Due sorrisi che parlano da soli

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Due sorrisi che parlano da soli
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venerdì 23 novembre 2012
Freestyle/‘Kat’ è reduce da una grande annata, che ‘Debby’ ha invece saltato quasi interamente per un infortunio
Due sorrisi che parlano da soli
Katrin Müller e Deborah Scanzio non vedono l’ora della nuova stagione. Ieri l’hanno presentata insieme
I grandi sorrisi stampati sui
volti di “Kat” e “Debby” sono
certamente il modo migliore per
lanciare la stagione di freestyle,
disciplina che alle nostre latitudini ha cominciato a ritagliarsi
un po’ di spazio solo negli ultimi
anni, grazie proprio agli exploit
delle due atlete ticinesi. Due sorrisi, quelli di Deborah Scanzio e
Katrin Müller, che la dicono
lunga sulla voglia di rimettere
gli sci ai piedi e tornare a gareggiare al più presto dopo una lunga estate di preparazione a secco, addolcita (si fa per dire) solo
negli ultimi mesi dalle prime
giornate sulla neve. Tra le gobbe
del moguls Debby e lungo le insidiose e rapide discese dello
skicross Katrin.
Per il terzo anno consecutivo
le due ragazze hanno deciso di
presentare la stagione insieme,
un modo anche per ringraziare
lo sponsor principale di entrambe, la Oftrader, che insieme agli
altri sostenitori – Sporthilfe per
la Müller, Caffè Chicco d’Oro,
Garage Erta, Tank Müller e Funicolare Ritom per la Scanzio –
permettono loro di coltivare la
passione per uno sport, come
detto, non tra i più popolari.
Una presentazione inevitabilmente un po’ diversa rispetto
alle due precedenti, se non altro
per le differenti premesse che
accompagnano i rispettivi inizi
di stagione. Katrin ha potuto
prepararsi al meglio e arriva da
un’ottima annata, mentre Deborah ha dovuto affrontare la
lunga e lenta riabilitazione per
il brutto infortunio subito a inizio gennaio – rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro con lesioni al
menisco e al legamento interno
collaterale – che le ha fatto saltare praticamente l’intera scorsa stagione.
«Non è stato semplice gestire la
situazione, soprattutto perché i
miglioramenti non sono stati lineari, magari facevo un passo
avanti e poi due indietro – spiega
la 25enne di Piotta che gareggia
per l’Italia (possiede il doppio
passaporto), ma che si allena insieme alla nazionale rossocrociata –. Ad esempio tra lavoro in
palestra e uscite in bici (tanta
Il commento
Ragazze in gamba
spinte da passione
e determinazione
fra emozioni
e risultati
TI-PRESS/GALLI
di Sascha Cellina
Passione e impegno la formula vincente
Calendario
Gli obiettivi
Coppa del Mondo, Mondiali e un pensierino già a Sochi
Oltre alla Coppa del Mondo
la stagione vivrà un altro momento importante, i Mondiali di
freestyle in programma dal 5 al
10 marzo a Voss (Norvegia)... «Il
mio obiettivo è continuare a migliorare, ma pensando anche a
divertirmi – spiega Katrin, che
tra l’altro correrà con degli sci
lunghi 1,85 m (già utilizzati nel
finale della scorsa stagione) e
non più 1,80 –. Poi ovvio che i
Mondiali rappresentano un av-
venimento importante, per non
parlare dei Giochi in programma l’anno prossimo. Restando
ai Mondiali, una medaglia è sicuramente un traguardo possibile, anche perché il tracciato di
base è piuttosto piano e conta
molto la tecnica, questo può essere un vantaggio per me».
Inevitabilmente differenti le
prospettive a corto termine di
Debby, che ripone comunque
nella rassegna norvegese molte
di Mariano Botta
La neve è il loro elemento. Il coraggio e
la determinazione sono alcune delle loro
caratteristiche. Hanno grinta da vendere
e un palmarès di tutto rispetto. Debby sulle gobbe e Katrin nello skicross sono ai
vertici internazionali. Discipline non facili da sdoganare, ma che grazie alle loro
gesta hanno trovato, giustamente, spazio
anche da noi. Olimpiadi e Mondiali le
hanno viste protagoniste (e non è cosa di
tutti i giorni!). Massimo impegno in ogni
cosa che fanno e tanti sacrifici per arrivare in fondo ad una stagione con l’obiettivo
di far quadrare anche i conti.
speranze... «L’obiettivo principale è ritrovare il giusto feeling
con le gobbe e i salti. Sto bene e
riesco a fare tutto, ma non sono
ancora al cento per cento e di certo non sono pronta come l’anno
scorso, ma con soli quindici giorni di allenamento sulla neve
(quaranta un anno fa) è normale. Non vogliamo forzare i tempi,
l’idea è arrivare al top ai Mondiali di Voss a inizio marzo». SC
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Fra poche settimane torneranno in pista, ma partono da basi diverse. Debby è
reduce da un inverno da... spettatrice.
Dopo il decimo posto al debutto in Coppa
del Mondo a Ruka nel dicembre 2011, aveva piazzato la doppietta in Coppa Europa
a Chiesa Valmalenco seguito dal 23° rango di Meribel in CdM. Poi ad inizio gennaio il tonfo in allenamento e il crac al ginocchio con varie lesioni gravi. Una botta
tremenda per il fisico e il morale. Dopo
l’intervento chirurgico, con pazienza
(merce sempre rara negli sportivi) ha ripreso la via della palestra e della riabilitazione, con anche tanta bicicletta (in Mtb
se la cava molto bene). A fine settembre c’è
Basket
Di Giuliomaria
al Lugano
Mladjan fermo
due settimane
CdM skicross: 7/8.12.2012 Nakiska
(Can); 12/13.12 Telluride (Usa);
18/19.12 Val Thorens (F); 22/23.12 Innichen (I); 11/12.1.2013 Les Contamines
(F); 15/16.1 Megeve (F); 1-3.2 Grasgehren (G); 18/19.2 Sochi (Ru); 23/24.2
Splinderuv Mlyn (Cec); 1-3.3 Grindelwald (S); 16/17.3 Are (Sve); 24.3 Sierra
Nevada (Sp)
CdM Moguls e Dual Moguls:
15.12.2012 Ruka (Fin); 22.12 Kreischberg (A); 17.1.213 Lake Placid
(Usa); 26.1 Calgary (Can); 31.1-2.2 Deer
Valley (Usa); 15.2 Sochi (Ru); 23/24.2
Inawashiro (Giap); 15/16.3 Are (Sve);
21.3 Sierra Nevada (Sp)
Mondiali freestyle: 5-10.3 Voss (Nor)
stato il ritorno sulla neve prima di ricominciare con gli allenamenti mirati fra
alti e bassi, inevitabili dopo quanto ha
vissuto. Anche questa disavventura è alle
spalle e si ripresenta al cancelletto di partenza con rinnovati slanci. Nei momenti
no avrà magari anche pensato al ritiro,
ma la passione ha avuto ragione.
Katrin dal tunnel del dolore era uscita
un paio d’anni prima, poi era tornata nella mischia con prestazioni maiuscole che
l’hanno rafforzata nelle convinzioni. Archiviata l’esperienza poco felice di Vancouver all’ombra dei cinque anelli (con
quella caduta malandrina e una terribile
capocciata), l’inverno passato ha raccolto
Da qualche tempo si stava allenando con il Lugano e ieri è arrivata la conferma ufficiale, l’ex
nazionale italiano Christian Di Giuliomaria (33
anni) per un mese difenderà i colori della squadra del presidente Cedraschi. Un ingaggio necessario visti i diversi infortuni che hanno tolto
elementi importanti a coach Dessarzin. Di Giuliomaria, 210 cm, ala grande/centro, in carriera
ha giocato con Cantù, Varese, Dinamo Sassari,
Roseto, Udine, Reyer Venezia e dal 2011 con la
Scaligera Verona. Questo “lungo” romano porterà in campo la sua immensa esperienza acqui-
mountain bike, ndr) fino a metà
agosto andava tutto benissimo,
poi sono arrivata sulla neve e
non ho potuto sciare per tre settimane, non ci riuscivo proprio.
Poi ho ripreso a fare terapia e in
seguito sono riuscita a fare praticamente tutto. Non so spiegarmelo, è tutto diverso da prima,
non è facile ma è così».
Nonostante le difficoltà Debby non si è abbattuta, anzi... «A
livello psicologico non è stato poi
così difficile, sono sempre rimasta piuttosto tranquilla. In questo senso il fatto di non avere
troppa fretta ha aiutato molto.
Inoltre devo ammettere che dopo
otto stagioni consecutive in Coppa del Mondo una pausa ci voleva, ne ho approfittato per fare altro, come stare più con gli amici e
coltivare nuovi interessi».
Come detto, invece Katrin
Müller è reduce da una stagione
entusiasmante, nella quale in
Coppa del Mondo ha centrato
anche la prima vittoria e il terzo
posto nella generale... «L’annata
è stata certamente positiva e il
terzo posto finale una gradita
sorpresa, anche se solo in parte
inaspettata – afferma la 23enne
di Airolo, una delle punte di diamante di Swiss-Ski –. Sapevo di
avere i mezzi per fare bene e senza un po’ di sfortuna sarebbe potuta andare ancora meglio».
Senza problemi ma comunque intensa la preparazione
estiva... «Per la prima volta il
mio allenatore Ralph Pfäffli ha
preparato anche le schede per
l’allenamento a secco e per tre
settimane sono stata a Macolin
con tutta la squadra. Da fine
agosto abbiamo poi ripreso gli allenamenti sulla neve e devo ammettere che mi sento più pronta e
preparata rispetto agli anni scorsi. Sono migliorata nella lettura
del tracciato e nella tecnica, così
come nelle partenze. Per dedicare
più tempo agli allenamenti ho diminuito al cinquanta per cento il
mio lavoro come segretaria e non
è detto che in vista dei Giochi
olimpici del 2014 non lo riduca
ulteriormente».
Già, le Olimpiadi, alle quali
Kat (nel 2010) e Debby (2006 e
2010) hanno già preso parte e
non vedono l’ora di tornarci. Noi
tifiamo per loro, conquistati anche dai loro sorrisi. © Riproduzione riservata
i frutti della sua costanza. È arrivata infatti la prima vittoria in Coppa del Mondo (in Germania a Bischofswiesen/Goetschen). Poi tre volte terza e una quarta,
piazzamenti che le hanno permesso di
chiudere al terzo posto in generale alle
spalle di due rivali con le quali ha spesso
duellato, la canadese Thompson e la francese David. Un podio che vale oro e che diventa stimolo per fare ancora meglio, non
facile, ma possibile.
Questa è la bella storia di due ragazze
in gamba, che girano il mondo onorando
il Ticino sciando e divertendosi, regalando emozioni e soddisfazioni. Tanto di
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cappello!
sita anche a livello internazionale (fra l’altro
con la maglia azzurra aveva vinto l’oro ai Giochi
del Mediterraneo nel 2005).
Intanto, il Lugano per almeno due settimane
dovrà fare a meno di una pedina molto importante, vale a dire Dusan Mladjan vittima di un
incidente domestico (con un coltello si è procurato un profondo taglio fra l’indice e il pollice
della mano sinistra). Dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico con conseguente periodo di
riposo prima di riprendere ad allenarsi con i
compagni. Auguri di pronto ristabilimento.