Progetto d`Istituto 2014/15 - Istituto Comprensivo Statale Sermoneta

Transcript

Progetto d`Istituto 2014/15 - Istituto Comprensivo Statale Sermoneta
Istituto Comprensivo Statale “Donna Lelia Caetani”
Sermoneta
Progetto d’ istituto a. s. 2014/2015
Norma e Sermoneta tra passato, presente, futuro...
le nostre radici, le tenere foglie,
i frutti del nostro impegno
Verso una scuola amica …
… per crescere insieme
“La scuola scende in campo … paladina della
storia … passata, presente, futura …”
1
“Si protegge ciò che si ama
si ama ciò che si conosce”
“se vogliamo conservare e aumentare la nostra felicità, noi dobbiamo curare
gli elementi naturali, paesistici, artistici e storici che ci permettono di
inserirci in una tradizione di cui noi siamo parte e che generalmente non
consideriamo perché la riteniamo qualcosa di scontato”
Remo Bodei
filosofo
PREMESSA
ANALISI DEL TERRITORIO
ASPETTI SOCIO-AMBIENTALI
Sermoneta è un comune italiano di 9.156 abitanti.
Il territorio di Sermoneta fu popolato già in epoca arcaica. Nel suo
territorio, nei pressi dell'attuale Abbazia di Valvisciolo sorgeva l'antica
città volsca di Sulmo, citata da Virgilio nell'Eneide.
L'espansione delle paludi pontine e le invasioni dei Saraceni spinsero gli
abitanti dell'antica Sulmo a trasferirsi nell'attuale Sermoneta, che viene
citata con questo nome già nell'XI secolo.
A partire dal dopoguerra, il suo centro storico ha conosciuto un pesante
spopolamento a favore del suo territorio in pianura dove sono sorte le
frazioni di Doganella, Tufette, Pontenuovo e Carrara ai confini con i
comuni di Cisterna e Latina.
Al tempo stesso ha conosciuto una notevole espansione turistica che ha
come meta l'antico e ben conservato borgo antico, sede di numerose
manifestazioni culturali.
2
Si estende sia in pianura che in collina nella provincia di Latina. Si
caratterizza per il paesaggio suggestivo,medioevale nel centro storico e
moderno in pianura, l'ingente patrimonio boschivo, il clima mite, la
fertilità della terra, una pregevole zona "umida protetta" , testimonianza
più antica della memoria storica locale. Il territorio è ancora in fase di
espansione, suscettibile di notevole aumento per la forte immigrazione . Il
contesto socio-culturale eterogeneo ed in continuo ricambio, è costituito
prevalentemente da famiglie provenienti dalla regione campana e, in
numero minore da altre regioni italiane e da Paesi comunitari ed
extracomunitari ( Cina, India, Marocco, Romania).
Il centro abitato dispone dei servizi primari (esercizi commerciali,
banche, farmacia, servizio di trasporti, scuole…); presenta solo alcune
strutture socio-culturali per l'aggregazione dei giovani.
Norma conta 4.041 abitanti
Sorge sui Monti Lepini , praticamente sopra una parete rocciosa scoscesa
da cui è possibile ammirare l'Agro pontino e soprattutto l'Oasi di Ninfa.
Come dimostrano gli scavi archeologici di Norma la città fu abitata sin dal
periodo romano. Nel Medioevo fu verosimilmente dipendenza della
vicina Abbazia diValvisciolo o del Castello Caetani di Sermoneta divenendo
marchesato sotto i Borghese. Nel suo patrimonio artistico annovera
monumenti e luoghi religiosi di notevole interesse, oltre al Museo civico e
al Museo del cioccolato.
Vanta numerose tradizioni folkloristiche ed eventi
territorio seguaci e visitatori.
che richiamano sul
I BISOGNI DEL TERRITORIO
I bisogni prioritari a cui la scuola deve poter dare risposte adeguate, a
breve /medio termine, sono:
3
'utenza ;
situazioni di disagio;
per una proficua integrazione .
SCUOLA E TERRITORIO
La nostra scuola propone una progettazione del sapere, del saper fare, e
del saper essere. Le varie attività, svolte nell'ambiente, sono basate non
solo sullo studio libresco, ma sull'esperienza , il vissuto, il coinvolgimento
dei canali percettivi dell'allievo. ,Tutto ciò svolto secondo i moderni
principi dell’educazione legata al luogo (PBE-Place Based Education) per
suscitare un sentimento di appartenenza nei confronti del patrimonio
ambientale, storico e culturale del territorio.
Nella nostra realtà territoriale abbiamo tanti possibili descrittori di un
qualsiasi spaccato ambientale che costituiscono
riferimenti
conoscenze,
pluridisciplinari,
ma
idoneo
soprattutto
non
solo
l'assunzione
un caleidoscopio di
a
sviluppare
consapevole
di
nuove
nuovi
comportamenti. Optare di lavorare sull’ambiente oltre ad una scelta di
valore, per le grandi finalità verso cui tende l'azione educativa (la
formazione dell’uomo e del cittadino che modifica stili di vita e di
comportamento e sviluppa
il senso di appartenenza e il pensare
globalmente ) è una scelta didattico-metodologica.
Vengono privilegiati:
- l’approccio esperienziale e scientifico-laboratoriale;
- il rapporto scuola-territorio (legame con il contesto di riferimento con
cui si creano e si mantengono rapporti circolari);
4
- la trasversalità (approccio sistemico e interdisciplinare);
- la continuità tra gli ordini di scuola e le relazioni con l’extra-scuola
aprendosi alla verifica dei propri modelli, processi, percorsi.
Norma e Sermoneta diventano così i luoghi di nascita della cittadinanza,
della civiltà democratica, della coesione sociale. I loro monumenti, le
chiese, le case, i palazzi, le vie, le piazze, gli usi, i tempi e i modi di vivere,
richiedono indagini storiche, culturali e civili: tutte da insegnare e fare.
Solo così il nostro patrimonio sarà ancora e sempre una risorsa che aiuta
a crescere come cittadini, un patrimonio collegato ai diritti fondamentali
della persona. Il suo studio porterà a riscoprire l’indissolubile legame tra
centri urbani e territorio circostante, come centri di servizi, di
aggregazione e di cultura con il suo perdurare e sedimentarsi di
testimonianze e risorse sociali, economiche e culturali.
Il nostro obiettivo educativo, attraverso la continuazione del Progetto
“Un esodo lungo settant’anni”, è quello di incoraggiare i nostri studenti
a diventare parte attiva nella conservazione della memoria e coinvolgere
in questa azione tutti i soggetti territoriali, produttivi, culturali tramite
azioni condivise e sinergiche fondate sull’insieme di riferimenti valoriali
contenuti nella nostra Costituzione e nei principali documenti mondiali
(Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, Convenzione sui Diritti dell ‘Infanzia
e dell’Adolescenza ...) cui fa riferimento il protocollo attuativo “Verso una
scuola amica” al quale, per il terzo anno consecutivo, ci apprestiamo a
lavorare.
Per la salvaguardia del territorio e della biodiversità e per la conoscenza
delle tradizioni locali, in alternativa alla omologazione dei sapori, per la
tutela del diritto alla salute, la nostra scuola ha aderito al Progetto
“Sapere i sapori”.
5
Per promuovere lo sviluppo della conoscenza e della comprensione del
valore delle diversità culturali e linguistiche presenti nel nostro
territorio, la nostra scuola aderisce, anche quest’anno, a Comenius.
Proprio per favorire e promuovere questi interessi (beni) comuni è
auspicabile e necessario che a fianco della scuola, cui compete il ruolo
primario
dell’istruzione,
si
costituisca
una
rete
di
sinergie
e
complementarietà.
PERCORSI
I percorsi possono essere: geografici, naturali, storici, artistici,
antropologici, tecnologici, linguistici e sociali.
Per garantire agli alunni l’opportunità di conoscere la realtà locale dal
punto di vista storico, artistico e naturalistico e di essere soggetti
attivi in ambito territoriale sia come guide che come promotori della
salvaguardia dei beni ambientali e culturali, si propone l’adesione delle
classi del nostro Istituto alle iniziative del FAI e al Progetto
“Una
memoria lunga settant’anni. E’ prevista la formazione di un numero di
alunni come “Ciceroni”, o nei ruoli inerenti alla funzione di “volontario” ,
secondo le indicazioni date dal FAI. Gli alunni potranno essere impegnati
sia nelle giornate destinate alla realizzazione del progetto, che in
eventuali ulteriori attività FAI .
Per rimanere in tema si propone l’adesione anche al corso-concorso
“Italia Nostra”.
6
Percorsi paralleli possono essere quello storico-sociale, scientificotecnologico e linguistico – espressivo- artistico.
Sul piano storico si intende esaminare la documentazione normativa
relativa agli interventi sul territorio e confrontarli con il dettato
costituzionale.
Si potrà così avere un quadro critico sulla base del quale elaborare
proposte di intervento per ripristinare un rapporto corretto tra le
aspettative di vivibilità e di sicurezza del cittadino e il territorio.
Dal punto di vista sociale si intende formare una coscienza di buona
cittadinanza ricercando, attraverso l’esame genealogico dei valori, la
definizione di un paradigma umano.
Il rapporto di questo studio con il tema della sicurezza sta nel chiarire,
fuori da ogni possibilità di manipolazione, i bisogni dell’uomo rispetto alle
richieste di uno sviluppo sostenibile.
FINALITA’ GENERALI
A. Elevare la qualità della formazione degli studenti sul piano delle
conoscenze, delle competenze, delle capacità, promuovendo nel loro
profilo culturale in uscita una crescita umana e una competenza critica
che favoriscano l‘acquisizione di un orizzonte di senso, per una
partecipazione attiva alle dinamiche della società contemporanea ;
B. Promuovere l‘unitarietà del sapere, pur nella multiformità delle
discipline del curricolo;
C. Orientare l‘azione formativa verso i nuovi orizzonti culturali europei;
D. Costruire un rapporto sinergico e permanente tra scuola e territorio.
OBIETTIVI COMUNI TRASVERSALI COGNITIVI, DIDATTICI E
COMPORTAMENTALI
Competenze di carattere metodologico e strumentale:
7
- Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento,
individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità
di informazione e di formazione.
- Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo
delle proprie attività di studio e di lavoro.
- Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo
e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate,
raccogliendo e valutando dati, proponendo soluzioni.
- Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare
collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi,
anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello
spazio e nel tempo.
- Acquisire e interpretare le informazioni: acquisire ed interpretare
criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed
attraverso diversi strumenti comunicativi.
Competenze legate allo sviluppo della persona, nella costruzione del
sé:
- Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso, mediante
diversi supporti; rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti,
norme, procedure, atteggiamenti, stati d'animo, emozioni utilizzando
linguaggi diversi, mediante diversi supporti.
- Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i
diversi punti di vista, valorizzando le proprie e altrui capacità,
gestendo le conflittualità, contribuendo all'apprendimento comune
ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei
diritti fondamentali degli altri.
- Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo
attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i
propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui.
8
OBIETTIVI GENERALI
- Individuare ambiti tematici relativi a situazioni territoriali concrete
per le quali è necessaria attività di conoscenza e di prevenzione;
- Individuare ambiti sociali e/o situazioni territoriali concrete per le
quali sono necessari interventi di valorizzazione, di tutela e/o di
riequilibrio;
- Intervenire in termini progettuali, in sinergia con i soggetti
interistituzionali,nelle aree e nelle situazioni di”problematicità” sociale e
/o territoriale, declinando all’esigenza di una migliore fruibilità sociale;
- Realizzare interventi progettuali scolastici ed extrascolastici insieme
ai soggetti partners che promuovano sia il benessere psico-fisico
nell’ottica di una equilibrata crescita personale, sia la capacità di lavorare
con approccio cooperativistico e collaborativo in team per elaborare
ipotesi di soluzione a eventi di malessere/rischio/crisi ambientale per il
benessere della comunità .
- Acquisire e praticare stili di vita sostenibili tramite la conoscenza, lo
sviluppo e la disseminazione di buone pratiche per la qualità
dell’ambiente
-
e
del
territorio;
Costruire un percorso formativo e didattico “modellizzabile e
replicabile”,
quindi un curriculum verticale, sostanziato dalle esperienze
progettuali dei diversi ordini di scuola inclusi nel progetto;
- Intrecciare i temi della tutela e della valorizzazione, nella promozione
della cittadinanza attiva, al miglioramento nelle scuole dell’offerta
formativa relativa al potenziamento dei saperi scientifici e tecnologici;
9
- Conoscere e comprendere il patrimonio culturale come bene comune,
memoria e identità nazionale ed europea;
-
Utilizzare le nuove tecnologie come strumento innovativo di conoscenza,
documentazione e comunicazione.
10
OBIETTIVI FORMATIVI
1.Favorire la socializzazione e la fluidità delle
capacità relazionali
2.Promuovere la cultura della progettualità e
della disponibilità ad accogliere attivamente
collaborazioni.
3.Potenziare l'acquisizione della
cultura del confronto
11
COMPETENZE DA ATTIVARE
collaborazione con
Istituzioni,
associazioni,
esperti esterni e
docenti interni
attivazione di
capacità
organizzative e
comunicative
finalizzate alla
costruzione di un
servizio.
sperimentazione e
verifica in un
contesto
organizzativo
concreto delle
proprie capacità e
competenze
acquisite
legittimazione
del proprio
diritto di
cittadinanza
attraverso
l'identificazione e
l'appartenenza
ad un territorio
sollecitazione della
creatività personale
e di gruppo
riscontro della
presenza sul
territorio dei segni
della storia
12
OBIETTIVI DIDATTICI
Percorso
storico
Percorso
naturalistico
Percorso
sociale
• Conoscenza del territorio.
• Imparare a leggere nelle strutture (chiesa, quadro,
etc.) i significati culturali (compresa la funzione
dell'allegoria, delle metafore, etc.)
• Conoscenza del patrimonio storico-artistico locale.
• . Educazione alla valorizzazione e tutela
dell'ambiente e del patrimonio storico-artistico e
naturale .
• Consolidamento delle competenze disciplinari
specifiche. Maggiore consapevolezza delle proprie
potenzialità
• Sviluppo della capacità di relazionare con
l'altro.Saper cogliere il senso di appartenenza nel
rispetto di una pluralità di esigenze al diritto di
cittadinanza.
• Essere protagonisti della propria formazione.Facilità a
parlare in pubblico anche in lingua straniera.
13
art.38
Convenzione sui
diritti
del''Infanzia e
dell'Adolescenza
Un esodo lungo
settant'anni
circolare ANPI
Comenius
Progetti FAI
Festa
dell'albero
Progetto Sapere i
sapori.
14
Percorso
storico-sociale
Percorso
naturalisticoscientificotecnologico
Percorso
linguisticograficoartistico
15
PERCORSO STORICO-GEOGRAFICO-SOCIALE
OBIETTIVI:
 Capacità di percepire gli eventi storici nella loro
dimensione particolare e complessiva e di collocarli
secondo le coordinate spazio-temporali, cogliendo nel
passato le radici del presente.
 Comprendere gli eventi storici nella loro dimensione
diacronica, attraverso il confronto tra epoche, e nella
loro dimensione sincronica attraverso il confronto tra
aree geografiche e culturali.
 Sviluppare il senso di appartenenza, alimentato dalla
consapevolezza di essere inserito in un sistema di regole
fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei
doveri.
 Concorrere allo
cittadinanza.
sviluppo
dell’esercizio
attivo
della
 Fornire gli strumenti per la conoscenza del tessuto
sociale ed economico del territorio, delle regole
del mercato del lavoro, delle possibilità di
mobilità.
16
 Promuovere la conoscenza delle abitudini e degli
stili alimentari di altri paesi.
 Costruire un archivio della cultura e delle
tradizioni locali, le cui radici storiche possano
essere recuperate attraverso un’azione di ricerca
diretta sul territorio.
 Attuare iniziative di informazione e formazione
destinate ai docenti e alle famiglie,finalizzate alla
divulgazione delle finalità del progetto.
 Raccordare le iniziative promosse da enti e
istituzioni, presenti sul territorio.
 Promuovere scelte alimentari consapevoli che tengano
conto dei gusti e disgusti dello studente e
sollecitino “il riappropriarsi” dei prodotti agro –
alimentari della propria Regione e del proprio
territorio.
 Promuovere nello studente un processo di “auto –
formazione assistita” coniugata attraverso la
17
conoscenza e la comprensione delle interazioni tra
Cibo – Salute – Agricoltura –Territorio – Consumi,
per
consentirgli
di
divenire
soggetto
di
condivisione dei risultati raggiunti.
I FASE:
Formazione di un elenco/catalogo dei centri storici (o di
loro parti significative o di particolari beni culturali nel
loro contesto) per una ricerca delle trasformazioni e/o
alterazioni e del progressivo cambiamento/annullamento
dell’identità delle nostre città storiche.
II FASE:
Attivazione delle conoscenze-competenze
in possesso
dell’alunno: fotografare, leggere una carta topografica,
valutare l’attendibilità delle fonti documentarie).
III FASE:
Educare per tutelare.
Inquadramento generale del territorio sul quale insiste
l’indagine
(notizie
storiche,
riferimenti
letterari,
iconografia storica);analisi dell’ambito territoriale e degli
18
elementi caratterizzanti il paesaggio urbano / il bene
culturale; acquisizione delle documentazioni dalle diverse
fonti(mappe,planimetrie,rappresentazioni,documentazion
e, ...) e loro sistematizzazione;acquisizione di dati diretti
relativi all’oggetto della ricerca (rilievo metrico, rilievo
fotografico, testimonianze, ...) e loro sistematizzazione;
confronto con le fonti documentarie; redazione di una
scheda
storico-descrittiva:
per
la
conoscenza
e
l’interpretazione dell’oggetto di indagine e dei suoi
elementi di connotazione naturali ed antropici (chiese,
abitazioni, complessi monastici, giardini storici, strade e
piazze, corsi d'acqua, alberate ecc.)
IV FASE:
Educare per valorizzare/riqualificare.
Produzione di elaborati e proposte; presentazione del
centro storico /bene culturale indagato; proposta di un
itinerario culturale per la sua conoscenza e fruizione;
realizzazione di azioni concrete a favore della tutela e
valorizzazione del bene). Nella produzione di elaborati ci
si avvarrà dei materiali e delle tecniche più opportune
(si suggerisce comunque di utilizzare le potenzialità
messe a disposizione dalle TIC).
19
VFASE:
Confronto e verifica conclusiva(valutazione).
Realizzazione
di
mostre,
pubblicazioni,
seminari,
iniziative di animazione territoriale per presentare le
attività e i risultati della progett-azione alla comunità
scolastica, al territorio ed ai rappresentanti delle
amministrazioni e degli enti.
20
PERCORSO NATURALISTICO -SCIENTIFICO
OBIETTIVI:
 Facilitare lo studente ad esplorare il mondo circostante
per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della
conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività
umane come parte integrante della sua formazione
globale.
 Centrare l’apprendimento sull’esperienza e sull’attività di
laboratorio.
 Sviluppare la capacità di analizzare fenomeni complessi
attraverso l’apprendimento di strategie di indagine, di
procedure sperimentali e di linguaggi specifici (base di
applicazione del metodo scientifico).
 Promuovere la conoscenza dei prodotti tipici
regionali come alternativa alla omologazione dei
sapori e come salvaguardia del territorio e della
biodiversità.
 Promuovere stili di vita adeguati a produrre e/o
mantenere sane abitudini alimentari. Integrare e
rafforzare le azioni della Istituzione scolastica in merito
ad una educazione alimentare troppo spesso limitata al
solo aspetto nutrizionale.
21
 Rafforzamento della consapevolezza
effettivo dei diritti di cittadinanza.
per
l’esercizio
 Fornire strumenti per far acquisire una visione critica
sulle proposte che vengono dalla comunità scientifica e
tecnologica.
 Rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e
tecnologie, della loro correlazione con il contesto
culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la
salvaguardia dell’ambiente, nonché della corrispondenza
della tecnologia a problemi concreti con soluzioni
appropriate.
I FASE:
Presentazione del progetto alle classi ed agli studenti.
Informazioni generali e di base suI tema del progetto ed
esempi di tracce di approfondimento e di possibili lavori
interdisciplinari.
Articolazione degli impegni per fornire spunti e
strumenti per il lavoro che si svolgerà con la classe.
II FASE:
22
Incontri con gli esperti, per approfon dire i seguenti
argomenti: geo-morfologia del territorio, fauna e flora,
canalizzazioni , storia del luogo, esperienze didattiche già
realizzate e altre possibili applicazioni.
III FASE:
Percorsi guidati.
Escursioni.
Incontri con esperti per sviluppare gli aspetti
naturalistici, geologici e storico-geografici del territorio.
IV FASE:
Raccolta ed elaborazione dati finalizzata a far conoscere
un territorio che spesso ha caratteristiche
multifunzionali ; Incontri con esperti per sviluppare gli
aspetti naturalistici, geologici e storico-geografici del
territorio
VFASE:
Promozione del turismo scolastico per la conoscenza delle
articolazioni della realtà territoriale in un sistema di
relazioni ambientali.
23
Realizzazione di tracciati ciclo-escursionistici,
equituristici e di trekking che colgono la varietà dei
paesaggi e degli ambienti del nostro territorio o itinerari
tematici capaci di valorizzare uno specifico circuito
turistico.
Salvaguardia e valorizzazione della rete antica dei
sentieri definita dalle percorrenze storiche, dai
percorsi dei pellegrini, dagli scambi commerciali e dalla
tradizionale attività agro-pastorale, conservando per il
turismo le vie pedonali della fascia pedemontana e
montana, ma anche quelle collinari e di pianura.
Realizzazione di un'idonea e funzionale segnaletica
finalizzata anche all’interpretazione naturalistica e
per la frequentazione in sicurezza delle aree naturali
(con riferimento soprattutto all'escursionista
occasionale, ai gruppi e a chi non conosce a fondo il
territorio).
Una volta definiti gli obiettivi della rete sentieristica, è
necessario valutare gli impatti fondamentali connessi alla
sua realizzazione.
24
PERCORSO LINGUISTICO_ARTISTICO
OBIETTIVI :
 Acquisire padronanza lingua italiana come ricezione e come
produzione, scritta e orale.
 Conoscenza di almeno una delle lingue straniere.
 Conoscenza e fruizione consapevole di molteplici forme
espressive non verbali ( promozione del pensiero riflessivo
e creativo).
 Adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione (→ strumento per arricchire la possibilità di
accesso ai saperi, acquisire nuove conoscenze ed
interpretare la realtà in modo autonomo)
 Costruire percorsi e strumenti didattici mirati, in sinergia
con le istituzioni museali, circa gli aspetti caratterizzanti
del territorio, fruibili nel tempo anche da altre istituzioni
culturali e scolastiche.
 Conoscere, recuperare e valorizzare gli aspetti della
tradizione legati al lavoro e alla produzione che si sono
tramandati nel tempo, conservando una loro precisa
identità, ma hanno saputo evolvere con il territorio per
costituirne le basi economiche e produttive.
25
 Conoscere, valorizzare e divulgare il patrimonio culturale
del territorio attraverso la produzione di materiale
informativo e turistico.
 Utilizzare i diversi registri linguistici per inserirsi in modo
adeguato nelle varie interazioni comunicative.
 Essere in grado di condurre una semplice ricerca con il
metodo dell’indagine.
 Saper compilare una tabella dati.
 Saper stendere
appropriato.
relazioni
utilizzando
un
linguaggio
 Saper produrre brevi testi.
 Esercitare, gradualmente, l’abilità di reperire informazioni
da testi vari.
 Sviluppare il pensiero logico e creativo, attivando il
piacere della ricerca.
 Affinare il gusto, destando sensibilità nuove.
 Osservare e leggere un’immagine complessa, ricercandone
gli elementi strutturali.
 Riconoscere e riprodurre elementi
attraverso criteri compositivi.
di
una
immagine
26
 Muoversi correttamente in uno spazio limitato secondo
schemi precisi.
 Insegnare ai ragazzi ad andare al di là della pura
percezione visiva orientandoli a guardare il paesaggio con
gli occhi della conoscenza e del rispetto per la Natura.
METODOLOGIA
Cooperative learning; attività di tutoraggio; peer education; lezione
frontale; problem-solving, role playng.
La metodologia proposta per lo sviluppo del Progetto d’Istituto trova i
suoi elementi fondativi:
a) nell’interdisciplinarietà, come essa si configura nel contesto
normativo;
b) nel paesaggio raccontato, come acquisizione del patrimonio culturale
e territoriale, del rapporto dialettico uomo -natura e come
riproposizione in un linguaggio autonomo e creativo delle identità e
dei valori culturali locali;
c) nel viaggio, elaborato dai ragazzi per i ragazzi come esperienza di
crescita, realizzato secondo criteri di sostenibilità, come modalità
per apprezzare il patrimonio culturale locale, con l’utilizzo di vettori
di mobilità sostenibile e secondo criteri di economicità, sicurezza e
rispetto ambientale e sociale;
d) nel rendere i ragazzi protagonisti del ben-essere educandoli e
formandoli verso stili di vita sostenibili per la qualità dell’ambiente e
del territorio e verso la responsabilità sociale che porta a praticare
la sostenibilità;
27
e) nei temi sociali: multiculturalità, integrazione, inclusione, bullismo,
immigrazione, crisi economica.
MODALITA’ DI ATTUAZIONE:
 Laboratorio teatrale, strumento per favorire l’assunzione di ruoli,
per esprimere e rielaborare emozioni e vissuti.
 Laboratorio linguistico, per comunicare in lingua straniera le
conoscenze e le competenze acquisite all’interno del proprio
contesto territoriale.
 Visite e viaggi d’istruzione per scoprire e ricostruire la storia del
nostro territorio. Itinerari proposti: città romana di Norba, museo
Piana delle Orme, museo della terra Pontina ( Lt), area archeologica
di
Satricum
(Borgo
Le
Ferriere,
Lt)
Ostia
Antica,
Villa
dell’Imperatore Domiziano, Museo Preistorico “ Luigi Pigorini”Roma,
Museo Archeologico Multimediale di Lavinium (Pratica di Mare,
Pomezia), Museo Nazionale Archeologico di Sperlonga, Museo
Archeologico di Priverno, Museo Diocesano di Sermoneta, Oasi di
Ninfa, castello di Sermoneta.
 Cineforum per la trattazione di temi di attualità e proiezioni di
ricostruzioni storiche, diapositive per la documentazione visiva della
storia del nostro territorio.
 Laboratorio scientifico-tecnologico
per lo studio e l’analisi
dell’ambiente naturale, di reperti, specie vegetali e animali
autoctone e la salvaguardia del loro habitat.
28

Materiali di studio: “ La perfida Ester”; “ L’albero di
Anne”; “La bambina del treno”; “Il sorriso delle vongole”; “Lo smonta
bulli”; “La gabbianella e il gatto”; “Le storie dell’acero rosso”; “La
pioggia porterà le violette di maggio”; “Piccolo gnu”;”Musica nel
bosco”; “Lo strano caso dell’esploratore Stanley Livingstone”;
“Amicizia a Sparta”…

Didattica curricolare.

Curricolo formativo che prevede l’acquisizione dei vari linguaggi e
l’utilizzo critico di strutture della realtà territoriale.

Dipartimenti
disciplinari:
Area
Matematico
Tecnologico - Area Storico-Geografica -
–Scientifico
-
Area Linguistico –
Artistico –Espressiva.
 Didattica laboratoriale, modello costruttivista delle conoscenze,
ricerca educativa.
COINVOLGIMENTO ISTITUZIONI
•
Consorzio di bonifica per:
-collaborazione in interventi informativi e specialistici compatibili
sui temi delle analisi ambientali ed attuazione di misure finalizzate ,
alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico –culturale
-naturale ricompreso nel territorio consortile
-Collaborazione
nell’elaborazione
di
azioni
partecipative
ed
informative della comunità finalizzate alla promozione della cultura
della tutela, della salvaguardia e della salute nell’ottica della
sostenibilità ambientale.
29
• FAI
che offrirà a tutti gli ordini di scuole percorsi specifici e
attività di sperimentazione e conoscenza dell’ambiente costituendo
uno strumento di full immersion nelle caratteristiche storico
culturali del paesaggio.
Guardia forestale e Istituto Pangea che offriranno collaborazioni
per attività di esplorazione, progettazione di percorsi e per
l’elaborazione di azioni partecipative ed informative della comunità
finalizzate alla
promozione della
cultura
della
tutela,
della
salvaguardia e della salute nell’ottica della sostenibilità ambientale.
•
Comune di Sermoneta per consultazione mappe, carte etc…
•
Legambiente a sostegno delle iniziative della scuola.

Unicef collaborazione con la d.ssa Lusana per delineare linee
progettuali e percorsi.
PONTENUOVO 15/10/2014
LE INSEGNANTI
FABBRICINI GIUSEPPINA
COLANDREA SARA
30