transizione ai principi contabili internazionali gruppo
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transizione ai principi contabili internazionali gruppo
Gruppo AEM Torino TRANSIZIONE AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI GRUPPO AEM TORINO 1 Gruppo AEM Torino 2 Gruppo AEM Torino INDICE Premessa................................................................................................................................. 5 Evoluzione del quadro normativo di riferimento........................................................................... 5 Prima applicazione dei principi contabili internazionali (IFRS 1) ................................................... 8 Principi contabili e criteri di valutazione .....................................................................................10 Riconciliazioni richieste dall’IFRS 1...........................................................................................22 Stato patrimoniale consolidato IAS/IFRS al 1° gennaio 2004 e al 31 dicembre 2004 e conto economico consolidato IAS/IFRS per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2004 ..............................23 Note di commento alle principali rettifiche IAS / IFRS apportate alle voci dello Stato Patrimoniale al 1° gennaio 2004 ed al 31 dicembre 2004...................................................................................28 Prospetto di riconciliazione del Patrimonio Netto........................................................................33 Effetti sul Patrimonio Netto derivanti dall’applicazione a partire dal 1° gennaio 2005 dello IAS 39.38 Relazione della società di revisione...........................................................................................41 3 Gruppo AEM Torino 4 Gruppo AEM Torino Premessa A partire dall’esercizio 2005 le società con titoli ammessi alle negoziazioni in un mercato regolamentato dell’Unione Europea redigono il bilancio consolidato conformemente ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS). Pertanto il Gruppo AEM Torino, come consentito dalla Consob, adotta i principi contabili internazionali a partire dalla relazione semestrale consolidata 2005 con data di transizione agli IFRS 1 gennaio 2004. Invece, la Capogruppo AEM Torino S.p.A. e le società del Gruppo, ancora per l’esercizio 2005, redigeranno i propri consuntivi secondo le disposizioni del Codice Civile e dei principi contabili nazionali elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e Ragionieri, come consentito dal decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005. Il Gruppo AEM Torino ha conferito l’incarico di revisione completa per la verifica dei prospetti di riconciliazione preliminari IFRS al 1° gennaio 2004 e al 31 dicembre 2004 alla società di revisione KPMG S.p.A.. Evoluzione del quadro normativo di riferimento Si illustrano di seguito le linee guida e il quadro normativo di riferimento applicabili alle società quotate in ambito Unione Europea circa le modalità di transizione agli IAS/IFRS. • L’adozione del Regolamento n. 1606 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel luglio 2002, che prevede, a partire dal 2005, l’applicazione obbligatoria dei principi IAS/IFRS per i conti consolidati delle società quotate nei mercati regolamentati della UE; tale regolamento aveva, tra l’altro, dato agli Stati membri la facoltà di consentire o di imporre l’applicazione degli IAS/IFRS anche alla redazione dei bilanci d’esercizio delle società quotate e di quelli d’esercizio e consolidati delle società non quotate. • L’adozione da parte della Commissione Europea, del Regolamento n. 1725 del 29 settembre 2003 che ha omologato i principi contabili internazionali e le relative interpretazioni esistenti alla data del 14 settembre 2002; da tale processo di omologazione erano stati esclusi gli IAS 32 e 39, riguardanti rispettivamente l’informativa e la valutazione degli strumenti finanziari, nonché le relative interpretazioni (SIC 5, 16 e 17). • L’emanazione, da parte del legislatore italiano, della Legge 31 ottobre 2003, n. 306 (Legge Comunitaria 2003) con la quale (art. 25) è stata esercitata l’opzione consentita dal citato Regolamento comunitario n. 1606/2002, delegando pertanto il Governo ad adottare entro un anno dall’entrata in vigore della legge (entro cioè il 30 novembre 2004) uno o più decreti legislativi di attuazione della facoltà prevista nel citato Regolamento comunitario. 5 Gruppo AEM Torino • La raccomandazione del CESR (Committee of European Securities Regulators) pubblicata il 30 dicembre 2003 e contenente le linee guida per le società quotate in ambito UE circa le modalità di transizione agli IAS/IFRS. • L’emanazione del decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 in attuazione della Legge delega di cui al punto precedente, che prevede che le imprese quotate obbligate dal Regolamento comunitario n. 1606/2002 alla redazione del bilancio consolidato in base agli IAS/IFRS possano redigere, già a partire dal 2005, anche i bilanci individuali secondo tali principi (l’obbligo decorre dal 2006). La facoltà di applicare gli IAS/IFRS sia per la redazione del bilancio d’esercizio, che per il bilancio consolidato, è concessa anche alle società non quotate a partire dal 2005. • L’adozione da parte della Commissione Europea dei Regolamenti n. 707 del 6 aprile 2004, che ha omologato l’IFRS 1 “Prima adozione degli International Financial Reporting Standards”; n. 2086 del 19 novembre 2004, che ha omologato, con alcune limitazioni, lo IAS 39; n. 2236, 2237 e 2238 del 29 dicembre 2004 con i quali sono stati omologati lo IAS 39 e gli altri principi contabili rivisti dallo IASB nel dicembre 2003 e marzo 2004, i nuovi principi IFRS emessi nel marzo 2004 (ad esclusione dell’IFRS 2, approvato dalla Commissione Europea con Regolamento n. 211 del 4 febbraio 2005), nonché il documento interpretativo IFRIC 1 “Cambiamenti nelle passività iscritte per smantellamento, ripristini e passività similari”, pervenendo così ad un sistema ormai stabile di principi contabili. Peraltro, la versione dello IAS 39 approvata dalla UE con il citato regolamento n. 2086 differisce dal testo approvato dallo IASB per quanto concerne taluni aspetti della valutazione delle passività al fair value e delle macro coperture del rischio tasso di portafoglio di attività e passività. Inoltre CONSOB ha previsto un regime transitorio per agevolare la transizione ed ha emanato nuove disposizioni in materia di informativa infraannuale, modificando gli articoli 81 “Relazione semestrale” e 82 “Relazione trimestrale” e inserendo gli articoli 81 bis “Relazione semestraleRegime transitorio” e 82 bis “Relazione trimestrale – Regime transitorio” del Regolamento n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche. In merito all’esercizio 2005 sono previste le seguenti indicazioni: • Prima e Seconda Trimestrale – Criteri di applicazione: opzione tra IAS/IFRS e principi contabili nazionali; Contenuto informativo: Allegato 3D del Regolamento emittenti oppure IAS 34 “Bilanci intermedi” nella prima opzione e Allegato 3D del Regolamento emittenti nella seconda opzione. E’ richiesta una riconciliazione come prevista dall’IFRS 1, paragrafi 39 e 40, del patrimonio netto alla data di inizio e fine dell’esercizio precedente e del risultato economico 6 Gruppo AEM Torino dell’esercizio precedente determinati sulla base delle previdenti regole contabili rispetto ai valori determinati in conformità degli IAS/IFRS. • Relazione semestrale - Criteri di applicazione: opzione tra IAS/IFRS e principi contabili nazionali; Contenuto informativo: IAS 34 “Bilanci intermedi” nella prima opzione e Allegato 3C del Regolamento emittenti nella seconda opzione. Oltre alla riconciliazione di cui al punto precedente è richiesta una riconciliazione quantitativa dei dati di patrimonio netto e del risultato economico alla data di chiusura del semestre, determinati con criteri di redazione utilizzati per il bilancio dell’esercizio precedente, rispetto al valore degli stessi assunto in applicazione dei principi contabili internazionali. • Terza e Quarta Trimestrale - L’obbligo per l’adozione degli IAS/IFRS per le società quotate viene stabilito a partire dalla terza relazione trimestrale e le informazioni da fornire saranno quelle previste dall’allegato 3D del regolamento emittenti o alternativamente quelle dello IAS 34 “Bilanci intermedi”. 7 Gruppo AEM Torino Prima applicazione dei principi contabili internazionali (IFRS 1) Il bilancio di apertura alla data di transizione degli IAS/IFRS (1° gennaio 2004) è stato redatto in base ai seguenti criteri: • Sono state rilevate tutte le attività e le passività la cui iscrizione è richiesta dai principi IAS/IFRS. • Non sono state rilevate quelle attività e passività la cui iscrizione non è permessa dai principi IAS/IFRS. • Opportune riclassifiche sono state effettuate per assicurare la corretta classificazione in base ai nuovi principi IAS/IFRS; gli IAS/IFRS sono stati applicati nella valutazione di tutte le attività e passività rilevate. • Tutti le rettifiche risultanti dalla prima applicazione degli IAS/IFRS sono state rilevate con contropartita nel patrimonio netto (Riserva IAS). Il dettaglio della composizione della Riserva IAS viene illustrato nel prospetto di movimentazione di Patrimonio Netto. Si precisa che la valutazione e la misurazione delle grandezze contabili, sia per quanto riguarda le rettifiche di bilancio consolidato 2004 sia per i dati del primo semestre 2005, si basano sui principi IAS/IFRS in vigore ad oggi e sulla loro attuale interpretazione così come risultanti dai documenti emessi finora dall’International Financial Reporting Committee (IFRIC); gli IAS/IFRS in vigore al 31 dicembre 2005 potrebbero differire da quelli utilizzati per la predisposizione del presente documento, per effetto di future omologazioni da parte della Commissione Europea di nuovi standard, nuove interpretazioni, linee guida emesse dall’International Financial Reporting Interpretation Commitee. Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2005 potrebbe essere interessato da tali modifiche. Il Gruppo AEM Torino ha applicato i criteri di valutazione di seguito illustrati adottando un approccio retrospettivo, salvo i casi nei quali ha scelto di applicare le esenzioni concesse dall’IFRS 1. Le esenzioni opzionali scelte dal Gruppo sono le seguenti: 1. Aggregazioni d’imprese: il Gruppo AEM Torino ha scelto di adottate l’IFRS 3 in maniera prospettica a partire dal 1°gennaio 2004. 2. Benefici ai dipendenti: il Gruppo AEM Torino si avvale dell’esenzione che prevede l’adozione prospettica, alla data di transizione, del c.d. “corridor approach” nel riconoscimento delle perdite e degli utili attuariali risultanti dalle valutazioni dei dipendenti a prestazioni definite. 3. Strumenti finanziari: il Gruppo AEM Torino si avvale dell’esenzione che prevede la possibilità di non applicare ai dati comparativi che saranno inseriti nel primo bilancio redatto 8 Gruppo AEM Torino secondo gli IFRS le previsioni contenute nello IAS 32 e nello IAS 39. Conseguentemente la transition date per l’adozione dello IAS 32 e dello IAS 39 nella rilevazione e nella valutazione degli strumenti finanziari è posticipata al 1° gennaio 2005. Tutti gli strumenti finanziari così come definiti dallo IAS 32 e dallo IAS 39 sono stati pertanto valutati coerentemente con i principi applicati nel bilancio consolidato redatto secondo i principi italiani ai fini della predisposizione dei saldi di apertura IAS/IFRS al 1° gennaio 2004, del conto economico e dello stato patrimoniale al 31 dicembre 2004. Le altre esenzioni previste dall’IFRS 1 non sono applicabili al Gruppo AEM Torino. 9 Gruppo AEM Torino Principi contabili e criteri di valutazione Principi generali Di seguito sono indicati i criteri adottati nella redazione dei prospetti di riconciliazione al 1° gennaio e al 31 dicembre 2004 che sono gli stessi che si prevede di adottare nella redazione del bilancio consolidato 2005. Il bilancio consolidato del Gruppo AEM Torino sarà predisposto nel rispetto degli IAS/IFRS emessi dall’International Accounting Standards Board e omologati dall’Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente nominate Standing Interpretations Committee (SIC). I criteri di valutazione adottati nella redazione dei prospetti di riconciliazione al 1° gennaio e al 31 dicembre 2004 sono conformi a quanto previsto dai principi contabili internazionali nella versione omologata secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002. Si precisa che i prospetti di riconciliazione IAS/IFRS, essendo predisposti solo ai fini del progetto di transizione per la redazione del primo bilancio consolidato completo secondo gli IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea, sono privi dei dati comparativi e delle necessarie note esplicative che sarebbero richiesti per rappresentare in modo completo la situazione patrimonialefinanziaria ed il risultato economico consolidati del Gruppo Azienda Energetica Metropolitana Torino in conformità ai principi IFRS. I valori delle voci di bilancio sono espressi in migliaia di euro. Principi di consolidamento Nell’area di consolidamento rientrano le società controllate, le società collegate e le partecipazioni in joint ventures. Società controllate Sono considerate controllate le imprese in cui il Gruppo esercita il controllo. Tale controllo esiste quando il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di un’impresa al fine di ottenere benefici dalla sua attività. I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. Le quote di patrimonio netto e del risultato attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente rispettivamente nello stato patrimoniale e nel conto economico consolidati. 10 Gruppo AEM Torino Le società controllate sono consolidate con il metodo integrale, che prevede l’eliminazione delle operazioni infragruppo e di eventuali utili e perdite non realizzati. Società collegate Sono considerate collegate le società nelle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche finanziarie ed operative. Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle collegate, contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, a partire dalla data in cui inizia l’influenza notevole fino al momento in cui tale influenza notevole cessa di esistere. Qualora l’eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite della collegata ecceda il valore contabile della partecipazione in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non è rilevata, ad eccezione e nella misura in cui il Gruppo abbia l’obbligo di risponderne. Società a controllo congiunto Sono società sulla cui attività il Gruppo ha un controllo congiunto, in virtù di accordi contrattuali. Il bilancio consolidato include, linea per linea, la quota di pertinenza del Gruppo di ricavi, costi, attività e passività delle società a controllo congiunto dalla data in cui ha inizio il controllo congiunto alla data in cui questo cessa. Transazioni eliminate nel processo di consolidamento Nella predisposizione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni significative tra le società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzate su operazioni infragruppo. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni con imprese a controllo congiunto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in tali imprese. Su tutte le rettifiche di consolidamento è valutato il relativo effetto fiscale. Criteri di valutazione Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di conferimento o di acquisto o di costruzione interna. Nel costo sono compresi tutti i costi direttamente imputabili necessari a rendere l’attività disponibile per l’uso (comprensivo, quando rilevante, ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale dei costi stimati per lo smantellamento, per la rimozione dell’attività e per la bonifica del luogo), al netto di sconti commerciali e abbuoni. Gli oneri finanziari relativi all’acquisto di un’immobilizzazione vengono capitalizzati per la quota imputabile ai beni fino al momento della loro entrata in esercizio. 11 Gruppo AEM Torino Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. In particolare, secondo tale principio, il valore del terreno e quello dei fabbricati che insistono su di esso vengono separati e solo il fabbricato viene assoggettato ad ammortamento. I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti alle immobilizzazioni cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle stesse. Hanno natura incrementativa le spese che comportino ragionevolmente un aumento dei benefici economici futuri, quali l’aumento della vita utile, l’incremento della capacità produttiva, il miglioramento delle qualità del prodotto, l’adozione di processi di produzione che comportino una sostanziale riduzione dei costi di produzione. Le immobilizzazioni materiali in corso di costruzione comprendono i costi relativi alla costruzione di impianti di produzione e distribuzione dell’energia elettrica e del calore sostenuti fino alla data di riferimento. Tali investimenti sono ammortizzati a partire dalla data di entrata in funzione nel ciclo di produzione. Le immobilizzazioni, compresi i beni gratuitamente devolvibili, sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; le aliquote applicate sono riportate nella sezione relativa alle note di commento dell’attivo. I contributi pubblici in conto capitale che si riferiscono ad immobilizzazioni materiali sono registrati come ricavi differiti e accreditati al conto economico lungo il periodo di ammortamento dei relativi beni. I beni detenuti per effetto di contratti di leasing finanziario sono inclusi tra le immobilizzazioni materiali secondo la metodologia finanziaria contrapponendo nel passivo un debito di pari importo. Tale debito viene progressivamente ridotto sulla base del piano di rimborso delle quote capitale. Il valore del bene iscritto tra le immobilizzazioni viene sistematicamente ammortizzato sulla base dell’aliquota ritenuta rappresentativa della residua possibilità di utilizzazione dell’immobilizzazione stessa. Immobilizzazioni immateriali Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte nell’attivo dello Stato Patrimoniale quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere determinato in modo attendibile. Esse sono iscritte al valore di conferimento, al costo di acquisizione o di produzione inclusivo degli eventuali oneri accessori. Le attività immateriali a durata definita sono ammortizzate sistematicamente in funzione della loro prevista utilità futura, in modo che il valore netto alla chiusura del periodo corrisponda alla loro 12 Gruppo AEM Torino residua utilità o all’importo recuperabile secondo i piani aziendali di svolgimento dell’attività produttiva. L’ammortamento inizia quando l’attività è disponibile per l’uso. I costi di sviluppo sono oggetto di capitalizzazione solo se sia dimostrabile: • la possibilità tecnica di completare l’attività immateriale in modo da essere disponibile per l’uso o per la vendita; • l’intenzione di completare l’attività immateriale per usarla o venderla; • la capacità ad usare o vendere l’attività immateriale; • la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile all’attività immateriale durante il suo sviluppo; • la disponibilità di risorse tecniche, finanziarie e di altro tipo adeguate per completare lo sviluppo e per l’utilizzo o la vendita dell’attività immateriale; • in quale modo l’attività immateriale genererà probabili benefici economici futuri. Inoltre l’impresa deve dimostrare l’esistenza di un mercato per il prodotto dell’attività immateriale o per l’attività immateriale stessa. In mancanza di uno soltanto dei cennati requisiti i costi in questione sono interamente imputati al periodo del loro sostenimento. Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono relativi a licenze d’uso software ammortizzate in tre anni. Le altre immobilizzazioni immateriali sono relative ai costi sostenuti per la produzione interna di software (ammortizzati in tre anni). Le immobilizzazioni in corso ed acconti sono relative a costi, interni e esterni, connessi a immobilizzazioni immateriali per i quali non è stata ancora acquisita la titolarità del diritto e non risulta avviato il processo di utilizzazione economica. In questa voce sono comprese le licenze d’uso software ed i relativi costi sostenuti per l’implementazione. Tali investimenti vengono ammortizzati a partire dalla data di entrata in funzione nel ciclo di produzione. Le immobilizzazioni in corso ed acconti, in base allo IAS 36, ad ogni data di bilancio oppure ogniqualvolta vi sono indicazioni che l’attività immateriale ha subito una perdita di valore, vengono sottoposte ad impairment test al fine di verificare la corrispondenza tra valore contabile e valore recuperabile. Avviamento L'avviamento è inizialmente iscritto al costo e rappresenta l'eccedenza del costo d'acquisto rispetto alla quota di pertinenza dell'acquirente del fair value netto riferito ai valori identificabili delle attività e delle passività attuali e potenziali. In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo AEM Torino ha scelto di non applicare l’IFRS 3 – Aggregazioni di imprese – in modo retroattivo alle acquisizioni di aziende avvenute antecedentemente il 1° gennaio 2004; di conseguenza, l’avviamento generato su acquisizioni 13 Gruppo AEM Torino antecedenti la data di transizione agli IFRS è stato mantenuto al precedente valore determinato secondo i principi contabili italiani, previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore. L’avviamento viene allocato ad un’unità generatrice di flussi finanziari (cash generating unit) e non viene ammortizzato, ma annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, viene sottoposto a impairment test, come evidenziato nel paragrafo “Perdita di valore di immobilizzazioni materiali e immateriali”. Perdita di valore di immobilizzazioni materiali e immateriali Gli IAS/IFRS richiedono di valutare l’esistenza di perdite di valore delle immobilizzazioni materiali ed immateriali in presenza di indicatori specifici che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Viene effettuata una verifica di perdita di valore (impairment test), che consiste nella stima del valore recuperabile dell’attività e nel confronto con il relativo valore netto contabile. Il valore recuperabile è definito come il maggiore tra il prezzo netto di vendita (qualora esista un mercato attivo) e il valore d’uso del bene. Quest’ultimo è definito sulla base dell’attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall’utilizzo del bene o da un’aggregazione di beni (le cosiddette cash generating unit), al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile viene iscritta una perdita di valore. Se in esercizi successivi la perdita viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività o dell’unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla stima del nuovo valore recuperabile. Quest’ultimo non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata in precedenza alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico. Per attività non soggette ad ammortamento (avviamento, altre attività immateriali a vita utile indefinita) e per le immobilizzazioni immateriali non ancora disponibili per l’utilizzo, l’impairment test è effettuato con frequenza annuale indipendentemente dalla presenza di specifici indicatori. Strumenti finanziari - Partecipazioni valutate al Patrimonio Netto Si tratta di partecipazioni in società collegate, ovvero società sulle quali viene esercitata un’influenza notevole. Queste ultime sono valutate con il metodo del patrimonio netto, vale a dire per un importo pari alla corrispondente frazione del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio disponibile, rettificato per tenere conto delle differenze tra prezzo pagato e patrimonio alla data di acquisto. 14 Gruppo AEM Torino Le quote di risultato derivanti dall’applicazione del metodo del patrimonio netto sono iscritte in conto economico nella linea “Quota dell’utile o della perdita di collegate contabilizzate con il metodo del patrimonio netto”. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in apposito fondo rischi nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite nei confronti dell’impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite. - Altre partecipazioni Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni nel fair value sono imputati direttamente al patrimonio netto (Riserva di fair value) fino al momento in cui esse sono cedute o abbiano subito una perdita di valore; in tal caso, gli utili o le perdite complessivi precedentemente rilevati nel patrimonio netto sono imputati al conto economico del periodo. Quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite durevoli di valore, il cui effetto è rilevato nel conto economico. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il valore di carico della partecipazione è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell’impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite. - Attività e passività finanziarie Le attività e le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono iscritti inizialmente al fair value incrementato degli eventuali costi di transazione direttamente attribuibili, mentre le valutazioni successive vengono effettuate utilizzando il criterio del costo ammortizzato. - Crediti e Debiti commerciali I crediti commerciali e i debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati, poiché la componente temporale ha scarsa rilevanza nella loro valorizzazione, e sono iscritti al costo (identificato dal loro valore nominale). I crediti commerciali sono al netto del fondo svalutazione crediti che riflette la stima delle perdite su crediti. - Disponibilità liquide Le disponibilità liquide sono costituite dai valori in cassa, dai depositi a vista e da investimenti finanziari a breve termine (scadenza a tre mesi o meno dalla data di acquisto) e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione del loro valore. I depositi e i mezzi equivalenti, dopo la valutazione iniziale al costo, inclusi gli oneri accessori, sono valutati al fair value (attualizzazione dei futuri flussi di cassa se l’effetto dell’attualizzazione è 15 Gruppo AEM Torino rilevante) che normalmente corrisponde al costo di acquisto aumentato dell’eventuale rateo di interessi di competenza. Il denaro e i valori bollati in cassa sono valutati al valore nominale. - Strumenti finanziari di copertura Il Gruppo detiene strumenti di copertura adottati in ottica non speculativa esclusivamente con lo scopo di coprire la propria esposizione ai rischi tasso, cambio e commodity. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari di copertura sono contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting se vengono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: - all'inizio della copertura, o alla cosiddetta “first time adoption” per gli strumenti in essere al 1° gennaio 2005, vi è una documentazione formale della relazione di copertura e degli obiettivi aziendali di gestione del rischio e della strategia per effettuare la copertura; - si suppone che la copertura sia altamente efficace nell'ottenere la compensazione dei cambiamenti nel fair value (fair value hedge) o nei flussi finanziari (cash flow hedge) attribuibili al rischio coperto; - per le coperture di flussi finanziari, un'operazione prevista, che è oggetto di copertura, deve essere altamente probabile e deve presentare un'esposizione alle variazioni di flussi finanziari che potrebbe infine incidere sul risultato economico dell'esercizio; - l'efficacia della copertura può essere attendibilmente valutata, ossia, il fair value o i flussi finanziari dell'elemento coperto ed il fair value dello strumento di copertura possono essere attendibilmente valutati; - la copertura è stata valutata sulla base di un criterio ricorrente ed è considerata altamente efficace per tutta la vita del derivato. Gli strumenti finanziari di copertura vengono inizialmente iscritti al costo e successivamente esposti in bilancio al loro fair value. Il fair value degli strumenti derivati viene determinato sulla base delle curve forward di mercato (intrinsic value); per le opzioni il fair value è integrato dalla componente time value, che è funzione della vita residua dell’opzione e della volatilità del sottostante. Gli strumenti finanziari di copertura, ad ogni chiusura di bilancio, vengono sottoposti al test di efficacia al fine di verificare se la copertura abbia o meno i requisiti per essere qualificata come copertura efficace ed essere contabilizzata secondo i principi dell’hedge accounting. Se i requisiti previsti per l’applicazione dell’hedge accounting sono soddisfatti e: - si è in presenza di copertura di flussi finanziari (cash flow hedge), le variazioni del fair value dello strumento di copertura sono riportate a patrimonio netto per la quota efficace della copertura (intrinsic value) e sono rilevate a conto economico per la parte time value e per l’eventuale quota inefficace (overhedging); 16 Gruppo AEM Torino - si è in presenza di copertura di fair value (fair value hedge), le variazioni del fair value, sia dello strumento di copertura che dello strumento coperto, sono rilevate a conto economico. Se i requisiti previsti per l’applicazione dell’hedge accounting non sono soddisfatti gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value del solo strumento finanziario di copertura, sono iscritti interamente a conto economico. Rimanenze I materiali e gli apparecchi di scorta per la manutenzione e la costruzione di impianti e le rimanenze di materie prime, vale a dire l’olio combustibile e il gasolio, sono valutati al minore tra il costo (costituito dal costo d’acquisto, dai costi di trasformazione e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali) e il valore netto di realizzo desumibile dall’andamento di mercato. Il costo delle rimanenze viene determinato adottando il criterio del costo medio ponderato. Il valore netto di realizzo per le materie prime, i semilavorati e i prodotti finiti acquisiti dall’esterno è rappresentato dal costo di sostituzione. Se il costo delle rimanenze non può essere recuperato poiché esse sono danneggiate, sono diventate in tutto o in parte obsolete o i loro prezzi di vendita sono diminuiti, sono svalutate fino al valore netto di realizzo. La svalutazione fino al valore netto di realizzo si basa su una valutazione eseguita bene per bene. Se le circostanze che avevano precedentemente causato una svalutazione non sussistono più l’ammontare della svalutazione viene stornato. I lavori in corso su commesse infrannuali sono valutati in base alla percentuale di completamento, al netto degli acconti fatturati ai clienti. Quando è probabile che i costi della commessa saranno superiori ai ricavi totali, la perdita attesa è rilevata immediatamente a conto economico. Patrimonio netto Il capitale sociale viene esposto al suo valore nominale ridotto dei crediti verso soci per decimi da versare. Nel caso in cui l’azienda detenga azioni proprie, queste non sono più riportate nell’attivo dello stato patrimoniale, ma sono portate a diretta riduzione del capitale sociale. I costi direttamente attribuibili ad operazioni sul capitale della capogruppo sono contabilizzati a riduzione del patrimonio netto. I dividendi sono iscritti tra le passività al momento in cui vengono deliberati. 17 Gruppo AEM Torino Benefici ai dipendenti - Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Il Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR), obbligatorio per le società italiane ai sensi della legge n. 297/1982, è considerato un piano a benefici definiti e si basa, tra l’altro, sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un determinato periodo di servizio. Per ciascun dipendente viene calcolato il valore attuale della passività con il metodo di proiezione unitaria del credito. L’ammontare del TFR viene calcolato stimando l’ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, tenuto conto delle quote future con incrementi salariali e della rivalutazione di quello maturato. Tale valore viene successivamente attualizzato (in base ad ipotesi economiche, finanziarie e demografiche) per tenere conto dell’epoca nella quale verranno presumibilmente erogate le prestazioni, e imputato pro-rata temporis sulla base del periodo di lavoro già maturato. Le variabili demografiche, economiche e finanziarie assunte sono annualmente validate da un attuario. In sede di prima adozione degli IAS/IFRS, il Gruppo ha deciso di iscrivere tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti al 1° gennaio 2004, pur avendo scelto di utilizzare il “metodo del corridoio” per gli utili e le perdite attuariali successive. Tale metodo consente di rilevare a conto economico come costo o ricavo, gli utili o le perdite derivanti dalla modifica delle ipotesi attuariali quando il loro valore netto cumulato supera di oltre il 10% il valore più elevato tra l’ammontare della passività riferita a ciascun piano a benefici definiti e il fair value delle attività a servizio del piano alla data di riferimento. - Altri benefici a lungo termine Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti che non sono dovuti interamente entro i dodici mesi successivi al termine dell’esercizio in cui i dipendenti hanno prestato la propria attività lavorativa. Nel Gruppo AEM Torino rientrano in questa categoria lo sconto energia fornito al personale dipendente ed ex-dipendente, le mensilità aggiuntive (art. 47 CCNL) ed il premio fedeltà erogato al personale dipendente al raggiungimento di 25, 30 e 35 anni di servizio. Il metodo di contabilizzazione di questa categoria di benefici è analogo a quello usato per il trattamento di fine rapporto di lavoro. Fondi per rischi e oneri 18 Gruppo AEM Torino I fondi per rischi e oneri sono accantonati per coprire passività di ammontare o scadenza incerti che devono essere rilevati in bilancio quando ricorrono le seguenti contestuali condizioni: • l’impresa ha un’obbligazione attuale (legale o implicita), ossia in corso alla data di riferimento del bilancio, quale risultato di un evento passato; • è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario un impiego di risorse economiche; • può essere effettuata una stima attendibile dell’importo necessario all’adempimento dell’obbligazione. I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto potenziale sono indicati nelle note al bilancio, nella parte di commento dei fondi, senza procedere allo stanziamento di un fondo. In caso di eventi solamente remoti e cioè di eventi che hanno scarsissime possibilità di verificarsi non viene contabilizzato alcun fondo, né vengono fornite informazioni aggiuntive od integrative. I fondi vengono esposti al valore attuale dei flussi di cassa attesi, quando l’effetto dell’attualizzazione sia rilevante. Il fondo ripristino opere devolvibili è stato istituito allo scopo di non far gravare esclusivamente sugli esercizi in cui sono sostenuti i costi per manutenzioni, rinnovi e simili di natura non incrementativa, ma di distribuirli sui vari esercizi di utilizzo di tali beni. L'importo del fondo accantonato rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione esistente alla data di chiusura del bilancio. Ricavi I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, tenendo conto di eventuali sconti commerciali e riduzioni legate alla quantità. I ricavi dalla vendita di beni sono rilevati quando: • l’impresa ha trasferito all’acquirente i rischi significativi e i benefici connessi alla proprietà del bene; • l’impresa perde i diritti di proprietà nonché l'effettivo controllo sulla merce venduta da parte del venditore; • il valore dei ricavi può essere determinato in modo attendibile; • è probabile che l'impresa venditrice potrà fruire dei benefici economici derivanti dall’operazione; • il valore dei costi connessi all'operazione può essere determinato in modo attendibile. Quando sussiste un'incertezza sulla possibilità di incassare i crediti derivanti da un ricavo già contabilizzato, il valore non recuperabile viene rilevato come costo anziché come rettifica del ricavo già imputato. I ricavi dalla prestazione di servizi sono rilevati quando: 19 Gruppo AEM Torino • l’ammontare dei ricavi può essere determinato in modo attendibile; • è probabile che l'impresa venditrice potrà fruire dei benefici economici derivanti dall’operazione; • lo stadio di completamento dell'operazione alla data di chiusura del bilancio d'esercizio può essere determinato attendibilmente; • il valore dei costi connessi all'operazione può essere determinato in modo attendibile. I contributi pubblici su impianti vengono iscritti come ricavo differito e imputato come provento al conto economico sistematicamente durante la vita utile del bene. Il ricavo differito relativo ai contributi trova riscontro nello Stato Patrimoniale passivo tra i debiti, con opportuna separazione tra la parte che scade entro l’esercizio successivo e quella che scade oltre l’esercizio successivo. Costi I costi sono valutati al fair value dell’ammontare pagato o da pagare. Proventi ed oneri finanziari I ricavi che derivano dall’utilizzo, da parte di terzi, di beni dell’impresa che generano interessi, royalties e dividendi sono rilevati quando: • è probabile che l'impresa venditrice potrà fruire dei benefici economici derivanti dall’operazione; • l’ammontare dei ricavi può essere determinato in modo attendibile. I ricavi devono essere rilevati applicando i seguenti criteri: • gli interessi devono essere rilevati con un criterio temporale che consideri il rendimento effettivo del bene; • le royalties devono essere rilevate con il principio della competenza secondo quanto previsto dal contenuto del relativo accordo o altro criterio più appropriato secondo i casi; • i ricavi per dividendi sono contabilizzati nel momento in cui sorge il diritto all’incasso, che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi. Quando sussiste un'incertezza sulla possibilità di incassare i crediti derivanti da un ricavo già contabilizzato, il valore non recuperabile deve essere rilevato come costo anziché come rettifica del ricavo già imputato. Gli oneri finanziari sono rilevati come costo nell’esercizio nel quale essi sono sostenuti; quelli che sono direttamente imputabili all’acquisizione, costruzione, produzione di un impianto sono capitalizzati dal momento che: • è probabile che comporteranno dei benefici economici futuri per l’impresa • sono attendibilmente determinati. 20 Gruppo AEM Torino Imposte sul reddito Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte correnti e differite vengono rilevate come proventi o come oneri e sono incluse nell’utile o nella perdita dell’esercizio, a meno che le imposte derivino da un’operazione o un fatto rilevato, nello stesso esercizio o in un altro, direttamente nel patrimonio netto. Le imposte correnti del periodo sono determinate sulla base di una realistica previsione dell’onere d’imposta di pertinenza del periodo determinato in applicazione della vigente normativa fiscale o sostanzialmente approvata. Le imposte differite sono calcolate in base alle differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività e il valore contabile nel bilancio consolidato. Un’attività per imposte anticipate viene contabilizzata quando il suo recupero è probabile. Le imposte differite sono state calcolate considerando l’aliquota fiscale prevista per l’esercizio in cui le differenze si riverseranno. Utile per azione Utile base per azione L’impresa calcola l’utile base per azione sulla base dell’utile o della perdita attribuibile agli azionisti possessori di azioni ordinarie della capogruppo. L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita d’esercizio attribuibile agli azionisti possessori di azioni ordinarie per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nell’esercizio. Utile diluito per azione L’impresa calcola l’utile diluito per azione sulla base dell’utile o della perdita attribuibile agli azionisti possessori di azioni ordinarie della capogruppo. Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione, il numero delle azioni ordinarie è la media ponderata delle azioni ordinarie più la media ponderata delle azioni ordinarie che potrebbero essere emesse al momento della conversione in azioni di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetti di diluizione. Tale conversione deve avvenire all’inizio dell’esercizio oppure alla data di emissione delle potenziali azioni ordinarie. 21 Gruppo AEM Torino Riconciliazioni richieste dall’IFRS 1 Si segnala che i dati presentati nei successivi prospetti di riconciliazione potrebbero subire cambiamenti per riflettere futuri orientamenti della Commissione Europea in merito all’omologazione degli IFRS o eventuali nuovi pronunciamenti dello IASB o dell’IFRIC che dovessero subentrare entro il 31 dicembre 2005. I prospetti di riconciliazione di seguito riportati sono stati redatti solo ai fini della transizione agli IFRS adottati dalla Commissione Europea. Vista questa specifica finalità, le informazioni fornite in questo paragrafo non devono intendersi sostitutive delle maggiori informazioni, anche comparative, che saranno fornite in occasione della redazione del primo bilancio completo redatto secondo gli IAS/IFRS. 22 Gruppo AEM Torino Stato patrimoniale consolidato IAS/IFRS al 1° gennaio 2004 e al 31 dicembre 2004 e conto economico consolidato IAS/IFRS per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2004 Come richiesto dall’IFRS 1, paragrafi 39 e 49, e dalla Delibera CONSOB n. 14990 del 14 aprile 2005, questa nota descrive i principi adottati nella preparazione secondo gli IAS/IFRS dello stato patrimoniale consolidato di apertura al 1° gennaio 2004, le principali differenze rispetto ai principi contabili italiani utilizzati nel redigere le situazioni consolidate di Gruppo fino al 31 dicembre 2004, nonché le conseguenti riconciliazioni tra i valori a suo tempo pubblicati, predisposti secondo i principi contabili italiani e i corrispondenti valori rideterminati sulla base degli IAS/IFRS. Si riportano nel seguito i prospetti di Stato Patrimoniale al 1° gennaio 2004 e al 31 dicembre 2004 e del Conto Economico dell’esercizio 2004 che evidenziano: - i valori secondo i principi contabili italiani riclassificati secondo gli schemi IAS/IFRS; - le rettifiche per l’adeguamento ai principi IAS/IFRS. Stato patrimoniale al 1° gennaio 2004 valori in migliaia di euro Principi Variazione area contabili italiani di riclassificati consolidamento IAS/IFRS Rettifiche IAS/IFRS di apertura Valori IAS/IFRS Note ATTIVO Attività non correnti Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni immateriali Avviamento Investimenti immobiliari Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto Altre attività finanziarie non correnti Attività per imposte anticipate Altre attività non correnti Totale attività non correnti Attività correnti Rimanenze Crediti commerciali Attività finanziarie correnti Crediti tributari Altre attività correnti Disponibilità liquide Totale attività correnti TOTALE ATTIVO 1.055.271 16.353 64.608 165.448 346 34.696 2.440 1.339.162 (15) (15) 2.866 (9.830) (4.407) 12.870 1.499 1.058.137 6.523 64.608 161.041 331 47.566 2.440 1.340.646 1 2 12.595 227.780 14.824 25.521 9.881 6.991 297.592 (1) (27) 1 (27) 464 464 13.059 227.779 14.797 25.521 9.881 6.992 298.029 6 1.636.754 (42) 1.963 1.638.675 4 5 23 Gruppo AEM Torino Stato patrimoniale al 1° gennaio 2004 valori in migliaia di euro Principi Variazione area contabili italiani di riclassificati consolidamento IAS/IFRS Rettifiche IAS/IFRS di apertura Valori IAS/IFRS Note PASSIVO Patrimonio netto Capitale sociale Riserve Utili e perdite accumulate Risultato del periodo Patrimonio netto del gruppo 461.999 153.017 3.354 27.420 645.790 1 1 (2.411) (2.411) 461.999 153.017 943 27.421 643.380 - - - - Totale patrimonio netto 645.790 1 (2.411) 643.380 Passività non correnti Finanziamenti a lungo termine Fondi per benefici ai dipendenti Fondi per rischi ed oneri Passività per imposte differite Passività finanziarie non correnti Altre passività non correnti Totale passività non correnti 426.428 37.326 89.627 13.304 3.981 570.666 - 11.769 (20.981) 9.495 283 426.428 49.095 68.646 22.799 3.981 570.949 162.834 203.872 18.965 486 34.141 420.298 (33) 1 (11) (43) 4.091 4.091 162.834 203.839 18.966 475 38.232 424.346 1.636.754 (42) 1.963 Patrimonio netto di terzi Passività correnti Finanziamenti a breve termine Debiti commerciali Debiti tributari Altri debiti finanziari correnti Altri debiti correnti Totale passività correnti TOTALE PASSIVO - 7 8 9 10 1.638.675 24 Gruppo AEM Torino Stato patrimoniale al 31 dicembre 2004 valori in migliaia di euro Principi contabili italiani riclassificati IAS/IFRS Rettifiche IAS/IFRS Valori IAS/IFRS Note ATTIVO Attività non correnti Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni immateriali Avviamento Investimenti immobiliari Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto Altre attività finanziarie non correnti Attività per imposte anticipate Altre attività non correnti Totale attività non correnti Attività correnti Rimanenze Crediti commerciali Attività finanziarie correnti Crediti tributari Altre attività correnti Disponibilità liquide Totale attività correnti TOTALE ATTIVO 1.181.841 16.904 61.145 165.836 2.496 38.773 2.113 1.469.108 1.466 (6.885) 3.608 (3.796) 15.380 9.773 1.183.307 10.019 64.753 162.040 2.496 54.153 2.113 1.478.881 1 2 3 21.335 264.619 63.473 28.567 13.385 10.334 401.713 157 157 21.492 264.619 63.473 28.567 13.385 10.334 401.870 6 1.870.821 9.930 1.880.751 4 5 25 Gruppo AEM Torino Stato patrimoniale al 31 dicembre 2004 valori in migliaia di euro Principi contabili italiani riclassificati IAS/IFRS Rettifiche IAS/IFRS Valori IAS/IFRS Note PASSIVO Patrimonio netto Capitale sociale Riserve Utili e perdite accumulate Risultato del periodo Patrimonio netto del gruppo Patrimonio netto di terzi 464.811 169.903 2.652 41.652 679.018 (2.413) 2.562 149 464.811 169.903 239 44.214 679.167 - - - Totale patrimonio netto 679.018 149 679.167 Passività non correnti Finanziamenti a lungo termine Fondi per benefici ai dipendenti Fondi per rischi ed oneri Passività per imposte differite Passività finanziarie non correnti Altre passività non correnti Totale passività non correnti 612.564 38.860 94.365 26.447 3.685 775.921 11.408 (20.715) 13.896 4.589 612.564 50.268 73.650 40.343 3.685 780.510 Passività correnti Finanziamenti a breve termine Debiti commerciali Debiti tributari Altri debiti finanziari correnti Altri debiti correnti Totale passività correnti 137.650 220.664 23.355 920 33.293 415.882 5.192 5.192 137.650 220.664 23.355 920 38.485 421.074 1.870.821 9.930 1.880.751 TOTALE PASSIVO 7 8 9 10 26 Gruppo AEM Torino Conto economico al 31 dicembre 2004 valori in migliaia di euro Principi contabili italiani riclassificati IAS/IFRS Rettifiche IAS/IFRS Valori IAS/IFRS Note RICAVI Ricavi delle vendite e delle prestazioni - energia elettrica - calore e gas - servizi Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni Variazione dei lavori in corso Altri ricavi e proventi Totale ricavi COSTI Per materie prime sussidiarie di consumo e merci Variazione delle rim di mat prime sussid di cons e merci Per il personale Per prestazioni di servizi e per godimento beni di terzi Ammortamenti e svalutazioni Accantonamenti Altri oneri e costi Costi per lavori interni capitalizzati Totale costi RISULTATO OPERATIVO Proventi finanziari Oneri finanziari Risultato di collegate cont. con il met. del patrimonio netto Rettifiche di valore di attività finanziarie UTILE PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte sul reddito UTILE DEL PERIODO Risultato di pertinenza di terzi UTILE DEL GRUPPO Utile per azione - base - diluito 689.592 111.270 75.527 - 689.592 111.270 75.527 876.389 1.124 37.995 915.508 (3.670) (3.670) 876.389 1.124 34.325 911.838 (410.670) 7.617 (75.423) (266.926) (51.286) (9.607) (39.788) 11.743 (834.340) (308) 2.045 (32) 6.767 1.153 1.593 11.218 (410.670) 7.309 (73.378) (266.958) (44.519) (8.454) (38.195) 11.743 (823.122) 81.168 7.548 88.716 1.653 (18.367) 420 (67) (3.708) 611 - 1.653 (22.075) 1.031 (67) 64.807 4.451 69.258 (23.155) (1.889) (25.044) 41.652 2.562 44.214 - - - 41.652 2.562 44.214 0,09 0,08 0,01 0,01 0,10 0,09 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 27 Gruppo AEM Torino Note di commento alle principali rettifiche IAS / IFRS apportate alle voci dello Stato Patrimoniale al 1° gennaio 2004 ed al 31 dicembre 2004 VOCI DI STATO PATRIMONIALE – ATTIVITA’ 1) Immobilizzazioni materiali: (+2.866 migliaia di euro al 1° gennaio 2004, +1.466 migliaia di euro al 31 dicembre 2004). Le variazioni sono dovute a: - storno del fondo ammortamento dei terreni pertinenziali, il cui valore secondo gli IAS/IFRS deve essere scorporato dal valore degli impianti e non più ammortizzati. (+1.254 migliaia di euro al 1° gennaio 2004, +1.466 migliaia di euro al 31 dicembre 2004); - anticipo dell’applicazione al bilancio di apertura dell’eliminazione degli ammortamenti cumulati nel corso degli anni calcolati esclusivamente ai fini fiscali da parte della controllata AES (+1.612 migliaia di euro al 1° gennaio 2004 al netto del relativo effetto fiscale, 0 migliaia di euro al 31 dicembre 2004) che la stessa ha operato nel proprio bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2004. 2) Immobilizzazioni immateriali: (-9.830 migliaia di euro al 1° gennaio 2004, -6.885 migliaia di euro al 31 dicembre 2004). Tali rettifiche riguardano principalmente l’eliminazione dei costi di impianto ed ampliamento (relativi principalmente ai costi sostenuti per l’acquisizione della rete ENEL, per l’aumento di capitale e per la costituzione di società), studi per conferimenti societari, imposte sostitutive mutuo ed altre immobilizzazioni immateriali che non soddisfano i requisiti di iscrizione previsti dai principi IAS/IFRS. Valori in migliaia di euro Costi di impianto e ampliamento 01.01.2004 31.12.2004 (9.108) (6.282) Studi per conferimenti societari (133) (66) Imposta sostituiva mutuo (rete ENEL) (563) (520) (26) (17) (9.830) (6.885) Altre immobilizzazioni immateriali Totale 28 Gruppo AEM Torino 3) Avviamento: (0 migliaia di euro al 1° gennaio 2004, + 3.608 migliaia di euro al 31 dicembre 2004); la rettifica riguarda lo storno dell’ammortamento dell’avviamento non più previsto secondo i principi IAS/IFRS. 4) Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio Netto: (-4.407 migliaia di euro al 1° gennaio 2004, -3.796 migliaia di euro al 31 dicembre 2004). Si riferiscono a: - Valutazione di Edipower S.p.A. con il metodo del Patrimonio Netto invece che con il metodo del costo (-4.407 migliaia di euro al 1° gennaio 2004, -3.889 migliaia di euro al 31 dicembre 2004); - Eliminazione dell’ammortamento dell’avviamento intrinseco nel valore della partecipazione della collegata GasEnergia (0 migliaia di euro al 1° gennaio 2004, +93 migliaia di euro al 31 dicembre 2004). 5) Attività per imposte anticipate: (+12.870 migliaia di euro al 1° gennaio 2004, +15.380 migliaia di euro al 31 dicembre 2004). Esse riflettono la contropartita patrimoniale attiva degli effetti fiscali sulle rettifiche IAS/IFRS effettuate. 6) Rimanenze: (+464 migliaia di euro al 1° gennaio 2004, +157 migliaia di euro al 31 dicembre 2004). Il Gruppo AEM valutava le rimanenze utilizzando il criterio del LIFO, non più consentito dagli IAS/IFRS. La valutazione delle rimanenze al 1° gennaio 2004 ed al 31 dicembre 2004 è stata dunque rettificata utilizzando il criterio del costo medio ponderato. VOCI DI STATO PATRIMONIALE – PASSIVITA’ 7) Benefici ai dipendenti: (+11.769 migliaia di euro al 1° gennaio 2004, +11.408 migliaia di euro al 31 dicembre 2004). Tali rettifiche sono riepilogate nella tabella seguente: 29 Gruppo AEM Torino Valori in migliaia di euro 01.01.2004 31.12.2004 TFR (1.927) (2.080) Sconto energia 11.702 11.514 1.994 1.976 11.769 11.408 Altri benefici Totale Le suddette rettifiche si riferiscono essenzialmente all’applicazione di metodologie attuariali ai benefici per il personale e all’iscrizione del valore attuale finanziario-attuariale delle passività previste. 8) Fondi per rischi ed oneri: (-20.981 migliaia di euro al 1° gennaio 2004, -20.715 migliaia di euro al 31 dicembre 2004). Tali rettifiche sono riepilogate nella tabella che segue: Valori in migliaia di euro 01.01.2004 F.do manutenzioni programmate F.do rischi industriali Attualizzazione f.do rischi Totale 31.12.2004 (4.015) (3.983) (17.090) (17. 090) 124 358 (20.981) (20.715) Le suddette rettifiche si riferiscono allo storno di taluni fondi per la mancanza dei requisiti richiesti da parte dei principi IAS/IFRS e agli effetti dell’attualizzazione dei fondi rischi richiesta dai principi IAS/IFRS. 9) Passività per imposte differite: (+9.495 migliaia di euro al 1° gennaio 2004, +13.896 migliaia di euro al 31 dicembre 2004). Esse riflettono la contropartita patrimoniale passiva degli effetti fiscali sulle rettifiche IAS/IFRS effettuate. 10) Altri debiti correnti: (+4.091 migliaia di euro al 1° gennaio 2004, +5.192 migliaia di euro al 31 dicembre 2004). Tali rettifiche riguardano l’incremento dei risconti passivi dovuti al differimento dei contributi di allacciamento relativi al settore gas. 30 Gruppo AEM Torino RETTIFICHE ALLE VOCI DEL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 2004 11) Altri ricavi e proventi: (-3.670 migliaia di euro). Le rettifiche relative agli altri ricavi e proventi sono dovute: - al differimento dei ricavi derivanti dai contributi di allacciamento relativi al settore gas (-1.101 migliaia di euro); - all’eliminazione della sopravvenienza attiva conseguente allo storno degli ammortamenti cumulati nel corso degli anni calcolati esclusivamente ai fini fiscali dalla società a controllo congiunto AES (-2.569 migliaia di euro al lordo dell’effetto imposte) (vedi anche nota 1). 12) Variazione delle rimanenze di materie prime sussidiarie di consumo e merci: (-308 migliaia di euro). La rettifica è dovuta al passaggio della valutazione del magazzino dal metodo LIFO al metodo del costo medio ponderato. 13) Costi per il personale: (-2.045 migliaia di euro). La rettifica è dovuta all’applicazione dello IAS 19 – Benefici ai dipendenti; la riduzione del costo del lavoro dipende in gran parte dalla differenza tra l’accantonamento TFR a fini civilistici e la quota maturata dai dipendenti nell’esercizio (quota denominata “current service cost”) ricalcolata attraverso metodologie attuariali. Si segnala che in applicazione del metodo del corridoio, non sono state contabilizzate perdite attuariali relative all’anno 2004 per 3.512 migliaia di euro. 14) Costi per prestazioni di servizi e per godimento beni di terzi: (+32 migliaia di euro). La rettifica è dovuta all’eliminazione del fondo manutenzioni programmate e alla conseguente imputazione tra i costi ordinari degli utilizzi effettuati nel corso dell’esercizio. 15) Ammortamenti e svalutazioni: (-6.767 migliaia di euro). Tali rettifiche sono riepilogate nella tabella che segue: 31 Gruppo AEM Torino Valori in migliaia di euro Ammortamento costi di impianto e ampliamento 31.12.2004 (2.828) Ammortamento altre immobilizzazioni immateriali Ammortamento avviamento (118) (3.609) Ammortamento terreni (212) Totale (6.767) 16) Accantonamenti: (-1.153 migliaia di euro). La rettifica riguarda la riclassifica tra gli oneri finanziari degli accantonamenti effettuati per la rivalutazione di alcuni fondi rischi. 17) Altri oneri e costi: - (-1.593 migliaia di euro). La rettifica in questione è determinata da: l’eliminazione della sopravvenienza passiva conseguente all’effetto di imposta sullo storno degli ammortamenti cumulati nel corso degli anni calcolati esclusivamente ai fini fiscali dalla società a controllo congiunto AES (-957 migliaia di euro) (vedi anche nota 1); - l’eliminazione dei costi relativi allo sconto energia per gli ex dipendenti pensionati (-636 migliaia di euro). 18) Oneri finanziari: (-3.708 migliaia di euro). La rettifica riguarda l’incremento degli oneri finanziari dovuti all’attualizzazione dei fondi rischi ed oneri (-1.387 migliaia di euro) e all’interesse figurativo di competenza del periodo in relazione al fondo TFR e degli altri benefici ai dipendenti (-2.321 migliaia di euro). 19) Risultato di collegate contabilizzate con il metodo del patrimonio netto: (+611 migliaia di euro). La rettifica riguarda l’eliminazione dell’ammortamento del goodwill relativo alla collegata GAS ENERGIA (+93 migliaia di euro) e la valutazione di Edipower S.p.A. secondo il metodo del Patrimonio Netto invece che secondo il metodo del costo (+518 migliaia di euro). 20) Imposte sul reddito: (+1.889 migliaia di euro). Tale importo riflette gli effetti fiscali delle rettifiche sulle voci di conto economico. 32 Gruppo AEM Torino Prospetto di riconciliazione del Patrimonio Netto Ad integrazione dei prospetti di riconciliazione delle situazioni patrimoniali ed economica sopra riportati, nel seguito viene esposto il prospetto di riconciliazione del patrimonio netto al 1° gennaio 2004 e al 31 dicembre 2004 e dell’utile dell’esercizio 2004 corredati dai commenti relativi alle rettifiche apportate ai saldi predisposti secondo i principi contabili italiani. Prospetto dei movimenti di patrimonio netto note PRINCIPI CONTABILI ITALIANI Patrimonio netto Patrimonio netto 1° gennaio 2004 31 dicembre 2004 Gruppo e terzi Gruppo e terzi Conto economico 2004 Gruppo e terzi 645.791 679.019 41.652 Rettifiche: - costi di impianto e ampliamento a (9.108) (6.282) 2.828 - altre immobilizzazioni immateriali - avviamento - terreni - immobilizzazioni materiali - partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto - valutazione rimanenze al costo medio ponderato - trattamento di fine rapporto - altri benefici per i dipendeniti - fondi rischi - fondo manutenzioni programmate - ricavi per contributi di allacciamento b c d e f g h i j k l (721) 1.254 1.612 (4.407) 464 1.927 (13.696) 16.967 4.015 (4.091) (603) 3.608 1.466 (3.797) 156 2.081 (13.489) 16.733 3.982 (5.192) 118 3.608 213 (1.612) 611 (308) 154 207 (234) (32) (1.101) 3.374 1.485 (1.889) (2.411) 148 2.562 643.380 679.167 44.214 Effetti fiscali delle rettifiche Totale rettifiche al netto degli effetti fiscali IAS/IFRS a) Costi di impianto e ampliamento La capitalizzazione di alcune tipologie di immobilizzazioni immateriali non è più ammessa dagli IAS/IFRS; si è pertanto proceduto allo storno dei valori riconducibili a costi di impianto e ampliamento relativi principalmente ai costi sostenuti per l’acquisizione della rete ENEL, per l’aumento di capitale e per la costituzione di società. Tale rettifica comporta un decremento del patrimonio netto al 1° gennaio 2004 ed al 31 dicembre 2004, rispettivamente, di circa 9.108 migliaia di euro e 6.282 migliaia di euro. Lo storno dei valori riconducibili ai costi di impianto e ampliamento ha un impatto positivo, al lordo delle imposte, nell’esercizio 2004 di 2.828 migliaia di euro, in quanto non viene più calcolato l’ammortamento su tale voce. b) Altre immobilizzazioni immateriali 33 Gruppo AEM Torino La capitalizzazione di alcune tipologie di immobilizzazioni immateriali non è più ammessa dagli IAS/IFRS; si è pertanto proceduto allo storno dei valori riconducibili a costi per studi per conferimenti societari, per imposta sostitutiva mutuo (rete ENEL) e per altre immobilizzazioni immateriali. Tale rettifica comporta un decremento del patrimonio netto al 1° gennaio 2004 ed al 31 dicembre 2004, rispettivamente, di circa 721 migliaia di euro e 603 migliaia di euro. Lo storno dei valori riconducibili alle suddette voci ha un impatto positivo, al lordo delle imposte, nell’esercizio 2004 di 118 migliaia di euro, in quanto non viene più calcolato l’ammortamento su costi per studi per conferimenti societari (+66 migliaia di euro), su costi per imposta sostitutiva mutuo rete ENEL (+43 migliaia di euro) e su altre immobilizzazioni immateriali (+9 migliaia di euro). c) Avviamento L’avviamento non è più soggetto ad un processo di ammortamento, ma sottoposto periodicamente ad un processo di valutazione (impairment test). L’effetto complessivo sul patrimonio netto al 31 dicembre 2004 è positivo per 3.608 migliaia di euro e l’impatto economico, al lordo delle imposte, nell’esercizio 2004 è positivo per 3.608 migliaia di euro. d) Terreni In relazione alla voce terreni i principi contabili internazionali prevedono che essi vengano iscritti in una classe di cespiti separata e non sottoposti al processo di ammortamento. Per i terreni pertinenziali, in precedenza ammortizzati unitamente al cespite che insiste sugli stessi, si è proceduto allo scorporo e alla eliminazione del relativo ammortamento, con un effetto positivo complessivo sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004 ed al 31 dicembre 2004, rispettivamente di circa 1.254 migliaia di euro e 1.466 migliaia di euro. L’impatto economico, al lordo delle imposte, nell’esercizio 2004 è positivo per 213 migliaia di euro ed è dovuto all’eliminazione dell’ammortamento dei terreni. e) Immobilizzazioni materiali L‘anticipo al bilancio di apertura dell’applicazione del disinquinamento fiscale porta ad avere una riduzione del fondo ammortamento per la parte calcolata esclusivamente ai fini fiscali. L’effetto di tale rettifica sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004 è positivo per 1.612 migliaia di euro (al netto dell’effetto fiscale), mentre al 31 dicembre 2004 tali operazioni non hanno impatto. f) Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 34 Gruppo AEM Torino Nel Gruppo AEM Torino la società Edipower S.p.A., secondo i principi contabili nazionali, veniva valutata al costo, mentre con il passaggio agli IAS/IFRS viene valutata secondo il metodo del Patrimonio Netto. Tale cambiamento comporta un decremento del patrimonio netto al 1° gennaio 2004 ed al 31 dicembre 2004, rispettivamente, di circa 4.407 migliaia di euro e 3.889 migliaia di euro. Nell’esercizio 2004 l’impatto economico, al lordo delle imposte, della valutazione al Patrimonio Netto di Edipower S.p.A. è positivo per 518 migliaia di euro. I principi contabili IAS/IFRS prevedono che l’avviamento incorporato nel valore di una partecipazione non venga ammortizzato, ma sottoposto periodicamente ad un processo di valutazione (impairment test). Pertanto si è provveduto a stornare l'ammortamento sull’avviamento relativo a GAS ENERGIA effettuato nell'esercizio. L’effetto complessivo sul patrimonio netto al 31 dicembre 2004 è positivo per 93 migliaia di euro. L’impatto economico, al lordo delle imposte, nell’esercizio 2004 è positivo per 93 migliaia di euro ed è dovuto all’eliminazione dell’ammortamento dell’avviamento incorporato nel valore della partecipazione in GAS ENERGIA. g) Valutazione rimanenze al costo medio ponderato Il Gruppo AEM valutava le rimanenze utilizzando il criterio del LIFO, non più consentito dagli IAS/IFRS. La valutazione delle rimanenze al 1 gennaio 2004 ed al 31 dicembre 2004 è stata dunque rettificata utilizzando il criterio del costo medio ponderato. Tale rettifica comporta un incremento del patrimonio netto al 1° gennaio 2004 ed al 31 dicembre 2004, rispettivamente, di circa 464 migliaia di euro e 156 migliaia di euro. L’impatto economico, al lordo delle imposte, della valutazione delle rimanenze al costo medio ponderato, nell’esercizio 2004, è negativo per 308 migliaia di euro (materiali +47 migliaia di euro; olio combustibile –355 migliaia di euro). h) Trattamento di fine rapporto Il trattamento di fine rapporto rientra tra i “Benefici successivi al rapporto di lavoro” nella categoria “programmi a benefici definiti” in cui il rischio attuariale e il rischio d’investimento ricadono sull’azienda e non sul dipendente. Pertanto, è necessario iscrivere il valore attuale finanziarioattuariale della passività prevista ed i costi e proventi relativi, compresi gli oneri finanziari e gli utili e le perdite attuariali. Tale rettifica comporta un incremento del patrimonio netto al 1° gennaio 2004 ed al 31 dicembre 2004, rispettivamente, di circa 1.927 migliaia di euro e 2.081 migliaia di euro. L’impatto economico, al lordo delle imposte, della rettifica relativa al TFR, nell’esercizio 2004, è positivo per 154 migliaia di euro. 35 Gruppo AEM Torino i) Altri benefici per i dipendenti Tra i programmi a benefici definiti, oltre al trattamento di fine rapporto, nel Gruppo AEM Torino rientrano anche lo sconto energia, il premio fedeltà e il premio anzianità. Anche per queste poste è necessario iscrivere il valore attuale finanziario-attuariale della passività prevista ed i costi e proventi relativi, compresi gli oneri finanziari e utili e perdite attuariali. Tale rettifica comporta un decremento del patrimonio netto al 1° gennaio 2004 ed al 31 dicembre 2004, rispettivamente, di circa 13.696 migliaia di euro e 13.489 migliaia di euro. L’impatto economico, al lordo delle imposte, della rettifica relativa agli altri benefici per i dipendenti, nell’esercizio 2004, è positivo per 207 migliaia di euro. j) Fondi rischi I principi contabili IAS/IFRS prevedono che i fondi rischi devono essere rilevati solo quando sussiste un evento passato vincolante e l’impresa non ha alcuna realistica alternativa all’adempimento dell’obbligazione. La rettifica si riferisce all’eliminazione del fondo rischi industriali. Tale rettifica comporta un incremento del patrimonio netto sia al 1° gennaio 2004 ed al 31 dicembre 2004 di circa 17.090 migliaia di euro. Dal punto di vista economico nell’esercizio 2004 tale rettifica non ha impatto. Inoltre per le passività oggetto di accantonamento aventi una scadenza temporale differita devono essere considerati, secondo gli IAS/IFRS, gli effetti dell’attualizzazione, a differenza di quanto previsto dai principi contabili italiani. L’effetto dell’attualizzazione sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004 ed al 31 dicembre 2004 è negativo, rispettivamente, per circa 123 migliaia di euro e 357 migliaia di euro. L’attualizzazione del fondo rischi ha un impatto economico, al lordo delle imposte, nell’esercizio 2004, negativo per 234 migliaia di euro. k) Fondo manutenzioni programmate I principi contabili IAS/IFRS prevedono che i fondi rischi ed oneri devono essere rilevati solo quando sussiste un evento passato vincolante e l’impresa non ha alcuna realistica alternativa all’adempimento dell’obbligazione. La rettifica si riferisce all’eliminazione del fondo manutenzioni programmate. Tale rettifica comporta un incremento del patrimonio netto al 1° gennaio 2004 ed al 31 dicembre 2004, rispettivamente, di circa 4.015 migliaia di euro e 3.983 migliaia di euro. L’eliminazione dell’utilizzo del fondo manutenzioni programmate ha un impatto economico negativo, al lordo delle imposte, negativo per 32 migliaia di euro. 36 Gruppo AEM Torino l) Ricavi per contributi di allacciamento I contributi ricevuti per la costruzione di impianti sono rilevati tra le altre passività e accreditati a conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli ai costi correlati. Il differimento dell’iscrizione in bilancio dei ricavi derivanti dai contributi di allacciamento relativi al settore gas hanno avuto un impatto negativo sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004 ed al 31 dicembre 2004, rispettivamente, di circa 4.091 migliaia di euro e 5.192 migliaia di euro. Tale operazione ha un impatto negativo sul risultato economico, al lordo delle imposte, nell’esercizio 2004, pari a 1.101 migliaia di euro. Non vi sono differenze rilevanti tra il cash flow calcolato secondo gli IAS/IFRS e quello calcolato secondo i principi contabili italiani. 37 Gruppo AEM Torino Effetti sul Patrimonio Netto derivanti dall’applicazione a partire dal 1° gennaio 2005 dello IAS 39. Copertura rischio tassi di interesse © AEM Torino al 1° gennaio 2005 aveva in essere contratti di copertura dei tassi di interesse, (n. 1 Interest Rate Swap plain vanilla, n. 2 Collar plain vanilla, n. 1 Collar Digital) concernenti circa 200 milioni di finanziamenti bancari. Tali contratti sono stati stipulati con ottica non speculativa in quanto la strategia del Gruppo AEM Torino è quella di limitare l’esposizione al rischio di oscillazione del tasso di interesse, mantenendo al contempo un costo della provvista contenuto. Infatti i rischi connessi alle oscillazioni dei tassi di interesse vengono monitorati e, se ritenuto opportuno, ridotti o eliminati stipulando con controparti finanziarie appositi contratti (swap e collar) esclusivamente con finalità di copertura di flussi finanziari (cash flow hedge); © La determinazione degli impatti alla data della First Time Adoption ai sensi dello IAS 39 è stata realizzata tramite un progetto (con supporto esterno) che tra l’altro ha previsto: o la formalizzazione della relazione tra strumento coperto e contratto di copertura, producendo la documentazione prevista e specificando le caratteristiche delle operazioni in relazione agli obiettivi perseguiti con la copertura; o l’implementazione di un software finalizzata alla determinazione del fair value del contratto di copertura e conseguentemente dell’impatto a patrimonio netto. © L’analisi ha evidenziato che tutti i contratti stipulati, volti a limitare il rischio di oscillazione dei tassi di interesse e in ottica non speculativa, sono risconosciuti di copertura ed efficaci nei loro obiettivi anche secondo le regole previste dallo IAS 39 (hedge accounting). © Alla data di First Time Adoption si registra una riduzione del patrimonio netto di 4.844 migliaia di euro – escluso l’effetto fiscale - pari al fair value a tale data degli strumenti di copertura 38 Gruppo AEM Torino Prospetto dei movimenti di patrimonio netto Patrimonio netto al 31/12/2004 679.167 Impatto prima applicazione IAS 39 - Coperture tassi di interesse (4.844) Effetto fiscale 1.599 Patrimonio netto al 1 gennaio 2005 675.922 Variazioni dello stato patrimoniale al 1° gennaio 2005 Voce di bilancio Attività per imposte anticipate Patrimonio Netto Passività finanziarie non correnti 31/12/2004 Variazione per effetto della FTA IAS 39 01/01/2005 Note 54.153 1.599 55.752 a 679.167 -3.245 675.922 b 3.685 4.844 8.529 c Note di commento a) Attività per imposte anticipate: La variazione è relativa all’iscrizione delle imposte anticipate sul fair value al 1° gennaio 2005 degli strumenti di copertura. b) Patrimonio netto: si riduce di 3.245 migliaia di euro, che rappresenta l’effetto netto della FTA dello IAS 39. c) Passività finanziarie non correnti: Rappresenta il fair value degli strumenti di copertura alla data della FTA. 39 Gruppo AEM Torino Rischio prezzi commodity © AEM Torino, come molti produttori nazionali, ha stipulato nel 2004 per il 2005 contratti, denominati differenziali, con l’Acquirente Unico relativi all’Energia Elettrica. La stipula di tali contratti serve a garantire le parti contraenti dal rischio di un’eccessiva volatilità del prezzo dell’energia elettrica. © Il contratto prevede che le differenze tra prezzo di mercato (PUN) e prezzo strike siano corrisposte da AEM Torino all’Acquirente Unico, nel caso in cui il PUN è superiore allo strike. Per contro l’Acquirente Unico corrisponde mensilmente ad AEM Torino un premio di importo certo. Tali contratti per AEM Torino concernono 250 MW e sottendono un nozionale teorico alla First Time Adoption di circa 130 milioni di euro. In realtà l’energia sottostante non viene scambiata ma viene regolato esclusivamente l’eventuale differenziale sopra descritto. Per la valutazione del fair value di tali contratti, in assenza di una curva forward di mercato e di transazioni precedenti sono state effettuate stime interne utilizzando modelli basati sulla best practice di settore (c.d. mark to model), al solo fine di individuare possibili effetti negativi da recepire a patrimonio netto. Su tali contratti non sono state stimate perdite latenti alla data del 01/01/05. Conseguente l’impatto sul patrimonio netto è nullo. 40