SCARICA IL MATERIALE Mago-Merlino-in

Transcript

SCARICA IL MATERIALE Mago-Merlino-in
Quando fu sera, su consiglio della mamma di
Katrina, Merlino decise di trascorrere la notte
fuori: stando sdraiato in giardino a fissare il
cielo, magari avrebbe trovato la risposta che
cercava.
E così fu! Nelle prime ore del mattino, Merlino corse in camera di Katrina
rivelandole il “Pericolo” che avrebbe distrutto Albione: un’enorme palla di fuoco
staccatasi dai cieli che, proprio in quel momento, stava già precipitando sulla
terra e nell’arco di pochi giorni si sarebbe schiantata su Albione!
A questo punto, secondo Merlino serviva proprio l’aiuto del re di Albione, che
avrebbe dovuto autorizzarlo ad eseguire un incantesimo per salvare Albione dal
“Pericolo”.
E quando il mago scoprì che in quei tempi non c’era più un Re, ma una Regina,
costrinse Katrina a condurlo da questa. Dapprima perplessa, Katrina si ricordò
che proprio quel giorno la regina si sarebbe recata a Bristol, la sua città, per
l’inaugurazione di una galleria d’arte. I due, allora, si precipitarono lì e,
schiacciati dalla folla, rimasero in attesa del corteo reale.
Quando la regina arrivò, Katrina e Merlino cercarono di escogitare un modo
per catturare la sua attenzione e, Pop! Pop!, grazie alla magia di Mago
Merlino, comparve un bel mazzo di enormi bocche di leone viola tra le
mani della bambina! Il piano funzionò e la regina corse verso Katrina.
Le bocche di leone cominciarono
a parlare, rivelando l’arrivo del
“Pericolo” su Albione e invocando
il consenso reale per poter
intervenire.
La regina in realtà non considerò
seriamente quanto ascoltò. Pensò
piuttosto che fosse un semplice
esercizio di ventriloquia. Perciò, si
allontanò.
Delusi da tutto ciò, i due ritornarono a casa e fu lì che Merlino capì che era
giunto il momento di risvegliare re Artù e i suoi cavalieri: sarebbero stati loro
ad aiutare Albione!
Merlino aveva bisogno di una grande distesa d’acqua per evocare Avalon, l’isola in
cui riposava Artù. Si diresse così a grandi passi verso il porto, inseguito da una
Katrina confusa e senza fiato. Serviva un grande lago, ma non c’era tempo per
raggiungerlo. Si fermarono allora su un ponte pedonale che attraversava il fiume e lì
Merlino rivelò a Katrina che avrebbe fatto proprio lei l’incantesimo per far
comparire Avalon dalle acque del fiume. Dopo un primo sbigottimento, Katrina
seguì alla lettera le indicazioni di Merlino, recitando alla fine la formula magica:
Terra, acqua, fuoco, aria
scorrete liberi, elementi!
Conducete Avalon a noi,
riportate nel mondo i dormienti!
Dopo alcuni minuti in cui sembrava che
l’incantesimo non fosse riuscito, si udì
improvvisamente un leggero gorgoglio; le
acque del fiume si aprirono e da queste
cominciò ad affiorare l’isola di Avalon.
Una fitta nebbia iniziò ad avvolgere l’isola e la
torre che su di essa si ergeva.
Katrina rimase a bocca aperta e ancora di più rimase meravigliata quando, in mezzo a
quella nebbia, vide comparire un cavaliere dalla scintillante armatura in groppa al suo
destriero. Il cavaliere aveva capelli neri e ricci e occhi di un castano scuro. Quel
cavaliere altri non era che il re Artù!
Lo stupore di Katrina continuò quando, dopo un po’, un secondo cavaliere uscì al
galoppo dalla torre: il bellissimo cavaliere dai capelli biondi e dagli occhi verde acqua
era Lancillotto.
Comparve poi di seguito, maestosa sul suo cavallo, la regina Ginevra. La regina, dai
biondi capelli e con gli occhi azzurri come il cielo, indossava un abito verde pallido e
per corona una semplice corona di boccioli di melo. Dietro a Ginevra avanzava un
fitto esercito di cavalieri. Tra questi, un cavaliere dalla barba incolta e coi capelli
sporchi, esalante un terribile odore: era Mordred, il cavaliere cattivo che aveva
distrutto la Tavola Rotonda!
Una volta riuniti tutti i cavalieri, Merlino invitò re Artù e il suo esercito a
recarsi dalla regina a Londra per rivendicare la corona, assumere la
guida del paese e così, finalmente, dare a Merlino il consenso reale per
affrontare il “Pericolo”.
L’esercito dei cavalieri si diresse verso Londra. Merlino, però, non aveva
fatto i conti che l’esercito della regina avrebbe potuto sconfiggere
facilmente i cavalieri con l’aiuto di armi più potenti di quelle possedute
dai cavalieri. E, difatti, ebbe improvvisamente il presagio che i cavalieri
sarebbero morti tutti.
Fu così che Katrina, per evitare il triste presagio, suggerì di organizzare
un scambio di monarchi, rimpiazzando la regina con Artù il tempo
necessario perché Merlino ottenesse il consenso reale.
Ma per fare ciò c’era bisogno dell’aiuto di un’altra persona: il Primo
Ministro.
Elisabetta II (Elizabeth Alexandra Mary; Londra, 21 aprile 1926) è la Regina del
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord.
Figlia di re Giorgio VI e della regina Elisabetta, Elisabetta II è anche Capo del
Commonwealth e governatore supremo della Chiesa d'Inghilterra, comandante in
capo delle forze armate e signore dell'Isola di Man.
È salita al trono del Regno Unito il 6 febbraio 1952, alla morte del padre re Giorgio
VI.
Tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera: http://it.wikipedia.org/wiki/Elisabetta_II_del_Regno_Unito
Il primo ministro del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord è il capo del
governo del Regno Unito ed esercita alcune delle funzioni storicamente affidate al
monarca che è il capo dello Stato.
David Cameron è il primo ministro in carica dal maggio 2010.
La residenza ufficiale del Primo Ministro del Regno Unito è 10 Downing Street.
Number 10, come è spesso conosciuto, è forse il più noto indirizzo di Londra e
una delle dimore più conosciute al mondo.
Tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera: http://it.wikipedia.org/wiki/10_Downing_Street