PDF - Comer Annual Report 2015
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Commenti sull’andamento della gestione economica e finanziaria, bilancio consolidato 31 dicembre 2015 I presenti dati hanno a riferimento ed integrano la relazione sulla gestione al bilancio consolidato di Comer Industries Spa dell’esercizio 2015, presentata all’assemblea dei soci e con essa condivisa in data 29 aprile 2016. Per una completa informativa si rimanda alla versione integrale regolarmente depositata nei termini di legge presso la Camera di Commercio di Milano. 1 gestione economica Ricavi delle vendite e delle prestazioni Il fatturato di Comer Industries ha di poco superato i 327,6 milioni di euro, -9,32% rispetto al precedente esercizio. A parità di perimetro, il calo si sarebbe attestato al 5,6%. L’impatto valutario, molto positivo*, si può tranquillamente valutare nell’ordine di +9,9 milioni di euro, principalmente trainato dal dollaro americano che si è rivalutato nel corso dell’esercizio (valore medio) del 19,74% rispetto al 2014. L’area EMEA in generale e l’Unione Europea in particolare rappresentano più del 60% del fatturato, mentre il Nord America arretra dal 35,6% al 34% in virtù della contrazione relativa al comparto agricolo proprio in quel continente, ben testimoniata dal fatto che i maggiori costruttori di macchine agricole (tradizionali clienti di Comer Industries) hanno registrato un calo di fatturato ben oltre la doppia cifra percentuale. Grandi soddisfazioni dal comparto dei riduttori per applicazioni eoliche che hanno messo a segno una crescita a doppia cifra rispetto al precedente esercizio. *si ricorda un impatto negativo, anche superiore, negli acquisti denominati in dollari americani EBITDA (lordo da costi non ricorrenti) Il valore realizzato, in termini assoluti, si attesta a 23,86 milioni di euro circa (-7,68 milioni di euro circa rispetto al 2014), espresso in termini percentuali, rappresenta una redditività del 7,28% sul fatturato, in contrazione rispetto ai precedenti esercizi. Il margine commerciale in percentuale sui ricavi sconta un calo dello 0,6% circa, in particolare dovuto al diverso mix di prodotti, ma anche ad un contesto molto competitivo con riferimento al settore degli assali, senza dimenticare la debolezza del dollaro canadese verso la fine dell’esercizio, dove sono concentrate le vendite in quel mercato. I costi fissi in valore assoluto sono calati di quasi 3 milioni di euro ma, evidentemente, non sono così elastici rispetto al fatturato, tanto che in percentuale sulle vendite sono aumentati dello 0,86% circa. Sul fronte dei risultati positivi è opportuno mettere in evidenza l’efficienza produttiva degli impianti e della mano d’opera diretta che hanno mantenuto, e in qualche caso superato, i target inseriti negli standard produttivi ad inizio anno. Interessi e altri oneri finanziari netti Per meglio comprendere le voci di bilancio relative a questa area è necessario dettagliare la stessa in ottica più strettamente manageriale e così comprendere i principali drivers positivi e negativi. La seguente tabella di riconciliazione, che confronta i due anni di riferimento 2014 e 2015, è stata concepita in questa ottica: migliaia di euro GESTIONE FINANZIARIA Contributo netto credito esportazione Interessi gestione partecipazione TFR IAS 39 interessi Interessi verso erario/adesione Oneri finanziari netti Totale oneri finanziari Utili/perdite su cambi Operazioni di copertura a fair value Totale utili/perdite su cambi Totale generale 2 Actual IAS 31/12/15 Actual IAS 31/12/14 - 1.375 327 - (124) (278) 343 (919) (548) (667) (2) (489) (1.274) (741) (34) (47) (1.308) (1.310) (788) (1.277) Gli oneri/proventi finanziari in senso stretto hanno di fatto mantenuto le aspettative previste nel budget di esercizio migliorando di circa 119 migliaia di euro. Partendo da una sostanziale neutralità dei tassi di interesse relativi alla valuta euro, la cui base euribor è passata da una media mensile 2014 del 0,2108% ad una media 2015 del -0,0186% si è giunti al risultato auspicato sulla spinta del contenimento del fabbisogno medio da finanziare e dell’ottimizzazione dei flussi e dei prestiti intercompany soprattutto verso società del Gruppo ubicate nei Paesi dove il costo del denaro è superiore rispetto all’area euro. Gli interessi classificati sotto la voce “Interessi verso erario/adesione” nel 2014 sono relativi alla conclusione della nota vertenza riferita alle annualità 2007-2010, mentre nel 2015 rappresentano gli interessi maturati e parzialmente liquidati sul credito Iva che Comer Industries vantava dal biennio 2010/2011. Fra gli indici che vengono commentati in questa relazione è opportuno segnalare il rapporto fra indebitamento finanziario netto ed EBITDA (netto da costi non ricorrenti) che, pur in peggioramento, per le note ragioni economiche, rimane a livelli, considerati prossimi alla soglia di eccellenza. Utili e perdite su cambi Il saldo negativo della gestione cambi è imputabile alla volatilità delle principali valute usate dal Gruppo nelle sue transazioni commerciali. Nel caso del dollaro americano, infatti, l’insieme delle operazioni ha portato a un sostanziale “natural hedge”, ma la non perfetta coincidenza fra gli incassi e i pagamenti ha comportato uno sbilancio sfavorevole nella somma algebrica in euro delle varie posizioni. Il forte deprezzamento del dollaro canadese, verso fine anno, ha comportato una perdita di valore di circa 200 migliaia di euro. La perdita di 34 migliaia di euro, riportato nella voce “Fair value su operazioni di copertura”, rappresenta il risultato economico della valutazione al 31 dicembre 2015 delle operazioni di copertura ritenute efficaci. Imposte Il carico fiscale consolidato, al netto delle partite straordinarie, si attesta al 31,12%, dell’utile ante imposte, mentre per l’esercizio 2014 incideva per il 34,77%. Il nuovo regime IRAP, che consente la piena deduzione del costo del lavoro per il personale assunto a tempo indeterminato, ha favorito il Gruppo che su questa partita mostra una grande sensitività per la caratteristica del business, ad alta intensità di manodopera. 3 migliaia di euro conto economico consolidato riclassificato della produzione effettuata Actual IAS 31/12/15 Actual IAS 31/12/14 327.633 361.290 Proventi e ricavi diversi 4.635 5.843 Variazioni delle rimanenze 7.209 3.081 A) Ricavi delle vendite e delle prestazioni B) Valore della produzione tipica Consumi di materie/costi acquisto Spese per prestazioni di servizio Altri costi operativi C) Valore aggiunto Costo del lavoro (inclusi effetti IAS19 e LTIB) D) Margine operativo lordo Ammortamenti Altri stanziamenti rettificativi 339.477 370.214 (210.208) (229.300) (32.715) (33.324) (418) (370) 96.136 107.220 (65.638) (70.204) 30.498 37.016 (11.279) (10.166) (4.321) (1.152) Canoni per godimento beni di terzi (4.462) (4.347) E) Risultato operativo* 10.436 21.351 Interessi e altri oneri finanziari netti (345) 430 343 (919) (1.274) (741) (34) (47) F) Risultato prima dei componenti straordinari e delle imposte 9.126 20.074 Proventi/(oneri) da dismissioni 6.400 - G) Risultato prima delle imposte 15.526 20.074 Imposte dell’esercizio (2.840) (6.979) 337 (4.545) 13.023 8.550 Interessi e altri oneri fiscali Utili e perdite su cambi Valore di attività/passività finanziarie fair value Imposte esercizi precedenti H) Risultato dell’esercizio Utile/(perdita) di pertinenza di terzi I) Utile dell’esercizio della capogruppo - - 13.023 8.550 Actual 31/12/15 Actual 31/12/14 *Il risultato operativo 2014 include costi non ricorrenti per 26 migliaia di euro. Il risultato operativo 2015 include costi non ricorrenti per 2.145 migliaia di euro. PRINCIPALI INDICI economicI DI GESTIONE Increase turnover -9,32% 6,24% EBITDA (lordo da costi non ricorrenti) 23.860 31.543 EBITDA (lordo da costi non ricorrenti)/fatturato 7,28% 8,73% 10.436 21.351 EBIT/fatturato 3,19% 5,91% Utile d’esercizio/fatturato 3,97% 2,37% Interest cover ratio per EBITDA (lordo da costi non ricorrenti) 69,16 -73,36 EBIT Interest cover ratio per ebit 30,25 -49,65 Oneri finanziari su fatturato 0,11% -0,12% Tax radio senza operatività straordinaria 31,12% 34,77% M.O.L. 30.498 37.016 9,31% 10,25% M.O.L. su fatturato 4 Gestione finanziaria L’anno appena trascorso e i pochi anni precedenti sono stati caratterizzati da repentine discontinuità: crisi di liquidità, credit crunch, tensione degli spread (dei debiti sovrani e di riflesso di quelli bancari), recessione economica. In uno scenario di progressivo deterioramento del quadro economico di riferimento, il sistema imprenditoriale italiano ha dovuto fare i conti con la scarsa capacità di capitalizzazione, un forte indebitamento stimolato da un facile ricorso alla leva finanziaria negli anni dove tutto funzionava, le complessità di sviluppo del business e tassi vicini allo zero, che hanno messo a nudo, tra le altre cose, l’inadeguata capacità di gestire e controllare una “materia prima” indispensabile ad ogni azienda per competere e sopravvivere: la liquidità aziendale. La Finanza perciò non può più essere considerata un mero processo amministrativo-contabile. Richiede l’adozione di un adeguato sistema di pianificazione e di efficienti processi di gestione che garantiscano la programmazione, il controllo dei flussi di cassa e l’attivazione delle opportune coperture finanziarie necessarie a soddisfare i fabbisogni, garantendo condizioni di equilibrio finanziario e l’ottimizzazione dei risultati. Pianificare la Finanza significa collegare le leve strategiche del business alle variabili finanziarie, traducendone gli impatti e misurandone la sostenibilità. “Mettere insieme” informazioni, esperienze e strategia significa articolare i processi organizzativi e di gestione in modo tale da ottimizzare le performance. L’utilizzo del modello EFQM ci dà un’idea chiara, a livello di processo, delle aree dove Comer Industries eccelle e delle aree che invece necessitano ancora di un miglioramento. Tuttavia si potrebbe non cogliere con altrettanta chiarezza dove l’investimento è una priorità strategica e dove il miglioramento può portare il massimo impatto sui risultati. La funzione Finanza è perciò d’aiuto a focalizzare l’attenzione sulla strategia permettendo di assegnare una priorità alle azioni e di allocare in maniera strategica le risorse. In questo contesto di sinergia funzionale la funzione Finanza di Comer Industries ottimizza l’utilizzo delle fonti finanziarie e ne abbatte i suoi costi. Comer Industries organizza efficacemente le attività di cash management al fine di trarre il maggior beneficio; la liquidità e la raccolta sono state ottimamente gestite nell’ottica di minimizzare i costi di funding e massimizzare la generazione di free cash flow. La funzione Finanza è protesa alla continua ricerca di un equilibrio tra le attività di mitigazione dei rischi e quelle proattive dirette a generare valore, e mette in evidenza come la gestione del rischio e delle performance siano due aspetti del medesimo processo gestionale. Collaborando con un ristretto numero di primari istituti bancari, Comer Industries è riuscita quindi a garantire il corretto sviluppo del credito continuando a mantenere il proprio equilibrio economico/finanziario, adeguati indici patrimoniali e un solido rating creditizio. La Tesoreria di Gruppo ha assicurato l’elasticità della provvista, mantenendo linee di credito revolving stand by subito disponibili e flessibili, e nel contempo, l’efficienza in termini di condizioni applicate, utilizzo di differenti tipologie di fonti di approvvigionamento e l’impiego razionale delle disponibilità complessive del Gruppo. La struttura del debito finanziario attuale presenta un equilibrio fra linee di finanziamento a breve, necessarie a finanziare il capitale circolante e linee a medio/lungo termine, a copertura dell’attivo non corrente. La prudente gestione del rischio di liquidità ha quindi richiesto il mantenimento di adeguati affidamenti, che al 31 dicembre 2015 ammontano a 204 milioni di euro rispetto ai 178 milioni di euro dell’anno precedente, con un utilizzo medio nel corso dell’anno del 33%. Al 31 dicembre 2015 il rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto evidenzia un ulteriore miglioramento rispetto all’anno precedente e registra un gearing dello 0,14 (0,18 al 31 dicembre 2014). Analogamente il rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA (lordo da costi non ricorrenti) si consolida a 0,66, ben sotto la parità. La posizione finanziaria netta passiva, ancora migliorata, è passata da 19,2 milioni di euro al 31 dicembre 2014 a 15,8 milioni di euro al 31 dicembre 2015. Il continuo decremento del debito finanziario del Gruppo è stato determinato principalmente dal miglior risultato 5 d’esercizio, al quale si affianca una sostanziale situazione di equilibrio fra flussi netti di capitale circolante e spesa per investimenti e la conseguente conferma dell’eccellente indice di capital turnover a 2,5 (3 al 31 dicembre 2014). Di seguito sono riportate le voci patrimoniali più significative. migliaia di euro Flusso di liquidità generato/(assorbito) Rimanenze 12.607 Crediti commerciali 580 Debiti commerciali (8.979) Investimenti (13.228) Nell’anno appena trascorso, a un “Risultato operativo” compresi gli ammortamenti (autofinanziamento) che si attesta a 21,7 milioni di euro (31,5 milioni di euro nell’anno precedente), si affianca un “Flusso derivante da attività operativa”, dopo le variazioni del capitale circolante, positivo per 15,2 milioni di euro (26,8 milioni di euro nell’anno precedente). Gli effetti combinati della variazione del magazzino, dei crediti, della spesa per gli investimenti, dei debiti commerciali e della gestione finanziaria-patrimoniale, compreso l’effetto della cessione del ramo d’azienda, hanno generato una positiva variazione della posizione finanziaria netta che si riassume in una diminuzione del debito bancario di 3,4 milioni di euro rispetto all’anno precedente. La “Disponibilità liquida e mezzi equivalenti”, che alla fine del periodo si attesta a 17,4 milioni di euro, in deciso incremento rispetto ai 7,3 milioni di euro dell’esercizio precedente, conferma il costante perseguimento dell’utilizzo ottimale delle fonti finanziarie. Di seguito si riporta il dettaglio (secondo OIC 6) della posizione finanziaria netta: migliaia di euro Posizione Finanziaria Netta 31/12/15 31/12/14 Breve termine Crediti finanziari a breve termine Cassa e disponibilità liquide Finanziamenti a breve termine Debiti per leasing finanziario corrente (2.200) (1.004) (17.360) (7.266) 21.100 13.930 - - Prestito obbligazionario (scadenza 2016) 2.066 - Totale posizione finanziaria netta a breve termine (a) 3.606 5.660 Medio/lungo termine Crediti finanziari a medio/lungo termine (4.400) - Finanziamenti a medio/lungotermine 16.603 11.470 Debito per leasing finanziario non corrente - - Prestito obbligazionario (scadenza 2016) - 2.066 Totale posizione finanziaria netta a medio/lungo termine (b) 12.203 13.536 Totale posizione finanziaria netta (a+b) 15.809 19.196 (*) (*) Nel calcolo non si riporta la voce “Fondo Trattamento di fine rapporto” in quanto trattasi di voce che, nella riclassificazione dello Stato Patrimoniale elaborato con il criterio della pertinenza gestionale, derivando da costi operativi, è considerata a diminuzione del capitale immobilizzato. 6 migliaia di euro RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO PRESENTATO SECONDO IL METODO IAS 7 INDIRETTO A) ATTIVITÀ OPERATIVA Risultato operativo 31/12/15 31/12/14 10.436 21.351 Aggiustamenti per riconciliare il Risultato operativo con flussi finanziari 11.280 10.166 Minusvalenze/(plusvalenze) nette da alienazioni di immobilizzazioni materiali Ammortamenti - - Minusvalenze/(plusvalenze) nette da alienazioni di immobilizzazioni immateriali - - 416 484 2.615 2.585 Svalutazioni Accantonamento TFR Imposte differite/anticipate - - (1.308) (788) 12.607 (3.081) 580 731 577 9.577 3.739 (1.040) Debiti commerciali (8.979) (9.424) Altre passività incluse le passività dismesse (9.454) 4.657 Variazione fondi per rischi ed oneri al netto svalutazioni (2.196) (1.454) Utili e perdite su cambi Variazioni nel capitale circolante Rimanenze Crediti commerciali Altre attività Altri crediti Proventi finanziari e imposte dell’esercizio 790 1.496 Imposte sul reddito d'esercizio Ricavi finanziari da gestione liquidità (2.841) (11.524) A - Flusso derivante da attività operativa 15.254 26.743 (12.531) (12.801) (1.743) (1.570) B) ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO Investimenti/disinvestimenti netti in: - immobilizzazioni materiali al netto contributo conto capitale di competenza - immobilizzazioni immateriali al netto contributo conto capitale di competenza - immobilizzazioni immateriali da attività dismesse - passività finanziarie da disinvestimento - effetto conversione su immobilizzi e decrementi del periodo - flusso di cassa da attività dismesse 1.476 - - (93) (430) - - - (13.228) (14.463) Rimborsi finanziamenti a breve e a lungo termine (8.662) (8.494) Nuove erogazioni finanziamenti a breve e lungo termine 21.969 5.180 3.524 4.278 Variazione della quota di capitale e riserve di pertinenza di terzi - - Variazione area di consolidamento - - Dividendi liquidati nel periodo (5.000) (12.500) Variazioni del TFR (3.109) (1.997) (991) (1.985) 7.731 (15.518) 9.757 7.266 17.360 (3.238) 10.504 7.266 B - Flusso finanziario netto da attività d'investimento/disinvestimento C) ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO Variazione in capitale e riserve Interessi passivi e costi finanziari al netto oneri attualizzazione su attività finanziarie C - Flusso finanziario netto da attività di finanziamento VARIAZIONE DISPONIBILITÀ LIQUIDA E MEZZI EQUIVALENTI (A+B+C) Disponibilità liquida e mezzi equivalenti all'inizio del periodo Disponibilità liquida e mezzi equivalenti alla fine del periodo 7 migliaia di euro 2014-2015 VARIAZIONE DI POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 40.000 5.000 35.000 1.588 30.000 991 2.841 23.860 13.228 25.000 20.000 1 15.000 19.196 10.000 15.809 5.000 Posizione finanziaria netta 2014 Investimenti Variazioni di capitale circolante netto Interessi Tassazione Dividendi EBITDA (lordo da costi non ricorrenti) 0,61 Posizione finanziaria netta 2015 0,66 Posizione finanziaria netta/EBITDA (lordo da costi non ricorrenti) 8 Altro gestione patrimoniale Immobilizzazioni materiali e immateriali Gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali per 15.071 migliaia di euro, pari al 4,6% circa del fatturato, mostrano un piccolo incremento, rispetto allo stesso dato misurato nel 2014. Pur in un momento difficile, ben testimoniato dai ratio economici, il Gruppo ha continuato a investire a un ritmo sostenuto sempre in linea con le direttrici previste dal piano strategico. Gli investimenti in nuove tecnologie ammontano a 2,9 milioni di euro circa e sono relativi a: • il nuovo impianto di verniciatura ad acqua per i prodotti agricoli in via Fermi a Reggiolo; • 2 centri di lavoro Mazak per la lavorazione delle scatole di ghisa a Matera; • il completamento della linea cardani ad alte prestazioni a Pegognaga; • un tornio verticale altamente automatizzato per la lavorazione dei componenti “critici” dei riduttori epicicloidali a Matera; • le attrezzature dedicate e i banchi prova, al servizio dei nuovi prodotti che sono stati ingegnerizzati nel corso dell’e- sercizio in ottica kaizen e per i quali Comer Industries ha ricevuto premi e menzioni speciali da alcuni dei maggiori clienti. Seguendo la logica della crescita sostenibile il Gruppo si è dotato di un moderno impianto fotovoltaico installato sul tetto della fabbrica di Matera. Sul fronte relativo alle piattaforme informatiche il Gruppo ha “speso” quasi 600 migliaia di euro per gli acquisti di nuove licenze SAP e per l’implementazione di progetti gestionali volti a: • migliorare il sistema di controllo interno attraverso l’utilizzo di un s/w integrato (BPC) in tutto il Gruppo sia per le attività di chiusura mensile che di pianificazione di breve e lungo periodo; • agevolare i processi decisionali rendendoli più efficaci, unificati e condivisi in ogni fase del ciclo di vita del prodotto (PLM), creando un archivio di informazioni accessibili a tutte le funzioni in qualsiasi momento. Tutte le piattaforme dal punto di vista strettamente tecnico sono intimamente connesse con il database relazionale di SAP e ne amplificano le potenzialità. Il valore dei cespiti in corso, al 31 dicembre 2015, si attesta ad oltre 4,8 milioni di euro, avendo come maggiori contributori gli acconti pagati per l’acquisto di due centri di lavoro orizzontali e tutte le attrezzature per i nuovi prodotti studiate, molto spesso, in co-design con i principali clienti. Capitale circolante o di esercizio Il risultato mostra un incremento netto delle masse intermediate di 5,7 milioni di euro circa rispetto al precedente esercizio. In realtà il dato deve essere corretto, nella sua analisi gestionale, per eliminare gli effetti distorsivi di una posta di credito IVA della controllante (di circa 4,5 milioni di euro) che è stata quasi integralmente incassata nei primi mesi del 2016 e senza la quale il capitale circolante, di fatto, risultava in linea con il dato al 31 dicembre 2014. Entrando nelle singole voci che compongono il totale è opportuno segnalare che l’indice di rotazione del fatturato sulle scorte è migliorato del 6% pur dovendo scontare una riduzione della cifra di affari. È in riduzione, invece, l’indice che misura la rotazione delle masse intermediate sul fatturato; in questo caso la gestione aziendale risulta meno elastica rispetto al controllo delle scorte, come sopra commentato. Per concludere, l’indice gestionale denominato DSO si è stabilizzato, anzi segnaliamo il miglioramento di un giorno, che lo ha portato a 78, pur dovendo scontare un calo di fatturato importante nell’area nord americana dove i pagamenti sono più veloci di quelli dell’area europea. 9 Trattamento di fine rapporto (IAS19.93) Il valore di fine esercizio (-5% circa rispetto al 2014), pari a 9.870 migliaia di euro, è stato calcolato secondo le vigenti norme di legge e successivamente trattato contabilmente come beneficio a prestazione definita e come tale ricalcolato secondo un criterio statistico attuariale che tiene conto degli effetti della attuarizzazione finanziaria, secondo il metodo definito “projected unit credit method” con il supporto dei dati emessi dall’ISTAT, dall’INPS e dall’ANIA. I principali parametri utilizzati sono i seguenti: • tasso di attualizzazione: 1,79% • indice di inflazione su base annua: 1,50%-2,00% • tasso annuo incremento TFR: 2,63%-3,00% • tasso annuo incremento salariale: 0,50% Sulla base di tali principi, nell’esercizio 2015, partendo dall’accantonamento TFR, secondo principi ITA GAAP, si è proceduto a una riduzione dei costi del personale di 153 migliaia di euro e, contestualmente, a un incremento dei costi finanziari per 124 migliaia di euro, mentre l’utile attuariale calcolato, al netto del relativo effetto fiscale, di 21 migliaia, dovuto in via principale alla riduzione del tasso di attualizzazione (dall’1,25% all’1,79%), come sopra esposto nel capoverso relativo ai parametri utilizzati, non ha trovato una contropartita economica, in quanto a norma dell’IAS 19.93 A, per lo stesso importo, si è provveduto ad incrementare il patrimonio netto consolidato nella voce denominata utili a nuovo. Patrimonio netto I mezzi propri a disposizione del Gruppo sono 113.623 migliaia di euro. L’incremento rispetto al 2014 è molto significativo (+11,31%) e merita un approfondimento: i principali effetti sono dovuti alla distribuzione di dividendi, pari a 5 milioni di euro, e alle componenti straordinarie di reddito che hanno consentito all’utile netto di superare quota 13 milioni di euro. Altri effetti, non meno importanti, riguardano i movimenti positivi della riserva di traduzione (+3,5 milioni di euro), motivati dal rafforzamento del dollaro americano e dello yuan cinese rispetto all’euro. Il rafforzamento delle principali valute mondiali rispetto all’euro è leggermente scemato al momento della stesura di questa relazione. I mezzi propri rappresentano il 87,79% del capitale investito, in miglioramento, rispetto al 2014. L’indice che misura il rapporto fra i mezzi propri e le immobilizzazioni nette, ha superato la soglia psicologica di 2 attestandosi a 2,15, come segno tangibile della capacità dell’impresa di portare avanti gli ambiziosi investimenti previsti dal Piano Industriale, che dovrà coniugare importanti sfide economiche con trend di crescita limitati, senza compromettere la solidità patrimoniale e finanziaria dell’impresa. Indebitamento e posizione finanziaria netta L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2015 è pari a 15.809 migliaia di euro: il valore include prestiti obbligazionari per 2.066 migliaia di euro. La variazione puntuale rispetto all’anno precedente sfiora il -18%, mentre è sostanzialmente nulla la variazione media. Nell’analisi dedicata al “working capital” e alle immobilizzazioni si ritrovano tutti gli elementi chiave per comprendere questi risultati. Nell’esercizio non sono stati aperti nuovi contratti di leasing finanziario. 10 migliaia di euro Stato Patrimoniale consolidato riclassificato funzionale Actual IAS 31/12/15 Actual IAS 31/12/14 4.174 48.723 4.893 46.083 A) Immobilizzazioni Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie 3 3 52.900 50.979 73.991 3.470 86.598 2.514 B) Capitale d’esercizio Rimanenze di magazzino Credito verso altri Crediti commerciali 71.604 72.184 Debiti commerciali (69.401) (78.292) Fondi per rischi e oneri (2.334) (4.114) Crediti/(debiti) tributari 15.001 11.518 Debiti verso controllanti e collegate Altri crediti/(debiti correnti) incluso LTIB C) Capitale investito dedotte le passività d’esercizio (A+B) E) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato F) Capitale investito dedotte le passività d’esercizio e il TFR (C-D-E) totale impieghi (404) (531) (5.525) (9.220) 86.402 80.657 139.302 131.636 9.870 10.364 129.432 121.272 100.600 93.526 G) Capitale proprio Capitale versato e riserve Quota di pertinenza di terzi Utile dell’esercizio H) Indebitamento finanziario a medio/lungo termine 13.023 8.550 113.623 102.076 12.203 13.536 3.606 - 12.926 (7.266) 3.606 5.660 15.809 19.196 129.432 121.272 I) Indebitamento finanziario netto a breve termine (disponibilità monetarie nette) Debiti finanziari a breve Disponibilità monetarie e altri titoli Totale Indebitamento - Totale fonti di finanziamento (H+I) L) Totale come in E (G+H+I) 11 Actual IAS 31/12/15 Actual IAS 31/12/14 Mezzi propri sul totale passivo 87,79% 84,17% Indebitamento su totale passivo 12,21% 15,83% PRINCIPALI INDICI PATRIMONIALI E FINANZIARI DI GESTIONE Indebitamento su equity 0,14 0,19 Mezzi propri su immobilizzazioni 2,15 2,00 Debiti totali finanziari più leasing 15.809 19.196 Flusso di cassa operativo = A 22.125 25.057 Free cash flow = A meno investimenti 7.054 10.427 Return on investment (ROI) 8,06% 17,61% Capitale circolante su mezzi propri 0,760 0,790 Indebitamento su ebitda (lordo da costi non ricorrenti) 0,663 0,609 Fatturato su masse intermediate 2,53 2,98 Indice di rotazione fatturato su scorte 4,43 4,17 78 79 DSO (Days Sales Outstanding) 12 COORDINAMENTO Corporate Communication Comer Industries Spa PROGETTO GRAFICO Industree Spa www.industree.it 13