Provincia di Caserta Settore Politiche del Lavoro

Provincia di Caserta - Settore Politiche del Lavoro
Provincia di Caserta - Masterplan dei Servizi per l’impiego
PREMESSA: FUNZIONI E SERVIZI DEI CPI
La legge regionale 14/2009 all’art. 17 co. 8 definisce i Centri per l’Impiego, dipendenti dalle Province, come
strutture che svolgono funzioni e garantiscono i servizi specificati nel Regolamento di attuazione. L’art. 14
del Regolamento di attuazione del Testo Unico attribuisce ai CPI le seguenti funzioni e servizi:
a) accoglienza ed informazione orientativa sulle opportunità del mercato del lavoro locale, sugli
incentivi e sulle politiche per l’inserimento lavorativo o per la promozione di lavoro autonomo, sugli
strumenti di previdenza, assicurazione, sicurezza, tutela e qualità del lavoro, nonché sull’accesso al
sistema formativo regionale;
b) consulenza orientativa individuale e conferenze orientative di gruppo;
c) consultazione sulle banche dati su domanda e offerta di lavoro e sull’offerta formativa e messa a
disposizione di punti internet;
d) ricezione, gestione ed elaborazione delle comunicazioni obbligatorie sui rapporti di lavoro da parte
dei datori di lavoro privati, e degli enti pubblici economici, delle pubbliche amministrazioni e delle
agenzie di somministrazione, relative ad assunzioni, proroghe, trasformazioni, variazioni o
cessazioni dei rapporti di lavoro;
e) aggiornamento dell’elenco anagrafico e delle schede professionali dei lavoratori e trasmissione dei
dati ai sensi della disciplina statale;
f)
tenuta delle liste di cui all’art. 1 del DPR 2053/1963 e dell’art. 6 della L. 223/1991;
g) inserimento lavorativo mirato dei disabili ai sensi del Titolo VI, Capo II della L. 14/09;
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h) mediazione interculturale per favorire l’inserimento lavorativo e l’integrazione sociale dei lavoratori
stranieri immigrati;
i)
avviamento a selezione del personale della P.A. per le qualifiche di cui all’art. 35 co. 1 lett. b) del
D.Lgs. 165/2001;
j)
preselezione ed incontro tra domanda e offerta;
k) accertamento, certificazione e verifica periodica dello stato di disoccupazione, ovvero della
sospensione o della perdita di esso;
l)
colloqui periodici di orientamento con i soggetti di cui sia certificato lo stato di disoccupazione;
m) proposta di adesione ad iniziative di inserimento lavorativo o di formazione o di riqualificazione
professionale o altra misura che favorisca l’integrazione professionale;
n) sottoscrizione con ciascun disoccupato del “patto di servizio”, che prevede il diritto alla specifica
fruizione dei servizi erogati dai CPI e l’obbligo del rispetto delle misure concordate;
o) misure personalizzate di promozione dell’inserimento al lavoro, anche attraverso piani individuali;
p) attuazione dei programmi di accesso agli strumenti di orientamento e assistenza ai disoccupati, agli
inoccupati, ai soggetti in cerca di occupazione, ai lavoratori in difficoltà o a rischio di espulsione dal
mercato del lavoro;
q) rilevazione dei fabbisogni formativi finalizzata all’attivazione di misure attive e personalizzate di
formazione professionale e inserimento lavorativo;
r) accoglienza dei giovani in obbligo formativo e verifica dei percorsi formativi integrati e
personalizzati;
s) sostegno ai lavoratori per la certificazione del bilancio delle competenze;
t) supporto alla gestione del libretto formativo;
u) informazione, servizio e consulenza alle imprese, finalizzati alla salvaguardia ed alla crescita dei
livelli occupazionali;
v) azioni specifiche di sviluppo dell’occupazione e di sostegno all’incontro tra domanda e offerta di
lavoro, in particolare ai fini del contrasto della disoccupazione di lunga durata, della disoccupazione
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femminile e di quella giovanile e per favorire la conciliazione tra i tempi di vita e di cura e i tempi di
lavoro anche mediante la collaborazione ed il coordinamento con gli Enti Bilaterali;
w) ogni altro servizio per l’inserimento delle persone nel mercato del lavoro, il soddisfacimento delle
esigenze occupazionali delle imprese e lo sviluppo dei livelli occupazionali e della qualità.
Nella tabella che segue sono raffrontate le funzioni ed i servizi richiesti con lo stato attuale dei servizi dei
CPI della Provincia di Caserta:
FUNZIONI E SERVIZI DEI CPI AI SENSI DELL’ART. 14
DEL REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLA LR 14/2009:

SERVIZI – FUNZIONI EROGATI O DA EROGARE DAI CPI
accoglienza ed informazione orientativa sulle I servizi di accoglienza, informazione orientativa e
opportunità del mercato del lavoro locale, sugli consulenza sono attualmente attivi ma fanno registrare
incentivi e sulle politiche per l’inserimento punte di efficienza fortemente diverse se confrontati tra
lavorativo o per la promozione di lavoro i vari CPI del territorio. Si rende necessario procedere ad
autonomo, sugli strumenti di previdenza, un “livellamento” delle competenze degli operatori
assicurazione, sicurezza, tutela e qualità del attraverso appositi corsi di formazione e l’introduzione
lavoro, nonché sull’accesso al sistema formativo di specifici profili professionali (psicologi, sociologi ecc.)
regionale;

in modo da garantire uniformità dei servizi su tutto il
consulenza orientativa individuale e conferenze territorio.
orientative di gruppo;
I CPI sono dotati di internet point e totem destinati
all’utenza. Al momento sono attivi i soli internet point

consultazione sulle banche dati su domanda e per essere di ausilio agli utenti per la ricerca di lavoro. Si
offerta di lavoro e sull’offerta formativa e messa prevede di attivare anche i totem. Entrambi
a disposizione di punti internet;
consentiranno l’accesso al nuovo portale del Settore
Lavoro.

ricezione,
gestione
ed
elaborazione
delle Le CO, attraverso il Sil@vora, vengono scaricate
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comunicazioni obbligatorie sui rapporti di lavoro direttamente dal sito del Ministero del Lavoro
da parte dei datori di lavoro privati, e degli enti (https://www.co.lavoro.gov.it/co/) ed in automatico
pubblici
economici,
amministrazioni
somministrazione,
e
delle
pubbliche aggiornano la banca dati provinciale. L’intervento
delle
relative
agenzie
ad
di dell’operatore viene richiesto solo in caso di anomalie.
assunzioni,
proroghe, trasformazioni, variazioni o cessazioni
dei rapporti di lavoro;

aggiornamento dell’elenco anagrafico e delle
schede
professionali
dei
lavoratori
e Attualmente i servizi vengono erogati da tutti i CPI.
trasmissione dei dati ai sensi della disciplina
statale;

tenuta delle liste di cui all’art. 1 del DPR
2053/1963 e dell’art. 6 della L. 223/1991;

inserimento lavorativo mirato dei disabili ai
Relativamente al punto g) il Servizio Provinciale Disabili
ha
recentemente
provveduto
all’aggiornamento
dell’anagrafe delle categorie protette creando un nuovo
data base confluito nel Sil@vora.
sensi del Titolo VI, Capo II della L. 14/09;
Il servizio è stato sperimentato con la precedente
programmazione POR 2000-2006, seppur con risultati

mediazione
interculturale
per
favorire apprezzabili è attualmente terminato.
l’inserimento lavorativo e l’integrazione sociale
dei lavoratori stranieri immigrati;
Si prevede, con la nuova programmazione di riattivarlo
e potenziarlo soprattutto nei Centri dove maggiore è
l’utenza immigrata.

avviamento a selezione del personale della P.A.
per le qualifiche di cui all’art. 35 co. 1 lett. b) del Funzioni attualmente erogate con caratteristiche
prevalentemente “amministrative”.
D.Lgs. 165/2001;

preselezione ed incontro tra domanda e offerta;
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
accertamento, certificazione e verifica periodica
dello stato di disoccupazione, ovvero della
sospensione o della perdita di esso;
Servizio erogato da pochi operatori di alcuni CPI,

colloqui periodici di orientamento con i soggetti
di cui sia certificato lo stato di disoccupazione;
talvolta con l’ausilio del personale dei CPO, vista la
carenza di personale formato e specializzato.
La funzione viene svolta in maniera discontinua. Al

proposta di adesione ad iniziative di inserimento momento non è attivo un servizio dedicato, ma si
lavorativo o di formazione o di riqualificazione prevede che l’offerta formativa e lavorativa vengano
professionale o altra misura che favorisca periodicamente pubblicate ed aggiornate in uno spazio
l’integrazione professionale;
web del nuovo portale del Settore Lavoro.

sottoscrizione con ciascun disoccupato del
“patto di servizio”, che prevede il diritto alla
specifica fruizione dei servizi erogati dai CPI e
l’obbligo del rispetto delle misure concordate;

misure
personalizzate
di
Relativamente alle funzioni di cui ai punti n) e o) sono
stati realizzati pochi progetti specifici (es. PARI) con
l’assistenza operativa di Italia Lavoro o comunque con
esperti esterni.
promozione Il patto di servizio e le misure personalizzate dovranno
dell’inserimento al lavoro, anche attraverso essere inserite a sistema così come deve essere
potenziato l’orientamento a specifici target di utenti (es.
piani individuali;

attuazione dei programmi di accesso agli disoccupati/inoccupati in difficoltà o a rischio di
strumenti di orientamento e assistenza ai espulsione dal mercato del lavoro quali disabili, ex
disoccupati, agli inoccupati, ai soggetti in cerca detenuti ecc.). Le caratteristiche peculiari di tali
di occupazione, ai lavoratori in difficoltà o a destinatari non possono prescindere da una idonea
rischio di espulsione dal mercato del lavoro;
formazione degli operatori dei CPI.
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
La provincia di Caserta è caratterizzata da una elevata
rilevazione dei fabbisogni formativi finalizzata percentuale di dispersione scolastica, una popolazione
all’attivazione di misure attive e personalizzate attiva relativamente giovane e risente notevolmente
di formazione professionale e inserimento della crisi economica internazionale. Per poter
lavorativo;
programmare idonei percorsi formativi, anche alla luce

accoglienza dei giovani in obbligo formativo e della programmazione POR 2007-2013, c’è la necessità
verifica dei percorsi formativi integrati e di procedere alla rilevazione dei fabbisogni formativi
personalizzati;
non essendo disponibili dati aggiornati.

sostegno ai lavoratori per la certificazione del
Funzioni da implementare.
bilancio delle competenze;

supporto alla gestione del libretto formativo;
Servizio non implementato.
Vi è la necessità di procedere alla creazione di una

informazione,
servizio
e
consulenza
alle completa ed aggiornata mappatura delle imprese
imprese, finalizzati alla salvaguardia ed alla presenti sul territorio provinciale individuando le
situazioni provinciali di crisi aziendali con gravi
crescita dei livelli occupazionali;
conseguenze occupazionali al fine di proporre idonee
misure per affrontarle.

azioni specifiche di sviluppo dell’occupazione e
di sostegno all’incontro tra domanda e offerta di Azioni specifiche sono state programmate nel
lavoro, in particolare ai fini del contrasto della documento di Programmazione Pluriennale 2009-2011
disoccupazione
di
lunga
durata,
della della Provincia di Caserta nell’ambito della formazione
disoccupazione femminile e di quella giovanile e iniziale, apprendistato e servizi per l’impiego.
per favorire la conciliazione tra i tempi di vita e
di cura e i tempi di lavoro anche mediante la
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collaborazione ed il coordinamento con gli Enti
Bilaterali;

ogni altro servizio per l’inserimento delle Ulteriori azioni di orientamento e/o inserimento nel
persone nel mercato del lavoro, il mercato del lavoro verranno pubblicate ed aggiornate
soddisfacimento delle esigenze occupazionali sul portale del Settore Lavoro anche rinviando con
delle imprese e lo sviluppo dei livelli appositi link ai siti di altri enti o organizzazioni pubbliche
occupazionali e della qualità.
o private.
LA PROGRAMMAZIONE 2000-2006: l’adeguamento delle dotazioni e sedi dei Centri per l'Impiego e la
formazione del Personale.
Nella vecchia programmazione 2000-2006, una Misura prevedeva l’adeguamento dell’assetto
organizzativo e delle dotazioni dei Centri per l’Impiego, la riqualificazione del personale e
l’acquisizione di specifiche professionalità. Erano previsti, inoltre, interventi di studio e analisi di
carattere economico e sociale, di rafforzamento degli strumenti operativi, di sviluppo del sistema
informativo, di sensibilizzazione degli utenti e degli operatori dei servizi.
In particolare le azioni erano finalizzate a:
-creare le condizioni tecnologiche e organizzative per garantire l’entrata a regime dei servizi per
l’impiego secondo standard di dotazioni e prestazioni minimi e comuni a livello regionale, in
particolare attraverso interventi rivolti alla progettazione organizzativa e dei servizi da erogare
anche con azioni rivolte alla parità di genere;
-promuovere i servizi per l’impiego e migliorarne l’immagine presso i potenziali utenti (disoccupati,
occupati, inattivi, imprese, scuole ed Università, amministrazioni pubbliche, ecc.), attraverso
specifiche attività di marketing;
-implementare modelli di organizzazione a rete dei servizi, attraverso la promozione di attività di
raccordo ed integrazione con altri soggetti e intermediari attivi a livello locale;
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dotare il sistema dell’impiego di risorse professionali adeguate alla gamma di funzioni ad esso
assegnate, attraverso la riqualificazione e la formazione degli operatori, e la creazione di nuove
figure professionali;
-accompagnare lo sviluppo del sistema dell’impiego attraverso la ricognizione e la valutazione
degli assetti organizzativi, professionali e infrastrutturali conseguiti, e degli standard di servizio
attivati.
Nell’ambito delle tipologie sopra indicate la Provincia di Caserta – Settore Politiche del Lavoro ha
acquistato numero dodici immobili da destinare a sedi dei Centri per l’Impiego (per un totale di 8
immobili) e dei rispettivi Recapiti (per un totale di 4 immobili), ha dotato tali sedi di arredi e
apparecchiature tecnologiche nuove compatibili con la rete telematica regionale e nazionale.
Ciascun Centro, è oggi dotato di sala conferenza allestita di microfoni, proiettori, impianti audio e
video etc., ampi spazi dedicati all’utenza con internet point e totem informatici con i quali sarà
possibile consultare le domande e offerte di lavoro on line nonché usufruire di altri servizi web
based utili. Tutto il personale è dotato di apparecchiature informatiche di ultima generazione quali
computer desktop e stampanti per meglio svolgere le operazioni di front office e back office ed
erogare servizi di qualità all’utenza. Ciascun Centro ha anche in dotazione un PC portatile per le
occasioni di incontro tra operatori dei CPI, istituti scolastici, imprese, associazioni datoriali ecc. Gli
immobili sono dotati di sistema di video-sorveglianza e dispongono di una sala server nella quale
risiedono applicativi software, banche dati locali nonché i dati inerenti la video-sorveglianza stessa
secondo i migliori standard di sicurezza informatica e dei luoghi di lavoro. Inoltre presso al sala
server del Settore sono installati: un server per l’intera anagrafe dei lavoratori provinciale, un web
server per ospitare il nuovo sito web del Settore ed alcuni hardware che in futuro potranno offrire
la possibilità di creare archivi informatici in sostituzione di quelli cartacei. A tal proposito il Settore
intende procedere alla dematerializzazione nell’ambito delle attività svolte dai CPI attraverso il
progressivo incremento della gestione documentale informatizzata e la sostituzione dei supporti
tradizionali della documentazione amministrativa in favore del documento informatico.
Il tema della dematerializzazione della documentazione prodotta nell’ambito dell’attività della
pubblica amministrazione rappresenta attualmente uno degli elementi di rilievo all’interno dei
processi di riforma della gestione dell’attività amministrativa in ambiente digitale e costituisce una
delle linee di azione maggiormente significative ai fini della riduzione della spesa pubblica, in
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termini sia di risparmi diretti (carta, spazi, ecc.) sia di risparmi indiretti (tempo, efficienza, ecc.). I
processi di gestione cartacea dei documenti, infatti, sono caratterizzati da eccessiva onerosità,
difficoltà di condivisione e archiviazione, mancanza di trasparenza, tempi di ricerca elevati, facilità
di errori, smarrimenti, perdite ed altre più o meno costose inefficienze.
Nell’ambito della formazione del personale sopra indicate la Provincia di Caserta – Settore
Politiche del Lavoro -ha realizzato le seguenti attività:









servizio di sportello per lavoratori migranti;
riqualificazione del personale dei CPI in funzione dell’acquisizione e dello sviluppo di
competenze per la diagnosi dei fabbisogni territoriali;
servizio di call center specialistico per i CPI;
programma di sensibilizzazione, diffusione ed informazione sullo stato e le politiche del
lavoro e sui connessi nuovi servizi pubblici per l’impiego;
organizzazione di un servizio per il diritto al lavoro delle persone con disabilità;
comunicazione istituzionale – progettazione e realizzazione del piano di comunicazione dei
servizi specialistici e innovativi dei CPI;
riqualificazione e sviluppo delle competenze degli operatori dei CPI in funzione della
strutturazione di azioni di contrasto alla disoccupazione e del precariato di lunga durata;
sperimentazione di un servizio per il diritto al lavoro di soggetti a rischio di esclusione
sociale di stampo psichiatrico;
realizzazione e pubblicazione di studi in merito alle politiche per l’occupazione attuate in
ambito regionale, nazionale e comunitario;
Nell’ultimo anno è stata messa in atto una riorganizzazione dei servizi per l’impiego (SPI) realizzata
principalmente con azioni di razionalizzazione delle reti informative e di servizio presenti sul
territorio, che si realizza attraverso nuovi assetti organizzativi variamente concretizzati a livello
locale.
La Provincia di Caserta – Settore Politiche del Lavoro ha implementato, nel corso del 2009, il
proprio Sistema Informativo Lavoro denominato “Sil@vora”, le cui caratteristiche consentono
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l’informatizzazione e la gestione dei servizi erogati dai Centri per l’Impiego, nonché la gestione del
mercato del lavoro locale. Il SIL è stato progettato come un sistema aperto, in quanto utilizza
tecnologie standard di tipo distribuito, vale a dire composto da un insieme di sistemi locali, e
integrato, cioè basato sulla condivisione dei dati, consentendo, attraverso un’interfaccia semplice
e intuitiva, e una banca dati unica e centralizzata, il supporto di tutte le procedure di front office e
di back office dei Servizi per l’Impiego. Sviluppato con un sistema modulare è possibile
l’adeguamento e l’integrazione con ulteriori “moduli” per espanderne le funzioni stesse o per
adeguarlo ai futuri sviluppi della normativa di settore, con costi relativamente contenuti.
A tal fine il Settore Politiche del Lavoro sta per dotarsi di ulteriori due moduli software uno a
supporto della misure anticrisi ed uno a supporto delle politiche attive del lavoro. Tali software
sono stati acquisiti con la formula del riuso da alcune Province leader nello specifico settore e sono
in atto le procedure per la personalizzazione e integrazione nel Sil@vora.
Si è in attesa degli esiti della fase di collaudo del nuovo portale web del Settore Lavoro nel quale
confluiranno tutte le informazioni riguardanti i Centri per l’Impiego (indirizzi, recapiti telefonici, email, responsabili), area lavoratori ed area aziende, collocamento mirato e relative graduatorie,
avvisi e bandi, normative e circolari, modulistica, le pubblicazioni periodiche a cura
dell’Osservatorio Provinciale del Lavoro.
Inoltre si sta procedendo alla costituzione e implementazione dell’Osservatorio Provinciale del
Lavoro attraverso un nuovo modello organizzativo tale da consentire analisi, studi e statistiche del
mercato del lavoro locale, il monitoraggio di bandi, concorsi, annunci di lavoro e corsi di
formazione da pubblicare ed aggiornare periodicamente sul portale web del Settore.
Tutte le procedure suddette sono a valere su fondi CIPE “Spesa a carico del Ministero del Lavoro e
della Previdenza Sociale per il potenziamento dei Centri per l’Impiego” con il cofinanziamento
dell’Ente.
LA DEFINIZIONE DEL MASTERPLAN DELLA PROVINCIA DI CASERTA ALLA LUCE DELLE NUOVE
POLITICHE PER IL LAVORO DELLA REGIONE CAMPANIA
I Documenti che si assumono come riferimenti per la ridefinizione della proposta di Masterplan
della Provincia di Caserta sono:
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a)Regione Campania-Assessorato al Lavoro e alla Formazione-CAMPANIA AL LAVORO!-Piano di
Azione per il lavoro;
b) Ministero del Lavoro e delle politiche sociali-Piano Triennale per il Lavoro-Liberare il lavoro
per liberare i lavori;
c)Deliberazione n°1790 del 14 Novembre 2008.
Premessa
A livello comunitario, le Linee guida per l’occupazione del nuovo sessennio richiamano le
istituzioni che si occupano del mercato del lavoro (e segnatamente i Servizi per l’impiego) ad un
ruolo “proattivo”, cioè in grado di far fronte alle sfide derivanti dalle ristrutturazioni
socioeconomiche e dall’invecchiamento demografico, nella prospettiva di attuare misure definite
“costruttive” per il mercato del lavoro. Tale ruolo “proattivo” si dovrebbe declinare lungo diverse
linee:
 La predisposizione di servizi personalizzati, finalizzati a promuovere l’incontro tra domanda
e offerta di lavoro nonché la mobilità occupazionale e geografica; in quest’ultimo caso si
rileva un forte ed inedito richiamo al ruolo della rete Eures;
 Lo sviluppo della capacità di anticipare i fabbisogni del mercato del lavoro prevedendo
penurie e strozzature, esigenze professionali e nuove competenze richieste;
 Lo svolgimento di una funzione perequativa, tipicamente riconducibile alla mission delle
istituzioni pubbliche, segnatamente nell’offerta di un accesso agile e trasparente ai servizi
erogati;
 Il rafforzamento delle misure di attivazione e di prevenzione della disoccupazione, che già
nella precedente programmazione costituivano il “core business” del processo di
ammodernamento dei sistemi istituzionali per le politiche attive. Anche in questo caso
viene evidenziato l’amplio spettro di utenza che i Servizi per l’impiego sono chiamati a
identificare come possibili clienti: i lavoratori desiderosi di cambiare mansione, i
disoccupati tout court, gli inattivi, i lavoratori anziani e i soggetti svantaggiati;
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 Il raccordo con i sistemi definibili dell’offerta complementare, cioè la formazione e
l’istruzione, nella prospettiva di realizzare misure che agevolino le transizioni tra scuola e
lavoro, scoraggiando l’abbandono scolastico; altresì consentendo di attivare una rete di
misure in grado di favorire l’inserimento o il reinserimento lavorativo dei soggetti a rischio
di esclusione sociale;
Sulla base del documento relativo alla nuova mission dei SPI, approvato il 4 dicembre 2006 da
tutti gli Stati membri dell’UE, sono stati definiti alcuni obiettivi e attività condivise. In particolare il
documento osserva come i SPI debbano continuare a modernizzare le proprie strutture e
migliorare l’erogazione dei servizi, puntando maggiormente sulle seguenti aree di sviluppo:
 Focus sull’utenza (sia soggetti in cerca di occupazione che datori di lavoro e sui suoi bisogni
specifici;
 Integrazione tra politiche attive e passive del lavoro: le misure di attivazione, ivi compreso
l’orientamento, dovranno essere collegate alla ricezione dei benefit di disoccupazione al
fine di sostenere un’attiva ricerca di lavoro, nell’ambito di un impegno reciproco tra i
Servizi per l’impiego e coloro che sono in cerca di nuova occupazione;
 Modernizzazione dell’erogazione dei servizi (servizi multicanale, servizi self service Webbased, servizi personalizzati per i datori di lavoro);
 Partnership e networking con altri attori ed erogatori di servizi, anche attraverso forme di
cooperazione pubblico/privato;
 Accertamento e valutazione regolare delle misure di politica attiva, dei servizi offerti e della
customer satisfaction, per verificare la soddisfazione delle necessità di un mercato del
lavoro allargato;
 Definizione delle modalità di adeguamento-sviluppo delle competenze del personale, per
accrescere la qualità dei servizi offerti.
Ciò premesso si indicano rispetto ai documenti citati ,i riferimenti assunti:
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-dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali-Piano Triennale per il Lavoro-Liberare il lavoro
per liberare i lavori;
a)Liberare il lavoro dalla incompetenza
“L’Italia, più di altri Paesi, registra un marcato disallineamento tra la domanda e l’offerta di lavoro.
Colpa della mancanza di una robusta infrastruttura di moderni operatori del mercato del lavoro,
pubblici e privati, in grado di mettere in contatto lavoratori e imprese. Colpa anche della totale
inadeguatezza del sistema di formazione e, con particolare riguardo ai giovani, dei percorsi di
transizione e raccordo tra scuola, università e mercato del lavoro. Colpa soprattutto del paradigma
della separazione tra formazione e lavoro, tra istruzione e formazione, tra studio e lavoro, tra
teoria e pratica, tra competenze culturali e competenze professionali, tra scuola e impresa che
nega ideologicamente l’alternanza formativa e l’integrazione circolare tra questi diversi momenti.
Centrale, per contrastare la diffusa incompetenza e recuperare il disallineamento tra la domanda e
l’offerta di lavoro, è la valenza educativa e formativa del lavoro – di tutte le esperienze di lavoro –
che si esalta attraverso una integrazione sostanziale tra i sistemi educativi e formativi e il mercato
del lavoro valorizzando modelli di apprendimento in assetto lavorativo (come il contratto di
apprendistato) che possono consentire non soltanto la professionalizzazione (l’apprendimento di
un mestiere), ma anche la acquisizione di titoli di studio di livello secondario o terziario compresi i
dottorati di ricerca.”
b)..La riduzione dei tempi di transizione generazionale dalla scuola alla vita professionale e il
contenimento dei fenomeni di job mismatch richiedono un insieme di interventi integrati e
strutturati di politiche attive del lavoro che rendano più fluidi e trasparenti i meccanismi che
regolano l’incontro tra domanda e offerta di lavoro anticipando il contratto tra lo studente e
l’impresa lungo tutto il percorso scolastico e formativo e quello universitario.
c)È importante potenziare la rete degli operatori, autorizzati o accreditati, presenti sul mercato del
lavoro, contrastare i canali informali che operano al di fuori del sistema, realizzare
compiutamente, a livello regionale e nazionale, servizi istituzionali di accesso nella rete alle
imprese che domandano e ai lavoratori che offrono lavoro.
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-dal Piano Regione Campania-Assessorato al Lavoro e alla Formazione-CAMPANIA AL LAVORO!Piano di Azione per il lavoro si assumono i seguenti riferimenti :
Assunto generale
“L’obiettivo guida di lungo periodo della politica di sviluppo della Regione fa riferimento alla
necessità di “… elevare il livello della qualità della vita delle persone che vivono e lavorano nel suo
territorio …” Per ciò che riguarda la “… crescita dell’occupazione, qualificazione del capitale umano
e riduzione degli squilibri sul mercato del lavoro …”, la Regione intende imprimere una decisa
azione istituzionale, avvalendosi dell’insieme degli attori di un sistema. In particolare, rispetto a
questo contesto, va valorizzato il contributo di carattere trasversale offerto dai nuovi Servizi
pubblici per l’impiego e di altre strutture, come l’Agenzia regionale del lavoro: questi soggetti sono
chiamati a supportare la governante regionale, attraverso un’azione di monitoraggio delle
tendenze del mercato del lavoro, la presa in carico dei soggetti che manifestino maggiori difficoltà
nell’ingresso e/o permanenza in esso, il sostegno ai processi di integrazione tra formazione,
orientamento e servizi per l’impiego.”
a)...”Si rende necessario il dispiegamento di una serie di scelte strategiche che favoriscano
soprattutto:
 lo sviluppo di un maggior orientamento degli interventi a partire dalla domanda di lavoro e
di competenze da parte delle strutture produttive del territorio;
 lo sviluppo di un sistema di servizi per le imprese e per i cittadini più ampio e qualificato;
 l’assunzione di una maggiore responsabilità di tutti i soggetti coinvolti per liberare il lavoro
dalla illegalità e dal pericolo e per contrastare i fenomeni di dispersione scolastica e
formativa.
 una particolare attenzione alla dimensione dell’inclusione sociale e lavorativa per le fasce
di popolazione svantaggiata, residente soprattutto nelle aree metropolitane.
 Il rafforzamento degli interventi per la diminuzione dei tempi di ingresso nel mercato del
lavoro dei giovani in uscita dai percorsi scolastici e formativi”
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b)..”tali priorità di indirizzo necessitano di approfondimenti anche di natura statistica a partire
dalle caratteristiche dei mercati del lavoro provinciali e settoriali, affinché l’attuazione degli
interventi possa contare su una declinazione più articolata a livello territoriale e per i diversi
target. La valorizzazione della conoscenza e dell’analisi è infatti indispensabile per migliorare la
qualità dell’azione programmatoria e dell’azione amministrativa. Per queste motivazioni è
prevista l’adozione di un set di indicatori specifici oltre a quelli concordati in sede nazionale e
comunitaria a valle della programmazione unitaria regionale 2007-2013.”
c)… “si tratta inoltre di superare il marcato disallineamento fra domanda e offerta di lavoro.
Tematica non certo nuova, mentre nuove sono le linee individuate per superare gli effetti del
paradigma della separazione fra lavoro e istruzione e formazione, oltre alle problematiche relative
alla presenza sul territorio, in maniera diffusa, di operatori pubblici e privati, in grado di fornire
servizi utili e qualificati.”
d)… “rendere effettivo sul territorio della regione il sistema di organizzazione del mercato del
lavoro che vede la presenza di operatori pubblici e privati, nonché di operatori per certi versi
“speciali”, di cui è opportuno valorizzare le caratteristiche soggettive trattandosi di università,
scuole, associazioni di categoria, enti bilaterali e consulenti del lavoro. La rete dei servizi per il
lavoro dovrà contare su un numero maggiore e qualificato di soggetti presenti su tutto il territorio
regionale.”
e)… “valorizzazione del patrimonio informativo regionale in materia di fabbisogni professionali e
formativi insieme a quello messo a disposizione dal Ministero del lavoro per ampliare e rafforzare
le indagini tipo Excelsior e alle informazioni rilevabili dal sistema informativo delle comunicazioni
obbligatorie delle aziende. Allo stesso tempo, saranno completati ed aggiornati i sistemi regionali
relativi ai repertori professionali per giungere ad una certificazione delle competenze, anche di
quelle acquisite in modo non formale e informale.”
f)… “ripristinare e a operare in un quadro di regole certe, di trasparenza delle procedure, di
ragionevoli tempi di attuazione degli interventi adeguando la pubblica amministrazione, anche
con programmi di riqualificazione, che producano uno snellimento della burocrazia e più risultati.
Ciò riveste particolare importanza nel mercato del lavoro, dove la relazione tra Istituzioni, norme e
fattori di contesto e meccanismi di formazione delle preferenze diviene un elemento cruciale per
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determinare circoli virtuosi o viziosi che possono favorire comportamenti proattivi o conservativi
da parte delle istituzioni locali e dei cittadini.”
g)… “l’azione pubblica di semplificazione dei dispositivi
previsti e dei loro meccanismi di
gestione, la Regione Campania recupera il ruolo di programmazione e controllo, di sollecitazione e
coinvolgimento delle parti sociali nella definizione di percorsi condivisi per la realizzazione degli
obiettivi del Piano, rafforzando e affidando ai livelli più prossimi ai cittadini i servizi necessari per la
gestione dei dispositivi.Coerenti con tale modello, infine, sono le altre Azioni di Sistema previste
nel Piano – a partire dall’implementazione dell’efficacia dei Centri per l’impiego della Regione e,
soprattutto, dall’ampliamento su base provinciale del programma “Excelsior” e lo sviluppo dei
servizi di placement nelle scuole superiori e nelle università – finalizzate a costruire un impianto di
strumenti e di assetti istituzionali orientati all’obiettivo prioritario di espandere e innalzare il set di
opportunità disponibili e per questa via innescare processi nei quali le persone siano al tempo
stesso beneficiarie ed artefici del cambiamento.”
h)….” l’innalzamento della qualità dei servizi per l’impiego in termini di ampliamento delle
prestazioni offerte ai cittadini, il miglioramento e consolidamento del sistema attraverso
l’allargamento della rete dei soggetti accreditati, nonché il coordinamento tra pubblico e privato in
materia di mercato del lavoro. La qualificazione delle attività dei Centri per l’impiego dovrà
consentire di recuperare i ritardi accumulati nelle prestazioni offerte ai cittadini, nel
miglioramento dell’incontro tra domanda e offerta, nel rapporto dei servizi con la realtà
economica del territorio. Quest’ultimo aspetto riguarderà in particolare l’ampliamento su base
territoriale del programma Excelsior – attività da curare in coordinamento con il Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali – per garantire la rilevazione su base settoriale con maggior
dettaglio territoriale dei fabbisogni professionali di competenze. “
i).”. migliorino la relazione rapporto pubblico-privato nella gestione della domanda e dell’offerta
di lavoro.”
PROFILO FUNZIONALE ED ORGANIZZATIVO ATTUALE-PROPOSTE AZIONI MASTERPLAN PER LA
PROVINCIA DI CASERTA
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I Cpi della Provincia di Caserta,attualmente, erogano principalmente servizi amministrativi, servizi
per l’inserimento lavorativo e supporto amministrativo. Risultano meno rappresentati, e talvolta
assenti, i servizi di politica attiva per il lavoro quali orientamento, e connessione con interventi
formativi. Oltre a ciò, si rilevano alcune criticità che rappresentano elementi di “disturbo”
trasversali (ed in alcuni casi strutturali) a tutti i servizi offerti dai Cpi. Si elencano di seguito le
maggiori criticità percepite all’interno dei sistemi professionali ed organizzativi:
a) alto livello di adempimenti burocratici a carico degli operatori; ;
b) organici non completamente adeguati alle attività da svolgere.
Tali criticità, con le quali gli operatori convivono quotidianamente, incidono in maniera sostanziale
sulle performance dei singoli, e creano un ambiente lavorativo caratterizzato dall’operare
costantemente “in emergenza”. L’analisi condotta sembra sottolineare il fatto che le criticità
abbiano permeato i processi lavorativi, costringendo i singoli a modificare le attività svolte
in modo da rendere comunque il loro operato funzionale agli obiettivi preposti.
Si possono, quindi, delineare gli elementi di profilo che caratterizzano comunemente il sistema di
offerta dei servizi provinciali per l’impiego della Provincia di Caserta. Il profilo dell’offerta
funzionale dei Cpi risente, in generale, di una organizzazione del sistema locale per l’impiego che
può definirsi “indifferenziata” e “non finalizzata,” sul piano operativo e su quello di indirizzo.
Sul piano operativo ciò è visibile:
- nella distribuzione dei servizi: essa riflette l’impianto generalista dei Spi e soffre di una
sostanziale parcellizzazione e frammentazione delle risorse e degli strumenti a disposizione di una
pluralità di strutture che, pur garantendo una capillare presenza sul territorio, con qualche
difficoltà possono erogare servizi di carattere proattivo o specialistico;
- nell‘organizzazione dei servizi (per singole tipologie di azioni o per combinazioni di esse): si
ravvisa la problematicità di raccordo tra funzioni contigue (ad es. tra azioni di orientamento e
azioni di inserimento lavorativo; ovvero tra queste ultime e la pianificazione dei percorsi di
matching). Tutto ciò determina la difficoltà nel delineare con chiarezza percorsi di
accompagnamento al lavoro o di intermediazione dell’utenza;
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- nell’elevata componente amministrativa che grava sulle strutture deputate all’offerta di
politiche attive, condizionandone i livelli di operatività.
Sul piano degli indirizzi ciò è osservabile:
- nella carenza di un modello operativo e di servizio di riferimento , al quale ispirare
l’organizzazione e il funzionamento;
- nella eterogeneità di livelli operativi espressi dai Cpi, accomunati dall’elevato carico
adempimentale; si denota, in sostanza, la necessità di giungere ad una visione unitaria e
strategica del posizionamento dei singoli servizi, oltre alla già richiamata esigenza di protocolli e di
codici di riferimento a cui orientare il funzionamento i processi di servizio;
- nel difficile raccordo operativo con la formazione professionale e nella generale debolezza delle
funzioni di raccordo tra servizi (orientamento, accompagnamento al lavoro); esse,occorre
ricordarlo, costituiscono le pre-condizioni di sistema per consentire ai Cpi di attivare le funzioni
legate al D.Lgs. 181/2000 – preliminari ad un qualsiasi posizionamento sul territorio – e, a
cascata, delle funzioni specialistiche che improntano il ruolo di “interlocutori” dell’azione
politico-amministrativa.
Tenuto conto delle esperienze già realizzate e capitalizzate nella vecchia programmazione 20002006 per l’adeguamento delle dotazioni e sedi dei Centri per l'Impiego e la formazione del
Personale,delle esigenze indicate nel Piano di Azione per il lavoro-Campania al lavoro! della
Regione Campania ,del Piano Triennale per il Lavoro-Liberare il lavoro per liberare i lavori,le
proposte della Provincia di Caserta per il Masterplan dei Servizi per l’impiego si articolano in
azioni cosi declinate e riassunte nel seguente quadro:
Azioni
Costo di stima interventi Tipologia di intervento
della Azione(€)
Azione
1:
Promuovere
e
sostenere la rete di cooperazione
tra sistema pubblico e privato
250.000
Interventi sui servizi alle
persone/ Interventi sui servizi
alle imprese
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per i servizi per il lavoro
Azione 2: Implementazione dei
modelli organizzativi e di
erogazione dei Servizi per
l’impiego nella Provincia di
Caserta
300.000
Interventi sui servizi alle
persone/ Interventi sui servizi
alle imprese
Azione
3:
Sviluppo
e
potenziamento del servizio alle
imprese.
365.000
Interventi
imprese
sui
servizi
alle
Azione 4: Sperimentazione
e
messa a regime di servizi e
interventi
per l’occupabilità
attraverso l’erogazione di livelli
essenziali di prestazione
400.000
Interventi
persone
sui
servizi
alle
Azione 5: Implementazione e
messa a regime di interventi
per
programma
/
target
obiettivo.
555.000
Interventi
persone
sui
servizi
alle
Azione 6: Qualificare il sistema
delle competenze e delle
professionalità delle risorse
umane del sistema dei servizi per
l’impiego
240.000
Interventi sulle risorse umane
Azione 7: Potenziamento sistemi
tecno-informativi
via
web
funzionali ai servizi da erogare
nei CpI (Rilevazione e analisi dei
fabbisogni
professionali,
Richiesta on line di figure
professionali,
E-LEARNING,
Comunicazione diretta CPI verso
Aziende)
720.000
Interventi
informativi
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sui
sistemi
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Azione 8: Potenziamento sistemi
informativi:messa regime degli
archivi informatizzati di sistema a
supporto
dei
servizi
per
l’impiego.
250.000
Interventi
informativi
Azione 9: Accompagnamento,
monitoraggio e valutazione del
Masterplan della Provincia di
Caserta.
300.000
Interventi sui servizi
strutture
Azione
10:
Comunicazione
Istituzionale dei Servizi per
l’impiego nella Provincia di
Caserta.
150.000
Interventi sui servizi,sulle
tecnologie e le strutture
Azione 11: Integrazione sistemi
formazione/lavoro : Sviluppo di
reti di eccellenza tra CPI e enti
formativi.
430.000
Interventi sui servizi,sulle
tecnologie e le strutture
TOTALE
3.960.000
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sui
sistemi
e le