La Bussola del Ciclope

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La Bussola del Ciclope
Anno scolastico 1415
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La Bussola del Ciclope
Terzo numero
Navigare sicuri nel mare della rete
Il Raccontastorie
Come sopravvivere ai Social Network
Conclusione di Alla ricerca del nido
della fenice
Lo scaffale del lettore
Non sapete cosa leggere?
Zoé suggerisce…
Lo sapevate che…
Conosciamo meglio Wikipedia
E tanto altro ancora…
Anno scolastico 1415
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L’editoriale
Care lettrici, cari lettori,
siamo ormai giunti alla fine dell’anno scolastico e, inevitabilmente, anche all’ultimo numero
di La bussola del Ciclope. È un’edizione forse meno corposa, ma non meno ricca: ci tenevamo
a farla uscire come ultimo saluto prima delle meritate vacanze estive.
A tutti voi auguriamo con il cuore di trovare la giusta bussola che vi indichi la strada più
soddisfacente. E tenete i vostri occhi aperti, ragazzi.
O il vostro unico occhio, se siete un Ciclope.
Andate fiduciosi nella direzione dei vostri sogni, vivete la vita che avete sempre
immaginato.
Henry David Thoreau
La redazione
e un antipatico ciclope cieco che vive su un’isola di pecore
Anno scolastico 1415
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La redazione
Zoé
Virginia
Nicolò
Giada
Chiara
Guja
Noelia
Caricature eseguite da Zoé Ferrari
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Lo sapevate che…
Scorciatoie sul Web: Wikipedia
Wikipedia nasce nel gennaio 2001, creata da Jimmy Wales e
Larry Sanger. Acquista molto rapidamente popolarità fino a
diventare ciò che è oggi, ovvero la salvatrice di molti studenti, un
pozzo di conoscenza e una risorsa per tutti coloro che hanno
bisogno di informazioni.
Ma qual è il modo corretto per usare questa enciclopedia online?
Ecco 8 trucchi per facilitarvi le cose!
1. Le voci più accurate sono quelle contrassegnate da una
stellina d’oro in alto a destra
Le voci in “vetrina” sono quelle che
vengono ritenute più complete, corrette
e accurate. Queste pagine sono state
controllate
dal
team
Wikipedia
secondo
editoriale
i
criteri
di
di
accuratezza, neutralità, completezza e
stile. Soltanto una su circa 1000 pagine
sono
contrassegnate con la stellina
colorata.
2.
Le
voci
di
qualità,
invece,
sono
contrassegnate da una stella d'argento.
Sono voci che hanno dimostrato di essere
di buona qualità, ma non come quelle
“vetrina”.
in
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3. Evita le voci in cui è citata una sola fonte e le
pagine nuove
Gli editori stessi sanno bene che "non tutto su
Wikipedia
è
sempre
comprensibile".
accurato,
Consigliano
di
completo
e
controllare
personalmente le fonti delle informazioni, che si
trovano in fondo alle pagine, e di fare attenzione a
quelle con una sola.
Nella colonna a destra: metà delle fonti dalla pagina
Wikipedia inerenti la voce ”Facebook”.
Sotto: le uniche due fonti delle pagine dedicate a
“Netiquette”
4. Realizza un libro con le pagine di Wikipedia
È possibile salvare in formato pdf una pagina di Wikipedia e stamparla quando ne
avrai bisogno. È possibile compiere questa azione selezionando una delle opzioni
sotto alla voce “Stampa/esporta”, nel menu alla sinistra della pagina.
5. Fai le tue ricerche per immagini, video e audio
Senza scrivere nulla nella barra di ricerca in alto a destra, presente sempre, e
cliccando semplicemente sull'icona della lente di ingrandimento, si può accedere
a una pagina di ricerca avanzata. Qui si trova la voce “multimedia”, grazie alla
quale saranno selezionati solo i contenuti che comprendono foto, gallery, video o
file audio.
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6. Vedi quali pagine rimandano alla voce che stai leggendo
Sempre a sinistra, troverete “Puntano qui”, un link che permette di vedere quali
pagine contengono la voce che hai cercato. È utile perché si possono trovare
delle informazioni aggiuntive per la tua ricerca.
7. Cerca le pagine web che si collegano alla tua ricerca
In fondo alla pagina di Wikipedia troverete i “Collegamenti esterni”, ovvero una
lista di altri siti o pagine in cui potete trovare altre informazioni sull’oggetto
della vostra ricerca.
8. Leggi pagine in modo casuale
Sulla barra laterale sinistra, dove c’è anche l’opzione di stampa e salvataggio in
pdf, c’è anche il link “Una voce a caso". Cliccandoci sopra vi troverete
improvvisamente a leggere una pagina a caso di Wikipedia. E chissà, magari vi
incuriosirete e vi appassionerete ad Antonio Vivaldi, al Giro di Lombardia del
1986, ad Animecon (la fiera del fumetto in Finlandia) o all’asteroide 4650 Mori.
9. Wikipedia è in costante evoluzione
Attraverso Wikistream (http://wikistream.wmflabs.org) puoi dare un’occhiata
alla timeline (la linea del tempo) che ti informa sulle persone che stanno
aggiungendo o correggendo i contenuti di Wikipedia. Ti sorprenderai.
Speriamo di esservi stati utili e di aver reso la vostra navigazione in questo sito più
facile e approfondita.
Virginia
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Lo scaffale del lettore
Storie del terrore da un minuto
“Storie del Terrore da un minuto” è una raccolta di
storie horror scritte da 72 diversi scrittori famosi
tra i quali Neil Gaiman, Lemony Snicket e Micheal
Connely.
Secondo me, questo libro è fantastico! Lo consiglio a
tutti gli amanti del brivido e del terrore, che di
sicuro non rimarranno delusi. Un punto di forza di
quest’opera letteraria sono i diversi stili di scrittura
degli autori e i diversi tipi di testi (poesie, testi
narrativi, filastrocche, canzoni), ma anche fumetti o
semplici disegni che rappresentano la paura.
Ecco qui di seguito una delle numerose storie contenute nel libro.
Jack Gantos - Un taglio netto
Avevo commesso delle cattive azioni ma ero andato a letto senza rimorsi, e quella notte pensai
che la piaga sul palmo della mano fosse una puntura d’insetto, così la grattai, ma la mattina
dopo si era arrossata e gonfiata e i lembi si erano aperti come delle piccole labbra, e quando
afferrai lo zaino con i libri di scuola mi fece male, ma il dolore assomigliava alla voglia di
piangere quando qualcuno è crudele con te. Indossai un guanto sulla mano e d’un tratto
rabbrividii alla sensazione di panico in petto, come se fossi stato chiuso in un ripostiglio. Mi
strappai via il guanto e feci un respiro profondo. Che succede? mi domandai. Girai la maniglia
per uscire di casa ma caddi sulle ginocchia in preda ad una vergogna che mi soffocava. –Oh,
mio Dio- gemetti -che cosa ho fatto? Guardai la mano che mi bruciava, le piccole labbra
sussurravano: -Quel che provi adesso è quel che sei. Dovrai farci l’abitudine-. -Che altro
potevo fare? La scelta era ovvia. Corsi in cucina a prendere un coltello. (p.41)
Zoé
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Storie d’inchiostro
Breve viaggio nel mondo del fumetto - seconda parte
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta, in Italia
diventò
massiccia
una
produzione
seriale
contraddistinta da ambientazioni violente e cupe:
nacque il genere «nero» che vede Diabolik tra i
migliori esempi.
In Francia, René Goscinny e Albert Uderzo
dettero vita ad Asterix, il piccolo gallo dell'epoca
di Giulio Cesare che diventò un vero fenomeno
anche in Italia.
In America lo sceneggiatore Stan Lee inventò i
suoi “supereroi con super problemi” (come ad esempio I Fantastici Quattro e L’Uomo
Ragno), riuscendo a rivitalizzare il mercato supereroistico ormai stanco dei vecchi
personaggi come Superman.
Dai primi anni Sessanta, grazie ad un piccolo gruppo di artisti che fondarono la rivista
“Zap comics”, si diffusero i fumetti alternativi. Questi erano caratterizzati
dall'ideale che gli artisti dovessero potersi esprimere liberamente e sperimentare.
Per questo motivo i fumetti erano spesso autoprodotti dagli artisti stessi, che non
dovevano quindi essere soggetti a rigide linee guida, pressioni, vincoli o censure, come
poteva accadere invece a chi lavorava per gli editori dei "fumetti mainstream", come
ad esempio la Marvel negli USA o la Sergio Bonelli in Italia.
Gli anni Ottanta videro da un lato il fiorire del mercato delle riviste costose, che
portarono al successo alcuni personaggi particolari come Max Friedman e Druna, e
dall'altro il successo di personaggi a larga diffusione: Martin Mystere, Dylan Dog e
Nathan Never.
Gli anni Novanta fecero registrare l'invasione delle produzioni giapponesi con
personaggi conosciuti durante il decennio precedente grazie alle versioni animate
trasmesse in televisione come Ken il Guerriero, Lamù e I Cavalieri dello Zodiaco.
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Italia e America, in particolare, subirono influenze già rilevabili sullo stile delle
nuovissime generazioni di autori.
Dopo il 2000 i più interessanti sviluppi del fumetto si sono generati con la diffusione
di internet. Infatti, è proprio la rete telematica che offre al fumetto, e soprattutto a
chi i fumetti li crea, nuove possibilità di diffusione e di sperimentazione.
I manga
Il fumetto presenta diverse sottocategorie, ad esempio la supereroistica tipicamente
americana fino ai manga giapponesi. Qui di seguito riporto un approfondimento sui
manga, visto che a breve saranno presenti anche nella nostra biblioteca.
I manga, ovvero i fumetti nipponici, sono dotati di una particolare caratteristica che li
contraddistingue nel loro genere: la lettura al “contrario” secondo tutto il resto del
mondo. Infatti la rilegatura si trova a destra anziché a sinistra, e lo scorrimento dei
balloon, cioè dei dialoghi tra i personaggi, così come quello delle vignette, procede da
destra
verso
sinistra.
Gli
altri
fumetti
asiatici, come, per esempio i manwha, cioè i
fumetti coreani, o i manhua, i fumetti cinesi,
si leggono seguendo la classica modalità di
lettura da sinistra verso destra. Il primo
mangaka, ovvero colui o colei che disegna i
manga, fu Osamu Tezuka (metà del ‘900), che
viene considerato il “dio dei manga”: la sua
prima opera fu Maachan no Nikkicho.
Il mangaka, per produrre un manga, segue uno schema ben preciso: per prima cosa fa
uno schizzo della vignetta; in un secondo momento ripasserà le linee con la china
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usando dei pennini specifici. In terzo luogo si completerà il beta, cioè la vignetta
ripassata con l’inchiostro, colorando le ombre. Infine si applicheranno i retini, che
fungono da sfondo.
Questi particolari fumetti sono un enorme business; infatti ne esistono vari generi per
tutte le fasce d’età:
-Kodomo: manga per bambini fino ai 10 anni, come Doraemon;
-Shōjo: per ragazze dai 10 ai 18 anni (con diverse sottocategorie), come Sailor Moon;
-Josei: per donne dai 18 anni;
-Shōnen: per ragazzi dai 10 ai 18 anni, Naruto ne fa da esempio;
-Seinen: per adulti (e a volte anche per ragazzi).
Akihabara, un quartiere di Tokyo, è la
“capitale” di tutti gli appassionati di manga
e di tutto ciò che è collegato ad essi (gli
anime, il cosplay, i videogames). Questi
appassionati vengono denominati Otaku, e
fino a poco tempo fa venivano discriminati
in tutto il Giappone, mentre ora sono parte
integrante della nazione e si sono diffusi
in molti altri paesi in tutto il mondo.
In rapida espansione in Giappone ci sono i
Manga Café, ovvero delle caffetterie in cui si può leggere qualsiasi manga, mangiare e
bere qualsiasi cosa per un certo lasso di tempo. Questi bar molto particolari sono stati
creati a Nagoya nel 1975, anche se stanno avendo grande successo solo da una decina
di anni in tutto il Giappone. Esistono inoltre anche i famosissimi Maid Café: dei bar
dove ci sono delle cameriere vestite in stile vittoriano o su un particolare tema come
in moltissimi manga ed anime.
Questo particolare format esiste anche
nella variante maschile, chiamata Butler
Café. Il meccanismo è semplice: per un
certo lasso di tempo si è serviti da
cameriere/i
in
modo
estremamente
gentile, rispettoso e si può bere e
mangiare qualunque cosa presente sul
menù. Si paga una certa tassa (variabile)
all’ora.
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Questi Café si sono diffusi anche al di fuori del Giappone, infatti sono presenti anche
in Francia e in Italia.
Il sondaggio
Siamo andate classe per classe a chiedere quali sono i generi di fumetti che gli allievi
della scuola amano di più: ecco il risultato.
Classi
Prime
Seconde
% lettori fumetti
54% (45 allievi su 83)
44% (44 allievi su 100)
Terze
43% (18 allievi su 41)
Quarte
33% (19 allievi su 56)
Cosa leggono?
Topolino, Ratman, Diabolik,
manga, One Piece, Mirmo
Topolino, Diabolik, TEX
Topolino, Ratman, Diabolik,
manga, Tonari no Kaibitsukun
Fumetti sul giornale,
Topolino, Paperino,
Shingeki no kyojin e manga
vari
Giada e Zoé
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L’incontro
Giuseppe Catozzella alla Scuola Media di Camignolo
Durante questi mesi, tutte le quarte
medie
della sede hanno
possibilità
di
leggere
avuto
in
la
classe,
durante le ore di italiano, il libro Non
dirmi che hai paura, di Giuseppe
Catozzella.
L’autore e giornalista italiano, nato il
18 giugno 1976 e laureato in filosofia
presso
l’Università
degli
Studi
di
Milano, ha pubblicato, oltre al libro
letto, numerosi articoli giornalistici e
altri romanzi.
Oltre al suo impegno come scrittore,
lavora
anche
come
docente
di
scrittura creativa sia in Italia che
negli
Stati
Uniti
ed
è
Goodwill
Ambassador UNHCR (Ambasciatore di
buona volontà per l’Alto commissariato
per le Nazioni Unite per i rifugiati).
Il libro narra la storia di Samia, giovane ragazza di Mogadiscio, con la corsa nel
sangue. Samia vive in un paese in guerra dove l’irrigidimento politico e religioso le
impediscono di coltivare a pieno la sua passione. Samia sarà così costretta, al fianco
dell’amico del cuore Alì, a iniziare ad allenarsi di nascosto, non solo per se stessa, ma
per tutto il suo paese e per tutte le donne somale, che confidano in lei. Riuscirà a
qualificarsi per le Olimpiadi di Pechino, arrivando ultima, ma diventando un simbolo di
libertà.
Samia però non si accontenta e i suoi sogni non si arrestano; l’obiettivo ora è quello di
qualificarsi alle olimpiadi di Londra nel 2012. Al suo ritorno in patria, tuttavia, la sua
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vita diventa sempre più complicata: la morte del padre, la partenza dell’amata sorella e
l’entrata di Alì nel gruppo di terroristi, complica i suoi piani facendo sì che, come tanti
altri, decida di partire per il Viaggio. Dall’Etiopia al Sudan, attraverso il Sahara, fino
alla Libia, per poi, via mare, arrivare in Italia: questo è quello che la ragazza dovrà
intraprendere. Dopo mesi di umiliazioni, riuscirà a realizzare il suo sogno o si lascerà
risucchiare dal suo amato mare?
Questo libro, che tocca varie delicate tematiche, è stato apprezzato, chi più, chi
meno, da tutti gli studenti. La storia narrata è molto profonda, sorprendendo e
rattristando verso la fine.
A seguito della lettura, vi è stata l’opportunità di incontrare l’autore stesso del libro.
Questo incontro, avvenuto tra il 15 e il 16 aprile, ha permesso ai ragazzi di ottenere
delle risposte a tutti i dubbi sul libro o a semplici curiosità sulla travagliata vita di
Samia. Giuseppe Catozzella, durante tutto l’incontro, si è dimostrato molto disponibile,
raccontando in modo fluido anche una così triste storia e riuscendo a coinvolgere in
modo molto semplice tutti i ragazzi. Dopo una sua prima presentazione, i ragazzi,
hanno potuto avere le risposte a tutte le domande.
Qui di seguito alcune domande poste all’autore durante questo incontro.
Quanto è vero il libro?
Tutto è assolutamente reale, eppure niente lo è. Sono partito dalla realtà, la presenza
della realtà nei miei romanzi è forte. Sono il più aderente possibile ai fatti, rispetto la
realtà. Però si vede la componente della letteratura, poiché utilizzo la voce di Samia.
Chi ha incontrato oltre ad Hodan, sorella di Samia, dei personaggi?
Ho incontrato quattro persone: Hodan, la testimone principale, Teresa, la giornalista,
la zia di Samia, che ha raccontato del Viaggio ed una ragazza con cui Samia ha vissuto
e con cui si è aperta. Samia parlava con Hodan appena aveva una connessione.
Con Hodan abbiamo ripercorso le chilometriche chat su Facebook, in cui Samia
raccontava tutto.
Perché ha cambiato il finale?
Samia era nel suo mare. Non poteva parlare, ma si sentivano i suoi pensieri. Beh, uno
scrittore non sa mai bene il perché delle sue scelte. Mi piaceva l’idea di accompagnare
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la fine, di farle realizzare, almeno nei pensieri, il suo sogno. Mi piaceva che il suo sogno
si separasse dal suo stato “onirico”, anche se era un sogno spezzato.
Quanto tempo ha impiegato per raccogliere il materiale?
Solo per Hodan ci sono voluti sette mesi, solo per convincerla a farmi parlare con lei.
In tutto circa un anno. Ho anche incontrato trenta ragazzi che mi hanno raccontato il
loro viaggio.
Dopo le numerose domande affiorate, l’incontro è terminato con la possibilità, per
chiunque lo volesse, di avere un autografo da Catozzella. L’autore, con la simpatica
dedica, ha permesso a tutti di ottenere un libro, che, in futuro, ricorderà sempre ai
ragazzi le preziose esperienze vissute durante l’ultimo anno di scuola media.
Chiara
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Navigare sicuri nel mondo della rete
Come sopravvivere ai Social network
I social network, come Facebook, WhatsApp, Kik, Instagram o anche YouTube, hanno
un ruolo importante per la nostra generazione. Con il loro aiuto si possono fare
tantissime cose, ma i pericoli sono dietro l’angolo.
Si possono contattare parenti o amici che si vedono raramente, senza dover aspettare
tutto il tempo necessario per inviare una lettera e aspettare una risposta; si possono
imparare lingue; si possono instaurare nuove amicizie, condividere i propri stati
d’animo e non essere ignorati. Da un lato si può dire che sia una buona cosa, mentre
dall’altro non lo è affatto. Prendiamo l’esempio degli youtuber: quelli più famosi e con
più visualizzazioni, solitamente, sono anche quelli più criticati e odiati. I cosiddetti
haters sono quella categoria di persone che, immancabilmente, riempie la sezione
commenti di critiche e, se si va oltre, di insulti o addirittura minacce.
Si può essere vittime di critiche e insulti anche senza essere famosi, in questi casi si
tratta di cyberbullismo. La triste verità è che, purtroppo, in tanti casi, i ragazzi
vittime di questo tipo di bullismo, non ricorrono all’aiuto da parte di genitori o docenti,
spingendosi a volte a compiere atti estremi.
Questo lo dico non tanto per far riflettere chi subisce, ma chi infligge: smettila di
fare quello che fai! Piuttosto che far del male stai zitto, pensa a chi c’è dall’altra
parte: quello che dici non rimane in rete!
È necessario che ognuno si prenda le proprie responsabilità, perché altrimenti chi lo
fa? Ogni azione ha un suo prezzo.
A chi subisce, invece, mi sento di dire queste parole: non stare in silenzio, agisci,
parla. Non lasciare che la gente ti sminuisca, non accettare tutto. Hai il diritto di dire
ciò che ti fa star male. E non temere, non sarai mai solo!
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Vip e social
Tanti personaggi famosi utilizzano i social per mantenere i loro fan informati,
pubblicando anche le loro più banali osservazioni, selfie e video. Per scoprire quali sono
le pagine ufficiali basta cercare il nome di chi vogliamo trovare, guardare nella lista
quale delle pagine ha un “visto” accanto al nome (solitamente è bianco in un cerchio
blu) e seguire. I social più utilizzati dai vip sono in generale quelli più famosi come
Twitter, Facebook, Instagram…
Dieci cose che non sapete sui social secondo
1. Un terzo delle cause di divorzio nel Regno Unito cita almeno una volta la parola
“Facebook”.
2. Facebook offre un premio a chiunque sia in grado di individuare una falla nel suo
sistema di sicurezza, con reward minimo di 500 dollari per ciascuno dei bug segnalati.
3. Se gli utenti iscritti a Twitter formassero una nazione nella vita reale, sarebbe il
quarto paese più popoloso al mondo.
4. Con più di un milione di retweet in meno di un’ora, è il celeberrimo selfie di Ellen
DeGeneres agli Oscar 2014 il tweet più popolare di sempre. Fino alla sua
pubblicazione, il tweet più celebre del mondo era stato quello pubblicato da Barack
Obama per annunciare il suo secondo mandato.
5. Il “fantasmino” simbolo dell’app SnapChat si chiama GhostFace Killah, in onore del
rapper membro del Wu Tang Clan.
6. Ci sono 57 milioni di selfie su Instagram.
7. È la star del reality show “Keeping up with the Kardashians” Kylie Jenner la VIP a
scattarsene un maggior numero (ne ha già pubblicati 450), seguita dal rapper Snoop
Dogg.
8. “Non ci sono curiosità interessanti su Google+” (facendo ironia sul social network
lanciato da Google, di certo non il più utilizzato dagli utenti).
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9. MySpace, una volta leader tra i social network del mondo, nel 2005 rifiutò di
comprare Facebook.
10. Nel 2014, Facebook ha avuto una media di 1,25 miliardi di utenti attivi ogni mese
(MySpace invece meno di 40 milioni).
Aspetti positivi
Contattare amici lontani
Imparare lingue
Conoscere persone nuove
Informarsi
Aspetti negativi
Bullismo
Cyber-dipendenza
“Trappole”
Imparare coi social network
I social sono anche utili per imparare, come ad esempio con le lingue. Eccone alcuni che
si possono usare per quest’ultimo scopo.
1. Livemocha
Vi sono circa 12 milioni di utenti registrati provenienti da 196 nazioni diverse e
circa 400.000 utenti che visitano il sito ogni giorno. In questo sito è possibile
imparare 38 lingue diverse, tra le quali inglese, estone, persiano, finlandese,
tedesco, greco, ebraico, coreano, ungherese, turco,…
Vi sono inoltre corsi premium (Active Courses), con più esercizi (anche
interattivi), per lingue come inglese, francese, tedesco, spagnolo e italiano. Si
possono inoltre aiutare gli altri utenti che desiderano imparare una lingua
correggendo i loro lavori in cambio di tokens, moneta virtuale del sito che serve
per accedere ai corsi premium.
2. Busuu
È una comunità linguistica, funzionante come un gioco interattivo. Offre lezioni
interattive, esami, testi e video chat, esercizi di scrittura, lettura, test di
comprensione e molto altro, il tutto gratuitamente.
Si possono scrivere testi in lingua straniera e avere l’opportunità, come con
Livemocha, di farli correggere grammaticalmente da un madrelingua online.
Gli aggiornamenti audio, PDF e Podcast sono a pagamento.
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3. Palabea
Apprendimento, in aule virtuali, di un linguaggio a propria scelta.
Gli utenti possono trovare amici, interagire con loro in conferenza video o audio,
ricevere lezioni video, registrare le loro lezioni, caricare i video sul sito e
utilizzare gli strumenti di traduzione messi a loro disposizione.
4. VoxSwap
Questo social, come gli altri, unisce le persone che hanno voglia di imparare
nuove lingue.
Ci si può allenare a parlare, scrivere o fare domande, chattando con gli altri
utenti online.
Ci sono inoltre tanti video e un forum attivo diviso in categorie, in base alla
diverse lingue.
Guja
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Dietro le quinte
Gli Academy Awards
L'Academy Award, comunemente conosciuto come Oscar, è il premio
cinematografico più importante al mondo e il più antico, giacché
venne assegnato per la prima volta nel 1929. I premi vengono
conferiti dall'Academy of Motion Picture Arts and Sciences,
un'organizzazione professionale onoraria costituita da personalità
(per lo più statunitensi) che hanno portato avanti la loro carriera nel
mondo del cinema quali attori, registi, produttori e tanti altri, e che
nel 2007 contava oltre 6.000 membri votanti.
La statuetta è placcata in oro 24 carati, ma dal 1942 al 1944 (gli
anni della Seconda Guerra mondiale) fu fatta di gesso perché
avevano paura che qualcuno la potesse rubare o vendere.
L’origine del nome è molto discussa, ma la storia più
accreditata è quella della segretaria Margaret Herrick,
che vedendo la statua esclamò “Assomiglia molto a mio zio
Oscar!”. Altri affermano che è un nome inventato.
La prima cerimonia si è tenuta al Roosevelt Hotel di
Hollywood, nel 1929. Il primo a vincere uno di questi
onorevoli premi è stato Emil Jannings, un attore tedescoaustriaco, nato in Svizzera. Vinse come miglior attore per
due film, “The Way of All Flesh” e “The Last Command”.
Fino ad ora sono stati assegnati 2'947 premi.
Ci sono circa 26 categorie e queste sono ritenute quelle più importanti:

Oscar al miglior film, dal 1928

Oscar al miglior attore, dal 1928;

Oscar alla miglior attrice, dal 1928;

Oscar al miglior regista, dal 1928;

Oscar alla migliore sceneggiatura non originale, dal 1928;

Oscar alla migliore sceneggiatura originale, dal 1940.
Anno scolastico 1415
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I film più premiati
Ben-Hur (1959), diretto da William Wyler, che vinse 11 Oscar su 12 nomination;
Titanic (1997), diretto da James Cameron, che vinse 11 Oscar su 14 nomination;
Il Signore degli Anelli: Il ritorno del Re (2003), diretto da Peter Jackson, che vinse 11
Oscar su 11 nomination.
Gli attori più premiati
Katharine Hepburn vinse 4 Oscar su 12 nomination, vinti tutti come Migliore attrice
protagonista (1933, 1967, 1968 e 1981);
Meryl Streep vinse 3 Oscar su 19 nomination, di cui 2 vinti come Miglior attrice
protagonista (1982 e 2011) e 1 vinto come Miglior attrice non protagonista (1979);
Jack Nicholson vinse 3 Oscar su 12 nomination, di cui 2 vinti come Miglior attore
protagonista (1975 e 1997) e 1 vinto come Miglior attore non protagonista (1983).
Momenti memorabili
Nel 1973 Marlon Brando rifiutò l’Oscar come Miglior Attore per Il Padrino, per
protesta contro le ingiustizie da parte del mondo di Hollywood contro i nativi
americani.
Nel 1974 durante un discorso di David Niven durante le premiazioni un uomo nudo
attraversò il palco correndo, rubando la scena al famoso attore inglese.
Nel 1998 Matt Damon (ai tempi ventisettenne) e Ben Affleck (ai tempi ventiseienne)
vinsero l’Oscar per la Migliore Sceneggiatura Originale per Good Will Hunting.
Nel 2010 Kathryn Bigelow fu la prima donna a vincere il premio come Miglior Regista
per The Hurt Locker.
Nel 2014 la presentatrice della cerimonia Ellen Degeneres scattò un selfie con
l’obiettivo di superare il record del più retwittato e lo raggiunse con 3.363
Noelia
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Il Raccontastorie
Alla ricerca del nido della fenice
Travis, vedendo quel giovane leone, cercò di nascondersi dietro alcune pietre.
L’animale si avvicinava e, a ogni suo passo, si sentiva il rumore degli artigli che
battevano sul pavimento di roccia creando un suono simile a quello del tintinnio di due
spade che s’incrociano. Quando il leone fu a poco più di un metro di distanza da Travis,
fece un possente ruggito che scosse la grotta fino a far cadere delle stalattiti che si
trovavano sul soffitto.
Il leone si sedette e cominciò a parlare:
“Come hai ottenuto quell’anello?”
“L’ho preso nel mio palazzo.”
“Quell’anello può far tornare in vita il mio antenato.”
“E come?”
“Quell’oggetto ti dà la capacità di controllare vita, morte e mente delle creature
mitologiche. Tu ancora non lo sai usare, ma un giorno potrai andare a liberare le grandi
creature.”
“Io non capisco… voi parlate di titani, potenti creature e altre cose simili; mi potresti
spiegare?”
“Un tempo i titani erano visibili, come anche le potenti creature, ma quando vennero
sconfitte divennero invisibili.” Il leone si fermò per qualche istante e poi ricominciò.
“I titani furono segregati nel limbo e le potenti creature furono messe alla guardia di
quest’ultimo.”
“E questo cosa ha che fare con quel tipo che mi minaccia?”
“Il signore dei ghiacci ha congelato quattro delle cinque potenti creature e con l’Anello
di bronzo controlla tuttora gli uccelli del lago Stingolo. Le potenti creature non
possono essere controllate dal tuo anello, ma puoi controllarle con gli anelli che si
trovano nelle loro rispettive case. Se unirai il tuo anello con uno qualsiasi degli anelli,
potrai ridare la vita alle potenti creature.”
“Dove posso trovare questi anelli?”
“Sono custoditi dai discendenti delle creature. Io, come pronipote del leone Meneo, ti
dono l’anello indistruttibile.”
Anno scolastico 1415
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Così il leone si diresse verso il fondo della caverna. Dopo un paio di passi si fermò e
disse:
“Tu non vieni?”
Travis si alzò e lo seguì. Una volta in fondo alla caverna, vide un anello che splendeva di
luce propria e un grifone che giaceva addormentato. Il leone fece segno a Travis di
prendere l’anello, così lui lo afferrò. Quando si girò per ringraziarlo, il leone gli disse:
“Su questo grifone viaggerai più velocemente.” Ruggì e il grifone si alzò. Così Travis lo
cavalcò e con due colpi di ali furono fuori dalla caverna. Solo in quel momento, Travis
vide un enorme stormo di uccelli neri ricoperti di bronzo che si stavano dirigendo
verso di lui.
In un istante quegli odiosi uccelli entrarono nella caverna come se non avessero visto il
giovane.
Così il ragazzo si diresse verso il monte Piuma su cui si annidava il signore dei ghiacci.
Più si avvicinava, più il freddo si faceva pungente fino al punto da rendere le morbide
piume del grifone dure come la pietra. A meno di un miglio dalla meta, intravide un
enorme blocco di ghiaccio lungo almeno cento metri con tre grossi fori.
Una volta giunto al blocco che si trovava ai piedi del monte, notò che all’estremità
finale s’intravedeva un enorme animale congelato, ma non era distinguibile di che
animale si trattasse.
Appoggiò così la mano destra sul blocco e in quell’istante l’anello indistruttibile
cominciò a fare una luce penetrante che creò un buco nel ghiaccio identico agli altri
tre.
In quell’istante, Travis vide che l’animale all’interno del ghiaccio era il leggendario
leone Meneo, che si svegliò e si sedette davanti al suo nuovo padrone. Il giovane re
guardò gli altri buchi e a quel punto gli fu tutto chiaro. Il signore dei ghiacci aveva
trovato gli altri anelli che gli davano il controllo sulle creature leggendarie e le aveva
scongelate.
Si decise e chiese al leone:
“C’è qualcosa che non so?”
Il leone lo osservò incuriosito.
“Non so cosa sai, mio signore, ma di una cosa sono certo: il signore dei ghiacci vuole
liberare i suoi fratelli titani.”
“E come farà?”
“Se ti toglierà l’anello, avrà il controllo su tutti noi e quindi ci farà aprire il portale.”
Travis vide che il leone indossava una sella con delle armi al suo interno, così decise di
cavalcarlo e di indossare l’armatura che si trovava sulla sella.
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Attraversarono il freddo bosco che ricopriva il monte Piuma, e una volta giunti in cima
si trovarono davanti Seratonm, con tutto lo stormo di uccelli di bronzo attorno.
“Salve mio re, mi sono stupito quando i miei uccelli del lago Stingolo mi hanno detto
che ci avevi preceduto alla grotta di Sulcun. Ma ti do la possibilità di ridarmi l’anello
che mi appartiene di diritto.”
Una volta proferite queste parole, alle spalle di Travis apparvero il primo cerbero,
l’idra e il cinghiale di Erimantto.
Il cerbero si avvicinò al signore dei ghiacci che lo cavalcò e poi lui tuonò
“DAMMI QUELL’ANELLO!”
Il giovane impugnò la spada che si trovava nella sella del leone e saltò, scendendo dalla
sua cavalcatura che cominciò a correre verso il punto più alto del monte. Il re dei
ghiacci caricò un attacco contro il nuovo re e lo scaraventò contro un albero, poi scese
anche lui dalla sua cavalcatura e sfoderò la sua possente spada ghiacciata. La lotta
durò qualche minuto perché Travis, non avendo esperienza con le armi, si limitava a
difendersi. Seraton con un potente colpo di spada ruppe la lama dell’arma di Travis
che rimase disarmato. Allora il signore del ghiaccio gli afferrò il braccio e gli sfilò
l’anello indistruttibile. Poi lo colpì violentemente e lo fece svenire.
Intanto il leone era già arrivato in cima al monte dove trovò la fenice corrotta.
Quest’ultima si scagliò con i possenti artigli contro il leone, ma questi non riuscirono a
trapassare la pelle. Il possente animale con un colpo di zampe sbatté a terra la
creatura e la fermò tenendogli una zampa sulla gola, così da minimizzare ogni sua
resistenza. Poi tuonò un potente ruggito che scosse la terra.
Quel ruggito rese libera la fenice dai morsi del male, e tornò rossa e fiammeggiante.
Il leone notò che, poco distante, c’era una grossa gabbia che rinchiudeva la fanciulla.
Lui gli diede un colpo con la zampa e ruppe la serratura. Poi un potente fischio gli
invase le orecchie, le sue pupille divennero piccole e nei suoi occhi si poteva vedere il
male stesso.
Quello era il fischio di Seraton che richiamava l’ultima delle creature.
Quando il leone giunse da Seraton lui ordinò che tutte le creature insieme aprissero il
portale per il limbo dei titani.
Le creature intonarono contemporaneamente i loro versi. Il terreno cominciò a
sfaldarsi, ma in quel momento la fenice ricoperta di fiamme scese in picchiata,
cavalcata dalla fanciulla.
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Con i poderosi artigli, tranciò una mano a Seraton che cadde nel limbo dei titani. Le
creature smisero di intonare i loro versi e il limbo si chiuse con Seraton al suo interno.
La ragazza andò a soccorrere il suo salvatore e, nel farlo, notò che la mano tranciata
di Seraton era rimasta fuori dal limbo e aveva indosso tutti gli anelli.
Qualche minuto dopo, Travis si svegliò e si ritrovò davanti la ragazza che gli consegnò
i cinque anelli e gli spiegò ciò che era successo. Il ragazzo prese gli anelli e disse alla
giovane di andare alla reggia e che la avrebbe raggiunta. Lui non la raggiunse e ancora
oggi è un mistero dove siano le creature leggendarie e il re divenuto eroe.
Nicolò
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La merenda per il cervello
Virgi’s quiz 2.0
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Buone vacanze!