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Università degli Studi di Lecce
Facoltà di Beni Culturali
nome ________________________________
matricola _____________________________
Guida&Agenda
2006-2007
1
Finito di stampare
nel mese di febbraio 2007
presso lo stabilimento tipolitografico
della TorGraf di Galatina (Le)
S.P. 362 km. 15.300
Tel. 0836.561417
Fax 0836.569901
[email protected]
2
PRESENTAZIONE
Facoltà
di Beni Culturali
Sulla scorta del dibattito svoltosi negli anni Sessanta e con la istituzione di un apposito
Ministero nel 1975 (Ministero per i Beni Culturali e Ambientali), il concetto di bene culturale si
è ampliato riferendosi, utilmente, a tutte le testimonianze materiali che abbiano valore di
civiltà.
Questa concezione che in parte supera le vecchie categorie (antichità e belle arti, cose d’arte, ecc.) ha fatto sì che tutte le testimonianze prodotte dalla cultura umana costituiscano non
soltanto materiale per la ricerca storica, ma patrimonio da proteggere, adeguatamente, in
stretto rapporto con l’ambiente che lo ha prodotto. Da qui la rivisitazione delle figure professionali da creare o ridisegnare per una maggiore determinazione degli ambiti specifici di intervento.
La Facoltà di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Lecce intende formare tali figure e si
articola in cinque corsi di studio-indirizzi: Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente;
Beni Archivistici e Librari; Beni Mobili e Artistici (Storici-Artistici-Architettonici); Beni Musicali.
Ogni indirizzo è strutturato in diverse aree disciplinari (di base, caratterizzanti e specifiche
sempre supportate da attività di laboratorio e sul campo) e mira a fornire una preparazione
che integri in modo equilibrato le conoscenze storiche, tecniche e giuridiche del settore,
rispondendo così all’articolata problematica dei beni culturali con competenze specifiche in
materia di conoscenza, catalogazione, conservazione, restauro, tutela e valorizzazione dei
beni medesimi.
I vari curricula, infatti, mirano alla formazione di peculiari professionalità destinate ai vari
campi d’intervento della vasta area dei Beni Culturali. Tutto ciò sta trovando piena attuazione anche nel nuovo ordinamento delle lauree triennali e specialistiche, sulla base del quale la
Facoltà di Beni Culturali ha trasformato i quattro corsi di laurea precedentemente attivati, a
cadenza quadriennale, in altrettanti corsi di studio a cadenza triennale, con obiettivi formativi diversificati e ascrivibili al nuovo sistema delle classi di laurea, con riferimento a quella specifica dei Beni Culturali (classe XIII “Scienze dei Beni Culturali”). Peraltro la Facoltà ha attivato il corso triennale della classe XXIII (“Scienze e Tecnologie delle Arti Figurative, della Musica,
dello Spettacolo e della Moda”). La Facoltà ha attivato, infine, lauree specialistiche strettamente connesse con i percorsi triennali su indicati; ed è altresì impegnata, in sinergia con le
Facoltà di Ingegneria e Scienze nel corso di laurea triennale in “Tecnologie per la
Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali” (classe XLI).
3
PRESENTAZIONE
La redazione della Guida dello Studente della Facoltà di Beni Culturali relativa all’anno accademico 2006-2007 è stata realizzata dalla Segreteria di Presidenza della Facoltà di Beni
Culturali, con la collaborazione del Sig. Luigi Manti, attualmente in servizio presso la
Segreteria di Presidenza dei Corsi di laurea della Facoltà di Beni Culturali.
4
Presidenza di Facoltà di Beni Culturali:
•
Preside: prof. Marcello GUAITOLI
Palazzo «Codacci-Pisanelli» (Porta Napoli)
tel. 0832.296472;
•
Responsabile Segreteria di Presidenza, Palazzo «Codacci-Pisanelli» (Porta Napoli):
dott.ssa Stefania PRESICCE (0832.296473); e-mail: [email protected]
•
Segreteria di Presidenza, Palazzo «Codacci-Pisanelli» (Porta Napoli):
dott. Luca NOLASCO (0832.296338); e-mail: [email protected];
•
sig.ra Silvia MANGIA (0832.296331); [email protected]
Presidenza dei Corsi di Studio della Facoltà di Beni Culturali:
•
Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente
Presidente prof. Gianluca TAGLIAMONTE
Tel. 0832 295534
Dipartimento Beni Culturali, via D. Birago, 64
•
Scienze dei Beni Archivistici, Librari e Mobili-Artistici
Presidente prof.ssa Regina POSO
Tel. 0832 296781
Monastero degli Olivetani
•
Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo
Responsabili prof. Anna MERENDINO e Daniela CASTALDO
Segreteria Presidenze dei Corsi di Studio della Facoltà di Beni Culturali:
•
Segretaria dei Corsi di laurea della Facoltà di Beni Culturali: Sig.ra Anna PALMA
Tel. 0832 295005; fax: 0832 295010; e-mail: [email protected]
Sede: via D. Birago, n° 35;
•
Sig. Luigi MANTI: tel.: 0832-295005; Sede: via D. Birago, n° 35;
e-mail: [email protected]
Responsabile della Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali:
•
Rag. Nicola LABANCA
Tel. 0832 293241
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INDIRIZZI E NOTIZIE UTILI
Indirizzi e Notizie utili
BIBLIOTECHE
Elenco Biblioteche
Denominazione
Servizio al pubblico
Biblioteca Interfacoltà "Teodoro Pellegrino"
Cod. CNR: LE002
Edificio "Codacci Pisanelli"
V.le dell'Università - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 296070/287/282/281; Fax 296284/024
e-mail: [email protected]; [email protected]
Sala lettura
Lu-Ve h. 8.30-21.30
Sa
h. 8.30-13.30
Prestito e consultazione
Lu-Sa h. 9.00-13.00
Lu-Ve h. 15.00-17.50
Biblioteca dei Beni delle Arti e della Storia
Cod. CNR: LE019
Ex "Monastero degli Olivetani"
V.le San Nicola - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 296795; Fax 296791
e-mail: [email protected]
Lu-Ve h. 9.30-12.30
Ma,Gi h. 16.30-18.30
Biblioteca di Beni Culturali
Cod. CNR: LE001
Edificio ex "INAPLI"
Via Birago, 64 - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 295501; Fax 295506
e-mail: [email protected]; [email protected]
Lu-Ve h. 8.15-18.45
Sa
h. 8.15-13.00
Biblioteca di Filologia Classica e di Scienze Filosofiche
Cod. CNR: LE007
Edificio "Parlangeli"
Via Stampacchia - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 294611/37; Fax 294685
e-mail: [email protected]
Lu-Ve h. 9.00-13.00
Lu,Me h. 14.00-17.00
Ma,Gi h. 15.00-18.00
Biblioteca di Filologia, Linguistica e Letteratura
Cod. CNR: LE008
Edificio "Codacci Pisanelli"
V.le dell'Università - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 296312/313/328; Fax 305497
e-mail: [email protected]
Sala lettura
Lu-Ve h. 8.00-19.00
Prestito e consultazione
Lu-Ve h. 9.00-13.00
Lu-Gi h. 15.00-17.00
Biblioteca di Filosofia e Scienze Sociali
Cod. CNR: LE005
Edificio "Parlangeli"
Via Stampacchia - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 294612/622; Fax 294626
e-mail: [email protected]
Lu-Ve h. 8.30-13.30
Lu-Gi h. 15.00-18.00
Biblioteca di Fisica e Scienza dei Materiali
Cod. CNR: LE006
Ex Collegio Fiorini
Via per Arnesano - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 297507/6/3; Fax 297505
e-mail: [email protected]
Sala lettura
Lu-Ve h. 8.00-20.00
Sa
h. 8.00-14.00
Prestito e consultazione
Lu-Ve h. 9.00-12.30
Lu-Ve h. 15.00-17.30
Biblioteca di Ingegneria dell'Innovazione
Cod. CNR: LE026
Edificio "La Stecca"
Via per Monteroni - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 297354; Fax 297354
e-mail: [email protected]
Lu-Ve h. 9.00-13.00
Lu-Ve h. 15.00-18.00
Biblioteca di Lingue e Letterature Straniere
Cod. CNR: LE012
Edificio "Buon Pastore"
Via Taranto - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 294415; Fax 249427
Sala lettura
Lu-Ve h. 8.30-13.30
Lu,Me h. 14.30-17.30
Prestito e consultazione
Lu-Ve h. 8.30-12.30
Lu,Me h. 14.30-17.30
6
Sala lettura
Lu-Ve h. 8.00-13.30
Lu-Gi h. 14.30-18.00
Prestito e consultazione
Lu-Ve h. 8.30-13.30
Lu-Gi h. 14.30-17.45
Biblioteca di Scienze dell'Antichità
Cod. CNR: LE015
Vedi: Biblioteca di Filologia Classica e di Scienze Filosofiche
Biblioteca di Scienze Pedagogiche, Psicologiche e Didattiche
Cod. CNR: LE022
Edificio "Parlangeli"
Via Stampacchia - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 294724/612; Fax 305819
e-mail: [email protected]
Lu-Ve h. 8.30-13.30
Lu-Gi h. 15.00-18.00
Biblioteca di Scienze Sociali e della Comunicazione
Cod. CNR: LE021
Via dei Salesiani, 2 - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 296658/661; Fax 296660
e-mail: [email protected]
Sala lettura
Lu-Ve h. 8.00-18.00
Prestito e consultazione
Lu-Ve h. 8.30-13.30
Lu-Ve h.15.00-18.00
Reference e Document Delivery
Lu-Ve h. 8.30-13.30
Lu-Gi h.15.00-18.00
Biblioteca di Scienze Storiche Filosofiche e Geografiche
Cod. CNR: LE009
Vedi: Biblioteca di Studi Storici dal Medioevo all'Età Contemporanea
Biblioteca di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali
Cod. CNR: LE003
Centro Ecotekne
Via per Monteroni - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 298653/712; Fax 298626
e-mail: [email protected]; [email protected]
Lu-Ve h. 9.00-13.30
Lu-Gi h.15.00-18.00
Biblioteca di Servizio Sociale
(ex DUSS - Diploma Universitario in Servizio Sociale)
Cod. CNR: LE024
Vedi: Biblioteca di Scienze Sociali e della Comunicazione
Biblioteca Settore Economico
Cod. CNR: LE025
Centro Ecotekne
Via per Monteroni - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 298727/840/759; Fax 298759
e-mail: [email protected]; [email protected]
Sala lettura
Lu-Ve h. 8.30-19.00
Sa
h. 9.00-13.00
Prestito e consultazione
Lu-Sa h. 8.30-13.00
Lu-Ve h. 15.00-18.00
Biblioteca di Studi Giuridici
Cod. CNR: LE027
Centro Ecotekne
Via per Monteroni - 73100 Lecce
Tel./Fax +39 0832 298799
e-mail: [email protected]
Sala lettura
Lu-Ve h. 8.30-18.00
Sa
h. 8.30-13.00
Prestito e consultazione
Lu-Ve h. 9.00-13.00
Ma,Gi h. 15.00-18.00
Reference, Document Delivery
e InterLibrary Loan
Lu-Me h. 9.30-13.30
Ma,Gi h. 15.30-17.30
Biblioteca di Studi Storici dal Medioevo all'Età Contemporanea
Cod. CNR: LE023
Ex "Monastero degli Olivetani"
V.le San Nicola - 73100 Lecce
7
Lu-Ve h. 9.00-13.00
Lu,Me h.15.30-17.30
BIBLIOTECHE
Biblioteca di Matematica
Cod. CNR: LE013
Ex Collegio Fiorini
Via per Arnesano - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 297515/4; Fax 297541
e-mail: [email protected]; [email protected]
BIBLIOTECHE
Tel. +39 0832 296807; Fax 296800
e-mail: [email protected]
Cod. CNR: LE009
Edificio "Parlangeli"
Via Stampacchia - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 294755/638/641; Fax 294754
e-mail:[email protected]; [email protected]
Lu-Ve h. 9.00-13.00
Lu-Ve h. 15.00-18.00
Biblioteca Centro di Studi sul Rischio
Cod. CNR: LE028
Centro Ecotekne
Via per Monteroni - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 324754; Fax 324321
e-mail: [email protected]
Lu-Ve h.10.00-12.30
Biblioteca ISUFI (Istituto Superiore Universitario di Formazione
Interdisciplinare)
Cod. CNR: LE029
Centro Ecotekne
Via per Monteroni - 73100 Lecce
Tel. +39 0832 421202; Fax 421274
e-mail: [email protected]
Lu h. 9.30-13.00
Ma h. 9.30-13.00
15.00-18.00
Ve h. 9.30-13.00
8
Professori Ordinari
GUAITOLI MARCELLO
ABBATE FRANCESCO
ARTHUR PAUL
CALCAGNILE LUCIO
CARLI BALLOLA GIOVANNI
CAZZATO VINCENZO
D’ANDRIA FRANCESCO
DE LUCA FRANCESCO
FALLA GRAZIA MARINA
FRASCADORE ANGELA
GALANTE LUCIO
GAUDIOSO FRANCESCO
HOUBEN HUBERT
LOMBARDO MARIO
PAGLIARA COSIMO
POSO REGINA
RIZZO MARIA MARCELLA
ROSSI MASSIMILIANO
SESTIERI ANNA MARIA
SICILIANO ALDO
TANZI MARCO
VALLI LUDOVICO
VETERE BENEDETTO
Professori Associati
AMICI CARLA MARIA
ANDRIOLI PAOLA
BAFFI FRANCESCA
CANEVA ISABELLA
CERAUDO GIUSEPPE
CERVELLERA MARIA
CIMINO ROSA MARIA
DE BENEDETTO GIUSEPPE
DE GROSSI MAZZORIN JACOPO
FILIPPO ADELE
GIARDINO LILIANA
GOZZI MARCO
GRASSO NICOLA
GUGLIELMINO RICCARDO
INGRAVALLO ELETTRA
IPPOLITI ALESSANDRO
PUGLIESE VINCENZO
ROMEO ILARIA
ROSAFIO PASQUALE
9
COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI FACOLTA’
Componenti del Consiglio di Facoltà
COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI FACOLTA’
SALVATORE GIANFRANCO
SANTORO LUIGI
SERRA ANTONIO
SPECIALE LUCINIA
TAGLIAMONTE GIANLUCA
TRONO ANNA
Ricercatori
AURIEMMA RITA
BROGI MARIO
CASCIARO RAFFAELE
CASTALDO DANIELA
CONSOLI MARIA ELVIRA
FABBRI PIER FRANCESCO
FARELLA VITTORIO
FIORENTINO GIROLAMO
FLASCASSOVITTI CHIARA DAGMAR
FRISONE FLAVIA
GAETA LETIZIA
MANNINO KATIA
MASTRONUZZI GIOVANNI
MERENDINO ANNA
PERI PAOLO
TERRAGNO SILVIA
VITALE ROSA
Ricercatori non confermati
GUASTELLA MASSIMO TOMMASO
GÜLL PAOLO
LEONE MARCO
QUARTA GIANLUCA
TOOMASPOEG KRISTJAN
VALCHERA ADRIANA
Rappresentanti degli Studenti
ATTANASI VINICIO ANTONIO
BORRUTO ROSSELLA
CATANZARO MARIA TERESA
CHIRIATTI FABIO
DE LUCA CLAUDIA
GATTI FEDERICA
LUPO ANTONIO
MADARO LORENZO
MAZZOTTA FRANCESCO
NARDELLA LUIGI
QUARTA MAURIZIO
REGGIO VIVIANA
SERRONE LILIANA
STASI FEDERICA
10
Dipartimenti che collaborano con l’attività didattica e scientifica
della Facoltà di Beni Culturali
• Dipartimento di Beni Culturali
Direttore: Prof. Aldo SICILIANO
Sede: «Ex Inapli», via D. Birago, 64 – 73100 LECCE
Tel. 0832 295512
• Dipartimento dei Beni delle Arti e della Storia
Direttore: Prof. Lucio GALANTE
Sede: «Monastero degli Olivetani», viale S. Nicola – 73100 LECCE
Tel. 0832 296782
• Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’età Contemporanea
Direttore: Prof. Anna Lucia DE NITTO
Sede: «Monastero degli Olivetani», viale S. Nicola – 73100 LECCE
Tel. 0832 296796; Fax: 0832 296700;
• Dipartimento di Scienze Sociale e della Comunicazione
Direttore: Prof. Giuseppe Schiavone
Sede: «Palazzo Guagnano», via dei Salesiani – 73100 LECCE
Tel. 0832 296590;
• Dipartimento di Filologia Classica e di Scienze Filosofiche
Direttore: Prof. Loris STURLESE
Sede: «Palazzo O. Parlangeli», via V. M. Stampacchia – 73100 LECCE
Tel. 0832 296601; Fax: 296 607; e-mail: [email protected]
• Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione
Direttore: Prof. Lorenzo VASANELLI
Sede: «Complesso Ecotekne», via Monteroni – 73100 LECCE
Tel. 0832 297305; Fax: 0832 325004
11
DIPARTIMENTI
Dipartimenti
ASSOCIAZIONI
Associazioni
A.L.Be.C-T.d.O.
Associazione dei laureati e studenti in Beni Culturali di Terra d’Otranto
sito Internet: http://www.ditutto.it/albec
REFERENTI
Presidente: Ernesto Martonucci
tel. 335 6698108
Emanuele De Matteis
tel. 340 2956701
Luigi Mele
tel. 349 1741218
tel. 347 7902838
ALBeC-TdO è costituita tra i laureati e gli studenti in Beni Culturali dell’Università degli Studi
di Lecce.
È una libera associazione di prestatori di attività professionale intellettuale non protetta da
forme organizzative come ordine ed albo professionale. AlBeC-TdO intende organizzare l’attività professionale del dottore in Beni Culturali, nel rispetto della libera concorrenza, in coerenza con le direttive dell’Unione Europea e delle normative nazionali concernenti le professioni intellettuali e le rispettive forme organizzative.
12
ASSOCIAZIONI
Sede: Palazzo Codacci-Pisanelli (ex Ateneo)
Aule rappresentanti: tel.: 0832-296062
Siamo un'associazione che ha per oggetto la tutela e la garanzia dei diritti degli studenti universitari. Svolgiamo attività ricreative e culturali e promuoviamo iniziative dirette a sollecitare il volontariato e la partecipazione in prima persona ad attività di particolare interesse sociale. Inoltre ci impegniamo per la promozione culturale del territorio, intervenendo fattivamente nella tutela e salvaguardia dei beni culturali ed ambientali. Promuoviamo ed instauriamo
rapporti di collaborazione, interazione e confronto con tutte le componenti studentesche, al
fine di accrescere il potere decisionale degli studenti nelle questioni che più direttamente li
coinvolgono. Questo è quanto si dice di noi nella presentazione delle norme di segreteria, nonché sul sito dell'Università degli Studi di Lecce. Formalità a parte, siamo un gruppo di studenti, di tutte le Facoltà, che hanno scelto di vivere la propria esperienza universitaria cercando
di capire meglio il mondo nel quale passano buona parte del proprio tempo e di tentare, quantomeno, di renderlo più accessibile e comprensibile a tutti i propri colleghi, impegnandosi nel
pretendere il rispetto dei loro diritti. Siamo un'associazione in cui la posizione del gruppo è privilegiata rispetto a quella del singolo, cui però certamente non si impedisce di esprimersi liberamente e pubblicamente esponendosi con un punto di vista personale. Siamo un'associazione
che riconosce l'insufficienza, a volte anche palese, di una formazione universitaria troppo
attenta a dettami ministeriali e poco alla crescita dell'individuo. Di conseguenza ci impegniamo anche nell'organizzazione di seminari, convegni, workshop e corsi di formazione certificati. Siamo un'associazione pronta a rapportarsi con le istituzioni, i partiti e i sindacati, mantenendo la più totale autonomia che ci consente di porci e di proporci in maniera critica, costruttiva e mai strumentale a nessun potere. Siamo studenti universitari e, ovviamente, amiamo
anche il tempo libero e ci impegniamo anche ad organizzarlo con attività ludico-ricreative
come concerti, cineforum e cabaret. Vuoi conoscerci meglio? Vieni nelle nostre sedi presso
Palazzo Codacci-Pisanelli o presso il complesso Ecotekne.
Recapito telefonico 0832/296062
Recapito posta elettronica: [email protected]
Rappresentanti degli Studenti presso il Consiglio di Facoltà
Attanasi Vinicio Antonio 338-1547378
Borruto Rossella 320-2696009
Mazzotta Francesco 349-4259518
13
ASSOCIAZIONI
Associazione culturale-universitaria
Sede: Palazzo Codacci-Pisanelli (ex Ateneo)
Aule rappresentanti: tel.: 0832-296061
Consiglio di Facoltà di Beni Culturali
Mariateresa Catanzaro
Claudia De Luca
Federica Gatti
320-3816195
347-8466642
340-9631486
Consiglio Didattico di Beni Archeologici, Architettonici e dell’Ambiente
Federica Gatti
340-9631486
Consiglio Didattico di Beni Musicali
Giancarlo Pagliara
329-5729211
Sedi Operative
Ateneo – Palazzo Codacci-Pisanelli
Ecotekne - Plesso H II piano
0832.296061
E-mail: [email protected]
Web: http://www.salentouniversita.it/
14
Consiglio di Facoltà di Beni Culturali:
>Viviana Reggio [email protected] 389/1828421; 347/0008994
>Antonio Lupo [email protected] + 328/5783208
>Liliana Serrone [email protected]
>Lorenzo Madaro [email protected] + 338/6338627
>Gigio Nardella [email protected]
>Fabio Chiriatti [email protected]
-
Liliana Serrone e Lorenzo Madaro sono anche rappresentanti del corso didattico di Beni
Mobili;
-
Fabio Chiriatti è rappresentante del corso didattico di Archeologia
15
ASSOCIAZIONI
Unione degli Universitari
Sede: Palazzo Codacci-Pisanelli (ex Ateneo)
Aule rappresentanti: tel.: 0832-296060
ASSOCIAZIONI
LA SVEGLIA – Libera Associazione Studentesca
La Sveglia – Libera Associazione Studentesca ha sempre avuto come scopo primario il riconoscimento e la tutela dei diritti di ogni studente. Il nostro lavoro è possibile grazie alla costante presenza e impegno di tutti i nostri soci e simpatizzanti, nelle Facoltà e nei Corsi di Laurea
della nostra Università per comprendere e risolvere problemi didattici e non.
Crediamo che i partiti politici non abbiano nulla a che vedere con l’università. Questa nostra
libertà ci consente di difendere sempre e solo i diritti degli studenti senza remore. Ovviamente
i componenti del nostro gruppo hanno ideologie politiche (…e tra le più variegate), ma questo
non ci deve impedire di lottare per i diritti degli studenti che non hanno colore.
Il nostro motto? STUDENTI E BASTA!!
Organizziamo, inoltre, manifestazioni culturali e ricreative, viaggi studio, ecc., con i fondi
messi a disposizione dall’Università, perché crediamo che questi momenti, in cui si crea l’aggregazione e la socializzazione tra gli studenti, siano tra i più significativi della nostra formazione.
Crediamo che l’Università non sia solo lezioni ed esami, ma un mondo fatto da giovani per i
giovani. Siamo ragazzi come tutti voi, che hanno come interesse quello di migliorare
l’Università e di raggiungere un sogno: un’Università che sia non più dei professori, ma degli
studenti!!!
Un’università pronta a soddisfare le esigenze degli studenti, perché siamo noi che trascorriamo gran parte della nostra giornata tra queste mura.
RAPPRESENTANTI:
Consiglio di Facoltà – Beni Culturali
Quarta Maurizio
Stasi Federica
Consiglio Didattico Corso di Laurea in Tecnologie per i Beni Culturali
Calò Enrico
Nobile Adriana
Quarta Maurizio
Rossi Marco
Sedi:
• Auletta rappresentanti Ateneo
• Auletta I piano plesso H – Ecotekne
• Auletta I piano edificio LA STECCA
e-mail: [email protected]
16
Insegnamenti Facoltà di Beni Culturali a.a. 2006-07
CORSI DI LAUREA TRIENNALE
Insegnamento
Abilità informatiche
Aerotopografia archeologica
Antichità greche
Antropologia fisica
Antropologia visiva
Archeologia dell’età moderna
Archeologia e antichità egee
Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico
Archeologia e storia dell’arte greca
Archeologia e storia dell’arte dell’India e dell’Asia centrale
Archeologia e storia dell’arte romana
Archeologia medioevale
Archeometria
Archeozoologia
Architettura del paesaggio
Archivistica
Archivistica speciale
Arte dei giardini
Chimica analitica: chimica dei materiali d’archivio
Civiltà antiche dell’Italia meridionale
Civiltà bizantina
Diritto
Diplomatica
Ecologia
Esegesi delle fonti storiche medievali
Etnomusicologia
Etruscologia
Filologia classica
Geofisica archeologica
Geografia
Istituzioni di storia dell’arte analisi delle forme e
metodi di attribuzione
Laboratorio audiovisivo
Laboratorio di costume e moda
Legislazione
Letteratura greca
Letteratura teatrale greca
Letteratura italiana
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Docente
prof.ssa Valentina MARANGI
prof. Giuseppe CERAUDO
prof. Cosimo PAGLIARA
prof. Pier Francesco FABBRI
prof. Antonio L. PALMISANO
prof. Paolo GÜLL
prof. Riccardo GUGLIELMINO
prof.ssa Francesca BAFFI
prof. Francesco D’ANDRIA prof.ssa Katia MANNINO
prof.ssa Rosa Maria CIMINO
prof.ssa Ilaria ROMEO
prof. Paul ARTHUR
prof. Antonio SERRA
prof. Jacopo DE GROSSI MAZZORIN
prof. Vincenzo CAZZATO
prof. Francesco DE LUCA
prof. Mario BROGI
prof. Vincenzo CAZZATO
prof. Giuseppe E. DE BENEDETTO
prof. Cosimo PAGLIARA
prof.ssa Antonella PARMEGGIANI
prof. Nicola GRASSO
prof.ssa Angela FRASCADORE
prof. Alberto BASSET
prof.ssa Chiara Dagmar
FLASCASSOVITTI
prof. Gianfranco SALVATORE
prof. Gianluca TAGLIAMONTE
prof.ssa Adele FILIPPO
prof.ssa Maria Teresa CARROZZO
prof.ssa Anna TRONO
prof. Marco TANZI
prof. Giuliano CAPANI
prof.ssa Annalisa PELLEGRINO
prof. Nicola GRASSO
prof.ssa Adele FILIPPO
prof.ssa Adele FILIPPO
prof. Marco LEONE
INSEGNAMENTI DI FACOLTA’
Insegnamenti di Facoltà
INSEGNAMENTI DI FACOLTA’
Letteratura latina
Metodologia e tecnica della ricerca archeologica
Museologia
Numismatica greca e romana
Organologia e iconografia musicale
Paleografia latina
Paletnologia
Preistoria del Vicino e Medio Oriente
Protostoria europea
Rilievo e analisti tecnica dei monumenti antichi
Storia contemporanea
Storia dell’architettura: fondamenti
Storia dell’architettura medievale
Storia dell’architettura moderna e contemporanea
Storia dell’arte medievale
Storia dell’arte medievale
Storia del costume e della moda
Storia della critica d’arte
Storia della musica medievale e rinascimentale
Storia della storiografia dell’arte
Storia dell’urbanistica
Storia delle tecniche artistiche
Storia delle tradizioni popolari
Storia e tecnica del restauro (beni archeologici)
Storia e tecnica del restauro (beni archivistici,
librari e mobili-artistici)
Storia e tecnica della fotografia
Storia greca
Storia medievale
Storia moderna
Storia romana
Teatro e drammaturgia latina
Tecnica del restauro architettonico
18
prof.ssa Maria Antonietta
CERVELLERA
prof. Francesco D’ANDRIA Prof. Giovanni MASTRONUZZI
prof. Massimiliano ROSSI
prof. Aldo SICILIANO
prof.ssa Daniela CASTALDO
prof.ssa Angela FRASCADORE
prof.ssa Elettra INGRAVALLO
prof.ssa Isabella CANEVA
prof.ssa Anna Maria BIETTI SESTIERI
prof.ssa Carla Maria AMICI
prof.ssa Maria Marcella RIZZO
prof. Vincenzo CAZZATO
prof. Vittorio FARELLA
prof. Vincenzo CAZZATO
prof.ssa Grazia Marina FALLA
prof.ssa Grazia Marina FALLA prof.ssa Lucinia SPECIALE
prof. Paolo PERI
prof. Massimiliano ROSSI
prof. Marco GOZZI
prof. Francesco ABBATE
prof. Alessandro IPPOLITI
prof. Raffaele CASCIARO
prof.ssa Anna MERENDINO
prof.ssa Regina POSO
prof.ssa Regina POSO
prof.ssa Antonella RUSSO
prof. Mario LOMBARDO
prof. Benedetto VETERE
prof. Francesco GAUDIOSO
prof. Pasquale ROSAFIO
prof.ssa Maria Elvira CONSOLI
prof. Alessandro IPPOLITI
Insegnamento
Aerotopografia archeologica
Antropologia
Archeologia del paesaggio
Archeologia e antichità egee
Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico
Archeologia e storia dell’arte greca
Archeologia e storia dell’arte romana
Archeologia e storia dell’arte dell’India e dell’Asia centrale
Archeologia medioevale
Archeozoologia
Archivistica ecclesiastica
Archivistica speciale
Bibliologia
Chimica per i beni culturali
Civiltà antiche dell’Italia meridionale
Civiltà musicale afro-americana
Diplomatica speciale
Epigrafia greca
Epigrafia italica
Epigrafia latina
Esegesi delle fonti archivistiche medievali
Esegesi delle fonti storiche medievali
Etruscologia e antichità italiche
Geografia economico-politica
Geografia economico-politica
Geografia storica del mondo antico
Informatica applicata: beni archeologici
Informatica applicata agli archivi
Informatica applicata ai beni musicali
Istituzioni di storia dell’arte - analisi delle forme e
metodi di attribuzione
Letteratura italiana
Metodologia della ricerca storica contemporanea
Metodologia e tecnica della ricerca archeologica
Museologia
Numismatica greca e romana
Paletnologia
Preistoria del Vicino e Medio Oriente
Preistoria egea
Protostoria europea
Restauro archeologico
Ricerca musicologica: antichità classica
Ricerca musicologica: medioevo e rinascimento
19
Docente
prof. Giuseppe CERAUDO
prof. Pier Francesco FABBRI
prof. Marcello GUAITOLI prof.ssa Adriana VALCHERA
prof. Riccardo GUGLIELMINO
prof.ssa Francesca BAFFI
prof. Francesco D’ANDRIA
prof.ssa Ilaria ROMEO
prof.ssa Rosa Maria CIMINO
prof. Paul ARTHUR
prof. Jacopo DE GROSSI MAZZORIN
prof. Francesco DE LUCA
prof. Mario BROGI
prof.ssa Pia Italia VERGINE
prof. Giuseppe E. DE BENEDETTO
prof. Cosimo PAGLIARA
prof. Gianfranco SALVATORE
prof.ssa Angela FRASCADORE
prof. Mario LOMBARDO
prof. Gianluca TAGLIAMONTE
prof. Pasquale ROSAFIO
prof. Hubert HOUBEN
prof. Hubert HOUBEN
prof. Gianluca TAGLIAMONTE
prof.ssa Anna TRONO
prof.ssa Anna TRONO
prof.ssa Flavia FRISONE
prof.ssa Grazia SEMERARO
prof.ssa Angela CHIRENTI
prof.ssa Valentina MARANGI
prof. Marco TANZI
prof. Marco LEONE
prof.ssa Maria Marcella RIZZO
prof. Francesco D’ANDRIA
prof. Massimiliano ROSSI
prof. Aldo SICILIANO
prof.ssa Elettra INGRAVALLO
prof.ssa Isabella CANEVA
prof. Riccardo GUGLIELMINO
prof.ssa Anna Maria BIETTI
SESTIERI
prof.ssa Giovanna DE PALMA
prof.ssa Daniela CASTALDO
prof. Marco GOZZI
INSEGNAMENTI DI FACOLTA’
CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA
INSEGNAMENTI DI FACOLTA’
Rilevamento archeologico
Rilievo e analisti tecnica dei monumenti antichi
Storia contemporanea
Storia del costume e della moda
Storia dell’archeologia
Storia dell’architettura moderna e contemporanea
Storia dell’arte medievale
Storia della critica d’arte
Storia della miniatura
Storia della storiografia dell’arte
Storia delle arti applicate e dell’oreficeria
Storia ed elaborazione digitale del manoscritto
Storia e tecnica del restauro
Storia greca
Storia medievale
Storia moderna
Storia romana
Teatro e drammaturgia greca
Teatro e drammaturgia latina
Tecnica del restauro architettonico
Topografia medioevale
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prof.ssa Adriana VALCHERA
prof.ssa Carla Maria AMICI
prof.ssa Maria Marcella RIZZO
prof. Paolo PERI
prof.ssa Katia MANNINO
prof. Vincenzo CAZZATO
prof.ssa Lucinia SPECIALE
prof. Massimiliano ROSSI
prof.ssa Lucinia SPECIALE
prof. Francesco ABBATE
prof.ssa Regina POSO
prof. Fabio D’ASTORE
prof.ssa Regina POSO
prof. Mario LOMBARDO
prof. Hubert HOUBEN
prof. Francesco GAUDIOSO
prof. Pasquale ROSAFIO
prof.ssa Adele FILIPPO
prof.ssa Maria Antonietta
CERVELLERA
prof. Alessandro IPPOLITI
prof. Paul ARTHUR
Le attività di ricerca si sviluppano con l’ausilio dei seguenti laboratori:
Paletnologia e archeologia sperimentale
Responsabile scientifico: Prof.ssa Elettra Ingravallo
Archeologia classica
Responsabile scientifico: Prof. F. D’Andria
Archeologia medievale
Responsabile scientifico: Prof. P. Arthur
Archeologia e Scienze e tecniche applicate alla ricerca archeologica
Responsabile scientifico: Prof. C. Pagliara
Responsabili scientifici di settore: Antropologia fisica: Dott. P.F. Fabbri
Archeologia egea: Prof. R.Guglielmino
Archeologia subacquea: Dott.ssa R. Auriemma
Informatica per l’archeologia
Responsabile scientifico: Prof. F. D’Andria
Topografia antica e fotogrammetria
Responsabile scientifico: Prof. M. Guaitoli
Studio e documentazione delle evidenze storiche, epigrafiche e numismatiche
Responsabile scientifico: Prof. M. Lombardo
Archeozoologia
Responsabile scientifico: Prof. J. De Grossi Mazzorin
Archeobotanica
Responsabile scientifico: Dott. G. Fiorentino
Beni musicali
Responsabile scientifico: Prof. Marco Gozzi
Restauro del libro
Responsabile scientifico: Prof. Giuseppe E. De Benedetto
Grazie ad una recente convenzione tra la Provincia di Lecce e l’Università di Lecce, il laboratorio è stato trasferito presso il Museo Provinciale “S. Castromediano”. In questo laboratorio vi
è un insieme di attrezzature scientifiche acquisite grazie ad un cofinanziamento P.O.N. 20002006, Misura II.1 – Azione a – Interv. potenziamento dotazione attrezzature scientifico-tecnologiche, avv.68/2002 “Laboratorio di restauro del libro: potenziamento della sezione di studio
e ricerca sulla conservazione del materiale librario” che permetteranno, oltre alle usuali analisi chimiche previste per i manufatti cartacei, una caratterizzazione chimica completa dei
materiali costituenti i manufatti artistici.
Opera inoltre il CEDAD, Centro di datazione e diagnostica, che dispone di un acceleratore di
21
LABORATORI
LABORATORI SPECIALISTICI
LABORATORI
particelle di tipo Tandetron per la datazione con il radiocarbonio mediante la tecnica della
spettrometria di massa ad alta risoluzione (AMS, accelerator mass spectrometry) e l’analisi dei
materiali con fasci di particelle. Nel CEDAD si sviluppano tecnologie ottiche e nucleari per
applicazioni a numerosi campi di ricerca. Le principali tematiche di ricerca riguardano:
• Applicazione del metodo di datazione con il radiocarbonio mediante la tecnica della spettrometria di massa con acceleratore a problematiche di natura archeologica e storico-artistica.
• Applicazioni del metodo del radiocarbonio a problematiche di natura geologica. Sono in
corso studi sulla geomorfologia costiera, sulla variazione del livello del mare e sulla datazione con tecniche isotopiche di sequenze di sedimenti.
• Applicazioni del metodo del radiocarbonio a problematiche di natura ambientale. Vengono
studiate le variazioni della concentrazione di radiocarbonio nell’atmosfera indotte da effetti antropogenici, quali l’arricchimento conseguenti ai test nucleari in atmosfera e gli effetti di diluizione indotti dall’utilizzo dei combustibili fossili. tra i quali l’archeologia e l’ambiente.
In tutti i laboratori si sviluppa parte dell’attività didattica degli studenti dei corsi triennali e
specialistici, dei corsi di specializzazione, dei dottorati di ricerca e dei master.
Esistono inoltre laboratori attrezzati per la didattica di base, in rapporto alle necessità delle
varie discipline:
• Laboratorio di informatica
• Laboratorio multifunzionale (Archeologia classica e medievale, Bioarcheologia, Topografia,
Rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi, Storia dell’arte, Fotografia e aerofotografia, etc.)
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Lecce sotterranea
Il progetto Lecce sotterranea è un’iniziativa che mira ad inserire la città di Lecce nella prospettiva moderna dell’Archeologia Urbana. La collaborazione tra Amministrazione Comunale,
Soprintendenza Archeologica, Museo Provinciale ed Università ha portato alla realizzazione di
scavi archeologici all’interno del tessuto urbano della città, nei vari cantieri che negli ultimi
anni sono stati effettuati nel centro storico. I lavori di scavo sono stati coordinati da archeologi formatisi proprio presso la Facoltà di Beni Culturali e la Scuola di Specializzazione in
Archeologia dell’Università di Lecce.
Gli interventi si sono susseguiti in diversi settori dell’abitato, in particolar modo molto significativi si sono rivelati i lavori svolti in cantieri posti lungo le attuali mura aragonesi (Porta
Napoli e via Adua) e nel cuore della città (p.tta Epulione, P.tta Castromediano). Tali lavori
hanno evidenziato la ricca stratigrafia del sottosuolo leccese, documentando le differenti fasi
di vita dall’età del Bronzo sino alle più recenti attestazioni medievali e moderne.
L’ultimo scavo condotto in ordine di tempo è stato effettuato in Piazzetta Castromediano, nelle
vicinanze della chiesa di Santa Croce, esempio più significativo del barocco leccese. Le indagini hanno consentito di ricostruire le trasformazioni dell’area arricchendo le conoscenze sulle
diverse epoche attestate. Sono stati infatti registrati nuovi dati sulla topografia della città,
soprattutto per l’età romana, con l’individuazione di un asse stradale ed un impianto produttivo per l’olio.
Convento S. Maria del Carmine (Lecce)
Le all’interno del chiostro del Monastero di Santa Maria del Carmine sono state avviate
nell’Aprile del 2003 con la realizzazione di un laboratorio di archeologia urbana in un’area che,
in seguito ad alcuni sondaggi esplorativi effettuati nel 2001, aveva evidenziato un importante
potenziale archeologico. Le indagini, effettuate da archeologi dell’Università di Lecce con la
partecipazione di allievi della Scuola di Specializzazione in Archeologia e degli studenti della
Facoltà di Beni Culturali, hanno consentito di verificare la sequenza stratigrafica documentando 13 fasi di frequentazione dell’area.
Dai livelli a contatto con la roccia, riferibili ad un orizzonte protostorico, si susseguono le differenti fasi di vita del sito. E’ stato evidenziato un asse stradale con orientamento N/S largo
circa 4,50 m. realizzato in età messapica, alla fine del IV sec. a.C. Accanto alla strada sorgeva una necropoli; lo scavo ha consentito di documentare la sepoltura di un adolescente con
corredo di vasetti miniaturistici. La strada, con vari rifacimenti, viene utilizzata per tutta l’età
romana.
In età medievale l’area sembra avere una destinazione prevalentemente agricola. Il rinvenimento di una buca ha restituito materiale inquadrabile in età normanna, il primo contesto del
genere scavato sistematicamente a Lecce. All’inizio del ‘500 vengono realizzate alcune strutture, con probabile funzione abitativa. In coincidenza con l’avvio dei lavori per la costruzione
del Convento tali edifici subiscono dapprima delle trasformazioni ed infine vengono obliterati
dal chiostro.
Lo scavo ha inoltre permesso di documentare la trasformazione del convento in Caserma e quest’ultimo utilizzo. L’edificio è destinato ad ospitare la sede del Rettorato.
Apigliano, Martano (Lecce)
Il sito di Apigliano, nel cuore della Grecìa Salentina, è noto oggi attraverso l’esistenza della
chiesa, oggi sconsacrata, di Santa Maria, ma conosciuta dagli abitanti del territorio come San
23
LABORATORI
ATTIVITÀ SUL CAMPO
LABORATORI
Lorenzo, e le due masserie, Apigliani Piccolo ed Apigliani Grande. Del villaggio medievale,
attestato nelle fonti documentarie, senza soluzione di continuità, a partire dal XIII secolo, non
si avevano dati al di fuori del suo ‘peso’ fiscale. Gli scavi, condotto sin dal 1997, hanno messo
in luce le fasi di vita del villaggio a partire dall’VIII secolo, quando il Salento era parte integrante dell’Impero bizantino. Gli elementi emersi finora indicano la presenza di un insediamento relativamente esteso articolato con strutture di varia funzione. Dalle abitazioni dei contadini costruite con alzato in terra battuta corredate da fosse di scarico, a strutture legate alle
attività presenti nel villaggio. Interessante a questo proposito è il rinvenimento di un forno per
la lavorazione del ferro databile al X secolo ca., dove accanto a numerosi oggetti finiti, dai coltelli alle punte di freccia, è stata trovata una gran quantità di scorie legate alle varie fasi di
lavorazione del metallo.
Un anello in bronzo con monogramma in lettere greche, appartenente forse, ad un funzionario dell’amministrazione fiscale bizantina, indicherebbe la sua presenza o il suo passaggio ad
Apigliano. La grande quantità di ceramica, ossa di animali e resti paleobotanici rinvenuti ci
permettono a ricostruire le basi economiche dell’abitato. L’area intorno all’insediamento sembrerebbe essere stata disboscata, e dedita, in una certa misura, all’olivicoltura e alla pastorizia. All’età angioina è databile la chiesa rinvenuta durante la campagna di scavo del 1997.
L’edificio religioso, uno dei quattro attestati ad Apigliano nella visita pastorale del ‘600, è
costruito da una navata unica coronata da un’abside. Del ciclo pittorico che decorava internamente l’edificio restano una gran quantità di frammenti forse riconducibili a figure di santi.
Sia all’interno della chiesa, che all’esterno, si estende una vasta area cimiteriale, costituita
da tombe costruite a lastroni con all’interno, sepolture multiple. Gli individui finora esaminati, evidenziano un’alta mortalità infantile e patologie conesse a un duro lavoro agricolo.Le
tombe hanno restituito oggetti di ornamento personale e elementi accessori dell’abbigliamento (orecchini, collane, cinture, ed anche un anello matrimoniale in bronzo). Alcuni elementi
lasciano ipotizzare che la popolazione, in questo periodo, avesse stretti contatti con l’area balcanica. L’insediamento, come attestano le fonti scritte, risulta abbandonato a partire dal XVI
secolo.
Cantieri scuola di Archeologia Medievale (Lecce)
I cantieri scuola di Archeologia Medievale forniscono l’esperienza pratica sul campo e interessano ogni estate (principalmente a luglio) lo scavo di un sito medioevale scelto nell’ambito
delle ricerche che si svolgono presso l’Insegnamento di Archeologia Medievale dell’Università
degli Studi di Lecce. Insieme alla ricerca scientifica, l’obiettivo dei cantieri scuola è quello di
fornire agli allievi la possibilità di imparare le metodologie di ricerca sul campo, comprese le
tecniche di scavo e di ricognizione topografica, le campionature, la compilazione delle schede
di unità stratigrafica, il disegno e il rilievo archeologico, l’utilizzo della stazione totale e i supporti informatici. Attività di trattamento, restauro e classificazione preliminare dei reperti è
svolto il pomeriggio in laboratorio. Lezioni sono organizzate periodicamente, anche con l’ausilio di specialisti che partecipano ai cantieri scuola. Dal 1997 il cantiere scuola nel Salento si
svolge presso l’insediamento di età bizantina e il villaggio medievale abbandonato di Apigliano,
Martano (LE), mentre nel 2001 se ne è svolto uno anche a Chersonesos (Sevastopoli) in Ucraina,
a cui hanno partecipato allievi della Kyiv Mohila Academy, National Shevchenko University.
Inoltre è possibile per gli studenti della Scuola di Specializzazione in Archeologia
dell’Università di Lecce prendere parte alle differenti che periodicamente si organizzano nell’ambito delle ricerche del nostro laboratorio (es.: Muro Leccese, Supersano etc.). Per maggiori informazioni sui singoli scavi e modalità di adesione consultare il sito web all’indirizzo:
http://www.unile.it/archeologia
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25
LABORATORI
Cavallino (Lecce)
L’insediamento messapico di Cavallino è racchiuso completamente all’interno di una grande
opera di fortificazione. Le mura abbracciano un’area di circa 69 ettari di terreno ed hanno uno
sviluppo di 3100 metri. Le strutture antiche sono costruite sul banco di calcarenite (la cosiddetta pietra leccese) in gran parte affiorante, nel quale è scavato il fossato, largo in media
3,50 metri e profondo metri 2,50, che costituisce allo stesso tempo l’area di cava per l’estrazione dei blocchi con cui è realizzata la fortificazione. Le mura di cinta hanno uno spessore
variabile tra i 3,50 e i 4 metri, a seconda delle zone, con un paramento esterno a grandi blocchi appena sbozzati ed uno interno realizzato con pietre di minori dimensioni. All’interno il
riempimento è costituito da gettate di terra, pietre e schegge di calcare. L’impianto della città
arcaica, a cui appartiene la fortificazione, si sovrappone ad insediamenti di epoca precedente. Il primo, che dai dati oggi disponibili sembra essere in gran parte concentrato nell’area settentrionale della zona archeologica, è costituito da un villaggio di capanne dell’età del Bronzo,
in parte tagliato dallo scavo del fossato di età arcaica. Sono state scavate varie capanne a pianta ovale con muretti perimetrali in pietre a secco e pali di legno di cui restano le tracce in
negativo con il ritrovamento dei buchi per il loro alloggiamento nel banco roccioso. Dai materiali ceramici è possibile riferire l’abitato alla fase iniziale del Protoappenninico B, datata tra
il XVI e il XV secolo a.C.. Dai rinvenimenti di strutture riferibili a questa fase anche in aree
piuttosto distanti da questo nucleo centrale è possibile ipotizzare l’esistenza di nuclei sparsi
di abitato piuttosto di un unico grande villaggio (fondo Aiera Vecchia e Casino). Per un lungo
arco di tempo l’area viene abbandonata. Con l’VIII secolo a.C. si assiste ad una rioccupazione
del sito. Soprattutto nella seconda metà del secolo si intensifica la costruzione di capanne a
pianta ovale o absidata, sparse in quasi tutta l’area che verrà in seguito occupata dall’abitato
di età arcaica. L’abitato prospera per tutto il VII secolo a.C. Con la costruzione della cinta fortificata alla metà del VI secolo a.C., l’abitato di Cavallino assume caratteri che sono stati definiti protourbani. L’area interna della città è solcata da una serie di assi stradali che sembrano
convergere dalle varie porte aperte nella fortificazione, verso una grande area centrale all’insediamento, interpretata come grande piazza pubblica, che presenta un’accurata pavimentazione realizzata con battuto di calcare sbriciolato e frammenti di tegole pressati. Poco distante una grande depressione naturale del terreno (probabilmente una dolina) forma una specie
di bacino naturale (la zona oggi chiamata Cupa), verso cui convergono molte delle canalizzazioni di drenaggio, in parte scavate nel banco roccioso e in parte costruite con blocchi di calcare. Particolare importanza sembra avere l’asse viario che taglia la città da Nord a Sud, partendo dalla porta di Nord Est. Lungo gli assi stradali si dispongono i quartieri di abitazione; a
volte le case si affacciano sulle strade con una certa regolarità (fondo Pero, fondo Sentina),
mentre in altri casi le strade sembrano dividere delle aree in cui gli edifici si dispongono attorno a degli spazi aperti, senza seguire alcun criterio di ortogonalità (fondo Casino). Sembra
quasi, in questi casi, di trovarsi di fronte alla ricostruzione dell’abitato secondo le nuove tecniche costruttive (case di pietra in sostituzione delle capanne di frasche) ma con la riproposizione della medesima concettualità dell’uso dello spazio. Forse in questi quartieri continuavano a vivere gruppi familiari unitari, veri e propri clan, che disponevano le loro abitazioni in uno
spazio comune, probabilmente gravitante intorno alla residenza del personaggio più importante del gruppo. La zona più settentrionale viene racchiusa da due altre cerchie murarie interne, realizzate con la medesima tecnica costruttiva della grande fortificazione esterna; sembrano essere contemporanee alla prima cinta.
Il rinvenimento di alcuni frammenti di elementi architettonici decorati, in calcare locale, permette di ipotizzare la presenza, all’interno della città, di edifici di carattere pubblico o cultuale. Purtroppo il loro ritrovamento in giacitura secondaria, reimpiegati all’interno di strut-
LABORATORI
ture murarie, non permette una localizzazione dell’edificio in cui erano originariamente inseriti. L’abitato arcaico di Cavallino, al momento della sua massima espansione, viene improvvisamente colpito da una grave crisi che ne provoca un rapido abbandono, entro il primo trentennio del V secolo a.C.. Tutto fa pensare ad una distruzione violenta dell’insediamento: le
mura di fortificazione sono distrutte e rovesciate all’interno del fossato, stesso luogo dove vengono gettati i cippi, dopo essere stati spezzati volontariamente; i muri delle abitazioni recano
tracce di bruciato, le cisterne vengono riempite di pietre in modo da non poter più essere utilizzate. Da questo momento in poi nell’area sono attestate solo sporadiche frequentazioni (tra
V e III secolo a.C.), rappresentate dalla presenza di sepolture scavate nei crolli delle abitazioni di età arcaica, che indicano come ormai la città fosse abbandonata e dovesse far parte del
territorio dei centri vicini come Rudiae e Lupiae.
Corigliano d’Otranto (Lecce)
Corigliano d’Otranto, uno degli otto comuni del comprensorio noto come “Grecìa salentina”,
si trova nell’entroterra settentrionale di Otranto, da cui dista circa poco più di 20 km. Sul lato
Nord Ovest dell’attuale centro storico, ricco di testimonianze architettoniche d’età basso
medievale e rinascimentale, posto su una zona rilevata rispetto al resto dell’abitato, si trova
il castello dei principi De’ Monti. Dietro la facciata barocca, opera della seconda metà del
Seicento, eseguita da maestranze locali, si snoda un’imponente struttura dall’impianto quadrangolare, munita di quattro torri angolari, circolari e scarpate, e circondata da un fossato.
Si tratta di uno dei migliori e meglio conservati esempi di architettura militare dell’inizio del
Cinquecento in Terra d’Otranto, fatto ricostruire, probabilmente sui resti di una struttura fortificata precedente, da Francesco De’Monti, barone di Corigliano e capitano dell’esercito aragonese che aveva combattuto contro i Turchi nel 1481 per liberare Otranto. Sottoposto a
restauri nel corso del 2000, il castello di Corigliano è stato oggetto di una prima campagna di
scavi volta a seguire le operazioni di svuotamento del fossato del castello, e da una seconda
campagna in cui si è intervenuti in un vano del piano terra che si apre nell’attuale cortile. In
questa zona, oltre a strutture relative a diverse attività artigianali succedutesi dal XVIII sec.
fino al XX, è stato messo in luce parte di un impianto fortificato probabilmente attribuibile al
XIII secolo. Infatti, è stato rintracciato un grosso muro, datato, in base ai materiali provenienti dalla sua fossa di fondazione, non oltre la metà del Duecento, quindi ad una fase anteriore
a conosciuta fin’ora. Questo, assieme ad un altro setto murario perpendicolare, delimita un
ambiente, di cui non si è potuto stabilire l’estensione completa, e che parrebbe affacciarsi su
un fossato dal circuito diverso da quello cinquecentesco. In questo stesso fossato è costruita
una torre quadrangolare inglobata e ben riconoscibile, in uno dei vani dell’attuale piano terra
del castello, che rappresenta un’ulteriore testimonianza di un impianto anteriore al momento
costruttivo di XVI secolo, resosi necessario dopo gli eventi di Otranto, in una temperie di rinnovamento delle strutture di difesa riscontrabile per numerosi centri salentini. Oltre a moltissimi reperti, soprattutto ceramici, d’età basso medievale, sono stati recuperati, in livelli relativi ad una fase di utilizzo agricolo dell’area anteriore alle strutture del Duecento, frammenti
di anfore romane da Chio, oltre a numerose pareti di ceramica ad impasto dell’età del Bronzo,
rinvenute nei riempimenti di buche per pali scavate nel banco di calcare naturale. Lo svuotamento del rinfianco della copertura a volta del vano in cui si è concentrato l’intervento di
scavo, ha inoltre restituito un interessante gruppo di manufatti databile tra tardo XIV e XV
secolo. Nello specifico si tratta di ceramiche, sia da mensa sia da dispensa, in buono stato di
conservazione, la cui datazione omogenea, conferma non solo che si è di fronte ad un deposito ben stratificato, ma soprattutto testimonia l’esistenza di un piano superiore nella struttura
del castello già in questa fase, anteriore alla data di fondazione del 1505, testimoniata una
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Le Centoporte, Giurdignano (Lecce)
Gli scavi condotti a Le Centoporte hanno chiarito alcune fasi relative alla vita della chiesa
monumentale che sorge nelle campagne intorno ad Otranto. Venne costruita come chiesa basilicale a tre navate con abside poligonale e nartece, intorno alla prima metà del VI secolo, utilizzando materiale lapideo di reimpiego. Trova confronti con una serie di chiese tipiche
dell’Impero d’Oriente, compresa quella di S. Giovanni di Studios, a Istanbul, databile alla metà
del V secolo d.C. Una serie di indizi suggerisce che Le Centoporte fosse dedicato ai SS. Martiri
Cosma e Damiano, particolarmente venerati da Giustiniano.
L’edifico di prima fase, mai completato, è stato riutilizzato come nucleo di un complesso, probabilmente monastico, che si sviluppa dal VII secolo in poi. La navata centrale viene invasa da
due edifici; uno probabilmente una cappella, inserita nella zona absidale, e l’altro forse un
refettorio-dormitorio, decorato con affreschi dipinti. Quasi tutte le aperture all’esterno della
basilica vengono tamponate, apparentemente per realizzare un piccolo monastero fortificato
italo-greco. Una sepoltura rinvenuta in associazione a questa fase del complesso è di un
maschio adulto di ca. 30-40 anni di età, che sembra aver sofferto di un melangioma o tumore
al cervello L’utilizzo di questo complesso monastico sembra continuare sino almeno l’XI secolo, dopo di ché venne abbandonato per poi, successivamente, essere utilizzato come cava di
materiali edili per il vicino paese di Giurdignano.
Muro Leccese (Lecce)
Nel Italia Settentrionale, come in altri stati europei, quali la Francia e l’Inghilterra, i borghi
pianificati si diffusero poco dopo il Mille. Basta pensare a le bastides di Re Edoardo I (12741307), o i paesi quali Civitella Veneto, con una pianificazione regolare che risale al 1199. In
Italia meridionale la fondazione della maggioranza dei paesi attuali risale al medioevo e molti,
durante la loro storia hanno subito una trasformazione urbanistica, imponendo su di essi un’impianto regolare. Ma di questi, si sa ancora troppo poco. In Provincia di Lecce, questi ultimi anni
hanno visto lo sventramento dei centri storici di molti paesi, in seguito alla metanizzazione o
ai lavori di rinnovamento urbanistico, senza che si cogliesse l’occasione per effettuare delle
indagini archeologiche mirate alla ricostruzione della loro dinamica insediativa. La tanta proclamata “archeologia urbana”, insomma, non ha sfiorato i centri minori, salvo pochi eccezioni. Fra questi, si può ora annoverare Muro Leccese dove, grazie ad una felice cooperazione fra
il Comune di Muro, l’Università di Lecce e le Soprintendenze ai Beni Architettonici ed
Ambientali e ai Beni Archeologici, si può ora delineare una storia insediativa che parte dalla
creazione di uno dei grandi centri messapici in Terra d’Otranto nel V secolo a.C. sino alla costituzione della città di Muro Leccese nel 2000.
Gli scavi nel centro storico di Muro, insieme alle indagini del suo territorio, hanno dimostrato
come tra ‘400 e ‘500, si è verificato un notevole ridistribuzione del popolamento. Piccoli centri
medievali a Brongo, a Miggianello, o presso la chiesa bizantina di S. Marina, sono stati abbandonati, mentre il sito dell’attuale centro storico è stato potenziato, con la realizzazione di un
borgo pianificato con strade ortogonali, ed insulae rettangolari, intorno ad una piazza di mer-
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LABORATORI
epigrafe leggibile fino al secolo scorso. Tra i manufatti rappresentati ci sono ciotole invetriate
probabilmente appartenenti ad un unico servizio da mensa, piuttosto raffinato, prodotto da
vasai locali, un grande bacino di “lustro spagnolo”, che rappresenta un manufatto di pregio
adatto ad una committenza di rango elevato. Altro reperto d’eccezione, anche per il suo stato
di conservazione, è una brocca di metallo bronzo, con bocca trilobata ed ansa che termina con
una protome animale. Gli scavi sono stati condotti in collaborazione con la Soprintendenza ai
BB.AA.AA.AA.SS. della Regione Puglia, e con il patrocinio del Comune di Corigliano d’Otranto.
LABORATORI
cato, il tutto circondato da cinta muraria e fossato. Ciò testimonia una maggior razionalizzazione economica delle terre da parte delle famiglie feudatarie, preannunziando il rinascimento.
La pianificazione della terra di Muro, tuttora intuibile nella forma del centro storico, data al
XV secolo. All’interno del fossato e della cinta muraria, alta probabilmente circa 8 metri, si
sviluppavano le strade ortogonali che dividevano i quartieri in insulae rettangolari. A loro
volta, le insulae furono suddivise in unità abitative o placae per accogliere le famiglie contadine trasferitosi dai vicini casali abbandonati. Nel centro della terra ci sarà stata la chiesa ed
una piazzetta che ospitava il mercato e i primi negozi fissi, in contraposizione alle forme di
mercanzia itineranti tipiche del Medioevo. Il vantaggio di questa nuova forma di villaggio
“chiuso”, voluta dal feudatario, era dato dal maggior controllo che poteva esercitare sulla
forza lavoro, sulla produzione e sulla difendibilità dell’insediamento, rispetto ai precedenti villaggi “aperti”. In questo periodo Muro, come altri paesi salentini, si dota anche di un trappeto sotteraneo, testimonianza di un’incremento nell’olivicoltura. La sfida dei prossimi anni sarà
quello di restituire alla popolazione, attraverso le metodologie proprie dell’archeologia, la storia e le caratteristiche delle origini della città di Muro Leccese.
Supersano
Sono ripresi alla fine di gennaio 2004 gli scavi archeologici in Località Scorpo, nei pressi della
zona di espansione industriale del territorio di Supersano, dove si stanno portando alla luce i
resti di un insediamento di età altomedievale. Una prima campagna di scavi era stata effettuata nella primavera del 1999, in seguito alla segnalazione della presenza di evidenze archeologiche sul fronte di una cava. In quell’occasione vennero individuate e scavate due strutture
‘a fossa’, tagliate nel banco naturale delle “sabbie di Cutrofiano”, datate da analisi al radiocarbonio al VII secolo. Le due fosse, con ogni probabilità, rappresentavano i fondi di due capanne con piani sopraelevati in legno, strutture abitative e di imagazzinamento piuttosto modeste, ma ben adattabili ad ambienti naturali umidi quali le paludi. In effetti, sia le fonti archeologiche, che le notizie storiche sono concordi nell’indicare nella presenza di una zona palustre
ai margini di un area boschiva (il bosco di Belvedere) l’habitat storico di queste abitazioni. Un
ambiente ‘marginale’, ma anche ricco di risorse vegetali ed animali, come dimostrano le varie
ossa di cervo rinvenute nel corso dello scavo.
Le ricerche tuttora in corso hanno messo in evidenza un terzo fondo di capanna, di dimensioni ridotte, al cui interno sono stati rinvenuti numerosi frammenti ceramici pertinenti a pentole ed anfore per contenere liquidi, ossa animali con tracce di macellazione e strati di carboni,
dovuti probabilmente alla combustione di parte del legno che costituiva la struttura. Un’altra
fossa, individuata ad ovest delle altre strutture, attende di essere indagata nella prossima
campagna di scavo. Nella parte Nord dell’area è stato rinvenuto, invece, un muro a secco
costruito in pietre calcaree, lungo oltre sette metri e largo circa un metro, accanto al quale vi
era un pozzo in blocchi parzialmente squadrati, finora scavato fino ad una profondità di circa
due metri e mezzo. E’ probabile che il muro doveva rappresentare parte di un recinto, forse
con alzato in legno, che circoscriveva l’insediamento.
Stupisce la presenza di queste capanne a Supersano. Tale tipo di strutture, per l’età medievale, è stato sempre messo in relazione con “culture” del nord Europa, dove le condizioni climatiche e la grande disponibilità di legname indirizzavano naturalmente verso l’uso di questi edifici. In Italia gli esempi più noti si riferiscono alle capanne longobarde rinvenute a Brescia e
quelle scavate in Toscana, presso Poggibonsi (SI), dove, comunque, l’importazione di modelli
costruttivi d’oltralpe appare possibile. Ma nel Salento medievale il significato di queste strutture è presumibilmente differente. Esse sembrano riflettere un tipo di abitato rurale, perfettamente integrato con l’ambiente circostante, finora sconosciuto in Italia meridionale. Allo
28
Vaste (Lecce)
Nel centro messapico di Vaste la Cattedra di Archeologia e storia dell’arte greca conduce da
anni scavi sistematici, diretti dal prof. Francesco D’Andria, su concessione ministeriale ed in
collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Puglia e l’Amministrazione Comunale
di Poggiardo. In questi anni le ricerche hanno interessato l’insediamento racchiuso entro il circuito murario della fortificazione ellenistica, che ha un’estensione di 78 ettari, e le aree circostanti. Si è potuto delineare, ormai abbastanza chiaramente, il quadro dell’insediamento
antico nelle sue diverse fasi cronologiche, dalla frequentazione della prima età del Ferro
all’abitato messapico e dall’impianto romano alle fasi bizantine. In particolare, gli scavi più
recenti, ancora in corso, stanno puntando da un lato alla definizione topografica di alcuni punti
nodali dell’insediamento di età ellenistica, come la esatta ricostruzione dell’intera cerchia
muraria (foto) con le porte e gli elementi della viabilità, dall’altro alla completa messa in luce
di alcuni importanti contesti, come la necropoli messapica ed il complesso paleocristiano di
Fondo Giuliano (foto); ciò anche in vista dell’imminente apertura del Parco Archeologico di
Vaste. Gli studenti della Scuola di Specializzazione in Archeologia, oltre che partecipare al
Cantiere-scuola di Cavallino, come previsto dal piano dell’attività didattica annuale, possono
prendere parte anche alle campagne di scavo a Vaste, nel corso delle quali hanno l’opportunità di approfondire la conoscenza della tecnica dello scavo stratigrafico e del rilievo archeologico, anche con l’impiego personalizzato dei più avanzati strumenti topografici (foto).
S. Vito dei Normanni (Brindisi)
La ricerca archeologica presso la collina del Castello di Alceste a S. Vito dei Normanni è stata
avviata in un quadro di collaborazione tra Soprintendenza Archeologica, Università di Lecce,
Dip. Di Beni Culturali e Comune di S. Vito dei Normanni. Lo scavo in estensione e la prospezione sistematica dell’area hanno permesso di riferire alla seconda metà dell’VIII sec. a.C. la
prima fase di frequentazione del sito. Sono state infatti identificate le tracce di un villaggio a
capanne. Su questa situazione si sovrappone nel VI sec. a.C. un abitato con caratteri completamente differenti. Sono state riconosciute le strutture relative a varie abitazioni diverse per
tecnica edilizia e per planimetria. Le case sono articolate in più ambienti e presentano complessi sistemi di copertura che fanno uso di tegole in terracotta. Nella zona ovest dell’abitato
è stato identificato un grande edificio, esteso su un’area rettangolare di circa 600 mtq.; interpretato come una struttura di tipo “palaziale”,. L’insediamento di S. Vito venne abbandonato
agli inizi del V sec. a.C. e mai più occupato. L’area archeologica offre pertanto la rara possibilità di studiare n estensione un abitato arcaico, relativo cioè al momento in cui cominciano
a manifestarsi nuove forme di organizzazione insediativa.
Arpi (Foggia)
La cattedra di Topografia dell’Università di Lecce conduce scavi archeologici didattici nell’area
29
LABORATORI
stesso modo, è un unicum per l’Italia meridionale il calice in vetro, rinvenuto in uno dei fondi
di capanna, in stato frammentario, confrontabile ad un esemplare conservato al Museo di
Aquileia, ad uno proveniente dal ‘palazzo’ dei Goti, a Monte Barro (CO), ed ancora ad un calice rinvenuto negli scavi dell’abbazia di S. Vincenzo al Volturno e ad un altro proveniente da
Capodistria. Questi manufatti, per luogo di ritrovamento e fattura sono stati considerati prodotti di un certo pregio. Come sia giunto in questo villaggio, un oggetto di tale qualità, è una
delle domande alle quali gli archeologi dovranno dare risposta con il prosieguo delle ricerche.
Lo scavo è stato condotto in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, con finanziamenti da parte del Comune di Supersano.
LABORATORI
urbana dell’antica città di Arpi . Sorta quasi al centro del Tavoliere, in una zona abitata sin dal
Neolitico, fu quasi sicuramente il centro politico, economico e religioso di tutte le comunità
agrarie e pastorali della Daunia (che si estendeva nella parte settentrionale della Puglia). L’
importanza di Arpi fu notevole in relazione sia al fenomeno della transumanza sia perché dalla
città antica era raggiungibile il mare attraverso i fiumi Candelaro e Celone, in antico navigabili. Durante l’età imperiale romana la città, però, era già in declino. Della città dauna si conservano alcuni tratti di mura, resti di edifici di età romana e, soprattutto, numerosissime
tombe poste all’interno della cinta difensiva.
Tutta l’area urbana da tempo è interessata, in modo vistoso, dal fenomeno degli scavatori clandestini e, a tal proposito, gli scavi archeologici da parte dell’Università di Lecce e della
Soprintendenza Archeologica della Puglia sono diventati più frequenti al fine di una maggiore
tutela dell’area. Essi vengono condotti durante la primavera.
S. Pietro Barisano (Matera)
Il progetto di interventi archeologici presso alcune chiese nei rioni Sassi di Matera è stato eseguito in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Basilicata e finanziato dal
Comune di Matera. Lo scavo ha interessato le chiese di San Pietro Barisano, Madonna dell’Idris,
San Giovanni in Monterrone, Santa Barbara e il cimitero di Santa Lucia alle Malve.
Al di sotto del piano di calpestio della chiesa settecentesca è stata identificata parte di una
chiesa rupestre medievale a tre absidi e annesse quattro tombe privilegiate. Nel corso del ‘500
la chiesa è interessata da un intervento di risistemazione architettonica che vede la costruzione di una seconda chiesa a tre navate sopra la chiesa medievale. Nel pavimento della nuova
chiesa vengono scavate tombe multiple a forma di profonda fossa rettangolare con blocchi di
pietra posti in orizzontale a metà altezza, sulle quali veniva posto il corpo del defunto (tombe
a scolatoio).
Sebbene siano state rinvenute per la maggior parte fuori contesto, un’interessante serie di
ceramiche invetriate di età tardo medioevale e rinascimentale è da mettere in relazione con
questa fase di frequentazione della chiesa e cimitero.
S. Lucia alle Malve (Matera)
Il cimitero, situato sul pianoro calcareo sovrastante il monastero, ha restituito in totale 120
tombe. Gli oggetti rinvenuti all’interno delle tombe si limitano a un paio di orecchini in bronzo (t.XVII) e a un pendente per orecchino in pasta vitrea di colore blu (t. XXVII). Il cimitero di
Santa Lucia alle Malve si caratterizza per la presenza di buchi, generalmente di forma circolare, disposti intorno alle tombe ed alcuni tagliati dalle stesse. La datazione di essi resta complessa per la mancanza di elementi datanti, ma alcuni dati raccolti durante le fasi di scavo, ci
aiutano a definire tre gruppi di buchi. Il primo gruppo comprende i buchi tagliati dalle tombe
con all’interno materiale databile all’età del Bronzo, il che lascia ipotizzare una frequentazione del pianoro già in età protostorica ed una probabile pertinenza dei buchi ad una struttura.
Il secondo gruppo comprende dei buchi posti ad ovest delle singole tombe e pertinenti, probabilmente, all’alloggiamento di segnacoli. Il ritrovamento, purtroppo fuori contesto, di un cippo
in pietra calcarea con croce incisa potrebbe essere l’unico esempio conservato dei segnacoli
che indicavano la presenza delle sepolture. Si può anche ipotizzare l’uso di segnacoli in legno,
che non si sono conservati. Il terzo gruppo raccoglie la maggior parte dei buchi, di forma circolare ma anche allungata, situati intorno alle tombe. Non è ancora chiara la loro funzione. La
loro forma a cono rovesciato lascia ipotizzare che servissero per l’alloggiamento di un palo
ligneo. Si potrebbe trattare di pali di recinzione per una organizzazione spaziale interna al
cimitero. La mancanza di elementi datanti per definire la cronologia assoluta dell’area cimi-
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Pietravairano (Caserta): il santuario del Monte San Nicola
Dal 2005 l’Università degli Studi di Lecce e la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle
Province di Napoli e Caserta conducono, in regime di convenzione e sotto la responsabilità
scientifica del Prof. G. Tagliamonte e del dott. F. Sirano, attività di ricerca e di scavo archeologico nell’area del Monte San Nicola, situata nei pressi dell’odierno paese di Pietravairano.
Pietravairano si trova in provincia di Caserta, circa 42 km a nord del capoluogo. Popolato sin
da epoche remote, il territorio di Pietravairano appartenne in età preromana alla più importante fra le tribù dei Sanniti, quella dei Pentri. Pienamente investito dalle vicende belliche
delle guerre sannitiche, tale territorio passò poi, poco prima della metà del III sec. a.C., sotto
il controllo di Roma. A est del centro storico di Pietravairano, a breve distanza da questo, si
erge il Monte San Nicola (562 m s.l.m.), già noto archeologicamente per la presenza, sul versante occidentale, di resti di mura di fortificazione sannitiche, realizzate in opera poligonale.
In tale area, grazie ad una segnalazione fatta nell’autunno del 2001 da un appassionato di volo
(N. Lombardi), è stato possibile identificare un monumentale e scenografico impianto santuariale di inoltrata età tardo-repubblicana (II-I sec. a.C.). Questo è incentrato su un tempio e un
teatro, posti su terrazze collocate a differenti livelli. All’individuazione del complesso ha fatto
seguito, tra il febbraio e l’aprile del 2002, una prima parziale esplorazione dell’area, condotta dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta, ed essenzialmente finalizzata all’acquisizione di elementi informativi e documentari utili alla redazione di un progetto di scavo e valorizzazione del santuario, nonché ai primi indispensabili interventi di restauro delle murature antiche. Le indagini effettuate nel corso del 2005 e del 2006
sono state rivolte al completamento delle operazioni già avviate e, mediante la realizzazione
di saggi di scavo all’interno e all’esterno della cavea del teatro, al chiarimento della sequenza stratigrafica, della struttura e dell’articolazione architettonica del complesso, della tecnica edilizia impiegata. Si è inoltre proceduto a un parziale scavo archeologico dei resti di una
torre di avvistamento a pianta circolare, ubicata più a monte del santuario, e a questo verosimilmente connessa. Benché non siano le uniche strutture presenti nell’area, il tempio e il sottostante teatro, uniti in un rapporto che non è solo topografico e spaziale ma anche e soprattutto funzionale e simbolico, rappresentano il fulcro dell’intero complesso santuariale. Il tempio si pone nel punto più elevato dell’altura, al centro di una terrazza artificiale (di 24 m circa
per lato), che ne ha regolarizzato il profilo e che appare delimitata su tutti i lati da un possente muro di sostruzione, in opera incerta di calcare locale, parzialmente crollato. L’edificio
è di tipo “tuscanico”, a tre celle, con misure di 13,60 m in larghezza e 11,40 m in lunghezza.
Nelle immediate vicinanze è una grossa cisterna, nella quale erano raccolte le acque piovane,
convogliate dalla copertura del tempio stesso. Del teatro, posto una ventina di metri più in
basso, rimangono bene riconoscibili tanto la cavea quanto l’edificio scenico. Per le sue caratteristiche strutturali, l’edificio può essere ascritto a quella categoria di teatri cosiddetti
“greco-romani”, chiaramente ispirati all’architettura greca dell’Italia meridionale, dei quali
abbiamo diversi e significativi esempi in Campania e nel Sannio.
Grazie a un finanziamento europeo e alla sinergia tra Soprintendenza, Università e Comune,
l’area archeologica del Monte San Nicola sarà a breve oggetto di ulteriori indagini e interventi. Obiettivi del progetto sono quelli di procedere allo scavo integrale dell’area; al restauro
31
LABORATORI
teriale ci ha spinti ad effettuare una datazione mediante il C14. L’analisi, eseguita presso il
Research Laboratory for Archaeology and the History of Art dell’Università di Oxford, fissa la
cronologia del cimitero in età altomedievale, tra VII ed VIII secolo. Il rinvenimento di una
moneta in bronzo del XII secolo, coniato a Provins, nella Contea di Champagne, in Francia, in
una tomba sconvolta attesta che già in età medievale il cimitero è stato manomesso.
LABORATORI
(anche parzialmente ricostruttivo) delle strutture antiche; alla sistemazione e messa in sicurezza della zona; alla realizzazione di un parco archeologico-naturalistico; alla compiuta edizione scientifica del complesso.
Veio (Roma)
A partire dal febbraio 2002 la cattedra di Topografia antica dell’Università di Lecce insieme
alla stessa cattedra della Sapienza di Roma, conduce scavi archeologici didattici nell’area
urbana dell’antica città etrusca di Veio . Essa nacque a circa 19 km nord di Roma, su di un vasto
ripiano tufaceo difeso da profondi fossi. Fu particolarmente fiorente nel VI sec. a.C. e fu per
lungo tempo in lotta con Roma considerando che il territorio “veiente” raggiungeva la riva
destra del Tevere. Solo nel 396 a.C. il conflitto si concluse con la distruzione di Veio da parte
dei Romani. La città riprese a vivere solo nel I sec. a.C., quando divenne municipio romano.
Di essa restano resti di fortificazioni, di abitazioni, cospicue tracce di edifici sacri e numerose
tombe sulle colline che circondano la città. Durata e periodo degli scavi da parte di questa
Università vengono decise annualmente, ma generalmente vengono condotti nel mese di settembre.
Chersonesos, Sevastopol (Ucraina)
Nel 2001 è stato avviato un progetto di scavo all’interno della città, sotto la direzione di Paul
Arthur e di Larisa Sedikova della National Preserve of Tauric Chersonesos. Il lavoro è stato svolto grazie a finanziamenti del Packard Humanities Institute e l’Università del Texas, nel quadro
di un progetto globale inteso a studiare la città e il suo territorio diretto dal Dr. Leonid
Marchenko (Director, National Preserve of Tauric Chersonesos) e dal Prof. Joseph Carter
(Director, Institute of Classical Archaeology, University of Texas). Gli scavi in corso nel 2002
sono finanziati anche grazie al Ministero degli Affari Esteri, dell’Università di Lecce, del
Dumbarton Oaks Centre for Byzantine Studies e della Society of Antiquaries of London. La campagna di scavo ha messo in luce un’insula della città, che occupa un’area di 400mq, separata
dalla castellum aquae e dalle mura urbiche da una strada di oltre 5 metri di larghezza. Della
strada costruita, probabilmente, in età greca, è stata messa in luce la fase databile intorno al
XIII secolo. Si tratta di un’ampia superficie di acciottolato disseminato con ossa di animali,
principalmente di pecora. Non conosciamo ancora il perché di questo spargimento di rifiuti
organici, sarà affascinante con lo scavo futuro poter ricostruire la vita della strada e delle sue
numerose ricostruzioni e rattoppi nel corso del lungo utilizzo.
A Nord la strada è fronteggiata da un grande complesso edilizio e da un cortile in cui è inserita una chiesa, forse databile al XI-XII secolo. In un’altra parte del cortile è stata rinvenuta una
cantina con pavimento basolato. Immediatamente ad occidente della chiesa e del cortile è
situato il complesso edilizio diviso in cinque ambienti. Il complesso appare essere stato distrutto intorno al XIII secolo. Uno degli ambienti in particolare, conteneva molte anfore e pithoi in
frantumi, rinvenuti sotto il crollo del tetto in laterizi. Al di sotto della ceramica è stato trovato un signon o croce processionale bizantina in ferro, portata in processione dal clero durante
i giorni festivi. La presenza di questo oggetto all’interno dell’edificio suggerisce che poteva
essere stata la casa di un sacerdote. È troppo presto poter affermare se il complesso, come
altre parti della città, fu distrutto durante un sacco dei Tartari nella seconda metà del XIII
secolo. Ciò nonostante, ceramica più tarda rinvenuta in mezzo alle rovine indica che l’occupazione sembra continuare almeno fino all’arrivo dei Turchi Ottomani, alla fine del XV secolo.
Hierapolis (Turchia)
Le rovine dell´antica città di Hierapolis si trovano nella provincia di Denizli, in una località
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33
LABORATORI
denominata in turco Pamukkale “castello di cotone” per le bianche formazioni calcaree create dal fluire dell´acqua che sgorga dalle sorgenti calde. commerciale, fu esclusa dal perimetro urbano ed utilizzata come cava per recuperare il materiale da costruzione. Hierapolis diviene in questa fase un importante centro della Cristianità e lungo l´asse viario principale furono
costruite la chiesa extraurbana (Terme-chiesa), la Cattedrale con il Battistero, la Basilica a
pilastri e, sulla collina orientale, il Martyrion di S. Filippo. Alla fine del VI sec. d. C. un altro
terremoto provocò il crollo della maggior parte degli edifici ierapolitani comprese le mura
bizantine. Nelle più recenti campagne di scavo sono state indagate in modo sistematico anche
le fasi medievali le quali attestano profonde trasformazioni dell´abitato in nuclei agricoli che
fanno riferimento al castello costruito, con materiali di spoglio, su uno sperone del pianoro.
MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007
Corsi di Laurea
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CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN
SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI, LIBRARI E MOBILI - ARTISTICI
CLASSE 13 DELLE LAUREE IN SCIENZE DEI BENI CULTURALI
Obiettivi formativi:
Al termine degli studi i laureati del corso di laurea in Scienze dei Beni Archivistici, Librari e
Mobili - Artistici) devono:
– Possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze teoriche e
competenze operative nel settore dei beni archivistici, librari e mobili-artistici, con particolare riguardo alla storia del patrimonio archivistico, librario ed artistico in Italia dal
medioevo all’età contemporanea, alla storia e alla tipologia delle strutture museali, alle
problematiche della conservazione e del restauro, della didattica e della comunicazione dei
beni culturali.
– Avere padronanza scritta e orale di una lingua straniera, oltre all’italiano.
– Possedere adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione nel
settore dei beni culturali.
– Essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della
comunicazione telematica nell’ambito specifico delle attività attinenti ai beni culturali.
Il Corso di studio si propone di formare operatori nel campo dei beni archivistici, librari e storico-artistici, che potranno svolgere funzioni professionali di medio livello, coerenti con la
tipologia delle competenze acquisite, presso Istituzioni pubbliche (ad es. Archivi, Biblioteche,
Soprintendenze, Musei, Scuole) ed Enti locali ovvero aziende ed organizzazioni private operanti nel campo dei beni culturali.
35
MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007
MANIFESTO DEGLI STUDI
a.a. 2006- 2007
MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007
CURRICULUM DI OPERATORE D’ARCHIVIO E DI BIBLIOTECA
I ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ DI BASE
CFU
L-FIL-LET-10
M-STO/01
LETTERATURA ITALIANA
STORIA MEDIEVALE
ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI
GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA
ARCHIVISTICA
9
9
ARCHIVISTICA SPECIALE
ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE
CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI D’ARCHIVIO
CIVILTÀ BIZANTINA
9
M-GGR/02
M-STO/08
M-STO/08
CHIM/02
L-FIL-LET/07
CFU
scelti
CFU
acquisiti
CFU
scelti
CFU
acquisiti
CFU
scelti
CFU
acquisiti
6
12
TOTALE CFU
6
6
57
II ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ DI BASE
CFU
ICAR/15
M-STO/02
ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
STORIA MODERNA
ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
DIPLOMATICA
PALEOGRAFIA LATINA
STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE
ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE
LETTERATURA LATINA
3
9
IUS-09
M-STO/09
M-STO/09
L-ART/01
L-FIL-LET/04
6
12
12
9
9
60
TOTALE CFU
III ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ DI BASE
CFU
M-STO/04
STORIA CONTEMPORANEA
ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI
FISICA APPLICATA
STORIA E TECNICA DEL RESTAURO
ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE
SCIENZE E TECNOLOGIE DEI MATERIALI POLIMERICI
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO
ABILITÀ INFORMATICHE
LINGUA INGLESE
ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE
LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9)
9
PROVA FINALE
9
63
FIS/07
L-ART-04
CHIM/05
TOTALE CFU
TOTALE
6
6
6
6
6
6
9
180
TIROCINI
Le domande di accesso al tirocinio vanno inoltrate dopo che lo studente ha acquisito 90 CFU.
36
I ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
CFU
L-FIL-LET-10
M-STO/01
LETTERATURA ITALIANA
STORIA MEDIEVALE
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE
LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI ISTITUZIONI DI DIRITTO
PUBBLICO
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE
CIVILTÀ BIZANTINA
CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
ABILITÀ INFORMATICHE
ATTIVITÀ FORMATIVE
LINGUA INGLESE
9
9
L-ART/01
IUS/09
L-FIL-LET/07
CHIM/02 o 05
TOTALE CFU
CFU
scelti
CFU
acquisiti
CFU
scelti
CFU
acquisiti
CFU
scelti
CFU
acquisiti
9
6
6
6
6
6
57
II ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
CFU
M-STO/02
9
L-ART/02
M-STO/O8
STORIA MODERNA
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
STORIA DELL’ARTE MODERNA
STORIA DELL’URBANISTICA / STORIA DELL’ARCHITETTURA:
FONDAMENTI
ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE
STORIA DELLA CRITICA D’ARTE
STORIA SOCIALE DELL’ARTE o
STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA
ARCHIVISTICA
L-FIL-LET/04
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE
LETTERATURA LATINA
L-ART/02
ICAR/18
L-ART/02
L-ART/04
TOTALE CFU
9
6
9
6
9
6
9
63
III ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
CFU
M-STO/04
ICAR/15
STORIA CONTEMPORANEA
ARTE DEI GIARDINI
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA
FISICA APPLICATA
GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO
ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE
LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9)
STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA O ALTRE DISCIPLINE
9
3
PROVA FINALE
9
60
L-ART/03
FIS/07
M-GGR/02
CHIM/02 o 05
TOTALE CFU
TOTALE
6
6
6
6
6
9
180
37
MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007
CURRICULUM DI OPERATORE CULTURALE
MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007
CURRICULUM DI OPERATORE MUSEALE
I ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
CFU
L-FIL-LET/10
M-STO/01
LETTERATURA ITALIANA
STORIA MEDIEVALE
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE
LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI ISTITUZIONI DI DIRITTO
PUBBLICO
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE
CIVILTÀ BIZANTINA
CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
ABILITÀ INFORMATICHE
ATTIVITÀ FORMATIVE
LINGUA INGLESE
9
9
L-ART/01
IUS/09
L-FIL-LET/07
CHIM/02 o 05
TOTALE CFU
CFU
scelti
CFU
acquisiti
CFU
scelti
CFU
acquisiti
CFU
scelti
CFU
acquisiti
9
6
6
6
6
6
57
II ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
CFU
M-STO/02
STORIA MODERNA
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
STORIA DELL’ARTE MODERNA
STORIA DELL’ARTE MODERNA IN PUGLIA
9
STORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALE / STORIA
DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA
STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE
STORIA E TECNICA DEL RESTAURO
ARCHIVISTICA
MUSEOLOGIA
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE
LETTERATURA LATINA
6
L-ART/02
L-ART/02
ICAR/18
L-ART/04
L-ART/04
M-STO/08
L-ART/04
L-FIL-LET/04
TOTALE CFU
9
6
6
6
6
6
9
63
III ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
CFU
M-STO/04
ICAR/15
STORIA CONTEMPORANEA
ARTE DEI GIARDINI
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA
GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA
FISICA APPLICATA
CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
TIROCINI E ATTIVITA’ DI LABORATORIO
ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE
LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9)
STORIA DELL’ARTE DELL’ INDIA O STORIA DELL’URBANISTICA O
ALTRE DISCIPLINE
9
3
PROVA FINALE
9
60
L-ART/03
M-GGR/02
FIS/07
CHIM-02/05
TOTALE CFU
TOTALE
6
6
6
6
6
9
180
TIROCINI
Le domande di accesso al tirocinio vanno inoltrate dopo che lo studente ha acquisito 90 CFU.
38
Obiettivi formativi:
La laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia intende fornire competenze teoriche
e metodologiche nel settore dell’archivistica e della biblioteconomia ed abilità avanzate nella
gestione, nell’organizzazione, nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio archivistico e librario. In particolare, si intende assicurare una base formativa di alta specializzazione tecnica ai fini della formazione, gestione e conservazione di sistemi documentari pubblici e privati, oltre a garantire solide conoscenze storico-giuridiche e informatiche per il trattamento e la comunicazione delle informazioni descrittive e strumenti organizzativi idonei alla
progettazione e gestione di sistemi informativi e alla direzione di istituti destinati alla conservazione del patrimonio archivistico e librario. I settori specifici (archivistico, librario), orientati anche dalle ricerche in corso a livello nazionale e internazionale nei campi più avanzati
della disciplina, mirano alla formazione di figure professionali di alto profilo tecnico–scientifico, che siano in grado di progettare lo sviluppo, anche in ambiente digitale, di strumenti per
la formazione e la gestione degli archivi correnti e di deposito e per la conservazione e valorizzazione del patrimonio archivistico storico; di organizzare e dirigere istituti archivistici di
conservazione e di servizi per la gestione documentaria; di studiare il documento tradizionale
e informatico ed i suoi elementi costitutivi.
Sbocchi professionali:
I laureati specialisti opereranno, con funzioni di elevata responsabilità, in ambiti quali: istituzione specifiche, come archivi, biblioteche, soprintendenze, musei, ecc.; direzione di organismi e unità di studio, di conservazione del patrimonio archivistico e librario presso enti ed istituzioni, pubbliche e private.
39
MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN
ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA
CLASSE 5/S DELLE LAUREE SPECIALISTICHE
IN ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA
MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007
CURRICULUM
I ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
CFU
L-FIL-LET-10
M-STO/01
STORIA ED ELABORAZIONE DIGITALE DEL MANOSCRITTO
METODOLOGIA E FONTI DELLA RICERCA STORICA
CONTEMPORANEA
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
ARCHIVISTICA ECCLESIASTICA
ARCHIVISTICA SPECIALE
INFORMATICA APPLICATA AGLI ARCHIVI
6
12
M-STO/08
M-STO/08
M-STO/08
TOTALE CFU
CFU
scelti
CFU
acquisiti
CFU
scelti
CFU
acquisiti
12
6
12
48
II ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
CFU
M-STO/08
M-STO/09
M-STO/09
BIBLIOLOGIA
DIPLOMATICA SPECIALE
ESEGESI DELLE FONTI ARCHIVISTICHE MEDIEVALI
ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE
LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9)
12
12
12
9
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO
PROVA FINALE
TOTALE CFU
40
9
18
72
Obiettivi formativi e finalità:
Il Corso di Laurea specialistica si propone di formare storici dell’arte in grado di operare con
funzioni direttive di elevata responsabilità in ambiti quali: istituzioni specifiche pubbliche e
private come Soprintendenze, Musei, ecc; organismi e unità di studio, di ricerca e di didattica, di conservazione e recupero del patrimonio artistico, documentario e monumentale presso enti e istituzioni pubbliche e private. I laureati nel corso di laurea specialistica dovranno:
· possedere avanzate competenze sia di carattere storico che metodologico nei diversi settori e nelle diverse aree nei quali si articolano le arti figurative dal Medioevo all’età contemporanea con riferimento al settore della storia dell’arte medievale, moderna e contemporanea;
· acquisire capacità professionali nel settore della gestione, conservazione, restauro, valorizzazione del patrimonio artistico, documentario e monumentale;
· essere in grado di utilizzare in modo adeguato i principali strumenti informatici e della
comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza;
· avere adeguate conoscenze relative alla legislazione nel settore dei beni culturali;
· essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell’Unione Europea oltre l’italiano, in particolare con riferimento agli specifici lessici
disciplinari.
41
MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN
STORIA DELL’ARTE CLASSE 95/S
DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN STORIA DELL’ARTE
MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007
CURRICULUM MEDIEVALE
S.S.D. ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE
PRIMO ANNO
L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA
M-STO/01 STORIA MEDIEVALE
M-STO/01 ESEGESI DELLE FONTI STORICHE
L-ART/04 2 discipline a scelta fra: MUSEOLOGIA /
STORIA DELLA CRITICA D’ARTE / STORIA
E TECNICA DEL RESTAURO
ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
L-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE
L-ART/01 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE
IUS/09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
ATTIVITA’ AFFINI E INTEGRATIVE
SPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
L-ART/07 STORIA DELLA MUSICA MEDIEVALE
FIS/07 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI
L-LIN/X LINGUA E TRADUZIONE (DIVERSA DALLA TRIENNALE)
ATTIVITA’ FORMATIVE DI SEDE
M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
SECONDO ANNO
ATTIVITA’ CARATTERIZZANTI
L-OR/16 STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA
L-ART/01 2 discipline a scelta fra STORIA DELLA MINIATURA /
STORIA DELL’ARTE BIZANTINA / STORIA DELL’ ARTE MED. IN PUGLIA
L-ART/02 STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA
ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVE
MATERIA A SCELTA DELLO STUDENTE
L-ART/01 STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’ OREFICERIA /
STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA O ALTRE DISCIPLINE
PREFERIBILMENTE TRA QUELLE OPZIONALI
ALTRE (art.10, comma 1,lettera f)
PROVA FINALE
CFU
4
6
5
6+6
3
6
3
6
3
3
6
9
Tot. 66
6
6+6
6
6
6
18
Tot. 54
42
PRIMO ANNO
S.S.D. ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE
L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA
M-STO/02 STORIA MODERNA
L-ART/04 2 a scelta fra MUSEOLOGIA / STORIA DELLA CRITICA D’ARTE /
STORIA E TECNICA DEL RESTAURO
ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
L-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE
L-ART/02 STORIA DELL’ ARTE MODERNA
IUS/09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
ATTIVITA’ AFFINI E INTEGRATIVE
SPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
L-ART/07 STORIA DELLA MUSICA MODERNA E CONTEMPORANEA
FIS/07 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI
L-LIN/X LINGUA E TRADUZIONE (DIVERSA DALLA TRIENNALE)
ATTIVITA’ FORMATIVE DI SEDE
M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
SECONDO ANNO
ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE
M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA
ATTIVITA’ CARATTERIZZANTI
L-ART/02 STORIA DELL’ARTE MODERNA IN PUGLIA
L-ART/02 1 a scelta fra ISTITUZIONI DI STORIA DELL ‘ARTE /
STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA
L-ART/03 STORIA DELL’ ARTE CONTEMPORANEA
ICAR/18 STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA
ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVE
MATERIA A SCELTA DELLO STUDENTE
L-ART/02 STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’ OREFICERIA /
STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA / STORIA DELL’ ARTE DELL’ INDIA
O ALTRE DISCIPLINE PREFERIBILMENTE TRA LE OPZIONALI
ALTRE (art.10, comma 1,lettera f)
PROVA FINALE
43
CFU
4
6
6+6
3
6
3
6
3
3
6
9
Tot. 61
5
6
6
6
6
6
6
18
Tot. 59
MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007
CURRICULUM MODERNO-CONTEMPORANEO
REGOLAMENTO DIDATTICO
CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN ARCHEOLOGIA 2/S
LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA
REGOLAMENTO DIDATTICO
Art. 1
Istituzione e durata
1. È istituito presso la Facoltà di Beni Culturali il Corso di Laurea specialistica denominato
Laurea in Archeologia (I e II anno).
2. Il Corso di Laurea afferisce alla classe 2/S delle Lauree specialistiche in Archeologia, così
come determinata dal D.M. 28 Novembre 2000.
3. Il Corso, di durata biennale, prevede l’acquisizione da parte dello studente di 120 CFU e una
durata di due anni.
Art. 2
Obiettivi formativi e finalità
1. Il Corso di Laurea specialistica si propone di formare archeologi in grado di operare con funzioni direttive di elevata responsabilità in ambiti quali: istituzioni specifiche pubbliche e private come Soprintendenze, Musei, ecc; organismi e unità di studio, di ricerca e di didattica, di
conservazione e recupero del patrimonio archeologico, artistico, documentario e monumentale presso enti e istituzioni pubbliche e private, ovvero presso aziende e società private operanti nel campo dei beni culturali.
2. I laureati nel corso di Laurea specialistica dovranno: possedere avanzate competenze scientifiche, teoriche, metodologiche e operative relative al settore dell’archeologia, della storia
antica e medievale, della storia dell’arte antica e medievale;
· acquisire capacità professionali nel settore della conservazione, restauro, gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico, artistico, documentario e monumentale;
· acquisire adeguate conoscenze tecnico-scientifiche, anche operative, sulle caratteristiche
morfologiche-strutturali del bene archeologico e artistico, sulle caratteristiche e proprietà
dei materiali che compongono tali beni, sulle possibili tecnologie di intervento per il restauro e la conservazione;
· essere in grado di utilizzare in modo adeguato i principali strumenti informatici e della
comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza;
· avere adeguate conoscenze relative alla legislazione nel settore dei beni culturali;
· essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell’Unione Europea, oltre l’italiano, in particolare con riferimento agli specifici lessici
disciplinari.
3. Il 70 % dell’impegno orario complessivo richiesto agli studenti è riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale.
Art. 3
Articolazione interna
Nel rispetto delle norme vigenti e di quanto previsto nell’Ordinamento didattico, il presente
Regolamento del Corso di Laurea specialistica prevede un’articolazione in 4 distinti curricula
o percorsi formativi: a) pre-protostorico; b) classico; c) medievale; d) metodologico-tecnico.
44
Art. 5
Ammissione e titoli
Sono ammessi a frequentare il Corso di Laurea specialistica in Archeologia i laureati, con titolo di I livello in Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente o equiparati, così come stabilito dal presente Regolamento. La verifica dell’adeguatezza della personale preparazione ai
fini dell’ammissione al corso avverrà secondo le modalità fissate dal Regolamento didattico di
Ateneo. Qualora tale verifica accerti eventuali debiti formativi, lo studente è tenuto a recuperare tali debiti secondo le indicazioni fornite dal Consiglio Didattico. Di norma non sono sottoposti a verifica i laureati di I livello del Corso di Laurea in Beni Architettonici, Archeologici
e dell’Ambiente delle Facoltà di Beni Culturali. Per conseguire il titolo di laureato in
Archeologia lo studente deve aver acquisito 300 crediti formativi universitari, rispettando
quanto previsto nell’Ordinamento didattico del Corso di Laurea specialistica in Archeologia, gli
eventuali vincoli previsti dal presente Regolamento e considerando i 180 crediti acquisiti per
la Laurea di I livello.
45
REGOLAMENTO DIDATTICO
Art. 4
Quadro generale delle attività formative
1. Il Corso di Studio prevede le seguenti attività formative:
Attività formative di base nei seguenti ambiti disciplinari:
· Storia antica
· Lingue e letterature antiche e medievali
Attività formative caratterizzanti nei seguenti ambiti disciplinari:
· Metodologia e tecnica della ricerca archeologica
· Archeologia e antichità del Mediterraneo
· Formazione tecnica e scientifica
· Legislazione e gestione dei beni culturali
Attività formative affini o integrative nei seguenti ambiti disciplinari:
· Italianistica
· Discipline dell’ambiente
· Discipline storiche
· Storia dell’arte
Attività formative a scelta dello studente.
Altre attività formative: ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche, scavi archeologici, laboratori, tirocini, stages,ecc.
Le attività formative di base concorrono all’acquisizione dei crediti con un numero di 51 crediti, quelle caratterizzanti con un numero di 135 crediti, quelle affini e integrative con 30 crediti, quelle a scelta dello studente con 15 crediti e le altre (art. 10, comma 1, lettera f), con
30 crediti. Alla prova finale sono riservati 39 crediti.
Le attività formative del Corso di Laurea in Archeologia prevedono, in relazione agli obiettivi
specifici, l’effettuazione di tirocini formativi presso istituzioni, strutture della pubblica amministrazione o private specificamente deputate alla conservazione, alla gestione e alla valorizzazione del patrimonio archeologico.
L’apprendimento avanzato della lingua straniera potrà avvenire attraverso le strutture a tale
compito deputate dell’Università degli studi di Lecce (CLA).
2. Tutte le attività previste dal Corso di Laurea specialistica in Archeologia sono determinate
dal Consiglio Didattico in Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente, fatte
salve quelle a scelta dello studente.
REGOLAMENTO DIDATTICO
Art. 6
Riconoscimento dei crediti formativi universitari (CFU)
Il riconoscimento dei crediti è stabilito dal Consiglio Didattico, che non può comunque violare
il rispetto dei crediti riservati alle attività formative riconosciute indispensabili
dall’Ordinamento didattico del Corso di Laurea specialistica in Archeologia e deve rispettare
la puntuale verifica delle possibilità di raggiungere gli obiettivi qualificanti del Corso di Laurea.
Il riconoscimento dei crediti avviene su esplicita istanza dello studente.
Art. 7
Modalità della didattica
1. Le attività formative prevedono, normalmente, corsi di insegnamento di differenti tipologie e differente durata. Il presente Regolamento Didattico determina il numero di crediti
da assegnare ad ogni corso e ad ogni attività formativa previsti dal Corso di Laurea specialistica in Archeologia.
2. La frequenza delle lezioni, delle attività di tirocinio, di laboratorio e di stage è obbligatoria. Il Consiglio Didattico propone, anno per anno, forme di speciale assistenza per gli studenti lavoratori che possono essere esonerati dalla frequenza delle lezioni.
3. Il Consiglio Didattico può promuovere attività di recupero per gli studenti in debito formativo con riferimento alla laurea posseduta; tali attività non consentono il conseguimento di
crediti.
4. Il presente Regolamento disciplina le attività di tutorato, intese come insieme di servizi
finalizzati ad orientare e assistere gli studenti per tutto il corso degli studi e a renderli partecipi del percorso formativo. Ogni studente, che ne faccia esplicita richiesta, ha diritto ad
un tutore che lo aiuti a organizzare le sue attività formative.
Art. 8
Valutazione e prova finale
1. La valutazione delle attività formative avviene sulla base delle prove scritte e/o orali, la
cui tipologia è stabilita dal docente responsabile della singola attività. La valutazione è
espressa in trentesimi, con eventuale lode. I crediti relativi ad ogni attività formativa si
intendono acquisiti se la valutazione non è inferiore a 18 trentesimi.
2. La prova finale consiste nella discussione, presso una Commissione formata a norma del
Regolamento didattico di Facoltà, di un elaborato di assoluta originalità che serva a comprovare il possesso delle competenze scientifiche e metodologiche previste dagli obiettivi
formativi assegnati al Corso di Laurea. Nel caso di elaborati di gruppo, deve potersi rilevare con chiarezza e puntualità, l’apporto di ciascuno, tanto nella preparazione dell’elaborato quanto nella discussione conclusiva.
L’elaborato proposto per la prova finale si riferisce sempre ad un’esperienza di ricerca
durante la quale lo studente riceve assistenza da un professore che relazionerà in sede
d’esame e che è chiamato ad esprimere un giudizio sulla prova. Il voto di Laurea è espresso in centodecimi, con eventuale lode, e tiene conto dell’esito della prova finale, del percorso complessivo dello studente, della preparazione e della maturità scientifica raggiunta.
Art. 9
Prosecuzione degli studi
Il titolo finale conseguito a conclusione del Corso di Laurea specialistica in Archeologia costituisce titolo di ammissione ai Dottorati di Ricerca, Masters e Corsi di Specializzazione post-laurea.
46
Allegati
In allegato al presente Regolamento è acclusa la Tabella delle Attività Formative Indispensabili
(Classe 2S – Allegato A), relative al I e II anno di corso, e articolata sulla base dei 4 distinti curricula.
47
REGOLAMENTO DIDATTICO
Art. 10
Rinvii
Per tutto quanto non previsto dal presente Regolamento didattico si rinvia alle norme contenute nei Regolamenti didattici d’Ateneo e di Facoltà.
REGOLAMENTO DIDATTICO
Allegato A: Tabella delle Attività Formative Indispensabili, I-II anno di corso (120 CFU).
I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa, indicati dallo studente nel proprio piano di
studi e approvati dal Consiglio Didattico, sono acquisiti con il superamento dell’esame o di
altra forma di verifica del profitto stabilita dal presente Regolamento.
LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM PRE-PROTOSTORICO
I ANNO (60 CFU)
Attività Formative Ambito
Disciplinare
Settori Scientifico-Disciplinari
Insegnamenti/ Discipline
L-ANT/02 - Storia greca
Storia antica
Di base
Lingue e
letterature
antiche e
medievali
Metodologia e
tecnica della
ricerca
archeologica
L-ANT/03 - Storia romana
L-OR/02 - Egittologia e civiltà copta L-FIL-LET/01 - Civiltà egee
L-FIL-LET/02 – Lingua e letteratura greca
L-FIL-LET/04 - Lingua e letteratura latina
L-ANT/10 - Metodologia della
ricerca
archeologica
L-ANT/01 - Preistoria e Protostoria
Caratterizzanti
Archeologia e
antichità del
Mediterraneo
Formazione
tecnica e
scientifica
Legislazione e
gestione dei
Beni Culturali
Italianistica
Affini o
integrative
L-OR/05 - Archeologia e Storia
dell’arte del Vicino Oriente
Antico
L-ANT/07 - Archeologia classica
L-ANT/04 - Numismatica
L-ANT/06 – Etruscologia
BIO/08 – Antropologia
CHIM/02 – Chimica fisica
CHIM/12 - Chimica dell’ambiente e
dei beni culturali
FIS/07 – Fisica applicata
IUS/09 – Istituzioni di Diritto
Pubblico
CFU per
materia
Storia greca
Epigrafia greca
Geografia storica del mondo antico
Storia romana
Egittologia
Archeologia e antichità egee
Teatro e drammaturgia greca
6
6
6
6
6
6
6
Teatro e drammaturgia latina
3
- Metodologia e tecnica della ricerca
archeologica
- Archeozoologia
- Archeobotanica
- Archeologia del paesaggio
- Paletnologia
- Protostoria europea
- Archeologia e storia dell’arte del
Vicino Oriente Antico
6
- Archeologia e storia dell’arte greca
- Numismatica greca e romana
- Etruscologia e antichità italiche
- Antropologia
- Degrado e conservazione dei
materiali
- Chimica per i beni culturali
- Chimica dei beni culturali e
dell’ambiente
- Archeometria
- Legislazione dei beni culturali
6
6
6
3
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
L-FIL-LET/10 - Letteratura italiana
- Letteratura italiana
3
Discipline
dell’ambiente
M-GGR/01 – Geografia
- Geografia
3
Discipline
storiche
M-STO/01 - Storia medievale
- Storia medievale
6
L-ART/01 - Storia dell’arte
Medievale
L-ART/03 - Storia dell’arte
contemporanea
L-ART/04 - Museologia e critica
artistica e del
restauro
- Storia dell’arte medievale
6
- Archeologia industriale
6
- Museologia
6
Storia
dell’Arte
Altre attività
formative
6
48
CFU
scelti
CFU
acquisiti
Attività
Formative
Ambito
Disciplinare
Caratterizzanti
Metodologia e
tecnica della
ricerca
archeologica
Settori Scientifico –Disciplinari
L-ANT/9 -Topografia antica
L-ANT/10 - Metologia della
ricerca archeologica
L-ANT/01-Preistoria e Protostoria
Archeologia e
antichità del
Mediterraneo
Formazione
tecnica e
Scientifica
Affini o
integrative
CFU per
materia
GEO/11 – Geofisica applicata
- Geofisica archeologica
3
M-STO/01 – Storia medievale
- Antichità e istituzioni medievali
- Esegesi delle fonti storiche e
medievali
- Paleografia latina
- Diplomatica
- Storia dell’arte bizantina
6
6
- Storia e tecnica del restauro
6
M-STO/09 – Paleografia
L-ART/01 – Storia dell’arte
Medievale
L-ART/04 - Museologia e critica
artistica e del restauro
A scelta dello
studente
Prova finale
CFU
acquisiti
6
6
6
3
3
3
L-ANT/07 - Archeologica
classica
ICAR /19 – Restauro
CFU
Scelti
6
6
6
- Preistoria del Vicino e Medio Oriente
- Preistoria egea
- Civiltà antiche dell’Italia
meridionale
- Epigrafia italica
- Storia dell’archeologia
- Archeologia della Magna Grecia
- Tecnica del restauro architettonico
- Restauro archeologico
L-ANT/06 - Etruscologia e
antichità italiche
Discipline
storiche
Storia
dell’arte
Insegnamenti/
Discipline
- Aerotopografia archeologica
- Rilievo e analisi tecnica dei
monumenti
- Rilevamento archeologico
- Archeologica classica: subacquea
- Informatica applicata ai Beni
Archeologici
6
6
6
3
6
6
6
3
27
Totale CFU da acquisire nell’arco del quinquennio di studi (Laurea triennale + Laurea specialistica) nei
diversi settori di Attività formative:
Attività formative di base = 51 CFU:
- Storia Antica = 36 CFU
- Lingue e Letterature antiche e medievali = 15 CFU
Attività formative caratterizzanti = 135 CFU
- Metodologia e tecnica della ricerca archeologica = 30 CFU
- Archeologia e antichità del Mediterraneo = 54 CFU
- Formazione tecnica e scientifica = 42 CFU
- Legislazione e gestione dei beni culturali = 9 CFU
Attività affini o integrative = 30 CFU
- Italianistica = 3 CFU
- Discipline dell’ambiente = 3 CFU
- Discipline storiche = 12 CFU
- Storia dell’arte = 12 CFU
Altre = 30 CFU
A scelta = 15 CFU
Prova Finale = 39 CFU
NB: L’insegnamento di Degrado e conservazione dei materiali è obbligatorio
49
REGOLAMENTO DIDATTICO
LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM PRE-PROTOSTORICO
II ANNO (60 CFU)
REGOLAMENTO DIDATTICO
LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM CLASSICO
I ANNO (60 CFU)
Attività Formative Ambito
Disciplinare
Settori Scientifico-Disciplinari
Insegnamenti/ Discipline
Di base
L-ANT/02 - Storia greca
-
Storia antica
L-ANT/03 - Storia romana
Lingue e
letterature
antiche e
medievali
L-OR/02 - Egittologia e civiltà
copta
L-FIL-LET/01 - Civiltà egee
- Archeologia e antichità egee
L-FIL-LET/02 – Lingua e letteratura - Teatro e drammaturgia greca
greca
L-FIL-LET/04 - Lingua e
- Teatro e drammaturgia latina
letteratura latina
L-ANT/09 - Topografia antica
Metodologia e
tecnica della
ricerca
archeologica
Caratterizzanti
Archeologia e
antichità del
Mediterraneo
L-ANT/10 - Metodologia della
ricerca archeologica
L-OR/05 - Archeologia e Storia
dell’Arte del Vicino Oriente
Antico
L-ANT/07 - Archeologia classica
L-ANT/04 - Numismatica
L-ANT/06 - Etruscologia
L-ANT/08 - Archeologia cristiana e
medievale
BIO/08 - Antropologia
CHIM/02 – Chimica fisica
Formazione
tecnica e
scientifica
CHIM/12 – Chimica dell’ambiente e
dei beni culturali
FIS/07 – Fisica applicata
Affini o
integrative
Storia greca
Epigrafia greca
Geografia storica del mondo antico
Storia romana
Epigrafia latina
Egittologia
CFU per
materia
6
6
6
6
3
6
6
6
3
- Topografia antica
- Urbanistica del mondo classico
- Metodologia e tecnica della ricerca
archeologica
- Archeozoologia
- Archeobotanica
- Archeologia del paesaggio
- Archeologia e storia dell’arte del
Vicino
Oriente Antico
- Archeologia e storia dell’arte greca
- Archeologia e storia dell’arte
romana
- Numismatica greca e romana
- Etruscologia e antichità italiche
- Archeologia medievale
6
6
6
- Antropologia
- Degrado e conservazione dei
materiali
- Chimica per i beni culturali
- Chimica dei beni culturali e
dell’ambiente
- Archeometria
3
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
Legislazione e
gestione dei
Beni Culturali
Italianistica
IUS/09 – Istituzioni di Diritto
Pubblico
- Legislazione dei beni culturali
6
L-FIL-LET/10 - Letteratura italiana
- Letteratura italiana
3
Discipline
dell’ambiente
Discipline
storiche
M-GGR/01 – Geografia
- Geografia
3
M-STO/01 - Storia medievale
- Storia medievale
6
L-ART/01 - Storia dell’arte
Medievale
L-ART/03 - Storia dell’arte
contemporanea
L-ART/04 - Museologia e critica
artistica e del
restauro
- Storia dell’arte medievale
6
- Archeologia industriale
6
- Museologia
6
Storia
dell’Arte
Altre attività
formative
6
50
CFU
scelti
CFU
acquisiti
II ANNO (60 CFU)
Attività
Formative
Ambito
Disciplinare
Metodologia e
tecnica della
ricerca
archeologica
Caratterizzanti
Archeologia e
antichità del
Mediterraneo
Formazione
tecnica e
Scientifica
Affini o
integrative
Settori Scientifico –Disciplinari
Insegnamenti/Discipline
CFU per
materia
- Aerotopografia archeologica
- Rilievo e analisi tecnica dei
monumenti
- Rilevamento archeologico
- Archeologica classica: subacquea
- Informatica applicata ai Beni
Archeologici
-Civiltà antiche dell’Italia
meridionale
- Epigrafia italica
-Storia dell’archeologia
-Archeologia della Magna Grecia
-Numismatica medievale
-Topografia medievale
6
6
6
-Tecnica del restauro architettonico
-Restauro archeologico
6
3
GEO/11 – Geofisica applicata
- Geofisica archeologica
3
M-STO/01- Storia medievale
-Antichità ed istituzioni medievali
-Esegesi delle fonti storiche
medievali
-Paleografia latina
-Diplomatica
-Storia dell’arte bizantina
6
6
-Storia e tecnica del restauro
6
L-ANT/9 – Topografia antica
L-ANT/10 - Metodologia della
ricerca archeologica
L-ANT/06 - Etruscologia e
antichità italiche
L-ANT/07 - Archeologica
classica
L-ANT/04 - Numismatica
L-ANT/08 - Archeologia cristiana
e medievale
ICAR /19 - Restauro
Discipline
Storiche
M-STO/09 - Paleografia
Storia
dell’arte
L-ART/01- Storia dell’arte
medievale
L-ART/04 -Museologia e critica
artistica e del restauro
A scelta dello
studente
Prova finale
CFU
Scelti
CFU
acquisiti
6
6
3
3
6
6
6
3
6
6
6
3
27
Totale CFU da acquisire nell’arco del quinquennio di studi (Laurea triennale + Laurea specialistica) nei
diversi settori di Attività formative:
Attività formative di base = 51 CFU:
- Storia Antica = 36 CFU
- Lingue e Letterature antiche e medievali = 15 CFU
Attività formative caratterizzanti = 135 CFU
- Metodologia e tecnica della ricerca archeologica = 30 CFU
- Archeologia e antichità del Mediterraneo = 66 CFU
- Formazione tecnica e scientifica = 30 CFU
- Legislazione e gestione dei beni culturali = 9 CFU
Attività affini o integrative = 30 CFU
- Italianistica = 3 CFU
- Discipline dell’ambiente = 3 CFU
- Discipline storiche = 12 CFU
- Storia dell’arte = 12 CFU
Altre = 30 CFU
A scelta = 15 CFU
Prova Finale = 39 CFU
NB: L’insegnamento di Degrado e conservazione dei materiali è obbligatorio
51
REGOLAMENTO DIDATTICO
LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM CLASSICO
REGOLAMENTO DIDATTICO
LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM MEDIEVALE
I ANNO (60 CFU)
Attività Formative Ambito
Disciplinare
Settori Scientifico-Disciplinari
Insegnamenti/ Discipline
Di base
L-ANT/02 - Storia greca
-
Storia antica
Lingue e
letterature
antiche e
medievali
Metodologia e
tecnica della
ricerca
archeologica
Caratterizzanti
Archeologia e
antichità del
Mediterraneo
L-ANT/03 - Storia romana
L-OR/02 - Egittologia e civiltà
copta
L-FIL-LET/01 - Civiltà egee
L-FIL-LET/02 – Lingua e letteratura
greca
L-FIL-LET/04 - Lingua e letteratura
latina
6
6
6
6
6
- Archeologia e antichità egee
- Teatro e drammaturgia greca
6
6
- Teatro e drammaturgia latina
3
L-ANT/09 - Topografia antica
- Topografia antica
6
L-ANT/10 - Metodologia della
ricerca archeologica
- Metodologia e tecnica della ricerca
archeologica
- Archeozoologia
- Archeobotanica
- Archeologia del paesaggio
- Archeologia e storia dell’arte greca
- Archeologia e storia dell’arte
romana
- Numismatica greca e romana
- Archeologia medievale
6
- Antropologia
- Degrado e conservazione dei
materiali
- Chimica per i beni culturali
- Chimica dei beni culturali e
dell’ambiente
- Archeometria
3
6
L-ANT/07 - Archeologia
classica
L-ANT/04 - Numismatica
L-ANT/08 - Archeologia
cristiana e medievale
BIO/08 - Antropologia
CHIM/02- Chimica fisica
Affini o
integrative
Storia greca
Epigrafia greca
Geografia storica del mondo antico
Storia romana
Egittologia
CFU per
materia
6
6
6
6
6
6
6
Formazione
tecnica e
scientifica
CHIM/12 - Chimica
dell’ambiente e dei beni
culturali
FIS/07 – Fisica applicata
Legislazione e
gestione dei
Beni Culturali
Italianistica
IUS/09 – Istituzioni di Diritto
Pubblico
- Legislazione dei beni culturali
6
L-FIL-LET/10 - Letteratura
italiana
M-GGR/01 - Geografia
- Letteratura italiana
3
- Geografia
3
M-STO/01 - Storia medievale
- Storia medievale
6
L-ART/01 - Storia dell’arte
medievale
L-ART/03 - Storia dell’arte
contemporanea
L-ART/04 - Museologia e
critica artistica e del restauro
- Storia dell’arte medievale
6
- Archeologia industriale
6
- Museologia
6
Discipline
dell’ambiente
Discipline
storiche
Storia
dell’Arte
Altre attività
formative
6
6
6
6
52
CFU
scelti
CFU
acquisiti
II ANNO (60 CFU)
Attività
Formative
Ambito
Disciplinare
Caratterizzanti
Metodologia e
tecnica della
ricerca
archeologica
Settori Scientifico –Disciplinari
L-ANT/9 -Topografia antica
Archeologia e
antichità del
Mediterraneo
Formazione
tecnica e
Scientifica
Affini o
integrative
Discipline
Storiche
Storia
dell’arte
Insegnamenti/Discipline
CFU per
materia
- Aerotopografia archeologica
- Rilievo e analisi tecnica dei
monumenti
- Rilevamento archeologico
- Archeologica classica: subacquea
- Informatica applicata ai Beni
Archeologici
- Archeologia dell’età moderna
6
6
6
L-ANT/07 - Archeologica
classica
L-ANT/04 - Numismatica
L-ANT/08 - Archeologia cristiana
e medievale
ICAR /19 - Restauro
- Storia dell’archeologia
6
- Numismatica medievale
- Topografia medievale
6
3
- Tecnica del restauro architettonico
- Restauro archeologico
6
3
GEO/11 – Geofisica applicata
- Geofisica archeologica
3
M-STO/01 - Storia medievale
- Antichità ed istituzioni medievali
- Esegesi delle fonti storiche
medievali
- Paleografia latina
- Diplomatica
- Storia dell’arte bizantina
6
6
- Storia e tecnica del restauro
6
L-ANT/10 - Metodologia della
ricerca archeologica
M-STO/09 - Paleografia
L-ART/01 - Storia dell’Arte
medievale
L-ART/04 - Museologia e critica
artistica e del
restauro
A scelta dello
studente
Prova finale
CFU
Scelti
CFU
acquisiti
6
6
6
6
6
6
3
27
Totale CFU da acquisire nell’arco del quinquennio di studi (Laurea triennale + Laurea specialistica) nei
diversi settori di Attività formative:
Attività formative di base = 51 CFU:
- Storia Antica = 36 CFU
- Lingue e Letterature antiche e medievali = 15 CFU
Attività formative caratterizzanti = 135 CFU
- Metodologia e tecnica della ricerca archeologica = 30 CFU
- Archeologia e antichità del Mediterraneo = 57 CFU
- Formazione tecnica e scientifica = 39 CFU
- Legislazione e gestione dei beni culturali = 9 CFU
Attività affini o integrative = 30 CFU
- Italianistica = 3 CFU
- Discipline dell’ambiente = 3 CFU
- Discipline storiche = 12 CFU
- Storia dell’arte = 12 CFU
Altre = 30 CFU
A scelta = 15 CFU
Prova Finale = 39 CFU
NB: L’insegnamento di Degrado e conservazione dei materiali è obbligatorio
53
REGOLAMENTO DIDATTICO
LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM MEDIEVALE
REGOLAMENTO DIDATTICO
LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM METODOLOGICO-TECNICO
I ANNO (60 CFU)
Attività Formative Ambito Disciplinare
Settori Scientifico-Disciplinari
Insegnamenti/ Discipline
Di base
L-ANT/02 - Storia greca
-
Storia antica
L-ANT/03 - Storia romana
Lingue e
letterature
antiche e
medievali
L-OR/02 - Egittologia e civiltà
copta
L-FIL-LET/01 - Civiltà egee
L-FIL-LET/02 -Lingua e
letteratura greca
L-FIL-LET/04 - Lingua e
letteratura
latina
Caratterizzanti
Archeologia e
antichità del
Mediterraneo
Legislazione e
gestione dei Beni
Culturali
Italianistica
Affini o
integrative
Discipline
dell’ambiente
6
6
6
6
3
6
6
6
- Teatro e drammaturgia latina
3
- Topografia antica
- Urbanistica del mondo classico
- Metodologia e tecnica della ricerca
archeologica
- Archeozoologia
- Archeobotanica
- Archeologia del paesaggio
- Paletnologia
- Protostoria europea
- Archeologia e storia dell’arte greca
- Archeologia e storia dell’arte
romana
- Archeologia medievale
6
6
6
3
6
CHIM/12 – Chimica
dell’ambiente e dei beni
culturali
- Antropologia
- Degrado e conservazione dei
materiali
- Chimica per i beni culturali
- Chimica dei beni culturali e
dell’ambiente
FIS/07 – Fisica applicata
- Archeometria
6
IUS/09 – Istituzioni di Diritto
Pubblico
- Legislazione dei beni culturali
6
L-FIL-LET/10-Letteratura
italiana
M-GGR/01 - Geografia
- Letteratura italiana
3
- Geografia
3
- Storia medievale
- Storia dell’arte medievale
6
6
- Archeologia industriale
6
- Museologia
6
L-ANT/10 - Metodologia della
ricerca
archeologica
L-ANT/01-Preistoria e
Protostoria
L-ANT/07-Archeologia classica
L-ANT/08 - Archeologia
cristiana
e medievale
BIO/08 - Antropologia
CHIM/02 – Chimica fisica
Formazione
tecnica e
scientifica
CFU per
materia
- Archeologia e antichità egee
- Teatro e drammaturgia greca
L-ANT/09 - Topografia antica
Metodologia e
tecnica della
ricerca
archeologica
Storia greca
Epigrafia greca
Geografia storica del mondo antico
Storia romana
Epigrafia latina
Egittologia
Discipline storiche M-STO/01 - Storia medievale
L-ART/01- Storia dell’arte
medievale
Storia dell’Arte
L-ART/03 - Storia dell’arte
contemporanea
L-ART/04 - Museologia e critica
artistica e del
restauro
Altre attività
formative
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
54
CFU
scelti
CFU
acquisiti
II ANNO (60 CFU)
Attività
Formative
Ambito
Disciplinare
Caratterizzanti
Metodologia e
tecnica della
ricerca
archeologica
Settori Scientifico –
Disciplinari
L-ANT/9 -Topografia antica
L-ANT/10 - Metodologia della
ricerca
archeologica
L-ANT/01 - Preistoria e
Protostoria
Archeologia e
L-ANT/06 - Etruscologia e
antichità del
antichità italiche
Mediterraneo
L-ANT/07 - Archeologica
classica
L-ANT/08 - Archeologia
cristiana
e medievale
Formazione tecnica ICAR /19 – Restauro
e Scientifica
GEO/11 – Geofisica applicata
Discipline Storiche
Affini o
integrative
M-STO/01- Storia medievale
M-STO/09 - Paleografia
Storia dell’arte
L-ART/01- Storia dell’Arte
medievale
L-ART/04 - Museologia e
critica
artistica e del
restauro
Insegnamenti/Discipline
CFU per
materia
- Aerotopografia archeologica
- Rilievo e analisi tecnica dei
monumenti
- Rilevamento archeologico
- Archeologica classica: subacquea
- Informatica applicata ai Beni
Archeologici
- Archeologia dell’età moderna
6
6
6
- Preistoria del Vicino e Medio Oriente
- Preistoria egea
- Civiltà antiche dell’Italia
meridionale
- Storia dell’archeologia
6
3
3
- Topografia medievale
3
- Tecnica del restauro architettonico
- Restauro archeologico
- Geofisica archeologica
- Antichità e istituzioni medievali
- Esegesi delle fonti storiche
medievali
- Paleografia latina
- Diplomatica
- Storia dell’arte bizantina
6
3
3
6
6
- Storia e tecnica del restauro
6
A scelta dello
studente
Prova finale
CFU
Scelti
CFU
acquisiti
6
6
6
6
6
6
6
3
27
Totale CFU da acquisire nell’arco del quinquennio di studi (Laurea triennale + Laurea specialistica) nei
diversi settori di Attività formative:
Attività formative di base = 51 CFU:
- Storia Antica = 36 CFU
- Lingue e Letterature antiche e medievali = 15 CFU
Attività formative caratterizzanti = 135 CFU
- Metodologia e tecnica della ricerca archeologica = 30 CFU
- Archeologia e antichità del Mediterraneo = 45 CFU
- Formazione tecnica e scientifica =51 CFU
- Legislazione e gestione dei beni culturali = 9 CFU
Attività affini o integrative = 30 CFU
- Italianistica = 3 CFU
- Discipline dell’ambiente = 3 CFU
- Discipline storiche = 12 CFU
- Storia dell’arte = 12 CFU
Altre = 30 CFU
A scelta = 15 CFU
Prova Finale = 39 CFU
NB: L’insegnamento di Degrado e conservazione dei materiali è obbligatorio
55
REGOLAMENTO DIDATTICO
LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM METODOLOGICO-TECNICO
REGOLAMENTO DIDATTICO
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI ARCHITETTONICI,
ARCHEOLOGICI E DELL’AMBIENTE
(CLASSE XIII)
REGOLAMENTO DIDATTICO
Art. 1
Denominazione e obiettivi formativi
1. Il Corso di Laurea denominato Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente
afferisce alla classe XIII delle Lauree triennali. Esso intende fornire una buona formazione di
base e un adeguato spettro di conoscenze e di competenze nel campo dei beni culturali dalla
Preistoria al Medioevo, in una prospettiva contestuale dell’ambiente e del territorio; idonee
conoscenze tecnico-scientifiche sulle caratteristiche morfologico-strutturali dei beni culturali,
sulle caratteristiche e proprietà dei materiali che li compongono, sulle possibili tecnologie di
diagnostica e d’intervento; adeguate competenze nel campo della didattica e della comunicazione dei beni culturali, nonché nell’uso degli strumenti informatici di gestione dei dati e
della comunicazione telematica nell’ambito specifico delle attività attinenti i beni culturali;
competenze relativamente alla legislazione, alla gestione e valorizzazione nel settore; padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre all’italiano.
2. Il Corso di Laurea si propone di formare operatori nel campo dei beni storico-archeologici e
ambientali che potranno svolgere funzioni professionali di medio livello, coerenti con la tipologia delle competenze acquisite, presso Istituzioni pubbliche (ad es. Soprintendenze, Musei,
Scuole) ed Enti locali ovvero aziende, società e organizzazioni operanti nel campo dei beni
culturali.
3. Il Corso di Laurea mira inoltre a fornire le conoscenze di base su cui fondare i successivi
approfondimenti nell’ambito delle Lauree specialistiche pertinenti al settore storico archeologico e ambientale.
Art. 2.
Inquadramento e durata degli studi
La durata del corso è triennale e prevede l’acquisizione, da parte dello studente, di 180 Crediti
Formativi Universitari (CFU).
È previsto un unico curriculum così articolato:
56
Attività
formative
Di base
(Totale CFU 9)
Caratterizzanti
Ambito
disciplinare
Settori
scientifico/disciplinari
Discipline
dell’ambiente e
della natura
Discipline storiche
BIO/02 – Botanica sistematica
-
L-ANT/02 - Storia greca
- Storia greca
6
- Antichità greche*
6
L-FIL-LET/01 - Civiltà egee
- Archeologia e antichità
egee*
6
L-ANT/01 – Preistoria e
protostoria
- Paletnologia
9
-
9
L-ANT/07 – Archeologia
classica
-
Beni storicoartistici e
archeologici
(Totale CFU 27)
Insegna
CFU per
menti/dis
materia.
cipline
Paleobotanica:
3
bioarcheologia
Preistoria del Vicino
Oriente
- Protostoria europea
L-ANT/10 – Metodologie della
ricerca archeologica
-
della
Metodologia e
della
archeologica
CFU
acquisiti
9
Archeologia e storia
dell'arte greca
-Archeologia
Grecia
CFU
scelti
9
Magna
9
tecnica
ricerca
9
9
L-OR/02 – Egittologia e civiltà
copta
Affini o
integrative
(Totale CFU 15)
TOTALE CFU 51
Civiltà antiche
- Archeozoologia
- Egittologia
9
L-OR/05 – Archeologia e storia
dell'arte del Vicino
Oriente antico
- Archeologia
e storia
dell'arte del Vicino Oriente
antico
9
L-FIL-LET/02 – Lingua e
letteratura greca
BIO/08- Antropologia
- Letteratura greca
9
- Antropologia
6
Tecnologie dei
beni
culturali
(Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori.)
+ 9 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutte discipline contrassegnate da *)
CFU Acquisiti
_______________________________________ CFU _______
____________________________________________ CFU _______
CFU Acquisiti
- Altre attività formative
1
- Laboratorio di Paletnologia e Protostoria
- Laboratorio di Archeologia classica
- Laboratorio di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia
(indicare i lab. scelti con relativi CFU)
- Laboratorio di Informatica
- Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo
57
2
3
CFU Acquisiti
REGOLAMENTO DIDATTICO
I ANNO
REGOLAMENTO DIDATTICO
II ANNO
Attività
formative
Di base
(Totale CFU 9)
Ambito
disciplinare
Settori scientifico/disciplinari
Letteratura
L-FIL-LET /10 – Letteratura
italiana
italiana
Discipline storiche L-ANT/03 - Storia romana
(Totale CFU
30)
Beni storicoartistici e
archeologici
CFU per
materia.
- Letteratura italiana
dell’Italia
6
- Etruscologia*
6
L-ANT/04 – Numismatica
- Numismatica greca e romana
9
L-ANT/07 – Archeologia classica
-Archeologia e storia dell'arte
romana
9
L-ANT/09 – Topografia antica
- Topografia antica
9
- Aerotopografia archeologica
9
9
- Urbanistica del mondo classico
9
L-ART/04 – Museologia e critica
artistica e del restauro
Museologia
9
Beni
demoetnoantropo
lo-gici e
ambientali
M-GGR/01 – Geografia
- Geografia
3
Civiltà antiche
L-FIL-LET/04 – Lingua e
letteratura latina
- Letteratura latina
6
- Scienza dei materiali
6
Tecnologie dei
beni culturali
CFU
acquisti
6
-Civiltà
antiche
meridionale*
-Rilievo ed analisi tecnica dei
monumenti antichi
Affini o
integrative
CFU
scelti
3
- Storia romana
L-ANT/06 Etruscologia e
antichità italiche
Caratterizzanti
Insegnamenti
/discipline
CHIM/02 – Chimica fisica
(Totale CFU
12)
TOTALE CFU 51 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori.)
+ 9 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutte discipline contrassegnate da *)
CFU Acquisiti
_______________________________________ CFU _______
____________________________________________ CFU _______
CFU Acquisiti
- Altre attività formative
1
- Laboratorio di Paletnologia e Protostoria
- Laboratorio di Archeologia classica
- Laboratorio di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia
(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)
- Laboratorio di Numismatica
- Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia
(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)
- Laboratorio di Informatica
- Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo
- Tirocini, Stages, Musei, ecc.
58
2
3
CFU Acquisiti
Attività
formative
Di base
Ambito disciplinare
Discipline storiche
Settori
scientifico/disciplinari
M-STO/01 - Storia medievale
Insegnamenti/d
iscipline
CFU per
materia.
- Storia medievale
6
- Antichità ed istituzioni medievali*
6
- Esegesi
medievali*
6
CFU
scelti
CFU
Acquisit
i
(Totale CFU 6)
Caratterizzanti
(Totale CFU 30)
delle
fonti
storiche
Legislazione e Diritto
comparato dei beni
culturali
Discipline geologiche
ingegneristiche e
architettoniche
IUS/09 – Istituzioni di diritto
pubblico
ICAR/18 – Storia
dell’architettura
GEO/11- Geofisica applicata
-
Storia
del
restauro
architettonico**
- Geofisica archeologica**
9
9
Beni archivistici e
librari
M-STO/09 – Paleografia
- Paleografia latina**
9
Beni storico-artistici e
archeologici
L-ANT/08 – Archeologia
cristiana e medievale
L-ART/01 - Storia dell'arte
medievale
- Archeologia medievale
9
- Storia dell’arte medievale
9
- Storia e tecnica del restauro
9
- Archeometria**
9
- Chimica per i Beni Culturali**
9
L-ART/04 – Museologia e
critica artistica e del
restauro
Tecnologie dei beni
FIS/07 – Fisica applicata (a
culturali
Beni Culturali, Ambientali,
Biologia e Medicina)
Discipline chimiche
CHIM/12 – Chimica
dell’ambiente e dei beni
culturali
TOTALE CFU 36 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori).
-
Legislazione dei Beni
Culturali
3
Un insegnamento, fra quelli contrassegnati da **, va obbligatoriamente scelto.
+ 12 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra tutte le discipline contrassegnate da *)
________________________________ CFU ______
CFU Acquisiti
____________________________________ CFU ______
CFU Acquisiti
- Altre attività formative
- Laboratorio di Paletnologia e Protostoria
- Laboratorio di Archeologia classica
- Laboratori di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia
(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)
- Laboratorio di Numismatica
- Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia
(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)
- Laboratorio di Archeologia medievale
- Laboratorio di Informatica
- Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo
- Tirocini, Stages, Musei, ecc.
+ 12 CFU da acquisire con: - Lingue straniere
Prova finale
59
1
2
3
CFU Acquisiti
REGOLAMENTO DIDATTICO
III ANNO
REGOLAMENTO DIDATTICO
Altre attività formative a scelta dello studente
(12 CFU da raggiungere tra le discipline contrassegnate da *)
Altre attività formative (18 CFU da raggiungere nel corso del triennio)
Laboratori di archeologia
(la frequenza è vincolata a quella dei corrispettivi insegnamenti): min. 6 – max. 8 CFU:
Laboratori sui manufatti
Laboratorio di Paletnologia e Protostoria
“
di Archeologia classica
“
di Archeologia medievale
“
di Numismatica
Laboratori sui reperti bioarcheologici Laboratori di Antropologia, Paleobotanica,
Archeozoologia
Laboratori sui dati territoriali
Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e
Aerotopografia
Laboratori di Informatica:
max. 3 CFU
max. 3 CFU
max. 2 CFU
max 1 CFU
max. 3 CFU
max. 4 CFU
min. 3 – max. 6 CFU
Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche: min. 5 – max. 9 CFU
Tirocini, Stages, Musei, ecc.: min. 2 – max. 4 CFU
o-o-o-o-o-o-o-o-o-o
Laboratorio di Paletnologia e Preistoria (1 CFU)
Prof.ssa Elettra Ingravallo
Esercitazioni sulla ceramica preistorica e industria litica.
Laboratorio di Archeologia classica (3 CFU)
Prof. Francesco D’Andria; Dr.ssa Valeria Melissano
L’attività comprende l’illustrazione delle modalità di classificazione preliminare dei reperti; la presentazione delle categorie di manufatti provenienti dagli scavi nel Salento; operazioni di lavaggio, siglatura e ricomposizione degli oggetti; la schedatura dei materiali; lo studio delle tipologie vascolari.
Laboratorio di Archeologia medievale (2 CFU)
Prof. Paul Arthur
Esercitazioni sui materiali rinvenuti durante le campagne di scavo in siti di età medievale ubicati nel territorio salentino (Apigliano, Martano, Quattro Macine, Giuggianello e altri). Durante le esercitazioni è previsto un lavoro di lavaggio, siglatura e divisione dei materiali ceramici. Al lavoro sui materiali sarà affiancata
una prima lettura dei dati riguardanti il censimento delle evidenze di età medievale in Terra d’Otranto con
dimostrazione delle funzioni GIS e Autocad applicate all’archeologia medievale.
Laboratorio di Antropologia (1 CFU)
Prof. Francesco Fabbri
Esercitazioni su materiale antropologico.
60
Laboratorio di Archeozoologia (1 CFU)
Prof. Jacopo De Grossi Mazzorin
Esercitazioni su resti faunistici provenienti da diversi scavi archeologici. Nel corso delle esercitazioni verranno impartite le nozioni principali per la determinazione dell’elemento anatomico, la determinazione
della specie, del sesso e dell’età di morte, e sulle principali applicazioni dell’osteometria.
Laboratorio di Numismatica (1 CFU)
Prof. Aldo Siciliano
L’attività del laboratorio comprende l’illustrazione delle nozioni base di restauro, fotografia, classificazione di monete, elementi di museotecnica, in modo che gli studenti possano, attraverso esercitazioni pratiche sul materiale numismatico, ricostruire le fasi successive che il reperto monetale deve attraversare dal
momento del suo recupero sino alla sua musealizzazione.
Laboratorio di Rilievo e analisi tecnica (1 CFU)
Prof.ssa Carla Maria Amici
Esercitazioni sull’uso di sistemi CAD per l’elaborazione di modelli virtuali di edifici.
Laboratorio di Aerotopografia (1 CFU)
Prof. Giuseppe Ceraudo
In una prima fase sono previste esercitazioni pratiche di lettura stereoscopica di foto aeree verticali e di
familiarizzazione con elementari procedimenti per il calcolo della scala dei fotogrammi. Nella seconda fase,
più avanzata, è prevista la scansione di foto aeree, la georeferenziazione delle stesse, la restituzione grafica delle tracce archeologiche eventualmente individuate e il loro inserimento nei Progetti di cartografia
archeologica all’interno del Sistema Informativo Territoriale del Laboratorio di Topografia Antica e
Fotogrammetria (LABTAF).
Laboratorio di Topografia antica (1 CFU)
Prof. Marcello Guaitoli
L’attività è finalizzata alla cartografia archeologica, alla analisi topografica del territorio mediante ricognizione integrale, alla gestione informatica dei dati del territorio e alla organizzazione, gestione e implementazione di Sistemi Informativi Territoriali dedicati al patrimonio dei beni culturali.
Laboratorio di Urbanistica del mondo classico (1 CFU)
Prof.ssa Liliana Giardino
L’attività didattica è finalizzata alla conoscenza e utilizzazione degli strumenti cartografici necessari per
l’impostazione e la realizzazione di una ricerca sull’assetto urbanistico di un centro antico.
Laboratorio di Archeologia moderna (1 CFU)
Prof. Paolo Gull
Nelle attività che si svolgono nel laboratorio di archeologia moderna o postmedievale, di recentissima istituzione, gli studenti possono familiarizzarsi con i materiali ceramici e con altri aspetti della cultura materiale di età moderna. Il lavoro, condotto sui reperti dei principali scavi urbani, prevede lo svolgimento di
tutte le fasi operative, dal lavaggio alla classificazione, ed è affiancato da brevi lezioni teoriche sugli aspetti metodologici e sulle principali questioni cronologiche, tipologiche e tecnologiche poste dal materiale
archeologico.
Laboratorio di Informatica applicata all’archeologia (3 CFU)
Prof.ssa Grazia Semeraro
L’attività didattica prevede cicli di esercitazioni sui seguenti argomenti:
61
REGOLAMENTO DIDATTICO
Laboratorio di Archeobotanica (1 CFU)
Prof. Girolamo Fiorentino
Esercitazioni di flottazione, selezione e riconoscimento di materiali archeobotanici da diversi contesti.
REGOLAMENTO DIDATTICO
1) Nozioni di base; conoscenza dei sistemi operativi.
2) I databases di tipo relazionale: esempio di progettazione e implementazione di una banca dati per la
catalogazione dei dati archeologici.
3) I sistemi GIS: conoscenza delle principali caratteristiche e funzioni. Esercitazioni su acquisizione dati,
georeferenziazione, elaborazione dati ed analisi spaziali.
Art. 3.
Valore dei crediti formativi universitari (CFU)
1. Per conseguire la Laurea in Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente lo
studente dovrà aver maturato almeno 180 CFU.
2. Il credito formativo è associato a un valore pari a 25 ore di lavoro, comprensive di lezioni,
esercitazioni, seminari, e a eventuali altre attività formative, nonché dello studio personale necessario per il superamento degli esami previsti dai piani di studio. Per ciascun credito, la quota da riservare alle attività di insegnamento è pari al 30% delle attività; la quota
da riservare allo studio personale è del 70%.
3. Il carico di lavoro previsto per ciascun anno accademico dovrà essere tale da consentire allo
studente l’acquisizione di 60 CFU
Art. 4.
Accessi e valore dei crediti formativi universitari (CFU) in entrata e in uscita
1. Per l’ammissione al corso sono richieste le conoscenze di base di norma acquisite con un
Diploma di Scuola media superiore di indirizzo umanistico. Per gli studenti provenienti da
altro corso di studio o in possesso di altra laurea, il Consiglio Didattico valuterà volta per
volta l’eventuale obsolescenza dei crediti pregressi. Di ogni studente si conservano tutti gli
atti della sua carriera di studi.
2. Il valore dei crediti per gli esami sostenuti in altri corsi di studio di Facoltà dell’Ateneo o di
altre Università è assegnato su proposta della Commissione Didattica Paritetica e sulla base
dei crediti così come prevista nel Curriculum del Corso di Laurea in Scienze dei Beni
Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente. In ogni caso il valore dei CFU non potrà essere superiore a quello indicato per ciascun’area di studio e per ciascuna delle discipline indicate nell’Ordinamento didattico del Corso di Laurea.
3. Il Consiglio Didattico può riconoscere l’acquisizione di competenze e abilità professionali,
opportunamente documentate e certificate, nonché di altre competenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario.
4. I crediti acquisiti nel triennio saranno integralmente riconosciuti ai fini dell’accesso ad una
laurea specialistica afferente alla Classe 2/S della Laurea in Archeologia.
Art. 5.
Piano degli studi
Il piano di studi va presentato al primo anno ed eventualmente modificato negli anni successivi. Esso dovrà indicare il percorso formativo che lo studente intende seguire, a condizione che
questo risulti coerente al suo interno e funzionale agli obiettivi formativi specifici del corso.
Art. 6.
Tipologie delle attività didattiche
1. Il Consiglio Didattico stabilisce annualmente il calendario didattico, nonché l’articolazione
dei corsi, dei moduli didattici, dei seminari, delle esercitazioni e i moduli disciplinari che
si concludono con un’unica verifica.
62
Art. 7
Laboratori
Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento o da
esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale.
L’attribuzione dei crediti relativi alla frequenza dei laboratori è demandata al docente responsabile del laboratorio.
Art. 8
Tirocini
1. Sono previsti tirocini con Enti, istituzioni, società, imprese pubbliche e/o private, regolamentati da apposite convenzioni. Nella stipula della convenzione l’Ente, l’istituzioni, le
società o l’impresa dovranno indicare un tutor interno di riferimento, responsabile dell’attività formativa di ogni singolo studente affidatogli. Il Consiglio Didattico a sua volta indicherà il tutor universitario referente per l’Ente, l’istituzioni, le società o l’impresa.
2. In sostituzione, o a integrazione dei tirocini possono essere previste attività di stage, assistenza museale, partecipazione a convegni, attività di laboratorio organizzate dall’Ateneo, ecc.
Art. 9
Esami di profitto
Il Consiglio Didattico emana un apposito regolamento sulle forme e tipologie di esame che
costituisce parte integrante del presente Regolamento didattico.
A conclusione delle attività di laboratorio o dei moduli e corsi, è previsto un esame per la valutazione complessiva dell’impegno dello studente. I crediti formativi vengono effettivamente
maturati dallo studente al momento dell’esame, quando esso abbia avuto un esito positivo; è
prevista una valutazione in trentesimi e s’intendono superati gli esami per i quali lo studente
abbia riportato una valutazione non inferiore a 18/30. L’attribuzione dei crediti relativi alla
frequenza dei laboratori è demandata al docente responsabile del laboratorio. Le competenze
informatiche e quelle acquisite con attività di tirocinio, ricognizione, scavo archeologico e/o
di stage vengono verificate attraverso specifiche prove, nei termini stabiliti dal Consiglio
Didattico. I crediti relativi alla conoscenza delle lingue straniere sono riconosciuti sulla base di
certificazioni rilasciate da strutture, interne o esterne all’Ateneo, specificatamente competenti per ciascuna delle lingue. Lo stesso Consiglio Didattico può subordinare il riconoscimento del credito al superamento di un’apposita prova da svolgersi, comunque, entro tre mesi
dalla presentazione della domanda da parte dell’interessato.
Le forme di verifica in entrata, in progress e in uscita si avvalgono di strumenti di rilevazione
presentati anche sotto forma di test, integrati da un colloquio d’esame di tipo tradizionale per
ogni singola disciplina o gruppi modulari di discipline.
Le commissioni degli esami di profitto, composte da almeno due membri, vengono annualmente nominate dal Consiglio sulla base della proposta del professore titolare dell’insegnamento.
63
REGOLAMENTO DIDATTICO
2. La tipologia delle forme didattiche comprende laboratori e didattica frontale; le attività
prevedono lezioni frontali, attività pratica guidata, studio e ricerca individuali. A completamento delle attività sono previsti seminari, conferenze, stages, sopralluoghi, tirocini.
3. Il Consiglio Didattico provvede a individuare le forme di supporto didattico a sostegno degli
studenti che presentano carenze di base in particolari ambiti della formazione. Tali supporti di norma consistono in moduli didattici propedeutici ai corsi. Essi sono individuati nella
programmazione annuale e possono essere supportati dalle strutture di orientamento
dell’Ateneo.
REGOLAMENTO DIDATTICO
Art. 10
Iscrizione anni successivi
Il Consiglio Didattico può stabilire il numero di CFU minimo per l’iscrizione agli anni successivi.
Art. 11
Esami finali
1. La prova finale di laurea, avente valore di 12 CFU e comprensiva di lingua straniera,consiste nella discussione, presso una Commissione formata a norma del Regolamento didattico
di Facoltà, di un elaborato che serva a comprovare il possesso delle competenze previste
dagli obiettivi formativi del Corso di Laurea. Nella stesura dell’elaborato proposto per la
prova finale lo studente riceve assistenza da un professore che relazionerà in sede d’esame
e che è chiamato ad esprimere un giudizio di idoneità alla prova mediante sottoscrizione
del frontespizio dell’elaborato.
L’argomento su cui avverrà la discussione, approvato dal/i relatore/i, viene comunicato,
dallo studente, almeno sei mesi prima della sessione di laurea alla Segreteria Studenti.
2. La commissione di Laurea è composta da almeno sette membri ed è designata dal
Presidente del Consiglio Didattico.
Nell’assegnare il voto di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del
candidato, della qualità dell’elaborato, dell’andamento della discussione e di ogni altro
elemento che possa concorrere alla valutazione.
La richiesta di lode deve essere unanimemente accolta dalla commissione.
Art. 12
Frequenza dei corsi e studenti lavoratori
1. Lo studente è tenuto a frequentare i corsi, le esercitazioni e i laboratori secondo l’orario
preordinato annualmente dal Consiglio. Si possono prevedere anche forme di insegnamento a distanza, specificando le modalità di frequenza e di verifica pratica della frequenza
medesima.
2. I professori possono esercitare forme di controllo sulla frequenza e differenziare i programmi e le prove di esame sulla base della frequenza effettivamente rilevata.
3. Per lo studente che si trovi in condizioni di lavoro per la durata intera o parziale del corso
la Commissione Didattica Paritetica stabilisce caso per caso le forme di frequenza dei corsi,
dei laboratori e dei tirocini, nell’atto della discussione del piano di studi.
Art.13
Compiti didattici dei docenti
I compiti didattici dei docenti sono fissati nel Regolamento didattico di Ateneo, a cui si rimanda per la normativa generale.
Nell’ambito dell’orario previsto per le attività didattiche, il titolare d’insegnamento è tenuto
a svolgere un numero di lezioni pari al valore in CFU attribuito all’insegnamento.
Le lezioni vanno distribuite in almeno tre giorni settimanali.
Il docente è altresì tenuto a prendere parte agli esami di profitto e di laurea; a svolgere l’attività relativa al tutorato; alla verifica in itinere del rendimento degli studenti; all’assistenza
per la prova finale.
Il docente ha l’obbligo di presentare entro il 15 giugno il programma del corso che intende svolgere nell’anno successivo, nonché il calendario di tutta l’attività didattica e degli esami.
Il docente titolare è tenuto al rispetto del calendario delle lezioni formulato annualmente dalla
Commissione Didattica Paritetica.
64
Art. 15
Attività di tutorato
Per l’intero svolgimento degli studi, lo studente è assistito da uno o più tutori assegnatogli dal
Consiglio Didattico. Il tutore guida lo studente nella organizzazione del piano di studi e in ogni
altra attività mirata alla sua crescita culturale e all’orientamento professionale.
Lo studente può esercitare il diritto di scelta del tutor tra i professori ufficiali del corso di
studi.
Il Consiglio individua pure figure tutorali per le attività d’aula, di laboratorio e del tirocinio
esterno, tra esperti laureati o diplomati, con cui stipulano contratti di collaborazione.
Art. 16
Autovalutazione
A conclusione di ogni anno accademico il Consiglio Didattico provvede alla verifica dell’attività svolta e degli obiettivi di coordinamento, di organizzazione e di efficacia didattica raggiunti.
Art.17
Aggiornamenti
Il Consiglio Didattico provvede all’aggiornamento e alla pubblicazione del Regolamento, che è
soggetto a una revisione almeno ogni tre anni.
65
REGOLAMENTO DIDATTICO
Art. 14
Commissione Didattica Paritetica
1. La Commissione Didattica Paritetica, composta da un uguale numero di studenti e docenti,
è nominata annualmente dal Consiglio Didattico. La Commissione è presieduta dal professore più anziano nei ruoli.
2. La Commissione ha il compito di istruire i piani di studio che dovranno essere approvati dal
Consiglio, di concorrere alla formulazione del calendario didattico annuale con l’indicazione di orari e sedi delle lezioni e delle altre attività di formazione, di verificare le attività
a scelta degli studenti, di proporre il numero dei CFU per studenti provenienti da attività
lavorative o di studio, compresi quelli fuori corso o che chiedano l’inserimento in anni successivi al primo.
REGOLAMENTO DIDATTICO
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN
SCIENZE DEI BENI MUSICALI E DELLO SPETTACOLO (CLASSE XIII)
REGOLAMENTO DIDATTICO
Art.1. Denominazione e obiettivi formativi
1. Il Corso di Laurea denominato Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo afferisce alla
classe XIII delle Lauree triennali. Esso intende fornire una preparazione di base e un adeguato
spettro di conoscenze e di competenze nel settore dei Beni musicali, del Teatro e dello
Spettacolo; adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione nel
settore dei Beni musicali e dello Spettacolo e competenze nel campo della didattica e della
comunicazione dei Beni culturali, padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell’Unione
Europea, oltre all’italiano; capacità di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione
dei dati e della comunicazione telematica negli ambiti specifici.
2. I laureati potranno svolgere attività professionali in diversi ambiti, quali enti locali e istituzioni specifiche, ad esempio biblioteche (musicali, generali con fondi musicali), audioteche,
cineteche, archivi (musicali, generali con documentazione di interesse musicali) musei (teatrali, di strumenti musicali, generali con beni di interesse musicali), nonché presso aziende, teatri, orchestre e organizzazioni professionali operanti nel settore della tutela, della fruizione e
della valorizzazione dei beni musicali.
3. Il Corso di laurea mira inoltre a fornire le conoscenze di base su cui fondare i successivi
approfondimenti nell’ambito delle lauree specialistiche pertinenti al settore in Musicologia e
Beni Musicali e dello Spettacolo.
Art.2. Inquadramento e durata degli studi
1. La durata del corso è triennale. Sono previsti due curricula così articolati:
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S.S.D.
L-FIL-LET/10
L-FIL-LET/02
L-ART/07
L-ART/07
L-ART/05
L-ART/04
M-STO/02
M-STO/04
L-ART/07
L-ART/07
L-ART/08
IUS/10
DISCIPLINA
Letteratura italiana
Letteratura greca
Storia della musica medievale e rinascimentale
Organologia e iconografia musicale
Storia del teatro e dello spettacolo
Museologia
Storia moderna
Storia contemporanea
Storia della musica moderna e contemporanea
Acustica musicale
Civiltà musicale afro-americana
Diritto pubblico e legislazione dei beni culturali
CFU
9
6
9
6
6
6
9
M-STO/08
L-ART/02
M-DEA/01
Archivistica
Storia dell’arte moderna
Antropologia culturale
CHIM/02
Chimica fisica
ICAR/15
L-ART/07
CHIM/02
INF/01
L-FIL-LET/04
ICAR/16
Architettura del paesaggio: allesimento scenografico degli esterni
Discografia e videografia musicale
Scienze e tecnologie dei materiali
Storia, tecniche edrammaturgia delle produzioni multimediali
Lingua e letteratura latina
Allestimento scenografico teatrale e cinematografico
A scelta dello studente
Tirocini e laboratori
Lingua straniera
Abilità informatiche
3
6
6
6
6
6
9
9
6
6
Prova finale
9
9
6
6+2
6
6
6
9
5+2
Per un totale di 180 CFU
N.B.:
ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE
Lo studente potrà scegliere una disciplina fra i settori scientifico-disciplinari indicati
nell’Ordinamento del Corso di Laurea che risulti attivata nella Laurea specialistica in
Musicologia e beni musicali (Cl. 51/S) nonché tutte le discipline attivate presso la Facoltà di
Beni culturali in qualsiasi indirizzo. Si ricorda che NON sono previste biennalizzazioni.
Il nuovo iscritto al percorso di laurea triennale in Beni Musicali deve possedere una conoscenza musicale di base. Tale conoscenza musicale sarà saggiata nel corso del primo anno accademico tramite un test di valutazione della competenza musicale, obbligatorio per tutti i nuovi
iscritti che non possiedano titoli musicali riconosciuti e certificati. Il mancato sostenimento del
test comporta l’esclusione per l’intera durata dell’anno accademico dagli esami di profitto
delle discipline afferenti ai settori scientifico-disciplinari L-ART/07 e L-ART/08. Agli studenti
che in tale test dimostreranno una competenza musicale insufficiente sarà attribuito un debito formativo di 3 CFU da colmare entro il primo anno accademico mediante la frequenza di un
apposito corso di alfabetizzazione musicale (Fondamenti di teoria musicale).
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REGOLAMENTO DIDATTICO
A) Curriculum dei Beni Musicali
REGOLAMENTO DIDATTICO
B) Curriculum dei beni dello spettacolo
S.S.D.
L-FIL-LET/10
L-FIL-LET/02
L-FIL-LET/04
M-STO/04
L-ART/02
L-ART/05
M-DEA/01
L-ART/06
L-ART/06
L-ART/07
IUS/10
L-ART/03
L-ART/06
L-ART/06
CHIM/02
ICAR/15
L-ART/05
CHIM/02
INF/01
SECS-P/10
ICAR/16
DISCIPLINA
Letteratura italiana
Letteratura teatrale greca
Teatro e drammaturgia latina
Storia contemporanea
Storia del costume della moda
Storia del teatro e dello spettacolo
Lingua straniera
Abilità informatiche
Antropologia culturale
Storia e critica del cinema
Storia e tecniche delle produzioni radio televisive
Storia e tecniche della musica per lo spettacolo
Diritto pubblico e legislazione dei beni culturali
CFU
9
6
6
9
6
6+4
6
6
9
6+4
6
6
6
Storia dell’arte contemporanea
Storia e tecnica della sceneggiatura
Storia e tecnica della fotografia della fotografia
Chimica fisica
Architettura del paesaggio: allestimento scenografico degli esterni
Istituzioni di regia teatrale
Chimica fisica
Storia, tecniche e drammaturgia delle produzioni multimediali
Organizzazione aziendale delle imprese di spettacolo
Allestimento scenografico teatrale e cinematografico
A scelta dello studente
Tirocini e laboratori
6
6
6
5+2
3
6
6
6
6
6
9
9
Prova finale
9
180
TOT.
Tutte le attività previste dai curricula verranno proposte secondo piani di studio determinati
dal Consiglio Didattico del corso di studio.
Art. 3. Valore dei crediti didattici (CFU)
1.Per conseguire la Laurea in Scienze dei Beni Culturali – Beni Musicali e dello Spettacolo – lo
studente dovrà aver maturato almeno 180 CFU.
2. Il credito formativo è associato a un valore pari a 25 ore di lavoro, comprensive di lezioni,
esercitazioni, seminari, e ad eventuali altre attività formative, nonché dello studio personale
necessario per il superamento degli esami previsti dai piani di studio. Per ciascun credito, la
quota da riservare alle attività di insegnamento è pari al 30% delle attività; la quota da riservare allo studio personale è del 70%.
3. Il carico di lavoro previsto per ciascun anno accademico dovrà essere tale da consentire
allo studente l’acquisizione di 60 CFU
Art.4. Accessi e Valore dei Crediti formativi in entrata e in uscita
1. Per l’ammissione al corso sono richieste le conoscenze di base di norma acquisite con un
Diploma di Scuola media superiore di indirizzo umanistico. Per gli studenti provenienti da
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Art. 5. Piano degli studi
1. Il piano di studi va presentato al primo anno ed eventualmente modificato negli anni successivi. Esso dovrà indicare il curriculum che lo studente intende seguire, ovvero indicare
un percorso autonomo purché coerente con gli obiettivi formativi specifici del corso.
2. La scelta del curriculum sarà certificata nel diploma di laurea.
Art.6. Tipologie delle attività didattiche
1. Il Consiglio stabilisce annualmente il calendario didattico, nonché l’articolazione dei corsi,
dei moduli didattici, dei seminari, delle esercitazioni e i moduli disciplinari che si concludono con un’unica verifica.
2. La Tipologia delle forme didattiche comprende laboratori e didattica frontale; le attività
prevedono lezioni frontali, attività pratica guidata, studio e ricerca individuali. A completamento delle attività sono previsti seminari, conferenze, stages, sopralluoghi, tirocini.
3. Il Consiglio didattico provvede a individuare le forme di supporto didattico a sostegno degli
studenti che presentano carenze di base in particolari ambiti della formazione. Tali supporti di norma consistono in moduli didattici propedeutici ai corsi. Essi sono individuati nella
programmazione annuale e possono essere supportati dalle strutture di orientamento
dell’Ateneo.
Art.7. Laboratori
Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento o da
esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale.
L’attribuzione dei crediti relativi alla frequenza dei laboratori è demandata al docente responsabile del laboratorio.
Art. 8. Tirocini
1. Sono previsti tirocini formativi presso istituzioni, strutture pubbliche e/o private, regolamentati da apposite convenzioni. Nella stipula della convenzione l’Ente o l’impresa dovranno indicare un tutor interno di riferimento, responsabile dell’attività formativa di ogni singolo studente affidatogli. Il Consiglio del corso a sua volta indicherà il tutor universitario
referente per l’Ente o l’azienda.
2. In sostituzione, o a integrazione dei tirocini possono essere previste attività di laboratorio
organizzate dall’Ateneo.
69
REGOLAMENTO DIDATTICO
altro corso di studio o in possesso di altra laurea, il Consiglio stabilisce in base agli esami
superati e ai crediti da riconoscere, a quale anno vengono ammessi e il piano di studi che
debbono seguire. Di ogni studente si conservano tutti gli atti della sua carriera di studi.
2. Il valore dei crediti per gli esami sostenuti in altri corsi di studio di Facoltà dell’Ateneo o di
altre Università è assegnato su proposta della commissione didattica paritetica e sulla base
della tabella dei crediti così come prevista dal curriculum del Corso di Laurea in Scienze dei
Beni Culturali – Beni Musicali e dello Spettacolo. In ogni caso il valore dei CFU non potrà
essere superiore a quello indicato per ciascun’area di studio e per ciascuna delle discipline
indicate nell’Ordinamento della classe XIII allegato al “Regolamento d’Ateneo”.
3. Il Consiglio di Corso di Laurea può riconoscere l’acquisizione di competenze ed abilità professionali, opportunamente documentate e certificate, nonché di altre competenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario.
4. I crediti acquisiti nel triennio saranno integralmente riconosciuti ai fini dell’accesso ad una
laurea specialistica afferente alla Classe 51/S delle Lauree in Musicologia e Beni Musicali.
REGOLAMENTO DIDATTICO
Art. 9. Esami di profitto
Il Consiglio Didattico emana un apposito regolamento sulle forme e tipologie di esame che
costituisce parte integrante del presente Regolamento didattico.
A conclusione delle attività di laboratorio o dei moduli e corsi, è previsto un esame per la valutazione complessiva dell’impegno dello studente. I crediti formativi vengono effettivamente
maturati dallo studente al momento dell’esame, quando esso abbia avuto un esito positivo; è
prevista una valutazione in trentesimi e s’intendono superati gli esami per i quali lo studente
abbia riportato una valutazione non inferiore a 18/30. L’attribuzione dei crediti relativi alla
frequenza dei laboratori e demandata al docente responsabile del laboratorio. Le competenze
informatiche e quelle acquisite con attività di tirocinio o di stage vengono verificate attraverso specifiche prove, nei termini stabiliti dal Consiglio Didattico. I crediti relativi alla conoscenza delle lingue straniere sono riconosciuti sulla base di certificazioni rilasciate da strutture,
interne o esterne all’Ateneo, specificatamente competenti per ciascuna delle lingue. Lo stesso Consiglio Didattico può subordinare il riconoscimento del credito al superamento di un’apposita prova da svolgersi, comunque, entro tre mesi dalla presentazione della domanda da
parte dell’interessato.
Le forme di verifica in entrata, in progress e in uscita si avvalgono di strumenti di rilevazione
presentati anche sotto forma di test, integrati, su richiesta degli studenti, da un colloquio
d’esame di tipo tradizionale per ogni singola disciplina o gruppi modulari di discipline.
Le commissioni degli esami di profitto, composte da almeno due membri, vengono annualmente nominate dal Consiglio sulla base della proposta del professore titolare dell’insegnamento.
Art. 10. Iscrizione anni successivi.
Il Consiglio Didattico può stabilire il numero di CFU minimo per l’iscrizione agli anni successivi.
Art. 11. Esami finali
1. La prova finale di laurea, avente valore di 9 CFU, consiste nella discussione di un elaborato individuale o di un progetto di ricerca su un argomento proposto dal candidato, relativo
a un insegnamento impartito nel corso di Laurea. L’argomento su cui avverrà la discussione, approvato dal/i relatore/i, viene comunicato, dallo studente, almeno sei mesi prima
della sessione di laurea alla Segreteria Studenti.
2. La commissione di laurea è composta da almeno sette membri ed è designata dal Presidente
del Corso di Laurea.
Nell’assegnare il voto di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candidato, della qualità dell’elaborato, dell’andamento della discussione e di ogni altro elemento che possa concorrere alla valutazione.
La richiesta di lode, proposta dal correlatore, deve essere unanimemente accolta dalla commissione.
Art. 12. Frequenza dei corsi e studenti lavoratori
1. Lo studente è tenuto a frequentare i corsi, le esercitazioni e i laboratori secondo l’orario
preordinato annualmente dal Consiglio. Si possono prevedere anche forme di insegnamento a distanza, specificando le modalità di frequenza e di verifica pratica della frequenza
medesima.
2. I professori possono esercitare forme di controllo sulla frequenza e differenziare i programmi e le prove di esame sulla base della frequenza effettivamente rilevata.
3. Per lo studente che si trovi in condizioni di lavoro per la durata intera o parziale del corso
70
Art.13. Compiti didattici dei docenti
I compiti didattici dei docenti sono fissati nel Regolamento didattico di Ateneo, a cui si rimanda per la normativa generale.
Nell’ambito dell’orario previsto per le attività didattiche, il titolare d’insegnamento è tenuto
a svolgere un numero di lezioni pari al valore in CFU attribuito all’insegnamento.
Il docente è altresì tenuto a prendere parte agli esami di profitto e di laurea; a svolgere l’attività relativa al tutorato; alla verifica in itinere del rendimento degli studenti; all’assistenza
per la prova finale.
Il docente ha l’obbligo di presentare entro il 15 giugno il programma del corso che intende svolgere nell’anno successivo, nonché il calendario di tutta l’attività didattica e degli esami.
Il docente titolare è tenuto al rispetto del calendario delle lezioni formulato annualmente dalla
commissione paritetica.
Art. 14 Commissione paritetica
1. La Commissione didattica paritetica, composta da un uguale numero di studenti e docenti,
è nominata annualmente dal Consiglio di corso.
2. La commissione ha il compito di istruire i piani di studio che dovranno essere approvati dal
Consiglio, di concorrere alla formulazione del calendario didattico annuale con l’indicazione di orari e sedi delle lezioni e delle alt re attività di formazione, di verificare le attività
a scelta degli studenti, di proporre il numero dei CFU per studenti provenienti da attività
lavorative o di studio, compresi quelli fuori corso o che chiedano l’inserimento in anni successivi al primo.
Art. 15 Attività di tutorato
Per l’intero svolgimento degli studi, lo studente è assistito da uno o più tutori assegnatogli dal
Consiglio di corso. Il tutore guida lo studente nella organizzazione del piano di studi e in ogni
altra attività mirata alla sua crescita culturale e all’orientamento professionale.
Lo studente può esercitare il diritto di scelta del tutor tra i professori ufficiali del corso di laurea.
Il Consiglio individua pure figure tutorali per le attività d’aula, di laboratorio e del tirocinio
esterno, tra esperti laureati o diplomati, con cui stipulano contratti di collaborazione.
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Art. 16 Autovalutazione
A conclusione di ogni anno accademico il Consiglio Didattico provvede alla verifica dell’attività svolta e degli obiettivi di coordinamento, di organizzazione e di efficacia didattica raggiunti.
Art.17 Aggiornamenti
Il Consiglio Didattico provvede all’aggiornamento e alla pubblicazione del Regolamento, che è
soggetto a una revisione almeno ogni tre anni.
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REGOLAMENTO DIDATTICO
la commissione paritetica stabilisce caso per caso le forme di frequenza dei corsi, dei laboratori e dei tirocini, nell’atto della discussione del piano di studi.
OFFERTA FORMATIVA
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI BENI MUSICALI E DELLO SPETTACOLO
Offerta formativa
LAUREA TRIENNALE
Curriculum Beni Musicali AA 2006-2009
S.S.D.
I ANNO
L-FIL-LET/10
L-FIL-LET/02
L-ART/07
L-ART/07
L-ART/05
L-ART/04
M-STO/02
M-STO/04
DISCIPLINA
CFU
Letteratura italiana
Letteratura greca
Storia della musica medievale e rinascimentale
Organologia e iconografia musicale
Storia del teatro e dello spettacolo
Museologia
Storia moderna
Storia contemporanea
Lingua straniera
Abilità informatiche
9
6
9
6
6
6
9
II ANNO
L-ART/07
L-ART/07
L-ART/08
IUS/10
Storia della musica moderna e contemporanea
Acustica musicale
Civiltà musicale afro-americana
Diritto pubblico e legislazione dei beni culturali
9
6
6+2
6
M-STO/08
L-ART/02
M-DEA/01
CHIM/02
Archivistica
Storia dell’arte moderna
Antropologia culturale
Chimica fisica
6
6
9
5+2
III ANNO
ICAR/15
L-ART/07
CHIM/02
INF/01
L-FIL-LET/04
ICAR/16
Architettura del paesaggio: allesimento scenografico degli
esterni
Discografia e videografia musicale
Scienze e tecnologie dei materiali
Storia, tecniche edrammaturgia delle produzioni multimediali
Lingua e letteratura latina
Allestimento scenografico teatrale e cinematografico
A scelta dello studente
Tirocini e laboratori
Prova finale
6
6
3
6
6
6
6
6
9
9
9
Tot.
180
72
OFFERTA FORMATIVA
LAUREA TRIENNALE
Curriculum Beni dello Spettacolo AA 2006-2009
S.S.D.
DISCIPLINA
CFU
Letteratura italiana
Letteratura teatrale greca
Teatro e drammaturgia latina
Storia contemporanea
Storia del costume della moda
Storia del teatro e dello spettacolo
Lingua straniera
Abilità informatiche
9
6
6
9
6
6+4
6
6
II ANNO
M-DEA/01
L-ART/06
L-ART/06
L-ART/07
IUS/10
Antropologia culturale
Storia e critica del cinema
Storia e tecniche delle produzioni radio televisive
Storia e tecniche della musica per lo spettacolo
Diritto pubblico e legislazione dei beni culturali
9
6+4
6
6
6
L-ART/03
L-ART/06
L-ART/06
CHIM/02
Storia dell’arte contemporanea
Storia e tecnica della sceneggiatura
Storia e tecnica della fotografia della fotografia
Chimica fisica
6
6
6
5+2
I ANNO
L-FIL-LET/10
L-FIL-LET/02
L-FIL-LET/04
M-STO/04
L-ART/02
L-ART/05
III ANNO
ICAR/15
L-ART/05
CHIM/02
INF/01
SECS-P/10
ICAR/16
Architettura del paesaggio: allestimento scenografico degli
esterni
Istituzioni di regia teatrale
Chimica fisica
Storia, tecniche e drammaturgia delle produzioni multimediali
Organizzazione aziendale delle imprese di spettacolo
Allestimento scenografico teatrale e cinematografico
A scelta dello studente
Tirocini e laboratori
Prova finale
3
6
6
6
6
6
9
9
9
180
TOT.
73
OFFERTA FORMATIVA
LAUREA SPECIALISTICA IN MUSICOLOGIA E BENI MUSICALI
(corso di laurea biennale)
AA 2006-2008
I ANNO (60CFU)
S.S.D.
L-FIL-LET/10
L-LIN/12
SPS/08
L-ART/07
L-ART/07
L-ART/07
L-ART/08
L-ART/07
IUS/10
CFU
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
LETTERATURA ITALIANA
LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA INGLESE
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
RICERCA MUSICOLOGICA: ANTICHITA’ CLASSICA
RICERCA MUSICOLOGICA: MEDIEOEVO E RINASCIMENTO
RICERCA MUSICOLOGICA: ETÀ MODERNA E CONTEMPORANEA
CIVILTÀ MUSICALE AFRO-AMERICANA
ACUSTICA APPLICATA
ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE
LEGISLAZIONE DELLO SPETTACOLO
ATTIVITÀ A SCELTA DELLO STUDENTE
6
9
6
6
6
6
6
6
3
6
A SCELTA DELLO STUDENTE
II ANNO (60 CFU)
S.S.D.
L-LIN/04
L-ART/07
L-ART/07
CHIM/12
FIS/07
L-ART/04
CFU
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA FRANCESE
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
STORIA E CRITICA DEL TESTO MUSICALE
PALEOGRAFIA MUSICALE
CHIMICA DELL’AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI
FISICA APPLICATA
MUSEOLOGIA
PROVA FINALE
DISSERTAZIONE SCRITTA
6
9
9
6
3
6
21
Il Diploma conseguito presso un conservatorio di musica, unito ad un Diploma di
Il maturità
Diploma conseguito
di musica,
unito ad un Diploma
di maturità
costi-una
costituiscepresso
titoloun
di conservatorio
ammissione. All’atto
dell’iscrizione
è possibile
presentare
tuisce
titolo di
di ammissione.
All’atto
è possibile
presentare una richiesta
richiesta
riconoscimento
deidell’iscrizione
titoli ed esami
precedentemente
sostenutidi ricopurché
noscimento
titoli ed da
esami
precedentemente
sostenuti
certificati
e corredati
certificati dei
e corredati
indicazioni
relative alla
duratapurché
dell’attività,
alla
data e al da
voto
indicazioni
relative alla
del conseguimento
deldurata
titolo.dell’attività, alla data e al voto del conseguimento del titolo.
74
CLASSE XIII DELLE LAUREE IN SCIENZE DEI BENI CULTURALI
LAUREA TRIENNALE
IN SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI, LIBRARI E MOBILI - ARTISTICI
REGOLAMENTO
DEL CONSIGLIO DIDATTICO
DEL CORSO DI STUDIO IN
SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI, LIBRARI E MOBILI-ARTISTICI
75
REGOLAMENTO DIDATTICO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE
FACOLTÀ DI BENI CULTURALI
REGOLAMENTO DIDATTICO
ART. 1
IL CONSIGLIO DIDATTICO
Il Consiglio didattico in Scienze dei Beni Archivistici, Librari e Mobili - Artistici è costituito nell’ambito della Facoltà e comprende corsi di Laurea di primo livello e delle Lauree
Specialistiche in Archivistica e Biblioteconomia (5/S) e in Storia dell’ Arte (95/S). Del Consiglio
Didattico fanno parte i Professori ed i ricercatori che abbiano optato di far parte di questo
Consiglio e che svolgano attività didattica in questi Corsi di Laurea, nonché una rappresentanza degli studenti iscritti a questo Corso di Laurea pari al 20% dei docenti e dei ricercatori di
ruolo. Le modalità di elezione della rappresentanza degli studenti sono stabilite nel
Regolamento Generale di Ateneo.
ART. 2
COMPITI DEL CONSIGLIO DIDATTICO
Il Consiglio Didattico ha come compiti principali:
- Coordinare le attività del Consiglio Didattico.
- Esaminare e approvare i Piani di Studio degli studenti iscritti.
- Proporre al Consiglio di Facoltà l’ attivazione o la disattivazione degli insegnamenti previsti dal Regolamento Didattico d’Ateneo.
- Formulare proposte, relativamente ai settori disciplinari di sua competenza, per l’attribuzione dei carichi didattici, degli affidamenti, delle supplenze e dei contratti; per la definizione dei compiti didattici dei ricercatori, acquisito il parere dei Dipartimenti d’ afferenza
in merito agli impegni di ricerca; per l’ espletamento di altre attività didattiche.
- Formulare al Consiglio di Facoltà proposte e pareri in merito al Regolamento e ai Piani di
Sviluppo della Facoltà.
- Formulare al Consiglio di Facoltà proposte e pareri in merito a nuovi posti di ruolo di
Professore, di Ricercatore e la loro utilizzazione, nonché alla chiamata dei nuovi Professori
e Ricercatori.
ART. 3
GLI ORGANI DEL CONSIGLIO DIDATTICO
Sono organi del Consiglio:
a) Il Presidente.
b) Il Consiglio Didattico.
c) La Commissione Didattica Paritetica.
ART. 4
IL PRESIDENTE
Il Consiglio Didattico elegge al suo interno, tra i Professori di ruolo incardinati nel Corso di
Studio, un Presidente, secondo le modalità del Regolamento Generale di Ateneo. Le elezioni
sono indette dal decano del Corso di Studio, o in sua assenza o impedimento, dal professore di
prima fascia che lo segue in ordine di anzianità. Il Presidente è eletto a scrutinio segreto, tra
i professori a tempo pieno di prima fascia del Corso di Studio, dai professori di ruolo, dai ricercatori e dai rappresentanti degli studenti nel Corso di Studio. Il Presidente dura in carica quattro anni ed è immediatamente rieleggibile una sola volta. La carica di Presidente di Consiglio
Didattico è incompatibile con quelle di Rettore, di Preside, di Direttore di Dipartimento, di
membro del Consiglio d’ Amministrazione. Il Presidente nomina tra i Professori di ruolo un
Vicepresidente, che in caso di sua assenza o di impedimento lo sostituisce in tutte le sue funzioni. Il Presidente convoca e presiede, secondo un calendario stabilito all’inizio dell’ Anno
76
ART. 5
COMMISSIONE DIDATTICA PARITETICA
La commissione didattica, composta pariteticamente da rappresentanti dei docenti e degli studenti, ha il compito di esaminare i problemi relativi allo svolgimento delle attività didattiche
e di esprimere pareri circa la compatibilità tra i crediti assegnati alle attività formative e gli
obiettivi formativi programmati dalle strutture didattiche. Tra i componenti della Commissione
Didattica Paritetica è eletto il Coordinatore della stessa.
ART. 6
IL CORSO DI STUDIO
DENOMINAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI
Il Corso di Studi di laurea triennale in Scienze dei Beni Archivistici, Librari, Mobili-Artistici afferisce alla classe XIII delle Lauree in Scienze dei Beni Culturali, così come individuata dal D.M.
4 agosto 2000.
Al termine degli studi i laureati del Corso di laurea in Scienze dei Beni Archivistici, Librari,
Mobili-Artistici devono:
• Possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze teoriche e
competenze operative nel settore dei beni archivistici, librari e mobili-artistici, con particolare riguardo alla storia del patrimonio archivistico, librario ed artistico in Italia dal
medioevo all’età contemporanea, alla storia e alla tipologia delle strutture museali, alle
problematiche della conservazione e del restauro, della didattica e della comunicazione dei
beni culturali.
• Avere padronanza scritta e orale di una lingua straniera.
• Possedere adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione nel
settore dei beni culturali.
• Essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e
della comunicazione telematica nell’ambito specifico delle attività attinenti ai beni
culturali.
Il Corso di Studio si propone di formare operatori nel campo dei beni archivistici, librari e storico-artistici, che potranno svolgere funzioni professionali di medio livello, coerenti con la
tipologia delle competenze acquisite, presso Istituzioni pubbliche (ad es. Archivi, Biblioteche,
Soprintendenze, Musei, Scuole) ed Enti locali ovvero aziende ed organizzazioni private operanti nel campo dei beni culturali.
Art. 7
INQUADRAMENTO E DURATA DEL CORSO DI STUDIO
La durata del Corso è triennale.
Art. 8
VALORE DEI CREDITI DIDATTICI (CFU)
Il piano di studio prevede l’acquisizione da parte dello studente di 180 Crediti formativi
Universitari (CFU), equamente divisi nei tre anni. Ogni CFU corrisponde a 25 ore di impegno
didattico, comprensive di lezioni, esercitazioni, seminari e di altre attività formative, nonché
dallo studio personale necessario per il superamento degli esami previsti dai piani di studio.
Per ciascun credito, la quota da riservare alle attività di insegnamento è pari al 30% delle atti-
77
REGOLAMENTO DIDATTICO
Accademico o ad horas per sopraggiunti motivi d’ urgenza, il Consiglio Didattico e sovrintende alle attività del Corso di Studio.
REGOLAMENTO DIDATTICO
vità; la quota da riservare allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale è il 70%.
ART. 9
ORDINAMENTO DIDATTICO
Ai fini della formazione dei curricula il Corso di Studio prevede le seguenti attività formative:
Attività formative di base (39 crediti) nei seguenti ambiti disciplinari:
• Discipline dell’ambiente e della natura
• Letteratura italiana
• Discipline storiche
Attività formative caratterizzanti (78 crediti) nei seguenti ambiti:
• Legislazione dei beni culturali
• Beni archivistici e librari
• Beni storico-artistici e archeologici
• Discipline fisiche
• Beni demoetnoantropologici
Attività formative affini o integrative (27 crediti) nei seguenti ambiti:
• Tecnologie dei beni culturali
• Civiltà antiche e medievali
Attività formative a scelta dello studente (9 crediti)
Attività per la prova finale e per la conoscenza della lingua straniera (15 crediti)
Altre attività formative (12 crediti): ulteriori conoscenze linguistiche, conoscenze e abilità
informatiche relative ai beni culturali, tirocini, stages etc.
In allegato al presente Regolamento è acclusa la Tabella delle Attività Formative indispensabili (Classe 13-Allegato A).
ART. 10
ISCRIZIONI
Titolo di ammissione è il possesso di un diploma di scuola superiore secondaria o di altro titolo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente.
ART. 11
VALORE DEI CREDITI FORMATIVI IN ENTRATA
Per gli studenti che provengono da altre Università o da altri Corsi di Studio, il Consiglio di Corso
di Studio stabilisce, caso per caso e a seconda degli esami superati e dei crediti già acquisiti e
convalidati, l’ anno al quale sono ammessi e l’ordine degli studi che devono seguire.
ART. 12
PIANO DI STUDIO
1) Il Corso di Studio si articola in tre curricula: Operatore d’archivio e di biblioteca, Operatore
culturale, Operatore museale.
Il piano di studio per il curriculum operatore d’archivio e di biblioteca è il seguente:
78
I ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ DI BASE
CFU
L-FIL-LET-10
M-STO/01
LETTERATURA ITALIANA
STORIA MEDIEVALE
ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI
GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA
ARCHIVISTICA
9
9
ARCHIVISTICA SPECIALE
ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE
CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI D’ARCHIVIO
CIVILTÀ BIZANTINA
9
M-GGR/02
M-STO/08
M-STO/08
CHIM/02
L-FIL-LET/07
CFU
scelti
CFU
acquisit
i
CFU
scelti
CFU
acquisit
i
CFU
scelti
CFU
acquisit
i
6
12
6
6
57
TOTALE CFU
II ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ DI BASE
CFU
ICAR/15
M-STO/02
ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
STORIA MODERNA
ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
DIPLOMATICA
PALEOGRAFIA LATINA
STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE
ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE
LETTERATURA LATINA
3
9
IUS-09
M-STO/09
M-STO/09
L-ART/01
L-FIL-LET/04
6
12
12
9
9
60
TOTALE CFU
III ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ DI BASE
CFU
M-STO/04
STORIA CONTEMPORANEA
ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI
FISICA APPLICATA
STORIA E TECNICA DEL RESTAURO
ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE
SCIENZE E TECNOLOGIE DEI MATERIALI POLIMERICI
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO
ABILITÀ INFORMATICHE
LINGUA INGLESE
ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE
DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9)
9
PROVA FINALE
9
63
FIS/07
L-ART-04
CHIM/05
6
6
6
6
6
6
9
TOTALE CFU
TOTALE
180
TIROCINI
Le domande di accesso al tirocinio vanno inoltrate dopo che lo studente ha acquisito 90 CFU.
79
REGOLAMENTO DIDATTICO
ART. 10
ISCRIZIONI
REGOLAMENTO DIDATTICO
Il piano di studio per il curriculum operatore culturale è il seguente:
I ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
CFU
L-FIL-LET-10
M-STO/01
LETTERATURA ITALIANA
STORIA MEDIEVALE
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE
LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE
CIVILTÀ BIZANTINA
CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
ABILITÀ INFORMATICHE
ATTIVITÀ FORMATIVE
LINGUA INGLESE
9
9
L-ART/01
IUS/09
L-FIL-LET/07
CHIM/02 o 05
CFU
scelti
CFU
acquisit
i
CFU
scelti
CFU
acquisit
i
CFU
scelti
CFU
acquisit
i
9
6
6
6
6
6
57
TOTALE CFU
II ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
CFU
M-STO/02
9
L-ART/02
M-STO/O8
STORIA MODERNA
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
STORIA DELL’ARTE MODERNA
STORIA DELL’URBANISTICA / STORIA DELL’ARCHITETTURA: FONDAMENTI
ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE
STORIA DELLA CRITICA D’ARTE
STORIA SOCIALE DELL’ARTE o
STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA
ARCHIVISTICA
L-FIL-LET/04
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE
LETTERATURA LATINA
L-ART/02
ICAR/18
L-ART/02
L-ART/04
9
6
9
6
9
6
9
63
TOTALE CFU
III ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
CFU
M-STO/04
ICAR/15
STORIA CONTEMPORANEA
ARTE DEI GIARDINI
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA
FISICA APPLICATA
GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO
ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE
DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9)
STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA O ALTRE DISCIPLINE
9
3
PROVA FINALE
9
60
L-ART/03
FIS/07
M-GGR/02
CHIM/02 o 05
6
6
6
6
6
9
TOTALE CFU
TOTALE
180
80
I ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
CFU
L-FIL-LET/10
M-STO/01
LETTERATURA ITALIANA
STORIA MEDIEVALE
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE
LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE
CIVILTÀ BIZANTINA
CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
ABILITÀ INFORMATICHE
ATTIVITÀ FORMATIVE
LINGUA INGLESE
9
9
L-ART/01
IUS/09
L-FIL-LET/07
CHIM/02 o 05
CFU
scelti
CFU
acquisit
i
CFU
scelti
CFU
acquisit
i
CFU
scelti
CFU
acquisit
i
9
6
6
6
6
6
57
TOTALE CFU
II ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
CFU
M-STO/02
STORIA MODERNA
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
STORIA DELL’ARTE MODERNA
STORIA DELL’ARTE MODERNA IN PUGLIA
9
STORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALE / STORIA DELL’ARCHITETTURA
MODERNA E CONTEMPORANEA
STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE
STORIA E TECNICA DEL RESTAURO
ARCHIVISTICA
MUSEOLOGIA
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE
LETTERATURA LATINA
6
L-ART/02
L-ART/02
ICAR/18
L-ART/04
L-ART/04
M-STO/08
L-ART/04
L-FIL-LET/04
9
6
6
6
6
6
9
63
TOTALE CFU
III ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
CFU
M-STO/04
ICAR/15
STORIA CONTEMPORANEA
ARTE DEI GIARDINI
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA
GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA
FISICA APPLICATA
CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
TIROCINI E ATTIVITA’ DI LABORATORIO
ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE
DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9)
STORIA DELL’ARTE DELL’ INDIA O STORIA DELL’URBANISTICA O ALTRE
DISCIPLINE
9
3
PROVA FINALE
9
60
L-ART/03
M-GGR/02
FIS/07
CHIM-02/05
6
6
6
6
6
9
TOTALE CFU
TOTALE
180
TIROCINI
Le domande di accesso al tirocinio vanno inoltrate dopo che lo studente ha acquisito 90 CFU.
81
REGOLAMENTO DIDATTICO
Il piano di studio per il curriculum operatore museale è il seguente:
REGOLAMENTO DIDATTICO
2) Lo studente predispone il proprio piano di studio al primo anno di corso ed ha la facoltà di
modificarlo in itinere, all’ inizio di ciascun anno, sino alla laurea. Il termine per la presentazione del piano di studio da parte dello studente, salvo diverse disposizioni, è il 30 novembre di ogni anno. Il termine per l’approvazione del piano di studio è fissata, salvo diverse
disposizioni, al 31 dicembre successivo.
ART. 13
TIPOLOGIE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE
1) La tipologia delle forme didattiche comprende lezioni, esercitazioni ed eventuali altre attività anche con sussidi audiovisivi e informatici. Nell’ ambito dell’ orario previsto dalla legge
per le attività didattiche, il titolare dell’insegnamento è tenuto a svolgere un numero di ore
di lezioni, eventualmente integrate da esercitazioni, proporzionato al numero di crediti
assegnato alla sua disciplina ed eventualmente concordato con gli altri docenti nell’ ambito di un insegnamento modulare. Alla preparazione degli studenti si può anche provvedere
a mezzo di lezioni propedeutiche o istituzionali che possono essere tenute nell’ ambito di
corsi e moduli da docenti o ricercatori confermati.
2) Il Consiglio stabilisce annualmente il calendario delle lezioni e degli esami, nonché la articolazione dei corsi, dei moduli didattici, dei seminari, delle esercitazioni e dei moduli disciplinari raggruppati in un unico esame.
ART. 14
LABORATORI
Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento o da
esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. Le attività si concludono con
prove di verifica pratiche, scritte e grafiche.
ART. 15
TIROCINI
Il Corso di Studio, ove necessario, organizza, in accordo con Enti pubblici e privati, gli stages
e i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti per le ‘‘Attività
formative’’. Nella stipula della convenzione l’ Ente o l’ impresa dovrà indicare un tutor interno di riferimento, responsabile dell’ attività formativa di ogni singolo studente affidatogli. Il
Consiglio del Corso a sua volta indicherà il tutor universitario referente per l’ Ente o l’ azienda.
ART. 16
ESAMI DI PROFITTO
Le prove di valutazione della preparazione degli studenti si svolgono individualmente per singole materie. Per gli insegnamenti modulari, la prova finale deve accertare il profitto dello studente in ciascun modulo. La verifica può avvenire in un unico momento o in più momenti successivi, anche in corso d’ anno. Il voto è espresso in trentesimi, per alcuni esami è previsto il
voto di semplice idoneità. Le modalità di verifica possono essere: un colloquio orale o la compilazione di un test scritto. Gli studenti dovranno prenotarsi, per ciascuno esame previsto per
ogni singolo appello, consegnando l’ apposito stampato. Lo ‘‘statino’’ deve essere compilato
dallo studente in ogni sua parte. Sarà cura di ciascun docente ritirare il foglio delle prenotazioni del proprio esame non prima di tre giorni dalla data fissata.
82
ART. 18
FREQUENZA DEI CORSI E STUDENTI LAVORATORI
Gli studenti sono tenuti a frequentare assiduamente e diligentemente i corsi di insegnamento,
ai quali sono iscritti, e le relative esercitazioni, secondo l’orario preordinato annualmente dal
Consiglio, in scansioni semestrali o annuali. Per ciò che concerne la frequenza si deve tuttavia
tener conto delle condizioni degli studenti lavoratori e delle norme vigenti per il diritto allo
studio.
ART. 19
COMPITI DIDATTICI DEI DOCENTI
Nell’ ambito dell’orario previsto per le attività didattiche, il titolare dell’ insegnamento è
tenuto a svolgere un numero di lezione pari al valore in CFU attribuito all’ insegnamento.
Ciascun docente o ricercatore deve tenere per ogni corso o modulo un registro nel quale annota di volta in volta, l’argomento svolto o la esercitazione tenuta, apponendovi la firma. Questo
registro deve essere disponibile ad ogni richiesta degli organi accademici e viene consegnato
alla Segreteria della Facoltà alla chiusura dei corsi.
Il docente ha il compito di presentare entro il 30 maggio di ciascun anno accademico il programma del corso che si propone di svolgere nell’ anno successivo, nonché il calendario di tutta
l’attività didattica e degli esami.
ART. 20
AUTOVALUTAZIONE
A conclusione di ogni anno accademico il Consiglio del corso di studio provvede alla verifica
dell’ attività svolta e degli obiettivi di coordinamento, di organizzazione e di efficacia didattica raggiunti.
Art. 21
ALLEGATI
È da considerarsi parte integrante del Regolamento la Tabella delle Attività Formative indispensabili (Classe 13-Allegato A).
83
REGOLAMENTO DIDATTICO
ART. 17
ESAMI FINALI
La prova finale di Laurea consiste nella discussione di un breve elaborato scritto su un argomento proposto dal candidato e concordato tra lo studente e un docente relativo ad una materia del Corso di Laurea. L’argomento su cui avverrà la discussione è comunicata dal relatore
almeno sei mesi prima della sessione di laurea. Il voto finale è espresso in centodecimi. Nell’
assegnare il voto di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candidato, della qualità dell’ elaborato, dell’ andamento della discussione e di ogni altro elemento
che possa concorrere alla valutazione. La proposta di lode deve essere unanimemente accolta
dalla commissione.
REGOLAMENTO DIDATTICO
SCIENZE
DEI BENI
ARCHIVISTICI,LIBRARI
LIBRARI
SCIENZE
DEI BENI
ARCHIVISTICI,
E MOBILI-ARTISTICI
E MOBILI-ARTISTICI
ATTIVITÀ FORMATIVE INDISPENSABILI
Attività formative
Ambiti disciplinari
Settori scientifico-disciplinari
Di base
ICAR/15 – ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
Discipline
dell’ambiente e della
natura
L-FIL-LET/10 – LETTERATURA ITALIANA
Letteratura italiana
CFU Tot.
CFU
M-STO/01 – STORIA MEDIEVALE
M-STO/02 – STORIA MODERNA
M-STO/04 – STORIA CONTEMPORANEA
dei beni IUS/09 – ISTITUZIONI DI DIRITTO
PUBBLICO
Discipline storiche
Caratterizzanti
Legislazione
culturali
Beni
archivistici
librari
e M-STO/08 – ARCHIVISTICA, BIBLIOGRAFIA E
BIBLIOTECONOMIA
M-STO/09 - PALEOGRAFIA
Beni storico-artistici e ICAR/18 – STORIA DELL’ARCHITETTURA
L-ART/01 - STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE
archeologici
L-ART/02 – STORIA DELL’ARTE MODERNA
L-ART/03 – STORIA DELL’ARTE
CONTEMPORANEA
L-ART/04 – MUSEOLOGIA E CRITICA
ARTISTICA E DEL RESTAURO
Affini o integrative
Beni
M-GGR/02 – GEOGRAFIA ECONOMICOdemoetnoantropologici POLITICA
e ambientali
Discipline fisiche
FIS/07 – FISICA APPLICATA (ai beni
culturali, ambientali, biologia e
medicina)
Tecnologie dei beni BIO/08 - ANTROPOLOGIA
CHIM/02 – CHIMICA FISICA
culturali
3-3
39
9-9
27-27
6-6
78
6-54
6-54
6-6
6-6
12-12 27
CHIM/05 - SCIENZA E TECNOLOGIA DEI
MATERIALI POLIMERICI
Civiltà
antiche
medievali
Attività formative
e L-FIL-LET/04 – LINGUA E LETTERATURA
LATINA
L-FIL-LET/07 – CIVILTÀ BIZANTINA
L-FIL-LET/08 – LETTERATURA LATINA
MEDIEVALE E UMANISTICA
Tipologie
CFU
TOT.
CFU
9
9
Prova finale
9
15
Lingua straniera
6
Abilità informatiche
6
Tirocinio
6
A scelta dello studente
Per la prova finale
e per la conoscenza
della lingua straniera
Altre (art. 10, comma
1, lettera f)
15-15
12
180
TOTALE
ART. 22
84
ART. 23
NORME FINALI E TRANSITORIE
Gli studenti immatricolati prima dell’ a. a. 2001/2002 conservano il diritto a conseguire il
diploma di laurea secondo i vecchi ordinamenti.
85
REGOLAMENTO DIDATTICO
ART. 22
MODIFICHE E AGGIORNAMENTI DEL REGOLAMENTO
Il Consiglio del Corso di Studio in Scienze dei Beni Archivistici, Librari e Mobili – Artistici, con
propria delibera, può provvedere alla modifica o all’ aggiornamento del presente Regolamento.
REGOLAMENTO DIDATTICO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE
FACOLTÀ DI BENI CULTURALI
CLASSE 5/S DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA
REGOLAMENTO DIDATTICO
LAUREA SPECIALISTICA IN
ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA
86
ART. 1 - FINALITÀ
1. Il Corso di Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia afferisce alla Classe 5/S
delle Lauree Specialistiche in Archivistica e Biblioteconomia.
2. Il Corso di Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia si svolge nella Facoltà di
Beni Culturali.
3. Il presente Regolamento, in armonia con il Regolamento didattico di Ateneo e con quello
della Facoltà di Beni Culturali, disciplina l’organizzazione didattica per quanto non definito dal predetto Regolamento.
ART. 2 – AMMISSIONE
1. Titolo di ammissione è il possesso di un diploma di Laurea Triennale delle Facoltà: Beni
Culturali, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature straniere, Scienze dell’ educazione,
Giurisprudenza o di altro titolo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente.
2. Per essere ammessi al Corso di Laurea Specialistica devono essere soddisfatti i seguenti
requisiti:
a. Possesso di almeno 120 crediti utilizzabili all’ interno delle attività formative previste dall’
Ordinamento del Corso di Laurea.
b. Gli studenti che provengono da altri Corsi di Laurea o da altri curricula dell’ Università di
Lecce o di altre Università potranno essere ammessi su delibera del Consiglio didattico che
valuterà i crediti acquisiti e determinerà gli eventuali debiti formativi.
ART. 3 – ISCRIZIONE
La data di scadenza per l’ iscrizione coincide con la conclusione della sessione straordinaria
dell’ Anno Accademico (30 aprile).
ART. 4 – ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
1. Il Corso di Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia è organizzato in un unico
curriculum della durata di due anni.
2. Le attività didattiche previste, l’elenco degli insegnamenti e la loro organizzazione in
moduli, nonché i relativi obiettivi formativi specifici, i crediti formativi universitari (CFU),
l’ articolazione degli anni di corso sono definiti nell’ Allegato 1 che forma parte integrante
del presente Regolamento.
3. Il Corso di Laurea adotta l’ ordinamento semestrale.
4. I programmi degli insegnamenti e quelli delle Altre attività formative nonché il calendario degli esami, vengono pubblicati annualmente dal Consiglio didattico.
ART. 5 – ACCERTAMENTI ED ESAMI
Le prove di valutazione della preparazione degli studenti si svolgono individualmente per singole materie. Per gli insegnamenti modulari, la prova finale deve accertare il profitto dello studente per ciascun modulo. La verifica può avvenire in un unico momento o in più momenti successivi, anche in corso d’ anno. Il voto è espresso in trentesimi. Le modalità di verifica possono essere: un colloquio orale o la compilazione di un test scritto. Gli studenti dovranno preno-
87
REGOLAMENTO DIDATTICO
TITOLO I
FINALITÀ E ORDINAMENTO DIDATTICO
REGOLAMENTO DIDATTICO
tarsi, per ciascuno esame previsto per ogni singolo appello, consegnando l’ apposito stampato. Lo ‘‘statino’’ deve essere compilato dallo studente in ogni sua parte. Sarà cura di ciascun
docente ritirare il foglio delle prenotazioni del proprio esame non prima di tre giorni dalla data
fissata.
ART. 6 – PROVA FINALE
La prova finale consiste nella discussione di una dissertazione scritta su un argomento proposto dal candidato e concordato tra lo studente e un docente relativo ad una materia del Corso
di Laurea. L’argomento su cui avverrà la discussione è comunicata dal relatore almeno sei mesi
prima della sessione di laurea. Il voto finale è espresso in centodecimi. Nell’ assegnare il voto
di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candidato, della qualità
dell’ elaborato, dell’ andamento della discussione e di ogni altro elemento che possa concorrere alla valutazione. La proposta di lode del correlatore deve essere unanimemente accolta
dalla commissione.
TITOLO II
NORME DI FUNZIONAMENTO
ART. 7 – OBBLIGHI DI FREQUENZA
Gli studenti sono tenuti a frequentare assiduamente e diligentemente i corsi di insegnamento
ai quali sono iscritti, e le relative esercitazioni, secondo l’orario preordinato annualmente. Per
gli studenti lavoratori si applicheranno le disposizioni del Regolamento didattico di Ateneo.
ART. 8 – PIANI DI STUDIO
Lo studente segue l’ Ordinamento didattico previsto dal presente Regolamento (All. 1) ed ha
facoltà di modificarlo all’ inizio di ciascun anno. Previo esame da parte della Commissione, i
piani di studio vengono approvati.
ART. 9 – VALUTAZIONE DEL CARICO DIDATTICO
Il Consiglio didattico, previo parere della Commissione Paritetica, valuta la congruenza tra crediti e obiettivi formativi per ogni attività.
TITOLO III
NORME FINALI E TRANSITORIE
ART. 10 – MODIFICHE AL REGOLAMENTO
Il Consiglio didattico, con propria delibera, può provvedere alla modifica o all’ aggiornamento
del presente Regolamento.
ART. 11 – ALLEGATI
1 - È da considerarsi parte integrante del Regolamento il presente Piano di Studio:
88
1 - È da considerarsi parte integrante del Regolamento il presente Piano di Studio:
I ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
CFU
L-FIL-LET-10
M-STO/01
STORIA ED ELABORAZIONE DIGITALE DEL MANOSCRITTO
METODOLOGIA E FONTI DELLA RICERCA STORICA CONTEMPORANEA
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
ARCHIVISTICA ECCLESIASTICA
ARCHIVISTICA SPECIALE
INFORMATICA APPLICATA AGLI ARCHIVI
6
12
M-STO/08
M-STO/08
M-STO/08
CFU
scelti
CFU
acquisit
i
CFU
scelti
CFU
acquisit
i
12
6
12
48
TOTALE CFU
II ANNO
S.S.D.
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
CFU
M-STO/08
M-STO/09
M-STO/09
BIBLIOLOGIA
DIPLOMATICA SPECIALE
ESEGESI DELLE FONTI ARCHIVISTICHE MEDIEVALI
ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE
DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9)
12
12
12
9
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO
PROVA FINALE
9
18
72
TOTALE CFU
2 - Il piano di studio prevede l’acquisizione da parte dello studente di 120 Crediti formativi
Universitari (CFU), equamente divisi nei due anni.
3 - La tipologia delle forme didattiche comprende lezioni, esercitazioni ed eventuali altre attività anche con sussidi audiovisivi e informatici. Alla preparazione degli studenti si può anche
provvedere a mezzo di lezioni propedeutiche o istituzionali che possono essere tenute nell’
ambito di corsi e moduli da docenti o ricercatori confermati.
4 - Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento
o da esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. Le attività si concludono con
prove di verifica pratiche, scritte, grafiche con valutazioni autonome.
5 - Il Corso di Studio organizza, in accordo con Enti pubblici e privati, gli stages e i tirocini più
opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti. Nella stipula della convenzione l’ Ente o l’ impresa dovrà indicare un tutor interno di riferimento, responsabile dell’ attività formativa di ogni singolo studente affidatogli. Il Consiglio del Corso a sua volta indicherà
il tutor universitario referente per l’ Ente o l’ azienda.
89
REGOLAMENTO DIDATTICO
ART. 11 – ALLEGATI
REGOLAMENTO DIDATTICO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE
FACOLTÀ DI BENI CULTURALI
CLASSE 95/S DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN STORIA DELL’ ARTE
REGOLAMENTO DIDATTICO
LAUREA SPECIALISTICA IN
STORIA DELL’ ARTE
90
ART. 1 - FINALITÀ
1. Il Corso di Laurea specialistica in Storia dell’ Arte afferisce alla Classe 95/S delle Lauree
Specialistiche in Storia dell’ Arte.
2. Il Corso di Laurea specialistica in Storia dell’ Arte si svolge nella Facoltà di Beni Culturali.
3. Il presente Regolamento, in armonia con il Regolamento didattico di Ateneo e con quello
della Facoltà di Beni Culturali, disciplina l’organizzazione didattica per quanto non definito dal predetto Regolamento.
ART. 2 – AMMISSIONE
1. Titolo di ammissione è il possesso di un diploma di Laurea Triennale delle Facoltà: Beni
Culturali, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature straniere, Architettura o di altro titolo
conseguito all’estero e riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente.
2. Per essere ammessi al Corso di Laurea Specialistica devono essere soddisfatti i seguenti
requisiti:
a. Possesso di almeno 120 crediti utilizzabili all’ interno delle attività formative previste dall’
Ordinamento del Corso di Laurea.
b. Gli studenti che provengono da altri Corsi di Laurea o da altri curricula dell’ Università di
Lecce o di altre Università potranno essere ammessi su delibera del Consiglio didattico che
valuterà i crediti acquisiti e determinerà gli eventuali debiti formativi.
ART. 3 – ISCRIZIONE
La data di scadenza per l’ iscrizione coincide con la conclusione della sessione straordinaria
dell’ Anno Accademico (30 aprile).
ART. 4 – ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
1. Il Corso di Laurea specialistica in Storia dell’ Arte è organizzato in due curricula della durata di due anni.
2. Le attività didattiche previste, l’elenco degli insegnamenti e la loro organizzazione in
moduli, nonché i relativi obiettivi formativi specifici, i crediti formativi universitari (CFU),
l’ articolazione degli anni di corso sono definiti nell’ Allegato 1 che forma parte integrante
del presente Regolamento.
3. Il Corso di Laurea adotta l’ordinamento semestrale.
4. I programmi degli insegnamenti e quelli delle Altre attività formative nonché il calendario degli esami, vengono pubblicati annualmente dal Consiglio didattico.
ART. 5 – ACCERTAMENTI ED ESAMI
Le prove di valutazione della preparazione degli studenti si svolgono individualmente per singole materie. Per gli insegnamenti modulari, la prova finale deve accertare il profitto dello studente per ciascun modulo. La verifica può avvenire in un unico momento o in più momenti successivi, anche in corso d’ anno. Il voto è espresso in trentesimi. Le modalità di verifica possono
essere: un colloquio orale o la compilazione di un test scritto. Gli studenti dovranno prenotarsi, per ciascuno esame previsto per ogni singolo appello, consegnando l’ apposito stampato. Lo
‘‘statino’’ deve essere compilato dallo studente in ogni sua parte. Sarà cura di ciascun docente
ritirare il foglio delle prenotazioni del proprio esame non prima di tre giorni dalla data fissata.
91
REGOLAMENTO DIDATTICO
TITOLO I
FINALITÀ E ORDINAMENTO DIDATTICO
REGOLAMENTO DIDATTICO
ART. 6 – PROVA FINALE
La prova finale consiste nella discussione di una dissertazione scritta su un argomento proposto dal candidato e concordato tra lo studente e un docente relativo ad una materia del Corso
di Laurea. L’argomento su cui avverrà la discussione è comunicata dal relatore almeno sei mesi
prima della sessione di laurea. Il voto finale è espresso in centodecimi. Nell’ assegnare il voto
di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candidato, della qualità
dell’ elaborato, dell’ andamento della discussione e di ogni altro elemento che possa concorrere alla valutazione. La proposta di lode del correlatore deve essere unanimemente accolta
dalla commissione.
TITOLO II
NORME DI FUNZIONAMENTO
ART. 7 – OBBLIGHI DI FREQUENZA
Gli studenti sono tenuti a frequentare assiduamente e diligentemente i corsi di insegnamento,
ai quali sono iscritti, e le relative esercitazioni, secondo l’orario preordinato annualmente. Per
gli studenti lavoratori si applicheranno le disposizioni del Regolamento didattico di Ateneo.
ART. 8 – PIANI DI STUDIO
Lo studente segue l’Ordinamento didattico previsto dal presente Regolamento (All. 1) ed ha
facoltà di modificarlo all’ inizio di ciascun anno. Previo esame da parte della Commissione, i
piani di studio vengono approvati.
ART. 9 – VALUTAZIONE DEL CARICO DIDATTICO
Il Consiglio didattico, previo parere della Commissione Paritetica, valuta la congruenza tra crediti e obiettivi formativi per ogni attività.
TITOLO III
NORME FINALI E TRANSITORIE
ART. 10 – MODIFICHE AL REGOLAMENTO
Il Consiglio didattico, con propria delibera, può provvedere alla modifica o all’ aggiornamento
del presente Regolamento.
ART. 11 – ALLEGATI
1 - È da considerarsi parte integrante del Regolamento il presente Piano di Studio:
92
PRIMO ANNO
S.S.D. ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE
L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA
M-STO/01 STORIA MEDIEVALE
M-STO/01 ESEGESI DELLE FONTI STORICHE
L-ART/04 2 discipline a scelta fra: MUSEOLOGIA /
STORIA DELLA CRITICA D’ARTE / STORIA
E TECNICA DEL RESTAURO
ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
L-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE
L-ART/01 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE
IUS/09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
ATTIVITA’ AFFINI E INTEGRATIVE
SPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
L-ART/07 STORIA DELLA MUSICA MEDIEVALE
FIS/07 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI
L-LIN/X LINGUA E TRADUZIONE (DIVERSA DALLA TRIENNALE)
ATTIVITA’ FORMATIVE DI SEDE
M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
CFU
4
6
5
6+6
3
6
3
6
3
3
6
9
Tot. 66
SECONDO ANNO
ATTIVITA’ CARATTERIZZANTI
L-OR/16 STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA
L-ART/01 2 discipline a scelta fra STORIA DELLA MINIATURA /
STORIA DELL’ARTE BIZANTINA / STORIA DELL’ ARTE MED. IN PUGLIA
L-ART/02 STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA
ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVE
MATERIA A SCELTA DELLO STUDENTE
L-ART/01 STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’ OREFICERIA /
STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA O ALTRE DISCIPLINE
PREFERIBILMENTE TRA QUELLE OPZIONALI
ALTRE (art.10, comma 1,lettera f)
PROVA FINALE
6
6+6
6
6
6
18
Tot. 54
93
REGOLAMENTO DIDATTICO
CURRICULUM MEDIEVALE
REGOLAMENTO DIDATTICO
CURRICULUM MODERNO-CONTEMPORANEO
PRIMO ANNO
S.S.D. ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE
L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA
M-STO/02 STORIA MODERNA
L-ART/04 2 a scelta fra MUSEOLOGIA / STORIA DELLA CRITICA D’ARTE /
STORIA E TECNICA DEL RESTAURO
ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
L-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE
L-ART/02 STORIA DELL’ ARTE MODERNA
IUS/09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
ATTIVITA’ AFFINI E INTEGRATIVE
SPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
L-ART/07 STORIA DELLA MUSICA MODERNA E CONTEMPORANEA
FIS/07 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI
L-LIN/X LINGUA E TRADUZIONE (DIVERSA DALLA TRIENNALE)
ATTIVITA’ FORMATIVE DI SEDE
M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
SECONDO ANNO
ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE
M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA
ATTIVITA’ CARATTERIZZANTI
L-ART/02 STORIA DELL’ARTE MODERNA IN PUGLIA
L-ART/02 1 a scelta fra ISTITUZIONI DI STORIA DELL ‘ARTE /
STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA
L-ART/03 STORIA DELL’ ARTE CONTEMPORANEA
ICAR/18 STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA
ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVE
MATERIA A SCELTA DELLO STUDENTE
L-ART/02 STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’ OREFICERIA /
STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA / STORIA DELL’ ARTE DELL’ INDIA
O ALTRE DISCIPLINE PREFERIBILMENTE TRA LE OPZIONALI
ALTRE (art.10, comma 1,lettera f)
PROVA FINALE
CFU
4
6
6+6
3
6
3
6
3
3
6
9
Tot. 61
5
6
6
6
6
6
6
18
Tot. 59
2 - Il piano di studio prevede l’ acquisizione da parte dello studente di 120 Crediti formativi
Universitari (CFU), equamente divisi nei due anni.
3 - La tipologia delle forme didattiche comprende lezioni, esercitazioni ed eventuali altre attività anche con sussidi audiovisivi e informatici. Alla preparazione degli studenti si può anche
provvedere a mezzo di lezioni propedeutiche o istituzionali che possono essere tenute nell’
ambito di corsi e moduli da docenti o ricercatori confermati.
94
5 - Il Corso di Studio organizza, in accordo con Enti pubblici e privati, gli stages e i tirocini più
opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti. Nella stipula della convenzione l’ Ente o l’ impresa dovrà indicare un tutor interno di riferimento, responsabile dell’ attività formativa di ogni singolo studente affidatogli. Il Consiglio del Corso a sua volta indicherà
il tutor universitario referente per l’ Ente o l’ azienda.
.
95
REGOLAMENTO DIDATTICO
4 - Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento
o da esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. Le attività si concludono con
prove di verifica pratiche, scritte, grafiche con valutazioni autonome.
REGOLAMENTO DIDATTICO
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN MUSICOLOGIA E BENI MUSICALI
(CLASSE 51/S)
REGOLAMENTO DIDATTICO
Istituzione e durata
1. È istituito presso la Facoltà di Beni Culturali il Corso di Laurea specialistica denominato
Laurea in Musicologia e beni musicali
2. Il Corso di Laurea afferisce alla classe 51/S delle Lauree specialistiche in Musicologia e beni
musicali, così come determinato dal D.M. 28 Novembre 2000.
3. Il Corso richiede 120 CFU e prevede una durata di due anni.
Obiettivi formativi e finalità
1. Il Corso di Laurea specialistica si propone di formare specialisti del settore musicale in
grado di operare con funzioni direttive di elevata responsabilità in ambiti quali: enti preposti alla conservazione e valorizzazione dei beni musicali, nonché aziende pubbliche e private operanti nel medesimo settore; sezioni musicali di archivi e biblioteche, audioteche,
videoteche, soprintendenze speciali, teatri; organismi e unità di studio preposti alla valorizzazione dei beni e delle attività musicali e della diffusione della conoscenza di questo
patrimonio anche mediante le nuove tecnologie.
2. I laureati nel corso di laurea specialistica dovranno:
- possedere una approfondita conoscenza nel settore dei beni musicali (biblioteconomia
musicale, organologia, discografia e videografia musicale);
- acquisire competenze linguistiche e storiche nonché in quelle scientifiche applicate alla
conservazione dei beni musicali;
- essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici negli ambiti specifici della
conservazione, restauro e valorizzazione dei beni musicali;
- possedere adeguate conoscenze relative alla legislazione nel settore dei beni culturali;
- essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell’Unione Europea diversa dall’italiano, con riferimento anche al lessico musicale, musicologico e organologico.
3. Il 70% dell’impegno orario complessivo richiesto agli studenti è riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale.
Quadro generale delle attività formative
1. Ai fini della formulazione dei curricula il Corso di Studio prevede le seguenti attività formative:
Attività formative di base nei seguenti ambiti disciplinari:
- Lingue e letterature moderne
- Discipline filologiche e letterarie
- Discipline filosofiche e della comunicazione
Attività formative caratterizzanti nei seguenti ambiti disciplinari:
- Discipline musicologiche
- Discipline delle arti e dello spettacolo
- Discipline scientifiche applicate
Attività formative affini o integrative nei seguenti ambiti disciplinari:
96
Attività formative a scelta dello studente.
Attività formative per la prova finale.
Altre attività formative: ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche, tirocini stages,
ecc.
Le attività formative di base concorrono all’acquisizione dei crediti con un numero minimo di
48 crediti, quelle caratterizzanti con un numero minimo di 60 crediti, quelle affini e integrative con 30 crediti, quelle a scelta dello studente con 15 crediti e le altre (art. 10, comma 1,
lettera f), con 15 crediti.
Alla prova finale sono riservati un minimo di 30 crediti. Per i 102 crediti rimanenti necessari al
conseguimento della Laurea, il Regolamento Didattico determina gli ambiti disciplinari finalizzati alla formazione specifica prevista dagli obiettivi formativi.
2. Tutte le attività sono determinate dal Consiglio del Corso di Studio, fatte salve quelle a scelta dello studente.
Ammissione e titoli
Sono ammessi a frequentare il corso di Laurea specialistica in Musicologia e beni culturali i laureati, con titolo di I livello, in Beni musicali, classe 13 delle Lauree in Scienze dei Beni
Culturali, o altra laurea della stessa classe, o equiparabile, così come stabilito dal Regolamento
didattico del Corso di Studio di laurea specialistica.
Il Diploma conseguito presso un Conservatorio di musica, unito ad un Diploma di maturità costituisce titolo di ammissione. All’atto dell’iscrizione è possibile presentare una richiesta di riconoscimento dei titoli ed esami precedentemente sostenuti purché certificati e corredati da
indicazioni relative alla durata dell’attività, alla data e al voto del conseguimento del titolo.
La verifica dell’adeguatezza della personale preparazione ai fini dell’ammissione al corso
avverrà secondo le modalità fissate dal Regolamento didattico di Ateneo. Qualora tale verifica accerti eventuali debiti formativi, lo studente è tenuto a recuperare tali debiti prima di
sostenere prove d’esame del nuovo corso. Di norma non sono sottoposti a verifica i laureati di
I livello del corso di Laurea in Beni musicali della Facoltà di Beni Culturali dell’Università di
Lecce.
Per conseguire il titolo di laureato in Musicologia e beni musicali, lo studente deve aver acquisito 300 crediti formativi universitari, rispettando quanto previsto nel presente Ordinamento,
gli eventuali vincoli previsti dal Regolamento Didattico e considerando i 180 crediti acquisiti
per la Laurea di I livello.
Valutazione e prova finale
La valutazione delle attività formative avviene sulla base delle prove scritte e/o orali, la cui
tipologia è stabilita dal docente responsabile della singola attività.
La valutazione è espressa in trentesimi, con eventuale lode. I crediti relativi a ogni attività formativa si intendono acquisiti se la valutazione non è inferiore a 18 trentesimi.
La prova finale consiste nella discussione, presso una Commissione formata a norma del
Regolamento didattico di Facoltà, di un elaborato di assoluta originalità che serva a comprovare il possesso delle competenze scientifiche e metodologiche previste dagli obiettivi forma-
97
REGOLAMENTO DIDATTICO
- Discipline storiche
- Discipline gestionali applicate allo spettacolo musicale
REGOLAMENTO DIDATTICO
tivi assegnati al Corso di Laurea.
L’elaborato proposto per la prova finale si riferisce sempre ad un’esperienza di ricerca durante la quale lo studente riceve assistenza da un professore che relazionerà in sede d’esame e
che è chiamato a esprimere un giudizio sulla prova.
Il voto di Laurea è espresso in centodecimi, con eventuale lode, e tiene conto dell’esito della
prova finale, del percorso complessivo dello studente, della preparazione e della maturità
scientifica raggiunta.
Frequenza
La frequenza delle lezioni, delle attività di tirocinio, di laboratorio e di stage è obbligatoria.
Il Consiglio del Corso di studio propone, anno per anno, forme di speciale assistenza per gli studenti lavoratori che possono essere esonerati dalla frequenza delle lezioni.
Recuperi
Il Consiglio del corso di Laurea specialistica può promuovere attività di recupero per gli studenti in debito formativo con riferimento alla laurea posseduta; tali attività non consentono il
conseguimento di crediti.
Riconoscimento dei crediti
Il riconoscimento dei crediti è stabilito dal Consiglio idattico, che non può comunque violare il
rispetto dei crediti riservati alle attività formative riconosciute indispensabili dal presente
Ordinamento e deve rispettare la puntuale verifica della possibilità di raggiungere gli obiettivi qualificanti del Corso di Laurea. Il riconoscimento dei crediti avviene su esplicita istanza
dello studente.
Prosecuzione degli studi
Il titolo finale conseguito a conclusione del Corso di Laurea specialistica in Musicologia e beni
musicali costituisce titolo di ammissione ai Dottorati di ricerca, Masters e Corsi di specializzazione post-laurea.
98
I ANNO (60CFU)
S.S.D.
L-FIL-LET/10
L-LIN/12
SPS/08
L-ART/07
L-ART/07
L-ART/07
L-ART/08
L-ART/07
IUS/10
CFU
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
LETTERATURA ITALIANA
LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA INGLESE
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
RICERCA MUSICOLOGICA: ANTICHITA’ CLASSICA
RICERCA MUSICOLOGICA: MEDIEOEVO E RINASCIMENTO
RICERCA MUSICOLOGICA: ETÀ MODERNA E CONTEMPORANEA
CIVILTÀ MUSICALE AFRO-AMERICANA
ACUSTICA APPLICATA
ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE
LEGISLAZIONE DELLO SPETTACOLO
6
9
6
6
6
6
6
6
3
ATTIVITÀ A SCELTA DELLO STUDENTE
6
A SCELTA DELLO STUDENTE
II ANNO (60 CFU)
S.S.D.
L-LIN/04
L-ART/07
L-ART/07
CHIM/12
FIS/07
L-ART/04
CFU
ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE
LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA FRANCESE
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
STORIA E CRITICA DEL TESTO MUSICALE
PALEOGRAFIA MUSICALE
CHIMICA DELL’AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI
FISICA APPLICATA
MUSEOLOGIA
6
9
9
6
3
6
PROVA FINALE
21
DISSERTAZIONE SCRITTA
AttivitàAttività
formative
a scelta
dello
formative
a scelta
dellostudente
studente
Lo studente potrà scegliere discipline o attività, corrispondenti ai settori scientifico-disciplinaLo studente potrà scegliere discipline o attività, corrispondenti ai settori scientifico-disciplinari
ri indicati
nell’ordinamento dei Corsi di Studio in Beni Musicali (classe 13) o in Musicologia e
indicati nell'ordinamento dei Corsi di Studio in Beni Musicali (classe 13) o in Musicologia e Beni
Beni musicali
attivate
durante
accademico
corsola presso
di
musicali(classe
(classe 51/S),
51/S), attivate
durante
l'annol’anno
accademico
in corso in
presso
Facoltà la
di Facoltà
Beni
Beni Culturali.
Culturali.
99
REGOLAMENTO DIDATTICO
Insegnamenti
Insegnamenti
PIANI DI STUDIO
DA CONSEGNARSI ENTRO IL
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE
FACOLTÀ DI BENI CULTURALI
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI ARCHITETTONICI,
ARCHEOLOGICI E DELL’AMBIENTE
A.A. 2006/2007 – ORDINAMENTO A.A. 2006/2007
AL MAGNIFICO RETTORE
Il sottoscritto
Matr. __________________
Cognome e Nome
_____________________________________________________________________________
Comune di nascita__________________________________________ data di nascita
(gg/mm/aa)____ /____/____
Comune di
residenza____________________________indirizzo___________________________tel._____
Iscritto per l’a.a.200__/200__ al __ anno di corso,
chiede di essere autorizzato a seguire il piano di studio di seguito indicato.
AVVERTENZE – La formulazione del presente piano di studio implica la conoscenza del D.M. n. 509/1999 e delle relative norme di applicazione.
Lo studente deve indicare nel presente modulo gli insegnamenti/discipline che caratterizzano il proprio piano di studi e si assume la piena
responsabilità delle dichiarazioni effettuate nel piano di studi.
Eventuali dichiarazioni non rispondenti a verità comportano l’annullamento del piano.
Lecce, li________________________
FIRMA DELLO STUDENTE
___________________________
RISERVATO AL CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA
Il piano è interamente approvato?
Si
No
Note: ___________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
Tutorato:
________________________________________________________________________________
IL PRESIDENTE DEL CORSO DI
STUDIO
__________________________________
Lecce, li __________________________
accettazione
Per
al piano di studio approvato dal Consiglio di Corso di Studio
rinunzia
FIRMA DELLO STUDENTE
___________________________
Lecce, li _____________________________
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE
FACOLTÀ DI BENI CULTURALI
Cedola comprovante l’avvenuta presentazione del piano di studi per l’a.a. 200…/200…
Da parte dello studente ____________________________________________ matricola ________________________
Comune di nascita _________________________________________ data di nascita ___________________________
Lecce, li _______________________
TIMBRO
100
Il segretario
_____________________________
Di base
(Totale CFU 9)
Caratterizzanti
Insegnamenti/discipline
Ambito
disciplinare
Settori
scientifico/disciplinari
Discipline
dell’ambiente e
della natura
Discipline storiche
BIO/02 – Botanica sistematica
- Paleobotanica:
bioarcheologia
3
L-ANT/02 - Storia greca
- Storia greca
6
- Antichità greche*
6
L-FIL-LET/01 - Civiltà egee
- Archeologia e antichità
egee*
6
L-ANT/01 – Preistoria e
protostoria
- Paletnologia
9
- Preistoria del Vicino
Oriente
- Protostoria europea
9
L-ANT/07 – Archeologia
classica
- Archeologia e storia
dell'arte greca
Beni storicoartistici e
archeologici
(Totale CFU 27)
CFU per
materia.
CFU
acquisiti
9
9
-Archeologia della Magna
Grecia
L-ANT/10 – Metodologie della
ricerca archeologica
CFU
scelti
9
- Metodologia e tecnica
della ricerca
archeologica
9
9
L-OR/02 – Egittologia e civiltà
copta
Affini o
integrative
(Totale CFU 15)
TOTALE CFU 51
Civiltà antiche
- Archeozoologia
- Egittologia
9
L-OR/05 – Archeologia e storia
dell'arte del Vicino
Oriente antico
- Archeologia e storia
dell'arte del Vicino Oriente
antico
9
L-FIL-LET/02 – Lingua e
letteratura greca
BIO/08- Antropologia
- Letteratura greca
9
- Antropologia
6
Tecnologie dei
beni
culturali
(Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori.)
+ 9 CFU da acquisire con: _________________________________________________
- Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutteCFU
discipline
_______contrassegnate
CFU Acquisiti da *)
_______________________________________CFU
CFU_______
_______ CFUCFU
Acquisiti
_________________________________________________
Acquisiti
____________________________________________ CFU _______
CFU Acquisiti
+ 9 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutte discipline contrassegnate da *)
- Altre attività formative
- Altre attività formative
- Laboratorio di Paletnologia e Protostoria
- Laboratorio di Paletnologia
e Protostoria
- Laboratorio
di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia
- Laboratorio di Archeologia classica
- Laboratorio di Archeologia classica
1
1
2
(indicare i lab. scelti con relativi CFU)
- Laboratorio di Informatica
- Laboratorio di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia
- Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo
(indicare i lab. scelti con relativi CFU)
- Laboratorio di Informatica
- Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo
101
2
3
3
CFU Acquisiti
CFU Acquisiti
PIANI DI STUDIO
I ANNO
Attività
formative
PIANI DI STUDIO
II ANNO
Attività
formative
Di base
(Totale CFU 9)
Ambito
disciplinare
Settori scientifico/disciplinari
Letteratura
L-FIL-LET /10 – Letteratura
italiana
italiana
Discipline storiche L-ANT/03 - Storia romana
(Totale CFU
30)
Affini o
integrative
CFU per
materia.
- Letteratura italiana
3
- Storia romana
6
-Civiltà antiche dell’Italia
meridionale*
6
- Etruscologia*
6
L-ANT/04 – Numismatica
- Numismatica greca e romana
9
L-ANT/07 – Archeologia classica
-Archeologia e storia dell'arte
romana
9
L-ANT/09 – Topografia antica
- Topografia antica
9
- Aerotopografia archeologica
9
-Rilievo ed analisi tecnica dei
monumenti antichi
9
- Urbanistica del mondo classico
9
L-ART/04 – Museologia e critica
artistica e del restauro
Museologia
9
Beni
demoetnoantropo
lo-gici e
ambientali
M-GGR/01 – Geografia
- Geografia
3
Civiltà antiche
L-FIL-LET/04 – Lingua e
letteratura latina
- Letteratura latina
6
- Scienza dei materiali
6
L-ANT/06 Etruscologia e
antichità italiche
Caratterizzanti
Insegnamenti/discipline
Beni storicoartistici e
archeologici
CFU
scelti
CFU
acquisti
Tecnologie dei
CHIM/02 – Chimica fisica
(Totale CFU
beni culturali
12)
TOTALE CFU 51 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori.)
_ ___________________________________________________
______discipline
Acquisiti contrassegnate da *)
+ 9 CFU da acquisire con:
- Attività formative a scelta (da scegliere fraCFU
le tutte
_ ___________________________________________________ CFU ______ Acquisiti
_______________________________________ CFU _______
CFU Acquisiti
- Altre attività formative
3
CFU Acquisiti
____________________________________________1 CFU2 _______
CFU Acquisiti
+ 9 CFU da acquisire con:
- Attività formative a scelta (da scegliere fra tutte le discipline contrassegnate da *)
- Laboratorio di Paletnologia e Protostoria
- Laboratorio di Archeologia classica
- Altre attività formative
- Laboratorio di
- Laboratori di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia
(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)
Paletnologia
e Protostoria
- Laboratorio
di Numismatica
- Laboratori
di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia
- Laboratorio di Archeologia
classica
1
- Laboratorio di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia
- Laboratorio di Informatica
(sottolineare
iScavi
lab.archeologici
scelti con
relativi
CFU) topografiche, Attività di rilievo
didattici,
Ricognizioni
- Laboratorio di Numismatica
- Tirocini,Urbanistica,
Stages, Musei, ecc.
- Laboratori di Topografia,
Rilievo e Aerotopografia
(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)
- Laboratorio di Informatica
- Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo
- Tirocini, Stages, Musei, ecc.
(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)
102
2
3
CFU Acquisiti
Di base
Ambito disciplinare
Discipline storiche
Insegnamenti/discipline
Settori
scientifico/disciplinari
M-STO/01 - Storia medievale
CFU per
materia.
- Storia medievale
6
- Antichità ed istituzioni medievali*
6
- Esegesi delle fonti storiche
medievali*
6
CFU
scelti
CFU
Acquisit
i
(Totale CFU 6)
Caratterizzanti
(Totale CFU 30)
Legislazione e Diritto
comparato dei beni
culturali
Discipline geologiche
ingegneristiche e
architettoniche
IUS/09 – Istituzioni di diritto
pubblico
ICAR/18 – Storia
dell’architettura
GEO/11- Geofisica applicata
- Storia del restauro
architettonico**
- Geofisica archeologica**
9
9
Beni archivistici e
librari
M-STO/09 – Paleografia
- Paleografia latina**
9
Beni storico-artistici e
archeologici
L-ANT/08 – Archeologia
cristiana e medievale
L-ART/01 - Storia dell'arte
medievale
- Archeologia medievale
9
- Storia dell’arte medievale
9
- Storia e tecnica del restauro
9
- Archeometria**
9
- Chimica per i Beni Culturali**
9
L-ART/04 – Museologia e
critica artistica e del
restauro
Tecnologie dei beni
FIS/07 – Fisica applicata (a
culturali
Beni Culturali, Ambientali,
Biologia e Medicina)
Discipline chimiche
CHIM/12 – Chimica
dell’ambiente e dei beni
culturali
TOTALE CFU 36 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori).
-
Legislazione dei Beni
Culturali
3
Un insegnamento, fra quelli contrassegnati da **, va obbligatoriamente scelto.
Un
insegnamento,
fra quelli
contrassegnati
va obbligatoriamente
scelto.
+ 12
CFU da acquisire con:
- Attività
formative a sceltada
(da**,
scegliere
fra tutte le discipline contrassegnate
da *)
___________________________________________________ CFU ______
___________________________________________________ CFU ______
CFU Acquisiti
CFU Acquisiti
+ 12 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra tutte le discipline contrassegnate da *)
________________________________ CFU ______
CFU Acquisiti
- Altre attività formative
2 ______
3
CFU Acquisiti
____________________________________1 CFU
CFU Acquisiti
- Laboratorio di Paletnologia e Protostoria
- Altre attività formative
- Laboratorio di Archeologia classica
- Laboratori di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia
(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)
- Laboratorio
di Numismatica
Paletnologia
e Protostoria
- Laboratorio di
- Laboratori
di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia
- Laboratorio di Archeologia
classica
(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)
- Laboratori di Antropologia,
Paleobotanica
e Archeozoologia
- Laboratorio di Archeologia medievale
(sottolineare- Laboratorio
i lab. scelti
con relativi CFU)
di Informatica
- Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo
- Laboratorio di Numismatica
- Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia
- Tirocini, Stages, Musei, ecc.
(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)
- Laboratorio di Archeologia medievale
+ 12 CFU da acquisire con:
- Lingue straniere
- Laboratorio
Informatica
Prova di
finale
- Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo
- Tirocini, Stages, Musei, ecc.
+ 12 CFU da acquisire con: - Lingue straniere
Prova finale
103
1
2
3
CFU Acquisiti
PIANI DI STUDIO
III ANNO
Attività
formative
PIANI DI STUDIO
Altre attività formative a scelta dello studente
(12 CFU da raggiungere tra le discipline contrassegnate da *)
Altre attività formative (18 CFU da raggiungere nel corso del triennio)
Laboratori di archeologia
(la frequenza è vincolata a quella dei corrispettivi insegnamenti): min. 6 – max. 8 CFU:
Laboratori sui manufatti
Laboratorio di Paletnologia e Protostoria
“
di Archeologia classica
“
di Archeologia medievale
“
di Numismatica
Laboratori sui reperti bioarcheologici Laboratori di Antropologia, Paleobotanica,
Archeozoologia
Laboratori sui dati territoriali
Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e
Aerotopografia
Laboratori di Informatica:
max. 3 CFU
max. 3 CFU
max. 2 CFU
max 1 CFU
max. 3 CFU
max. 4 CFU
min. 3 – max. 6 CFU
Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche: min. 5 – max. 9 CFU
Tirocini, Stages, Musei, ecc.: min. 2 – max. 4 CFU
Altre Attività formative
Laboratori di Archeologia
Laboratorio di Informatica applicata all’archeologia
Attivazioni previste per l’a.a. 2006-2007
Laboratorio di Paletnologia e Preistoria (1 CFU)
Prof.ssa Elettra Ingravallo
Esercitazioni sulla ceramica preistorica e industria litica.
Laboratorio di Archeologia classica (3 CFU)
Prof. Francesco D’Andria; Dr.ssa Valeria Melissano
L’attività comprende l’illustrazione delle modalità di classificazione preliminare dei reperti; la presentazione delle categorie di manufatti provenienti dagli scavi nel Salento; operazioni di lavaggio, siglatura e ricomposizione degli oggetti; la schedatura dei materiali; lo studio delle tipologie vascolari.
Laboratorio di Archeologia medievale (2 CFU)
Prof. Paul Arthur
Esercitazioni sui materiali rinvenuti durante le campagne di scavo in siti di età medievale ubicati nel terri-
104
Laboratorio di Antropologia (1 CFU)
Prof. Francesco Fabbri
Esercitazioni su materiale antropologico.
Laboratorio di Archeobotanica (1 CFU)
Prof. Girolamo Fiorentino
Esercitazioni di flottazione, selezione e riconoscimento di materiali archeobotanici da diversi contesti.
Laboratorio di Archeozoologia (1 CFU)
Prof. Jacopo De Grossi Mazzorin
Esercitazioni su resti faunistici provenienti da diversi scavi archeologici. Nel corso delle esercitazioni verranno impartite le nozioni principali per la determinazione dell’elemento anatomico, la determinazione
della specie, del sesso e dell’età di morte, e sulle principali applicazioni dell’osteometria.
Laboratorio di Numismatica (1 CFU)
Prof. Aldo Siciliano
L’attività del laboratorio comprende l’illustrazione delle nozioni base di restauro, fotografia, classificazione di monete, elementi di museotecnica, in modo che gli studenti possano, attraverso esercitazioni pratiche sul materiale numismatico, ricostruire le fasi successive che il reperto monetale deve attraversare dal
momento del suo recupero sino alla sua musealizzazione.
Laboratorio di Rilievo e analisi tecnica (1 CFU)
Prof.ssa Carla Maria Amici
Esercitazioni sull’uso di sistemi CAD per l’elaborazione di modelli virtuali di edifici.
Laboratorio di Aerotopografia (1 CFU)
Prof. Giuseppe Ceraudo
In una prima fase sono previste esercitazioni pratiche di lettura stereoscopica di foto aeree verticali e di
familiarizzazione con elementari procedimenti per il calcolo della scala dei fotogrammi. Nella seconda fase,
più avanzata, è prevista la scansione di foto aeree, la georeferenziazione delle stesse, la restituzione grafica delle tracce archeologiche eventualmente individuate e il loro inserimento nei Progetti di cartografia
archeologica all’interno del Sistema Informativo Territoriale del Laboratorio di Topografia Antica e
Fotogrammetria (LABTAF).
Laboratorio di Topografia antica (1 CFU)
Prof. Marcello Guaitoli
L’attività è finalizzata alla cartografia archeologica, alla analisi topografica del territorio mediante ricognizione integrale, alla gestione informatica dei dati del territorio e alla organizzazione, gestione e implementazione di Sistemi Informativi Territoriali dedicati al patrimonio dei beni culturali.
Laboratorio di Urbanistica del mondo classico (1 CFU)
Prof.ssa Liliana Giardino
L’attività didattica è finalizzata alla conoscenza e utilizzazione degli strumenti cartografici necessari per
l’impostazione e la realizzazione di una ricerca sull’assetto urbanistico di un centro antico.
Laboratorio di Archeologia moderna (1 CFU)
Prof. Paolo Gull
Nelle attività che si svolgono nel laboratorio di archeologia moderna o postmedievale, di recentissima isti-
105
PIANI DI STUDIO
torio salentino (Apigliano, Martano, Quattro Macine, Giuggianello e altri). Durante le esercitazioni è previsto un lavoro di lavaggio, siglatura e dvisione dei materiali ceramici. Al lavoro sui materiali sarà affiancata
una prima lettura dei dati riguardanti il censimento delle evidenze di età medievale in Terra d’Otranto con
dimostrazione delle funzioni GIS e Autocad applicate all’archeologia medievale.
PIANI DI STUDIO
tuzione, gli studenti possono familiarizzarsi con i materiali ceramici e con altri aspetti della cultura materiale di età moderna. Il lavoro, condotto sui reperti dei principali scavi urbani, prevede lo svolgimento di
tutte le fasi operative, dal lavaggio alla classificazione, ed è affiancato da brevi lezioni teoriche sugli aspetti metodologici e sulle principali questioni cronologiche, tipologiche e tecnologiche poste dal materiale
archeologico.
Laboratorio di Informatica applicata all’archeologia (3 CFU)
Prof.ssa Grazia Semeraro
L’attività didattica prevede cicli di esercitazioni sui seguenti argomenti:
1) Nozioni di base; conoscenza dei sistemi operativi.
2) I databases di tipo relazionale: esempio di progettazione e implementazione di una banca dati per la
catalogazione dei dati archeologici.
3) I sistemi GIS: conoscenza delle principali caratteristiche e funzioni. Esercitazioni su acquisizione dati,
georeferenziazione, elaborazione dati ed analisi spaziali.
106
La Scuola ha iniziato la sua attività nell’Anno Accademico 1980/81 e finora si sono avvicendati tre direttori: i proff. Cosimo Damiano Fonseca, Dinu Adamesteanu e Francesco D’Andria.
La Scuola è stata istituita con il duplice scopo di approfondire la preparazione tecnico-pratica
degli allievi nel campo delle discipline archeologiche e di fornire le competenze professionali
finalizzate alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico. Ha una
durata triennale e rilascia il diploma di Specializzazione in Archeologia.
Sono attivati due indirizzi di specializzazione: a) Archeologia classica; b) Archeologia medievale. Lo statuto prevede 30 posti per ciascun anno di corso (18 per l’indirizzo classico; 12 per
l’indirizzo medievale).
Diverse sono le università di provenienza degli allievi: Torino, Milano, Padova, Roma, Salerno,
Messina, Catania, Palermo; sono iscritti anche studenti stranieri provenienti dall’Albania,
Turchia, Belgio, Spagna, Grecia.
A partire dall’anno accademico 1987/88 sono state assegnate a studenti della Scuola 28 borse
di studio biennali e triennali.
All’attuazione delle attività didattiche provvedono la Facoltà di Beni Culturali e il
Dipartimento di Beni Culturali.
Sede «Ex Inapli», via Birago 64;
Direttore: Prof. Francesco D’Andria;
Telefono: 0832-295519; 0832-307053.
Biblioteca del Dipartimento di Beni Culturali
Gli allievi della Scuola di Specializzazione possono avere libero accesso alle biblioteche presenti nell’Ateneo Salentino. Di particolare interesse è la biblioteca del Dipartimento di Beni
culturali che dispone di un patrimonio di circa 25.000 monografie e di 500 abbonamenti correnti a riviste. La biblioteca è aperta a studenti e docenti del dipartimento o di altre strutture italiane ed estere, purché vengano preventivamente autorizzati e partecipino a specifici
progetti di ricerca.
Gli utenti sono tenuti a lasciare i propri dati anagrafici, per il rilascio di una tessera personale, rinnovabile in base alle esigenze di studio. Gli utenti possono direttamente accedere ai
libri, in quanto la biblioteca è organizzata con scaffalatura aperta e la collocazione è concepita in base ad aree tematiche, che rispecchiano i diversi ambiti disciplinari. Oltre l’aggiornamento del catalogo cartaceo autore-titolo, la biblioteca partecipa al catalogo unico d’ateneo,
accessibile attraverso Internet, all’indirizzo siba2.unile.it Document delivery e reference. Il
servizio di fotocopia viene effettuato esclusivamente all’interno.previa autorizzazione del
bibliotecario per la salvaguardia dei libri e nel rispetto della legge sul copyright. All’ingresso
della stessa biblioteca è a disposizione una macchina fotocopiatrice self-service, che funziona
con apposite schede magnetiche. In sala consultazione é collocato un terminale che consente
l’accesso ad Internet e, di conseguenza, ad opac di altre biblioteche e a banche dati, per ricerche bibliografiche.
Orari: lunedì-venerdì: 8.30 - 18.45; sabato: 8.30-13.00.
107
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN
ARCHEOLOGIA CLASSICA E MEDIEVALE - “Dinu Adamesteanu”
MASTER UNIVERSITARIO
MASTER di II° LIVELLO in:
ARCHITETTURA E STORIA DEL PAESAGGIO
Metodologie e strumenti per la conoscenza, conservazione, progettazione e gestione dei
beni culturali del territorio
in collaborazione con Istituto Universitario di Architettura di Venezia
CONSERVAZIONE E GESTIONE DEI BENI CULTURALI
1) FINALITA’ E OBIETTIVI
Lo scopo è di formare specialisti nei due settori dei beni culturali archeologicI e del paesaggio, forniti di specifiche competenze non solo nell’ambito della tutela e della conservazione,
ma anche della gestione e della valorizzazione di tali beni.
Il Master viene incontro così ad un’esigenza, sempre più avvertita nella società contemporanea, di conoscenza e fruizione matura e consapevole del patrimonio culturale, cui intende fornire una risposta concreta attraverso la creazione di una figura professionale nuova, fortemente richiesta sul mercato del lavoro.
Il percorso didattico è articolato in lezioni teoriche e seminariali e prevede nell’ultimo trimestre, un periodo obbligatorio di stage in un’amministrazione pubblica o in un cantiere di scavo.
L’intenzione è di fornire una preparazione sia teorica che pratica che associ alla conoscenza
approfondita dei beni archeologici e del paesaggio, la consapevolezza dei meccanismi e delle
strategie più moderne e adeguate di gestione e valorizzazione, formando esperti in grado di
proporsi come interpreti dei temi e dei problemi di un settore in forte espansione e in rapida
trasformazione per quanto riguarda i metodi e le tecnologie.
2) BANDO DI AMMISSIONE
Il Master offre pertanto una significativa occasione di qualificazione culturale ai laureati in
Beni Culturali e in Architettura. Il master è articolato in due indirizzi:
• Beni archeologici;
• Beni paesaggistici.
Il percorso didattico è strutturato in quattro trimestri:
- un trimestre destinato alla conoscenza di metodi e tecniche dello scavo e del restauro
archeologico e monumentale;
- un trimestre destinato ai metodi e strumenti di analisi e conservazione del paesaggio;
- un trimestre destinato all’utilizzazione dell’Information Technology come strumento per
favorire la cooperazione tra il mondo della ricerca e quello degli enti pubblici;
- un trimestre conclusivo destinato a stage, da svolgersi presso Istituzioni pubbliche o in un
cantiere di scavo.
3) PROGRAMMA DIDATTICO
Il corpo docente sarà costituito da docenti dell’Ateneo e da docenti esterni specialisti in alcuni temi inseriti nel piano didattico.
Il Master è organizzato in due momenti didattici:
a) formazione teorica e pratica:
108
I° trimestre
Metodi e tecniche dello scavo e del restauro archeologico e monumentale
- Metodologie della ricerca archeologica
- Teoria e pratica dello scavo archeologico
- Teoria e pratica del restauro archeologico e monumentale
- Pronto intervento sullo scavo archeologico
- Diagnostica ed archeometria
- Metodi diretti di restauro su materiale metallico, lapideo, ceramica e vetro
- Laboratorio di fotointerpretazione
- Rilievo e documentazione archeologica
- Metodi informatici applicati all’archeologia
- Sicurezza in cantiere
II° trimestre
Metodi e strumenti di analisi e conservazione del paesaggio
- Archeologia Ambientale
- Cartografia geoarcheologico-ambientale
- Progettazione di musei all’aperto ed aree archeologiche
- Pianificazione del territorio e del paesaggio
- Legislazione e gestione del territorio e delle aree archeologiche
- Economia dei beni culturali e ambientali
- Rilievo e rappresentazione digitale
- Gestione dati e comunicazione
III° trimestre
Utilizzazione dell’Information Technology come strumento per favorire la cooperazione tra il
mondo della ricerca e quello degli enti pubblici
- Metodologie e tecniche per la comunicazione
- Progettazione di applicazioni multimediali
109
MASTER UNIVERSITARIO
- lezioni teoriche di conoscenza dei metodi di scavo e restauro archeologico e monumentale e dei modelli di analisi e valutazione dei processi di trasformazione territoriale che hanno
come oggetto lo spazio fisico;
- pratiche laboratoriali di analisi e sperimentazione progettuale.
b) stage di sperimentazione operativa:
- attività pratiche di scavo e restauro in cantieri scuola di archeologia;
- tirocinio presso Istituzioni preposte alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale.
Il Master è così articolato*:
- cartografia, sistemi informativi territoriali, strumenti informatici per la gestione, lo studio
e la progettazione;
- metodologie, procedure e normalizzazione degli interventi di analisi e restauro del patrimonio costruito;
- progettazione degli interventi sul paesaggio attraverso applicazioni in campioni del territorio salentino e in altri ambiti nazionali e internazionali.
MASTER UNIVERSITARIO
-
Strumenti per la comunicazione multicanale
Laboratorio di GIS
IV° trimestre
Stage da svolgersi presso un’amministrazione pubblica o in un cantiere di scavo.
- Sperimentazione dei metodi e delle tecniche acquisite mediante redazione di un progetto
3) DURATA
Il Master si presenta come un programma di studi integrato, della durata complessiva di un
anno suddiviso in quattro trimestri.
4) CREDITI FORMATIVI
Il programma prevede la frequenza complessiva di 600 ore di lezione e di uno stage (per un
totale di 60 crediti).
5) ISCRIZIONE
La domanda di iscrizione va inoltrata all’Università degli Studi di Lecce – Segreteria del Maste
in Conservazione e Gestione dei Beni Culturali. Per l’iscrizione va utilizzato l’apposito modello disponibile presso la segreteria o reperibile sul sito Internet dell’Università di Lecce.
6) COSTI
La tassa di iscrizione è di 5.000 Euro complessivi, ripartiti in due rate da 2.500 Euro, da versare all’Università degli Studi di Lecce, rispettivamente all’atto dell’iscrizione e alla fine del
secondo trimestre.
L’Università di Lecce si impegna a favorire in tutte le forme possibili la mobilità degli studenti durante il trimestre di stage.
Agli studenti che avranno frequentato tutto i corsi e lo stage e avranno superato le prove previste alla fine di ciascun trimestre e quella finale verrà rilasciato dall’Università di Lecce il
diploma di Master, che avrà valore in tutti i Paesi aderenti secondo le normative vigenti in ciascuno di essi.
7) CRITERI DI AMMISSIONE
E’ previsto un numero massimo di 20 allievi.
L’accesso al Master è subordinato al superamento di un esame di ammissione, consistente in
un colloquio con un collegio docenti dell’Università, integrato dalla valutazione dei titoli presentati. I requisiti per essere ammessi al colloquio sono i seguenti:
- diploma di laurea (o titolo equipollente conseguito presso Università straniere);
- conoscenza di almeno una lingua straniera.
Il colloquio sarà volto a verificare la formazione di base del candidato e sarà integrato dall’accertamento delle competenze linguistiche e dalla discussione degli eventuali titoli prodotti. Verranno valutati come titoli il curriculum di studi; eventuali pubblicazioni scientifiche; esperienze di lavoro o di ricerca nel settore dei beni culturali.
110
Segreteria: Dott.ssa Cristina De Paolis, tel.: 0832-293570; Sede: Viale Gallipoli n. 49 – 73100
LECCE.
Il Dottorato di Ricerca è un settore dell’Area Studenti che cura l’attività amministrativa inerente i corsi di dottorato, sia che il dottorato abbia sede amministrativa presso l’Ateneo di
Lecce sia che abbia sede presso un Ateneo consorziato. Per quanto concerne i corsi di dottorato istituiti presso l’Università di Lecce, il settore Dottorati di ricerca predispone gli atti
amministrativi riguardanti le convenzioni con Enti pubblici e privati esterni per l’istituzione e
il finanziamento di borse di studio, il bando di concorso, la nomina dei vincitori, il rilascio dei
certificati e il conferimento del titolo finale. Per quanto concerne, invece, i corsi di dottorato ai quali l’Università di Lecce partecipa quale sede consorziata, il settore Dottorato di
Ricerca cura le convenzioni e liquida le borse di studio finanziate dalla stessa Università.
Il Dottorato di ricerca è titolo accademico valutabile esclusivamente nel campo della ricerca
scientifica. Gli studi per il Dottorato di ricerca sono ordinati nell’approfondimento delle metodologie per la ricerca nei rispettivi settori della formazione scientifica; consistono nello svolgimento di un piano di attività disciplinarmente circoscritto, eventualmente arricchito di
apporti interdisciplinari e di programmi di ricerca su tematiche prescelte dagli stessi interessati con l’assenso e la guida del Collegio dei Docenti.
Possono presentare domanda di ammissione ai corsi del Dottorato di Ricerca coloro che siano
in possesso di laurea (titolo conseguito nell’ambito dell’ordinamento precedente alla riforma
universitaria) e laurea specialistica (titolo conseguito ai sensi del D.M. 509/99) conseguite
presso una Università italiana, o di un titolo equipollente conseguito all’estero. L’esame di
ammissione al corso di Dottorato consiste in una prova scritta e in un colloquio. Le prove d’esame sono volte ad accertare l’attitudine del candidato alla ricerca scientifica. I candidati sono
ammessi al corso secondo l’ordine della graduatoria di merito fino alla concorrenza del numero dei posti disponibili. I titolari di borse di studio conferite dall’università su fondi ripartiti dai
decreti del Ministro di cui all’art. 4, comma 3 della Legge 3 luglio 1998, n. 210, sono esonerati preventivamente dal pagamento di contributi per l’accesso e la frequenza dei corsi. Gli
iscritti al Corso di Dottorato di Ricerca titolari di una borsa di studio, non possono svolgere attività lavorative o di formazione esterne al dottorato di ricerca, pena la decadenza dal diritto
di godimento della borsa. Agli iscritti ad un dottorato di ricerca, compresi i titolari di borsa di
studio su proposta del Tutor, successivamente approvata dal Collegio dei Docenti, è consentito svolgere attività di collaborazione per l’attività di ricerca purché la stessa rientri nell’ambito delle attività formative previste dal dottorato. In tal caso le borse di studio sono compatibili con eventuali compensi derivanti dall’attività di ricerca, così come sono compatibili con
eventuali compensi derivanti da attività, preventivamente autorizzate dal Collegio dei docenti, che permettano di approfondire gli obiettivi di formazione e l’esperienza di ricerca del dottorato. Gli iscritti devono impegnarsi a compiere continuativamente attività di studio e di
ricerca nell’ambito delle strutture destinate a tal fine e secondo le modalità fissate dal
Collegio dei Docenti. Agli iscritti alle scuole di specializzazione che siano ammessi a frequentare un Dottorato di Ricerca si applica la sospensione del corso degli studi fino alla cessazione
della frequenza del dottorato. Il pubblico dipendente ammesso ai corsi di Dottorato è collocato, a domanda, fin dall’inizio e per tutta la durata del corso, in congedo straordinario per motivi di studio senza assegni ed usufruisce della borsa di studio qualora ricorrano le condizioni
richieste. A chi abbia conseguito, a conclusione del corso, risultati di rilevante valore scientifico documentati da una dissertazione finale scritta o da un lavoro grafico è conferito il titolo
di Dottore di Ricerca.
111
DOTTORATI DI RICERCA
DOTTORATI DI RICERCA
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
Programmi
112
LAUREA TRIENNALE
113
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ABILITÀ INFORMATICHE
Prof.ssa Valentina Marangi
Laurea Triennale
6 CFU
Beni musicali e dello spettacolo
Beni archivistici, librari e mobili e artistici
Le lezioni si svolgeranno nel primo semestre presso il Laboratorio di Informatica (Ateneo,
Palazzo Codacci Pisanelli).
Argomenti del corso:
1. Alfabetizzazione informatica e uso del personal computer.
2. Applicazioni specifiche per i beni culturali e le discipline dello spettacolo.
Testo di riferimento:
• Nicola Tangari – Valentina Marangi, Informatica e beni culturali, Lecce, Adriatica, 2006.
Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.
Gli studenti non frequentanti integreranno il programma su indicato con:
• Fabio Ciotti - Gino Roncaglia, Il mondo digitale. Introduzione ai nuovi media, Roma-Bari,
Laterza, 2000, ISBN 88-420-5974-9, capp. 1-7.
Coloro i quali possano attestare la loro esperienza pregressa di uso delle tecnologie informatiche di base (es. Patente europea del computer, Corsi regionali di informatica, ecc.) potranno
sostenere l’esame studiando il programma riservato ai frequentanti anche nel caso in cui non
abbiano raggiunto il numero minimo di ore di frequenza.
Inizio delle lezioni: lunedì 23 ottobre 2006.
Calendario delle lezioni:
• Beni musicali e dello spettacolo: lunedì ore 14.00-16.00, martedì ore 14.00-16.00 e venerdì ore 14.00-16.00.
• Beni archivistici, librari e mobili-artistici: lunedì ore 16.00-18.00, martedì ore 16.00-18.00
e giovedì ore 14.00-16.00.
Aula: Laboratorio di informatica (Ateneo, Palazzo Codacci Pisanelli).
Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni. Si consiglia di concordare un appuntamento.
Esami: 16 e 30 gennaio 2007; 20 febbraio 2006. Altre date da definire; si consultino gli avvisi
sul sito di Facoltà o in bacheca.
Recapito docente: [email protected]
114
Prof. Giuseppe Ceraudo
Corso di Laurea triennale
in Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente
9 C.F.U.
Parte generale
Questo insegnamento vuole proporre gli strumenti culturali di base necessari per la comprensione e la lettura dei documenti aerofotografici in vista dell’individuazione, analisi e documentazione dei dati relativi agli studi di “Topografia archeologica”. Sono previste esercitazioni pratiche di lettura stereoscopica delle immagini e di fotointerpretazione archeologica e di familiarizzazione con elementari procedimenti di calcolo matematico. Inoltre, si vuole fornire
un’informazione generale ma approfondita su un argomento specialistico quale quello della
fotogrammetria finalizzata ai Beni Culturali. Partendo da notizie sulla fotogrammetria generica, si arriva ad analizzare il problema relativo alla finalizzazione di questa tecnica per i nostri
usi ed a fornire alcune indicazioni utili e necessarie per la realizzazione di una “cartografia
archeologica” specifica.
Gli argomenti principali del corso sono i seguenti:
- Fotografia aerea: il modo della ripresa, la scala, la lettura stereoscopica; fotografia aerea
archeologica: storia e applicazioni; principi di fotointerpretazione archeologica; il fenomeno delle tracce archeologiche; lettura e l’interpretazione delle tracce archeologiche; cenni
sul metodo di ripresa delle fotografie finalizzate al settore dei Beni Culturali; reperimento
delle fotografie aeree; quadro delle tendenze sulla base della bibliografia specifica.
- Storia della fotogrammetria; principi di fotogrammetria; aerofotogrammetria: storia degli
studi e delle applicazioni nel campo archeologico; fotogrammetria finalizzata; operazioni
topografiche di appoggio per la fotogrammetria; fotogrammetria come contenitore informativo; esempi di fotogrammetrie finalizzate; bibliografia specialistica.
Bibliografia, testi di base
- F. PICCARRETA - G. CERAUDO, Manuale di Aerofotografia Archeologica. Metodologia, tecniche e
applicazioni, Bari, Edipuglia, 2000, in particolare i capp.:
1. Introduzione, 2. Premessa metodologica, 3. Nozioni preliminari (paragrafi 3.1-3.3), 4.
Storia degli studi e delle applicazioni nel campo archeologico (paragrafo 4.1), 5. Principi di
fotointerpretazione archeologica e di fotogrammetria finalizzata (paragrafi 5.1-5.4), 7.
Reperibilità delle foto aeree, 8. Bibliografia orientativa (sezioni A, B, C, D, F);
- G. CERAUDO, Introduzione all’aerofotogrammetria applicata all’archeologia, Ponza, Il Grande
Blu, 1999.
Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti
- M. GUAITOLI (a cura di), Lo sguardo di Icaro. Le collezioni dell’Aerofototeca Nazionale per la
conoscenza del territorio, Catalogo della Mostra, Roma, Campisano Editore, 2003, in particolare le pp. 17-102.
Ulteriori indicazioni bibliografiche, specifiche sui singoli argomenti trattati, saranno fornite nel
corso delle lezioni.
115
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
Esercitazioni
Il corso verrà integrato da esercitazioni in laboratorio relative alle tematiche affrontate durante le lezioni in aula, è previsto un test di verifica. Infine, verrà sviluppato un seminario didattico finalizzato alla lettura stereoscopica e all’interpretazione delle foto aeree, frequenza
obbligatoria.
Inizio lezioni: 7 marzo 2007 ore 16.00 - PALAZZO CODACCI PISANELLI –
AULA
….
Orario delle lezioni: mercoledì (16-18), giovedì (16-18), venerdì (12-14)
Calendario esami: 29 giugno; 12 luglio; 26 luglio; 14 settembre; 27 settembre 2007; 25 gennaio; 14 febbraio 2008.
Aula:
Ricevimento studenti e laureandi: GIOVEDÌ dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali
(ex Inapli), Via D. Birago 64.
Prof. Giuseppe Ceraudo tel. 0832/244818
Dipartimento di Beni Culturali, Via D. Birago, 64
indirizzo e-mail [email protected]
116
Prof. Arch. Donato Giancarlo De Pascalis
Il corso è finalizzato a dare gli strumenti culturali e teorici di base della scenografia dalle origini ai giorni nostri, elemento non secondario della rappresentazione teatrale, che ha subito
profonde modificazioni nell’evoluzione dei media (nel cinema e nella televisione soprattutto)
grazie soprattutto alle evolute tecniche di ricostruzione virtuale scaturite dall’utilizzo di software informatici e della grafica computerizzata.
Nello spazio contemporaneo, in ogni caso, si sono innestate nuovi definizioni di “spazio scenico”, che hanno evidenziato una sostanziale metamorfosi della relazione attore – spazio –
ambiente circostante.
Tale evoluzione ci obbliga quasi a modificare la “classica” interpretazione semplicistica e ornamentale della scenografia – ancora oggi spesso malevolmente diffusa e radicata - con un
approccio problematico al concetto di spazio nel sistema dell’ immagine.
Una serie di esercitazioni avranno in prima istanza lo scopo di analizzare – col metodo comparativo e di confronto - le basi di partenza dello studente per poi “virare” le modalità di apprendimento “sul fare”; in secondo luogo, si tenterà di produrre elaborati e lavori che concorreranno alla valutazione finale, magari concertata su un tema unico condiviso da un programma
inter-disciplinare con gli altri docenti.
Programma del corso
1. L’approccio storico nella scenografia e nella scenotecnica.
2. Le origini. Il teatro classico.
3. Il Teatro medievale e l’utilizzo degli spazi pubblici.
4. Il Rinascimento e la “visione prospettica”. Brunelleschi, Leonardo e i trattati cinquecenteschi. Il Teatro all’Italiana.
5. Il Seicento in Italia. Il teatro Elisabettiano.
6. Gian Lorenzo Bernini e la scenografia nel Periodo Barocco.
7. Il Barocco Europeo. Metodi e tecniche del “meravigliare”.
8. L’Ottocento: dalla meraviglia al “realismo romantico”.
9. Neoclassicismo, romanticismo, verismo e “scena relativa”.
10. Adolphe Appia e Gordon Craig.
11. Surrealismo, dadaismo, futurismo e teatro dell’assurdo.
12. La scenografia nel teatro di Eduardo de Filippo.
13. Per una nuova maniera di “scenografare” l’attore: da Grotowsky a Svoboda passando per
l’Odin Teatret.
14. La scenografia nel cinema. I paradossi dei Fratelli Cohen.
15. La Puglia come scena: lavori di Luca Gobbi per il cinema di Sergio Rubini
16. Modelli del sistema cinematografico e televisivo.
Testi d’esame – Fondamentali:
1. M. Fagiolo, La scenografia dalle sacre rappresentazioni al futurismo Firenze, Sansoni, 1973
2. A. Nicoll, Lo spazio scenico, Bulzoni, Roma 1971
3. F. Cruciani, Lo spazio del teatro, Laterza, Bari 1992
Testi d’esame - Approfondimenti:
1. L. A. Santoro (a cura di), La Rassa a Bute Spettacoli, feste e teatri nel Salento tra
Medioevo e Illuminismo, (parte introduttiva), Capone, Cavallino 1987
117
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ALLESTIMENTO SCENOGRAFICO TEATRALE E CINEMATOGRAFICO (6 C.F.U.)
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
2. M. Marti (a cura di), La rassa a Bute, Congedo, Galatina 1989.
3. D.G. De Pascalis, I luoghi dell’Inferno, Purgatorio e Paradiso: per un progetto di ricerca
nella relazione tra spazi pubblici e rappresentazione teatrale nel medioevo italiano”,
nella strenna dell’Associazione di Storia della Città “Il tesoro delle città”, n° II-2004, edizioni Kappa, Roma 2004.
Il testo n. 1 e 4, 5 (oggi fuori stampa) saranno messi a disposizione per le fotocopie, destinate eventualmente alla fotocopiatura nei termini consentiti dalle vigenti leggi.
Ulteriori dispense ed altri materiali verranno distribuiti a cura del docente.
Recapito docente
e.mail: [email protected]
Laboratori scenici ed Esercitazioni
I temi e le tecniche verranno concordati con gli studenti.
Modalità per sostenere l’esame
L’iscrizione si effettua fino a 3 giorni prima della data dell’appello.
Orario di ricevimento
Al termine delle lezioni.
Calendario Lezioni
Inizio Lezioni:
SECONDO SEMESTRE - 2007
Aula: da concordare con la Presidenza di Laurea e del Corso di Laurea.
Lezioni: Martedì e Giovedì ore 10.00-12.00.
Eventuali variazioni saranno concordati con la Presidenza.
Calendario Esami
Appelli:
22 marzo 2007 ore 9.30
12 aprile 2007 ore 09.30
14 giugno 2007 ore 09.30
12 luglio 2007 ore 10.00
20 settembre 2007 ore 09.30
Eventuali variazioni e/o spostamenti saranno comunicati alla Presidenza di Beni Culturali e
apposti nelle apposite bacheche.
Gli esami si terranno nella sede universitaria di Arnesano o in altro luogo eventualmente concordato con la medesima Presidenza.
118
Prof. Cosimo Pagliara
Laurea Triennale - II semestre
Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici, e dell’Ambiente
C.F.U. 6
Argomento del corso: I luoghi della religione nel Salento antico.
Bibliografia di riferimento:
M. Lombardo, I Messapi e la Messapia nelle fonti letterarie greche e latine, Galatina 1992.
C. Pagliara, La grotta Porcinara al Capo di S. Maria di Leuca, I. Le Iscrizioni, in AnnLecce, VI,
1971-1973, pp. 5-67.
C. Pagliara, Humilis Italia, in Magna Grecia, XIX, 5-6, 1984, pp. 16-18.
C. Pagliara,”La Grotta Poesia di Roca”. Note preliminari, in ASNP, s. III, XVII, 1987, pp. 267328.
C. Pagliara, s.v. “Grotta Poesia”, in BTCGI, VIII, Pisa-Roma, 1990, pp. 186-187.
C. Pagliara,“Santuari Costieri”, in ACT, XXX 1990, Taranto 1991, pp. 503-526.
Ricevimento studenti e laureandi ogni martedì: ore 11-13 c\o Dip.to Beni Culturali.
119
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ANTICHITÀ GRECHE
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ANTROPOLOGIA FISICA
Prof. Pier Francesco Fabbri
Laurea Triennale in Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente
2° anno 6 CFU
“Lo scheletro e la dentizione di Homo sapiens”
Argomenti trattati nel corso:
• generalità sulla Sistematica e sull’Ordine dei Primati;
• le grandi scimmie antropomorfe;
• posizione sistematica di Homo sapiens;
• generalità sulla storia evolutiva di Homo sapiens;
• la variabilità umana attuale;
• cenni sull’istologia del tessuto osseo;
• lo scheletro umano, anatomia macroscopica;
• cenni di istologia del tessuto dentale;
• morfologia dei denti umani;
• principali caratteri dello scheletro di Homo sapiens legati all’encefalizzazione, all’apparato masticatorio e al tipo di locomozione;
• principali metodi di determinazione del sesso, dell’età, della statura e del peso sui resti
scheletrici.
Testi:
Un testo di Anatomia Umana (capitoli relativi all’Osteologia e all’Artrologia) a scelta dello studente. Si consiglia: W. Khale, H. Leonhardt, W. Platzer, Anatomia Umana, vol.1, Apparato
Locomotore, Milano 1987, C.E.A.
In F.Mallegni (a cura) “Come eravamo. Il divenire biologico della famiglia degli ominidi” LTU
Guarguaglini, Pisa, 2004.
Sistematica e tassonomia, pag.14-19.
In F.Mallegni e M.Rubini (a cura), Recupero dei materiali scheletrici umani in archeologia,
Roma, 1994, CISU. Cap.1, par.7: pag.80-91.
Dipartimento Beni Culturali, via D.Birago 35, tel 0832 295007, e-mail [email protected]
120
Prof. Antonio L. Palmisano
Programma
Durante le ore del corso saranno trattati i seguenti temi:
Parte I (teoria generale)
- che cosa è l’antropologia;
- l’immagine dell’uomo e il concetto di cultura;
- il concetto di comunità e il ruolo della persona;
- l’altro e l’alterità;
- i sistemi sociali: territorio, età, discendenza;
- concetto di tempo e struttura sociale; concetto di spazio in antropologia politica;
- cosmologia, antropogonia e fondazione della realtà;
- il mito e altre forme di comunicazione interetnica;
- forme analogiche della comunicazione: trance e mito;
- l’osservazione partecipante e l’inversione della prospettiva nell’antropologia sociale
moderna.
Parte II (teoria applicata)
- lo statuto delle immagini nelle scienze antropologiche;
- ruolo dei metodi visivi e dei media nella ricerca antropologica;
- caratteristiche, limiti e potenziali del testo scritto e del film etnografico per la rappresentazione della conoscenza etnografica della cultura e della società;
- dal film etnografico all’antropologia visuale;
- verso gli ipermedia accademici, oltre i limiti del film etnografico;
- produzione di nuove forme dei testi ipermediali;
- potenziale delle ricerche in antropologia visuale e nelle forme analogiche della rappresentazione e della comunicazione per interventi di interesse culturale, educativo, politico e
sociale;
Parte III (esercitazioni: due gruppi)
- I gruppo: antropologia del teatro. Analisi di una pièce di etnografia teatrale, discussione e
proposte alternative di modifica per una sua applicazione nel campo dell’educazione:
Sheba’s Doors, 1994, di Ariane Baghaï;
- II gruppo: antropologia della comunicazione e della cooperazione. Analisi di un rapporto
etnografico-antropologico per la OMS, Gender and TB in Afghanistan, 2005, di Antonio L.
Palmisano, e conseguenti proposte per un progetto di comunicazione visuale per il successivo intervento di cooperazione allo sviluppo.
-
-
Restent-elles illustratives, voire décoratives ou possèdent-elles une valeur heuristique?
Comment construire une réflexion qui s’appuie sur l’image pour aller au texte et sur le
texte pour aller à l’image
inventer des formes qui prennent en compte les potentialités d’internet, tout en restant
attentif aux questions éthiques, épistémologiques et esthétiques déjà mises en perspective
par les cinéastes et les théoriciens du cinéma ethnographique
cultural heritage, memory and audiovisual archives
121
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ANTROPOLOGIA VISIVA
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
-
Education and audiovisual archives
different orientations that have led from ethnological documentaries to the contemporary
experiments of audiovisual anthropology with digital equipment
The pathways from the ethnological documentary to audiovisual anthropology
from eye-witnesss (the objectivistic temptation) to the diversity of the “logics of knowledge” (the paradoxes of relativism)
The anthropological situation: meetings, dialogues, transactions, negotiations, and the
diversity of experiences and languages
Il programma è integrato dalla visione di filmati etnografici e da esercizi in antropologia visuale.
Testi per l’esame
Dispense a cura del docente (per tutti)
Manuale (per tutti):
Rivière, C.
- Introduzione all’antropologia. Bologna: Il Mulino, 1998
Monografie (un solo testo, a scelta):
Mirzoeff, N.
- Introduzione alla cultura visuale. Roma: Meltemi, 2002
Palmisano, A.L.
- Mito e società. Analisi della mitologia dei Lotuho del Sudan. Milano: Franco Angeli, 1989
- Ethnicity: The Beja as Representation. Occasional Papers der F.U. Berlin, n.29. Berlin: Das
Arabische Buch Verlag, 1991
Pink, S.
- The Future of Visual Anthropology: engaging the senses. London: Routledge, 2005
Articoli (tre soli, a scelta):
Palmisano, A.L.
- “Dal Giappone, formato fumetto”, in Viaggi di Erodoto, 6, 17, 1992
- “Image of Africa”, in Homage to Africa. Ancient Maps of Africa and Ethiopia from the 16th
to the 20th Century. Catalogue of the exhibition “Homage to Africa” at the Italian Cultural
Institute, Addis Ababa, 19-30 April 1994
- “Introduction to the Wooden Pole Sculptures of the Konso of Southwestern Ethiopia”, in
Alliance Magazine, 2, 1994
- “Sein and Mimesis”, in Fleerackers, F., van Leeuwen, E. and van Roermund, B. (eds.), Law,
Life and the Images of Man. Modes of Thought in Modern Legal Theory. Festschrift for Jan
M. Broekman. Berlin: Duncker and Humblot, 1996
- “On the Theory of Trance: The zar Cult in Ethiopia”, in Kea, 13, 2000
- “Presenza, assenza e rappresentazione nelle trance rituali”, in Rimorso. La tarantola fra
scienza e letteratura. Atti del Convegno sul Tarantismo, San Vito, 28-29 maggio 1999.
Nardò: Besa Editore, 2001
- “I due volti della parola. Un approccio antropologico alla fondazione del mito”, in
Etnostoria, 1-2, 2001
122
-
“Esercizi in mistica pagana: suono e parola divina nei culti zar dell’Etiopia”, in Africa, 58,
2003
“Salomone e Saba: il mito nei processi politici e giuridici”, in Atti del Convegno Miti Antichi
e Miti Moderni, Centro Studi Heliopolis. Trieste, 2 dicembre 2004. Trieste: Edizioni
Università di Trieste, 2005a:43-63
“Konso Statues or Wooden Men among Us”, in Proceedings of the IV International
Conference on the History of Ethiopian Arts, (Trieste, 24-27 Settembre 1996), Palmisano,
A.L.; Chojnacki, S. (eds.). Trieste: Lint, 2007.
123
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
-
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO (C.F.U. 6)
Prof. Marcello Guaitoli
Prof.ssa Adriana Valchera
Corso di Laurea Specialistica in Archeologia
A.A. 2006-2007
Le lezioni si svolgeranno nel .. semestre presso Via Birago 35 e presso il Dipartimento di Beni
Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64.
Argomenti: Il corso intende fornire una serie di nozioni per lo studio, la ricostruzione e la tutela dei paesaggi antichi. In particolare verranno sviluppati i seguenti argomenti:
rapporto tra geomorfologia del territorio e distribuzione/organizzazione degli insediamenti;
interventi agricoli, trasformazioni ambientali, densità demografica e modelli economici;
Topografia antica e archeologia del paesaggio: metodi e tecniche della ricognizione topografica,
documentazione ed analisi dei dati raccolti;
applicazione di modelli matematici per la ricostruzione della distribuzione degli insediamenti;
meccanismi di trasformazione delle strutture territoriali.
Testi da studiare per sostenere l’esame:
saranno disponibili dispense riassuntive e documentazione allegata, da integrare o sostituire
con parti dei seguenti volumi: E. SERENI, Storia del paesaggio agrario romano, Roma-Bari 1976;
M. BERNARDI (a cura di), Archeologia del Paesaggio, IV Ciclo di Lezioni sulla Ricerca applicata
in Archeologia, Certosa di Pontignano (Siena), 14-26 genn. 1991, Firenze 1992; F. CAMBI, N.
TERRENATO, Introduzione all’Archeologia dei paesaggi, Roma 1994; Non-Destructive
Techniques Appled to Landscape Archaeology (a cura di M. PASQUINUCCI, F. TRÉMENT), The
Archaeology of Mediterranean Landscapes 4, Oxford 2000; Extracting Meaning from Ploughsoil
Assemblages (a cura di R. FRANCOVICH, H. PATTERSON), The Archaeology of Mediterranean
Landscapes 5, Oxford 2000.
Ulteriore bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni.
Ricevimento studenti e laureandi:
Dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64
124
Prof. Paolo Güll
Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente
6 CFU
Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64
tel. 347-8233682
email: [email protected]
Il corso mirerà a fornire gli elementi di base per l’approccio alla storia della cultura materiale dell’età moderna. Una rassegna dei principali lavori di archeologia di età moderna in Italia
costituirà il quadro di riferimento generale, completato dall’analisi di problemi relativi al
basso Salento.
In seguito verrà approfondito il tema della nascita del mondo moderno visto attraverso le testimonianze materiali. Verranno dedicate alcune ore a problemi di storia economica che serviranno ad introdurre i concetti teorici di base che permettano di affrontare le dinamiche sociali legate al mondo della produzione e del consumo di manufatti. Questo approccio sarà sviluppato attraverso un’analisi dell’evoluzione stilistica, tecnica e produttiva dell’artigianato della
ceramica in Italia.
Una visita al Museo della ceramica di Cutrofiano integrerà le ore di lezione in aula, mentre verranno svolte esercitazioni pratiche sui materiali di età moderna degli scavi di Lecce in collaborazione con la cattedra di Metodologia della ricerca archeologica.
Parte istituzionale: Introduzione all’archeologia dell’età moderna
Bibliografia
L’archeologia postmedievale: l’esperienza europea e l’Italia. Convegno internazionale di studi
(Sassari, 17-20 ottobre 1994), a cura di M. MILANESE, “Archeologia Postmedievale” 1 (1997), pp.
9-87
P. GÜLL, Fonti scritte e archeologia delle produzioni artigianali. Un esempio. “Quaderni del
Museo della ceramica di Cutrofiano” 6 (2001), pp.11-34.
Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con il
docente la lettura di altri testi.
Parte monografica: La nascita della società moderna e le sue testimonianze materiali
Bibliografia
C.M. Cipolla, Storia economica dell’Europa preindustriale, Bologna, Il Mulino, 1974 (nuova ed.
2002)
G. Vannini (dir.), Produzione ceramica e mercato nel “mediovaldarno fiorentino” fra tradizione medievale e innovazione rinascimentale, in E. De Minicis, G. Maetzke (dir.), Le ceramiche
di Roma e del Lazio in età medievale e moderna. Atti del IV Convegno di Studi (Viterbo, 22-23
maggio 1998), Roma 2002, pp. 18-60.
125
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ARCHEOLOGIA DELL’ETA’ MODERNA
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ARCHEOLOGIA E ANTICHITÀ EGEE
Prof. Riccardo Guglielmino
Laurea Triennale
C.F.U. 6
I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II semestre presso
Argomenti del modulo: Le Civiltà dell’Egeo dal Neolitico al Bronzo Antico
II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel IIsemestre presso
Argomenti del modulo: Le Civiltà dell’Egeo nel Medio e Tardo Bronzo
I Modulo
La bibliografia di riferimento (non più di 100 pagine in lingua italiana) verrà indicata nel corso
delle lezioni ed affissa nella bacheca del Dipartimento di beni Culturali, via D. Birago 64)
II Modulo
La bibliografia di riferimento (non più di 100 pagine in lingua italiana) verrà indicata nel corso
delle lezioni ed affissa nella bacheca del Dipartimento di beni Culturali, via D. Birago 64)
Orario delle lezioni:
Calendario esami: 20 giugno, 4 luglio, 20 luglio, 11 settembre, 25 settembre 2007; altre date
verranno concordate con gli studenti
Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni e su appuntamento con il docente.
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Prof.ssa Francesca Baffi
Laurea Triennale
CFU 9
II semestre
Programma del corso
Argomenti del corso:
A- Introduzione alla disciplina
B- Lineamenti di storia e geografia storica
C- Aspetti di cultura materiale e tradizione figurativa
Per sostenere l’esame si utilizzerà il testo sotto indicato:
F. Pinnock, Lineamenti di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico, ca.3500-330
a.C. Mesopotamia, Anatolia, Siria, Iran, Palestina, Parma 2004
(disponibile su richiesta presso l’Università degli Studi di Parma)
Bibliografia utile per approfondimenti:
M. Liverani, Antico Oriente. Storia, società, economia, Laterza, Roma-Bari 1988
M.L. Uberti, Introduzione alla storia del Vicino Oriente antico, Il Mulino, Bologna 2005
127
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA
Prof. F. D’Andria - Prof.ssa K. Mannino
Corso di studio in Beni architettonici archeologici e dell’ambiente
Laurea triennale
9 C.F.U.
Primo semestre
Archeologia e Storia dell’Arte Greca – parte istituzionale I-II (Prof. F. D’Andria - 6 C.F.U.)
Archeologia e Storia dell’Arte Greca – parte istituzionale III (Prof.ssa K. Mannino - 3 C.F.U.)
Parte istituzionale I-II (Prof. F. D’Andria - 6 C.F.U.): le lezioni (46 ore) si svolgeranno presso il
Palazzo Codacci-Pisanelli, aula B1.
Argomento: Dal protogeometrico al V sec. a.C.
Parte istituzionale III (Prof.ssa K. Mannino - 3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno presso
il Palazzo Codacci-Pisanelli, aula B1.
Argomento: Dal IV sec. a.C. all’età ellenistica.
Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti del volume G. BECATTI, L’arte dell’età classica,
Roma 1965 (ristampa 1999) di seguito indicate:
Parte istituzionale I-II:
- Dal tramonto dell’arte micenea alla nascita dell’arte greca: paragrafi 1, 2 (pp.43-54).
- La corrente artistica orientalizzante e il suo irradiamento: paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 6 (pp.5973).
- La nascita della statuaria monumentale e dell’architettura templare: paragrafi 1, 2, 3, 4,
5, 7, 8,9, 10, 11, 12 (pp.77-108, 112-147).
- Il trapasso dall’arcaismo al periodo dello stile severo (pp.155-160).
- La concezione artistica nello stile severo: introduzione e paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 6 (pp.161197).
- Il classicismo e la conquista della ideale organicità naturalistica: introduzione e paragrafi
1, 2, 3, 4, 5 (pp.199-235).
Parte istituzionale III:
- L’arte del IV secolo e l’umanizzazione dell’ideale classico: introduzione e paragrafi 1, 2, 3,
4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12 (pp.239-283).
- L’arte del periodo ellenistico: paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, (pp.293-332).
Modalità dell’esame:
La prova d’esame è orale nei primi quattro appelli immediatamente successivi allo svolgimento del corso. Negli altri appelli la prova d’esame è scritta.
Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con i
docenti la lettura di altri testi.
Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:
R. Bianchi Bandinelli, Introduzione all’archeologia, Roma 1976.
R. Bianchi Bandinelli, E. Paribeni, L’arte dell’antichità classica. Grecia, Torino 1976.
H. Berve – G. Gruben – M. Hirmer, I templi greci, Firenze 1962.
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Esercitazioni:
Le esercitazioni in laboratorio, tenute dalla dott.ssa Valeria Melissano, saranno dedicate alla
tecnica dello scavo archeologico ed ai sistemi di schedatura e classificazione dei materiali rinvenuti nel corso delle campagne di scavo condotte dal Dipartimento di Beni Culturali (1 C.F.U.
= 25 ore).
Gli studenti potranno partecipare nel corso dell’anno alle attività del cantiere scuola di
Archeologia e del Laboratorio all’aperto di Cavallino, coordinate dal dott. Corrado Notario, per
apprendere le tecniche di indagine sul terreno di scavo (1 C.F.U. = 25 ore).
Orario delle lezioni
Sede Palazzo Codacci-Pisanelli, Aula B1:
Lunedì: 10,00-12,00
Martedì: 10,00-12,00
Mercoledì: 10,00-12,00
Inizio delle lezioni: 2 ottobre 2006
Esercitazioni in Laboratorio:
Sede e orario da definire
Calendario esami:
- 26 Gennaio 2007, ore 9.00 esame orale
- 9 Febbraio 2007, ore 9.00
“
- 23 Febbraio 2007, ore 9.00
“
- 15 Giugno 2007, ore 9.00
“
- 28 Giugno 2007, ore 9.00 esame scritto
- 19 Luglio 2007, ore 9.00
“
- 13 Settembre 2007, ore 9.00
“
- 27 Settembre 2007, ore 9.00
“
(sede: Dipartimento di Beni Culturali, via D. Birago 64, Lecce)
Ricevimento studenti e laureandi:
Prof. F. D’Andria:
Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 – 18,30
Prof.ssa K. Mannino:
Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 – 18,30
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
J. Charbonneaux, R. Martin, F. Villard, La Grecia arcaica; La Grecia classica; La Grecia ellenistica, Milano 1988, ristampa.
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA E DELL’ASIA CENTRALE
Prof.ssa Rosa Maria Cimino
Laurea Triennale
9 CFU
Inizio delle lezioni: primo semestre
Programma delle lezioni
Introduzione alla storia, cultura e religioni dell’India: induismo, buddhismo, jainismo
Storia dell’arte del subcontinente indiano: dalle origini al medioevo incluso
Monografia: rapporti economico-culturali tra il mondo romano e l’India: l’arte del Gandhara
Testi:
M.Taddei, l’India Antica, Mondadori 1972
G.Verardi, Arte e cultura dell’India antica, Archeo, Istituto Geografico De Agostini
G.Tucci, Asia religiosa, (Induismo, Buddhismo, Jainismo), IsMEO 1946
A.T.Embree-F.Wilhelm, India, Storia Universale Feltrinelli 1968
M.Albanese, Antica India (l’Espresso)
M.Bussagli, L’arte del Gandhara, Utet 1984, pp.97-145 (capitoli)
M.Wheeler, L’incendio di Persepolis, Mondadori 1968 (capitoli)
M Vidale, Il sito di Mohenjo Daro, Archeo, Istituto Geografico De Agostini
Appunti dattiloscritti
Le fotocopie di tutti i testi di esame sono presso la Fotocopia dello Studente, Via S.Nicola.
Il libro di M.Albanese, Antica India è da richiedere al settimanale l’Espresso.
Gli originali dei testi, da consultare soprattutto per le riproduzioni fotografiche dei monumenti e delle opere d’arte, sono presso la nuova Biblioteca Inter-Facoltà (chiedere dei testi della
Prof. Cimino)
Consigliati
S.L.Huntington, The Art of Ancient India, Weather Hill, New York-Tokyo
Voci dell’Enciclopedia dell’Arte Antica, Aggiornamenti: Civiltà dell’Indo; Gandhara; Ajanta
Importante: per gli studenti non frequentanti è obbligatorio un colloquio con la docente durante l’anno accademico
Lezioni: Codacci Pisanelli: lunedì, martedì, mercoledì, ore 15-18
Per orari e aula, chiedere in portineria
Ricevimento allievi
Dopo le lezioni in aula
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Prof.ssa Ilaria Romeo
Laurea Triennale
9 CFU
Prima parte: Arte ed archeologia di Roma dall’età arcaica a Costantino
Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel II trimestre presso Sperimentale Tabacchi.
Testi consigliati:
R. BIANCHI BANDINELLI, Roma. L’arte nel centro del potere, Milano, Rizzoli, 1985.
R. BIANCHI BANDINELLI,, Roma. La fine dell’arte antica, Milano, Rizzoli, 1985 (solo
Introduzione e Parte I - Roma)
Come repertorio illustrativo, a complemento del manuale, si suggerisce di utilizzare R. BIANCHI BANDINELLI - M. TORELLI, L’arte dell’antichità classica: Etruria e Roma, Torino, edizioni
UTET 1976 (solo parte Roma).
Un CD con illustrazioni relative ai monumenti di età repubblicana è disponibile presso la
Biblioteca del Dipartimento di Beni Culturali (via D. Birago 64).
Seconda parte (F. Silvestrelli): Produzioni ceramiche di età romana
Le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II trimestre presso Sperimentale Tabacchi
[email protected]).
Per sostenere questa parte dell’esame bisogna studiare i testi di seguito specificati:
J.-P. MOREL, L’artigianato e gli artigiani, in Storia di Roma II,1, Torino 1990, pp. 143-158.
J.-P. MOREL, La produzione artigianale e il commercio transmarino, in Storia di Roma II,1,
Torino 1990, pp. 399-412.
J.-P. MOREL, La produzione della ceramica campana: aspetti economici e sociali, in A. GIARDINA, A. SCHIAVONE (a cura di), Società romana e produzione schiavistica II. Merci, mercati e
scambi nel Mediterraneo, Bari 1981, pp. 81-98.
G. PUCCI, La ceramica italica (terra sigillata), in A. GIARDINA, A. SCHIAVONE (a cura di),
Società romana e produzione schiavistica II. Merci, mercati e scambi nel Mediterraneo, Bari
1981, pp. 99-121.
C. PANELLA, Merci e scambi nel Mediterraneo tardoantico, in Storia di Roma III,2. L’età tardoantica. I luoghi e le culture, Torino 1993, pp. 613-641.
Un CD con la documentazione grafica e fotografica relativa al corso è disponibile presso la
Biblioteca del Dipartimento di Beni Culturali (via D. Birago, 64).
Indirizzo: [email protected]
Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con i
docenti la lettura di altri testi.
Orario delle lezioni: Lunedì, Martedì, Mercoledì.
Calendario esami: date da definire
Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni o su appuntamento.
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANA
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ARCHEOLOGIA MEDIOEVALE
Prof. Paul Arthur
Laurea Triennale
C.F.U. 9
Il corso sarà diviso in due moduli. Le lezioni si svolgeranno presso Palazzo “G. Codacci
Pisanelli”, aula da definire.
I Modulo
Argomenti del modulo: Il modulo prevede lo studio generale dell’archeologia e della cultura
materiale in Europa e nel Mediterraneo, dalla Tarda Antichità sino alla scoperta dell’America,
con particolare attenzione prestata allo sviluppo e alle nuove acquisizioni della disciplina in
Italia.
II Modulo
Argomenti del modulo: Il secondo modulo prevede lo studio della storia dell’archeologia
medievale nel Salento e alle problematiche e nuove acquisizioni. Particolare riferimento sarà
data alle cronologie e allo studio delle produzioni ceramiche tra alto e basso medioevo.
Per sostenere l’esame bisogna anche studiare i testi di seguito specificate
P. ARTHUR (a cura di), Da Apigliano a Martano. Tre anni di archeologia medievale (1997-1999),
Galatina, Congedo Ed., 1999.
P. ARTHUR “Ceramica in Terra d’Otranto tra VIII e XI secolo”, in S. Patitucci Uggeri (a cura di),
La Ceramica Altomedievale in Italia, All’Insegna del Giglio, Firenze, 2004, 313-326.
S. GELICHI, Introduzione all’Archeologia Medievale, Roma, NIS, 1997.
Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con i
docenti la lettura di altri testi.
Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:
P. ARTHUR - U. ALBARELLA - B. BRUNO - S. KING, “Masseria Quattro Macine” a deserted
medieval village and its territory in Southern Apulia: An interim report on field survey, excavation and document analysis, “Papers of the British School at Rome” LXIV, 1996, pp. 181-237.
R.S. LOPEZ, La nascita dell’Europa, secoli V-XIV, Einaudi, 1984, per la storia medioevale.
T. MANNONI - E. GIANNICHEDDA, Archeologia della Produzione, Einaudi, 1996.
E. ZANINI, Le Italie Bizantine, Bari, Edipuglia, 1998.
Articoli vari nella rivista “Archeologia Medievale”, Firenze, All’Insegna del Giglio.
ALTRE ATTIVITÀ DIDATTICHE
Le esercitazioni pratiche presso il Laboratorio di Archeologia Medievale (25 ore = 1 CFU) saranno dedicate al trattamento ed analisi di materiali archeologici medievali rinvenuti nel Salento.
Inoltre, è prevista la possibilità di partecipare ad uno scavo archeologico didattico (25 ore = 1
CFU) di un insediamento di età medievale, espressamente organizzato nel territorio salentino
per affrontare le basi metodologiche dello scavo ed alcune problematiche poste dallo studio
dell’insediamento e della cultura materiale di età medievale.
Si prevedono dei sopraluogi a siti archeologici nel Salento.
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Orario delle lezioni: Le lezioni per l’anno accademico 2006/2007 inizieranno il giorno lunedi 2
Ottobre 2006, ore 17:00, presso Palazzo “G. Codacci Pisanelli”, aula da stabilire.
Lunedi ore 17:00-19:00
Martedi ore 17:00-19:00
Mercoledi ore 17:00-19:00
Calendario esami: (date precise da stabilire):
Ricevimento studenti e laureandi: giovedì ore 10-12; Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64
Esercitazioni: Presso il Laboratorio di Archeologia Medioevale, Dip.to Beni Culturali, via
D.Birago, 64. Date da stabilire.
Indirizzo
Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64
tel. 0832-295516
email: [email protected]
www.unile.it/archeologia
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
Si consiglia vivamente la frequenza alle lezioni.
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ARCHEOMETRIA
Prof. Antonio Serra
Fisica Applicata FIS/07
9 C.F.U.
Dipartimento di Scienza dei Materiali
Pal. M – Complesso Ecotekne
Via per Monteroni
Il corso di Archeometria si propone di fornire le conoscenze di base riguardanti l’applicazione
di metodologie di indagine avanzate per la diagnostica dei beni culturali. Il corso prevede una
parte teorica ed una parte sperimentale.
Introduzione:
Le metodologie scientifiche per lo studio dei beni culturali: loro classificazione. Tecniche fisiche e tecniche chimiche di diagnosi. Finalità della diagnostica fisica dei beni culturali.
Approccio metodologico.
Tecniche ottiche di diagnostica:
Richiami sulla radiazione elettromagnetica. Richiami di ottica. Tecniche di imaging ad alta risoluzione per l’indagine dei beni culturali. Le tecniche riflettografiche: la riflettografia infrarossa.
Le tecniche ottiche applicate allo studio di beni monumentali. Cenni di fotogrammetria e topografia. La scansione laser tridimensionale. Ricostruzione tridimensionale di oggetti di interesse storico-artistico.
L’indagine termografica ad alta risoluzione: mappatura della radianza delle superfici di edifici, monumenti, affreschi, mosaici, individuazione di fenomeni di infiltrazione di umidità e di
discontinuità.
Tecniche spettroscopiche:
Richiami sulla struttura atomica. Analisi di beni artistici mediante tecniche di analisi con fasci
di particelle: XRF, EDAX, PIXE, PIGE.
Tecniche di datazione:
Datazioni assolute e datazioni relative. La dendrocronologia. Datazione mediante termoluminescenza e luminescenza otticamente stimolata. Datazione mediante risonanza di spin elettronico. Datazione mediante l’utilizzo di altre serie radioattive. Altre tecniche di datazione.
Il metodo di datazione mediante radiocarbonio: concetti base. Frazionamento isotopico, effetti secondari, calibrazione delle date al radiocarbonio. Interpretazione dei risultati: esempi.
La microscopia elettronica:
Il microscopio elettronico a scansione e a trasmissione. Interazione elastica ed anelastica.
Origine del contrasto. Preparazione dei campioni.
Applicazioni
Parte sperimentale:
Uso di alcune metodologie analitiche e loro differenti campi di applicazione presso il
Laboratorio di Fisica Applicata del Dipartimento di Scienza dei Materiali.
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Indirizzo Beni Archeologici
Laurea Triennale
C.F.U. 9
Parte generale:
L’Archeozoologia: definizione. Breve storia dell’archeozoologia. Relazioni con le altre discipline. Materiali di studio.
La determinazione: cenni di anatomia comparata delle principali specie domestiche e selvatiche. Le collezioni di confronto. Altre tecniche di determinazione. Metodi di discriminazione tra
domestici e selvatici. L’analisi del DNA antico: nuove prospettive di ricerca.
L’osteometria: metodi di studio e obiettivi.
La stima dell’età e del sesso: metodi di stima dell’età di morte tramite la dentizione e la saldatura delle ossa lunghe. Determinazione del sesso attraverso i criteri morfologici ed osteometrici.
Tafonomia: fattori di dispersione, frammentazione, dislocazione e conservazione dei resti faunistici. Metodi di scavo, rilievo e recupero dei resti archeozoologici. La stagionalità. Tracce di
origine antropica e naturale. Cenni sulle più frequenti patologie ossee.
La quantificazione: calcolo del numero di resti (NR) e del relativo numero minimo di individui
(NMI).
Utilizzazione degli animali: caccia, pesca e allevamento. La raccolta dei molluschi. I prodotti
alimentari. Altri prodotti dell’animale vivente: la lana, il latte, la forza motrice. Gli animali
nelle pratiche funerarie e nei sacrifici. I vivai. Cenni sulle tecniche di lavorazione dell’osso e
del corno nell’antichità.
La domesticazione: origine e modalità della domesticazione delle principali specie domestiche
e loro diffusione nell’antichità in Italia.
Per sostenere l’esame bisogna studiare i seguenti lavori (altre indicazioni saranno fornite
durante lo svolgimento del corso):
DE GROSSI MAZZORIN J., La fauna delle terramare nelle ricerche ottocentesche, in M. Bernabò
Brea, A. Cardarelli, M. Cremaschi (a cura di), Le Terramare. La più antica civiltà padana,
1997, pp. 87-89.
TAGLIACOZZO A., L’archeozoologia: problemi e metodologie relativi all’interpretazione dei dati,
Origini, XVII, 1993, pp. 7-67.
DE GROSSI MAZZORIN J., MINNITI C., Alimentazione e pratiche religiose: il caso di due contesti
monastici a Roma tra il XVI e il XVIII secolo, in Atti del 2° Convegno degli Archeozoologi
Italiani, Asti 14-16 novembre 1997, Forlì, 2000, pp. 327-338.
DE GROSSI MAZZORIN J., MINNITI C., Le sepolture di cani della necropoli di Età imperiale di Fidene
- Via Radicofani (Roma): alcune considerazioni sul loro seppellimento nell’antichità
(L’aspeeto cultuale), in Atti del II Convegno degli Archeozoologi Italiani, Asti 14-16 novembre 1997, Forlì, 2000, pp. 392-394.
DE GROSSI MAZZORIN J., MINNITI C., Testimonianze di pratiche cultuali nella Grotta 10 di Sorgenti
della Nova: recenti analisi sul materiale osteologico” in N. Negroni Catacchio (a cura di),
Preistoria e Protostoria in Etruria - Atti del Quinto Incontro di Studi: Paesaggi d’acque Ricerche e Scavi”, vol. II, Centro Studi di Preistoria e Archeologia, Milano, 2002, pp. 627636.
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ARCHEOZOOLOGIA
Prof. Jacopo De Grossi Mazzorin
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
CLUTTON BROCK J., Storia naturale della domesticazione dei mammiferi, Bollati Boringhieri,
Torino, 2001, (pp.23-165).
DE GROSSI MAZZORIN J., FREZZA A.M., Lo sfruttamento delle risorse fluviali di due insediamenti
veneti dell’ Età del Bronzo: Canàr (VR) e Frattesina (RO), in Atti del 2° Convegno degli
Archeozoologi Italiani, Asti 14-16 novembre 1997, Forlì, 2000, pp. 241-249.
DE GROSSI MAZZORIN J.,: État de nos connaissances concernant le traitement et la consommation
du poisson dans l’Antiquité, à la lumière de l’archéologie. L’exemple de Rome, Mélanges de
l’École Française de Rome, 112, 2000, (traduzione presso copisteria degli studenti 4 pp).
Orario delle lezioni:
Calendario esami: da programmare una volta stabilite le modalità dei corsi.
Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni o in altri orari su appuntamento.
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Prof. Vincenzo Cazzato
Laurea Triennale
3 C.F.U
Le lezioni (23 ore) - alcune coincidenti con quelle del Corso di Arte dei Giardini - si svolgeranno nel secondo semestre presso il plesso degli Olivetani.
Argomenti del Corso: Momenti significativi nel rapporto giardino-paesaggio dal Rinascimento al
Novecento, con approfondimenti sulla realtà pugliese.
Sono previsti sopralluoghi di studio.
Per sostenere l’esame si richiede lo studio di parti di un volume o di più volumi di seguito indicati, a scelta dello studente e da concordare con il docente, unitamente agli appunti dalle
lezioni (in quanto l’esame verterà sugli argomenti del corso, in parte non affrontati nella
bibliografia indicata). Può essere concordato anche un argomento monografico di approfondimento.
A. Maniglio Calcagno, Architettura del paesaggio: evoluzione storica, Calderini, Bologna 1983.
L. Benevolo, La cattura dell’infinito, Laterza, Bari 1991.
V. Cazzato (a cura di), Paesaggi e sistemi di ville nel Salento (con la collab. di V. Basile e S.
Politano), Congedo, Galatina 2006.
Lezioni: Secondo semestre. Monastero degli Olivetani, venerdì, ore 12-14.
Ricevimento studenti: venerdì, ore 9-11.
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ARCHIVISTICA
Prof. Francesco de Luca
Corso di Studi in Beni Archivistici e Librari
S.S.D. MSTO/08
Laurea triennale
I semestre
CFU 9
Ambito disciplinare: Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia
Suddivisione in ore del’attività didattica: 90 lezione; 20 esercitazioni; 10 laboratorio
Caratteristiche curriculari dell’Insegnamento: caratterizzante
Modalità di erogazione della didattica: convenzionale
(ex convento degli Olivetani: tel e fax 0832 296774; e.mail [email protected])
Argomenti del corso:
Principi generali di Archivistica; terminologia archivistica; archivi pubblici e privati; gli strumenti di corredo; lettura e trascrizione di un documento d’archivio; la regestazione di un documento d’archivio; archivi e informatica.
Bibliografia:
ROMITI, Antonio, Archivistica generale.Primi elementi, Lucca, Civita editoriale, 2003
Lezioni:
Le lezioni, a partire dal 9 ottobre 2006, si svolgeranno dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore
10 presso l’Archivio generale d’Ateneo in via Rudiae n.7 (nei pressi del sottovia per Monteroni).
Nell’ambito dell’attività didattica saranno effettuate visite guidate presso Istituti di conservazione attivi nel territorio regionale.
Ricevimento:
Il calendario di ricevimento è il seguente:
Lunedì ore 10-12 dott.ssa Ingrosso
Mercoledì ore 10 12 dott.ssa D’Arpe
Mercoledì ore 16 –18 Prof. de Luca
Eventuali variazioni saranno comunicate per tempo
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Prof. Mario Brogi
Corso di studio in Beni archivistici e storico artistici
Laurea Triennale
Argomento del corso: Gli archivi delle Universitates dell’antica Provincia di Terra d’Otranto.
Programma:
La parte introduttiva del corso sarà dedicata alla presentazione dei concetti di base della disciplina, con cenni sulla storia degli archivi e sulla storia delle istituzioni; le lezioni successive
saranno invece volte ad indagare l’origine e lo sviluppo di alcuni specifici complessi archivistici, dei quali verranno analizzate le principali tipologie documentarie.
Nell’ambito del corso saranno inoltre tenuti incontri, lezioni, seminari e visite presso alcuni
istituti di conservazione cittadini e di altre località, secondo un calendario da stabilire, che
vedranno coinvolti docenti di altre università e funzionari dell’Amministrazione archivistica.
Gli studenti che non hanno la possibilità di frequentare le lezioni dovranno integrare il programma esposto con una parte aggiuntiva, da concordare direttamente con il docente.
Bibliografia:
un manuale a scelta tra i seguenti testi:
1. P. CARUCCI, Le fonti archivistiche: ordinamento e inventariazione, Roma 1983.
2. E. LODOLINI, Archivistica. Principi e problemi, Milano, Franco Angeli, 1985.
3. A. ROMITI, Archivistica generale. Primi elementi. Modulo di base, Lucca, Civita editoriale, 2002.
La lettura e la comprensione dei seguenti testi e articoli:
- P. CAMMAROSANO, Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte, Roma 1991.
- G. CENCETTI, Inventario bibliografico e inventario archivistico, in ID., Scritti archivistici, Roma
1970, pp. 56-69.
- G. CENCETTI, Sull’archivio come “universitas rerum”, in ID., Scritti archivistici, Roma 1970,
pp. 47-55.
- C. PAVONE, Ma è poi tanto pacifico che l’archivio rispecchi l’istituto?, in Antologia di scritti
archivistici, a cura di R. Giuffrida, Roma 1985, pp. 437-441 (già in ‘Rassegna degli Archivi
di Stato’, XXX, 1970).
- P. D’ANGIOLINI - C. PAVONE, La Guida generale degli archivi di Stato italiani: un’esperienza in
corso, in ‘Rassegna degli Archivi di Stato’, XXXII, 1972, pp. 285-305.
- P. D’ANGIOLINI - C. PAVONE, Gli archivi, in Storia d’Italia. I documenti, vol. V, tomo 2, Torino,
Einaudi, 1973, pp. 1660-1691.
Inoltre è richiesta la conoscenza degli artt. 1-4, 18-45 del D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409.
Inizio delle lezioni e presentazione del corso nel II semestre (un avviso sarà preventivamente
esposto nella bacheca dell’Istituto).
Orario delle Lezioni
Lunedì
18,00-20,00
Martedì 09,00-11,00 (Aula da definire).
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ARCHIVISTICA SPECIALE
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
Ricevimento studenti: Lunedì ore 17.00-18.00, Monastero degli Olivetani, stanza piano terreno.
Calendario degli Esami:
Da definire
Recapiti del docente:
studio: Monastero degli Olivetani, stanza piano terreno.
tel. 0832-296773
fax. 0832-296774
E. mail: [email protected]
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Prof. Vincenzo Cazzato
Laurea Triennale
3 C.F.U.
Le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel secondo semestre presso il plesso degli Olivetani.
Argomenti del Corso: Il giardino dall’Antico al Novecento, con particolare riferimento al giardino dal Rinascimento al Barocco. Momenti di storia del giardino in Puglia dal Cinque al
Novecento.
Sono previsti sopralluoghi di studio.
Per sostenere l’esame si richiede lo studio di parti di un volume o di più volumi di seguito indicati, a scelta dello studente e da concordare con il docente, unitamente agli appunti dalle
lezioni (in quanto l’esame verterà sugli argomenti del corso, in parte non affrontati nella
bibliografia indicata). Può essere concordato anche un argomento monografico di approfondimento.
L. Impelluso, Giardini, orti e labirinti, Dizionari dell’Arte Electa, Milano 2005.
V. Cazzato, Ville e giardini italiani. I disegni di architetti e paesaggisti dell’American Academy
in Rome, IPZS, Roma 2004.
V. Cazzato (a cura di), La memoria, il tempo, la storia nel giardino italiano fra Otto e
Novecento, IPZS, Roma 1999.
F. Pizzoni, Il giardino arte e storia, Leonardo Arte, Elemond, Venezia 1997.
M. Mosser, G. Teyssot, L’architettura dei giardini d’Occidente, Electa, Milano 1990.
V. Cazzato, M. Fagiolo, M.A. Giusti, Lo specchio del Paradiso. Giardino e teatro dall’Antico al
Novecento, Cinisello Balsamo 1997.
V. Vercelloni, Atlante storico del giardino europeo, Jaka Book, Milano 1990.
Sul giardino pugliese:
V. Cazzato (a cura di), Paesaggi e sistemi di ville nel Salento (con la collab. di V. Basile e S.
Politano), Congedo, Galatina 2006.
V. Cazzato, A. Mantovano, Dispense sul giardino pugliese.
Lezioni: Secondo semestre. Monastero degli Olivetani, venerdì, ore 12-14.
Ricevimento studenti: venerdì, ore 9-11.
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ARTE DEI GIARDINI
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
CHIMICA ANALITICA: CHIMICA DEI MATERIALI D’ARCHIVIO
Prof. Giuseppe E. De Benedetto
Beni Archivistici, Librari, Mobili ed Artistici
Laurea Triennale
Crediti: 6
Dipartimento e studio:
Beni delle Arti e della Storia, Monastero Olivetani, stanza piano terra Laboratorio di restauro
del libro-analisi chimiche per i beni culturali, c/o Museo Provinciale, viale Gallipoli,28, Lecce
Obiettivi formativi:
Conoscenza di struttura e proprietà della carta e delle metodologie chimiche di intervento
Programma:
La struttura dell’atomo, gli elementi e la tavola periodica, legame ionico e legame covalente,
La mole e il numero di Avogadro, Molecole, ioni e ioni poliatomici, le equazioni chimiche, la
stechiometria, l’equilibrio chimico, l’equilibrio acido-base, il pH
Cenni di Chimica dei polimeri: polimeri naturali e di sintesi, struttura, preparazione (policondensazione e poliaddizione) in soluzione e allo stato solido. Fibre naturali di origine vegetale
e animale: macromolecole cellulosiche e proteiche.
La cellulosa. Biosintesi della cellulosa. Micro e macrostruttura. Metodologie di estrazione e
purificazione. Usi della cellulosa e suoi derivati.
Sviluppi storici di metodologie preparative. Proprietà chimico-fisiche. Additivi: di processo,
interni, funzionali. Morfologia e proprietà delle fibre. Trattamenti funzionali superficiali.
Processi di alterazione e di degrado: meccanismi chimici e fisici. Influenza dei fattori ambientali e della composizione chimica nei processi di alterazione del supporto cartaceo, degli additivi, dei leganti e dei pigmenti. Degradazione della cellulosa, acidificazione, invecchiamento,
fotolisi, biodegradazione, inquinamento atmosferico. Tecniche di analisi e caratterizzazione.
Metodologie di intervento: diagnosi dello stato di conservazione, procedure e prodotti per il
recupero dei manufatti degradati e il trattamento conservativo.
Esercitazioni di laboratorio: misura del pH, deacidificazione, sbiancamento conservativo,
determinazione del tipo di fibra, determinazione dei gruppi ossidati
Testo:
- Appunti dati dal docente a lezione;
- M. Copedè, La carta e il suo degrado, Nardini Editore, Firenze, 1991.
Bibliografia di approfondimento:
- D. Klemm ed al., Comprehensive Cellulose Chemistry, Vol. 1, Fundamentals and Analytical
Methods, Wiley-VCH, 1998;
- Historic textiles and paper materials, ed. Zeronian, ACS, 1986.
Modalità d’esame:
Prova scritta finale (10 domande a risposta libera)
Orario:
Mercoledì, giovedì, venerdì; primo semestre
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Commissione:
Proff. G. E. De Benedetto, L. Valli, F. Fanizzi, C. Malitesta, M.R. Guascito
Telefono ed e-mail:
0832296776/3616; [email protected]
Orario ricevimento:
giovedì e venerdì 08.30-9.30
143
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
Calendario esami:
http://www.restaurolibrario.unile.it/
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
CIVILTÀ ANTICHE DELL’ITALIA MERIDIONALE
Prof. Cosimo Pagliara
Beni Architettonici, Archeologici, Ambientali – Archeologici
Laurea Triennale - II semestre
C.F.U. 6
Argomento del corso: IAPIGI - MESSAPI - SALENTINI. PER UNA STORIA DELLE CIVILTÀ ANTICHE
NELLA PUGLIA MERIDIONALE.
Bibliografia di riferimento:
M. LOMBARDO, I Messapi e la Messapia nelle fonti letterarie greche e latine, Galatina 1992.
AA.VV. I Messapi, Atti del convegno Magna Grecia XXX, Napoli 1991.
Ricevimento studenti e laureandi ogni martedì: ore 11-13 c\o Dip.to Beni Culturali.
144
Laurea triennale
Il modulo di 6 crediti prevede una parte istituzionale ed una parte monografica. La parte istituzionale è concepita per fornire agli studenti le basi per la comprensione degli avvenimenti e
delle tematiche principali della storia della Civiltà Bizantina nel periodo dal IV al XV secolo. La
parte monografica prevede un breve ciclo di lezioni seminariali su Italo-greci e Umanesimo,
finalizzate ad orientare gli studenti sui metodi e gli strumenti di interpretazione delle fonti
storiche e storiografiche relative alla civiltà bizantina.
A) Parte istituzionale
Il concetto di Civiltà bizantina.
Cronologia e dinastie imperiali.
La fondazione di Costantinopoli
L’Italia bizantina.
L’ideologia imperiale e il cerimoniale di corte
Il regno ostrogoto e l’esarcato.
L’impero di Giustiniano.
L’organizzazione tematica.
Il Catepanato d’Italia
La presenza dei bizantini in Salento: la produzione libraria
Le origini di Venezia.
Il sistema fiscale e la legislazione agraria.
Le città dell’Adriatico nella politica bizantina del XII secolo.
I Paleologi.
I turchi e la caduta di Costantinopoli.
Manuale consigliato:
G. OSTROGORSKY, Storia dell’impero bizantino, Torino 1968 ed edizioni successive. Oppure
A. CARILE, Materiali di storia bizantina, Bologna 1994.
B) Corso monografico
Sono previste lezioni di tipo seminariale (lettura ed interpretazione delle fonti) su Italo-greci
e Umanesimo.
Testo di supporto:
A. PERTUSI, Italo-greci e bizantini nello sviluppo della cultura italiana dell’Umanesimo, in
«Vichiana», (1964), 292-308.
Durante le lezioni verranno fornite dispense agli studenti: cartine topografiche, traduzione di
fonti scritte, immagini. Si raccomanda la frequenza, tuttavia potranno essere concordati programmi e testi di studio alternativi con gli studenti non frequentanti.
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
CIVILTÀ BIZANTINA
Prof.ssa Antonella Parmeggiani
BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI (6 CFU)
BENI MOBILI E ARTISTICI (6 CFU)
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
DIPLOMATICA
Prof.ssa Angela Frascadore
Laurea Triennale
12 CFU
Secondo Semestre
Argomento del Corso:
Il documento medioevale latino
Bibliografia:
A. PRATESI, Genesi e forme del documento medievale, Jouvence, Roma 1979.
Si raccomanda vivamente la frequenza perché le lezioni saranno integrate da esercitazioni pratiche di lettura di documenti pubblici e privati medievali provenienti da varî repertorî. La raccolta completa delle tavole esaminate durante il corso, ma non delle relative trascrizioni, sarà
disponibile presso la portineria dell’ex Monastero degli Olivetani. Gli studenti sono invitati a
procurarsi tempestivamente copia del materiale didattico.
Inizio delle lezioni: 1 marzo 2007.
Orario delle lezioni: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 13.00- 14.00. Eventuali
variazioni saranno concordate con gli studenti
Aula: aula al pianterreno dell’ex monastero degli Olivetani.
Laboratorio: orario da definire
Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni.
Calendario degli esami: da definire.
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Programma:
Introduzione allo studio dell’ecologia; tipi di approccio, livelli di organizzazione e limiti
Concetti fondamentali sull’energia; sistemi termodinamici d’interesse per l’ecologia; processi
di organicazione, decomposizione e riciclizzazione; tassi ed efficienze dei trasferimenti energetici
Cicli biogeochimici, tipi di cicli, modello, casi particolari (acqua, azoto, carbonio, fosforo,
zolfo
L’ecosistema, componenti dell’ecosistema, tipi di ecosistema; la struttura trofica; catene e
reti alimentari; le successioni ecologiche
La comunità biotica; ricchezza in specie e diversità; modelli di variazione della diversità;
modelli di relazione tra n° di specie, n° di individui, dimensioni individuali ed area disponibile; interazioni tra specie: predazione, competizione, parassitismo, mutualismo; teoria della
nicchia
Popolazioni; demografia ed accrescimento di popolazione; k ed r strategia
Stabilità e disturbo; tipi di stabilità; relazioni stabilità-produttività, stabilità-diversità; stabilità e disturbo; concetto di perturbazione e tipi di perturbazioni; teoria del disturbo intermedio.
Ecologia umana: teorie ecologiche applicate allo studio della dinamica, economia e storia delle
popolazioni umane.
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ECOLOGIA
Prof. A. Basset
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ESEGESI DELLE FONTI STORICHE MEDIEVALI
Prof.ssa Chiara Dagmar Flascassovitti
Anno accademico 2006-07
Ex monastero degli Olivetani, stanza 23, tel. 0832 296775
Beni Architettonici, Archeologici E Dell’ambiente
Beni Archivistici E Librari
(3 CFU)
Argomento del Corso: Le fonti della storia medievale
Si intende fornire le informazioni fondamentali sulla articolazione complessiva dei testi scritti prodotti nell’Italia medievale, in funzione dei diversi ambiti regionali, istituzionali e sociali
presso i quali furono prodotti e tramandati.
Testi d’esame:
P. CAMMAROSANO, Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte, Roma 1991,
pp.39-95, 113-193, 205-258.
Inizio delle lezioni: giovedì 5 ottobre 2007
Orario delle lezioni: giovedì, venerdì ore 16-17, sabato ore 10-11
Aula: Olivetani, pianterreno
Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni, studio docente
Calendario degli esami: 31 gennaio 2007, 12 febbraio 2007, 18 giugno, 16 luglio 2007
148
Laurea Triennale
Beni Musicali, ordinamento 2005/2008, secondo anno
Beni Musicali, ordinamento 2005/2007, terzo anno
Beni dello Spettacolo, ordinamento 2006/2007
ARGOMENTO DEL CORSO: Musica, eros e magia nel tarantismo.
TESTI OBBLIGATORI:
- G. Salvatore, Taranta Pizzica Tradizione. Eros e magia nel tarantismo (in preparazione).
- Dispense (distribuite dal docente durante il corso).
- Documenti audiovisivi mostrati e analizzati durante il corso.
TESTI INTEGRATIVI (facoltativi):
Tullia Magrini (cur.), Universi sonori. Introduzione all’etnomusicologia, Einaudi PBE, Torino,
2002 (in particolare i capitoli I, II, VII, VIII, IX, XI, XII XIII).
Ch. Merriam, “Antropologia della musica”, Sellerio, Palermo, rist. 1990.
E. De Martino (cur.), “Magia e civiltà”, Garzanti, Milano, rist. 1995.
E. De Martino, “La terra del rimorso”, Il Saggiatore, Milano, rist. 1994.
G. Rouget, “Musica e trance”, Einaudi, Torino, 1986.
O. Franco/S. Zuffi, “Musica Maga. Teoresi e storia della meloterapia”, Erga, Genova, 1996.
M. Agamennone (cur.), “Musiche tradizionali del Salento. Le registrazioni di Diego Carpitella ed
Ernesto de Martino (1959, 1960)” (con due Cd), Squilibri, Roma, 2005.
E’ richiesta la conoscenza – testi e melodie - del repertorio tradizionale salentino, in particolare dei canti relativi alla festa, al ballo, al rito. Un’antologia appositamente compilata sarà a
disposizione degli studenti presso il Laboratorio delle Musiche Popolari (“LA.M.PO”, Arnesano).
A corredo del corso si consiglia di seguire almeno un ciclo completo del Laboratorio delle
Musiche Popolari (ogni ciclo prevede l’acquisizione di ulteriori 3 CFU).
Il corso prevede inoltre un seminario a cura del dott. Daniele Durante.
IMPORTANTE: Gli studenti non frequentanti, o che siano stati assenti per un terzo (o più) delle
ore di uno o più moduli, devono contattare il docente prima degli esami per concordare letture e ascolti integrativi.
www.gianfrancosalvatore.it
[email protected]
per informazioni su corsi, laboratori, orari, esami:
[email protected] (dott. Gianpaolo Chiracò)
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ETNOMUSICOLOGIA
Prof. Gianfranco Salvatore
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ETRUSCOLOGIA
Prof. Gianluca Tagliamone
Corso di Laurea Triennale in Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente
C.F.U. 6
Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel primo semestre presso Palazzo Codacci Pisanelli.
Argomenti del corso:
Introduzione all’Etruscologia
1. Etruscologia e antichità italiche: ambiti di studio, prospettive di ricerca, strumenti di lavoro.
2. Storia della disciplina.
3. L’etnogenesi degli Etruschi: rappresentazioni antiche e interpretazioni moderne.
4. Alle origini degli Etruschi: la cultura villanoviana.
5. Etruria: il quadro territoriale e ambientale.
6. Forme e strutture dell’insediamento.
7. Lo spazio del sacro: i caratteri fondamentali della religiosità etrusca, i luoghi di culto, le
divinità, le forme della devozione, l’Etrusca disciplina.
8. Le necropoli: forme ideologiche e materiali del costume funerario.
9. Società ed economia.
10.Istituzioni e ordinamenti politici.
11.Lingua e scrittura.
Aspetti della cultura artistica etrusca
1. Per una definizione dell’arte etrusca: storia di un problema.
2. Il mondo delle immagini: iconografia e iconologia.
3. Aspetti della produzione artistica e artigianale: maestranze itineranti e botteghe locali.
L’organizzazione del lavoro.
4. Importazioni, produzioni locali e circolazione dei beni.
5. Per una periodizzazione dell’arte etrusca. Esperienze artistiche e artigianali di età villanoviana, orientalizzante, arcaica, classica ed ellenistica.
6. Il problema dell’”arte italica”.
Oltre agli appunti delle lezioni, per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di
seguito specificate:
G. CAMPOREALE, Gli Etruschi. Storia e civiltà, Utet, Torino 2000, pp. 11-206.
G. BARTOLONI, Le origini e la diffusione della cultura villanoviana, in Gli Etruschi, catalogo della
mostra, a cura di M. TORELLI, Bompiani, Milano 2000, pp. 53-71.
Ai fini della preparazione dell’esame è, inoltre, vivamente consigliato l’utilizzo, come supporto iconografico, del volume Etruschi. L’arte, a cura di M. SPRENGER, G. BARTOLONI, M. HIRMER, Jaca
Book, Milano 1983. Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere, alla bibliografia già
citata, anche lo studio delle parti dei volumi di seguito specificate:
G. CAMPOREALE, Gli Etruschi. Storia e civiltà, Utet, Torino 2000, pp. 223-234, 312-325, 391-397,
432-440.
150
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
Orario delle lezioni: lunedì, martedì, ore 10,00-12,00
Calendario esami:
Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì, ore 10,00-11,00, presso il Dip.to di Beni
Culturali, via D. Birago, 64 (o da concordare, col docente, al termine delle lezioni).
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
FILOLOGIA CLASSICA (C.F.U. 6 + 1)
Prof.ssa Adele Filippo
Beni Musicali
L’insegnamento è mutuato da Letteratura teatrale greca
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Prof. Roberto Giuliano
Fonti sonore analogiche e digitali: tipologie, analisi, diagnosi, restauro, conservazione, fruizione e valorizzazione. Questioni di filologia nelle fasi di restauro e riversamento dei documenti
sonori.
Le esperienze internazionali e l'attività dell'International Association of Sound and Audiovisual
Archives.
Laboratorio di restauro dei supporti sonori.
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
FILOLOGIA DEL RESTAURO DEI SUPPORTI SONORI
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
FONDAMENTI DI TEORIA MUSICALE (C.F.U. 3)
Prof.ssa Mariacarla De Giorgi
Laurea triennale
I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno presso l’Aula C1 del Codacci Pisanelli
Argomento del modulo:
La tonalità e il suo linguaggio armonico nella composizione dei “Wiener Klassiker”.
Il corso si propone di guardare alla teoria come sapere normativo, puntellato da regole divenute poi per tradizione “canoniche”, inquadrando però la genesi e lo sviluppo dei principi fondamentali del linguaggio tonale in una prospettiva storica ben precisa. In tal modo sarà possibile porre il linguaggio armonico-tonale nella più giusta collocazione, ossia non come assoluto,
o più valido rispetto ad un altro, quanto piuttosto come espressione di un momento straordinario nell’evoluzione storica del linguaggio musicale, che tocca il suo culmine nella composizione dei cosidetti “Wiener Klassiker”.
Programma:
Per sostenere l’esame (scritto e orale) si richiede la conoscenza delle parti del volume di seguito specificate:
OTTO KÁROLYI, La grammatica della musica. Einaudi, Torino 1983, pp. 19-121
LORIS AZZARONI, Canone infinito. Lineamenti di Teoria della Musica.Clueb, Bologna 2000.
(Capitoli IV: Sistemi sonori di riferimento e VIII: La costruzione formale)
Per approfondire la conoscenza della forma-sonata si consiglia vivamente la lettura del seguente testo:
CHARLES ROSEN, Le Forme-Sonata. Feltrinelli, Milano 1986, pp.18-35, 102-31.
Al programma verrà allegato anche un CD con brani scelti, descritti e analizzati durante il corso
delle lezioni.
Inizio delle lezioni: mercoledì 29 novembre 2006, ore 10.oo-12.oo, Aula C1 del Codacci
Pisanelli.
Orario delle lezioni: mercoledì, ore 10.oo –12.oo e giovedì, ore 10.oo-12.oo
Calendario esami: Il Test d’entrata si terrà il giorno 23 novembre 2006, ore 10.oo, presso
l’Aula C1 del Codacci Pisanelli.
Ricevimento studenti: mercoledì, ore 12.oo –13.oo
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Prof.ssa Mariacarla De Giorgi
Si comunica agli studenti che l’esame scritto di Fondamenti di Teoria Musicale si terrà il giorno 23 novembre 2006, ore 10.00, presso l’aula C1 del palazzo Codacci Pisanelli.
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
FONDAMENTI DI TEORIA MUSICALE
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
GEOFISICA ARCHEOLOGICA
Prof.ssa Maria Teresa Carrozzo
Programma del corso
Generalità sulla geofisica applicata alla archeologia: scopi, possibilità offerte e limiti; parametri fisici misurabili. Modello di terra come risultato di indagini geofisiche, catastrofi naturali e
civiltà del passato.
Metodi di prospezioni geofisiche: gravimetrico, magnetico, elettrico, elettromagnetico, sismico e telerilevamento. Su ciascun metodo verranno dati: generalità, principi fisici di base, tecniche di acquisizione in campagna e di elaborazione dati. Esempi ed applicazione dei metodi
geofisici e della loro integrazione su siti archeologici di particolare interesse.
Il corso si svolgerà con lezioni cattedratiche ed esercitazioni in laboratorio.
Testi consigliati: saranno comunicati durante il corso
Propongo che collabori al corso il dott. Sergio Luigi Negri, ricercatore di geofisica applicata
raggruppamento disciplinare Geo/11, presso la facoltà di scienze MM.FF.NN., Università di
Lecce.
Commissione d’esame proposta: Carrozzo M.T., Negri S. L., Leucci G.
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Laurea Triennale in Beni Archeologici
M-GGR/01
C.F.U. 3
Saranno esaminati e discussi i paradigmi più affermati della disciplina ponendo particolare
attenzione allo studio della struttura ed interazione di due principali sistemi: il sistema ecologico e il sistema spaziale. Le riflessioni teoriche saranno sostenute da esempi regionali.
Interpretazione del paesaggio attraverso la lettura di una tavoletta dell ‘I.G.M. concordata con
la docente.
1. La rappresentazione dello spazio: la cartografia
2. Lettura della tavoletta dell’I.G.M. ed interpretazione del paesaggio
3. La sfida dello sviluppo sostenibile ed il degrado dell’ambiente e delle risorse
4. Organizzazione degli spazi agricoli ed industriali
5. Attività terziarie
6. Lo sviluppo urbano
Per sostenere l’esame bisogna studiare alcune parti concordate con la docente del volume:
P. Dagradi e C. Cencini, Compendio di Geografia Umana, Patron Ed. Bologna, 2003
Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con la
docente la lettura di altri testi.
Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:
A. Biancotti, Geografia Generale, Bompiani Ed., Milano,1991
M. Dinucci, Geografia dello sviluppo umano, Zanichelli, Milano, 1999
Orario delle lezioni:
II° semestre con orario da concordarsi
Calendario esami:
appello
appello
appello
18 gennaio
20 febbraio giugno
4 giugno, 18 giugno 19 luglio
Sessione recupero esami 25 settembre
Ricevimento studenti e laureandi:
Martedì ore 11-12
Mercoledì ore 10-13
Giovedì ore 14-16
I laureandi possono incontrare la docente anche in altri giorni e orari, previo appuntamento.
157
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
GEOGRAFIA
Prof.ssa Anna Trono
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
Prof.ssa Anna Trono
Laurea Triennale in Scienze dei Beni Mobili e Artistici
M-GGR/02
CFU 9
Curriculum di operatore culturale
• Saranno sviluppati i concetti fondamentali della disciplina secondo una sintesi moderna
della geografia economico-politica.
Lo studio della disciplina consentirà allo studente una conoscenza dell’ambiente, del territorio e dello spazio economico, fornendogli consapevolezza dei problemi del mondo contemporaneo nell’interdipendenza di dei fattori di ordine economico, politico e sociale con quelli politici e culturali e offrendogli l’opportunità di affrontare problemi di salvaguardia e conservazione. Lo doterà, inoltre, di strumenti che gli permettano di fare impresa e diventare operatore
economico dei beni culturali/ambientali. Il riferimento a problemi dello sviluppo locale, in un
approccio che superi il descrittivismo e rafforzi la componente «volontaria» della disciplina,
anche considerando le interconnessioni tra pensiero geografico e teorie economiche dello sviluppo, consentirà di portare in primo piano il ruolo attivo della del geografo nelle scelte decisionali. Particolare attenzione sarà destinata all’ambiente ed alla centralità dei beni culturali
nel concetto di territorio, alla loro valorizzazione e fruizione, considerandoli un’importante
occasione di miglioramento dell’offerta turistica, incremento della domanda ed opportunità di
sviluppo locale. Nell’analisi delle politiche di intervento pubblico indirizzate alla valorizzazione e tutela del patrimonio culturale pubblico e miglioramento dell’offerta e della qualità dei
servizi culturali anche a fini turistici, sono previsti incontri seminariali con docenti di altre
discipline, specialisti ed autorità locali. Escursioni scientifiche e ricerche su campo, lavori di
gruppo e discussione dei temi trattati nelle lezioni frontali completeranno l’azione formativa
prevista.
Per sostenere l’esame saranno oggetto di studio alcune parti, concordate con la docente, dei
seguenti volumi:
- S. Conti, G. Dematteis, C. Lanza, F. Nano, Geografia dell’economia mondiale, Torino, UTET
Libreria, 1999.
- A. Segre, E. Dansero, Politiche per l’ambiente, Torino, UTET Libreria, 1999.
- X. Greffe, La gestione del patrimonio culturale, Franco Angeli, Milano, edizione italiana a
cura di A. Mariotti, prefazione di Francesco Bandarin, 2003.
- G. Candela, A.E. Scorcu, Economia delle Arti, Milano, Zanichelli, 2004, cap. 7.
Gli studenti lavoratori potranno concordare il programma con la docente
Orario delle lezioni:
II° semestre con orario da concordarsi
Calendario esami:
appello
18 gennaio
appello
20 febbraio giugno
appello
4 giugno, 18 giugno 19 luglio
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Ricevimento studenti e laureandi:
Martedì ore 11-12
Mercoledì ore 10-13
Giovedì ore 14-16
I laureandi possono incontrare la docente anche in altri giorni e orari, previo appuntamento.
159
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
Sessione recupero esami 25 settembre
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
INFORMATICA APPLICATA AGLI ARCHIVI
Prof.ssa Angela Chirenti
Prerequisiti
Nozioni di archivistica
Nozioni di Informatica Generale: Hardware, Software, Reti di computers
I database: Organizzazione dei dati.
Modello concettuale, logico, fisico.
Le funzionalità di un database: creazione, inserimento, aggiornamento, ricerca, importazione,
esportazione.
La normativa di riferimento
La firma digitale
Il Codice dell’Amministrazione Digitale
Il Sistema di Connettività Pubblica
La Posta Elettronica Certificata
Sistemi Informativi
Formati digitali
Catalogazione e documentazione al computer
Testi ed ipertesti
La preparazione di un documento
Come conservare ed utilizzare u documento informatico
Immagine e suono digitale
Sistemi di acquisizione di immagini digitali
Elaborazione di immagini
La rete: applicazioni e ricerche
Gli standard per la descrizione archivistica
Gli standard descrittivi: tipologie ed evoluzione
ISAD – International Standard for archivial description
Lo standard ISAAR – EAD
Sarà oggetto di studio una piattaforma applicativa tra CDS/ISIS, TITULUS, PAFLOW
160
Laurea specialistica (6 CFU)
Prof.ssa Grazia Semeraro
Data da: lunedi 2 Ottobre 2006
Argomenti: GIS e ricerca archeologica: gestione dei dati di scavo e studio del territorio.
Sezione applicativa: Progettazione e realizzazione di un sistema per la gestione di dati archeologici, attraverso l’impiego di un software GIS collegato ad un database relazionale.
Testi: I riferimenti bibliografici saranno forniti nel corso delle lezioni.
Letture individuali: Metodologie di catalogazione dei beni archeologici (a cura di F.
D’Andria), Bact 1.1, Lecce – Bari 1997; F. D’ANDRIA, G. SEMERARO, Applicazioni GIS alla ricerca
archeologica. Modelli di formalizzazione dei dati, in I modelli nella ricerca archeologica, Il
ruolo dell’informatica, Atti del Convegno di Roma Accademia dei Lincei 24-25 Novembre 2000,
Roma, pp.77-105; G. Lock (ed.) Beyond the map. Archaeology and Spatial Technologies, IOS
Press 2000; M. GILLINGS, D. MATTINGLY, J. VAN DALEN J., Geographical Information Systems
and Landscape Archaeology, Oxford 1999.
Orario lezioni:
Lunedi, 16 -18 Laboratorio di Informatica della Facoltà
Martedi, 16-18
“
“
Ricevimento studenti e laureandi: Lunedi ore 15-16; 18-19
Sede: Dipartimento di Beni Culturali, via D. Birago 64.
Esami
Giovedi,
“
“
“
“
“
“
“
“
11
01
22
21
05
19
20
24
14
Gennaio 2007, ore
Febbraio 2007, ore
Febbraio 2007, ore
Giugno 2007, ore
Luglio 2007, ore
Luglio 2007, ore
Settembre 2007, ore
Gennaio 2008, ore
Febbraio 2008, ore
9
9
9
9
9
9
9
9
9
Sede: Dipartimento di Beni Culturali, via D. Birago 64.
161
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
INFORMATICA APPLICATA: BENI ARCHEOLOGICI
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE
ANALISI DELLE FORME E METODI DI ATTRIBUZIONE
Prof. Marco Tanzi
Laurea Triennale
9 C.F.U.
Il corso si articolerà in lezioni ed esercitazioni che verteranno sull’approccio e sul riconoscimento dell’opera d’arte secondo le diverse prospettive metodologiche. Sono previste visite
alle principali esposizioni in corso, a monumenti e musei. Si raccomanda la frequenza.
Modulo unico: le lezioni si svolgeranno nel I semestre da lunedì a venerdì a settimane alterne.
Argomento del modulo: la ricostruzione, tra documenti e monumenti, di una famiglia di artisti del Quattrocento
La ricostruzione di una famiglia di pittori tra opere d’arte e documenti d’archivio: i Bembo
Bibliografia:
R. Longhi, “Me pinxit”. La restituzione di un trittico d’arte cremonese circa il 1460 (Bonifacio
Bembo), in R. Longhi, “Me pinxit” e Quesiti caravaggeschi 1928- 1934, Opere complete, IV,
Firenze 1968, pp. 57-66;
M. Tanzi, Bembo (famiglia dei), in La Pittura in Lombardia. Il Quattrocento, Milano 1993, pp.
442-443;
M. Tanzi, Bonifacio Bembo massacrato (ovvero le disavventure della Storia dell’arte), in
“Prospettiva”, 115-116, 2004, pp. 110-134.
I testi Sono a disposizione presso la Biblioteca del Dipartimento dei Beni delle Arti e della Storia
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Laurea triennale
Prof. Giuliano Capani
Programma d’esame
Elementi fondanti del cinema. Cinema e percezione visiva. Ubiquità dello sguardo cinematografico. Dirigere lo sguardo dello spettatore. Inquadrature: piani e campi. Movimenti di camera: la de-localizzazione dello sguardo cinematografico. Composizione delle inquadrature. I
Processi di interazione nel cinema: apetti psicologici. Letteratura, teatro e cinema.
L’impressione di realtà e le sinapsi neuronal.i Il cinema e il suo Corpus spiritualis. Fare o veder
fare: i mirrors neurons. Processi di partecipazione dello spettacolo cinematografico. Cinema e
Comunicazione non verbale. Arte del comunicare e comunicazione artistica.
Elementi costitutivi del film: l’ideazione, la scrittura scenica, le riprese e il montaggio. I ruoli
produttivi e artistici nel Cinema.
Il laboratorio si svolgerà attraverso lezioni ed esercitazioni pratiche. Gli studenti dovranno
presentare un loro cortometraggio.
Testi:
Vincenzo Buccheri, Il film. Salla sceneggiatura alla distribuzione. Carocci editore, Roma, 2003
Giuliano Capani, Magia del cinema. in corso di pubblicazione.
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
LABORATORIO AUDIOVISIVO
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
LABORATORIO DI COSTUME E MODA (12 CFU)
Dott.ssa Annalisa Pellegrino
Argomento del corso: Il linguaggio della moda, considerazioni psicosociologiche sull’abbigliamento. L’abbigliamento è parte integrante dell’esteriorità umana; articolandosi in forme
diverse (dall’uso di indumenti a quello di ornamenti, dalle pratiche di modificazione corporea
alla cosmesi), l’apparire non coincide certo con l’essere dell’individuo, ma è comunque espressione e parte della sua natura e della sua presenza nel mondo. Soprattutto nella società odierna, che privilegia l’immagine, l’abbigliamento, inteso come sistema rigoroso di segni, acquista
una sua importanza simbolica come veicolo di significati molteplici. Il corso avrà quindi come
oggetto l’esame dell’abbigliamento sulla base di questa prospettiva, considerando soprattutto
gli aspetti sociologici, antropologici e psicologici dell’esteriorità e quindi dell’abbigliamento
e della moda.
Modalità: lezioni frontali a partire dal secondo semestre. (Calendario e sede delle lezioni verranno comunicati tempestivamente). Il corso verrà articolato in ore dedicate alla lezione vera
e propria ed altre a disposizione per approfondimenti degli argomenti trattati.
Descrizione dei contenuti:
• Introduzione al dibattito e alle ricerche sulla moda tra sociologia e storiografia.
• L’attenzione alla propria immagine: origini e funzioni del vestirsi e dell’abbigliarsi;
• Le motivazioni psicoantropologiche del vestirsi e dell’abbigliarsi;
• Moda e società: funzioni sociali dell’abbigliamento e sistema abbigliativo;
• La moda come sistema istituzionale e “la moda della moda”.
Modalità d’esame:
Al di là di una buona preparazione di base in storia del costume e della moda, è richiesta la
conoscenza dei contenuti delle lezioni e lo studio dei volumi indicati nella bibliografia che
segue. Di alcuni di essi, durante il corso, verrà indicata una parte specifica da studiare.
Bibliografia:
• appunti delle lezioni;
• letture di approfondimento:
Bianca M., Psicologia dell’abbigliamento, Firenze, A. Pontecorboli, 1993;
Squicciarino P., Il vestito parla. Considerazioni psicologiche sull’abbigliamento, Roma,
Armando ed., 1996, 3 rist.;
Calanca D., Storia sociale della moda, Milano, Mondatori, 2002;
Kavamura Yuniya, La moda, Bologna, il Mulino, 2006;
Cerini G., Grandi R. (a cura di), Moda: regole e rappresentazioni. Il cambiamento, il sistema, la comunicazione, Milano, Franco Angeli, 1995;
Dorfless G., La moda della moda. I turbamenti dell’arte, Costa e Nolan, 1984; Ed. It.,
Editori Associati srl, Ancona-Milano, 1999.
Bibliografia generale di riferimento
LEVY PISETZKY R., Il costume e la moda nella società italiana, Torino, Einaudi, 1995
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II semestre
Prof.ssa Grazia Semeraro
L’attività didattica prevede cicli di esercitazioni sui seguenti argomenti:
1) Nozioni di base; conoscenza dei sistemi operativi.
2) I databases di tipo relazionale: esempio di progettazione e implementazione di una banca
dati per la catalogazione dei dati archeologici.
3) I sistemi GIS: conoscenza delle principali caratteristiche e funzioni. Esercitazioni su acquisizione dati, georeferenziazione, elaborazione dati ed analisi spaziali.
ORARIO
Lunedi, ore 10-12; 15-18
Martedi, ore 10-12; 15-18
Mercoledì, ore 10-12
SEDE: Laboratorio Informatica della Facoltà - Palazzo Codacci Pisanelli
L’incontro con gli studenti per organizzare le attività di Laboratorio è fissato per Lunedì 5
Marzo 2007, ore 10, presso il Laboratorio Informatica della Facoltà.
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
LABORATORIO DI INFORMATICA APPLICATA ALL’ARCHEOLOGIA (3 CFU)
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
LETTERATURA GRECA (C.F.U. 9)
Prof.ssa Adele Filippo
Indirizzo dei Beni architettonici archeologici e dell’ambiente
Laurea Triennale
1° Modulo 3 CFU
La storia letteraria
Un manuale di storia letteraria a scelta tra i seguenti: L.E. Rossi, Letteratura greca, Firenze,
Le Monnier, 1995; G.A. Privitera-R. Pretagostini, Storie e forme della Letteratura greca,
Torino, Einaudi, 1997.
Indice degli autori da studiare: Età arcaica. La poesia epica e didascalica: Omero, Esiodo. La
poesia giambica: Archiloco, Ipponatte. La poesia elegiaca: Callino, Tirteo, Mimnermo, Solone.
La lirica monodica: Saffo, Alceo, Anacreonte. La lirica corale: Stesicoro, Ibico, Simonide,
Pindaro. La letteratura del V sec. La tragedia: Eschilo, Sofocle, Euripide. La commedia antica: Aristofane. La storiografia: Erodoto, Tucidide. La letteratura del IV sec. Senofonte e gli
storici minori. Gli Attidografi. L’oratoria: Lisia, Isocrate, Demostene. La commedia di mezzo e
la commedia nuova: Menandro. La letteratura dell’età ellenistica. Il mimo: Eroda. La prosa:
gli storici di Alessandro, la storiografia della prima età ellenistica, Polibio. La letteratura nell’età imperiale. La seconda sofistica: Dione di Prusa, Erode Attico, Filostrato. Plutarco. Il
romanzo. Storiografia e geografia: Diodoro Siculo, Nicola Damasceno, Dionigi di Alicarnasso,
Appiano, Arriano, Cassio Dione, Erodiano, Zosimo, Strabone, Pausania. La letteratura ebraica
e cristiana. Filone di Alessandria, Flavio Giuseppe.
2° Modulo 3 CFU
Corso monografico: Immagini di Eros nella cultura greca
Lettura, traduzione e commento di acuni brani tratti da Platone, Simposio, ediz. a scelta.
G.Sissa, Eros tiranno. Sessualità e sensualità nel mondo antico, Editori Laterza 2003
Si consiglia anche la lettura di: P. Veyne, I misteri del gineceo, Editori Laterza 2003
3° Modulo 3 CFU
Nozioni di lingua
Per la preparazione linguistica si consiglia il testo di Prato-Catone, Grammatica Greca,
Milella Lecce 1970 e, per un primo approccio con i lemmi greci, P. Janni, Il nostro greco quotidiano. I grecismi dei mass-media, Laterza 1994
Orario delle lezioni: Martedì 12-14; Giovedì 10-12; Venerdì 16-18
Calendario esami: 30 gennaio, 1 e 8 febbraio, 21 giugno, 12 e 26 luglio, 6 e 20 settembre
Ricevimento studenti e laureandi: Giovedì dalle 12 alle 13,30
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Prof. Marco Leone
Corsi di studio in:
- Scienze dei Beni architettonici, archeologici e dell’ambiente (3 cfu)
- Scienze dei Beni Archivistici, Librari e Mobili-Artistici (9 cfu)
- Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo (9 cfu)
Gli studenti seguiranno il programma dei MODULI previsti per il loro indirizzo.
MODULO A (Introduttivo): Avviamento allo studio del testo letterario (3 crediti) – Scienze dei
Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente; Scienze dei Beni Archivistici, Librari e
Mobili-Artistici; Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo
Testo base: L. Chines-C. Varotti, Che cos’è un testo letterario, Roma, Carocci, 2001.
Per gli studenti del Corso di Studio in Scienze dei Beni architettonici, archeologici e dell’ambiente, una buona conoscenza della Storia della letteratura italiana dalle origini al primo
Novecento (senza lo studio dei brani antologici).
Testo consigliato: G. M. Anselmi, Profilo storico della letteratura italiana, Milano, Sansoni, 2005
(solo alcuni capitoli, che saranno indicati nel corso delle lezioni).
MODULO B (Parte generale e Approfondimento, 6 crediti) – Scienze dei Beni Archivistici, Librari
e Mobili-Artistici; Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo
Parte Generale: Analisi di testi letterari dal Duecento al Novecento – Conoscenza della storia
della letteratura italiana dalle origini al primo Novecento su un buon manuale (storia e testi),
con particolare riferimento ai seguenti autori:
Dante, Petrarca, Boccaccio, Poliziano, Ariosto, Machiavelli, Tasso, Marino, Metastasio, Goldoni,
Parini, Alfieri, Foscolo, Leopardi, Manzoni, Verga, Pascoli, D’Annunzio, Pirandello, Svevo.
Approfondimento: Problemi e testimonianze della letteratura barocca in Italia
Testo base: G. Rizzo, Le inquiete novità. Simboli, luoghi e polemiche d’età barocca, Bari,
Palomar, 2006.
Inizio lezioni: Lunedì 2 ottobre 2006, ore 10,00
Lezioni: Lunedì, martedì, mercoledì, ore 10,00-12.00
Aula: Aula Magna – Pal. Codacci-Pisanelli
N. B.: Le indicazioni relative alla data d’inizio, al calendario e alla sede delle lezioni sono provvisorie e soggette a variazioni (controllare la bacheca dell’Istituto di Letteratura italiana).
Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni presso l’Istituto di Letteratura Italiana (pal.
Codacci Pisanelli)
Esami: venerdì 2 febbraio 2007, ore 8,30; venerdì 16 febbraio 2007, ore 8,30; mercoledì 28 febbraio 2007, ore 8,30; venerdì 22 giugno 2007, ore 8,30; venerdì 6 luglio 2006, ore 8,30; venerdì 20 luglio 2007, ore 16,00; venerdì 21 settembre 2007, ore 8,30; venerdì 28 settembre 2007,
ore 8,30
(gli statini devono essere consegnati presso la portineria del Palazzo Codacci Pisanelli entro le
ore 12.00 del giorno precedente alla data di appello).
167
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
LETTERATURA ITALIANA
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
LETTERATURA LATINA
Prof.ssa Maria Antonietta Cervelliera
Laurea triennale
Corso di studi in beni architettonici, archeologici e dell’ambiente
6 CFU
I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nell’Aula C2 del Palazzo “CodacciPisanelli”.
Argomenti del modulo: I generi letterari della letteratura latina.
II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nell’Aula C2 del Palazzo “CodacciPisanelli”:
Argomenti del modulo:
I trattati teorici antichi
BIBLIOGRAFIA:
I Modulo
Per sostenere l’esame bisogna studiare su un buon testo di letteratura latina, a livello universitario, i generi letterari (si consiglia l’ excursus contenuto in G. GARBARINO, La letteratura
latina).
II Modulo
Il latino dell’Europa, a cura di C. SANTINI (testi per i beni culturali)
http:// web.ltt.it/www-latino/morfosintassi/index-morfo.htm
Saranno svolte alcune esercitazioni nell’aula informatica per una sperimentazione didattica di
apprendimento della lingua latina.
Per tutti gli altri riferimenti bibliografici:
Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno utilizzare:
oppure potranno concordare con la docente la lettura di altri testi sui seguenti argomenti
(esemplificativi):
Tecniche in Vitruvio, in Plinio e nel Rinascimento
Petronio e la pittura
Orario delle lezioni: I modulo, II modulo e II modulo: lunedì, martedì, mercoledì, ore 11-13.
Inizio delle lezioni: lunedì 24 settembre 2006.
Calendario esami: mart. 16 genn. 2006; 6 febbr. 2006; 20 febbr. 2006; 19 giug. 2006; 10 lugl.
2006; 18 sett. 2006
Ricevimento studenti e laureandi: subito dopo le ore di lezione. Nel periodo in cui non si svolgono lezioni ogni lunedì alle ore 10-12, presso la stanza 37/C, III piano, palazzo “Parlangeli”.
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Prof.ssa Adele Filippo
Stamms
Laurea Triennale
1. Parte generale:
G. Paduano, Il teatro antico. Guida alle opere, Laterza 2005
2. La commedia
Lettura e commento di Aristofane, Tesmoforiazuse, ed. a scelta
Orario delle lezioni: Lunedì 17-19; Martedì 16-18
Calendario esami: 30 gennaio, 1 e 8 febbraio, 21 giugno, 12 e 26 luglio, 6 e 20 settembre
Ricevimento studenti e laureandi: Giovedì dalle 12 alle 13,30
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
LETTERATURA TEATRALE GRECA (C.F.U. 6)
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA
Prof. F. D’Andria - 6 C.F.U.
Prof. G. Mastronuzzi - 3 C.F.U.
Corso di studio in Beni architettonici archeologici e dell’ambiente
Laurea triennale
Primo semestre
Metodologia e tecnica della ricerca archeologica – parte istituzionale I-II
(Prof. F. D’Andria - 6 C.F.U.)
Metodologia e tecnica della ricerca archeologica – parte istituzionale III
(Prof. G. Mastronuzzi - 3 C.F.U.)
Parte istituzionale I-II (Prof. F. D’Andria - 6 C.F.U.): le lezioni (46 ore) si svolgeranno presso il
Palazzo Codacci-Pisanelli, aula B1.
Argomento: Metodologia della ricerca archeologica.
Parte istituzionale III (Prof. G. Mastronuzzi - 3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno presso
il Palazzo Codacci-Pisanelli, aula B1.
Argomento: Tecniche delle indagini archeologiche; metodi di datazione.
Per sostenere l’esame bisogna studiare i testi di seguito indicati:
Parte istituzionale I-II:
C. RENFREW, Archeologia. Teoria, Metodi, Pratica, Zanichelli, Bologna 1995:
capitolo 1, pp. 12-34, schede 1.5; 1.6;
capitolo 2, pp. 35-54, scheda 2.1;
capitolo 5, pp. 152-192, schede 5.4, 5.7;
capitolo 8, pp. 274-310;
capitolo 9, pp. 312-343, schede 9.1;
capitolo 10, pp. 344-370;
capitolo 12, pp. 415-443, schede 12.1, 12.2, 12.3;
capitolo 13, pp. 448-455;
capitolo 14, pp. 473-495.
Parte istituzionale III:
A. GUIDI, I metodi della ricerca archeologica, Laterza, Roma–Bari 1994:
Cap. III - Il lavoro sul campo , pp. 16-49
Cap. IV - Classificare, datare, inquadrare, pp. 51-88
Modalità dell’esame:
La prova d’esame è orale nei primi quattro appelli immediatamente successivi allo svolgimento del corso. Negli altri appelli la prova d’esame è scritta.
Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con i
docenti la lettura di altri testi.
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Esercitazioni:
Le esercitazioni in laboratorio, tenute dalla dott.ssa Valeria Melissano, saranno dedicate alla
tecnica dello scavo archeologico ed ai sistemi di schedatura e classificazione dei materiali rinvenuti nel corso delle campagne di scavo condotte dal Dipartimento di Beni Culturali (1 C.F.U.
= 25 ore).
Gli studenti potranno partecipare nel corso dell’anno alle attività del Cantiere-scuola di
Archeologia e del Laboratorio all’aperto di CAVALLINO, coordinate dal dott. C. Notario, per
apprendere le tecniche di indagine sul terreno di scavo (1 CFU = 25 ore).
Orario delle lezioni
Sede Palazzo Codacci-Pisanelli, Aula B1:
Lunedì: 8,00-10,00
Martedì: 8,00-10,00
Mercoledì: 8,00-10,00
Inizio delle lezioni: 2 ottobre 2006
Esercitazioni in Laboratorio:
Sede e orario da definire
Calendario esami orali:
- 26 Gennaio 2007, ore 9.00
- 9 Febbraio 2007, ore 9.00
- 23 Febbraio 2007, ore 9.00
- 15 Giugno 2007, ore 9.00
Calendario esami scritti:
-
29
20
14
28
Giugno 2007, ore 9.00
Luglio 2007, ore 9.00
Settembre 2007, ore 9.00
Settembre 2007, ore 9.00
Sede esami:
Dipartimento di Beni Culturali, via D. Birago 64, Lecce
Ricevimento studenti e laureandi:
Prof. F. D’Andria:
Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 – 18,30
Prof. G. Mastronuzzi:
Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 – 18,30
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:
PH. BARKER, Tecniche dello scavo archeologico, Milano 1981;
A. CARANDINI, Storie dalla terra. Manuale dello scavo archeologico, Torino 1981;
M. FORTE, Professione archeologo, Milano 1999;
R. FRANCOVICH, D. MANACORDA, Dizionario di archeologia, Bari 2000;
E. C. HARRIS, Principi di stratigrafia archeologica, Carocci, Urbino 2000.
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
MUSEOLOGIA
Prof. Massimiliano Rossi
Laurea Triennale
II semestre
A)-Corso di laurea in scienze dei beni mobili e artistici
6 CFU
Curriculum di operatore culturale e museale
II anno
B)-Corso di laurea in scienze dei beni architettonici, archeologici e dell’ambiente
6 CFU
II anno
Nelle lezioni frontali si intende presentare una campionatura esauriente della variegata fenomenologia del collezionismo europeo, centrata sui diversi tipi ambientali (tesoro, studiolo,
antiquarium, galleria, Wunderkammer), dai prototipi medievali fino al costituirsi dei moderni
musei nazionali, tra Sette e Ottocento. Lo sviluppo storico di una tale tipologia è indagato
attraverso le suggestioni culturali ispiratrici, le dinamiche di committenza, la funzione di
instrumentum regni, il ruolo operativo della raccolta nella formazione del linguaggio figurativo, la progressiva acquisizione della finalità documentaria mediante la produzione del catalogo a stampa. La visita a istituzioni storiche così come a collezioni contemporanee intende offrire una necessaria informazione sui moderni criteri museografici.
Bibliografia:
Cristina De Benedictis, Per la storia del collezionismo italiano: fonti e documenti, seconda edizione con aggiornamento bibliografico, Firenze, Ponte alle Grazie, 1998.
Maria Cecilia Mazzi, In viaggio con le Muse. Spazi e modelli del museo, Firenze, Edifir, 2005.
Claudio Franzoni, “Rimembranze d’infinite cose”. Le collezioni rinascimentali di antichità, in
Memoria dell’antico nell’arte italiana, a cura di Salvatore Settis, Tomo I, Torino, Einaudi, 1984,
pp. 304-360.
Studio n. 24
Monastero degli Olivetani
[email protected]
Per il particolare carattere specialistico della disciplina è consigliata la frequenza regolare
delle lezioni. A tutti coloro che non abbiano la possibilità di frequentare si raccomanda di
concordare il programma d’esame con il docente.
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Prof. Aldo Siciliano
Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente
Laurea Triennale
C.F.U. 9
Programma per i frequentanti:
Argomenti:
- L’oggetto della numismatica.
- Le origini del denaro e della monetazione.
- Tipi e leggende.
- La fabbricazione delle monete.
- Ritrovamenti di monete.
- Tecniche numismatiche.
- Gettoni, tessere, medaglie e oggetti affini.
- La moneta delle poleis greche.
- La moneta in Magna Grecia.
- La moneta romana repubblicana e imperiale.
- Le emissioni monetali della Messapia.
- La moneta dal rinvenimento all’esposizione.
Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate:
• Ph. GRIERSON, Introduzione alla Numismatica, Jouvence, Roma, 1983, pp. 11-22, 109-166,
184-266.
• A. STAZIO, Moneta e scambi in Megale Hellas. Storia e civiltà della Magna Grecia, Garzanti
Scheiwiller, Milano, 1983, pp. 105-169.
• G. GORINI, La moneta greca, e M. ASOLATI, “Servius rex primus signavit aes…”. Breve storia
della moneta a Roma, in Alle radici dell’euro. Quando la moneta fa la storia, catalogo della
mostra (Padova, 16 dicembre 2001 – 7 aprile 2002), Canova, Treviso, 2001, pp.11-75;
• A.SICILIANO, Le zecche della Messapia,in I Messapi, Atti del XXX Convegno di Studi sulla Magna
Grecia (Taranto-Lecce, 4-9 ottobre 1990), Taranto 1991, pp.224-254.
Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.
Le lezioni si svolgeranno nel corso del secondo semestre
Orario delle lezioni:
Laboratorio:
Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì ore 16,00-17,00 presso il Dipartimento di Beni
Culturali, via D. Birago, 64.
173
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
NUMISMATICA GRECA E ROMANA
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ORGANOLOGIA E ICONOGRAFIA MUSICALE
Prof.ssa Daniela Castaldo
Laurea triennale
9 CFU
Programma d’esame
1. modulo (6 CFU)
Storia degli strumenti musicali dall’antichità al XVII secolo
Bibliografia
Per la parte relativa all’antichità classica: M. Stüve, Gli strumenti musicali dell’antica Grecia,
in Grecia, Atti del Convegno Mittelfest 2001, Pisa 2001, pp. 55-65 (Vedi fotocopie).
Per la parte relativa al Medioevo: Curt Sachs, Storia degli strumenti musicali, Milano,
Mondadori, 1996 (trad. it. da The History of Musical Instruments, New York, Norton, 1940), pp.
305-345.
Per la parte relativa al Rinascimento e al Barocco: Curt Sachs, Storia degli strumenti musicali, Milano, Mondadori, 1996 (trad. it. da The History of Musical Instruments, New York, Norton,
1940), pp. 350-460); o, in alternativa, A. Bornstein, Gli strumenti musicali del Rinascimento,
Padova 1987 (presente in “dispensa” e anche consultabile e scaricabile on line al seguente indirizzo internet: http://www.strumenti.bicinium.it).
2. modulo (3 CFU)
Iconografia musicale: temi e problemi
Bibliografia
T. SEEBASS, ‘Prospettive dell’ iconografia musicale. Considerazioni di un medievalista’, Rivista
Italiana di Musicologia, XVIII (1983/1), pp. 67-86;
F. GUIZZI, ‘Considerazioni preliminari sull’iconografia come fonte ausiliaria nella ricerca etnomusicologica’, Rivista Italiana di Musicologia, XVIII (1983/1), pp. 87-101;
Gli studenti non frequentanti concorderanno un programma con la docente.
174
Prof.ssa Angela Frascadore
Laurea Triennale
12 CFU
Secondo Semestre
Argomento del Corso:
Evoluzione della scrittura latina dalle origini alla diffusione della stampa.
Bibliografia:
A. PETRUCCI, Breve storia della scrittura latina, Il Bagatto, Roma 1992.
Si raccomanda vivamente la frequenza perché le lezioni saranno integrate da esercitazioni pratiche di lettura di testimonianze grafiche antiche e medievali provenienti da varî repertorî. La
raccolta completa delle tavole esaminate durante il corso, ma non delle relative trascrizioni,
sarà disponibile presso la portineria dell’ex Monastero degli Olivetani.Gli studenti sono invitati a procurarsi tempestivamente copia del materiale didattico.
Inizio delle lezioni: 1 marzo 2007.
Orario delle lezioni: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 12.00-13.00. Eventuali
variazioni saranno concordate con gli studenti.
Aula: aula al pianterreno dell’ex monastero degli Olivetani.
Laboratorio: orario da definire.
Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni.
Calendario degli esami: da definire.
Prof. Angela Frascadore
ex monastero degli Olivetani, stanza n. 24
tel. 0832/296785 - fax 0832/296792
e-mail: [email protected]
175
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
PALEOGRAFIA LATINA
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
PALETNOLOGIA
Prof.ssa Elettra Ingravallo
Laurea triennale
Argomento del corso
Aspetti metodologici dello studio delle società preistoriche e protostoriche.
Il Quaternario: vicende paleo-climatiche e storia dell’uomo. Le culture umane nel corso del
Pleistocene. L’Olocene e la rivoluzione neolitica.
Letture da:
Renfrew-Bahn, Archeologia, teoria, metodi, pratica, Zanichelli, 1994
Broglio, Introduzione al paleolitico, Laterza, 1998
AA.VV., Atlas du neolithique europeen, vol.2,1998
Cazzella-Moscoloni, Popoli e civiltà dell’Italia antica, vol XI, 1992
Pessina-Muscio (a cura di), La neolitizzazione tra Oriente e Occidente, 2000
Peroni R., L’Italia alle soglie della storia, Laterza, 1996
Lezioni:
Lunedì-martedì-mercoledì
Esami:
I semestre:
11 gennaio 2007
25 gennaio 2007
15 febbraio 2007
II semestre
7 giugno 2007
26 giugno 2007
Esami recupero
4 settembre 2007
27 settembre 2007
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Prof.ssa Isabella Caneva
Programma del corso
Laurea Triennale
CFU 9
II semestre
Argomenti del corso:
- Introduzione alla disciplina: specificità teorica, metodologica e territoriale.
- Analisi dei processi di sviluppo economico e sociale dalle prime culture agricole del Levante
alle più antiche organizzazioni statuali in Mesopotamia e nella valle del Nilo.
- L’evoluzione degli aspetti funerari dal X al IV millennio a.C.
Per sostenere l’esame si utilizzerà il testo sotto indicato:
M. Frangipane, La nascita dello Stato nel Vicino Oriente, Bari, Laterza, 1996.
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
PREISTORIA DEL VICINO E MEDIO ORIENTE
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
PROTOSTORIA EUROPEA
Laurea Triennale
II semestre
Prof.ssa Anna Maria Bietti Sestieri
I modulo: Corso generale di protostoria
(anche per la laurea specialistica)
L’archeologica della protostostoria: contenuti e metodi della ricerca
Fonti per la ricerca sulla protostoria
Il ruolo e i limiti dell’ uso delle fonti letterarie relative alla protostoria
Le fonti archeologiche: la ricognizione e la raccolta sistematica dei dati esistenti;
La ricognizione territoriale; lo scavo;
I risultati della ricerca sul terreno come base per la ricostruzione dei sistemi di organizzazione socio-politica e territoriale
L’analisi dei dati
Le analisi naturalistiche e fisico-chimiche per la ricostruzione dell’ambiente
Le analisi antropologiche e le ricostruzioni demografiche e paleopatologiche
Le analisi delle faune e delle risorse vegetali
Le analisi dei manufatti
L’analisi formale e funzionale dei manufatti
La classificazione tipologica come strumento di analisi contestuale e come indicatore di cronologia relativa
Il metodo di classificazione dei materiali
Il quadro generale della protostoria italiana
Ambiente e territorio in relazione agli sviluppi nel corso delle età dei metalli
La cronologia assoluta
Gli sviluppi fra Età del Bronzo e l Età del Ferro nella penisola e nelle isole
Testi consigliati:
A.M. Bietti Sestieri, Protostoria - teoria e pratica. NIS-Carocci, Roma 1996
Da consultare:
Atti delle Riunioni Scientifiche dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, con particolare
riferimento alle riunioni dedicate ai singoli territori regionali
M.Bernabò Brea, A.Cardarelli, M.Cremaschi, Le Terramare, Modena 1997
G.L. Carancini, R.Peroni, L’età del Bronzo in Italia: per una cronologia della produzione metallurgica, Ali&no Editrice, Perugia 1999
D. Cocchi Genick (a cura di), L’età del bronzo recente in Italia, Camaiore 2000-Viareggio 2004.
G.Bartoloni, F. Delpino (a cura di), Oriente e Occidente: metodi e discipline a confronto, Pisa
Roma 2005.
II modulo, sezione monografica:
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Testi consigliati:
G. Bartoloni, La cultura Villanoviana. All’inizio della storia etrusca. NIS-Carocci, Roma 1989.
Da consultare:
M.Cristofani (a cura di), Civiltà degli Etruschi, Electa, Milano 1985.
Rasenna, storia e civiltà degli Etruschi, Scheiwiller, Milano 1986.
Verrà fornita agli studenti una scelta di articoli di particolare rilevanza per gli argomenti trattati, che potranno essere riprodotti e utilizzati a integrazione della bibliografia di base.
Per l’ammissione agli esami si richiede la partecipazione alle attività di laboratorio e la scelta
di un argomento specifico relativo alla sezione monografica del corso, per la preparazione di
una esercitazione scritta.
Inizio delle lezioni: giovedì 8 marzo 2007
Orario delle lezioni: da concordare in base al numero degli studenti
Aula: da concordare
Ricevimento di studenti e laureandi: dopo le lezioni, giorno da concordare
Calendario degli esami: 21 giugno, 12 luglio, 20 luglio, 14 settembre, 28 settembre. Le date
delle sessioni dell’inverno 2007 verranno comunicate successivamente.
Recapito: Dipartimento di Beni Culturali, via Birago 64, Lecce
e-mail: [email protected]
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
Una componente interregionale dell’Età del Ferro italiana: la cultura villanoviana
Stato della questione: definizioni attuali del Villanoviano
Cronologia relativa e assoluta
I precedenti della tarda Età del Bronzo e il problema della formazione delle facies villanoviane
I gruppi villanoviani: Etruria, pianura padana, area umbro-marchigiana, Campania
Dati archeologici e storici sull’origine e sulle fasi più antiche della storia degli etruschi
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
RILIEVO ED ANALISI TECNICA DEI MONUMENTI ANTICHI
Prof.ssa Carla Maria Amici
Laurea Triennale
Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente
CFU 9
Principi fondamentali della tecnica edilizia nell’antichità, finalizzati alla lettura critica ed alla
comprensione delle strutture monumentali. Analisi dettagliata delle procedure e dell’organizzazione del cantiere, delle metodologie costruttive degli edifici, dalle fondazioni alle coperture, con particolare riferimento all’ambito culturale dell’architettura greca e romana, ma
anche medioevale e rinascimentale.
Caratteristiche dei materiali e dei moduli costruttivi più comunemente utilizzati, anche attraverso l’esame di alcune fonti letterarie pertinenti, con particolare riferimento a Vitruvio,
Plinio, Palladio, Leon Battista Alberti.
Metodologia del rilievo diretto ed indiretto, sistemi computerizzati applicati all’elaborazione
grafica; modellazione solida in 3D.
Per sostenere l’esame, è necessaria la partecipazione alle esercitazioni pratiche di rilievo, che
si effettueranno a Lecce nell’ambito di un monumento da stabilire.
Testi consigliati
Per la tecnica edilizia ed i materiali da costruzione:
J. P. ADAM, L’Arte di costruire presso i Romani, Milano 1988 e/o
C.F. GIULIANI, L’edilizia nell’antichità, NIS, (Roma 1990) n.e. 2006
Per una sintesi di massima, da affrontare criticamente, sulle caratteristiche dell’architettura
romana e dell’architettura greca:
G.R.H. WRIGHT, Ancient building technology. 1. Historical background. Leiden-Boston 2000,
pp.89-128.
Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007
Orario delle lezioni: mercoledì ore 14-16; giovedì ore 14.00-16.00; venerdì ore 14-16
Aula: C2 pal. Codacci-Pisanelli
Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì e giovedì dopo la lezione
Calendario esami: 27 giugno; 11 luglio; 12 settembre; 27 settembre 2007– 24 gennaio; 13 febbraio 2008.
Recapito: Dip.to Beni Culturali – via D.Birago 64 - Lecce
Tel.: 0832/295533; indirizzo e-mail: [email protected]
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Prof. Davide Borrelli
Argomento
Obiettivo del corso è fornire un inquadramento generale dei principali modelli teorici relativi
allo studio della comunicazione mediata da artefatti tecnologici.
In particolare, il corso proporrà un’analisi accurata di alcuni casi di innovazione espressiva nel
campo dei media privilegiando l’approfondimento dei relativi aspetti socio-tecnici.
Testi d’esame
D. Borrelli - J.D. Peters - L. Petullà, Il videofonino. Genesi e orizzonti del telefono con le
immagini, Roma, Meltemi, in corso di stampa;
Gli studenti della laurea specialistica dovranno integrare con:
A. Abruzzese - D. Borrelli, L’industria culturale, Roma, Carocci, 2005
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE (3/6 CFU)
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA CONTEMPORANEA
Prof.ssa M. Marcella Rizzo
Corsi triennali:
Beni archivistici, librari e mobili-artistici (9 crediti)
Beni musicali e dello spettacolo (9 crediti)
I° semestre
L’impianto didattico si articola per moduli intorno a due tematiche centrali: una di carattere
istituzionale-metodologico; l’altra monografica.
Il programma prevede:
Lo studio della Storia Contemporanea: questioni di metodo e di ricerca.
PARTE GENERALE: La civiltà contemporanea dal 1848 ai giorni nostri, con particolare riferimento alle seguenti problematiche:
• Il Risorgimento italiano.
• Le rivoluzioni del 1848.
• L’Unità d’Italia.
• L’Europa delle grandi potenze.
• I nuovi mondi: Stati Uniti e Giappone.
• Seconda rivoluzione industriale.
• Imperialismo e colonialismo.
• Stato e società nell’Italia post-unitaria.
• Prima guerra mondiale.
• Rivoluzione russa.
• Dopoguerra e avvento del fascismo.
• La Grande crisi: economia e società negli anni Trenta.
• L’età dei totalitarismi.
• Seconda guerra mondiale.
• Il mondo diviso.
• Decolonizzazione e Terzo mondo.
• L’Italia dopo il fascismo.
• Il mondo contemporaneo.
Manuale consigliato: G. SABBATUCCI –V. VIDOTTO: Manuale di Storia, 3, Il mondo contemporaneo dal 1848 a oggi, Ed. Laterza (2004).
Gli studenti frequentanti potranno sostenere l’esame parziale sul programma relativo alla
parte generale: il 12 dicembre 2006.
C) CORSO MONOGRAFICO: L’Italia repubblicana. La fase costituente.
Lettura consigliata: P. Scoppola, 25 Aprile. Liberazione, Torino,
Einaudi, 1995
È previsto nel mese di ottobre lo svolgimento del modulo di Introduzione allo studio dei secoli XIX e XX.
Saranno organizzati seminari con l’insegnamento di Storia del Cinema sul tema Cinema e ricostruzione -L’Italia negli anni Cinquanta.
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ESAMI: 8 e 22 febbraio, 21 giugno, 5 e 19 luglio, 27 settembre 2007, ore 8,30.
RICEVIMENTO: giovedì e venerdì, ore 10, stanza n. 21 presso il Monastero degli Olivetani.
Indirizzo:Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età Contemporanea, Monastero degli
Olivetani, stanza n. 21, viale S. Nicola.
Tel. 0832-296818
e-mail [email protected]
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
LEZIONI: Le lezioni avranno inizio il 13 ottobre 2006 alle ore 8 e proseguiranno secondo il
seguente calendario: martedì (ore 8-9), mercoledì (ore 8-10), giovedì (ore 8-9), venerdì (ore
8-9) presso l’Aula n. 5 dell’Istituto Sperimentale, viale Calasso n. 3.
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA DELL’ARCHITETTURA: FONDAMENTI
Prof. Vincenzo Cazzato
Laurea Triennale
6 C.F.U.
Le lezioni (46 ore) - in parte coincidenti con quelle di Storia dell’Architettura Moderna e
Contemporanea - si svolgeranno nel secondo semestre presso il plesso degli Olivetani.
Argomenti del Corso: Lineamenti di base di storia dell’architettura; L’impiego e il significato
degli ordini architettonici dall’Antico al Barocco. I significati dell’architettura.
I grandi monumenti della Storia dell’Architettura dal Rinascimento al Barocco.
Sono previsti sopralluoghi di studio sul tema: Grammatica e sintassi nel Barocco Leccese .
Per sostenere l’esame si richiede lo studio, unitamente agli appunti dalle lezioni, di parti di un
volume o di più volumi di seguito indicati, a scelta dello studente e da concordare con il docente:
Ch. Norberg-Schultz, Il significato dell’architettura occidentale, Electa, Milano 1994.
B. Zevi, Saper vedere l’architettura, Edizioni di Comunità, Torino 2000.
E. Forssman, Dorico, ionico, corinzio nell’architettura del Rinascimento, Laterza, Bari 1973.
J. Summerson, Il linguaggio classico dell’architettura, Einaudi, Torino 1970.
G. Hersey, Il significato nascosto dell’architettura classica, Bruno Mondadori, Milano 2001.
S. Tuzi, Le colonne e il Tempio di Salomone: la storia, la leggenda, la fortuna, Gangemi, Roma
2002.
Su Architettura ed Esoterismo:
M. Fagiolo, Architettura e massoneria. L’esoterismo della costruzione (con il coordinamento
generale di V. Cazzato), Gangemi, Roma 2006.
Sul Barocco Leccese:
V. Cazzato, Il Barocco Leccese, collana “Itinerari d’arte”, Laterza, Bari 2003.
Lezioni: Secondo semestre. Monastero degli Olivetani, giovedì e venerdì, ore 14-16.
Ricevimento studenti: venerdì, ore 9-11.
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Prof. Vittorio Farella
Corso dei Beni mobili e artistici
6 C.F.U.
Argomento del corso
Aspetti e tipologie edilizie dell’architettura romanica nell’Italia meridionale.
Il corso si propone di esaminare gli aspetti fondamentali dell’architettura monumentale tra XI
e XIII secolo, soffermandosi a considerare le tecniche edilizie, le diverse soluzioni strutturali,
le teorie estetiche medievali, le tipologie ricorrenti: in particolare quella benedettino-cluniacense, quella benedettino-cassinese, quella delle chiese di pellegrinaggio, quella pugliese
identificabile nella basilica di San Nicola a Bari.
La lettura critica dei monumenti tenderà da una parte ad individuare le forme autoctone, dall’altra a verificare se e in quale misura nella formazione del Romanico nell’Italia meridionale
siano stati determinanti gli apporti della cultura d’oltralpe o di quella orientale.
Testi da consultare
R.Bonelli, C. Bozzoni, V. Franchetti Pardo, Storia dell’architettura medievale, Bari 1997 (la
parte riguardante il Romanico nella penisola italica).
P. Belli D’Elia, Puglia romanica, Milano 2003.
M. D’Onofrio – V. Pace, La Campania (Italia romanica), Milano 1981.
Ulteriori e specifiche indicazioni bibliografiche potranno essere suggerite durante le lezioni e
comunque rese note in bacheca alla fine del corso.
Parte generale
Lineamenti dell’architettura in Italia dal periodo tardo-antico a quello gotico (da prepararsi su
un buon manuale di Storia dell’arte).
Recapito docente
Monastero degli Olivetani, stanza n. 26
Tel. 0832 296784
E-mail
[email protected]
Ricevimento studenti
Martedì e Giovedì, dopo le lezioni
Calendario delle lezioni
Inizio delle lezioni: Martedì 3 Ottobre 2006, ore 10 (aula al piano terra del Monastero degli
Olivetani).
Orario delle lezioni:
Martedì h. 10-12
Giovedì h. 10-12
Sopralluoghi di studio: Sabato (orario da concordare con gli studenti).
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALE
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA
Prof. Vincenzo Cazzato
Laurea Triennale
6 C.F.U
Le lezioni (46 ore) - in parte coincidenti con quelle di Storia dell’Architettura: Fondamenti - si
svolgeranno nel secondo semestre presso il plesso degli Olivetani.
Argomenti del Corso: L’impiego e il significato degli ordini architettonici dall’Antico al
Barocco. I significati dell’architettura.
I grandi temi della Storia dell’Architettura dal Rinascimento all’Ottocento.
Sono previsti sopralluoghi di studio sul tema: Grammatica e sintassi nel Barocco Leccese .
Per sostenere l’esame si richiede lo studio - unitamente agli appunti dalle lezioni - di parti di
un volume o di più volumi di seguito indicati, a scelta dello studente e da concordare con il
docente:
C. Bertelli, G. Briganti, A. Giuliano, Storia dell’arte italiana, Mondadori, Milano 1992, voll. IIIII-IV (le parti generali e quelle relative alla storia dell’architettura).
B. Jestaz, Il Rinascimento dell’architettura da Brunelleschi a Palladio, Universale ElectaGallimard 1995.
R. Wittkower, Principi architettonici nell’età dell’Umanesimo, Einaudi, Torino 1994.
W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, Rizzoli, Milano 1997.
D. Del Pesco, L’architettura del Seicento, Utet, Torino 1998 (i capitoli sul Barocco romano, piemontese, napoletano, leccese, siciliano).
R. Wittkower, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Einaudi, Torino 1993.
L. Benevolo, Storia dell’architettura moderna, Laterza, Bari 1984.
L. Patetta, Storia dell’architettura: antologia critica, Milano 1996
Su Architettura ed Esoterismo:
M. Fagiolo, Architettura e massoneria. L’esoterismo della costruzione (con il coordinamento
generale di V. Cazzato), Gangemi, Roma 2006.
Sul Barocco Leccese:
V. Cazzato, Il Barocco Leccese, collana “Itinerari d’arte”, Laterza, Bari 2003.
Lezioni: Secondo semestre. Monastero degli Olivetani, giovedì e venerdì, ore 14-16.
Ricevimento studenti: venerdì, ore 9-11.
186
Prof.ssa Grazia Marina Falla
Scienze dei Beni Mobili e Artistici
Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente
Laurea Triennale
CFU 9
“Lineamenti di Storia dell’Arte Medievale dal Tardoantico al concorso del 1401”.
Nel corso delle lezioni saranno approfondite tematiche legate alla cultura artistica del
Mezzogiorno medievale.
Testi d’esame
Manuale consigliato: P. De Vecchi – E. Cerchiari, I Tempi dell’Arte. Dalla Preistoria al Medioevo,
Milano Bompiani 2004, da p. 159 alla fine; da Enciclopedia dell’Arte Medievale, voci,
“Altavilla”, vol. I, pp. 444-58; “Napoli”,vol. VIII, pp. 627-42; “Palermo”, vol. IX, pp. 108-24.
Inizio delle lezioni: lunedì 12 marzo 2007, h. 17:00, aula SP5 (Sperimentale Tabacchi). Le lezioni si terranno nella stessa aula secondo il seguente orario: lunedì ore 17:00-19:00; martedì ore
10:00-12:00; mercoledì ore 12:00-14:00.
Orario ricevimento studenti e laureandi: martedì, ore 15:00-19:30, presso il Monastero degli
Olivetani, studio 23; tel. 0833-296775, cell. 335-5275102.
Calendario degli esami: martedì 12 giugno 2007, ore 8:30; giovedì 28 giugno 2007, ore 8:30;
mercoledì 11 luglio 2007, ore 8:30; 11 martedì settembre 2007, ore 8:30; 25 martedì settembre, ore 12:00.
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE
Prof.ssa Grazia Marina Falla
Prof.ssa Lucinia Speciale
Scienze dei Beni Mobili ed Artistici
Scienze dei Beni Archivistici e Librari
Laurea triennale
CFU 6+3
I e II modulo (6CFU) Lineamenti di Storia dell’Arte medievale: dal Tardoantico al concorso del
1401. Nel corso delle lezioni saranno approfonditi argomenti relativi alla storia dell’arte del
Mezzogiorno medievale.
Testi d’esame: P.De Vecchi-E.Cerchiari, I tempi dell’arte. Dalla Preistoria al Medioevo, Milano
Bompiani 2004, I volume, da p. 159 alla fine.
Inizio lezioni: lunedì 5 marzo 2007 ore 17. Orario delle lezioni: lunedì ore 17-19, martedì ore
10-12, mercoledì ore 12-14. Le lezioni si terranno nell’aula SP5.
Ricevimento studenti e laureandi: martedì ore 15-19,30.
III Modulo (3CFU) Lineamenti di Storia del libro illustrato. Dalla Tarda Antichità all’avvento del
libro a stampa.
Testi d’esame: A. Putaturo Donati Murano, A. Perriccioli Saggese (a cura di), La miniatura in
Italia. Dal Tardoantico al Trecento, con riferimenti al medio oriente e all’Occidente latino,
Napoli-Città del Vaticano 2005, capitoli I, III, IV (pp. 94-130), V (pp. 132-140; 145-155; 177246).
Inizio lezioni: giovedì 3 maggio 2007, h. 15.
Orario delle lezioni giovedì h. 15-17, venerdì 15 –17, sabato 9-11. Le lezioni si terranno presso
l’aula C2 del Palazzo Codacci Pisanelli.
Ricevimento studenti e laureandi: venerdì h. 9-12.30.
Appelli d’esame: martedì 12 giugno 2007, ore 12; giovedì 28 giugno 2007, ore 9,30; venerdì 13
luglio, ore 8,30. mercoledì 12 settembre 2007, ore 12, venerdì 28 settembre, ore 12.
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Prof. Paolo Peri
Laurea Triennale STAMMS
C.F.U. 6
Argomento del modulo primo: dal costume del XII secolo a quello del XVII secolo
Argomento del modulo secondo: dalla moda del XVIII secolo a quella del XX secolo
PRIMO MODULO. BIBLIOGRAFIA
C. GIORGETTI, Manuale di Storia del Costume e della Moda, De Agostini Milano, 2002, pp. 132219 (comprese le numerosissime immagini).
SECONDO MODULO. BIGLIOGRAFIA
C. GIORGETTI, Manuale di Storia del Costume e della Moda, De Agostini Milano, 2002, pp. 220454 (comprese le numerosissime immagini).
E. MORINI, Storia della moda. XVIII-XX secolo, Skira editore Milano, 2000
Bibliografia consigliata:
V. CADELUPPI, Che cos’è la moda, Carocci Editore Roma, 2002
Orario delle lezioni PRIMO MODULO: mercoledì 18 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17
Giovedì 19 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17.
Mercoledì 25 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17.
Giovedì 26 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17.
Orario delle lezioni SECONDO MODULO: Mercoledì 15 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17
Giovedì 16 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17.
Mercoledì 22 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17
Giovedì 23 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17.
E’ caldamente consigliata la frequenza.
Per ottenere una buona riuscita del corso e rispondere agli obiettivi didattici deve essere
rispettato l’orario sopra riportato.
Indirizzo: Monastero degli Olivetani, Lecce
Calendario esami: verrà comunicato durante le lezioni
Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni.
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA DELLA CRITICA D’ARTE
Prof. Massimiliano Rossi
Corso di laurea triennale in scienze dei beni mobili e artistici
6 CFU
II semestre
L’insegnamento si caratterizza da un lato per l’ampiezza dell’arco cronologico considerato,
dall’antichità al XVIII secolo, dall’altro per la possibilità di mettere in evidenza specifiche problematiche storiche, scalate nel tempo (fortuna degli archetipi testuali classici, discorso sull’arte e discorso sulle immagini, codici propri alla letteratura artistica, costituirsi di un sistema di “generi” specifici, pervasività dell’ecfrasi e della riflessione estetica al di là della trattatistica specializzata). Vista la complessità delle tematiche in oggetto, si preferisce impostare in modo tradizionale l’attività didattica, esaurendola nelle sole lezioni frontali, destinate
alla lettura e al commento dei testi fondamentali: Plinio, Alberti, Vasari, Lanzi, etc.
Bibliografia:
Julius von Schlosser, La letteratura artistica. Manuale delle fonti della storia dell’arte moderna, Firenze, La Nuova Italia Scientifica, 1996.
Michael Baxandall, Giotto e gli umanisti. Gli umanisti osservatori della pittura in Italia e la scoperta della composizione pittorica 1350 - 1450, Milano, Jaca Book, 1994.
Studio n. 24
Monastero degli Olivetani
[email protected]
Per il particolare carattere specialistico della disciplina è consigliata la frequenza regolare
delle lezioni. A tutti coloro che non abbiano la possibilità di frequentare si raccomanda di concordare il programma d’esame con il docente.
190
Prof. Alessandro Macchia
Laurea triennale
Argomento del corso:
Musica e guerra nel XIX e nel XX secolo: da Beethoven a Britten.
Testo:
Alessandro Macchia, Tombeaux. Epicedi per le Grandi Guerre, Ricordi/Accademia Nazionale di
Santa Cecilia, Milano/Roma, 2005.
191
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA DELLA MUSICA DELL’OTTOCENTO E NOVECENTO (CFU 6)
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA DELLA MUSICA MEDIEVALE E RINASCIMENTALE
Prof. Marco Gozzi
Laurea Triennale
C.F.U. 9
Curriculum BENI MUSICALI
Modulo unico (9 C.F.U.)
Le lezioni (69 ore) si svolgeranno presso l’aula C1 del Palazzo Codacci-Pisanelli.
Momenti e forme della storia musicale colta dai primordi cristiani al 1600: studio di singole
composizioni del periodo medievale e rinascimentale, con breve analisi, inquadramento storico e audizione degli esempi.
Ciascun candidato dovrà cantare e/o suonare all’esame una composizione medievale o rinascimentale tra dieci scelte e concordate con il docente.
Bibliografia e discografia
Fotocopie distribuite durante il corso
Incisioni discografiche ascoltate durante il corso
La musica nella storia, a cura di Pietro Mioli, Bologna, Calderini, 1997, pp. 75-340
Orario delle lezioni: Lunedì, Martedì e Mercoledì, 14-16
Calendario esami: date da stabilire in base al calendario della Facoltà
Ricevimento studenti e laureandi: dopo ogni lezione e previo appuntamento in altri orari
Email: [email protected]
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Prof. Francesco Abbate
Laurea triennale
Modulo medievale: Arnolfo di Cambio, due mostre a confronto.
Testi base i cataloghi delle mostre di Arnolfo a Perugia e a Firenze, 2006.
Modulo moderno: La scultura del Settecento nell’Italia meridionale
Testo base: T. Fittipaldi, La scultura napoletana del Settecento.
(Altra eventuale bibliografia sarà fornita durante il corso).
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PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA DELLA STORIOGRAFIA DELL’ARTE
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA DELL’URBANISTICA
Prof. Alessandro Ippoliti
Laurea Triennale
Corso di Laurea in Beni Mobili e Artistici
6 C.F.U.
I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (24 ore) si svolgeranno nel II semestre.
Argomento del modulo: il corso di Storia dell’Urbanistica intende studiare diacronicamente la
città italiana, l’evoluzione e le trasformazioni più emblematiche dello spazio urbano dal
medioevo all’età moderna, con riferimenti alla cultura classica, attraverso la lettura dei contesti e delle architetture come momento di convergenza di azioni e fenomeni che hanno una
dimensione sociale, economica e politica. La città, dunque, luogo di conoscenza della cultura
e della mentalità di un periodo storico.
II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (24 ore) si svolgeranno nel II semestre.
Il modulo nell’affrontare i temi della nascita della disciplina dell’Urbanistica e della valorizzazione e conservazione del tessuto preesistente nell’ambito del dibattito scientifico maturato sulla salvaguardia dei centri storici, approfondirà lo studio di alcune città europee.
Testi d’esame:
I Modulo
D. CALABI, Storia della città, L’età moderna, Marsilio, Venezia 2001.
II Modulo
D. CALABI, Storia dell’urbanistica europea. Questioni, strumenti, casi esemplari, Mondatori,
Torino 2000.
Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:
A. GROHMANN, La città medievale, Laterza, Roma-Bari 2003.
G. ZUCCONI, La città dell’Ottocento, Laterza, Bari 2001.
Orario delle lezioni: da definire
Calendario esami: da definire
Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni
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Prof.ssa Ida Mastromarino
Cenni storici sulla nascita della radio e della televisione.
Il sistema dei media. Servizio pubblico e tv commerciale.
Tecniche del linguaggio radiofonico e televisivo.
Teorie e pratiche della produzione televisiva.
Generi e format, commistioni tra informazione e intrattenimento.
Il sistema di rilevazione degli ascolti (Auditel).
Il pubblico e il piacere della serialità.
Il programma sarà svolto attraverso lezioni frontali, visione e analisi alla moviola di video,
sperimentazioni di generi tv con riprese, visite ad emittenti locali.
BIBLIOGRAFIA
Parte generale
Enrico Menduni, “I linguaggi della radio e della televisione- Teorie e tecniche”, ed. Laterza
(Bari, 2005)
Dispensa
Giovanni Archibugi “Uomini e paghe della tv”, “Il Contemporaneo”,1958,n.4, pp105-106, 109113; Giovanni Archibugi “Televisione”, “Il Contemporaneo”, 1958,n.7-8,p.183; Elemire Zolla
“Industria e letteratura”, “Nuovi argomenti”, 1957, n.3, pp.52-55; Angelo D’Alessandro
“TV:arte del movimento mimico”, “Lo spettacolo televisivo”, Roma, Edizioni dell’Ateneo,
1957, pp.307, 309-310, 312-319.
Articoli estratti da: Francesco Pinto, “Intellettuali e tv negli anni ‘50”, ed.Savelli Roma, 1977
195
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA DELLE PRODUZIONI RADIO-TELEVISIVE (6 CFU)
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE
Prof. Raffaele Casciaro
Programma del corso
Questo insegnamento si propone di sviluppare nello studente la capacità di riconoscere i materiali e i procedimenti esecutivi delle opere d’arte, insieme all’attitudine a considerare gli
aspetti tecnici come essenziali per formulare il giudizio storico sui manufatti artistici.
Si ritiene pertanto imprescindibile la conoscenza di un ampio repertorio di immagini, che verranno indicate durante il corso, oltre alla conoscenza diretta delle opere attraverso apposite
visite guidate.
I modulo
Parte generale: profilo storico delle principali tecniche artistiche dal Medioevo all’età barocca
Il primo modulo si occuperà dei rapporti tra arti a partire dal Medioevo, l’epoca del trionfo dell’oreficeria e delle arti suntuarie. Le officine degli orafi erano spesso i luoghi dove avveniva la
formazione dei migliori maestri, esperti nelle tecniche più raffinate, e quindi anche il luogo
della ricerca e dell’innovazione.
Nella tradizione delle botteghe artistiche l’esecuzione dell’opera d’arte non era quasi mai il
frutto isolato del genio creatore ma comportava lunghe fasi preparatorie. Allestire una bottega significava sottostare agli statuti corporativi, attrezzarsi di strumenti idonei e procacciarsi
il materiale col quale lavorare, spesso raro e costoso. Schizzi, bozzetti, modelli mettevano a
punto le forme, che poi venivano trasferite sui materiali prescelti, attraverso il riporto delle
misure, o con appositi cartoni. La finitura delle opere era spesso ancora più lunga e laboriosa:
lucidature, trattamenti di superficie, dorature, verniciature erano essenziali, così come l’allestimento: basamenti, palchi, cornici, nicchie, baldacchini.
Ampio spazio sarà dedicato alla delle arti pittoriche e ai loro supporti (intonaci, tavole, tele,
pergamena, carta), allo studio dei pigmenti, delle modalità esecutive e dei relativi cambiamenti avvenuti nel corso dei secoli, con cenni ai problemi conservativi.
II modulo
La statuaria barocca tra Napoli e la Puglia: marmo, legno, cartapesta e metalli
Dai grandi esempi della Napoli di Fanzago e Sanmartino alla diffusione in Puglia dei modelli.
Questo modulo permetterà di affrontare il tema del dialogo tra le diverse tecniche scultoree
nel ricorso a modelli comuni, con riferimenti alle arti decorative, dai commessi marmorei agli
argenti, dalla ceramica all’ebanisteria. Numerosi esempi verranno scelti nel patrimonio storico-artistico di Lecce e del Salento, con apposite visite guidate ed esercitazioni in laboratori e
botteghe artigiane.
Programma d’esame (6 crediti):
E’ richiesta la conoscenza degli argomenti e delle opere trattati nelle lezioni, attraverso il riconoscimento delle immagini analizzate durante il corso. Importanza primaria verrà attribuita
alle ricognizioni delle opere in situ, attraverso apposite visite guidate.
Sono richieste inoltre le seguenti letture:
- Brani scelti da: C. CENNINI, Il libro dell’arte, a cura di F. Frezzato, Vicenza, Neri Pozza, 2002
(i capitoli verranno letti e commentati durante le lezioni)
196
- R. PANICHI, La tecnica dell’arte negli scritti di Giorgio Vasari, Firenze, Alinea, 1991 (solo la
parte relativa all’introduzione alle “Vite”)
- F. NEGRI ARNOLDI, Il mestiere dell’arte: introduzione alla storia delle tecniche artistiche,
Napoli, Paparo, 2001.
Ulteriore documentazione, sotto forma di fotocopie, dispense, immagini su supporto digitale,
verrà fornita durante il corso.
Gli argomenti trattati a lezione possono essere ripresi e/o verificati sul seguente testo.
-Le tecniche artistiche a cura di C. MALTESE, Milano, Mursia, 1973, cap. 1, La scultura, pp. 1062; cap. 10; cap. 3, Lavorazione delle terre, pp. 85-134; cap. 5, Lavorazione dei metalli, pp.
173-199; cap. 6, Smalti, pp. 203-209; cap. 10, Incisione e stampa, pp. 259-306; cap. 11,
Pittura, pp. 309-358; appendici: 1, L’organizzazione dell’immagine nella figurazione piana: le
tecniche prospettiche. pp. 455-494.
Data la scarsezza del materiale illustrativo su questo volume, occorrerà comunque prendere
visione delle immagini analizzate durante il corso.
Un discreto repertorio di immagini relative alle tecniche artistiche si trova su:
- A. FUGA, Tecniche e materiali delle arti, collana “I Dizionari dell’Arte”; Milano, Electa, 2004.
197
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
- Introduzione a: L. B. ALBERTI, De Statua, ed. a cura di M. Collareta, Livorno, Sillabe
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA DELLE TRADIZIONI POPOLARI
Prof.ssa Anna Merendino
Laurea triennale
Beni musicali
6 CFU
1° modulo 3 CFU
Le ricerche in Italia sulla musica popolare dalla fine del Settecento alla metà dell’Ottocento.
Primi approfondimenti negli interessi di musica popolare tra il 1860 e il 1890. Il folklore musicale della fase positivistica. Le ricerche etnomusicologiche tra l’attardamento teorico e l’avvio della ricerca sul campo.
Bibliografia:
Alberto M. Cirese, Cultura egemonica e culture subalterne. Rassegna degli studi sul mondo
popolare tradizionale, Palermo, Palumbo 1996: Gli studi demologici in Italia: sviluppi interni e
contatti europei, pp.121- 224.
2° modulo 3 CFU
Il concetto antropologico di cultura. Tradizione e innovazione. Le tradizioni popolari nella
società contemporanea. Folklore e cultura di massa. Le tradizioni di seconda mano: i folklorismi.
Bibliografia:
R. Schenda, Folklore e cultura di massa, pp.73-88; R. Bauman, La ricerca sul campo in ambito
folklorico nelle sue relazioni contestuali, pp.99-109; G.Lenclud, La tradizione non è più quella d’un tempo, pp.123-134; E. Dettmer, Folklorismo in Newfoundland, pp.135-144; K.Kostlin,
Prospettive per l’etnologia europea, pp.167-186, nel vol. Oltre il Folklore. Tradizioni popolari
e antropologia nella società contemporanea, a cura di Pietro Clemente e Fabio Mugnaini,
Roma, Carocci, 2001.
Recapiti:
Sede di Arnesano tel.0832/325324
e-mail [email protected]
Per ogni altra informazione relativa all’inizio lezioni, il relativo orario, l’aula e il calendario
degli esami consultare il sito di facoltà <http://bbcc.unile.it> e gli avvisi in bacheca.
198
Prof. Massimo Causo
ARGOMENTI TRATTATI
Il corso fornisce lineamenti generali di Storia del Cinema dalle origini ai giorni nostri, analizzando in una prospettiva critica i principali autori e i più significativi movimenti che ne hanno
caratterizzato l’evoluzione.
Il corso verte in particolare sui seguenti argomenti:
Il Cinema muto, dall’immagine in movimento all’inquadratura. I padri del linguaggio filmico e
l’organizzazione industriale della produzione cinematografica. Il Regista come Autore.
Il Cinema sonoro, tra “Studio System”, pratica dei Generi e innovazione del linguaggio e degli stili.
Il Cinema dopo la guerra: il Neorealismo italiano, il “maccartismo” hollywoodiano.
Gli Anni Sessanta, l’irruzione della “Nouvelle Vague” e l’umanesimo relativo dei nuovi maestri
del Cinema europeo.
Tramonto e rifondazione di Hollywood: il Cinema americano tra Anni Sessanta e Anni Ottanta.
LABORATORI DI VISIONE
Parte integrante del corso è la visione laboratoriale e l’analisi dei seguenti film:
Metropolis di Fritz Lang
(id., Germania 1926 – Edizione DVD: Ermitage Cinema, Italia)
Luci della città di Charles S. Chaplin
(“City Lights”, Usa 1931 - Ed. DVD: Warner Home Video/Mk2, Italia)
Quarto potere di Orson Welles
(“Citizen Kane”, Usa 1941 – Ed. DVD: Columbia/RKO Home Video, Italia)
Viaggio in Italia di Roberto Rossellini
(It./Fr. 1953 – inedito in DVD)
eventualmente sostituibile per i non frequentati con
Paisà di Roberto Rossellini (It. 1946 – Ed DVD: Millenniumstorm, Italia)
Sentieri selvaggi di John Ford
(“The Searchers”, Usa 1956 - Ed. DVD: Warner Home Video, Italia)
Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard
(“A bout de souffle”, Fr. 1960 - Ed. DVD: Rarovideo, Italia)
eventualmente sostituibile per i non frequentati con
I quattrocento colpi di François Truffaut (Fr. 1959 – Ed DVD: Fox Video, Italia)
Taxi Driver di Martin Scorsese
(id., Usa 1976 - Ed. DVD: Columbia Home Video, Italia)
BIBLIOGRAFIA
G. Rondolino, Storia del cinema, UTET Libreria, Torino 2006.
In particolare, gli studenti dovranno fare riferimento alle seguenti parti:
VOLUME I: Cap. II, pp. 18-34; Cap III, pp. 54-61; Cap. V, pp. 111-129; Cap VI, pp. 150-154, 162170; Cap. VII, pp. 173-181, 188-194; Cap. VIII, pp. 205-222, 243-248; Cap. IX, pp. 254-262, 269276, 282-290; Cap. XIII, pp. 366-381.
VOLUME II: Cap. I, pp. 3-25, 32-35; Cap. II, pp. 74-76; Cap. III, pp. 102-123; Cap. IV, pp. 135143, 177-180, 204-216; Cap. V, pp. 217-237; Cap. VII, pp. 277-288.
Gli studenti che fossero in possesso dell’edizione 2002 del libro, faranno invece riferimento alle seguenti parti (corrispondenti a quelle della nuova edizione): Cap. II,
199
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA E CRITICA DEL CINEMA (C.F.U. 6)
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
pp. 18-34; Cap III, pp. 54-61; Cap. V, pp. 111-129; Cap VI, pp. 150-154, 162-170; Cap.
VII, pp. 173-181, 188-194; Cap. VIII, pp.205-222, 243-248; Cap. IX, pp. 254-262, 269276, 282-290; Cap. XIII, pp. 366-381; Cap. XIV, pp. 398-420, 427-430; Cap. XV, pp.
467-469; Cap. XVI, pp. 494-515; Cap. XVII, pp. 526-534, 567-570; Cap. XVIII, pp. 595596, 603-615; Cap. XX, pp. 652-662; Cap. XXI, pp. 688-699.
Agli studenti che volessero approfondire o integrare la conoscenza di alcuni argomenti specifici del corso, si consiglia inoltre la lettura dei seguenti testi (disponibili in dispensa):
G.P. Brunetta, Il Pre-cinema, in “Cinema & Film”, a cura di T. Chiaretti e L. Lucignani, A.
Curcio Editore, Roma 1986, Vol. I, pp. 27-49
A. Ferrero, Nascita del cinema tra arte e industria. L’atteggiamento dei gruppi intellettuali.
L’«alternativa» Lumière-Méliès, in Storia del cinema I – Dalle Origini all’avvento del sonoro,
a cura di A. Ferrero, Marsilio Editori, Venezia 1978, pp. 17-28
G. Fink, Griffith: cominciare qui, in Storia del cinema I – Dalle Origini all’avvento del sonoro,
a cura di A. Ferrero, Marsilio Editori, Venezia 1978, pp. 46-58
R. Sklar, Cinemamerica – Una storia sociale del cinema americano, Feltrinelli, Milano 1982,
Cap. 15 (“Hollywood in guerra per l’America e in guerra con se stessa”), pp. 293-305
Per approfondimenti relativi ai film visionati in sede laboratoriale durante il corso, si rimanda
alla lettura dei seguenti testi (disponibili in dispensa):
Metropolis di Luis Buñuel
da AA.VV., “Cinema – Grande Storia Illustrata”, De Agostini, Novara 1983, Vol. 10 pp. 228-229
Quarto Potere di Orson Welles
da AA.VV., “Cinema – Grande Storia Illustrata”, De Agostini, Novara 1983, Vol. 2, pp. 210-211
Luci della città di Charles S. Chaplin
da Carlo Tagliabue, “Charlie Chaplin – Un Cinema per l’uomo”, Edizioni Paoline, Roma
1981, pp. 84-87
Sentieri Selvaggi di John Ford
da AA.VV., “Cinema – Grande Storia Illustrata”, De Agostini, Novara 1983, Vol. 4, pp. 214-215
Viaggio in Italia di Roberto Rossellini
da Gianni Rondolino, “Rossellini”, La Nuova Italia, Firenze 1977, pp. 76-86
Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard
da Alberto Farassino, “Godard”, Il Castoro Ed., Roma 1995, pp. 29-39
Taxi Driver di Martin Scorsese
Stefano Ghislotti, Taxi Driver: la rigenerazione dell’eroe negativo, in L. Corradini, G.C.
Zappoli (a cura di) “Martin Scorsese. Analisi di una filmografia”, C.S.C. Editore, Milano
1993, pp. 17-19
Si raccomanda agli studenti non frequentati la conoscenza dei film visionati nell’ambito del
corso, da considerarsi parte integrante dell’esame. Coloro i quali avessero difficoltà nel
reperimento dei film (di cui si forniscono sopra i dati dell’edizione DVD), sono invitati a
prendere accordi con il Professore negli orari di ricevimento, per concordare lo studio di
un testo integrativo.
Gli STUDENTI DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE che sostengono
l’esame (C.F.U. 4) potranno fare riferimento al presente Programma, partendo da D.W. Griffith
e ritenendosi esonerati dalla conoscenza dei film visionati e analizzati in sede laboratoriale
durante il corso.
200
Prof.ssa Regina Poso
Indirizzo: Scienze dei Beni Archivistici, Librari, Mobili- Artistici
Laurea Triennale
C.F.U. 6
I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno nel secondo semestre presso l’aula a pianterreno
dell’ex- monastero degli Olivetani.
Argomenti del modulo: Teorie del restauro e questioni di metodo negli interventi
II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno presso il laboratorio di Restauro del Museo provinciale “ S. Castromediano ” di Lecce e presso cantieri di restauro relativi ad opere in corso
di trattamento sul territorio pugliese e nazionale. Il luogo e le date di queste lezioni e dei seminari, concordati con restauratori e direttori responsabili dei restauri, saranno comunicati agli
studenti di volta in volta.
Argomenti del modulo: Seminari sulle tecniche di restauro di affreschi, mosaici, dipinti su tela
e tavola, sculture in pietra, legno e metalli. Esempi di restauri su opere pugliesi in corso di
trattamento.
I Modulo
Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti del volume di seguito specificate:
A. CONTI, Manuale di restauro, Einaudi, Torino, 1996, pp. 3-101
II Modulo
Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti del volume di seguito specificate:
A. CONTI, Manuale di restauro, Einaudi, Torino, 1996, pp.115- 128; 151-191; 208-227; 250-288.
Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso possono concordare con la
docente la lettura di altri testi.
Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:
C. BRANDI, Teoria del restauro, Einaudi, Torino, (I ed. 1963), 1977.
S. SETTIS, Battaglie senza eroi, Electa, Milano, 2005
Orario delle lezioni:
Lunedì, ore 15-17
Mercoledì, ore 10-12
Calendario esami: Un appello ogni settimana dopo la conclusione del corso. Un appello di recupero al mese per i fuoricorso.
Ricevimento studenti e laureandi: Martedì di ogni settimana ore 10-13
201
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA E TECNICA DEL RESTAURO
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA E TECNICA DEL RESTAURO
Prof.ssa Regina Poso
Indirizzo: Scienze dei Beni architettonici, archeologici e dell’ambiente
Laurea Triennale
C.F.U. 9
I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno nel secondo semestre presso l’aula a pianterreno
dell’ex- monastero degli Olivetani
Argomenti del modulo: Teorie e storia del restauro archeologico
II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno presso il laboratorio di Restauro del Museo provinciale “ S. Castromediano ” di Lecce e presso cantieri di restauro relativi ad opere in corso
di trattamento sul territorio pugliese e nazionale. Il luogo e le date di queste lezioni e dei seminari, concordati con restauratori e direttori responsabili dei restauri, saranno comunicati agli
studenti di volta in volta.
Argomenti del modulo: Seminari sulle tecniche di restauro di alcuni beni archeologici
III Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno parte in aula e parte davanti ai monumenti
archeologici.
Argomenti del modulo: Conservazione del colore dei marmi antichi.
I Modulo
Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti del volume di seguito specificate:
L.VLAD BORRELLI, Restauro archeologico. Storia e materiali, Viella, Roma, 2003, pp. 49-150.
II Modulo
Per sostenere l’esame bisogna frequentare i Seminari e contemporaneamente studiare le parti
del volume di seguito specificate:
L.VLAD BORRELLI, Restauro archeologico. Storia e materiali, Viella, Roma, 2003, pp.156-311
III Modulo
P. LIVERANI (a cura di), I colori del bianco. Mille anni di colore nella scultura antica, De Luca
editore, Roma, 2004 (Guida alla mostra).
Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso possono concordare con la
docente la lettura di altri testi.
Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:
C. BRANDI, Teoria del restauro, Einaudi, Torino, (I ed. 1963), 1977.
M. GREENHALGH, Ipsa ruina docet: l’uso dell’antico nel Medioevo, in “Memoria dell’antico nell’arte italiana. L’uso dei classici”, I, Einaudi, Torino, 1984, pp. 115- 167
Orario delle lezioni:
Martedì
ore 15-17
Mercoledì
“ 15-17
Calendario esami: Un appello ogni settimana dopo la conclusione del corso. Un appello di recupero al mese per i fuoricorso.
Ricevimento studenti e laureandi: Martedì di ogni settimana ore 10-13
202
S.T.A.M.M.S.; Beni Mobili e Artistici
Prof.ssa Antonella Russo
Laurea triennale
Il corso di Storia e tecnica della fotografia per l’a.a.2006-2007 analizza questioni teoriche
nodali che riguardano la scoperta e il perfezionamento delle tecnologie per fissare immagini
dalle origini fino alla diffusione del digitale.
Più in particolare il corso prende in esame la formazione del concetto di visione cartesiana che
domina la modernità e le vicende, i personaggi e i vari procedimenti che partecipano alla definizione della storia delle origini della fotografia, come pure la diffusione del ritratto fotografico, la formazione del discorso sulla fotografia pittorialista e l’istituzionalizzazione della fotografia artistica nei primi anni del Novecento del XX secolo.
La parte centrale del corso considera la questione della fotografia come progetto sociale e la
circolazione,a partire dagli anni Venti, delle nozioni di un vedere “estatico e folle” e di “nuova
visione” elaborate dalle avanguardie futuriste, surrealiste e costruttiviste per poi soffermarsi
a considerare la massificazione della fotografia attraverso le grandi mostre in Germania e in
Italia negli anni Venti e Trenta del secolo scorso.
La parte finale di questo corso prende in esame la diffusione della fotografia attraverso la
stampa dei quotidiani, delle riviste fotografiche e del libro fotografico e, infine, riflette su
epocali cambiamenti avvenuti nella storia della fotografia con l’avvento della tecnologia digitale.
Lo scopo del corso di quest’anno è anche quello di tratteggiare i capitoli principali della storia della fotografia italiana, ripercorrere la storia della formazione del nostro patrimonio fotografico nazionale, e la storiografia della nostra fotografia, identificando gli archivi fotografici
italiani cospicui e il contributo dei nostri autori più attivi nella promozione e definizione della
fotografia italiana che saranno coinvolti in giornate di studio e approfondimento delle lezioni
del corso.
Il corso è corredato da proiezioni in power point e da presentazioni di stampe originali da parte
dei fotografi invitati alle giornate di studio che permettono agli studenti di riconoscere i vari
procedimenti di stampa fotografica. Ad ogni lezione inoltre, verrà fornita una bibliografia di
testi e letture consigliate in modo da permettere di seguire meglio e partecipare alla elaborazione teorica degli argomenti del corso, contribuendo in maniera propositiva alla formulazione di spunti di ricerca.
Si consiglia ed è auspicabile che gli studenti frequentino e partecipino a tutte le lezioni del
corso.
Bibliografia
Gli studenti iscritti al Corso di Laurea dello STAMMS (6 C.F.U.) per sostenere l’esame devono
studiare:
Beaumont Newhall, Storia della Fotografia, Einuadi, Torino, 1984 (pp.3-369)
Walter Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einuadi, Torino,
1966 (due saggi 1) “L’opera d’arte…” 2) ” Piccola storia della fotografia”.
Roland Barthes, Camera Chiara, Einaudi, Torino, 1980
Antonella Russo, Il fascismo in mostra, Editori Riuniti, Roma, 1999
203
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA E TECNICA DELLA FOTOGRAFIA (3/6 CFU)
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
Gli studenti iscritti al Corso di Laurea in Beni Mobili (3 C.F.U.) per sostenere l’esame devono
studiare le parti dei volumi di seguito specificate:
Beaumont Newhall, Storia della Fotografia, Einuadi, Torino, 1984 (pp.3-302).
Roland Barthes, Camera Chiara, Einaudi, Torino, 1980
Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso possono concordare con la
docente la letture di altri testi in aggiunta a quelli elencati nella bibliografia essenziale.
Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:
Ando Gilardi, Storia sociale della fotografia, Bruno Mondadori, Milano,2000.
Peter Galassi, Prima della fotografia, Pittura e l’invenzione della fotografia, Torino, Bollati
Boringhieri, 1989.
Marina Miraglia, Note per la storia della fotografia italiana, in Storia dell’Arte italiana,vol.9,
Tomo 2, Grafica e Immaigine II Illustrazione fotografia, Einuadi, Torino, 1981,pp421-543.
Antonella Russo, Il Fascismo in mostra, Editori Riuniti, Roma, 1999
Antonella Russo, Il luogo e lo sguardo, Paravia-Scriptorium, Torino, 1996
204
II semestre
Prof. Luca Bandirali
Presentazione del corso
Il corso introduce alla conoscenza delle teorie e delle tecniche della sceneggiatura cinematografica, e alla storia delle sue fondamentali realizzazioni, fornendo gli strumenti di analisi del
mondo narrativo che il film attualizza. In secondo luogo, indaga le strutture profonde della
commedia hollywoodiana, dalla screwball comedy all’ultima fioritura del genere.
Parte generale
1) Lineamenti di storia della sceneggiatura
2) Teoria e tecnica della sceneggiatura
Approfondimento
3) Le strutture narrative della commedia hollywoodiana dagli anni ’30 al presente.
Esame
L’esame consiste in un colloquio orale che verte sui seguenti testi:
F. VANOYE, La sceneggiatura. Forme dispositivi modelli, Torino, Lindau 1998.
L. BANDIRALI, E. TERRONE, Apologia del filmetto, “Segnocinema”, anno XXV, n.134, luglio-agosto 2005, pp. 4-12.
S. CAVELL, Alla ricerca della felicità. La commedia hollywoodiana del rimatrimonio, Torino,
Einaudi 1999.
D. PINARDI, P. DE ANGELIS, Il mondo narrativo, Torino, Lindau 2006.
Gli studenti non frequentanti integreranno tale bibliografia con:
M. COMAND, Sulla carta. Storia e storie della sceneggiatura in Italia, Torino, Lindau 2006 (capitoli 2, 4, 5, 6).
Esercitazione (studenti frequentanti)
Allo scopo di fissare i principali concetti di teoria e tecnica della sceneggiatura presentati
durante il corso, lo studente dovrà analizzare, in un testo di circa 15 cartelle, la struttura narrativa di un film concordato con il docente. Tale analisi consterà di tre parti: un’indagine generale dei tratti del film in termini di mondo narrativo (5 cartelle); una ricognizione della struttura del film in termini di modello (5 cartelle); la restituzione di una o più scene del film in
termini di sceneggiatura desunta (5 cartelle). Tale esercitazione è destinata agli studenti frequentanti.
Orari delle lezioni ed esami
Da definire.
Ricevimento studenti
A seguire la lezione.
E-mail
[email protected]
205
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA E TECNICA DELLA SCENEGGIATURA
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA GRECA
Prof. Mario Lombardo
Laurea Triennale
Beni Archeologici
6 CFU
Dipartimento dei Beni Culturali, via D. Birago, 64; tel. 0832/295503
e-mail: [email protected]
Durata: Modulo A +Modulo B = 6 CFU: Primo semestre: Lezioni: Ottobre 2006- Gennaio 2007;
Esami da Febbraio 2007
Modulo A: Il quadro geografico e documentario e la vicenda politica (dal mondo miceneo
all’Ellenismo)
Il mondo degli Elleni: riferimenti essenziali per la comprensione e conoscenza della documentazione storica relativa al mondo greco.
Dal mondo miceneo al IX sec. a.C.
L’età della colonizzazione
L’età arcaica
Il V secolo dalle guerre persiane alla guerra del Peloponneso
Il IV secolo e l’ascesa della Macedonia
Dall’impero di Alessandro ai monarcati ellenistici
Bibliografia di primo orientamento:
L. Braccesi, F. Cordano, M. Lombardo, A. Mele, Storia Greca. Lineamenti essenziali, a c. di E.
Pastorio, Bologna 2006.
Si raccomanda l’uso di un Atlante storico.
Modulo B: Istituzioni e società
• Polis/politeia/politai
• Regimi politico-costituzionali
• Organi decisionali e magistrature
• Relazioni e rapporti interpoleici
• Cavalieri, opliti, rematori e mercenari: guerra e pratiche belliche
• Santuari, feste e pratiche cultuali: pompai, sacrifici, banchetti e agoni.
• Leggi e pratiche funerarie.
• Simposio e pratiche simposiali.
Bibliografia di primo orientamento:
M. LOMBARDO, La polis classica, in A. MELE - M. LOMBARDO - F. CORDANO - L. BRACCESI,
Manuale di Storia Greca, I, Bologna, Monduzzi Editore, 1999: pp. 207-230, con le relative fonti
raccolte da Fl. Frisone (La documentazione: Parte II a.c. di Fl. Frisone, Bologna, Monduzzi
Editore 2003, pp. 236 sgg.).
S. SETTIS (a c.di), I Greci, Atlante I-II Torino, Einaudi 2002 (in particolare: A. Cristofori, La
guerra, in Atlante I, pp. 421-436; Cl. Marconi, I santuari, in Atlante I, pp. 527-539; E. Fontani,
Le feste, in Atlante I, pp. 649-656; Cl. Marconi, Gli agoni, in Atlante I, pp. 761-766; Cl.
Franzoni, Il simposio, in Atlante II, pp. 1229-1232).
Fl. FRISONE, Leggi e regolamenti funerari nel mondo greco, I, Galatina 2000 (parti scelte).
206
Prof. Benedetto Vetere
Laurea Triennale
Beni architettonici, Archeologici e dell’Ambiente - 6 CFU
Beni Mobili e Artistici - 9 CFU
• Beni architettonici, Archeologici e dell’Ambiente - 6 CFU
L’insegnamento tende a fornire allo studente un inquadramento generale degli avvenimenti e delle
problematiche principali della storia del Medioevo con particolare riferimento alla storia italiana.
Il programma comprende due moduli prevalentemente a carattere metodologico-istituzionale.
I Modulo (3 CFU)
Parte introduttiva: Fondamenti della disciplina: Il concetto di Medioevo; la periodizzazione; le
fonti; i metodi e gli strumenti dell’indagine medievistica.
Parte generale: L’età medievale (secoli V-XV): istituzioni, politica, società, economia, con particolare riferimento ai seguenti ambiti tematici:
Il passaggio dall’antichità al Medioevo • Il mondo germanico e le grandi migrazioni dei popoli
• L’impero bizantino • La formazione dello spazio musulmano • I Longobardi • L’Impero carolingio • Economia e società nell’Europa altomedievale • I regni postcarolingi • Il sistema signorile e la frammentazione del potere • La svolta dell’XI secolo: il decollo dell’economia occidentale, la rinascita urbana, il movimento comunale.
II Modulo (3 CFU)
• La riforma della Chiesa • Teocrazia papale e universalismo imperiale • Il movimento crociato • La ricomposizione territoriale: le monarchie occidentali • Il Mezzogiorno normanno-svevo
• Gli ordini mendicanti e i movimenti ereticali • La crisi demografica del XIV secolo • Il consolidamento delle grandi monarchie • L’Italia del Trecento e del Quattrocento • La crisi dell’universalismo ecclesiastico.
Testi d’esame:
Manuale di supporto: G. VITOLO, Il Medioevo, Bompiani 1994 ed edd. successive.
Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso delle lezioni.
Recapito: Ex Monastero degli Olivetani tel. 0832/296775; [email protected]
Orario e luogo di ricevimento studenti: mercoledì, giovedì e venerdì al termine delle lezioni.
Calendario lezioni: mercoledì, giovedì e venerdì ore 10.00-12.00 Sperimentale Tabacchi.
Beni Mobili e Artistici - 9 CFU
L’insegnamento tende a fornire allo studente un inquadramento generale degli avvenimenti e
delle problematiche principali della storia del Medioevo con particolare riferimento alla storia
italiana, e a fargli cogliere, attraverso l’approfondimento di un tema particolare, il rapporto
tra i fenomeni storici, le fonti scritte e le evidenze materiali o monumentali.
Il programma comprende tre moduli, due a carattere metodologico-istituzionale, l’altro a
carattere monografico.
I Modulo (3 CFU)
Parte introduttiva: Fondamenti della disciplina: Il concetto di Medioevo; la periodizzazione; le
fonti; i metodi e gli strumenti dell’indagine medievistica.
207
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA MEDIEVALE
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
Parte generale: L’età medievale (secoli V-XV): istituzioni, politica, società, economia, con particolare riferimento ai seguenti ambiti tematici:
Il passaggio dall’antichità al Medioevo • Il mondo germanico e le grandi migrazioni dei popoli
• L’impero bizantino • La formazione dello spazio musulmano • I Longobardi • L’Impero carolingio • Economia e società nell’Europa altomedievale • I regni postcarolingi • Il sistema signorile e la frammentazione del potere • La svolta dell’XI secolo: il decollo dell’economia occidentale, la rinascita urbana, il movimento comunale.
II Modulo (3 CFU)
• La riforma della Chiesa • Teocrazia papale e universalismo imperiale • Il movimento crociato • La ricomposizione territoriale: le monarchie occidentali • Il Mezzogiorno normanno-svevo
• Gli ordini mendicanti e i movimenti ereticali • La crisi demografica del XIV secolo • Il consolidamento delle grandi monarchie • L’Italia del Trecento e del Quattrocento • La crisi dell’universalismo ecclesiastico.
Testi d’esame:
Manuale di supporto: G. VITOLO, Il Medioevo, Bompiani 1994 ed edd. successive.
Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso delle lezioni.
III Modulo (3 CFU)
Occidente e Islam. Un confronto.
Testi d’esame:
F. CARDINI, Europa e Islam. Storia di un malinteso, Laterza, Bari 1999 o edd. successive.
Recapito: Ex Monastero degli Olivetani tel. 0832/296786; [email protected]
Orario e luogo di ricevimento studenti: mercoledì, giovedì e venerdì al termine delle lezioni.
Calendario lezioni: mercoledì, giovedì e venerdì ore 10.00-12.00. Sperimentale Tabacchi.
Calendario esami:
Triennalisti in corso
10 gennaio 2007
31 gennaio 2007
21 febbraio 2007
20 giugno 2007
6 luglio 2007
25 luglio 2007
12 settembre 2007
26 settembre 2007
Triennalisti fuori corso e quadriennalisti
31 gennaio 2007
21 febbraio 2007
27 aprile 2007
20 giugno 2007
6 luglio 2007
25 luglio 2007
12 settembre 2007
26 settembre 2007
14 novembre 2007
208
Laurea triennale (I semestre)
Beni Archivistici, Librari e Mobili-Artistici
Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo
Il corso s’articola in tre parti.
Parte introduttiva: La metodologia e le fonti della ricerca storica.
Testi di riferimento (uno, a scelta): G. Galasso, Nient’altro che storia (il Mulino), pp. 245-353;
P. Prodi, Introduzione allo studio della storia moderna (il Mulino), pp. 13-46, 110-125, 169-216.
2. Parte istituzionale: Lo Stato moderno in Europa; le prime scoperte geografiche; l’Italia nelle
guerre per il predominio europeo; Riforma protestante e Controriforma; l’Italia spagnola; la
crisi del XVII secolo; Inghilterra e Olanda nel Seicento; assolutismo e antico regime; le guerre
nell’Europa del Settecento; Settecento riformatore; la rivoluzione industriale; la Rivoluzione
americana; la Rivoluzione francese; l’Europa napoleonica.
Testi di riferimento (uno, a scelta): R. Ago-V. Vidotto, Storia moderna (Laterza); A. Musi, Le vie
della modernità (Sansoni).
3. Modulo di approfondimento: Stato, criminalità e giustizia nell’Italia moderna.
Testo di riferimento: F. Gaudioso, Il potere di punire e perdonare (Congedo).
Ricevimento studenti e laureandi: dopo le ore di lezione (Olivetani, 1° piano, studio n. 22).
Prof. Francesco Gaudioso
Monastero degli Olivetani, studio n. 22
Tel 0832/296824
E-mail: [email protected]
209
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA MODERNA
Prof. Francesco Gaudioso
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
STORIA ROMANA
Prof. Pasquale Rosafio
Laurea triennale
6 CFU
Primo modulo:
Monarchia e Repubblica
Introduzione all’epigrafia latina
- Giovanni Geraci – Arnaldo Marcone, Storia romana, Le Monnier Firenze 2002 (parti I-III);
- Angela Donati, Epigrafia romana. La comunicazione nell’antichità, Il Mulino Bologna 2002.
Secondo Modulo:
Principato e Tardo Impero
- Gabba – Foraboschi - Lo Cascio – Mantovani – Troiani, Introduzione alla Storia di Roma, LED
Milano 1999 (capitoli 10-17);
- Arnaldo Marcone, Il mondo tardoantico. Antologia delle fonti, Carocci Roma 2000.
Si consiglia l’uso di un atlante storico
Orario di ricevimento: Giovedì 15-17
e-mail: [email protected]
210
Prof.ssa Maria Elvira Consoli
Beni dello Spettacolo
Laurea Triennale
I semestre
CFU 6
Argomento:
Origine e metamorfosi del teatro latino.
Interpretazione di frammenti scenici (che saranno indicati nel corso delle lezioni) da Livio
Andronico, Gneo Nevio, Quinto Ennio.
Bibliografia:
- Limina, Letteratura e antropologia di Roma antica (a cura di M. Bettini) Milano 2005.
Dal I volume: Il teatro romano delle origini (da p. 40 a p. 43). Il teatro romano arcaico (da p.
60 a p. 71). Livio Andronico (da p. 72 a p. 81). Gneo Nevio (da p. 88 a p. 91 e da p. 94 a p.
96). Quinto Ennio (da p. 107 a p. 109 e da p. 115 a p. 117). Plauto (da p. 132 a p. 146, da p.
176 a p. 184, da p. 198 a p. 203 e da p. 340 a p. 346). Cecilio Stazio (da p. 210 a p. 211).
Terenzio Afro (da p. 214 a p. 234, da p. 250 a p. 253 e da p. 256 a p. 257). Marco Pacuvio e
Lucio Accio da p. 280 a p. 283. La letteratura dai Gracchi a Silla: Teatro (da p. 312 a p. 314).
Dal II volume: La poesia d’amore a Roma prima di Catullo: Plauto (da p. 511 a p. 512).
Dal III volume: La letteratura minore: Teatro (da p. 455 a p. 456).
Percorsi antropologici: 1)Bruto «lo sciocco», da p. 470 a p. 485: riferimenti ad Accio, Afranio
e Plauto. 2) La donna romana, da p. 486 a p. 488. 3) La dimensione del fari: Il verbo fari in
azione, da p. 501 a p. 502; limiti e ambivalenza del fari, da p. 511 a p. 513. 4) Le regine della
scena, da p. 557 a p. 558; la Medea e la Fedra di Seneca, da p. 568 a p. 573.
Dal IV volume: Seneca, vita (da p. 36 a p. 37); tragoediae (da p. 44 a p. 49); Oedipus (da p. 83
a p. 85).
- AA.VV., La riscrittura e il teatro dall’antico al moderno e dai testi alla scena (a cura di Paola
Radici Colace e Antonio Zumbo). EDAS Messina 2004 (da p. 223 a p. 251).
- BLASI V., Il teatro romano di Lecce in «Dioniso» 1/2002 (da p. 172 a p. 179).
- COMOTTI G., La musica nella cultura greca e romana. EDT Torino 19912 (da p. 53 a p. 60).
Per le curiosità linguistiche si consiglia l’uso di una grammatica essenziale (es. N. FLOCCHINI,
Expedite, ed. Bompiani, Milano 2004) e per la consultazione lessicale un dizionario di base (es.
Castiglioni/Mariotti).
Dell’aula, del ricevimento, dell’inizio delle lezioni e degli appelli si darà avviso di seguito alle
indicazioni della Facoltà.
211
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
TEATRO E DRAMMATURGIA LATINA
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
TECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICO
Prof. Alessandro Ippoliti
Laurea Triennale
Corso di Laurea in Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente
9 C.F.U.
I-II-III Modulo (9 C.F.U.): le lezioni (62 ore) si svolgeranno nel II semestre.
Argomento dei moduli: il corso affronta la questione della definizione di bene culturale ed il
tema del giudizio critico come premessa indispensabile per le scelte operative finalizzate alla
conservazione del patrimonio architettonico. Attraverso lo studio delle teorie dei padri fondatori della disciplina, delle Leggi e delle Carte, verrà approfondito l’attuale dibattito sul restauro architettonico e precisati gli strumenti del progetto di restauro architettonico e urbano.
Testi d’esame:
I Modulo
G. CARBONARA, Trattato di restauro architettonico, UTET, Torino 1996.
II Modulo
S. CASIELLO (a cura di), La cultura del restauro, Teorie e fondatori, Marsilio, Venezia 2005.
III Modulo
A. IPPOLITI (a cura di), Il restauro di Palazzo Giustiniani, Gangemi, Roma 2000.
L. DONADONO (a cura di), Bomarzo. Architetture fra natura e società, Gangemi, Roma 2004.
A. IPPOLITI, B. VETERE (a cura di), L’Accordo di Programma per la città di Nardò, Gangemi,
Roma 2004.
Orario delle lezioni: da definire
Calendario esami: da definire
Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni
212
LAUREA SPECIALISTICA
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PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA
Prof. Giuseppe Ceraudo
Corso di Laurea Specialistica in Archeologia
Indirizzo Beni Archeologici
6 C.F.U.
Parte generale
- F. Piccarreta - G. Ceraudo, Manuale di Aerofotografia Archeologica. Metodologia, tecniche e
applicazioni, Bari, Edipuglia, 2000;
- G. Ceraudo - F. Piccarreta (a cura di), Archeologia Aerea. Studi di Aerotopografia Archeologica
I, Roma, Libreria dello Stato IPZS, 2004, pp. 47-68, 279-299.
Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti
- M. Guaitoli (a cura di), Lo sguardo di Icaro. Le collezioni dell’Aerofototeca Nazionale per la
conoscenza del territorio, Catalogo della Mostra, Roma, Campisano Editore, 2003, pp. 103-198;
- M. Guaitoli, V. Cazzato (a cura di), Lo sguardo di Icaro. Le collezioni dall’Aerofototeca
Nazionale per la conoscenza del territorio. Insediamenti del Salento dall’antichità all’età
moderna, Galatina (Le), Congedo Editore, 2004, pp. 19-76;
- C. Musson, R. Palmer, S. Campana, In volo nel passato. Aerofotografia e cartografia archeologica, Firenze, All’Insegna del Giglio, 2005, pp. 15-93, 173-229.
Ulteriori indicazioni bibliografiche, specifiche sui singoli argomenti trattati, saranno fornite nel
corso delle lezioni.
Esercitazioni
Il corso verrà integrato da esercitazioni in laboratorio relative alle tematiche affrontate durante le lezioni in aula.
Inizio lezioni: 8 marzo 2006 ore 18.00 - via D.Birago 64 - Lab. CNR
Orario delle lezioni: giovedì (14-16), venerdì (10-12)
Calendario esami: 29 giugno; 12 luglio; 26 luglio; 14 settembre; 27 settembre 2007; 25 gennaio; 14 febbraio 2008.
Aula: Laboratori CNR (Via D. Birago 64)
Ricevimento studenti e laureandi: giovedì dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni
Culturali (ex Inapli), Via D. Birago 64.
Prof. Giuseppe Ceraudo tel. 0832/244818
Dipartimento di Beni Culturali, Via D. Birago, 64
indirizzo e-mail [email protected]
214
Laurea Specialistica in “Archeologia”
1° anno 3 CFU
Principi di tafonomia e dei metodi di scavo e dei resti scheletrici umani”.
Argomenti trattati nel corso:
• La Tafonomia: cenni sull’origine e sugli scopi della disciplina.
• Tecniche di scavo, rilievo e prelievo dei resti scheletrici.
• Intepretazione tafonomica dei resti scheletrici umani con particolare riferimento ai contesti funerari.
• Descrizione e interpretazione di esempi concreti di sepolture primarie, riduzioni, sepolture
secondarie, ossari.
Testi:
F. Mallegni, M. Rubini (a cura di), Recupero dei materiali scheletrici umani in archeologia, Roma
1994, CISU; cap.1 pp.80-91, cap.2 pp 93-130.
Dipartimento Beni Culturali, via D.Birago 35, tel 0832 295007, e-mail [email protected]
215
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
ANTROPOLOGIA
Prof. Pier Francesco Fabbri
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO
Prof. Marcello Guaitoli
Prof.ssa Adriana Valchera
Corso di Laurea Specialistica in Archeologia
C.F.U. 6
Le lezioni si svolgeranno nel … semestre presso Via Birago 35 e presso il Dipartimento di Beni
Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64.
Argomenti: Il corso intende fornire una serie di nozioni per lo studio, la ricostruzione e la tutela dei paesaggi antichi. In particolare verranno sviluppati i seguenti argomenti:
rapporto tra geomorfologia del territorio e distribuzione/organizzazione degli insediamenti;
interventi agricoli, trasformazioni ambientali, densità demografica e modelli economici;
Topografia antica e archeologia del paesaggio: metodi e tecniche della ricognizione topografica,
documentazione ed analisi dei dati raccolti;
applicazione di modelli matematici per la ricostruzione della distribuzione degli insediamenti;
meccanismi di trasformazione delle strutture territoriali.
Testi da studiare per sostenere l’esame:
saranno disponibili dispense riassuntive e documentazione allegata, da integrare o sostituire
con parti dei seguenti volumi: E. Sereni, Storia del paesaggio agrario romano, Roma-Bari 1976;
M. Bernardi (a cura di), Archeologia del Paesaggio, IV Ciclo di Lezioni sulla Ricerca applicata in
Archeologia, Certosa di Pontignano (Siena), 14-26 genn. 1991, Firenze 1992; F. Cambi, N.
Terrenato, Introduzione all’Archeologia dei paesaggi, Roma 1994; Non-Destructive Techniques
Appled to Landscape Archaeology (a cura di M. Pasquinucci, F. Trément), The Archaeology of
Mediterranean Landscapes 4, Oxford 2000; Extracting Meaning from Ploughsoil Assemblages (a
cura di R. Francovich, H. Patterson), The Archaeology of Mediterranean Landscapes 5, Oxford
2000.
Ulteriore bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni.
Ricevimento studenti e laureandi:
Dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64
216
Prof. Riccardo Guglielmino
Laurea Specialistica
C.F.U.6
I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II semestre presso
Argomenti del modulo: I palazzi micenei.
II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II semestre presso
Argomenti del modulo: I santuari e i luoghi di culto minoici e micenei.
I Modulo
La bibliografia di riferimento verrà indicata nel corso delle lezioni ed affissa nella bacheca del
Dipartimento di beni Culturali, via D. Birago 64)
II Modulo
La bibliografia di riferimento verrà indicata nel corso delle lezioni ed affissa nella bacheca del
Dipartimento di beni Culturali, via D. Birago 64)
Orario delle lezioni:
Calendario esami: 20 giugno, 4 luglio, 20 luglio, 11 settembre, 25 settembre 2007; altre date
verranno concordate con gli studenti
Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni e su appuntamento con il docente
217
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
ARCHEOLOGIA E ANTICHITA’ EGEE
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO
Prof.ssa Francesca Baffi
Laurea Triennale
CFU 9
II semestre
Programma del corso
Argomenti del corso:
A- Introduzione alla disciplina
B- Lineamenti di storia e geografia storica
C- Aspetti di cultura materiale e tradizione figurativa
Per sostenere l’esame si utilizzerà il testo sotto indicato:
F. Pinnock, Lineamenti di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico, ca.3500-330
a.C. Mesopotamia, Anatolia, Siria, Iran, Palestina, Parma 2004
(disponibile su richiesta presso l’Università degli Studi di Parma)
Bibliografia utile per approfondimenti:
M. Liverani, Antico Oriente. Storia, società, economia, Laterza, Roma-Bari 1988
M.L. Uberti, Introduzione alla storia del Vicino Oriente antico, Il Mulino, Bologna 2005
Laurea Specialistica
CFU 6
II semestre
Argomento del corso: Il rilievo neo-assiro.
Per sostenere l’esame si utilizzerà il testo sotto indicato:
P. Matthiae, L’arte degli Assiri. Cultura e forma del rilievo storico, Laterza, Roma- Bari 1996
Per sostenere l’esame è richiesta una conoscenza approfondita delle culture del Vicino Oriente
antico, qualora ciò non fosse, si dovrà supplire a tale mancanza con lo studio del testo di F.
Pinnock, Lineamenti di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico, ca. 3500-330
a.C. Mesopotamia, Anatolia, Siria, Iran, Palestina, Parma 2004
Gli appelli d’esame si terranno durane le pause didattiche stabilite dalla Facoltà.
218
Prof. Francesco D’Andria
Laurea specialistica
6 C.F.U.
Programma: Architettura di età ellenistica.
Una parte del corso sarà dedicata allo studio del De situ Iapygiae di Antonio de Ferrariis, detto
il Galateo.
Bibliografia essenziale:
R. Martin, in J. Charbonneaux, R. Martin, F. Villard, La Grecia ellenistica, Milano 1988, ristampa.
H. Lauter, L’architettura dell’ellenismo, Milano 1999.
Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni.
Orario delle lezioni
Martedì: 18,00-20,00
Mercoledì: 18,00-20,00
Inizio delle lezioni: 6 marzo 2006
Calendario esami:
15 Giugno 2007, ore 9.00
29 Giugno 2007, ore 9.00
13 Luglio 2007, ore 9.00
Altre date potranno essere concordate con gli studenti
Ricevimento studenti e laureandi:
Prof. F. D’Andria: Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 –
18,30
219
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANA
Prof.ssa Ilaria Romeo
Laurea Specialistica
6 CFU
Prima parte: Il ritratto romano tra l’età dei Severi e il IV secolo d.C.
Le lezioni si svolgeranno nel II trimestre.
Testi consigliati:
Per i ritratti imperiali tra III e IV secolo trattati a lezione si vedano le singole voci in
Enciclopedia dell’Arte Antica, e suoi Supplementi.
Si vedano inoltre
E. La Rocca, Divina ispirazione, in Aurea Roma, Catalogo della mostra, Roma 2000, pp. 2-40.
L. Faedo, I porfidi: immagini di potere, ibidem, pp. 61-65
M. Bergmann, L’evoluzione delle forme, ibidem, pp. 237-245
Nello stesso catalogo della mostra Aurea Roma si vedano le schede di ritratti imperiali e privati discussi a lezione.
C. Parisi Presicce, L’abbandono della moderazione. I ritratti di Costantino e della sua progenie,
in Costantino il Grande, catalogo Mostra, Rimini 2005, pp. 139-155
M. Bergmann, La ritrattistica privata di età costantiniana, ibidem, pp. 156-165.
Nello stesso catalogo della mostra Costantino il Grande si vedano le schede di ritratti imperiali e privati discussi a lezione.
I. Romeo, Tra Massenzio e Costantino, il ruolo delle officine urbane ed ostiensi nella creazione
del ritratto costantiniano, in Bollettino della Commissione Archeologica Comunale, 100, 1999,
pp.197-228.
Indirizzo: [email protected]
Altri testi potranno essere indicati durante il corso.
Orario delle lezioni: Martedi, Mercoledi
Calendario esami: date da definire
Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni o su appuntamento.
220
Prof.ssa Rosa Maria Cimino
6 CFU
Laurea Specialistica, secondo anno: indirizzo medievale, obbligatorio
Laurea Specialistica, secondo anno: indirizzo moderno, facoltativo
Inizio delle lezioni: primo semestre
Programma delle lezioni
Le lezioni si svolgeranno a livello seminariale ed i programmi saranno decisi con gli studenti
stessi in base alla loro preparazione ed alle loro conoscenze linguistiche.
Potranno essere svolti due corsi:
Primo corso: diretto a coloro che per la prima volta si accostano alla materia e riguarderà il
seguente:
Introduzione alla cultura e alle religioni dell’India: induismo, buddhismo, jainismo
Cenni storici
Storia dell’arte del subcontinente indiano dalla Civiltà dell’Indo al Medioevo
Corso monografico: i rapporti tra il mondo romano e l’India
Secondo corso: per gli studenti che hanno già frequentato il corso nel quadriennio o nel triennio, il programma verterà sulla storia dell’arte dell’India dal Medioevo al 19° secolo (l’età
delle invasioni islamiche)
Corso monografico: l’impero Moghul
Testi per il primo corso:
M.Taddei, l’India Antica, Mondadori 1972
G.Verardi, Arte e cultura dell’India antica, Archeo, Istituto Geografico De Agostani
M.Albanese, Antica India (l’Espresso)
G.Tucci, Asia religiosa, (Induismo, Buddhismo, Jainismo), IsMEO 1946
A.T.Embree-F.Wilhelm, India, Storia Universale Feltrinelli 1968, sino al medioevo
M.Bussagli, L’arte del Gandhara, Utet 1984, pp.97-145 (capitoli)
M.Wheeler, L’incendio di Persepolis, Mondadori 1968 (capitoli)
Appunti dattiloscritti
Le fotocopie di tutti i testi di esame sono presso la Fotocopia dello Studente, Via S.Nicola.. Gli
originali dei testi, da consultare soprattutto per le riproduzioni fotografiche dei monumenti e
delle opere d’arte, sono presso la nuova Biblioteca Inter-Facoltà (chiedere dei testi della Prof.
Cimino)
Consigliati
S.L.Huntington, The Art of Ancient India, Weather Hill, New York-Tokyo
Voci dell’Enciclopedia dell’Arte Antica, Aggiornamenti: Civiltà dell’Indo; Gandhara; Ajanta;
India arte
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PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE
DELL’INDIA E DELL’ASIA CENTRALE
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
Testi per il secondo corso:
Saranno indicati a lezione in base alle conoscenze linguistiche degli allievi
Importante: per gli studenti non frequentanti è obbligatorio un colloquio con la docente durante l’anno accademico
Lezioni: Codacci Pisanelli: lunedì- martedì, mercoledì, orario da definirsi
Per l’inizio delle lezioni e l’aula, chiedere in portineria
Ricevimento allievi
Dopo le lezioni in aula
222
Prof. Paul Arthur
Laurea Specialistica
C.F.U. 6
Indirizzo
Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64
tel. 0832-295516
email: [email protected]
www.unile.it/archeologia
Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel II semestre presso Via Birago, n. 35.
Argomenti del modulo: Il programma prevede lezioni e seminari sulle più attuali dibattiti e problematiche dell’archeologia medievale in Europa e nel Mediterraneo con particolare riguardo
all’Italia. Particolare attenzione sarà data alle nuove conoscenze ed acquisizioni, nonché alle
pubblicazioni più recenti in materia. Fra gli argomenti trattati, si prevede lo studio dell’economia in età alto medievale, dell’architettura domestica, dell’ambiente e delle basi di datazione e cronologia medievale.
Il corso prevede la stesura di tesine individuali.
Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con il
docente la lettura di altri testi, oltre a quelli assegnati per l’attività seminariale.
Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:
P. Arthur, “L’Archeologia del Villaggio Medievale in Puglia” da apparire in Vita e morte dei villaggi rurali tra Medioevo ed Età Moderna. Dallo scavo della villa de Geriti ad una pianificazione della tutela e della conoscenza deivillaggi abbandonati della Sardegna, “Quaderni dei villaggi abbandonati della Sardegna” (QUAVAS), 2, Firenze All’Insegna del Giglio, 2005 (c.d.s.)
G. Brogiolo e A. Chiavarria Arnau, Aristocrazie e campagne nell’Occidente da Costantino a
Carlo Magno, Firenze, All’Insegna del Giglio, 2005.
R. Francovich e R. Hodges, Villa to Village, Duckworth, 2003.
McCormick, M. (2001) The Origins of the European Economy: Communications and Commerce,
c.300-c.900, CUP, Cambridge.
Articoli vari nella rivista “Archeologia Medievale”, Firenze, All’Insegna del Giglio.
ALTRE ATTIVITÀ DIDATTICHE
Le esercitazioni pratiche presso il Laboratorio di Archeologia Medievale (25 ore = 1 CFU) saranno dedicate al trattamento ed analisi di materiali archeologici medievali rinvenuti nel Salento.
Inoltre, è prevista la possibilità di partecipare ad uno scavo archeologico didattico (25 ore = 1
CFU) di un insediamento di età medievale, espressamente organizzato nel territorio salentino
per affrontare le basi metodologiche di scavo e alcune problematiche poste dallo studio dell’insediamento medievale.
Si consiglia vivamente la frequenza alle lezioni.
223
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
ARCHEOLOGIA MEDIOEVALE
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
Orario delle lezioni: Le lezioni per l’anno accademico 2006/2007 inizieranno il giorno 15 gennaio 2007, ore 17:00, presso l’edificio in Via Birago, n. 35.
Lunedi ore 17:00-19:00
Martedi ore 17:00-19:00
Calendario esami: (date precise da stabilire):
Ricevimento studenti e laureandi: giovedì ore 10-12; Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64
Esercitazioni: date da stabilire. Laboratorio di Archeologia Medioevale, Dip.to Beni Culturali,
via D. Birago, 64
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Laurea Specialistica in Archeologia
C.F.U. 6
Argomenti del modulo: Lo studio dei resti faunistici provenienti da scavi archeologici: metodi
e risultati. L’utilizzazione degli animali nel mondo antico; i prodotti alimentari; i prodotti dell’animale vivente; le pratiche cultuali; la lavorazione dell’osso. Origine e modalità della domesticazione delle principali specie domestiche e loro diffusione nell’antichità in Italia (cenni).
Corso monografico sullo sfruttamento delle risorse animali in un determinato periodo dell’antichità che verrà concordato con gli studenti all’inizio del corso.
La bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni a seconda del’argomento prescelto per il
corso monografico.
Letture consigliate:
L. Chaix, P. Méniel, Éléments d’archéozoologie, Ed Errance, 1996, Paris.
A. Gautier, La domestication. Et l’homme créa ses animaux, Ed. Errance, 1990, Paris.
S. J. M. Davis, The archaeology of animals. Batsford Ltd., 1987, London.
Orario delle lezioni:
Calendario esami: da programmare una volta stabilite le modalità dei corsi.
Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni o in altri orari su appuntamento.
225
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
ARCHEOZOOLOGIA
Prof. Jacopo De Grossi Mazzorin
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
ARCHIVISTICA ECCLESIASTICA
Prof. Francesco de Luca
Laurea specialistica
I semestre
S.S.D. MSTO/08
CFU 9
Ambito disciplinare: Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia
PROGRAMMA ANNO ACCADEMICO 2006 – 2007
Facoltà di Beni Culturali
Corso di Studi in Beni Archivistici e Librari
Suddivisione in ore del’attività didattica: 90 lezione; 20 esercitazioni; 10 laboratorio
Caratteristiche curriculari dell’Insegnamento: caratterizzante
Modalità di erogazione della didattica: convenzionale
(ex convento degli Olivetani: tel e fax 0832 296774; e.mail [email protected])
Argomenti del corso:
Definizione di archivio; fasi di conservazione; archivi pontifici; archivi secolari: archivi regolari; archivi congregazionali.
Bibliografia
BADINI, Gino, Archivi e Chiesa. Lineamenti di Archivistica ecclesiastica, Bologna, Patron, 2005,
terza edizione.
Lezioni:
Le lezioni, a partire dal 9 ottobre 2006, si svolgeranno dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle
ore 11 presso l’Archivio generale d’Ateneo in via Rudiae n.7 (nei pressi del sottovia per
Monteroni).
Nell’ambito dell’attività didattica saranno effettuate visite guidate presso Istituti di conservazione attivi nel territorio regionale.
Ricevimento:
Il calendario di ricevimento è il seguente:
Lunedì ore 10-12 dott.ssa Ingrosso
Mercoledì ore 10 12 dott.ssa D’Arpe
Mercoledì ore 16 –18 Prof. de Luca
Eventuali variazioni saranno comunicate per tempo
226
Prof. Mario Brogi
Corso di studio in Beni archivistici e storico artistici
Laurea Specialistica
ANNO ACCADEMICO 2006-2007
Argomento del corso: La natura e struttura degli archivi.
Programma:
Nell’ambito del corso saranno tenuti incontri, lezioni, seminari e visite presso alcuni istituti di
conservazione cittadini e di altre località, secondo un calendario da stabilire, che vedranno
coinvolti docenti di altre università e funzionari dell’Amministrazione archivistica.
Gli studenti che non hanno la possibilità di frequentare le lezioni dovranno integrare il programma esposto con una parte aggiuntiva, da concordare direttamente con il docente.
Bibliografia:
- Filippo Valenti, A proposito della traduzione italiana dell’Archivistica di Adolf Brenneke, in
‘RAS’, XXIX, 1969, pp. 441-455.
- Filippo Valenti, Riflessioni sulla natura e struttura degli archivi, in ‘RAS’, XLI, 1981, pp. 937.
- Filippo Valenti, Parliamo ancora di archivistica, RAS, XXXV, 1975, pp.161-197.
Testi adesso riuniti nel volume Filippo Valenti, Scritti e lezioni di archivistica, diplomatica e
storia istituzionale, a cura di D. Grana, Roma 2000 (Ministero per i Beni e le Attività culturali,
Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Saggi 57).
Inizio delle lezioni e presentazione del corso nel II semestre.
Orario delle Lezioni:
Martedì ore 11.00-13.00 (Aula da definire).
Ricevimento studenti: lunedì ore 17.00-18.00, Monastero degli Olivetani, stanza piano terreno.
Calendario degli Esami: da definire.
Recapiti del docente:
studio: Monastero degli Olivetani, stanza piano terreno.
tel. 0832-296773
fax. 0832-296774
E. mail: [email protected]
227
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
ARCHIVISTICA SPECIALE
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
BIBLIOLOGIA
Prof.ssa Pia Italia Vergine
Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia
Dopo una ricostruzione della storia del termine “Bibliologia” e dei significati che nelle varie
realtà spazio-temporali gli sono stati attribuiti, il Corso (12 cfu, articolati in 3 moduli) si propone di occuparsi dei documenti librari dal punto di vista del loro aspetto materiale. A tal
scopo, intende fornire gli strumenti per la conoscenza storica delle tecniche di produzione, dei
materiali impiegati, delle stratificazioni di segni che l’uso ha lasciato nel tempo sui libri e sui
documenti a stampa in genere, con particolare riferimento a quelli della stampa manuale
(1450-1830 ca). E, infine, si propone di affrontare i problemi della descrizione analitica e della
catalogazione del libro antico, con particolare attenzione alle funzioni dei cataloghi di materiale antico ed agli strumenti bibliografici da utilizzare.
Primo modulo: Il “Libro antico” come oggetto materiale.
Secondo modulo: L’analisi bibliologica: gli strumenti dell’identificazione, con esercitazioni pratiche presso la Biblioteca Interfacoltà “T. Pellegrino” (con la collaborazione della dott.ssa G.
Bascià)
Terzo modulo: La descrizione. Teoria e pratica con esercitazioni presso la Biblioteca
Interfacoltà “T. Pellegrino” (con la collaborazione della dott.ssa G. Bascià)
Testi adottati
Primo modulo: L. Baldacchini, Il libro antico, Roma, Carocci, 2001.
L. FEBVRE- H.-J. MARTIN, La nascita del libro, a c. di A. Petrucci, Bari, Laterza,1992, capp.1-3
Secondo modulo: V. Romani, Bibliologia . Avviamento allo studio del libro tipografico, Milano,
Silvestre Bonnard, 2003.
C. FAHY, Saggi di bibliografia testuale, Padova, Antenore, 1988, pp.33-103
N. HARRIS, Filologia dei testi a stampa, in Fondamenti di critica testuale, a c. di A. Stussi,
Bologna, Il Mulino, 1998, pp.301-326
Terzo modulo: M. ROSSI, Il libro antico dal XV al XIX secolo. Analisi e applicazione della seconda edizione dell’ISBD (A), Firenze, Olschki, 1994
Orario delle lezioni, ricevimento studenti e laureandi, calendario esami:
Saranno comunicati con avviso affisso sulla bacheca n.1 del Palazzo Codacci Pisanelli (1°piano).
Indirizzo: Palazzo Codacci Pisanelli (1°piano, stanza n.6).
Telefono: 0832/296319
E-mail: [email protected] ; [email protected]
228
Prof. Giuseppe E. De Benedetto
Laurea specialistica in Archeologia
Crediti: 6
Dipartimento e studio:
Beni delle Arti e della Storia, Monastero Olivetani, stanza piano terra;Laboratorio, c/o Museo
Provinciale, viale Gallipoli, 28, Lecce
Obiettivi formativi:
Conoscenza delle proprietà dei materiali di interesse archeologico e delle possibilità di applicazione nel campo dell’autenticazione, della determinazione di provenienza, dello studio delle
tecnologie di produzione
Programma:
Analisi chimica cromatografia e spettroscopica di materiali di interesse archeologico.
Fondamenti di chemiometria.
Il corso prevede un approfondimento teorico e esercitazioni di laboratorio. In particolare
saranno previste attivita’ teorico-pratiche su:
1- Sostanze organiche di interesse archeologico (residui di cibo, balsami, cere, ...)
2- Prodotti di degrado di materiali metallici
3- Analisi di provenienza
Bibliografia:
-J.B. Lambert, Traces of the past, Helix Books/Perseus Books, ISBN 0-7382-0027-1;
-J. Henderson, The science and archaeology of materials, Routledge, ISBN 0-415-19934-4;
-J. S. Mills, R. White, The organic chemistry of Museum objects, Butterworths-Heinemann,
Oxford 1994;
-C. Giardino, I metalli nel mondo antico, Laterza, ISBN 88-420-5488-7
Modalità d’esame:
Tesina di approfondimento e discussione durante la relativa presentazione
Calendario lezioni:
Mercoledì, giovedì, venerdì; primo semestre
Orario ricevimento:
giovedì e venerdì 8.30-9.30
Calendario esami:
http://www.restaurolibrario.unile.it/
Commissione:
Proff. G. E. De Benedetto; L.Valli, F. Fanizzi, C. Malitesta, R. Gualcito
Telefono ed email:
0832296776/3312; [email protected]
229
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
CHIMICA PER I BENI CULTURALI
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
CIVILTÀ ANTICHE DELL’ITALIA MERIDIONALE
Prof. Cosimo Pagliara
Laurea specialistica: Archeologia
3 C.F.U.
Argomento del corso:
Dalla Oralità alla Scrittura: Testimonianze di Scrittura Alfabetica
Arcaica (VI Sec. A.C.) In Messapia.
Bibliografia di riferimento:
C. De Simone - S. Marchesini, Monumenta Linguae Messapicae, vol. 1-2, Wiesbaden 2002
(parti).
Le lezioni si svolgeranno nel II semestre presso: Dip.to Beni Culturali.
Ricevimento studenti e laureandi ogni martedì: ore 11-13 c\o Dip.to Beni Culturali.
230
Prof. Gianfranco Salvatore
Laurea specialistica in Musicologia e beni musicali, primo anno
6CFU
ARGOMENTO DEL CORSO: L’eredità afro-latina nel jazz e nel rock.
PRIMO MODULO (23 ore, 3 CFU): Dizzy Gillespie e la nascita del jazz afrocubano.
Testi relativi al primo modulo:
- A. Polillo, Jazz. La vicenda della musica americana, Mondadori, Milano (qualsiasi edizione)
(parti, indicate a lezione dal docente).
- G. Salvatore, La scoperta dell’Afroamerica, “Blu Jazz” (disponibile in fotocopia).
- M. Mannucci, Dizzy Gillespie. L’uomo che fece la rivoluzione sorridendo, Stampa
Alternativa, Roma-Viterbo, 1993.
- Dispense sulla tradizione musicale afrocubana (distribuite dal docente durante il corso).
- Per gli ascolti musicali relativi al primo modulo, una doppia antologia su Cd (tradizione afrocubana, Afro-Cuban Jazz) sarà presente nella discoteca del Laboratorio delle Musiche
Popolari (“LA.M.PO”, Arnesano), a disposizione degli studenti.
SECONDO MODULO (23 ore, 3 CFU): Carlos Santana e la nascita del “Latin rock”.
Testi relativi al secondo modulo:
- AA.VV., La grande storia del rock di Rolling Stone, Arcana, Milano, 1995 (parti, indicate a
lezione dal docente).
- S. Leng, Santana. La vera storia di una leggenda del rock, Editori Riuniti, Roma, 2001.
- Dispense distribuite dal docente.
- Per gli ascolti relativi al secondo modulo, la discografia dei Santana sarà disponibile presso
il LA.M.PO.
Il primo modulo presuppone una buona conoscenza della storia del jazz moderno e della musica afroamericana in generale; il secondo modulo della storia del rock. Gli studenti che abbiano bisogno di integrare le proprie conoscenze storico-musicali possono frequentare settimanalmente i cicli (Afroamericana e Popular Music) del Laboratorio delle Musiche Popolari
(“LA.M.PO”, Arnesano), negli orari e nei giorni segnalati presso le usuali bacheche. La frequenza di un intero ciclo del Laboratorio corrisponde ad ulteriori 3 CFU.
Il corso prevede inoltre un seminario a cura del dott. Gianpaolo Chiriacò.
IMPORTANTE: Gli studenti non frequentanti, o che siano stati assenti per un terzo (o più) delle
ore di uno o più moduli, devono contattare il docente prima degli esami per concordare letture e ascolti integrativi.
www.gianfrancosalvatore.it
[email protected]
per informazioni su corsi, laboratori, orari, esami:
[email protected] (dott. Gianpaolo Chiracò)
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PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
CIVILTA’ MUSICALE AFROAMERICANA
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
DIPLOMATICA SPECIALE
Prof.ssa Angela Frascadore
Laurea Specialistica
12 CFU
Secondo Semestre
Argomento del Corso:
L’evoluzione del documento medioevale latino fra XIII e XV secolo.
Bibliografia: T. FRENZ, I documenti pontifici nel Medioevo e nell’età moderna, edizione italiana a cura di S. Pagano, Città del Vaticano, 1989.
Ulteriore bibliografia sarà segnalata nel corso delle lezioni che avranno come oggetto l’analisi e il confronto di documenti pubblici e privati redatti in Italia.
Inizio delle lezioni: 1 marzo 2007.
Orario delle lezioni: lunedì, martedì, mercoledì ore 15.00- 16.00. Eventuali variazioni saranno
concordate con gli studenti.
Aula: aula al pianterreno dell’ex monastero degli Olivetani.
Laboratorio: orario da definire
Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni.
Calendario degli esami: da definire.
Prof.ssa Angela Frascadore
Ex monastero degli Olivetani, stanza n. 24
tel. 0832/296785 - fax 0832/296792
e-mail: [email protected]
232
Prof. Mario Lombardo
Laurea Specialistica in Archeologia
6 CFU: primo semestre
Lezioni: Ottobre 2006 – Gennaio 2007: Esami: da Febbraio 2007
Dipartimento dei Beni Culturali, Via D. Birago n. 64 –73100 LECCE
E-Mail: [email protected]
Argomento del corso: A. Istituzioni di Epigrafia greca e principali classi epigrafiche. B.
Seminario di approfondimento sul tema: “Vecchie e nuove iscrizioni greche dall’Adriatico”.
A: Istituzioni di Epigrafia greca e principali classi epigrafiche:
1) I documenti epigrafici: caratteri, problematiche interpretative e prospettive d’indagine.
2) Storia della disciplina e principali strumenti di lavoro.
3) Origine e trasmissione dell’alfabeto. Aspetti e conseguenze dell’alfabetizzazione.
4) Gli alfabeti arcaici, la riforma ‘euclidea’ ad Atene e gli sviluppi successivi dell’alfabeto.
5) Direzione e disposizione della scrittura. Sistemi numerali, segni divisori, abbreviazioni.
6) Materiali e forme dei monumenti iscritti e tecniche di scrittura epigrafica.
7) Edizione, datazione e commento delle epigrafi.
Graffiti arcaici: dalla coppa di Nestore ai ‘trademarks’
Iscrizioni e leggi funerarie
Iscrizioni votive
Trattati, Leggi e decreti.
Maledizioni pubbliche (arài) e private (katadesmoi o defixiones).
Oracoli e guarigioni miracolose (sanationes).
Horoi e tituli memoriales.
Bibliografia di primo orientamento:
M. GUARDUCCI, Epigrafia Greca, I-IV, Roma, Il Poligrafico 1967-1978 (le parti specifiche da studiare o leggere verranno indicate a lezione).
B. Seminario di approfondimento sul tema: “Vecchie e nuove iscrizioni greche dall’Adriatico”.
Bibliografia di primo orientamento:
C. Cobianchi, Le epigrafi greche dalle colonie adriatiche di Dionisio I, in Anemos 3, 2005, pp.
7-88.
M. Lombardo, The psephisma of Lumbarda: a new fragment, in “Illyrica Antiqua. Ob honorem
D. Rendic-Miocevic”, Zagreb 2005, pp. 353-360.
Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nell’ambito delle lezioni.
233
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
EPIGRAFIA GRECA
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
EPIGRAFIA ITALICA
Prof. Gianluca Tagliamone
Corso di Laurea Specialistica in Archeologia
C.F.U. 3
Le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel primo semestre in via D. Birago, 35.
Argomenti del corso:
Epigrafia etrusca e italica nella Campania preromana
1. Aspetti introduttivi.
2. La documentazione: iscrizioni e glosse.
3. La scrittura: processi di alfabetizzazione, modelli e tradizioni grafiche locali.
4. La lingua: fenomeni di contatto e di interazione.
5. Lettura e commento di testi scelti.
Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate:
G. Colonna, Le iscrizioni etrusche di Fratte, in Fratte. Un insediamento etrusco-campano, catalogo della mostra, Panini, Modena 1990, pp. 301-309.
G. Colonna, L’etruscità della Campania meridionale alla luce delle iscrizioni, in La presenza
etrusca nella Campania meridionale, Atti delle giornate di studio (Salerno-Pontecagnano, 1618 novembre 1990), Firenze 1994, pp. 343-371.
M. Cristofani, Sulle più antiche iscrizioni italiche della Campania, in La presenza etrusca nella
Campania meridionale, Atti delle giornate di studio (Salerno-Pontecagnano, 16-18 novembre
1990), Firenze 1994, pp. 379-386.
M. Cristofani, Per la storia etno-linguistica della Campania arcaica: i ceti litterati, in
L’incidenza dell’antico. Studi in memoria di Ettore Lepore, I, Atti del convegno internazionale
(Anacapri, 27-28 marzo 1991), a cura di A. Storchi Marino, Napoli 1995, pp. 343-354.
Ulteriori, specifici, riferimenti bibliografici saranno indicati nel corso delle lezioni.
Orario delle lezioni: mercoledì, ore 12,00-14,00
Calendario esami:
Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì, ore 10,00-11,00, presso il Dip.to di Beni
Culturali, via D. Birago, 64 (o da concordare, col docente, al termine delle lezioni).
234
Prof. Pasquale Rosafio
Laurea Specialistica
3 CFU
- La lettura delle epigrafi:
Nome, carriere, titolature imperiali
- Le epigrafi:
Iscrizioni sacre, sepolcrali, onorarie;
Iscrizioni di opere pubbliche;
Instrumentum domesticum;
Epigrafia giuridica
- Municipi e colonie della Puglia romana
Bibliografia:
Ida Calabi Limentani, Epigrafia latina, Cisalpino – Istituto Editoriale Universitario, Milano 1991;
Jean-Marie Lassère, Manuel d’épigraphie romaine, I-II, Picard Paris 2005;
Marina Silvestrini, Le città della Puglia romana. Un profilo sociale, Edipuglia Bari 2005.
Orario di ricevimento: Giovedì 15-17
e-mail: [email protected]
235
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
EPIGRAFIA LATINA
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
ESEGESI DELLE FONTI ARCHIVISTICHE MEDIEVALI
Prof. Hubert Houben
Laurea specialistica Beni archivistici-librari
12 CFU
Argomento del Corso:
Le fonti archivistiche medievali nell’Italia meridionale, con particolare riferimento alle fonti
archivistiche leccesi (Archivio di Stato; Archivio del monastero di S. Giovanni Evangelista)
Il corso sarà suddiviso in una prima parte di natura teorica costituita da lezioni tenute dal
docente; la seconda parte, di natura più pratica, sarà costituita da esercitazioni e ore di laboratorio che si svolgeranno in archivio.
Bibliografia: A. PETRUCCI, Medioevo da leggere. Guida allo studio delle testimonianze scritte
del Medioevo italiano, Torino (Einaudi) 1992; P. CAMMAROSANO, Italia medievale. Struttura e
geografia delle fonti scritte, Roma 1991.
Orario delle lezioni: mercoledì, giovedì e venerdì ore 16-19 (studio docente, mon. Olivetani);
per le esercitazioni e le ore di laboratorio l’orario sarà concordato con gli studenti.
Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007.
Orario ricevimento studenti: lunedì ore 9-11
Date esami: 18 giugno 2007, 16 luglio 2007, 10 settembre 2007, 1 ottobre 2007
(e-mail: [email protected])
236
Prof. Hubert Houben
Laurea specialistica Beni mobili ed artistici
a.a. 2006-07
Argomento del Corso:
Le fonti archivistiche medievali nell’Italia meridionale, con particolare riferimento alle fonti
archivistiche leccesi (Archivio di Stato; Archivio del monastero di S. Giovanni Evangelista)
Bibliografia: P. CAMMAROSANO, Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte, Roma
1991.
Orario delle lezioni: mercoledì, giovedì e venerdì ore 15-16 (studio docente, mon. Olivetani)
Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007.
Orario ricevimento studenti: lunedì ore 9-11
Date esami: 18 giugno 2007, 16 luglio 2007, 10 settembre 2007, 1 ottobre 2007
(e-mail: [email protected])
237
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
ESEGESI DELLE FONTI STORICHE MEDIEVALI (5 CFU)
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
ETRUSCOLOGIA E ANTICHITÀ ITALICHE
Prof. Gianluca Tagliamone
Corso di Laurea Specialistica in Archeologia
C.F.U. 6
Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel primo semestre in via D. Birago, 35.
Argomenti del corso:
Etruschi e Italici nella Campania preromana
1. La nozione storica e geografica di Campania preromana
2. Gli Etruschi in Campania
3. Ausoni, Opici, Osci
4. Campani, Aurunci e Sidicini
5. Sanniti Pentri, Caudini e Irpini
Santuari e luoghi di culto sannitici
1. Territorio, insediamenti, santuari
2. I caratteri costanti
3. Luoghi di culto all’aperto, in grotta, sacelli
4. Evergetismo e munificenza: la monumentalizzazione dei luoghi di culto
5. Il regime delle offerte
6. Epigrafia osca di ambito santuariale
Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate:
B. D’Agostino, Le genti della Campania antica, in Italia omnium terrarum alumna, a cura di G.
Pugliese Carratelli, Milano 1988, pp. 531-589.
G. Colonna, Le civiltà anelleniche, in Storia e civiltà della Campania, I. L’evo antico, a cura di
G. Pugliese Carratelli, Napoli 1991, pp. 25-67.
L. Cerchiai, La Campania antica dalle origini al III secolo a.C., in L’Italia antica. Culture e
forme del popolamento nel I millennio a.C., a cura di F. Pesando, Carocci, Roma 2005, pp. 181202.
G. Tagliamonte, I Sanniti, Longanesi, Milano 20052, pp. 179-202, 321-326.
Ulteriori, specifici, riferimenti bibliografici saranno indicati nel corso delle lezioni.
Orario delle lezioni: lunedì, martedì, ore 8,00-10,00.
Calendario esami:
Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì, ore 10,00-11,00, presso il Dip.to di Beni
Culturali, via D. Birago, 64 (o da concordare, col docente, al termine delle lezioni).
238
Prof.ssa Anna Trono
Laurea Specialistica
CFU 3
M-GGR/02
Argomenti del modulo: Ambiente, sviluppo locale
Saranno analizzati problemi di sviluppo locale, ponendo particolare attenzione ai fattori di
impatto antropico sull’ambiente, ad interventi e strategie sulle componenti tangibili e intangibili del territorio.
Sono previsti lavori di gruppo e/o individuali di alcune evidenze empiriche a livello italiano ed
europeo
Per sostenere l’esame del presente modulo testi consigliati sono:
M. Dinucci, Geografia dello sviluppo umano, Zanichelli, Milano, 1999
A. Segre, E. Dansero, Politiche per l’Ambiente, Utet Libreria, Torino, 2000.
Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del Corso potranno concordare con la
docente la lettura di altri testi.
Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:
X. Greffe, La gestione del patrimonio culturale, Franco Angeli, Milano, edizione italiana a cura
di A. Mariotti, prefazione di Francesco Bandarin, 2003
Orario delle lezioni:
II semestre con orario da concordarsi
Calendario esami:
Esami
appello
18 gennaio
appello
20 febbraio giugno
appello
4 giugno, 18 giugno 19 luglio
Sessione recupero esami 25 settembre
Ricevimento studenti e laureandi:
Martedì ore 11-12
Mercoledì ore 10-13
Giovedì ore 14-16
I laureandi possono incontrare la docente anche in altri giorni e orari, previo appuntamento.
239
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
Prof.ssa Anna Trono
M-GGR/02
Laurea Specialistica
Curriculum moderno-contemporaneo
CFU 9
Argomenti del modulo
Ambiente, sviluppo locale e strategie di marketing del territorio
Saranno analizzati problemi di sviluppo locale, ponendo particolare attenzione ai fattori di
impatto antropico sull’ambiente, ad interventi e strategie sulle componenti tangibili e intangibili del territorio. Sono previsti lavori di gruppo e/o individuali di alcune evidenze empiriche
a livello italiano ed europeo.
I lavori provvederanno alla raccolta di elementi conoscitivi attraverso i quali individuare e presentare le informazioni sullo stato dell’ambiente e sulle risorse naturali delle regioni studiate
indicando le interazioni positive e negative tra tali contesti e i principali settori di sviluppo.
Con riferimento alle tematiche ambientali individuate si rappresenterà la situazione ambientale raccogliendo un set prioritario di indicatori di pressione e di stato, secondo il modello
DPSIR.
La Valutazione della situazione ambientale provvederà ad individuare informazioni sullo stato
dell’ambiente e delle risorse naturali di una regione e sulle interazione positive e negative tra
i vari contesti e principali settori di sviluppo destinati a finanziamento con i fondi strutturali.
Per sostenere l’esame del presente modulo testi consigliati sono:
- M. Caroli, Il marketing del territorio, Milano, Angeli, Milano, 2000.
- M. Tinacci Mossello (a cura di) La sostenibilità dello sviluppo locale. Politiche e strategie.
Bologna, Patron, 2001
Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del Corso potranno concordare con la
docente la lettura di altri testi.Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:
- X. Greffe, La gestione del patrimonio culturale, Franco Angeli, Milano, edizione italiana a
cura di - A. Mariotti, prefazione di Francesco Bandarin, 2003
- E. Valdani, F. Ancarani (a cura di), Stategie di marketing territoriale, Milano, EGEA, 2000
- C. Cooper, J. Fletcher, D. Gilbert, R. Shepherd, S. Wanhill, Economia del turismo, Milano,
Zanichelli, 2002
- A.Vallega, Geografia culturale. Luoghi, spazi e simboli, Torino, UTET Libreria, 2003.
Orario delle lezioni:
II° semestre con orario da concordarsi
Calendario esami:
appello
18 gennaio
appello
20 febbraio giugno
4 giugno, 18 giugno, 19 luglio
appello
Sessione recupero esami 25 settembre
Ricevimento studenti e laureandi:
240
Giovedì ore 14-16
I laureandi possono incontrare la docente anche in altri giorni e orari, previo appuntamento.
241
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
Martedì ore 11-12
Mercoledì ore 10-13
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
GEOGRAFIA STORICA DEL MONDO ANTICO
Prof.ssa Flavia Frisone
Laurea specialistica in Archeologia
Dip.to di Beni Culturali, via D.Birago, 64 (2°piano)
[email protected]
Strutturazione del corso:
Parte A + Parte B + esercitazioni (facoltative, nell’ambito del corso)
Periodo: II semestre
Argomenti del corso
Elementi istituzionali e propedeutici: (Parte A)
La geografia nel mondo antico: le “realtà” geografiche, le esplorazioni, la scienza
Condizioni e condizionamenti del sapere geografico nel mondo antico e del mondo antico
(Dimensione territoriale e fattori di tipo ambientale e produttivo; “imperialismi”, geografia e
il potere: demografia, amministrazione, propaganda. Confini fisici, politici, culturali. Mobilità,
comunicazioni e definizione di spazi geografici: modelli ricostruttivi antropologici, world
systems; frontier history. La dimensione “odologica” della geografia antica. Dialettica fra basi
empiriche e formulazioni sistematiche e teoriche. Quadro paraliaco/mesogeico. Il mondo “centrato”).
Le conoscenze occasionali, le esplorazioni, le spedizioni organizzate (Definizione dei limiti continentali di Libye, Asia ed Europa settentrionale. Spedizioni organizzate e conoscenze degli
spazi continentali. I grandi dubbi geografici dell’antichità.)
La geografia e le scienze antiche (Sviluppo di modalità espressive per la comunicazione geografica ed evoluzione della cartografia. Fra tradizione e diorthosis. Modelli geometrici e “geometria”; astronomia; medicina e determinismo geografico; meteorologia e scienza della natura. Divulgazione geografica e diffusione di immagini, oggetti, strumenti legati a questa disciplina. Caratteri e contraddizioni della geografia specialistica. Continuità e trasformazione:
geografia e carte nel mondo tardo-antico e medievale).
Indirizzi, linguaggi, sviluppi (Percezioni, schemi e rappresentazioni geografiche e immagine
mitica del mondo nel dell’orizzonte culturale greco-arcaico. Riflessioni metodologiche e fasi
della letteratura geografica nel mondo antico: Ecateo, Eratostene, Strabone, Tolomeo. I peripli: dai documenti d’età arcaica alla tradizione letteraria di genere. Etnografia e riflessione
sull’Altro nel mondo greco e romano. Letteratura periegetica. L’ideologia augustea e le “formae” del mondo governato da Roma. L’utopia: paradosso geografico costruito sui canoni della
narrativa geografica).
Sezione di approfondimento monografico e seminariale: (Parte B)
Localizzazioni e configurazioni delle conoscenze geografiche nell’orizzonte arcaico e classico.
Problemi storico-geografici e storiografici
a) illustrazione del tema e delle problematiche da parte della docente
b) svolgimento di seminari individuali da parte degli studenti
c) incontri seminariali per l’illustrazione dei risultati
Testi:
a) - atlante storico:
242
b) - Parte A:
G. Aujac, La geografia nel mondo antico, Napoli 1984
S. Bianchetti, Conoscenze geografiche e rappresentazioni dell’ecumene nell’antichità grecoromana, in I contorni della terra e del mare (a cura di C. Tugnoli), Bologna 1997, pp. 51-89
M. Corbier, Produzioni, economie, vie di comunicazione (600 a.C. - 500 d.C.), in AA.VV., Storia
d’Europa, II, 2, Torino 1994, pp. 927-952
F. Cordano, L’esplorazione geografica, in I Greci. Una storia greca. 2. III. Trasformazioni, (a
cura di S. Settis), pp. 293-308
F. Hartog, Conoscenza di sé/conoscenza dell’altro in Storia d’Europa, II, 2, Torino 1994, pp.
891-923
Ch. Jacob, Geografia, in J. Brunschwig, G. E. R. Lloyd (a cura di), Il sapere greco, I, Torino,
pp. 395-410
G.E.R. Lloyd, Immagini e modelli del mondo, in J. Brunschwig, G. E. R. Lloyd (a cura di), Il
sapere greco, I, Torino, pp. 26-47
G.E.R. Lloyd, Osservazione e ricerca, in J. Brunschwig, G. E. R. Lloyd (a cura di), Il sapere
greco, I, Torino, pp. 256-284
Cl. Nicolet, L’inventario del mondo, Roma-Bari 1989 (parti scelte).
F. Prontera, (a cura di), Geografia e geografi nel mondo antico. Guida storica e critica, RomaBari 1983 (parti scelte)
Potranno inoltre essere suggerite ulteriori letture in riferimento specifico ai temi trattati
b) - parte B:
La bibliografia ulteriore comprende i testi utili allo svolgimento del seminario (potranno verificarsi ridefinizioni per eliminare eventuali ridondanze e sovrapposizioni rispetto a quella prevista per la Parte A)
N.B.:
Fanno parte integrante dei testi di preparazione al corso le cartine e i documenti storici forniti a lezione.
243
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
Per lo studio della disciplina, come nel corso delle lezioni ed esercitazioni, è necessario l’uso
intensivo di un atlante storico. Ciascuno studente è libero di scegliere uno dei testi in commercio oppure di utilizzare tavole tratte dagli atlanti storici presenti nelle biblioteche
dell’Università (per es. The Barrington Atlas, Bibl. Dip.to Beni Culturali). Una buona raccolta
di carte illustrative dei siti della Grecia e del Mediterraneo antico è pubblicata in AA. VV., I
Greci. Atlante. 4, I, (a cura di S. Settis) Torino 2002, pp. 4-24. Nel corso delle lezioni, inoltre,
insieme al materiale didattico verranno fornite cartine utili alla visualizzazione geografica
delle regioni e dei siti presi in considerazione.
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
INFORMATICA APPLICATA AI BENI MUSICALI
Prof.ssa Valentina Marangi
Laurea Specialistica in Musicologia e Beni Musicali
6 CFU
Le lezioni si svolgeranno presso il Laboratorio di Informatica
(Ateneo, Palazzo Codacci Pisanelli)
Argomenti del corso:
Principi di informatica applicata ai beni musicali.
Esempi di applicazione dell’informatica alla documentazione musicale.
Sistemi di codifica della notazione musicale.
Testi di riferimento:
• Nicola Tangari, Documentazione musicale e informatica. Esempi di applicazione, Galatina,
Congedo, 2005.
• Recordare lcc, MusicXML tutorial 1.1, <http://www.recordare.com/xml/musicxml-tutorial.pdf>.
Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.
Inizio delle lezioni: da definire.
Calendario delle lezioni: da definire.
Aula: Laboratorio di informatica (Ateneo, Palazzo Codacci Pisanelli)
Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni. Si consiglia di concordare un appuntamento.
Esami: da definire; si consultino gli avvisi sul sito di Facoltà o in bacheca.
Recapito docente: [email protected]
244
Prof. Marco Tanzi
Laurea Specialistica
6 CFU
Modulo unico: le lezioni si svolgeranno nel I semestre da martedì a venerdì a settimane alterne.
Argomento del modulo: Problemi di metodo nell’attribuzione delle opere d’arte.
Attribuzioni e problemi di metodo: un caso esemplare (Bonifacio Bembo)
Bibliografia:
- L. Bellingeri, M. Tanzi, Bonifacio Bembo dalla Cattedrale al Museo di Cremona, Brescia, Grafo,
1992;
- M. Marubbi, Scheda n. 51, in La Pinacoteca Ala Ponzone. Dal Duecento al Quattrocento, a cura
di M. Marubbi, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale d’Arte, 2004, pp. 176-180;
- M. Tanzi, Bonifacio Bembo massacrato (ovvero le disavventure della Storia dell’arte), in
“Prospettiva”, 115-116, 2004, pp. 110-134.
I TESTI SONO A DISPOSIZIONE PRESSO LA BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DEI BENI DELLE ARTI E
DELLA STORIA
Inizio lezioni: 9 ottobre 2006 ore 16
Orario lezioni:
- laurea triennale
lunedì ore 16-19
martedì ore 9-12
mercoledì ore 8-10
giovedì ore 8-10
venerdì ore 9-12
- laurea specialistica
martedì ore 16-19
mercoledì ore 16-19
giovedì ore 16-19
Aula: Olivetani
Ricevimento studenti:
mercoledì ore 10-12; giovedì ore 10-12
Calendario esami:
21 settembre 2006 ore 10
Prof. Marco Tanzi, tel. 0832/296777
e-mail: [email protected].
Monastero degli Olivetani
stanza al piano terreno, vicino portineria
245
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE
ANALISI DELLE FORME E METODI DI ATTRIBUZIONE
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
LETTERATURA ITALIANA
Prof. Marco Leone
Laura Specialistica in musicologia e beni musicali
6 CFU
I modulo (3 CFU)
Argomento del modulo: Problemi e testimonianze della letteratura barocca in Italia
Testo base: G. Rizzo, Le inquiete novità. Simboli, luoghi e polemiche d’età barocca, Bari,
Palomar, 2006 pp. 224.
II modulo (3 CFU)
Argomento del modulo: Lettura e analisi di canti della Divina Commedia
Testo consigliato: D. Alighieri, La Divina Commedia, a cura di Tommaso Di Salvo, Bologna,
Zanichelli, 1987.
Il calendario, l’orario e l’aula delle lezioni, l’orario del ricevimento degli studenti saranno indicati in seguito.
(vedere bacheca dell’Istituto di Letteratura italiana)
Le date degli esami saranno comunicate in seguito.
(vedere bacheca dell’Istituto di Letteratura italiana)
246
Prof.ssa M. Marcella Rizzo
I° semestre
Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia
12 C.F.U.
L’impianto didattico è articolato in due parti:
Modulo introduttivo: Il XX secolo. Periodizzazione e categorie interpretative.
Corso monografico: Territorio e ricerca storica. Le fonti (secc. XIX-XX).
Testo di riferimento per il primo modulo:
AA.VV., Storia contemporanea, Roma, Donzelli, 1997 (capitoli XI, XIV, XV, XVI, XVIII, XX, XXI,
XXIV).
Gli studenti che provengono dall’Accademia delle Belle Arti devono studiare il manuale G. SABBATUCCI –V. VIDOTTO: Manuale di Storia, 3, Il mondo contemporaneo dal 1848 a oggi, Ed.
Laterza (2004).
Testi relativi al corso monografico:
P. Bevilacqua, Breve storia dell’Italia meridionale dall’Ottocento a oggi, Donzelli, Roma, 1993;
G. Galasso, L’altra Europa. Per un’antropologia storica del Mezzogiorno d’Italia, Milano,
Mondadori, 1982 (reprint: Lecce, Argo, 1997)
LEZIONI: Le lezioni avranno inizio il 3 novembre 2006 alle ore 9 e proseguiranno secondo il
seguente calendario: martedì (9-10), mercoledì (ore 9-10), giovedì (9-10), venerdì (ore 9-11)
presso Monastero degli Olivetani, Aula pianterreno.
ESAMI: 8 e 22 febbraio, 21 giugno, 5 e 19 luglio, 27 settembre 2007, ore 8,30.
RICEVIMENTO: giovedì e venerdì, ore 10, stanza n. 21 presso il Monastero degli Olivetani.
Indirizzo:Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età Contemporanea, Monastero degli
Olivetani, stanza n. 21, viale S. Nicola.
Tel. 0832-296818
e-mail: [email protected]
247
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICA CONTEMPORANEA
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA
Prof. Francesco D’Andria
Laurea specialistica
6 C.F.U.
Programma:
Archeologia e comunicazione.
Bibliografia essenziale:
C. RENFREW, Archeologia. Teoria, Metodi, Pratica, Zanichelli, Bologna 1995, pp.473-495.
M. FORTE, s.v. Comunicazione archeologica, in R. Francovich, D. Manacorda, Dizionario di
archeologia, Laterza, Roma-Bari 20066, pp.75-80.
Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni.
Orario delle lezioni
Martedì: 16,00-18,00
Mercoledì: 16,00-18,00
Inizio delle lezioni: 6 marzo 2006
Calendario esami:
15 Giugno 2007, ore 9.00
29 Giugno 2007, ore 9.00
13 Luglio 2007, ore 9.00
Altre date potranno essere concordate con gli studenti
Ricevimento studenti e laureandi:
Prof. F. D’Andria: Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 –
18,30
248
Laurea specialistica in storia dell’arte
6 CFU
II semestre
curricula medievale e moderno-contemporaneo
I anno
Si prevede l’approfondimento di un tema monografico da individuare nell’ambito della storia
del collezionismo europeo, con particolare riguardo agli strumenti di ricerca più idonei e al
contemporaneo dibattito metodologico in merito allo statuto disciplinare. Il corso sarà dedicato al collezionismo mediceo tra Cinque e Seicento, con particolare riguardo alla simbologia e
alle finalità politiche della committenza granducale.
Bibliografia:
L’arme e gli amori. La poesia di Ariosto, Tasso e Guarini nell’arte fiorentina del Seicento, catalogo della mostra (Firenze 2001), a cura di Elena Fumagalli, Massimiliano Rossi, Riccardo
Spinelli, Livorno, Sillabe, 2001.
L’arme e gli amori: Ariosto, Tasso and Guarini in Late Renaissance Florence, Acts of an
International Conference, Florence, Villa I Tatti, June 27-29, 2001, edited by Massimiliano Rossi
and Fiorella Gioffredi Superbi, Firenze, Olschki, 2004, 2 voll.
Altri studi verranno segnalati durante lo svolgimento del corso.
249
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
MUSEOLOGIA
Prof. Massimiliano Rossi
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
NUMISMATICA GRECA E ROMANA
Prof. Aldo Siciliano
Laurea Specialistica in Archeologia
C.F.U. 6
Programma per i frequentanti:
Argomenti:
La documentazione numismatica in Puglia e Basilicata nell’antichità.
Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate:
- A.Siciliano, Le zecche della Messapia,in I Messapi, Atti del XXX Convegno di Studi sulla
Magna Grecia (Taranto-Lecce, 4-9 ottobre 1990), Taranto 1991, pp.224-254
- A.Siciliano, La zecca venusina, in Bimillenario della morte di Q. Orazio Flacco, Atti dei convegni di Venosa Napoli Roma (novembre 1993), III, Venosa 1994, pp.121-175
- A.Siciliano, La monetazione di Arpi, in M.Mazzei (a cura di), Arpi, l’ipogeo della Medusa e
la necropoli, Bari-S.Spirito 1995, pp.73-80
- A.Stazio, Le emissioni monetarie dei centri greci, in Storia della Basilicata, 1. L’Antichità,
a cura di D.Adamesteanu, Roma-Bari 1999, pp.455-469
- A.Siciliano, Le monete con legenda. Ipotesi di localizzazione di un antico centro, in
Ritrovamenti monetali nel mondo antico: problemi e metodi, Atti del Congresso
Internazionale, Padova 31 marzo – 2 aprile 2000, Padova 2002, pp.61-77
- A.Siciliano-G.Sarcinelli, Metapontum – Siris/Herakleia: la documentazione numismatica, in
Presenza e funzioni della moneta nelle chorai delle colonie greche dall’Iberia al Mar Nero,
Atti del XII Convegno organizzato dall’Università “Federico II” e da Centro Internazionale di
Studi Numismatici, Napoli 16-17 giugno 2000, Roma 2004, pp.247-304 (studiare solo pp.247251)
- A.Siciliano, La circolazione monetale, in Taranto e il Mediterraneo, Atti del XLI Convegno di
Studi sulla Magna Grecia (Taranto, 12-16 ottobre 2001), Taranto 2002, pp.483-501
- un testo a scelta tra i due di seguito indicati:
- M.Crawford, Numismatica, in AA.VV. Le basi documentarie della storia antica, Il Mulino,
Bologna, 1984, pp.193-244
- E. Arslan, La numismatica, in Storia antica. Come leggere le fonti (a cura di L.Cracco
Ruggini), Il Mulino, Bologna, 1996, pp.245-295.
Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.
Le lezioni si svolgeranno nel corso del secondo semestre
Orario delle lezioni:
Laboratorio:
Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì ore 16,00-17,00 presso il Dipartimento di Beni
Culturali, via D. Birago, 64.
250
Laurea specialistica
Argomento del corso
I rapporti est-ovest nel neolitico mediterraneo.
Letture:
A. Manfredini, S.M. Cassano (a cura di), Masseria Candelaro. Vita quotidiana e mondo ideologico in una comunità neolitica del Tavoliere, 2004.
Tiberi I., Ingravallo E., Il neolitico salentino nel circuito internazionale di prestiti e scambi,
Studi di antichità, c.d.s.
Lezioni:
Lunedì-martedì-mercoledì
Esami:
I semestre:
11 gennaio 2007
25 gennaio 2007
15 febbraio 2007
II semestre
7 giugno 2007
26 giugno 2007
Esami recupero
4 settembre 2007
27 settembre 2007
251
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
PALETNOLOGIA
Prof.ssa Elettra Ingravallo
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
PREISTORIA DEL VICINO E MEDIO ORIENTE
Prof.ssa Isabella Caneva
Programma del corso
Laurea Specialistica
CFU 6
II semestre
Argomento del corso:
- Introduzione alla disciplina nelle sue specifiche metodologie di indagine.
- Analisi comparata degli aspetti tecnologici e sociali connessi con la produzione artigianale dal
Neolitico all’età del Bronzo nella “Grande Mesopotamia”.
Per sostenere l’esame si utilizzeranno testi da concordare durante il corso con gli studenti.
252
Laurea Specialistica
C.F.U. 3
I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II semestre presso
Argomenti del modulo: Riti e costumi funebri a Creta e nella Grecia continentale nell’età del
Bronzo.
I Modulo
La bibliografia di riferimento verrà indicata nel corso delle lezioni ed affissa nella bacheca del
Dipartimento di beni Culturali, via D. Birago 64)
Orario delle lezioni:
Calendario esami: 20 giugno, 4 luglio, 20 luglio, 11 settembre, 25 settembre 2007; altre date
verranno concordate con gli studenti
Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni e su appuntamento con il docente
253
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
PREISTORIA EGEA
Prof. Riccardo Guglielmino
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
PROTOSTORIA EUROPEA
Prof. Anna Maria Bietti Sestieri
Anno Accademico 2005-2006
II semestre
Laurea Specialistica
I modulo: Corso generale di protostoria
(anche per la laurea triennale)
L’archeologica della protostostoria: contenuti e metodi della ricerca
Fonti per la ricerca sulla protostoria:
- Il ruolo e i limiti dell’ uso delle fonti letterarie relative alla protostoria
- Le fonti archeologiche: la ricognizione e la raccolta sistematica dei dati esistenti;
- La ricognizione territoriale; lo scavo;
- I risultati della ricerca sul terreno come base per la ricostruzione dei sistemi di organizzazione socio-politica e territoriale
L’analisi dei dati
- Le analisi naturalistiche e fisico-chimiche per la ricostruzione dell’ambiente
- Le analisi antropologiche e le ricostruzioni demografiche e paleopatologiche
- Le analisi delle faune e delle risorse vegetali
- Le analisi dei manufatti
L’analisi formale e funzionale dei manufatti
- La classificazione tipologica come strumento di analisi contestuale e come indicatore di cronologia relativa
- Il metodo di classificazione dei materiali
Il quadro generale della protostoria italiana
- Ambiente e territorio in relazione agli sviluppi nel corso delle età dei metalli
- La cronologia assoluta
- Gli sviluppi fra Età del Bronzo e l Età del Ferro nella penisola e nelle isole
Testi consigliati:
A.M. Bietti Sestieri, Protostoria - teoria e pratica. NIS-Carocci, Roma 1996
Da consultare:
Atti delle Riunioni Scientifiche dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, con particolare
riferimento alle riunioni dedicate ai singoli territori regionali
M.Bernabò Brea, A.Cardarelli, M.Cremaschi, Le Terramare, Modena 1997
G.L. Carancini, R.Peroni, L’età del Bronzo in Italia: per una cronologia della produzione metallurgica, Ali&no Editrice, Perugia 1999
D. Cocchi Genick (a cura di), L’età del bronzo recente in Italia, Camaiore 2000-Viareggio 2004.
G.Bartoloni, F. Delpino (a cura di), Oriente e Occidente: metodi e discipline a confronto, PisaRoma 2005.
254
Il contesto mediterraneo e il problema dell’interazione oriente-occidente
- Dati ambientali, risorse, vie di collegamento marittime e terrestri.
- Cronologia relativa e assoluta
- Le fasi più antiche dell’interazione oriente-occidente e l’inizio dei collegamenti sistematici
- La concentrazione dei contatti fra Sicilia e Italia meridionale nell’Età del Bronzo Media e
Recente: prevalenza della componente egea, differenze funzionali e nel livello di integrazione fra le regioni italiane coinvolte
- La crisi fra Età del Bronzo Recente e Finale, la crescita della componente cipriota-levantina,
il ruolo della Sardegna
- Ipotesi sul rapporto fra l’interazione egea e orientale nell’Età del Bronzo e la colonizzazione
fenicia e greca nell’ Età del Ferro.
Testi consigliati:
Magna Grecia e mondo miceneo, Atti del 22° Convegno di Studi sulla Magna Grecia, Taranto
1982
L. Vagnetti (a cura di), Magna Grecia e mondo miceneo, nuovi documenti, Taranto 1982.
A.M.Bietti Sestieri, Un modello per l’interazione fra oriente e occidente mediterranei nel
secondo millennio a.C.: il ruolo delle grandi isole. Atti della XXXV Riunione Scientifica
dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Lipari 2000 - Firenze 2003, pp. 557-586.
Da consultare:
M.Marazzi, S.Tusa, L. Vagnetti (a cura di), Traffici Micenei nel Mediterraneo, Taranto 1986.
C.Giardino, Il Mediterraneo occidentale fra XIV e VIII sec. a.C.. BAR International series 612,
1995.
V.La Rosa, D.Palermo, L.Vagnetti (a cura di), Simposio italiano di studi egei, Scuola
Archeologica Italiana di Atene, Roma 1999.
M.Marazzi, S.Tusa (a cura di), Preistoria - Dalle coste della Sicilia alle isole Flegree, A.Lombardi
Editore, Siracusa-Palermo-Napoli 2001.
N.Chr. Stampolidis (a cura di), Sea Routes, from Sidon to Huelva - Interconnections in the
Mediterranean, 16th-6th c. BC., Athens 2003.
Verrà fornita agli studenti una scelta di articoli di particolare rilevanza per gli argomenti trattati, che potranno essere riprodotti e utilizzati a integrazione della bibliografia di base.
Per l’ammissione agli esami si richiede la partecipazione alle attività di laboratorio e la scelta
di un argomento specifico per la preparazione di una tesina.
Inizio delle lezioni: giovedì 8 marzo 2007
Orario delle lezioni: da concordare in base al numero degli studenti
Aula: da concordare
Ricevimento di studenti e laureandi: dopo le lezioni, giorno da concordare
Calendario degli esami: 21 giugno, 12 luglio, 20 luglio, 14 settembre, 28 settembre. Le date
delle sessioni dell’inverno 2007 verranno comunicate successivamente.
Recapito: Dipartimento di Beni Culturali, via Birago 64, Lecce
e-mail: [email protected]
255
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
Laurea specialistica.
II modulo, sezione tematica:
La presenza egea e vicino-orientale in Italia fra l’Età del Bronzo e la I Età del Ferro
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
RESTAURO ARCHEOLOGICO
Prof.ssa Giovanna De Palma
Laurea specialistica
Anno Accademico 2005 -2006
PROGRAMMA
Il corso, partendo da un breve excursus nella storia del restauro, attraverso l’esame dei vari
momenti culturali ed artistici che hanno portato alla formulazione della moderna teoria del
restauro,è volto ad esaminare i più recenti sviluppi del concetto di conservazione nel campo
dell’archeologia.
Nell’ambito della prassi di intervento nel campo dei manufatti provenienti dallo scavo archeologico e dei monumenti antichi si cercherà di delineare il corretto sviluppo del processo conservativo, dal momento della diagnostica ed il rilevamento dello stato di conservazione all’impostazione del progetto di intervento.
Particolare risalto verrà dato, attraverso una serie di “ case studies” alle metodologie di pronto intervento sullo scavo ed alla problematica conservativa delle aree archeologiche oltre che
al confronto tra tecniche di restauro tradizionali e moderne.
Il corso verrà completato da visite in loco a collezioni museali particolarmente esemplificative dei temi trattati e a cantieri di restauro.
Definizione del termine restauro.
Il restauro nell’antichità: le fonti antiche
Lineamenti di storia del restauro
Cesare Brandi e la nascita della nuova teoria sul restauro.
Brandi e l’archeologia
Restauro e conservazione: evoluzione delle idee e della metodologia
L’impostazione del progetto di conservazione
Le professioni e l’interazione tra le competenze
Il pronto intervento sullo scavo
La diagnostica ed il rilevamento dello stato di conservazione
I centri di restauro in Italia e all’estero: criteri progettuali e struttura organizzativa
Le Carte del Restauro e la conservazione dei monumenti e delle aree archeologiche.
L’incidenza dei diversi fattori di degrado sulle strutture: diagnosi e documentazione.
Le superfici dell’architettura antica: le patine.
Nuovi orientamenti del restauro: conservazione e fruizione. La manutenzione programmata sui
siti archeologici :priorità d’intervento.
Carta del Rischio e concetto di vulnerabilità del monumento.
BIBLIOGRAFIA
Enciclopedia dell’Arte Classica s.vv. Restauro, Falsificazione, etc.
Enciclopedia Universale dell’Arte, s. vv. idem
A. Melucco Vaccaro, Archeologia e restauro, Il Saggiatore, 1989. (seconda edizione Viella 2000)
O. Rossi Pinelli., in Memorie dell’Antico nell’Arte Italiana,,III,Einaudi 1986.
A.A.V.V., La conservazione sullo scavo archeologico, ICCROM
G.C. Infranca., Manuale di Restauro Archeologico, Roma 1999
256
Ricevimento degli studenti:
Gli studenti si ricevono dopo ogni lezione.
257
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
L.Vlad Borrelli : Restauro archeologico, Viella 2004 (pgg. 155- 322)
Nel corso delle lezioni saranno messi a disposizione degli studenti altri materiali di studio per
letture di approfondimento.
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
RICERCA MUSICOLOGICA: ANTICHITA’ CLASSICA
Prof.ssa Daniela Castaldo
Laurea Specialistica
6 CFU
La musica nell’antichità classica: stato della ricerca e introduzione ai diversi tipi di fonti
Bibliografia
Grecia. Atti del Convegno Mittelfest 2001, Pisa 2001, pp. 11-65
G. Comotti, La musica nella cultura greca e romana, Torino 1991.
Gli studenti non frequentanti concorderanno un programma d’esame con la docente.
258
Prof. Marco Gozzi
Laurea specialistica, classe 51: Musicologia e beni musicali
C.F.U. 6
[email protected]
Indirizzo BENI MUSICALI
Le lezioni (46 ore) si svolgeranno presso l’aula C1
I MODULO di metodologia (3 CFU)
Gli strumenti della ricerca musicologica
Bibliografia essenziale ragionata. Enciclopedie, Dizionari biografici e lessicali, Storie della
musica, Antologie di esempi musicali, Monumenti Musicali, Bibliografie e discografie. Lettura
critica e analisi storiografica di alcuni manuali, storie della musica e voci di enciclopedie musicali. Le risorse della ricerca musicologica in Internet e i nuovi repertori informatici.
Musicologia e storia della musica. Riflessioni sulla storiografia musicale medievale. Le discipline necessarie alla musicologia storica nell’ambito medievale: paleografia, critica del testo,
filologia, storia della notazione, iconografia musicale, organologia, ricerca documentaria.
Gli studi sulla prassi musicale come approfondimento dei problemi di fondo della ricerca musicologica. Scrivere e parlare sulla musica medievale e rinascimentale.
II MODULO, monografico (3 CFU)
Applicazione delle metodologie e degli strumenti della ricerca musicologica
Un esempio di ricerca musicologica in ambito medievale: la lirica trobadorica.
Esercitazioni di ricerca bibliografica sulla lirica trobadorica. Reperimento dei testimoni musicali e letterari e dei facsimili. Ricerca discografica. Paleografia e critica del testo applicate al
repertorio trobadorico. Discussione delle edizioni sinora pubblicate in trascrizione moderna. I
problemi musicali connessi alla restituzione critica della canso provenzale.
Bibliografia
Appunti e fotocopie del corso
F. Alberto Gallo, Musica e storia tra medio evo e età moderna, Bologna, Il Mulino, 1986, pp. 528; Jean-Jacques Nattiez, Musicologia generale e semiologia, Torino, E.D.T. 1989; Performance
practice; music before 1600, a cura di H.M. Brown e S. Sadie, New York - London, Norton, 1990;
Maria Caraci Vela, La critica del testo musicale, Lucca, Libreria Musicale Italiana, 1995, pp. 335; Hans Heinrich Eggebrecht, Musica in Occidente, Firenze, La Nuova Italia, 1996, pp. 63-67,
103-106, 165-171, 208-216, 327-331.
Ulteriori indicazioni bibliografiche si trovano nei lavori citati e saranno fornite durante il corso.
Orario delle lezioni: Lunedì 16-18, Martedì e Mercoledì, 8-10
Calendario esami: date da stabilire in base al calendario della Facoltà
Ricevimento studenti e laureandi: dopo ogni lezione e previo appuntamento in altri orari
259
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
RICERCA MUSICOLOGICA: MEDIOEVO E RINASCIMENTO
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
RILEVAMENTO ARCHEOLOGICO
Prof.ssa Adriana Valchera
Laurea Specialistica
Scienze dei Beni architettonici, archeologici e dell’ambiente
CFU 6
Le lezioni si svolgeranno nel II semestre presso Via D. Birago 35 e presso il Dipartimento di Beni
Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64.
Argomenti: Il corso ha lo scopo di fornire le nozioni fondamentali necessarie alla schedatura,
lettura ed interpretazione delle evidenze archeologiche individuate con l’esplorazione diretta
e sistematica del territorio.
Conoscenza e lettura dei vari tipi di cartografia (IGM, aerofotogrammetrici, catastali ecc.);
schedatura ed analisi delle notizie di rinvenimenti archeologici da bibliografia e da archivio;
posizionamento delle evidenze archeologiche sulla base cartografica di riferimento; nozioni
per la schedatura e il posizionamento su base cartografica delle tracce archeologiche da fotografia aerea; nozioni per la schedatura e la documentazione, grafica e fotografica, delle varie
evidenze archeologiche (aree di frammenti fittili, strutture murarie ecc.); nozioni per la schedatura e la documentazione, grafica e fotografica, del materiale mobile, con particolare riferimento ai manufatti ceramici; sistemi di schedatura e archiviazione dei dati archeologici
(Banche dati grafiche e alfanumeriche, sistemi informativi territoriali ecc.).
Testi da studiare per sostenere l’esame:
Aa.Vv., Quaderni BACT, Metodologie di catalogazione dei beni archeologici, 1.2, Lecce 1997;
G. Vianello, Cartografia e fotointerpretazione, Bologna 1998, pp. 1-81.
Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:
M. F. Boemi, La gestione delle immagini ed i riferimenti catalografici, in Lo sguardo di Icaro,
Roma 2003, pp. 34-37; G. Di Gennaro, Aerofototeca: sistemi di catalogazione, georeferenziazione e consultazione, in Lo sguardo di Icaro, Roma 2003, pp. 43-47; M. Guaitoli, Nota sulla
metodologia della raccolta, della elaborazione e della presentazione dei dati, in P. Tartara,
Torrimpietra, Forma Italiae, 39, Roma 1999, pp. 357-365; M. Guaitoli, Il territorio e le sue dinamiche: osservazioni e spunti di ricerca, in Taranto e il Mediterraneo, Atti del quarantunesimo
convegno di studi sulla Magna Grecia, Taranto, 12-16 ott. 2001, Taranto 2002, pp. 219-252; M.
Guaitoli, Dalla cartografia numerica finalizzata ai sistemi informativi territoriali, in Lo sguardo di Icaro, Roma 2003, pp. 101-102
Esercitazioni
Il corso verrà integrato da esercitazioni pratiche, che si svolgeranno in laboratorio ed in campagna.
Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con il
docente la lettura di altri testi. Ulteriore bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni.
Orario delle lezioni:
mercoledì, ore 14.00-16.00; giovedì ore 12.00-14.00
Calendario esami:
21 giugno 2007; 11 e 19 luglio; 20 e 28 settembre
260
Recapito docente:
Dipartimento Beni Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64.
Tel. 0832 244818; e-mail: [email protected]
261
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
Ricevimento studenti e laureandi:
Dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64.
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
RILIEVO ED ANALISI TECNICA DEI MONUMENTI ANTICHI
Prof.ssa Carla Maria Amici
Laurea Specialistica in Archeologia
CFU 6
Argomento del Corso:
Le volte come elementi caratterizzanti dell’architettura romana. Conseguenze derivate dall’adozione dei sistemi arcuati o dei sistemi trilitici nelle coperture in rapporto alle modalità
costruttive e all’interpretazione spaziale delle relative creazioni architettoniche nei vari ambiti culturali.
Testi consigliati
L.LANCASTER, Concrete vaulted Construction in Imperial Rome, Cambridge 2005
per i sistemi trilitici: C.F. Giuliani, L’edilizia nell’antichità, NIS, (Roma 1990) n.e. 2006, pp. 7196
Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007
Orario delle lezioni: mercoledì ore 16-18; giovedì ore 8-10
Aula: via Birago 35
Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì dopo la lezione
Calendario esami: 27 giugno; 11 luglio; 12 settembre; 27 settembre 2007– 24 gennaio; 13 febbraio 2008.
Recapito: Dip.to Beni Culturali – via D.Birago 64 - Lecce
Tel.: 0832/295533; indirizzo e-mail: [email protected]
262
Prof.ssa M. Marcella Rizzo
ANNO ACCADEMICO 2006-2007
I° semestre
Laurea specialistica in Storia dell’Arte
6 C.F.U.
L’impianto didattico è articolato in due parti:
- Modulo introduttivo: Il XX secolo. Periodizzazione e categorie interpretative.
- Corso monografico: Territorio e ricerca storica. Le fonti (secc. XIX-XX).
Testo di riferimento per il primo modulo:
- AA.VV., Storia contemporanea, Roma, Donzelli, 1997 (capitoli XI, XIV, XV, XVI, XVIII, XX, XXI,
XXIV).
Gli studenti che provengono dall’Accademia delle Belle Arti devono studiare il manuale G. SABBATUCCI –V. VIDOTTO: Manuale di Storia, 3, Il mondo contemporaneo dal 1848 a oggi, Ed.
Laterza (2004).
Testi relativi al corso monografico:
- P. Bevilacqua, Breve storia dell’Italia meridionale dall’Ottocento a oggi, Donzelli, Roma,
1993;
- G. Galasso, L’altra Europa. Per un’antropologia storica del Mezzogiorno d’Italia, Milano,
Mondadori, 1982 (reprint: Lecce, Argo, 1997)
LEZIONI: Le lezioni avranno inizio il 3 novembre 2006 alle ore 9 e proseguiranno secondo il
seguente calendario: martedì (9-10), mercoledì (ore 9-10), giovedì (9-10), venerdì (ore 9-11)
presso Monastero degli Olivetani, Aula pianterreno.
ESAMI: 8 e 22 febbraio, 21 giugno, 5 e 19 luglio, 27 settembre 2007, ore 8,30.
RICEVIMENTO: giovedì e venerdì, ore 10, stanza n. 21 presso il Monastero degli Olivetani.
Indirizzo:Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età Contemporanea, Monastero degli
Olivetani, stanza n. 21, viale S. Nicola.
Tel. 0832-296818
e-mail [email protected]
263
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
STORIA CONTEMPORANEA
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA
Prof. Paolo Peri
Programma A.A. 2006-07
Laurea Specialistica in Storia dell’Arte
C.F.U. 6
Argomento del modulo primo: dal costume del XII secolo a quello del XVII secolo
Argomento del modulo secondo: dalla moda del XVIII secolo a quella del XX secolo
PRIMO MODULO. BIBLIOGRAFIA
C. GIORGETTI, Manuale di Storia del Costume e della Moda, De Agostini Milano, 2002, pp. 132219 (comprese le numerosissime immagini).
SECONDO MODULO. BIGLIOGRAFIA
C. GIORGETTI, Manuale di Storia del Costume e della Moda, De Agostini Milano, 2002, pp. 220454 (comprese le numerosissime immagini).
E. MORINI, Storia della moda. XVIII-XX secolo, Skira editore Milano, 2000
Bibliografia consigliata:
V. CADELUPPI, Che cos’è la moda, Carocci Editore Roma, 2002
Orario delle lezioni PRIMO MODULO:
mercoledì 18 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17
Giovedì 19 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17.
Mercoledì 25 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17.
Giovedì 26 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17.
Orario delle lezioni SECONDO MODULO:
Mercoledì 15 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17
Giovedì 16 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17.
Mercoledì 22 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17
Giovedì 23 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17.
E’ caldamente consigliata la frequenza.
Per ottenere una buona riuscita del corso e rispondere agli obiettivi didattici deve essere
rispettato l’orario sopra riportato.
Indirizzo: Monastero degli Olivetani, Lecce
Calendario esami: verrà comunicato durante le lezioni
Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni.
264
Prof.ssa Katia Mannino
Laurea Specialistica
Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente
C.F.U. 6
Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel I semestre presso la sede di via D. Birago 35.
Argomenti: Introduzione alla “Storia dell’Archeologia” – Medioevo e mondo classico –
Umanesimo e Rinascimento (Ciriaco di Ancona; Firenze, Venezia e Roma; le Collezioni di
Antichità; la memoria dell’antico nell’arte italiana del Rinascimento; A. De Ferrariis detto il
Galateo: “De situ Iapygiae”) – Antiquaria e Archeologia in Europa nei secoli XVII-XVIII – J.J.
Winckelmann – Le grandi imprese di scavo del XIX secolo – L’Archeologia Filologica – La Scuola
di Vienna: Riegl e Wickhoff.
Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti indicate dei seguenti volumi:
R. Bianchi Bandinelli, Introduzione all’archeologia classica come storia dell’arte antica, Editori
Laterza, Roma 1976, XIII-XXVII, 3-9, 11-97, 99-123.
M.J. Strazzulla, s.v. Antiquaria, in R. Francovich-D. Manacorda (a cura di), Dizionario di
Archeologia, Editori Laterza, Roma-Bari 2000, pp. 4-9.
L. Beschi, La scoperta dell’arte greca, in S. Settis (a cura di), Memoria dell’antico nell’arte italiana, Einaudi, Torino 1985, vol. III, pp. 295-372.
Recapito docente: Dpt. Beni Culturali, via D. Birago 64 (tel. 0832/295535)
e-mail: [email protected]
Orario delle lezioni: lunedì e martedì: ore 8,00-10,00
Calendario esami:
29 gennaio; 19 febbraio; 18 giugno; 2 luglio; 23 luglio; 17 settembre; 28 settembre
Ricevimento studenti e laureandi:
I semestre: giovedì 9,30-12,00 (Dpt. Beni Culturali, via D. Birago 64).
II semestre: lunedì 9,30-12,00 (Dpt. Beni Culturali, via D. Birago 64).
Inizio lezioni:
lunedì 10 ottobre 2005 (ore 08,00; sede: via D. Birago 35).
265
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
STORIA DELL’ARCHEOLOGIA
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA
Prof. Vincenzo Cazzato
Laurea specialistica (secondo anno)
6 C.F.U.
Argomento del Corso: Il Barocco Leccese
Introduzione al Barocco Leccese. Spazi e strutture del Barocco: La città “barocca”;
Architettura e natura; I palazzi e l’architettura civile; L’architettura religiosa; L’ordine barocco; La prospettiva e la scenografia; Struttura e decorazione; I materiali e le tecniche; Simboli
e allegorie.
Per sostenere l’esame si richiede lo studio di parti di volumi di seguito indicati, da concordare con il docente. Si richiede inoltre l’analisi di un’opera specifica o di un motivo grammaticale o sintattico ricorrente nel Barocco Leccese.
M. Manieri Elia, Barocco Leccese, Electa, Milano 1989.
V. Cazzato, Il Barocco Leccese, collana “Itinerari d’arte”, Laterza, Bari 2003.
A. Cassiano, V. Cazzato, Santa Croce a Lecce: storia e restauri, Congedo, Galatina 1997.
M. Fagiolo, V. Cazzato, Le città nella storia d’Italia. Lecce, Laterza, Bari 1984.
V. Cazzato, M. Fagiolo, M. Pasculli Ferrara, Atlante del Barocco in Puglia. Terra di Bari e
Capitanata, De Luca, Roma 1996.
Lezioni: Secondo semestre. Monastero degli Olivetani.
Ricevimento studenti: venerdì, ore 9-11.
266
Prof.ssa Lucinia Speciale
Laurea Specialistica
6 CFU
Il corso, destinato agli studenti della laurea specialistica, sarà dedicato al ciclo pittorico di
Sant’Angelo in Formis. Le lezioni avranno andamento seminariale e potranno comprendere
esercitazioni scritte da concordare con il docente. Le lezioni avranno inizio il 1 marzo 2007 e
proseguiranno il giovedì dalle 17 alle 19 e il venerdì dalle 17 alle 19 presso l’aula C2 del Palazzo
Codacci Pisanelli. Ricevimento studenti e laureandi: venerdì h. 9-12,30.
Testi d’esame
Parte generale: un manuale di storia dell’arte medievale a scelta, al quale dovrà accompagnarsi la lettura di P. PIVA (a cura di), L’arte medievale nel contesto: 300-1300. Funzioni, iconografia, tecniche, (Jaca Book) Milano 2006
Corso monografico: la letteratura critica, che comprenderà diversi contributi in lingua straniera, sarà indicata nel corso delle lezioni.
Appelli d’esame:
22 giugno 2007
13 luglio 2007
5 settembre 2007
28 settembre 2007
267
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
STORIA DELLA CRITICA D’ARTE
Prof. Massimiliano Rossi
Laurea specialistica in storia dell’arte
II semestre
6 CFU
curricula medievale e moderno-contemporaneo
I anno
Programma A.A. 2005/2006
Vista la complessità delle tematiche in oggetto, si preferisce impostare in modo tradizionale
l’attività didattica, esaurendola nelle sole lezioni frontali. Verrà offerto l’approfondimento di
un tema monografico, che possa mettere in evidenza anche il dibattito metodologico odierno
in merito a statuto e finalità della disciplina. È dunque prevista una serie di lezioni volte a evidenziare il ruolo della tradizione mnemotecnica nella composizione dei trattati d’arte, a partire dal tardo Cinquecento.
Bibliografia:
Lina Bolzoni, La stanza della memoria. Modelli letterari e iconografici nell’età della stampa,
Torino, Einaudi, 1995.
Massimiliano Rossi, Le fila del tempo. Il sistema storico di Luigi Lanzi, Firenze, Olschki, 2006.
Altri studi verranno segnalati durante lo svolgimento del corso.
268
Prof.ssa Lucinia Speciale
Laurea Specialistica
6 CFU
Il corso di lezioni si articolerà in due moduli. Il primo ciclo sarà dedicato alle linee di sviluppo
della storia del libro illustrato, nell’Occidente latino, tra la tarda antichità e il XV secolo. La
seconda parte del corso avrà invece per oggetto “La produzione libraria decorata italomeridionale tra Tardoantico e Alto Medioevo”.
Le lezioni avranno inizio il 1 marzo 2007 e proseguiranno il giovedì dalle 13 alle 15 e il venerdì dalle 13 alle 15 presso l’aula C2 del Palazzo Codacci Pisanelli. Ricevimento studenti e laureandi: venerdì h. 9-12,30.
Testi d’esame
Parte generale:
A. PUTATURO DONATI MURANO, A. PERRICCIOLI SAGGESE (a cura di), La miniatura in Italia. Dal
Tardoantico al Trecento, con riferimenti al medio oriente e all’Occidente latino, Napoli-Città
del Vaticano 2005
Si consiglia anche la lettura dell’antologia L. SPECIALE (a cura di), Uomini, libri e immagini,
(Liguori) Napoli 2000.
Corso monografico: i materiali didattici saranno indicati nel corso delle lezioni, che avranno
andamento a carattere seminariale.
Appelli d’esame:
22 giugno 2007
13 luglio 2007
5 settembre 2007
28 settembre 2007
269
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
STORIA DELLA MINIATURA
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
STORIA DELLA STORIOGRAFIA DELL’ARTE
Prof. Abbate Francesco
Laurea specialistica
Modulo medievale: Il tardogotico nelle recenti mostre.
Testi base: i cataloghi delle mostre di Gentile da Fabriano e Lorenzo Monaco a Fabriano e
Orvieto.
Modulo moderno: Il Neoclassicismo a Napoli e nel Sud Italia.
Bibliografia (sarà segnalata via via durante lo svolgimento del corso).
Modulo contemporaneo: La pittura a Napoli nel secondo dopoguerra.
Bibliografia: Fuori dall’ombra, catalogo della mostra.
M.Picone Petrusa, La pittura napoletana del Novecento.
270
Prof.ssa Regina Poso
Corso di Laurea Specialistica in Storia dell’Arte
6 CFU
Argenti
E. C. CATELLO, Argenti napoletani dal XVI al XIX secolo, Napoli 1973 (da consultare nella biblioteca del Dipartimento); C. CATELLO, Argenti italiani nell’abazia di Montecassino, Napoli,
Franco Di Mauro ed. 1993
Tessuti e ricami
AAVV, Indue me Domine. I tessuti liturgici del Museo Diocesano di Brescia, Venezia, Marsilio,
1998; Pulchra Ornamenta. La collezione dei merletti di Montecassino, Montecassino 2001
Ceramica
G. DONATONE, Maiolica antica di Puglia, Bari, Isveimer (da consultare nella biblioteca del
Dipartimento)
Mobili
A. GONZALEZ-PALACIOS, Avvio allo studio del mobile italiano, in Storia dell’arte italiana. Forme
e modelli, Torino, Einaudi, vol 11, pp. 587-635
271
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’OREFICERIA
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
STORIA E TECNICA DEL RESTAURO
Prof.ssa Regina Poso
Corso di Laurea specialistica in Storia dell’arte
6 CFU
Rapporti tra scienza e restauri. La bibliografia riguarderà le opere in corso di restauro, che gli
studenti analizzeranno durante ogni fase.
Bibliografia: A. CONTI, Storia del restauro e della conservazione delle opere d’arte, Milano,
Electa,1988.
Corso di laurea specialistica in Archeologia
Rapporti tra scienza e restauri . La bibliografia riguarderà le opere in corso di restauro, che gli
studenti analizzeranno durante ogni fase.
Bibliografia:
S.SETTIS (a cura di), Dalla tradizione all’archeologia, in “Memoria dell’antico nell’arte italiana”, t.III, Einaudi, Torino, 1986. Devono essere studiati i saggi di P. N. Pagliara (pp.7-88), Ph.
Sénécal (pp.150-180), O. Rossi Pinelli (pp.181-250), L. Beschi (pp.295-374), S. Settis (pp.375486).
272
Prof. Fabio D’Astore
Laurea Specialistica in Archivistica e Biblioteconomia
MODULO A: Storia e problemi
TESTO BASE:
G. INGLESE, Come si legge un’edizione critica, Roma, Carocci, 2003.
MODULO B: Editi ed inediti in Terra d’Otranto
TESTI BASE:
F. D’ASTORE, Beni culturali e identità nazionale in Sigismondo Castromediano, in AA. VV.,
L’identità nazionale. Miti e paradigmi storiografici ottocenteschi, a cura di A. Quondam e G.
Rizzo, Roma, Bulzoni, 2005, pp. 243-256.
F. D’ASTORE, Per un’edizione critica delle Memorie di Sigismondo Castromediano (in corso di
pubblicazione).
Esercitazioni su documenti manoscritti pubblici e privati.
Ulteriori specifiche indicazioni verranno fornite nell’ambito delle lezioni.
La data d’inizio delle lezioni, l’aula e il calendario degli esami verranno comunicati in seguito.
273
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
STORIA ED ELABORAZIONE DIGITALE DEL MANOSCRITTO
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
STORIA GRECA
Prof. Mario Lombardo
Laurea Specialistica in Archeologia
6 CFU: primo semestre (?):
Lezioni: Ottobre 2006 – Gennaio 2007: Esami: da Febbraio 2007
Dipartimento dei Beni Culturali, Via D. Birago n. 64 –73100 LECCE
E-Mail: [email protected]
Argomento del corso: Colonie di colonie: le fondazioni subcoloniali greche dall’età arcaica a
quella ellenistica..
Bibliografia di primo orientamento:
D. Asheri, Colonizzazione e decolonizzazione, in S. Settis (a c. di), I Greci, 1, Torino, 1996, pp.
73-115.
M.I. Finley – E. Lepore, Le colonie degli antichi e dei moderni, con Prefazione di E. Greco e
Introduzione di M. Lombardo, Roma 2000.
M. Lombardo, Poleis e politeiai nel mondo coloniale, in “Poleis e politeiai. Atti del Convegno
di Torino, 2002”, Alessandria 2004, pp. 351-367.
Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nell’ambito delle lezioni.
Si raccomanda l’uso di un Atlante storico nonchè la lettura di una Introduzione allo studio delle
fonti, come:
M. CRAWFORD - E. GABBA - F. MILLAR - A. SNODGRASS, Le basi documentarie della storia antica, Bologna, Il Mulino, oppure
L. CRACCO RUGGINI (a cura di), Storia antica. Come leggere le fonti, Bologna, Il Mulino.
274
Prof. Hubert Houben
Laurea specialistica Beni mobili ed artistici
6 CFU
Argomento del Corso:
I Normanni tra Nord e Sud: immigrazione e acculturazione nel Medioevo
Bibliografia: H. Houben, I Normanni tra Nord e Sud: immigrazione e acculturazione nel
Medioevo, Roma 2003.
Per i non frequentanti inoltre 3 saggi a scelta del vol. H. Houben, Mezzogiorno normannosvevo: monasteri e castelli, ebrei e musulmani, Napoli 1996
Orario delle lezioni: mercoledì, giovedì e venerdì ore 14-15 (studio docente, mon. Olivetani)
Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007.
Orario ricevimento studenti: lunedì ore 9-11
Date esami: 18 giugno 2007, 16 luglio 2007, 10 settembre 2007, 1 ottobre 2007
(e-mail: [email protected])
275
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
STORIA MEDIEVALE
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
STORIA MODERNA
Prof. Francesco Gaudioso
Laurea Specialistica in Storia dell’Arte
I SEMESTRE
Il programma s’articola in due parti:
1. Parte istituzionale.
Il concetto di Età moderna.
La nascita dello Stato moderno.
Scoperta dell’America ed espansione europea.
Riforma protestante e Controriforma.
Il Mediterraneo nel XVI secolo.
Gli antichi Stati italiani.
Famiglia e demografia in Età moderna.
Potere e gerarchie sociali tra Cinque e Settecento.
Le riforme illuministiche.
L’età delle rivoluzioni.
Impero napoleonico e organizzazione del consenso.
Testo di base:
AA. VV., Storia moderna, Roma, Donzelli.
2. Metodologia e fonti della ricerca storica.
Testo di base: P. Prodi, Introduzione allo studio della storia moderna, Bologna, il Mulino.
Ricevimento studenti e laureandi: dopo le ore di lezione (Olivetani, 1° piano, studio n. 22).
Prof. Francesco Gaudioso
Monastero degli Olivetani, studio n. 22
Tel 0832/296824
E-mail: [email protected]
276
Laurea Specialistica
6 CFU
Titolo del corso:
Economia romana e società cristiana: gli sviluppi dal secondo al quarto secolo
Primo modulo:
La diffusione del cristianesimo
- Paolo Siniscalco, Il cammino di Cristo nell’Impero romano, Laterza Roma-Bari 2004
Secondo modulo:
Società ed economia
Bibliografia:
- G. Filoramo – S. Roda, Cristianesimo e Società, Laterza Roma-Bari 1992;
- Rita Lizzi Testa, Senatori, Popolo, Papi. Il governo di Roma all’epoca dei Valentiniani,
Edipuglia Bari 2004;
- J. Gaudemet – P. Siniscalco – G.L. Falchi, Legislazione imperiale e religione nel IV secolo,
Istituto Patristico Augustinianum Roma 2000.
Orario di ricevimento: Giovedì 15-17
e-mail: [email protected]
277
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
STORIA ROMANA
Prof. Pasquale Rosafio
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
TEATRO E DRAMMATURGIA GRECA
Prof.ssa Adele Filippo
Laurea Specialistica
Indirizzo dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’ambiente
C.F.U. 6
Parte generale:
B. Gentili, Lo spettacolo nel mondo antico, Roma Bulzoni 2006
G. Paduano, Il teatro antico. Guida alle opere, Laterza 2005
La commedia
Lettura e commento di Aristofane, Tesmoforiazuse, ed. a scelta
Orario delle lezioni:
Lunedì 10-12
Martedì 10-12
Calendario esami: 30 gennaio, 1 e 8 febbraio, 21 giugno, 12 e 26 luglio, 6 e 20 settembre
Ricevimento studenti e laureandi: Giovedì dalle 12 alle 13,30
278
Prof.ssa Maria Antonietta Cervellera
Corso di studi in beni architettonici, archeologici e dell’ambiente
Laurea specialistica
3 CFU
I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nell’Aula C2 del Palazzo
“Codacci-Pisanelli”.
Argomenti del modulo: Linee generali del teatro latino. Letture di brani significativi.
BIBLIOGRAFIA:
I Modulo
G.CHIARINI – F.MOSETTI CASARETTO, Introduzione al teatro latino, Città di Castello, Mondadori
Università, 2004, pp. 1- 84.
Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con la
docente la lettura di altri testi.
A tal fine è utile fare riferimento alla seguente bibliografia:
TITO MACCIO PLAUTO, Mercator, pref. di C. Questa, intr. di G. Paduano, trad. di M. Scàndola,
Milano, Rizzoli, 2004.
F. CRUCIANI, Lo spazio del teatro, Roma-Bari, Laterza, 2001
P. GRIMAL, Il teatro a Roma.
Orario delle lezioni: lunedì, martedì, mercoledì ore 9,00 – 11,00.
Inizio delle lezioni: lunedì 24 settembre 2005.
Calendario esami: mart. 16 genn. 2006; 6 febbr. 2006; 20 febbr. 2006; 19 giug. 2006; 10 lugl.
2006; 18 sett. 2006
Ricevimento studenti e laureandi: subito dopo le ore di lezione. Nel periodo in cui non si svolgono lezioni ogni lunedì alle ore 10-12, presso la stanza 37/C, III piano, palazzo “Parlangeli”.
279
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
TEATRO E DRAMMATURGIA LATINA
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
TECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICO
Prof. Alessandro Ippoliti
Laurea Specialistica
Corso di Laurea in Archeologia
6 C.F.U.
I-II Modulo (6 C.F.U.): le lezioni (48 ore) si svolgeranno nel II semestre.
Argomento dei moduli: sulla base della dialettica e delle esperienze interdisciplinari maturate
negli ultimi decenni nel campo del restauro architettonico e soprattutto sull’acquisizione del
“cantiere” quale luogo di confronto tra teoria e prassi, si intende analizzare il “cantiere della
conoscenza” con le tecniche tradizionali, i materiali e le tecnologie moderne, soffermandosi
su emblematici “casi” di restauro architettonico.
Testi d’esame:
I Modulo
G. CARBONARA, Trattato di restauro architettonico, UTET, Torino 1996.
II Modulo
L. DONADONO (a cura di), Il Palazzo Crescenzi alla Rotonda. Storia e Restauro, Gangemi, Roma
2005.
A. IPPOLITI (a cura di), Il Collegio Romano. Storia e Restauro, Gangemi, Roma 2006.
Orario delle lezioni: da definire
Calendario esami: da definire
Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni
280
Prof. Paul Arthur
Laurea Specialistica
C.F.U. 3
Il corso: le lezioni (23 ore) si svolgeranno presso Via Birago, n. 35
Argomenti del corso:
Il programma prevede lezioni e seminari sulle più attuali problematiche inerenti gli studi di
topografia medievale in Italia e nell’Europa. Sarà dato particolare enfasi allo studio delle
forme di insediamento urbano e rurale e la loro genesi. Sono previsti dei sopraluoghi.
Pertanto, la frequenza alle lezioni è fortemente consigliata. Le esame si baserà sulle informazioni impartite durante le lezioni, integrate con alcune letture specifiche ed eventuali tesine.
Bibliografia orientativa
P. Arthur, “From Vicus to Village: Italian Landscapes, AD 400-1000”, in N. Christie (a cura di),
Landscapes of Change. Rural evolutions in Late Antiquity and the Early Middle Ages, Ashgate
Publishing, Aldershot, 2004, 103-133.
P. Arthur e G. Gravili, “Approcci all’analisi degli insediamenti e i loro confini territoriali nel
medioevo”, in IV Congresso Nazionale di Archeologia Medievale, All’Insegna del Giglio, Firenze,
2006 (c.d.s)
B.K. Roberts, Landscapes of settlement, prehistory to the present, London, 1996.
La rivista Landscape History è particolarmente importante per la storia dei paesaggi.
Orario delle lezioni:
Le lezioni per l’anno accademico 2006/2007 inizieranno il giorno mercoledi 17 gennaio 2007,
ore 17:00, presso l’edificio in Via Birago, n. 35.
Mercoledi ore 17:00-19:00
Calendario esami: (date precise da stabilire)
Ricevimento studenti e laureandi: giovedì ore 10-12; Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64
Indirizzo
Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64
tel. 0832-295516
email: [email protected]
www.unile.it/archeologia
281
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
TOPOGRAFIA MEDIOEVALE
ORARIO DI RICEVIMENTO
Orario di ricevimento
ORARIO DI RICEVIMENTO AL PUBBLICO DELLE
SEGRETERIE DELLA FACOLTÀ DI BENI CULTURALI
-
Segreteria di Presidenza della Facoltà di Beni Culturali: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30
alle ore 14.00; dal lunedì al giovedì dalle ore 14.30 alle ore 16.30. Sede: Palazzo CodacciPisanelli, Piazzetta Arco di Trionfo, n° 1. Responsabile: dott.ssa Stefania PRESICCE.
-
Segreteria di Presidenza dei Corsi di laurea della Facoltà di Beni Culturali: dal lunedì al
venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00; martedì e giovedì dalle ore 14.30 alle ore 16.30.
Sede: via D. Birago, n° 35 – Lecce. Responsabile: Sig.ra Anna PALMA.
-
Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle
ore 12.00; lunedì e giovedì dalle ore 16.30 alle ore 17.30. Sede: Principe Umberto, via di
Ussano – Lecce. Responsabile: Rag. Nicola LABANCA.
282
-
Seduta di laurea del 26-27 ottobre 2006;
Seduta di laurea del 22-23 novembre 2006;
Seduta di laurea del 12-13 dicembre 2006.
Documentazione da presentare presso la Segreteria Studenti della
Facoltà di Beni Culturali presso il Principe Umberto:
dal 1 settembre 2006 al 30 settembre 2006
________________________________________________________________________________
TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA
MODULISTICA DI LAUREA IN RELAZIONE ALLA SESSIONE STRAORDINARIA
a.a. 2005/2006
-
Seduta di laurea del 21-22 febbraio 2007;
Seduta di laurea del 18-19 aprile 2007.
Documentazione da presentare presso la Segreteria Studenti della
Facoltà di Beni Culturali presso il Principe Umberto:
dal 1 ottobre 2006 al 15 gennaio 2007
________________________________________________________________________________
TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA
MODULISTICA DI LAUREA IN RELAZIONE ALLA SESSIONE ESTIVA
a.a. 2006/2007
-
Seduta di laurea del 20-21 giugno 2007;
Seduta di laurea del 18-19 luglio 2007;
Seduta di laurea del 19-20 settembre 2007.
Documentazione da presentare presso la Segreteria Studenti della
Facoltà di Beni Culturali presso il Principe Umberto:
dal 16 gennaio 2006 al 30 aprile 2007
________________________________________________________________________________
TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA
MODULISTICA DI LAUREA IN RELAZIONE ALLA SESSIONE AUTUNNALE
a.a. 2006/2007
-
Seduta di laurea del 24-25 ottobre 2007.
Documentazione da presentare presso la Segreteria Studenti della
Facoltà di Beni Culturali presso il Principe Umberto:
dal 2 maggio 2006 al 30 settembre 2007
283
TERMINI PRESENTAZIONE MODULISTICA
TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA
MODULISTICA DI LAUREA IN RELAZIONE ALLA SESSIONE AUTUNNALE
a.a. 2005/2006
284
INDICE
Indice
PRESENTAZIONE DELLA FACOLTÀ
INDIRIZZI E NOTIZIE UTILI
pag.
3
”
6
”
ELENCO BIBLIOTECHE
COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI FACOLTÀ
”
ASSOCIAZIONI
”
DIPARTIMENTI
5
9
”
11
INSEGNAMENTI DI FACOLTÀ
”
17
MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007
”
34
”
72
LABORATORI SPECIALISTICI
”
REGOLAMENTO DIDATTICO
”
OFFERTA FORMATIVA
REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN
12
21
44
SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI, LIBRARI E MOBILI-ARTISTICI
”
75
ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA
”
86
”
100
REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN
REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN STORIA DELL’ ARTE
PIANI DI STUDIO
”
90
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE
”
107
DOTTORATI DI RICERCA
”
111
”
114
”
115
”
117
”
119
”
120
MASTER UNIVERSITARIO
”
PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE
ABILITÀ INFORMATICHE
Prof.ssa Valentina Marangi
AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA
Prof. Giuseppe Ceraudo
ALLESTIMENTO SCENOGRAFICO TEATRALE E CINEMATOGRAFICO
Prof. Arch. Donato Giancarlo De Pascalis
ANTICHITÀ GRECHE
Prof. Cosimo Pagliara
ANTROPOLOGIA FISICA
Prof. Pier Francesco Fabbri
285
108
INDICE
ANTROPOLOGIA VISIVA
Prof. Antonio L. Palmisano
ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO
Prof. Marcello Guaitoli
Prof.ssa Adriana Valchera
ARCHEOLOGIA DELL’ETA’ MODERNA
Prof. Paolo Güll
ARCHEOLOGIA E ANTICHITÀ EGEE
Prof. Riccardo Guglielmino
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO
Prof.ssa Francesca Baffi
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA
Prof. F. D’Andria - Prof.ssa K. Mannino
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA E DELL’ASIA CENTRALE
Prof.ssa Rosa Maria Cimino
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANA
Prof.ssa Ilaria Romeo
ARCHEOLOGIA MEDIOEVALE
Prof. Paul Arthur
ARCHEOMETRIA
Prof. Antonio Serra
ARCHEOZOOLOGIA
Prof. Jacopo De Grossi Mazzorin
ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
Prof. Vincenzo Cazzato
ARCHIVISTICA
Prof. Francesco de Luca
ARCHIVISTICA SPECIALE
Prof. Mario Brogi
ARTE DEI GIARDINI
Prof. Vincenzo Cazzato
CHIMICA ANALITICA: CHIMICA DEI MATERIALI D’ARCHIVIO
Prof. Giuseppe E. De Benedetto
CIVILTÀ ANTICHE DELL’ITALIA MERIDIONALE
Prof. Cosimo Pagliara
CIVILTÀ BIZANTINA
Prof.ssa Antonella Parmeggiani
DIPLOMATICA
Prof.ssa Angela Frascadore
ECOLOGIA
Prof. A. Basset
ESEGESI DELLE FONTI STORICHE MEDIEVALI
Prof.ssa Chiara Dagmar Flascassovitti
ETNOMUSICOLOGIA
Prof. Gianfranco Salvatore
286
pag.
121
”
124
”
125
”
126
”
127
”
128
”
130
”
131
”
132
”
134
”
135
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137
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138
”
139
”
141
”
142
”
144
”
145
”
146
”
147
”
148
”
149
ANALISI DELLE FORME E METODI DI ATTRIBUZIONE
Prof. Marco Tanzi
LABORATORIO AUDIOVISIVO
Prof. Giuliano Capani
LABORATORIO DI COSTUME E MODA
Dott.ssa Annalisa Pellegrino
LABORATORIO DI INFORMATICA APPLICATA ALL’ARCHEOLOGIA
Prof.ssa Grazia Semeraro
LETTERATURA GRECA
Prof.ssa Adele Filippo
LETTERATURA ITALIANA
Prof. Marco Leone
LETTERATURA LATINA
Prof.ssa Maria Antonietta Cervelliera
LETTERATURA TEATRALE GRECA
Prof.ssa Adele Filippo
METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA
Prof. F. D’Andria
Prof. G. Mastronuzzi
MUSEOLOGIA
Prof. Massimiliano Rossi
NUMISMATICA GRECA E ROMANA
Prof. Aldo Siciliano
287
pag.
150
”
152
”
153
”
154
”
155
”
156
”
157
”
158
”
160
”
161
”
162
”
163
”
164
”
165
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166
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167
”
168
”
169
”
170
”
172
”
173
INDICE
ETRUSCOLOGIA
Prof. Gianluca Tagliamone
FILOLOGIA CLASSICA
Prof.ssa Adele Filippo
FILOLOGIA DEL RESTAURO DEI SUPPORTI SONORI
Prof. Roberto Giuliano
FONDAMENTI DI TEORIA MUSICALE
Prof.ssa Mariacarla De Giorgi
FONDAMENTI DI TEORIA MUSICALE
Prof.ssa Mariacarla De Giorgi
GEOFISICA ARCHEOLOGICA
Prof.ssa Maria Teresa Carrozzo
GEOGRAFIA
Prof.ssa Anna Trono
GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
Prof.ssa Anna Trono
INFORMATICA APPLICATA AGLI ARCHIVI
Prof.ssa Angela Chirenti
INFORMATICA APPLICATA: BENI ARCHEOLOGICI
Prof.ssa Grazia Semeraro
ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE
INDICE
ORGANOLOGIA E ICONOGRAFIA MUSICALE
Prof.ssa Daniela Castaldo
PALEOGRAFIA LATINA
Prof.ssa Angela Frascadore
PALETNOLOGIA
Prof.ssa Elettra Ingravallo
PREISTORIA DEL VICINO E MEDIO ORIENTE
Prof.ssa Isabella Caneva
PROTOSTORIA EUROPEA
Prof.ssa Anna Maria Bietti Sestieri
RILIEVO ED ANALISI TECNICA DEI MONUMENTI ANTICHI
Prof.ssa Carla Maria Amici
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
Prof. Davide Borrelli
STORIA CONTEMPORANEA
Prof.ssa M. Marcella Rizzo
STORIA DELL’ARCHITETTURA: FONDAMENTI
Prof. Vincenzo Cazzato
STORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALE
Prof. Vittorio Farella
STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA
Prof. Vincenzo Cazzato
STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE
Prof.ssa Grazia Marina Falla
STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE
Prof.ssa Grazia Marina Falla
Prof.ssa Lucinia Speciale
STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA
Prof. Paolo Peri
STORIA DELLA CRITICA D’ARTE
Prof. Massimiliano Rossi
STORIA DELLA MUSICA DELL’OTTOCENTO E NOVECENTO
Prof. Alessandro Macchia
STORIA DELLA MUSICA MEDIEVALE E RINASCIMENTALE
Prof. Marco Gozzi
STORIA DELLA STORIOGRAFIA DELL’ARTE
Prof. Francesco Abbate
STORIA DELL’URBANISTICA
Prof. Alessandro Ippoliti
STORIA DELLE PRODUZIONI RADIO-TELEVISIVE
Prof.ssa Ida Mastromarino
STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE
Prof. Raffaele Casciaro
STORIA DELLE TRADIZIONI POPOLARI
Prof.ssa Anna Merendino
288
pag.
174
”
175
”
176
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177
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178
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”
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182
”
184
”
185
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186
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189
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190
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191
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192
”
193
”
194
”
195
”
196
”
198
PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA
AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA
Prof. Giuseppe Ceraudo
ANTROPOLOGIA
Prof. Pier Francesco Fabbri
ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO
Prof. Marcello Guaitoli
Prof.ssa Adriana Valchera
ARCHEOLOGIA E ANTICHITA’ EGEE
Prof. Riccardo Guglielmino
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO
Prof.ssa Francesca Baffi
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA
Prof. Francesco D’Andria
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANA
Prof.ssa Ilaria Romeo
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA E DELL’ASIA CENTRALE
Prof.ssa Rosa Maria Cimino
ARCHEOLOGIA MEDIOEVALE
Prof. Paul Arthur
289
pag.
199
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201
”
202
”
203
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205
”
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210
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211
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212
”
214
”
215
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216
”
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”
218
”
219
”
220
”
221
”
223
INDICE
STORIA E CRITICA DEL CINEMA
Prof. Massimo Causo
STORIA E TECNICA DEL RESTAURO
Prof.ssa Regina Poso
STORIA E TECNICA DEL RESTAURO
Prof.ssa Regina Poso
STORIA E TECNICA DELLA FOTOGRAFIA
Prof.ssa Antonella Russo
STORIA E TECNICA DELLA SCENEGGIATURA
Prof. Luca Bandirali
STORIA GRECA
Prof. Mario Lombardo
STORIA MEDIEVALE
Prof. Benedetto Vetere
STORIA MODERNA
Prof. Francesco Gaudioso
STORIA ROMANA
Prof. Pasquale Rosafio
TEATRO E DRAMMATURGIA LATINA
Prof.ssa Maria Elvira Consoli
TECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICO
Prof. Alessandro Ippoliti
INDICE
ARCHEOZOOLOGIA
Prof. Jacopo De Grossi Mazzorin
ARCHIVISTICA ECCLESIASTICA
Prof. Francesco de Luca
ARCHIVISTICA SPECIALE
Prof. Mario Brogi
BIBLIOLOGIA
Prof.ssa Pia Italia Vergine
CHIMICA PER I BENI CULTURALI
Prof. Giuseppe E. De Benedetto
CIVILTÀ ANTICHE DELL’ITALIA MERIDIONALE
Prof. Cosimo Pagliara
CIVILTA’ MUSICALE AFROAMERICANA
Prof. Gianfranco Salvatore
DIPLOMATICA SPECIALE
Prof.ssa Angela Frascadore
EPIGRAFIA GRECA
Prof. Mario Lombardo
EPIGRAFIA ITALICA
Prof. Gianluca Tagliamone
EPIGRAFIA LATINA
Prof. Pasquale Rosafio
ESEGESI DELLE FONTI ARCHIVISTICHE MEDIEVALI
Prof. Hubert Houben
ESEGESI DELLE FONTI STORICHE MEDIEVALI
Prof. Hubert Houben
ETRUSCOLOGIA E ANTICHITÀ ITALICHE
Prof. Gianluca Tagliamone
GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
Prof.ssa Anna Trono
GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
Prof.ssa Anna Trono
GEOGRAFIA STORICA DEL MONDO ANTICO
Prof.ssa Flavia Frisone
INFORMATICA APPLICATA AI BENI MUSICALI
Prof.ssa Valentina Marangi
ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE
ANALISI DELLE FORME E METODI DI ATTRIBUZIONE
Prof. Marco Tanzi
LETTERATURA ITALIANA
Prof. Marco Leone
METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICA CONTEMPORANEA
Prof.ssa M. Marcella Rizzo
METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA
Prof. Francesco D’Andria
290
pag.
225
”
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”
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”
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”
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”
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247
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248
STORIA DELL’ARCHEOLOGIA
Prof.ssa Katia Mannino
STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA
Prof. Vincenzo Cazzato
STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE
Prof.ssa Lucinia Speciale
STORIA DELLA CRITICA D’ARTE
Prof. Massimiliano Rossi
STORIA DELLA MINIATURA
Prof.ssa Lucinia Speciale
STORIA DELLA STORIOGRAFIA DELL’ARTE
Prof. Abbate Francesco
STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’OREFICERIA
Prof.ssa Regina Poso
STORIA E TECNICA DEL RESTAURO
Prof.ssa Regina Poso
STORIA ED ELABORAZIONE DIGITALE DEL MANOSCRITTO
Prof. Fabio D’Astore
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pag.
249
”
250
”
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”
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”
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268
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269
”
270
”
271
”
272
”
273
INDICE
MUSEOLOGIA
Prof. Massimiliano Rossi
NUMISMATICA GRECA E ROMANA
Prof. Aldo Siciliano
PALETNOLOGIA
Prof.ssa Elettra Ingravallo
PREISTORIA DEL VICINO E MEDIO ORIENTE
Prof.ssa Isabella Caneva
PREISTORIA EGEA
Prof. Riccardo Guglielmino
PROTOSTORIA EUROPEA
Prof. Anna Maria Bietti Sestieri
RESTAURO ARCHEOLOGICO
Prof.ssa Giovanna De Palma
RICERCA MUSICOLOGICA: ANTICHITA’ CLASSICA
Prof.ssa Daniela Castaldo
RICERCA MUSICOLOGICA: MEDIOEVO E RINASCIMENTO
Prof. Marco Gozzi
RILEVAMENTO ARCHEOLOGICO
Prof.ssa Adriana Valchera
RILIEVO ED ANALISI TECNICA DEI MONUMENTI ANTICHI
Prof.ssa Carla Maria Amici
STORIA CONTEMPORANEA
Prof.ssa M. Marcella Rizzo
STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA
Prof. Paolo Peri
INDICE
STORIA GRECA
Prof. Mario Lombardo
STORIA MEDIEVALE
Prof. Hubert Houben
STORIA MODERNA
Prof. Francesco Gaudioso
STORIA ROMANA
Prof. Pasquale Rosafio
TEATRO E DRAMMATURGIA GRECA
Prof.ssa Adele Filippo
TEATRO E DRAMMATURGIA LATINA
Prof.ssa Maria Antonietta Cervellera
TECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICO
Prof. Alessandro Ippoliti
TOPOGRAFIA MEDIOEVALE
Prof. Paul Arthur
Orario di ricevimento
TERMINI PRESENTAZIONE MODULISTICA
pag.
274
”
275
”
276
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277
”
278
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279
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280
”
281
”
282
”
292
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NOTE
Note
293
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304
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