Novità in tema di conti correnti

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Novità in tema di conti correnti
Lettere e Rubriche
PAROLE
PAROLE / 116
Lotto
D
a antiche lingue
germaniche:“hlaut”, compreso il
francone “hlot”, nel senso di “sorte”
ma anche di “parte da sorteggiare”,
come nelle divisioni ereditarie. In
commercio “lotto” significa un blocco
di merce in vendita. Anche il gioco del
“lotto”, alla origine di quasi tutti i giochi
di azzardo, ha la stessa derivazione.
Si narra che Camillo Benso, Conte di
Cavour, si era opposto alla proposta di
introdurre il monopolio statale del gioco
Sabato, 10 marzo 2012 35
del lotto, qualificandolo “tassa sugli
stupidi”. Quanto aveva ragione! Però
oggi le finanze statali non potrebbero
rinunciare al gettito delle tasse sul
lotto e sugli altri giochi leciti. Quanto
agli illeciti , largamente gestiti dalla
criminalità organizzata,ne appare molto
difficile il contrasto. Non si contano
le persone contagiate dalla passione
irrefrenabile di “giocare”, affidando alla
sorte una assai improbabile “svolta”
nella loro economia,mentre è assai
più probabile un disastro personale
e famigliare. In agguato ci sono gli
“strozzini”, che volteggiano come
avvoltoi nei dintorni delle case da gioco.
Gli usurai non sono da meno. Fiutano
il bisogno di chi si è indebitato per
giochi o per speculazioni malriuscite,e
conducono alla rovina aziende, famiglie,
persone. Come non vedere che l’unica
strada pulita e sicura è il biblico “sudore
della fronte”?
Attilio Sangiani
❚❚ Una donna prodigatasi a favore dei malati di lebbra
Lo straordinario esempio della beata Marianne Cope
I
l morbo di Hansen è tutt’altro che sradicato, anche se in lenta diminuzione. Dagli ultimi dati della “World Health Organization” i casi dichiarati di lebbra erano in Africa circa
50.000, nelle Americhe circa 40.000, nel Sud-Est dell’Asia
circa 200.000, nel Mediterraneo orientale circa 5.000, nel Pacifico occidentale circa 10.000, mentre un dato confortante nel
senso che dal 2001 ad oggi c’è stata una regressione del male: da
750.000 a circa 400.000. La giusta soddisfazione di questi ultimi
risultati non deve fare venire meno l’impegno che richiede una
migliore e costante collaborazione tra Organismi internazionali,
Nazioni, ONG per programmi mirati sia per la prevenzione, sia
per la cura delle persone a rischio o già malate di lebbra. Fra
le tante figure di spicco che hanno donato la vita per i malati
del morbo di Hansen ci ha particolarmente colpita quella di
suor Marianne Cope. Così infatti si esprime il card. Josè Saraviva
Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, a
nome del Santo Padre, durante la solenne beatificazione nella
basilica di San Pietro il 14 maggio 2005: “Un’opera d’arte della
grazia divina fu la vita della beata Marianne Cope, che porta
in sé il profumo e la bellezza del francescanesimo della prima
ora. Il suo servizio per i malati di lebbra richiama alla mente la
toccante esperienza di San Francesco d’Assisi, di cui la beata fu
non deleghiamo
il protagonismo
della nostra vita
C
aro Direttore,
debbo dirle con tutta sincerità che la
dottrina sociale ha sempre suscitato
in me una lettura di grande interesse,
anche dal punto di vista pedagogico, in
quanto attraverso essa siamo in grado di
fedele discepola”. La vita di Marianne Cope è da collegare alla
sua opera caritativa svolta a favore dei malati di lebbra insieme
con padre Damiano de Venster in Molokai nelle isole Hawaii.
“Nell’invito del Vescovo di Honolulu che stava cercando suore
di buona volontà per assistere i malati nell’isola Molokai, lei,
suor Marianne, ravvisò la voce di Cristo e, come Isaia, non esitò
a rispondere: Eccomi, manda me!”. La sua risposta a servire i lebbrosi è il frutto di una maturazione tra le suore del Terz’Ordine
di San Francesco ed il Postulatore della Causa di canonizzazione, il francescano P. Ernesto Piacentini, l’ha definita l’eroina di
Molokai per il suo coraggioso servizio a favore di questi fratelli
sofferenti. In quell’isola i lebbrosi vivevano segregati dal resto
del mondo, Non vi erano medici che li curassero, erano lasciati
al loro destino e abbandonati. Padre Damiano, che aveva scelto
di vivere tra loro, non era più in grado di sopportare tale drammatica situazione e l’arrivo di Madre Marianna l’8 novembre
1883 fu accolto come un segno prodigioso del cielo e segnerà
una svolta nella cura di tali infelici. Sporcizia, sangue, rifiuti si
trovavano dappertutto e loro iniziarono questo eroico impegno
con il lavare le fetide piaghe e fasciare ferite inguaribili. Non c’erano né cibo, né cure e l’umile suora con padre Damiano iniziò a
separare i malati dai loro figli ancora sani ed evitare il propagarsi
formarci una visione della società nella quale
facciamo parte e per la quale siamo chiamati
ad esprimere e a sviluppare le nostre idee
come liberi cittadini. Un aspetto che rientra
nei parametri della nostra Costituzione.
Purtroppo, da diverso tempo, le cose in questo
settore non vanno nella giusta direzione, la
crisi dei valori ha coinvolto in primo piano
tutto l’apparato politico, causando molte
fratture anche nelle istituzioni, e creando una
sorta di sfiducia nei cittadini.
Si è passati, senza volerlo, allo sciagurato
scambio dei ruoli tra lo stato sociale,come
avremmo dovuto fare, a quello assistenziale.
del male. E lentamente con i primi risultati clinici positivi segnò
pure il recupero morale e umano, specie delle donne, vittime
di soprusi e di violenze da parte di esseri privi di speranza. Il
suo esempio trascinò anche altre anime a seguirla nella consacrazione a Dio e le vocazioni fiorirono in quel luogo di dolore e
di disperazione per l’esempio di vita di P. Damiano e di madre
Marianne Cope, eletta Superiora provinciale, diventando poi
un centro specializzato di cura e uno strumento di salvezza.
Lei rimase accanto a P. Damiano fino alla sua morte che avvenne il 15 aprile 1889 e continuerà poi come guida e responsabile
in tale missione di recupero degli hanseniani. Nessuna suora
contrasse mai, pur immerse ogni giorno nella cura dei corpi malati, la lebbra. Le autorità di Honolulu riconobbero gli altissimi
meriti di suor Marianne nella cura ai lebbrosi e le conferirono
la “Croce dell’Ordine regale di Kapiolani” e lei seppe sempre
testimoniare il suo ardente amore di Dio e la sua grande carità
verso gli ultimi con l’entusiasmo e lo slancio dei “piccoli” del
Vangelo. Si spegnerà il 9 agosto 1918 a Kalaupapa all’età di anni
80 e con padre Damiano la veneriamo sugli altari per quella straordinaria azione di carità e di amore tra i sofferenti di Molokai.
Gianni Moralli
E tutto ciò ha causato danni alla qualità
di vita di coloro che per ragioni fisiche
o psichiche non sono in grado di essere
produttivi. Si è danneggiato la cultura
del bisogno per trarre ulteriori vantaggi
nell’ambito assistenziale. Perciò, ora è
doveroso pensare ad una graduale e decisiva
trasformazione della socialità umana, sulla
base di una diversa concezione e incisiva
dottrina della persona, in modo da sentirsi
liberi ma anche autentici protagonisti della
propria vita e del progetto che Dio ha su di
noi.
GIANNI NOLI
❚❚ L’informatore giuridico / 128
Lettere
al direttore
posta Viale Cesare Battisti,8 22100 Como
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a cura di VITTORIO RUSCONI
Novità in tema di conti correnti
U
na delle novità introdotte dalla riforma Monti ha
per oggetto il nuovo regime di tassazione del conto titoli e delle rendite.
Si tratta di una piccola tassa patrimoniale entrata
in vigore all’inizio del presente anno.
Tale patrimoniale è partita nella misura dell’1-1,5 per mille
e sostituisce il cosiddetto superbollo che era stato introdotto lo scorso luglio dall’ex ministro Tremonti.
La nuova imposta prevede un prelievo proporzionale dello 0,10% annuo a partire dal 2012, con un importo minimo
pari ad € 34,20 ed un limite massimo di € 1.200,00, e dello
0,15% dal 2013.
L’oggetto dell’imposta non riguarda solo quanto è inserito nel deposito titoli, ma ha per oggetto tutti i prodotti finanziari, compresi i fondi comuni e le polizze, detenuti in
banca o presso le SIM, le assicurazioni, ecc., ad eccezione
dei fondi pensione e delle polizze sanitarie.
Gli istituti di credito saranno tenuti a comunicare i prodotti e gli strumenti di investimento, con cadenza periodica
(mensile, trimestrale o annuale) dove la base di calcolo
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del prelievo sarà il valore dello strumento sul mercato.
La novità dell’imposta consiste nel fatto che essa non
è fissa, ma calcolata in percentuale sul valore totale
del portafoglio.
Sempre dall’1 gennaio 2012 trova applicazione la norma in base a cui tutte le rendite finanziarie (cedole, dividendi, plusvalenze) verranno tassate con un’aliquota
del 20%, ad esclusione dei titoli di Stato.
Inoltre il bollo colpirà anche i buoni fruttiferi postali,
ad eccezione dei buoni il cui valore non superi i cinquemila euro.
Sempre dall’1 gennaio 2012 viene abolito il cosiddetto
“prelievo Prodi” sugli interessi di conti correnti, depositi, obbligazioni e proventi di fondi e polizze assicurative costituite in garanzia da persone fisiche o enti
non commerciali a favore di finanziamenti concessi a
imprese residenti.
Per quanto concerne i conti deposito liberi e vincolati,
gli stessi, oltre a beneficiare sull’abbassamento dal 27
al 20% dell’aliquota di tassazione degli interessi offerti
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come il denaro prelevato sarebbe stato impiegato), non è
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Vittorio Rusconi
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