giovinezza li trascorse a Mirandola, presso i nonni paterni che allora abitavano in via Fanti. Alberto Pivetti Alberto Pivetti, 26 anni, era impiegato all’Ospedale di Mirandola. Giovane dotato di vivace intelligenza e di particolare sensibilità, amava molto viaggiare, studiare le lingue e, soprattutto, amava la montagna. Ne aveva scalate molte, acquisendo una notevole esperienza di escursionista – scalatore. E’ sepolto nel cimitero di Mirandola, nel mezzo dell’ultimo porticato (a destra), dietro la Cappella. primarie ed enormi esigenze fameliche di tanta insaziabile gioventù. l’ansia e i primi soccorsi Il ritardo della comitiva, attesa per il tardo pomeriggio cominciò a preoccupare un po’ tutti. Alle 18 il maestro Clerici andò a parlare con la guida alpina di San Vito, signor Bonafede che lo tranquillizzò, perché il mattino, nello scendere dall’Antelao con due clienti, aveva incontrato la comitiva: i sette, assicurò, salivano bene e regolarmente. Alle 21 la preoccupazione aumentò, alle 22 divenne ansia ed alle 22,30 il maestro Clerici corse ad avvertire il Capo della locale sezione del Soccorso Alpino. Dieci minuti dopo, alla luce delle lanterne, partirono due guide con l’accordo che da una forcella sopra il rifugio Galassi, avrebbero sparato, alle tre della notte, razzi verdi se avessero trovato la comitiva, rossi in caso contrario. Alle tre, puntualmente, si alzarono i razzi: erano rossi. Un altro gruppo di guide e di carabinieri era partito da San Vito: incontrarono gli altri due poi, insieme, verso le 9 scoprirono su un sentiero roccioso una piccozza e lo zaino predetto. Un’ora più tardi trovarono il sanguinoso viluppo di corpi sfracellati. Qualche giornale di allora, con superficialità, espresse critiche all’organizzazione tecnica della gita. La comitiva si era invece premurata di avere tutta l’attrezzatura occorrente, mentre Pivetti aveva ripetutamente telefonato al Centro Meteorologico di Venezia ricevendo assicurazioni sullo stato del tempo. Sul libro di vetta, custodito sotto un grosso sasso, a pagina 95 si trovò scritto scherzosamente: «26 luglio 1960. Del Ctg di Carpi (Villa Trieste di San Vito) i più valenti escursionisti scalarono in data odierna il Re delle Dolomiti: Pivetti Alberto – a. 26 – Mirandola; Galavotti Anna – a. 18 - Mirandola; Giovannoni Romano – a.21 – Verona; Odette Rossi – a. 20 – Carpi; Paraocchi Dott. Paolo – a. 27 – Cagliari; Rosalba Melas a. 26 – Cagliari (Cai); Parolo Armantino di Montagnana». Poco dopo, sulla via del ritorno perirono. Le esequie ebbero luogo il 29 luglio a San Vito alla presenza dei Vescovi di Belluno e Carpi e, nello stesso giorno, venne dichiarato il lutto cittadino. A Mirandola l’estremo saluto alle salme di Alberto Pivetti e di Anna Galavotti fu dato il 30 dello stesso mese, anche qui proclamato giorno di lutto cittadino, alla presenza di una folla enorme che per ore paralizzò tutte le attività. Romano Giovannoni venne invece sepolto a Verona dove allora risiedeva la sua famiglia. In questi ultimi anni, dopo la morte dei genitori, anche la salma di Romano è stata traslata a Mirandola, presso la tomba di famiglia, posta nell’arcata che precede l’ultima recente aggiunta dietro la Cappella. il 26 luglio il ricordo Il prossimo 26 luglio, in Duomo, alle 19 verrà celebrata una Santa Messa in suffragio dei sette giovani caduti sull’Antelao. 30 · giugno 2010 teatro L’attrice e regista mirandolese ha messo in scena la società deciso insieme il tema: affrontare il dolore provocato dalla perdita di una persona, il padre in questo caso. Se in una famiglia, o comunità, persino in uno Stato chi muore aveva una personalità forte, il vuoto lasciato dalla sua mancanza provoca terremoti emotivi, lotte di potere, sgomitamenti per prenderne il posto. Pur di riappropriarsi di un pezzo di memoria, di legittimo riconoscimento, si è disposti a uccidere. Chiunque di noi abbia vissuto una situazione di eredità da spartire, grande o piccola che sia, non importa, sa che anche di fronte a oggetti di poco valore si possono scatenare liti furibonde, che magari durano anni. Per affrontare questi sentimenti così dolorosi, ma anche così ridicoli se visti con gli occhi di un estraneo, mi serviva uno scrittore che riportasse la lite familiare ai grandi miti e nello stesso tempo che ci facesse riflettere sulle nostre stupidità. La scenografia ricorda un quadro di Matisse Si tratta de “Il silenzio abitato delle case” che è anche il sottotitolo dello spettacolo. La scenografia è di un altro quasi mirandolese Davide Amadei. In un unico luogo dal pavimento rosso vengono disegnate con le luci le tre stanze. Alle pareti la carta da tappezzeria copiata da Matisse: una specie di giungla di grandi foglie di ficus, che allude all’eccesso animalesco dei comportamenti. Dove sarà possibile vedere lo spettacolo? A Bologna sicuramente lo riprenderemo in autunno. Spero anche in altre città, magari a Mirandola! Ma forse sapete che in Italia la cultura, e dunque anche il teatro, non sono ritenuti beni importanti. Concetto sbagliato perché è la cultura che costruisce le comunità. L’8 e 9 maggio scorsi, presso il teatro del Popolo di Concordia, la Scuola di Danza “Les Arts” diretta da Alessia Goldoni si è esibita in due serate di grande spettacolo. La prima è stata dedicata alla danza classica e moderna con “Mary Poppins”, curata dall’insegnante Emanuela Mussini, mentre nel corso della seconda serata è stato messo in scena lo spettacolo “Urban Groove” curato dall’insegnante e direttrice della Scuola Alessia Goldoni dedicato all’espressione massima della cultura hip hop. Gruppi di allievi di hip hop new style, hype, breakdance, raggajam, afro-danza si sono esibiti in coreografie ad alto livello tecnico ed espressivo, insieme a gruppi ospiti di ballo professionisti provenienti da tutta l’Emilia Romagna che hanno intrattenuto al meglio il pubblico con uno show durato quasi tre ore. Sono stati due appuntamenti entusiasmanti, dove artisti e pubblico si sono uniti creando un’atmosfera di grande energia e impatto. La Scuola di Danza “Les Arts” riprenderà i corsi dal 6 settembre 2010 presso via Bernardi, 3/F (di fronte al Famila) a Mirandola. Le belle Stanze di Marinella Applausi di critica e pubblico per il lavoro della Manicardi Marinella Manicardi mirandolese che vive e lavora a Bologna è attrice e regista di Stanze. Lo spettacolo è stato presentato al Teatro delle Moline/Arena del Sole con ottimo successo di pubblico e di critica. Abbiamo rivolto alcune domande all’artista. Di che cosa tratta Stanze? Dell’eredità di un piccolo appartamento di tre stanze: soggiorno bagno, letto. Due sorelle, una organizzatrice di eventi, l’altra eterna ricercatrice universitaria, si incontrano nella casa dove è morto il padre, allontanatosi dalla loro vita quando erano ancora bambine. Il padre è morto e contro di lui le sorelle vogliono disfarsi velocemente di questa casa, quasi a cancellare il dolore dell’abbandono subito, oppure appropriarsene velocemente, per la stessa ragione. In scena oltre a lei e a Alessandra Frabetti, c’è anche Marina Pitta. è la vicina, che sembra conoscere molto bene la casa e chi la abitava, è la vicina gentile che porta i biscotti, ma anche la persona che ha ricevuto le confidenze del padre, il suo arbitrio orgoglioso. Sarà lei ad assumere ogni tanto il ruolo del padre scatenando le ire delle due, il loro bisogno di risarcimento affettivo. Il testo è di Marcello Fois. Perché ha chiesto la collaborazione a uno scrittore di noir ? Perché Fois sa affondare nei nostri peggiori sentimenti senza timore. Conosco Marcello da molti anni. Abbiamo Tutto esaurito a Concordia con Les Arts di Alessia Goldoni giugno 2010 · 31 calcio Ripetuti trionfi per la squadra 1995 di Luigi Zottoli Una Folgore indimenticabile Primi assoluti in provincia, hanno vinto anche due tornei La stagione 2009-2010 per i Giovanissimi 1995 dalla Folgore è stata densa di soddisfazioni e vittorie. Classificatisi primi nel girone B del campionato provinciale – con solo una sconfitta, un pareggio, e tante vittorie – domenica 23 maggio hanno incontrato, nel campo neutro di San Prospero la prima classificata del girone A: il Cognento Young Boys. La partita è iniziata bene per la Folgore tanto che al 4° minuto realizzava il goal del vantaggio il suo goleador Riccardo Golinelli. Il vantaggio veniva annullato al 15°, quando su una difettosa respinta del portiere Elia Morselli il Cognento con Mattia Bianco pareggiava. Il primo tempo si concludeva sul risultato di parità. Alla ripresa la Folgore entrava in campo con maggiore determinazione e la sua superiorità è stata ampiamente dimostrata. Al 17° minuto, infatti, su azione propiziata da Riccardo Vandelli, Riccardo Golinelli realizzava il goal del vantaggio, e la sua doppietta personale. Tre minuti dopo, al 20°, giungeva anche il goal di Davide Bregola, e al 25° chiudeva la partita sul 4 a 1 il bel goal realizzato da Vandelli, in giornata di gra- In piedi, da sinistra: vice allenatore Maurizio Michelini, Pasquale Romano, Giulio Zavatta, Riccardo Vandelli, Eugenio Belluzzi, Alessandro Giudice, Simone De Blasio, Riccardo Quarta, Elia Morselli, Davide Bregola, Alessandro Quarta, allenatore Luigi Zottoli (con la mascotte della squadra Carlo). Inginocchiati , da sinistra: Riccardo Michelini, Nicolò Golinelli, Mattia Bocchi, Dino Riccio, Matteo Roversi, Carlo Bergamini, Zenel Cela, Matteo Cavicchioli, Riccardo Golinelli. Il “Galilei” trionfa ai regionali di volley L'Istituto superiore "Galilei" di Mirandola è campione regionale di pallavolo femminile. Le ragazze mirandolesi hanno conquistato il titolo il 24 maggio battendo nel triangolare di finale le rappresentative scolastiche di Forlì e di Parma, offrendo un gioco spettacolare e redditizio. Queste le atlete: Anna Razzaboni, Elisa Bellodi, Laura Le Jeune, Ilaria Forzati, Chiara Tagliavini, Elena Forapani, Gaia Mantovani, Cecilia Poltronieri, Giorgia Potenza, Lucia Bondavalli ed Elena Muracchini. Insegnante accompagnatore era Gianluca Canossa. L’Under 13 di Hockey campione in Coppa Italia I neocampioni della Pico con la Coppa Italia zia. Il Presidente Provinciale della Figc di Modena consegnava, pertanto, la coppa per il secondo posto al Cognento e quella per il risultato più ambito al capitano della Folgore Riccardo Golinelli. Quest'anno i Giovanissimi 1995 hanno dato tante soddisfazioni all’allenatore Luigi Zottoli e al suo vice Maurizio Michelini e prestigio alla Folgore . Ricordiamo anche la vittoria conseguita al Torneo di Massa Finalese, il 1° maggio, e la vittoria al Torneo di Finale Emilia, il 22 maggio. Nei prossimi giorni la squadra è chiamata a giocare la semifinale al 29esimo Torneo di Calcio Giovanile organizzato dalla Polisportiva 4 Ville di Villanova di Modena. I ragazzi, insieme ai loro tifosi più affezionati (genitori e famigliari) si recheranno poi in Spagna dal 27 giugno al 3 luglio, per disputare il Torneo internazionale “ 23esima Copa Catalunya” a Malgrat de mar (Barcellona). Un grande in bocca al lupo a tutti. Grande soddisfazione in casa Hockey Pico Mirandola per la netta vittoria in Finale di Coppa Italia contro la quotatissima Roller Bassano, battuta per 8 reti a 0 al termine di un incontro che non ha avuto storia. Gli Under 13 guidati dal coach Ruben Jofré sono stati perfetti in ogni ruolo ed in ogni partita giocata, cominciando dalla qualificazione contro il Roller Novara, battuto per 10 a 2, per proseguire con la rimonta sul Breganze nel match conclusosi sul 4 a 4 e arrivando alla semifinale vinta in scioltezza contro il Matera per 13 a 1. Ma il vero capolavoro è stata la Finale, con i ragazzi concentratissimi, che non hanno concesso palline goal agli avversari, dati per sicuri vincitori... Un grande grazie va al capitano Davide Gavioli (ottimo anche in difesa) con 13 reti al suo attivo, Umberto Lodi (una sicurezza sotto rete) con 12 reti, Alessandro Bergonzini (una diga invalicabile), Riccardo Parmigiani (altrettanto attento in difesa e pungente in attacco) con 2 reti all'attivo, Lorenzo Galavotti (micidiale nel tiro da fuori) con 5 reti all'attivo, Alessio Contini (bravo in difesa e pungente in attacco) con 2 reti all'attivo, Andrea Pradella (bravissimo e attento in ogni ruolo) con 2 reti all'attivo ed i portieri Federico Luppi e Fabio Casari che si sono alternati dando sicurezza alla squadra. L'Hockey Pico continua dunque il trend assolutamente positivo degli ultimi anni grazie al duro lavoro ed alla abnegazione di atleti, allenatori (Jofré, Silvano Galavotti, Gian Marco Lanaro e Daniele Pellacani) e dirigenti.