anno i_n° 1_luglio_2005 - CeVI, Centro di Volontariato Internazionale

Transcript

anno i_n° 1_luglio_2005 - CeVI, Centro di Volontariato Internazionale
CEVInews
CeVI. Periodico semestrale.
Registrazione Tribunale di Udine n° 28 del 04.luglio.2005.
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Udine.
In caso di mancato recapito restituire all’ufficio di Udine CPO
detentore del conto, per la restituzione al mittente che si
impegna a pagare la relativa tariffa.
ANNO I_N° 1_LUGLIO_2005
Direttore editoriale
MARCO IOB
Direttore responsabile
CLARA CANCI
Comitato di redazione
CLARA CANCI
RAFFAELLA CAVALLO
MARCO IOB
MASSIMO MORETUZZO
Hanno collaborato
a questo numero
CARLA PAPUCCI BARBURINI
RAFFAELLA CAVALLO
PAOLA FABELLO
ANNA FASANO
MARCO IOB
MICHELA KRATTER
MASSIMO MORETUZZO
DIMITRI MUNINI
GIORGIO PERESSOTTI
BORIS SCLAUZERO
FLAVIA TROMBETTA
Direzione e redazione
Progetto grafico
CEVI
VIA TORINO, 77
33100 LOC. PADERNO
UDINE,
TEL. 0432 54 88 86
FAX 0432 48 69 29
WWW.CEVI.COOP
[email protected]
EKOSTUDIO
Tipografia e stampa
POLIGRAFICHE SAN MARCO
VIA FERMI, 29
34071 - CORMONS (GO)
NUMERO CHIUSO
IN REDAZIONE IL 30/06/2005
SOMMARIO
03_editoriale
04_africa
IL SENSO DEL COOPERARE
IN AFRICA…
06_bolivia
ACQUA E CITTADINANZA ATTIVA A COCHABAMBA
08_brasile
VALLE DELLO JEQUITINHONHA – FRIULI,
UN LEGAME INOSSIDABILE
10_mali
12_scuola
13_volontariato
14_acqua
16_bilancio
17_cronologia
22_materiali
PARTIRÀ A OTTOBRE L’ATTIVITÀ DIDATTICA
NELLA «SCUOLA DELL’AMICIZIA» A KIDAL (NORD DEL MALI)
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA TRA NORD E SUD:
LE PROPOSTE DEL CEVI PER L’ANNO SCOLASTICO 2005/2006
PER UN BIANCO E UN NERO:
VERSO UN MONDO MULTICOLORE… SENZA SCONTI!
ACQUA: BENE COMUNE DELL’UMANITÀ, DIRITTO DI TUTTI
IL CEVI IN CIFRE
NOTIZIE IN BREVE DAL CEVI
FRESCHI DI STAMPA
ANNO I / N° 1 — LUGLIO > 2005 — REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI UDINE N° 28 DEL 04.LUGLIO.2005.
SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, DCB UDINE.
IN CASO DI MANCATO RECAPITO RESTITUIRE ALL’UFFICIO DI UDINE CPO DETENTORE DEL CONTO, PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE
CHE SI IMPEGNA A PAGARE LA RELATIVA TARIFFA.
PERIODICO SEMESTRALE DEL CEVI, CENTRO DI VOLONTARIATO INTERNAZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
Tutela dei dati personali
I dati e le informazioni personali da lei fornite al CeVI sono registrati e memorizzati nella banca dati dell’Associazione.
Nel rispetto della persona, i dati che la riguardano non verranno in alcun modo divulgati, né ceduti a terzi, senza il suo assenso.
In conformità alla L. 675/96 sulla tutela della privacy, e successive modifiche, lei ha diritto in ogni momento a consultare i dati che la riguardano
e chiederne in ogni momento la variazione, integrazione o l’eventuale cancellazione scrivendo a: CeVI, Via Torino 77, 33100 Udine,
a mezzo e-mail all’indirizzo [email protected], a mezzo fax 0432 48 69 29
EDITORIALE | MARCO IOB, presidente del CeVI
La cooperazione decentrata è oggi un modello
di riferimento per numerose organizzazioni ed
istituzioni; per alcune di esse (Unione Europea
ad esempio) è diventata una priorità nella politica degli aiuti allo sviluppo. Molto spesso, però,
ci sono visioni diverse sul come intendere ed
attuare questa modalità di cooperare. L’idea a
cui noi ci riferiamo è quella di mettere in atto
una forma di cooperazione vicina ai bisogni
delle comunità locali, che venga pensata e realizzata insieme a quelle che sono le forze sociali
e istituzionali che le popolazioni esprimono.
Perciò, un elemento chiave è l’attenzione ai
processi che si mettono in atto (partecipati,
includenti, a pari dignità tra partner, ..) e non
solo ai progetti che si vogliono realizzare.
L’ansia del fare e del voler risolvere subito i
problemi che ci appaiono di fronte, anche se a
volte drammatici, non è quasi mai un atteggiamento facilitatore né risolutore.
Un processo costruito bene ha maggiori possibilità di creare partenariati solidi e duraturi, e di
conseguenza realizzare progetti che rispondano
meglio alle esigenze delle comunità coinvolte.
Lo stiamo sperimentando
soprattutto con
alcune comunità
della Bolivia e
del Brasile; un’esperienza importante in tal
senso, sta maturando anche in BosniaHerzegovina. La sfida che abbiamo scelto per il
futuro è l’Africa, nei confronti della quale siamo
chiamati a mettere in campo il nostro impegno
come parte delle reti della società civile che oggi
sono fonte di importanti impulsi al cambiamento
sociale ed economico. Il dialogo con una o più
comunità africane sarà il primo obiettivo che ci
poniamo; con loro vorremmo capire quali strade
percorrere e quali esperienze realizzare per
apportare cambiamenti, anche piccoli, ma duraturi, nelle nostre e nelle loro comunità.
Nell’ottica della cooperazione decentrata avremo
bisogno non solo di fondi per co-finanziare i progetti, ma di persone che intendano mettersi in
gioco in questi nuovi luoghi di confronto e di
costruzione del futuro: contiamo su di voi.
IL SENSO del cooperare
Tale cooperazione è intrapresa tra comunità
locali che intendono interrogarsi e confrontarsi
sulle rispettive problematiche attraverso un processo di coinvolgimento e di partecipazione che
presuppone la collaborazione di diversi attori
delle rispettive comunità (sociali, istituzionali,
economici, ecc.), compresi i diretti beneficiari.
È un percorso che va molto al di là del semplice
“aiuto a coloro che stanno peggio di noi”; vuole
essere, di fatto, un nuovo luogo, una nuova
modalità per costruire l’identità dei cittadini del
nostro tempo planetario. È una sfida, dunque,
molto importante che noi cerchiamo di cogliere
ponendo la cooperazione decentrata a modello
di tutte le nostre attività.
Il coinvolgimento delle popolazioni e il rafforzamento del ruolo della società civile sono obiettivi irrinunciabili per raggiungere, in forma partecipata, uno sviluppo economico e sociale, che
sia anche duraturo ed equo.
MARCO IOB, presidente del CeVI
Il Cevi News è il principale strumento di comunicazione con i soci, simpatizzanti, sostenitori e con tutti
coloro che sono interessati a conoscere e a collegarsi con le iniziative e i progetti che proponiamo.
Abbiamo ritenuto utile ed importante rafforzare questo legame con voi dando al notiziario una veste
più stabile con un comitato di redazione e un direttore responsabile, Clara Canci, che si è resa disponibile
a coordinare questa nuova esperienza e che a nome di tutti i soci ringraziamo.
IL SENSO DEL COOPERARE
AFRICA | GIORGIO PERESSOTTI, vicepresidente del CeVI
Quando i numeri confermano le ragioni della speranza
e la forza del sentimento
IN AFRICA…
800 milioni di persone, 52 paesi, oltre 2000 lingue
e culture diverse, e molti conflitti. Speranza di
vita 50 anni, mortalità infantile 10%, materna
1%. Hanno accesso all’acqua 45%, sono alfabetizzati 60%, il Pil è 1,4% di quello mondiale, il debito estero è oltre 300 miliardi di dollari, quasi
quanto il Pil. Senza un comune destino con
l’Europa forse l’Africa ha poco futuro, ma anche
l’Europa senza l’Africa perde molto del suo
significato. L’Africa ci sta di fronte, è il luogo
delle migrazioni di ieri, di oggi e di domani.
Dagli anni Sessanta, l’Africa è andata riscoprendo i valori della propria civiltà dopo secoli di
negazione e umiliazione, e guarda all’Europa con
attenzione. Non viceversa l’Europa, anzi, la
cooperazione europea si sposta progressivamente dall’Africa, e così anche quella italiana.
Gli Inglesi, quest’anno presidenti del G8 e nel
secondo semestre anche dell’Unione Europea,
hanno dichiarato il 2005 l’anno dell’Africa.
Dell’Africa o della retorica? Per come stanno
andando le cose rispetto agli obbiettivi del millennio, l’ONG inglese OXFAM ha scritto che
entro il 2015 in Africa 250 milioni di persone in
più vivranno con meno di un dollaro al giorno,
100 milioni in più non avranno accesso all’acqua
e altrettanti non avranno l’istruzione primaria.
Dei 49 paesi definiti meno avanzati dall’ONU,
35 sono in Africa. Nel 1970 i paesi ricchi si erano
impegnati a versare 0,7% del Pil in aiuti allo sviluppo, ma secondo l’OCSE, nel 2004 la media dei
paesi europei ha dato 0,36% e l’Italia solo 0,15%.
Dobbiamo inoltre ricordare che tutto quanto è
4|5
—
CEVI NEWS LUGLIO 2005
versato dal Nord al Sud per lo sviluppo, in larga
parte legato ad acquisti dai paesi donatori (per
l’Italia oltre 90% secondo OXFAM), è molto inferiore a quanto versato dal Sud al Nord per il
debito, ormai chiaramente ingiusto per ragioni
etiche, storiche, economiche e giuridiche.
Le ragioni della speranza? Il Presidente del
CIPSI Guido Barbera in una sua lettera ci ha
ricordato che le ONG del Nord e del Sud
insieme nel settembre 2004 sono state riconosciute all’ONU più importanti, per i destini
dell’umanità, delle stesse rappresentanze
delle nazioni. Perchè oggi i cambiamenti maggiori nel diritto internazionale, nelle relazioni
fra i popoli, nella concezione della democrazia
e dell’economia nascono nelle reti della società civile dove tutti siamo chiamati a partecipare. D’altra parte noi incontriamo nei nostri
progetti, e inoltre ai Forum Sociali o a quelli
dell’Acqua o all’ONU dei popoli di Perugia,
partner del Sud che con poche risorse e molte
difficoltà sanno fare grandi cose. Lo storico
del Burkina Faso Joseph Ki Zerbo sta chiedendo a tutti di riconoscere per l’Africa e il
suo diritto ai diritti, che passa attraverso la
formazione. Rosario Lembo, ex Presidente del
CIPSI, ha scritto con particolare riferimento
all’Africa che non solo l’Acqua è bene comune
dell’umanità, ma anche il Cibo, la Salute e il
Lavoro. Chiama l’Africa, che si può rovesciare
in l’Africa chiama, è una campagna nazionale
a cui nel settembre 1997 hanno aderito 204
associazioni, tra cui CIPSI e Ce.V.I.
AFRICA | GIORGIO PERESSOTTI, vicepresidente del CeVI
Finora l’impegno del Ce.V.I. in Africa è stato
dal 1989 coi Tuareg del Mali per una serie di
microazioni, e nei primi anni 90 in Burundi
come partecipazione a un progetto sanitario.
Riprendere la cooperazione in Africa ha oggi
un senso politico importante, e ce lo richiedono le tante relazioni africane avviatesi sul territorio. Del resto è stato deciso da tempo anche
in assemblea che potremmo collegare il nostro
impegno con quello di altri partner con cui già
facciamo formazione insieme.
Nel 2004 abbiamo partecipato a un viaggio in
Congo, dove la Diocesi di Udine ha stabilito
un nuovo gemellaggio con quella di Uwira in cui
operano sacerdoti diocesani e missionari saveriani friulani. Poi nei primi mesi di quest’anno
siamo andati in Sierra Leone, a conoscere la
realtà di un altro saveriano friulano. Per quest’ultimo paese da qualche tempo abbiamo iniziato la costituzione di un gruppo per realizzare
un partenariato e una progettazione, da sostenere eventualmente con l’aiuto della Regione.
Quanto al Congo, il Centro Missionario sta
avviando, anche con la nostra collaborazione,
un progetto per cui sono già disponibili alcune
risorse economiche e di persone. Il proposito è
che entrambi i progetti possano crescere con il
nostro contributo e con l’utilizzo di linee governative ed europee. Il tema centrale dei progetti
sarà la formazione. Come chiede il vecchio Ki
Zerbo, affinchè attraverso di essa si riconosca
finalmente che l’Africa ha il suo diritto ai diritti.
BOLIVIA | Gruppo Bolivia
La difficile situazione politica attuale della Bolivia
non frena i processi di sviluppo innescati dal progetto
di cooperazione decentrata promosso dal CeVI
ACQUA E CITTADINANZA ATTIVA
a Cochabamba
A otto mesi dal suo avvio, proseguono in
Bolivia le attività del progetto “Acqua e cittadinanza attiva a Cochabamba”.
L’intervento è condotto dal CeVI insieme ad
una rete di istituzioni italiane e boliviane (la
Pastoral Social Caritas e il Centro “Vicente
Cañas” di Cochabamba, l’Associazione A Sud
di Roma, il Comune di Udine e la Provincia di
Gorizia) e si inserisce in un “Programma
Acqua” più vasto che coinvolge l’intero dipartimento di Cochabamba. Il problema idrico dovuto a un insieme di ragioni ambientali e
climatiche, a una cattiva gestione della risorse
e a una legislazione ormai superata e
insufficiente - continua a essere motivo di disagi e drammi sociali, di una situazione sanitaria precaria per una popolazione cui viene
negato un diritto fondamentale.
Il progetto vuole contribuire attivamente a
quel processo innovativo che ha preso il via in
Bolivia già prima della ormai famosa “Guerra
dell’Acqua” (2000) e che ha visto la nascita di
comitati cittadini e consorzi il cui obiettivo è
6|7
—
CEVI NEWS LUGLIO 2005
quello di cercare una soluzione vera e definitiva alla carenza e scarsa qualità dell’acqua nei
quartieri sud della città, un’area che conta
ormai più di 40.000 abitanti.
I tre anni previsti dal progetto (2004 – 2007) serviranno soprattutto per gettare le basi di quella
che dovrebbe essere una vera forte collaborazione tra i soggetti che già si occupano di acqua,
tra enti pubblici o privati e i cittadini e tra realtà
boliviane e italiane. Non ci si illude certo di risolvere in questo breve periodo il problema della
mancanza d’acqua (portarla nei quartieri sud
sarebbe un progetto da milioni di dollari), anche
se il miglioramento della qualità di vita di
migliaia di famiglie è senza dubbio una delle esigenze principali. Per il momento si cercano soluzioni provvisorie per dare almeno un po’ di dignità a questi quartieri. Se si considera la parte di
pura costruzione, il progetto limita il proprio
intervento alla sola zona di Tapacarì, un villaggio
a nord-ovest di Cochabamba dove, appena il
clima lo consentirà, inizieranno gli scavi per la
posa delle tubature del nuovo acquedotto.
BOLIVIA | Gruppo Bolivia
Il punto di forza, in realtà, resta la formazione,
che non è vista come un’imposizione di idee e
tecnologie estranee, ma che mira a valorizzare
quanto già esiste o sta emergendo: per questo
i formatori sono tutti boliviani mentre il ruolo
della volontaria italiana (Silvia) è per lo più
quello di coordinare i diversi soggetti, di mantenere i contatti con l’Italia e risolvere i problemi burocratici sempre presenti.
Certamente la forte instabilità sociale e politica che vive la Bolivia in questo periodo rende
difficile fare piani a lungo termine e l’insorgere
continuo di nuove emergenze ha contribuito
a rallentare le azioni di progetto.
Inoltre il clima di sfiducia nei confronti dei
governanti, che si è andato creando nel Paese,
ostacola un dialogo forte e duraturo tra le
diverse componenti della società. Tuttavia,
nonostante le inevitabili difficoltà e l’andamento un po’ irregolare, il progetto comincia a dare
i suoi frutti: il processo di costruzione di rete
prosegue coinvolgendo sempre nuovi soggetti;
i diversi Comitè sono stati censiti e numerosi
sono entrati a far parte dell’associazione che
li riunisce e coordina amplificando, quindi, le
loro potenzialità; proseguono le attività di formazione su cittadinanza attiva e legge di partecipazione popolare, sulle metodologie per
incidere sulla gestione, a livello municipale e
nazionale, dei servizi di base, sulla legislazione
vigente in materia di acqua.
Anche se una nuova legge nazionale in tema
acqua è molto lontana, stanno nascendo le
basi per avanzare proposte concrete e il contesto per rendere le stesse sostenibili, proprio
grazie a un processo che nasce dalla presa di
coscienza che le cose si possono cambiare.
Una consapevolezza che ha il sapore di una
grande conquista e che spesso manca proprio
nei paesi del “Primo mondo”.
Ed è per questo che le attività di progetto
non si fermano in Bolivia, ma diventano fondamentali le iniziative che vanno a coinvolgere il territorio friulano, e in particolare la
città di Udine (formazione nelle scuole,
incontri e dibattiti, produzione di materiale
video e cartaceo).
La complessità, ma anche la bellezza del progetto, sta dunque nella ricerca di un piano
orizzontale di lavoro: si vuole superare la
visione della cooperazione a senso unico in
cui un partner dà e l’altro riceve instaurando
così un rapporto di dipendenza, con l’obiettivo ultimo, invece, di creare un legame forte e
costruire un ponte fatto di scambi di esperienze e di partecipazione.
Attenzione!
Vi invitiamo fin d’ora a partecipare al fitto programma di iniziative che il progetto “Acqua per
Cochambaba” realizzerà a Udine la terza settimana di ottobre, con momenti di approfondimento
sulla situazione della Bolivia, tavole rotonde, seminari, mostre fortografiche.
Ci saranno ospiti boliviani, personaggi dello spettacolo e giornalisti, ma anche fiabe da tutto il
mondo, attività per grandi e piccoli… concerti e momenti conviviali con cibi e bevande “mondiali”
(il programma completo verrà inserito sul sito www.cevi.coop).
Insomma, un evento da non perdere!
ACQUA E CITTADINANZA ATTIVA A COCHABAMBA
BRASILE | DIMITRI MUNINI, coordinatore operativo settore P.V.S.
Il progetto Biodiversità si avvia a conclusione, ma non si affievolisce
il rapporto del CeVi con la nazione sudamericana
VALLE DELLO JEQUITINHONHA-FRIULI,
un legame inossidabile
Mi fermo un attimo e un po’ meravigliato
conto sulle dita cinque anni dal mio primo
viaggio in Brasile. Da un paio d’anni, seguivo
il CeVI cercando di conciliare l’università, il
lavoro e un po’ di volontariato e quella era
stata finalmente l’occasione per far coincidere
le mie aspettative per il futuro. Mentre lo
seguivo nelle visite sul campo e durante i tanti
incontri con i partners locali e i beneficiari
delle nostre iniziative, ricordo di aver provato
una sorta di invidia nei confronti di Marco, il
nostro presidente. Invidia benevola, perché la
gente lo riconosceva e non esitava a fermarsi
per strada: lo salutava con un abraço, lo riaccoglieva nelle sue case, nella sua vita.
Una sensazione che avrei avuto la fortuna di
vivere di persona durante le missioni a cui ho
preso parte in seguito e nei saluti che oggi mi
arrivano tramite Saša e Alessandro, i nostri
volontari a Turmalina.
Se poi sfoglio la mia tesi sul microcredito e il
Fondo Rotativo nell’alta Valle dello
Jequitinhonha, sorrido delle mie parole e dei
pensieri, un po’ ingenui ed inesperti, frutto delle
piccole ricerche e delle tante impressioni ricavate in quel viaggio indimenticabile, quando
difficilmente avevo creduto di poter rivedere
ancora gli stessi volti e gli stessi luoghi: figuriamoci addirittura di avere la possibilità di vederli
cambiare nel tempo ed io con loro.
E invece un anno dopo, a neanche una settimana dalla laurea, già mi trovavo proiettato in
una nuova esperienza, per avviare un program-
8|9
—
CEVI NEWS LUGLIO 2005
ma sostenuto dall’Unione europea: il Progetto
Biodiversità.
Mentre scrivo tra l’altro, questa iniziativa
volge ormai al termine, facendo da sfondo alle
nuove opportunità di collaborazione che si
stanno aprendo con gli amici della Valle dello
Jequitinhonha.
Una di queste è il Programma 1 Milione di
Cisterne (P1MC): uno sbocco quasi naturale,
visti i risultati della Campagna per il diritto
all’acqua, che non vuole esaurirsi in un semplice sostegno economico, ma che ha l’ambizione di dare un valore aggiunto all’iniziativa
del terzo settore brasiliano, mettendola in
rete con le esperienze maturate in seno ai
comitati italiani sull’acqua. Vogliamo ad
esempio lanciare l’idea di un viaggio di quegli
amministratori locali e parlamentari sensibili
alla tematica e che già supportano la
Campagna in Italia o il P1MC stesso.
E vorremmo anche sperimentare una nuova
proposta di viaggio, a metà tra turismo responsabile e campo di lavoro, in cui le persone coinvolte si cimentino in attività concrete di volontariato, attraverso un contributo nelle fasi di
costruzione delle cisterne, ricevendo in cambio
ospitalità dalle famiglie del semi-arido brasiliano a cui saranno destinate.
Ma lo sforzo di rafforzare i legami tra Italia e
Brasile ed in particolare tra Friuli e
Jequitinhonha non si esaurisce qui.
Nei mesi scorsi infatti, si sono tenuti due
seminari nei rispettivi Paesi, frutto di un per-
BRASILE | DIMITRI MUNINI, coordinatore operativo settore P.V.S.
corso di progettazione partecipata che abbiamo attivato in parallelo tra Italia e Brasile.
L’obiettivo è proprio di consolidare le relazioni
avviate negli anni ed in particolare con il
Progetto Biodiversità, strutturandole in un’iniziativa di cooperazione decentrata che coinvolga vari soggetti attivi nei rispettivi contesti,
come università, organismi operanti in campo
agricolo e nel commercio equo.
Strano però, a pensarci bene, comincio ad esprimermi come le persone della nostra associazione che, guardandosi alle spalle, perché no alle
volte con un pizzico di saudade, si accorgono di
portare con sé i cambiamenti e le nuove sfide
di un impegno civile, che per me è diventato
anche una professione. Eppure ho solo dato una
mano e certo non voglio fermarmi qui: ho almeno altre cinque dita su cui poter contare.
Italia – Brasile, il futuro è la progettazione partecipata
In questi ultimi mesi ha preso
avvio il percorso di progettazione
partecipata per l’ideazione delle
iniziative che saranno realizzate
nei prossimi anni in Brasile.
L’intento è quello di rendere protagoniste le due comunità o i due
gruppi di partner (in Italia e in
Brasile) delle diverse fasi che precedono la definizione di un progetto ovvero quelle della valutazione
delle attività precedenti (il progetto Biodiversità in questo caso),
dell’individuazione delle priorità di
lavoro rispettivamente in Brasile
ed in Italia, delle aree di collaborazione tra i partner omologhi, delle
azioni comuni di scambio di conoscenze, sensibilizzazione, viaggi,
ecc. Il percorso è coordinato in
Brasile dal CAV e da Alessandro
con il supporto di Saša e in Italia
dal gruppo Brasile. Alessandro, di
nuovo in Italia dal 20 luglio, ha
organizzato il 7 aprile scorso a
Turmalina un importante seminario di Divulgazione di risultati e
impatti del progetto Biodiversità
al quale hanno partecipato più di
80 persone tra rappresentanti di
amministrazioni municipali, organizzazioni della società civile, sindacati dei lavoratori rurali, agricoltori e membri del CAV.
In Italia in Gruppo Brasile ha
organizzato il17 maggio il laboratorio “Friuli- Jequitinhonha: quale
rete di cooperazione per il
Brasile?” con lo scopo di illustrare
i risultati del seminario brasiliano
e delineare le aree di collaborazione e i partner disponibili.
Le idee emerse fino ad ora sono
molto interessanti e, sempre
attraverso un percorso partecipato Italia-Brasile, dovranno essere
approfondite per dare origine a
concrete attività. Stiamo affrontando, ad esempio, il problema
del miglioramento della qualità
delle produzioni locali e della loro
valorizzazione anche attraverso il
commercio equo; il rafforzamento
delle esperienze per il manteni-
VALLE DELLO JEQUITINHONHA – FRIULI, UN LEGAME INOSSIDABILE
mento della biodiversità, la salvaguardia delle risorse idriche e
altre problematiche che saranno
oggetto di attenta analisi.
L’obiettivo è quello definire, entro
la fine dell’anno, un nuovo progetto d’intervento che preveda una
forte interazione tra le organizzazioni e le istituzioni italiane e brasiliane che sceglieranno di coinvolgersi. Al momento, come tappa
intermedia, è stato presentato un
progetto riguardante una parte
delle iniziative individuate, al
bando regionale previsto dalla
L.R. 19/2000 sulla cooperazione
decentrata.
Sempre in Brasile continua l’impegno sul progetto “Un milione
di cisterne” per il quale è stato
redatto uno specifico progetto
presentato all’ATO di Venezia che
ha messo a disposizione dei fondi
provenienti dalla percentuale istituita sulle bollette dell’acqua e
destinata a progetti di solidarietà
per l’accesso all’acqua.
MALI | CARLA PAPUCCI BARBURINI, referente progetto Mali per il CeVI
PARTIRÀ A OTTOBRE
L’ATTIVITÀ DIDATTICA
nella «Scuola
dell’Amicizia»
a Kidal (Nord del Mali)
Il primo ottobre una trentina di bambini e
bambine occuperanno per la prima volta l’aula
dell’École de l’Amitié nella periferia del centro
più grosso della regione dell’Adrar des Iforas
abitato prevalentemente dall’etnia tuareg:
Intékoua è un quartiere di Kidal, situato a 6
km dal centro città.
La popolazione che risiede in questa zona è
composta da una sessantina di famiglie tuareg
e si dedica a un’attività di orticoltura, integrata dall’allevamento (ovini e caprini). A causa
delle ripetute siccità, delle difficoltà di comunicazione e anche dell’abbandono di queste zone
da parte del governo centrale, le famiglie si
sono notevolmente impoverite.
La scelta di questo territorio è motivata da
una serie di caratteristiche:
• mancanza di scuola in questo quartiere;
• elevata presenza di bambini non scolarizzati a causa delle precarie condizioni economiche delle famiglie e della lontananza dalle
scuole esistenti;
• presenza di acqua;
10 | 11
—
CEVI NEWS LUGLIO 2005
Inoltre, la costruzione della
scuola vicino al luogo di
abitazione delle famiglie,
permette ai bambini,
durante le ore libere, di
aiutare i loro genitori e di
non essere sottratti alla
loro cultura e al loro modo
di vivere.
Dopo un lungo e faticoso
impegno per reperire i
fondi, impegno che ha visto
in prima linea l'aiuto proveniente da associazioni e
gruppi scolastici, è stato
possibile costruire la prima aula, allestire gli
arredi necessari e avviare la costruzione di
un'altra unità, adibita a magazzino ed ufficio
del direttore, e di un muro di cinta.
Entro il muro perimetrale è prevista la possibilità di piantare un consistente numero di alberi e di creare orti ad integrazione dell’alimentazione degli allievi.
Il funzionamento della mensa scolastica è un
punto cruciale di tutto il progetto: infatti, gli
allievi, che provengono da distanze a volte
notevoli, devono aver la garanzia di usufruire
almeno di un pasto.
Per favorire inoltre la partecipazione dei genitori alla gestione della scuola si auspica la
costituzione di un gregge della scuola i cui proventi serviranno alla fornitura di cibo per la
mensa e alla paga del personale.
Il progetto, che prevede la costruzione di tre
aule per un totale di sei classi (tutto il primo
ciclo della scuola di base) si sta radicando sul
territorio soprattutto in risposta alla sensibilità dei responsabili locali del progetto.
MALI | CARLA PAPUCCI BARBURINI, referente progetto Mali per il CeVI
Inoltre, grazie all’intervento dei differenti sog- b) La donazione di un albero alla Scuola
dell’Amicizia, che sarà piantato a nome del
getti che partecipano al progetto, è già stato
donatore o a nome di un bambino da lui
finanziato anche lo scavo di un pozzo ad uso
proposto (10 €).
non solo degli allievi, ma anche delle famiglie
che abitano nelle vicinanze.
c) L'acquisto di gioielli in argento tipici dell’arL'importanza di questo progetto sta nel fatto
tigianato tuareg (25 €, 30 €, 35 €), è un modo
che la scuola viene vista come occasione di
per sostenere l’auto sviluppo locale.
riscatto, dopo anni di abbandono e di isolamento di una popolazione nomade a cui non
viene riconosciuto alcun diritto.
A titolo di esempio alcune proposte per aiutare
la prosecuzione del progetto:
a) La donazione di una somma di circa 200 €
può permettere di:
• acquistare 8 sacchi di riso (50 kg.) per la
mensa,
• allevare 4 capre e 3 pecore per il gregge
della scuola,
oppure
• pagare il maestro e il guardiano per un mese.
SCUOLA | PAOLA FABELLO, coordinatore operativo settore scuole
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA TRA NORD E SUD:
le proposte del CeVI per l’anno scolastico 2005/2006
Anche per l’anno scolastico 20052006 il CeVI propone a istituti scolastici (dalle scuole dell’infanzia
agli istituti secondari superiori),
gruppi e associazioni i “Percorsi
di educazione alla cittadinanza
tra Nord e Sud del mondo”.
Le azioni educative e formative
proposte sono orientate a promuovere una consapevolezza non
solo dei problemi annessi allo sviluppo, ma anche alle tematiche
riguardanti i rapporti interpersonali e le modalità relazionali.
I temi affrontati riguardano 4
aree all’interno delle quali vengono proposti differenti percorsi:
1. Educare ai rapporti:
• Il sé e l’altro
• Dal pregiudizio alla collaborazione
• Il conflitto
• Conoscenza di sé
2. Culture e complessità
nella società globale:
• Vuoi giocare con me?
• Immagini della diversità
• 500 anni d’America:
scoperta o conquista?
• Il mondo è la mia casa
• Identità e differenze
3. Acqua bene comune dell’umanità:
• A come acqua
• L’acqua che non c’è
• Acqua tra bisogni e diritti
• Bacini idrografici e cooperazione
4. Sviluppo sostenibile e stili di vita solidali:
• Alimentazione e Sud del mondo
• Economia e interdipendenza
Nord-Sud
• Diritti umani e lavoro minorile
• Sviluppo sostenibile e stili di vita
• Sviluppo sostenibile e biodiversità
12 | 13
—
CEVI NEWS LUGLIO 2005
Il singolo percorso si articola –
generalmente - in tre incontri della
durata di due ore l’uno, in cui gli
operatori coinvolgono il gruppo
classe in attività differenziate a
seconda delle tematiche scelte.
A conclusione di ogni percorso
vengono sollecitate riflessioni che
riportino all’attenzione degli studenti le tematiche trattate complessivamente nei tre incontri e
gli spunti che li hanno maggiormente colpiti. Tali riflessioni si
collegano strettamente ad una
parte propositiva in cui studenti
ed operatori del Cevi, confrontandosi, ricercano idee, proposte, attività concrete da sviluppare in relazione alla tematica
trattata.
I percorsi educativi possono
essere collegati ai programmi di
cooperazione internazionale, al
fine di realizzare una conoscenza e una valorizzazione reciproca tra Nord e Sud del mondo;
per conseguire gli obiettivi individuati, vengono offerte diverse
possibilità: il sostegno a progetti e microprogetti nei paesi
impoveriti; l’incontro con rappresentanti delle comunità del Sud
del mondo; la possibilità di instaurare scambi e gemellaggi tra insegnanti ed educatori, tra comunità
scolastiche e tra associazioni e
gruppi, in una prospettiva di
cooperazione decentrata.
AT TIVITÀ SCUOLE A .S. 2004/2005
SCUOLE
EDUCARE
AI RAPPORTI
ACQUABENE
COMUNE
CULTURE E
COMPLESSITÀ
SVILUPPO
SOSTENIBILE
Scuole Infanzia
1
22
2
0
Scuola Primaria
39
29
19
5
Scuola Primaria di secondo grado
19
17
3
22
Scuola Secondaria
0
6
0
25
Totale
59
74
24
52
Totale alunni coinvolti
1670
Totale scuole coinvolte
83
VOLONTARIATO | MICHELA KRATTER, consiglio direttivo CeVI
Inizierà il mese di ottobre
la nuova edizione del corso
per i volontari del CeVI
PER UN BIANCO
E UN NERO:
verso un mondo
multicolore…
senza sconti!
Anche per il biennio 2005-2006 verrà organizzato come di consueto il corso di introduzione al volontariato internazionale,
organizzato in collaborazione con l’ACCRI
di TS e il CVCS di GO. Quest’anno l’equipe
ha scelto un titolo provocatorio, riprendendo un tipico modo di dire friulano “par un
blanc e un neri”: ai lettori il compito di intepretarlo.
Il corso si occuperà di formare i partecipanti alla cittadinanza attiva e responsabile
attraverso un percorso all’interno del quale
si analizzeranno alcune problematiche dei
paesi impoveriti e i meccanismi che generano ingiustizie e dipendenza. Nel corso degli
incontri che si terranno a cadenza quindicinale, sarà data molta importanza anche al
gruppo e all’accoglienza tra i partecipanti,
sperimentando, anche nel corso del week
end il valore della solidarietà e della convivenza nel rispetto delle diversità. Alla fine
del percorso poi i partecipanti potranno
scegliere se impegnarsi in un percorso di
volontariato internazionale nei paesi del
sud o sul nostro territorio.
22 ottobre 2005 ore 9.00 – 17.00
presso casa della Gioventù - Aquileia
IL VOLONTARIATO E LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Silvia Pochettino giornalista e redattrice di Volontari per lo Sviluppo
5 novembre 2005 ore 9.00 – 17.00
presso casa della Gioventù - Aquileia
SOLIDARIETÀ E STILI DI VITA
Alberto Castagnola economista, e attivista all’interno della rete di Lilliput
19 novembre 2005 ore 9.00 – 17.00
presso casa della Gioventù - Aquileia
L’ASCOLTO E LA RELAZIONE INTERPERSONALE
Guglielmo Spadetto, psicologo e psicoterapeuta esperto
della comunicazione
3 dicembre 2005 ore 10.00 – 18.30
presso Centro Balducci – Zugliano
L’INCONTRO CON CULTURE DIVERSE:
PREGIUDIZI, ATTEGIAMENTI, RISORSE E MODALITÀ COMUNICATIVE
Stefania Carraro, psicologa; Giorgio Bezzecchi consulente
del Comune di Milano; Don Pierluigi Di Piazza,
fondatore del Centro Balducci.
14 gennaio 2006 ore 9.00 – 17.00
presso casa della Gioventù - Aquileia
L’AUTOSVILUPPO DEI POPOLI
NELL’ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE
Jean Leonard Tuadi, giornalista
28 gennaio 2006 ore 9.00 – 17.00
presso casa della Gioventù - Aquileia
INTERVENTI DI SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE
Marco Deriu, sociologo
11 e 12 febbraio 2006
dalle ore 10 di sabato 11 alle ore 17 di domenica
presso Ostello della Gioventù – Tarcento
IL PARTENARIATO ED IL PROGETTO
QUALI STRUMENTI PER L’AUTOSVILUPPO
Stefano Comazzi consulente ed esperto di progettazione del CIPSI,
testimonianze di volontari rientrati.
25 febbraio 2006 ore 9.00 – 17.00
presso casa della Gioventù - Aquileia
TAVOLA ROTONDA: LE ATTIVITÀ DELLE ASSOCIAZIONI
Verifica delle attività del corso Rappresentanti dei tre Organismi
e dei tutors del corso.
18 marzo 2006 ore 9.00 – 17.00
presso Casa dei P. Saveriani di Mestre
IL SENSO DEL VOLONTARIATO CRISTIANO E LA GRATUITÀ
Don Carlo Molari, teologo e docente
Ulteriori informazioni su www.cevi.coop
PER UN BIANCO E UN NERO: VERSO UN MONDO MULTICOLORE… SENZA SCONTI!
ACQUA | MASSIMO MORETUZZO, Coordinatore Campagna “Acqua: bene comune dell’umanità, diritto di tutti”
Avviata la nuova campagna internazionale coordinata dal CeVI,
che durerà fino al 2007
ACQUA: BENE COMUNE
diritto di tutti
L’impegno del CeVI nell’ambito della Campagna internazionale per il Contratto Mondiale
sull’acqua proseguirà anche
nei prossimi anni attraverso il
progetto “Acqua: bene comune dell’umanità, diritto di
tutti ”, co-finanziato dalla
Commissione Europea e promosso da un consorzio di
ONGs italiane (Cipsi, Cospe,
Cric e Legambiente), spagnole (Cerai), francesi (Afvp) e
greche (Dimitra), di cui il
CeVI è capofila.
Questa iniziativa, che si pone
naturalmente nell’ottica
delle precedenti progettualità promosse dal CeVI, dal
Cipsi e dal Comitato Italiano
per il Contratto Mondiale
sull’acqua, si svilupperà nel
triennio 2005/2006/2007 con
gli obiettivi di sensibilizzare
l’opinione pubblica sulla
situazione dell’accesso all’acqua nei Paesi impoveriti, di
aumentare la consapevolezza
delle diverse agenzie educative rispetto alla connessione
fra educazione all’acqua e
14 | 15
—
CEVI NEWS LUGLIO 2005
educazione alla cittadinanza
e di promuovere processi di
cambiamento nella gestione
dell’acqua, orientati ai principi di cooperazione, partecipazione e solidarietà.
Oltre che all’opinione pubblica in generale, la campagna è
indirizzata ad associazioni
del privato sociale, operatori
di cooperazione e di EaS,
insegnanti ed educatori, studenti delle scuole medie
superiori, amministratori
pubblici di enti locali, amministratori di enti gestori di
risorse idriche.
I soggetti coinvolti saranno
quindi impegnati in una serie
di azioni integrate e suddivise
in alcuni ambiti particolari:
• il settore educativo, coordinato dal CeVI e articolato
nell’organizzazione di un
corso di formazione “online” per insegnanti ed educatori, nella costituzione di
un forum permanente delle
scuole per l’acqua come
bene comune e nella realiz-
zazione di percorsi educativi
che prevedano l’“adozione”
di realtà territoriali vicine e
lontane, tra paesi europei
ed extraeuropei, sul tema
dell’acqua;
• il settore comunicativo, curato dal Cipsi e basato sulla
promozione della Giornata
mondiale dell’acqua celebrata con banchetti ed eventi
territoriali nelle principali
piazze italiane ed europee
nei giorni 22-23 marzo del
triennio, sull’organizzazione
di un Convegno internazionale in collaborazione con il
Comitato Internazionale per
il Contratto Mondiale sull’acqua e sulla produzione di
spot tv, radio e pagine stampa informative;
• il settore transnazionale,
coordinato dal Cospe e
finalizzato alla creazione di
un osservatorio sperimentale relativo alla gestione
del ciclo dell’acqua nei
Paesi del sud e ai movimen-
ACQUA | MASSIMO MORETUZZO, Coordinatore Campagna “Acqua: bene comune dell’umanità, diritto di tutti”
DELL’UMANITÀ,
ti popolari sull’acqua presenti a livello internazionale, attraverso la costruzione
di una banca dati di riferimento che possa essere utilizzata per diffonderne la
conoscenza e fornire informazioni utili a sostegno
della creazione di reti di
interscambio e cooperazione orizzontale.
Trasversalmente a questi
ambiti di intervento saranno
realizzate delle iniziative territoriali significative, come la
promozione di “nuclei locali
di azione” sull’acqua formati
da rappresentanti della società civile, come luoghi di diffusione di informazioni e conoscenza dei problemi dell’acqua nei Paesi del sud e come
sede di confronto fra realtà
locali, oppure le tappe locali
di Goletta Verde e Treno
Verde, le campagne itineranti
promosse da Legambiente
che nelle prossime edizioni
promuoveranno i contenuti
della Campagna Acqua.
ACQUA: BENE COMUNE DELL’UMANITÀ, DIRITTO DI TUTTI
BILANCIO
Il bilancio completo composto da stato patrimoniale, conto economico
e relazione di gestione e note esplicative è disponibile presso la sede
e in formato pdf scaricabile dal nostro sito www.cevi.coop
IL CEVI in cifre
ALCUNI DATI DI BIL ANCIO
PROGETTI
AL 31/12/04
DURATA
PROGETTO
CONTRIBUTI
TOTALI PREVISTI
CONTRIBUTI
RICEVUTI AL 31/12/04
SPESE
AL 31/12/2004
Brasile - Biodiversità
2001/2006
473.987,00
321.412,00
307.121,20
Brasile P1MC
2005/2006
20.000,00
16.750,00
—
Equal
2003/2005
18.654,00
—
6.801,10
Guatemala
2004/2005
29.100,00
17.150,00
12.029,00
Bolivia - Cochabamba
2004/2005
58.087,00
37.117,00
3.018,37
2003 -
13.729,50
13.729,50
4.000,00
Eas - Acqua MAE
2004/2005
82.958,29
77.365,43
74.108,29
Eas - Acqua UE
2004/2007
519.525,23
—
6.653,96
@cqu@online
2004/2005
7.640,00
5.000,00
1.582,54
Educazione alla mondialità
2004/2005
32.344,32
—
1.798,00
Capacity Building Project
2004/2007
17.351,80
1.590,00
1.294,32
ENTRATE 2004
IMPORTO
%
Entrate private
51.009,84
23,88
Entrate pubbliche
162.607,00
76,12
213.616,84
100,00
Mali - Scuola dell’amicizia
PROVENTI
DI
GESTIONE
49.974,75
+
272,67
+
30.399,71
-
13.586,05
-
(Quote spese gestione progetti, rimborsi servizi formativi, rimborsi materiali)
PROVENTI
COSTI
FINANZIARI
DI GESTIONE
(Costi personale, amministrativi)
ONERI
DIVERSI E AMMORTAMENTI
(Strutture associative, servizi istituzionali)
RISULTATO
16 | 17
—
DI GESTIONE
CEVI NEWS LUGLIO 2005
6.261,66
CRONOLOGIA
NOTIZIE IN BREVE dal CeVI
OTTOBRE > NOVEMBRE 2004
FEBBRAIO 2005
“Vent’anni di CeVI” - iniziative per la celebrazione
dei vent’anni di fondazione del
CeVI: “Economia popular solidaria” con i rappresentanti del
CAV (Minas Gerais, Brasile);
“Per una società dei diritti e
dei beni comuni a partire dall’acqua”; Mostra del giocattolo
africano e cena solidale”;
Udine 29 ottobre, 5 novembre
e 20 novembre 2005.
Presentazione del libro
“Il diritto di sognare”
di Riccardo Petrella incontro
promosso da Coop
Consumatori Nord-est, MOVI,
CEVI, Contratto Mondiale
sull’acqua, CSV FVG.
GENNAIO 2005
Forum sociale mondiale
di Porto Alegre (Brasile) - partecipazione del CeVI agli
incontri con i comitati per l’acqua e i movimenti internazionali contro la privatizzazione.
Incontri con i partner brasiliani sulle future collaborazioni.
NOTIZIE IN BREVE DAL CEVI
MARZO 2005
“La Chiesa della profezia
e del martirio” - Ciclo di
incontri pubblici organizzati
nell’ambito del Corso di formazione per operatori di solidarietà internazionale
“Giustizia! oltre ogni emergenza” Pozzuolo del Friuli,
4-5-6 marzo 2005; Udine 8-15
aprile e 13 maggio 2005.
“2° Forum alternativo
mondiale dell’acqua” - Partecipazione di una delegazione del CeVI al Forum di
Ginevra e primo incontro di
coordinamento del gruppo di
ONG europee che partecipano alla campagna “Acqua:
bene comune, diritto di tutti”;
Ginevra 18-20 marzo 2005.
CRONOLOGIA
MARZO > SETTEMBRE 2005
APRILE > MAGGIO 2005
MAGGIO 2005
“Giustizia!
oltre ogni emergenza” - Corso di formazione per operatori di solidarietà internazionale. Convegni, laboratori,
brevi esperienze di volontariato all’estero. Udine, marzo-settembre 2005.
“Visti da altrove.
Migrazioni e migranti
nella società globale” corso di formazione rivolto
agli insegnanti sul fenomeno
dell’immigrazione.
Udine, 13-20-27 aprile
e 4 maggio.
“Oro Blu” - convegno organizzato dal Club Unesco Di
Udine: introduzione del presidente dl Club Unesco Renata
Capria D’Aronco e del presidente del CeVI Marco Iob;
Interventi di Uberto Fortuna
Drossi, presidente IV commissione permanente del consiglio regionale del FVG, e di
Marco Emanuele, responsabile per gli Enti Locali del comitato Italiano per il Contratto
Mondiale sull’Acqua.
APRILE 2005
“Teatro dell’acqua”
le città rubate - spettacolo
teatrale promosso dalla
“Compagnia di Arti &
Mestieri”.
Udine, 27 aprile 2005.
18 | 19
—
CEVI NEWS LUGLIO 2005
CRONOLOGIA
“Friuli - Jequitinhonha.
Quale rete di cooperazione
per il Brasile?” - laboratorio
sui temi della progettazione
partecipata Nord-Sud, sui
risultati raggiunti e sugli scenari futuri del progetto biodiversità e sulle possibili relazioni Friuli-Brasile.
“Acqua e Balcani: per la pace,
la democrazia e la cooperazione tra i popoli” - laboratori,
proiezione di filmati, monitoraggio delle acque dell’Isonzo
(Isonzo Day); partecipazione
di una delegazione di studenti
delle scuole di Mostar e di
rappresentanti del Comitato
Bosniaco per il Contratto
Mondiale sull’acqua.
Gorizia 20-21 maggio, 2005.
NOTIZIE IN BREVE DAL CEVI
“L’acqua in Italia.
La legislazione in materia di
gestione delle risorse idriche
italiane: rischi, proposte
alternative, prospettive future in Italia e in Friuli Venezia
Giulia” - incontro pubblico
organizzato e promosso dal
Gruppo Bolivia del CeVI
anche come occasione di
riflessione sul problema della
gestione partecipata della
risorsa idrica attraverso il
confronto tra la nostra realtà
e quella Boliviana.
“Assaggi culturali
- Per l’acqua e per la terra.
I Campesinos dello
Jequitinhonha Brasile” incontro dibattito; intervento
di Dimitri Munini. Pasian di
Prato, 27 maggio 2005.
GIUGNO 2005
Corso residenziale in preparazione dei “Viaggi di conoscenza ed esperienze di
volontariato all’estero” organizzato nell’ambito del corso
di formazione per operatori
di solidarietà internazionale
“Giustizia! oltre ogni emergenza?”. Andreis (PN), 2-5
giugno 2005.
CRONOLOGIA
“ETICAMENTE - Fontane,
pozzi, lavatoi e oasi: luoghi di
incontro e di pace” - all’interno delle giornate nazionali
per un futuro sostenibile, per
un’economia di giustizia e per
i diritti dei popoli, incontro
con Predrag Matvejevic,
Emilio Molinari, Moni Ovadia
e Massimo Moretuzzo.
Teglio Veneto 4 giugno, 2005.
“Gli uomini blu del deserto.
I Tuareg a Pordenone”
- Mostra fotografica promossa
da Associazione “via
Montereale”, club Unesco di
Udine, CeVI, con il patrocinio
del Comune di Pordenone.
Chiostro superiore ex Chiesa
di San Francesco Pordenone, 4-13 giugno 2005.
20 | 21
—
CEVI NEWS LUGLIO 2005
“Lasciateci sognare…
un mondo migliore!” - all’interno della settimana di musica, sport e solidarietà presso la
Casa dell’Immacolata di don
Emilio De Roja, intervento del
CeVI sui temi della solidarietà
e della cooperazione tra popoli. Udine, 5-12 giugno 2005.
“Bolivia oggi. Tradizioni, lotte
e speranze: immagini e musica
per conoscere un popolo” incontro promosso dal Gruppo
Bolivia del CeVI, impegnato
nella realizzazione del progetto “Acqua e cittadinanza attiva
a Cochabamba” per il sostegno
alla partecipazione popolare e
ai Comitati per l’acqua della
città. Chiesa di San Cristoforo,
Udine 9 giugno 2005.
“Pace: lavori in corso…
alle sorgenti dell’accoglienza”
- collaborazione alla settimana di iniziative varie
(mostre, film, concerti, tornei,
incontri) sul tema della pace,
della migrazione, della solidarietà; San Giovanni al
Natisone, 20-30 giugno.
CRONOLOGIA
Nuovo punto informativo della Banca Etica
nella sede del CeVI
Nonostante la data non lasciasse presagire nulla di buono
– correva il giorno venerdì 17
giugno – in questa giornata si
è celebrato un significativo
avvenimento per gli oltre 200
soci della Circoscrizione Locale
della Banca Etica della provincia di Udine: l’inaugurazione
del quarto Punto Informativo
in provincia di Udine nella
sede di Via Torino 77.
Grazie alla disponibilità
dell’Associazione Vicini di Casa
e del CEVI e all’iniziativa di
alcuni soci, la volontà di Banca
Etica di essere quanto più possibile presente sul territorio è
divenuta realtà.
Quello aperto non è un recapito fisso della nostra unica promotrice finanziaria abilitata ad
operare nella nostra Regione,
ne’ tanto meno uno sportello
bancario: i Punti Informativi
sono semplicemente luoghi
gestiti da volontari che possono fornire indicazioni sulla
finanza etica in generale e
sulle motivazioni che hanno
portato alla fondazione di una
banca rigidamente vincolata a
principi di trasparenza, equità
ed impegno a sostegno del
Terzo Settore.
L’intervento di uno dei quatto
vice-presidenti di Banca Etica,
Luigi Barbieri, con delega per
il Nord-Est, anche questa volta
non ha deluso le aspettative,
tratteggiando in breve l’impegno internazionale di Banca
Etica, impegnata a collaborare
alla costruzione di altre
banche etiche in Spagna,
Svizzera e Francia e attraverso
il Consorzio Etimos nella gestione dei fondi raccolti con gli
SMS dopo il maremoto di
dicembre in Sri Lanka, in par-
ticolare con il microcredito a
sostegno dei pescatori.
Anche in Italia la banca sta
crescendo molto positivamente: nei prossimi mesi è
prevista l’apertura di 4 nuovi
sportelli (Torino, Bari e, particolarmente significativi, Napoli
e Palermo) ed il raddoppio
degli attuali 20 promotori
finanziari. Molto soddisfacente
anche l’attività di ETICA SGR,
che gestisce fondi comuni di
investimento etici.
Insomma un quadro più che
positivo, anche nella nostra
Regione, a detta di Alice Pesiri,
la nostra promotrice finanziaria
abilitata a tutte le attività
pratiche e che potrà essere
presente anche presso questo
nuovo Punto Informativo.
Recapiti telefonici: mattina
0432/478652 e pomeriggio
0432/548886 rif. Anna
Il Cevi ha attivato il c/c presso
BANCA ETICA - gli estremi sono:
Banca Popolare Etica ABI 05018
CAB 12100 C/C 116029 CIN Q.
È possibile quindi effettuare donazioni utilizzando sia i normali
bonifici bancari, sia il bollettino
bancario “FRECCIA” (da utilizzare
presso tutte le banche al costo di
un bollettino postale) in formato
cartaceo o scaricabile on line dal
sito del Cevi.
NOTIZIE IN BREVE DAL CEVI
MATERIALI
FASCICOLO 21:
FASCICOLO 22:
ACQUA
PER COCHABAMBA
PROGETTO BIODIVERSITÀ
E CULTURA CAMPESINA
– JEQUITINHONHA
Il fascicolo offre una panoramica sul contesto ambientale, economico e sociale della
Bolivia, per poi concentrarsi
sulla realtà del dipartimento
e della città di Cochabamba,
dove il CeVI sta portando
avanti il progetto “Acqua e
Cittadinanza Attiva a
Cochabamba” finanziato
dalla Regione Friuli Venezia
Giulia. Il progetto, iniziato
nel mese di ottobre 2004, è
inserito in un programma
“Acqua” più vasto che coinvolge l’intero dipartimento
di Cochabamba.
Il fascicolo, a partire da una
descrizione geografica,
storica e sociale della Vale
do Jequitinhonha e da una
descrizione sulla questione
dell’acqua in Brasile e delle
problematiche legate alle
pratiche agricole che
sbilanciano l’equilibrio
ambientale naturale,
descrive il progetto del CeVI
“Biodiversità e cultura
campesina”.
freschi DI STAMPA
22 | 23
—
CEVI NEWS LUGLIO 2005
MATERIALI
FASCICOLO 23:
FASCICOLO 24:
SEBI TROVATO
ACQUA E BALCANI:
PER LA PACE,
LA DEMOCRAZIA
E LA COOPERAZIONE
TRAI POPOLI
COOPERAZIONE
DECENTRATA
UNA VIA PER
LA SOLIDARIETÀ
INTERNAZIONALE
GOCCIOLO,
IL BABAO E SABELINA.
AVVENTURE D’ACQUA
PER CRESCERE E CAPIRE
Il fascicolo, oltre a una descrizione socio-economica e politica e a un’illustrazione della
situazione idrica della BosniaErzegovina, si sofferma sulle
iniziative che il CeVI, il
Comitato Italiano per il
Contratto Mondiale sull’acqua e diverse altre associazioni italiane hanno avviato per
promuovere il tema dell’acqua come bene comune dell’umanità: il percorso, iniziato
a maggio del 2004 a Gorizia,
è proseguito con la Carovana
per Mostar a luglio del 2004 e
con la missione in Bosnia di
novembre 2004, a cui hanno
già fatto seguito altre iniziative non ancora riportate.
Il fascicolo presenta un
percorso di approfondimento
sulla cooperazione
decentrata: a partire da una
breve analisi sull’evoluzione
della cooperazione allo
sviluppo in generale, delinea
poi quali siano gli obiettivi, i
punti di forza e di debolezza
di un nuovo modo di
pensare la cooperazione.
Necessariamente viene dato
rilievo alla normativa di
attuazione e di finanziamento
del contesto europeo,
nazionale e regionale, che
esplicita quali siano gli
attori della cooperazione
decentrata e quali le
modalità di intervento.
Gocciolo, il Babao e
Sabelina rientra tra i
materiali prodotti nella
Campagna “Acqua bene
comune dell’umanità”; è un
fumetto che, a partire dalle
esperienze emotive e di
conoscenza dell’elemento
acqua, permette a
insegnanti e genitori di
trattare le tematiche,
all’acqua connesse, con la
voce dei bambini.
FRESCHI DI STAMPA
EMI, Bologna 2005
swenIV E
CEVI
VIA TORINO, 77
33100 UDINE,
TEL. 0432 54 88 86
FAX 0432 48 69 29
WWW.CEVI.COOP
[email protected]
BANCA POPOLARE ETICA
ABI 05018
CAB 12100
C/C 116029 CIN Q