Traendo spunto dal passo conclusivo di Le città invisibili di Italo
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Traendo spunto dal passo conclusivo di Le città invisibili di Italo
«L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.» Traendo spunto dal passo conclusivo di Le città invisibili di Italo Calvino, il Comitato Organizzatore e il Comitato di Pensiero e di Ricerca hanno scelto come tema centrale di Torino Spiritualità 2008 le Speranze. Proseguendo il percorso avviato nelle passate edizioni verso un dialogo interculturale e interreligioso, il tema Speranze viene discusso sia come tensione verso il futuro, come tentativo di fiducia in quello che avverrà, sia come indagine responsabile del presente, come speranza attiva e concreta, nella sfera privata e in quella pubblica, nella quotidianità di ciascuno e nell’attualità del mondo in cui viviamo. Tre le sezioni che approfondiscono l’argomento: Le Speranze dell’individuo, Le Speranze dell’Italia e Le Speranze del mondo. Le Speranze dell’individuo indaga la dimensione esistenziale dell’essere umano, attraverso l’analisi di una sfera intima che si fa astrazione universale. Nella sezione Le Speranze dell’Italia viene scoperto e analizzato il legame, spesso fragile, contorto e ambiguo, che intercorre fra gli italiani e la speranza, il loro modo di progettare il futuro in ambito pubblico, sociale e politico e nella sfera privata (i sogni, le gioie, le ambizioni e le disillusioni). Le Speranze del mondo, infine, racchiude riflessioni sul panorama internazionale e su temi cruciali della contemporaneità, come la responsabilità nei confronti dell’ambiente, la convivenza fra le diverse religioni e il futuro come progetto. Ad arricchire la proposta di lezioni e dialoghi, come ogni anno, ci sono workshop, spettacoli teatrali, concerti e alcuni elementi di novità: una serie di letture commentate, che rinnovano l’attenzione del festival per i testi d’autore; il progetto L’uomo dopo la catastrofe. Preghiera laica sulla speranza, reading di testi originali composti per l’occasione da alcune scrittrici contemporanee; il Dizionario delle Speranze compilato insieme al pubblico; i Taccuini del sottosuolo, un esperimento di ascetismo in metropolitana realizzato in collaborazione con il Gruppo Torinese Trasporti. Dizionario delle Speranze In un’edizione di Torino Spiritualità interamente dedicata alla riflessione su un tema cruciale da un punto di vista etico, civile e spirituale come la speranza – intesa come capacità di guardare avanti nonostante la disperazione – si è pensato di coinvolgere il pubblico nella costruzione collettiva di un Dizionario delle Speranze. Traendo ispirazione dalle scene finali del film Manhattan di Woody Allen, nelle quali il protagonista, reduce da una serie di dispiaceri sentimentali, incide su un registratore le ragioni per le quali vale (ancora) la pena vivere (il grande Groucho Marx, Joe Di Maggio, il secondo movimento della sinfonia Jupiter, Louis Armstrong in Potato blues, i film svedesi, l’Educazione sentimentale, il viso di Tracey, la ragazza amata…), il pubblico di Torino Spiritualità è invitato a dire in che cosa e perché crede e a esprimere le proprie ragioni di speranza: collettive o personali, spirituali, etiche, civili o sociali. Dall’11 settembre 2008 saranno attivi tre canali di raccolta. Prendendo spunto dalla testimonianza di alcuni ospiti, invitiamo il pubblico a raccontare la propria personale idea di speranza attraverso il sito internet torinospiritualita.org, partecipando al forum attivo sull’homepage del portale lastampa.it o compilando l’apposita scheda reperibile presso Il Circolo dei Lettori, nelle sedi degli incontri di Torino Spiritualità e negli spazi di Portici di Carta gestiti dalle librerie di Torino e provincia. I messaggi raccolti confluiranno in un testo collettivo, un Dizionario delle Speranze che sarà pubblicato sul sito torinospiritualita.org. Ad aprire la manifestazione due appuntamenti denominati Aspettando Torino Spiritualità, che avranno luogo l’11 e il 15 settembre, nei quali alcuni ospiti d’eccezione coinvolgeranno il pubblico nella costruzione del Dizionario. Aspettando Torino Spiritualità Proiezione del film Manhattan di Woody Allen giovedì 11 settembre ore 18.00 Il Circolo dei Lettori Ingresso libero fino a esaurimento posti ore 21.00 Il Circolo dei Lettori Dizionario delle Speranze Presentazione del progetto Con LELLA COSTA Ingresso libero fino a esaurimento posti LELLA COSTA, attrice, lavora in teatro, in radio e in televisione. Del 1987 è Adlib, il primo monologo di cui, oltre che interprete, è anche autrice. Fra i suoi lavori più recenti: Precise parole e Traviata (entrambi con la regia di Gabriele Vacis), Le mille e una notte. Sherazade (insieme ad Arnoldo Foà), Alice, una meraviglia di Paese (con la regia di Giorgio Gallione) e Amleto (di cui è anche autrice insieme a Massimo Cirri e Giorgio Gallione). lunedì 15 settembre ore 21.00 Il Circolo dei Lettori Terra Felix Conferenza spettacolo di DUCCIO CANESTRINI Secondo appuntamento dedicato al progetto Dizionario delle Speranze Ingresso libero fino a esaurimento posti Come mai l’Eden sta sempre altrove, in un luogo remoto e incontaminato, immaginato e rimpianto? La verità è che il paradiso l’abbiamo sotto i piedi. Non sta nel passato o nel futuro, ma qui e ora, nel rispetto per la natura e per l’ambiente. Il mito di una terra felice, le pratiche della sua contaminazione e le speranze di miglioramento raccontate in una conferenzaspettacolo che spazia dalle scienze naturali alla storia dell’arte, dalla letteratura alla fantascienza. Un originale assemblaggio che Duccio Canestrini commenta con un pizzico di ironia. DUCCIO CANESTRINI (1956), antropologo e giornalista, ha viaggiato per anni in tutti i continenti realizzando reportage e documentari. Docente di Antropologia presso la Trentino School of Management e il Campus universitario di Lucca, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, tra cui Turpi Tropici (Zelig 1997), Trofei di viaggio (Bollati Boringhieri 2001), Andare a quel paese (Feltrinelli 2003), Non sparate sul turista (Bollati Boringhieri 2004). 5 mercoledì/settembre mercoledì 24 settembre oggi partecipano KALA ACHARIA WALTER BARBERIS ALESSANDRO BARICCO MILENA CARRARA PAVAN FRANCOIS XAVIER D’SA JISO FORZANI MOHAMMAD HADDAD ALAN LEW JEAN-LUC NANCY EUGENIO SCALFARI ore 18.00 Cortile Palazzo Carignano 24 DIALOGO / Le Speranze dell’individuo Speranza senza fede EUGENIO SCALFARI dialoga con WALTER BARBERIS e ALESSANDRO BARICCO Ingresso libero fino a esaurimento posti «Se è stata una vita piena, se hai potuto realizzare te stesso al meglio delle tue capacità, se hai conosciuto amore e dolore, se hai accettato i tuoi limiti ma hai utilizzato tutte le valenze vitali delle quali disponevi, se non hai prevaricato, se infine non sei stato avaro di te stesso; questo vuol dire aver fatto i conti con la morte». La recente autobiografia “pensata” di Eugenio Scalfari, figura storica del giornalismo italiano, diventa lo spunto per una riflessione a tre voci sui valori laici dell’esistenza: etica, giustizia, coerenza, solidarietà e, soprattutto, speranza. EUGENIO SCALFARI (1924) è stato, nel 1955, tra i fondatori del settimanale “L’espresso”, che ha diretto dal 1963 al 1968. Nel 1976 ha fondato “la Repubblica”, di cui è stato direttore fino al 1996. Tra i suoi libri si ricordano La sera andavamo in via Veneto (1986), Incontro con io (1994), Alla ricerca della morale perduta (1995), Il labirinto (1998), La ruga sulla fronte (2001). Nel 2008 è uscito per Einaudi L’uomo che non credeva in Dio. WALTER BARBERIS insegna Storia moderna e Metodologia della ricerca storica presso l’Università di Torino. Ha pubblicato numerosi studi sulla formazione delle classi dirigenti in età moderna. Ha curato la Storia d’Europa Il libro del Cortegiano di Baldesar Castiglione (1998) e I Savoia (2007), tutti editi da Einaudi. Ha pubblicato il saggio Il bisogno di patria (Einaudi 2004). ALESSANDRO BARICCO (1958) è scrittore, saggista, critico musicale e ideatore di fortunati programmi televisivi, tra cui Pickwick (1994) e Totem (1998). Con il suo romanzo d’esordio, Castelli di rabbia (1991) ha vinto il Premio Campiello. Tra i suoi libri si ricordano: Oceano mare (1993), il monologo Novecento (1994), Seta (1996), City (1999) e il recente saggio I Barbari (2006). Nel 1994 ha ideato e fondato la Scuola Holden di Torino, di cui è preside. 7 24 mercoledì/settembre mercoledì/settembre ore 20.45 Cortile Palazzo Carignano FRANCOIS XAVIER D’SA (1936), gesuita ed esperto di Induismo, a Pune, in India, è professore emerito di Teologia sistematica e di Religioni dell’India presso il Pontificio Ateneo e direttore dell’Istituto di Studi religiosi. Ha inoltre insegnato in Austria, Germania e Svizzera. Ha scritto numerosi saggi di teologia interculturale, ermeneutica e sul dialogo cristiano-hindu. LEZIONE / Le Speranze dell’individuo Il tramonto dell’amore Lectio magistralis di JEAN-LUC NANCY Ingresso libero fino a esaurimento posti Una riflessione profonda sulla dimensione intima dell’essere umano, sulle modalità di vivere l’amore nel mondo contemporaneo, sulle forme, spesso mutevoli e fragili che assume nel quotidiano. Una testimonianza dei cambiamenti dei legami amorosi, delle relazioni interpersonali, passando attraverso il crescente fenomeno dei single in continua espansione per cercare di dare risposta a una speranza, quella dell’amore, che sempre più spesso sembra destinata a declinare. Traduzione simultanea JISO FORZANI, dopo essersi laureato in Filosofia a Genova, è partito per il Giappone, dove è stato monaco buddhista zen dal 1979 al 1987. Oggi è responsabile della Stella del Mattino, comunità buddhista zen italiana, che ha sede a Galgagnano (Lo). È autore di saggi e ha tradotto vari testi del monaco giapponese del XIII secolo Eihei Dÿgen. MOHAMMAD HADDAD è stato vice decano presso l’Università di Tunisi e fondatore di un master in Studi comparati delle Religioni e delle Civiltà. Titolare della cattedra Unesco in Studi comparati delle Religioni, è autore di numerosi saggi sull’Islam. L’ultimo, uscito nel 2007, è La Religion de la conscience individuelle et le divenir de l’Islam. JEAN-LUC NANCY (1940), professore emerito di Filosofia presso l’Università di Strasburgo, con Jacques Derrida è considerato il maggior esponente del Decostruzionismo. Ha insegnato a Berkeley, Berlino, Irvine e San Diego e ha collaborato con numerosi artisti, fra cui Claudio Parmiggiani, Claire Denis, Mathilde Monnier, Abbas Kiarostami, Simon Hantai. ALAN LEW, rabbino emerito presso la Congregazione Beth Sholom di San Francisco, insegna Teologia all’Università della California a Berkeley e presso il Rabbinic Training Institute di New York. Con il libro One God Clapping. The Spiritual Path of a Zen Rabbi (1999) è diventato uno dei leader del movimento di meditazione ebraico e attualmente esplora l’uso delle tecniche Zen per rilanciare la spiritualità ebraica. DIALOGO / Le Speranze del mondo Lo Spirito della Religione Progetto di dialogo interreligioso promosso da Raimon Panikkar Intervengono KALA ACHARYA, FRANCOIS XAVIER D’SA, JISO FORZANI, MOHAMMAD HADDAD, ALAN LEW Modera MILENA CARRARA PAVAN ore 21.00 Il Circolo dei Lettori Ingresso libero fino a esaurimento posti Traduzione simultanea MILENA CARRARA PAVAN studia da molti anni il pensiero di Raimon Panikkar, di cui è divenuta stretta collaboratrice. Presidente del centro culturale Vivarium Panikkar di Tavertet (Barcellona), ha tradotto e curato molte delle sue pubblicazioni, tra cui la recente edizione italiana dell’Opera Omnia (Jaka Book). Pensatore tra i più originali e profondi in materia di studi religiosi, Raimon Panikkar vive oggi, a quasi 90 anni, a Tavertet in Catalogna. Qui, due volte l’anno, riunisce le più importanti personalità nel campo della religione e della filosofia per un dialogo al crocevia fra identità e culture. Alcuni dei protagonisti di questi esclusivi convegni arrivano a Torino Spiritualità per raccontare la loro esperienza, condividere la loro idea di dialogo interreligioso e rendere omaggio a uno straordinario intellettuale diventato una guida per quanti credono in un futuro senza confini e steccati culturali. KALA ACHARYA, studiosa indiana di religioni, è direttrice dell’Istituto di cultura Sanskriti Peetham dell’Università Somaiya di Vidyavihar (Bombay). Fra le sue pubblicazioni: A dialogue: Hindu-Christian cosmology and religion (1999), Bhakti, pathway to God: the way of love, union with God and universal brotherhood in Hinduism and Christianity (2003), Tri-Dal: a trilateral dialogue Hinduism, Christianity and Islam (2006). 8 24 9 giovedì 25 settembre oggi partecipano ENRICA BARICCO LEONARDO BOFF EUGENIO BORGNA HAIM FABRIZIO CIPRIANI DON VIRGINIO COLMEGNA COMITATO INTERFEDI DI TORINO ERRI DE LUCA DUCCIO DEMETRIO MICHELE DI MAURO FRANCOIS XAVIER D’SA PADRE CESARE FALLETTI LILAVATI KAMALA DEVI RAY KLUUN ROMANO MÀDERA JEAN-LUC MARION MONI OVADIA ANTONELLA PARIGI UGO PERONE STEFANO PIANO UGO VOLLI giovedì/settembre ore 10.00-13.00 Accademia delle Scienze 25 WORKSHOP Il nudo piacere di vivere Conduce ROMANO MÀDERA Ingresso € 10 Prenotazione obbligatoria 349/6285605 Piacere di vivere? Qualcosa di semplicissimo e di delicato, tanto delicato da prestarsi spesso alle ricette usa e getta del consumo di formulette per una vita migliore. Romano Màdera spiega invece quanto il piacere di vivere sia una questione estremamente seria: la sua semplicità è un punto di arrivo che si intravede, forse, dopo un lungo e complesso esercizio spirituale. In questo senso si può cercare un terreno comune a diverse tradizioni religiose, filosofiche e psicologiche. ROMANO MÀDERA è professore di Filosofia morale e di Pratiche filosofiche all’Università di Milano Bicocca. Fa parte delle associazioni di psicologia analitica AIPA (italiana) e IAAP (internazionale) ed è uno dei fondatori della Scuola Superiore di Pratiche Filosofiche “Philo”. Fra i suoi scritti: L’animale visionario (Il Saggiatore 1999), La filosofia come stile di vita (Bruno Mondadori 2003), Il nudo piacere di vivere (Mondadori 2006). ore 15.00-19.00 Centro Interculturale Corso Taranto, 160 WORKSHOP Sette modi per dire speranza A cura dei rappresentanti del COMITATO INTERFEDI DELLA CITTA’ DI TORINO Ingresso libero Sette workshop organizzati e condotti dai rappresentanti delle confessioni religiose cittadine per approfondire la concezione che il termine speranza assume nelle varie fedi. Prenotazione obbligatoria 349/6285605 IL COMITATO INTERFEDI DELLA CITTÀ DI TORINO, nato durante le Olimpiadi invernali del 2006, raccoglie i rappresentati delle diverse confessioni religiose presenti in città: Cristiani, Musulmani, Buddhisti, Ebrei, Induisti, Mormoni. Come un forum delle religioni, si riunisce periodicamente per affrontare urgenze etiche, sociali e culturali, per organizzare convegni e iniziative didattiche, e per offrire un appoggio e soluzioni concrete ai quotidiani problemi di convivenza in una città sempre più multietnica come Torino. Nella convinzione che la reciproca conoscenza sia il modo migliore per superare la diffidenza e apprezzare la diversità. In collaborazione con Il Centro Interculturale della Città di Torino 11 25 giovedì/settembre giovedì/settembre ore 16.00 Il Circolo dei Lettori DIALOGO / Le Speranze del mondo Speranza e desiderio tra cristianesimo e induismo STEFANO PIANO dialoga con FRANCOIS XAVIER D’SA Ingresso libero fino a esaurimento posti Nel pensiero tradizionale indiano il concetto di speranza sembra avere una connotazione negativa, essendo strettamente legato al desiderio, il principale fattore del perenne ritorno nell’esperienza del divenire. Ne discutono Stefano Piano, indologo, e François D’sa, gesuita esperto di induismo, mettendo contemporaneamente in luce quella che è forse, nell’ottica del pensiero religioso dell’India, l’unica legittima speranza: quella della liberazione. Traduzione consecutiva ore 17.30 Porte Palatine LEZIONE / Le Speranze dell’individuo Speranze e rimpianti Lezione di EUGENIO BORGNA Ingresso libero fino a esaurimento posti La speranza vive nel futuro, si nutre di attesa, di possibilità, di visioni. Il rimpianto si radica nel passato, è un continuo rigurgito della memoria che, se vissuto patologicamente, blocca il tempo e inibisce lo sguardo sul domani. Dei rapporti circolari fra speranza, memoria e attesa si è occupato Eugenio Borgna nel corso delle sue ricerche sul malessere psichico: «I ricordi influenzano il modo in cui riviviamo l’avvenire. Le speranze sono nutrite anche delle cose che abbiamo vissuto». Il rimpianto, perciò, non deve per forza diventare un antagonista della speranza, ma può integrarsi serenamente in quel rifluire ininterrotto di esperienze dal passato al presente, e dal presente al futuro. STEFANO PIANO è professore ordinario di Indologia e presidente del Centro interdipartimentale e interfacoltà di Scienze Religiose dell’Università di Torino. Fra le sue opere più recenti si segnalano Sanâtana-dharma. Un incontro con l’induismo (San Paolo 2006), Lessico elementare dell’induismo (Magnanelli 2001) e Luoghi dei morti (fisici, rituali e metafisici) nelle tradizioni religiose dell’India (Ed. dell’Orso 2005). EUGENIO BORGNA (1930), primario emerito di Psichiatria dell’Ospedale Maggiore di Novara e libero docente dell’Università di Milano, è autore di numerosi saggi dove, attraverso le storie dei suoi malati o di famosi psicotici come Artaud o Nerval, analizza i segni del disagio e della psicosi. Fra i suoi scritti: L’arcipelago delle emozioni (2001), Malinconia (2002), Come in uno specchio oscuramente (2007), editi da Feltrinelli. FRANCOIS XAVIER D’SA Vedi pag. 9 LEZIONE / Le Speranze del mondo Prendersi cura del mondo Lezione di LEONARDO BOFF ore 16.30 Il Circolo dei Lettori Ingresso libero fino a esaurimento posti «L’essenza dell’uomo non si trova tanto nell’intelligenza, nella libertà o nella creatività, ma soprattutto nella capacità di prendersi cura della realtà». È nella cura, secondo Leonardo Boff, che si ritrova l’ethos autentico dell’essere umano, ovvero quell’insieme di comportamenti e atteggiamenti che rende la vita un vivere bene. Riconoscere la priorità di questo fondamentale valore è il solo modo per superare il senso di isolamento e incomunicabilità, motivi di sofferenza nelle società contemporanee, ed è l’unica via per salvare dal degrado il nostro mondo. 25 DIALOGO / Le Speranze dell’individuo Incontrare l’altro DON VIRGINIO COLMEGNA dialoga con ANTONELLA PARIGI ore 17.30 Accademia delle Scienze Ingresso libero fino a esaurimento posti «Ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perchè io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere...». Don Virginio Colmegna prende spunto da quello che è forse il passo più noto del Vangelo di Matteo per raccontare la sua concreta esperienza di incontro dell’altro, nei vari progetti di ospitalità, accoglienza e formazione a cui da sempre si dedica. Un percorso che intreccia la riflessione teologica a preziose testimonianze di vita, per scoprire la bellezza della reciprocità, dell’amore e dell’apertura all’altro. LEONARDO BOFF (1938), ex frate francescano, è un teologo, filosofo e scritDON VIRGINIO COLMEGNA (1945), sacerdote dal 1969, è stato direttore tore brasiliano di fama mondiale. È considerato uno dei maggiori esponenti della Teologia della Liberazione, dottrina che concepisce la liberazione cristiana come “integrale”, ovvero sia spirituale che materiale. I tratti marxisti del suo pensiero lo hanno portato a uno scontro con le gerarchie ecclesiastiche, sfociato in un processo nel 1984. Fra i suoi scritti tradotti in Italia, Il creato in una carezza (Cittadella 1999). 12 della Caritas Ambrosiana e presidente dell’Agenzia solidarietà per il lavoro (Agesol) impegnata nel reinserimento lavorativo dei detenuti. Dal 2002 è presidente della Casa della Carità di Milano fondata dal Cardinal Martini. È inoltre presidente del progetto Equal “Sviluppo territoriale del welfare di responsabilità” e del Centro ambrosiano di solidarietà. 13 25 giovedì/settembre ore 18.00 Cortile Palazzo Carignano giovedì/settembre DIALOGO / Le Speranze dell’individuo L’esperienza del disincanto DUCCIO DEMETRIO dialoga con PADRE CESARE FALLETTI Letture MICHELE DI MAURO Ingresso libero fino a esaurimento posti RAY KLUUN (1964), ex pubblicitario, dopo la malattia e la morte della moglie, è partito per l’Australia con la figlia Eva. Qui ha scritto Love Life (edito in Italia da Fazi). Bestseller internazionale in corso di traduzione in più di venti paesi, Love Life ha venduto un milione di copie solo in Olanda. Ora sta per diventare anche un film. Nel lessico comune il concetto di disincanto è associato alla perdita della speranza. Eppure il disincanto non coincide con la di-sperazione. È piuttosto un risveglio, un’elevazione di coscienza. È una speranza che ha cessato di abbandonarsi alle facili lusinghe. In un dialogo tra fede e filosofia, Duccio Demetrio e Cesare Falletti dimostrano come il disincanto possa diventare un’utile esperienza di crescita interiore. DUCCIO DEMETRIO (1945), professore ordinario di Filosofia dell’educazione presso l’Università di Milano Bicocca e direttore della rivista “Adultità”, è fondatore della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari e della Società di Pedagogia della scrittura. Tra le sue opere recenti: Filosofia del camminare (2005), La vita schiva (2007), La scrittura clinica. Consulenza autobiografica e fragilità esistenziali (2008), editi da Raffaello Cortina. ENRICA BARICCO, architetto, è la fondatrice di Casa OZ, associazione torinese che si occupa di fornire accoglienza, sostegno e aiuto concreto alle famiglie che affrontano la difficile esperienza di una malattia infantile. ore 19.00 Teatro Gobetti LETTURA E COMMENTO / Le Speranze dell’individuo Letture da L’ospite incallito Di e con ERRI DE LUCA Ingresso libero fino a esaurimento posti «Effetti personali, Natura, Historia, Persone: tra questi quattro cantoni si gioca la partita di queste pagine. Le scrive uno che non è mai stato residente ma neppure si è dato per disperso. Le scrive un ospite incallito». Attraverso le sue poesie, Erri De Luca si racconta, mettendo insieme incontri, volti, viaggi: i genitori, l’amore, la Napoli dell’infanzia, le missioni umanitarie in Bosnia e in Sudan... E come nei suoi romanzi, i versi trascendono l’autobiografia per diventare riflessione sull’esistenza. CESARE FALLETTI (1939), dopo alcuni anni trascorsi a Torino come vicedirettore del seminario, è entrato nell’Ordine cistercense nel 1971 presso il monastero di Lèrins (Francia). Dal 1995 è Priore del monastero Dominus Tecum di Pra ‘d Mill, da lui fondato a Bagnolo Piemonte (Cn). MICHELE DI MAURO, attore, autore e regista, ha lavorato con alcuni dei nomi più importanti del teatro italiano (Castri, Missiroli, Vacis...) e ha collaborato con il Teatro Stabile di Torino, il Gruppo della Rocca, il Teatro Settimo, lo Stabile di Palermo, il Festival delle Colline Torinesi. Nel 2008 è entrato nella terna finale del Premio Ubu come miglior attore per gli spettacoli Nella solitudine dei campi di cotone e Un anno con 13 lune, diretti da Annalisa Bianco e Virginio Liberti. ERRI DE LUCA (1950) è scrittore e traduttore dall’ebraico, ed è stato operaio, muratore e camionista. Il suo primo romanzo Non ora, non qui (Feltrinelli), rievocazione dell’infanzia napoletana, è uscito nel 1989. Fra i suoi numerosi libri si ricordano: Tu, mio (1998), Montedidio (2001), Il contrario di uno (2003), tutti editi da Feltrinelli. Opera sull’acqua (Einaudi 2002) è la sua prima raccolta poetica. Sempre per Einaudi è in uscita L’ospite incallito. DIALOGO / Le Speranze dell’individuo Ricominciare: la speranza dalla disperazione RAY KLUUN dialoga con ENRICA BARICCO ore 18.30 Il Circolo dei Lettori Ingresso libero fino a esaurimento posti In collaborazione con Giulio Einaudi editore Partendo dalla sua vicenda autobiografica Ray Kluun ci accompagna in una riflessione sull’esperienza della malattia e sulla difficile prova della morte di una persona cara. Una delle storie d’amore più crudelmente sincere mai raccontate, Love Life intreccia sentimenti forti e contrastanti, con un tono irriverente e crudo, disinibito e svergognato, riuscendo a suscitare quel senso di smarrimento e bilico che solo la realtà ci fa provare. Traduzione consecutiva 14 25 15 25 giovedì/settembre ore 20.45 PREGHIERE La speranza della libertà Lettura e commento del Libro dell’Esodo Commentano MONI OVADIA e HAIM FABRIZIO CIPRIANI A cura di UGO VOLLI Cortile Palazzo Carignano Ingresso € 5 Info e prenotazioni 349/6285605 L’Esodo, secondo libro della Torah e della Bibbia, è uno dei pilastri della dottrina religiosa ebraica. Le sue pagine, dense di simboli, raccontano la nascita di Mosè, la fuga degli ebrei dall’Egitto, il viaggio nel deserto fino al monte Sinai, la trasmissione dei dieci comandamenti e l’alleanza con Dio. In una lettura commentata, ripercorrono quel cammino fondamentale un attore e scrittore che ha fatto dell’ironia la chiave per diffondere una cultura millenaria e un rabbino-violinista che si divide tra l’amore per le Scritture e la passione per la musica barocca. giovedì/settembre ore 21.00 Il Circolo dei Lettori 25 LEZIONE / Le Speranze dell’individuo Sentire il mondo attraverso le passioni Lezione di JEAN-LUC MARION Introduce UGO PERONE Ingresso libero fino a esaurimento posti «Amo dunque sono»: parafrasando Cartesio, Jean-Luc Marion propone un’analisi del fenomeno erotico che assume i tratti di una vera e propria filosofia dell’amore. Partendo da una critica della metafisica cartesiana («Assicurarmi da solo della mia certezza non mi rassicura affatto, ma mi espone allucinato davanti alla vanità in persona»), procede attraverso i temi chiave del suo pensiero, ovvero i concetti di dono e donazione, per giungere a una nuova visione della realtà filtrata dal prisma delle passioni. «Non si tratta più di ottenere la certezza di essere, ma la risposta a un’altra questione: qualcuno mi ama?». Traduzione simultanea MONI OVADIA (1946), attore e autore teatrale, scrittore e esperto di cultura ebraica, ha iniziato la sua carriera nello spettacolo nel 1984 al Teatro Franco Parenti di Milano e nel 1996 ha ricevuto il Premio speciale Ubu per la sperimentazione su teatro e musica. Fra i suoi libri: Perché no? L’ebreo corrosivo (Bompiani 1996), L’ebreo che ride (Einaudi 1998), Contro l’idolatria (Einaudi 2005), Lavoratori di tutto il mondo, ridete (Einaudi 2007). JEAN-LUC MARION (1946) è professore di Filosofia della religione e Teologia alla Sorbona di Parigi. Importante studioso di Descartes, ha spesso trattato i temi della trascendenza, del divino e del dono. Tra le sue opere tradotte in italiano: Il prisma metafisico di Descartes (Guerini 1998), Dato che. Saggio per una fenomenologia della donazione (Società Editrice Internazionale 2001), Il fenomeno erotico (Cantagalli 2007), Dialogo con l’amore (Rosenberg & Sellier 2008). HAIM FABRIZIO CIPRIANI (1971) violinista e rabbino, ha collaborato con UGO PERONE (1945) è ordinario di Filosofia della religione presso l’Univer- i più grandi nomi della musica barocca (Jordi Savall, Marc Minkowski, William Christie...) ed è stato membro fondatore dell’ensemble “Europa Galante”con Fabio Biondi. Direttore dell’ensemble “Il Falcone” e membro di “Il Giardino Armonico”, ha tenuto concerti in tutto il mondo e registrato decine di dischi. Dal 2006 è rabbino della sinagoga Lev Chadash di Milano. sità del Piemonte Orientale. Dal 1993 al 2001 è stato assessore alla cultura della Città di Torino. Attualmente è presidente della Società italiana per gli Studi di Filosofia e Teologia e della sezione Torino - Vercelli della Società Filosofica Italiana. Fra i suoi scritti: Cartesio o Pascal? Un dialogo sulla modernità (Rosenberg & Sellier 1995) e Il presente possibile (Guida 2005). UGO VOLLI è professore ordinario di Semiotica del testo all’Università di Torino, dove dirige anche il Centro interdipartimentale di ricerca sulla comunicazione. È critico teatrale de “la Repubblica” ed è stato professore presso l’ISTA (International School of Theatre Anthropology). Fra le sue ultime pubblicazioni: Il nuovo libro della comunicazione (Il Saggiatore 2007) e Lezioni di filosofia della comunicazione (Laterza 2008). PREGHIERE La speranza è un sogno fatto da svegli Spettacolo di danza e musica indiana Con LILAVATI KAMALA DEVI ore 21.30 Teatro Vittoria Ingresso € 10 € 9 (Piemonte card) € 7 (ridotto) «L’immensa compassione che muove la tua danza fa destare alla vita un mondo intorpidito». Come nei versi di Tagore, l’antica tradizione indiana del Bharata Natyam, con i suoi codici gestuali limpidi e definiti e i movimenti rarefatti che inseguono a ogni passo la perfezione, fa pensare a una bellezza irreale, ultraterrena, onirica. Un sogno a occhi aperti per toccare il tema della speranza come ricerca terrena di armonia e pienezza. Info e prenotazioni 349/6285605 16 17 venerdì 26 settembre oggi partecipano K.S. BALASUBRAMANIAN ENZO BIANCHI ELSA BIANCO ABDENNOUR BIDAR JEAN-CLAUDE CARRIERE GIUSEPPE CEDERNA SIMONA COLARIZI PADRE GUIDO INNOCENZO GARGANO RENZO GUOLO RUZBEH FAYAL MARCELLO FLORES DINAJARA DOJU FREIRE CARLA GIANOTTI HAMSANANDA GIRI ISMAIL KADARE LILAVATI KAMALA DEVI JÜRGEN MOLTMANN MUSTAFA NANO UGO PERONE SUOR CLELIA RUFFINENGO I SOLISTI DI PAVIA NAHAL TAJADOD FRANCESCO TORRALBA ARASH YARI ELIZA YARI venerdì/settembre 26 WORKSHOP Gioia di un ritmo danzato Introduzione alla danza indiana Bharata Natyam Conduce LILAVATI KAMALA DEVI ore 10.00-13.00 Accademia della Scienze Ingresso € 10 Prenotazione obbligatoria 349/6285605 Attraverso le danze tradizionali dell’India e coreografie di danze folk di gruppo, si sperimenta il movimento, la coordinazione, la gestualità, l’espressività. La danza Bharata Natyam è un linguaggio del corpo volto a elevare la mente e lo spirito verso sentimenti positivi di gioia, speranza e armonia. LILAVATI KAMALA DEVI ha studiato per lunghi periodi in India gli stili di danza classica Bharata Natyam e Kuchipudi. Ha danzato in importanti teatri e templi in India e in Europa. È stata spesso ospite di trasmissioni televisive e insegna presso prestigiose accademie. Attualmente vive nel Monastero induista Gitananda Ashram (Altare-SV), dove, oltre che alla danza, si dedica alla pratica e allo studio dello yoga, del sanscrito e della filosofia indiana. ore 14.30 Il Circolo dei Lettori LEZIONE / Le Speranze del mondo Ricominciare: una prospettiva sociale e politica Il caso dell’Albania Lezione di MUSTAFA NANO Ingresso libero fino a esaurimento posti Partendo dall’analisi del panorama storico e sociale dell’Albania, Mustafa Nano guida il pubblico in una riflessione su una delle azioni-chiave della speranza: il ricominciare, interpretato in ottica sociale e politica. Da un giornalista attento e sensibile ai cambiamenti del mondo, uno sguardo sul futuro dell’Europa attraverso uno studio delle strategie per un cambiamento profondo delle prassi della politica, con l’occhio rivolto al futuro, a un rinnovamento tangibile e attivo. MUSTAFA NANO, editorialista e politologo della Gazeta-Shqip, è uno dei più noti commentatori e opinionisti politici albanesi. In passato è stato tra i fondatori del Partito democratico di Sali Berisha. Per il suo impegno nel campo dell’informazione è stato premiato nel 2003 da Carlo Azeglio Ciampi come miglior giornalista europeo. 19 26 venerdì/settembre venerdì/settembre ore 15.00 Il Circolo dei Lettori LETTURA E COMMENTO / Le Speranze del mondo Yoga Sutra Con K.S. BALASUBRAMANIAN e HAMSANANDA GIRI Ingresso libero fino a esaurimento posti Lo Yoga Sutra, antico libro indù del II secolo d.C. attribuito a Patanjali, è una raccolta di aforismi che costituiscono una vera e propria guida, pratica e teorica, allo studio dello Yoga. Dalle riflessioni sulla natura della Concentrazione (che altro non è se non la traduzione della parola yoga) fino alle tecniche per il suo raggiungimento attraverso l’allenamento all’attenzione e la disciplina del corpo e della mente, lo Yoga Sutra è ancora oggi un testo fondamentale per chiunque si accosti con serietà a questa filosofia. Traduzione consecutiva ore 16.30 Il Circolo dei Lettori 26 DIALOGO / Le Speranze del mondo Teologia della speranza JÜRGEN MOLTMANN dialoga con UGO PERONE Ingresso libero fino a esaurimento posti «L’escatologia è la dottrina della speranza cristiana, che abbraccia tanto la cosa sperata quanto l’atto dello sperare. Il cristianesimo è escatologia dal principio alla fine: è speranza, è orientamento e movimento in avanti e perciò è anche rivoluzionamento e trasformazione del presente». Elaborando la sua “teologia della speranza” nel 1964, Jürgen Moltmann si confrontava con le tragedie che avevano scioccato l’umanità nella Seconda Guerra Mondiale. Guardando alla vicenda di Cristo, la sua dottrina offre una via per mantenere viva la coscienza utopica anche di fronte ad Auschwitz o Hiroshima. Traduzione simultanea K.S. BALASUBRAMANIAN, esperto di Yoga e letteratura sanscrita, ha pubblicato numerose ricerche sui vari aspetti di queste discipline in India e in Europa. Da vent’anni tiene corsi monografici in molte università di tutto il mondo e attualmente è impegnato nella raccolta e nello studio di inediti manoscritti Yoga. JÜRGEN MOLTMANN (1926) è considerato uno dei più grandi pensatori cristiani viventi. Del 1964 è la Teologia della speranza, in cui l’intera rivelazione viene letta alla luce del “principio speranza” desunto dal pensiero di Bloch. Fra le sue opere tradotte in italiano, edite dalla Queriniana: Scienza e sapienza, Nella fine l’inizio, La provocazione del discorso su Dio (con Joseph Ratzinger), Il Dio Crocifisso. SVANIMI HAMSANANDA GIRI, monaca induista, vive nell’ashram di Altare in provincia di Savona. È vice presidente dell’Hindu Forum of Europe e segretaria dell’Unione Induista Italiana. È referente per l’Induismo presso il Comitato Interfedi della Città di Torino. UGO PERONE Vedi pag. 17 LEZIONE / Le Speranze dell’Italia Anniversari della storia italiana: 1948 Lezione di SIMONA COLARIZI ore 16.00 Teatro Vittoria Ingresso libero fino a esaurimento posti Nel 2008 ricorrono quattro fondamentali anniversari della storia italiana. Torino Spiritualità ha chiesto ad alcuni storici di ripercorrere quegli snodi epocali, per capire qual era l’orizzonte delle speranze allora e cosa, e come, è cambiato oggi. Nel 1948 si apriva l’era repubblicana con l’entrata in vigore, il 1° gennaio, della Costituzione: miracoloso compromesso fra le parti che, fondandosi su principi di tolleranza, libertà e solidarietà, poneva le basi dell’Italia futura. Lo racconta Simona Colarizi. ore 17.00 Il Circolo dei Lettori DIALOGO / Le Speranze del mondo Global Peace Initiative of Women Intervengono: ELSA BIANCO, DINAJARA DOJU FREIRE, CARLA GIANOTTI e SUOR CLELIA RUFFINENGO Ingresso libero fino a esaurimento posti Nato nel 2002, il Global Peace Initiative of Women è un network internazionale che riunisce numerosi leader spirituali di tutto il mondo. Fondato sulla convinzione che le donne, con la loro maggiore propensione all’empatia, alla tolleranza e alla solidarietà, possano dare un contributo unico nella ricerca di vie alternative alla violenza, il GPIW promuove incontri e iniziative per la reciproca comprensione tra religioni e culture diverse. L’ultimo di questi summit internazionali si è svolto quest’anno a Jaipur in India. Ne parlano alcune delle protagoniste. SIMONA COLARIZI (1944) è ordinario di Storia contemporanea all’Università di Roma “La Sapienza”. Tra le sue ultime pubblicazioni: Storia del Novecento italiano (Rizzoli 2000), La cruna dell’ago. Craxi, il partito socialista e la crisi della Repubblica (Laterza 2005), Storia politica della Repubblica. Partiti, movimenti e istituzioni 1943-2006 (Laterza 2007). 20 ELSA BIANCO (1950), psicanalista, è membro del Global Peace Initiative of Women - Italia. Già Presidente dell’Unione Buddhista Italiana, è stata cofondatrice del Gruppo interreligioso “Insieme per la Pace” di Torino. È presidente di ASSEFA Italia ONG e membro del centro interuniversitario I.R.I.S (Istituto di Ricerche Interdisciplinari sulla Sostenibilità). 21 26 venerdì/settembre venerdì/settembre DINAJARA DOJU FREIRE (1955), danzatrice brasiliana, ha studiato alla Royal ore 18.00 Academy di Londra. Monaca Zen dal 1998, incentra la sua ricerca sull’unità corpo-mente, applicando gli insegnamenti buddhisti alla danza. Dal 2003 dirige il progetto di meditazione “Spazio al Silenzio” e svolge seminari di danza libera. È responsabile del Coordinamento del Global Peace Initiative of Women – Italia. Cortile Palazzo Carignano DIALOGO / Le Speranze dell’individuo Fiducia nell’altro Lectio magistralis di ENZO BIANCHI Letture GIUSEPPE CEDERNA Ingresso libero fino a esaurimento posti Parlando di fede in ambito cristiano ci si riferisce di solito a un investimento su una certa visione dell’esistenza, a una speranza che oltrepassi la morte, a un atto di fiducia verso Dio. La fede cristiana presuppone però anche la fiducia nell’altro. L’amore per il prossimo predicato nei Vangeli significa certo solidarietà, disponibilità, carità e compassione, ma vuol dire anche essere disposti a fidarsi dei propri simili, superando la paura e quell’istintiva diffidenza che è sempre più diffusa nella nostra società. CARLA GIANOTTI, tibetologa e studiosa di buddhismo, membro ordinario dell’Is.I.A.O. (Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente di Roma), si occupa prevalentemente del misticismo e della dimensione femminile nel buddhismo indotibetano. Tiene corsi in istituti di cultura asiatica e atenei. Fra le sue pubblicazioni: La vita di Milarepa (Utet), Cenerentola nel Paese delle Nevi. Fiaba tibetana (Utet). SUOR CLELIA RUFFINENGO (1943), laureata in Filosofia e Teologia, è membro del Global Peace Initiative of Women - Italia. Dal 1985 è responsabile del Monastero “Madonna della Fiducia” a San Biagio di Mondovì (CN), luogo simbolo dell’apertura al dialogo multiconfessionale e dello studio di esperienze religiose diverse. ENZO BIANCHI (1943) è fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose a Magnano (Biella). Direttore della rivista biblica “Parola, Spirito e Vita”, è una delle firme più prestigiose de “La Stampa”. È autore di numerosi testi sulla spiritualità cristiana e sulla tradizione della Chiesa, tra cui Nuove apocalissi (Rizzoli 2003), Lessico della vita interiore (Rizzoli 2004) e La differenza cristiana (Einaudi 2006). LEZIONE / Le Speranze dell’individuo L’arte di ascoltare Lezione di FRANCESCO TORRALBA ore 17.30 Porte Palatine Ingresso libero fino a esaurimento posti Per comprendere le ragioni dell’altro, il primo passo è imparare ad ascoltare. E ascoltare significa prima di tutto mettersi in gioco, rinunciare ai pregiudizi, impegnarsi nel far tacere il proprio ego. Se la speranza per il futuro risiede nel dialogo, allora il libro dello spagnolo Francesco Torralba, che insegna in quaranta mosse il valore del silenzio e dell’ascolto, può diventare un prezioso strumento di crescita, personale e sociale. Traduzione consecutiva FRANCESCO TORRALBA (1967) ha studiato filosofia e teologia a Barcel- 26 GIUSEPPE CEDERNA, attore di cinema, teatro e televisione, scrive per “Viaggi di Repubblica” e per diversi periodici nazionali. Ha lavorato con Salvatores, Bellocchio, Monicelli, Comencini, Scola, Chiesa. Nel 2004 ha esordito come scrittore con Il grande viaggio (Feltrinelli), da cui è stato tratto un fortunato spettacolo. LEZIONE / Le Speranze dell’Italia Anniversari della storia italiana: 1968 Lezione di MARCELLO FLORES ore 18.00 Teatro Vittoria Ingresso libero fino a esaurimento posti Nel 2008 ricorrono quattro fondamentali anniversari della storia italiana. Torino Spiritualità ha chiesto ad alcuni storici di ripercorrere quegli snodi epocali, per capire qual era l’orizzonte delle speranze allora e cosa, e come, è cambiato oggi. Nel 1968 una stagione di straordinario fermento, fra contestazioni studentesche e proteste operaie, rabbia, entusiasmo e furore, si preparava a rivoluzionare radicalmente le prospettive politiche, sociali e culturali del mondo occidentale. Ne parla Marcello Flores. lona e attualmente insegna presso l’Università Ramon Llull. È autore di bestseller in Spagna. L’arte di ascoltare. Manuale pratico per apprezzare il silenzio e dare valore alle parole (Rizzoli 2008) è il suo primo libro tradotto in Italia. MARCELLO FLORES (1945) insegna Storia contemporanea e Storia comparata all’Università di Siena. Per Utet ha curato Diritti Umani. Cultura dei diritti e dignità della persona nell’epoca della globalizzazione e ha fatto parte del comitato scientifico di Storia della Shoah. Tra le sue pubblicazioni: Tutta la violenza di un secolo (Feltrinelli 2005), Il genocidio degli armeni (Il Mulino 2006) e 1917. La rivoluzione (Einaudi 2007). 22 23 26 venerdì/settembre venerdì/settembre ISMAIL KADARE (1936) è probabilmente il più importante scrittore albanese contemporaneo. In Albania ha esercitato la professione di giornalista fino a quando, per protestare contro la dirigenza comunista, ha chiesto e ottenuto nel 1990 l’asilo politico in Francia, dove vive tuttora. Del 1963 è il suo primo romanzo, Il generale dell’armata morta (in Italia edito dal Corbaccio). Il suo ultimo lavoro, uscito quest’anno da Fandango, si intitola Dante l’inevitabile. DIALOGO / Le Speranze del mondo Le speranze dell’Islam nel mondo contemporaneo ABDENNOUR BIDAR dialoga con RENZO GUOLO ore 18.30 Il Circolo dei Lettori Ingresso libero fino a esaurimento posti All’interno del mondo musulmano sta emergendo con sempre maggior forza una corrente di pensiero che auspica un rinnovamento dell’Islam, una sua rifondazione sulla base di un concetto di libertà individuale molto europeo. Proprio l’Europa, afferma il filosofo Abdennour Bidar, «grazie alla sua tradizione politica laica e al suo ruolo nell’edificazione di una cultura mondiale della pace e del dialogo, può diventare il luogo ideale dove l’Islam possa trovare una nuova coscienza di sé». Traduzione consecutiva ABDENNOUR BIDAR (1971), musulmano francese, è professore di Filosofia all’Università di Nizza e presso il Centro Internazionale di Valbonne a SophiaAntipolis. Studioso dell’Islam contemporaneo e sostenitore di una sua auspicata modernizzazione, ha pubblicato in Francia molti saggi sull’argomento, fra cui: Un islam pour notre temps (2004), Manifeste pour un Islam européen (2005) e l’autobiografia spirituale Self Islam (2006). 26 PREGHIERE Chants d’amour de Rûmî Lettura musicata dedicata alla figura del mistico Jalâl Âldin Rûmî Di e con JEAN-CLAUDE CARRIÈRE e con NAHAL TAJADOD Musica persiana eseguita da ARASH YARI, ELIZA YARI e RUZBEH FAYAL Spettacolo in lingua francese e persiana ore 21.00 Teatro Gobetti Ingresso: € 10, € 9 (Piemonte Card), € 7 (ridotto) Info e prenotazioni 349/6285605 Jalâl Âldin Rûmî non è solo un celebre poeta vissuto nella Persia del XIII secolo, ma è considerato il leggendario fondatore della tradizione dei dervisci rotanti, i monaci che cercano l’estasi mistica nella frenesia della danza. Nel lungo poema contenuto nel Livre de Chams de Tabriz (tradotto in francese da Jean-Claude Carrière e Nahal Tajadod), Rûmî racconta l’incontro con il misterioso derviscio che lo iniziò alla pratica della danza e fece di lui il più grande poeta del suo tempo. In una lettura a due voci con musica dal vivo, il grande sceneggiatore francese ripercorre quella lontanissima e affascinante storia. RENZO GUOLO insegna Sociologia dell’Islam all’Università di Torino e Sociologia dei processi culturali all’Università di Padova. Collabora con numerose riviste, tra cui “Reset”, “Limes”, “il Mulino”, “Religioni e Società”, ed è editorialista di “la Repubblica”. Tra le sue pubblicazioni: Il partito di Dio (Guerini 2004), L’islam è compatibile con la democrazia? (Laterza 2007), La via dell’Imam. L’Iran da Khomeini a Ahmadinejad (Laterza 2007). In collaborazione con Le Festival de Fès des musiques sacrées du monde JEAN-CLAUDE CARRIÈRE (1931) è sceneggiatore cinematografico, autore ore 20.45 Cortile Palazzo Carignano Ingresso libero fino a esaurimento posti Traduzione simultanea 24 LEZIONE / Le speranze del mondo La responsabilità del diritto, il diritto alla responsabilità Letturatura, mondo e pensiero civile Lectio magistralis di ISMAIL KADARE teatrale, scrittore, poeta e saggista. Ha lavorato a lungo con Luis Buñuel (Il diario di una cameriera, Bella di giorno, La via lattea, Il fascino discreto della borghesia, Quell’oscuro oggetto del desiderio) e inoltre con Marco Ferreri, Giuseppe Bertolucci, Louis Malle, Jean-Luc Godard e Jesùs Franco. In teatro ha collaborato con Peter Brook per l’adattamento del leggendario Mahabharata. Nessun altro artista albanese ha saputo rappresentare la storia travagliata e il fascino leggendario, l’intima tristezza e la grande forza spirituale del proprio paese come lo scrittore e poeta Ismail Kadaré. Eppure, nonostante il profondo legame con la sua terra, Kadaré ha scelto, nel 1990, di vivere in esilio: una sofferta presa di posizione per protestare contro la dirigenza comunista dell’Albania e stimolare la coscienza democratica dei suoi connazionali. La letteratura si fa così modello di responsabilità civile e riferimento per una speranza attiva e concreta. In collaborazione con Il Mutamento Zona Castalia 25 26 venerdì/settembre PREGHIERE Le ultime sette Parole di Gesù sulla croce Suite di F. J. Haydn eseguita da I SOLISTI DI PAVIA Riflessione sull’abbandono Commento a cura di PADRE GUIDO INNOCENZO GARGANO ore 21.15 Conservatorio Giuseppe Verdi Ingresso € 5 Info e prenotazioni 349/6285605 Il racconto della Passione di Cristo è uno dei passi del Vangelo che più hanno messo alla prova i teologi. Il grido di Gesù - Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? - è il momento della più cupa disperazione generata dal pensiero dell’abbandono di Dio. Quel pensiero si ripresenta nell’uomo ogni volta che è di fronte a un dolore così grande da non poter essere spiegato. Martin Buber parlava di “eclissi di Dio”; ma poi aggiungeva: «L’eclissi della luce, non significa estinzione della luce». Alla sopravvivenza della speranza nella sofferenza è così dedicato il concerto-lezione che unisce la musica di Haydn (le sette sonate composte per raccontare la Passione) ai commenti di Padre Gargano. GUIDO INNOCENZO GARGANO, monaco camaldolese, è priore del monastero di San Gregorio al Celio, a Roma. È professore stabile di Teologia sacramentaria orientale e Teologia spirituale presso la Pontificia Università Urbaniana. Ha pubblicato numerosi studi di teologia e spiritualità e diversi volumi per la lettura guidata del Nuovo Testamento. Il suo ultimo libro è La lectio divina nella vita dei credenti (San Paolo 2008). I SOLISTI DI PAVIA sono un ensemble di giovani musicisti italiani nato su iniziativa del violoncellista Enrico Dindo (che ne è anche il direttore artistico) e con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Lombardia. La formazione realizza ogni anno una vera e propria stagione musicale presso il Teatro Fraschini di Pavia, sua dimora stabile, presentando compositori di tutte le epoche. 26 sabato 27 settembre oggi partecipano SALWA AL-NEIMI MOHAMMED ARKOUN ELISABETTA BARTULI ALESSANDRO BERGONZONI GIANCARLO BOSETTI SILVIA CALDERONI TIZIANA CODA ZABET GIACOMO DACQUINO DUCCIO DEMETRIO BARBARA DOLZA HAN DONGFANG PIERO GALEOTTI UMBERTO GALIMBERTI FRANCO GARELLI MARCEL GAUCHET LUCILLA GIAGNONI DARIO GIOVANNINI MARIELLA GRAMAGLIA MARIANGELA GUALTIERI JAMES W. HEISIG MARCO LODOLI MARK LYNAS VITO MANCUSO ALBERTO MELLONI LUCA MERCALLI FABIO MINI ANNA NADOTTI GIANNI OLIVA ANTONELLA PARIGI STEFANO PETRUCCIANI MICHELANGELO PISTOLETTO ROSARIO PORROVECCHIO FRANCESCO REMOTTI CESARE RONCONI PIER ALDO ROVATTI GIAN ENRICO RUSCONI ANTONIO SCURATI IGOR SIBALDI MARINA SOZZI STEFANIA STAFUTTI MASSIMO TOSCHI MARCO TRAVAGLIO SEBASTIANO TRIULZI GABRIELE VACIS SILVIA VEGETTI FINZI ALEXIS WRIGHT ALBA ZANINI MORFINO 27 sabato/settembre sabato/settembre ore 10.00 LEZIONE / Le Speranze dell’individuo Il tragico contemporaneo Lectio magistralis di UMBERTO GALIMBERTI Cortile Palazzo Carignano Ingresso libero fino a esaurimento posti La tragedia, insegna Nietzsche, nasce dalla dialettica tra apollineo – illusione che rende accettabile la vita – e dionisiaco – scoperta dell’abisso della condizione umana. Nell’era moderna, l’ostinazione socratica a voler racchiudere in concetti tutta l’esistenza ha ucciso la tragedia. Eppure, se la tragedia è morta, il tragico rimane la dimensione ineliminabile della vita reale: resiste, nonostante gli attacchi delle filosofie antitragiche che cercano di occultarlo con l’ottimistica pretesa e la vana speranza di imporre al mondo un ordine razionale. ore 10.00-13.00 WORKSHOP La danza della vita: il respiro della speranza Conduce TIZIANA CODA ZABET ACTI Teatri Indipendenti Ingresso € 10 Non una danza codificata in rigide formulazioni, ma un percorso di crescita che aiuta a ricomporre l’unità mente-corpo attraverso la musica, il movimento, l’incontro con gli altri. La Biodanza, o “danza della vita”, è una tecnica psicocorporea ideata negli anni Sessanta dallo psicologo e antropologo cileno Rolando Toro Araneda. Il suo scopo principale è il potenziamento della coscienza di sé, della creatività e spontaneità, ma, più in generale, il movimento internazionale che da essa è nato promuove i principi della solidarietà e della comprensione dell’altro. Prenotazione obbligatoria 349/6285605 TIZIANA CODA-ZABET insegna Biodanza in varie scuola di formazione a Milano, Torino, Vicenza, in Sardegna e a Lione. Socia di Biodanza Italia e dell’Associazione Europea Insegnanti di Biodanza, è specializzata in tecniche di Biodanza per bambini e adolescenti, in Biodanza acquatica e massaggio. È inoltre Reiki Master. Con Roberta Ceraolo ha pubblicato Le vie della guarigione (Angolo Manzoni 2007). UMBERTO GALIMBERTI (1942) è ordinario di Filosofia della storia e di Psicologia dinamica all’Università di Venezia e membro dell’International Association of Analytical Psychology. Tra le sue pubblicazioni: Gli equivoci dell’anima (1987), Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica (1999), La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla pratica filosofica (2005) e il recente L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani (2007), tutti editi da Feltrinelli. ore 10.00-13.00 Associazione YogaSangha via Villa Glori, 6 WORKSHOP La pratica della consapevolezza: cammino di speranza Conduce BARBARA DOLZA LEZIONE / Le Speranze del mondo Un’ipotesi spirituale per un pianeta sofferente Lezione di JAMES W. HEISIG ore 11.00 Porte Palatine Ingresso libero fino a esaurimento posti Il pianeta soffre. Vediamo ogni giorno il conflitto interreligioso enfatizzato, anziché smorzato, dalla globalizzazione: maggiori sono le possibilità di contatto, maggiori le occasioni di scontro. Come imparare allora a convivere e a dialogare in un mondo multireligioso? Bisogna innanzitutto riuscire a guardare la propria confessione dall’esterno, e poi impegnarsi nella conoscenza delle altre tradizioni, anche le più sotterranee: è il metodo di James Heisig, sacerdote e filosofo cristiano che da trent’anni vive in Giappone. Per lui, «se conosci solo una religione non sai cosa è la religione, non ne conosci i limiti. Ed è proprio nei limiti che si fa il dialogo». Un percorso esperienziale per ritrovare il contatto con noi stessi e con lo spazio. L’attenzione al chi siamo, al qui e ora, nutre un processo di comprensione non contaminato da giudizi, aspettative, risultati da ottenere, per favorire uno stato interiore di accoglienza e di amicizia con noi stessi. Ritrovando la fiducia e la possibilità di rilassarci nel flusso della Vita, riscopriamo la speranza, imparando a concentrarci sul presente. Ingresso libero Prenotazione obbligatoria 349/6285605 BARBARA DOLZA, attrice, regista e drammaturga, a partire dalla metà degli anni settanta ha cominciato a interessarsi e ad approfondire le discipline orientali e le tecniche di meditazione applicate al teatro. Diplomata presso l’I.S.Y.C.O. di Torino, ha fondato il centro di pratica “Il Fienile”, nel Monferrato, e l’associazione di ricerca Yoga e Discipline Orientali YogaSangha di Torino. JAMES W. HEISIG, sacerdote verbita, è da trent’anni ricercatore e docente presso il Nanzan Institute for Religion and Culture di Nagoya, in Giappone. Ha scritto, tradotto e curato oltre quaranta libri, pubblicati in ben otto lingue, su temi legati alla filosofia e alla religione. Insieme a Carlo Saviani cura la collana Tetsugaku, una serie di volumi sulla filosofia giapponese editi da L’Epos di Palermo. Con L’Epos ha pubblicato Filosofi del nulla (2007). In collaborazione con YogaSangha 28 27 29 27 sabato/settembre ore 11.00 Il Circolo dei Lettori DIALOGO / Le Speranze dell’individuo Il principio speranza in filosofia. Bloch e altro STEFANO PETRUCCIANI dialoga con PIER ALDO ROVATTI Modera GIANCARLO BOSETTI Ingresso libero fino a esaurimento posti Che cos’è la speranza per la filosofia? Si potrebbe dire che il modo di porsi rispetto a questo tema ha spesso caratterizzato, in un senso o in un altro, la riflessione filosofica. Magistrale da questo punto di vista è l’opera di Ernst Bloch, che nel suo Il principio speranza stila una sorta di catalogo dei desideri e dei sogni, privati e collettivi, dell’uomo contemporaneo. Ne discutono Stefano Petrucciani e Pier Aldo Rovatti. sabato/settembre ore 11.00 27 DIALOGO / Le Speranze del mondo Speranze della Cina e dei cinesi HAN DONGFANG dialoga con STEFANIA STAFUTTI Teatro Vittoria Ingresso libero fino a esaurimento posti Quali speranze per il futuro in un paese come la Cina, anagraficamente giovane ma non più giovanissimo, lanciato alla conquista del benessere materiale? Quali speranze, anche in relazione ai costi umani e ambientali di uno sviluppo così tumultuoso? Ne parlano Han Dongfang, sindacalista spesso in rotta di collisione con il potere centrale del suo paese, e la professoressa Stefania Stafutti. Traduzione consecutiva HAN DONGFANG, attivista cinese e consulente delle organizzazioni operaie spontanee, è stato nel suo paese tra i primi organizzatori dei movimenti sindacali “dal basso”. La partecipazione ai fatti di Tian’anmen, nel 1989, gli costò due anni di carcere, al termine dei quali partì per gli Stati Uniti. Rientrato clandestinamente a Hong Kong, fondò quindi il China Labour Bulletin e successivamente la trasmissione radio Labour Express. STEFANO PETRUCCIANI Stefano Petrucciani insegna Filosofia politica all’Università di Roma “La Sapienza”. Si è occupato a lungo della teoria critica e della Scuola di Francoforte, alla quale ha dedicato numerosi studi (da Ragione e dominio, Roma 1984, fino al recente Introduzione a Adorno, Laterza 2007). Ha curato le edizioni italiane di molti testi di Adorno e ha pubblicato Introduzione a Habermas (Laterza 2000) e Modelli di filosofia politica (Einaudi 2003). STEFANIA STAFUTTI è professore straordinario di Lingua e letteratura cinese presso l’Università di Torino e docente presso l’università “Kore” di Enna. Dirige inoltre il Centro di Alti Studi sulla Cina Contemporanea di Torino. Ha pubblicato vari saggi e traduzioni, tra cui Hu Shi e la questione della lingua (Le Lettere 1991), Cina. Storie e tesori di un’antica civiltà (con F. Romagnoli, White Star 2008). Colpirne uno per educarne cento (con G. Ajani, Einaudi 2008). PIER ALDO ROVATTI Pier Aldo Rovatti (1942), docente di Filosofia all’Università di Trieste, dal 1976 è direttore del periodico di studi filosofici “Aut Aut”. Fra le sue pubblicazioni: Per gioco (Cortina 1993), Il paiolo bucato (Cortina 1998), La follia in poche parole (Bompiani 2000), La scuola dei giochi (Bompiani 2005), La filosofia può curare? (Cortina 2006), Abitare la distanza (Cortina 2007), Non ti farai immagine di Dio (Il decalogo 2007). In collaborazione con C.A.S.C.C. (Centro Alti Studi sulla Cina Contemporanea) GIANCARLO BOSETTI (1946) è direttore e socio fondatore della rivista “Reset”. Insegna giornalismo politico alla Università di Roma “La Sapienza”. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Il legno storto (Marsilio 1991), Cattiva maestra. La rabbia di Oriana Fallaci e il suo contagio (Marsilio 2005), Spin. Trucchi e teleimbrogli della politica (Marsilio 2007). Incontro a cura di Reset LEZIONE / Le Speranze dell’individuo Il disincanto del mondo Lectio magistralis di MARCEL GAUCHET ore 12.00 Cortile Palazzo Carignano Ingresso libero fino a esaurimento posti Secondo Max Weber il disincanto segna il declino della concezione magica del mondo e, di conseguenza, l’avvio del processo di razionalizzazione. Ma la fuga della religione dalla vita moderna è in realtà un fenomeno molto più complesso. La religione non è solo una visione del mondo, ma un modo di organizzarlo. La sua scomparsa capovolge questa struttura religiosa, producendo un’altra società, un’altra politica, un’altra storia, un altro pensiero. In breve, un’altra umanità. Traduzione simultanea 30 31 27 sabato/settembre sabato/settembre MARCEL GAUCHET (1946), storico e filosofo francese, è direttore della Scuola di alti studi in Scienze sociali presso il Centro di ricerche politiche “Raymond-Aron” e redattore capo della rivista “Le Débat”. Fra le sue ultime pubblicazioni tradotte in italiano: Utopia e modernità (Città Aperta 2005), La democrazia contro se stessa (Città Aperta 2005), Un mondo disincantato? Tra laicismo e riflusso clericale (Dedalo 2008). DIALOGO / Le Speranze del mondo Uno sguardo rinnovato: democrazia ed esperienza femminile in India MARIELLA GRAMAGLIA dialoga con ANNA NADOTTI ore 14.30 Il Circolo dei Lettori Ingresso libero fino a esaurimento posti Una terra di grandi speranze, giovane e ansiosa di diventare la terza superpotenza mondiale, o un inferno sull’orlo della guerra civile? Le immagini che i nostri media ci offrono dell’India moderna sono spesso, tendenziosamente, in contrasto. Ma, avverte un vecchio proverbio indiano, “qualsiasi cosa si dica sull’India, è sempre vero anche il suo contrario”. Cercando di stare alla larga da fuorvianti clichè, Mariella Gramaglia racconta la “sua” India: quella vissuta in prima persona in un anno di lavoro e impegno in progetti di solidarietà, fra uomini, donne e vita quotidiana. MARIELLA GRAMAGLIA ha lavorato come giornalista al “Manifesto”, in Rai ed è stata direttrice di “Noi donne”. Nel 1987 ha cominciato la sua carriera politica con l’elezione al Parlamento per la sinistra indipendente. Ha militato nel PDS e per tredici anni ha fatto parte della giunta del Comune di Roma. Nel 2007 ha lasciato l’Italia per svolgere in India un lavoro di cooperazione internazionale. Nel 2008, per Donzelli, ha pubblicato Indiana. ore 14.30 Piazza Carlo Felice Ingresso Linea Metropolitana 27 WORKSHOP Taccuini del sottosuolo Sulle tracce di un ascetismo metropolitano A cura di DUCCIO DEMETRIO Ingresso € 10 Nel sottosuolo di Torino per un’insolita esperienza di ascetismo: Duccio Demetrio propone un percorso di ascolto attivo, meditazione e scrittura lungo le linee della Metropolitana, per rifrequentare un luogo contemporaneo rileggendo i suoi spazi e i suoi abitanti. Un viaggio reale e simbolico nei luoghi, consueti e persino ingrati, della nostra quotidianità, in cui compiere i primi passi di un meditare ascetico controcorrente, che senza rifuggire il rumore, riesce a proteggersi nel proprio silenzio. Un modo nuovo per riumanizzare quanto ci abita, circonda, stordisce e nega. Prenotazione obbligatoria 349/6285605 DUCCIO DEMETRIO Vedi pag. 14 In collaborazione con GTT ore 15.00 DIALOGO / Le Speranze dell’individuo La spiritualità come rinascita MICHELANGELO PISTOLETTO dialoga con ALESSANDRO BERGONZONI Modera ANTONELLA PARIGI Cortile Palazzo Carignano Ingresso libero fino a esaurimento posti La creatività, tutti gli artisti lo sanno, presuppone un processo di continuo rinnovamento interiore, uno sguardo sempre nuovo sul mondo, un animo aperto e ricettivo. La creatività, per sua stessa natura, non può fare a meno di guardare al futuro, perchè ogni atto creativo è in fondo sempre una rinascita. Uno scultore di fama internazionale e un attore acrobata del linguaggio raccontano quali risorse mettono in campo per mantenere vivo il loro stimolo creativo e svelano l’importanza della spiritualità come fonte inesauribile di rinascita interiore. ANNA NADOTTI, critica letteraria, traduttrice e consulente editoriale per la letteratura inglese e indiana, collabora con le riviste “L’Indice dei libri del mese” e “Leggendaria”, con il quotidiano “il manifesto”, con la Libera Università delle Donne di Milano e con la Scuola Holden di Torino. Per Einaudi ha tradotto e curato opere di Amitav Ghosh, Anita Desai e Antonia S. Byatt. In collaborazione con Donzelli MICHELANGELO PISTOLETTO (1933) è considerato uno dei padri dell’Arte Povera, nata a Torino alla fine degli anni ‘60. Tra le sue opere fondamentali, i cicli Quadri specchianti (1961-62), Le Stanze (1975-76) e Arte dello squallore (1985-89). Negli anni ‘90 fonda a Biella il centro Cittadellarte e l’Università delle Idee. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia e nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts. 32 33 27 sabato/settembre sabato/settembre ALESSANDRO BERGONZONI (1958), attore, autore teatrale e scrittore, ha debuttato in teatro nel 1982 con Scemeggiata. Da allora ha ottenuto successi di pubblico e riconoscimenti della critica. Le sue scorribande lessicali si trovano anche in libreria. Fra gli altri: Il grande Fermo e i suoi piccoli Andirivieni (Garzanti 1995), È già mercoledi e io no (Garzanti 2005). ore 15.00 ACTI Teatri Indipendenti WORKSHOP Meditazione e rivoluzione Pranadharana e la “terza rivoluzione industriale” Conduce ROSARIO PORROVECCHIO Ingresso € 10 Prenotazione obbligatoria 349/6285605 Nella vita di ogni giorno, l’abitudine e l’illusione dell’abbondanza ci spingono a sottovalutare il valore delle risorse naturali, di cui abusiamo spesso senza esserne consapevoli. Coniugando le tecniche di meditazione orientali alla lettura commentata di alcuni testi sulla cosiddetta “terza rivoluzione industriale”, Rosario Porrovecchio propone un percorso verso un’auspicabile rivoluzione della coscienza, nella speranza di un futuro più consapevole. DIALOGO / Le Speranze dell’individuo Speranza e psicologia. Il futuro nella mente MARCO LODOLI dialoga con SILVIA VEGETTI FINZI Modera GIANCARLO BOSETTI ore 15.00 Il Circolo dei Lettori Ingresso libero fino a esaurimento posti Si può definire la speranza un sentimento che appartiene ad ogni essere umano, “innato” e indipendente dall’ambiente? La psicologia contemporanea indica in una educazione emotiva armoniosa e in una situazione ambientale serena le condizioni che creano lo spazio per la speranza. Ma davvero bastano le spiegazioni sociali a dirci perchè, singolarmente o collettivamente, siamo più o meno capaci di volgere lo sguardo al futuro? Ne discutono lo scrittore Marco Lodoli e la psicoanalista Silvia Vegetti Finzi. MARCO LODOLI (1956), scrittore, poeta e insegnante, collabora come editorialista per “la Repubblica”. Per la sua attività di scrittore ha ricevuto numerosi riconoscimenti, fra cui il Premio “Piero Chiara” nel 1990 e il Grinzane Cavour nel 1992 e 1997. Fra i suoi libri: Cani e lupi (1995), Diario di un millennio che fugge (1997), Snack bar Budapest (1998), Isole. Guida vagabonda di Roma (2005), tutti ripubblicati nel 2008 da Einaudi, e l’ultimo Sorella (Einaudi 2008). 27 ROSARIO PORROVECCHIO (1955), medico e psicoterapeuta, ha fondato a Torino nel 1984 l’Istituto di Psicosomatica e Yoga Kuvalayananda. Studia e applica lo yoga come scienza ed esperienza olistica e sistemica. È attivo nel confronto fra Oriente e Occidente nel campo psicologico, medico ed educativo. Opera come anestesista presso l’Asl 8 del Piemonte. DIALOGO / Le Speranze dell’Italia Fede, speranza e società FRANCO GARELLI dialoga con FRANCESCO REMOTTI ore 15.30 Teatro Vittoria Ingresso libero fino a esaurimento posti Motore potentissimo e insostituibile spinta interiore, la speranza, quando c’è e quando è opportunamente sollecitata, è capace di smuovere le montagne. E soprattutto le masse... Il diritto alla speranza, nel corso della storia, è stato dunque spesso gestito dal potere per secondi fini. Manipolazione, mistificazione, diffusione di false illusioni: la trasformazione delle speranze in chimere è una vera e propria arma politica. Occorre esserne consapevoli, per riuscire a difendersi. Ne discutono Franco Garelli e Francesco Remotti, in una prospettiva sociologica e antropologica. SILVIA VEGETTI FINZI (1938), psicoanalista, ha insegnato Psicologia dinamica all’Università di Pavia. I suoi studi si concentrano in particolare sull’identità femminile e sullo sviluppo psicologico dall’infanzia all’adolescenza. Tra le sue opere: Parlar d’amore. Le donne e le stagioni della vita (Rizzoli 2003); Quando i genitori si dividono. Le emozioni dei figli (Mondadori 2005), I nuovi nonni (Mondadori 2007). GIANCARLO BOSETTI Vedi pag. 30 FRANCO GARELLI è ordinario di Sociologia dei processi culturali e docente di Sociologia delle religioni nella Facoltà di Scienze Politiche di Torino, di cui attualmente è preside. Fra i suoi libri recenti, editi da Il Mulino: I giovani, il sesso, l’amore (2000), La socializzazione flessibile (2006), L’Italia cattolica nell’epoca del pluralismo (2006). Incontro a cura di Reset FRANCESCO REMOTTI è professore di Antropologia culturale all’Università di Torino. Fra le sue numerose pubblicazioni: Forme di umanità (Bruno Mondadori 2002), Centri di potere. Capitali e città nell’Africa precoloniale (Trauben 2005), Contro l’identità (Laterza 2007), Contro natura. Una lettera al papa (Laterza 2008). 34 35 27 sabato/settembre ore 16.00 DIALOGO / Le Speranze dell’individuo Soluzioni per fare la pace FABIO MINI dialoga con MASSIMO TOSCHI Porte Palatine Ingresso libero fino a esaurimento posti «Chi non è intriso di guerra e di morte non può capire la pace. Non ne capisce il valore e neppure il significato. E se prima non si capisce la guerra, diventa anche ridicolo attribuirsi la patente di pacifista». Il punto di vista lucido e pragmatico di un Capo di stato maggiore della Nato si confronta con la testimonianza di un assessore pacifista, dando vita a una concreta riflessione sulla sicurezza come problema planetario e sui metodi internazionali di peacekeeping. Per trovare la chiave della pace attraverso la consapevolezza della realtà della guerra. sabato/settembre ore 16.30 Il Circolo dei Lettori LEZIONE / Le Sperazne del mondo La speranza nel Corano Lectio magistralis di MOHAMMED ARKOUN Ingresso libero fino a esaurimento posti La speranza è una dimensione costitutiva della fede nelle tre versioni del monoteismo. Nel Corano come nell’Antico e nel Nuovo Testamento, è un concetto inscindibile dal Giudizio universale, dalla morte, dalla promessa della Vita eterna, dall’avvento del Regno di Dio. Eppure la parola rajà’ (speranza) non è mai utilizzata nel Corano; per ritrovarla bisogna cercarla nelle varie tradizioni esegetiche dell’Islam, prima fra tutte quella del Sufismo. Del concetto di speranza nella religione islamica, e anche delle sue distorte interpretazioni che inducono uomini e donne a morire per il Jihâd, parla uno dei più importanti islamisti del mondo. Traduzione simultanea FABIO MINI è stato Capo di stato maggiore del Comando Nato delle forze alleate Sud Europa e al vertice della Kfor in Kosovo. È autore di La guerra dopo la guerra (Einaudi 2003) e Soldati (Einaudi 2008), una testimonianza dall’interno sui meccanismi della macchina militare e sui nuovi “professionisti della sicurezza”. Collabora con “la Repubblica” e “Limes”. MOHAMMED ARKOUN (1928) è professore emerito di Storia del pensiero islamico all’Università Sorbona di Parigi. Decorato nel 1996 con la Legion d’Onore, è uno dei più stimati studiosi dell’Islam del mondo. Ha scritto numerosi saggi in arabo, inglese e francese. Tradotti in italiano si possono leggere La passione del conoscere (Laterza 1993), La filosofia araba (Xenia 1995) e vari interventi in raccolte e riviste specializzate. MASSIMO TOSCHI (1944), studioso di storia religiosa, ha sempre affiancato alle sue ricerche accademiche l’impegno sociale e civile. A partire dal 1998 ha viaggiato in diverse “zone calde” del mondo (Algeria, Sierra Leone, Iraq, Israele, Palestina, Balcani...) per testimoniare lo scandalo della guerra, prima come privato e poi, dal 2000, in veste di Assessore alla Cooperazione Internazionale della Regione Toscana. 27 LEZIONE / Le speranze dell’Italia Anniversari della storia italiana: 1958 Lezione di ALBERTO MELLONI ore 17.00 Il Circolo dei Lettori Ingresso libero fino a esaurimento posti Nel 2008 ricorrono quattro fondamentali anniversari della storia italiana. Torino Spiritualità ha chiesto ad alcuni storici di ripercorrere quegli snodi epocali, per capire qual era l’orizzonte delle speranze allora e cosa, e come, è cambiato oggi. Il 1958, con l’elezione di Papa Giovanni XXIII, passato alla storia come il “papa buono”, inaugurava una nuova primavera per la Chiesa cattolica, rinnovando, grazie all’eccezionale carica umana di Angelo Roncalli, il rapporto con il popolo dei fedeli. Lo racconta Alberto Melloni. ALBERTO MELLONI è professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Modena-Reggio Emilia. Dirige la Biblioteca “G. Dossetti” presso la Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna. Autore di vari saggi sul rapporto fra Chiesa e politica, presiede il Comitato nazionale per il bilancio delle scienze religiose del Novecento. Collabora con la Rai e con il “Corriere della Sera”. 36 37 27 sabato/settembre sabato/settembre ore 17.30 Teatro Vittoria DIALOGO / Le Speranze dell’individuo Sperare tra dubbi e certezze VITO MANCUSO dialoga con GIAN ENRICO RUSCONI Modera MARINA SOZZI Ingresso libero fino a esaurimento posti Chi crede in Dio, spesso non comprende come si possa mantenere viva la speranza al di fuori della fede, senza la prospettiva di un superamento della morte, senza una visione più ampia che giustifichi e dia senso alla sofferenza. Chi non crede in Dio, altrettanto spesso non capisce come sia possibile ricondurre tutte le aspettative e i desideri di una vita, unico bene certo e assoluto, alla speranza che ci sia ancora qualcosa dopo la morte. Ne discutono un teologo che ha sempre cercato un discorso laico su Dio e uno storico della politica che ama indagare le interferenze della religione negli affari temporali. ore 18.00 27 ANTEPRIMA EDITORIALE / Le Speranze del mondo Sei gradi possono cambiare il mondo MARK LYNAS dialoga con LUCA MERCALLI Cortile Palazzo Carignano Nel 2001 il Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici pubblicò uno studio sconvolgente sull’innalzamento della temperatura globale, da un minimo di 1,4 a un massimo di 5,8 gradi. In un libro appena pubblicato in Italia da Fazi, il giornalista britannico Mark Lynas descrive, grado per grado, le conseguenze catastrofiche di un tale ipotizzato surriscaldamento: desertificazione, alluvioni, uragani, intere zone rese inabitabili, vita a rischio di estinzione... È allarmismo o fondata preoccupazione? L’autore ne discute con il meteorologo Luca Mercalli. Ingresso libero fino a esaurimento posti Traduzione consecutiva MARK LYNAS, giornalista britannico, attivista e commentatore televisivo, VITO MANCUSO (1962) è docente di Teologia presso l’Università San Raf- collabora con i quotidiani “The Guardian” e “The Observer” e con le riviste “National Geographic”, “New Statesman” e “Granta”. Fra i suoi libri tradotti in Italia: Notizie da un pianeta rovente (Longanesi 2005) e Sei gradi possono cambiare il mondo (Fazi 2008). faele di Milano. Filo conduttore dei suoi studi è la ricerca di una “teologia laica”: un discorso su Dio che assuma come interlocutori principali la scienza e la filosofia. Fra i suoi scritti: Il dolore innocente. L’handicap, la natura e Dio (Mondadori 2002), Per amore. Rifondazione della fede (Mondadori 2005), L’anima e il suo destino (Raffaello Cortina 2007). LUCA MERCALLI (1966), climatologo, presiede la Società Meteorologica Italiana e dirige la rivista “Nimbus”. Scrive per “la Repubblica” e per varie riviste specialistiche. Alterna le apparizioni televisive a incarichi di docenza per università e corsi di specializzazione. Nel 2004 ha pubblicato per Vivalda: I tempi sono maturi e il saggio-denuncia Le mucche non mangiano cemento. GIAN ENRICO RUSCONI, professore di Scienza politica all’Università di Berlino, è editorialista della “Stampa” e collabora con la rivista “Il Mulino”. Fra le sue ultime pubblicazioni: Come se Dio non ci fosse. I laici, i cattolici e la democrazia (Einaudi 2000), Germania Italia Europa. Dallo stato di potenza alla “potenza civile” (Einaudi 2003), L’azzardo del 1915. Come l’Italia decide la sua guerra (Il Mulino 2005), Non abusare di Dio (Rizzoli 2007). In collaborazione con Fazi editore MARINA SOZZI, storica della cultura, si occupa di problemi inerenti la morte e il morire nella società contemporanea. Direttore scientifico della Fondazione Ariodante Fabretti, insegna Tanatologia storica presso l’Università di Torino. Tra le sue pubblicazioni: Il sonno e la memoria. Idee della morte e politiche funerarie nella Rivoluzione francese (Paravia 1999) e La scena degli addii. Morte e riti funerari nella società occidentale contemporanea (Paravia 2001). 38 39 27 sabato/settembre DIALOGO / Le Speranze dell’Italia L’audacia della speranza. Anche l’Italia può cambiare? Letture dai libri di Barack Obama MARCO TRAVAGLIO dialoga con ANTONIO SCURATI e GIANNI OLIVA Letture GABRIELE VACIS ore 18.00 Porte Palatine Ingresso libero fino a esaurimento posti sabato/settembre ore 18.30 Il Circolo dei Lettori DIALOGO / Le Speranze del mondo La prova del miele. Le speranze del corpo SALWA AL-NEIMI dialoga con ELISABETTA BARTULI Ingresso libero fino a esaurimento posti «C’è chi porta con sé il ricordo degli animi. Io porto con me il ricordo dei corpi. Non conosco la mia anima né quella degli altri. Conosco il mio corpo, conosco i loro corpi. E mi basta». È un’educazione sentimentale in versione erotica quella che la poetessa siriana Salwa Al-Neimi racconta nel suo La prova del miele. Fra antichi testi erotici arabi e insegnamenti sùfi, libri sacri e rituali, incontri fatali e ricordi d’infanzia, la protagonista intraprende un personalissimo viaggio in una tradizione che scopre sorprendentemente audace, ribaltando tutti i luoghi comuni sul rapporto tra sesso e Islam. Traduzione consecutiva «Sappiamo che la battaglia sarà lunga, ma ricordiamo sempre che non importa quali ostacoli incontreremo sulla nostra strada, nulla può opporsi al potere di milioni di voci che chiedono il cambiamento. Sì, noi possiamo cambiare il mondo». Change, “cambiamento”, è la parola chiave della campagna elettorale di Barack Obama; “speranza nel futuro” è il mantra con cui il candidato democratico alle presidenziali USA sta scaldando il cuore di milioni di americani. Può il sogno di Obama diventare un modello anche per la politica italiana? Se lo chiedono Marco Travaglio, Antonio Scurati e Gianni Oliva. SALWA AL-NEIMI è nata a Damasco. Dopo aver conseguito la laurea in Letteratura araba presso l’università della capitale siriana, a metà degli anni settanta si è trasferita a Parigi per studiare teatro. Oggi, oltre a dedicarsi alla creazione letteraria, lavora come giornalista e responsabile ufficio stampa. La prova del miele (Feltrinelli) è il suo primo romanzo pubblicato in Italia. MARCO TRAVAGLIO (1964), giornalista e scrittore, collabora con “la Repubblica”, “L’espresso”, “Micromega” e “L’Unità”. Specializzato in cronaca giudiziaria, ha pubblicato diversi libri sui processi di Mani Pulite. Negli ultimi anni si è trovato al centro di polemiche per le sue inchieste su Berlusconi, in particolare per le vicende raccontante in L’odore dei soldi (Editori Riuniti 2001). Dal settembre 2006 è ospite fisso della trasmissione Anno Zero di Michele Santoro. ELISABETTA BARTULI si occupa di letteratura araba contemporanea e di problematiche interculturali. È membro del comitato di redazione della rivista “L’Indice” e collabora con varie riviste nazionali (“Leggere Donna” e “Leggendaria”). È consulente culturale per l’area arabo-islamica dell’associazione Luna e l’altra di Vicenza, che opera a favore degli immigrati extracomunitari. ANTONIO SCURATI (1969) insegna all’Università di Bergamo, dove coordina il Centro studi sui linguaggi della guerra e della violenza. Ha pubblicato i saggi Guerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale (Donzelli 2003) e La letteratura dell’inesperienza (Bompiani 2006). Nel 2002 ha esordito come romanziere con Il rumore sordo della battaglia (Bompiani). Sempre con Bompiani ha pubblicato Il Sopravvissuto (Premio Campiello 2005) e Una storia romantica (2007). GIANNI OLIVA (1952), storico e studioso del Novecento, dal 2005 è Assessore alla Cultura della Regione Piemonte. Tra i suoi ultimi libri, tutti editi da Mondadori: Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell’Istria (2002), Le tre Italie del 1943. L’alibi della resistenza (2005), Profughi. Dalle foibe all’esodo (2005), L’ombra nera. Le stragi nazifasciste che non ricordiamo più (2007). 40 27 In collaborazione con Feltrinelli Editore LEZIONE / Le speranze dell’individuo Solitudine affettiva spirituale Lezione di GIACOMO DACQUINO ore 19.00 Il Circolo dei Lettori Ingresso libero fino a esaurimento posti Lo psichiatra Giacomo Dacquino affronta il tema della solitudine, sottolineando che la più grave malattia dei nostri giorni consiste nell’esperienza di non sentirsi accettati e amati. Attraverso l’esposizione di alcuni casi clinici tratti dalla sua lunga esperienza professionale, Dacquino sottolinea che la sensazione di vuoto, affettiva e spirituale, può essere superata mettendo al centro l’educazione alla capacità di amare e il volersi bene, che per l’uomo si dimostrano essere bisogni primari. 41 27 sabato/settembre sabato/settembre GIACOMO DACQUINO, medico, psichiatra, psicoterapeuta e docente uni- IGOR SIBALDI (1957), scrittore, studioso di teologia e storia delle religioni, ha pubblicato diversi romanzi presso Mondadori e curato l'edizione e la traduzione di numerosi classici della letteratura russa. Del 1997 è il suo primo romanzo-saggio, I maestri invisibili (Frassinelli). Fra i suoi scritti recenti: Il codice segreto del Vangelo (Sperling & Kupfer 2005), L’arca dei nuovi maestri (Sperling & Kupfer 2006) e Il libro degli angeli (Frassinelli 2007). versitario, esercita la professione a Torino. Prolifico saggista, è autore di numerose pubblicazioni in materia di psichiatria e sessuologia. Tra i suoi ultimi lavori, tutti editi da Mondadori: Seduzione. L’arte di farsi amare (2005), Relazioni difficili (2006), Sesso, soldi e sentimenti (2008). Big Bang. La speranza di capire Letture di LUCILLA GIAGNONI Interventi di ALBA ZANINI MORFINO, PIERO GALEOTTI e IGOR SIBALDI Modera PIERO BIANUCCI ore 20.30 Osservatorio Astronomico di Pino Torinese Ingresso libero Big Bang è una ricerca sugli “inizi” che parte dall’ultima parola della Commedia dantesca: stelle. Un’attrice, un astrofisico che studia la radiazione cosmica, un fisico nucleare e un teologo intraprendono un affascinante viaggio verso l’infinito e oltre. Un percorso che dal sistema tolemaico su cui si fondavano le certezze all’epoca di Dante, porta alla rivoluzione copernicana, a Galileo, alle vertigini del dubbio che generano Amleto e Don Chisciotte, e con loro tutta l’età moderna. Prenotazione obbligatoria 349/6285605 ANTEPRIMA EDITORIALE / Le Speranze del mondo I cacciatori di stelle. Ritornare a casa ALEXIS WRIGHT dialoga con SEBASTIANO TRIULZI ore 21.00 Il Circolo dei Lettori Ingresso libero fino a esaurimento posti È stato definito il Cent’anni di solitudine degli aborigeni australiani. Fra storia, mito e attualità, I cacciatori di stelle disegna l’epopea di una famiglia aborigena che lotta per la conservazione delle proprie tradizioni contro l’avanzare della cultura dei bianchi. Un affresco sorprendente che mescola realismo magico e denuncia politica, trasformando, come ha scritto il “Time”, «la tradizione orale degli aborigeni australiani in una travolgente narrazione imbevuta di comicità e arricchita da un cast di personaggi eccentrici». Traduzione consecutiva ALEXIS WRIGHT (1950), attivista per i diritti politici e sociali della minoranza aborigena cui appartiene, è autrice di saggi, racconti e romanzi. Con Plains of Promise (1997) è stata finalista al Commonwealth Prize. Nel 2007 Carpentaria (pubblicato in Italia da Rizzoli con il titolo I cacciatori di stelle) ha vinto il Miles Franklin Award, il più prestigioso premio letterario australiano. LUCILLA GIAGNONI, attrice, ha fatto parte del Laboratorio Teatro Settimo, recitando negli spettacoli più significativi del gruppo. Ha lavorato con Paola Borboni, Luigi Squarzina e con Alessandro Baricco e Gabriele Vacis ha realizzato nel 1998 Totem. Ha scritto i monologhi teatrali In risaia (1996), Nudo su paesaggio (1998), Atlante (2000), Chimera (2003). Il suo ultimo lavoro è Vergine madre. Voce di donna nella Commedia di Dante. SEBASTIANO TRIULZI (1973) è nato a Roma dove vive e insegna all’Università. Giornalista e critico letterario, collabora per “la Repubblica”, “L’espresso”, “D-la Repubblica delle Donne”, “Alias”, “L’Indice” e “Nuovi Argomenti”. ALBA ZANINI MORFINO, ricercatore presso l’istituto Nazionale di Fisica Nucleare, svolge ricerche riguardanti gli effetti biologici della radiazione cosmica nei voli ad alta quota e nelle missioni spaziali. A partire dal 2003 partecipa inoltre, nell’ambito di una collaborazione internazionale, ad un esperimento volto all’identificazione di particelle strane prodotte nei primi istanti del Big-Bang. Si occupa di divulgazione scientifica organizzando mostre e dibattiti in Italia e all’estero ed è autrice di numerosi articoli scientifici su riviste internazionali. In collaborazione con Rizzoli PIERO GALEOTTI, professore di Fisica sperimentale e Astrofisica neutrinica presso l’Università di Torino, svolge ricerche in fisica della radiazione cosmica, fisica e astrofisica del neutrino, materia oscura. In particolare i suoi studi riguardano l’evoluzione chimica di galassie, le esplosioni di supernove e le simulazioni sulla materia oscura con la tecnica dei frattali. È autore di numerosi articoli scientifici su riviste internazionali e svolge una intensa attività di divulgazione scientifica. 42 27 43 27 sabato/settembre PREGHIERE Paesaggio con voce sola Uno spettacolo del TEATRO VALDOCA Regia CESARE RONCONI Di e con MARIANGELA GUALTIERI e con SILVIA CALDERONI Musiche da vivo DARIO GIOVANNINI ore 21.30 Teatro Gobetti Ingresso € 10 e € 7 (ridotto) Info e preontazioni 349/6285605 «In quest’opera c’è il ritratto, l’istantanea, di qualcosa di attuale e invisibile. C’è un dolore che sembra riguardare soprattutto l’occidente: la spaccatura micidiale fra noi e l’anima del mondo, quell’energia intuita e sempre tradita, che ci tiene vivi». Della trilogia Paesaggio con fratello rotto, con cui il Teatro Valdoca dal 2005 ha girato tutta l’Italia, Mariangela Gualtieri ripropone ora i nudi versi che, accompagnati dalla musica di Dario Giovannini e dalla performer Silvia Calderoni, sprigionano tutta la loro forza oracolare. IL TEATRO VALDOCA, fondato nel 1983 a Cesena da Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri, ha sin dall’inizio condotto una ricerca drammaturgica sulla parola poe-tica, a cui spesso aggiungono forza e complessità la musica dal vivo, il canto e la danza. Fra i loro lavori si ricordano: Ruvido umano (1986), Nei leoni e nei lupi (1997), Parsifal piccolo e Parsifal (1998-99), Imparare è anche bruciare (2003) e Misterioso concerto (2006). 44 domenica 28 settembre oggi partecipano ROBERTA ALLOISIO PAOLO APOLITO REMO BASSETTI STEFANO BATTAGLIA DAVID BIDUSSA BUTRUS BISHARA DONATELLA BISUTTI GIANCARLO BOSETTI ANNA BRAVO GIULIO BUSI MONICA CAPUANI RICCARDO CHIABERGE GHERARDO COLOMBO COMITATO INTERFEDI DI TORINO ROSITA COPIOLI MARTINA CORGNATI SYLVIE COYAUD MARCO DERIU BARBARA DOLZA ABDERRAHIM EL HADIRI EMMA FATTORINI LUCIANO GENTA GIUSEPPE GOFFREDO MIGUEL GOTOR MARIANGELA GUALTIERI ADEL JABBAR FLEUR JAEGGY ALBERTO LEISS FRANCO LOI GILLES LIPOVETSKY ANN-MARIE MACDONALD ALBERTO MELLONI LASSAD METOUI MICHELA MUCCI PIERGIORGIO ODIFREDDI CARLA PEIROLERO EDMONDO ROMANO CESARE RONCONI BIA SARASINI MARIA SORESINA LUCA SOSSELLA ROSETTA STELLA GUIDO VIALE UGO VOLLI ELENA VOLPATO ORNELA VORPSI 28 domenica/settembre ore 10.00-13.00, Associazione YogaSangha via Villa Glori, 6 WORKSHOP La pratica della consapevolezza: cammino di speranza Conduce BARBARA DOLZA SECONDO INCONTRO Ingresso libero domenica/settembre LEZIONE / Le Speranze del mondo Realtà e trasfigurazione del male nello Zohar Lezione di GIULIO BUSI ore 11.00 Teatro Vittoria Ingresso libero fino a esaurimento posti Attraverso apologhi e visioni mistiche, lo Zohar - antico testo sapienziale ebraico risalente alla fine del XIII secolo - insegna come riconoscere le forze divine. Accanto a una mappa delle energie positive, l’opera contiene un vero e proprio atlante delle forze del male, che per i cabbalisti costituiscono un aspetto essenziale del trascendente. Giulio Busi accompagnerà alla scoperta di questa sorprendente geografia del negativo. BARBARA DOLZA Prenotazione obbligatoria 349/6285605 Vedi pag. 28 DIALOGO / Le Speranze del mondo Ripensare i consumi, i desideri, le necessità GILLES LIPOVETSKY dialoga con REMO BASSETTI ore 11.00 Cortile Palazzo Carignano Ingresso libero fino a esaurimento posti Il benessere è ormai passione di massa, motore delle nostre società. Un nuovo tipo antropologico ha fatto la sua comparsa: l’iperconsumatore. Eppure, avverte il sociologo Gilles Lipovetsky, mentre questo inedito soggetto realizza il suo trionfo, paradossalmente quella felicità che sembra così a portata di mano si rivela un “piacere ferito”: mai come oggi il senso della potenza si accompagna alla consapevolezza di una irrimediabile solitudine. Quali sono allora le nostre vere necessità, i nostri autentici desideri? Forse, per il futuro, occorre fare un passo indietro e ripensare radicalmente il sistema dei consumi. Traduzione consecutiva GILLES LIPOVETSKY (1944), sociologo francese, è professore associato di 28 GIULIO BUSI è professore ordinario alla Freie Universität di Berlino, dove dirige l’Istituto di giudaistica. Collabora con numerose riviste specialistiche e quotidiani, tra cui il “Tagesspiegel” di Berlino e il “Sole 24 Ore”. Tra le sue pubblicazioni: Lontano da Gerusalemme. Cronache ebraiche contemporanee (2003), Qabbalah visiva (2005), Zohar (2008), editi da Einaudi, e L’enigma dell’ebraico nel Rinascimento (Aragno 2007). DIALOGO / Le Speranze del mondo Speranza e miracoli. Da Lourdes a Padre Pio Dialogano PAOLO APOLITO, DAVID BIDUSSA ed EMMA FATTORINI Modera GIANCARLO BOSETTI ore 11.00 Il Circolo dei Lettori Ingresso libero fino a esaurimento posti Filosofia all’Università di Grenoble. I suoi studi si concentrano sull’analisi della società post-moderna e in particolare sulle tematiche del consumo, della cultura di massa, dell’individualismo, dell’edonismo, della moda e dell’effimero. Fra i suoi scritti recenti: Una felicità paradossale. Sulla società dell’iperconsumo (Raffaello Cortina 2007) e Il tempo del lusso (Sellerio 2008). Sono passati 150 anni da quando a Lourdes, piccolo centro dei Pirenei, tra il febbraio e il luglio 1858 la Madonna apparve 18 volte alla giovane Bernadette Soubirous. Fra pellegrinaggi e culto di massa, fra scetticismo e prove scientifiche di smascheramento, i miracoli mantengono ancora, nel XXI secolo, il loro ruolo di insostituibili costruzioni simboliche e catalizzatori di speranza laddove falliscono scienza e politica. In una prospettiva storica e antropologica, ne discutono tre studiosi italiani. REMO BASSETTI, nato a Napoli, vive e lavora come notaio a Torino. Collaboratore de “La Stampa”, ha fondato e dirige il mensile “Giudizio universale”. Ha pubblicato i saggi Storia e storie dello sport in Italia (Marsilio 1999), Derelitti e delle pene. Carcere e giustizia da Kant all’indultino (Editori Riuniti 2003), Contro il target (Bollati Boringhieri 2008) e il romanzo Stanno uccidendo i notai (Cairo 2008). PAOLO APOLITO è professore ordinario di Antropologia culturale all’Università di Roma 3 e all’Università di Salerno. Tra i suoi scritti: La religione degli italiani (Editori Riuniti 2001) Internet e la Madonna. Sul visionarismo religioso in Rete (Editori Riuniti 2001), Con la voce di un altro. Storia di possessione, di parole e di violenza (L’Ancora del Mediterraneo 2006). 46 47 28 domenica/settembre DAVID BIDUSSA è direttore della biblioteca della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e collaboratore del quotidiano “Il Secolo XIX”. Fra le sue pubblicazioni: Il libro e la spada (Claudiana 2000), Identità e cultura degli ebrei (Franco Angeli 2000), Profeta (Emi 2006) e Siamo italiani (Chiarelettere 2007). EMMA FATTORINI insegna Storia contemporanea all’Università “La Sapienza” di Roma. Si occupa di storia della Chiesa e dei movimenti religiosi tra Otto e Novecento. Tra i suoi libri: Germania e Santa Sede (Il Mulino 1992), Santi, culti, simboli nell’età della secolarizzazione (Rosenberg & Sellier 1997), Pio IX, Hitler e Mussolini. La solitudine di un papa (Einaudi 2007). domenica/settembre 28 LETTURE / Le Speranze del’individuo L’uomo dopo la catastrofe Preghiera laica sulla speranza Letture di FLEUR JAEGGY, ANN-MARIE MACDONALD e ORNELA VORPSI Intervengono MONICA CAPUANI e MARTINA CORGNATI ore 15.00 Porte Palatine Ingresso libero fino a esaurimento posti Traduzione consecutiva A una catastrofe non basta sopravvivere. Occorre poi ricominciare a vivere. Come fare allora a rinascere dopo una grande tragedia, un lutto, il crollo di un progetto, la perdita di un affetto, una devastante disillusione? Come riconquistare la speranza e uno sguardo capace ancora di cogliere le cose belle dell’esistenza? Rispondono tre scrittrici, invitate a Torino per leggere i saggi e i racconti originali che hanno composto per l’occasione. GIANCARLO BOSETTI Vedi pag. 30 Incontro a cura di Reset ANN-MARIE MACDONALD, drammaturga e attrice canadese, ha scritto e ore 11.00 Il Circolo dei Lettori recitato con successo per il teatro e il cinema indipendente. Il suo primo romanzo, Chiedi perdono (Adelphi 1997), ha vinto il Commonwealth Writers Prize nel ‘97. Fra le suo opere tradotte in Italia: Come vola il corvo (Mondadori 2004) e Buonanotte Desdemona, (buongiorno Giulietta) (Reading Theatre 2005). DIALOGO / Le Speranze del mondo Declinazione della speranza nelle varie religioni Intervengono i rappresentanti del COMITATO INTERFEDI DELLA CITTÀ DI TORINO Ingresso libero fino a esaurimento posti FLEUR JAEGGY è considerata una delle più importanti voci della letteratura italiana degli ultimi anni. Presso Adelphi ha pubblicato: Il dito in bocca (1968), L’angelo custode (1971), Le statue d’acqua (1980), I beati anni del castigo (1989), La paura del cielo (1994) e Proleterka (2001). I suoi libri sono pubblicati in venti paesi. Ha vinto il Premio Bagutta (1990) e il Premio Viareggio (2002). I membri del Comitato Interfedi si confrontano, in una tavola rotonda, sul tema della “Speranza”. Al termine del dialogo verrà proiettato un video, realizzato per l’occasione, composto da immagini simbolo rappresentative delle varie religioni. ORNELA VORPSI, fotografa e pittrice albanese, fuggita dal suo paese a 22 anni per raggiungere l’Italia, oggi vive a Parigi e scrive romanzi in una delle sue lingue d’adozione, l’italiano. Ha pubblicato: Il paese dove non si muore mai (Einaudi 2003), Vetri rosa (Nottetempo 2006) e La mano che non mordi (Einaudi 2007). COMITATO INTERFEDI DELLA CITTÀ DI TORINO Vedi pag. 11 In collaborazione con Il Centro Interculturale della Città di Torino DIALOGO / Le Speranze del’individuo Tavola rotonda poetica Dialogano ROSITA COPIOLI, FRANCO LOI e MARIA SORESINA Modera DONATELLA BISUTTI ore 15.30 Il Circolo dei Lettori Ingresso libero fino a esaurimento posti La poesia è ancora oggi un linguaggio fondante? Su questo tema si interrogano alcuni letterati e poeti italiani che hanno dato vita a un ambizioso progetto: una ricerca che travalichi i confini fra le diverse discipline umanistiche per coniugare poesia e spiritualità. Un modo per riproporre in chiave attuale i valori ancora oggi “magici”, esoterici, sciamanici, metafisici della poesia. 48 49 28 domenica/settembre domenica/settembre LUCA SOSSELLA, fondatore dell’omonima casa editrice, ha diretto Lev labo- ROSITA COPIOLI, poetessa e saggista, dal 1979 al 1989 ha diretto la rivista ratorio di comunicazione e Mediaevo, un laboratorio per la progettazione di prodotti multimediali e per la realizzazione di ambienti in rete. Da quell’esperienza è nata, nel 2000, la casa editrice. letteraria “L’altro versante”. Collabora con “Il Giornale” e “L’Avvenire”. Fra i suoi libri si ricordano le raccolte poetiche Elena (Guanda 1996) e Il postino fedele (Mondadori 2008) e il saggio La previsione dei sogni (Medusa 2002). FRANCO LOI (1930), poeta e critico letterario, ha pubblicato numerose raccolte di versi in dialetto milanese. Tra i suoi libri si ricordano: Stròlegh (Einaudi 1975), Liber (Garzanti 1988), L’angel (Mondadori 1994), Isman (Einaudi 2002). Nel 2005 Einaudi ha pubblicato l’antologia Aria de la memoria. MARIA SORESINA (1940), pubblicitaria, traduttrice, interprete, ha “scoperto” Dante nel 1992. Da allora ha tenuto più di cento conferenze e lezioni e nel 2002 ha pubblicato presso Moretti&Vitali il saggio Le segrete cose. Dante tra induismo ed eresie medievali. LEZIONE / Le Speranze dell’Italia Speranza e giustizia Lectio magistralis di GHERARDO COLOMBO ore 16.00 Cortile Palazzo Carignano Ingresso libero fino a esaurimento posti La parola giustizia è stata spesso associata nella storia dell’umanità alla disuguaglianza e alla discriminazione. Solo in epoca moderna si è cercato di dare al termine il significato di riconoscimento dei diritti fondamentali e delle pari opportunità per ciascun individuo. Perchè la giustizia può dare speranza solo se rispetta i diritti inviolabili dell’uomo. DONATELLA BISUTTI, redattrice ed editor per Mondadori, ha pubblicato diverse raccolte di poesia e saggi. Ha scritto il bestseller La Poesia salva la vita, da cui è nata l’omonima trasmissione radiofonica. Nel 1990 ha fondato a Milano il Premio Poesia Aperta. Fra le sue pubblicazioni: Voglio avere gli occhi azzurri (Bompiani 1997), Colui che viene (Interlinea 2005). GHERARDO COLOMBO (1946) ha lavorato in magistratura dal 1974 al 2007. Ha condotto o collaborato a inchieste celebri come la scoperta della Loggia P2, il delitto Ambrosoli, Mani pulite, i processi Imi-Sir. Lodo Mondadori e Sme. A febbraio 2007, a quindici anni dall’inizio di Tangentopoli, si è dimesso dalla magistratura. Ha pubblicato diversi testi di carattere giudiziario e saggi; l’ultimo suo lavoro è Sulle regole (Feltrinelli 2008). In collaborazione con Poesia e Spiritualità Presentazione del film e del libro Paesaggio con fratello rotto. Trilogia edito da Luca Sossella Editore Intervengono CESARE RONCONI, MARIANGELA GUALTIERI, LUCA SOSSELLA ed ELENA VOLPATO ore 15.30 Teatro Vittoria Ingresso libero fino a esaurimento posti «Paesaggio con fratello rotto ci è caro come pochi altri nostri spettacoli – scrive Mariangela Gualtieri, anima del Teatro Valdoca - È nato dopo due anni di scuola europea, è sostenuto da dieci giovani interpreti che in gran parte sono cresciuti con noi, condensa e chiude una fase del nostro lavoro e della nostra vita. È stato doloroso sospendere quest’opera che ha in sé una forza dinamitarda, una ebbrezza ed una libertà rare. È nata così la volontà di diffondere questo Paesaggio in altra forma: un film in dvd e un libro in cui sono raccolti i testi in tre lingue e i pensieri di testimoni che abbiamo sentito vicini». LEZIONE / Le Speranze dell’Italia Anniversari della storia italiana: 1978 Lezione di MIGUEL GOTOR ore 16.00 Il Circolo dei Lettori Ingresso libero fino a esaurimento posti Nel 2008 ricorrono quattro fondamentali anniversari della storia italiana. Torino Spiritualità ha chiesto ad alcuni storici di ripercorrere quegli snodi epocali, per capire qual era l’orizzonte delle speranze allora e cosa, e come, è cambiato oggi. Nel 1978, il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse gettava un’ombra cupa e incancellabile sulla storia della Repubblica italiana, ma nello stesso tempo, con l’inizio della parabola discendente del movimento terroristico, si riapriva anche la porta alla speranza. Lo racconta Miguel Gotor. MIGUEL GOTOR (1971) è ricercatore di Storia moderna all’Università di Torino ed è stato fellow presso The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies. Ha pubblicato: I beati del papa. Inquisizione, santità e obbedienza in età moderna (Firenze 2002) e Chiesa e santità nell’Italia moderna (Laterza 2004). Nel 2008 ha curato l’edizione Einaudi delle Lettere dalla prigionia di Aldo Moro. ELENA VOLPATO, critica d’arte, dal 1999 è la curatrice della Collezione Video della GAM- Galleria d’Arte Moderna di Torino e dal 2005 è la responsabile delle collezioni del contemporaneo dal 1945 ad oggi. È autrice di numerosi saggi. 50 28 51 28 domenica/settembre ore 17.00 Porte Palatine domenica/settembre ANTEPRIMA EDITORIALE / Le Speranze dell’Italia Un futuro sostenibile: perché e come azzerare i rifiuti GUIDO VIALE dialoga con SYLVIE COYAUD Ingresso libero fino a esaurimento posti 28 ANNA BRAVO, storica e docente universitaria, si occupa di storia delle donne, deportazione e genocidio, resistenza armata e civile. Fra i suoi libri: In guerra senz’armi (Laterza 2000), Il fotoromanzo (Il Mulino 2003), La prima volta che ho votato (Scritture 2006), A colpi di cuore. Storie del Sessantotto (Laterza 2008). La cronaca degli ultimi anni dimostra quanto la gestione dei rifiuti sia importante per qualificare gli aspetti fondamentali dell’esistenza di una comunità: la «vivibilità urbana», il rispetto che una popolazione ha di se stessa e che può aspettarsi dagli altri, l’immagine di un territorio, il rapporto tra governanti e governati, la difesa della legalità, la sopravvivenza o lo sviluppo di interi settori economici. Finalmente, e purtroppo a costo di vicende drammatiche, tutti hanno avuto la possibilità di capire che la gestione dei rifiuti non è un’attività settoriale da delegare agli addetti ai lavori, ma una questione centrale per il governo di un territorio. MARCO DERIU insegna Etica e deontologia della comunicazione presso il Master in Giornalismo dell’Università Cattolica di Milano e Teoria e tecniche delle comunicazioni di massa a Brescia. Ha pubblicato: Finestre sul mondo. Racconto e rappresentazione del viaggio in TV (RAI-ERI 2001), La fragilità dei padri (Unicopli 2004), Acqua e conflitti (EMI 2007). ALBERTO LEISS, giornalista, si è occupato di storia delle donne e del femminismo in Italia. Su questi temi ha pubblicato, insieme a Letizia Paolozzi, Un paese Sottosopra: 1973-1996: una voce del femminismo italiano (Pratiche 1999). Fra le altre sue pubblicazioni: Il giornale in rosso. Chi ha incastrato “l’Unità”? (con L. Paolozzi, Editori Riuniti 2001) e Genova nuova (con Giuseppe Pericu, Donzelli 2007). ROSETTA STELLA, saggista e studiosa della differenza sessuale e delle forme GUIDO VIALE (1943) vive a Milano e si occupa di politiche attive del lavoro in campo ambientale. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Il Sessantotto (Mazzotta 1978); Un mondo usa e getta (Feltrinelli, 1994 e 2000), Tutti in taxi (Feltrinelli 1996), A casa (L’Ancora del Mediterraneo 2001). Il suo ultimo saggio, Azzerare i rifiuti, è in uscita per Bollati Boringhieri. di spiritualità cristiana, già dirigente nazionale dell’Udi, è stata tra i fondatori della rivista “Via Dogana” della Libreria delle donne di Milano. Ha pubblicato D’un tratto del tutto. Una femminista alle prese con Dio (Marietti 2002) e Sopportare il disordine. Una teologia fatta in casa (Marietti 2005). SYLVIE COYAUD, giornalista e traduttrice, si occupa di divulgazione scien- BIA SARASINI, giornalista e saggista, ha lavorato a Rai-Radio3 ed è stata direttore di “Noidonne”. Ha collaborato e collabora con varie testate (“il manifesto”, “L’Unità”, “Specchio”, “Il Foglio”, “Il Secolo XIX”) e con l’associazione DeA-Donne e Altri (www.donnealtri.it). Coordina la sezione “La mediazione culturale in un’ottica di genere” per il Master Politiche dell’Incontro dell’Università RomaTre. Fa parte del comitato di redazione di “Leggendaria”. tifica e di tematiche riguardanti i paesi in via sviluppo. Attualmente scrive per il supplemento culturale del “Sole-24 Ore”, e per “D-la Repubblica delle Donne”. Su Rai-Radio3 conduce la trasmissione Le Oche di Lorenz, a spasso con la scienza. In collaborazione con Bollati Boringhieri editore In collaborazione con Leggendaria DIALOGO / Le Speranze dell’individuo Uomini e donne. Violenza, amore, politica. Una nuova speranza? Dialogano ANNA BRAVO, MARCO DERIU, ALBERTO LEISS e ROSETTA STELLA Modera BIA SARASINI ore 17.30 Il Circolo dei Lettori Ingresso libero fino a esaurimento posti ANTEPRIMA EDITORIALE / Le Speranze dell’individuo La variabile Dio. In cosa credono gli scienziati? RICCARDO CHIABERGE dialoga con ALBERTO MELLONI, PIERGIORGIO ODIFREDDI e UGO VOLLI Modera LUCIANO GENTA ore 18.00 Cortile Palazzo Carignano Ingresso libero fino a esaurimento posti Perchè tanti uomini sostengono di amare le donne, eppure sono violenti, spesso fino all’omicidio? Alcuni uomini, riuniti nell’associazione “Maschile plurale”, hanno deciso di rompere il silenzio cominciando a parlare di sé, del proprio modo di vivere i sentimenti, l’amore, la sessualità. È un modo per rimettersi in gioco, aprendo nuove strade al dialogo fra uomini e donne per superare la logica del dominio nell’intimità quotidiana. Non comincia forse da qui la speranza per una nuova politica? 52 Le origini dell’universo, le incredibili “coincidenze” che hanno generato la vita sulla Terra, l’evoluzione dell’uomo: questioni fondamentali su cui scienza e fede si sono sempre scontrate, con modalità che ricordano più un duello a fil di spada che uno scambio di punti di vista. Prendendo spunto dal suo ultimo libro, Riccardo Chiaberge, in un dialogo con tre intellettuali dalle visioni molto diverse, rimette in gioco la “variabile Dio” cercando una via per superare gli steccati culturali fra laici e credenti. 53 28 domenica/settembre domenica/settembre 28 LASSAD METOUI, tunisino, ha studiato architettura e arte in Francia, Belgio RICCARDO CHIABERGE, giornalista, ha lavorato per quindici anni al “Corriere della Sera”, prima come responsabile delle pagine culturali, poi come inviato ed editorialista. Attualmente dirige il supplemento culturale della domenica del “Sole 24 Ore”. Tra i suoi libri: Cervelli d’Italia (Sperling & Kupfer 1996) e Navigatori del sapere (Cortina 1999). Con Longanesi ha pubblicato: L’algoritmo di Viterbi (2000) e Salvato dal nemico (2004). e Olanda e calligrafia a Tolosa. Nel corso della sua carriera artistica ha conseguito numerosi riconoscimenti. Le sue opere sono esposte in Tunisia, Francia e Italia. BUTRUS BISHARA liutaio e musicista palestinese, è membro della Oriental Orchestra & Choir di Haifa. Ha partecipato a numerosi eventi culturali dedicati alla musica e alla tradizione araba in tutto il mondo. Attualmente vive a Cremona e alterna la fabbricazione di liuti e violini alle performance musicali con il gruppo Mozarabes. ALBERTO MELLONI Vedi pag. 37 ABDERRAHIM EL HADIRI, marocchino, è socio e attore della Cooperativa Teatro Laboratorio di Brescia. Si occupa dell’allestimento di spettacoli teatrali e conduce laboratori per le scuole. I suoi spettacoli si basano sulla fusione della cultura narrativo-gestuale del Marocco con la teatralità occidentale. Fra i lavori realizzati: Heina e il Ghul, Sotto la tenda, Hakim Alwane, Jellaba Keftan. PIERGIORGIO ODIFREDDI (1950), matematico, è professore associato presso l’Università di Torino. Nel 1998 ha vinto il premio Galileo per la divulgazione scientifica. Dal 2003 è presidente onorario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Fra le sue pubblicazioni: Il matematico impertinente (2005) Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici) (2007) e Il matematico impenitente (2008), editi da Longanesi. In collaborazione con Il Centro Interculturale della Città di Torino UGO VOLLI Vedi pag. 16 In collaborazione con Longanesi PREGHIERE Kalimat. Danza delle lettere Performance di musica, poesia e calligrafia araba A cura di ADEL JABBAR Con BUTRUS BISHARA, ABDERRAHIM EL HADIRI e LASSAD METOUI ore 18.00 Il Circolo dei Lettori Ingresso libero fino a esaurimento posti PREGHIERE BaghdadBaghdad Di e con GIUSEPPE GOFFREDO Musiche STEFANO BATTAGLIA Danza MICHELA MUCCI ore 21.00 Il Circolo dei Lettori Ingresso libero fino a esaurimento posti Tratto dal libro Il cielo sopra Baghdad, racconto del viaggio in Iraq del poeta Giuseppe Goffredo nel novembre 2002, il lavoro è un impasto drammaturgico di voce, musica, danza e immagini che racconta la quotidianità sconvolta di una popolazione travolta dalla guerra. Ne emerge il ritratto di una città millenaria in cui si mescolano i colori, i profumi, i suoni della vita, alle sirene degli allarmi, ai bombardamenti e al silenzio sgomento della distruzione. La mano di un calligrafo, ombra in movimento; sagome di calamai in bambù; le note di un liuto. Su uno schermo compaiono i segni grafici: piccoli, grandi, morbidi, sfumati, gli arabeschi si animano di luce e si moltiplicano, si arricchiscono di particolari e danzano sulla musica, fluidi, sinuosi, come fossero vivi... Un calligrafo, un musicista e un attore danno vita a una performance di eccezionale delicatezza e suggestione per raccontare la storia antica di un’arte preziosa. GIUSEPPE GOFFREDO (1956), poeta, saggista e scrittore di romanzi, dirige la rivista “da Qui: letteratura, arte e società fra le regioni e le culture Mediterranee” (Poiesis) e tiene laboratori e seminari sul dialogo fra l’Italia, il Mediterraneo e l’Europa. Fra le sue pubblicazioni: Cadmos cerca Europa (Bollati Boringhieri 2000), Il cielo sopra Baghdad (La Mongolfiera 2003), Contrade madri di aprile (Lietocolle 2007). ADEL JABBAR è sociologo e ricercatore nell’ambito dei processi migratori e interculturali. Ha collaborato con vari enti e istituzioni, fra cui CENSIS, CNEL e la Commissione per le politiche di integrazione (Presidenza del Consiglio dei Ministri). Ha pubblicato numerosi studi sulla mediazione interculturale. 54 In collaborazione con Il Centro Interculturale della Città di Torino 55 28 INIZIATIVE SPECIALI domenica/settembre PREGHIERE Giobbe si rivolge a Dio Di e con UGO VOLLI e con CARLA PEIROLERO Canto ROBERTA ALLOISIO Musiche dal vivo EDMONDO ROMANO ore 21.30 Teatro Gobetti Ingresso: € 10 e € 7 (ridotto) Info e prenotazioni 349/6285605 Perché il male? Perché la sofferenza? In una poesia di Elie Wiesel queste domande sono poste direttamente a Dio dai tre patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, ma non ottengono risposta. Seguendo le tracce di Giobbe, un filosofo, un’attrice, una cantante e un musicista si interrogano sul male evocando personaggi che si sono battuti contro l’ingiustizia dell’esistenza: da Antigone al Candido di Voltaire, da Epittèto a Leopardi. È un’interrogazione che accumula domande e non trova risposte, ma che chiarisce e testimonia. UGO VOLLI Vedi pag. 16 LABORATORI PER BAMBINI ALLE LIBRERIE FELTRINELLI sabato 27 settembre ore 11.00 Libreria la Feltrinelli Piazza CLN WORKSHOP La Magia delle Parole Conduce DONATELLA BISUTTI Ci sono lettere che ci fanno paura come la U e lettere fastidiose come la Z delle zanzare. Lettere rumorose che aggrediscono come la R e lettere snelle che fanno jogging come la I. Possiamo usare la O per fabbricare delle parole rotonde come foro, paiolo o orologio. Alcune parole poi possono avere un colore, un modo di muoversi e magari… un odore. Ebbene le parole sono magiche e nascondono dei segreti che la poesia e il gioco di Donatella Bisutti ci fanno scoprire. Età 5-10 anni Ingresso libero con prenotazione obbligatoria Info la Feltrinelli Libri e Musica 011/5620830 [email protected] DONATELLA BISUTTI Vedi pag. 50 CARLA PEIROLERO, attrice, ha lavorato a lungo con il Teatro della Tosse. Da alcuni anni si occupa dell’organizzazione di manifestazioni culturali, tra cui il Festival delle Culture Suq a Genova. Con Chance Eventi e Festival Suq ha prodotto una decina di spettacoli, tra cui si ricordano Esistenza soffio che ha fame con Don Andrea Gallo e Gli stranieri portano fortuna, scritto con Marco Aime. WORKSHOP Disegnare la speranza Conduce CHIARA DATTOLA domenica 28 settembre ore 11.00 Libreria la Feltrinelli Piazza CLN Quante volte i nonni e gli amici di papà e mamma ci hanno chiesto cosa vuoi fare, da grande? I grandi parlano sempre di speranza, ma che cos’è? Perché è così importante? Si può disegnare? Si può colorare? Alla Feltrinelli trovi tanti pennarelli e matite per inventare e disegnare il tuo futuro! Conduce il laboratorio l’illustratrice Chiara Dattola. Età 5-10 anni Ingresso libero con prenotazione obbligatoria Info la Feltrinelli Libri e Musica 011/5620830 [email protected] 56 CHIARA DATTOLA (1978), illustratrice, collabora con varie testate nazionali come il “Corriere della Sera”, “Il Sole 24 Ore”, “24 Magazine”, “Internazionale”, “Linus”, “Giudizio Universale”, e con diverse case editrici italiane. È docente di Disegno istintivo all’Istituto Europeo di Design di Milano e, tra il 2006 e il 2008, ha ottenuto tre Awards dall'Associazione Illustratori. 57 COLLANA SGUARDI “Sguardi” è la nuova collana edita da Bollati Boringhieri che raccoglie i più interessanti e originali contributi prodotti durante le varie edizioni di Torino Spiritualità. Il libri di “Sguardi” sono piccoli ed economici volumi legati a temi forti della contemporaneità, che intersecano la filosofia, la teologia, la storia delle religioni, la politologia, le scienze sociali e quelle umane. Tutti i volumi nascono da un’esperienza pubblica – un dialogo, una lezione, un dibattito – e il loro valore aggiunto risiede perciò proprio nell’elemento vivo e imprevedibile dell’interazione fra gli interlocutori. Il libri di “Sguardi” vogliono porre delle domande, ma senza avere la presunzione di dare delle risposte univoche. Piuttosto, hanno l’ambizione di essere un segnatempo, uno strumento per intercettare i tratti salienti del presente e cogliere i cambiamenti in atto. I primi titoli in libreria a settembre UN’ETICA PER I LAICI Richard Rorty Introduzione di Gianni Vattimo Nel 2005 Richard Rorty interviene a Torino in una conversazione pubblica con Gianni Vattimo. Il tema sul quale si confrontano è nodale nella riflessione di ogni società civile: le forme e le declinazioni di un’etica che possa e voglia considerarsi laica. Vengono dunque affrontate le definizioni di etica e di laicità, che non è posta – come spesso si intende – in un ruolo ancillare rispetto alle religioni, ma è riconosciuta in una sua precisa autonomia, una vera e propria risorsa in grado di garantire il futuro spirituale dell’umanità. Una riflessione di grande acutezza e modernità sulla falsariga di quella filosofia della concretezza che ha caratterizzato il pensiero del grande filosofo americano. COLLANA SGUARDI DENTRO IL FONDAMENTALISMO Enzo Bianchi e Gilles Kepel Introduzione di Alberto Melloni Il fanatismo religioso è la possibile aberrazione all’origine di ogni credo e di ogni ideologia, un rischio che oggi appare spesso inevitabile. Ma quali si possono considerare le sue cause? Nasce da una volontà di semplificazione, da una pigrizia intellettuale, dall’esigenza di organizzare il mondo morale in buoni e cattivi? È una risposta ad un’accelerazione della storia e del progresso, il modo involuto in cui alcuni contesti socioculturali provano ad arginare i cambiamenti in corso? Capirne le origini significa indagare il denominatore comune di tanti fenomeni sociopolitici della nostra epoca. Da due diverse prospettive ma con la medesima intelligenza e intensità, Enzo Bianchi e Gilles Kepel provano a rispondere a queste domande. IMPRESA E MORALE Joel Bakan Introduzione di Riccardo Chiaberge Le multinazionali sono il fenomeno più appariscente di uno sviluppo che sembra aver perso di vista le ragioni dell’uomo. Individui e ambiente da una parte, raggiungimento degli obiettivi economici dall’altra, in una sorta di guerra infinita. Qual è allora il destino dei principi etici in un mondo che organizza se stesso secondo un criterio commerciale? È davvero impossibile ripensare le prassi del capitalismo più avanzato alla luce di tutti quegli inevitabili scrupoli che una riflessione morale dovrebbe determinare? Con una sorprendente lucidità di sguardo Joel Bakan ci propone una critica dall’interno del modello economico occidentale proponendo una strada “adulta” verso la responsabilità delle aziende. Di prossima pubblicazione CREDERE NEL VUOTO Philippe Petit Introduzione di Michele Serra Il 7 agosto 1974 un giovane funambolo percorre, a 412 metri di altezza, lo spazio che separa la torre nord dalla torre sud delle Twin Towers. Per un’ora se ne va a spasso nel vuoto compiendo una serie di incredibili acrobazie e regalando a New York, agli Stati Uniti e al mondo intero un’immagine che dopo l’11 settembre diventa ancora più memorabile. Oggi Philippe Petit vive in una cattedrale. Il decano che lo ospita dice di lui: «Philippe non crede in Dio, ma Dio crede in Philippe». Nel 2005 Petit racconta a Michele Serra le ragioni di quella scelta e in che modo essa si fa metafora potente di quel legame con il vuoto sperimentato sia dai credenti che dai non credenti. IL DIVERSO COME ICONA DEL MALE Marco Aime e Emanuele Severino L’uomo tende a interpretare tutto quanto non rientra nella propria esperienza diretta o nel cerchio rassicurante della tribù come un pericolo, una minaccia anche mortale. Di qui i suoi atteggiamenti aggressivi, per cui il diverso e l’altro vengono intesi come un nemico potenziale o reale. Un pregiudizio che continua ad alimentare i tanti conflitti che squassano le società contemporanee. GIPSY TIME PORTE DEL MEDITERRANEO sabato 27 settembre ore 18.00-23.00 Cortile del Maglio Gipsy Time Una giornata di inte(G)razione tra culture Un progetto di ERIKA FRANCESCA MATTARELLA, ALMA AZOVIC, VALTER HALILOVIC (Lava Entertainment) A cura di ROBERTO TARASCO Quale speranza per la cultura Romanì e la popolazione Rom di essere conosciuta, apprezzata e di conseguenza meno discriminata, e come vivono i Rom questo momento storico particolarmente difficile per la loro etnia? Gipsy Time è un’occasione per avvicinarsi a una cultura sottovalutata e vista con diffidenza, per mettere in discussione ciò che nel nostro paese è così radicato, utilizzando lo strumento dell’interazione tra persone che poco si conoscono: la popolazione autoctona e la comunità Rom. Nell’epoca in cui la parola integrazione sembra essere l’evoluzione attesa dal fenomeno dell’immigrazione, noi ci accontentiamo di far cadere una lettera, e trasformare tale parola in interazione, fenomeno invece indispensabile per poter conoscere ciò che fa paura e accettare le diversità culturali trasformandole in arricchimenti. giovedì 25 settembre ore 14.30 Visita guidata alla mostra Le Porte del Mediterraneo Casa del Conte Verde Via Fratelli Piol, 8 e Palazzo Piozzo Via Fiorito, 6 Rivoli Visita guidata in compagnia dalla storica dell’arte e curatrice Martina Corgnati alla scoperta della grande mostra d’arte, allestita in due spazi espositivi a Rivoli, che comprende una sezione storica alla Casa del Conte Verde volta a ricostruire attraverso dipinti, incisioni, disegni e immagini fotografiche le relazioni fra il Piemonte e il Mediterraneo e la passione per il Mediterraneo come crocevia di culture e culla di civiltà, che ha segnato l’esistenza di tanti studiosi, archeologi e viaggiatori piemontesi; e una sezione contemporanea a Palazzo Piozzo caratterizzata dalla presenza di 17 artisti visivi e multimediali, che hanno fatto del Mediterraneo il loro tema, la loro vocazione e il loro progetto. Prenotazione obbligatoria 349/6285605 giovedì 25 settembre ore 18.00 Il Circolo dei Lettori Incontro con HAIM FABRIZIO CIPRIANI Interviene MARTINA CORGNATI Terzo ed ultimo appuntamento della serie di incontri ospitati da Il Circolo dei Lettori in occasione della manifestazione Le Porte del Mediterraneo curata da Martina Corgnati, per approfondire il dialogo fra le tre grandi tradizioni monoteiste (cristianesimo, islam ed ebraismo) presenti nel bacino del Mediterraneo. Ingresso libero fino a esaurimento posti Programma: 18.00-20.00 Gipsy Time Una cultura che è viaggio Dialogano CARLOTTA SALETTI SALZA, SANTINO SPINELLI, ROBERTO MALINI, ALEX VALENTINO e SECONDO MASSANO Modera ILDA CURTI In collaborazione con Il Circolo dei Lettori 20.00-21.30 Gipsy Time Una cucina radicata Buffet con piatti tipici della cucina rom 21.30-23.00 Gipsy Time Una musica che è cultura Concerto di musica tzigana 60 61 MOSTRA FOTOGRAFICA MOSTRA FOTOGRAFICA Siddhartha, il Buddha. Una storia in ottanta scatti Fotografie, idea, concetto, scenografia e copyright di Tiziana e Gianni Baldizzone Da mercoledì 24 settembre a lunedì 8 dicembre Piazza San Carlo Una mostra fotografica “a cielo aperto” che illustra la vita di Siddharta, il Buddha, il principe che divenne asceta per liberare l’umanità dalla sofferenza; la storia di un uomo tragicamente colpito dall’universalità del dolore e determinato a trovarvi un antidoto valido non solo per gli uomini del suo tempo e della sua civiltà, ma per l’Umanità intera, ieri come oggi. L’esposizione ripercorre la vita di Siddhartha non tanto nell’ottica di una ricostruzione storico-geografica, quanto piuttosto da un punto di vista intimo ed emozionale, attraverso immagini di oggi scattate nei luoghi in cui egli visse e si diffuse la sua dottrina. (inaugurazione il 24 settembre alle ore 19.00) www.baldizzone.com TIZIANA E GIANNI BALDIZZONE, fellows della Royal Geographical Society, specializzati nel “libro d’autore” e nella fotografia di reportage, concentrano da oltre vent’anni la loro attenzione sull’uomo, la sua cultura e l’ambiente con l’obiettivo di contribuire a salvaguardare culture che sono patrimonio dell’intera umanità. Lavorano con i più importanti gruppi editoriali internazionali e le loro fotografie sono state oggetto di esposizioni all’estero e in Italia. Hanno partecipato alla prima biennale internazionale della fotografia di reportage sul tema “Obiettivo Uomo Ambiente” (Viterbo, 2005). venerdì 26 settembre Presentazione del libro Siddharta, il Buddha Di e con TIZIANA e GIANNI BALDIZZONE e MARILIA ALBANESE ore 19.00 Il Circolo dei Lettori MARILIA ALBANESE, esperta di lingua e cultura indiana, è direttore della sezione lombarda dell’Is.I.A.O. (Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente) presso l’Università di Milano. Fra i suoi scritti: Il tantrismo e Yoga, editi da Xenia; Splendori delle civiltà perdute, India Antica, Angkor, fasto e splendore dell’impero khmer, editi da White Star. 62 PORTICI DI CARTA / FESTIVAL DE FES / RESET / AMICI DI TS Quest’anno il pubblico di Torino Spiritualità avrà a disposizione la più ampia Libreria dedicata alla Spiritualità mai realizzata. Durante i giorni di sabato 27 e domenica 28 settembre Portici di Carta - il progetto promosso dall’Assessorato al Turismo e Commercio della Città di Torino e realizzato dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura insieme ai librai di Torino e provincia coordinati da Rocco Pinto - dedicherà alle linee guida di Torino Spiritualità, agli autori ospiti e a specifici argomenti del programma una grande libreria tematica lunga oltre 150 metri, che si estenderà sotto i portici di via Roma, nel tratto fra piazza Castello e via Cesare Battisti. Torino Spiritualità da quest’anno ha avviato una collaborazione con il Festival de Fès des musiques sacrées du monde, manifestazione di musica e incontri che ha sede nella capitale culturale e spirituale del Marocco. Alla sua quindicesima edizione lo storico festival si propone di raccogliere in una prospettiva ecumenica le grandi tradizioni della musica sacra e spirituale. I due eventi, affini per tematiche trattate e vocazione, dialogheranno attraverso la programmazione di appuntamenti e ospiti comuni. La collaborazione con Reset, bimestrale diretto da Giancarlo Bosetti, prevede tre appuntamenti dal titolo Uno sguardo non religioso sulla speranza nei giorni di sabato 27 e domenica 28. Infine, tra le novità di questa edizione si segnala la nascita dell’Associazione Amici di Torino Spiritualità, presieduta da Alba Zanini Morfino e composta da persone provenienti da ambiti esperienziali, professionali e percorsi formativi diversi, che, condividendo uno stesso orizzonte di valori, contribuiscono con un piccolo impegno personale al sostegno della manifestazione, supportandola nei confronti della realtà culturale e sociale circostante sia a livello locale sia nazionale e internazionale. INIZIATIVE COLLATERALI MITO martedì 16 settembre ore 21.00 Per il quarto anno Torino Spiritualità e MITO SettembreMusica collaborano nella condivisione di appuntamenti, convinti che la musica sia una delle espressioni della spiritualità. CONSULTA TORINESE PER LA LAICITA’ DELLE ISTITUZIONI Manifestazioni per il XX SETTEMBRE L’Apocalisse di San Giovanni e le nuove apocalissi Interviene Enzo Bianchi La Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni anche quest’anno intende richiamare l’attenzione sulla storica ricorrenza del XX Settembre 1870, evento fondante dell’unità nazionale e della laicità del nostro Paese. Occorre rivendicare con fermezza il principio costituzionale di laicità, la laicità delle Istituzioni e la libertà della Repubblica nelle sue scelte legislative e civili, sollecitando le forze politiche ed il mondo della libera cultura ad un forte impegno a favore di uno Stato veramente laico, nel rispetto della dialettica pluralista e democratica e del concetto di separazione fra Stato e Chiese. Olivier Messiaen Quatuor pour la fin du temps, per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte Conservatorio Giuseppe Verdi Ingresso libero Gabriele Mirabassi, clarinetto Marco Rizzi, violino Mario Brunello, violoncello Andrea Lucchesini, pianoforte martedì 16 settembre ore 21.00 Forgive Me is this the Way to the Future? Three Letters to three Prophets Con Goran Bregovic e la Wedding and Funeral Band Teatro Alfieri «L’opera è costituita da tre movimenti nella forma di lettere a tre Profeti basate su un dialogo che spazia dallo “scontro” alla “riconciliazione”. Il paese da cui provengo ha una storia terribile e tragica, dove per secoli tre religioni si sono scontrate: Cattolicesimo, Cristianesimo Ortodosso e Islam. Voglio credere che scrivere lettere musicali a tre Profeti non verrà percepito come atto non rispettoso nei loro confronti.» Goran Bregovic giovedì 18 settembre ore 21.00 Commemorazione storica Presso il Monumento al Generale Alessandro La Marmora (fondatore capo del Corpo dei Bersaglieri), situato nel Giardino La Marmora, si terrà la Commemorazione del XX Settembre, con la presenza della Tromba della Fanfara dei Bersaglieri e delle Autorità Regionali, Provinciali e Comunali, con deposizione di corone di alloro. Monumento al Generale Alessandro La Marmora via Cernaia Goran Bregovic, chitarra e voce Alen Ademovic, percussioni e voce Kristjan Järvi’s Absolute Ensemble Kristjan Järvi, direttore Posti numerati € 15 e € 25 sabato 20 settembre ore 16.00 Laici in piazza domenica 21 settembre ore 14.00-19.00 Le 70 Associazioni aderenti alla Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni incontreranno i cittadini torinesi, esponendo, ciascuna in un differente gazebo, i propri simboli, pubblicazioni, materiale divulgativo e spiegando le ragioni e le modalità della propria iniziativa culturale. A ciò verranno affiancati momenti di spettacolo di strada e di animazione a cura delle associazioni laiche. Infine si terrà la rievocazione della presa di Porta Pia, con la parata in corsa della Fanfara dei Bersaglieri e con una salva di cannone. Piazza Carignano via Cesare Battisti via Accademia delle Scienze Olivier Messiaen Des canyons aux étoiles, per pianoforte, corno, xylomarimba, glockenspiel e orchestra Palavela Ensemble intercontemporain Susanna Mälkki, direttore Dimitri Vassilakis, pianoforte Jens McManama, corno Samuel Favre, xylomarimba Michel Cerutti, glockenspiel Posti numerati € 5 e € 10 64 65 I LUOGHI DEL FESTIVAL 1 IL CIRCOLO DEI LETTORI Via Bogino, 9 2 CORTILE PALAZZO CARIGNANO Piazza Carignano, 5 3 PORTE PALATINE Piazza Cesare Augusto 4 TEATRO GOBETTI Via Rossini, 12 5 TEATRO VITTORIA Via Gramsci, 4 6 CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI Piazza Bodoni 7 ACCADEMIA DEL SCIENZE Via Maria Vittoria, 3 8 CORTILE DEL MAGLIO Via Vittorio Andreis, 18 9 LIBRERIA la FELTRINELLI Piazza CLN, 250 10 ACTI Teatri Indipendenti Via della Basilica, 3 11 TORINO INCONTRA Via Nino Costa, 8 METRO STAZIONI FERROVIARIE 8 10 3 4 2 1 7 9 5 11 6 MODALITÀ DI BIGLIETTERIA Ringraziamenti L’accesso ai luoghi degli appuntamenti è gratuito, salvo dove diversamente indicato. Per facilitare l’ingresso del pubblico agli eventi gratuiti, a partire da un’ora prima dell’orario indicato verranno distribuiti dei tagliandi per l’assegnazione dei posti a sedere. Marco Aime, Padre Guido Bertagna, Monika Bulaj, Gaetano Capizzi, Monica Capuani, Comitato Interfedi della Città di Torino, Saverio Costanzo, Giulia Facchini, Giovanni Firera, Fondazione Fitzcarraldo, Anna Ferrero, Alessandra Guerrini, Anna Maria Crispino, Cecilia Liveriero Lavelli, Marco Moglia e Sandro Milano (www.vitebiografie.it), Laura Operti, Osservatorio di Pino Torinese, Liana Pastorin, Iolanda Romano, Paolo Rumiz, Staff de Il Circolo dei Lettori, Centre culturel français di Torino Per gli incontri con traduzione simultanea che si svolgeranno presso il Cortile di Palazzo Carignano e iIl Circolo dei Lettori è previsto un contributo di € 2 per usufruire delle cuffie per la traduzione. Per gli eventi a pagamento, la prevendita sarà in via Bogino 9, presso Il Circolo dei Lettori, a partire dall’11 settembre 2008, dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 18.30. Per maggiori informazioni sugli eventi a pagamento e prenotazione: 349/6285605 www.torinospiritualita.org In caso di pioggia, gli spazi di copertura del Cortile di Palazzo Carignano e delle Porte Palatine saranno comunicati sul sito web. Per gli eventi a pagamento, con biglietto rilasciato da MITO SettembreMusica, la biglietteria autorizzata è in via San Francesco da Paola 6 (dal lunedì alla domenica, dalle 10.30 alle 18.30) e presso i luoghi degli spettacoli a partire da 45 minuti prima dell’inizio dell’evento. Per maggiori informazioni: 011/4424777 [email protected] SEGRETERIA DURANTE IL FESTIVAL Il Circolo dei Lettori Via Bogino 9 - Torino Orario: 9.30 - 18.30 Informazioni: 349/6285606 www.torinospiritualita.org Hanno aiutato con il loro sostegno Città di Torino, Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT Hanno aiutato con la loro collaborazione Fondazione Teatro Stabile di Torino, Festival de Fès des musiques sacrées du monde, Centro Interculturale di Torino, Portici di Carta, Il Circolo dei Lettori, MITO Settembre Musica, la Feltrinelli, Il Mutamento Zona Castalia, GTT Gruppo Torinese Trasporti, Fondazione Torino Musei, Piemonte dal vivo, Bollati Boringhieri Editore, Reset, Vite, Turismo Torino e Provincia, CASCC Centro Alti Studi sulla Cina Contemporanea, LAVA Entertainment, Amici di Torino Spiritualità, Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni Le case editrici Adelphi, Apogeo, Bollati Boringhieri, Donzelli, Einaudi, Fazi, Feltrinelli, Fusi Orari, Longanesi, Rizzoli, Sperling & Kupfer Hanno aiutato come media partners Internazionale, Giudizio Universale, TorinoSette Comitato organizzatore Antonella Parigi Presidente Roberto Tarasco, Gabriele Vacis, Giorgio Vasta Supervisione scientifica Alberto Melloni Supervisione organizzativa Anna Gilardi - Stilema Organizzazione Nathalie Jabalé Coordinamento programma Francesca Vittani Amministrazione Renata Testa Coordinamento tecnico Valerio Perino Progetto Dizionario delle Speranze Anastasia Frandino Ufficio stampa Stilema Roberta Canevari, Paola Congia, Francesca Aimar, Benedetta Musso Comitato di Pensiero e di Ricerca Elisabetta Bartuli, Enzo Bianchi, Gabriella Caramore, Angel Darìo Carrero, Martina Corgnati, Pietro Crivellaro, Duccio Demetrio, Marco Fracon, Vicky Franzinetti, Svamini Hamsananda Giri, Renzo Guolo, Stefano Levi Della Torre, Ugo Perone, Stefano Piano, Giuseppe Platone, Farian Sabahi, Marina Sozzi, Gianni Vattimo, Elena Seishin Viviani, Ugo Volli, Lilia Zaouali Amici di Torino Spiritualità Soci fondatori Alba Zanini Presidente Francesca Cilluffo, Milli Paglieri, Martina Corgnati, Laura Tonatto, Luciano Mittone Partner operativi Grafica e immagine coordinata P.S.ONE Programmazione media Asset Web fattoreq.com Redazione Giorgia Marino Stampa Tipografia Moglia Il programma è aggiornato al 3/9/2008 e potrebbe subire variazioni verificare su www.torinospiritualita.org