Manuale di progettazione - Sei interessato ad una costruzione di

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Manuale di progettazione - Sei interessato ad una costruzione di
MHM
Massiv-Holz-Mauer
(Pareti in legno massiccio)
Manuale di progettazione
A cura di:
Massiv-Holz-Mauer
Entwicklungs GmbH
Tel. +49 (0) 8361 91230
Fax+ 49 (0) 8361 912311
[email protected]
www.massivholzmauer.de
Rev.: novembre 2005
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Citazione da Mark Twain
„Non ero mai riuscito a capire perchè i tedeschi, che
possiedono tanti boschi, si ostinassero a costruire
case in pietra.
Oggi, però, sapendo quante stazioni termali antireumatiche esistono in questo paese, capisco perchè i
tedeschi devono abitare in umide case di pietra.
Come farebbero altrimenti a prendersi i reumatismi,
e a sfruttare così le loro numerose stazioni termali?“
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Indice
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L’idea, l’invenzione e la realizzazione
Profilo aziendale del costruttore dei macchinari
La produzione di pareti in legno massiccio
Le applicazioni, elementi interni ed esterni per pareti
I vantaggi
Struttura della parete
Isolamento acustico
Protezione antincendio
Protezione contro il vento e le correnti d’aria
Protezione termica
Clima abitativo
Valori U / protezione termica
Protezione contro l’umidità
Malta per legno
Protezione del legno
Protezione delle radiazioni
Caratteristiche statiche
Progettazione CAD 3D, Software
Trasporto e montaggio
Esempi costruttivi, particolari
Scheda dei dati tecnici
Licenza edilizia
Gara per architetti
Impressum
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1. L’DEA, L’INVENZIONE E LA REALIZZAZIONE
Frasi dell’inventore:
Per molti anni ho osservato che numerosi costruttori, pur mostrando una certa propensione nei
confronti del legno, in pratica non intendono però costruire case con pareti cave, arrivando
persino a preferire la fredda e fragile pietra, solo perchè massiccia al calore del legno.
Ho quindi cercato di trovare il modo di sviluppare dal legno naturale, senza collanti e acciaio,
una parete di legno massiccia e conveniente. E rapidamente sono emerse le premesse per una
parete questo tipo: assolutamente ecologica, massiccia, molto robusta, estremamente calda e
lavorabile con utensili da legno. Naturalmente questa parete non dovrebbe essere più costosa
di altri sistemi edilizi di livello qualitativo elevato.
Non avendo trovato il modo di trasformare trucioli e frammenti di legno in una struttura
stabile senza utilizzare colla, ho scoperto che le sottoscorze, spesse 24 mm e di varie
lunghezze e larghezze, vengono offerto dalle segherie a prezzi estremamente convenienti. Il
prezzo delle tavole essiccate è pari a circa la metà di quello del normale legname da
costruzione.
Per ottenere la massima stabilità possibile ed eliminare le caratteristiche di ringonfiamento e
ritiro del legno a fibratura trasversale, fin dall’inizio si è presa in considerazione una
stratificazione a pannelli incrociati.
Come mezzo di collegamento che rispondesse a tutti i requisiti, era disponibile soltanto
l’alluminio. L’alluminio è perfettamente sicuro dal punto di vista della biologia edilizia, e
inoltre non interferisce con il campo magnetico naturale.
Era nata la MASSIV-HOLZ-MAUER (PARETE IN LEGNO MASSICCIO.)
Dopo avere creato artigianalmente la prima parete, ci siamo immediatamente accorti del
potenziale nascosto nel nuovo sistema e abbiamo messo rapidamente a punto un impianto di
produzione automatico. Presso la MASSIV-HOLZ-MAUER Factory di Nesselwang,
dall’inizio del 2003 il prototipo di questo impianto produce elementi massicci per pareti con
ottimi risultati.
Fino ad oggi sono già stati realizzati numerosi edifici, in tempi estremamente brevi e con la
massima soddisfazione dei costruttori, che si erano dichiarati entusiasti del gradevole clima
della casa fin dalla fase di costruzione grezza.
Attualmente produciamo un’ulteriore “Wandmaster” e, a seguito della vivace domanda, già a
partire da gennaio 2004 realizzeremo in serie la linea di produzione di PARETI IN LEGNO
MASSICCIO.
L’inventore
Hans Hundegger
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La crescita della domanda di PARETI IN LEGNO MASSICCIO in tempi così brevi conferma
la correttezza di questo prodotto. Anche alcuni sondaggi d’opinione hanno evidenziato che
potenziali costruttori realizzerebbero le proprie case con questo tipo di pareti.
Il nostro chiaro obiettivo è quello di avvicinare ulteriormente un numero sempre maggiore di
persone agli inequivocabili vantaggi di questo sistema.
Il legno, materiale da costruzione sano ed ecologico, dovrebbe penetrare ancora più
profondamente nella consapevolezza delle persone.
E’ nostra intenzione raggiungere quei gruppi target che finora hanno avuto esperienze soltanto
con forme costruttive tradizionali.
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2. PROFILO AZIENDALE DEL COSTRUTTORE DEI
MACCHINARI
Dopo la formazione scolastica, Hans Hundegger viene assunto in una fabbrica di macchinari
da falegnameria. Nel tempo libero costruisce impianti e macchinari per il fratello, che intende
modernizzare la segheria dei genitori. Presto arrivano ordini da altri proprietari di segherie.
Nel 1978 inizia a lavorare in proprio aprendo una propria società. Nel 1981, alla proposta
ricevuta dal Sig. Jakob Maier, allora proprietario della Ditta Maier Holzleimbau, di sviluppare
un centro taglio, Hans Hundegger risponde: "dovrebbe essere una macchina flessibile, poichè
in futuro non esisteranno più tetti tipo caserme, con 100 travetti uguali".
A quei tempi esistevano già diversi tipi di macchine centro taglio. Esse venivano impostate
manualmente su angoli, profondità di taglio e lunghezze, consentendo così di tagliare e fresare
numerosi pezzi uguali in modo relativamente rapido.
Hans Hundegger inizia con la costruzione di una sega trasversale orientabile sottobanco con
quattro gradi di libertà. Quindi realizza il sistema di trasporto e posizionamento del legno,
seguito da una fresa per la lavorazione di tenoni, intagli e ribassi. Contemporaneamente avvia
anche la costruzione del prototipo, presentato nel 1984 presso il nostro stabilimento ad alcune
importanti aziende di carpenteria e fornito qualche tempo dopo alla Ditta Rohrer. A partire dal
1986 inizia la produzione in serie del centro taglio P8, seguita da ulteriori successivi sviluppi.
Nel 1987 nasce l’idea di costruire la prima piallatrice automatica. Un cliente, scherzando,
aveva dichiarato: “Lavorando con il nuovo centro taglio, impieghiamo più tempo a piallare
che a preparare le travi tagliate.” Nessuno dei produttori di allora aveva fino a quel momento
voluto sviluppare una piallatrice che eseguisse autonomamente le registrazioni e che fosse
indicata per la piallatura delle sporgenze dei tetti. Nel 1988 viene presentata presso i nostri
stabilimenti la prima piallatrice e smussatrice automatica al mondo per la lavorazione di
settori parziali, installata nella forma a U, assieme al centro taglio, presso la Ditta Schuder.
Nel 1990 rileviamo la società di software che ha lavorato per noi fino ad allora. Nel febbraio
1992 la P8, dopo 300 modelli viene sostituita dal modello successivo P10, in grado di
lavorare automaticamente intagli compluvi e displuvi.
Nell’estate 1996 presentiamo il primo centro taglio compatto "K1", una macchina
estremamente compatta e molto flessibile, caratterizzata da una fresa universale con tre
utensili.
Il primo robot automatico di lavorazione di armature BAMTEC per solette in calcestruzzo
armato viene presentato nel 1997.
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Alla fine dello stesso anno abbiamo avviato lo sviluppo del centro taglio a portale PBA per la
lavorazione di grandi travi lamellari ed elementi in legno massiccio per pareti.
Alla Ligna 1999 abbiamo presentato per la prima volta l’ulteriore sviluppo della K1, la K2,
ancora più rapida e flessibile grazie al sistema di presa completamente rinnovato e,
soprattutto, in grado di garantire una precisione ancora maggiore in caso di travi curve o
contorte.
Grazie al costante adeguamento alle esigenze della clientela e del mercato, la macchina è oggi
disponibile, a scelta, con un gruppo di fresatura a 5 assi, una mortasatrice lunga, una fresa
longitudinale e trasversale, nonchè altri gruppi supplementari.
Nel marzo 2003 è stato consegnato il 500° centro-taglio K2 alla Ditta Cosylva di Bourganeuf,
in Francia.
Fino ad oggi abbiamo costruito circa 2000 macchine e siamo orgogliosi di essere presenti sul
mercato degli impianti di centro taglio computerizzati con una quota superiore al 90%.
La nostra più recente innovazione è la Speed-Cut SC1, per il taglio rapido e preciso e la
lavorazione di semplici elementi in legno (fresatura, foratura, marcatura e applicazione di
diciture). Nella primavera del 2003 state consegnate le prime macchine già negli Stati Uniti,
in Italia, in Francia e Germania.
Il 16 giugno 2003, nel quadro di una cerimonia di gala presso il Municipio di Vienna, è stato
assegnato per la prima volta il Premio Schweighofer, il premio europeo per le innovazioni nel
settore del legno. La Giuria ha consegnato il premio principale di 150.000 Euro al costruttore
Hans Hundegger.
Il 1° ottobre 2003 la nostra azienda può celebrare con orgoglio i primi 25
anni di sviluppo e produzione di innovative macchine per la lavorazione del
legno.
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Nel 1981, Hans Hundegger avvia lo sviluppo del primo centro taglio al mondo
completamente automatico. L’enorme successo raggiunto dall’azienda in questo settore dopo
pochi anni ne attesta la leadership assoluta sul mercato europeo e, oggi, a livello mondiale.
Oltre 2000 macchine operanti direttamente presso la clientela testimoniamo i progressi tecnici
raggiunti. Attualmente vengono consegnati oltre 150 centri taglio all’anno! Si producono
inoltre pialle automatiche, centri di lavorazione per pannelli e impianti di saldatura per
armature BAMTEC.
150 collaboratori producono e forniscono macchine innovative e robuste.
Da anni il nome Hundegger è sinonimo di centri taglio automatici dalle straordinarie
prestazioni e di altissima qualità, con il miglior rapporto prezzo-prestazioni e la massima
facilità d’impiego.
Centro taglio K2
Piallatrice automatica HDM
Speed Cut
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3. LA PRODUZIONE
Nella nostra regione dell’Algovia, l’economia forestale vanta una lunga tradizione.
Il legno è da sempre il materiale d’elezione nell’industria edilizia.
Oggi si dispiega una nuova realtà, vale a dire l’impiego di
PARETI IN LEGNO MASSICCIO.
Il legno è natura, e la natura è legno
Il legno, un materiale geniale composto da acqua, aria e luce del sole,
un materiale che assorbe l’aria contaminata e la restituisce all’ambiente sotto forma di
ossigeno. In un’abitazione vengono utilizzati circa 100 m3 di legname tagliato. Nell’Algovia,
questa quantità di legno ricresce da sola in circa 1,5 ore, assorbendo circa 150 t di CO2
dall’atmosfera.
Le tavole utilizzate in questo sistema edilizio, nel gergo tecnico “sottoscorze", si ottengono
automaticamente in segheria dalla produzione di travi.
Ciò consente di avere legno pregiato ad un prezzo relativamente conveniente per la
produzione di PARETI IN LEGNO MASSICCIO.
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Requisiti qualitativi del materiale grezzo per la produzione di pareti in legno
massiccio
In linea di massima si applica la DIN 4074-1:2003, Tabella 3, classificazione S 7, con le
seguenti spiegazioni.
Specie legnose:
Dimensioni
Umidità:
Essiccazione a cella:
Nodi:
Deviazione della fibratura:
Midollo:
Ampiezza anulare:
Fessurazioni da ritiro:
Spaccature per fulmini, cipollature:
Smusso:
Curvatura longitudinale:
Svergolatura:
Imbarcamento:
Azzurramento:
Striature brune e rosse resistenti alla
scalfittura da chiodo:
Carie:
Legno di compressione:
Attacco da insetti vivi:
Fori da insetti:
abete rosso, abete bianco, pino
larghezza 10 – 30 cm rifilato, spessore 24 mm
misura impostata
14 ± 2 %
Mantenere la temperatura a 65°C per almeno 8
ore per eliminare gli insetti presenti nel legno
fresco. Prova mediante protocollo di essiccazione
a registrazione automatica
Diametro max. ½ larghezza tavola, per il resto
come da DIN 4074-1,
Tabella 3.
Sono ammessi anche nodi non aderenti, non
sono ammessi nodi marci
max. 16 %
ammesso
illimitata
ammesse
non ammesse
fino a 1/3 del lato trasversale, senza corteccia
fino a 12 mm ogni 2 m di lunghezza
fino a 5 mm ogni 2 m di lunghezza
fino a 5 mm ogni 10 cm di larghezza
ammesso
ammesse
non ammesse
fino a 3/5 della larghezza della tavola
non ammesso
ammessi, purchè non ne risulti ridotta la
resistenza
Giugno 2003
Prof. i.R. Thomas Trübswetter, FH Rosenheim
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La parete in legno massiccio è una struttura
puramente ecologica destinata all’edilizia
residenziale, composta da tavole essiccate da
24 mm di qualsiasi lunghezza. Nelle fasi
preliminari di lavorazione, con un’apposita
fresa le tavole vengono dotate di una battuta
alternata di 3 mm e profilate su un lato con
numerose scanalature di 3mm x 3mm.
Classe di protezione antincendio F 90 B
Dalle tavole profilate, una Wandmaster produce elementi grezzi per pareti nelle misure
comprese tra 1,5m x 1,5m e 3,25m x 6m e spessori da 11,5cm a 34,0 cm, in cui le tavole
vengono pressate incrociate (in senso longitudinale e trasversale) e assemblate strato per
strato con chiodi in alluminio grippati. Ciascun incrocio viene assemblato (diagonalmente)
con due chiodi alla massima distanza possibile.
Una volta ottenuto lo spessore desiderato,
l’elemento grezzo è trasferito al centro di
lavorazione a portale a controllo numerico
PBA in linea, dove viene sagomato e provvisto
nelle necessarie aperture per porte e finestre.
Qui vengono anche eseguiti in modo
computerizzato i fori per le imbragature di
sospensione, le scanalature e gli intagli per il
riscaldamento e l’impianto idraulico, nonchè le
prese e altri interventi preparatori per gli
impianti elettrici.
Una linea di produzione completa per pareti
M-H-M occupa una superficie di circa 40m
x10m e può produrre circa 6.000 m² di
elementi per pareti/anno nel funzionamento a
turno unico.
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A questo punto, la parete ormai pronta all’installazione viene sigillata sulle facciate con malta
per legno idrorepellente, che la protegge durante il trasporto e il successivo montaggio.
Questa misura consente di ottimizzare il valore U (la malta per legno è una miscela di cera,
olio di girasole e segatura).
In tal modo nascono tutte le pareti esterne e interne del futuro edificio, che saranno stoccate in
posizione verticale in appositi dispositivi fino al montaggio.
Wandmaster con PBA
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4. LE APPLICAZIONI
La PARETE IN LEGNO MASSICCIO può essere utilizzata in numerosi progetti edilizi,
come parete esterna,
come parete interna,
come parete interna portante,
come parete interna non portante,
come parete comune
come parete divisoria in abitazioni.
In progetti di edilizia privata
nell’edilizia residenziale,
anche a più piani,
abitazioni monofamigliari,
abitazioni plurifamigliari,
villette a schiera.
In progetti di edilizia pubblica
asili,
scuole,
edifici amministrativi,
isole ecologiche,
e molto altro ancora.
In progetti di edilizia commerciale
edifici commerciali,
cantieri mobili,
uffici,
magazzini,
e molto altro ancora.
Insomma, praticamente ovunque!
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5. I VANTAGGI
Perchè impiegare PARETI IN LEGNO MASSICCIO?
Le PARETI IN LEGNO MASSICCIO sono paragonabili alle pareti tradizionali in mattoni e
garantiscono il mantenimento del valore dell’immobile per generazioni.
Le pareti a secco e i rapidissimi tempi di montaggio prevengono, fin dalle fasi di realizzazione
e montaggio, l’eventuale formazione di umidità.
In tal modo la casa è immediatamente abitabile e gradevolmente godibile.
In Germania, la formazione di muffe è il principale danno rilevato nelle costruzioni in
muratura.
La straordinaria capacità di accumulo del calore, il calore superficiale delle pareti e i lunghi
tempi di raffreddamento, impediscono bruschi sbalzi termici, sensazioni di disagio e
variazioni dei valori di umidità dell’aria. Con le PARETI IN LEGNO MASSICCIO sono
assicurati tutti i presupposti per una casa sana.
Le PARETI IN LEGNO MASSICCIO eliminano l’ingresso di elettrosmog e di radiazioni ad
alta frequenza (ponti e trasmettitori radio). Si crea una zona schermata (settore di protezione)
all’interno delle quattro pareti, con maggiore sicurezza per gli abitanti.
Rispetto ad altre strutture costruttive, la percentuale di legno massello delle pareti, grazie alla
sua costruzione monolitica, è pari a circa il 20% dell’intero volume dell’edificio, con
conseguenti numerosi vantaggi quali, ad esempio, la capacità di accumulo del calore, calde
superfici delle pareti, umidità uniforme dell'aria e molto altro ancora.
L’assenza di collanti e sostanze chimiche, assieme alle caratteristiche del legno massello,
contribuiscono a creare una tangibile sensazione di benessere.
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6. Struttura della parete
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7. ISOLAMENTO ACUSTICO
Grazie alla compattezza monolitica, le PARETI IN LEGNO MASSICCIO presentano
straordinarie caratteristiche di isolamento acustico rispetto alle pareti utilizzate nelle strutture
leggere.
In linea di massima si può affermare che, considerati i requisiti di isolamento acustico, si
devono realizzare pareti MHM.
Si possono raggiungere misure di insonorizzazione in aria RW = 48 dB.
In caso di pareti esterne estese a più piani in abitazioni plurifamigliari, si deve tenere conto in
particolare dell’effetto di componenti laterali.
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MFPA Leipzig GmbH
Ente di collaudo, controllo e
certificazione secondo il
regolamento edile regionale (SAC 02)
Reparto III
Fisica delle costruzioni/Protezione strutturale antincendio
Direttore:
Dipl. Phys. Ingolf Kotthoff
Team: isolamento acustico
VMPA – Laboratorio di acustica ai sensi della DIN 4109
RAPPORTO DI PROVA
N° PB III/S-02-245
del 25/10/023, 2° stesura
Richiedente:
MHM-Entwicklungs GmbH
Auf der Geigerhalde 41
87458 Pfronten-Weißbach
Contenuto della
determinazione dell’isolamento acustico di una parete esterna in
legno
massiccio dotata di facciata a intercapedine d'aria con struttura
diversa ai sensi della DIN 20 140-3
richiesta:
Arrivo campioni: 04/09/02
Data prova:
dal 09/09 al 13/09/02
Redattore:
Dipl. Ing. (FH) M. Deinert
Il presente rapporto di prova è composto da 5 pagine e 5 allegati.
ll presente rapporto di prova può essere pubblicato solo nella sua forma integrale. La
pubblicazione, anche di estratti, è ammessa esclusivamente previa autorizzazione scritta
della MFPA Leipzig GmbH. Il modulo può essere utilizzato separatamente dal rapporto di
prova.
Gesellschaft für Materialforschung und Prüfanstalt Registro delle imprese:
für das Bauwesen Leipzig mbH
Amministratori: Univ. Prof. Dr. Ing. Stefan Winter,
Dr. Ing. Frank Dehn, Dipl. Phys. Ingolf Kotthof
N° di partita IVA:
Coordinate bancarie:
Sede: Hans-Weigel-Straße 2 b – 04319 Leipzig
Tel.:
+49 3 41/65 82 115 - 134
Fax:
+49 3 41/65 82 197
E-mail: [email protected]
pret.di Lipsia HRB 17719
DE 813200649
Sparkasse Leipzig
Conto n°: 1100 560 781
Cod. banca: 869 555 92
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1.
Assegnazione dell’incarico:
Deve essere misurato l’isolamento acustico ai sensi della DIN EN ISO 140-3 sul
banco di prova per pareti con soppressione della trasmissione laterale della MFPA
Leipzig GmbH,
relativamente ad una parete esterna in legno massiccio dotata di facciata a
intercapedine d'aria di struttura diversa del richiedente
MHM-Entwicklungs GmbH
Auf der Geigerhalde 41
87459 Pfronten-Weißbach
2.
Oggetto della prova
I diversi materiali per la parete da sottoporre a prova sono stati consegnati dal
committente il giorno 04/09/02. La parete in legno massiccio è stata installata dal
committente, con l’ausilio del mandatario, sul banco di prova per pareti della MFPA
Leipzig GmbH il giorno 09/09/02. Sono stati eseguiti 3 diversi tipi di prove relative alla
sola parete in legno massiccio e alla parete in legno massiccio più il rivestimento, sia
su un lato che su entrambi i lati.
Data delle prove: dal 09/09/02 al 13/09/02
La parete è composta da tre parti, ciascuna con una larghezza di 1 m e una parte
restante di 0,39 m.
Tutte le parti sono collegate con incastro a maschio e femmina. Il giunto
d’installazione è stato impermeabilizzato sull’intero perimetro dei due lati con stucco
elastico.
La soglia di isolamento del banco di prova è pari a Rw = 88 db, con riferimento
all’apertura di prova.
La soppressione della trasmissione laterale sul banco di prova è garantita da due
giunti di separazione sull’intero perimetro, ciascuno della larghezza di 6 cm.
Sono state sottoposte a prova le seguenti varianti:
Variante 1: parete in legno massiccio
Struttura:
- parete in legno massiccio di 34,5 cm di spessore, composta da 15 strati di
tavole di abete rosso, ciascuna di circa 23 mm di spessore, a stratificazione
incrociata, collegate con chiodi in alluminio grippati.
Variante 2: parete in legno massiccio con pannello
in cartongesso su un lato
Struttura:
- parete in legno massiccio di 34,5 cm di spessore, composta da 15 strati di
tavole di abete rosso, ciascuna di circa 23 mm di spessore, a stratificazione
incrociata, collegate con chiodi in alluminio grippati;
- pannello in cartongesso su un lato, di 12,5 mm di spessore, avvitato.
Distanza delle viti 20 cm, in file con distanza di 0,6 m.
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Variante 3: parete in legno massiccio con pannello
in cartongesso e rivestimento con tavole accavallate
Struttura:
ved. allegato 5
- parete in legno massiccio di 34,5 cm di spessore, composta da 15 strati di
tavole di abete rosso, ciascuna di circa 23 mm di spessore, a stratificazione
incrociata, collegate con chiodi in alluminio grippati;
- lato interno: pannello in cartongesso, di 12,5 mm di spessore, avvitato;
- lato esterno con telo di protezione tipo Tyvek, spessore 0,2 mm, valore SD
0,2 m (indicazione del costruttore);
- rivestimento a tavole accavallate con incastro a maschio e femmina,
larghezza tavole 11,5 cm, spessore medio tavole 20 mm, fissata con chiodi
alla listellatura di 50 mm di larghezza e 30 mm di spessore.
Tipo 4: parete in legno massiccio con pannello in
cartongesso e pannello isolante in fibre di legno,
intonacata
Struttura:
ved. allegato 5
- parete in legno massiccio di 34,5 cm di spessore, composta da 15 strati di
tavole di abete rosso, ciascuna di circa 23 mm di spessore, a stratificazione
incrociata, collegate con chiodi in alluminio grippati;
- lato interno: pannello in cartongesso, di 12,5 mm di spessore, avvitato;
- lato esterno: pannelli isolanti in fibre di legno WLG 040, spessore 50 mm tipo
Steico fissati con chiodi alla parete in legno, 4 chiodi/m2;
- intonaco di fondo, granulometria 1,5 mm con armatura in tessuto di vetro;
- stabilitura DHD (intonaco minerale ai sensi della DIN 18550), granulometria 3
mm, tempo di asciugatura intonaco: 48 ore.
Tutti i giunti di installazione sono stati impermeabilizzati su entrambi i lati con stucco
elastico.
Sono state determinate le seguenti dimensioni e i seguenti pesi:
- parete in legno, spessore: 34,5 cm, peso superficiale: 147,8 kg/m2;
- pannello isolante in fibre di legno WLG 040 tipo Steico, dimensioni: 1160 mm
x 550 mm x 50 mm; peso riferito alla superficie: 14,6 kg/m2;
- pannello in cartongesso, spessore: 12,5 cm, peso riferito alla superficie: 9,3
kg/m2
3.
Procedimento di prova
Le misurazioni dell’isolamento acustico sono state eseguite ai sensi della:
DIN EN ISO 140-3, edizione maggio 1995
L’isolamento acustico è stato calcolato ai sensi della:
DIN EN ISO 717-1, edizione gennaio 1997
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La determinazione del valore del potere fonoisolante R è stata eseguita con rumori a
banda larga per ogni frequenza media nel range di 50-5000 Hz, sulla superficie di
prova a disposizione.
Il valore del potere fonoisolante R per la parete si calcola con la seguente equazione
R = L1 – L2 + 10 lg S/A in dB
dove:
L1
L2
S
A
= livello medio di pressione sonora nella camera di emissione in dB
= livello medio di pressione sonora nella camera ricevente in dB
= superficie dell’elemento costruttivo comune alle camere di emissione e
ricevente in m2
= superficie equivalente di assorbimento nella camera ricevente in m2,
determinata dalle misurazioni del tempo di riverberazione e dal volume della
camera ricevente.
La rappresentazione grafica dei valori R in base alla frequenza è visibile negli allegati
1-4.
Le misurazioni sono state seguite tra il 09/09 e il 13/09/02.
4.
Misuratori
Sono stati utilizzati i seguenti strumenti di misura:
Strumento
Analizzatore in tempo reale con generatore
di rumore
Microfono per campo libero
Preamplificatore
Calibratore
Amplificatore di potenza
Combinazione di altoparlanti
(dodecaedro)
Impianto microfono orientabile
Modello
840
Costruttore
Norsonic
1220
1201
4231
235
229
Norsonic
Norsonic
B&K
Norsonic
Norsonic
231-N-360
Norsonic
Gli strumenti vengono tarati regolarmente; prima e dopo qualsiasi misurazione viene
calibrata la catena di misura.
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Valore del potere fonoisolante ISO 140-3:1995
Misurazione dell’isolamento acustico di elementi costruttivi sul banco di prova
Definizione prodotto: parete esterna (legno massiccio)
Identificativo ambienti di prova: ambiente di prova/ambiente di prova
Data prova: 13/09/02
Produttore:
MHM Entwicklungs GmbH
Richiedente:
MHM Entwicklungs GmbH
Oggetto della prova installato da:
richiedente
Struttura dell’oggetto della prova:
- parete in legno massiccio di 34,5 cm di spessore, composta da 15 strati di tavole di abete
rosso, ciascuna di circa 23 mm di spessore, a stratificazione incrociata, collegate con chiodi in
2
alluminio grippati, peso superficiale 147,8 kg/m ;
- lato interno: rivestito con pannello in cartongesso di 12,5 mm, peso superficiale 9,3 kg/m2;
- lato esterno: pannello isolante in fibre di legno, spessore 50 mm, fissato con chiodi alla
2
parete in legno, peso superficiale 14,6 kg/m ;
- intonaco di fondo, granulometria 1,5 mm con armatura;
- stabilitura DHD (intonaco minerale ai sensi della DIN 18550), granulometria 3 mm.
:R
: Curva di riferimento spostata ai sensi della ISO 717
Valore del potere fonoisolante R
Frequenza f
Superficie di prova: 10,06 m2
Temperatura [°C]: 20
Umidità [%]: 60
Volume ambiente di trasmissione: 60,5 m2
Volume ambiente di ricezione: 56,6 m2
Frequenza
[Hz]
Terzo di ottava
[dB]
50
63
80
100
125
160
200
250
315
400
500
630
500
1000
1250
1600
2000
2500
3150
4000
5000
33,7
29,3
33,5
28,2
29,1
31,8
33,3
35,1
40,1
42,0
45,6
49,3
53,6
61,7
73,8
75,3
79,5
82,0
84,0
84,6
83,4
Analisi ai sensi della ISO 717-1
Rw(CC) = 48 (-2; -6) dB
La determinazione si basa sui risultati misurati sul banco di prova, acquisiti nelle bande di un terzo di ottava.
MFPA Leipzig GmbH
Numero ordine: PS III/S-02-245
Lipsia, 29/10/02
Firma
[illeggibile]
Reparto isolamento acustico
Hans-Weigl.Str. 2b
04129 Lipsia
Tel. 0341/6582115
Pagina 28
8. PROTEZIONE ANTINCENDIO
Nella protezione antincendio, le PARETI IN LEGNO MASSICCIO presentano vantaggi
rispetto ad altri sistemi, quali ad esempio pilastri ed elementi prefabbricati in legno.
Il nucleo massiccio in legno della parete contribuisce ad accrescere la durata di resistenza al
fuoco. Si raggiungono senza problemi classi di resistenza al fuoco fino a F90, con possibilità
di ulteriore aumento mediante applicazione di opportuni rivestimenti.
Pagina 29
MFPA Leipzig GmbH
Ente di collaudo, controllo e
certificazione secondo il
regolamento edile regionale (SAC 02)
Reparto III
Fisica delle costruzioni/Protezione strutturale antincendio
Direttore:
Dipl. Phys. Ingolf Kotthoff
Team: reazione al fuoco di elementi costruttivi
RAPPORTO DI PROVA
N° PB III/B-03-157
del 22/10/03, 1° stesura
Richiedente:
MHM-Entwicklungs GmbH
Auf der Geigerhalde 41
D-87459 Pfronten-Weißbach
Oggetto:
prova di reazione al fuoco, ai sensi della DIN EN 1365 parte 1,
edizione ottobre 1999, di due pareti in legno massiccio, di
delimitazione, portanti, di 205 mm di spessore, con rivestimento
sul lato vano, per la determinazione della durata di resistenza al
fuoco in caso di sollecitazione al fuoco su un unico lato.
Redattori:
Dipl. Ing. C. Hertel, Dipl. Ing. (FH) S. Kutschera
Richiesta del 10/10/02
Sigla:
Arrivo campioni:
maggio 2003
Prelievo campioni:
il laboratorio di prova non dispone di indicazioni su un prelievo
d’ufficio
Identificativo:
nessuno
Data prova:
02/06/03, 30/07/03
-
Arrivo: 14/10/02
Il presente rapporto di prova è composto da 9 pagine e 3 allegati. Non sostituisce un
certificato di prova generale dell’ispettorato edile.
ll presente rapporto di prova può essere pubblicato solo in forma integrale. La pubblicazione,
anche di estratti, non è consentita se non previa autorizzazione scritta della MFPA Leipzig
GmbH.
Gesellschaft für Materialforschung und Prüfanstalt Registro delle imprese:
für das Bauwesen Leipzig mbH
Amministratori: Univ. Prof. Dr. Ing. Stefan Winter,
Dr. Ing. Frank Dehn, Dipl. Phys. Ingolf Kotthoff
N° di partita IVA:
Coordinate bancarie:
Sede: Hans-Weigel-Straße 2 b – 04319 Leipzig
Tel.:
+49 3 41/65 82 134 - 136
Fax:
+49 3 41/65 82 197
E-mail: [email protected]
pret. di Lipsia HRB 17719
DE 813200649
Sparkasse Leipzig
Conto n°: 1100 560 781
Cod. banca: 869 555 92
Pagina 30
1
Aspetti generali
In data 10/10/02 la MHM-Entwicklungs GmbH ha incaricato la MFPA Leipzig di sottoporre a
prova la struttura di una parete portante, la cosiddetta parete in legno massiccio. Dovevano
essere eseguite due prove con l’obiettivo di determinare la durata di resistenza al fuoco delle
pareti, ai sensi della DIN EN 1365 parte 1, edizione ottobre 1999.
2
Descrizione della struttura sottoposta a prova
Le pareti di 205 mm di spessore, sottoposte a prova, avevano le seguenti dimensioni:
larghezza x altezza = 3,00 m x 3,00 m. Erano composte da vari elementi, disposti come
indicato di seguito.
Nella zona inferiore della parete erano presenti, uno accanto all’altro, tre elementi in legno
massiccio, ciascuno di 100 cm di larghezza e 50 cm di altezza. Sopra di essi erano collocati
tre elementi, ciascuno di 100 cm di larghezza e 250 cm di altezza. Le superfici di contatto
degli elementi erano completamente ricoperte di uno strato di cera. Gli elementi in legno
massiccio, uniti testa a testa, erano collegati tra di loro mediante viti (WT-T-8.2x240)
formando un angolo di 45°.
L’elemento in legno prefabbricato era composto da 9 strati di tavole in abete rosso incrociate
con scanalature di scarico e superficie scanalata. I singoli strati erano assemblati mediante
chiodi in alluminio grippati.
La parete in legno massiccio era stata rivestita su di un lato con pannelli in cartongesso di 18
mm di spessore (dimensioni max. dei pannelli: larghezza x altezza = 1250 mm x 250 m). I
pannelli erano fissati mediante viti per avvitatrice rapida da 3,9 x 30 mm. La distanza di
fissaggio era di 625 mm in orizzontale e 250 mm in verticale. La distanza dal bordo era di
250 mm. Le teste delle viti e i giunti presenti tra i singoli pannelli erano stati ricoperti di
stucco di livellamento.
Ulteriori particolari costruttivi sono indicati nell’allegato 1.
2.1
Attacco parete
La struttura della parete non è stata fissata al telaio di prova. Le fessure verticali presenti tra
il telaio di prova e il bordo verticale del campione di prova sono state tutte impermeabilizzate
con lana minerale dello spessore di circa 25 mm (punto di fusione > 1000 °C).
2.2
Attacco copertura e piede
I campioni di prova sono stati installati testa a testa sul rialzo in blocco di calcestruzzo
presente nel telaio di prova e fissati con squadrette metalliche. Grazie all’introduzione del
carico nella testa della parete, la parete è sostenuta su entrambi i lati.
3
Preparazione della prova
I materiali non sono stati prelevati d’ufficio. La condizione di equilibrio tra gli elementi del
campione di prova è stata raggiunta il giorno della prova.
Il campione di prova è stato inserito all’interno di un telaio di prova (struttura massiccia con
un elevato peso specifico reale ai sensi della DIN EN 1363-1), messo a disposizione dal
laboratorio di prova.
Pagina 31
4
Valori dei campioni di prova e dei materiali di costruzione
Per la parete in legno massiccio sono valide le indicazioni, raccolte nell’allegato 2, relative
alla classificazione dei materiali di costruzione, al peso superficiale, al peso specifico reale,
al contenuto di umidità e allo spessore.
5
Allestimento ed esecuzione della prova
I campioni di prova descritti nella sezione 2 sono stati inseriti come pareti sostenute su
entrambi i lati davanti all’apertura utile di un forno per incendio parete (larghezza x altezza =
3,00 x 3,00 m) in qualità di delimitazione verticale. Nel primo esperimento il rivestimento
conduceva alla zona dell’incendio, nel secondo esperimento si trovava sul lato non
interessato dalle fiamme del campione di prova. Il carico dei campioni di prova era di 140
kN/m. Tenendo conto del carico applicato, si determina un tensionamento pari a 0,68 N/mm2.
La prova di incendio è stata eseguita ai sensi della DIN EN 1365 parte 1, edizione ottobre
1999.
A dimostrazione delle temperature raggiunte nella zona dell’incendio, erano stati installati 6
termometri piatti ai sensi della norma DIN EN 1363-1, sezione 4.5.1.1 ad una distanza di 100
mm dal campione di prova. Tramite tali termometri veniva controllata la temperatura della
zona dell’incendio. Tutte le temperature della zona dell’incendio sono state misurate e
registrate ad intervalli di 5 sec.
La pressione nella zona dell’incendio è stata misurata ai sensi della DIN EN 1363-1, sezione
4.5.2 mediante un misuratore Dosch, all’altezza del bordo superiore del campione di prova.
Per la misurazione delle temperature sul lato opposto al fuoco del campione di prova sono
stati utilizzati 14 termoelementi NiCr-Ni, Ø12 mm. La posizione dei punti di misurazione è
indicata nell’allegato 1.
Per la misurazione della deformazione sono stati installati sensori di spostamento lineare
potenziometrici in tre diversi punti a metà altezza della parete e sui due angoli superiori.
Anche la posizione dei sensori di spostamento lineare è indicata nell’allegato 1.
6
Risultati della prova e osservazioni
Le temperature misurate durante le prove di incendio nella zona dell’incendio e le
deformazioni rilevate dei campioni di prova sono rappresentate graficamente nell’allegato 3.
Le osservazioni emerse durante le prove di incendio sono visibili nella tabella 1 e nella
tabella 2.
Tabella 1:
osservazioni emerse durante la prova di incendio del giorno 02/06/03
(esperimento 1)
Minuti della
Osservazioni emerse durante la prova
Lato delle
prova
(comparsa di fiamme sul lato rivestito del campione osservazioni
(min:sec)
di prova)
-20:00
Carico
00:00
Inizio prova: >50 °C
04:30
I pannelli in cartongesso risultano di colore nero
F
05:00
La carta si stacca
F
11:00
Le viti risultano allentate
F
16:00
Fuoriuscita di fumo dal giunto 1, accanto al punto di
F
misurazione 4
Pannello in cartongesso consumato nella zona delle viti
(incrinatura verticale)
Pagina 32
Minuti della
prova
(min:sec)
25:00
36:00
36:30
39:00
41:00
49:00
52:00
54:00
55:00
59:30
60:00
63:00
65:00
79:00
91:00
Osservazioni emerse durante la prova
(comparsa di fiamme sul lato rivestito del campione
di prova)
Fuoriuscita di fumo da diversi buchi derivanti dai nodi
Leggera fuoriuscita di fumo anche dal giunto 1
La zona dell’incendio inizia a riempirsi sempre più di
fumo
Il giunto orizzontale dei pannelli inizia a consumarsi in
corrispondenza della giunzione
Anche il pannello sembra bruciare (ved. ETK)
Il giunto orizzontale dei pannelli si allarga leggermente
Il lato del giunto 1, interessato dalle fiamme, ha una
larghezza di circa 15 mm
Tutti i giunti assumono una colorazione che va dal
marron scuro al nero
L’angolo di un pannello in cartongesso si stacca e si
piega verso il basso
Parti dei pannelli cadono
La fuoriuscita di fumo dal giunto 1 aumenta leggermente
Circa il 50% del pannello in cartongesso sinistro è
caduto; il legno è carbonizzato
Il terzo superiore del pannello in cartongesso centrale è
caduto
La fuoriuscita di fumo dal giunto 1 si intensifica
Altre parti del pannello in cartongesso centrale sono
cadute (ora circa il 50%)
Sviluppo estremamente intenso del fumo nella zona
dell’incendio (ostacolo alla visibilità)
Eseguito test del batuffolo di ovatta: test negativo
Eseguito test del batuffolo di ovatta: test negativo
Obiettivo della prova raggiunto, interruzione della prova
Lato delle
osservazioni
FA
F
F
F
F
F
F
FA
F
FA
F
F
FA
FA
Tabella 2:
osservazioni emerse durante la prova di incendio del giorno 30/07/03
(esperimento 2)
Minuti della
Osservazioni emerse durante la prova
Lato delle
prova
(comparsa di fiamme sul lato non rivestito del
osservazioni
(min:sec)
campione di prova)
-20:00
Carico
00:00
Inizio prova: >50 °C
02:00
Sviluppo medio del fumo
F
11:30
Primo strato di tavole carbonizzato
F
30:00
Consumo continuo
F
55:00
Intenso sviluppo di fumo
F
91:00
Obiettivo della prova raggiunto, interruzione della prova
Si sono consumati 4-5 strati di tavole.
*)
F = lato fuoco FA = lato esterno
Nota relativa alla prova del 30/07/03:
a causa di conseguenze dell’incendio non previste non è stato possibile azionare i dispositivi
di comando necessari, pertanto la pressione presente nella zona dell’incendio è talvolta
risultata inferiore alla pressione ammessa (ved. allegato 3). Poiché la struttura sottoposta a
prova è un elemento costruttivo massiccio, la pressione nella zona dell’incendio non ha alcun
effetto significativo sulla resistenza al fuoco della struttura.
Pagina 33
Il risultato della prova, nonostante questa deviazione dalla DIN EN 1363-1: 1999,
rimane valido.
7
Riepilogo dei risultati della prova, confronto con i requisiti e conclusioni
7.1
Riepilogo dei risultati della prova e confronto
In data 02/06/03 e 30/07/03 è stata sottoposta alla prova di reazione al fuoco, ai
sensi della DIN EN 1365 parte 1, la parete in legno massiccio descritta nella sezione
2 del presente rapporto, per la determinazione della durata di resistenza al fuoco in
caso di sollecitazione al fuoco su un unico lato. I risultati più importanti della prova
sono riprodotti nella tabella 3.
Tabella 3: risultati della prova di resistenza al fuoco (ved. pagina successiva)
Pagina 34
Tabella 3:
risultati della prova di resistenza al fuoco
Risultati dalla prova
Riferimento alla Criterio
Descrizione
Campione di prova
norma
1
Dati ai sensi
sostenuto su
della
entrambi i lati
DIN EN 1363
parte 1
edizione 1999
Sezione
11.1
Conservazione della Carico max. prec.
q = 140 kN/m
Portata
portata sotto carico
Mantenimento
> 91 min
portata superiore a
Rispetto dei valori
valori max.
limite
determinati
- dello
schiacciamento
verticale
nessuno
C = h/100 = 30 mm C =
- della velocità di
schiacciamento
schiacciamento
dC/dt = 3 h/1000 = 9
mm/min
dC/dt =
11.2
Ignizione di un
Momento della
Delimitazione
batuffolo di ovatta
comparsa
vano
Penetrazione di uno (minuto di prova)
spessimetro
e/o larghezza della
fessura superiore a
d = 6 mm
d = 25 mm
formazione di
fiamme continua
11.3
Rispetto degli
Durata della prova 30 60 90 91
Coibentazione
aumenti di
in min:
temperatura
ammessi sul lato
Valore medio del 0,5 1,5 2
2,2
opposto al fuoco
punto
di
rispetto alla
misurazione 1-5 in
temperatura iniziale [K]
Valore medio max.
Valore
singolo 14 25 26 26
amm. = 140 K
max. misurato in
Valore singolo max. [K] sul punto di
amm. = 180 K
14 14 14 14
misurazione:
12.1
Altri dati
Temperatura
ambiente
Pressione
nella
zona dell’incendio
Inflessione max.
- momento
- punto di
misurazione
- dimensioni
Sviluppo del fumo
Comparsa di gas
infiammabili
sul
lato opposto
Campione di prova
2
sostenuto su
entrambi i lati
q = 140 kN/m
> 91 min
nessuno
schiacciamento
-
30
60
90
91
1,6 2,4 4
4
3
5
12
13
13
6
12
12
24 °C
20 °C
circa 20 Pa
circa 12-20 Pa
20° minuto di prova 87° minuto di
WS 4
prova
WS 4
2 mm
4 mm
da intenso a estremamente intenso
compaiono gas infiammabili dopo
- min
- min
Pagina 35
I criteri delle prestazioni ai sensi della DIN EN 1365 parte 1 erano garantiti per l’arco
di tempo indicato di seguito:
Tabella 4: rispetto dei criteri di rendimento
Criterio di prestazione
Criterio rispettato relativamente a
Delimitazione vano
nessuna ignizione del batuffolo di ovatta per tutta la durata della prova pari a 91
min
nessuna ampiezza della fessura > 6 mm/ test non eseguito
nessuna penetrazione di uno spessimetro
nessuna formazione di fiamme continua
per tutta la durata della prova pari a 91
min
7.2
Conclusioni
Sulla base dei risultati della prova raggiunti, indicati nella tabella 3 e nella tabella 4,
per la parete in legno massiccio di 205 mm di spessore, sottoposta a sollecitazione al
fuoco su un unico lato, risulta una durata di resistenza al fuoco pari a 91 minuti.
7.3
Campo di applicazione diretta
I risultati della prova di resistenza al fuoco sono direttamente trasferibili a esecuzioni
simili, nelle quali vengono apportate una o più delle modifiche indicate di seguito pur
continuando a soddisfare i requisiti della corrispondente norma sul dimensionamento
relativamente a rigidità e stabilità. Non sono ammesse ulteriori modifiche.
- Riduzione dell’altezza della parete
- Ampliamento dello spessore della parete
- Ampliamento dello spessore del rivestimento dei pannelli in cartongesso
- Ampliamento del numero di giunti orizzontali
- Riduzione del carico applicato
In Germania il presente rapporto di prova non sostituisce tuttavia il certificato di
utilizzabilità necessario in base ai regolamenti edilizi nazionali (certificato di prova
generale dell’ispettorato edile).
7.4
Osservazione conformemente alla DIN EN 1363-1, par. 12.1
Il presente rapporto di prova descrive dettagliatamente il procedimento di montaggio,
le condizioni di prova e i risultati, raggiunti con l’elemento costruttivo specifico qui
descritto, dopo essere stato sottoposto al procedimento di prova indicato nella DIN
EN 1365-1. Qualsiasi deviazione sostanziale relativamente alle dimensioni, ai
particolari della struttura, ai carichi, alle condizioni di tensionamento, alle condizioni
generali, fatta eccezione per le deviazioni ammesse nel procedimento di prova
interessato per il campo di applicazione diretta, non è coperta dal presente rapporto
di prova.
Pagina 36
Per la peculiarità delle prove della durata di resistenza al fuoco e per le conseguenti
difficoltà nella quantificazione dell’incertezza nella misurazione della durata stessa,
non è possibile indicare un grado di precisione determinato del risultato.
Lipsia, 22/10/03
Dipl. Phys I. Kotthoff
Dr. Ing. W. Jank
Direttore
Responsabile laboratorio Responsabile team
di prova
Dipl. Ing. C. Hertel Dipl.Ing. (FH) S. Kutschera
Redattore
Indice allegati, ved. pag. 9
Pagina 37
Pagina 38
9. PROTEZIONE CONTRO IL VENTO E LE
CORRENTI D’ARIA
La protezione contro il vento e le correnti d’aria dell’involucro interno dell'edificio è
importante per il bilancio energetico della struttura.
Nelle PARETI IN LEGNO MASSICCIO non sono necessari piani d’installazione, manti
protettivi e collanti.
Secondo la misurazione della protezione contro le correnti d’aria eseguita dall'Istituto
Superiore di Kempten (Prof. Ing. Martin Müller), già un elemento di parete non rivestito
presenta una permeabilità di soli 0,8 m3/m2 h.
Pagina 39
Protezione contro correnti d’aria
Questo concetto venne introdotto per la prima volta nel regolamento in materia di protezione
termica del 1995, valutato come rilevante per il consumo energetico di un edificio e con un
fattore di calcolo di 0,8 ricambi d’aria/ora. Nel bilancio delle perdite di calore, ciò significava
che le perdite di calore calcolate degli elementi strutturali erano più o meno uguali a quelle
derivanti da questo fattore di calcolo dell’aerazione di recente introduzione. Nello stesso
tempo veniva raccomandato di ottimizzare gli edifici con una prova di protezione contro le
correnti d’aria (ad es. il test BlowerDoor), che ne dimostrasse l’effettiva tenuta.
Il regolamento EnEV 2002 ha accolto questi criteri, sviluppandoli ulteriormente. Poichè si era
presupposto lo stato dell’arte come indubbiamente migliore e dato che si raccomandava di
applicare nuove tecniche a fini di risparmio energetico, i fattori di calcolo delle perdite
vennero ridotti e si distinse ulteriormente tra edifici con aerazione mediante finestre o ad
aerazione controllata.
I requisiti di tenuta dell’edificio sono stati definiti nella DIN 4108. Il relativo metodo di
misura è stato descritto chiaramente nella DIN 13829. Il valore misurato è calcolato alla
pressione di 50 Pa, quindi in condizioni di vento corrispondenti a una tempesta.
Secondo tale principio, un edificio con aerazione mediante finestre deve presentare un valore
misurato n50 = 3,00 ricambi d’aria/h, un edificio con impianto d’aerazione controllata un
valore n50 = 1,50 ricambi d’aria/h. Chi fa eseguire la misurazione nell’edificio aerato
mediante finestre e quindi non raggiunge sicuramente i valori nominali, può già tenerne conto
come bonus nel bilancio termico effettivo. Negli edifici dotati di aerazione controllata, è
d’obbligo la prova mediante misurazione.
Il sistema MHM è composto da 3 importanti livelli
• Tenuta all’aria = pannelli in cartongesso e argilla, sigillatura con apposita malta per
legno
finestre, porte e aperture nelle pareti
• Struttura = parete in legno massiccio, inclusi componenti tecnici montati
• Tenuta al vento = sistema d’isolamento in fibra naturale pressata con intonaco o Isoroof ,
malta per legno.
E’ possibile il rispetto dei valori di ermeticità alle correnti d’aria richiesti ai sensi del
EnEV per edifici con pareti in legno massiccio con e senza impianto di aerazione.
Come per tutte le più comuni costruzioni edili, è necessario, nonchè previsto espressamente
dalla norma, affidare a tecnici specializzati l’esecuzione di tali protezioni contro le correnti
d’aria, effettuando una dettagliata pianificazione, indicendo appalti e prevedendo un adeguato
monitoraggio in cantiere, nonchè garantendo la responsabilità delle imprese esecutrici.
La molteplicità delle varianti costruttive di PARETI IN LEGNO MASSICCIO presenti su
Internet e trattate nel presente manuale forniscono ai progettisti e agli artigiani informazioni
estremamente dettagliate in relazione alla posizione e al tipo de piani di tenuta.
Gli edifici con pareti in legno massiccio, realizzati da artigiani esperti nell'esecuzione di
costruzioni a basso consumo energetico sulla base di tali informazioni dettagliate,
raggiungono valori di tenuta alle correnti d’aria n50 >= 1,10 1/h, soddisfacendo fin
dall’inizio i maggiori requisiti degli edifici con impianti di aerazione, senza dover
apportare miglioramenti successivi !
Pagina 40
Protezione contro il vento
Tutti i materiali isolanti porosi e a diffusione aperta raggiungono il proprio valore di
conduttività termica, misurato ai sensi della norma, soltanto grazie a un rivestimento applicato
su tutti i lati, come minimo a tenuta di vento, meglio se a tenuta d’aria.
Quanto maggiore è la tenuta d’aria dell’involucro esterno, a livello superficiale ma soprattutto
su facciate, intradossi e parapetti, quanto minore è l’effetto esercitato dai punti deboli della
struttura, dovuti a fresature interne, forature, ecc., sulla capacità di tenuta alle correnti d'aria
dell’intera struttura.
Per le PARETI IN LEGNO MASSICCIO si raccomanda di applicare un metodo analogo a
quello che oggi dovrebbe già essere uno standard per le costruzioni massicce monolitiche.
L’elevata protezione contro il vento del sistema MHM viene garantita dalle pareti stesse, in
abbinamento con pannelli idrorepellenti in fibra di legno pressata montati sul lato esterno e
una sigillatura completa di facciate, intradossi e parapetti con la malta per legno
appositamente messa a punto per queste pareti.
Numerosi studi preliminari condotti presso l’Istituto Superiore di Kempten, sezione
Ingegneria meccanica, laboratorio per le tecniche di misurazione delle correnti, sotto la
direzione e la valutazione del Prof. Dr. Ing. Martin Müller, hanno portato allo sviluppo
dell’attuale struttura in PARETI IN LEGNO MASSICCIO.
Pagina 41
Pagina 42
10. PROTEZIONE TERMICA
La trattazione della protezione termica delle PARETI IN LEGNO MASSICCIO si
suddivide nelle seguenti sezioni:
1. Clima abitativo
2. Protezione termica
3. Protezione contro l’umidità
Pagina 43
1.Clima abitativo
Capacità di accumulo di calore
L’elevata capacità di accumulo di calore di un componente strutturale produce un ambiente
con clima equilibrato, poichè impedisce rapidi sbalzi termici (giorno-notte, effetti
atmosferici). Il clima abitativo nelle case a basso consumo energetico ai sensi del EnEV
2002 viene sensibilmente influenzato dalla capacità degli elementi di accumulare calore.
Le PARETI MHM spesse sono pertanto raccomandabili proprio per il settore degli edifici nei
quali la struttura massiccia monolitica ha il proprio fulcro. Per quanto riguarda la capacità di
accumulo di calore, le PARETI IN LEGNO MASSICCIO presentano caratteristiche
considerevolmente superiori rispetto a strutture paragonabili in muratura.
Da quanto riportato nella seguente tabella risulta evidente che una PARETE MHM di 34 cm
di spessore, con rivestimento interno ed esterno, presenta una capacità di accumulo del calore
superiore del 17% rispetto a una parete di mattoni leggeri forati verticalmente, con valore di
isolamento termico paragonabile, intonacata su entrambi i lati e di 36,5 cm di spessore.
Rispetto a una parete di mattoni forati verticalmente di 24 cm di spessore, con un sistema di
isolamento termico totale PS di 10 cm, anch’essa con valore di isolamento termico
paragonabile, la PARETE MHM risulta addirittura migliore del 42 %.
b) Differenza di fase
La differenza di fase è l'intervallo che intercorre tra la comparsa della temperatura massima
sulla superficie esterna di un elemento strutturale e il raggiungimento della temperatura
massima sul lato interno. Essa è indipendente dalla capacità di accumulo di calore del
materiale. Un valore elevato > 12 ore è importante per la protezione termica estiva, in
quanto impedisce il rapido impatto delle alte temperature.
A causa dell’elevata capacità di accumulo di calore del legno, le PARETI IN LEGNO
MASSICCIO, con struttura monolitica e un sistema di isolamento termico totale, se la cavano
molto meglio rispetto alle strutture in mattoni. La differenza di fase di tutte le varianti di
PARETI IN LEGNO MASSICCIO è superiore a 12 ore, nelle pareti di riscontro riportate in
tabella persino superiore a 24 ore. I valori delle pareti in mattoni presi a confronto sono
inferiori del 13% o del 65 %.
Per quanto riguarda la differenza di fase colpisce il fatto che le PARETI IN LEGNO
MASSICCIO di minore spessore, con maggiori caratteristiche isolanti, presentano capacità di
accumulo del calore e differenza di fase praticamente uguali. Ciò è dovuto senz’altro agli
straordinari valori U, ma anche al sistema isolante in fibra naturale pressata, presente nelle
PARETI IN LEGNO MASSICCIO (ad es. della Ditta Doser, della Ditta Unger- Diffutherm
ecc.).
La differenza di fase di una PARETE IN LEGNO MASSICCIO da 34, con pannelli portanti
per intonaco da 2 cm, è in questo caso di 26,6 ore, rispetto a una PARETE IN LEGNO
MASSICCIO da 25 e 10 cm, con una differenza di fase di 24,1 ore. Anche in questo caso si
rilevano valori sensibilmenti migliori ai livelli elevati, per valori di isolamento termico ancora
notevolmente migliorati.
Pagina 44
Pagina 45
c) Accumulo di umidità
Le superfici assorbenti fungono da isolanti nei confronti delle variazioni dell’umidità relativa
dell’aria. Le superfici con rivestimento in cartongesso e gli intonaci in gesso e calce si
comportano in modo analogo, vale a dire riducono i forti sbalzi d’umidità, come ad esempio
quelli che si verificano normalmente nelle stanze da bagno.
Le straordinarie caratteristiche di assorbimento dell’umidità e di regolazione climatica delle
PARETI IN LEGNO MASSICCIO possono essere ulteriormente migliorate utilizzando
materiali costruttivi igroscopici paragonabili, come ad esempio pannelli e intonaci in argilla.
L’umidità delle PARETI IN LEGNO MASSICCIO varia soltanto in misura estremamente
ridotta nel corso dell’anno (periodi di condensa ed evaporazione). Ciò è dovuto alle
caratteristiche marcatamente igroscopiche del legno, che è in grado di assorbire rapidamente
l’umidità e, grazie alle forme costruttive a diffusione aperta oggi piuttosto comuni, di
rilasciarla altrettanto rapidamente verso l’interno o l’esterno a seconda delle condizioni
climatiche. La migliore dimostrazione di questo cuscinetto climatico sono i vetri delle finestre
e gli specchi nelle stanze da bagno, che praticamente non si appannano.
d) Comfort
La temperatura delle superfici che racchiudono l’ambiente riveste un ruolo centrale per un
clima gradevole all’interno dell’abitazione. Con l’incremento delle temperature delle superfici
si riducono i requisiti della temperatura dell’aria ambiente.
I valori di isolamento termico delle PARETI IN LEGNO MASSICCIO, al di sopra della
media, garantiscono temperature elevate sulle superfici delle pareti e quindi un clima
estremamente piacevole. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che il comfort degli
ambienti realizzati con PARETI IN LEGNO MASSICCIO permane anche in caso di
temperature interne inferiori a quelle normalmente presenti, con conseguente ulteriore
risparmio energetico. Poichè tuttavia le sensibilità alla temperatura è estremamente
soggettiva, anche la gamma di sensazioni piacevoli è molto ampia. Le PARETI IN LEGNO
MASSICCIO soddisfano completamente le singole esigenze nell’ambito sopra descritto. La
temperatura superficiale delle pareti riportate nelle tabelle è compresa tra 18 e 19,5°C, a
seconda del valore U della parete. In tal modo il clima gradevole delle abitazioni realizzate
con PARETI IN LEGNO MASSICCIO si attesta nel range ottimale, adatto a qualsiasi
utilizzatore, compreso tra 17 e 25°C di temperatura ambiente.
Pagina 46
2. Protezione termica
Il regolamento in materia di risparmio energetico introdotto nella Repubblica Federale tedesca
il 1.02.2002, in breve EnEV, prescrive la realizzazione di abitazioni a basso consumo
energetico.
Il termine utilizzato in Germania di abitazione a basso consumo energetico si riferisce a un
edificio con fabbisogno termico effettivo di circa 70 KWh/m².a, indipendentemente dalla sua
forma e dimensioni.
Poichè nel EnEV si tiene conto anche del fabbisogno di acqua calda e dell’energia primaria
complessivamente consumata per la produzione per uso domestico, i valori del EnEV sono
paragonabili, anche se solo in parte, a quelli definiti nei regolamenti in materia di protezione
termica o alle procedure di calcolo nei nostri paesi limitrofi di lingua tedesca.
L’abitazione a basso consumo energetico sopra definita presenta, secondo il calcolo
completo riportato nel EnEV un fabbisogno massimo ammesso di energia primaria di
circa 120 KWh/m².a
Partendo dalle possibilità di calcolo del EnEV sono state create nuove forme di edifici ad
efficienza energica, promossi con considerevoli mezzi dalla banca KfW (Istituto di credito per
la Ricostruzione).
L’abitazione a risparmio energetico 60 ha ad es. un fabbisogno massimo ammesso di
energia primaria di 60 KWh/m².a.
Il fabbisogno termico effettivo confrontabile dell’edificio è pari a circa 40 KWh/m².a, a
seconda del tipo di energia utilizzata. Il sostegno finanziario da parte del KfW è pari a circa
3000.- Euro/a.
L’abitazione a risparmio energetico 40 ha un fabbisogno massimo ammesso di energia
primaria di 40 KWh/m².a.
Il fabbisogno termico effettivo confrontabile dell’edificio è pari a circa 25-30 KWh/m².a, a
seconda del tipo di energia utilizzata. Il sostegno finanziario da parte del KfW è pari a circa
10.000.- Euro/a.
In abbinamento con altri elementi costruttivi di pari valore, impiegati nella realizzazione di
tetti, solai, pareti interne per zone termiche e finestre di alta qualità (valori U del vetro
compresi tra 1,10 e 0,70 W/m².K), le strutture presentate eseguite con PARETI IN LEGNO
MASSICCIO soddisfano tutti i requisiti degli edifici, dall’abitazione a basso consumo
energetico alle varie forme di strutture a risparmio energetico, fino ad arrivare alle costruzioni
passive.
Il primo edificio costruito nella Repubblica federale tedesca con PARETI IN LEGNO
MASSICCIO rispettava i requisiti di un’abitazione a risparmio energetico 40, vale a
dire ha ricevuto le sovvenzioni previste per le costruzioni passive!
( Edificio Fickler - spessore pareti 36 cm + 9 cm di isolamento in fibra naturale pressata
Pavatex, facciata in intonaco o legno,
impiantistica pompa di calore compatta Effiziento con aerazione controllata e grande
impianto solare)
Pagina 47
3. Protezione contro l’umidità
Con protezione contro l’umidità di elementi costruttivi si intendono, in primo luogo, le
caratteristiche fisiche strutturali degli elementi nel corso dell’anno. La norma DIN 4108
prescrive in tal caso condizioni che, in combinazione con diversi metodi di calcolo (ad es.
metodo Glaser), possono rappresentare la presenza di vapore nei componenti costruttivi in
inverno (periodo di condensa) e la loro evaporazione in estate (periodo di evaporazione).
Condizione per il calcolo è che la rugiada presente in inverno possa evaporare completamente
in estate e che l’umidità dell’elemento costruttivo non aumenti più del 3% o 5 % di umidità
rel. del legno per effetto della presenza di rugiada.
Come illustrato nelle tabelle, le PARETI IN LEGNO MASSICCIO di tutti gli spessori e in in
tutti gli isolamenti prescelti (isolamento a fibra di legno pressata, senza fogli) si comportano
in modo assolutamente positivo, vale a dire non vi è alcuna presenza di rugiada dovuta alla
diffusione di umidità attraverso la parete. La grande massa di legno delle PARETI IN
LEGNO MASSICCIO è oggi in grado di assorbire l’umidità e di deviarla nella
sopraelevazione o, tramite il sistema a fibre naturali pressate a diffusione aperta, all’ambiente
circostante.
Pagina 48
MFPA Leipzig GmbH
Ente di collaudo, controllo e
certificazione secondo il
regolamento edile regionale (SAC 02)
Reparto III
Fisica delle costruzioni/Protezione strutturale antincendio
Direttore:
Dipl. Phys. Ingolf Kotthoff
Team: isolamento termico e protezione dall’umidità
VERBALE DI PROVA
N° PP III/W-03-018
1a Stesura del 08/04/03
Committente:
MHM-Entwicklungs GmbH
Auf der Geigerhalde 41
87459 Pfronten-Weißbach
Richiesta:
determinazione della termoconduttività, ai sensi della DIN 52 612, di
una parete in legno massiccio senza rivestimento
Arrivo campioni:
19/02/03
Identificativo:
campione 1 e 2 senza rivestimento
campione 3 e 4 senza rivestimento con inserto a diffusione aperta
Data prova:
dal giorno 27/02 al giorno 22/03/03
Il presente verbale di prova è composto da 3 pagine.
Il verbale di prova può essere pubblicato solo in forma integrale. La pubblicazione, anche di estratti, è
ammessa esclusivamente previa autorizzazione scritta della MFPA Leipzig GmbH.
Gesellschaft für Materialforschung und Prüfanstalt Registro delle imprese:
für das Bauwesen Leipzig mbH
Amministratori: Univ. Prof. Dr. Ing. Stefan Winter,
Dr. Ing. Frank Dehn, Dipl. Phys. Ingolf Kotthoff
N° di partita IVA:
Coordinate bancarie:
Sede: Hans-Weigel-Straße 2 b – 04319 Leipzig
Tel.:
+49 3 41/65 82 132
Fax:
+49 3 41/65 82 181
E-mail: [email protected]
pret. di Lipsia HRB 17719
DE 813200649
Sparkasse Leipzig
Conto n°: 1100 560 781
Cod. banca: 869 555 92
Pagina 49
Termoconduttività ai sensi della DIN 52612-T01-79-A
Materiale sottoposto a prova (descrizione):
Parete in legno massiccio in
presenza di un’umidità del
legno pari a circa 8 M%
Campioni 1 e 2 senza
spessore, campioni 3 e 4 con
spessore a diffusione aperta
Apparecchio di prova: quadriba 52612
Dati relativi ai campioni:
Lunghezza
Larghezza
Spessore a installazione avvenuta
Peso specifico reale a secco
Contenuto di umidità prima della prova
Clima di stoccaggio:
Luogo di stoccaggio:
Unità di misura
mm
mm
mm
kg/m3
M%
1
500
500
205
411
8
Campione
2
3
500
500
500
500
206
206
414
423
8
8
23 °C / 45% umidità relativa
climatizzatore fino al raggiungimento dell’umidità di
compensazione
Valori misurati:
Numero
misurazione
1
2
3
1
2
3
Temperatura
media della
superficie del
campione sul
lato piastra di
riscaldamento
Temperatura
media della
superficie del
campione sul
lato piastra di
raffreddamento
Differenza
media di
temperatura
Temperatura
media del
campione
Termoconduttività
media
[°C]
14,33
24,43
33,31
13,32
23,55
33,12
[°C]
3,96
12,83
21,76
3,91
12,78
21,70
[K]
10,37
11,60
11,55
9,41
10,77
11,42
[°C]
9,15
18,63
27,54
8,62
18,17
27,41
[W/(m*K)]
0,0931
0,1021
0,1076
0,1003
0,1043
0,1182
Pagina 50
4
500
500
203
411
8
Termoconduttività:
Campione n°
Termoconduttività
con temperatura
media di 10 °C
λ10
[W]
m*K
Campione 1, 2
Campione 3, 4
0,0943
0,1000
Valore del
λ10
materiale inerte ai con valore del
sensi della DIN V
materiale inerte Z
4108-4 Tabella A.3.
λz
z
[W]
m*K
assente
assente
-
Nota:
i campioni sono stati misurati in base ad un contenuto definito di umidità, in modo da
non dover tener conto di un eventuale materiale inerte.
Durante la misurazione, i campioni 1 e 2 hanno perso circa il 2 percento di peso sotto
forma di umidità, pertanto presentano un valore di termoconduttività inferiore
all’aspettativa.
Pagina 51
Pagina 52
11. MALTA PER LEGNO
La malta per legno è una miscela completamente ecologica di
CERA, OLIO DI GIRASOLE E SEGATURA.
L’impiego di malta per legno nelle PARETI IN LEGNO MASSICCIO rende gli elementi
idrorepellenti, proteggendoli dalle intemperie durante il trasporto e il montaggio. Su tutte le
facciate viene applicata malta per legno. Gli elementi si inseriscono perfettamente l’uno
nell’altro.
Il rivestimento delle facciate consente inoltre di ottimizzare il “valore U”, poiché in tal modo
si chiudono le rigature delle singole tavole e nelle cavità così creatasi si formano strati d’aria.
Pagina 53
Pagina 54
12. PROTEZIONE DEL LEGNO
Le nostre PARETI IN LEGNO MASSICCIO vengono realizzate senza alcuna protezione
chimica. Grazie all’”essiccazione termica” < 14% nonché alla struttura a diffusione aperta, si
esclude senz’altro l’attacco di funghi.
La norma DIN 68800, T2 introdotta nel 1997 per motivi di sorveglianza dei lavori edili, vieta
espressamente l’impiego di protezioni chimiche per il legno all’interno delle abitazioni e
richiede per tutti gli altri settori l’evidenza della sua necessità.
E’ importante verificare fin dalla progettazione dell’edificio che tale disposizione venga
rispettata. In tal modo si garantisce la realizzazione di un prodotto che durerà nel tempo e nel
quale è possibile abitare in modo sano e piacevole senza respirare veleni.
Pagina 55
Pagina 56
13. PROTEZIONE DALLE RADIAZIONI
La PARETE IN LEGNO MASSICCIO elimina l’ingresso di elettrosmog e di radiazioni ad
alta frequenza (ponti e trasmettitori radio).
Si crea una zona schermata (settore di protezione) all’interno delle quattro pareti, con
maggiore sicurezza per gli abitanti.
La perizia del Prof. Dipl.-Ing. P. Pauli, dell’Universität der Bundeswehr München, Tecniche
HF, microonde e radar, conferma queste straordinarie caratteristiche.
Pagina 57
Prof. Dipl.-Ing. P. Pauli
Universität der Bundeswehr München
Tecniche HF, microonde e radar
Pagina 1
85577 Neubiberg, 28.03.2003
Werner-Heisenberg-Weg 39
Tel. + Fax. +49 (0) 89/6004-3690
Perizia
Committente:
MHM Massivholzmauer Entwicklungs GmbH
Auf der Geigerhalde 41
87459 Pfronten-Weißbach
Oggetto da misurare:
Parete il legno massiccio spessore 34,5 cm assemblata con
chiodi in alluminio grippati
Ordine:
Misurazione dell’attenuazione dello schermo contro onde
elettromagnetiche nel range di frequenza compreso tra 200
MHz e 10 GHz
Base della prova:
Norma IEEE 299-1997, apparecchiatura di misura identica alla
norma MIL 285 e alla VG 95 370, Parte 15, metodo KS 03 S
Data delle misurazioni:
24.03.2003
Composizione:
4 pagine di testo, 4 verbali di misurazione nei 2 allegati e un
verbale di riferimento per la lettura della frequenza sulle linee
del quadro.
Risultato:
La pareti in legno massiccio con spessore di 34,5 cm sono state
esaminate con onde elettromagnetiche polarizzate verticalmente
e orizzontalmente nel campo di frequenza compreso tra 200
MHz e 10 GHz.
Nel corso di tale esame si è evidenziato che, per questa parete di legno relativamente spessa,
in cui il tavolame è assemblato mediante chiodi in alluminio grippati, non è stato possibile
rilevare alcuna differenza di attenuazione tra le onde polarizzate verticalmente e
orizzontalmente.
I chiodi in alluminio grippati di 55 mm di lunghezza non presentano nessun effetto negativo
sulle caratteristiche di attenuazione delle pareti in legno massiccio. Al contrario: Come
definito da misurazioni comparative condotte in precedenza su una parete assemblata
mediante tasselli per legno, la riflessione delle onde è stata relativamente amplificata dai
chiodi di metallo, migliorando così l’attenuazione dello schermo.
Nel range di frequenza della rete D (900 MHz), per la parete in legno di 34,5 cm di spessore il
valore di attenuazione dello schermo era di circa 7 dB. Ciò significa l’attenuazione dell’80%
della potenza irradiata, con il passaggio del solo 20%.
Nella rete E, DECT e UMTS (1800 – 2000 MHz), vengono raggiunti circa 13 dB di
schermatura, vale a dire il 95% della densità di flusso di potenza viene schermato, il 5% viene
lasciato passare.
Neubiberg, 28.03.2003
Prof. Dipl.-Ing. P. Pauli
Prof. Dipl.-Ing. P. Pauli
Prof. Dipl.-Ing. P. Pauli
85577 Neubiberg, 28.03.2002
85577 Neubiberg, 28.03.03
Pagina 58
Universität der Bundeswehr München
Tecniche HF, microonde e radar
Werner-Heisenberg-Weg 39
Tel. + Fax. +49 (0) 89/6004-3690
Pagina 1
Perizia
Committente:
MHM Massivholzmauer Entwicklungs GmbH
Auf der Geigerhalde 41
87459 Pfronten-Weißbach
Oggetto da misurare:
Parete il legno massiccio spessore 34,5 cm assemblata
con chiodi in alluminio grippati
Ordine:
Misurazione dell’attenuazione dello schermo contro
onde elettromagnetiche nel range di frequenza compreso
tra 200 MHz e 10 GHz
Base della prova:
Norma IEEE 299-1997, apparecchiatura di misura
identica alla norma MIL 285 e alla VG 95 370, Parte 15,
metodo KS 03 S
Data delle misurazioni:
24.03.2003
Composizione:
4 pagine di testo, 4 verbali di misurazione nei 2 allegati
e un verbale di riferimento per la lettura della frequenza
sulle linee del quadro.
Risultato:
La pareti in legno massiccio con spessore di 34,5 cm
sono state esaminate con onde elettromagnetiche
polarizzate verticalmente e orizzontalmente nel campo
di frequenza compreso tra 200 MHz e 10 GHz.
Nel corso di tale esame si è evidenziato che, per questa parete di legno relativamente spessa,
in cui il tavolame è assemblato mediante chiodi in alluminio grippati, non è stato possibile
rilevare alcuna differenza di attenuazione tra le onde polarizzate verticalmente e
orizzontalmente.
I chiodi in alluminio grippati di 55 mm di lunghezza non presentano nessun effetto negativo
sulle caratteristiche di attenuazione delle pareti in legno massiccio. Al contrario: Come
definito da misurazioni comparative condotte in precedenza su una parete assemblata
mediante tasselli per legno, la riflessione delle onde è stata relativamente amplificata dai
chiodi di metallo, migliorando così l’attenuazione dello schermo.
Nel campo di frequenza della rete D (900 MHz), per la parete in legno di 34,5 cm di spessore
il valore di attenuazione dello schermo era di circa 7 dB. Ciò significa l’attenuazione
dell’80% della potenza irradiata, con il passaggio del solo 20%.
Nella rete E, DECT e UMTS (1800 – 2000 MHz), vengono raggiunti circa 13 dB di
schermatura, vale a dire il 95% della densità di flusso di potenza viene schermato, il 5% viene
lasciato passare.
Neubiberg, 28.03.2003
Prof. Dipl.-Ing. P. Pauli
Prof. Dipl.-Ing. P. Pauli
85577 Neubiberg, 28.03.2002
Pagina 59
1. Note preliminari
Per esaminare l’effetto schermante verso le onde elettromagnetiche della parete in legno
massiccio di 34, 5 cm di spessore, assemblata con chiodi in alluminio grippati, sono state
eseguite le misurazioni descritte al punto 2.
Per l’interpretazione delle curve di misura è utile utilizzare la seguente tabella di conversione:
Conversione dell’attenuazione dei dB in %
dB
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
Passaggio in %
100,00
81,00
62,80
50,00
40,00
31,60
25,00
20,00
16,00
12,50
10,00
7,90
6,25
5,00
4,00
3,13
2,50
2,00
1,56
1,20
1,00
dB
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
50
Passaggio in %
0,78
0,63
0,50
0,39
0,31
0,25
0,20
0,18
0,12
0,10
0,08
0,06
0,05
0,04
0,03
0,02
0,02
0,02
0,02
0,01
0,001
In questo caso l’effetto schermante, vale a dire l’attenuazione delle onde elettromagnetiche da
parte dello schermo, è stato calcolato in decibel ( = dB ). (Vedere curve di misurazione)
Questo valore dB indica di quanto è stato attenuato il livello delle onde durante il loro
passaggio attraverso lo schermo.
La seguente tabella consente di eseguire la conversione di questi valori logaritmici in valori
percentuali, utilizzando di norma per la valutazione dell’effetto schermante (come illustrato
nella tabella stessa) la densità di flusso radiante e di potenza passante attraverso lo schermo.
Il calcolo dell’attenuazione dello schermo in dB dalla potenza P1 e P2 rispettivamente a monte
e a valle dello schermo viene eseguito con la seguente equazione:
Prof. Dipl.-Ing. P. Pauli
85577 Neubiberg, 28.03.2003
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2. Apparecchiature e ciclo di misurazione
Le misurazioni sono state condotte con onde polarizzate linearmente, nel campo di frequenza
compreso tra 200 MHz e 10 GHz, sulla scorta della norma IEEE 299-1997 (configurazione di
misurazione identica alla norma MIL 285) in data 24.03.2003 in un apposito locale del
padiglione radar dell’Universität der Bundeswehr München a Neubiberg. A tal fine, l’oggetto
da esaminare è stato posizionato (come indicato nel seguente disegno) a monte di un'apertura
di 80cm x 60cm di una parete metallica (superficie 210cm x 200cm). In tal modo è stato
garantito il contatto dell’intera superficie del campione di materiale con la piastra metallica
dell'apparecchio di misura. Non si sono avuti disturbi provenienti dall’esterno. Per la
misurazione delle diverse polarizzazioni, la parete in legno massiccio è stata ruotata di 90°.
A seguito della taratura del tratto di misura (senza provino per la determinazione del valore di
trasmissione di 0 dB e con una piastra in alluminio come provino per la determinazione
dell’ermeticità dell’intero sistema), è stata condotta l’attenuazione dello schermo degli oggetti
da misurare in due campi di frequenza, a seconda delle bande di frequenza delle antenne di
prova:
Campo I:
da 200 MHz a 2.200 MHz
Campo II:
da 1 GHz a 10 GHz
Ai sensi della MIL-STD 285, le punte delle antenne di prova log-periodiche sono state
posizionate ogni volta a 30 cm a monte e a valle del provino.
Sono stati utilizzati i seguenti strumenti di misura:
Canalizzatore vettoriale di rete mod. 360, (da 40 MHz a 18,6 GHz), Ditta Wiltron
Antenne di prova: antenne bilog, tipo CBL 6112A (da 30 MHz a 2000 MHz), CHASE
Antenne di prova: antenne LogPer tipo HL 025 (da 1 GHz a 18 GHz), Rohde & Schwarz
Documentazione: Laserjet 4, Hewlett & Packard
Prof. Dipl.-Ing. P. Pauli
85577 Neubiberg, 28.03.2003
Pagina 61
3. Risultati delle misurazioni e relativa valutazione
Nelle curve di misurazione contenute negli allegati sono raffigurate le attenuazioni dello
schermo in decibel: nello schema superiore per il campo di frequenza compreso tra 200 MHz
e 2.200 MHz, nello scherma inferiore per il range compreso tra 1 GHz e 10 GHz.
La misurazione per il campo di frequenza che ci interessa in particolare, vale a dire compreso
tra 1000 MHz e 2200 MHz, è stata quindi condotta due volte con diverse antenne e una nuova
taratura. La concordanza dei risultati ottenuta in questo campo evidenzia la valutazione
ottimale della riproducibilità della misurazione.
Nelle misurazioni riportate nell’Allegato 1 si è sottoposta a prova con onde polarizzate
verticalmente una parete in legno massiccio, di 34,5 cm di spessore e assemblata con chiodi in
alluminio grippati. Ciò significa che le intensità dei campi elettrici dell’onda sono parallele
alle fughe normalmente verticali delle tavole di copertura. Nell’Allegato 2 sono riportati i
risultati per le misurazioni con le onde polarizzate orizzontalmente.
Nell’allegato 3 è accluso un protocollo di misura della taratura, da cui è possibile leggere più
agevolmente le linee di frequenza.
Dagli schemi si ricava quanto segue:
1.
2.
4.
5.
la parete in legno massiccio di 34,5 cm di spessore non presenta alcuna differenza di
attenuazione rispetto alle onde polarizzate verticalmente o orizzontalmente;
i chiodi in alluminio grippati non esercitano al contrario alcun effetto negativo
sull’attenuazione della parete in legno massiccio. Non si presenta inoltre nessuna
penetrazione dello schermatura dovuta a risonanza;
l’attenuazione di questa parete in legno massiccio per il campo di frequenza della
telefonia mobile di 900 MHz (rete D) è a circa 7 dB, vale a dire viene schermato l’80%
della densità di flusso di potenza elettromagnetica, e
l’attenuazione di questa parete nel campo di frequenza compreso tra 1800 MHz e
2000 MHz (rete E, campo DECT, campo UMTS) è a circa 13 dB, vale a dire viene
schermato il 95 % della potenza.
Se sulla parete in legno massiccio viene successivamente applicato un normale intonaco per
esterni, si può prevedere un incremento dell’attenuazione di circa 3 dB in entrambi i campi di
frequenza di telefonia mobile. In questo modo, nella rete D verrà schermato il 90% della
potenza, nella rete E il 97,5%.
Neubiberg, 28.03.2003
Prof. Dipl.-Ing. P. Pauli
Pagina 62
14. CARATTERISTICHE STATICHE
Prove di resistenza presso il MFPA di Lipsia
Pagina 63
Spiegazione dei dati di staticità
Le tabelle sono create in base alla E DIN 1052:08/03. Per i chiodi in alluminio grippati
utilizzati, si deve tenere conto della licenza edilizia Z-9.1-563.
Si è presa come riferimento una larghezza costante della tavola di 18 cm. In caso di
tavole più larghe sono risultati rapporti più sfavorevoli a causa del numero di mezzi di
giunzione da asportare, deformazione dei vetri esclusa.
La portata della parete è stata calcolata, con l’ausilio dell’analogia al taglio, sulla
scorta dell’Appendice D della E DIN 1052:08/03. Si è evidenziato che nello stato
limite della portata per tutti i tipi di sollecitazione raffigurati i mezzi di giunzione
rappresentano i valori di dimensionamento validi.
Per la sola sollecitazione di vetri e pannelli, sono rappresentati valori di calcolo per il
carico unitario 1 per pareti di vario spessore e altezza. Poiché sia il carico sui chiodi,
sia la deformazione presentano un andamento lineare, si sono potuti adattare i valori
in modo corrispondente al carico presente ed eventualmente alla lunghezza della
parete. Nella sollecitazione da sforzo normale il calcolo è condotto secondo la teoria
II ordine. Per effetto dell’andamento non lineare, sono rappresentati schemi per i
diversi spessori e altezze delle pareti. Con il valore d’ingresso della sollecitazione
della parete è possibile rilevare la relativa sollecitazione sui chiodi e la deformazione.
In caso di sollecitazione combinata, occorre sovrapporre i valori. Sono rappresentate
la direzione della forza dei chiodi e la deformazione.
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Pagina 65
Pagina 66
Pagina 67
Pagina 68
Pagina 69
Pagina 70
15. PROGETTAZIONE / CAD 3D / SOFTWARE
Le PARETI IN LEGNO MASSICCIO vengono realizzate interamente a computer fino alla
consegna.
L’architetto dell’ufficio progettazione spedisce semplicemente via Internet la propria
documentazione al costruttore delle PARETI IN LEGNO MASSICCIO. Durante la
preparazione del lavoro, consultando i dati ricevuti viene poi realizzata la pianificazione
dell’opera, costantemente controllata assieme all’architetto, in modo da assicurare che
l’edificio venga costruito secondo le intenzioni del progettista. Anche gli intagli, le rientranze
e i passaggi elaborati dagli ingegneri progettisti (riscaldamento, impianti elettrico e sanitario,
aerazione) vengono inseriti nella progettazione CAD.
Soltanto quando tutto è perfettamente in ordine, le PARETI IN LEGNO MASSICCIO
vengono fabbricate nella linea di produzione a comando CNC.
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16. TRASPORTO E MONTAGGIO
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17. ESEMPI COSTRUTTIVI
Raccordo zoccolo con malta per iniezione
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Elenco delle prestazioni relative alle Pareti in legno massiccio
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Pos.3.2
Pos.3.3
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Fornitura e montaggio di elementi per pareti in legno massiccio, costituiti da stratificazioni di
tavole pressate incrociate, assemblate con chiodi in alluminio. (15 strati di 23 mm ) con circa il
14% di umidità del legno.
Superficie: Lato esterno grezzo, lato interno livellato.
Elementi pre-tagliati a misura, incl. fresature per soglie, fori di montaggio per connessioni
elementi e fori per occhielli di sollevamento, incl. mezzi di raccordo.
34 cm spessore - 15 strati......... m² P.U.: per/m²
P.T.: €
Sigillatura delle facciate con malta per legno (miscela di cera, olio di girasole e segatura), che
rende gli elementi delle PARETI IN LEGNO MASSICCIO idrorepellenti, proteggendoli
durante il trasporto e il montaggio. I prezzi si intendono per m² di superficie.
Spessore parete 34,0 - 20,5 cm......... m² P.U.: per/m² € ...... P.T.: €
Maggiorazione taglio ad es. 45 °......... m.l. P.U.: per/m.l. € ...... P.T.: €
Maggiorazione taglio di scanalature per impianto elettrico fino a 4x4 cm …. m.l. P.U.: per/m.l.
€ ........... P.T.: €
Maggiorazione fresatura prese 16/10/6,5cm ..... pz. P.U.: per/pz. € ...... P.T.: €
Maggiorazione fresature per impianti 15/10cm.... m.l. P.U.: per/m.l. € .... P.T.: €
Maggiorazione fresature per intagli, ad es. parasole e persiane avvolgibili circa 10/12 cm ….
m.l. P.U.: per/m.l. € ........... P.T.: €
Trasporto: Si deve garantire l’accesso al cantiere di veicoli da 40 t, incl. possibilità di scarico.
Tempo di permanenza a partire da 1 ora € 43,00
.... pz. P.U.: per/pz. € ...... P.T.: €
Installatore all’occorrenza, conteggio come da ore effettive
.... ore P.U.: per/ora € ...... P.T.: €
Tariffa giornaliera/pagamento (senza spese di pernottamento)
......... giorno P.U.: per/giorno € ........... P.T.: €
Trasporto autovettura …. km P.U.: per/km € ...... P.T.: €
Progettazione: Disegni di produzione per la fabbricazione delle pareti "Progettazione CAD
3D"
"Progettazione CAD 3D" pianta, sezioni e viste delle pareti.
1,00 pz. P.U.: per/pz. € ...... P.T.: €
Progettazione: Creazione elementi/nidificazione incl. trasferimento macchina per/pz. € ......
P.T.: €
Progettazione: Progettazione esecutiva "Progettazione CAD 3D" per solai, posizione travi,
ossatura tetti, eventuale progettazione dettagliata incl. elenchi legname e trasferimento
macchina.
1,00 pz. P.U.: per/pz. € ...... P.T.: €
Progettazione: Progettazione esecutiva "Progettazione CAD 3D" per elementi in acciaio
(nessun progetto di produzione o officina). 1,00 pz. P.U.: per/pz. € ...... P.T.: €
Statica: Calcolo statico o prova per singoli componenti (in forma non idonea al collaudo) senza
disegni d’esecuzione e progetti di costruzione.
1,00 pz. P.U.: per/pz. € ...... P.T.: €
Totale:
IVA 16%
Importo
totale
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20. IMPRESSUM
Responsabile per contenuto, configurazione e concezione
Redazione:
Collaboratori: 1.
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Dipl.-Ing. (FH) Magnus Lipp
Dipl.-Ing. /FH) Dieter Herz (Fisica delle costruzioni)
Peter Lipp (Dati tecnici)
Arch. Gerd Miesner (Elaborazione generale / Layout)
Franz Ehleuter (Ditta Hundegger)
Dipl.-Ing. /FH) (FH) Nikolaus Müller e
Dipl.-Ing. (FH) (FH) Markus Vollmer (Statica)
Prof. Dr. Ing. Martin Müller (FH Kempten / protezione da correnti
d’aria)
Prof. Dr. Dipl.-Ing. P. Pauli (Misurazione radiazioni)
Dipl.-Ing. J. Pfau ( Mezzi di colegamento)
Prof. Dipl. Ing. Kurt Schwaner (Consulenza tecnica generale)
Walter Schwarzmann (Elaborazione generale / Layout )
Prof. Dipl. Holzwirt Thomas Trübswetter (Requisiti qualità
materie prime )
Univ. - Prof. Dr. Ing. Stefan Winter (Licenze edilizie)
Edizione: Massiv-Holz-Mauer Entwicklungs GmbH
Stampa:
Carta:
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