verso un metodo per valorizzare il patrimonio architettonico e

Transcript

verso un metodo per valorizzare il patrimonio architettonico e
Associazione Città Italiane
Patrimonio UNESCO
verso u n met odo p er v alo ri zza re
il patrimonio architettonico e ambientale
CONVEGNI E MOSTRE 2003-2004
PROMOTORI
A
Assssoocciiaazziioonnee C
Ciittttàà IIttaalliiaannee P
Paattrriim
moonniioo U
UN
NE
ES
SC
CO
O
G
r
e
e
n
C
r
o
s
s
I
t
a
l
i
a
(
I
n
t
e
r
n
a
t
i
o
n
a
l
)
Green Cross Italia (International)
C
N
A
C
CNA Coonnffeeddeerraazziioonnee N
Naazziioonnaallee A
Arrttiiggiiaannaattoo
PATROCINIO
P
Prreessiiddeennzzaa ddeell C
Coonnssiigglliioo ddeeii M
Miinniissttrrii
((D
Diippaarrttiim
meennttoo ddeell C
Ceerriim
moonniiaallee ddii SSttaattoo))
M
Miinniisstteerroo ppeerr ii B
Beennii ee llee A
Attttiivviittàà C
Cuullttuurraallii
M
Miinniisstteerroo ddeeggllii A
Affffaarrii E
Esstteerrii
C
Coom
mm
miissssiioonnee N
Naazziioonnaallee IIttaalliiaannaa U
UN
NE
ES
SC
CO
O
Progetto e testi a cura di Rea Silvia Motti e Ivano Verra
SCENARIO
Alla progressiva globalizzazione del mercato e della rete di saperi
condivisi, si giustappone la sempre più netta convinzione che la
cultura dell’identità di un territorio rappresenti il principale
riferimento etico delle singole collettività, ambito della memoria
comune e testimonianza delle diversità storiche e socioeconomiche.
Intorno al tema dell’identità locale si orientano tutte le
aspettative di valorizzazione culturale delle risorse costituite dai
beni ambientali e artistici, che trovano nella dimensione del
territorio l’ambito interpretativo e il contesto economico necessari
alla comprensione delle loro potenzialità.
Tra questi, emerge l’importanza dei centri storici, per la loro
visibilità architettonica, che denota lo spazio pubblico e forma
l’immaginario collettivo, orientando le espressioni della realtà
urbana.
La Convenzione UNESCO (Parigi – 1972), Agenda 21 (Kjioto –
1992), la Carta Europea di Aalborg (1994), la Carta del
Restauro di Cracovia (2000), la Convenzione Europea del
Paesaggio (Firenze – 2000), vincolano le responsabilità di
gestione delle risorse della terra alla sostenibilità, individuata
nella capacità politica di promuovere sviluppo attraverso le risorse
locali, senza precluderne la trasmissione alle generazioni future.
Le Amministrazioni locali, direttamente impegnate nella
valorizzazione del patrimonio, valutando sperimentalmente le
prospettive attuative delle politiche generali di salvaguardia e
tutela dei beni ambientali e culturali, rilevano emergenze e
difficoltà, riferibili ai vuoti operativi nel passaggio dalla
sottoscrizione delle carte internazionali di tutela (documenti politici
– programmatici) alle azioni del territorio (documenti attuativi e di
gestione per l’Amministrazione locale).
Il tema dei PIANI DI GESTIONE delle risorse architettoniche e
ambientali relative all’identità locale è argomento di dibattito
preliminare alla messa a punto, da parte delle Comunità, di un
modello unitario e coerente di sviluppo sostenibile per tutelare e
promuovere il proprio patrimonio di beni culturali, quale potenziale
per esprimere competitività all’interno di scenari internazionali.
2
FFIIN
NA
ALLIITTA
A’’
Il progetto di convegni e mostre 2003 – 2004, denominato
“Promozione delle identità locali”, affronta, con orientamento
unitario e critico alcune delle principali tematiche relative alla
gestione del ricco patrimonio nazionale di beni storici, artistici,
culturali e naturali.
Lo sviluppo organizzativo e tematico delle manifestazioni mira a
porre in relazione contributi di primo piano, sia
a livello
istituzionale che professionale, con aspetti tecnici e sperimentali
più attuali che riguardano la gestione dei centri storici, città d’arte
e siti UNESCO in Italia: un patrimonio inestimabile di valori e
opportunità a disposizione delle collettività, un potenziale di
eccellenza, non sempre valorizzato, spesso sconosciuto, a volte
disperso.
Promuovere le identità locali attraverso i beni architettonici e
ambientali significa porli al centro degli interessi territoriali e nei
modelli di sviluppo locale quali “motori” per un maggiore livello
socio – economico.
Sei città italiane hanno aderito all’iniziativa per presentare e
dibattere, il contributo metodologico che organizza il territorio
integrando le esigenze di conservare le testimonianze del passato
con le necessità d’innovazione ed il bisogno di prospettive di
mercato.
L’organizzazione del territorio, in risposta alla crescente
globalizzazione dei mercati, è la sfida culturale alla quale sono
chiamati non solo gli amministratori pubblici, ma tutti gli attori che
interagiscono con il patrimonio locale in termini di sviluppo socioeconomico.
L’UNESCO, recentemente, ha impresso una svolta significativa
alla propria politica di salvaguardia del Patrimonio Mondiale
culturale e naturale, passando dai Piani di Tutela ai Piani di
Gestione, obbligatori dal 2004 per tutti i siti UNESCO nel mondo.
Il metodo identità – ruolo – funzioni – visibilità, presentato per
sezioni nelle sei sedi di Torino, Napoli, Noto, Venezia, Vicenza,
Assisi, costituisce l’esperienza attualmente più vicina ai nuovi
Piani di Gestione indicati dall’UNESCO, dei quali non esiste
ancora un solo esempio applicativo.
3
C
CO
ON
NTTE
EN
NU
UTTII
IIll m
meettooddoo ““ iiddeennttiittaa’’ –– rruuoolloo –– ffuunnzziioonnii –– vviissiibbiilliittaa’’ ””
Il progetto “Promozione delle identità locali” assume, come
traccia di riferimento programmatico del dibattito e dei contributi, la
presentazione del metodo “identità – ruolo – funzioni –visibilità”,
finalizzato ad ottenere sviluppo socio - economico attraverso la
messa a sistema dei beni architettonici e ambientali entro le
logiche produttive e di mercato di ogni collettività.
Il metodo “identità – ruolo – funzioni – visibilità” nasce dalla
ricerca sperimentale condotta dall’architetto Massimo Casolari
attraverso un lungo percorso di attività professionale, rivolto alle
tematiche di valorizzazione di centri storici, città d’arte, siti
UNESCO. Esso consiste nell’individuazione del processo di
azioni necessarie per predisporre un territorio all’organizzazione
programmata delle risorse locali, e prevede:
IDENTITA’
RUOLO
FUNZIONI
VISIBILITA’
• difesa del patrimonio architettonico dai processi
di banalizzazione
• strategie per il rilancio dell’economia locale
• politiche d’area vasta per programmare lo
sviluppo sostenibile di interi territori
• progetti di comunicazione per promuovere le
identità locali e attrarre adesioni e finanziamenti
A
Apppplliiccaazziioonnii ee rriiccoonnoosscciim
meennttii ddeell m
meettooddoo
L’architetto Massimo Casolari ha applicato il metodo in ambito
nazionale ed internazionale: Amalfi, Assisi, Pondicherry (India),
Pordenone, Porto Venere, Regensburg (Germania), Sirmione sul
Garda, Urbino,
Viareggio, Vienna (Austria), vincendo bandi
europei ed internazionali:
Progra mma Raffaello
- Salsomaggiore Terme, con Francia e
Germania – anno 1997
Programma Cultura 2000 - Urbino, Vienna, Regensburg - anno 2001
Programma Asia Urbs
- Urbino, Villeneuve sur Lot, Pondicherry
anno 2002
Con documento del 31 marzo 2001, la Commissione Nazionale
Italiana UNESCO ha riconosciuto lo studio di applicazione del
Metodo alla città di Urbino quale “modello italiano di sviluppo
sostenibile locale, applicabile in altri ambiti UNESCO”.
4
A
AR
RTTIIC
CO
OLLA
AZZIIO
ON
NE
E
T
TO
OR
RIIN
NO
O
La cciittttàà ddii TToorriinnoo ospita il dibattito relativo
alla corretta manutenzione del patrimonio
edilizio storico quale fattore essenziale di
qualità urbana. Se l’identità è un valore per la
collettività, occorre tutelare l’esito dei cantieri dai processi di
banalizzazione e individuare i fattori di sviluppo economico locale
a sostegno della politica del recupero e del riuso.
obbiieettttiivvoo del Convegno è quello di accendere una particolare
L’o
attenzione sulla necessità di procedure affidabili e verificabili
negli interventi sulle facciate dell’edilizia minore: assegnare
rilievo culturale alle opere di manutenzione e di restauro, affermare
la centralità del progetto e della prassi di cantiere, all’interno delle
complesse componenti economiche che guidano il mercato.
Il rriiffeerriim
meennttoo è la Carta del Restauro di Cracovia 2000, la quale
pone l’attenzione sul valore complessivo della scena urbana del
centro storico, rafforzando il concetto di “paesaggio culturale”.
N
NA
AP
PO
OL
LII
La cciittttàà ddii N
Naappoollii presenta il complesso tema
della gestione della città storica all’interno
““lloo ssvviilluuppppoo
delle regole attuali di mercato:
nneelllaa ttuutteellaa””.
Il centro storico deve svolgere il ruolo centrale
dell’economia locale, per assorbire i costi della
manutenzione
del
patrimonio
edilizio
esistente.
obbiieettttiivvoo è quello di formulare un piano strategico per collocare
L’o
la città entro scenari competitivi internazionali, dove il ruolo del
centro storico si esprime quale polarità d’interessi e risorse del
territorio, recuperando la peculiarità del passato e promuovendo le
potenzialità innovative.
Il rriiffeerriim
meennttoo è all’art. 5 della Convenzione UNESCO (1972), il
quale indica che la conservazione di un bene richiede riuso e
gestione integrati nella vita della collettività, per assicurare ad
esso la continuità della manutenzione.
5
N
NO
OT
TO
O
La cciittttàà ddii N
Noottoo affronta, attraverso lo studio
della specifica eccellenza tematica locale –
“Noto, capitale europea del Barocco” – il
tema dell’identità quale “motore” dello sviluppo
sostenibile per il proprio territorio e per tutta
l’area d’influenza.
Il recente riconoscimento UNESCO ha
permesso d’iscrivere “le città tardo barocche
del Val di Noto” alla Lista del Patrimonio
Mondiale; restano da studiare le modalità per
cui la formula della polarità d’eccellenza può
determinare un sistema qualitativo di azioni ed
maa ttuurriissttiiccoo llooccaallee””.
investimenti: ““iill ssiisstteem
obbiieettttiivvoo è quello di mettere a fuoco la parte operativa del piano
L’o
di gestione territoriale contenente le strategie e le iniziative,
che determineranno una maggiore qualità della vita nell’ambito
locale, attraverso il sistema dei beni culturali, naturali e tipicità.
Il rriiffeerriim
meennttoo è la recente decisione dell’UNESCO che ha reso
obbligatorio il piano di gestione del territorio di pertinenza, per
ogni Sito UNESCO.
V
VE
EN
NE
EZ
ZIIA
A
La cciittttàà ddii V
Veenneezziiaa espone le recenti
esperienze di ricerca nell’ambito della
comunicazione dell’immagine della città d’arte,
dove i temi dell’identità e dell’autenticità del
tessuto urbano s’integrano con le valenze
virtuali e convenzionali, nella ricerca di un
modello di sviluppo sostenibile, moderno e
adeguato alla salvaguardia delle risorse
storico-ambientali e artistiche: ““llaa cciittttàà nneell
ffuuttuurroo””.
obbiieettttiivvoo è quello di creare un modello di comunicazione di
L’o
tutte le iniziative in corso e di quelle programmate per creare
consenso, partecipazione e concertazione intorno al progetto del
futuro della Città, che sappia unire tutela ed innovazione,
autenticità e competitività.
Il rriiffeerriim
meennttoo è la recente delega istituita dal Ministero per i Beni e
le Attività Culturali dedicata al “turismo colto”, alla quale
corrisponde l’individuazione dei “distretti culturali” nel territorio
nazionale.
6
A
AS
SS
SIIS
SII
La cciittttàà ddii A
Assssiissii sintetizza le tematiche
conclusive delle quattro sezioni del Convegno,
raccogliendone i contributi – di approfondimento teorico, verifica, sperimentazione – in
un contesto critico ed interpretativo unitario: la
dimensione del ““ppaaeessaaggggiioo ccuullttuurraallee””.
obbiieettttiivvoo è quello di sviluppare i contributi delle giornate di
L’o
convegno, trasferendoli in un contesto reale ed emblematico,
quale Assisi, e relazionando la polarità costituita dal territorio con
la dimensione regionale del sistema turistico dell’Umbria.
Il rriiffeerriim
meennttoo è la recente indicazione dell’UNESCO che prescrive
i Piani di Gestione (obbligatori dal 2004), per la promozione dei
beni e la loro integrazione con le realtà socio – economiche delle
collettività.
V
VIIC
CE
EN
NZ
ZA
A
La cciittttàà ddii V
Viicceennzzaa, che ospita la sede
dell’Associazione Città Italiane Patrimonio
UNESCO, elabora la conclusione delle giornate di lavoro presentate nell’appuntamento di
Assisi, per svilupparla nella prospettiva di un
laboratorio a servizio della visibilità delle
Città UNESCO: ““pprroom
moozziioonnee ddeelllee iiddeennttiittàà
llooccaallii””.
obbiieettttiivvoo è quello di realizzare iniziative e manifestazioni per
L’o
collegare le potenzialità delle Città UNESCO in relazione ai
fattori economici dei rispettivi territori, ed in prospettiva di
visibilità nazionale ed internazionale.
Il rriiffeerriim
meennttoo è la necessità delle realtà locali di organizzare e
promuovere le proprie peculiarità per elevare la qualità àdella vita
e rivitalizzare l’economia del territorio.
7
PROGRAMMA
Il programma delle manifestazioni si svolgerà nelle città di
Torino,
Napoli,
Noto,
Venezia,
Assisi,
Vicenza,
nel periodo marzo 2003-maggio 2004.
In ogni sede, la presentazione del metodo di promozione delle identità
locali prevede un convegno e una mostra:
il convegno
è suddiviso in una sezione generale, dedicata alla
presentazione e discussione del metodo
ed in una sezione specifica, di presentazione dei
singoli moduli di azione contenuti nel metodo:
identità – ruolo – funzioni – visibilità
la mostra
è suddivisa in una sezione dedicata alla promozione
delle città italiane patrimonio UNESCO
ed in una sezione dedicata al tema più rilevante del
metodo: l’identità.
In ogni città sarà redatto un rilievo critico del Centro storico, per
segnalare la qualità degli interventi sul patrimonio architettonico di più
immediata fruizione: la pelle della città.
M
Maarrzzoo
22000033
“Dalla pelle della città alla
valorizzazione del territorio”
A
Apprriillee
22000033
“Lo sviluppo nella tutela”
M
Maaggggiioo
22000033
“Il sistema turistico locale”
M
Maarrzzoo
22000044
“La città nel futuro”
A
Apprriillee
22000044
“Il paesaggio culturale”
M
Maaggggiioo
22000044
“Promozione delle
identità locali”
8
PROMOTORI
La serie di convegni e mostre riguardante la “Promozione delle
identità locali” suscita interessi e adesioni da parte delle più
qualificate istituzioni, associazioni ed enti, operanti nel settore
culturale ed economico.
Le legittimazioni del progetto, ottenute dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri, dai Ministeri per i Beni e le
Attività Culturali, degli Affari Esteri e dalla Commissione Nazionale
Italiana UNESCO, testimoniano l’attualità delle tematiche e
l’urgenza di affrontare esperienze applicative per creare un
modello di sviluppo sostenibile locale in grado di supportare le
politiche e le strategie di una più lungimirante gestione del
patrimonio ereditato.
I promotori dell’iniziativa hanno individuato una molteplicità di
interessi e finalità aderenti ai propri mandati, sia in termini
generali, quali gli aspetti riguardanti il futuro della Terra:
Green Cross Italia (International), che vede nei modelli di
sviluppo sostenibile, la corretta politica locale per ri-orientare i
grandi guasti all’ambiente ed alla cultura di intere collettività;
sia in termini particolari, quali gli aspetti riguardanti la
rivitalizzazione di un’economia locale: Confederazione Nazionale
Artigianato (CNA), attraverso il recupero di tecniche e materiali
tradizionali collegati ad una politica di
valorizzazione
dell’architettura storica.
L’Associazione Città Italiane Patrimonio UNESCO riconosce
nel progetto “Promozione delle identità locali” l’interesse
specifico del proprio ruolo, di amplificare la consapevolezza degli
amministratori pubblici e dei tecnici che la loro responsabilità non
riguarda soltanto la tutela dei beni, ma anche la gestione e la
percezione di vitalità, la curiosità da stimolare nella collettività nei
confronti dell’identità e della conoscenza delle tradizioni da
trasmettere.
S
S
E
G
R
E
T
E
R
A
G
E
N
E
R
A
L
E
SE
EG
GR
RE
ET
TE
ER
RIIIA
AG
GE
EN
NE
ER
RA
AL
LE
E
SSttuuddiioo
AAggoorraaaa
sede: via Che Guevara, 4
42100 Reggio Emilia (RE)
tel.: 0522 / 294888-294833
fax: 0522 / 287918
e-mail: [email protected]
referenti:
9
Federica Ferrari
Sabrina Demicheli