Diapositiva 1 - Master in Procurement Management
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Diapositiva 1 - Master in Procurement Management
Le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza VALUTAZIONE DELL’EFFICIENZA E DELL’EFFICACIA DELLA DIRETTIVA 2004/18 1 Frammentazione ed eterogeneità delle stazioni appaltanti (250.000); 2 Le piccole amministrazioni non fanno acquisti di importo superiore alla soglia di rilievo comunitario; solo 1/5 della spesa per beni e servizi rientra nell’ambito di applicazione delle direttive; 3 Il grado di centralizzazione degli acquisti varia enormemente da Stato a Stato; il 6,8% dei contratti sono aggiudicati da centrali di committenza; 4 Meno del 5% degli appalti sono gestiti attraverso strumenti elettronici; tutti gli stati membri hanno previsto la possibilità di usare l’e-proc. 5 Ci sono degli aspetti non chiari nella disciplina comunitaria del DPS che hanno contribuito a rendere l’utilizzo dello strumento marginale le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza CENTRALE DI COMMITTENZA «… [Le] tecniche di centralizzazione delle committenze … consentono, dato l'ampio volume degli acquisti, un aumento della concorrenza e della professionalità della commessa pubblica». Per "centrale di committenza" si intende un'amministrazione aggiudicatrice che fornisce: Centrale di committenza • attività di committenze • e, se del caso, attività di committenza ausiliarie centralizzazione delle le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza CENTRALE DI COMMITTENZA Per "attività di centralizzazione delle committenze" si intendono attività svolte su base permanente, in una delle seguenti forme: Attività proprie della centrale di committenza (a) l'acquisto di forniture e/o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici; (b) l'aggiudicazione di appalti o la conclusione di accordi quadro per lavori, forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici; Definizione analoga alla dir. 2004/18 Per "attività di committenza ausiliarie" si intendono attività che consistono nella prestazione di sostegno alle attività di committenza, in particolare nelle forme seguenti: Attività di committenza ausiliarie (a) infrastrutture tecniche che consentano alle amministrazioni aggiudicatrici di aggiudicare appalti pubblici o di concludere accordi quadro per lavori, forniture o servizi; (b) consulenza sullo svolgimento o sulla concezione delle procedure di appalto; (c) preparazione e gestione delle procedure di appalto in nome e per conto dell'amministrazione aggiudicatrice interessata le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza I VANTAGGI DELL’E-PROCUREMENT La Commissione riconosce i vantaggi che possono derivare dalla diffusione degli strumenti di eprocurement. La proposta intende promuovere presso gli Stati membri la diffusione di appalti elettronici. 1 Grazie alla smaterializzazione Ottimizzazione di risorse economiche 2 Economie di tempo 3 Aumento della concorrenza 4 Riduzione di errori Grazie alla gestione più semplice e rapida delle diverse fasi, soprattutto quella di valutazione Grazie alla possibilità di partecipare on-line a procedure in tutto il mercato interno, garantendo maggiore trasparenza Grazie alla possibilità di prevenire, individuare e correggere gli errori comunemente imputabili a un’errata comprensione o interpretazione della normativa le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza E-PROCUREMENT E CENTRALE DI COMMITTENZA La proposta promuove l’uso di tecniche di centralizzazione della committenza La proposta promuove l’utilizzo di strumenti elettronici riconoscendo, tra l’altro, che i mezzi di comunicazione elettronici sono particolarmente idonei a sostenere pratiche e strumenti di centralizzazione delle committenze Gli strumenti elettronici, per le loro caratteristiche, sono particolarmente adatti all’utilizzo da parte di soggetti che svolgono un significativo numero di negoziazioni o di negoziazioni con molti partecipanti e con elevata frequenza. La combinazione dell’utilizzo degli strumenti di e-procurement con il ricorso a forme di acquisto centralizzate consente un’amplificazione dei vantaggi in termini di efficacia ed efficienza della commessa pubblica 6 le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza COMUNICAZIONI CON MEZZI ELETTRONICI I mezzi elettronici di informazione e comunicazione possono semplificare notevolmente la pubblicazione degli appalti e accrescere l’efficacia e la trasparenza delle procedure di appalto. Essi dovrebbero diventare la norma. Gli Stati Membri provvedono affinché, entro due anni dal termine per il recepimento della direttiva, tutte le procedure di aggiudicazione degli appalti siano svolte utilizzando mezzi elettronici di comunicazione (includendo invio offerte) Tutte le procedure di aggiudicazione degli appalti svolte da una centrale di committenza vengono effettuate utilizzando mezzi di comunicazione elettronici le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza SISTEMI DINAMICI DI ACQUISIZIONE Nella proposta di direttiva è dedicata attenzione alla disciplina dei sistemi dinamici di acquisizione La proposta di direttiva prevede l’applicazione della disciplina della procedura ristretta e non più di quella aperta per l’istituzione dello SDA e per l’aggiudicazione degli appalti specifici; da ciò derivano i seguenti effetti positivi: • il venir meno dell’obbligo per le stazioni appaltanti di pubblicare un bando di gara semplificato prima di procedere al confronto concorrenziale; SISTEMI DINAMICI DI ACQUISIZIONE •La riduzione dei termini per l’avvio del confronto concorrenziale in virtù dell’eliminazione della necessità per le amministrazioni aggiudicatrici di attendere che venga completata la fase di valutazione delle nuove domande di ammissione per poter procedere all’invio dell’invito; •L’eliminazione dell’obbligo dell’operatore economico di presentare un’offerta indicativa in fase di ammissione al sistema dinamico di acquisizione. 9 le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza CATALOGHI ELETTRONICI I cataloghi elettronici rientrano tra gli strumenti che consentono un aumento della concorrenza e dell’efficacia della commessa pubblica, in termini di risparmio di tempo e denaro. E’ necessario introdurre una disciplina che garantisca un utilizzo dello strumento conforme ai principi di parità di trattamento, di non discriminazione e di trasparenza. La proposta si pone in discontinuità con la direttiva 18/2004/CE, la quale prevedeva la possibilità di utilizzo di cataloghi elettronici, soprattutto nel caso di AQ e SDA, esclusivamente nei considerando. CATALOGHI ELETTRONICI Le stazioni appaltanti possono richiedere la presentazione di offerte attraverso cataloghi elettronici, la quale potrebbe essere resa obbligatoria dagli Stati membri in relazione ad alcuni tipi di appalti La disciplina è caratterizzata da notevole complessità e riguarda principalmente l’utilizzo dei cataloghi elettronici nell’ambito dell’accordo quadro e sistema dinamico di acquisizione le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza CENTRI DI COMPETENZA Centri di competenza In alcuni casi le amministrazioni aggiudicatrici non posseggono al loro interno le competenze necessarie per occuparsi di progetti di appalto. La proposta di direttiva prevedeva di fornire strutture di sostegno per la preparazione e lo svolgimento da parte delle amministrazioni di procedure di appalto. At. 87: Assistenza alle amministrazioni aggiudicatrici e alle imprese 1. Gli stati membri mettono a disposizione strutture di sostegno tecnico per prestare consulenza legale ed economica, orientamenti ed assistenza alle amministrazioni aggiudicatrici nel preparare e condurre procedure di aggiudicazione degli appalti. Gli stati membri assicurano inoltre che ogni amministrazione aggiudicatrice possa ottenere assistenza e consigli competenti sui singoli problemi. 2. Per migliorare l’accesso agli appalti pubblici da parte degli operatori economici, in particolare delle piccole e medie imprese, e per facilitare una corretta comprensione delle disposizioni della presente direttiva, gli Stati membri garantiscono un’assistenza adeguata, anche per via elettronica o tramite reti esistenti dedicate all’assistenza delle imprese. [….] le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza IL SUPPORTO ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI • La nuova direttiva individua numerose nuove sfide e obiettivi per la committenza pubblica • In ambito europeo si sono sviluppate numerose centrali di committenza le quali hanno sviluppato expertise e know-how specifico • Molte centrali di committenza hanno sviluppato sistemi di e-procurement • La proposta prevede che le centrali di committenza possano offrire anche le attività di committenza ausiliarie, che consistono nella prestazione di sostegno alle attività di committenza delle amministrazioni aggiudicatrici, nella forma, tra l’altro, dell’offerta di infrastrutture tecnologiche e della consulenza. Il ruolo della Centrale di Committenza si amplia e si diversifica con la prestazione delle attività ausiliarie le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza IL RUOLO DI CONSIP • La Consip, quale centrale di Committenza Nazionale, si sta preparando alla nuove sfide. • La prospettiva è quella di offrire alle PP.AA. più strumenti e-proc, sviluppandone di nuovi e rafforzando gli esistenti, in particolare lo SDA. • Si prevede un’implementazione della piattaforma per offrire ulteriori strumenti di supporto alle P.A., dalle gare in ASP allo sviluppo di una “community” degli attori del public Procurement. • Diventano fattori critici di successo: livello del servizio offerto, competenza e personalizzazione del supporto, tempestività e rapidità della risposta al cliente, efficienza del sistema. Evoluzione del ruolo strategico della centrale di committenza: non solo stazione appaltante ma anche «market maker», che definisce le regole di funzionamento dei nuovi mercati elettronici, li attiva e li gestisce, ne presiede il corretto sviluppo