Rito del Battesimo - Parrocchia Santi Lorenzo e Giovanni Battista
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Rito del Battesimo - Parrocchia Santi Lorenzo e Giovanni Battista
Oggi ….… ……….……….… ……... tutta la Chiesa fa festa perché …l… nostr… dolcissim… ……………………………………………… entra a far parte della famiglia di Dio Mamma ……………………….. Papà ……………………….. La Madrina …………..………. Il Padrino …………..………. Insieme al parroco l... accompagnano verso la conoscenza e l’incontro con l’Amore di Dio Padre l Battesimo è il dono grande che Dio affida ai genitori perché resi ancor più “a immagine somiglianza del Creatore” possano far vivere la loro creatura della vita eterna del Padre. Dono che cresce e tanto fa sviluppare il proprio piccolo quanto è grande nei genitori la gioia e la preoccupazione che non abbia mai a mancare alla famiglia, la conoscenza e l’incontro con l’Amore di Dio. l Battesimo è scelta di fede dei genitori che vogliono per il loro figlio il dono e l’incontro con Dio Padre. Desiderio di bene grande che si attua con la preparazione e la celebrazione del sacramento nei primi giorni della nascita. “Anche il Battesimo di un bambino è domandato alla Chiesa ; domandare il Battesimo è domandare la Chiesa: significa cercarla, entrare a far parte della sua vita, esservi iniziati. Conseguenza di tale scelta per i propri figli è avviarli al compimento della loro iniziazione cristiana mediante la catechesi e la celebrazione dei sacramenti della Confermazione e dell’Eucarestia.” (Sinodo 47°) Cosa significa battesimo? 1214 Lo si chiama Battesimo dal rito centrale con il quale è compiuto: battezzare significa «tuffare», «immergere»; l'«immersione» nell'acqua è simbolo del seppellimento del catecumeno nella morte di Cristo, dalla quale risorge con lui quale «nuova creatura» (2 Cor 5,17; Gal 6,15). 1215 Questo sacramento è anche chiamato il «lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo» (Tt 3,5), poiché significa e realizza quella nascita dall'acqua e dallo Spirito senza la quale nessuno «può entrare nel regno di Dio» (Gv 3,5). 1216 «Questo lavacro è chiamato illuminazione, perché coloro che ricevono questo insegnamento [catechistico] vengono illuminati nella mente». Poiché nel Battesimo ha ricevuto il Verbo, «la luce vera che illumina ogni uomo» (Gv 1,9), il battezzato, dopo essere stato «illuminato», è divenuto «figlio della luce» e «luce» egli stesso (Ef 5,8). Dal “CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA”. Perché il battesimo? Perché ci fa diventare cristiani Perché imprime in ogni uomo il sigillo incancellabile della grazia santificante di Dio Perché Dio ci dona la nuova vita nel segno dell’acqua e dello Spirito Santo Perché Dio ci chiama per nome e ci riconosce figli. Quale impegno per i genitori? Donare al figlio una nuova vita e affidarlo a Dio Padre Assumersi la responsabilità di voler appartenere a Cristo Essere segno dell’Amore del Padre Accompagnare il proprio figlio nella vita, parlandogli di Cristo senza costringerlo Partecipare all’Eucaristia, consapevoli che la fede non si insegna, ma è un’esperienza da fare insieme “Guidare il figlio con l’esempio e la Parola sul sentiero della santità cristiana” (GIOVANNI PAOLO II). Quale impegno per i padrini? Collaborare con i genitori, perché il bambino ritrovi la sua fede e possa professarla Affiancare i genitori nell’impegno di far conoscere Gesù e la Chiesa al piccolo battezzato Accompagnare il bambino nella via della fede con la loro testimonianza e la loro preghiera. ACCOGLIENZA La celebrazione inizia con un gesto che rende visibile l’accoglienza dei bambini da parte della comunità parrocchiale. Il sacerdote, che accoglie i genitori alla porta della Chiesa, domanda: Che nome date al vostro bambino? Dare il nome ad una persona è riconoscere la sua unicità, esprimere l’amore per la sua identità. Ora il suo nome “è scritto” per sempre nella storia della comunità cristiana. Che cosa chiedete alla Chiesa di Dio? La richiesta dei genitori, pubblica ed esplicita, è l’espressione del loro desiderio che il figlio diventi cristiano e del loro impegno ad educarlo alla sequela di Gesù Cristo. Il segno di croce Fare il segno di croce significa fare memoria dei due misteri principali della fede: La Santissima Trinità Incarnazione, passione, morte e resurrezione di Gesù. È anche il segno dell’Amore e della benedizione di Dio Padre. Litanie dei santi Vengono invocati i santi, anche quelli di cui i bambini portano il nome, perché sostengano i bambini, i genitori e i padrini a fare il cammino di fede. I santi sono l’esempio di coloro che hanno risposto con amore alla chiamata alla santità, chiamata che è per ogni cristiano. Unzione prebattesimale e preghiera di esorcismo Il male e la morte sono entrati nel mondo con il peccato delle origini, in cui l’uomo ha scelto di non amare Dio, ma se stesso. La preghiera e l’unzione ci abilitano e ci fortificano nella lotta contro il male per essere di nuovo ricreati a immagine e somiglianza di Dio. LITURGIA DEL SACRAMENTO Benedizione dell’acqua L’acqua, creata da Dio, diventa: segno di purificazione, perché indica la fine del peccato segno di liberazione dalla schiavitù che fa nascere il nuovo popolo dei battezzati. Rinuncia a Satana e professione di fede Per essere battezzati occorre credere in Gesù e i bambini non sono ancora capaci di esprimere un atto di fede. Essi vengono battezzati nella fede che professano i loro genitori, i padrini e nella fede della Chiesa. Pertanto tutti i presenti sono invitati a proclamare pubblicamente la loro professione di fede e a rinnovare le promesse battesimali. Ora questo bambino non è più come prima: ha un progetto da vivere, quello di Gesù di Nazareth; ha un Padre, generatore di vita nuova, che è Dio; ha una famiglia, dalle dimensioni cosmiche, che è la Chiesa cattolica. Non viene cancellata la sua famiglia naturale, non viene distolta la sua immagine di uomo, non viene sminuita la maternità e la paternità dei suoi genitori, anzi viene portata al massimo grado: essere ministri di salvezza per il loro bambino, vivere la fede cristiana nella propria famiglia, far toccare con mano a ciascun abitante della propria casa la bontà e l’amore straordinario di Dio, nostro Padre, partecipare alla Sua stessa vita. Unzione con il Crisma Il Crisma è l’olio misto a balsamo profumato che il Vescovo ha consacrato il Giovedì Santo. Ungere questi bambini significa consacrarli, renderli persona sacra, ricevendo come Gesù lo Spirito Santo e con lui formare il popolo sacerdotale, regale e profetico. I SEGNI Consegna della veste bianca Ora il bambino battezzato è rivestito dei doni di grazia, di cui il peccato l’aveva spogliato: c’è in lui la vita nuova. La veste bianca indica la trasformazione che, misteriosamente, è avvenuta in lui. La consegna della luce Ai genitori è consegnata la candela accesa al cero pasquale, simbolo di Cristo risorto, perché custodiscano e alimentino la loro fede. Genitori e bambini cammineranno insieme sulla via di Gesù orientati dalla sua luce, dalla sua Parola, insieme alla comunità che li ha accolti. L‘Effeta “Apriti” è il termine greco con il quale il sacerdote benedice la bocca e le orecchie perché il bambino possa ascoltare la Parola di Dio e la possa poi annunciare. Ogni battezzato è testimone attraverso l’ascolto e l’annuncio della Parola. BENEDIZIONE Della madre Del padre Dell’assemblea Siamo benedetti per andare in mezzo agli uomini ad annunciare e a testimoniare il nostro essere figli di Dio e per accompagnare i bambini battezzati nella scoperta dell’amore del Padre. I Battesimo «è il più bello e magnifico dei doni di Dio. [...] Lo chiamiamo dono, grazia, unzione, illuminazione, veste d'immortalità, lavacro di rigenerazione, sigillo, e tutto ciò che vi è di più prezioso. Dono, poiché è dato a coloro che non portano nulla; grazia, perché viene elargito anche ai colpevoli; Battesimo, perché il peccato viene seppellito nell'acqua; unzione, perché è sacro e regale (tali sono coloro che vengono unti); illuminazione, perché è luce sfolgorante; veste, perché copre la nostra vergogna; lavacro, perché ci lava; sigillo, perché ci custodisce ed è il segno della signoria di Dio». SAN GREGORIO NAZIANZENO, ORATIO. L’OFFERTA La celebrazione dei Sacramenti non ha prezzo perché è un dono di Dio, dono soprannaturale e incalcolabile. L’offerta data in occasione di celebrazioni liturgiche è il contributo e la partecipazione della famiglia alle attività di culto e di carità della parrocchia. Sia un gesto significativo di partecipazione, un contributo giusto dignitoso e onorevole. BENEDIZIONE DEI FIGLI Ogni sera, prima di andare a letto, quando la famiglia è riunita, fin da quando i bambini sono piccoli, è bello pregare insieme. Papà e mamma tracciano sulla fronte dei loro figli il segno della croce, affidandoli a Dio Padre, e uno dei due pronuncia la preghiera di benedizione: Padre Santo, sorgente inesauribile di vita, da Te proviene tutto ciò che è buono; noi Ti benediciamo e Ti rendiamo grazie, perché hai voluto allietare con il dono dei figli la nostra comunione di amore. Fa che questi nuovi germogli della nostra famiglia trovino, nell’ambito domestico, il clima adatto per aprirsi liberamente ai grandi ideali che tieni in serbo per loro e che realizzeranno con il Tuo aiuto. Per Cristo, nostro Signore. Amen! Dal Catechismo “LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME”. Dio, che si prende cura di te, possa sempre dire-bene di te. LE CATECHISTE