Daniela De Angelis: Costantino Pucci: Cesare Oliva: La nostra ricerca

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Daniela De Angelis: Costantino Pucci: Cesare Oliva: La nostra ricerca
Daniela De Angelis:
La nostra ricerca
Cantante, danzatrice,
performer, regista teatrale,
ricercatrice riguardo la
postura e la musicoterapia.
Il popolo romano subì la perdita del dialetto
originale durante il sacco di Roma dei lanzichenecchi
del 1527. La popolazione di Roma scese sotto le
30.000 unità e fu reintegrata da papa Clemente VII
con la deportazione forzata di contadini dalle
campagne. Da qui, si sviluppò una sonorità nel
parlare e un uso di alcuni termini particolari, tanto
da far considerare il romanesco, più una “parlata”
che un vero e proprio dialetto.
Costantino Pucci:
Affabulatore, clown,
insegnante, ha lavorato nel
circo, nella strada, nel teatro,
negli ospedali, nelle carceri e
nelle carovane girovaghe.
Cesare Oliva:
Musicista, cantante,
scenografo, grafico, dal 1990
studia e lavora sulla cultura
popolare.
Il programma di uno spettacolo tipo è curato in
modo che sempre alcuni dei brani musicali e dei
testi riguardino i seguenti argomenti.
LA CITTA’: Dar caput mundi a Roma città aperta.
LE SERENATE: Le mejo canzoni d’amore condite
co’ li versi più dorci e sensuali.
LA MALAVITA: Er vissuto accorato de li detenuti de
le carceri romane.
GLI STORNELLI: Stornellata a rotta de collo, a
simpatia e a dispetto.
Formazione base:
tre voci, chitarra, tamburello, raganella.
Ensamble:
tre voci, chitarra, tamburello, raganella, mandolino,
fisarmonica, contrabasso.
Il senso d’identità di un popolo passa attraverso
l’uso della stessa
lingua. E, quest’ultima, è
composta dal suono delle voci delle persone che
ognuno ha amato.
La nostra ricerca è focalizzata sul vissuto di chi vive
le strade di Roma.
Nelle strade si ama, si incontrano gli altri, si ammira
il paesaggio e le bellezze della città, si condivide la
convivialità delle celebrazioni e le sofferenze delle
disgrazie.
Una porta, una strada, una statua, come una
canzone, una poesia, fanno parte dei ricordi
dell’infanzia, delle emozioni significative familiari
ed amicali di ognuno, che contribuiscono a creare
il senso di identità. L’insieme di tutti questi vissuti
identifica il popolo romano.
Il PONENTINO TRIO nasce durante la “Festa de
Noantri” 2004. Nel corso di questi anni ha preso
parte a numerosi festival in Italia e all’estero.
Ha partecipato a varie sagre e celebrazioni
dell’agro romano e dei quartieri della città,
riuscendo sempre ad incontrare l’entusiasmo e la
partecipazione del pubblico.
L’intenso e costante lavoro nelle strade di
Trastevere e la presenza all’interno del mercato di
Porta Portese, ha garantito lo sviluppo di un
repertorio sempre vivo della cultura romana.
LO SPETTACOLO del Ponentino Trio è composto
dalle più belle canzoni romane, antiche e moderne,
che comprende brani di R. Balzani, E. Petrolini,
C. Bruno, E. Di Lazzaro, R. Caucci, G. Strehler,
O. De Micheli, F. A. De Torres, C. A. Bixio, L. L. Martelli,
R. Leonardi, L. Giansanti e molti altri autori, oltre a
vari brani del canzoniere popolare romano.
Completano l’atmosfera dello spettacolo numerosi
stornelli a rispetto e a dispetto, dalla forte carica
evocativa e dalla pronunciata vena ironica.
IL REPERTORIO DEI TESTI è basato sui versi dei
poeti tradizionali romani come G. G. Belli,
Trilussa, C. Pascarella e di alcuni contemporanei,
come R. Remotti e M. Gazzellini.
Inoltre i testi esaltano la radice della saggezza
popolare, attraverso i proverbi ed i modi di dire.
La ricerca sull’etimologia di alcuni termini in uso
nella lingua romanesca, permette di dipingere
quadri che esaltano i luoghi ed i vissuti della città.