MAD . mercato.xp5 - Informatore Agrario
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MAD . mercato.xp5 - Informatore Agrario
MAD MERCATO L a dovuta premessa è che questo settore è ancora sottoposto, in generale, a una mancata trasparenza dei dati di vendita che vengono oscurati a livello ufficiale (Unacoma). Questo è forse uno dei pochissimi esempi in cui una direttiva europea sia stata applicata immediatamente e rigidamente solamente per non cambiare nulla. Il risultato è che “ufficialmente” sono disponibili i dati di vendita per marchio solamente due anni dopo. In un mercato, quello moderno, che fa della dinamicità e dell’informazione globale le caratteristiche più evidenti, questa “regola” è quantomeno anacronistica. Nel settore automobilistico, per esempio, lo stesso Ministero dei trasporti, il giorno 6 di ogni mese fornisce i dati di immatricolato per marca del mese precedente. Vorrei che che qualcuno mi spiegasse dove sta la differenza. Informare il mercato (tutto) equivale a creare trasparenza, ossia esattamente ciò che l’Ue e i consumatori cercano. Sta di fatto che in molti Paesi europei i dati mensili vengono normalmente pubblicati sulle riviste specializzate e anche in Italia, sia pure con grande fatica, si riesce comunque ad avere un’anticipazione puntuale dei dati di immatricolazione. Dati sinceri e dati bugiardi Su questi dati raccolti in modo carbonaro e pubblicati dietro la tutela della professione giornalistica, si innesta un altro problema, questa volta tutto italiano: il ritardo di cui risentono questi dati a causa degli slittamenti delle iscrizione in alcune sedi provinciali del Dipartimento per i trasporti terrestri (ex Motorizzazioni civili). Tali ritardi sa- Cerchiamo di fare il punto su di un mercato, quello dei trattori agricoli, che diventa sempre più competitivo e con la graduatoria che condiziona fortemente sia i corridori che le scuderie rebbero attribuibili a carenza di personale e ad un sistema di gestione anni Venti. Il risultato è un ulteriore slittamento dei dati dalla realtà di ulteriori 4-6 mesi. Dopo queste doverose precisazioni, andiamo ad analizzare i numeri. Dopo un 2002 positivo con un buon +6% rispetto al 2001, il primo trimestre 2003 ha segnato una crescita del 4% rispetto allo stesso periodo del 2002. I positivi risultati dei primi tre mesi di immatricolazioni risentivano però di una coda delle vendite dell’anno precedente. Ciò ha ingannato gli analisti. L’ottimismo non trovava riscontro nella realtà: gli ordini di trattori nuovi alle varie aziende costruttrici, su base mensile, presentavano già una tendenza opposta. Il secondo trimestre 2003 ha chiarito questa incongruenza segnando un –0,2%, per giungere al picco negativo di agosto: –6% rispetto allo stesso periodo 2002. Azzardando proiezioni per il 2003 avrebbe voluto dire pensare ad un mercato italiano intorno alle 28.000 unità, più o meno lo stesso livello del minimo raggiunto nel 1997. In pratica il significato più lampante era una situazione economica generale di un settore, quello delle trattrici agricole, in forte fase calante. Poi è arrivato settembre, quasi fosse giunta la Befana fuori stagione. Ecco, improvvisamente, i dati segnare una variazione della somma di trattori immatricolati con un totale in forte re- cupero, pari a solamente un –3% rispetto allo stesso periodo 2002. Significato, forse, un repentino miglioramento del mercato e delle vendite? No. Solamente qualche Ufficio immatricolazione che si è dato al “recupero arretrato” nell’emissione delle carte di circolazione. Forse la verità, come sempre, sta nel mezzo. Dagli umori degli addetti al settore però non pare che l’andamento delle vendite sia particolarmente effervescente. A dimostrarlo è anche la rispolverata data a un vecchio trucco da alcuni costruttori, NewHolland in testa: l’anticipazione dell’uscita del nuovo listino prezzi di ben tre mesi. L’effetto cercato è “l’anticipazione ordini” funzionale a rimpinguare un portafoglio ordini in assottigliamento (**). Landini supera Same C’e grande fermento tra i costruttori e curiosità tra gli agricoltori e i contoterzisti per le “novità”. Le fiere di Hannover e Bologna dovrebbero stimolare i clienti e permettere una chiusura di anno meno negativa rispetto alle previsioni e rilanciando, con un colpo di reni lungo due mesi, la corsa alle quote di mercato. Qui, la novità dell’anno è finora rappresentata dal marchio Landini: con un 14% di vendite nel mercato italiano di trattori, sorpassa, per la prima volta negli anni recenti, lo storico concorrente Same, distanziato a un 12,5% di mercato. Il leader di mercato si conferma New Holland (25%) che conferma però anche una perdita di terreno di circa due punti percentuali, nonostante il MAD • 0 •Novembre 2003 di Virgiliano Motrici I primi nove mesi dei trattori (**) Ecco come funziona il gioco: aumentando i listini in anticipo, si mette in mano alla rete dei concessionari uno strumento di vendita perché, questi, comunicando ai clienti che i listini sono in aumento, sollecitano la stipula di contratti di vendita e, di conseguenza il rimpinguamento del portafoglio ordini del costruttore. 11 MAD completo rinnovo di tutte le gamme di prodotto, e confermando una voglia di riscatto che preannuncia una forte determinazione al recupero delle posizioni perse, nel 2004. Tra gli altri marchi multinazionali, stabile la posizione di Lamborghini (9%) al quarto posto della griglia, con John Deere ormai consolidata al quinto posto (7,9%) dopo un’impressionante progressione da scalatore che, in pochi anni, ha permesso al marchio americano di sorpassare e distaccare i vari marchi gregari. Da segnalare anche Massey Ferguson che dopo l’incidente di persorso è riuscita a riguadagnare una quota quasi ragionevole con il 3% di mercato. Fendt si conferma garanzia di continuità con un solido 2,7%, possibile grazie alla posizione forte in due im- La situazione della vendita di trattori in Italia nei primi nove mesi. Quote di mercato e totale periodo New Holland Landini Same Lamborghini John Deere Carraro A. Goldoni 30.000 Gruppo BCS Totale 2002 Proiezione 2003 Massey Ferguson 25.000 Squadra che vince si cambia 20.000 È ironico rilevare la contraddizione che nasce nel sorpasso tra i marchi Landini e Same. Il successo sul mercato del marchio di Fabbrico è contraddetto dall’attualissimo e vistosissimo “scambio di manager” tra i due costruttori. L’azienda di Fabbrico si è accaparrata quasi tutta la squadra commerciale di Treviglio e, viceversa, la multinazionale bergamasca ha già preannunciato “l’acquisto dell’anno”, Andrea Bedosti, l’ex amministratore delegato del gruppo Argo. In queste corse noi di Mad cercheremo di fare i cronisti e informare sulle evoluzioni di corridori e scuderie, tentando di interpretarne evoluzioni, strategie e cambiamenti. Fendt Deutz-Fahr Case-IH 15.000 Hürlimann Valpadana 10.000 McCormik Renault 5.000 Steyr 0 MAD • 0 • Novembre 2003 Valtra 12 Altri 0 5 portanti nicchie: specializzati vigneto e frutteto e CVT/Vario. Continua anche la crescita di DeutzFahr che raggiunge l’1,7% del mercato e conferma una strategia della “scuderia” di Treviglio che pensa a un grande futuro per questo marchio con una immagine di tecnologia e affidabilità. Per gli altri marchi è mischia. Come in tutte le società c’è anche da registrare una cessione: il marchio Renault che chiude la sua storia ma solo per rinascere immediatamente con nuovi colori e il nuovo marchio Claas. In coda con il fiatone, distaccati dal gruppo, si collocano Valtra, Steyr e Hürlimann, tutti terzi corridori delle rispettive scuderie. Quale sarà il loro futuro? Inattaccabili nel loro ambiente sono Antonio Carraro (7,7%), Goldoni (5,9%) e il gruppo BCS che monopolizzano la nicchia degli specializzati. In definitiva siamo in presenza di un mercato italiano stabile, forse saturo nei grandi numeri, ma che ha già diversificato la battaglia all’interno dei segmenti. Le competizioni ora sono a livello di nicchia: compatti con potenza superiore a 50 CV, isodiametrici, frutteti e vigneti, trattrici da pieno campo a media o alta tecnologia, superpotenti maggiori di 200 CV, ecc. 10 Primi 9 mesi 2002 15 20 25 Primi 9 mesi 2003 30 Virgiliano Motrici [email protected]