Il carnevale

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Il carnevale
Il carnevale
Quando si festeggia il carnevale. Perchè ci si maschera. Il significato religioso.
Carnevale ambrosiano. Carnevale nell'antichità. Il nome. Maschere popolari.
Coriandoli e stelle filanti. Carnevali famosi in Italia e all'estero. Le ricette tipiche.
Quando è Carnevale?
Il carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cristiana (ed in modo particolare in
quelli di tradizione cattolica) nel periodo di tempo immediatamente precedente alla Quaresima; in
quanto immediatamente precedente alla Quaresima, il periodo della celebrazione varia di anno in
anno, mentre la durata della festa può variare (a seconda della tradizione) da una settimana a
qualche mese. I principali eventi si concentrano comunque tra febbraio e marzo.
Il Carnevale per la Chiesa Cattolica.
La Chiesa cattolica considera il Carnevale come un momento per riflettere e riconciliarsi con Dio. Si
celebrano le Sante Quarantore (o carnevale sacro), che si concludono, con qualche ora di anticipo, la
sera dell'ultima domenica di carnevale. Il Carnevale ha termine il Martedì grasso, giorno che precede
il Mercoledì delle Ceneri, quando ha inizio la Quaresima. Un'eccezione è data dal carnevale di
Borgosesia che prevede un'appendice nei giorni di inizio della Quaresima con la festa detta del Mercu
Scurot.
Carnevale ambrosiano.
Viene festeggiato dove si osserva il rito ambrosiano, ovvero nella maggior parte delle
chiese dell'arcidiocesi di Milano e in alcune delle diocesi vicine, la Quaresima inizia con
la prima domenica di Quaresima; l'ultimo giorno di carnevale è il sabato, 4 giorni dopo
rispetto al martedì in cui termina dove si osserva il rito romano. La tradizione vuole
che il vescovo sant'Ambrogio fosse impegnato in un pellegrinaggio e avesse annunciato il proprio
ritorno per carnevale, per celebrare i primi riti della Quaresima in città. La popolazione di Milano lo
aspettò prolungando il carnevale sino al suo arrivo, posticipando il rito delle Ceneri che
nell'arcidiocesi milanese si svolge la prima domenica di Quaresima. In realtà la differenza è dovuta al
fatto che anticamente la Quaresima iniziava dappertutto di domenica, i giorni dal mercoledì delle
Ceneri alla domenica successiva furono introdotti nel rito romano per portare a quaranta i giorni di
digiuno effettivo, tenendo conto che le domeniche non erano mai stati giorni di digiuno. Questo
carnevale, prende il nome di carnevalone.
Festeggiamenti: maschere e carri allegorici
I festeggiamenti si svolgono in pubbliche parate e sfilate in cui l'elemento più caratteristico è la
tradizione del mascheramento (Vedi "Maschere popolari italiane") e l'uso dei carri allegorici di
cartapesta che trattano svariati temi, dalla satira politica, alla storia, dalla religione a temi di
attualità. Inoltre si mangiano dolci e cibi tradizionalmente tipici legati a questa festa (vedi "Ricette
tipiche di carnevale").
Il Carnevale nell'antichità.
Nonostante sia tipica della tradizione cristiana, la celebrazione carnevalesca ha origini da festività
molto più antiche come ad esempio nelle dionisiache greche e nei saturnali romani (foto) in cui gli
obblighi sociali e le gerarchie venivano sostituite col rovesciamento dell'ordine, lo scherzo ed la
dissolutezza.
Nel Medioevo gruppi di contadini di classi diverse si battevano per la strada con sassi e bastoni (da
cui nasce l’uso dell’attuale manganello in plastica) mentre i signori duellavano “elegantemente”
dentro i palazzi. Più tardi presero piede le maschere, che consentivano anche ai poveri di fingersi
ricchi e potenti grazie a semplici travestimenti e scambi di ruoli
Il termine "carnevale".
Deriva dal latino "carnem levare" ("eliminare la carne"), poiché anticamente indicava il banchetto che
si teneva subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.
Perchè ci si maschera?
Il mascherarsi rappresenta un modo per uscire dal quotidiano, disfarsi del proprio ruolo sociale,
negare sé stessi per divenire altro. Vedi "Maschere popolari in Italia: costume e origini".
Simboli del carnevale: coriandoli e stelle filanti
I coriandoli sono piccoli ritagli di carta colorata usati nelle festività per essere lanciati
in aria o su persone. Tipici del Carnevale e di altre festività come il Capodanno. Spesso
il loro uso è abbinato a quello delle stelle filanti. In inglese, tedesco, francese,
olandese, svedese e in spagnolo sono stranamente chiamati con il termine italiano di
confetti. Nel Rinascimento per Carnevale i semi del coriandolo venivano glassati con lo
zucchero, e da li iniziò la tradizione dei coriandoli a Carnevale, in un secondo momento formati da
pallottoline di gesso, attualmente dischetti di carta multicolori.Le stelle filanti sono lunghe strisce di
carta colorate che lanciate insieme ai coriandoli danno ancora più colore ed allegria al carnevale.
Carnevali famosi in Italia
Carnevale di Viareggio (Toscana), della Versilia (Toscana), di Venezia (Veneto), di Putignano (Puglia)
e di Cento (Emilia Romagna), di Fano (Marche), di Acireale (Sicilia), di San Eraclio di Foligno
(Umbria), di Sciacca Terme (Agrigento, Sicilia) e di Imola (Emilia Romagna), di Ivrea (Torino).
Carnevali famosi all'estero
Il più famoso al mondo è indubbiamente quello di Rio de Janeiro (Brasile).