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Università degli Studi di Lecce Facoltà di Beni Culturali nome ________________________________ matricola _____________________________ Guida&Agenda 2006-2007 1 Finito di stampare nel mese di febbraio 2007 presso lo stabilimento tipolitografico della TorGraf di Galatina (Le) S.P. 362 km. 15.300 Tel. 0836.561417 Fax 0836.569901 [email protected] 2 PRESENTAZIONE Facoltà di Beni Culturali Sulla scorta del dibattito svoltosi negli anni Sessanta e con la istituzione di un apposito Ministero nel 1975 (Ministero per i Beni Culturali e Ambientali), il concetto di bene culturale si è ampliato riferendosi, utilmente, a tutte le testimonianze materiali che abbiano valore di civiltà. Questa concezione che in parte supera le vecchie categorie (antichità e belle arti, cose d’arte, ecc.) ha fatto sì che tutte le testimonianze prodotte dalla cultura umana costituiscano non soltanto materiale per la ricerca storica, ma patrimonio da proteggere, adeguatamente, in stretto rapporto con l’ambiente che lo ha prodotto. Da qui la rivisitazione delle figure professionali da creare o ridisegnare per una maggiore determinazione degli ambiti specifici di intervento. La Facoltà di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Lecce intende formare tali figure e si articola in cinque corsi di studio-indirizzi: Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente; Beni Archivistici e Librari; Beni Mobili e Artistici (Storici-Artistici-Architettonici); Beni Musicali. Ogni indirizzo è strutturato in diverse aree disciplinari (di base, caratterizzanti e specifiche sempre supportate da attività di laboratorio e sul campo) e mira a fornire una preparazione che integri in modo equilibrato le conoscenze storiche, tecniche e giuridiche del settore, rispondendo così all’articolata problematica dei beni culturali con competenze specifiche in materia di conoscenza, catalogazione, conservazione, restauro, tutela e valorizzazione dei beni medesimi. I vari curricula, infatti, mirano alla formazione di peculiari professionalità destinate ai vari campi d’intervento della vasta area dei Beni Culturali. Tutto ciò sta trovando piena attuazione anche nel nuovo ordinamento delle lauree triennali e specialistiche, sulla base del quale la Facoltà di Beni Culturali ha trasformato i quattro corsi di laurea precedentemente attivati, a cadenza quadriennale, in altrettanti corsi di studio a cadenza triennale, con obiettivi formativi diversificati e ascrivibili al nuovo sistema delle classi di laurea, con riferimento a quella specifica dei Beni Culturali (classe XIII “Scienze dei Beni Culturali”). Peraltro la Facoltà ha attivato il corso triennale della classe XXIII (“Scienze e Tecnologie delle Arti Figurative, della Musica, dello Spettacolo e della Moda”). La Facoltà ha attivato, infine, lauree specialistiche strettamente connesse con i percorsi triennali su indicati; ed è altresì impegnata, in sinergia con le Facoltà di Ingegneria e Scienze nel corso di laurea triennale in “Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali” (classe XLI). 3 PRESENTAZIONE La redazione della Guida dello Studente della Facoltà di Beni Culturali relativa all’anno accademico 2006-2007 è stata realizzata dalla Segreteria di Presidenza della Facoltà di Beni Culturali, con la collaborazione del Sig. Luigi Manti, attualmente in servizio presso la Segreteria di Presidenza dei Corsi di laurea della Facoltà di Beni Culturali. 4 Presidenza di Facoltà di Beni Culturali: • Preside: prof. Marcello GUAITOLI Palazzo «Codacci-Pisanelli» (Porta Napoli) tel. 0832.296472; • Responsabile Segreteria di Presidenza, Palazzo «Codacci-Pisanelli» (Porta Napoli): dott.ssa Stefania PRESICCE (0832.296473); e-mail: [email protected] • Segreteria di Presidenza, Palazzo «Codacci-Pisanelli» (Porta Napoli): dott. Luca NOLASCO (0832.296338); e-mail: [email protected]; • sig.ra Silvia MANGIA (0832.296331); [email protected] Presidenza dei Corsi di Studio della Facoltà di Beni Culturali: • Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente Presidente prof. Gianluca TAGLIAMONTE Tel. 0832 295534 Dipartimento Beni Culturali, via D. Birago, 64 • Scienze dei Beni Archivistici, Librari e Mobili-Artistici Presidente prof.ssa Regina POSO Tel. 0832 296781 Monastero degli Olivetani • Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo Responsabili prof. Anna MERENDINO e Daniela CASTALDO Segreteria Presidenze dei Corsi di Studio della Facoltà di Beni Culturali: • Segretaria dei Corsi di laurea della Facoltà di Beni Culturali: Sig.ra Anna PALMA Tel. 0832 295005; fax: 0832 295010; e-mail: [email protected] Sede: via D. Birago, n° 35; • Sig. Luigi MANTI: tel.: 0832-295005; Sede: via D. Birago, n° 35; e-mail: [email protected] Responsabile della Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali: • Rag. Nicola LABANCA Tel. 0832 293241 5 INDIRIZZI E NOTIZIE UTILI Indirizzi e Notizie utili BIBLIOTECHE Elenco Biblioteche Denominazione Servizio al pubblico Biblioteca Interfacoltà "Teodoro Pellegrino" Cod. CNR: LE002 Edificio "Codacci Pisanelli" V.le dell'Università - 73100 Lecce Tel. +39 0832 296070/287/282/281; Fax 296284/024 e-mail: [email protected]; [email protected] Sala lettura Lu-Ve h. 8.30-21.30 Sa h. 8.30-13.30 Prestito e consultazione Lu-Sa h. 9.00-13.00 Lu-Ve h. 15.00-17.50 Biblioteca dei Beni delle Arti e della Storia Cod. CNR: LE019 Ex "Monastero degli Olivetani" V.le San Nicola - 73100 Lecce Tel. +39 0832 296795; Fax 296791 e-mail: [email protected] Lu-Ve h. 9.30-12.30 Ma,Gi h. 16.30-18.30 Biblioteca di Beni Culturali Cod. CNR: LE001 Edificio ex "INAPLI" Via Birago, 64 - 73100 Lecce Tel. +39 0832 295501; Fax 295506 e-mail: [email protected]; [email protected] Lu-Ve h. 8.15-18.45 Sa h. 8.15-13.00 Biblioteca di Filologia Classica e di Scienze Filosofiche Cod. CNR: LE007 Edificio "Parlangeli" Via Stampacchia - 73100 Lecce Tel. +39 0832 294611/37; Fax 294685 e-mail: [email protected] Lu-Ve h. 9.00-13.00 Lu,Me h. 14.00-17.00 Ma,Gi h. 15.00-18.00 Biblioteca di Filologia, Linguistica e Letteratura Cod. CNR: LE008 Edificio "Codacci Pisanelli" V.le dell'Università - 73100 Lecce Tel. +39 0832 296312/313/328; Fax 305497 e-mail: [email protected] Sala lettura Lu-Ve h. 8.00-19.00 Prestito e consultazione Lu-Ve h. 9.00-13.00 Lu-Gi h. 15.00-17.00 Biblioteca di Filosofia e Scienze Sociali Cod. CNR: LE005 Edificio "Parlangeli" Via Stampacchia - 73100 Lecce Tel. +39 0832 294612/622; Fax 294626 e-mail: [email protected] Lu-Ve h. 8.30-13.30 Lu-Gi h. 15.00-18.00 Biblioteca di Fisica e Scienza dei Materiali Cod. CNR: LE006 Ex Collegio Fiorini Via per Arnesano - 73100 Lecce Tel. +39 0832 297507/6/3; Fax 297505 e-mail: [email protected] Sala lettura Lu-Ve h. 8.00-20.00 Sa h. 8.00-14.00 Prestito e consultazione Lu-Ve h. 9.00-12.30 Lu-Ve h. 15.00-17.30 Biblioteca di Ingegneria dell'Innovazione Cod. CNR: LE026 Edificio "La Stecca" Via per Monteroni - 73100 Lecce Tel. +39 0832 297354; Fax 297354 e-mail: [email protected] Lu-Ve h. 9.00-13.00 Lu-Ve h. 15.00-18.00 Biblioteca di Lingue e Letterature Straniere Cod. CNR: LE012 Edificio "Buon Pastore" Via Taranto - 73100 Lecce Tel. +39 0832 294415; Fax 249427 Sala lettura Lu-Ve h. 8.30-13.30 Lu,Me h. 14.30-17.30 Prestito e consultazione Lu-Ve h. 8.30-12.30 Lu,Me h. 14.30-17.30 6 Sala lettura Lu-Ve h. 8.00-13.30 Lu-Gi h. 14.30-18.00 Prestito e consultazione Lu-Ve h. 8.30-13.30 Lu-Gi h. 14.30-17.45 Biblioteca di Scienze dell'Antichità Cod. CNR: LE015 Vedi: Biblioteca di Filologia Classica e di Scienze Filosofiche Biblioteca di Scienze Pedagogiche, Psicologiche e Didattiche Cod. CNR: LE022 Edificio "Parlangeli" Via Stampacchia - 73100 Lecce Tel. +39 0832 294724/612; Fax 305819 e-mail: [email protected] Lu-Ve h. 8.30-13.30 Lu-Gi h. 15.00-18.00 Biblioteca di Scienze Sociali e della Comunicazione Cod. CNR: LE021 Via dei Salesiani, 2 - 73100 Lecce Tel. +39 0832 296658/661; Fax 296660 e-mail: [email protected] Sala lettura Lu-Ve h. 8.00-18.00 Prestito e consultazione Lu-Ve h. 8.30-13.30 Lu-Ve h.15.00-18.00 Reference e Document Delivery Lu-Ve h. 8.30-13.30 Lu-Gi h.15.00-18.00 Biblioteca di Scienze Storiche Filosofiche e Geografiche Cod. CNR: LE009 Vedi: Biblioteca di Studi Storici dal Medioevo all'Età Contemporanea Biblioteca di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali Cod. CNR: LE003 Centro Ecotekne Via per Monteroni - 73100 Lecce Tel. +39 0832 298653/712; Fax 298626 e-mail: [email protected]; [email protected] Lu-Ve h. 9.00-13.30 Lu-Gi h.15.00-18.00 Biblioteca di Servizio Sociale (ex DUSS - Diploma Universitario in Servizio Sociale) Cod. CNR: LE024 Vedi: Biblioteca di Scienze Sociali e della Comunicazione Biblioteca Settore Economico Cod. CNR: LE025 Centro Ecotekne Via per Monteroni - 73100 Lecce Tel. +39 0832 298727/840/759; Fax 298759 e-mail: [email protected]; [email protected] Sala lettura Lu-Ve h. 8.30-19.00 Sa h. 9.00-13.00 Prestito e consultazione Lu-Sa h. 8.30-13.00 Lu-Ve h. 15.00-18.00 Biblioteca di Studi Giuridici Cod. CNR: LE027 Centro Ecotekne Via per Monteroni - 73100 Lecce Tel./Fax +39 0832 298799 e-mail: [email protected] Sala lettura Lu-Ve h. 8.30-18.00 Sa h. 8.30-13.00 Prestito e consultazione Lu-Ve h. 9.00-13.00 Ma,Gi h. 15.00-18.00 Reference, Document Delivery e InterLibrary Loan Lu-Me h. 9.30-13.30 Ma,Gi h. 15.30-17.30 Biblioteca di Studi Storici dal Medioevo all'Età Contemporanea Cod. CNR: LE023 Ex "Monastero degli Olivetani" V.le San Nicola - 73100 Lecce 7 Lu-Ve h. 9.00-13.00 Lu,Me h.15.30-17.30 BIBLIOTECHE Biblioteca di Matematica Cod. CNR: LE013 Ex Collegio Fiorini Via per Arnesano - 73100 Lecce Tel. +39 0832 297515/4; Fax 297541 e-mail: [email protected]; [email protected] BIBLIOTECHE Tel. +39 0832 296807; Fax 296800 e-mail: [email protected] Cod. CNR: LE009 Edificio "Parlangeli" Via Stampacchia - 73100 Lecce Tel. +39 0832 294755/638/641; Fax 294754 e-mail:[email protected]; [email protected] Lu-Ve h. 9.00-13.00 Lu-Ve h. 15.00-18.00 Biblioteca Centro di Studi sul Rischio Cod. CNR: LE028 Centro Ecotekne Via per Monteroni - 73100 Lecce Tel. +39 0832 324754; Fax 324321 e-mail: [email protected] Lu-Ve h.10.00-12.30 Biblioteca ISUFI (Istituto Superiore Universitario di Formazione Interdisciplinare) Cod. CNR: LE029 Centro Ecotekne Via per Monteroni - 73100 Lecce Tel. +39 0832 421202; Fax 421274 e-mail: [email protected] Lu h. 9.30-13.00 Ma h. 9.30-13.00 15.00-18.00 Ve h. 9.30-13.00 8 Professori Ordinari GUAITOLI MARCELLO ABBATE FRANCESCO ARTHUR PAUL CALCAGNILE LUCIO CARLI BALLOLA GIOVANNI CAZZATO VINCENZO D’ANDRIA FRANCESCO DE LUCA FRANCESCO FALLA GRAZIA MARINA FRASCADORE ANGELA GALANTE LUCIO GAUDIOSO FRANCESCO HOUBEN HUBERT LOMBARDO MARIO PAGLIARA COSIMO POSO REGINA RIZZO MARIA MARCELLA ROSSI MASSIMILIANO SESTIERI ANNA MARIA SICILIANO ALDO TANZI MARCO VALLI LUDOVICO VETERE BENEDETTO Professori Associati AMICI CARLA MARIA ANDRIOLI PAOLA BAFFI FRANCESCA CANEVA ISABELLA CERAUDO GIUSEPPE CERVELLERA MARIA CIMINO ROSA MARIA DE BENEDETTO GIUSEPPE DE GROSSI MAZZORIN JACOPO FILIPPO ADELE GIARDINO LILIANA GOZZI MARCO GRASSO NICOLA GUGLIELMINO RICCARDO INGRAVALLO ELETTRA IPPOLITI ALESSANDRO PUGLIESE VINCENZO ROMEO ILARIA ROSAFIO PASQUALE 9 COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI FACOLTA’ Componenti del Consiglio di Facoltà COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI FACOLTA’ SALVATORE GIANFRANCO SANTORO LUIGI SERRA ANTONIO SPECIALE LUCINIA TAGLIAMONTE GIANLUCA TRONO ANNA Ricercatori AURIEMMA RITA BROGI MARIO CASCIARO RAFFAELE CASTALDO DANIELA CONSOLI MARIA ELVIRA FABBRI PIER FRANCESCO FARELLA VITTORIO FIORENTINO GIROLAMO FLASCASSOVITTI CHIARA DAGMAR FRISONE FLAVIA GAETA LETIZIA MANNINO KATIA MASTRONUZZI GIOVANNI MERENDINO ANNA PERI PAOLO TERRAGNO SILVIA VITALE ROSA Ricercatori non confermati GUASTELLA MASSIMO TOMMASO GÜLL PAOLO LEONE MARCO QUARTA GIANLUCA TOOMASPOEG KRISTJAN VALCHERA ADRIANA Rappresentanti degli Studenti ATTANASI VINICIO ANTONIO BORRUTO ROSSELLA CATANZARO MARIA TERESA CHIRIATTI FABIO DE LUCA CLAUDIA GATTI FEDERICA LUPO ANTONIO MADARO LORENZO MAZZOTTA FRANCESCO NARDELLA LUIGI QUARTA MAURIZIO REGGIO VIVIANA SERRONE LILIANA STASI FEDERICA 10 Dipartimenti che collaborano con l’attività didattica e scientifica della Facoltà di Beni Culturali • Dipartimento di Beni Culturali Direttore: Prof. Aldo SICILIANO Sede: «Ex Inapli», via D. Birago, 64 – 73100 LECCE Tel. 0832 295512 • Dipartimento dei Beni delle Arti e della Storia Direttore: Prof. Lucio GALANTE Sede: «Monastero degli Olivetani», viale S. Nicola – 73100 LECCE Tel. 0832 296782 • Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’età Contemporanea Direttore: Prof. Anna Lucia DE NITTO Sede: «Monastero degli Olivetani», viale S. Nicola – 73100 LECCE Tel. 0832 296796; Fax: 0832 296700; • Dipartimento di Scienze Sociale e della Comunicazione Direttore: Prof. Giuseppe Schiavone Sede: «Palazzo Guagnano», via dei Salesiani – 73100 LECCE Tel. 0832 296590; • Dipartimento di Filologia Classica e di Scienze Filosofiche Direttore: Prof. Loris STURLESE Sede: «Palazzo O. Parlangeli», via V. M. Stampacchia – 73100 LECCE Tel. 0832 296601; Fax: 296 607; e-mail: [email protected] • Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione Direttore: Prof. Lorenzo VASANELLI Sede: «Complesso Ecotekne», via Monteroni – 73100 LECCE Tel. 0832 297305; Fax: 0832 325004 11 DIPARTIMENTI Dipartimenti ASSOCIAZIONI Associazioni A.L.Be.C-T.d.O. Associazione dei laureati e studenti in Beni Culturali di Terra d’Otranto sito Internet: http://www.ditutto.it/albec REFERENTI Presidente: Ernesto Martonucci tel. 335 6698108 Emanuele De Matteis tel. 340 2956701 Luigi Mele tel. 349 1741218 tel. 347 7902838 ALBeC-TdO è costituita tra i laureati e gli studenti in Beni Culturali dell’Università degli Studi di Lecce. È una libera associazione di prestatori di attività professionale intellettuale non protetta da forme organizzative come ordine ed albo professionale. AlBeC-TdO intende organizzare l’attività professionale del dottore in Beni Culturali, nel rispetto della libera concorrenza, in coerenza con le direttive dell’Unione Europea e delle normative nazionali concernenti le professioni intellettuali e le rispettive forme organizzative. 12 ASSOCIAZIONI Sede: Palazzo Codacci-Pisanelli (ex Ateneo) Aule rappresentanti: tel.: 0832-296062 Siamo un'associazione che ha per oggetto la tutela e la garanzia dei diritti degli studenti universitari. Svolgiamo attività ricreative e culturali e promuoviamo iniziative dirette a sollecitare il volontariato e la partecipazione in prima persona ad attività di particolare interesse sociale. Inoltre ci impegniamo per la promozione culturale del territorio, intervenendo fattivamente nella tutela e salvaguardia dei beni culturali ed ambientali. Promuoviamo ed instauriamo rapporti di collaborazione, interazione e confronto con tutte le componenti studentesche, al fine di accrescere il potere decisionale degli studenti nelle questioni che più direttamente li coinvolgono. Questo è quanto si dice di noi nella presentazione delle norme di segreteria, nonché sul sito dell'Università degli Studi di Lecce. Formalità a parte, siamo un gruppo di studenti, di tutte le Facoltà, che hanno scelto di vivere la propria esperienza universitaria cercando di capire meglio il mondo nel quale passano buona parte del proprio tempo e di tentare, quantomeno, di renderlo più accessibile e comprensibile a tutti i propri colleghi, impegnandosi nel pretendere il rispetto dei loro diritti. Siamo un'associazione in cui la posizione del gruppo è privilegiata rispetto a quella del singolo, cui però certamente non si impedisce di esprimersi liberamente e pubblicamente esponendosi con un punto di vista personale. Siamo un'associazione che riconosce l'insufficienza, a volte anche palese, di una formazione universitaria troppo attenta a dettami ministeriali e poco alla crescita dell'individuo. Di conseguenza ci impegniamo anche nell'organizzazione di seminari, convegni, workshop e corsi di formazione certificati. Siamo un'associazione pronta a rapportarsi con le istituzioni, i partiti e i sindacati, mantenendo la più totale autonomia che ci consente di porci e di proporci in maniera critica, costruttiva e mai strumentale a nessun potere. Siamo studenti universitari e, ovviamente, amiamo anche il tempo libero e ci impegniamo anche ad organizzarlo con attività ludico-ricreative come concerti, cineforum e cabaret. Vuoi conoscerci meglio? Vieni nelle nostre sedi presso Palazzo Codacci-Pisanelli o presso il complesso Ecotekne. Recapito telefonico 0832/296062 Recapito posta elettronica: [email protected] Rappresentanti degli Studenti presso il Consiglio di Facoltà Attanasi Vinicio Antonio 338-1547378 Borruto Rossella 320-2696009 Mazzotta Francesco 349-4259518 13 ASSOCIAZIONI Associazione culturale-universitaria Sede: Palazzo Codacci-Pisanelli (ex Ateneo) Aule rappresentanti: tel.: 0832-296061 Consiglio di Facoltà di Beni Culturali Mariateresa Catanzaro Claudia De Luca Federica Gatti 320-3816195 347-8466642 340-9631486 Consiglio Didattico di Beni Archeologici, Architettonici e dell’Ambiente Federica Gatti 340-9631486 Consiglio Didattico di Beni Musicali Giancarlo Pagliara 329-5729211 Sedi Operative Ateneo – Palazzo Codacci-Pisanelli Ecotekne - Plesso H II piano 0832.296061 E-mail: [email protected] Web: http://www.salentouniversita.it/ 14 Consiglio di Facoltà di Beni Culturali: >Viviana Reggio [email protected] 389/1828421; 347/0008994 >Antonio Lupo [email protected] + 328/5783208 >Liliana Serrone [email protected] >Lorenzo Madaro [email protected] + 338/6338627 >Gigio Nardella [email protected] >Fabio Chiriatti [email protected] - Liliana Serrone e Lorenzo Madaro sono anche rappresentanti del corso didattico di Beni Mobili; - Fabio Chiriatti è rappresentante del corso didattico di Archeologia 15 ASSOCIAZIONI Unione degli Universitari Sede: Palazzo Codacci-Pisanelli (ex Ateneo) Aule rappresentanti: tel.: 0832-296060 ASSOCIAZIONI LA SVEGLIA – Libera Associazione Studentesca La Sveglia – Libera Associazione Studentesca ha sempre avuto come scopo primario il riconoscimento e la tutela dei diritti di ogni studente. Il nostro lavoro è possibile grazie alla costante presenza e impegno di tutti i nostri soci e simpatizzanti, nelle Facoltà e nei Corsi di Laurea della nostra Università per comprendere e risolvere problemi didattici e non. Crediamo che i partiti politici non abbiano nulla a che vedere con l’università. Questa nostra libertà ci consente di difendere sempre e solo i diritti degli studenti senza remore. Ovviamente i componenti del nostro gruppo hanno ideologie politiche (…e tra le più variegate), ma questo non ci deve impedire di lottare per i diritti degli studenti che non hanno colore. Il nostro motto? STUDENTI E BASTA!! Organizziamo, inoltre, manifestazioni culturali e ricreative, viaggi studio, ecc., con i fondi messi a disposizione dall’Università, perché crediamo che questi momenti, in cui si crea l’aggregazione e la socializzazione tra gli studenti, siano tra i più significativi della nostra formazione. Crediamo che l’Università non sia solo lezioni ed esami, ma un mondo fatto da giovani per i giovani. Siamo ragazzi come tutti voi, che hanno come interesse quello di migliorare l’Università e di raggiungere un sogno: un’Università che sia non più dei professori, ma degli studenti!!! Un’università pronta a soddisfare le esigenze degli studenti, perché siamo noi che trascorriamo gran parte della nostra giornata tra queste mura. RAPPRESENTANTI: Consiglio di Facoltà – Beni Culturali Quarta Maurizio Stasi Federica Consiglio Didattico Corso di Laurea in Tecnologie per i Beni Culturali Calò Enrico Nobile Adriana Quarta Maurizio Rossi Marco Sedi: • Auletta rappresentanti Ateneo • Auletta I piano plesso H – Ecotekne • Auletta I piano edificio LA STECCA e-mail: [email protected] 16 Insegnamenti Facoltà di Beni Culturali a.a. 2006-07 CORSI DI LAUREA TRIENNALE Insegnamento Abilità informatiche Aerotopografia archeologica Antichità greche Antropologia fisica Antropologia visiva Archeologia dell’età moderna Archeologia e antichità egee Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico Archeologia e storia dell’arte greca Archeologia e storia dell’arte dell’India e dell’Asia centrale Archeologia e storia dell’arte romana Archeologia medioevale Archeometria Archeozoologia Architettura del paesaggio Archivistica Archivistica speciale Arte dei giardini Chimica analitica: chimica dei materiali d’archivio Civiltà antiche dell’Italia meridionale Civiltà bizantina Diritto Diplomatica Ecologia Esegesi delle fonti storiche medievali Etnomusicologia Etruscologia Filologia classica Geofisica archeologica Geografia Istituzioni di storia dell’arte analisi delle forme e metodi di attribuzione Laboratorio audiovisivo Laboratorio di costume e moda Legislazione Letteratura greca Letteratura teatrale greca Letteratura italiana 17 Docente prof.ssa Valentina MARANGI prof. Giuseppe CERAUDO prof. Cosimo PAGLIARA prof. Pier Francesco FABBRI prof. Antonio L. PALMISANO prof. Paolo GÜLL prof. Riccardo GUGLIELMINO prof.ssa Francesca BAFFI prof. Francesco D’ANDRIA prof.ssa Katia MANNINO prof.ssa Rosa Maria CIMINO prof.ssa Ilaria ROMEO prof. Paul ARTHUR prof. Antonio SERRA prof. Jacopo DE GROSSI MAZZORIN prof. Vincenzo CAZZATO prof. Francesco DE LUCA prof. Mario BROGI prof. Vincenzo CAZZATO prof. Giuseppe E. DE BENEDETTO prof. Cosimo PAGLIARA prof.ssa Antonella PARMEGGIANI prof. Nicola GRASSO prof.ssa Angela FRASCADORE prof. Alberto BASSET prof.ssa Chiara Dagmar FLASCASSOVITTI prof. Gianfranco SALVATORE prof. Gianluca TAGLIAMONTE prof.ssa Adele FILIPPO prof.ssa Maria Teresa CARROZZO prof.ssa Anna TRONO prof. Marco TANZI prof. Giuliano CAPANI prof.ssa Annalisa PELLEGRINO prof. Nicola GRASSO prof.ssa Adele FILIPPO prof.ssa Adele FILIPPO prof. Marco LEONE INSEGNAMENTI DI FACOLTA’ Insegnamenti di Facoltà INSEGNAMENTI DI FACOLTA’ Letteratura latina Metodologia e tecnica della ricerca archeologica Museologia Numismatica greca e romana Organologia e iconografia musicale Paleografia latina Paletnologia Preistoria del Vicino e Medio Oriente Protostoria europea Rilievo e analisti tecnica dei monumenti antichi Storia contemporanea Storia dell’architettura: fondamenti Storia dell’architettura medievale Storia dell’architettura moderna e contemporanea Storia dell’arte medievale Storia dell’arte medievale Storia del costume e della moda Storia della critica d’arte Storia della musica medievale e rinascimentale Storia della storiografia dell’arte Storia dell’urbanistica Storia delle tecniche artistiche Storia delle tradizioni popolari Storia e tecnica del restauro (beni archeologici) Storia e tecnica del restauro (beni archivistici, librari e mobili-artistici) Storia e tecnica della fotografia Storia greca Storia medievale Storia moderna Storia romana Teatro e drammaturgia latina Tecnica del restauro architettonico 18 prof.ssa Maria Antonietta CERVELLERA prof. Francesco D’ANDRIA Prof. Giovanni MASTRONUZZI prof. Massimiliano ROSSI prof. Aldo SICILIANO prof.ssa Daniela CASTALDO prof.ssa Angela FRASCADORE prof.ssa Elettra INGRAVALLO prof.ssa Isabella CANEVA prof.ssa Anna Maria BIETTI SESTIERI prof.ssa Carla Maria AMICI prof.ssa Maria Marcella RIZZO prof. Vincenzo CAZZATO prof. Vittorio FARELLA prof. Vincenzo CAZZATO prof.ssa Grazia Marina FALLA prof.ssa Grazia Marina FALLA prof.ssa Lucinia SPECIALE prof. Paolo PERI prof. Massimiliano ROSSI prof. Marco GOZZI prof. Francesco ABBATE prof. Alessandro IPPOLITI prof. Raffaele CASCIARO prof.ssa Anna MERENDINO prof.ssa Regina POSO prof.ssa Regina POSO prof.ssa Antonella RUSSO prof. Mario LOMBARDO prof. Benedetto VETERE prof. Francesco GAUDIOSO prof. Pasquale ROSAFIO prof.ssa Maria Elvira CONSOLI prof. Alessandro IPPOLITI Insegnamento Aerotopografia archeologica Antropologia Archeologia del paesaggio Archeologia e antichità egee Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico Archeologia e storia dell’arte greca Archeologia e storia dell’arte romana Archeologia e storia dell’arte dell’India e dell’Asia centrale Archeologia medioevale Archeozoologia Archivistica ecclesiastica Archivistica speciale Bibliologia Chimica per i beni culturali Civiltà antiche dell’Italia meridionale Civiltà musicale afro-americana Diplomatica speciale Epigrafia greca Epigrafia italica Epigrafia latina Esegesi delle fonti archivistiche medievali Esegesi delle fonti storiche medievali Etruscologia e antichità italiche Geografia economico-politica Geografia economico-politica Geografia storica del mondo antico Informatica applicata: beni archeologici Informatica applicata agli archivi Informatica applicata ai beni musicali Istituzioni di storia dell’arte - analisi delle forme e metodi di attribuzione Letteratura italiana Metodologia della ricerca storica contemporanea Metodologia e tecnica della ricerca archeologica Museologia Numismatica greca e romana Paletnologia Preistoria del Vicino e Medio Oriente Preistoria egea Protostoria europea Restauro archeologico Ricerca musicologica: antichità classica Ricerca musicologica: medioevo e rinascimento 19 Docente prof. Giuseppe CERAUDO prof. Pier Francesco FABBRI prof. Marcello GUAITOLI prof.ssa Adriana VALCHERA prof. Riccardo GUGLIELMINO prof.ssa Francesca BAFFI prof. Francesco D’ANDRIA prof.ssa Ilaria ROMEO prof.ssa Rosa Maria CIMINO prof. Paul ARTHUR prof. Jacopo DE GROSSI MAZZORIN prof. Francesco DE LUCA prof. Mario BROGI prof.ssa Pia Italia VERGINE prof. Giuseppe E. DE BENEDETTO prof. Cosimo PAGLIARA prof. Gianfranco SALVATORE prof.ssa Angela FRASCADORE prof. Mario LOMBARDO prof. Gianluca TAGLIAMONTE prof. Pasquale ROSAFIO prof. Hubert HOUBEN prof. Hubert HOUBEN prof. Gianluca TAGLIAMONTE prof.ssa Anna TRONO prof.ssa Anna TRONO prof.ssa Flavia FRISONE prof.ssa Grazia SEMERARO prof.ssa Angela CHIRENTI prof.ssa Valentina MARANGI prof. Marco TANZI prof. Marco LEONE prof.ssa Maria Marcella RIZZO prof. Francesco D’ANDRIA prof. Massimiliano ROSSI prof. Aldo SICILIANO prof.ssa Elettra INGRAVALLO prof.ssa Isabella CANEVA prof. Riccardo GUGLIELMINO prof.ssa Anna Maria BIETTI SESTIERI prof.ssa Giovanna DE PALMA prof.ssa Daniela CASTALDO prof. Marco GOZZI INSEGNAMENTI DI FACOLTA’ CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA INSEGNAMENTI DI FACOLTA’ Rilevamento archeologico Rilievo e analisti tecnica dei monumenti antichi Storia contemporanea Storia del costume e della moda Storia dell’archeologia Storia dell’architettura moderna e contemporanea Storia dell’arte medievale Storia della critica d’arte Storia della miniatura Storia della storiografia dell’arte Storia delle arti applicate e dell’oreficeria Storia ed elaborazione digitale del manoscritto Storia e tecnica del restauro Storia greca Storia medievale Storia moderna Storia romana Teatro e drammaturgia greca Teatro e drammaturgia latina Tecnica del restauro architettonico Topografia medioevale 20 prof.ssa Adriana VALCHERA prof.ssa Carla Maria AMICI prof.ssa Maria Marcella RIZZO prof. Paolo PERI prof.ssa Katia MANNINO prof. Vincenzo CAZZATO prof.ssa Lucinia SPECIALE prof. Massimiliano ROSSI prof.ssa Lucinia SPECIALE prof. Francesco ABBATE prof.ssa Regina POSO prof. Fabio D’ASTORE prof.ssa Regina POSO prof. Mario LOMBARDO prof. Hubert HOUBEN prof. Francesco GAUDIOSO prof. Pasquale ROSAFIO prof.ssa Adele FILIPPO prof.ssa Maria Antonietta CERVELLERA prof. Alessandro IPPOLITI prof. Paul ARTHUR Le attività di ricerca si sviluppano con l’ausilio dei seguenti laboratori: Paletnologia e archeologia sperimentale Responsabile scientifico: Prof.ssa Elettra Ingravallo Archeologia classica Responsabile scientifico: Prof. F. D’Andria Archeologia medievale Responsabile scientifico: Prof. P. Arthur Archeologia e Scienze e tecniche applicate alla ricerca archeologica Responsabile scientifico: Prof. C. Pagliara Responsabili scientifici di settore: Antropologia fisica: Dott. P.F. Fabbri Archeologia egea: Prof. R.Guglielmino Archeologia subacquea: Dott.ssa R. Auriemma Informatica per l’archeologia Responsabile scientifico: Prof. F. D’Andria Topografia antica e fotogrammetria Responsabile scientifico: Prof. M. Guaitoli Studio e documentazione delle evidenze storiche, epigrafiche e numismatiche Responsabile scientifico: Prof. M. Lombardo Archeozoologia Responsabile scientifico: Prof. J. De Grossi Mazzorin Archeobotanica Responsabile scientifico: Dott. G. Fiorentino Beni musicali Responsabile scientifico: Prof. Marco Gozzi Restauro del libro Responsabile scientifico: Prof. Giuseppe E. De Benedetto Grazie ad una recente convenzione tra la Provincia di Lecce e l’Università di Lecce, il laboratorio è stato trasferito presso il Museo Provinciale “S. Castromediano”. In questo laboratorio vi è un insieme di attrezzature scientifiche acquisite grazie ad un cofinanziamento P.O.N. 20002006, Misura II.1 – Azione a – Interv. potenziamento dotazione attrezzature scientifico-tecnologiche, avv.68/2002 “Laboratorio di restauro del libro: potenziamento della sezione di studio e ricerca sulla conservazione del materiale librario” che permetteranno, oltre alle usuali analisi chimiche previste per i manufatti cartacei, una caratterizzazione chimica completa dei materiali costituenti i manufatti artistici. Opera inoltre il CEDAD, Centro di datazione e diagnostica, che dispone di un acceleratore di 21 LABORATORI LABORATORI SPECIALISTICI LABORATORI particelle di tipo Tandetron per la datazione con il radiocarbonio mediante la tecnica della spettrometria di massa ad alta risoluzione (AMS, accelerator mass spectrometry) e l’analisi dei materiali con fasci di particelle. Nel CEDAD si sviluppano tecnologie ottiche e nucleari per applicazioni a numerosi campi di ricerca. Le principali tematiche di ricerca riguardano: • Applicazione del metodo di datazione con il radiocarbonio mediante la tecnica della spettrometria di massa con acceleratore a problematiche di natura archeologica e storico-artistica. • Applicazioni del metodo del radiocarbonio a problematiche di natura geologica. Sono in corso studi sulla geomorfologia costiera, sulla variazione del livello del mare e sulla datazione con tecniche isotopiche di sequenze di sedimenti. • Applicazioni del metodo del radiocarbonio a problematiche di natura ambientale. Vengono studiate le variazioni della concentrazione di radiocarbonio nell’atmosfera indotte da effetti antropogenici, quali l’arricchimento conseguenti ai test nucleari in atmosfera e gli effetti di diluizione indotti dall’utilizzo dei combustibili fossili. tra i quali l’archeologia e l’ambiente. In tutti i laboratori si sviluppa parte dell’attività didattica degli studenti dei corsi triennali e specialistici, dei corsi di specializzazione, dei dottorati di ricerca e dei master. Esistono inoltre laboratori attrezzati per la didattica di base, in rapporto alle necessità delle varie discipline: • Laboratorio di informatica • Laboratorio multifunzionale (Archeologia classica e medievale, Bioarcheologia, Topografia, Rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi, Storia dell’arte, Fotografia e aerofotografia, etc.) 22 Lecce sotterranea Il progetto Lecce sotterranea è un’iniziativa che mira ad inserire la città di Lecce nella prospettiva moderna dell’Archeologia Urbana. La collaborazione tra Amministrazione Comunale, Soprintendenza Archeologica, Museo Provinciale ed Università ha portato alla realizzazione di scavi archeologici all’interno del tessuto urbano della città, nei vari cantieri che negli ultimi anni sono stati effettuati nel centro storico. I lavori di scavo sono stati coordinati da archeologi formatisi proprio presso la Facoltà di Beni Culturali e la Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università di Lecce. Gli interventi si sono susseguiti in diversi settori dell’abitato, in particolar modo molto significativi si sono rivelati i lavori svolti in cantieri posti lungo le attuali mura aragonesi (Porta Napoli e via Adua) e nel cuore della città (p.tta Epulione, P.tta Castromediano). Tali lavori hanno evidenziato la ricca stratigrafia del sottosuolo leccese, documentando le differenti fasi di vita dall’età del Bronzo sino alle più recenti attestazioni medievali e moderne. L’ultimo scavo condotto in ordine di tempo è stato effettuato in Piazzetta Castromediano, nelle vicinanze della chiesa di Santa Croce, esempio più significativo del barocco leccese. Le indagini hanno consentito di ricostruire le trasformazioni dell’area arricchendo le conoscenze sulle diverse epoche attestate. Sono stati infatti registrati nuovi dati sulla topografia della città, soprattutto per l’età romana, con l’individuazione di un asse stradale ed un impianto produttivo per l’olio. Convento S. Maria del Carmine (Lecce) Le all’interno del chiostro del Monastero di Santa Maria del Carmine sono state avviate nell’Aprile del 2003 con la realizzazione di un laboratorio di archeologia urbana in un’area che, in seguito ad alcuni sondaggi esplorativi effettuati nel 2001, aveva evidenziato un importante potenziale archeologico. Le indagini, effettuate da archeologi dell’Università di Lecce con la partecipazione di allievi della Scuola di Specializzazione in Archeologia e degli studenti della Facoltà di Beni Culturali, hanno consentito di verificare la sequenza stratigrafica documentando 13 fasi di frequentazione dell’area. Dai livelli a contatto con la roccia, riferibili ad un orizzonte protostorico, si susseguono le differenti fasi di vita del sito. E’ stato evidenziato un asse stradale con orientamento N/S largo circa 4,50 m. realizzato in età messapica, alla fine del IV sec. a.C. Accanto alla strada sorgeva una necropoli; lo scavo ha consentito di documentare la sepoltura di un adolescente con corredo di vasetti miniaturistici. La strada, con vari rifacimenti, viene utilizzata per tutta l’età romana. In età medievale l’area sembra avere una destinazione prevalentemente agricola. Il rinvenimento di una buca ha restituito materiale inquadrabile in età normanna, il primo contesto del genere scavato sistematicamente a Lecce. All’inizio del ‘500 vengono realizzate alcune strutture, con probabile funzione abitativa. In coincidenza con l’avvio dei lavori per la costruzione del Convento tali edifici subiscono dapprima delle trasformazioni ed infine vengono obliterati dal chiostro. Lo scavo ha inoltre permesso di documentare la trasformazione del convento in Caserma e quest’ultimo utilizzo. L’edificio è destinato ad ospitare la sede del Rettorato. Apigliano, Martano (Lecce) Il sito di Apigliano, nel cuore della Grecìa Salentina, è noto oggi attraverso l’esistenza della chiesa, oggi sconsacrata, di Santa Maria, ma conosciuta dagli abitanti del territorio come San 23 LABORATORI ATTIVITÀ SUL CAMPO LABORATORI Lorenzo, e le due masserie, Apigliani Piccolo ed Apigliani Grande. Del villaggio medievale, attestato nelle fonti documentarie, senza soluzione di continuità, a partire dal XIII secolo, non si avevano dati al di fuori del suo ‘peso’ fiscale. Gli scavi, condotto sin dal 1997, hanno messo in luce le fasi di vita del villaggio a partire dall’VIII secolo, quando il Salento era parte integrante dell’Impero bizantino. Gli elementi emersi finora indicano la presenza di un insediamento relativamente esteso articolato con strutture di varia funzione. Dalle abitazioni dei contadini costruite con alzato in terra battuta corredate da fosse di scarico, a strutture legate alle attività presenti nel villaggio. Interessante a questo proposito è il rinvenimento di un forno per la lavorazione del ferro databile al X secolo ca., dove accanto a numerosi oggetti finiti, dai coltelli alle punte di freccia, è stata trovata una gran quantità di scorie legate alle varie fasi di lavorazione del metallo. Un anello in bronzo con monogramma in lettere greche, appartenente forse, ad un funzionario dell’amministrazione fiscale bizantina, indicherebbe la sua presenza o il suo passaggio ad Apigliano. La grande quantità di ceramica, ossa di animali e resti paleobotanici rinvenuti ci permettono a ricostruire le basi economiche dell’abitato. L’area intorno all’insediamento sembrerebbe essere stata disboscata, e dedita, in una certa misura, all’olivicoltura e alla pastorizia. All’età angioina è databile la chiesa rinvenuta durante la campagna di scavo del 1997. L’edificio religioso, uno dei quattro attestati ad Apigliano nella visita pastorale del ‘600, è costruito da una navata unica coronata da un’abside. Del ciclo pittorico che decorava internamente l’edificio restano una gran quantità di frammenti forse riconducibili a figure di santi. Sia all’interno della chiesa, che all’esterno, si estende una vasta area cimiteriale, costituita da tombe costruite a lastroni con all’interno, sepolture multiple. Gli individui finora esaminati, evidenziano un’alta mortalità infantile e patologie conesse a un duro lavoro agricolo.Le tombe hanno restituito oggetti di ornamento personale e elementi accessori dell’abbigliamento (orecchini, collane, cinture, ed anche un anello matrimoniale in bronzo). Alcuni elementi lasciano ipotizzare che la popolazione, in questo periodo, avesse stretti contatti con l’area balcanica. L’insediamento, come attestano le fonti scritte, risulta abbandonato a partire dal XVI secolo. Cantieri scuola di Archeologia Medievale (Lecce) I cantieri scuola di Archeologia Medievale forniscono l’esperienza pratica sul campo e interessano ogni estate (principalmente a luglio) lo scavo di un sito medioevale scelto nell’ambito delle ricerche che si svolgono presso l’Insegnamento di Archeologia Medievale dell’Università degli Studi di Lecce. Insieme alla ricerca scientifica, l’obiettivo dei cantieri scuola è quello di fornire agli allievi la possibilità di imparare le metodologie di ricerca sul campo, comprese le tecniche di scavo e di ricognizione topografica, le campionature, la compilazione delle schede di unità stratigrafica, il disegno e il rilievo archeologico, l’utilizzo della stazione totale e i supporti informatici. Attività di trattamento, restauro e classificazione preliminare dei reperti è svolto il pomeriggio in laboratorio. Lezioni sono organizzate periodicamente, anche con l’ausilio di specialisti che partecipano ai cantieri scuola. Dal 1997 il cantiere scuola nel Salento si svolge presso l’insediamento di età bizantina e il villaggio medievale abbandonato di Apigliano, Martano (LE), mentre nel 2001 se ne è svolto uno anche a Chersonesos (Sevastopoli) in Ucraina, a cui hanno partecipato allievi della Kyiv Mohila Academy, National Shevchenko University. Inoltre è possibile per gli studenti della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università di Lecce prendere parte alle differenti che periodicamente si organizzano nell’ambito delle ricerche del nostro laboratorio (es.: Muro Leccese, Supersano etc.). Per maggiori informazioni sui singoli scavi e modalità di adesione consultare il sito web all’indirizzo: http://www.unile.it/archeologia 24 25 LABORATORI Cavallino (Lecce) L’insediamento messapico di Cavallino è racchiuso completamente all’interno di una grande opera di fortificazione. Le mura abbracciano un’area di circa 69 ettari di terreno ed hanno uno sviluppo di 3100 metri. Le strutture antiche sono costruite sul banco di calcarenite (la cosiddetta pietra leccese) in gran parte affiorante, nel quale è scavato il fossato, largo in media 3,50 metri e profondo metri 2,50, che costituisce allo stesso tempo l’area di cava per l’estrazione dei blocchi con cui è realizzata la fortificazione. Le mura di cinta hanno uno spessore variabile tra i 3,50 e i 4 metri, a seconda delle zone, con un paramento esterno a grandi blocchi appena sbozzati ed uno interno realizzato con pietre di minori dimensioni. All’interno il riempimento è costituito da gettate di terra, pietre e schegge di calcare. L’impianto della città arcaica, a cui appartiene la fortificazione, si sovrappone ad insediamenti di epoca precedente. Il primo, che dai dati oggi disponibili sembra essere in gran parte concentrato nell’area settentrionale della zona archeologica, è costituito da un villaggio di capanne dell’età del Bronzo, in parte tagliato dallo scavo del fossato di età arcaica. Sono state scavate varie capanne a pianta ovale con muretti perimetrali in pietre a secco e pali di legno di cui restano le tracce in negativo con il ritrovamento dei buchi per il loro alloggiamento nel banco roccioso. Dai materiali ceramici è possibile riferire l’abitato alla fase iniziale del Protoappenninico B, datata tra il XVI e il XV secolo a.C.. Dai rinvenimenti di strutture riferibili a questa fase anche in aree piuttosto distanti da questo nucleo centrale è possibile ipotizzare l’esistenza di nuclei sparsi di abitato piuttosto di un unico grande villaggio (fondo Aiera Vecchia e Casino). Per un lungo arco di tempo l’area viene abbandonata. Con l’VIII secolo a.C. si assiste ad una rioccupazione del sito. Soprattutto nella seconda metà del secolo si intensifica la costruzione di capanne a pianta ovale o absidata, sparse in quasi tutta l’area che verrà in seguito occupata dall’abitato di età arcaica. L’abitato prospera per tutto il VII secolo a.C. Con la costruzione della cinta fortificata alla metà del VI secolo a.C., l’abitato di Cavallino assume caratteri che sono stati definiti protourbani. L’area interna della città è solcata da una serie di assi stradali che sembrano convergere dalle varie porte aperte nella fortificazione, verso una grande area centrale all’insediamento, interpretata come grande piazza pubblica, che presenta un’accurata pavimentazione realizzata con battuto di calcare sbriciolato e frammenti di tegole pressati. Poco distante una grande depressione naturale del terreno (probabilmente una dolina) forma una specie di bacino naturale (la zona oggi chiamata Cupa), verso cui convergono molte delle canalizzazioni di drenaggio, in parte scavate nel banco roccioso e in parte costruite con blocchi di calcare. Particolare importanza sembra avere l’asse viario che taglia la città da Nord a Sud, partendo dalla porta di Nord Est. Lungo gli assi stradali si dispongono i quartieri di abitazione; a volte le case si affacciano sulle strade con una certa regolarità (fondo Pero, fondo Sentina), mentre in altri casi le strade sembrano dividere delle aree in cui gli edifici si dispongono attorno a degli spazi aperti, senza seguire alcun criterio di ortogonalità (fondo Casino). Sembra quasi, in questi casi, di trovarsi di fronte alla ricostruzione dell’abitato secondo le nuove tecniche costruttive (case di pietra in sostituzione delle capanne di frasche) ma con la riproposizione della medesima concettualità dell’uso dello spazio. Forse in questi quartieri continuavano a vivere gruppi familiari unitari, veri e propri clan, che disponevano le loro abitazioni in uno spazio comune, probabilmente gravitante intorno alla residenza del personaggio più importante del gruppo. La zona più settentrionale viene racchiusa da due altre cerchie murarie interne, realizzate con la medesima tecnica costruttiva della grande fortificazione esterna; sembrano essere contemporanee alla prima cinta. Il rinvenimento di alcuni frammenti di elementi architettonici decorati, in calcare locale, permette di ipotizzare la presenza, all’interno della città, di edifici di carattere pubblico o cultuale. Purtroppo il loro ritrovamento in giacitura secondaria, reimpiegati all’interno di strut- LABORATORI ture murarie, non permette una localizzazione dell’edificio in cui erano originariamente inseriti. L’abitato arcaico di Cavallino, al momento della sua massima espansione, viene improvvisamente colpito da una grave crisi che ne provoca un rapido abbandono, entro il primo trentennio del V secolo a.C.. Tutto fa pensare ad una distruzione violenta dell’insediamento: le mura di fortificazione sono distrutte e rovesciate all’interno del fossato, stesso luogo dove vengono gettati i cippi, dopo essere stati spezzati volontariamente; i muri delle abitazioni recano tracce di bruciato, le cisterne vengono riempite di pietre in modo da non poter più essere utilizzate. Da questo momento in poi nell’area sono attestate solo sporadiche frequentazioni (tra V e III secolo a.C.), rappresentate dalla presenza di sepolture scavate nei crolli delle abitazioni di età arcaica, che indicano come ormai la città fosse abbandonata e dovesse far parte del territorio dei centri vicini come Rudiae e Lupiae. Corigliano d’Otranto (Lecce) Corigliano d’Otranto, uno degli otto comuni del comprensorio noto come “Grecìa salentina”, si trova nell’entroterra settentrionale di Otranto, da cui dista circa poco più di 20 km. Sul lato Nord Ovest dell’attuale centro storico, ricco di testimonianze architettoniche d’età basso medievale e rinascimentale, posto su una zona rilevata rispetto al resto dell’abitato, si trova il castello dei principi De’ Monti. Dietro la facciata barocca, opera della seconda metà del Seicento, eseguita da maestranze locali, si snoda un’imponente struttura dall’impianto quadrangolare, munita di quattro torri angolari, circolari e scarpate, e circondata da un fossato. Si tratta di uno dei migliori e meglio conservati esempi di architettura militare dell’inizio del Cinquecento in Terra d’Otranto, fatto ricostruire, probabilmente sui resti di una struttura fortificata precedente, da Francesco De’Monti, barone di Corigliano e capitano dell’esercito aragonese che aveva combattuto contro i Turchi nel 1481 per liberare Otranto. Sottoposto a restauri nel corso del 2000, il castello di Corigliano è stato oggetto di una prima campagna di scavi volta a seguire le operazioni di svuotamento del fossato del castello, e da una seconda campagna in cui si è intervenuti in un vano del piano terra che si apre nell’attuale cortile. In questa zona, oltre a strutture relative a diverse attività artigianali succedutesi dal XVIII sec. fino al XX, è stato messo in luce parte di un impianto fortificato probabilmente attribuibile al XIII secolo. Infatti, è stato rintracciato un grosso muro, datato, in base ai materiali provenienti dalla sua fossa di fondazione, non oltre la metà del Duecento, quindi ad una fase anteriore a conosciuta fin’ora. Questo, assieme ad un altro setto murario perpendicolare, delimita un ambiente, di cui non si è potuto stabilire l’estensione completa, e che parrebbe affacciarsi su un fossato dal circuito diverso da quello cinquecentesco. In questo stesso fossato è costruita una torre quadrangolare inglobata e ben riconoscibile, in uno dei vani dell’attuale piano terra del castello, che rappresenta un’ulteriore testimonianza di un impianto anteriore al momento costruttivo di XVI secolo, resosi necessario dopo gli eventi di Otranto, in una temperie di rinnovamento delle strutture di difesa riscontrabile per numerosi centri salentini. Oltre a moltissimi reperti, soprattutto ceramici, d’età basso medievale, sono stati recuperati, in livelli relativi ad una fase di utilizzo agricolo dell’area anteriore alle strutture del Duecento, frammenti di anfore romane da Chio, oltre a numerose pareti di ceramica ad impasto dell’età del Bronzo, rinvenute nei riempimenti di buche per pali scavate nel banco di calcare naturale. Lo svuotamento del rinfianco della copertura a volta del vano in cui si è concentrato l’intervento di scavo, ha inoltre restituito un interessante gruppo di manufatti databile tra tardo XIV e XV secolo. Nello specifico si tratta di ceramiche, sia da mensa sia da dispensa, in buono stato di conservazione, la cui datazione omogenea, conferma non solo che si è di fronte ad un deposito ben stratificato, ma soprattutto testimonia l’esistenza di un piano superiore nella struttura del castello già in questa fase, anteriore alla data di fondazione del 1505, testimoniata una 26 Le Centoporte, Giurdignano (Lecce) Gli scavi condotti a Le Centoporte hanno chiarito alcune fasi relative alla vita della chiesa monumentale che sorge nelle campagne intorno ad Otranto. Venne costruita come chiesa basilicale a tre navate con abside poligonale e nartece, intorno alla prima metà del VI secolo, utilizzando materiale lapideo di reimpiego. Trova confronti con una serie di chiese tipiche dell’Impero d’Oriente, compresa quella di S. Giovanni di Studios, a Istanbul, databile alla metà del V secolo d.C. Una serie di indizi suggerisce che Le Centoporte fosse dedicato ai SS. Martiri Cosma e Damiano, particolarmente venerati da Giustiniano. L’edifico di prima fase, mai completato, è stato riutilizzato come nucleo di un complesso, probabilmente monastico, che si sviluppa dal VII secolo in poi. La navata centrale viene invasa da due edifici; uno probabilmente una cappella, inserita nella zona absidale, e l’altro forse un refettorio-dormitorio, decorato con affreschi dipinti. Quasi tutte le aperture all’esterno della basilica vengono tamponate, apparentemente per realizzare un piccolo monastero fortificato italo-greco. Una sepoltura rinvenuta in associazione a questa fase del complesso è di un maschio adulto di ca. 30-40 anni di età, che sembra aver sofferto di un melangioma o tumore al cervello L’utilizzo di questo complesso monastico sembra continuare sino almeno l’XI secolo, dopo di ché venne abbandonato per poi, successivamente, essere utilizzato come cava di materiali edili per il vicino paese di Giurdignano. Muro Leccese (Lecce) Nel Italia Settentrionale, come in altri stati europei, quali la Francia e l’Inghilterra, i borghi pianificati si diffusero poco dopo il Mille. Basta pensare a le bastides di Re Edoardo I (12741307), o i paesi quali Civitella Veneto, con una pianificazione regolare che risale al 1199. In Italia meridionale la fondazione della maggioranza dei paesi attuali risale al medioevo e molti, durante la loro storia hanno subito una trasformazione urbanistica, imponendo su di essi un’impianto regolare. Ma di questi, si sa ancora troppo poco. In Provincia di Lecce, questi ultimi anni hanno visto lo sventramento dei centri storici di molti paesi, in seguito alla metanizzazione o ai lavori di rinnovamento urbanistico, senza che si cogliesse l’occasione per effettuare delle indagini archeologiche mirate alla ricostruzione della loro dinamica insediativa. La tanta proclamata “archeologia urbana”, insomma, non ha sfiorato i centri minori, salvo pochi eccezioni. Fra questi, si può ora annoverare Muro Leccese dove, grazie ad una felice cooperazione fra il Comune di Muro, l’Università di Lecce e le Soprintendenze ai Beni Architettonici ed Ambientali e ai Beni Archeologici, si può ora delineare una storia insediativa che parte dalla creazione di uno dei grandi centri messapici in Terra d’Otranto nel V secolo a.C. sino alla costituzione della città di Muro Leccese nel 2000. Gli scavi nel centro storico di Muro, insieme alle indagini del suo territorio, hanno dimostrato come tra ‘400 e ‘500, si è verificato un notevole ridistribuzione del popolamento. Piccoli centri medievali a Brongo, a Miggianello, o presso la chiesa bizantina di S. Marina, sono stati abbandonati, mentre il sito dell’attuale centro storico è stato potenziato, con la realizzazione di un borgo pianificato con strade ortogonali, ed insulae rettangolari, intorno ad una piazza di mer- 27 LABORATORI epigrafe leggibile fino al secolo scorso. Tra i manufatti rappresentati ci sono ciotole invetriate probabilmente appartenenti ad un unico servizio da mensa, piuttosto raffinato, prodotto da vasai locali, un grande bacino di “lustro spagnolo”, che rappresenta un manufatto di pregio adatto ad una committenza di rango elevato. Altro reperto d’eccezione, anche per il suo stato di conservazione, è una brocca di metallo bronzo, con bocca trilobata ed ansa che termina con una protome animale. Gli scavi sono stati condotti in collaborazione con la Soprintendenza ai BB.AA.AA.AA.SS. della Regione Puglia, e con il patrocinio del Comune di Corigliano d’Otranto. LABORATORI cato, il tutto circondato da cinta muraria e fossato. Ciò testimonia una maggior razionalizzazione economica delle terre da parte delle famiglie feudatarie, preannunziando il rinascimento. La pianificazione della terra di Muro, tuttora intuibile nella forma del centro storico, data al XV secolo. All’interno del fossato e della cinta muraria, alta probabilmente circa 8 metri, si sviluppavano le strade ortogonali che dividevano i quartieri in insulae rettangolari. A loro volta, le insulae furono suddivise in unità abitative o placae per accogliere le famiglie contadine trasferitosi dai vicini casali abbandonati. Nel centro della terra ci sarà stata la chiesa ed una piazzetta che ospitava il mercato e i primi negozi fissi, in contraposizione alle forme di mercanzia itineranti tipiche del Medioevo. Il vantaggio di questa nuova forma di villaggio “chiuso”, voluta dal feudatario, era dato dal maggior controllo che poteva esercitare sulla forza lavoro, sulla produzione e sulla difendibilità dell’insediamento, rispetto ai precedenti villaggi “aperti”. In questo periodo Muro, come altri paesi salentini, si dota anche di un trappeto sotteraneo, testimonianza di un’incremento nell’olivicoltura. La sfida dei prossimi anni sarà quello di restituire alla popolazione, attraverso le metodologie proprie dell’archeologia, la storia e le caratteristiche delle origini della città di Muro Leccese. Supersano Sono ripresi alla fine di gennaio 2004 gli scavi archeologici in Località Scorpo, nei pressi della zona di espansione industriale del territorio di Supersano, dove si stanno portando alla luce i resti di un insediamento di età altomedievale. Una prima campagna di scavi era stata effettuata nella primavera del 1999, in seguito alla segnalazione della presenza di evidenze archeologiche sul fronte di una cava. In quell’occasione vennero individuate e scavate due strutture ‘a fossa’, tagliate nel banco naturale delle “sabbie di Cutrofiano”, datate da analisi al radiocarbonio al VII secolo. Le due fosse, con ogni probabilità, rappresentavano i fondi di due capanne con piani sopraelevati in legno, strutture abitative e di imagazzinamento piuttosto modeste, ma ben adattabili ad ambienti naturali umidi quali le paludi. In effetti, sia le fonti archeologiche, che le notizie storiche sono concordi nell’indicare nella presenza di una zona palustre ai margini di un area boschiva (il bosco di Belvedere) l’habitat storico di queste abitazioni. Un ambiente ‘marginale’, ma anche ricco di risorse vegetali ed animali, come dimostrano le varie ossa di cervo rinvenute nel corso dello scavo. Le ricerche tuttora in corso hanno messo in evidenza un terzo fondo di capanna, di dimensioni ridotte, al cui interno sono stati rinvenuti numerosi frammenti ceramici pertinenti a pentole ed anfore per contenere liquidi, ossa animali con tracce di macellazione e strati di carboni, dovuti probabilmente alla combustione di parte del legno che costituiva la struttura. Un’altra fossa, individuata ad ovest delle altre strutture, attende di essere indagata nella prossima campagna di scavo. Nella parte Nord dell’area è stato rinvenuto, invece, un muro a secco costruito in pietre calcaree, lungo oltre sette metri e largo circa un metro, accanto al quale vi era un pozzo in blocchi parzialmente squadrati, finora scavato fino ad una profondità di circa due metri e mezzo. E’ probabile che il muro doveva rappresentare parte di un recinto, forse con alzato in legno, che circoscriveva l’insediamento. Stupisce la presenza di queste capanne a Supersano. Tale tipo di strutture, per l’età medievale, è stato sempre messo in relazione con “culture” del nord Europa, dove le condizioni climatiche e la grande disponibilità di legname indirizzavano naturalmente verso l’uso di questi edifici. In Italia gli esempi più noti si riferiscono alle capanne longobarde rinvenute a Brescia e quelle scavate in Toscana, presso Poggibonsi (SI), dove, comunque, l’importazione di modelli costruttivi d’oltralpe appare possibile. Ma nel Salento medievale il significato di queste strutture è presumibilmente differente. Esse sembrano riflettere un tipo di abitato rurale, perfettamente integrato con l’ambiente circostante, finora sconosciuto in Italia meridionale. Allo 28 Vaste (Lecce) Nel centro messapico di Vaste la Cattedra di Archeologia e storia dell’arte greca conduce da anni scavi sistematici, diretti dal prof. Francesco D’Andria, su concessione ministeriale ed in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Puglia e l’Amministrazione Comunale di Poggiardo. In questi anni le ricerche hanno interessato l’insediamento racchiuso entro il circuito murario della fortificazione ellenistica, che ha un’estensione di 78 ettari, e le aree circostanti. Si è potuto delineare, ormai abbastanza chiaramente, il quadro dell’insediamento antico nelle sue diverse fasi cronologiche, dalla frequentazione della prima età del Ferro all’abitato messapico e dall’impianto romano alle fasi bizantine. In particolare, gli scavi più recenti, ancora in corso, stanno puntando da un lato alla definizione topografica di alcuni punti nodali dell’insediamento di età ellenistica, come la esatta ricostruzione dell’intera cerchia muraria (foto) con le porte e gli elementi della viabilità, dall’altro alla completa messa in luce di alcuni importanti contesti, come la necropoli messapica ed il complesso paleocristiano di Fondo Giuliano (foto); ciò anche in vista dell’imminente apertura del Parco Archeologico di Vaste. Gli studenti della Scuola di Specializzazione in Archeologia, oltre che partecipare al Cantiere-scuola di Cavallino, come previsto dal piano dell’attività didattica annuale, possono prendere parte anche alle campagne di scavo a Vaste, nel corso delle quali hanno l’opportunità di approfondire la conoscenza della tecnica dello scavo stratigrafico e del rilievo archeologico, anche con l’impiego personalizzato dei più avanzati strumenti topografici (foto). S. Vito dei Normanni (Brindisi) La ricerca archeologica presso la collina del Castello di Alceste a S. Vito dei Normanni è stata avviata in un quadro di collaborazione tra Soprintendenza Archeologica, Università di Lecce, Dip. Di Beni Culturali e Comune di S. Vito dei Normanni. Lo scavo in estensione e la prospezione sistematica dell’area hanno permesso di riferire alla seconda metà dell’VIII sec. a.C. la prima fase di frequentazione del sito. Sono state infatti identificate le tracce di un villaggio a capanne. Su questa situazione si sovrappone nel VI sec. a.C. un abitato con caratteri completamente differenti. Sono state riconosciute le strutture relative a varie abitazioni diverse per tecnica edilizia e per planimetria. Le case sono articolate in più ambienti e presentano complessi sistemi di copertura che fanno uso di tegole in terracotta. Nella zona ovest dell’abitato è stato identificato un grande edificio, esteso su un’area rettangolare di circa 600 mtq.; interpretato come una struttura di tipo “palaziale”,. L’insediamento di S. Vito venne abbandonato agli inizi del V sec. a.C. e mai più occupato. L’area archeologica offre pertanto la rara possibilità di studiare n estensione un abitato arcaico, relativo cioè al momento in cui cominciano a manifestarsi nuove forme di organizzazione insediativa. Arpi (Foggia) La cattedra di Topografia dell’Università di Lecce conduce scavi archeologici didattici nell’area 29 LABORATORI stesso modo, è un unicum per l’Italia meridionale il calice in vetro, rinvenuto in uno dei fondi di capanna, in stato frammentario, confrontabile ad un esemplare conservato al Museo di Aquileia, ad uno proveniente dal ‘palazzo’ dei Goti, a Monte Barro (CO), ed ancora ad un calice rinvenuto negli scavi dell’abbazia di S. Vincenzo al Volturno e ad un altro proveniente da Capodistria. Questi manufatti, per luogo di ritrovamento e fattura sono stati considerati prodotti di un certo pregio. Come sia giunto in questo villaggio, un oggetto di tale qualità, è una delle domande alle quali gli archeologi dovranno dare risposta con il prosieguo delle ricerche. Lo scavo è stato condotto in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, con finanziamenti da parte del Comune di Supersano. LABORATORI urbana dell’antica città di Arpi . Sorta quasi al centro del Tavoliere, in una zona abitata sin dal Neolitico, fu quasi sicuramente il centro politico, economico e religioso di tutte le comunità agrarie e pastorali della Daunia (che si estendeva nella parte settentrionale della Puglia). L’ importanza di Arpi fu notevole in relazione sia al fenomeno della transumanza sia perché dalla città antica era raggiungibile il mare attraverso i fiumi Candelaro e Celone, in antico navigabili. Durante l’età imperiale romana la città, però, era già in declino. Della città dauna si conservano alcuni tratti di mura, resti di edifici di età romana e, soprattutto, numerosissime tombe poste all’interno della cinta difensiva. Tutta l’area urbana da tempo è interessata, in modo vistoso, dal fenomeno degli scavatori clandestini e, a tal proposito, gli scavi archeologici da parte dell’Università di Lecce e della Soprintendenza Archeologica della Puglia sono diventati più frequenti al fine di una maggiore tutela dell’area. Essi vengono condotti durante la primavera. S. Pietro Barisano (Matera) Il progetto di interventi archeologici presso alcune chiese nei rioni Sassi di Matera è stato eseguito in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Basilicata e finanziato dal Comune di Matera. Lo scavo ha interessato le chiese di San Pietro Barisano, Madonna dell’Idris, San Giovanni in Monterrone, Santa Barbara e il cimitero di Santa Lucia alle Malve. Al di sotto del piano di calpestio della chiesa settecentesca è stata identificata parte di una chiesa rupestre medievale a tre absidi e annesse quattro tombe privilegiate. Nel corso del ‘500 la chiesa è interessata da un intervento di risistemazione architettonica che vede la costruzione di una seconda chiesa a tre navate sopra la chiesa medievale. Nel pavimento della nuova chiesa vengono scavate tombe multiple a forma di profonda fossa rettangolare con blocchi di pietra posti in orizzontale a metà altezza, sulle quali veniva posto il corpo del defunto (tombe a scolatoio). Sebbene siano state rinvenute per la maggior parte fuori contesto, un’interessante serie di ceramiche invetriate di età tardo medioevale e rinascimentale è da mettere in relazione con questa fase di frequentazione della chiesa e cimitero. S. Lucia alle Malve (Matera) Il cimitero, situato sul pianoro calcareo sovrastante il monastero, ha restituito in totale 120 tombe. Gli oggetti rinvenuti all’interno delle tombe si limitano a un paio di orecchini in bronzo (t.XVII) e a un pendente per orecchino in pasta vitrea di colore blu (t. XXVII). Il cimitero di Santa Lucia alle Malve si caratterizza per la presenza di buchi, generalmente di forma circolare, disposti intorno alle tombe ed alcuni tagliati dalle stesse. La datazione di essi resta complessa per la mancanza di elementi datanti, ma alcuni dati raccolti durante le fasi di scavo, ci aiutano a definire tre gruppi di buchi. Il primo gruppo comprende i buchi tagliati dalle tombe con all’interno materiale databile all’età del Bronzo, il che lascia ipotizzare una frequentazione del pianoro già in età protostorica ed una probabile pertinenza dei buchi ad una struttura. Il secondo gruppo comprende dei buchi posti ad ovest delle singole tombe e pertinenti, probabilmente, all’alloggiamento di segnacoli. Il ritrovamento, purtroppo fuori contesto, di un cippo in pietra calcarea con croce incisa potrebbe essere l’unico esempio conservato dei segnacoli che indicavano la presenza delle sepolture. Si può anche ipotizzare l’uso di segnacoli in legno, che non si sono conservati. Il terzo gruppo raccoglie la maggior parte dei buchi, di forma circolare ma anche allungata, situati intorno alle tombe. Non è ancora chiara la loro funzione. La loro forma a cono rovesciato lascia ipotizzare che servissero per l’alloggiamento di un palo ligneo. Si potrebbe trattare di pali di recinzione per una organizzazione spaziale interna al cimitero. La mancanza di elementi datanti per definire la cronologia assoluta dell’area cimi- 30 Pietravairano (Caserta): il santuario del Monte San Nicola Dal 2005 l’Università degli Studi di Lecce e la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta conducono, in regime di convenzione e sotto la responsabilità scientifica del Prof. G. Tagliamonte e del dott. F. Sirano, attività di ricerca e di scavo archeologico nell’area del Monte San Nicola, situata nei pressi dell’odierno paese di Pietravairano. Pietravairano si trova in provincia di Caserta, circa 42 km a nord del capoluogo. Popolato sin da epoche remote, il territorio di Pietravairano appartenne in età preromana alla più importante fra le tribù dei Sanniti, quella dei Pentri. Pienamente investito dalle vicende belliche delle guerre sannitiche, tale territorio passò poi, poco prima della metà del III sec. a.C., sotto il controllo di Roma. A est del centro storico di Pietravairano, a breve distanza da questo, si erge il Monte San Nicola (562 m s.l.m.), già noto archeologicamente per la presenza, sul versante occidentale, di resti di mura di fortificazione sannitiche, realizzate in opera poligonale. In tale area, grazie ad una segnalazione fatta nell’autunno del 2001 da un appassionato di volo (N. Lombardi), è stato possibile identificare un monumentale e scenografico impianto santuariale di inoltrata età tardo-repubblicana (II-I sec. a.C.). Questo è incentrato su un tempio e un teatro, posti su terrazze collocate a differenti livelli. All’individuazione del complesso ha fatto seguito, tra il febbraio e l’aprile del 2002, una prima parziale esplorazione dell’area, condotta dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta, ed essenzialmente finalizzata all’acquisizione di elementi informativi e documentari utili alla redazione di un progetto di scavo e valorizzazione del santuario, nonché ai primi indispensabili interventi di restauro delle murature antiche. Le indagini effettuate nel corso del 2005 e del 2006 sono state rivolte al completamento delle operazioni già avviate e, mediante la realizzazione di saggi di scavo all’interno e all’esterno della cavea del teatro, al chiarimento della sequenza stratigrafica, della struttura e dell’articolazione architettonica del complesso, della tecnica edilizia impiegata. Si è inoltre proceduto a un parziale scavo archeologico dei resti di una torre di avvistamento a pianta circolare, ubicata più a monte del santuario, e a questo verosimilmente connessa. Benché non siano le uniche strutture presenti nell’area, il tempio e il sottostante teatro, uniti in un rapporto che non è solo topografico e spaziale ma anche e soprattutto funzionale e simbolico, rappresentano il fulcro dell’intero complesso santuariale. Il tempio si pone nel punto più elevato dell’altura, al centro di una terrazza artificiale (di 24 m circa per lato), che ne ha regolarizzato il profilo e che appare delimitata su tutti i lati da un possente muro di sostruzione, in opera incerta di calcare locale, parzialmente crollato. L’edificio è di tipo “tuscanico”, a tre celle, con misure di 13,60 m in larghezza e 11,40 m in lunghezza. Nelle immediate vicinanze è una grossa cisterna, nella quale erano raccolte le acque piovane, convogliate dalla copertura del tempio stesso. Del teatro, posto una ventina di metri più in basso, rimangono bene riconoscibili tanto la cavea quanto l’edificio scenico. Per le sue caratteristiche strutturali, l’edificio può essere ascritto a quella categoria di teatri cosiddetti “greco-romani”, chiaramente ispirati all’architettura greca dell’Italia meridionale, dei quali abbiamo diversi e significativi esempi in Campania e nel Sannio. Grazie a un finanziamento europeo e alla sinergia tra Soprintendenza, Università e Comune, l’area archeologica del Monte San Nicola sarà a breve oggetto di ulteriori indagini e interventi. Obiettivi del progetto sono quelli di procedere allo scavo integrale dell’area; al restauro 31 LABORATORI teriale ci ha spinti ad effettuare una datazione mediante il C14. L’analisi, eseguita presso il Research Laboratory for Archaeology and the History of Art dell’Università di Oxford, fissa la cronologia del cimitero in età altomedievale, tra VII ed VIII secolo. Il rinvenimento di una moneta in bronzo del XII secolo, coniato a Provins, nella Contea di Champagne, in Francia, in una tomba sconvolta attesta che già in età medievale il cimitero è stato manomesso. LABORATORI (anche parzialmente ricostruttivo) delle strutture antiche; alla sistemazione e messa in sicurezza della zona; alla realizzazione di un parco archeologico-naturalistico; alla compiuta edizione scientifica del complesso. Veio (Roma) A partire dal febbraio 2002 la cattedra di Topografia antica dell’Università di Lecce insieme alla stessa cattedra della Sapienza di Roma, conduce scavi archeologici didattici nell’area urbana dell’antica città etrusca di Veio . Essa nacque a circa 19 km nord di Roma, su di un vasto ripiano tufaceo difeso da profondi fossi. Fu particolarmente fiorente nel VI sec. a.C. e fu per lungo tempo in lotta con Roma considerando che il territorio “veiente” raggiungeva la riva destra del Tevere. Solo nel 396 a.C. il conflitto si concluse con la distruzione di Veio da parte dei Romani. La città riprese a vivere solo nel I sec. a.C., quando divenne municipio romano. Di essa restano resti di fortificazioni, di abitazioni, cospicue tracce di edifici sacri e numerose tombe sulle colline che circondano la città. Durata e periodo degli scavi da parte di questa Università vengono decise annualmente, ma generalmente vengono condotti nel mese di settembre. Chersonesos, Sevastopol (Ucraina) Nel 2001 è stato avviato un progetto di scavo all’interno della città, sotto la direzione di Paul Arthur e di Larisa Sedikova della National Preserve of Tauric Chersonesos. Il lavoro è stato svolto grazie a finanziamenti del Packard Humanities Institute e l’Università del Texas, nel quadro di un progetto globale inteso a studiare la città e il suo territorio diretto dal Dr. Leonid Marchenko (Director, National Preserve of Tauric Chersonesos) e dal Prof. Joseph Carter (Director, Institute of Classical Archaeology, University of Texas). Gli scavi in corso nel 2002 sono finanziati anche grazie al Ministero degli Affari Esteri, dell’Università di Lecce, del Dumbarton Oaks Centre for Byzantine Studies e della Society of Antiquaries of London. La campagna di scavo ha messo in luce un’insula della città, che occupa un’area di 400mq, separata dalla castellum aquae e dalle mura urbiche da una strada di oltre 5 metri di larghezza. Della strada costruita, probabilmente, in età greca, è stata messa in luce la fase databile intorno al XIII secolo. Si tratta di un’ampia superficie di acciottolato disseminato con ossa di animali, principalmente di pecora. Non conosciamo ancora il perché di questo spargimento di rifiuti organici, sarà affascinante con lo scavo futuro poter ricostruire la vita della strada e delle sue numerose ricostruzioni e rattoppi nel corso del lungo utilizzo. A Nord la strada è fronteggiata da un grande complesso edilizio e da un cortile in cui è inserita una chiesa, forse databile al XI-XII secolo. In un’altra parte del cortile è stata rinvenuta una cantina con pavimento basolato. Immediatamente ad occidente della chiesa e del cortile è situato il complesso edilizio diviso in cinque ambienti. Il complesso appare essere stato distrutto intorno al XIII secolo. Uno degli ambienti in particolare, conteneva molte anfore e pithoi in frantumi, rinvenuti sotto il crollo del tetto in laterizi. Al di sotto della ceramica è stato trovato un signon o croce processionale bizantina in ferro, portata in processione dal clero durante i giorni festivi. La presenza di questo oggetto all’interno dell’edificio suggerisce che poteva essere stata la casa di un sacerdote. È troppo presto poter affermare se il complesso, come altre parti della città, fu distrutto durante un sacco dei Tartari nella seconda metà del XIII secolo. Ciò nonostante, ceramica più tarda rinvenuta in mezzo alle rovine indica che l’occupazione sembra continuare almeno fino all’arrivo dei Turchi Ottomani, alla fine del XV secolo. Hierapolis (Turchia) Le rovine dell´antica città di Hierapolis si trovano nella provincia di Denizli, in una località 32 33 LABORATORI denominata in turco Pamukkale “castello di cotone” per le bianche formazioni calcaree create dal fluire dell´acqua che sgorga dalle sorgenti calde. commerciale, fu esclusa dal perimetro urbano ed utilizzata come cava per recuperare il materiale da costruzione. Hierapolis diviene in questa fase un importante centro della Cristianità e lungo l´asse viario principale furono costruite la chiesa extraurbana (Terme-chiesa), la Cattedrale con il Battistero, la Basilica a pilastri e, sulla collina orientale, il Martyrion di S. Filippo. Alla fine del VI sec. d. C. un altro terremoto provocò il crollo della maggior parte degli edifici ierapolitani comprese le mura bizantine. Nelle più recenti campagne di scavo sono state indagate in modo sistematico anche le fasi medievali le quali attestano profonde trasformazioni dell´abitato in nuclei agricoli che fanno riferimento al castello costruito, con materiali di spoglio, su uno sperone del pianoro. MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007 Corsi di Laurea 34 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI, LIBRARI E MOBILI - ARTISTICI CLASSE 13 DELLE LAUREE IN SCIENZE DEI BENI CULTURALI Obiettivi formativi: Al termine degli studi i laureati del corso di laurea in Scienze dei Beni Archivistici, Librari e Mobili - Artistici) devono: – Possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze teoriche e competenze operative nel settore dei beni archivistici, librari e mobili-artistici, con particolare riguardo alla storia del patrimonio archivistico, librario ed artistico in Italia dal medioevo all’età contemporanea, alla storia e alla tipologia delle strutture museali, alle problematiche della conservazione e del restauro, della didattica e della comunicazione dei beni culturali. – Avere padronanza scritta e orale di una lingua straniera, oltre all’italiano. – Possedere adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione nel settore dei beni culturali. – Essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica nell’ambito specifico delle attività attinenti ai beni culturali. Il Corso di studio si propone di formare operatori nel campo dei beni archivistici, librari e storico-artistici, che potranno svolgere funzioni professionali di medio livello, coerenti con la tipologia delle competenze acquisite, presso Istituzioni pubbliche (ad es. Archivi, Biblioteche, Soprintendenze, Musei, Scuole) ed Enti locali ovvero aziende ed organizzazioni private operanti nel campo dei beni culturali. 35 MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007 MANIFESTO DEGLI STUDI a.a. 2006- 2007 MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007 CURRICULUM DI OPERATORE D’ARCHIVIO E DI BIBLIOTECA I ANNO S.S.D. ATTIVITÀ DI BASE CFU L-FIL-LET-10 M-STO/01 LETTERATURA ITALIANA STORIA MEDIEVALE ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA ARCHIVISTICA 9 9 ARCHIVISTICA SPECIALE ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI D’ARCHIVIO CIVILTÀ BIZANTINA 9 M-GGR/02 M-STO/08 M-STO/08 CHIM/02 L-FIL-LET/07 CFU scelti CFU acquisiti CFU scelti CFU acquisiti CFU scelti CFU acquisiti 6 12 TOTALE CFU 6 6 57 II ANNO S.S.D. ATTIVITÀ DI BASE CFU ICAR/15 M-STO/02 ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO STORIA MODERNA ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO DIPLOMATICA PALEOGRAFIA LATINA STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE LETTERATURA LATINA 3 9 IUS-09 M-STO/09 M-STO/09 L-ART/01 L-FIL-LET/04 6 12 12 9 9 60 TOTALE CFU III ANNO S.S.D. ATTIVITÀ DI BASE CFU M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI FISICA APPLICATA STORIA E TECNICA DEL RESTAURO ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE SCIENZE E TECNOLOGIE DEI MATERIALI POLIMERICI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO ABILITÀ INFORMATICHE LINGUA INGLESE ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9) 9 PROVA FINALE 9 63 FIS/07 L-ART-04 CHIM/05 TOTALE CFU TOTALE 6 6 6 6 6 6 9 180 TIROCINI Le domande di accesso al tirocinio vanno inoltrate dopo che lo studente ha acquisito 90 CFU. 36 I ANNO S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU L-FIL-LET-10 M-STO/01 LETTERATURA ITALIANA STORIA MEDIEVALE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE CIVILTÀ BIZANTINA CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE ABILITÀ INFORMATICHE ATTIVITÀ FORMATIVE LINGUA INGLESE 9 9 L-ART/01 IUS/09 L-FIL-LET/07 CHIM/02 o 05 TOTALE CFU CFU scelti CFU acquisiti CFU scelti CFU acquisiti CFU scelti CFU acquisiti 9 6 6 6 6 6 57 II ANNO S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU M-STO/02 9 L-ART/02 M-STO/O8 STORIA MODERNA ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE MODERNA STORIA DELL’URBANISTICA / STORIA DELL’ARCHITETTURA: FONDAMENTI ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE STORIA DELLA CRITICA D’ARTE STORIA SOCIALE DELL’ARTE o STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA ARCHIVISTICA L-FIL-LET/04 ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE LETTERATURA LATINA L-ART/02 ICAR/18 L-ART/02 L-ART/04 TOTALE CFU 9 6 9 6 9 6 9 63 III ANNO S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU M-STO/04 ICAR/15 STORIA CONTEMPORANEA ARTE DEI GIARDINI ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA FISICA APPLICATA GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9) STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA O ALTRE DISCIPLINE 9 3 PROVA FINALE 9 60 L-ART/03 FIS/07 M-GGR/02 CHIM/02 o 05 TOTALE CFU TOTALE 6 6 6 6 6 9 180 37 MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007 CURRICULUM DI OPERATORE CULTURALE MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007 CURRICULUM DI OPERATORE MUSEALE I ANNO S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU L-FIL-LET/10 M-STO/01 LETTERATURA ITALIANA STORIA MEDIEVALE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE CIVILTÀ BIZANTINA CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE ABILITÀ INFORMATICHE ATTIVITÀ FORMATIVE LINGUA INGLESE 9 9 L-ART/01 IUS/09 L-FIL-LET/07 CHIM/02 o 05 TOTALE CFU CFU scelti CFU acquisiti CFU scelti CFU acquisiti CFU scelti CFU acquisiti 9 6 6 6 6 6 57 II ANNO S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU M-STO/02 STORIA MODERNA ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE MODERNA STORIA DELL’ARTE MODERNA IN PUGLIA 9 STORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALE / STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE STORIA E TECNICA DEL RESTAURO ARCHIVISTICA MUSEOLOGIA ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE LETTERATURA LATINA 6 L-ART/02 L-ART/02 ICAR/18 L-ART/04 L-ART/04 M-STO/08 L-ART/04 L-FIL-LET/04 TOTALE CFU 9 6 6 6 6 6 9 63 III ANNO S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU M-STO/04 ICAR/15 STORIA CONTEMPORANEA ARTE DEI GIARDINI ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA FISICA APPLICATA CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE TIROCINI E ATTIVITA’ DI LABORATORIO ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9) STORIA DELL’ARTE DELL’ INDIA O STORIA DELL’URBANISTICA O ALTRE DISCIPLINE 9 3 PROVA FINALE 9 60 L-ART/03 M-GGR/02 FIS/07 CHIM-02/05 TOTALE CFU TOTALE 6 6 6 6 6 9 180 TIROCINI Le domande di accesso al tirocinio vanno inoltrate dopo che lo studente ha acquisito 90 CFU. 38 Obiettivi formativi: La laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia intende fornire competenze teoriche e metodologiche nel settore dell’archivistica e della biblioteconomia ed abilità avanzate nella gestione, nell’organizzazione, nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio archivistico e librario. In particolare, si intende assicurare una base formativa di alta specializzazione tecnica ai fini della formazione, gestione e conservazione di sistemi documentari pubblici e privati, oltre a garantire solide conoscenze storico-giuridiche e informatiche per il trattamento e la comunicazione delle informazioni descrittive e strumenti organizzativi idonei alla progettazione e gestione di sistemi informativi e alla direzione di istituti destinati alla conservazione del patrimonio archivistico e librario. I settori specifici (archivistico, librario), orientati anche dalle ricerche in corso a livello nazionale e internazionale nei campi più avanzati della disciplina, mirano alla formazione di figure professionali di alto profilo tecnico–scientifico, che siano in grado di progettare lo sviluppo, anche in ambiente digitale, di strumenti per la formazione e la gestione degli archivi correnti e di deposito e per la conservazione e valorizzazione del patrimonio archivistico storico; di organizzare e dirigere istituti archivistici di conservazione e di servizi per la gestione documentaria; di studiare il documento tradizionale e informatico ed i suoi elementi costitutivi. Sbocchi professionali: I laureati specialisti opereranno, con funzioni di elevata responsabilità, in ambiti quali: istituzione specifiche, come archivi, biblioteche, soprintendenze, musei, ecc.; direzione di organismi e unità di studio, di conservazione del patrimonio archivistico e librario presso enti ed istituzioni, pubbliche e private. 39 MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA CLASSE 5/S DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007 CURRICULUM I ANNO S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU L-FIL-LET-10 M-STO/01 STORIA ED ELABORAZIONE DIGITALE DEL MANOSCRITTO METODOLOGIA E FONTI DELLA RICERCA STORICA CONTEMPORANEA ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI ARCHIVISTICA ECCLESIASTICA ARCHIVISTICA SPECIALE INFORMATICA APPLICATA AGLI ARCHIVI 6 12 M-STO/08 M-STO/08 M-STO/08 TOTALE CFU CFU scelti CFU acquisiti CFU scelti CFU acquisiti 12 6 12 48 II ANNO S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI CFU M-STO/08 M-STO/09 M-STO/09 BIBLIOLOGIA DIPLOMATICA SPECIALE ESEGESI DELLE FONTI ARCHIVISTICHE MEDIEVALI ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9) 12 12 12 9 ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO PROVA FINALE TOTALE CFU 40 9 18 72 Obiettivi formativi e finalità: Il Corso di Laurea specialistica si propone di formare storici dell’arte in grado di operare con funzioni direttive di elevata responsabilità in ambiti quali: istituzioni specifiche pubbliche e private come Soprintendenze, Musei, ecc; organismi e unità di studio, di ricerca e di didattica, di conservazione e recupero del patrimonio artistico, documentario e monumentale presso enti e istituzioni pubbliche e private. I laureati nel corso di laurea specialistica dovranno: · possedere avanzate competenze sia di carattere storico che metodologico nei diversi settori e nelle diverse aree nei quali si articolano le arti figurative dal Medioevo all’età contemporanea con riferimento al settore della storia dell’arte medievale, moderna e contemporanea; · acquisire capacità professionali nel settore della gestione, conservazione, restauro, valorizzazione del patrimonio artistico, documentario e monumentale; · essere in grado di utilizzare in modo adeguato i principali strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza; · avere adeguate conoscenze relative alla legislazione nel settore dei beni culturali; · essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea oltre l’italiano, in particolare con riferimento agli specifici lessici disciplinari. 41 MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN STORIA DELL’ARTE CLASSE 95/S DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN STORIA DELL’ARTE MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007 CURRICULUM MEDIEVALE S.S.D. ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE PRIMO ANNO L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA M-STO/01 STORIA MEDIEVALE M-STO/01 ESEGESI DELLE FONTI STORICHE L-ART/04 2 discipline a scelta fra: MUSEOLOGIA / STORIA DELLA CRITICA D’ARTE / STORIA E TECNICA DEL RESTAURO ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTI L-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE L-ART/01 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE IUS/09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ATTIVITA’ AFFINI E INTEGRATIVE SPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE L-ART/07 STORIA DELLA MUSICA MEDIEVALE FIS/07 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI L-LIN/X LINGUA E TRADUZIONE (DIVERSA DALLA TRIENNALE) ATTIVITA’ FORMATIVE DI SEDE M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA SECONDO ANNO ATTIVITA’ CARATTERIZZANTI L-OR/16 STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA L-ART/01 2 discipline a scelta fra STORIA DELLA MINIATURA / STORIA DELL’ARTE BIZANTINA / STORIA DELL’ ARTE MED. IN PUGLIA L-ART/02 STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVE MATERIA A SCELTA DELLO STUDENTE L-ART/01 STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’ OREFICERIA / STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA O ALTRE DISCIPLINE PREFERIBILMENTE TRA QUELLE OPZIONALI ALTRE (art.10, comma 1,lettera f) PROVA FINALE CFU 4 6 5 6+6 3 6 3 6 3 3 6 9 Tot. 66 6 6+6 6 6 6 18 Tot. 54 42 PRIMO ANNO S.S.D. ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA M-STO/02 STORIA MODERNA L-ART/04 2 a scelta fra MUSEOLOGIA / STORIA DELLA CRITICA D’ARTE / STORIA E TECNICA DEL RESTAURO ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTI L-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE L-ART/02 STORIA DELL’ ARTE MODERNA IUS/09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ATTIVITA’ AFFINI E INTEGRATIVE SPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE L-ART/07 STORIA DELLA MUSICA MODERNA E CONTEMPORANEA FIS/07 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI L-LIN/X LINGUA E TRADUZIONE (DIVERSA DALLA TRIENNALE) ATTIVITA’ FORMATIVE DI SEDE M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA SECONDO ANNO ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA ATTIVITA’ CARATTERIZZANTI L-ART/02 STORIA DELL’ARTE MODERNA IN PUGLIA L-ART/02 1 a scelta fra ISTITUZIONI DI STORIA DELL ‘ARTE / STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA L-ART/03 STORIA DELL’ ARTE CONTEMPORANEA ICAR/18 STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVE MATERIA A SCELTA DELLO STUDENTE L-ART/02 STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’ OREFICERIA / STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA / STORIA DELL’ ARTE DELL’ INDIA O ALTRE DISCIPLINE PREFERIBILMENTE TRA LE OPZIONALI ALTRE (art.10, comma 1,lettera f) PROVA FINALE 43 CFU 4 6 6+6 3 6 3 6 3 3 6 9 Tot. 61 5 6 6 6 6 6 6 18 Tot. 59 MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007 CURRICULUM MODERNO-CONTEMPORANEO REGOLAMENTO DIDATTICO CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN ARCHEOLOGIA 2/S LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 1 Istituzione e durata 1. È istituito presso la Facoltà di Beni Culturali il Corso di Laurea specialistica denominato Laurea in Archeologia (I e II anno). 2. Il Corso di Laurea afferisce alla classe 2/S delle Lauree specialistiche in Archeologia, così come determinata dal D.M. 28 Novembre 2000. 3. Il Corso, di durata biennale, prevede l’acquisizione da parte dello studente di 120 CFU e una durata di due anni. Art. 2 Obiettivi formativi e finalità 1. Il Corso di Laurea specialistica si propone di formare archeologi in grado di operare con funzioni direttive di elevata responsabilità in ambiti quali: istituzioni specifiche pubbliche e private come Soprintendenze, Musei, ecc; organismi e unità di studio, di ricerca e di didattica, di conservazione e recupero del patrimonio archeologico, artistico, documentario e monumentale presso enti e istituzioni pubbliche e private, ovvero presso aziende e società private operanti nel campo dei beni culturali. 2. I laureati nel corso di Laurea specialistica dovranno: possedere avanzate competenze scientifiche, teoriche, metodologiche e operative relative al settore dell’archeologia, della storia antica e medievale, della storia dell’arte antica e medievale; · acquisire capacità professionali nel settore della conservazione, restauro, gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico, artistico, documentario e monumentale; · acquisire adeguate conoscenze tecnico-scientifiche, anche operative, sulle caratteristiche morfologiche-strutturali del bene archeologico e artistico, sulle caratteristiche e proprietà dei materiali che compongono tali beni, sulle possibili tecnologie di intervento per il restauro e la conservazione; · essere in grado di utilizzare in modo adeguato i principali strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza; · avere adeguate conoscenze relative alla legislazione nel settore dei beni culturali; · essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, in particolare con riferimento agli specifici lessici disciplinari. 3. Il 70 % dell’impegno orario complessivo richiesto agli studenti è riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale. Art. 3 Articolazione interna Nel rispetto delle norme vigenti e di quanto previsto nell’Ordinamento didattico, il presente Regolamento del Corso di Laurea specialistica prevede un’articolazione in 4 distinti curricula o percorsi formativi: a) pre-protostorico; b) classico; c) medievale; d) metodologico-tecnico. 44 Art. 5 Ammissione e titoli Sono ammessi a frequentare il Corso di Laurea specialistica in Archeologia i laureati, con titolo di I livello in Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente o equiparati, così come stabilito dal presente Regolamento. La verifica dell’adeguatezza della personale preparazione ai fini dell’ammissione al corso avverrà secondo le modalità fissate dal Regolamento didattico di Ateneo. Qualora tale verifica accerti eventuali debiti formativi, lo studente è tenuto a recuperare tali debiti secondo le indicazioni fornite dal Consiglio Didattico. Di norma non sono sottoposti a verifica i laureati di I livello del Corso di Laurea in Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente delle Facoltà di Beni Culturali. Per conseguire il titolo di laureato in Archeologia lo studente deve aver acquisito 300 crediti formativi universitari, rispettando quanto previsto nell’Ordinamento didattico del Corso di Laurea specialistica in Archeologia, gli eventuali vincoli previsti dal presente Regolamento e considerando i 180 crediti acquisiti per la Laurea di I livello. 45 REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 4 Quadro generale delle attività formative 1. Il Corso di Studio prevede le seguenti attività formative: Attività formative di base nei seguenti ambiti disciplinari: · Storia antica · Lingue e letterature antiche e medievali Attività formative caratterizzanti nei seguenti ambiti disciplinari: · Metodologia e tecnica della ricerca archeologica · Archeologia e antichità del Mediterraneo · Formazione tecnica e scientifica · Legislazione e gestione dei beni culturali Attività formative affini o integrative nei seguenti ambiti disciplinari: · Italianistica · Discipline dell’ambiente · Discipline storiche · Storia dell’arte Attività formative a scelta dello studente. Altre attività formative: ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche, scavi archeologici, laboratori, tirocini, stages,ecc. Le attività formative di base concorrono all’acquisizione dei crediti con un numero di 51 crediti, quelle caratterizzanti con un numero di 135 crediti, quelle affini e integrative con 30 crediti, quelle a scelta dello studente con 15 crediti e le altre (art. 10, comma 1, lettera f), con 30 crediti. Alla prova finale sono riservati 39 crediti. Le attività formative del Corso di Laurea in Archeologia prevedono, in relazione agli obiettivi specifici, l’effettuazione di tirocini formativi presso istituzioni, strutture della pubblica amministrazione o private specificamente deputate alla conservazione, alla gestione e alla valorizzazione del patrimonio archeologico. L’apprendimento avanzato della lingua straniera potrà avvenire attraverso le strutture a tale compito deputate dell’Università degli studi di Lecce (CLA). 2. Tutte le attività previste dal Corso di Laurea specialistica in Archeologia sono determinate dal Consiglio Didattico in Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente, fatte salve quelle a scelta dello studente. REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 6 Riconoscimento dei crediti formativi universitari (CFU) Il riconoscimento dei crediti è stabilito dal Consiglio Didattico, che non può comunque violare il rispetto dei crediti riservati alle attività formative riconosciute indispensabili dall’Ordinamento didattico del Corso di Laurea specialistica in Archeologia e deve rispettare la puntuale verifica delle possibilità di raggiungere gli obiettivi qualificanti del Corso di Laurea. Il riconoscimento dei crediti avviene su esplicita istanza dello studente. Art. 7 Modalità della didattica 1. Le attività formative prevedono, normalmente, corsi di insegnamento di differenti tipologie e differente durata. Il presente Regolamento Didattico determina il numero di crediti da assegnare ad ogni corso e ad ogni attività formativa previsti dal Corso di Laurea specialistica in Archeologia. 2. La frequenza delle lezioni, delle attività di tirocinio, di laboratorio e di stage è obbligatoria. Il Consiglio Didattico propone, anno per anno, forme di speciale assistenza per gli studenti lavoratori che possono essere esonerati dalla frequenza delle lezioni. 3. Il Consiglio Didattico può promuovere attività di recupero per gli studenti in debito formativo con riferimento alla laurea posseduta; tali attività non consentono il conseguimento di crediti. 4. Il presente Regolamento disciplina le attività di tutorato, intese come insieme di servizi finalizzati ad orientare e assistere gli studenti per tutto il corso degli studi e a renderli partecipi del percorso formativo. Ogni studente, che ne faccia esplicita richiesta, ha diritto ad un tutore che lo aiuti a organizzare le sue attività formative. Art. 8 Valutazione e prova finale 1. La valutazione delle attività formative avviene sulla base delle prove scritte e/o orali, la cui tipologia è stabilita dal docente responsabile della singola attività. La valutazione è espressa in trentesimi, con eventuale lode. I crediti relativi ad ogni attività formativa si intendono acquisiti se la valutazione non è inferiore a 18 trentesimi. 2. La prova finale consiste nella discussione, presso una Commissione formata a norma del Regolamento didattico di Facoltà, di un elaborato di assoluta originalità che serva a comprovare il possesso delle competenze scientifiche e metodologiche previste dagli obiettivi formativi assegnati al Corso di Laurea. Nel caso di elaborati di gruppo, deve potersi rilevare con chiarezza e puntualità, l’apporto di ciascuno, tanto nella preparazione dell’elaborato quanto nella discussione conclusiva. L’elaborato proposto per la prova finale si riferisce sempre ad un’esperienza di ricerca durante la quale lo studente riceve assistenza da un professore che relazionerà in sede d’esame e che è chiamato ad esprimere un giudizio sulla prova. Il voto di Laurea è espresso in centodecimi, con eventuale lode, e tiene conto dell’esito della prova finale, del percorso complessivo dello studente, della preparazione e della maturità scientifica raggiunta. Art. 9 Prosecuzione degli studi Il titolo finale conseguito a conclusione del Corso di Laurea specialistica in Archeologia costituisce titolo di ammissione ai Dottorati di Ricerca, Masters e Corsi di Specializzazione post-laurea. 46 Allegati In allegato al presente Regolamento è acclusa la Tabella delle Attività Formative Indispensabili (Classe 2S – Allegato A), relative al I e II anno di corso, e articolata sulla base dei 4 distinti curricula. 47 REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 10 Rinvii Per tutto quanto non previsto dal presente Regolamento didattico si rinvia alle norme contenute nei Regolamenti didattici d’Ateneo e di Facoltà. REGOLAMENTO DIDATTICO Allegato A: Tabella delle Attività Formative Indispensabili, I-II anno di corso (120 CFU). I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa, indicati dallo studente nel proprio piano di studi e approvati dal Consiglio Didattico, sono acquisiti con il superamento dell’esame o di altra forma di verifica del profitto stabilita dal presente Regolamento. LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM PRE-PROTOSTORICO I ANNO (60 CFU) Attività Formative Ambito Disciplinare Settori Scientifico-Disciplinari Insegnamenti/ Discipline L-ANT/02 - Storia greca Storia antica Di base Lingue e letterature antiche e medievali Metodologia e tecnica della ricerca archeologica L-ANT/03 - Storia romana L-OR/02 - Egittologia e civiltà copta L-FIL-LET/01 - Civiltà egee L-FIL-LET/02 – Lingua e letteratura greca L-FIL-LET/04 - Lingua e letteratura latina L-ANT/10 - Metodologia della ricerca archeologica L-ANT/01 - Preistoria e Protostoria Caratterizzanti Archeologia e antichità del Mediterraneo Formazione tecnica e scientifica Legislazione e gestione dei Beni Culturali Italianistica Affini o integrative L-OR/05 - Archeologia e Storia dell’arte del Vicino Oriente Antico L-ANT/07 - Archeologia classica L-ANT/04 - Numismatica L-ANT/06 – Etruscologia BIO/08 – Antropologia CHIM/02 – Chimica fisica CHIM/12 - Chimica dell’ambiente e dei beni culturali FIS/07 – Fisica applicata IUS/09 – Istituzioni di Diritto Pubblico CFU per materia Storia greca Epigrafia greca Geografia storica del mondo antico Storia romana Egittologia Archeologia e antichità egee Teatro e drammaturgia greca 6 6 6 6 6 6 6 Teatro e drammaturgia latina 3 - Metodologia e tecnica della ricerca archeologica - Archeozoologia - Archeobotanica - Archeologia del paesaggio - Paletnologia - Protostoria europea - Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente Antico 6 - Archeologia e storia dell’arte greca - Numismatica greca e romana - Etruscologia e antichità italiche - Antropologia - Degrado e conservazione dei materiali - Chimica per i beni culturali - Chimica dei beni culturali e dell’ambiente - Archeometria - Legislazione dei beni culturali 6 6 6 3 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 L-FIL-LET/10 - Letteratura italiana - Letteratura italiana 3 Discipline dell’ambiente M-GGR/01 – Geografia - Geografia 3 Discipline storiche M-STO/01 - Storia medievale - Storia medievale 6 L-ART/01 - Storia dell’arte Medievale L-ART/03 - Storia dell’arte contemporanea L-ART/04 - Museologia e critica artistica e del restauro - Storia dell’arte medievale 6 - Archeologia industriale 6 - Museologia 6 Storia dell’Arte Altre attività formative 6 48 CFU scelti CFU acquisiti Attività Formative Ambito Disciplinare Caratterizzanti Metodologia e tecnica della ricerca archeologica Settori Scientifico –Disciplinari L-ANT/9 -Topografia antica L-ANT/10 - Metologia della ricerca archeologica L-ANT/01-Preistoria e Protostoria Archeologia e antichità del Mediterraneo Formazione tecnica e Scientifica Affini o integrative CFU per materia GEO/11 – Geofisica applicata - Geofisica archeologica 3 M-STO/01 – Storia medievale - Antichità e istituzioni medievali - Esegesi delle fonti storiche e medievali - Paleografia latina - Diplomatica - Storia dell’arte bizantina 6 6 - Storia e tecnica del restauro 6 M-STO/09 – Paleografia L-ART/01 – Storia dell’arte Medievale L-ART/04 - Museologia e critica artistica e del restauro A scelta dello studente Prova finale CFU acquisiti 6 6 6 3 3 3 L-ANT/07 - Archeologica classica ICAR /19 – Restauro CFU Scelti 6 6 6 - Preistoria del Vicino e Medio Oriente - Preistoria egea - Civiltà antiche dell’Italia meridionale - Epigrafia italica - Storia dell’archeologia - Archeologia della Magna Grecia - Tecnica del restauro architettonico - Restauro archeologico L-ANT/06 - Etruscologia e antichità italiche Discipline storiche Storia dell’arte Insegnamenti/ Discipline - Aerotopografia archeologica - Rilievo e analisi tecnica dei monumenti - Rilevamento archeologico - Archeologica classica: subacquea - Informatica applicata ai Beni Archeologici 6 6 6 3 6 6 6 3 27 Totale CFU da acquisire nell’arco del quinquennio di studi (Laurea triennale + Laurea specialistica) nei diversi settori di Attività formative: Attività formative di base = 51 CFU: - Storia Antica = 36 CFU - Lingue e Letterature antiche e medievali = 15 CFU Attività formative caratterizzanti = 135 CFU - Metodologia e tecnica della ricerca archeologica = 30 CFU - Archeologia e antichità del Mediterraneo = 54 CFU - Formazione tecnica e scientifica = 42 CFU - Legislazione e gestione dei beni culturali = 9 CFU Attività affini o integrative = 30 CFU - Italianistica = 3 CFU - Discipline dell’ambiente = 3 CFU - Discipline storiche = 12 CFU - Storia dell’arte = 12 CFU Altre = 30 CFU A scelta = 15 CFU Prova Finale = 39 CFU NB: L’insegnamento di Degrado e conservazione dei materiali è obbligatorio 49 REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM PRE-PROTOSTORICO II ANNO (60 CFU) REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM CLASSICO I ANNO (60 CFU) Attività Formative Ambito Disciplinare Settori Scientifico-Disciplinari Insegnamenti/ Discipline Di base L-ANT/02 - Storia greca - Storia antica L-ANT/03 - Storia romana Lingue e letterature antiche e medievali L-OR/02 - Egittologia e civiltà copta L-FIL-LET/01 - Civiltà egee - Archeologia e antichità egee L-FIL-LET/02 – Lingua e letteratura - Teatro e drammaturgia greca greca L-FIL-LET/04 - Lingua e - Teatro e drammaturgia latina letteratura latina L-ANT/09 - Topografia antica Metodologia e tecnica della ricerca archeologica Caratterizzanti Archeologia e antichità del Mediterraneo L-ANT/10 - Metodologia della ricerca archeologica L-OR/05 - Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico L-ANT/07 - Archeologia classica L-ANT/04 - Numismatica L-ANT/06 - Etruscologia L-ANT/08 - Archeologia cristiana e medievale BIO/08 - Antropologia CHIM/02 – Chimica fisica Formazione tecnica e scientifica CHIM/12 – Chimica dell’ambiente e dei beni culturali FIS/07 – Fisica applicata Affini o integrative Storia greca Epigrafia greca Geografia storica del mondo antico Storia romana Epigrafia latina Egittologia CFU per materia 6 6 6 6 3 6 6 6 3 - Topografia antica - Urbanistica del mondo classico - Metodologia e tecnica della ricerca archeologica - Archeozoologia - Archeobotanica - Archeologia del paesaggio - Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente Antico - Archeologia e storia dell’arte greca - Archeologia e storia dell’arte romana - Numismatica greca e romana - Etruscologia e antichità italiche - Archeologia medievale 6 6 6 - Antropologia - Degrado e conservazione dei materiali - Chimica per i beni culturali - Chimica dei beni culturali e dell’ambiente - Archeometria 3 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 Legislazione e gestione dei Beni Culturali Italianistica IUS/09 – Istituzioni di Diritto Pubblico - Legislazione dei beni culturali 6 L-FIL-LET/10 - Letteratura italiana - Letteratura italiana 3 Discipline dell’ambiente Discipline storiche M-GGR/01 – Geografia - Geografia 3 M-STO/01 - Storia medievale - Storia medievale 6 L-ART/01 - Storia dell’arte Medievale L-ART/03 - Storia dell’arte contemporanea L-ART/04 - Museologia e critica artistica e del restauro - Storia dell’arte medievale 6 - Archeologia industriale 6 - Museologia 6 Storia dell’Arte Altre attività formative 6 50 CFU scelti CFU acquisiti II ANNO (60 CFU) Attività Formative Ambito Disciplinare Metodologia e tecnica della ricerca archeologica Caratterizzanti Archeologia e antichità del Mediterraneo Formazione tecnica e Scientifica Affini o integrative Settori Scientifico –Disciplinari Insegnamenti/Discipline CFU per materia - Aerotopografia archeologica - Rilievo e analisi tecnica dei monumenti - Rilevamento archeologico - Archeologica classica: subacquea - Informatica applicata ai Beni Archeologici -Civiltà antiche dell’Italia meridionale - Epigrafia italica -Storia dell’archeologia -Archeologia della Magna Grecia -Numismatica medievale -Topografia medievale 6 6 6 -Tecnica del restauro architettonico -Restauro archeologico 6 3 GEO/11 – Geofisica applicata - Geofisica archeologica 3 M-STO/01- Storia medievale -Antichità ed istituzioni medievali -Esegesi delle fonti storiche medievali -Paleografia latina -Diplomatica -Storia dell’arte bizantina 6 6 -Storia e tecnica del restauro 6 L-ANT/9 – Topografia antica L-ANT/10 - Metodologia della ricerca archeologica L-ANT/06 - Etruscologia e antichità italiche L-ANT/07 - Archeologica classica L-ANT/04 - Numismatica L-ANT/08 - Archeologia cristiana e medievale ICAR /19 - Restauro Discipline Storiche M-STO/09 - Paleografia Storia dell’arte L-ART/01- Storia dell’arte medievale L-ART/04 -Museologia e critica artistica e del restauro A scelta dello studente Prova finale CFU Scelti CFU acquisiti 6 6 3 3 6 6 6 3 6 6 6 3 27 Totale CFU da acquisire nell’arco del quinquennio di studi (Laurea triennale + Laurea specialistica) nei diversi settori di Attività formative: Attività formative di base = 51 CFU: - Storia Antica = 36 CFU - Lingue e Letterature antiche e medievali = 15 CFU Attività formative caratterizzanti = 135 CFU - Metodologia e tecnica della ricerca archeologica = 30 CFU - Archeologia e antichità del Mediterraneo = 66 CFU - Formazione tecnica e scientifica = 30 CFU - Legislazione e gestione dei beni culturali = 9 CFU Attività affini o integrative = 30 CFU - Italianistica = 3 CFU - Discipline dell’ambiente = 3 CFU - Discipline storiche = 12 CFU - Storia dell’arte = 12 CFU Altre = 30 CFU A scelta = 15 CFU Prova Finale = 39 CFU NB: L’insegnamento di Degrado e conservazione dei materiali è obbligatorio 51 REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM CLASSICO REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM MEDIEVALE I ANNO (60 CFU) Attività Formative Ambito Disciplinare Settori Scientifico-Disciplinari Insegnamenti/ Discipline Di base L-ANT/02 - Storia greca - Storia antica Lingue e letterature antiche e medievali Metodologia e tecnica della ricerca archeologica Caratterizzanti Archeologia e antichità del Mediterraneo L-ANT/03 - Storia romana L-OR/02 - Egittologia e civiltà copta L-FIL-LET/01 - Civiltà egee L-FIL-LET/02 – Lingua e letteratura greca L-FIL-LET/04 - Lingua e letteratura latina 6 6 6 6 6 - Archeologia e antichità egee - Teatro e drammaturgia greca 6 6 - Teatro e drammaturgia latina 3 L-ANT/09 - Topografia antica - Topografia antica 6 L-ANT/10 - Metodologia della ricerca archeologica - Metodologia e tecnica della ricerca archeologica - Archeozoologia - Archeobotanica - Archeologia del paesaggio - Archeologia e storia dell’arte greca - Archeologia e storia dell’arte romana - Numismatica greca e romana - Archeologia medievale 6 - Antropologia - Degrado e conservazione dei materiali - Chimica per i beni culturali - Chimica dei beni culturali e dell’ambiente - Archeometria 3 6 L-ANT/07 - Archeologia classica L-ANT/04 - Numismatica L-ANT/08 - Archeologia cristiana e medievale BIO/08 - Antropologia CHIM/02- Chimica fisica Affini o integrative Storia greca Epigrafia greca Geografia storica del mondo antico Storia romana Egittologia CFU per materia 6 6 6 6 6 6 6 Formazione tecnica e scientifica CHIM/12 - Chimica dell’ambiente e dei beni culturali FIS/07 – Fisica applicata Legislazione e gestione dei Beni Culturali Italianistica IUS/09 – Istituzioni di Diritto Pubblico - Legislazione dei beni culturali 6 L-FIL-LET/10 - Letteratura italiana M-GGR/01 - Geografia - Letteratura italiana 3 - Geografia 3 M-STO/01 - Storia medievale - Storia medievale 6 L-ART/01 - Storia dell’arte medievale L-ART/03 - Storia dell’arte contemporanea L-ART/04 - Museologia e critica artistica e del restauro - Storia dell’arte medievale 6 - Archeologia industriale 6 - Museologia 6 Discipline dell’ambiente Discipline storiche Storia dell’Arte Altre attività formative 6 6 6 6 52 CFU scelti CFU acquisiti II ANNO (60 CFU) Attività Formative Ambito Disciplinare Caratterizzanti Metodologia e tecnica della ricerca archeologica Settori Scientifico –Disciplinari L-ANT/9 -Topografia antica Archeologia e antichità del Mediterraneo Formazione tecnica e Scientifica Affini o integrative Discipline Storiche Storia dell’arte Insegnamenti/Discipline CFU per materia - Aerotopografia archeologica - Rilievo e analisi tecnica dei monumenti - Rilevamento archeologico - Archeologica classica: subacquea - Informatica applicata ai Beni Archeologici - Archeologia dell’età moderna 6 6 6 L-ANT/07 - Archeologica classica L-ANT/04 - Numismatica L-ANT/08 - Archeologia cristiana e medievale ICAR /19 - Restauro - Storia dell’archeologia 6 - Numismatica medievale - Topografia medievale 6 3 - Tecnica del restauro architettonico - Restauro archeologico 6 3 GEO/11 – Geofisica applicata - Geofisica archeologica 3 M-STO/01 - Storia medievale - Antichità ed istituzioni medievali - Esegesi delle fonti storiche medievali - Paleografia latina - Diplomatica - Storia dell’arte bizantina 6 6 - Storia e tecnica del restauro 6 L-ANT/10 - Metodologia della ricerca archeologica M-STO/09 - Paleografia L-ART/01 - Storia dell’Arte medievale L-ART/04 - Museologia e critica artistica e del restauro A scelta dello studente Prova finale CFU Scelti CFU acquisiti 6 6 6 6 6 6 3 27 Totale CFU da acquisire nell’arco del quinquennio di studi (Laurea triennale + Laurea specialistica) nei diversi settori di Attività formative: Attività formative di base = 51 CFU: - Storia Antica = 36 CFU - Lingue e Letterature antiche e medievali = 15 CFU Attività formative caratterizzanti = 135 CFU - Metodologia e tecnica della ricerca archeologica = 30 CFU - Archeologia e antichità del Mediterraneo = 57 CFU - Formazione tecnica e scientifica = 39 CFU - Legislazione e gestione dei beni culturali = 9 CFU Attività affini o integrative = 30 CFU - Italianistica = 3 CFU - Discipline dell’ambiente = 3 CFU - Discipline storiche = 12 CFU - Storia dell’arte = 12 CFU Altre = 30 CFU A scelta = 15 CFU Prova Finale = 39 CFU NB: L’insegnamento di Degrado e conservazione dei materiali è obbligatorio 53 REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM MEDIEVALE REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM METODOLOGICO-TECNICO I ANNO (60 CFU) Attività Formative Ambito Disciplinare Settori Scientifico-Disciplinari Insegnamenti/ Discipline Di base L-ANT/02 - Storia greca - Storia antica L-ANT/03 - Storia romana Lingue e letterature antiche e medievali L-OR/02 - Egittologia e civiltà copta L-FIL-LET/01 - Civiltà egee L-FIL-LET/02 -Lingua e letteratura greca L-FIL-LET/04 - Lingua e letteratura latina Caratterizzanti Archeologia e antichità del Mediterraneo Legislazione e gestione dei Beni Culturali Italianistica Affini o integrative Discipline dell’ambiente 6 6 6 6 3 6 6 6 - Teatro e drammaturgia latina 3 - Topografia antica - Urbanistica del mondo classico - Metodologia e tecnica della ricerca archeologica - Archeozoologia - Archeobotanica - Archeologia del paesaggio - Paletnologia - Protostoria europea - Archeologia e storia dell’arte greca - Archeologia e storia dell’arte romana - Archeologia medievale 6 6 6 3 6 CHIM/12 – Chimica dell’ambiente e dei beni culturali - Antropologia - Degrado e conservazione dei materiali - Chimica per i beni culturali - Chimica dei beni culturali e dell’ambiente FIS/07 – Fisica applicata - Archeometria 6 IUS/09 – Istituzioni di Diritto Pubblico - Legislazione dei beni culturali 6 L-FIL-LET/10-Letteratura italiana M-GGR/01 - Geografia - Letteratura italiana 3 - Geografia 3 - Storia medievale - Storia dell’arte medievale 6 6 - Archeologia industriale 6 - Museologia 6 L-ANT/10 - Metodologia della ricerca archeologica L-ANT/01-Preistoria e Protostoria L-ANT/07-Archeologia classica L-ANT/08 - Archeologia cristiana e medievale BIO/08 - Antropologia CHIM/02 – Chimica fisica Formazione tecnica e scientifica CFU per materia - Archeologia e antichità egee - Teatro e drammaturgia greca L-ANT/09 - Topografia antica Metodologia e tecnica della ricerca archeologica Storia greca Epigrafia greca Geografia storica del mondo antico Storia romana Epigrafia latina Egittologia Discipline storiche M-STO/01 - Storia medievale L-ART/01- Storia dell’arte medievale Storia dell’Arte L-ART/03 - Storia dell’arte contemporanea L-ART/04 - Museologia e critica artistica e del restauro Altre attività formative 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 54 CFU scelti CFU acquisiti II ANNO (60 CFU) Attività Formative Ambito Disciplinare Caratterizzanti Metodologia e tecnica della ricerca archeologica Settori Scientifico – Disciplinari L-ANT/9 -Topografia antica L-ANT/10 - Metodologia della ricerca archeologica L-ANT/01 - Preistoria e Protostoria Archeologia e L-ANT/06 - Etruscologia e antichità del antichità italiche Mediterraneo L-ANT/07 - Archeologica classica L-ANT/08 - Archeologia cristiana e medievale Formazione tecnica ICAR /19 – Restauro e Scientifica GEO/11 – Geofisica applicata Discipline Storiche Affini o integrative M-STO/01- Storia medievale M-STO/09 - Paleografia Storia dell’arte L-ART/01- Storia dell’Arte medievale L-ART/04 - Museologia e critica artistica e del restauro Insegnamenti/Discipline CFU per materia - Aerotopografia archeologica - Rilievo e analisi tecnica dei monumenti - Rilevamento archeologico - Archeologica classica: subacquea - Informatica applicata ai Beni Archeologici - Archeologia dell’età moderna 6 6 6 - Preistoria del Vicino e Medio Oriente - Preistoria egea - Civiltà antiche dell’Italia meridionale - Storia dell’archeologia 6 3 3 - Topografia medievale 3 - Tecnica del restauro architettonico - Restauro archeologico - Geofisica archeologica - Antichità e istituzioni medievali - Esegesi delle fonti storiche medievali - Paleografia latina - Diplomatica - Storia dell’arte bizantina 6 3 3 6 6 - Storia e tecnica del restauro 6 A scelta dello studente Prova finale CFU Scelti CFU acquisiti 6 6 6 6 6 6 6 3 27 Totale CFU da acquisire nell’arco del quinquennio di studi (Laurea triennale + Laurea specialistica) nei diversi settori di Attività formative: Attività formative di base = 51 CFU: - Storia Antica = 36 CFU - Lingue e Letterature antiche e medievali = 15 CFU Attività formative caratterizzanti = 135 CFU - Metodologia e tecnica della ricerca archeologica = 30 CFU - Archeologia e antichità del Mediterraneo = 45 CFU - Formazione tecnica e scientifica =51 CFU - Legislazione e gestione dei beni culturali = 9 CFU Attività affini o integrative = 30 CFU - Italianistica = 3 CFU - Discipline dell’ambiente = 3 CFU - Discipline storiche = 12 CFU - Storia dell’arte = 12 CFU Altre = 30 CFU A scelta = 15 CFU Prova Finale = 39 CFU NB: L’insegnamento di Degrado e conservazione dei materiali è obbligatorio 55 REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM METODOLOGICO-TECNICO REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E DELL’AMBIENTE (CLASSE XIII) REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 1 Denominazione e obiettivi formativi 1. Il Corso di Laurea denominato Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente afferisce alla classe XIII delle Lauree triennali. Esso intende fornire una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze e di competenze nel campo dei beni culturali dalla Preistoria al Medioevo, in una prospettiva contestuale dell’ambiente e del territorio; idonee conoscenze tecnico-scientifiche sulle caratteristiche morfologico-strutturali dei beni culturali, sulle caratteristiche e proprietà dei materiali che li compongono, sulle possibili tecnologie di diagnostica e d’intervento; adeguate competenze nel campo della didattica e della comunicazione dei beni culturali, nonché nell’uso degli strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica nell’ambito specifico delle attività attinenti i beni culturali; competenze relativamente alla legislazione, alla gestione e valorizzazione nel settore; padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre all’italiano. 2. Il Corso di Laurea si propone di formare operatori nel campo dei beni storico-archeologici e ambientali che potranno svolgere funzioni professionali di medio livello, coerenti con la tipologia delle competenze acquisite, presso Istituzioni pubbliche (ad es. Soprintendenze, Musei, Scuole) ed Enti locali ovvero aziende, società e organizzazioni operanti nel campo dei beni culturali. 3. Il Corso di Laurea mira inoltre a fornire le conoscenze di base su cui fondare i successivi approfondimenti nell’ambito delle Lauree specialistiche pertinenti al settore storico archeologico e ambientale. Art. 2. Inquadramento e durata degli studi La durata del corso è triennale e prevede l’acquisizione, da parte dello studente, di 180 Crediti Formativi Universitari (CFU). È previsto un unico curriculum così articolato: 56 Attività formative Di base (Totale CFU 9) Caratterizzanti Ambito disciplinare Settori scientifico/disciplinari Discipline dell’ambiente e della natura Discipline storiche BIO/02 – Botanica sistematica - L-ANT/02 - Storia greca - Storia greca 6 - Antichità greche* 6 L-FIL-LET/01 - Civiltà egee - Archeologia e antichità egee* 6 L-ANT/01 – Preistoria e protostoria - Paletnologia 9 - 9 L-ANT/07 – Archeologia classica - Beni storicoartistici e archeologici (Totale CFU 27) Insegna CFU per menti/dis materia. cipline Paleobotanica: 3 bioarcheologia Preistoria del Vicino Oriente - Protostoria europea L-ANT/10 – Metodologie della ricerca archeologica - della Metodologia e della archeologica CFU acquisiti 9 Archeologia e storia dell'arte greca -Archeologia Grecia CFU scelti 9 Magna 9 tecnica ricerca 9 9 L-OR/02 – Egittologia e civiltà copta Affini o integrative (Totale CFU 15) TOTALE CFU 51 Civiltà antiche - Archeozoologia - Egittologia 9 L-OR/05 – Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico - Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico 9 L-FIL-LET/02 – Lingua e letteratura greca BIO/08- Antropologia - Letteratura greca 9 - Antropologia 6 Tecnologie dei beni culturali (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori.) + 9 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutte discipline contrassegnate da *) CFU Acquisiti _______________________________________ CFU _______ ____________________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti - Altre attività formative 1 - Laboratorio di Paletnologia e Protostoria - Laboratorio di Archeologia classica - Laboratorio di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia (indicare i lab. scelti con relativi CFU) - Laboratorio di Informatica - Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo 57 2 3 CFU Acquisiti REGOLAMENTO DIDATTICO I ANNO REGOLAMENTO DIDATTICO II ANNO Attività formative Di base (Totale CFU 9) Ambito disciplinare Settori scientifico/disciplinari Letteratura L-FIL-LET /10 – Letteratura italiana italiana Discipline storiche L-ANT/03 - Storia romana (Totale CFU 30) Beni storicoartistici e archeologici CFU per materia. - Letteratura italiana dell’Italia 6 - Etruscologia* 6 L-ANT/04 – Numismatica - Numismatica greca e romana 9 L-ANT/07 – Archeologia classica -Archeologia e storia dell'arte romana 9 L-ANT/09 – Topografia antica - Topografia antica 9 - Aerotopografia archeologica 9 9 - Urbanistica del mondo classico 9 L-ART/04 – Museologia e critica artistica e del restauro Museologia 9 Beni demoetnoantropo lo-gici e ambientali M-GGR/01 – Geografia - Geografia 3 Civiltà antiche L-FIL-LET/04 – Lingua e letteratura latina - Letteratura latina 6 - Scienza dei materiali 6 Tecnologie dei beni culturali CFU acquisti 6 -Civiltà antiche meridionale* -Rilievo ed analisi tecnica dei monumenti antichi Affini o integrative CFU scelti 3 - Storia romana L-ANT/06 Etruscologia e antichità italiche Caratterizzanti Insegnamenti /discipline CHIM/02 – Chimica fisica (Totale CFU 12) TOTALE CFU 51 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori.) + 9 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutte discipline contrassegnate da *) CFU Acquisiti _______________________________________ CFU _______ ____________________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti - Altre attività formative 1 - Laboratorio di Paletnologia e Protostoria - Laboratorio di Archeologia classica - Laboratorio di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia (sottolineare i lab. scelti con relativi CFU) - Laboratorio di Numismatica - Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia (sottolineare i lab. scelti con relativi CFU) - Laboratorio di Informatica - Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo - Tirocini, Stages, Musei, ecc. 58 2 3 CFU Acquisiti Attività formative Di base Ambito disciplinare Discipline storiche Settori scientifico/disciplinari M-STO/01 - Storia medievale Insegnamenti/d iscipline CFU per materia. - Storia medievale 6 - Antichità ed istituzioni medievali* 6 - Esegesi medievali* 6 CFU scelti CFU Acquisit i (Totale CFU 6) Caratterizzanti (Totale CFU 30) delle fonti storiche Legislazione e Diritto comparato dei beni culturali Discipline geologiche ingegneristiche e architettoniche IUS/09 – Istituzioni di diritto pubblico ICAR/18 – Storia dell’architettura GEO/11- Geofisica applicata - Storia del restauro architettonico** - Geofisica archeologica** 9 9 Beni archivistici e librari M-STO/09 – Paleografia - Paleografia latina** 9 Beni storico-artistici e archeologici L-ANT/08 – Archeologia cristiana e medievale L-ART/01 - Storia dell'arte medievale - Archeologia medievale 9 - Storia dell’arte medievale 9 - Storia e tecnica del restauro 9 - Archeometria** 9 - Chimica per i Beni Culturali** 9 L-ART/04 – Museologia e critica artistica e del restauro Tecnologie dei beni FIS/07 – Fisica applicata (a culturali Beni Culturali, Ambientali, Biologia e Medicina) Discipline chimiche CHIM/12 – Chimica dell’ambiente e dei beni culturali TOTALE CFU 36 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori). - Legislazione dei Beni Culturali 3 Un insegnamento, fra quelli contrassegnati da **, va obbligatoriamente scelto. + 12 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra tutte le discipline contrassegnate da *) ________________________________ CFU ______ CFU Acquisiti ____________________________________ CFU ______ CFU Acquisiti - Altre attività formative - Laboratorio di Paletnologia e Protostoria - Laboratorio di Archeologia classica - Laboratori di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia (sottolineare i lab. scelti con relativi CFU) - Laboratorio di Numismatica - Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia (sottolineare i lab. scelti con relativi CFU) - Laboratorio di Archeologia medievale - Laboratorio di Informatica - Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo - Tirocini, Stages, Musei, ecc. + 12 CFU da acquisire con: - Lingue straniere Prova finale 59 1 2 3 CFU Acquisiti REGOLAMENTO DIDATTICO III ANNO REGOLAMENTO DIDATTICO Altre attività formative a scelta dello studente (12 CFU da raggiungere tra le discipline contrassegnate da *) Altre attività formative (18 CFU da raggiungere nel corso del triennio) Laboratori di archeologia (la frequenza è vincolata a quella dei corrispettivi insegnamenti): min. 6 – max. 8 CFU: Laboratori sui manufatti Laboratorio di Paletnologia e Protostoria “ di Archeologia classica “ di Archeologia medievale “ di Numismatica Laboratori sui reperti bioarcheologici Laboratori di Antropologia, Paleobotanica, Archeozoologia Laboratori sui dati territoriali Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia Laboratori di Informatica: max. 3 CFU max. 3 CFU max. 2 CFU max 1 CFU max. 3 CFU max. 4 CFU min. 3 – max. 6 CFU Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche: min. 5 – max. 9 CFU Tirocini, Stages, Musei, ecc.: min. 2 – max. 4 CFU o-o-o-o-o-o-o-o-o-o Laboratorio di Paletnologia e Preistoria (1 CFU) Prof.ssa Elettra Ingravallo Esercitazioni sulla ceramica preistorica e industria litica. Laboratorio di Archeologia classica (3 CFU) Prof. Francesco D’Andria; Dr.ssa Valeria Melissano L’attività comprende l’illustrazione delle modalità di classificazione preliminare dei reperti; la presentazione delle categorie di manufatti provenienti dagli scavi nel Salento; operazioni di lavaggio, siglatura e ricomposizione degli oggetti; la schedatura dei materiali; lo studio delle tipologie vascolari. Laboratorio di Archeologia medievale (2 CFU) Prof. Paul Arthur Esercitazioni sui materiali rinvenuti durante le campagne di scavo in siti di età medievale ubicati nel territorio salentino (Apigliano, Martano, Quattro Macine, Giuggianello e altri). Durante le esercitazioni è previsto un lavoro di lavaggio, siglatura e divisione dei materiali ceramici. Al lavoro sui materiali sarà affiancata una prima lettura dei dati riguardanti il censimento delle evidenze di età medievale in Terra d’Otranto con dimostrazione delle funzioni GIS e Autocad applicate all’archeologia medievale. Laboratorio di Antropologia (1 CFU) Prof. Francesco Fabbri Esercitazioni su materiale antropologico. 60 Laboratorio di Archeozoologia (1 CFU) Prof. Jacopo De Grossi Mazzorin Esercitazioni su resti faunistici provenienti da diversi scavi archeologici. Nel corso delle esercitazioni verranno impartite le nozioni principali per la determinazione dell’elemento anatomico, la determinazione della specie, del sesso e dell’età di morte, e sulle principali applicazioni dell’osteometria. Laboratorio di Numismatica (1 CFU) Prof. Aldo Siciliano L’attività del laboratorio comprende l’illustrazione delle nozioni base di restauro, fotografia, classificazione di monete, elementi di museotecnica, in modo che gli studenti possano, attraverso esercitazioni pratiche sul materiale numismatico, ricostruire le fasi successive che il reperto monetale deve attraversare dal momento del suo recupero sino alla sua musealizzazione. Laboratorio di Rilievo e analisi tecnica (1 CFU) Prof.ssa Carla Maria Amici Esercitazioni sull’uso di sistemi CAD per l’elaborazione di modelli virtuali di edifici. Laboratorio di Aerotopografia (1 CFU) Prof. Giuseppe Ceraudo In una prima fase sono previste esercitazioni pratiche di lettura stereoscopica di foto aeree verticali e di familiarizzazione con elementari procedimenti per il calcolo della scala dei fotogrammi. Nella seconda fase, più avanzata, è prevista la scansione di foto aeree, la georeferenziazione delle stesse, la restituzione grafica delle tracce archeologiche eventualmente individuate e il loro inserimento nei Progetti di cartografia archeologica all’interno del Sistema Informativo Territoriale del Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria (LABTAF). Laboratorio di Topografia antica (1 CFU) Prof. Marcello Guaitoli L’attività è finalizzata alla cartografia archeologica, alla analisi topografica del territorio mediante ricognizione integrale, alla gestione informatica dei dati del territorio e alla organizzazione, gestione e implementazione di Sistemi Informativi Territoriali dedicati al patrimonio dei beni culturali. Laboratorio di Urbanistica del mondo classico (1 CFU) Prof.ssa Liliana Giardino L’attività didattica è finalizzata alla conoscenza e utilizzazione degli strumenti cartografici necessari per l’impostazione e la realizzazione di una ricerca sull’assetto urbanistico di un centro antico. Laboratorio di Archeologia moderna (1 CFU) Prof. Paolo Gull Nelle attività che si svolgono nel laboratorio di archeologia moderna o postmedievale, di recentissima istituzione, gli studenti possono familiarizzarsi con i materiali ceramici e con altri aspetti della cultura materiale di età moderna. Il lavoro, condotto sui reperti dei principali scavi urbani, prevede lo svolgimento di tutte le fasi operative, dal lavaggio alla classificazione, ed è affiancato da brevi lezioni teoriche sugli aspetti metodologici e sulle principali questioni cronologiche, tipologiche e tecnologiche poste dal materiale archeologico. Laboratorio di Informatica applicata all’archeologia (3 CFU) Prof.ssa Grazia Semeraro L’attività didattica prevede cicli di esercitazioni sui seguenti argomenti: 61 REGOLAMENTO DIDATTICO Laboratorio di Archeobotanica (1 CFU) Prof. Girolamo Fiorentino Esercitazioni di flottazione, selezione e riconoscimento di materiali archeobotanici da diversi contesti. REGOLAMENTO DIDATTICO 1) Nozioni di base; conoscenza dei sistemi operativi. 2) I databases di tipo relazionale: esempio di progettazione e implementazione di una banca dati per la catalogazione dei dati archeologici. 3) I sistemi GIS: conoscenza delle principali caratteristiche e funzioni. Esercitazioni su acquisizione dati, georeferenziazione, elaborazione dati ed analisi spaziali. Art. 3. Valore dei crediti formativi universitari (CFU) 1. Per conseguire la Laurea in Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente lo studente dovrà aver maturato almeno 180 CFU. 2. Il credito formativo è associato a un valore pari a 25 ore di lavoro, comprensive di lezioni, esercitazioni, seminari, e a eventuali altre attività formative, nonché dello studio personale necessario per il superamento degli esami previsti dai piani di studio. Per ciascun credito, la quota da riservare alle attività di insegnamento è pari al 30% delle attività; la quota da riservare allo studio personale è del 70%. 3. Il carico di lavoro previsto per ciascun anno accademico dovrà essere tale da consentire allo studente l’acquisizione di 60 CFU Art. 4. Accessi e valore dei crediti formativi universitari (CFU) in entrata e in uscita 1. Per l’ammissione al corso sono richieste le conoscenze di base di norma acquisite con un Diploma di Scuola media superiore di indirizzo umanistico. Per gli studenti provenienti da altro corso di studio o in possesso di altra laurea, il Consiglio Didattico valuterà volta per volta l’eventuale obsolescenza dei crediti pregressi. Di ogni studente si conservano tutti gli atti della sua carriera di studi. 2. Il valore dei crediti per gli esami sostenuti in altri corsi di studio di Facoltà dell’Ateneo o di altre Università è assegnato su proposta della Commissione Didattica Paritetica e sulla base dei crediti così come prevista nel Curriculum del Corso di Laurea in Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente. In ogni caso il valore dei CFU non potrà essere superiore a quello indicato per ciascun’area di studio e per ciascuna delle discipline indicate nell’Ordinamento didattico del Corso di Laurea. 3. Il Consiglio Didattico può riconoscere l’acquisizione di competenze e abilità professionali, opportunamente documentate e certificate, nonché di altre competenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario. 4. I crediti acquisiti nel triennio saranno integralmente riconosciuti ai fini dell’accesso ad una laurea specialistica afferente alla Classe 2/S della Laurea in Archeologia. Art. 5. Piano degli studi Il piano di studi va presentato al primo anno ed eventualmente modificato negli anni successivi. Esso dovrà indicare il percorso formativo che lo studente intende seguire, a condizione che questo risulti coerente al suo interno e funzionale agli obiettivi formativi specifici del corso. Art. 6. Tipologie delle attività didattiche 1. Il Consiglio Didattico stabilisce annualmente il calendario didattico, nonché l’articolazione dei corsi, dei moduli didattici, dei seminari, delle esercitazioni e i moduli disciplinari che si concludono con un’unica verifica. 62 Art. 7 Laboratori Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento o da esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. L’attribuzione dei crediti relativi alla frequenza dei laboratori è demandata al docente responsabile del laboratorio. Art. 8 Tirocini 1. Sono previsti tirocini con Enti, istituzioni, società, imprese pubbliche e/o private, regolamentati da apposite convenzioni. Nella stipula della convenzione l’Ente, l’istituzioni, le società o l’impresa dovranno indicare un tutor interno di riferimento, responsabile dell’attività formativa di ogni singolo studente affidatogli. Il Consiglio Didattico a sua volta indicherà il tutor universitario referente per l’Ente, l’istituzioni, le società o l’impresa. 2. In sostituzione, o a integrazione dei tirocini possono essere previste attività di stage, assistenza museale, partecipazione a convegni, attività di laboratorio organizzate dall’Ateneo, ecc. Art. 9 Esami di profitto Il Consiglio Didattico emana un apposito regolamento sulle forme e tipologie di esame che costituisce parte integrante del presente Regolamento didattico. A conclusione delle attività di laboratorio o dei moduli e corsi, è previsto un esame per la valutazione complessiva dell’impegno dello studente. I crediti formativi vengono effettivamente maturati dallo studente al momento dell’esame, quando esso abbia avuto un esito positivo; è prevista una valutazione in trentesimi e s’intendono superati gli esami per i quali lo studente abbia riportato una valutazione non inferiore a 18/30. L’attribuzione dei crediti relativi alla frequenza dei laboratori è demandata al docente responsabile del laboratorio. Le competenze informatiche e quelle acquisite con attività di tirocinio, ricognizione, scavo archeologico e/o di stage vengono verificate attraverso specifiche prove, nei termini stabiliti dal Consiglio Didattico. I crediti relativi alla conoscenza delle lingue straniere sono riconosciuti sulla base di certificazioni rilasciate da strutture, interne o esterne all’Ateneo, specificatamente competenti per ciascuna delle lingue. Lo stesso Consiglio Didattico può subordinare il riconoscimento del credito al superamento di un’apposita prova da svolgersi, comunque, entro tre mesi dalla presentazione della domanda da parte dell’interessato. Le forme di verifica in entrata, in progress e in uscita si avvalgono di strumenti di rilevazione presentati anche sotto forma di test, integrati da un colloquio d’esame di tipo tradizionale per ogni singola disciplina o gruppi modulari di discipline. Le commissioni degli esami di profitto, composte da almeno due membri, vengono annualmente nominate dal Consiglio sulla base della proposta del professore titolare dell’insegnamento. 63 REGOLAMENTO DIDATTICO 2. La tipologia delle forme didattiche comprende laboratori e didattica frontale; le attività prevedono lezioni frontali, attività pratica guidata, studio e ricerca individuali. A completamento delle attività sono previsti seminari, conferenze, stages, sopralluoghi, tirocini. 3. Il Consiglio Didattico provvede a individuare le forme di supporto didattico a sostegno degli studenti che presentano carenze di base in particolari ambiti della formazione. Tali supporti di norma consistono in moduli didattici propedeutici ai corsi. Essi sono individuati nella programmazione annuale e possono essere supportati dalle strutture di orientamento dell’Ateneo. REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 10 Iscrizione anni successivi Il Consiglio Didattico può stabilire il numero di CFU minimo per l’iscrizione agli anni successivi. Art. 11 Esami finali 1. La prova finale di laurea, avente valore di 12 CFU e comprensiva di lingua straniera,consiste nella discussione, presso una Commissione formata a norma del Regolamento didattico di Facoltà, di un elaborato che serva a comprovare il possesso delle competenze previste dagli obiettivi formativi del Corso di Laurea. Nella stesura dell’elaborato proposto per la prova finale lo studente riceve assistenza da un professore che relazionerà in sede d’esame e che è chiamato ad esprimere un giudizio di idoneità alla prova mediante sottoscrizione del frontespizio dell’elaborato. L’argomento su cui avverrà la discussione, approvato dal/i relatore/i, viene comunicato, dallo studente, almeno sei mesi prima della sessione di laurea alla Segreteria Studenti. 2. La commissione di Laurea è composta da almeno sette membri ed è designata dal Presidente del Consiglio Didattico. Nell’assegnare il voto di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candidato, della qualità dell’elaborato, dell’andamento della discussione e di ogni altro elemento che possa concorrere alla valutazione. La richiesta di lode deve essere unanimemente accolta dalla commissione. Art. 12 Frequenza dei corsi e studenti lavoratori 1. Lo studente è tenuto a frequentare i corsi, le esercitazioni e i laboratori secondo l’orario preordinato annualmente dal Consiglio. Si possono prevedere anche forme di insegnamento a distanza, specificando le modalità di frequenza e di verifica pratica della frequenza medesima. 2. I professori possono esercitare forme di controllo sulla frequenza e differenziare i programmi e le prove di esame sulla base della frequenza effettivamente rilevata. 3. Per lo studente che si trovi in condizioni di lavoro per la durata intera o parziale del corso la Commissione Didattica Paritetica stabilisce caso per caso le forme di frequenza dei corsi, dei laboratori e dei tirocini, nell’atto della discussione del piano di studi. Art.13 Compiti didattici dei docenti I compiti didattici dei docenti sono fissati nel Regolamento didattico di Ateneo, a cui si rimanda per la normativa generale. Nell’ambito dell’orario previsto per le attività didattiche, il titolare d’insegnamento è tenuto a svolgere un numero di lezioni pari al valore in CFU attribuito all’insegnamento. Le lezioni vanno distribuite in almeno tre giorni settimanali. Il docente è altresì tenuto a prendere parte agli esami di profitto e di laurea; a svolgere l’attività relativa al tutorato; alla verifica in itinere del rendimento degli studenti; all’assistenza per la prova finale. Il docente ha l’obbligo di presentare entro il 15 giugno il programma del corso che intende svolgere nell’anno successivo, nonché il calendario di tutta l’attività didattica e degli esami. Il docente titolare è tenuto al rispetto del calendario delle lezioni formulato annualmente dalla Commissione Didattica Paritetica. 64 Art. 15 Attività di tutorato Per l’intero svolgimento degli studi, lo studente è assistito da uno o più tutori assegnatogli dal Consiglio Didattico. Il tutore guida lo studente nella organizzazione del piano di studi e in ogni altra attività mirata alla sua crescita culturale e all’orientamento professionale. Lo studente può esercitare il diritto di scelta del tutor tra i professori ufficiali del corso di studi. Il Consiglio individua pure figure tutorali per le attività d’aula, di laboratorio e del tirocinio esterno, tra esperti laureati o diplomati, con cui stipulano contratti di collaborazione. Art. 16 Autovalutazione A conclusione di ogni anno accademico il Consiglio Didattico provvede alla verifica dell’attività svolta e degli obiettivi di coordinamento, di organizzazione e di efficacia didattica raggiunti. Art.17 Aggiornamenti Il Consiglio Didattico provvede all’aggiornamento e alla pubblicazione del Regolamento, che è soggetto a una revisione almeno ogni tre anni. 65 REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 14 Commissione Didattica Paritetica 1. La Commissione Didattica Paritetica, composta da un uguale numero di studenti e docenti, è nominata annualmente dal Consiglio Didattico. La Commissione è presieduta dal professore più anziano nei ruoli. 2. La Commissione ha il compito di istruire i piani di studio che dovranno essere approvati dal Consiglio, di concorrere alla formulazione del calendario didattico annuale con l’indicazione di orari e sedi delle lezioni e delle altre attività di formazione, di verificare le attività a scelta degli studenti, di proporre il numero dei CFU per studenti provenienti da attività lavorative o di studio, compresi quelli fuori corso o che chiedano l’inserimento in anni successivi al primo. REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI MUSICALI E DELLO SPETTACOLO (CLASSE XIII) REGOLAMENTO DIDATTICO Art.1. Denominazione e obiettivi formativi 1. Il Corso di Laurea denominato Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo afferisce alla classe XIII delle Lauree triennali. Esso intende fornire una preparazione di base e un adeguato spettro di conoscenze e di competenze nel settore dei Beni musicali, del Teatro e dello Spettacolo; adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione nel settore dei Beni musicali e dello Spettacolo e competenze nel campo della didattica e della comunicazione dei Beni culturali, padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre all’italiano; capacità di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica negli ambiti specifici. 2. I laureati potranno svolgere attività professionali in diversi ambiti, quali enti locali e istituzioni specifiche, ad esempio biblioteche (musicali, generali con fondi musicali), audioteche, cineteche, archivi (musicali, generali con documentazione di interesse musicali) musei (teatrali, di strumenti musicali, generali con beni di interesse musicali), nonché presso aziende, teatri, orchestre e organizzazioni professionali operanti nel settore della tutela, della fruizione e della valorizzazione dei beni musicali. 3. Il Corso di laurea mira inoltre a fornire le conoscenze di base su cui fondare i successivi approfondimenti nell’ambito delle lauree specialistiche pertinenti al settore in Musicologia e Beni Musicali e dello Spettacolo. Art.2. Inquadramento e durata degli studi 1. La durata del corso è triennale. Sono previsti due curricula così articolati: 66 S.S.D. L-FIL-LET/10 L-FIL-LET/02 L-ART/07 L-ART/07 L-ART/05 L-ART/04 M-STO/02 M-STO/04 L-ART/07 L-ART/07 L-ART/08 IUS/10 DISCIPLINA Letteratura italiana Letteratura greca Storia della musica medievale e rinascimentale Organologia e iconografia musicale Storia del teatro e dello spettacolo Museologia Storia moderna Storia contemporanea Storia della musica moderna e contemporanea Acustica musicale Civiltà musicale afro-americana Diritto pubblico e legislazione dei beni culturali CFU 9 6 9 6 6 6 9 M-STO/08 L-ART/02 M-DEA/01 Archivistica Storia dell’arte moderna Antropologia culturale CHIM/02 Chimica fisica ICAR/15 L-ART/07 CHIM/02 INF/01 L-FIL-LET/04 ICAR/16 Architettura del paesaggio: allesimento scenografico degli esterni Discografia e videografia musicale Scienze e tecnologie dei materiali Storia, tecniche edrammaturgia delle produzioni multimediali Lingua e letteratura latina Allestimento scenografico teatrale e cinematografico A scelta dello studente Tirocini e laboratori Lingua straniera Abilità informatiche 3 6 6 6 6 6 9 9 6 6 Prova finale 9 9 6 6+2 6 6 6 9 5+2 Per un totale di 180 CFU N.B.: ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE Lo studente potrà scegliere una disciplina fra i settori scientifico-disciplinari indicati nell’Ordinamento del Corso di Laurea che risulti attivata nella Laurea specialistica in Musicologia e beni musicali (Cl. 51/S) nonché tutte le discipline attivate presso la Facoltà di Beni culturali in qualsiasi indirizzo. Si ricorda che NON sono previste biennalizzazioni. Il nuovo iscritto al percorso di laurea triennale in Beni Musicali deve possedere una conoscenza musicale di base. Tale conoscenza musicale sarà saggiata nel corso del primo anno accademico tramite un test di valutazione della competenza musicale, obbligatorio per tutti i nuovi iscritti che non possiedano titoli musicali riconosciuti e certificati. Il mancato sostenimento del test comporta l’esclusione per l’intera durata dell’anno accademico dagli esami di profitto delle discipline afferenti ai settori scientifico-disciplinari L-ART/07 e L-ART/08. Agli studenti che in tale test dimostreranno una competenza musicale insufficiente sarà attribuito un debito formativo di 3 CFU da colmare entro il primo anno accademico mediante la frequenza di un apposito corso di alfabetizzazione musicale (Fondamenti di teoria musicale). 67 REGOLAMENTO DIDATTICO A) Curriculum dei Beni Musicali REGOLAMENTO DIDATTICO B) Curriculum dei beni dello spettacolo S.S.D. L-FIL-LET/10 L-FIL-LET/02 L-FIL-LET/04 M-STO/04 L-ART/02 L-ART/05 M-DEA/01 L-ART/06 L-ART/06 L-ART/07 IUS/10 L-ART/03 L-ART/06 L-ART/06 CHIM/02 ICAR/15 L-ART/05 CHIM/02 INF/01 SECS-P/10 ICAR/16 DISCIPLINA Letteratura italiana Letteratura teatrale greca Teatro e drammaturgia latina Storia contemporanea Storia del costume della moda Storia del teatro e dello spettacolo Lingua straniera Abilità informatiche Antropologia culturale Storia e critica del cinema Storia e tecniche delle produzioni radio televisive Storia e tecniche della musica per lo spettacolo Diritto pubblico e legislazione dei beni culturali CFU 9 6 6 9 6 6+4 6 6 9 6+4 6 6 6 Storia dell’arte contemporanea Storia e tecnica della sceneggiatura Storia e tecnica della fotografia della fotografia Chimica fisica Architettura del paesaggio: allestimento scenografico degli esterni Istituzioni di regia teatrale Chimica fisica Storia, tecniche e drammaturgia delle produzioni multimediali Organizzazione aziendale delle imprese di spettacolo Allestimento scenografico teatrale e cinematografico A scelta dello studente Tirocini e laboratori 6 6 6 5+2 3 6 6 6 6 6 9 9 Prova finale 9 180 TOT. Tutte le attività previste dai curricula verranno proposte secondo piani di studio determinati dal Consiglio Didattico del corso di studio. Art. 3. Valore dei crediti didattici (CFU) 1.Per conseguire la Laurea in Scienze dei Beni Culturali – Beni Musicali e dello Spettacolo – lo studente dovrà aver maturato almeno 180 CFU. 2. Il credito formativo è associato a un valore pari a 25 ore di lavoro, comprensive di lezioni, esercitazioni, seminari, e ad eventuali altre attività formative, nonché dello studio personale necessario per il superamento degli esami previsti dai piani di studio. Per ciascun credito, la quota da riservare alle attività di insegnamento è pari al 30% delle attività; la quota da riservare allo studio personale è del 70%. 3. Il carico di lavoro previsto per ciascun anno accademico dovrà essere tale da consentire allo studente l’acquisizione di 60 CFU Art.4. Accessi e Valore dei Crediti formativi in entrata e in uscita 1. Per l’ammissione al corso sono richieste le conoscenze di base di norma acquisite con un Diploma di Scuola media superiore di indirizzo umanistico. Per gli studenti provenienti da 68 Art. 5. Piano degli studi 1. Il piano di studi va presentato al primo anno ed eventualmente modificato negli anni successivi. Esso dovrà indicare il curriculum che lo studente intende seguire, ovvero indicare un percorso autonomo purché coerente con gli obiettivi formativi specifici del corso. 2. La scelta del curriculum sarà certificata nel diploma di laurea. Art.6. Tipologie delle attività didattiche 1. Il Consiglio stabilisce annualmente il calendario didattico, nonché l’articolazione dei corsi, dei moduli didattici, dei seminari, delle esercitazioni e i moduli disciplinari che si concludono con un’unica verifica. 2. La Tipologia delle forme didattiche comprende laboratori e didattica frontale; le attività prevedono lezioni frontali, attività pratica guidata, studio e ricerca individuali. A completamento delle attività sono previsti seminari, conferenze, stages, sopralluoghi, tirocini. 3. Il Consiglio didattico provvede a individuare le forme di supporto didattico a sostegno degli studenti che presentano carenze di base in particolari ambiti della formazione. Tali supporti di norma consistono in moduli didattici propedeutici ai corsi. Essi sono individuati nella programmazione annuale e possono essere supportati dalle strutture di orientamento dell’Ateneo. Art.7. Laboratori Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento o da esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. L’attribuzione dei crediti relativi alla frequenza dei laboratori è demandata al docente responsabile del laboratorio. Art. 8. Tirocini 1. Sono previsti tirocini formativi presso istituzioni, strutture pubbliche e/o private, regolamentati da apposite convenzioni. Nella stipula della convenzione l’Ente o l’impresa dovranno indicare un tutor interno di riferimento, responsabile dell’attività formativa di ogni singolo studente affidatogli. Il Consiglio del corso a sua volta indicherà il tutor universitario referente per l’Ente o l’azienda. 2. In sostituzione, o a integrazione dei tirocini possono essere previste attività di laboratorio organizzate dall’Ateneo. 69 REGOLAMENTO DIDATTICO altro corso di studio o in possesso di altra laurea, il Consiglio stabilisce in base agli esami superati e ai crediti da riconoscere, a quale anno vengono ammessi e il piano di studi che debbono seguire. Di ogni studente si conservano tutti gli atti della sua carriera di studi. 2. Il valore dei crediti per gli esami sostenuti in altri corsi di studio di Facoltà dell’Ateneo o di altre Università è assegnato su proposta della commissione didattica paritetica e sulla base della tabella dei crediti così come prevista dal curriculum del Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali – Beni Musicali e dello Spettacolo. In ogni caso il valore dei CFU non potrà essere superiore a quello indicato per ciascun’area di studio e per ciascuna delle discipline indicate nell’Ordinamento della classe XIII allegato al “Regolamento d’Ateneo”. 3. Il Consiglio di Corso di Laurea può riconoscere l’acquisizione di competenze ed abilità professionali, opportunamente documentate e certificate, nonché di altre competenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario. 4. I crediti acquisiti nel triennio saranno integralmente riconosciuti ai fini dell’accesso ad una laurea specialistica afferente alla Classe 51/S delle Lauree in Musicologia e Beni Musicali. REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 9. Esami di profitto Il Consiglio Didattico emana un apposito regolamento sulle forme e tipologie di esame che costituisce parte integrante del presente Regolamento didattico. A conclusione delle attività di laboratorio o dei moduli e corsi, è previsto un esame per la valutazione complessiva dell’impegno dello studente. I crediti formativi vengono effettivamente maturati dallo studente al momento dell’esame, quando esso abbia avuto un esito positivo; è prevista una valutazione in trentesimi e s’intendono superati gli esami per i quali lo studente abbia riportato una valutazione non inferiore a 18/30. L’attribuzione dei crediti relativi alla frequenza dei laboratori e demandata al docente responsabile del laboratorio. Le competenze informatiche e quelle acquisite con attività di tirocinio o di stage vengono verificate attraverso specifiche prove, nei termini stabiliti dal Consiglio Didattico. I crediti relativi alla conoscenza delle lingue straniere sono riconosciuti sulla base di certificazioni rilasciate da strutture, interne o esterne all’Ateneo, specificatamente competenti per ciascuna delle lingue. Lo stesso Consiglio Didattico può subordinare il riconoscimento del credito al superamento di un’apposita prova da svolgersi, comunque, entro tre mesi dalla presentazione della domanda da parte dell’interessato. Le forme di verifica in entrata, in progress e in uscita si avvalgono di strumenti di rilevazione presentati anche sotto forma di test, integrati, su richiesta degli studenti, da un colloquio d’esame di tipo tradizionale per ogni singola disciplina o gruppi modulari di discipline. Le commissioni degli esami di profitto, composte da almeno due membri, vengono annualmente nominate dal Consiglio sulla base della proposta del professore titolare dell’insegnamento. Art. 10. Iscrizione anni successivi. Il Consiglio Didattico può stabilire il numero di CFU minimo per l’iscrizione agli anni successivi. Art. 11. Esami finali 1. La prova finale di laurea, avente valore di 9 CFU, consiste nella discussione di un elaborato individuale o di un progetto di ricerca su un argomento proposto dal candidato, relativo a un insegnamento impartito nel corso di Laurea. L’argomento su cui avverrà la discussione, approvato dal/i relatore/i, viene comunicato, dallo studente, almeno sei mesi prima della sessione di laurea alla Segreteria Studenti. 2. La commissione di laurea è composta da almeno sette membri ed è designata dal Presidente del Corso di Laurea. Nell’assegnare il voto di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candidato, della qualità dell’elaborato, dell’andamento della discussione e di ogni altro elemento che possa concorrere alla valutazione. La richiesta di lode, proposta dal correlatore, deve essere unanimemente accolta dalla commissione. Art. 12. Frequenza dei corsi e studenti lavoratori 1. Lo studente è tenuto a frequentare i corsi, le esercitazioni e i laboratori secondo l’orario preordinato annualmente dal Consiglio. Si possono prevedere anche forme di insegnamento a distanza, specificando le modalità di frequenza e di verifica pratica della frequenza medesima. 2. I professori possono esercitare forme di controllo sulla frequenza e differenziare i programmi e le prove di esame sulla base della frequenza effettivamente rilevata. 3. Per lo studente che si trovi in condizioni di lavoro per la durata intera o parziale del corso 70 Art.13. Compiti didattici dei docenti I compiti didattici dei docenti sono fissati nel Regolamento didattico di Ateneo, a cui si rimanda per la normativa generale. Nell’ambito dell’orario previsto per le attività didattiche, il titolare d’insegnamento è tenuto a svolgere un numero di lezioni pari al valore in CFU attribuito all’insegnamento. Il docente è altresì tenuto a prendere parte agli esami di profitto e di laurea; a svolgere l’attività relativa al tutorato; alla verifica in itinere del rendimento degli studenti; all’assistenza per la prova finale. Il docente ha l’obbligo di presentare entro il 15 giugno il programma del corso che intende svolgere nell’anno successivo, nonché il calendario di tutta l’attività didattica e degli esami. Il docente titolare è tenuto al rispetto del calendario delle lezioni formulato annualmente dalla commissione paritetica. Art. 14 Commissione paritetica 1. La Commissione didattica paritetica, composta da un uguale numero di studenti e docenti, è nominata annualmente dal Consiglio di corso. 2. La commissione ha il compito di istruire i piani di studio che dovranno essere approvati dal Consiglio, di concorrere alla formulazione del calendario didattico annuale con l’indicazione di orari e sedi delle lezioni e delle alt re attività di formazione, di verificare le attività a scelta degli studenti, di proporre il numero dei CFU per studenti provenienti da attività lavorative o di studio, compresi quelli fuori corso o che chiedano l’inserimento in anni successivi al primo. Art. 15 Attività di tutorato Per l’intero svolgimento degli studi, lo studente è assistito da uno o più tutori assegnatogli dal Consiglio di corso. Il tutore guida lo studente nella organizzazione del piano di studi e in ogni altra attività mirata alla sua crescita culturale e all’orientamento professionale. Lo studente può esercitare il diritto di scelta del tutor tra i professori ufficiali del corso di laurea. Il Consiglio individua pure figure tutorali per le attività d’aula, di laboratorio e del tirocinio esterno, tra esperti laureati o diplomati, con cui stipulano contratti di collaborazione. 7 Art. 16 Autovalutazione A conclusione di ogni anno accademico il Consiglio Didattico provvede alla verifica dell’attività svolta e degli obiettivi di coordinamento, di organizzazione e di efficacia didattica raggiunti. Art.17 Aggiornamenti Il Consiglio Didattico provvede all’aggiornamento e alla pubblicazione del Regolamento, che è soggetto a una revisione almeno ogni tre anni. 71 REGOLAMENTO DIDATTICO la commissione paritetica stabilisce caso per caso le forme di frequenza dei corsi, dei laboratori e dei tirocini, nell’atto della discussione del piano di studi. OFFERTA FORMATIVA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI BENI MUSICALI E DELLO SPETTACOLO Offerta formativa LAUREA TRIENNALE Curriculum Beni Musicali AA 2006-2009 S.S.D. I ANNO L-FIL-LET/10 L-FIL-LET/02 L-ART/07 L-ART/07 L-ART/05 L-ART/04 M-STO/02 M-STO/04 DISCIPLINA CFU Letteratura italiana Letteratura greca Storia della musica medievale e rinascimentale Organologia e iconografia musicale Storia del teatro e dello spettacolo Museologia Storia moderna Storia contemporanea Lingua straniera Abilità informatiche 9 6 9 6 6 6 9 II ANNO L-ART/07 L-ART/07 L-ART/08 IUS/10 Storia della musica moderna e contemporanea Acustica musicale Civiltà musicale afro-americana Diritto pubblico e legislazione dei beni culturali 9 6 6+2 6 M-STO/08 L-ART/02 M-DEA/01 CHIM/02 Archivistica Storia dell’arte moderna Antropologia culturale Chimica fisica 6 6 9 5+2 III ANNO ICAR/15 L-ART/07 CHIM/02 INF/01 L-FIL-LET/04 ICAR/16 Architettura del paesaggio: allesimento scenografico degli esterni Discografia e videografia musicale Scienze e tecnologie dei materiali Storia, tecniche edrammaturgia delle produzioni multimediali Lingua e letteratura latina Allestimento scenografico teatrale e cinematografico A scelta dello studente Tirocini e laboratori Prova finale 6 6 3 6 6 6 6 6 9 9 9 Tot. 180 72 OFFERTA FORMATIVA LAUREA TRIENNALE Curriculum Beni dello Spettacolo AA 2006-2009 S.S.D. DISCIPLINA CFU Letteratura italiana Letteratura teatrale greca Teatro e drammaturgia latina Storia contemporanea Storia del costume della moda Storia del teatro e dello spettacolo Lingua straniera Abilità informatiche 9 6 6 9 6 6+4 6 6 II ANNO M-DEA/01 L-ART/06 L-ART/06 L-ART/07 IUS/10 Antropologia culturale Storia e critica del cinema Storia e tecniche delle produzioni radio televisive Storia e tecniche della musica per lo spettacolo Diritto pubblico e legislazione dei beni culturali 9 6+4 6 6 6 L-ART/03 L-ART/06 L-ART/06 CHIM/02 Storia dell’arte contemporanea Storia e tecnica della sceneggiatura Storia e tecnica della fotografia della fotografia Chimica fisica 6 6 6 5+2 I ANNO L-FIL-LET/10 L-FIL-LET/02 L-FIL-LET/04 M-STO/04 L-ART/02 L-ART/05 III ANNO ICAR/15 L-ART/05 CHIM/02 INF/01 SECS-P/10 ICAR/16 Architettura del paesaggio: allestimento scenografico degli esterni Istituzioni di regia teatrale Chimica fisica Storia, tecniche e drammaturgia delle produzioni multimediali Organizzazione aziendale delle imprese di spettacolo Allestimento scenografico teatrale e cinematografico A scelta dello studente Tirocini e laboratori Prova finale 3 6 6 6 6 6 9 9 9 180 TOT. 73 OFFERTA FORMATIVA LAUREA SPECIALISTICA IN MUSICOLOGIA E BENI MUSICALI (corso di laurea biennale) AA 2006-2008 I ANNO (60CFU) S.S.D. L-FIL-LET/10 L-LIN/12 SPS/08 L-ART/07 L-ART/07 L-ART/07 L-ART/08 L-ART/07 IUS/10 CFU ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE LETTERATURA ITALIANA LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA INGLESE SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI RICERCA MUSICOLOGICA: ANTICHITA’ CLASSICA RICERCA MUSICOLOGICA: MEDIEOEVO E RINASCIMENTO RICERCA MUSICOLOGICA: ETÀ MODERNA E CONTEMPORANEA CIVILTÀ MUSICALE AFRO-AMERICANA ACUSTICA APPLICATA ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE LEGISLAZIONE DELLO SPETTACOLO ATTIVITÀ A SCELTA DELLO STUDENTE 6 9 6 6 6 6 6 6 3 6 A SCELTA DELLO STUDENTE II ANNO (60 CFU) S.S.D. L-LIN/04 L-ART/07 L-ART/07 CHIM/12 FIS/07 L-ART/04 CFU ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA FRANCESE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA E CRITICA DEL TESTO MUSICALE PALEOGRAFIA MUSICALE CHIMICA DELL’AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI FISICA APPLICATA MUSEOLOGIA PROVA FINALE DISSERTAZIONE SCRITTA 6 9 9 6 3 6 21 Il Diploma conseguito presso un conservatorio di musica, unito ad un Diploma di Il maturità Diploma conseguito di musica, unito ad un Diploma di maturità costi-una costituiscepresso titoloun di conservatorio ammissione. All’atto dell’iscrizione è possibile presentare tuisce titolo di di ammissione. All’atto è possibile presentare una richiesta richiesta riconoscimento deidell’iscrizione titoli ed esami precedentemente sostenutidi ricopurché noscimento titoli ed da esami precedentemente sostenuti certificati e corredati certificati dei e corredati indicazioni relative alla duratapurché dell’attività, alla data e al da voto indicazioni relative alla del conseguimento deldurata titolo.dell’attività, alla data e al voto del conseguimento del titolo. 74 CLASSE XIII DELLE LAUREE IN SCIENZE DEI BENI CULTURALI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI, LIBRARI E MOBILI - ARTISTICI REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI, LIBRARI E MOBILI-ARTISTICI 75 REGOLAMENTO DIDATTICO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE FACOLTÀ DI BENI CULTURALI REGOLAMENTO DIDATTICO ART. 1 IL CONSIGLIO DIDATTICO Il Consiglio didattico in Scienze dei Beni Archivistici, Librari e Mobili - Artistici è costituito nell’ambito della Facoltà e comprende corsi di Laurea di primo livello e delle Lauree Specialistiche in Archivistica e Biblioteconomia (5/S) e in Storia dell’ Arte (95/S). Del Consiglio Didattico fanno parte i Professori ed i ricercatori che abbiano optato di far parte di questo Consiglio e che svolgano attività didattica in questi Corsi di Laurea, nonché una rappresentanza degli studenti iscritti a questo Corso di Laurea pari al 20% dei docenti e dei ricercatori di ruolo. Le modalità di elezione della rappresentanza degli studenti sono stabilite nel Regolamento Generale di Ateneo. ART. 2 COMPITI DEL CONSIGLIO DIDATTICO Il Consiglio Didattico ha come compiti principali: - Coordinare le attività del Consiglio Didattico. - Esaminare e approvare i Piani di Studio degli studenti iscritti. - Proporre al Consiglio di Facoltà l’ attivazione o la disattivazione degli insegnamenti previsti dal Regolamento Didattico d’Ateneo. - Formulare proposte, relativamente ai settori disciplinari di sua competenza, per l’attribuzione dei carichi didattici, degli affidamenti, delle supplenze e dei contratti; per la definizione dei compiti didattici dei ricercatori, acquisito il parere dei Dipartimenti d’ afferenza in merito agli impegni di ricerca; per l’ espletamento di altre attività didattiche. - Formulare al Consiglio di Facoltà proposte e pareri in merito al Regolamento e ai Piani di Sviluppo della Facoltà. - Formulare al Consiglio di Facoltà proposte e pareri in merito a nuovi posti di ruolo di Professore, di Ricercatore e la loro utilizzazione, nonché alla chiamata dei nuovi Professori e Ricercatori. ART. 3 GLI ORGANI DEL CONSIGLIO DIDATTICO Sono organi del Consiglio: a) Il Presidente. b) Il Consiglio Didattico. c) La Commissione Didattica Paritetica. ART. 4 IL PRESIDENTE Il Consiglio Didattico elegge al suo interno, tra i Professori di ruolo incardinati nel Corso di Studio, un Presidente, secondo le modalità del Regolamento Generale di Ateneo. Le elezioni sono indette dal decano del Corso di Studio, o in sua assenza o impedimento, dal professore di prima fascia che lo segue in ordine di anzianità. Il Presidente è eletto a scrutinio segreto, tra i professori a tempo pieno di prima fascia del Corso di Studio, dai professori di ruolo, dai ricercatori e dai rappresentanti degli studenti nel Corso di Studio. Il Presidente dura in carica quattro anni ed è immediatamente rieleggibile una sola volta. La carica di Presidente di Consiglio Didattico è incompatibile con quelle di Rettore, di Preside, di Direttore di Dipartimento, di membro del Consiglio d’ Amministrazione. Il Presidente nomina tra i Professori di ruolo un Vicepresidente, che in caso di sua assenza o di impedimento lo sostituisce in tutte le sue funzioni. Il Presidente convoca e presiede, secondo un calendario stabilito all’inizio dell’ Anno 76 ART. 5 COMMISSIONE DIDATTICA PARITETICA La commissione didattica, composta pariteticamente da rappresentanti dei docenti e degli studenti, ha il compito di esaminare i problemi relativi allo svolgimento delle attività didattiche e di esprimere pareri circa la compatibilità tra i crediti assegnati alle attività formative e gli obiettivi formativi programmati dalle strutture didattiche. Tra i componenti della Commissione Didattica Paritetica è eletto il Coordinatore della stessa. ART. 6 IL CORSO DI STUDIO DENOMINAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI Il Corso di Studi di laurea triennale in Scienze dei Beni Archivistici, Librari, Mobili-Artistici afferisce alla classe XIII delle Lauree in Scienze dei Beni Culturali, così come individuata dal D.M. 4 agosto 2000. Al termine degli studi i laureati del Corso di laurea in Scienze dei Beni Archivistici, Librari, Mobili-Artistici devono: • Possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze teoriche e competenze operative nel settore dei beni archivistici, librari e mobili-artistici, con particolare riguardo alla storia del patrimonio archivistico, librario ed artistico in Italia dal medioevo all’età contemporanea, alla storia e alla tipologia delle strutture museali, alle problematiche della conservazione e del restauro, della didattica e della comunicazione dei beni culturali. • Avere padronanza scritta e orale di una lingua straniera. • Possedere adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione nel settore dei beni culturali. • Essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica nell’ambito specifico delle attività attinenti ai beni culturali. Il Corso di Studio si propone di formare operatori nel campo dei beni archivistici, librari e storico-artistici, che potranno svolgere funzioni professionali di medio livello, coerenti con la tipologia delle competenze acquisite, presso Istituzioni pubbliche (ad es. Archivi, Biblioteche, Soprintendenze, Musei, Scuole) ed Enti locali ovvero aziende ed organizzazioni private operanti nel campo dei beni culturali. Art. 7 INQUADRAMENTO E DURATA DEL CORSO DI STUDIO La durata del Corso è triennale. Art. 8 VALORE DEI CREDITI DIDATTICI (CFU) Il piano di studio prevede l’acquisizione da parte dello studente di 180 Crediti formativi Universitari (CFU), equamente divisi nei tre anni. Ogni CFU corrisponde a 25 ore di impegno didattico, comprensive di lezioni, esercitazioni, seminari e di altre attività formative, nonché dallo studio personale necessario per il superamento degli esami previsti dai piani di studio. Per ciascun credito, la quota da riservare alle attività di insegnamento è pari al 30% delle atti- 77 REGOLAMENTO DIDATTICO Accademico o ad horas per sopraggiunti motivi d’ urgenza, il Consiglio Didattico e sovrintende alle attività del Corso di Studio. REGOLAMENTO DIDATTICO vità; la quota da riservare allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale è il 70%. ART. 9 ORDINAMENTO DIDATTICO Ai fini della formazione dei curricula il Corso di Studio prevede le seguenti attività formative: Attività formative di base (39 crediti) nei seguenti ambiti disciplinari: • Discipline dell’ambiente e della natura • Letteratura italiana • Discipline storiche Attività formative caratterizzanti (78 crediti) nei seguenti ambiti: • Legislazione dei beni culturali • Beni archivistici e librari • Beni storico-artistici e archeologici • Discipline fisiche • Beni demoetnoantropologici Attività formative affini o integrative (27 crediti) nei seguenti ambiti: • Tecnologie dei beni culturali • Civiltà antiche e medievali Attività formative a scelta dello studente (9 crediti) Attività per la prova finale e per la conoscenza della lingua straniera (15 crediti) Altre attività formative (12 crediti): ulteriori conoscenze linguistiche, conoscenze e abilità informatiche relative ai beni culturali, tirocini, stages etc. In allegato al presente Regolamento è acclusa la Tabella delle Attività Formative indispensabili (Classe 13-Allegato A). ART. 10 ISCRIZIONI Titolo di ammissione è il possesso di un diploma di scuola superiore secondaria o di altro titolo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente. ART. 11 VALORE DEI CREDITI FORMATIVI IN ENTRATA Per gli studenti che provengono da altre Università o da altri Corsi di Studio, il Consiglio di Corso di Studio stabilisce, caso per caso e a seconda degli esami superati e dei crediti già acquisiti e convalidati, l’ anno al quale sono ammessi e l’ordine degli studi che devono seguire. ART. 12 PIANO DI STUDIO 1) Il Corso di Studio si articola in tre curricula: Operatore d’archivio e di biblioteca, Operatore culturale, Operatore museale. Il piano di studio per il curriculum operatore d’archivio e di biblioteca è il seguente: 78 I ANNO S.S.D. ATTIVITÀ DI BASE CFU L-FIL-LET-10 M-STO/01 LETTERATURA ITALIANA STORIA MEDIEVALE ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA ARCHIVISTICA 9 9 ARCHIVISTICA SPECIALE ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI D’ARCHIVIO CIVILTÀ BIZANTINA 9 M-GGR/02 M-STO/08 M-STO/08 CHIM/02 L-FIL-LET/07 CFU scelti CFU acquisit i CFU scelti CFU acquisit i CFU scelti CFU acquisit i 6 12 6 6 57 TOTALE CFU II ANNO S.S.D. ATTIVITÀ DI BASE CFU ICAR/15 M-STO/02 ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO STORIA MODERNA ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO DIPLOMATICA PALEOGRAFIA LATINA STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE LETTERATURA LATINA 3 9 IUS-09 M-STO/09 M-STO/09 L-ART/01 L-FIL-LET/04 6 12 12 9 9 60 TOTALE CFU III ANNO S.S.D. ATTIVITÀ DI BASE CFU M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI FISICA APPLICATA STORIA E TECNICA DEL RESTAURO ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE SCIENZE E TECNOLOGIE DEI MATERIALI POLIMERICI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO ABILITÀ INFORMATICHE LINGUA INGLESE ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9) 9 PROVA FINALE 9 63 FIS/07 L-ART-04 CHIM/05 6 6 6 6 6 6 9 TOTALE CFU TOTALE 180 TIROCINI Le domande di accesso al tirocinio vanno inoltrate dopo che lo studente ha acquisito 90 CFU. 79 REGOLAMENTO DIDATTICO ART. 10 ISCRIZIONI REGOLAMENTO DIDATTICO Il piano di studio per il curriculum operatore culturale è il seguente: I ANNO S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU L-FIL-LET-10 M-STO/01 LETTERATURA ITALIANA STORIA MEDIEVALE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE CIVILTÀ BIZANTINA CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE ABILITÀ INFORMATICHE ATTIVITÀ FORMATIVE LINGUA INGLESE 9 9 L-ART/01 IUS/09 L-FIL-LET/07 CHIM/02 o 05 CFU scelti CFU acquisit i CFU scelti CFU acquisit i CFU scelti CFU acquisit i 9 6 6 6 6 6 57 TOTALE CFU II ANNO S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU M-STO/02 9 L-ART/02 M-STO/O8 STORIA MODERNA ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE MODERNA STORIA DELL’URBANISTICA / STORIA DELL’ARCHITETTURA: FONDAMENTI ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE STORIA DELLA CRITICA D’ARTE STORIA SOCIALE DELL’ARTE o STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA ARCHIVISTICA L-FIL-LET/04 ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE LETTERATURA LATINA L-ART/02 ICAR/18 L-ART/02 L-ART/04 9 6 9 6 9 6 9 63 TOTALE CFU III ANNO S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU M-STO/04 ICAR/15 STORIA CONTEMPORANEA ARTE DEI GIARDINI ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA FISICA APPLICATA GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9) STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA O ALTRE DISCIPLINE 9 3 PROVA FINALE 9 60 L-ART/03 FIS/07 M-GGR/02 CHIM/02 o 05 6 6 6 6 6 9 TOTALE CFU TOTALE 180 80 I ANNO S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU L-FIL-LET/10 M-STO/01 LETTERATURA ITALIANA STORIA MEDIEVALE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE CIVILTÀ BIZANTINA CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE ABILITÀ INFORMATICHE ATTIVITÀ FORMATIVE LINGUA INGLESE 9 9 L-ART/01 IUS/09 L-FIL-LET/07 CHIM/02 o 05 CFU scelti CFU acquisit i CFU scelti CFU acquisit i CFU scelti CFU acquisit i 9 6 6 6 6 6 57 TOTALE CFU II ANNO S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU M-STO/02 STORIA MODERNA ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE MODERNA STORIA DELL’ARTE MODERNA IN PUGLIA 9 STORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALE / STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE STORIA E TECNICA DEL RESTAURO ARCHIVISTICA MUSEOLOGIA ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE LETTERATURA LATINA 6 L-ART/02 L-ART/02 ICAR/18 L-ART/04 L-ART/04 M-STO/08 L-ART/04 L-FIL-LET/04 9 6 6 6 6 6 9 63 TOTALE CFU III ANNO S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU M-STO/04 ICAR/15 STORIA CONTEMPORANEA ARTE DEI GIARDINI ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA FISICA APPLICATA CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE TIROCINI E ATTIVITA’ DI LABORATORIO ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9) STORIA DELL’ARTE DELL’ INDIA O STORIA DELL’URBANISTICA O ALTRE DISCIPLINE 9 3 PROVA FINALE 9 60 L-ART/03 M-GGR/02 FIS/07 CHIM-02/05 6 6 6 6 6 9 TOTALE CFU TOTALE 180 TIROCINI Le domande di accesso al tirocinio vanno inoltrate dopo che lo studente ha acquisito 90 CFU. 81 REGOLAMENTO DIDATTICO Il piano di studio per il curriculum operatore museale è il seguente: REGOLAMENTO DIDATTICO 2) Lo studente predispone il proprio piano di studio al primo anno di corso ed ha la facoltà di modificarlo in itinere, all’ inizio di ciascun anno, sino alla laurea. Il termine per la presentazione del piano di studio da parte dello studente, salvo diverse disposizioni, è il 30 novembre di ogni anno. Il termine per l’approvazione del piano di studio è fissata, salvo diverse disposizioni, al 31 dicembre successivo. ART. 13 TIPOLOGIE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE 1) La tipologia delle forme didattiche comprende lezioni, esercitazioni ed eventuali altre attività anche con sussidi audiovisivi e informatici. Nell’ ambito dell’ orario previsto dalla legge per le attività didattiche, il titolare dell’insegnamento è tenuto a svolgere un numero di ore di lezioni, eventualmente integrate da esercitazioni, proporzionato al numero di crediti assegnato alla sua disciplina ed eventualmente concordato con gli altri docenti nell’ ambito di un insegnamento modulare. Alla preparazione degli studenti si può anche provvedere a mezzo di lezioni propedeutiche o istituzionali che possono essere tenute nell’ ambito di corsi e moduli da docenti o ricercatori confermati. 2) Il Consiglio stabilisce annualmente il calendario delle lezioni e degli esami, nonché la articolazione dei corsi, dei moduli didattici, dei seminari, delle esercitazioni e dei moduli disciplinari raggruppati in un unico esame. ART. 14 LABORATORI Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento o da esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. Le attività si concludono con prove di verifica pratiche, scritte e grafiche. ART. 15 TIROCINI Il Corso di Studio, ove necessario, organizza, in accordo con Enti pubblici e privati, gli stages e i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti per le ‘‘Attività formative’’. Nella stipula della convenzione l’ Ente o l’ impresa dovrà indicare un tutor interno di riferimento, responsabile dell’ attività formativa di ogni singolo studente affidatogli. Il Consiglio del Corso a sua volta indicherà il tutor universitario referente per l’ Ente o l’ azienda. ART. 16 ESAMI DI PROFITTO Le prove di valutazione della preparazione degli studenti si svolgono individualmente per singole materie. Per gli insegnamenti modulari, la prova finale deve accertare il profitto dello studente in ciascun modulo. La verifica può avvenire in un unico momento o in più momenti successivi, anche in corso d’ anno. Il voto è espresso in trentesimi, per alcuni esami è previsto il voto di semplice idoneità. Le modalità di verifica possono essere: un colloquio orale o la compilazione di un test scritto. Gli studenti dovranno prenotarsi, per ciascuno esame previsto per ogni singolo appello, consegnando l’ apposito stampato. Lo ‘‘statino’’ deve essere compilato dallo studente in ogni sua parte. Sarà cura di ciascun docente ritirare il foglio delle prenotazioni del proprio esame non prima di tre giorni dalla data fissata. 82 ART. 18 FREQUENZA DEI CORSI E STUDENTI LAVORATORI Gli studenti sono tenuti a frequentare assiduamente e diligentemente i corsi di insegnamento, ai quali sono iscritti, e le relative esercitazioni, secondo l’orario preordinato annualmente dal Consiglio, in scansioni semestrali o annuali. Per ciò che concerne la frequenza si deve tuttavia tener conto delle condizioni degli studenti lavoratori e delle norme vigenti per il diritto allo studio. ART. 19 COMPITI DIDATTICI DEI DOCENTI Nell’ ambito dell’orario previsto per le attività didattiche, il titolare dell’ insegnamento è tenuto a svolgere un numero di lezione pari al valore in CFU attribuito all’ insegnamento. Ciascun docente o ricercatore deve tenere per ogni corso o modulo un registro nel quale annota di volta in volta, l’argomento svolto o la esercitazione tenuta, apponendovi la firma. Questo registro deve essere disponibile ad ogni richiesta degli organi accademici e viene consegnato alla Segreteria della Facoltà alla chiusura dei corsi. Il docente ha il compito di presentare entro il 30 maggio di ciascun anno accademico il programma del corso che si propone di svolgere nell’ anno successivo, nonché il calendario di tutta l’attività didattica e degli esami. ART. 20 AUTOVALUTAZIONE A conclusione di ogni anno accademico il Consiglio del corso di studio provvede alla verifica dell’ attività svolta e degli obiettivi di coordinamento, di organizzazione e di efficacia didattica raggiunti. Art. 21 ALLEGATI È da considerarsi parte integrante del Regolamento la Tabella delle Attività Formative indispensabili (Classe 13-Allegato A). 83 REGOLAMENTO DIDATTICO ART. 17 ESAMI FINALI La prova finale di Laurea consiste nella discussione di un breve elaborato scritto su un argomento proposto dal candidato e concordato tra lo studente e un docente relativo ad una materia del Corso di Laurea. L’argomento su cui avverrà la discussione è comunicata dal relatore almeno sei mesi prima della sessione di laurea. Il voto finale è espresso in centodecimi. Nell’ assegnare il voto di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candidato, della qualità dell’ elaborato, dell’ andamento della discussione e di ogni altro elemento che possa concorrere alla valutazione. La proposta di lode deve essere unanimemente accolta dalla commissione. REGOLAMENTO DIDATTICO SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI,LIBRARI LIBRARI SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI, E MOBILI-ARTISTICI E MOBILI-ARTISTICI ATTIVITÀ FORMATIVE INDISPENSABILI Attività formative Ambiti disciplinari Settori scientifico-disciplinari Di base ICAR/15 – ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO Discipline dell’ambiente e della natura L-FIL-LET/10 – LETTERATURA ITALIANA Letteratura italiana CFU Tot. CFU M-STO/01 – STORIA MEDIEVALE M-STO/02 – STORIA MODERNA M-STO/04 – STORIA CONTEMPORANEA dei beni IUS/09 – ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO Discipline storiche Caratterizzanti Legislazione culturali Beni archivistici librari e M-STO/08 – ARCHIVISTICA, BIBLIOGRAFIA E BIBLIOTECONOMIA M-STO/09 - PALEOGRAFIA Beni storico-artistici e ICAR/18 – STORIA DELL’ARCHITETTURA L-ART/01 - STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE archeologici L-ART/02 – STORIA DELL’ARTE MODERNA L-ART/03 – STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA L-ART/04 – MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO Affini o integrative Beni M-GGR/02 – GEOGRAFIA ECONOMICOdemoetnoantropologici POLITICA e ambientali Discipline fisiche FIS/07 – FISICA APPLICATA (ai beni culturali, ambientali, biologia e medicina) Tecnologie dei beni BIO/08 - ANTROPOLOGIA CHIM/02 – CHIMICA FISICA culturali 3-3 39 9-9 27-27 6-6 78 6-54 6-54 6-6 6-6 12-12 27 CHIM/05 - SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI POLIMERICI Civiltà antiche medievali Attività formative e L-FIL-LET/04 – LINGUA E LETTERATURA LATINA L-FIL-LET/07 – CIVILTÀ BIZANTINA L-FIL-LET/08 – LETTERATURA LATINA MEDIEVALE E UMANISTICA Tipologie CFU TOT. CFU 9 9 Prova finale 9 15 Lingua straniera 6 Abilità informatiche 6 Tirocinio 6 A scelta dello studente Per la prova finale e per la conoscenza della lingua straniera Altre (art. 10, comma 1, lettera f) 15-15 12 180 TOTALE ART. 22 84 ART. 23 NORME FINALI E TRANSITORIE Gli studenti immatricolati prima dell’ a. a. 2001/2002 conservano il diritto a conseguire il diploma di laurea secondo i vecchi ordinamenti. 85 REGOLAMENTO DIDATTICO ART. 22 MODIFICHE E AGGIORNAMENTI DEL REGOLAMENTO Il Consiglio del Corso di Studio in Scienze dei Beni Archivistici, Librari e Mobili – Artistici, con propria delibera, può provvedere alla modifica o all’ aggiornamento del presente Regolamento. REGOLAMENTO DIDATTICO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE FACOLTÀ DI BENI CULTURALI CLASSE 5/S DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA 86 ART. 1 - FINALITÀ 1. Il Corso di Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia afferisce alla Classe 5/S delle Lauree Specialistiche in Archivistica e Biblioteconomia. 2. Il Corso di Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia si svolge nella Facoltà di Beni Culturali. 3. Il presente Regolamento, in armonia con il Regolamento didattico di Ateneo e con quello della Facoltà di Beni Culturali, disciplina l’organizzazione didattica per quanto non definito dal predetto Regolamento. ART. 2 – AMMISSIONE 1. Titolo di ammissione è il possesso di un diploma di Laurea Triennale delle Facoltà: Beni Culturali, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature straniere, Scienze dell’ educazione, Giurisprudenza o di altro titolo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente. 2. Per essere ammessi al Corso di Laurea Specialistica devono essere soddisfatti i seguenti requisiti: a. Possesso di almeno 120 crediti utilizzabili all’ interno delle attività formative previste dall’ Ordinamento del Corso di Laurea. b. Gli studenti che provengono da altri Corsi di Laurea o da altri curricula dell’ Università di Lecce o di altre Università potranno essere ammessi su delibera del Consiglio didattico che valuterà i crediti acquisiti e determinerà gli eventuali debiti formativi. ART. 3 – ISCRIZIONE La data di scadenza per l’ iscrizione coincide con la conclusione della sessione straordinaria dell’ Anno Accademico (30 aprile). ART. 4 – ORGANIZZAZIONE DIDATTICA 1. Il Corso di Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia è organizzato in un unico curriculum della durata di due anni. 2. Le attività didattiche previste, l’elenco degli insegnamenti e la loro organizzazione in moduli, nonché i relativi obiettivi formativi specifici, i crediti formativi universitari (CFU), l’ articolazione degli anni di corso sono definiti nell’ Allegato 1 che forma parte integrante del presente Regolamento. 3. Il Corso di Laurea adotta l’ ordinamento semestrale. 4. I programmi degli insegnamenti e quelli delle Altre attività formative nonché il calendario degli esami, vengono pubblicati annualmente dal Consiglio didattico. ART. 5 – ACCERTAMENTI ED ESAMI Le prove di valutazione della preparazione degli studenti si svolgono individualmente per singole materie. Per gli insegnamenti modulari, la prova finale deve accertare il profitto dello studente per ciascun modulo. La verifica può avvenire in un unico momento o in più momenti successivi, anche in corso d’ anno. Il voto è espresso in trentesimi. Le modalità di verifica possono essere: un colloquio orale o la compilazione di un test scritto. Gli studenti dovranno preno- 87 REGOLAMENTO DIDATTICO TITOLO I FINALITÀ E ORDINAMENTO DIDATTICO REGOLAMENTO DIDATTICO tarsi, per ciascuno esame previsto per ogni singolo appello, consegnando l’ apposito stampato. Lo ‘‘statino’’ deve essere compilato dallo studente in ogni sua parte. Sarà cura di ciascun docente ritirare il foglio delle prenotazioni del proprio esame non prima di tre giorni dalla data fissata. ART. 6 – PROVA FINALE La prova finale consiste nella discussione di una dissertazione scritta su un argomento proposto dal candidato e concordato tra lo studente e un docente relativo ad una materia del Corso di Laurea. L’argomento su cui avverrà la discussione è comunicata dal relatore almeno sei mesi prima della sessione di laurea. Il voto finale è espresso in centodecimi. Nell’ assegnare il voto di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candidato, della qualità dell’ elaborato, dell’ andamento della discussione e di ogni altro elemento che possa concorrere alla valutazione. La proposta di lode del correlatore deve essere unanimemente accolta dalla commissione. TITOLO II NORME DI FUNZIONAMENTO ART. 7 – OBBLIGHI DI FREQUENZA Gli studenti sono tenuti a frequentare assiduamente e diligentemente i corsi di insegnamento ai quali sono iscritti, e le relative esercitazioni, secondo l’orario preordinato annualmente. Per gli studenti lavoratori si applicheranno le disposizioni del Regolamento didattico di Ateneo. ART. 8 – PIANI DI STUDIO Lo studente segue l’ Ordinamento didattico previsto dal presente Regolamento (All. 1) ed ha facoltà di modificarlo all’ inizio di ciascun anno. Previo esame da parte della Commissione, i piani di studio vengono approvati. ART. 9 – VALUTAZIONE DEL CARICO DIDATTICO Il Consiglio didattico, previo parere della Commissione Paritetica, valuta la congruenza tra crediti e obiettivi formativi per ogni attività. TITOLO III NORME FINALI E TRANSITORIE ART. 10 – MODIFICHE AL REGOLAMENTO Il Consiglio didattico, con propria delibera, può provvedere alla modifica o all’ aggiornamento del presente Regolamento. ART. 11 – ALLEGATI 1 - È da considerarsi parte integrante del Regolamento il presente Piano di Studio: 88 1 - È da considerarsi parte integrante del Regolamento il presente Piano di Studio: I ANNO S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU L-FIL-LET-10 M-STO/01 STORIA ED ELABORAZIONE DIGITALE DEL MANOSCRITTO METODOLOGIA E FONTI DELLA RICERCA STORICA CONTEMPORANEA ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI ARCHIVISTICA ECCLESIASTICA ARCHIVISTICA SPECIALE INFORMATICA APPLICATA AGLI ARCHIVI 6 12 M-STO/08 M-STO/08 M-STO/08 CFU scelti CFU acquisit i CFU scelti CFU acquisit i 12 6 12 48 TOTALE CFU II ANNO S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI CFU M-STO/08 M-STO/09 M-STO/09 BIBLIOLOGIA DIPLOMATICA SPECIALE ESEGESI DELLE FONTI ARCHIVISTICHE MEDIEVALI ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9) 12 12 12 9 ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO PROVA FINALE 9 18 72 TOTALE CFU 2 - Il piano di studio prevede l’acquisizione da parte dello studente di 120 Crediti formativi Universitari (CFU), equamente divisi nei due anni. 3 - La tipologia delle forme didattiche comprende lezioni, esercitazioni ed eventuali altre attività anche con sussidi audiovisivi e informatici. Alla preparazione degli studenti si può anche provvedere a mezzo di lezioni propedeutiche o istituzionali che possono essere tenute nell’ ambito di corsi e moduli da docenti o ricercatori confermati. 4 - Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento o da esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. Le attività si concludono con prove di verifica pratiche, scritte, grafiche con valutazioni autonome. 5 - Il Corso di Studio organizza, in accordo con Enti pubblici e privati, gli stages e i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti. Nella stipula della convenzione l’ Ente o l’ impresa dovrà indicare un tutor interno di riferimento, responsabile dell’ attività formativa di ogni singolo studente affidatogli. Il Consiglio del Corso a sua volta indicherà il tutor universitario referente per l’ Ente o l’ azienda. 89 REGOLAMENTO DIDATTICO ART. 11 – ALLEGATI REGOLAMENTO DIDATTICO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE FACOLTÀ DI BENI CULTURALI CLASSE 95/S DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN STORIA DELL’ ARTE REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN STORIA DELL’ ARTE 90 ART. 1 - FINALITÀ 1. Il Corso di Laurea specialistica in Storia dell’ Arte afferisce alla Classe 95/S delle Lauree Specialistiche in Storia dell’ Arte. 2. Il Corso di Laurea specialistica in Storia dell’ Arte si svolge nella Facoltà di Beni Culturali. 3. Il presente Regolamento, in armonia con il Regolamento didattico di Ateneo e con quello della Facoltà di Beni Culturali, disciplina l’organizzazione didattica per quanto non definito dal predetto Regolamento. ART. 2 – AMMISSIONE 1. Titolo di ammissione è il possesso di un diploma di Laurea Triennale delle Facoltà: Beni Culturali, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature straniere, Architettura o di altro titolo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente. 2. Per essere ammessi al Corso di Laurea Specialistica devono essere soddisfatti i seguenti requisiti: a. Possesso di almeno 120 crediti utilizzabili all’ interno delle attività formative previste dall’ Ordinamento del Corso di Laurea. b. Gli studenti che provengono da altri Corsi di Laurea o da altri curricula dell’ Università di Lecce o di altre Università potranno essere ammessi su delibera del Consiglio didattico che valuterà i crediti acquisiti e determinerà gli eventuali debiti formativi. ART. 3 – ISCRIZIONE La data di scadenza per l’ iscrizione coincide con la conclusione della sessione straordinaria dell’ Anno Accademico (30 aprile). ART. 4 – ORGANIZZAZIONE DIDATTICA 1. Il Corso di Laurea specialistica in Storia dell’ Arte è organizzato in due curricula della durata di due anni. 2. Le attività didattiche previste, l’elenco degli insegnamenti e la loro organizzazione in moduli, nonché i relativi obiettivi formativi specifici, i crediti formativi universitari (CFU), l’ articolazione degli anni di corso sono definiti nell’ Allegato 1 che forma parte integrante del presente Regolamento. 3. Il Corso di Laurea adotta l’ordinamento semestrale. 4. I programmi degli insegnamenti e quelli delle Altre attività formative nonché il calendario degli esami, vengono pubblicati annualmente dal Consiglio didattico. ART. 5 – ACCERTAMENTI ED ESAMI Le prove di valutazione della preparazione degli studenti si svolgono individualmente per singole materie. Per gli insegnamenti modulari, la prova finale deve accertare il profitto dello studente per ciascun modulo. La verifica può avvenire in un unico momento o in più momenti successivi, anche in corso d’ anno. Il voto è espresso in trentesimi. Le modalità di verifica possono essere: un colloquio orale o la compilazione di un test scritto. Gli studenti dovranno prenotarsi, per ciascuno esame previsto per ogni singolo appello, consegnando l’ apposito stampato. Lo ‘‘statino’’ deve essere compilato dallo studente in ogni sua parte. Sarà cura di ciascun docente ritirare il foglio delle prenotazioni del proprio esame non prima di tre giorni dalla data fissata. 91 REGOLAMENTO DIDATTICO TITOLO I FINALITÀ E ORDINAMENTO DIDATTICO REGOLAMENTO DIDATTICO ART. 6 – PROVA FINALE La prova finale consiste nella discussione di una dissertazione scritta su un argomento proposto dal candidato e concordato tra lo studente e un docente relativo ad una materia del Corso di Laurea. L’argomento su cui avverrà la discussione è comunicata dal relatore almeno sei mesi prima della sessione di laurea. Il voto finale è espresso in centodecimi. Nell’ assegnare il voto di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candidato, della qualità dell’ elaborato, dell’ andamento della discussione e di ogni altro elemento che possa concorrere alla valutazione. La proposta di lode del correlatore deve essere unanimemente accolta dalla commissione. TITOLO II NORME DI FUNZIONAMENTO ART. 7 – OBBLIGHI DI FREQUENZA Gli studenti sono tenuti a frequentare assiduamente e diligentemente i corsi di insegnamento, ai quali sono iscritti, e le relative esercitazioni, secondo l’orario preordinato annualmente. Per gli studenti lavoratori si applicheranno le disposizioni del Regolamento didattico di Ateneo. ART. 8 – PIANI DI STUDIO Lo studente segue l’Ordinamento didattico previsto dal presente Regolamento (All. 1) ed ha facoltà di modificarlo all’ inizio di ciascun anno. Previo esame da parte della Commissione, i piani di studio vengono approvati. ART. 9 – VALUTAZIONE DEL CARICO DIDATTICO Il Consiglio didattico, previo parere della Commissione Paritetica, valuta la congruenza tra crediti e obiettivi formativi per ogni attività. TITOLO III NORME FINALI E TRANSITORIE ART. 10 – MODIFICHE AL REGOLAMENTO Il Consiglio didattico, con propria delibera, può provvedere alla modifica o all’ aggiornamento del presente Regolamento. ART. 11 – ALLEGATI 1 - È da considerarsi parte integrante del Regolamento il presente Piano di Studio: 92 PRIMO ANNO S.S.D. ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA M-STO/01 STORIA MEDIEVALE M-STO/01 ESEGESI DELLE FONTI STORICHE L-ART/04 2 discipline a scelta fra: MUSEOLOGIA / STORIA DELLA CRITICA D’ARTE / STORIA E TECNICA DEL RESTAURO ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTI L-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE L-ART/01 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE IUS/09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ATTIVITA’ AFFINI E INTEGRATIVE SPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE L-ART/07 STORIA DELLA MUSICA MEDIEVALE FIS/07 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI L-LIN/X LINGUA E TRADUZIONE (DIVERSA DALLA TRIENNALE) ATTIVITA’ FORMATIVE DI SEDE M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA CFU 4 6 5 6+6 3 6 3 6 3 3 6 9 Tot. 66 SECONDO ANNO ATTIVITA’ CARATTERIZZANTI L-OR/16 STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA L-ART/01 2 discipline a scelta fra STORIA DELLA MINIATURA / STORIA DELL’ARTE BIZANTINA / STORIA DELL’ ARTE MED. IN PUGLIA L-ART/02 STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVE MATERIA A SCELTA DELLO STUDENTE L-ART/01 STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’ OREFICERIA / STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA O ALTRE DISCIPLINE PREFERIBILMENTE TRA QUELLE OPZIONALI ALTRE (art.10, comma 1,lettera f) PROVA FINALE 6 6+6 6 6 6 18 Tot. 54 93 REGOLAMENTO DIDATTICO CURRICULUM MEDIEVALE REGOLAMENTO DIDATTICO CURRICULUM MODERNO-CONTEMPORANEO PRIMO ANNO S.S.D. ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA M-STO/02 STORIA MODERNA L-ART/04 2 a scelta fra MUSEOLOGIA / STORIA DELLA CRITICA D’ARTE / STORIA E TECNICA DEL RESTAURO ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTI L-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE L-ART/02 STORIA DELL’ ARTE MODERNA IUS/09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ATTIVITA’ AFFINI E INTEGRATIVE SPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE L-ART/07 STORIA DELLA MUSICA MODERNA E CONTEMPORANEA FIS/07 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI L-LIN/X LINGUA E TRADUZIONE (DIVERSA DALLA TRIENNALE) ATTIVITA’ FORMATIVE DI SEDE M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA SECONDO ANNO ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA ATTIVITA’ CARATTERIZZANTI L-ART/02 STORIA DELL’ARTE MODERNA IN PUGLIA L-ART/02 1 a scelta fra ISTITUZIONI DI STORIA DELL ‘ARTE / STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA L-ART/03 STORIA DELL’ ARTE CONTEMPORANEA ICAR/18 STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVE MATERIA A SCELTA DELLO STUDENTE L-ART/02 STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’ OREFICERIA / STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA / STORIA DELL’ ARTE DELL’ INDIA O ALTRE DISCIPLINE PREFERIBILMENTE TRA LE OPZIONALI ALTRE (art.10, comma 1,lettera f) PROVA FINALE CFU 4 6 6+6 3 6 3 6 3 3 6 9 Tot. 61 5 6 6 6 6 6 6 18 Tot. 59 2 - Il piano di studio prevede l’ acquisizione da parte dello studente di 120 Crediti formativi Universitari (CFU), equamente divisi nei due anni. 3 - La tipologia delle forme didattiche comprende lezioni, esercitazioni ed eventuali altre attività anche con sussidi audiovisivi e informatici. Alla preparazione degli studenti si può anche provvedere a mezzo di lezioni propedeutiche o istituzionali che possono essere tenute nell’ ambito di corsi e moduli da docenti o ricercatori confermati. 94 5 - Il Corso di Studio organizza, in accordo con Enti pubblici e privati, gli stages e i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti. Nella stipula della convenzione l’ Ente o l’ impresa dovrà indicare un tutor interno di riferimento, responsabile dell’ attività formativa di ogni singolo studente affidatogli. Il Consiglio del Corso a sua volta indicherà il tutor universitario referente per l’ Ente o l’ azienda. . 95 REGOLAMENTO DIDATTICO 4 - Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento o da esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. Le attività si concludono con prove di verifica pratiche, scritte, grafiche con valutazioni autonome. REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN MUSICOLOGIA E BENI MUSICALI (CLASSE 51/S) REGOLAMENTO DIDATTICO Istituzione e durata 1. È istituito presso la Facoltà di Beni Culturali il Corso di Laurea specialistica denominato Laurea in Musicologia e beni musicali 2. Il Corso di Laurea afferisce alla classe 51/S delle Lauree specialistiche in Musicologia e beni musicali, così come determinato dal D.M. 28 Novembre 2000. 3. Il Corso richiede 120 CFU e prevede una durata di due anni. Obiettivi formativi e finalità 1. Il Corso di Laurea specialistica si propone di formare specialisti del settore musicale in grado di operare con funzioni direttive di elevata responsabilità in ambiti quali: enti preposti alla conservazione e valorizzazione dei beni musicali, nonché aziende pubbliche e private operanti nel medesimo settore; sezioni musicali di archivi e biblioteche, audioteche, videoteche, soprintendenze speciali, teatri; organismi e unità di studio preposti alla valorizzazione dei beni e delle attività musicali e della diffusione della conoscenza di questo patrimonio anche mediante le nuove tecnologie. 2. I laureati nel corso di laurea specialistica dovranno: - possedere una approfondita conoscenza nel settore dei beni musicali (biblioteconomia musicale, organologia, discografia e videografia musicale); - acquisire competenze linguistiche e storiche nonché in quelle scientifiche applicate alla conservazione dei beni musicali; - essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici negli ambiti specifici della conservazione, restauro e valorizzazione dei beni musicali; - possedere adeguate conoscenze relative alla legislazione nel settore dei beni culturali; - essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea diversa dall’italiano, con riferimento anche al lessico musicale, musicologico e organologico. 3. Il 70% dell’impegno orario complessivo richiesto agli studenti è riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale. Quadro generale delle attività formative 1. Ai fini della formulazione dei curricula il Corso di Studio prevede le seguenti attività formative: Attività formative di base nei seguenti ambiti disciplinari: - Lingue e letterature moderne - Discipline filologiche e letterarie - Discipline filosofiche e della comunicazione Attività formative caratterizzanti nei seguenti ambiti disciplinari: - Discipline musicologiche - Discipline delle arti e dello spettacolo - Discipline scientifiche applicate Attività formative affini o integrative nei seguenti ambiti disciplinari: 96 Attività formative a scelta dello studente. Attività formative per la prova finale. Altre attività formative: ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche, tirocini stages, ecc. Le attività formative di base concorrono all’acquisizione dei crediti con un numero minimo di 48 crediti, quelle caratterizzanti con un numero minimo di 60 crediti, quelle affini e integrative con 30 crediti, quelle a scelta dello studente con 15 crediti e le altre (art. 10, comma 1, lettera f), con 15 crediti. Alla prova finale sono riservati un minimo di 30 crediti. Per i 102 crediti rimanenti necessari al conseguimento della Laurea, il Regolamento Didattico determina gli ambiti disciplinari finalizzati alla formazione specifica prevista dagli obiettivi formativi. 2. Tutte le attività sono determinate dal Consiglio del Corso di Studio, fatte salve quelle a scelta dello studente. Ammissione e titoli Sono ammessi a frequentare il corso di Laurea specialistica in Musicologia e beni culturali i laureati, con titolo di I livello, in Beni musicali, classe 13 delle Lauree in Scienze dei Beni Culturali, o altra laurea della stessa classe, o equiparabile, così come stabilito dal Regolamento didattico del Corso di Studio di laurea specialistica. Il Diploma conseguito presso un Conservatorio di musica, unito ad un Diploma di maturità costituisce titolo di ammissione. All’atto dell’iscrizione è possibile presentare una richiesta di riconoscimento dei titoli ed esami precedentemente sostenuti purché certificati e corredati da indicazioni relative alla durata dell’attività, alla data e al voto del conseguimento del titolo. La verifica dell’adeguatezza della personale preparazione ai fini dell’ammissione al corso avverrà secondo le modalità fissate dal Regolamento didattico di Ateneo. Qualora tale verifica accerti eventuali debiti formativi, lo studente è tenuto a recuperare tali debiti prima di sostenere prove d’esame del nuovo corso. Di norma non sono sottoposti a verifica i laureati di I livello del corso di Laurea in Beni musicali della Facoltà di Beni Culturali dell’Università di Lecce. Per conseguire il titolo di laureato in Musicologia e beni musicali, lo studente deve aver acquisito 300 crediti formativi universitari, rispettando quanto previsto nel presente Ordinamento, gli eventuali vincoli previsti dal Regolamento Didattico e considerando i 180 crediti acquisiti per la Laurea di I livello. Valutazione e prova finale La valutazione delle attività formative avviene sulla base delle prove scritte e/o orali, la cui tipologia è stabilita dal docente responsabile della singola attività. La valutazione è espressa in trentesimi, con eventuale lode. I crediti relativi a ogni attività formativa si intendono acquisiti se la valutazione non è inferiore a 18 trentesimi. La prova finale consiste nella discussione, presso una Commissione formata a norma del Regolamento didattico di Facoltà, di un elaborato di assoluta originalità che serva a comprovare il possesso delle competenze scientifiche e metodologiche previste dagli obiettivi forma- 97 REGOLAMENTO DIDATTICO - Discipline storiche - Discipline gestionali applicate allo spettacolo musicale REGOLAMENTO DIDATTICO tivi assegnati al Corso di Laurea. L’elaborato proposto per la prova finale si riferisce sempre ad un’esperienza di ricerca durante la quale lo studente riceve assistenza da un professore che relazionerà in sede d’esame e che è chiamato a esprimere un giudizio sulla prova. Il voto di Laurea è espresso in centodecimi, con eventuale lode, e tiene conto dell’esito della prova finale, del percorso complessivo dello studente, della preparazione e della maturità scientifica raggiunta. Frequenza La frequenza delle lezioni, delle attività di tirocinio, di laboratorio e di stage è obbligatoria. Il Consiglio del Corso di studio propone, anno per anno, forme di speciale assistenza per gli studenti lavoratori che possono essere esonerati dalla frequenza delle lezioni. Recuperi Il Consiglio del corso di Laurea specialistica può promuovere attività di recupero per gli studenti in debito formativo con riferimento alla laurea posseduta; tali attività non consentono il conseguimento di crediti. Riconoscimento dei crediti Il riconoscimento dei crediti è stabilito dal Consiglio idattico, che non può comunque violare il rispetto dei crediti riservati alle attività formative riconosciute indispensabili dal presente Ordinamento e deve rispettare la puntuale verifica della possibilità di raggiungere gli obiettivi qualificanti del Corso di Laurea. Il riconoscimento dei crediti avviene su esplicita istanza dello studente. Prosecuzione degli studi Il titolo finale conseguito a conclusione del Corso di Laurea specialistica in Musicologia e beni musicali costituisce titolo di ammissione ai Dottorati di ricerca, Masters e Corsi di specializzazione post-laurea. 98 I ANNO (60CFU) S.S.D. L-FIL-LET/10 L-LIN/12 SPS/08 L-ART/07 L-ART/07 L-ART/07 L-ART/08 L-ART/07 IUS/10 CFU ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE LETTERATURA ITALIANA LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA INGLESE SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI RICERCA MUSICOLOGICA: ANTICHITA’ CLASSICA RICERCA MUSICOLOGICA: MEDIEOEVO E RINASCIMENTO RICERCA MUSICOLOGICA: ETÀ MODERNA E CONTEMPORANEA CIVILTÀ MUSICALE AFRO-AMERICANA ACUSTICA APPLICATA ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE LEGISLAZIONE DELLO SPETTACOLO 6 9 6 6 6 6 6 6 3 ATTIVITÀ A SCELTA DELLO STUDENTE 6 A SCELTA DELLO STUDENTE II ANNO (60 CFU) S.S.D. L-LIN/04 L-ART/07 L-ART/07 CHIM/12 FIS/07 L-ART/04 CFU ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA FRANCESE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA E CRITICA DEL TESTO MUSICALE PALEOGRAFIA MUSICALE CHIMICA DELL’AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI FISICA APPLICATA MUSEOLOGIA 6 9 9 6 3 6 PROVA FINALE 21 DISSERTAZIONE SCRITTA AttivitàAttività formative a scelta dello formative a scelta dellostudente studente Lo studente potrà scegliere discipline o attività, corrispondenti ai settori scientifico-disciplinaLo studente potrà scegliere discipline o attività, corrispondenti ai settori scientifico-disciplinari ri indicati nell’ordinamento dei Corsi di Studio in Beni Musicali (classe 13) o in Musicologia e indicati nell'ordinamento dei Corsi di Studio in Beni Musicali (classe 13) o in Musicologia e Beni Beni musicali attivate durante accademico corsola presso di musicali(classe (classe 51/S), 51/S), attivate durante l'annol’anno accademico in corso in presso Facoltà la di Facoltà Beni Beni Culturali. Culturali. 99 REGOLAMENTO DIDATTICO Insegnamenti Insegnamenti PIANI DI STUDIO DA CONSEGNARSI ENTRO IL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE FACOLTÀ DI BENI CULTURALI CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E DELL’AMBIENTE A.A. 2006/2007 – ORDINAMENTO A.A. 2006/2007 AL MAGNIFICO RETTORE Il sottoscritto Matr. __________________ Cognome e Nome _____________________________________________________________________________ Comune di nascita__________________________________________ data di nascita (gg/mm/aa)____ /____/____ Comune di residenza____________________________indirizzo___________________________tel._____ Iscritto per l’a.a.200__/200__ al __ anno di corso, chiede di essere autorizzato a seguire il piano di studio di seguito indicato. AVVERTENZE – La formulazione del presente piano di studio implica la conoscenza del D.M. n. 509/1999 e delle relative norme di applicazione. Lo studente deve indicare nel presente modulo gli insegnamenti/discipline che caratterizzano il proprio piano di studi e si assume la piena responsabilità delle dichiarazioni effettuate nel piano di studi. Eventuali dichiarazioni non rispondenti a verità comportano l’annullamento del piano. Lecce, li________________________ FIRMA DELLO STUDENTE ___________________________ RISERVATO AL CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA Il piano è interamente approvato? Si No Note: ___________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ Tutorato: ________________________________________________________________________________ IL PRESIDENTE DEL CORSO DI STUDIO __________________________________ Lecce, li __________________________ accettazione Per al piano di studio approvato dal Consiglio di Corso di Studio rinunzia FIRMA DELLO STUDENTE ___________________________ Lecce, li _____________________________ UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE FACOLTÀ DI BENI CULTURALI Cedola comprovante l’avvenuta presentazione del piano di studi per l’a.a. 200…/200… Da parte dello studente ____________________________________________ matricola ________________________ Comune di nascita _________________________________________ data di nascita ___________________________ Lecce, li _______________________ TIMBRO 100 Il segretario _____________________________ Di base (Totale CFU 9) Caratterizzanti Insegnamenti/discipline Ambito disciplinare Settori scientifico/disciplinari Discipline dell’ambiente e della natura Discipline storiche BIO/02 – Botanica sistematica - Paleobotanica: bioarcheologia 3 L-ANT/02 - Storia greca - Storia greca 6 - Antichità greche* 6 L-FIL-LET/01 - Civiltà egee - Archeologia e antichità egee* 6 L-ANT/01 – Preistoria e protostoria - Paletnologia 9 - Preistoria del Vicino Oriente - Protostoria europea 9 L-ANT/07 – Archeologia classica - Archeologia e storia dell'arte greca Beni storicoartistici e archeologici (Totale CFU 27) CFU per materia. CFU acquisiti 9 9 -Archeologia della Magna Grecia L-ANT/10 – Metodologie della ricerca archeologica CFU scelti 9 - Metodologia e tecnica della ricerca archeologica 9 9 L-OR/02 – Egittologia e civiltà copta Affini o integrative (Totale CFU 15) TOTALE CFU 51 Civiltà antiche - Archeozoologia - Egittologia 9 L-OR/05 – Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico - Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico 9 L-FIL-LET/02 – Lingua e letteratura greca BIO/08- Antropologia - Letteratura greca 9 - Antropologia 6 Tecnologie dei beni culturali (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori.) + 9 CFU da acquisire con: _________________________________________________ - Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutteCFU discipline _______contrassegnate CFU Acquisiti da *) _______________________________________CFU CFU_______ _______ CFUCFU Acquisiti _________________________________________________ Acquisiti ____________________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti + 9 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutte discipline contrassegnate da *) - Altre attività formative - Altre attività formative - Laboratorio di Paletnologia e Protostoria - Laboratorio di Paletnologia e Protostoria - Laboratorio di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia - Laboratorio di Archeologia classica - Laboratorio di Archeologia classica 1 1 2 (indicare i lab. scelti con relativi CFU) - Laboratorio di Informatica - Laboratorio di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia - Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo (indicare i lab. scelti con relativi CFU) - Laboratorio di Informatica - Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo 101 2 3 3 CFU Acquisiti CFU Acquisiti PIANI DI STUDIO I ANNO Attività formative PIANI DI STUDIO II ANNO Attività formative Di base (Totale CFU 9) Ambito disciplinare Settori scientifico/disciplinari Letteratura L-FIL-LET /10 – Letteratura italiana italiana Discipline storiche L-ANT/03 - Storia romana (Totale CFU 30) Affini o integrative CFU per materia. - Letteratura italiana 3 - Storia romana 6 -Civiltà antiche dell’Italia meridionale* 6 - Etruscologia* 6 L-ANT/04 – Numismatica - Numismatica greca e romana 9 L-ANT/07 – Archeologia classica -Archeologia e storia dell'arte romana 9 L-ANT/09 – Topografia antica - Topografia antica 9 - Aerotopografia archeologica 9 -Rilievo ed analisi tecnica dei monumenti antichi 9 - Urbanistica del mondo classico 9 L-ART/04 – Museologia e critica artistica e del restauro Museologia 9 Beni demoetnoantropo lo-gici e ambientali M-GGR/01 – Geografia - Geografia 3 Civiltà antiche L-FIL-LET/04 – Lingua e letteratura latina - Letteratura latina 6 - Scienza dei materiali 6 L-ANT/06 Etruscologia e antichità italiche Caratterizzanti Insegnamenti/discipline Beni storicoartistici e archeologici CFU scelti CFU acquisti Tecnologie dei CHIM/02 – Chimica fisica (Totale CFU beni culturali 12) TOTALE CFU 51 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori.) _ ___________________________________________________ ______discipline Acquisiti contrassegnate da *) + 9 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fraCFU le tutte _ ___________________________________________________ CFU ______ Acquisiti _______________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti - Altre attività formative 3 CFU Acquisiti ____________________________________________1 CFU2 _______ CFU Acquisiti + 9 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra tutte le discipline contrassegnate da *) - Laboratorio di Paletnologia e Protostoria - Laboratorio di Archeologia classica - Altre attività formative - Laboratorio di - Laboratori di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia (sottolineare i lab. scelti con relativi CFU) Paletnologia e Protostoria - Laboratorio di Numismatica - Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia - Laboratorio di Archeologia classica 1 - Laboratorio di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia - Laboratorio di Informatica (sottolineare iScavi lab.archeologici scelti con relativi CFU) topografiche, Attività di rilievo didattici, Ricognizioni - Laboratorio di Numismatica - Tirocini,Urbanistica, Stages, Musei, ecc. - Laboratori di Topografia, Rilievo e Aerotopografia (sottolineare i lab. scelti con relativi CFU) - Laboratorio di Informatica - Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo - Tirocini, Stages, Musei, ecc. (sottolineare i lab. scelti con relativi CFU) 102 2 3 CFU Acquisiti Di base Ambito disciplinare Discipline storiche Insegnamenti/discipline Settori scientifico/disciplinari M-STO/01 - Storia medievale CFU per materia. - Storia medievale 6 - Antichità ed istituzioni medievali* 6 - Esegesi delle fonti storiche medievali* 6 CFU scelti CFU Acquisit i (Totale CFU 6) Caratterizzanti (Totale CFU 30) Legislazione e Diritto comparato dei beni culturali Discipline geologiche ingegneristiche e architettoniche IUS/09 – Istituzioni di diritto pubblico ICAR/18 – Storia dell’architettura GEO/11- Geofisica applicata - Storia del restauro architettonico** - Geofisica archeologica** 9 9 Beni archivistici e librari M-STO/09 – Paleografia - Paleografia latina** 9 Beni storico-artistici e archeologici L-ANT/08 – Archeologia cristiana e medievale L-ART/01 - Storia dell'arte medievale - Archeologia medievale 9 - Storia dell’arte medievale 9 - Storia e tecnica del restauro 9 - Archeometria** 9 - Chimica per i Beni Culturali** 9 L-ART/04 – Museologia e critica artistica e del restauro Tecnologie dei beni FIS/07 – Fisica applicata (a culturali Beni Culturali, Ambientali, Biologia e Medicina) Discipline chimiche CHIM/12 – Chimica dell’ambiente e dei beni culturali TOTALE CFU 36 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori). - Legislazione dei Beni Culturali 3 Un insegnamento, fra quelli contrassegnati da **, va obbligatoriamente scelto. Un insegnamento, fra quelli contrassegnati va obbligatoriamente scelto. + 12 CFU da acquisire con: - Attività formative a sceltada (da**, scegliere fra tutte le discipline contrassegnate da *) ___________________________________________________ CFU ______ ___________________________________________________ CFU ______ CFU Acquisiti CFU Acquisiti + 12 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra tutte le discipline contrassegnate da *) ________________________________ CFU ______ CFU Acquisiti - Altre attività formative 2 ______ 3 CFU Acquisiti ____________________________________1 CFU CFU Acquisiti - Laboratorio di Paletnologia e Protostoria - Altre attività formative - Laboratorio di Archeologia classica - Laboratori di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia (sottolineare i lab. scelti con relativi CFU) - Laboratorio di Numismatica Paletnologia e Protostoria - Laboratorio di - Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia - Laboratorio di Archeologia classica (sottolineare i lab. scelti con relativi CFU) - Laboratori di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia - Laboratorio di Archeologia medievale (sottolineare- Laboratorio i lab. scelti con relativi CFU) di Informatica - Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo - Laboratorio di Numismatica - Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia - Tirocini, Stages, Musei, ecc. (sottolineare i lab. scelti con relativi CFU) - Laboratorio di Archeologia medievale + 12 CFU da acquisire con: - Lingue straniere - Laboratorio Informatica Prova di finale - Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo - Tirocini, Stages, Musei, ecc. + 12 CFU da acquisire con: - Lingue straniere Prova finale 103 1 2 3 CFU Acquisiti PIANI DI STUDIO III ANNO Attività formative PIANI DI STUDIO Altre attività formative a scelta dello studente (12 CFU da raggiungere tra le discipline contrassegnate da *) Altre attività formative (18 CFU da raggiungere nel corso del triennio) Laboratori di archeologia (la frequenza è vincolata a quella dei corrispettivi insegnamenti): min. 6 – max. 8 CFU: Laboratori sui manufatti Laboratorio di Paletnologia e Protostoria “ di Archeologia classica “ di Archeologia medievale “ di Numismatica Laboratori sui reperti bioarcheologici Laboratori di Antropologia, Paleobotanica, Archeozoologia Laboratori sui dati territoriali Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia Laboratori di Informatica: max. 3 CFU max. 3 CFU max. 2 CFU max 1 CFU max. 3 CFU max. 4 CFU min. 3 – max. 6 CFU Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche: min. 5 – max. 9 CFU Tirocini, Stages, Musei, ecc.: min. 2 – max. 4 CFU Altre Attività formative Laboratori di Archeologia Laboratorio di Informatica applicata all’archeologia Attivazioni previste per l’a.a. 2006-2007 Laboratorio di Paletnologia e Preistoria (1 CFU) Prof.ssa Elettra Ingravallo Esercitazioni sulla ceramica preistorica e industria litica. Laboratorio di Archeologia classica (3 CFU) Prof. Francesco D’Andria; Dr.ssa Valeria Melissano L’attività comprende l’illustrazione delle modalità di classificazione preliminare dei reperti; la presentazione delle categorie di manufatti provenienti dagli scavi nel Salento; operazioni di lavaggio, siglatura e ricomposizione degli oggetti; la schedatura dei materiali; lo studio delle tipologie vascolari. Laboratorio di Archeologia medievale (2 CFU) Prof. Paul Arthur Esercitazioni sui materiali rinvenuti durante le campagne di scavo in siti di età medievale ubicati nel terri- 104 Laboratorio di Antropologia (1 CFU) Prof. Francesco Fabbri Esercitazioni su materiale antropologico. Laboratorio di Archeobotanica (1 CFU) Prof. Girolamo Fiorentino Esercitazioni di flottazione, selezione e riconoscimento di materiali archeobotanici da diversi contesti. Laboratorio di Archeozoologia (1 CFU) Prof. Jacopo De Grossi Mazzorin Esercitazioni su resti faunistici provenienti da diversi scavi archeologici. Nel corso delle esercitazioni verranno impartite le nozioni principali per la determinazione dell’elemento anatomico, la determinazione della specie, del sesso e dell’età di morte, e sulle principali applicazioni dell’osteometria. Laboratorio di Numismatica (1 CFU) Prof. Aldo Siciliano L’attività del laboratorio comprende l’illustrazione delle nozioni base di restauro, fotografia, classificazione di monete, elementi di museotecnica, in modo che gli studenti possano, attraverso esercitazioni pratiche sul materiale numismatico, ricostruire le fasi successive che il reperto monetale deve attraversare dal momento del suo recupero sino alla sua musealizzazione. Laboratorio di Rilievo e analisi tecnica (1 CFU) Prof.ssa Carla Maria Amici Esercitazioni sull’uso di sistemi CAD per l’elaborazione di modelli virtuali di edifici. Laboratorio di Aerotopografia (1 CFU) Prof. Giuseppe Ceraudo In una prima fase sono previste esercitazioni pratiche di lettura stereoscopica di foto aeree verticali e di familiarizzazione con elementari procedimenti per il calcolo della scala dei fotogrammi. Nella seconda fase, più avanzata, è prevista la scansione di foto aeree, la georeferenziazione delle stesse, la restituzione grafica delle tracce archeologiche eventualmente individuate e il loro inserimento nei Progetti di cartografia archeologica all’interno del Sistema Informativo Territoriale del Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria (LABTAF). Laboratorio di Topografia antica (1 CFU) Prof. Marcello Guaitoli L’attività è finalizzata alla cartografia archeologica, alla analisi topografica del territorio mediante ricognizione integrale, alla gestione informatica dei dati del territorio e alla organizzazione, gestione e implementazione di Sistemi Informativi Territoriali dedicati al patrimonio dei beni culturali. Laboratorio di Urbanistica del mondo classico (1 CFU) Prof.ssa Liliana Giardino L’attività didattica è finalizzata alla conoscenza e utilizzazione degli strumenti cartografici necessari per l’impostazione e la realizzazione di una ricerca sull’assetto urbanistico di un centro antico. Laboratorio di Archeologia moderna (1 CFU) Prof. Paolo Gull Nelle attività che si svolgono nel laboratorio di archeologia moderna o postmedievale, di recentissima isti- 105 PIANI DI STUDIO torio salentino (Apigliano, Martano, Quattro Macine, Giuggianello e altri). Durante le esercitazioni è previsto un lavoro di lavaggio, siglatura e dvisione dei materiali ceramici. Al lavoro sui materiali sarà affiancata una prima lettura dei dati riguardanti il censimento delle evidenze di età medievale in Terra d’Otranto con dimostrazione delle funzioni GIS e Autocad applicate all’archeologia medievale. PIANI DI STUDIO tuzione, gli studenti possono familiarizzarsi con i materiali ceramici e con altri aspetti della cultura materiale di età moderna. Il lavoro, condotto sui reperti dei principali scavi urbani, prevede lo svolgimento di tutte le fasi operative, dal lavaggio alla classificazione, ed è affiancato da brevi lezioni teoriche sugli aspetti metodologici e sulle principali questioni cronologiche, tipologiche e tecnologiche poste dal materiale archeologico. Laboratorio di Informatica applicata all’archeologia (3 CFU) Prof.ssa Grazia Semeraro L’attività didattica prevede cicli di esercitazioni sui seguenti argomenti: 1) Nozioni di base; conoscenza dei sistemi operativi. 2) I databases di tipo relazionale: esempio di progettazione e implementazione di una banca dati per la catalogazione dei dati archeologici. 3) I sistemi GIS: conoscenza delle principali caratteristiche e funzioni. Esercitazioni su acquisizione dati, georeferenziazione, elaborazione dati ed analisi spaziali. 106 La Scuola ha iniziato la sua attività nell’Anno Accademico 1980/81 e finora si sono avvicendati tre direttori: i proff. Cosimo Damiano Fonseca, Dinu Adamesteanu e Francesco D’Andria. La Scuola è stata istituita con il duplice scopo di approfondire la preparazione tecnico-pratica degli allievi nel campo delle discipline archeologiche e di fornire le competenze professionali finalizzate alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico. Ha una durata triennale e rilascia il diploma di Specializzazione in Archeologia. Sono attivati due indirizzi di specializzazione: a) Archeologia classica; b) Archeologia medievale. Lo statuto prevede 30 posti per ciascun anno di corso (18 per l’indirizzo classico; 12 per l’indirizzo medievale). Diverse sono le università di provenienza degli allievi: Torino, Milano, Padova, Roma, Salerno, Messina, Catania, Palermo; sono iscritti anche studenti stranieri provenienti dall’Albania, Turchia, Belgio, Spagna, Grecia. A partire dall’anno accademico 1987/88 sono state assegnate a studenti della Scuola 28 borse di studio biennali e triennali. All’attuazione delle attività didattiche provvedono la Facoltà di Beni Culturali e il Dipartimento di Beni Culturali. Sede «Ex Inapli», via Birago 64; Direttore: Prof. Francesco D’Andria; Telefono: 0832-295519; 0832-307053. Biblioteca del Dipartimento di Beni Culturali Gli allievi della Scuola di Specializzazione possono avere libero accesso alle biblioteche presenti nell’Ateneo Salentino. Di particolare interesse è la biblioteca del Dipartimento di Beni culturali che dispone di un patrimonio di circa 25.000 monografie e di 500 abbonamenti correnti a riviste. La biblioteca è aperta a studenti e docenti del dipartimento o di altre strutture italiane ed estere, purché vengano preventivamente autorizzati e partecipino a specifici progetti di ricerca. Gli utenti sono tenuti a lasciare i propri dati anagrafici, per il rilascio di una tessera personale, rinnovabile in base alle esigenze di studio. Gli utenti possono direttamente accedere ai libri, in quanto la biblioteca è organizzata con scaffalatura aperta e la collocazione è concepita in base ad aree tematiche, che rispecchiano i diversi ambiti disciplinari. Oltre l’aggiornamento del catalogo cartaceo autore-titolo, la biblioteca partecipa al catalogo unico d’ateneo, accessibile attraverso Internet, all’indirizzo siba2.unile.it Document delivery e reference. Il servizio di fotocopia viene effettuato esclusivamente all’interno.previa autorizzazione del bibliotecario per la salvaguardia dei libri e nel rispetto della legge sul copyright. All’ingresso della stessa biblioteca è a disposizione una macchina fotocopiatrice self-service, che funziona con apposite schede magnetiche. In sala consultazione é collocato un terminale che consente l’accesso ad Internet e, di conseguenza, ad opac di altre biblioteche e a banche dati, per ricerche bibliografiche. Orari: lunedì-venerdì: 8.30 - 18.45; sabato: 8.30-13.00. 107 SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN ARCHEOLOGIA CLASSICA E MEDIEVALE - “Dinu Adamesteanu” MASTER UNIVERSITARIO MASTER di II° LIVELLO in: ARCHITETTURA E STORIA DEL PAESAGGIO Metodologie e strumenti per la conoscenza, conservazione, progettazione e gestione dei beni culturali del territorio in collaborazione con Istituto Universitario di Architettura di Venezia CONSERVAZIONE E GESTIONE DEI BENI CULTURALI 1) FINALITA’ E OBIETTIVI Lo scopo è di formare specialisti nei due settori dei beni culturali archeologicI e del paesaggio, forniti di specifiche competenze non solo nell’ambito della tutela e della conservazione, ma anche della gestione e della valorizzazione di tali beni. Il Master viene incontro così ad un’esigenza, sempre più avvertita nella società contemporanea, di conoscenza e fruizione matura e consapevole del patrimonio culturale, cui intende fornire una risposta concreta attraverso la creazione di una figura professionale nuova, fortemente richiesta sul mercato del lavoro. Il percorso didattico è articolato in lezioni teoriche e seminariali e prevede nell’ultimo trimestre, un periodo obbligatorio di stage in un’amministrazione pubblica o in un cantiere di scavo. L’intenzione è di fornire una preparazione sia teorica che pratica che associ alla conoscenza approfondita dei beni archeologici e del paesaggio, la consapevolezza dei meccanismi e delle strategie più moderne e adeguate di gestione e valorizzazione, formando esperti in grado di proporsi come interpreti dei temi e dei problemi di un settore in forte espansione e in rapida trasformazione per quanto riguarda i metodi e le tecnologie. 2) BANDO DI AMMISSIONE Il Master offre pertanto una significativa occasione di qualificazione culturale ai laureati in Beni Culturali e in Architettura. Il master è articolato in due indirizzi: • Beni archeologici; • Beni paesaggistici. Il percorso didattico è strutturato in quattro trimestri: - un trimestre destinato alla conoscenza di metodi e tecniche dello scavo e del restauro archeologico e monumentale; - un trimestre destinato ai metodi e strumenti di analisi e conservazione del paesaggio; - un trimestre destinato all’utilizzazione dell’Information Technology come strumento per favorire la cooperazione tra il mondo della ricerca e quello degli enti pubblici; - un trimestre conclusivo destinato a stage, da svolgersi presso Istituzioni pubbliche o in un cantiere di scavo. 3) PROGRAMMA DIDATTICO Il corpo docente sarà costituito da docenti dell’Ateneo e da docenti esterni specialisti in alcuni temi inseriti nel piano didattico. Il Master è organizzato in due momenti didattici: a) formazione teorica e pratica: 108 I° trimestre Metodi e tecniche dello scavo e del restauro archeologico e monumentale - Metodologie della ricerca archeologica - Teoria e pratica dello scavo archeologico - Teoria e pratica del restauro archeologico e monumentale - Pronto intervento sullo scavo archeologico - Diagnostica ed archeometria - Metodi diretti di restauro su materiale metallico, lapideo, ceramica e vetro - Laboratorio di fotointerpretazione - Rilievo e documentazione archeologica - Metodi informatici applicati all’archeologia - Sicurezza in cantiere II° trimestre Metodi e strumenti di analisi e conservazione del paesaggio - Archeologia Ambientale - Cartografia geoarcheologico-ambientale - Progettazione di musei all’aperto ed aree archeologiche - Pianificazione del territorio e del paesaggio - Legislazione e gestione del territorio e delle aree archeologiche - Economia dei beni culturali e ambientali - Rilievo e rappresentazione digitale - Gestione dati e comunicazione III° trimestre Utilizzazione dell’Information Technology come strumento per favorire la cooperazione tra il mondo della ricerca e quello degli enti pubblici - Metodologie e tecniche per la comunicazione - Progettazione di applicazioni multimediali 109 MASTER UNIVERSITARIO - lezioni teoriche di conoscenza dei metodi di scavo e restauro archeologico e monumentale e dei modelli di analisi e valutazione dei processi di trasformazione territoriale che hanno come oggetto lo spazio fisico; - pratiche laboratoriali di analisi e sperimentazione progettuale. b) stage di sperimentazione operativa: - attività pratiche di scavo e restauro in cantieri scuola di archeologia; - tirocinio presso Istituzioni preposte alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Il Master è così articolato*: - cartografia, sistemi informativi territoriali, strumenti informatici per la gestione, lo studio e la progettazione; - metodologie, procedure e normalizzazione degli interventi di analisi e restauro del patrimonio costruito; - progettazione degli interventi sul paesaggio attraverso applicazioni in campioni del territorio salentino e in altri ambiti nazionali e internazionali. MASTER UNIVERSITARIO - Strumenti per la comunicazione multicanale Laboratorio di GIS IV° trimestre Stage da svolgersi presso un’amministrazione pubblica o in un cantiere di scavo. - Sperimentazione dei metodi e delle tecniche acquisite mediante redazione di un progetto 3) DURATA Il Master si presenta come un programma di studi integrato, della durata complessiva di un anno suddiviso in quattro trimestri. 4) CREDITI FORMATIVI Il programma prevede la frequenza complessiva di 600 ore di lezione e di uno stage (per un totale di 60 crediti). 5) ISCRIZIONE La domanda di iscrizione va inoltrata all’Università degli Studi di Lecce – Segreteria del Maste in Conservazione e Gestione dei Beni Culturali. Per l’iscrizione va utilizzato l’apposito modello disponibile presso la segreteria o reperibile sul sito Internet dell’Università di Lecce. 6) COSTI La tassa di iscrizione è di 5.000 Euro complessivi, ripartiti in due rate da 2.500 Euro, da versare all’Università degli Studi di Lecce, rispettivamente all’atto dell’iscrizione e alla fine del secondo trimestre. L’Università di Lecce si impegna a favorire in tutte le forme possibili la mobilità degli studenti durante il trimestre di stage. Agli studenti che avranno frequentato tutto i corsi e lo stage e avranno superato le prove previste alla fine di ciascun trimestre e quella finale verrà rilasciato dall’Università di Lecce il diploma di Master, che avrà valore in tutti i Paesi aderenti secondo le normative vigenti in ciascuno di essi. 7) CRITERI DI AMMISSIONE E’ previsto un numero massimo di 20 allievi. L’accesso al Master è subordinato al superamento di un esame di ammissione, consistente in un colloquio con un collegio docenti dell’Università, integrato dalla valutazione dei titoli presentati. I requisiti per essere ammessi al colloquio sono i seguenti: - diploma di laurea (o titolo equipollente conseguito presso Università straniere); - conoscenza di almeno una lingua straniera. Il colloquio sarà volto a verificare la formazione di base del candidato e sarà integrato dall’accertamento delle competenze linguistiche e dalla discussione degli eventuali titoli prodotti. Verranno valutati come titoli il curriculum di studi; eventuali pubblicazioni scientifiche; esperienze di lavoro o di ricerca nel settore dei beni culturali. 110 Segreteria: Dott.ssa Cristina De Paolis, tel.: 0832-293570; Sede: Viale Gallipoli n. 49 – 73100 LECCE. Il Dottorato di Ricerca è un settore dell’Area Studenti che cura l’attività amministrativa inerente i corsi di dottorato, sia che il dottorato abbia sede amministrativa presso l’Ateneo di Lecce sia che abbia sede presso un Ateneo consorziato. Per quanto concerne i corsi di dottorato istituiti presso l’Università di Lecce, il settore Dottorati di ricerca predispone gli atti amministrativi riguardanti le convenzioni con Enti pubblici e privati esterni per l’istituzione e il finanziamento di borse di studio, il bando di concorso, la nomina dei vincitori, il rilascio dei certificati e il conferimento del titolo finale. Per quanto concerne, invece, i corsi di dottorato ai quali l’Università di Lecce partecipa quale sede consorziata, il settore Dottorato di Ricerca cura le convenzioni e liquida le borse di studio finanziate dalla stessa Università. Il Dottorato di ricerca è titolo accademico valutabile esclusivamente nel campo della ricerca scientifica. Gli studi per il Dottorato di ricerca sono ordinati nell’approfondimento delle metodologie per la ricerca nei rispettivi settori della formazione scientifica; consistono nello svolgimento di un piano di attività disciplinarmente circoscritto, eventualmente arricchito di apporti interdisciplinari e di programmi di ricerca su tematiche prescelte dagli stessi interessati con l’assenso e la guida del Collegio dei Docenti. Possono presentare domanda di ammissione ai corsi del Dottorato di Ricerca coloro che siano in possesso di laurea (titolo conseguito nell’ambito dell’ordinamento precedente alla riforma universitaria) e laurea specialistica (titolo conseguito ai sensi del D.M. 509/99) conseguite presso una Università italiana, o di un titolo equipollente conseguito all’estero. L’esame di ammissione al corso di Dottorato consiste in una prova scritta e in un colloquio. Le prove d’esame sono volte ad accertare l’attitudine del candidato alla ricerca scientifica. I candidati sono ammessi al corso secondo l’ordine della graduatoria di merito fino alla concorrenza del numero dei posti disponibili. I titolari di borse di studio conferite dall’università su fondi ripartiti dai decreti del Ministro di cui all’art. 4, comma 3 della Legge 3 luglio 1998, n. 210, sono esonerati preventivamente dal pagamento di contributi per l’accesso e la frequenza dei corsi. Gli iscritti al Corso di Dottorato di Ricerca titolari di una borsa di studio, non possono svolgere attività lavorative o di formazione esterne al dottorato di ricerca, pena la decadenza dal diritto di godimento della borsa. Agli iscritti ad un dottorato di ricerca, compresi i titolari di borsa di studio su proposta del Tutor, successivamente approvata dal Collegio dei Docenti, è consentito svolgere attività di collaborazione per l’attività di ricerca purché la stessa rientri nell’ambito delle attività formative previste dal dottorato. In tal caso le borse di studio sono compatibili con eventuali compensi derivanti dall’attività di ricerca, così come sono compatibili con eventuali compensi derivanti da attività, preventivamente autorizzate dal Collegio dei docenti, che permettano di approfondire gli obiettivi di formazione e l’esperienza di ricerca del dottorato. Gli iscritti devono impegnarsi a compiere continuativamente attività di studio e di ricerca nell’ambito delle strutture destinate a tal fine e secondo le modalità fissate dal Collegio dei Docenti. Agli iscritti alle scuole di specializzazione che siano ammessi a frequentare un Dottorato di Ricerca si applica la sospensione del corso degli studi fino alla cessazione della frequenza del dottorato. Il pubblico dipendente ammesso ai corsi di Dottorato è collocato, a domanda, fin dall’inizio e per tutta la durata del corso, in congedo straordinario per motivi di studio senza assegni ed usufruisce della borsa di studio qualora ricorrano le condizioni richieste. A chi abbia conseguito, a conclusione del corso, risultati di rilevante valore scientifico documentati da una dissertazione finale scritta o da un lavoro grafico è conferito il titolo di Dottore di Ricerca. 111 DOTTORATI DI RICERCA DOTTORATI DI RICERCA PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Programmi 112 LAUREA TRIENNALE 113 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ABILITÀ INFORMATICHE Prof.ssa Valentina Marangi Laurea Triennale 6 CFU Beni musicali e dello spettacolo Beni archivistici, librari e mobili e artistici Le lezioni si svolgeranno nel primo semestre presso il Laboratorio di Informatica (Ateneo, Palazzo Codacci Pisanelli). Argomenti del corso: 1. Alfabetizzazione informatica e uso del personal computer. 2. Applicazioni specifiche per i beni culturali e le discipline dello spettacolo. Testo di riferimento: • Nicola Tangari – Valentina Marangi, Informatica e beni culturali, Lecce, Adriatica, 2006. Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni. Gli studenti non frequentanti integreranno il programma su indicato con: • Fabio Ciotti - Gino Roncaglia, Il mondo digitale. Introduzione ai nuovi media, Roma-Bari, Laterza, 2000, ISBN 88-420-5974-9, capp. 1-7. Coloro i quali possano attestare la loro esperienza pregressa di uso delle tecnologie informatiche di base (es. Patente europea del computer, Corsi regionali di informatica, ecc.) potranno sostenere l’esame studiando il programma riservato ai frequentanti anche nel caso in cui non abbiano raggiunto il numero minimo di ore di frequenza. Inizio delle lezioni: lunedì 23 ottobre 2006. Calendario delle lezioni: • Beni musicali e dello spettacolo: lunedì ore 14.00-16.00, martedì ore 14.00-16.00 e venerdì ore 14.00-16.00. • Beni archivistici, librari e mobili-artistici: lunedì ore 16.00-18.00, martedì ore 16.00-18.00 e giovedì ore 14.00-16.00. Aula: Laboratorio di informatica (Ateneo, Palazzo Codacci Pisanelli). Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni. Si consiglia di concordare un appuntamento. Esami: 16 e 30 gennaio 2007; 20 febbraio 2006. Altre date da definire; si consultino gli avvisi sul sito di Facoltà o in bacheca. Recapito docente: [email protected] 114 Prof. Giuseppe Ceraudo Corso di Laurea triennale in Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente 9 C.F.U. Parte generale Questo insegnamento vuole proporre gli strumenti culturali di base necessari per la comprensione e la lettura dei documenti aerofotografici in vista dell’individuazione, analisi e documentazione dei dati relativi agli studi di “Topografia archeologica”. Sono previste esercitazioni pratiche di lettura stereoscopica delle immagini e di fotointerpretazione archeologica e di familiarizzazione con elementari procedimenti di calcolo matematico. Inoltre, si vuole fornire un’informazione generale ma approfondita su un argomento specialistico quale quello della fotogrammetria finalizzata ai Beni Culturali. Partendo da notizie sulla fotogrammetria generica, si arriva ad analizzare il problema relativo alla finalizzazione di questa tecnica per i nostri usi ed a fornire alcune indicazioni utili e necessarie per la realizzazione di una “cartografia archeologica” specifica. Gli argomenti principali del corso sono i seguenti: - Fotografia aerea: il modo della ripresa, la scala, la lettura stereoscopica; fotografia aerea archeologica: storia e applicazioni; principi di fotointerpretazione archeologica; il fenomeno delle tracce archeologiche; lettura e l’interpretazione delle tracce archeologiche; cenni sul metodo di ripresa delle fotografie finalizzate al settore dei Beni Culturali; reperimento delle fotografie aeree; quadro delle tendenze sulla base della bibliografia specifica. - Storia della fotogrammetria; principi di fotogrammetria; aerofotogrammetria: storia degli studi e delle applicazioni nel campo archeologico; fotogrammetria finalizzata; operazioni topografiche di appoggio per la fotogrammetria; fotogrammetria come contenitore informativo; esempi di fotogrammetrie finalizzate; bibliografia specialistica. Bibliografia, testi di base - F. PICCARRETA - G. CERAUDO, Manuale di Aerofotografia Archeologica. Metodologia, tecniche e applicazioni, Bari, Edipuglia, 2000, in particolare i capp.: 1. Introduzione, 2. Premessa metodologica, 3. Nozioni preliminari (paragrafi 3.1-3.3), 4. Storia degli studi e delle applicazioni nel campo archeologico (paragrafo 4.1), 5. Principi di fotointerpretazione archeologica e di fotogrammetria finalizzata (paragrafi 5.1-5.4), 7. Reperibilità delle foto aeree, 8. Bibliografia orientativa (sezioni A, B, C, D, F); - G. CERAUDO, Introduzione all’aerofotogrammetria applicata all’archeologia, Ponza, Il Grande Blu, 1999. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti - M. GUAITOLI (a cura di), Lo sguardo di Icaro. Le collezioni dell’Aerofototeca Nazionale per la conoscenza del territorio, Catalogo della Mostra, Roma, Campisano Editore, 2003, in particolare le pp. 17-102. Ulteriori indicazioni bibliografiche, specifiche sui singoli argomenti trattati, saranno fornite nel corso delle lezioni. 115 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Esercitazioni Il corso verrà integrato da esercitazioni in laboratorio relative alle tematiche affrontate durante le lezioni in aula, è previsto un test di verifica. Infine, verrà sviluppato un seminario didattico finalizzato alla lettura stereoscopica e all’interpretazione delle foto aeree, frequenza obbligatoria. Inizio lezioni: 7 marzo 2007 ore 16.00 - PALAZZO CODACCI PISANELLI – AULA …. Orario delle lezioni: mercoledì (16-18), giovedì (16-18), venerdì (12-14) Calendario esami: 29 giugno; 12 luglio; 26 luglio; 14 settembre; 27 settembre 2007; 25 gennaio; 14 febbraio 2008. Aula: Ricevimento studenti e laureandi: GIOVEDÌ dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali (ex Inapli), Via D. Birago 64. Prof. Giuseppe Ceraudo tel. 0832/244818 Dipartimento di Beni Culturali, Via D. Birago, 64 indirizzo e-mail [email protected] 116 Prof. Arch. Donato Giancarlo De Pascalis Il corso è finalizzato a dare gli strumenti culturali e teorici di base della scenografia dalle origini ai giorni nostri, elemento non secondario della rappresentazione teatrale, che ha subito profonde modificazioni nell’evoluzione dei media (nel cinema e nella televisione soprattutto) grazie soprattutto alle evolute tecniche di ricostruzione virtuale scaturite dall’utilizzo di software informatici e della grafica computerizzata. Nello spazio contemporaneo, in ogni caso, si sono innestate nuovi definizioni di “spazio scenico”, che hanno evidenziato una sostanziale metamorfosi della relazione attore – spazio – ambiente circostante. Tale evoluzione ci obbliga quasi a modificare la “classica” interpretazione semplicistica e ornamentale della scenografia – ancora oggi spesso malevolmente diffusa e radicata - con un approccio problematico al concetto di spazio nel sistema dell’ immagine. Una serie di esercitazioni avranno in prima istanza lo scopo di analizzare – col metodo comparativo e di confronto - le basi di partenza dello studente per poi “virare” le modalità di apprendimento “sul fare”; in secondo luogo, si tenterà di produrre elaborati e lavori che concorreranno alla valutazione finale, magari concertata su un tema unico condiviso da un programma inter-disciplinare con gli altri docenti. Programma del corso 1. L’approccio storico nella scenografia e nella scenotecnica. 2. Le origini. Il teatro classico. 3. Il Teatro medievale e l’utilizzo degli spazi pubblici. 4. Il Rinascimento e la “visione prospettica”. Brunelleschi, Leonardo e i trattati cinquecenteschi. Il Teatro all’Italiana. 5. Il Seicento in Italia. Il teatro Elisabettiano. 6. Gian Lorenzo Bernini e la scenografia nel Periodo Barocco. 7. Il Barocco Europeo. Metodi e tecniche del “meravigliare”. 8. L’Ottocento: dalla meraviglia al “realismo romantico”. 9. Neoclassicismo, romanticismo, verismo e “scena relativa”. 10. Adolphe Appia e Gordon Craig. 11. Surrealismo, dadaismo, futurismo e teatro dell’assurdo. 12. La scenografia nel teatro di Eduardo de Filippo. 13. Per una nuova maniera di “scenografare” l’attore: da Grotowsky a Svoboda passando per l’Odin Teatret. 14. La scenografia nel cinema. I paradossi dei Fratelli Cohen. 15. La Puglia come scena: lavori di Luca Gobbi per il cinema di Sergio Rubini 16. Modelli del sistema cinematografico e televisivo. Testi d’esame – Fondamentali: 1. M. Fagiolo, La scenografia dalle sacre rappresentazioni al futurismo Firenze, Sansoni, 1973 2. A. Nicoll, Lo spazio scenico, Bulzoni, Roma 1971 3. F. Cruciani, Lo spazio del teatro, Laterza, Bari 1992 Testi d’esame - Approfondimenti: 1. L. A. Santoro (a cura di), La Rassa a Bute Spettacoli, feste e teatri nel Salento tra Medioevo e Illuminismo, (parte introduttiva), Capone, Cavallino 1987 117 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ALLESTIMENTO SCENOGRAFICO TEATRALE E CINEMATOGRAFICO (6 C.F.U.) PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE 2. M. Marti (a cura di), La rassa a Bute, Congedo, Galatina 1989. 3. D.G. De Pascalis, I luoghi dell’Inferno, Purgatorio e Paradiso: per un progetto di ricerca nella relazione tra spazi pubblici e rappresentazione teatrale nel medioevo italiano”, nella strenna dell’Associazione di Storia della Città “Il tesoro delle città”, n° II-2004, edizioni Kappa, Roma 2004. Il testo n. 1 e 4, 5 (oggi fuori stampa) saranno messi a disposizione per le fotocopie, destinate eventualmente alla fotocopiatura nei termini consentiti dalle vigenti leggi. Ulteriori dispense ed altri materiali verranno distribuiti a cura del docente. Recapito docente e.mail: [email protected] Laboratori scenici ed Esercitazioni I temi e le tecniche verranno concordati con gli studenti. Modalità per sostenere l’esame L’iscrizione si effettua fino a 3 giorni prima della data dell’appello. Orario di ricevimento Al termine delle lezioni. Calendario Lezioni Inizio Lezioni: SECONDO SEMESTRE - 2007 Aula: da concordare con la Presidenza di Laurea e del Corso di Laurea. Lezioni: Martedì e Giovedì ore 10.00-12.00. Eventuali variazioni saranno concordati con la Presidenza. Calendario Esami Appelli: 22 marzo 2007 ore 9.30 12 aprile 2007 ore 09.30 14 giugno 2007 ore 09.30 12 luglio 2007 ore 10.00 20 settembre 2007 ore 09.30 Eventuali variazioni e/o spostamenti saranno comunicati alla Presidenza di Beni Culturali e apposti nelle apposite bacheche. Gli esami si terranno nella sede universitaria di Arnesano o in altro luogo eventualmente concordato con la medesima Presidenza. 118 Prof. Cosimo Pagliara Laurea Triennale - II semestre Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici, e dell’Ambiente C.F.U. 6 Argomento del corso: I luoghi della religione nel Salento antico. Bibliografia di riferimento: M. Lombardo, I Messapi e la Messapia nelle fonti letterarie greche e latine, Galatina 1992. C. Pagliara, La grotta Porcinara al Capo di S. Maria di Leuca, I. Le Iscrizioni, in AnnLecce, VI, 1971-1973, pp. 5-67. C. Pagliara, Humilis Italia, in Magna Grecia, XIX, 5-6, 1984, pp. 16-18. C. Pagliara,”La Grotta Poesia di Roca”. Note preliminari, in ASNP, s. III, XVII, 1987, pp. 267328. C. Pagliara, s.v. “Grotta Poesia”, in BTCGI, VIII, Pisa-Roma, 1990, pp. 186-187. C. Pagliara,“Santuari Costieri”, in ACT, XXX 1990, Taranto 1991, pp. 503-526. Ricevimento studenti e laureandi ogni martedì: ore 11-13 c\o Dip.to Beni Culturali. 119 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ANTICHITÀ GRECHE PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ANTROPOLOGIA FISICA Prof. Pier Francesco Fabbri Laurea Triennale in Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente 2° anno 6 CFU “Lo scheletro e la dentizione di Homo sapiens” Argomenti trattati nel corso: • generalità sulla Sistematica e sull’Ordine dei Primati; • le grandi scimmie antropomorfe; • posizione sistematica di Homo sapiens; • generalità sulla storia evolutiva di Homo sapiens; • la variabilità umana attuale; • cenni sull’istologia del tessuto osseo; • lo scheletro umano, anatomia macroscopica; • cenni di istologia del tessuto dentale; • morfologia dei denti umani; • principali caratteri dello scheletro di Homo sapiens legati all’encefalizzazione, all’apparato masticatorio e al tipo di locomozione; • principali metodi di determinazione del sesso, dell’età, della statura e del peso sui resti scheletrici. Testi: Un testo di Anatomia Umana (capitoli relativi all’Osteologia e all’Artrologia) a scelta dello studente. Si consiglia: W. Khale, H. Leonhardt, W. Platzer, Anatomia Umana, vol.1, Apparato Locomotore, Milano 1987, C.E.A. In F.Mallegni (a cura) “Come eravamo. Il divenire biologico della famiglia degli ominidi” LTU Guarguaglini, Pisa, 2004. Sistematica e tassonomia, pag.14-19. In F.Mallegni e M.Rubini (a cura), Recupero dei materiali scheletrici umani in archeologia, Roma, 1994, CISU. Cap.1, par.7: pag.80-91. Dipartimento Beni Culturali, via D.Birago 35, tel 0832 295007, e-mail [email protected] 120 Prof. Antonio L. Palmisano Programma Durante le ore del corso saranno trattati i seguenti temi: Parte I (teoria generale) - che cosa è l’antropologia; - l’immagine dell’uomo e il concetto di cultura; - il concetto di comunità e il ruolo della persona; - l’altro e l’alterità; - i sistemi sociali: territorio, età, discendenza; - concetto di tempo e struttura sociale; concetto di spazio in antropologia politica; - cosmologia, antropogonia e fondazione della realtà; - il mito e altre forme di comunicazione interetnica; - forme analogiche della comunicazione: trance e mito; - l’osservazione partecipante e l’inversione della prospettiva nell’antropologia sociale moderna. Parte II (teoria applicata) - lo statuto delle immagini nelle scienze antropologiche; - ruolo dei metodi visivi e dei media nella ricerca antropologica; - caratteristiche, limiti e potenziali del testo scritto e del film etnografico per la rappresentazione della conoscenza etnografica della cultura e della società; - dal film etnografico all’antropologia visuale; - verso gli ipermedia accademici, oltre i limiti del film etnografico; - produzione di nuove forme dei testi ipermediali; - potenziale delle ricerche in antropologia visuale e nelle forme analogiche della rappresentazione e della comunicazione per interventi di interesse culturale, educativo, politico e sociale; Parte III (esercitazioni: due gruppi) - I gruppo: antropologia del teatro. Analisi di una pièce di etnografia teatrale, discussione e proposte alternative di modifica per una sua applicazione nel campo dell’educazione: Sheba’s Doors, 1994, di Ariane Baghaï; - II gruppo: antropologia della comunicazione e della cooperazione. Analisi di un rapporto etnografico-antropologico per la OMS, Gender and TB in Afghanistan, 2005, di Antonio L. Palmisano, e conseguenti proposte per un progetto di comunicazione visuale per il successivo intervento di cooperazione allo sviluppo. - - Restent-elles illustratives, voire décoratives ou possèdent-elles une valeur heuristique? Comment construire une réflexion qui s’appuie sur l’image pour aller au texte et sur le texte pour aller à l’image inventer des formes qui prennent en compte les potentialités d’internet, tout en restant attentif aux questions éthiques, épistémologiques et esthétiques déjà mises en perspective par les cinéastes et les théoriciens du cinéma ethnographique cultural heritage, memory and audiovisual archives 121 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ANTROPOLOGIA VISIVA PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE - Education and audiovisual archives different orientations that have led from ethnological documentaries to the contemporary experiments of audiovisual anthropology with digital equipment The pathways from the ethnological documentary to audiovisual anthropology from eye-witnesss (the objectivistic temptation) to the diversity of the “logics of knowledge” (the paradoxes of relativism) The anthropological situation: meetings, dialogues, transactions, negotiations, and the diversity of experiences and languages Il programma è integrato dalla visione di filmati etnografici e da esercizi in antropologia visuale. Testi per l’esame Dispense a cura del docente (per tutti) Manuale (per tutti): Rivière, C. - Introduzione all’antropologia. Bologna: Il Mulino, 1998 Monografie (un solo testo, a scelta): Mirzoeff, N. - Introduzione alla cultura visuale. Roma: Meltemi, 2002 Palmisano, A.L. - Mito e società. Analisi della mitologia dei Lotuho del Sudan. Milano: Franco Angeli, 1989 - Ethnicity: The Beja as Representation. Occasional Papers der F.U. Berlin, n.29. Berlin: Das Arabische Buch Verlag, 1991 Pink, S. - The Future of Visual Anthropology: engaging the senses. London: Routledge, 2005 Articoli (tre soli, a scelta): Palmisano, A.L. - “Dal Giappone, formato fumetto”, in Viaggi di Erodoto, 6, 17, 1992 - “Image of Africa”, in Homage to Africa. Ancient Maps of Africa and Ethiopia from the 16th to the 20th Century. Catalogue of the exhibition “Homage to Africa” at the Italian Cultural Institute, Addis Ababa, 19-30 April 1994 - “Introduction to the Wooden Pole Sculptures of the Konso of Southwestern Ethiopia”, in Alliance Magazine, 2, 1994 - “Sein and Mimesis”, in Fleerackers, F., van Leeuwen, E. and van Roermund, B. (eds.), Law, Life and the Images of Man. Modes of Thought in Modern Legal Theory. Festschrift for Jan M. Broekman. Berlin: Duncker and Humblot, 1996 - “On the Theory of Trance: The zar Cult in Ethiopia”, in Kea, 13, 2000 - “Presenza, assenza e rappresentazione nelle trance rituali”, in Rimorso. La tarantola fra scienza e letteratura. Atti del Convegno sul Tarantismo, San Vito, 28-29 maggio 1999. Nardò: Besa Editore, 2001 - “I due volti della parola. Un approccio antropologico alla fondazione del mito”, in Etnostoria, 1-2, 2001 122 - “Esercizi in mistica pagana: suono e parola divina nei culti zar dell’Etiopia”, in Africa, 58, 2003 “Salomone e Saba: il mito nei processi politici e giuridici”, in Atti del Convegno Miti Antichi e Miti Moderni, Centro Studi Heliopolis. Trieste, 2 dicembre 2004. Trieste: Edizioni Università di Trieste, 2005a:43-63 “Konso Statues or Wooden Men among Us”, in Proceedings of the IV International Conference on the History of Ethiopian Arts, (Trieste, 24-27 Settembre 1996), Palmisano, A.L.; Chojnacki, S. (eds.). Trieste: Lint, 2007. 123 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE - PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO (C.F.U. 6) Prof. Marcello Guaitoli Prof.ssa Adriana Valchera Corso di Laurea Specialistica in Archeologia A.A. 2006-2007 Le lezioni si svolgeranno nel .. semestre presso Via Birago 35 e presso il Dipartimento di Beni Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64. Argomenti: Il corso intende fornire una serie di nozioni per lo studio, la ricostruzione e la tutela dei paesaggi antichi. In particolare verranno sviluppati i seguenti argomenti: rapporto tra geomorfologia del territorio e distribuzione/organizzazione degli insediamenti; interventi agricoli, trasformazioni ambientali, densità demografica e modelli economici; Topografia antica e archeologia del paesaggio: metodi e tecniche della ricognizione topografica, documentazione ed analisi dei dati raccolti; applicazione di modelli matematici per la ricostruzione della distribuzione degli insediamenti; meccanismi di trasformazione delle strutture territoriali. Testi da studiare per sostenere l’esame: saranno disponibili dispense riassuntive e documentazione allegata, da integrare o sostituire con parti dei seguenti volumi: E. SERENI, Storia del paesaggio agrario romano, Roma-Bari 1976; M. BERNARDI (a cura di), Archeologia del Paesaggio, IV Ciclo di Lezioni sulla Ricerca applicata in Archeologia, Certosa di Pontignano (Siena), 14-26 genn. 1991, Firenze 1992; F. CAMBI, N. TERRENATO, Introduzione all’Archeologia dei paesaggi, Roma 1994; Non-Destructive Techniques Appled to Landscape Archaeology (a cura di M. PASQUINUCCI, F. TRÉMENT), The Archaeology of Mediterranean Landscapes 4, Oxford 2000; Extracting Meaning from Ploughsoil Assemblages (a cura di R. FRANCOVICH, H. PATTERSON), The Archaeology of Mediterranean Landscapes 5, Oxford 2000. Ulteriore bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni. Ricevimento studenti e laureandi: Dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64 124 Prof. Paolo Güll Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente 6 CFU Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64 tel. 347-8233682 email: [email protected] Il corso mirerà a fornire gli elementi di base per l’approccio alla storia della cultura materiale dell’età moderna. Una rassegna dei principali lavori di archeologia di età moderna in Italia costituirà il quadro di riferimento generale, completato dall’analisi di problemi relativi al basso Salento. In seguito verrà approfondito il tema della nascita del mondo moderno visto attraverso le testimonianze materiali. Verranno dedicate alcune ore a problemi di storia economica che serviranno ad introdurre i concetti teorici di base che permettano di affrontare le dinamiche sociali legate al mondo della produzione e del consumo di manufatti. Questo approccio sarà sviluppato attraverso un’analisi dell’evoluzione stilistica, tecnica e produttiva dell’artigianato della ceramica in Italia. Una visita al Museo della ceramica di Cutrofiano integrerà le ore di lezione in aula, mentre verranno svolte esercitazioni pratiche sui materiali di età moderna degli scavi di Lecce in collaborazione con la cattedra di Metodologia della ricerca archeologica. Parte istituzionale: Introduzione all’archeologia dell’età moderna Bibliografia L’archeologia postmedievale: l’esperienza europea e l’Italia. Convegno internazionale di studi (Sassari, 17-20 ottobre 1994), a cura di M. MILANESE, “Archeologia Postmedievale” 1 (1997), pp. 9-87 P. GÜLL, Fonti scritte e archeologia delle produzioni artigianali. Un esempio. “Quaderni del Museo della ceramica di Cutrofiano” 6 (2001), pp.11-34. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con il docente la lettura di altri testi. Parte monografica: La nascita della società moderna e le sue testimonianze materiali Bibliografia C.M. Cipolla, Storia economica dell’Europa preindustriale, Bologna, Il Mulino, 1974 (nuova ed. 2002) G. Vannini (dir.), Produzione ceramica e mercato nel “mediovaldarno fiorentino” fra tradizione medievale e innovazione rinascimentale, in E. De Minicis, G. Maetzke (dir.), Le ceramiche di Roma e del Lazio in età medievale e moderna. Atti del IV Convegno di Studi (Viterbo, 22-23 maggio 1998), Roma 2002, pp. 18-60. 125 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHEOLOGIA DELL’ETA’ MODERNA PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHEOLOGIA E ANTICHITÀ EGEE Prof. Riccardo Guglielmino Laurea Triennale C.F.U. 6 I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II semestre presso Argomenti del modulo: Le Civiltà dell’Egeo dal Neolitico al Bronzo Antico II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel IIsemestre presso Argomenti del modulo: Le Civiltà dell’Egeo nel Medio e Tardo Bronzo I Modulo La bibliografia di riferimento (non più di 100 pagine in lingua italiana) verrà indicata nel corso delle lezioni ed affissa nella bacheca del Dipartimento di beni Culturali, via D. Birago 64) II Modulo La bibliografia di riferimento (non più di 100 pagine in lingua italiana) verrà indicata nel corso delle lezioni ed affissa nella bacheca del Dipartimento di beni Culturali, via D. Birago 64) Orario delle lezioni: Calendario esami: 20 giugno, 4 luglio, 20 luglio, 11 settembre, 25 settembre 2007; altre date verranno concordate con gli studenti Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni e su appuntamento con il docente. 126 Prof.ssa Francesca Baffi Laurea Triennale CFU 9 II semestre Programma del corso Argomenti del corso: A- Introduzione alla disciplina B- Lineamenti di storia e geografia storica C- Aspetti di cultura materiale e tradizione figurativa Per sostenere l’esame si utilizzerà il testo sotto indicato: F. Pinnock, Lineamenti di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico, ca.3500-330 a.C. Mesopotamia, Anatolia, Siria, Iran, Palestina, Parma 2004 (disponibile su richiesta presso l’Università degli Studi di Parma) Bibliografia utile per approfondimenti: M. Liverani, Antico Oriente. Storia, società, economia, Laterza, Roma-Bari 1988 M.L. Uberti, Introduzione alla storia del Vicino Oriente antico, Il Mulino, Bologna 2005 127 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA Prof. F. D’Andria - Prof.ssa K. Mannino Corso di studio in Beni architettonici archeologici e dell’ambiente Laurea triennale 9 C.F.U. Primo semestre Archeologia e Storia dell’Arte Greca – parte istituzionale I-II (Prof. F. D’Andria - 6 C.F.U.) Archeologia e Storia dell’Arte Greca – parte istituzionale III (Prof.ssa K. Mannino - 3 C.F.U.) Parte istituzionale I-II (Prof. F. D’Andria - 6 C.F.U.): le lezioni (46 ore) si svolgeranno presso il Palazzo Codacci-Pisanelli, aula B1. Argomento: Dal protogeometrico al V sec. a.C. Parte istituzionale III (Prof.ssa K. Mannino - 3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno presso il Palazzo Codacci-Pisanelli, aula B1. Argomento: Dal IV sec. a.C. all’età ellenistica. Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti del volume G. BECATTI, L’arte dell’età classica, Roma 1965 (ristampa 1999) di seguito indicate: Parte istituzionale I-II: - Dal tramonto dell’arte micenea alla nascita dell’arte greca: paragrafi 1, 2 (pp.43-54). - La corrente artistica orientalizzante e il suo irradiamento: paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 6 (pp.5973). - La nascita della statuaria monumentale e dell’architettura templare: paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8,9, 10, 11, 12 (pp.77-108, 112-147). - Il trapasso dall’arcaismo al periodo dello stile severo (pp.155-160). - La concezione artistica nello stile severo: introduzione e paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 6 (pp.161197). - Il classicismo e la conquista della ideale organicità naturalistica: introduzione e paragrafi 1, 2, 3, 4, 5 (pp.199-235). Parte istituzionale III: - L’arte del IV secolo e l’umanizzazione dell’ideale classico: introduzione e paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12 (pp.239-283). - L’arte del periodo ellenistico: paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, (pp.293-332). Modalità dell’esame: La prova d’esame è orale nei primi quattro appelli immediatamente successivi allo svolgimento del corso. Negli altri appelli la prova d’esame è scritta. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con i docenti la lettura di altri testi. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: R. Bianchi Bandinelli, Introduzione all’archeologia, Roma 1976. R. Bianchi Bandinelli, E. Paribeni, L’arte dell’antichità classica. Grecia, Torino 1976. H. Berve – G. Gruben – M. Hirmer, I templi greci, Firenze 1962. 128 Esercitazioni: Le esercitazioni in laboratorio, tenute dalla dott.ssa Valeria Melissano, saranno dedicate alla tecnica dello scavo archeologico ed ai sistemi di schedatura e classificazione dei materiali rinvenuti nel corso delle campagne di scavo condotte dal Dipartimento di Beni Culturali (1 C.F.U. = 25 ore). Gli studenti potranno partecipare nel corso dell’anno alle attività del cantiere scuola di Archeologia e del Laboratorio all’aperto di Cavallino, coordinate dal dott. Corrado Notario, per apprendere le tecniche di indagine sul terreno di scavo (1 C.F.U. = 25 ore). Orario delle lezioni Sede Palazzo Codacci-Pisanelli, Aula B1: Lunedì: 10,00-12,00 Martedì: 10,00-12,00 Mercoledì: 10,00-12,00 Inizio delle lezioni: 2 ottobre 2006 Esercitazioni in Laboratorio: Sede e orario da definire Calendario esami: - 26 Gennaio 2007, ore 9.00 esame orale - 9 Febbraio 2007, ore 9.00 “ - 23 Febbraio 2007, ore 9.00 “ - 15 Giugno 2007, ore 9.00 “ - 28 Giugno 2007, ore 9.00 esame scritto - 19 Luglio 2007, ore 9.00 “ - 13 Settembre 2007, ore 9.00 “ - 27 Settembre 2007, ore 9.00 “ (sede: Dipartimento di Beni Culturali, via D. Birago 64, Lecce) Ricevimento studenti e laureandi: Prof. F. D’Andria: Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 – 18,30 Prof.ssa K. Mannino: Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 – 18,30 129 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE J. Charbonneaux, R. Martin, F. Villard, La Grecia arcaica; La Grecia classica; La Grecia ellenistica, Milano 1988, ristampa. PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA E DELL’ASIA CENTRALE Prof.ssa Rosa Maria Cimino Laurea Triennale 9 CFU Inizio delle lezioni: primo semestre Programma delle lezioni Introduzione alla storia, cultura e religioni dell’India: induismo, buddhismo, jainismo Storia dell’arte del subcontinente indiano: dalle origini al medioevo incluso Monografia: rapporti economico-culturali tra il mondo romano e l’India: l’arte del Gandhara Testi: M.Taddei, l’India Antica, Mondadori 1972 G.Verardi, Arte e cultura dell’India antica, Archeo, Istituto Geografico De Agostini G.Tucci, Asia religiosa, (Induismo, Buddhismo, Jainismo), IsMEO 1946 A.T.Embree-F.Wilhelm, India, Storia Universale Feltrinelli 1968 M.Albanese, Antica India (l’Espresso) M.Bussagli, L’arte del Gandhara, Utet 1984, pp.97-145 (capitoli) M.Wheeler, L’incendio di Persepolis, Mondadori 1968 (capitoli) M Vidale, Il sito di Mohenjo Daro, Archeo, Istituto Geografico De Agostini Appunti dattiloscritti Le fotocopie di tutti i testi di esame sono presso la Fotocopia dello Studente, Via S.Nicola. Il libro di M.Albanese, Antica India è da richiedere al settimanale l’Espresso. Gli originali dei testi, da consultare soprattutto per le riproduzioni fotografiche dei monumenti e delle opere d’arte, sono presso la nuova Biblioteca Inter-Facoltà (chiedere dei testi della Prof. Cimino) Consigliati S.L.Huntington, The Art of Ancient India, Weather Hill, New York-Tokyo Voci dell’Enciclopedia dell’Arte Antica, Aggiornamenti: Civiltà dell’Indo; Gandhara; Ajanta Importante: per gli studenti non frequentanti è obbligatorio un colloquio con la docente durante l’anno accademico Lezioni: Codacci Pisanelli: lunedì, martedì, mercoledì, ore 15-18 Per orari e aula, chiedere in portineria Ricevimento allievi Dopo le lezioni in aula 130 Prof.ssa Ilaria Romeo Laurea Triennale 9 CFU Prima parte: Arte ed archeologia di Roma dall’età arcaica a Costantino Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel II trimestre presso Sperimentale Tabacchi. Testi consigliati: R. BIANCHI BANDINELLI, Roma. L’arte nel centro del potere, Milano, Rizzoli, 1985. R. BIANCHI BANDINELLI,, Roma. La fine dell’arte antica, Milano, Rizzoli, 1985 (solo Introduzione e Parte I - Roma) Come repertorio illustrativo, a complemento del manuale, si suggerisce di utilizzare R. BIANCHI BANDINELLI - M. TORELLI, L’arte dell’antichità classica: Etruria e Roma, Torino, edizioni UTET 1976 (solo parte Roma). Un CD con illustrazioni relative ai monumenti di età repubblicana è disponibile presso la Biblioteca del Dipartimento di Beni Culturali (via D. Birago 64). Seconda parte (F. Silvestrelli): Produzioni ceramiche di età romana Le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II trimestre presso Sperimentale Tabacchi [email protected]). Per sostenere questa parte dell’esame bisogna studiare i testi di seguito specificati: J.-P. MOREL, L’artigianato e gli artigiani, in Storia di Roma II,1, Torino 1990, pp. 143-158. J.-P. MOREL, La produzione artigianale e il commercio transmarino, in Storia di Roma II,1, Torino 1990, pp. 399-412. J.-P. MOREL, La produzione della ceramica campana: aspetti economici e sociali, in A. GIARDINA, A. SCHIAVONE (a cura di), Società romana e produzione schiavistica II. Merci, mercati e scambi nel Mediterraneo, Bari 1981, pp. 81-98. G. PUCCI, La ceramica italica (terra sigillata), in A. GIARDINA, A. SCHIAVONE (a cura di), Società romana e produzione schiavistica II. Merci, mercati e scambi nel Mediterraneo, Bari 1981, pp. 99-121. C. PANELLA, Merci e scambi nel Mediterraneo tardoantico, in Storia di Roma III,2. L’età tardoantica. I luoghi e le culture, Torino 1993, pp. 613-641. Un CD con la documentazione grafica e fotografica relativa al corso è disponibile presso la Biblioteca del Dipartimento di Beni Culturali (via D. Birago, 64). Indirizzo: [email protected] Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con i docenti la lettura di altri testi. Orario delle lezioni: Lunedì, Martedì, Mercoledì. Calendario esami: date da definire Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni o su appuntamento. 131 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANA PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHEOLOGIA MEDIOEVALE Prof. Paul Arthur Laurea Triennale C.F.U. 9 Il corso sarà diviso in due moduli. Le lezioni si svolgeranno presso Palazzo “G. Codacci Pisanelli”, aula da definire. I Modulo Argomenti del modulo: Il modulo prevede lo studio generale dell’archeologia e della cultura materiale in Europa e nel Mediterraneo, dalla Tarda Antichità sino alla scoperta dell’America, con particolare attenzione prestata allo sviluppo e alle nuove acquisizioni della disciplina in Italia. II Modulo Argomenti del modulo: Il secondo modulo prevede lo studio della storia dell’archeologia medievale nel Salento e alle problematiche e nuove acquisizioni. Particolare riferimento sarà data alle cronologie e allo studio delle produzioni ceramiche tra alto e basso medioevo. Per sostenere l’esame bisogna anche studiare i testi di seguito specificate P. ARTHUR (a cura di), Da Apigliano a Martano. Tre anni di archeologia medievale (1997-1999), Galatina, Congedo Ed., 1999. P. ARTHUR “Ceramica in Terra d’Otranto tra VIII e XI secolo”, in S. Patitucci Uggeri (a cura di), La Ceramica Altomedievale in Italia, All’Insegna del Giglio, Firenze, 2004, 313-326. S. GELICHI, Introduzione all’Archeologia Medievale, Roma, NIS, 1997. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con i docenti la lettura di altri testi. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: P. ARTHUR - U. ALBARELLA - B. BRUNO - S. KING, “Masseria Quattro Macine” a deserted medieval village and its territory in Southern Apulia: An interim report on field survey, excavation and document analysis, “Papers of the British School at Rome” LXIV, 1996, pp. 181-237. R.S. LOPEZ, La nascita dell’Europa, secoli V-XIV, Einaudi, 1984, per la storia medioevale. T. MANNONI - E. GIANNICHEDDA, Archeologia della Produzione, Einaudi, 1996. E. ZANINI, Le Italie Bizantine, Bari, Edipuglia, 1998. Articoli vari nella rivista “Archeologia Medievale”, Firenze, All’Insegna del Giglio. ALTRE ATTIVITÀ DIDATTICHE Le esercitazioni pratiche presso il Laboratorio di Archeologia Medievale (25 ore = 1 CFU) saranno dedicate al trattamento ed analisi di materiali archeologici medievali rinvenuti nel Salento. Inoltre, è prevista la possibilità di partecipare ad uno scavo archeologico didattico (25 ore = 1 CFU) di un insediamento di età medievale, espressamente organizzato nel territorio salentino per affrontare le basi metodologiche dello scavo ed alcune problematiche poste dallo studio dell’insediamento e della cultura materiale di età medievale. Si prevedono dei sopraluogi a siti archeologici nel Salento. 132 Orario delle lezioni: Le lezioni per l’anno accademico 2006/2007 inizieranno il giorno lunedi 2 Ottobre 2006, ore 17:00, presso Palazzo “G. Codacci Pisanelli”, aula da stabilire. Lunedi ore 17:00-19:00 Martedi ore 17:00-19:00 Mercoledi ore 17:00-19:00 Calendario esami: (date precise da stabilire): Ricevimento studenti e laureandi: giovedì ore 10-12; Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64 Esercitazioni: Presso il Laboratorio di Archeologia Medioevale, Dip.to Beni Culturali, via D.Birago, 64. Date da stabilire. Indirizzo Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64 tel. 0832-295516 email: [email protected] www.unile.it/archeologia 133 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Si consiglia vivamente la frequenza alle lezioni. PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHEOMETRIA Prof. Antonio Serra Fisica Applicata FIS/07 9 C.F.U. Dipartimento di Scienza dei Materiali Pal. M – Complesso Ecotekne Via per Monteroni Il corso di Archeometria si propone di fornire le conoscenze di base riguardanti l’applicazione di metodologie di indagine avanzate per la diagnostica dei beni culturali. Il corso prevede una parte teorica ed una parte sperimentale. Introduzione: Le metodologie scientifiche per lo studio dei beni culturali: loro classificazione. Tecniche fisiche e tecniche chimiche di diagnosi. Finalità della diagnostica fisica dei beni culturali. Approccio metodologico. Tecniche ottiche di diagnostica: Richiami sulla radiazione elettromagnetica. Richiami di ottica. Tecniche di imaging ad alta risoluzione per l’indagine dei beni culturali. Le tecniche riflettografiche: la riflettografia infrarossa. Le tecniche ottiche applicate allo studio di beni monumentali. Cenni di fotogrammetria e topografia. La scansione laser tridimensionale. Ricostruzione tridimensionale di oggetti di interesse storico-artistico. L’indagine termografica ad alta risoluzione: mappatura della radianza delle superfici di edifici, monumenti, affreschi, mosaici, individuazione di fenomeni di infiltrazione di umidità e di discontinuità. Tecniche spettroscopiche: Richiami sulla struttura atomica. Analisi di beni artistici mediante tecniche di analisi con fasci di particelle: XRF, EDAX, PIXE, PIGE. Tecniche di datazione: Datazioni assolute e datazioni relative. La dendrocronologia. Datazione mediante termoluminescenza e luminescenza otticamente stimolata. Datazione mediante risonanza di spin elettronico. Datazione mediante l’utilizzo di altre serie radioattive. Altre tecniche di datazione. Il metodo di datazione mediante radiocarbonio: concetti base. Frazionamento isotopico, effetti secondari, calibrazione delle date al radiocarbonio. Interpretazione dei risultati: esempi. La microscopia elettronica: Il microscopio elettronico a scansione e a trasmissione. Interazione elastica ed anelastica. Origine del contrasto. Preparazione dei campioni. Applicazioni Parte sperimentale: Uso di alcune metodologie analitiche e loro differenti campi di applicazione presso il Laboratorio di Fisica Applicata del Dipartimento di Scienza dei Materiali. 134 Indirizzo Beni Archeologici Laurea Triennale C.F.U. 9 Parte generale: L’Archeozoologia: definizione. Breve storia dell’archeozoologia. Relazioni con le altre discipline. Materiali di studio. La determinazione: cenni di anatomia comparata delle principali specie domestiche e selvatiche. Le collezioni di confronto. Altre tecniche di determinazione. Metodi di discriminazione tra domestici e selvatici. L’analisi del DNA antico: nuove prospettive di ricerca. L’osteometria: metodi di studio e obiettivi. La stima dell’età e del sesso: metodi di stima dell’età di morte tramite la dentizione e la saldatura delle ossa lunghe. Determinazione del sesso attraverso i criteri morfologici ed osteometrici. Tafonomia: fattori di dispersione, frammentazione, dislocazione e conservazione dei resti faunistici. Metodi di scavo, rilievo e recupero dei resti archeozoologici. La stagionalità. Tracce di origine antropica e naturale. Cenni sulle più frequenti patologie ossee. La quantificazione: calcolo del numero di resti (NR) e del relativo numero minimo di individui (NMI). Utilizzazione degli animali: caccia, pesca e allevamento. La raccolta dei molluschi. I prodotti alimentari. Altri prodotti dell’animale vivente: la lana, il latte, la forza motrice. Gli animali nelle pratiche funerarie e nei sacrifici. I vivai. Cenni sulle tecniche di lavorazione dell’osso e del corno nell’antichità. La domesticazione: origine e modalità della domesticazione delle principali specie domestiche e loro diffusione nell’antichità in Italia. Per sostenere l’esame bisogna studiare i seguenti lavori (altre indicazioni saranno fornite durante lo svolgimento del corso): DE GROSSI MAZZORIN J., La fauna delle terramare nelle ricerche ottocentesche, in M. Bernabò Brea, A. Cardarelli, M. Cremaschi (a cura di), Le Terramare. La più antica civiltà padana, 1997, pp. 87-89. TAGLIACOZZO A., L’archeozoologia: problemi e metodologie relativi all’interpretazione dei dati, Origini, XVII, 1993, pp. 7-67. DE GROSSI MAZZORIN J., MINNITI C., Alimentazione e pratiche religiose: il caso di due contesti monastici a Roma tra il XVI e il XVIII secolo, in Atti del 2° Convegno degli Archeozoologi Italiani, Asti 14-16 novembre 1997, Forlì, 2000, pp. 327-338. DE GROSSI MAZZORIN J., MINNITI C., Le sepolture di cani della necropoli di Età imperiale di Fidene - Via Radicofani (Roma): alcune considerazioni sul loro seppellimento nell’antichità (L’aspeeto cultuale), in Atti del II Convegno degli Archeozoologi Italiani, Asti 14-16 novembre 1997, Forlì, 2000, pp. 392-394. DE GROSSI MAZZORIN J., MINNITI C., Testimonianze di pratiche cultuali nella Grotta 10 di Sorgenti della Nova: recenti analisi sul materiale osteologico” in N. Negroni Catacchio (a cura di), Preistoria e Protostoria in Etruria - Atti del Quinto Incontro di Studi: Paesaggi d’acque Ricerche e Scavi”, vol. II, Centro Studi di Preistoria e Archeologia, Milano, 2002, pp. 627636. 135 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHEOZOOLOGIA Prof. Jacopo De Grossi Mazzorin PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE CLUTTON BROCK J., Storia naturale della domesticazione dei mammiferi, Bollati Boringhieri, Torino, 2001, (pp.23-165). DE GROSSI MAZZORIN J., FREZZA A.M., Lo sfruttamento delle risorse fluviali di due insediamenti veneti dell’ Età del Bronzo: Canàr (VR) e Frattesina (RO), in Atti del 2° Convegno degli Archeozoologi Italiani, Asti 14-16 novembre 1997, Forlì, 2000, pp. 241-249. DE GROSSI MAZZORIN J.,: État de nos connaissances concernant le traitement et la consommation du poisson dans l’Antiquité, à la lumière de l’archéologie. L’exemple de Rome, Mélanges de l’École Française de Rome, 112, 2000, (traduzione presso copisteria degli studenti 4 pp). Orario delle lezioni: Calendario esami: da programmare una volta stabilite le modalità dei corsi. Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni o in altri orari su appuntamento. 136 Prof. Vincenzo Cazzato Laurea Triennale 3 C.F.U Le lezioni (23 ore) - alcune coincidenti con quelle del Corso di Arte dei Giardini - si svolgeranno nel secondo semestre presso il plesso degli Olivetani. Argomenti del Corso: Momenti significativi nel rapporto giardino-paesaggio dal Rinascimento al Novecento, con approfondimenti sulla realtà pugliese. Sono previsti sopralluoghi di studio. Per sostenere l’esame si richiede lo studio di parti di un volume o di più volumi di seguito indicati, a scelta dello studente e da concordare con il docente, unitamente agli appunti dalle lezioni (in quanto l’esame verterà sugli argomenti del corso, in parte non affrontati nella bibliografia indicata). Può essere concordato anche un argomento monografico di approfondimento. A. Maniglio Calcagno, Architettura del paesaggio: evoluzione storica, Calderini, Bologna 1983. L. Benevolo, La cattura dell’infinito, Laterza, Bari 1991. V. Cazzato (a cura di), Paesaggi e sistemi di ville nel Salento (con la collab. di V. Basile e S. Politano), Congedo, Galatina 2006. Lezioni: Secondo semestre. Monastero degli Olivetani, venerdì, ore 12-14. Ricevimento studenti: venerdì, ore 9-11. 137 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHIVISTICA Prof. Francesco de Luca Corso di Studi in Beni Archivistici e Librari S.S.D. MSTO/08 Laurea triennale I semestre CFU 9 Ambito disciplinare: Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia Suddivisione in ore del’attività didattica: 90 lezione; 20 esercitazioni; 10 laboratorio Caratteristiche curriculari dell’Insegnamento: caratterizzante Modalità di erogazione della didattica: convenzionale (ex convento degli Olivetani: tel e fax 0832 296774; e.mail [email protected]) Argomenti del corso: Principi generali di Archivistica; terminologia archivistica; archivi pubblici e privati; gli strumenti di corredo; lettura e trascrizione di un documento d’archivio; la regestazione di un documento d’archivio; archivi e informatica. Bibliografia: ROMITI, Antonio, Archivistica generale.Primi elementi, Lucca, Civita editoriale, 2003 Lezioni: Le lezioni, a partire dal 9 ottobre 2006, si svolgeranno dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 10 presso l’Archivio generale d’Ateneo in via Rudiae n.7 (nei pressi del sottovia per Monteroni). Nell’ambito dell’attività didattica saranno effettuate visite guidate presso Istituti di conservazione attivi nel territorio regionale. Ricevimento: Il calendario di ricevimento è il seguente: Lunedì ore 10-12 dott.ssa Ingrosso Mercoledì ore 10 12 dott.ssa D’Arpe Mercoledì ore 16 –18 Prof. de Luca Eventuali variazioni saranno comunicate per tempo 138 Prof. Mario Brogi Corso di studio in Beni archivistici e storico artistici Laurea Triennale Argomento del corso: Gli archivi delle Universitates dell’antica Provincia di Terra d’Otranto. Programma: La parte introduttiva del corso sarà dedicata alla presentazione dei concetti di base della disciplina, con cenni sulla storia degli archivi e sulla storia delle istituzioni; le lezioni successive saranno invece volte ad indagare l’origine e lo sviluppo di alcuni specifici complessi archivistici, dei quali verranno analizzate le principali tipologie documentarie. Nell’ambito del corso saranno inoltre tenuti incontri, lezioni, seminari e visite presso alcuni istituti di conservazione cittadini e di altre località, secondo un calendario da stabilire, che vedranno coinvolti docenti di altre università e funzionari dell’Amministrazione archivistica. Gli studenti che non hanno la possibilità di frequentare le lezioni dovranno integrare il programma esposto con una parte aggiuntiva, da concordare direttamente con il docente. Bibliografia: un manuale a scelta tra i seguenti testi: 1. P. CARUCCI, Le fonti archivistiche: ordinamento e inventariazione, Roma 1983. 2. E. LODOLINI, Archivistica. Principi e problemi, Milano, Franco Angeli, 1985. 3. A. ROMITI, Archivistica generale. Primi elementi. Modulo di base, Lucca, Civita editoriale, 2002. La lettura e la comprensione dei seguenti testi e articoli: - P. CAMMAROSANO, Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte, Roma 1991. - G. CENCETTI, Inventario bibliografico e inventario archivistico, in ID., Scritti archivistici, Roma 1970, pp. 56-69. - G. CENCETTI, Sull’archivio come “universitas rerum”, in ID., Scritti archivistici, Roma 1970, pp. 47-55. - C. PAVONE, Ma è poi tanto pacifico che l’archivio rispecchi l’istituto?, in Antologia di scritti archivistici, a cura di R. Giuffrida, Roma 1985, pp. 437-441 (già in ‘Rassegna degli Archivi di Stato’, XXX, 1970). - P. D’ANGIOLINI - C. PAVONE, La Guida generale degli archivi di Stato italiani: un’esperienza in corso, in ‘Rassegna degli Archivi di Stato’, XXXII, 1972, pp. 285-305. - P. D’ANGIOLINI - C. PAVONE, Gli archivi, in Storia d’Italia. I documenti, vol. V, tomo 2, Torino, Einaudi, 1973, pp. 1660-1691. Inoltre è richiesta la conoscenza degli artt. 1-4, 18-45 del D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409. Inizio delle lezioni e presentazione del corso nel II semestre (un avviso sarà preventivamente esposto nella bacheca dell’Istituto). Orario delle Lezioni Lunedì 18,00-20,00 Martedì 09,00-11,00 (Aula da definire). 139 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHIVISTICA SPECIALE PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Ricevimento studenti: Lunedì ore 17.00-18.00, Monastero degli Olivetani, stanza piano terreno. Calendario degli Esami: Da definire Recapiti del docente: studio: Monastero degli Olivetani, stanza piano terreno. tel. 0832-296773 fax. 0832-296774 E. mail: [email protected] 140 Prof. Vincenzo Cazzato Laurea Triennale 3 C.F.U. Le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel secondo semestre presso il plesso degli Olivetani. Argomenti del Corso: Il giardino dall’Antico al Novecento, con particolare riferimento al giardino dal Rinascimento al Barocco. Momenti di storia del giardino in Puglia dal Cinque al Novecento. Sono previsti sopralluoghi di studio. Per sostenere l’esame si richiede lo studio di parti di un volume o di più volumi di seguito indicati, a scelta dello studente e da concordare con il docente, unitamente agli appunti dalle lezioni (in quanto l’esame verterà sugli argomenti del corso, in parte non affrontati nella bibliografia indicata). Può essere concordato anche un argomento monografico di approfondimento. L. Impelluso, Giardini, orti e labirinti, Dizionari dell’Arte Electa, Milano 2005. V. Cazzato, Ville e giardini italiani. I disegni di architetti e paesaggisti dell’American Academy in Rome, IPZS, Roma 2004. V. Cazzato (a cura di), La memoria, il tempo, la storia nel giardino italiano fra Otto e Novecento, IPZS, Roma 1999. F. Pizzoni, Il giardino arte e storia, Leonardo Arte, Elemond, Venezia 1997. M. Mosser, G. Teyssot, L’architettura dei giardini d’Occidente, Electa, Milano 1990. V. Cazzato, M. Fagiolo, M.A. Giusti, Lo specchio del Paradiso. Giardino e teatro dall’Antico al Novecento, Cinisello Balsamo 1997. V. Vercelloni, Atlante storico del giardino europeo, Jaka Book, Milano 1990. Sul giardino pugliese: V. Cazzato (a cura di), Paesaggi e sistemi di ville nel Salento (con la collab. di V. Basile e S. Politano), Congedo, Galatina 2006. V. Cazzato, A. Mantovano, Dispense sul giardino pugliese. Lezioni: Secondo semestre. Monastero degli Olivetani, venerdì, ore 12-14. Ricevimento studenti: venerdì, ore 9-11. 141 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARTE DEI GIARDINI PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE CHIMICA ANALITICA: CHIMICA DEI MATERIALI D’ARCHIVIO Prof. Giuseppe E. De Benedetto Beni Archivistici, Librari, Mobili ed Artistici Laurea Triennale Crediti: 6 Dipartimento e studio: Beni delle Arti e della Storia, Monastero Olivetani, stanza piano terra Laboratorio di restauro del libro-analisi chimiche per i beni culturali, c/o Museo Provinciale, viale Gallipoli,28, Lecce Obiettivi formativi: Conoscenza di struttura e proprietà della carta e delle metodologie chimiche di intervento Programma: La struttura dell’atomo, gli elementi e la tavola periodica, legame ionico e legame covalente, La mole e il numero di Avogadro, Molecole, ioni e ioni poliatomici, le equazioni chimiche, la stechiometria, l’equilibrio chimico, l’equilibrio acido-base, il pH Cenni di Chimica dei polimeri: polimeri naturali e di sintesi, struttura, preparazione (policondensazione e poliaddizione) in soluzione e allo stato solido. Fibre naturali di origine vegetale e animale: macromolecole cellulosiche e proteiche. La cellulosa. Biosintesi della cellulosa. Micro e macrostruttura. Metodologie di estrazione e purificazione. Usi della cellulosa e suoi derivati. Sviluppi storici di metodologie preparative. Proprietà chimico-fisiche. Additivi: di processo, interni, funzionali. Morfologia e proprietà delle fibre. Trattamenti funzionali superficiali. Processi di alterazione e di degrado: meccanismi chimici e fisici. Influenza dei fattori ambientali e della composizione chimica nei processi di alterazione del supporto cartaceo, degli additivi, dei leganti e dei pigmenti. Degradazione della cellulosa, acidificazione, invecchiamento, fotolisi, biodegradazione, inquinamento atmosferico. Tecniche di analisi e caratterizzazione. Metodologie di intervento: diagnosi dello stato di conservazione, procedure e prodotti per il recupero dei manufatti degradati e il trattamento conservativo. Esercitazioni di laboratorio: misura del pH, deacidificazione, sbiancamento conservativo, determinazione del tipo di fibra, determinazione dei gruppi ossidati Testo: - Appunti dati dal docente a lezione; - M. Copedè, La carta e il suo degrado, Nardini Editore, Firenze, 1991. Bibliografia di approfondimento: - D. Klemm ed al., Comprehensive Cellulose Chemistry, Vol. 1, Fundamentals and Analytical Methods, Wiley-VCH, 1998; - Historic textiles and paper materials, ed. Zeronian, ACS, 1986. Modalità d’esame: Prova scritta finale (10 domande a risposta libera) Orario: Mercoledì, giovedì, venerdì; primo semestre 142 Commissione: Proff. G. E. De Benedetto, L. Valli, F. Fanizzi, C. Malitesta, M.R. Guascito Telefono ed e-mail: 0832296776/3616; [email protected] Orario ricevimento: giovedì e venerdì 08.30-9.30 143 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Calendario esami: http://www.restaurolibrario.unile.it/ PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE CIVILTÀ ANTICHE DELL’ITALIA MERIDIONALE Prof. Cosimo Pagliara Beni Architettonici, Archeologici, Ambientali – Archeologici Laurea Triennale - II semestre C.F.U. 6 Argomento del corso: IAPIGI - MESSAPI - SALENTINI. PER UNA STORIA DELLE CIVILTÀ ANTICHE NELLA PUGLIA MERIDIONALE. Bibliografia di riferimento: M. LOMBARDO, I Messapi e la Messapia nelle fonti letterarie greche e latine, Galatina 1992. AA.VV. I Messapi, Atti del convegno Magna Grecia XXX, Napoli 1991. Ricevimento studenti e laureandi ogni martedì: ore 11-13 c\o Dip.to Beni Culturali. 144 Laurea triennale Il modulo di 6 crediti prevede una parte istituzionale ed una parte monografica. La parte istituzionale è concepita per fornire agli studenti le basi per la comprensione degli avvenimenti e delle tematiche principali della storia della Civiltà Bizantina nel periodo dal IV al XV secolo. La parte monografica prevede un breve ciclo di lezioni seminariali su Italo-greci e Umanesimo, finalizzate ad orientare gli studenti sui metodi e gli strumenti di interpretazione delle fonti storiche e storiografiche relative alla civiltà bizantina. A) Parte istituzionale Il concetto di Civiltà bizantina. Cronologia e dinastie imperiali. La fondazione di Costantinopoli L’Italia bizantina. L’ideologia imperiale e il cerimoniale di corte Il regno ostrogoto e l’esarcato. L’impero di Giustiniano. L’organizzazione tematica. Il Catepanato d’Italia La presenza dei bizantini in Salento: la produzione libraria Le origini di Venezia. Il sistema fiscale e la legislazione agraria. Le città dell’Adriatico nella politica bizantina del XII secolo. I Paleologi. I turchi e la caduta di Costantinopoli. Manuale consigliato: G. OSTROGORSKY, Storia dell’impero bizantino, Torino 1968 ed edizioni successive. Oppure A. CARILE, Materiali di storia bizantina, Bologna 1994. B) Corso monografico Sono previste lezioni di tipo seminariale (lettura ed interpretazione delle fonti) su Italo-greci e Umanesimo. Testo di supporto: A. PERTUSI, Italo-greci e bizantini nello sviluppo della cultura italiana dell’Umanesimo, in «Vichiana», (1964), 292-308. Durante le lezioni verranno fornite dispense agli studenti: cartine topografiche, traduzione di fonti scritte, immagini. Si raccomanda la frequenza, tuttavia potranno essere concordati programmi e testi di studio alternativi con gli studenti non frequentanti. 145 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE CIVILTÀ BIZANTINA Prof.ssa Antonella Parmeggiani BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI (6 CFU) BENI MOBILI E ARTISTICI (6 CFU) PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE DIPLOMATICA Prof.ssa Angela Frascadore Laurea Triennale 12 CFU Secondo Semestre Argomento del Corso: Il documento medioevale latino Bibliografia: A. PRATESI, Genesi e forme del documento medievale, Jouvence, Roma 1979. Si raccomanda vivamente la frequenza perché le lezioni saranno integrate da esercitazioni pratiche di lettura di documenti pubblici e privati medievali provenienti da varî repertorî. La raccolta completa delle tavole esaminate durante il corso, ma non delle relative trascrizioni, sarà disponibile presso la portineria dell’ex Monastero degli Olivetani. Gli studenti sono invitati a procurarsi tempestivamente copia del materiale didattico. Inizio delle lezioni: 1 marzo 2007. Orario delle lezioni: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 13.00- 14.00. Eventuali variazioni saranno concordate con gli studenti Aula: aula al pianterreno dell’ex monastero degli Olivetani. Laboratorio: orario da definire Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni. Calendario degli esami: da definire. 146 Programma: Introduzione allo studio dell’ecologia; tipi di approccio, livelli di organizzazione e limiti Concetti fondamentali sull’energia; sistemi termodinamici d’interesse per l’ecologia; processi di organicazione, decomposizione e riciclizzazione; tassi ed efficienze dei trasferimenti energetici Cicli biogeochimici, tipi di cicli, modello, casi particolari (acqua, azoto, carbonio, fosforo, zolfo L’ecosistema, componenti dell’ecosistema, tipi di ecosistema; la struttura trofica; catene e reti alimentari; le successioni ecologiche La comunità biotica; ricchezza in specie e diversità; modelli di variazione della diversità; modelli di relazione tra n° di specie, n° di individui, dimensioni individuali ed area disponibile; interazioni tra specie: predazione, competizione, parassitismo, mutualismo; teoria della nicchia Popolazioni; demografia ed accrescimento di popolazione; k ed r strategia Stabilità e disturbo; tipi di stabilità; relazioni stabilità-produttività, stabilità-diversità; stabilità e disturbo; concetto di perturbazione e tipi di perturbazioni; teoria del disturbo intermedio. Ecologia umana: teorie ecologiche applicate allo studio della dinamica, economia e storia delle popolazioni umane. 147 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ECOLOGIA Prof. A. Basset PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ESEGESI DELLE FONTI STORICHE MEDIEVALI Prof.ssa Chiara Dagmar Flascassovitti Anno accademico 2006-07 Ex monastero degli Olivetani, stanza 23, tel. 0832 296775 Beni Architettonici, Archeologici E Dell’ambiente Beni Archivistici E Librari (3 CFU) Argomento del Corso: Le fonti della storia medievale Si intende fornire le informazioni fondamentali sulla articolazione complessiva dei testi scritti prodotti nell’Italia medievale, in funzione dei diversi ambiti regionali, istituzionali e sociali presso i quali furono prodotti e tramandati. Testi d’esame: P. CAMMAROSANO, Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte, Roma 1991, pp.39-95, 113-193, 205-258. Inizio delle lezioni: giovedì 5 ottobre 2007 Orario delle lezioni: giovedì, venerdì ore 16-17, sabato ore 10-11 Aula: Olivetani, pianterreno Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni, studio docente Calendario degli esami: 31 gennaio 2007, 12 febbraio 2007, 18 giugno, 16 luglio 2007 148 Laurea Triennale Beni Musicali, ordinamento 2005/2008, secondo anno Beni Musicali, ordinamento 2005/2007, terzo anno Beni dello Spettacolo, ordinamento 2006/2007 ARGOMENTO DEL CORSO: Musica, eros e magia nel tarantismo. TESTI OBBLIGATORI: - G. Salvatore, Taranta Pizzica Tradizione. Eros e magia nel tarantismo (in preparazione). - Dispense (distribuite dal docente durante il corso). - Documenti audiovisivi mostrati e analizzati durante il corso. TESTI INTEGRATIVI (facoltativi): Tullia Magrini (cur.), Universi sonori. Introduzione all’etnomusicologia, Einaudi PBE, Torino, 2002 (in particolare i capitoli I, II, VII, VIII, IX, XI, XII XIII). Ch. Merriam, “Antropologia della musica”, Sellerio, Palermo, rist. 1990. E. De Martino (cur.), “Magia e civiltà”, Garzanti, Milano, rist. 1995. E. De Martino, “La terra del rimorso”, Il Saggiatore, Milano, rist. 1994. G. Rouget, “Musica e trance”, Einaudi, Torino, 1986. O. Franco/S. Zuffi, “Musica Maga. Teoresi e storia della meloterapia”, Erga, Genova, 1996. M. Agamennone (cur.), “Musiche tradizionali del Salento. Le registrazioni di Diego Carpitella ed Ernesto de Martino (1959, 1960)” (con due Cd), Squilibri, Roma, 2005. E’ richiesta la conoscenza – testi e melodie - del repertorio tradizionale salentino, in particolare dei canti relativi alla festa, al ballo, al rito. Un’antologia appositamente compilata sarà a disposizione degli studenti presso il Laboratorio delle Musiche Popolari (“LA.M.PO”, Arnesano). A corredo del corso si consiglia di seguire almeno un ciclo completo del Laboratorio delle Musiche Popolari (ogni ciclo prevede l’acquisizione di ulteriori 3 CFU). Il corso prevede inoltre un seminario a cura del dott. Daniele Durante. IMPORTANTE: Gli studenti non frequentanti, o che siano stati assenti per un terzo (o più) delle ore di uno o più moduli, devono contattare il docente prima degli esami per concordare letture e ascolti integrativi. www.gianfrancosalvatore.it [email protected] per informazioni su corsi, laboratori, orari, esami: [email protected] (dott. Gianpaolo Chiracò) 149 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ETNOMUSICOLOGIA Prof. Gianfranco Salvatore PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ETRUSCOLOGIA Prof. Gianluca Tagliamone Corso di Laurea Triennale in Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente C.F.U. 6 Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel primo semestre presso Palazzo Codacci Pisanelli. Argomenti del corso: Introduzione all’Etruscologia 1. Etruscologia e antichità italiche: ambiti di studio, prospettive di ricerca, strumenti di lavoro. 2. Storia della disciplina. 3. L’etnogenesi degli Etruschi: rappresentazioni antiche e interpretazioni moderne. 4. Alle origini degli Etruschi: la cultura villanoviana. 5. Etruria: il quadro territoriale e ambientale. 6. Forme e strutture dell’insediamento. 7. Lo spazio del sacro: i caratteri fondamentali della religiosità etrusca, i luoghi di culto, le divinità, le forme della devozione, l’Etrusca disciplina. 8. Le necropoli: forme ideologiche e materiali del costume funerario. 9. Società ed economia. 10.Istituzioni e ordinamenti politici. 11.Lingua e scrittura. Aspetti della cultura artistica etrusca 1. Per una definizione dell’arte etrusca: storia di un problema. 2. Il mondo delle immagini: iconografia e iconologia. 3. Aspetti della produzione artistica e artigianale: maestranze itineranti e botteghe locali. L’organizzazione del lavoro. 4. Importazioni, produzioni locali e circolazione dei beni. 5. Per una periodizzazione dell’arte etrusca. Esperienze artistiche e artigianali di età villanoviana, orientalizzante, arcaica, classica ed ellenistica. 6. Il problema dell’”arte italica”. Oltre agli appunti delle lezioni, per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate: G. CAMPOREALE, Gli Etruschi. Storia e civiltà, Utet, Torino 2000, pp. 11-206. G. BARTOLONI, Le origini e la diffusione della cultura villanoviana, in Gli Etruschi, catalogo della mostra, a cura di M. TORELLI, Bompiani, Milano 2000, pp. 53-71. Ai fini della preparazione dell’esame è, inoltre, vivamente consigliato l’utilizzo, come supporto iconografico, del volume Etruschi. L’arte, a cura di M. SPRENGER, G. BARTOLONI, M. HIRMER, Jaca Book, Milano 1983. Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere, alla bibliografia già citata, anche lo studio delle parti dei volumi di seguito specificate: G. CAMPOREALE, Gli Etruschi. Storia e civiltà, Utet, Torino 2000, pp. 223-234, 312-325, 391-397, 432-440. 150 151 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Orario delle lezioni: lunedì, martedì, ore 10,00-12,00 Calendario esami: Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì, ore 10,00-11,00, presso il Dip.to di Beni Culturali, via D. Birago, 64 (o da concordare, col docente, al termine delle lezioni). PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE FILOLOGIA CLASSICA (C.F.U. 6 + 1) Prof.ssa Adele Filippo Beni Musicali L’insegnamento è mutuato da Letteratura teatrale greca 152 Prof. Roberto Giuliano Fonti sonore analogiche e digitali: tipologie, analisi, diagnosi, restauro, conservazione, fruizione e valorizzazione. Questioni di filologia nelle fasi di restauro e riversamento dei documenti sonori. Le esperienze internazionali e l'attività dell'International Association of Sound and Audiovisual Archives. Laboratorio di restauro dei supporti sonori. 153 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE FILOLOGIA DEL RESTAURO DEI SUPPORTI SONORI PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE FONDAMENTI DI TEORIA MUSICALE (C.F.U. 3) Prof.ssa Mariacarla De Giorgi Laurea triennale I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno presso l’Aula C1 del Codacci Pisanelli Argomento del modulo: La tonalità e il suo linguaggio armonico nella composizione dei “Wiener Klassiker”. Il corso si propone di guardare alla teoria come sapere normativo, puntellato da regole divenute poi per tradizione “canoniche”, inquadrando però la genesi e lo sviluppo dei principi fondamentali del linguaggio tonale in una prospettiva storica ben precisa. In tal modo sarà possibile porre il linguaggio armonico-tonale nella più giusta collocazione, ossia non come assoluto, o più valido rispetto ad un altro, quanto piuttosto come espressione di un momento straordinario nell’evoluzione storica del linguaggio musicale, che tocca il suo culmine nella composizione dei cosidetti “Wiener Klassiker”. Programma: Per sostenere l’esame (scritto e orale) si richiede la conoscenza delle parti del volume di seguito specificate: OTTO KÁROLYI, La grammatica della musica. Einaudi, Torino 1983, pp. 19-121 LORIS AZZARONI, Canone infinito. Lineamenti di Teoria della Musica.Clueb, Bologna 2000. (Capitoli IV: Sistemi sonori di riferimento e VIII: La costruzione formale) Per approfondire la conoscenza della forma-sonata si consiglia vivamente la lettura del seguente testo: CHARLES ROSEN, Le Forme-Sonata. Feltrinelli, Milano 1986, pp.18-35, 102-31. Al programma verrà allegato anche un CD con brani scelti, descritti e analizzati durante il corso delle lezioni. Inizio delle lezioni: mercoledì 29 novembre 2006, ore 10.oo-12.oo, Aula C1 del Codacci Pisanelli. Orario delle lezioni: mercoledì, ore 10.oo –12.oo e giovedì, ore 10.oo-12.oo Calendario esami: Il Test d’entrata si terrà il giorno 23 novembre 2006, ore 10.oo, presso l’Aula C1 del Codacci Pisanelli. Ricevimento studenti: mercoledì, ore 12.oo –13.oo 154 Prof.ssa Mariacarla De Giorgi Si comunica agli studenti che l’esame scritto di Fondamenti di Teoria Musicale si terrà il giorno 23 novembre 2006, ore 10.00, presso l’aula C1 del palazzo Codacci Pisanelli. 155 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE FONDAMENTI DI TEORIA MUSICALE PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE GEOFISICA ARCHEOLOGICA Prof.ssa Maria Teresa Carrozzo Programma del corso Generalità sulla geofisica applicata alla archeologia: scopi, possibilità offerte e limiti; parametri fisici misurabili. Modello di terra come risultato di indagini geofisiche, catastrofi naturali e civiltà del passato. Metodi di prospezioni geofisiche: gravimetrico, magnetico, elettrico, elettromagnetico, sismico e telerilevamento. Su ciascun metodo verranno dati: generalità, principi fisici di base, tecniche di acquisizione in campagna e di elaborazione dati. Esempi ed applicazione dei metodi geofisici e della loro integrazione su siti archeologici di particolare interesse. Il corso si svolgerà con lezioni cattedratiche ed esercitazioni in laboratorio. Testi consigliati: saranno comunicati durante il corso Propongo che collabori al corso il dott. Sergio Luigi Negri, ricercatore di geofisica applicata raggruppamento disciplinare Geo/11, presso la facoltà di scienze MM.FF.NN., Università di Lecce. Commissione d’esame proposta: Carrozzo M.T., Negri S. L., Leucci G. 156 Laurea Triennale in Beni Archeologici M-GGR/01 C.F.U. 3 Saranno esaminati e discussi i paradigmi più affermati della disciplina ponendo particolare attenzione allo studio della struttura ed interazione di due principali sistemi: il sistema ecologico e il sistema spaziale. Le riflessioni teoriche saranno sostenute da esempi regionali. Interpretazione del paesaggio attraverso la lettura di una tavoletta dell ‘I.G.M. concordata con la docente. 1. La rappresentazione dello spazio: la cartografia 2. Lettura della tavoletta dell’I.G.M. ed interpretazione del paesaggio 3. La sfida dello sviluppo sostenibile ed il degrado dell’ambiente e delle risorse 4. Organizzazione degli spazi agricoli ed industriali 5. Attività terziarie 6. Lo sviluppo urbano Per sostenere l’esame bisogna studiare alcune parti concordate con la docente del volume: P. Dagradi e C. Cencini, Compendio di Geografia Umana, Patron Ed. Bologna, 2003 Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con la docente la lettura di altri testi. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: A. Biancotti, Geografia Generale, Bompiani Ed., Milano,1991 M. Dinucci, Geografia dello sviluppo umano, Zanichelli, Milano, 1999 Orario delle lezioni: II° semestre con orario da concordarsi Calendario esami: appello appello appello 18 gennaio 20 febbraio giugno 4 giugno, 18 giugno 19 luglio Sessione recupero esami 25 settembre Ricevimento studenti e laureandi: Martedì ore 11-12 Mercoledì ore 10-13 Giovedì ore 14-16 I laureandi possono incontrare la docente anche in altri giorni e orari, previo appuntamento. 157 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE GEOGRAFIA Prof.ssa Anna Trono PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA Prof.ssa Anna Trono Laurea Triennale in Scienze dei Beni Mobili e Artistici M-GGR/02 CFU 9 Curriculum di operatore culturale • Saranno sviluppati i concetti fondamentali della disciplina secondo una sintesi moderna della geografia economico-politica. Lo studio della disciplina consentirà allo studente una conoscenza dell’ambiente, del territorio e dello spazio economico, fornendogli consapevolezza dei problemi del mondo contemporaneo nell’interdipendenza di dei fattori di ordine economico, politico e sociale con quelli politici e culturali e offrendogli l’opportunità di affrontare problemi di salvaguardia e conservazione. Lo doterà, inoltre, di strumenti che gli permettano di fare impresa e diventare operatore economico dei beni culturali/ambientali. Il riferimento a problemi dello sviluppo locale, in un approccio che superi il descrittivismo e rafforzi la componente «volontaria» della disciplina, anche considerando le interconnessioni tra pensiero geografico e teorie economiche dello sviluppo, consentirà di portare in primo piano il ruolo attivo della del geografo nelle scelte decisionali. Particolare attenzione sarà destinata all’ambiente ed alla centralità dei beni culturali nel concetto di territorio, alla loro valorizzazione e fruizione, considerandoli un’importante occasione di miglioramento dell’offerta turistica, incremento della domanda ed opportunità di sviluppo locale. Nell’analisi delle politiche di intervento pubblico indirizzate alla valorizzazione e tutela del patrimonio culturale pubblico e miglioramento dell’offerta e della qualità dei servizi culturali anche a fini turistici, sono previsti incontri seminariali con docenti di altre discipline, specialisti ed autorità locali. Escursioni scientifiche e ricerche su campo, lavori di gruppo e discussione dei temi trattati nelle lezioni frontali completeranno l’azione formativa prevista. Per sostenere l’esame saranno oggetto di studio alcune parti, concordate con la docente, dei seguenti volumi: - S. Conti, G. Dematteis, C. Lanza, F. Nano, Geografia dell’economia mondiale, Torino, UTET Libreria, 1999. - A. Segre, E. Dansero, Politiche per l’ambiente, Torino, UTET Libreria, 1999. - X. Greffe, La gestione del patrimonio culturale, Franco Angeli, Milano, edizione italiana a cura di A. Mariotti, prefazione di Francesco Bandarin, 2003. - G. Candela, A.E. Scorcu, Economia delle Arti, Milano, Zanichelli, 2004, cap. 7. Gli studenti lavoratori potranno concordare il programma con la docente Orario delle lezioni: II° semestre con orario da concordarsi Calendario esami: appello 18 gennaio appello 20 febbraio giugno appello 4 giugno, 18 giugno 19 luglio 158 Ricevimento studenti e laureandi: Martedì ore 11-12 Mercoledì ore 10-13 Giovedì ore 14-16 I laureandi possono incontrare la docente anche in altri giorni e orari, previo appuntamento. 159 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Sessione recupero esami 25 settembre PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE INFORMATICA APPLICATA AGLI ARCHIVI Prof.ssa Angela Chirenti Prerequisiti Nozioni di archivistica Nozioni di Informatica Generale: Hardware, Software, Reti di computers I database: Organizzazione dei dati. Modello concettuale, logico, fisico. Le funzionalità di un database: creazione, inserimento, aggiornamento, ricerca, importazione, esportazione. La normativa di riferimento La firma digitale Il Codice dell’Amministrazione Digitale Il Sistema di Connettività Pubblica La Posta Elettronica Certificata Sistemi Informativi Formati digitali Catalogazione e documentazione al computer Testi ed ipertesti La preparazione di un documento Come conservare ed utilizzare u documento informatico Immagine e suono digitale Sistemi di acquisizione di immagini digitali Elaborazione di immagini La rete: applicazioni e ricerche Gli standard per la descrizione archivistica Gli standard descrittivi: tipologie ed evoluzione ISAD – International Standard for archivial description Lo standard ISAAR – EAD Sarà oggetto di studio una piattaforma applicativa tra CDS/ISIS, TITULUS, PAFLOW 160 Laurea specialistica (6 CFU) Prof.ssa Grazia Semeraro Data da: lunedi 2 Ottobre 2006 Argomenti: GIS e ricerca archeologica: gestione dei dati di scavo e studio del territorio. Sezione applicativa: Progettazione e realizzazione di un sistema per la gestione di dati archeologici, attraverso l’impiego di un software GIS collegato ad un database relazionale. Testi: I riferimenti bibliografici saranno forniti nel corso delle lezioni. Letture individuali: Metodologie di catalogazione dei beni archeologici (a cura di F. D’Andria), Bact 1.1, Lecce – Bari 1997; F. D’ANDRIA, G. SEMERARO, Applicazioni GIS alla ricerca archeologica. Modelli di formalizzazione dei dati, in I modelli nella ricerca archeologica, Il ruolo dell’informatica, Atti del Convegno di Roma Accademia dei Lincei 24-25 Novembre 2000, Roma, pp.77-105; G. Lock (ed.) Beyond the map. Archaeology and Spatial Technologies, IOS Press 2000; M. GILLINGS, D. MATTINGLY, J. VAN DALEN J., Geographical Information Systems and Landscape Archaeology, Oxford 1999. Orario lezioni: Lunedi, 16 -18 Laboratorio di Informatica della Facoltà Martedi, 16-18 “ “ Ricevimento studenti e laureandi: Lunedi ore 15-16; 18-19 Sede: Dipartimento di Beni Culturali, via D. Birago 64. Esami Giovedi, “ “ “ “ “ “ “ “ 11 01 22 21 05 19 20 24 14 Gennaio 2007, ore Febbraio 2007, ore Febbraio 2007, ore Giugno 2007, ore Luglio 2007, ore Luglio 2007, ore Settembre 2007, ore Gennaio 2008, ore Febbraio 2008, ore 9 9 9 9 9 9 9 9 9 Sede: Dipartimento di Beni Culturali, via D. Birago 64. 161 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE INFORMATICA APPLICATA: BENI ARCHEOLOGICI PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE ANALISI DELLE FORME E METODI DI ATTRIBUZIONE Prof. Marco Tanzi Laurea Triennale 9 C.F.U. Il corso si articolerà in lezioni ed esercitazioni che verteranno sull’approccio e sul riconoscimento dell’opera d’arte secondo le diverse prospettive metodologiche. Sono previste visite alle principali esposizioni in corso, a monumenti e musei. Si raccomanda la frequenza. Modulo unico: le lezioni si svolgeranno nel I semestre da lunedì a venerdì a settimane alterne. Argomento del modulo: la ricostruzione, tra documenti e monumenti, di una famiglia di artisti del Quattrocento La ricostruzione di una famiglia di pittori tra opere d’arte e documenti d’archivio: i Bembo Bibliografia: R. Longhi, “Me pinxit”. La restituzione di un trittico d’arte cremonese circa il 1460 (Bonifacio Bembo), in R. Longhi, “Me pinxit” e Quesiti caravaggeschi 1928- 1934, Opere complete, IV, Firenze 1968, pp. 57-66; M. Tanzi, Bembo (famiglia dei), in La Pittura in Lombardia. Il Quattrocento, Milano 1993, pp. 442-443; M. Tanzi, Bonifacio Bembo massacrato (ovvero le disavventure della Storia dell’arte), in “Prospettiva”, 115-116, 2004, pp. 110-134. I testi Sono a disposizione presso la Biblioteca del Dipartimento dei Beni delle Arti e della Storia 162 Laurea triennale Prof. Giuliano Capani Programma d’esame Elementi fondanti del cinema. Cinema e percezione visiva. Ubiquità dello sguardo cinematografico. Dirigere lo sguardo dello spettatore. Inquadrature: piani e campi. Movimenti di camera: la de-localizzazione dello sguardo cinematografico. Composizione delle inquadrature. I Processi di interazione nel cinema: apetti psicologici. Letteratura, teatro e cinema. L’impressione di realtà e le sinapsi neuronal.i Il cinema e il suo Corpus spiritualis. Fare o veder fare: i mirrors neurons. Processi di partecipazione dello spettacolo cinematografico. Cinema e Comunicazione non verbale. Arte del comunicare e comunicazione artistica. Elementi costitutivi del film: l’ideazione, la scrittura scenica, le riprese e il montaggio. I ruoli produttivi e artistici nel Cinema. Il laboratorio si svolgerà attraverso lezioni ed esercitazioni pratiche. Gli studenti dovranno presentare un loro cortometraggio. Testi: Vincenzo Buccheri, Il film. Salla sceneggiatura alla distribuzione. Carocci editore, Roma, 2003 Giuliano Capani, Magia del cinema. in corso di pubblicazione. 163 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE LABORATORIO AUDIOVISIVO PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE LABORATORIO DI COSTUME E MODA (12 CFU) Dott.ssa Annalisa Pellegrino Argomento del corso: Il linguaggio della moda, considerazioni psicosociologiche sull’abbigliamento. L’abbigliamento è parte integrante dell’esteriorità umana; articolandosi in forme diverse (dall’uso di indumenti a quello di ornamenti, dalle pratiche di modificazione corporea alla cosmesi), l’apparire non coincide certo con l’essere dell’individuo, ma è comunque espressione e parte della sua natura e della sua presenza nel mondo. Soprattutto nella società odierna, che privilegia l’immagine, l’abbigliamento, inteso come sistema rigoroso di segni, acquista una sua importanza simbolica come veicolo di significati molteplici. Il corso avrà quindi come oggetto l’esame dell’abbigliamento sulla base di questa prospettiva, considerando soprattutto gli aspetti sociologici, antropologici e psicologici dell’esteriorità e quindi dell’abbigliamento e della moda. Modalità: lezioni frontali a partire dal secondo semestre. (Calendario e sede delle lezioni verranno comunicati tempestivamente). Il corso verrà articolato in ore dedicate alla lezione vera e propria ed altre a disposizione per approfondimenti degli argomenti trattati. Descrizione dei contenuti: • Introduzione al dibattito e alle ricerche sulla moda tra sociologia e storiografia. • L’attenzione alla propria immagine: origini e funzioni del vestirsi e dell’abbigliarsi; • Le motivazioni psicoantropologiche del vestirsi e dell’abbigliarsi; • Moda e società: funzioni sociali dell’abbigliamento e sistema abbigliativo; • La moda come sistema istituzionale e “la moda della moda”. Modalità d’esame: Al di là di una buona preparazione di base in storia del costume e della moda, è richiesta la conoscenza dei contenuti delle lezioni e lo studio dei volumi indicati nella bibliografia che segue. Di alcuni di essi, durante il corso, verrà indicata una parte specifica da studiare. Bibliografia: • appunti delle lezioni; • letture di approfondimento: Bianca M., Psicologia dell’abbigliamento, Firenze, A. Pontecorboli, 1993; Squicciarino P., Il vestito parla. Considerazioni psicologiche sull’abbigliamento, Roma, Armando ed., 1996, 3 rist.; Calanca D., Storia sociale della moda, Milano, Mondatori, 2002; Kavamura Yuniya, La moda, Bologna, il Mulino, 2006; Cerini G., Grandi R. (a cura di), Moda: regole e rappresentazioni. Il cambiamento, il sistema, la comunicazione, Milano, Franco Angeli, 1995; Dorfless G., La moda della moda. I turbamenti dell’arte, Costa e Nolan, 1984; Ed. It., Editori Associati srl, Ancona-Milano, 1999. Bibliografia generale di riferimento LEVY PISETZKY R., Il costume e la moda nella società italiana, Torino, Einaudi, 1995 164 II semestre Prof.ssa Grazia Semeraro L’attività didattica prevede cicli di esercitazioni sui seguenti argomenti: 1) Nozioni di base; conoscenza dei sistemi operativi. 2) I databases di tipo relazionale: esempio di progettazione e implementazione di una banca dati per la catalogazione dei dati archeologici. 3) I sistemi GIS: conoscenza delle principali caratteristiche e funzioni. Esercitazioni su acquisizione dati, georeferenziazione, elaborazione dati ed analisi spaziali. ORARIO Lunedi, ore 10-12; 15-18 Martedi, ore 10-12; 15-18 Mercoledì, ore 10-12 SEDE: Laboratorio Informatica della Facoltà - Palazzo Codacci Pisanelli L’incontro con gli studenti per organizzare le attività di Laboratorio è fissato per Lunedì 5 Marzo 2007, ore 10, presso il Laboratorio Informatica della Facoltà. 165 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE LABORATORIO DI INFORMATICA APPLICATA ALL’ARCHEOLOGIA (3 CFU) PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE LETTERATURA GRECA (C.F.U. 9) Prof.ssa Adele Filippo Indirizzo dei Beni architettonici archeologici e dell’ambiente Laurea Triennale 1° Modulo 3 CFU La storia letteraria Un manuale di storia letteraria a scelta tra i seguenti: L.E. Rossi, Letteratura greca, Firenze, Le Monnier, 1995; G.A. Privitera-R. Pretagostini, Storie e forme della Letteratura greca, Torino, Einaudi, 1997. Indice degli autori da studiare: Età arcaica. La poesia epica e didascalica: Omero, Esiodo. La poesia giambica: Archiloco, Ipponatte. La poesia elegiaca: Callino, Tirteo, Mimnermo, Solone. La lirica monodica: Saffo, Alceo, Anacreonte. La lirica corale: Stesicoro, Ibico, Simonide, Pindaro. La letteratura del V sec. La tragedia: Eschilo, Sofocle, Euripide. La commedia antica: Aristofane. La storiografia: Erodoto, Tucidide. La letteratura del IV sec. Senofonte e gli storici minori. Gli Attidografi. L’oratoria: Lisia, Isocrate, Demostene. La commedia di mezzo e la commedia nuova: Menandro. La letteratura dell’età ellenistica. Il mimo: Eroda. La prosa: gli storici di Alessandro, la storiografia della prima età ellenistica, Polibio. La letteratura nell’età imperiale. La seconda sofistica: Dione di Prusa, Erode Attico, Filostrato. Plutarco. Il romanzo. Storiografia e geografia: Diodoro Siculo, Nicola Damasceno, Dionigi di Alicarnasso, Appiano, Arriano, Cassio Dione, Erodiano, Zosimo, Strabone, Pausania. La letteratura ebraica e cristiana. Filone di Alessandria, Flavio Giuseppe. 2° Modulo 3 CFU Corso monografico: Immagini di Eros nella cultura greca Lettura, traduzione e commento di acuni brani tratti da Platone, Simposio, ediz. a scelta. G.Sissa, Eros tiranno. Sessualità e sensualità nel mondo antico, Editori Laterza 2003 Si consiglia anche la lettura di: P. Veyne, I misteri del gineceo, Editori Laterza 2003 3° Modulo 3 CFU Nozioni di lingua Per la preparazione linguistica si consiglia il testo di Prato-Catone, Grammatica Greca, Milella Lecce 1970 e, per un primo approccio con i lemmi greci, P. Janni, Il nostro greco quotidiano. I grecismi dei mass-media, Laterza 1994 Orario delle lezioni: Martedì 12-14; Giovedì 10-12; Venerdì 16-18 Calendario esami: 30 gennaio, 1 e 8 febbraio, 21 giugno, 12 e 26 luglio, 6 e 20 settembre Ricevimento studenti e laureandi: Giovedì dalle 12 alle 13,30 166 Prof. Marco Leone Corsi di studio in: - Scienze dei Beni architettonici, archeologici e dell’ambiente (3 cfu) - Scienze dei Beni Archivistici, Librari e Mobili-Artistici (9 cfu) - Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo (9 cfu) Gli studenti seguiranno il programma dei MODULI previsti per il loro indirizzo. MODULO A (Introduttivo): Avviamento allo studio del testo letterario (3 crediti) – Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente; Scienze dei Beni Archivistici, Librari e Mobili-Artistici; Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo Testo base: L. Chines-C. Varotti, Che cos’è un testo letterario, Roma, Carocci, 2001. Per gli studenti del Corso di Studio in Scienze dei Beni architettonici, archeologici e dell’ambiente, una buona conoscenza della Storia della letteratura italiana dalle origini al primo Novecento (senza lo studio dei brani antologici). Testo consigliato: G. M. Anselmi, Profilo storico della letteratura italiana, Milano, Sansoni, 2005 (solo alcuni capitoli, che saranno indicati nel corso delle lezioni). MODULO B (Parte generale e Approfondimento, 6 crediti) – Scienze dei Beni Archivistici, Librari e Mobili-Artistici; Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo Parte Generale: Analisi di testi letterari dal Duecento al Novecento – Conoscenza della storia della letteratura italiana dalle origini al primo Novecento su un buon manuale (storia e testi), con particolare riferimento ai seguenti autori: Dante, Petrarca, Boccaccio, Poliziano, Ariosto, Machiavelli, Tasso, Marino, Metastasio, Goldoni, Parini, Alfieri, Foscolo, Leopardi, Manzoni, Verga, Pascoli, D’Annunzio, Pirandello, Svevo. Approfondimento: Problemi e testimonianze della letteratura barocca in Italia Testo base: G. Rizzo, Le inquiete novità. Simboli, luoghi e polemiche d’età barocca, Bari, Palomar, 2006. Inizio lezioni: Lunedì 2 ottobre 2006, ore 10,00 Lezioni: Lunedì, martedì, mercoledì, ore 10,00-12.00 Aula: Aula Magna – Pal. Codacci-Pisanelli N. B.: Le indicazioni relative alla data d’inizio, al calendario e alla sede delle lezioni sono provvisorie e soggette a variazioni (controllare la bacheca dell’Istituto di Letteratura italiana). Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni presso l’Istituto di Letteratura Italiana (pal. Codacci Pisanelli) Esami: venerdì 2 febbraio 2007, ore 8,30; venerdì 16 febbraio 2007, ore 8,30; mercoledì 28 febbraio 2007, ore 8,30; venerdì 22 giugno 2007, ore 8,30; venerdì 6 luglio 2006, ore 8,30; venerdì 20 luglio 2007, ore 16,00; venerdì 21 settembre 2007, ore 8,30; venerdì 28 settembre 2007, ore 8,30 (gli statini devono essere consegnati presso la portineria del Palazzo Codacci Pisanelli entro le ore 12.00 del giorno precedente alla data di appello). 167 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE LETTERATURA ITALIANA PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE LETTERATURA LATINA Prof.ssa Maria Antonietta Cervelliera Laurea triennale Corso di studi in beni architettonici, archeologici e dell’ambiente 6 CFU I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nell’Aula C2 del Palazzo “CodacciPisanelli”. Argomenti del modulo: I generi letterari della letteratura latina. II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nell’Aula C2 del Palazzo “CodacciPisanelli”: Argomenti del modulo: I trattati teorici antichi BIBLIOGRAFIA: I Modulo Per sostenere l’esame bisogna studiare su un buon testo di letteratura latina, a livello universitario, i generi letterari (si consiglia l’ excursus contenuto in G. GARBARINO, La letteratura latina). II Modulo Il latino dell’Europa, a cura di C. SANTINI (testi per i beni culturali) http:// web.ltt.it/www-latino/morfosintassi/index-morfo.htm Saranno svolte alcune esercitazioni nell’aula informatica per una sperimentazione didattica di apprendimento della lingua latina. Per tutti gli altri riferimenti bibliografici: Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno utilizzare: oppure potranno concordare con la docente la lettura di altri testi sui seguenti argomenti (esemplificativi): Tecniche in Vitruvio, in Plinio e nel Rinascimento Petronio e la pittura Orario delle lezioni: I modulo, II modulo e II modulo: lunedì, martedì, mercoledì, ore 11-13. Inizio delle lezioni: lunedì 24 settembre 2006. Calendario esami: mart. 16 genn. 2006; 6 febbr. 2006; 20 febbr. 2006; 19 giug. 2006; 10 lugl. 2006; 18 sett. 2006 Ricevimento studenti e laureandi: subito dopo le ore di lezione. Nel periodo in cui non si svolgono lezioni ogni lunedì alle ore 10-12, presso la stanza 37/C, III piano, palazzo “Parlangeli”. 168 Prof.ssa Adele Filippo Stamms Laurea Triennale 1. Parte generale: G. Paduano, Il teatro antico. Guida alle opere, Laterza 2005 2. La commedia Lettura e commento di Aristofane, Tesmoforiazuse, ed. a scelta Orario delle lezioni: Lunedì 17-19; Martedì 16-18 Calendario esami: 30 gennaio, 1 e 8 febbraio, 21 giugno, 12 e 26 luglio, 6 e 20 settembre Ricevimento studenti e laureandi: Giovedì dalle 12 alle 13,30 169 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE LETTERATURA TEATRALE GRECA (C.F.U. 6) PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA Prof. F. D’Andria - 6 C.F.U. Prof. G. Mastronuzzi - 3 C.F.U. Corso di studio in Beni architettonici archeologici e dell’ambiente Laurea triennale Primo semestre Metodologia e tecnica della ricerca archeologica – parte istituzionale I-II (Prof. F. D’Andria - 6 C.F.U.) Metodologia e tecnica della ricerca archeologica – parte istituzionale III (Prof. G. Mastronuzzi - 3 C.F.U.) Parte istituzionale I-II (Prof. F. D’Andria - 6 C.F.U.): le lezioni (46 ore) si svolgeranno presso il Palazzo Codacci-Pisanelli, aula B1. Argomento: Metodologia della ricerca archeologica. Parte istituzionale III (Prof. G. Mastronuzzi - 3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno presso il Palazzo Codacci-Pisanelli, aula B1. Argomento: Tecniche delle indagini archeologiche; metodi di datazione. Per sostenere l’esame bisogna studiare i testi di seguito indicati: Parte istituzionale I-II: C. RENFREW, Archeologia. Teoria, Metodi, Pratica, Zanichelli, Bologna 1995: capitolo 1, pp. 12-34, schede 1.5; 1.6; capitolo 2, pp. 35-54, scheda 2.1; capitolo 5, pp. 152-192, schede 5.4, 5.7; capitolo 8, pp. 274-310; capitolo 9, pp. 312-343, schede 9.1; capitolo 10, pp. 344-370; capitolo 12, pp. 415-443, schede 12.1, 12.2, 12.3; capitolo 13, pp. 448-455; capitolo 14, pp. 473-495. Parte istituzionale III: A. GUIDI, I metodi della ricerca archeologica, Laterza, Roma–Bari 1994: Cap. III - Il lavoro sul campo , pp. 16-49 Cap. IV - Classificare, datare, inquadrare, pp. 51-88 Modalità dell’esame: La prova d’esame è orale nei primi quattro appelli immediatamente successivi allo svolgimento del corso. Negli altri appelli la prova d’esame è scritta. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con i docenti la lettura di altri testi. 170 Esercitazioni: Le esercitazioni in laboratorio, tenute dalla dott.ssa Valeria Melissano, saranno dedicate alla tecnica dello scavo archeologico ed ai sistemi di schedatura e classificazione dei materiali rinvenuti nel corso delle campagne di scavo condotte dal Dipartimento di Beni Culturali (1 C.F.U. = 25 ore). Gli studenti potranno partecipare nel corso dell’anno alle attività del Cantiere-scuola di Archeologia e del Laboratorio all’aperto di CAVALLINO, coordinate dal dott. C. Notario, per apprendere le tecniche di indagine sul terreno di scavo (1 CFU = 25 ore). Orario delle lezioni Sede Palazzo Codacci-Pisanelli, Aula B1: Lunedì: 8,00-10,00 Martedì: 8,00-10,00 Mercoledì: 8,00-10,00 Inizio delle lezioni: 2 ottobre 2006 Esercitazioni in Laboratorio: Sede e orario da definire Calendario esami orali: - 26 Gennaio 2007, ore 9.00 - 9 Febbraio 2007, ore 9.00 - 23 Febbraio 2007, ore 9.00 - 15 Giugno 2007, ore 9.00 Calendario esami scritti: - 29 20 14 28 Giugno 2007, ore 9.00 Luglio 2007, ore 9.00 Settembre 2007, ore 9.00 Settembre 2007, ore 9.00 Sede esami: Dipartimento di Beni Culturali, via D. Birago 64, Lecce Ricevimento studenti e laureandi: Prof. F. D’Andria: Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 – 18,30 Prof. G. Mastronuzzi: Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 – 18,30 171 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: PH. BARKER, Tecniche dello scavo archeologico, Milano 1981; A. CARANDINI, Storie dalla terra. Manuale dello scavo archeologico, Torino 1981; M. FORTE, Professione archeologo, Milano 1999; R. FRANCOVICH, D. MANACORDA, Dizionario di archeologia, Bari 2000; E. C. HARRIS, Principi di stratigrafia archeologica, Carocci, Urbino 2000. PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE MUSEOLOGIA Prof. Massimiliano Rossi Laurea Triennale II semestre A)-Corso di laurea in scienze dei beni mobili e artistici 6 CFU Curriculum di operatore culturale e museale II anno B)-Corso di laurea in scienze dei beni architettonici, archeologici e dell’ambiente 6 CFU II anno Nelle lezioni frontali si intende presentare una campionatura esauriente della variegata fenomenologia del collezionismo europeo, centrata sui diversi tipi ambientali (tesoro, studiolo, antiquarium, galleria, Wunderkammer), dai prototipi medievali fino al costituirsi dei moderni musei nazionali, tra Sette e Ottocento. Lo sviluppo storico di una tale tipologia è indagato attraverso le suggestioni culturali ispiratrici, le dinamiche di committenza, la funzione di instrumentum regni, il ruolo operativo della raccolta nella formazione del linguaggio figurativo, la progressiva acquisizione della finalità documentaria mediante la produzione del catalogo a stampa. La visita a istituzioni storiche così come a collezioni contemporanee intende offrire una necessaria informazione sui moderni criteri museografici. Bibliografia: Cristina De Benedictis, Per la storia del collezionismo italiano: fonti e documenti, seconda edizione con aggiornamento bibliografico, Firenze, Ponte alle Grazie, 1998. Maria Cecilia Mazzi, In viaggio con le Muse. Spazi e modelli del museo, Firenze, Edifir, 2005. Claudio Franzoni, “Rimembranze d’infinite cose”. Le collezioni rinascimentali di antichità, in Memoria dell’antico nell’arte italiana, a cura di Salvatore Settis, Tomo I, Torino, Einaudi, 1984, pp. 304-360. Studio n. 24 Monastero degli Olivetani [email protected] Per il particolare carattere specialistico della disciplina è consigliata la frequenza regolare delle lezioni. A tutti coloro che non abbiano la possibilità di frequentare si raccomanda di concordare il programma d’esame con il docente. 172 Prof. Aldo Siciliano Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente Laurea Triennale C.F.U. 9 Programma per i frequentanti: Argomenti: - L’oggetto della numismatica. - Le origini del denaro e della monetazione. - Tipi e leggende. - La fabbricazione delle monete. - Ritrovamenti di monete. - Tecniche numismatiche. - Gettoni, tessere, medaglie e oggetti affini. - La moneta delle poleis greche. - La moneta in Magna Grecia. - La moneta romana repubblicana e imperiale. - Le emissioni monetali della Messapia. - La moneta dal rinvenimento all’esposizione. Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate: • Ph. GRIERSON, Introduzione alla Numismatica, Jouvence, Roma, 1983, pp. 11-22, 109-166, 184-266. • A. STAZIO, Moneta e scambi in Megale Hellas. Storia e civiltà della Magna Grecia, Garzanti Scheiwiller, Milano, 1983, pp. 105-169. • G. GORINI, La moneta greca, e M. ASOLATI, “Servius rex primus signavit aes…”. Breve storia della moneta a Roma, in Alle radici dell’euro. Quando la moneta fa la storia, catalogo della mostra (Padova, 16 dicembre 2001 – 7 aprile 2002), Canova, Treviso, 2001, pp.11-75; • A.SICILIANO, Le zecche della Messapia,in I Messapi, Atti del XXX Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto-Lecce, 4-9 ottobre 1990), Taranto 1991, pp.224-254. Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni. Le lezioni si svolgeranno nel corso del secondo semestre Orario delle lezioni: Laboratorio: Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì ore 16,00-17,00 presso il Dipartimento di Beni Culturali, via D. Birago, 64. 173 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE NUMISMATICA GRECA E ROMANA PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ORGANOLOGIA E ICONOGRAFIA MUSICALE Prof.ssa Daniela Castaldo Laurea triennale 9 CFU Programma d’esame 1. modulo (6 CFU) Storia degli strumenti musicali dall’antichità al XVII secolo Bibliografia Per la parte relativa all’antichità classica: M. Stüve, Gli strumenti musicali dell’antica Grecia, in Grecia, Atti del Convegno Mittelfest 2001, Pisa 2001, pp. 55-65 (Vedi fotocopie). Per la parte relativa al Medioevo: Curt Sachs, Storia degli strumenti musicali, Milano, Mondadori, 1996 (trad. it. da The History of Musical Instruments, New York, Norton, 1940), pp. 305-345. Per la parte relativa al Rinascimento e al Barocco: Curt Sachs, Storia degli strumenti musicali, Milano, Mondadori, 1996 (trad. it. da The History of Musical Instruments, New York, Norton, 1940), pp. 350-460); o, in alternativa, A. Bornstein, Gli strumenti musicali del Rinascimento, Padova 1987 (presente in “dispensa” e anche consultabile e scaricabile on line al seguente indirizzo internet: http://www.strumenti.bicinium.it). 2. modulo (3 CFU) Iconografia musicale: temi e problemi Bibliografia T. SEEBASS, ‘Prospettive dell’ iconografia musicale. Considerazioni di un medievalista’, Rivista Italiana di Musicologia, XVIII (1983/1), pp. 67-86; F. GUIZZI, ‘Considerazioni preliminari sull’iconografia come fonte ausiliaria nella ricerca etnomusicologica’, Rivista Italiana di Musicologia, XVIII (1983/1), pp. 87-101; Gli studenti non frequentanti concorderanno un programma con la docente. 174 Prof.ssa Angela Frascadore Laurea Triennale 12 CFU Secondo Semestre Argomento del Corso: Evoluzione della scrittura latina dalle origini alla diffusione della stampa. Bibliografia: A. PETRUCCI, Breve storia della scrittura latina, Il Bagatto, Roma 1992. Si raccomanda vivamente la frequenza perché le lezioni saranno integrate da esercitazioni pratiche di lettura di testimonianze grafiche antiche e medievali provenienti da varî repertorî. La raccolta completa delle tavole esaminate durante il corso, ma non delle relative trascrizioni, sarà disponibile presso la portineria dell’ex Monastero degli Olivetani.Gli studenti sono invitati a procurarsi tempestivamente copia del materiale didattico. Inizio delle lezioni: 1 marzo 2007. Orario delle lezioni: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 12.00-13.00. Eventuali variazioni saranno concordate con gli studenti. Aula: aula al pianterreno dell’ex monastero degli Olivetani. Laboratorio: orario da definire. Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni. Calendario degli esami: da definire. Prof. Angela Frascadore ex monastero degli Olivetani, stanza n. 24 tel. 0832/296785 - fax 0832/296792 e-mail: [email protected] 175 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE PALEOGRAFIA LATINA PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE PALETNOLOGIA Prof.ssa Elettra Ingravallo Laurea triennale Argomento del corso Aspetti metodologici dello studio delle società preistoriche e protostoriche. Il Quaternario: vicende paleo-climatiche e storia dell’uomo. Le culture umane nel corso del Pleistocene. L’Olocene e la rivoluzione neolitica. Letture da: Renfrew-Bahn, Archeologia, teoria, metodi, pratica, Zanichelli, 1994 Broglio, Introduzione al paleolitico, Laterza, 1998 AA.VV., Atlas du neolithique europeen, vol.2,1998 Cazzella-Moscoloni, Popoli e civiltà dell’Italia antica, vol XI, 1992 Pessina-Muscio (a cura di), La neolitizzazione tra Oriente e Occidente, 2000 Peroni R., L’Italia alle soglie della storia, Laterza, 1996 Lezioni: Lunedì-martedì-mercoledì Esami: I semestre: 11 gennaio 2007 25 gennaio 2007 15 febbraio 2007 II semestre 7 giugno 2007 26 giugno 2007 Esami recupero 4 settembre 2007 27 settembre 2007 176 Prof.ssa Isabella Caneva Programma del corso Laurea Triennale CFU 9 II semestre Argomenti del corso: - Introduzione alla disciplina: specificità teorica, metodologica e territoriale. - Analisi dei processi di sviluppo economico e sociale dalle prime culture agricole del Levante alle più antiche organizzazioni statuali in Mesopotamia e nella valle del Nilo. - L’evoluzione degli aspetti funerari dal X al IV millennio a.C. Per sostenere l’esame si utilizzerà il testo sotto indicato: M. Frangipane, La nascita dello Stato nel Vicino Oriente, Bari, Laterza, 1996. 177 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE PREISTORIA DEL VICINO E MEDIO ORIENTE PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE PROTOSTORIA EUROPEA Laurea Triennale II semestre Prof.ssa Anna Maria Bietti Sestieri I modulo: Corso generale di protostoria (anche per la laurea specialistica) L’archeologica della protostostoria: contenuti e metodi della ricerca Fonti per la ricerca sulla protostoria Il ruolo e i limiti dell’ uso delle fonti letterarie relative alla protostoria Le fonti archeologiche: la ricognizione e la raccolta sistematica dei dati esistenti; La ricognizione territoriale; lo scavo; I risultati della ricerca sul terreno come base per la ricostruzione dei sistemi di organizzazione socio-politica e territoriale L’analisi dei dati Le analisi naturalistiche e fisico-chimiche per la ricostruzione dell’ambiente Le analisi antropologiche e le ricostruzioni demografiche e paleopatologiche Le analisi delle faune e delle risorse vegetali Le analisi dei manufatti L’analisi formale e funzionale dei manufatti La classificazione tipologica come strumento di analisi contestuale e come indicatore di cronologia relativa Il metodo di classificazione dei materiali Il quadro generale della protostoria italiana Ambiente e territorio in relazione agli sviluppi nel corso delle età dei metalli La cronologia assoluta Gli sviluppi fra Età del Bronzo e l Età del Ferro nella penisola e nelle isole Testi consigliati: A.M. Bietti Sestieri, Protostoria - teoria e pratica. NIS-Carocci, Roma 1996 Da consultare: Atti delle Riunioni Scientifiche dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, con particolare riferimento alle riunioni dedicate ai singoli territori regionali M.Bernabò Brea, A.Cardarelli, M.Cremaschi, Le Terramare, Modena 1997 G.L. Carancini, R.Peroni, L’età del Bronzo in Italia: per una cronologia della produzione metallurgica, Ali&no Editrice, Perugia 1999 D. Cocchi Genick (a cura di), L’età del bronzo recente in Italia, Camaiore 2000-Viareggio 2004. G.Bartoloni, F. Delpino (a cura di), Oriente e Occidente: metodi e discipline a confronto, Pisa Roma 2005. II modulo, sezione monografica: 178 Testi consigliati: G. Bartoloni, La cultura Villanoviana. All’inizio della storia etrusca. NIS-Carocci, Roma 1989. Da consultare: M.Cristofani (a cura di), Civiltà degli Etruschi, Electa, Milano 1985. Rasenna, storia e civiltà degli Etruschi, Scheiwiller, Milano 1986. Verrà fornita agli studenti una scelta di articoli di particolare rilevanza per gli argomenti trattati, che potranno essere riprodotti e utilizzati a integrazione della bibliografia di base. Per l’ammissione agli esami si richiede la partecipazione alle attività di laboratorio e la scelta di un argomento specifico relativo alla sezione monografica del corso, per la preparazione di una esercitazione scritta. Inizio delle lezioni: giovedì 8 marzo 2007 Orario delle lezioni: da concordare in base al numero degli studenti Aula: da concordare Ricevimento di studenti e laureandi: dopo le lezioni, giorno da concordare Calendario degli esami: 21 giugno, 12 luglio, 20 luglio, 14 settembre, 28 settembre. Le date delle sessioni dell’inverno 2007 verranno comunicate successivamente. Recapito: Dipartimento di Beni Culturali, via Birago 64, Lecce e-mail: [email protected] 179 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Una componente interregionale dell’Età del Ferro italiana: la cultura villanoviana Stato della questione: definizioni attuali del Villanoviano Cronologia relativa e assoluta I precedenti della tarda Età del Bronzo e il problema della formazione delle facies villanoviane I gruppi villanoviani: Etruria, pianura padana, area umbro-marchigiana, Campania Dati archeologici e storici sull’origine e sulle fasi più antiche della storia degli etruschi PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE RILIEVO ED ANALISI TECNICA DEI MONUMENTI ANTICHI Prof.ssa Carla Maria Amici Laurea Triennale Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente CFU 9 Principi fondamentali della tecnica edilizia nell’antichità, finalizzati alla lettura critica ed alla comprensione delle strutture monumentali. Analisi dettagliata delle procedure e dell’organizzazione del cantiere, delle metodologie costruttive degli edifici, dalle fondazioni alle coperture, con particolare riferimento all’ambito culturale dell’architettura greca e romana, ma anche medioevale e rinascimentale. Caratteristiche dei materiali e dei moduli costruttivi più comunemente utilizzati, anche attraverso l’esame di alcune fonti letterarie pertinenti, con particolare riferimento a Vitruvio, Plinio, Palladio, Leon Battista Alberti. Metodologia del rilievo diretto ed indiretto, sistemi computerizzati applicati all’elaborazione grafica; modellazione solida in 3D. Per sostenere l’esame, è necessaria la partecipazione alle esercitazioni pratiche di rilievo, che si effettueranno a Lecce nell’ambito di un monumento da stabilire. Testi consigliati Per la tecnica edilizia ed i materiali da costruzione: J. P. ADAM, L’Arte di costruire presso i Romani, Milano 1988 e/o C.F. GIULIANI, L’edilizia nell’antichità, NIS, (Roma 1990) n.e. 2006 Per una sintesi di massima, da affrontare criticamente, sulle caratteristiche dell’architettura romana e dell’architettura greca: G.R.H. WRIGHT, Ancient building technology. 1. Historical background. Leiden-Boston 2000, pp.89-128. Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007 Orario delle lezioni: mercoledì ore 14-16; giovedì ore 14.00-16.00; venerdì ore 14-16 Aula: C2 pal. Codacci-Pisanelli Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì e giovedì dopo la lezione Calendario esami: 27 giugno; 11 luglio; 12 settembre; 27 settembre 2007– 24 gennaio; 13 febbraio 2008. Recapito: Dip.to Beni Culturali – via D.Birago 64 - Lecce Tel.: 0832/295533; indirizzo e-mail: [email protected] 180 Prof. Davide Borrelli Argomento Obiettivo del corso è fornire un inquadramento generale dei principali modelli teorici relativi allo studio della comunicazione mediata da artefatti tecnologici. In particolare, il corso proporrà un’analisi accurata di alcuni casi di innovazione espressiva nel campo dei media privilegiando l’approfondimento dei relativi aspetti socio-tecnici. Testi d’esame D. Borrelli - J.D. Peters - L. Petullà, Il videofonino. Genesi e orizzonti del telefono con le immagini, Roma, Meltemi, in corso di stampa; Gli studenti della laurea specialistica dovranno integrare con: A. Abruzzese - D. Borrelli, L’industria culturale, Roma, Carocci, 2005 181 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE (3/6 CFU) PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA CONTEMPORANEA Prof.ssa M. Marcella Rizzo Corsi triennali: Beni archivistici, librari e mobili-artistici (9 crediti) Beni musicali e dello spettacolo (9 crediti) I° semestre L’impianto didattico si articola per moduli intorno a due tematiche centrali: una di carattere istituzionale-metodologico; l’altra monografica. Il programma prevede: Lo studio della Storia Contemporanea: questioni di metodo e di ricerca. PARTE GENERALE: La civiltà contemporanea dal 1848 ai giorni nostri, con particolare riferimento alle seguenti problematiche: • Il Risorgimento italiano. • Le rivoluzioni del 1848. • L’Unità d’Italia. • L’Europa delle grandi potenze. • I nuovi mondi: Stati Uniti e Giappone. • Seconda rivoluzione industriale. • Imperialismo e colonialismo. • Stato e società nell’Italia post-unitaria. • Prima guerra mondiale. • Rivoluzione russa. • Dopoguerra e avvento del fascismo. • La Grande crisi: economia e società negli anni Trenta. • L’età dei totalitarismi. • Seconda guerra mondiale. • Il mondo diviso. • Decolonizzazione e Terzo mondo. • L’Italia dopo il fascismo. • Il mondo contemporaneo. Manuale consigliato: G. SABBATUCCI –V. VIDOTTO: Manuale di Storia, 3, Il mondo contemporaneo dal 1848 a oggi, Ed. Laterza (2004). Gli studenti frequentanti potranno sostenere l’esame parziale sul programma relativo alla parte generale: il 12 dicembre 2006. C) CORSO MONOGRAFICO: L’Italia repubblicana. La fase costituente. Lettura consigliata: P. Scoppola, 25 Aprile. Liberazione, Torino, Einaudi, 1995 È previsto nel mese di ottobre lo svolgimento del modulo di Introduzione allo studio dei secoli XIX e XX. Saranno organizzati seminari con l’insegnamento di Storia del Cinema sul tema Cinema e ricostruzione -L’Italia negli anni Cinquanta. 182 ESAMI: 8 e 22 febbraio, 21 giugno, 5 e 19 luglio, 27 settembre 2007, ore 8,30. RICEVIMENTO: giovedì e venerdì, ore 10, stanza n. 21 presso il Monastero degli Olivetani. Indirizzo:Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età Contemporanea, Monastero degli Olivetani, stanza n. 21, viale S. Nicola. Tel. 0832-296818 e-mail [email protected] 183 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE LEZIONI: Le lezioni avranno inizio il 13 ottobre 2006 alle ore 8 e proseguiranno secondo il seguente calendario: martedì (ore 8-9), mercoledì (ore 8-10), giovedì (ore 8-9), venerdì (ore 8-9) presso l’Aula n. 5 dell’Istituto Sperimentale, viale Calasso n. 3. PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELL’ARCHITETTURA: FONDAMENTI Prof. Vincenzo Cazzato Laurea Triennale 6 C.F.U. Le lezioni (46 ore) - in parte coincidenti con quelle di Storia dell’Architettura Moderna e Contemporanea - si svolgeranno nel secondo semestre presso il plesso degli Olivetani. Argomenti del Corso: Lineamenti di base di storia dell’architettura; L’impiego e il significato degli ordini architettonici dall’Antico al Barocco. I significati dell’architettura. I grandi monumenti della Storia dell’Architettura dal Rinascimento al Barocco. Sono previsti sopralluoghi di studio sul tema: Grammatica e sintassi nel Barocco Leccese . Per sostenere l’esame si richiede lo studio, unitamente agli appunti dalle lezioni, di parti di un volume o di più volumi di seguito indicati, a scelta dello studente e da concordare con il docente: Ch. Norberg-Schultz, Il significato dell’architettura occidentale, Electa, Milano 1994. B. Zevi, Saper vedere l’architettura, Edizioni di Comunità, Torino 2000. E. Forssman, Dorico, ionico, corinzio nell’architettura del Rinascimento, Laterza, Bari 1973. J. Summerson, Il linguaggio classico dell’architettura, Einaudi, Torino 1970. G. Hersey, Il significato nascosto dell’architettura classica, Bruno Mondadori, Milano 2001. S. Tuzi, Le colonne e il Tempio di Salomone: la storia, la leggenda, la fortuna, Gangemi, Roma 2002. Su Architettura ed Esoterismo: M. Fagiolo, Architettura e massoneria. L’esoterismo della costruzione (con il coordinamento generale di V. Cazzato), Gangemi, Roma 2006. Sul Barocco Leccese: V. Cazzato, Il Barocco Leccese, collana “Itinerari d’arte”, Laterza, Bari 2003. Lezioni: Secondo semestre. Monastero degli Olivetani, giovedì e venerdì, ore 14-16. Ricevimento studenti: venerdì, ore 9-11. 184 Prof. Vittorio Farella Corso dei Beni mobili e artistici 6 C.F.U. Argomento del corso Aspetti e tipologie edilizie dell’architettura romanica nell’Italia meridionale. Il corso si propone di esaminare gli aspetti fondamentali dell’architettura monumentale tra XI e XIII secolo, soffermandosi a considerare le tecniche edilizie, le diverse soluzioni strutturali, le teorie estetiche medievali, le tipologie ricorrenti: in particolare quella benedettino-cluniacense, quella benedettino-cassinese, quella delle chiese di pellegrinaggio, quella pugliese identificabile nella basilica di San Nicola a Bari. La lettura critica dei monumenti tenderà da una parte ad individuare le forme autoctone, dall’altra a verificare se e in quale misura nella formazione del Romanico nell’Italia meridionale siano stati determinanti gli apporti della cultura d’oltralpe o di quella orientale. Testi da consultare R.Bonelli, C. Bozzoni, V. Franchetti Pardo, Storia dell’architettura medievale, Bari 1997 (la parte riguardante il Romanico nella penisola italica). P. Belli D’Elia, Puglia romanica, Milano 2003. M. D’Onofrio – V. Pace, La Campania (Italia romanica), Milano 1981. Ulteriori e specifiche indicazioni bibliografiche potranno essere suggerite durante le lezioni e comunque rese note in bacheca alla fine del corso. Parte generale Lineamenti dell’architettura in Italia dal periodo tardo-antico a quello gotico (da prepararsi su un buon manuale di Storia dell’arte). Recapito docente Monastero degli Olivetani, stanza n. 26 Tel. 0832 296784 E-mail [email protected] Ricevimento studenti Martedì e Giovedì, dopo le lezioni Calendario delle lezioni Inizio delle lezioni: Martedì 3 Ottobre 2006, ore 10 (aula al piano terra del Monastero degli Olivetani). Orario delle lezioni: Martedì h. 10-12 Giovedì h. 10-12 Sopralluoghi di studio: Sabato (orario da concordare con gli studenti). 185 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALE PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA Prof. Vincenzo Cazzato Laurea Triennale 6 C.F.U Le lezioni (46 ore) - in parte coincidenti con quelle di Storia dell’Architettura: Fondamenti - si svolgeranno nel secondo semestre presso il plesso degli Olivetani. Argomenti del Corso: L’impiego e il significato degli ordini architettonici dall’Antico al Barocco. I significati dell’architettura. I grandi temi della Storia dell’Architettura dal Rinascimento all’Ottocento. Sono previsti sopralluoghi di studio sul tema: Grammatica e sintassi nel Barocco Leccese . Per sostenere l’esame si richiede lo studio - unitamente agli appunti dalle lezioni - di parti di un volume o di più volumi di seguito indicati, a scelta dello studente e da concordare con il docente: C. Bertelli, G. Briganti, A. Giuliano, Storia dell’arte italiana, Mondadori, Milano 1992, voll. IIIII-IV (le parti generali e quelle relative alla storia dell’architettura). B. Jestaz, Il Rinascimento dell’architettura da Brunelleschi a Palladio, Universale ElectaGallimard 1995. R. Wittkower, Principi architettonici nell’età dell’Umanesimo, Einaudi, Torino 1994. W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, Rizzoli, Milano 1997. D. Del Pesco, L’architettura del Seicento, Utet, Torino 1998 (i capitoli sul Barocco romano, piemontese, napoletano, leccese, siciliano). R. Wittkower, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Einaudi, Torino 1993. L. Benevolo, Storia dell’architettura moderna, Laterza, Bari 1984. L. Patetta, Storia dell’architettura: antologia critica, Milano 1996 Su Architettura ed Esoterismo: M. Fagiolo, Architettura e massoneria. L’esoterismo della costruzione (con il coordinamento generale di V. Cazzato), Gangemi, Roma 2006. Sul Barocco Leccese: V. Cazzato, Il Barocco Leccese, collana “Itinerari d’arte”, Laterza, Bari 2003. Lezioni: Secondo semestre. Monastero degli Olivetani, giovedì e venerdì, ore 14-16. Ricevimento studenti: venerdì, ore 9-11. 186 Prof.ssa Grazia Marina Falla Scienze dei Beni Mobili e Artistici Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente Laurea Triennale CFU 9 “Lineamenti di Storia dell’Arte Medievale dal Tardoantico al concorso del 1401”. Nel corso delle lezioni saranno approfondite tematiche legate alla cultura artistica del Mezzogiorno medievale. Testi d’esame Manuale consigliato: P. De Vecchi – E. Cerchiari, I Tempi dell’Arte. Dalla Preistoria al Medioevo, Milano Bompiani 2004, da p. 159 alla fine; da Enciclopedia dell’Arte Medievale, voci, “Altavilla”, vol. I, pp. 444-58; “Napoli”,vol. VIII, pp. 627-42; “Palermo”, vol. IX, pp. 108-24. Inizio delle lezioni: lunedì 12 marzo 2007, h. 17:00, aula SP5 (Sperimentale Tabacchi). Le lezioni si terranno nella stessa aula secondo il seguente orario: lunedì ore 17:00-19:00; martedì ore 10:00-12:00; mercoledì ore 12:00-14:00. Orario ricevimento studenti e laureandi: martedì, ore 15:00-19:30, presso il Monastero degli Olivetani, studio 23; tel. 0833-296775, cell. 335-5275102. Calendario degli esami: martedì 12 giugno 2007, ore 8:30; giovedì 28 giugno 2007, ore 8:30; mercoledì 11 luglio 2007, ore 8:30; 11 martedì settembre 2007, ore 8:30; 25 martedì settembre, ore 12:00. 187 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE Prof.ssa Grazia Marina Falla Prof.ssa Lucinia Speciale Scienze dei Beni Mobili ed Artistici Scienze dei Beni Archivistici e Librari Laurea triennale CFU 6+3 I e II modulo (6CFU) Lineamenti di Storia dell’Arte medievale: dal Tardoantico al concorso del 1401. Nel corso delle lezioni saranno approfonditi argomenti relativi alla storia dell’arte del Mezzogiorno medievale. Testi d’esame: P.De Vecchi-E.Cerchiari, I tempi dell’arte. Dalla Preistoria al Medioevo, Milano Bompiani 2004, I volume, da p. 159 alla fine. Inizio lezioni: lunedì 5 marzo 2007 ore 17. Orario delle lezioni: lunedì ore 17-19, martedì ore 10-12, mercoledì ore 12-14. Le lezioni si terranno nell’aula SP5. Ricevimento studenti e laureandi: martedì ore 15-19,30. III Modulo (3CFU) Lineamenti di Storia del libro illustrato. Dalla Tarda Antichità all’avvento del libro a stampa. Testi d’esame: A. Putaturo Donati Murano, A. Perriccioli Saggese (a cura di), La miniatura in Italia. Dal Tardoantico al Trecento, con riferimenti al medio oriente e all’Occidente latino, Napoli-Città del Vaticano 2005, capitoli I, III, IV (pp. 94-130), V (pp. 132-140; 145-155; 177246). Inizio lezioni: giovedì 3 maggio 2007, h. 15. Orario delle lezioni giovedì h. 15-17, venerdì 15 –17, sabato 9-11. Le lezioni si terranno presso l’aula C2 del Palazzo Codacci Pisanelli. Ricevimento studenti e laureandi: venerdì h. 9-12.30. Appelli d’esame: martedì 12 giugno 2007, ore 12; giovedì 28 giugno 2007, ore 9,30; venerdì 13 luglio, ore 8,30. mercoledì 12 settembre 2007, ore 12, venerdì 28 settembre, ore 12. 188 Prof. Paolo Peri Laurea Triennale STAMMS C.F.U. 6 Argomento del modulo primo: dal costume del XII secolo a quello del XVII secolo Argomento del modulo secondo: dalla moda del XVIII secolo a quella del XX secolo PRIMO MODULO. BIBLIOGRAFIA C. GIORGETTI, Manuale di Storia del Costume e della Moda, De Agostini Milano, 2002, pp. 132219 (comprese le numerosissime immagini). SECONDO MODULO. BIGLIOGRAFIA C. GIORGETTI, Manuale di Storia del Costume e della Moda, De Agostini Milano, 2002, pp. 220454 (comprese le numerosissime immagini). E. MORINI, Storia della moda. XVIII-XX secolo, Skira editore Milano, 2000 Bibliografia consigliata: V. CADELUPPI, Che cos’è la moda, Carocci Editore Roma, 2002 Orario delle lezioni PRIMO MODULO: mercoledì 18 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17 Giovedì 19 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17. Mercoledì 25 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17. Giovedì 26 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17. Orario delle lezioni SECONDO MODULO: Mercoledì 15 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17 Giovedì 16 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17. Mercoledì 22 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17 Giovedì 23 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17. E’ caldamente consigliata la frequenza. Per ottenere una buona riuscita del corso e rispondere agli obiettivi didattici deve essere rispettato l’orario sopra riportato. Indirizzo: Monastero degli Olivetani, Lecce Calendario esami: verrà comunicato durante le lezioni Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni. 189 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELLA CRITICA D’ARTE Prof. Massimiliano Rossi Corso di laurea triennale in scienze dei beni mobili e artistici 6 CFU II semestre L’insegnamento si caratterizza da un lato per l’ampiezza dell’arco cronologico considerato, dall’antichità al XVIII secolo, dall’altro per la possibilità di mettere in evidenza specifiche problematiche storiche, scalate nel tempo (fortuna degli archetipi testuali classici, discorso sull’arte e discorso sulle immagini, codici propri alla letteratura artistica, costituirsi di un sistema di “generi” specifici, pervasività dell’ecfrasi e della riflessione estetica al di là della trattatistica specializzata). Vista la complessità delle tematiche in oggetto, si preferisce impostare in modo tradizionale l’attività didattica, esaurendola nelle sole lezioni frontali, destinate alla lettura e al commento dei testi fondamentali: Plinio, Alberti, Vasari, Lanzi, etc. Bibliografia: Julius von Schlosser, La letteratura artistica. Manuale delle fonti della storia dell’arte moderna, Firenze, La Nuova Italia Scientifica, 1996. Michael Baxandall, Giotto e gli umanisti. Gli umanisti osservatori della pittura in Italia e la scoperta della composizione pittorica 1350 - 1450, Milano, Jaca Book, 1994. Studio n. 24 Monastero degli Olivetani [email protected] Per il particolare carattere specialistico della disciplina è consigliata la frequenza regolare delle lezioni. A tutti coloro che non abbiano la possibilità di frequentare si raccomanda di concordare il programma d’esame con il docente. 190 Prof. Alessandro Macchia Laurea triennale Argomento del corso: Musica e guerra nel XIX e nel XX secolo: da Beethoven a Britten. Testo: Alessandro Macchia, Tombeaux. Epicedi per le Grandi Guerre, Ricordi/Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Milano/Roma, 2005. 191 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELLA MUSICA DELL’OTTOCENTO E NOVECENTO (CFU 6) PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELLA MUSICA MEDIEVALE E RINASCIMENTALE Prof. Marco Gozzi Laurea Triennale C.F.U. 9 Curriculum BENI MUSICALI Modulo unico (9 C.F.U.) Le lezioni (69 ore) si svolgeranno presso l’aula C1 del Palazzo Codacci-Pisanelli. Momenti e forme della storia musicale colta dai primordi cristiani al 1600: studio di singole composizioni del periodo medievale e rinascimentale, con breve analisi, inquadramento storico e audizione degli esempi. Ciascun candidato dovrà cantare e/o suonare all’esame una composizione medievale o rinascimentale tra dieci scelte e concordate con il docente. Bibliografia e discografia Fotocopie distribuite durante il corso Incisioni discografiche ascoltate durante il corso La musica nella storia, a cura di Pietro Mioli, Bologna, Calderini, 1997, pp. 75-340 Orario delle lezioni: Lunedì, Martedì e Mercoledì, 14-16 Calendario esami: date da stabilire in base al calendario della Facoltà Ricevimento studenti e laureandi: dopo ogni lezione e previo appuntamento in altri orari Email: [email protected] 192 Prof. Francesco Abbate Laurea triennale Modulo medievale: Arnolfo di Cambio, due mostre a confronto. Testi base i cataloghi delle mostre di Arnolfo a Perugia e a Firenze, 2006. Modulo moderno: La scultura del Settecento nell’Italia meridionale Testo base: T. Fittipaldi, La scultura napoletana del Settecento. (Altra eventuale bibliografia sarà fornita durante il corso). 193 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELLA STORIOGRAFIA DELL’ARTE PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELL’URBANISTICA Prof. Alessandro Ippoliti Laurea Triennale Corso di Laurea in Beni Mobili e Artistici 6 C.F.U. I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (24 ore) si svolgeranno nel II semestre. Argomento del modulo: il corso di Storia dell’Urbanistica intende studiare diacronicamente la città italiana, l’evoluzione e le trasformazioni più emblematiche dello spazio urbano dal medioevo all’età moderna, con riferimenti alla cultura classica, attraverso la lettura dei contesti e delle architetture come momento di convergenza di azioni e fenomeni che hanno una dimensione sociale, economica e politica. La città, dunque, luogo di conoscenza della cultura e della mentalità di un periodo storico. II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (24 ore) si svolgeranno nel II semestre. Il modulo nell’affrontare i temi della nascita della disciplina dell’Urbanistica e della valorizzazione e conservazione del tessuto preesistente nell’ambito del dibattito scientifico maturato sulla salvaguardia dei centri storici, approfondirà lo studio di alcune città europee. Testi d’esame: I Modulo D. CALABI, Storia della città, L’età moderna, Marsilio, Venezia 2001. II Modulo D. CALABI, Storia dell’urbanistica europea. Questioni, strumenti, casi esemplari, Mondatori, Torino 2000. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: A. GROHMANN, La città medievale, Laterza, Roma-Bari 2003. G. ZUCCONI, La città dell’Ottocento, Laterza, Bari 2001. Orario delle lezioni: da definire Calendario esami: da definire Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni 194 Prof.ssa Ida Mastromarino Cenni storici sulla nascita della radio e della televisione. Il sistema dei media. Servizio pubblico e tv commerciale. Tecniche del linguaggio radiofonico e televisivo. Teorie e pratiche della produzione televisiva. Generi e format, commistioni tra informazione e intrattenimento. Il sistema di rilevazione degli ascolti (Auditel). Il pubblico e il piacere della serialità. Il programma sarà svolto attraverso lezioni frontali, visione e analisi alla moviola di video, sperimentazioni di generi tv con riprese, visite ad emittenti locali. BIBLIOGRAFIA Parte generale Enrico Menduni, “I linguaggi della radio e della televisione- Teorie e tecniche”, ed. Laterza (Bari, 2005) Dispensa Giovanni Archibugi “Uomini e paghe della tv”, “Il Contemporaneo”,1958,n.4, pp105-106, 109113; Giovanni Archibugi “Televisione”, “Il Contemporaneo”, 1958,n.7-8,p.183; Elemire Zolla “Industria e letteratura”, “Nuovi argomenti”, 1957, n.3, pp.52-55; Angelo D’Alessandro “TV:arte del movimento mimico”, “Lo spettacolo televisivo”, Roma, Edizioni dell’Ateneo, 1957, pp.307, 309-310, 312-319. Articoli estratti da: Francesco Pinto, “Intellettuali e tv negli anni ‘50”, ed.Savelli Roma, 1977 195 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELLE PRODUZIONI RADIO-TELEVISIVE (6 CFU) PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE Prof. Raffaele Casciaro Programma del corso Questo insegnamento si propone di sviluppare nello studente la capacità di riconoscere i materiali e i procedimenti esecutivi delle opere d’arte, insieme all’attitudine a considerare gli aspetti tecnici come essenziali per formulare il giudizio storico sui manufatti artistici. Si ritiene pertanto imprescindibile la conoscenza di un ampio repertorio di immagini, che verranno indicate durante il corso, oltre alla conoscenza diretta delle opere attraverso apposite visite guidate. I modulo Parte generale: profilo storico delle principali tecniche artistiche dal Medioevo all’età barocca Il primo modulo si occuperà dei rapporti tra arti a partire dal Medioevo, l’epoca del trionfo dell’oreficeria e delle arti suntuarie. Le officine degli orafi erano spesso i luoghi dove avveniva la formazione dei migliori maestri, esperti nelle tecniche più raffinate, e quindi anche il luogo della ricerca e dell’innovazione. Nella tradizione delle botteghe artistiche l’esecuzione dell’opera d’arte non era quasi mai il frutto isolato del genio creatore ma comportava lunghe fasi preparatorie. Allestire una bottega significava sottostare agli statuti corporativi, attrezzarsi di strumenti idonei e procacciarsi il materiale col quale lavorare, spesso raro e costoso. Schizzi, bozzetti, modelli mettevano a punto le forme, che poi venivano trasferite sui materiali prescelti, attraverso il riporto delle misure, o con appositi cartoni. La finitura delle opere era spesso ancora più lunga e laboriosa: lucidature, trattamenti di superficie, dorature, verniciature erano essenziali, così come l’allestimento: basamenti, palchi, cornici, nicchie, baldacchini. Ampio spazio sarà dedicato alla delle arti pittoriche e ai loro supporti (intonaci, tavole, tele, pergamena, carta), allo studio dei pigmenti, delle modalità esecutive e dei relativi cambiamenti avvenuti nel corso dei secoli, con cenni ai problemi conservativi. II modulo La statuaria barocca tra Napoli e la Puglia: marmo, legno, cartapesta e metalli Dai grandi esempi della Napoli di Fanzago e Sanmartino alla diffusione in Puglia dei modelli. Questo modulo permetterà di affrontare il tema del dialogo tra le diverse tecniche scultoree nel ricorso a modelli comuni, con riferimenti alle arti decorative, dai commessi marmorei agli argenti, dalla ceramica all’ebanisteria. Numerosi esempi verranno scelti nel patrimonio storico-artistico di Lecce e del Salento, con apposite visite guidate ed esercitazioni in laboratori e botteghe artigiane. Programma d’esame (6 crediti): E’ richiesta la conoscenza degli argomenti e delle opere trattati nelle lezioni, attraverso il riconoscimento delle immagini analizzate durante il corso. Importanza primaria verrà attribuita alle ricognizioni delle opere in situ, attraverso apposite visite guidate. Sono richieste inoltre le seguenti letture: - Brani scelti da: C. CENNINI, Il libro dell’arte, a cura di F. Frezzato, Vicenza, Neri Pozza, 2002 (i capitoli verranno letti e commentati durante le lezioni) 196 - R. PANICHI, La tecnica dell’arte negli scritti di Giorgio Vasari, Firenze, Alinea, 1991 (solo la parte relativa all’introduzione alle “Vite”) - F. NEGRI ARNOLDI, Il mestiere dell’arte: introduzione alla storia delle tecniche artistiche, Napoli, Paparo, 2001. Ulteriore documentazione, sotto forma di fotocopie, dispense, immagini su supporto digitale, verrà fornita durante il corso. Gli argomenti trattati a lezione possono essere ripresi e/o verificati sul seguente testo. -Le tecniche artistiche a cura di C. MALTESE, Milano, Mursia, 1973, cap. 1, La scultura, pp. 1062; cap. 10; cap. 3, Lavorazione delle terre, pp. 85-134; cap. 5, Lavorazione dei metalli, pp. 173-199; cap. 6, Smalti, pp. 203-209; cap. 10, Incisione e stampa, pp. 259-306; cap. 11, Pittura, pp. 309-358; appendici: 1, L’organizzazione dell’immagine nella figurazione piana: le tecniche prospettiche. pp. 455-494. Data la scarsezza del materiale illustrativo su questo volume, occorrerà comunque prendere visione delle immagini analizzate durante il corso. Un discreto repertorio di immagini relative alle tecniche artistiche si trova su: - A. FUGA, Tecniche e materiali delle arti, collana “I Dizionari dell’Arte”; Milano, Electa, 2004. 197 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE - Introduzione a: L. B. ALBERTI, De Statua, ed. a cura di M. Collareta, Livorno, Sillabe PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELLE TRADIZIONI POPOLARI Prof.ssa Anna Merendino Laurea triennale Beni musicali 6 CFU 1° modulo 3 CFU Le ricerche in Italia sulla musica popolare dalla fine del Settecento alla metà dell’Ottocento. Primi approfondimenti negli interessi di musica popolare tra il 1860 e il 1890. Il folklore musicale della fase positivistica. Le ricerche etnomusicologiche tra l’attardamento teorico e l’avvio della ricerca sul campo. Bibliografia: Alberto M. Cirese, Cultura egemonica e culture subalterne. Rassegna degli studi sul mondo popolare tradizionale, Palermo, Palumbo 1996: Gli studi demologici in Italia: sviluppi interni e contatti europei, pp.121- 224. 2° modulo 3 CFU Il concetto antropologico di cultura. Tradizione e innovazione. Le tradizioni popolari nella società contemporanea. Folklore e cultura di massa. Le tradizioni di seconda mano: i folklorismi. Bibliografia: R. Schenda, Folklore e cultura di massa, pp.73-88; R. Bauman, La ricerca sul campo in ambito folklorico nelle sue relazioni contestuali, pp.99-109; G.Lenclud, La tradizione non è più quella d’un tempo, pp.123-134; E. Dettmer, Folklorismo in Newfoundland, pp.135-144; K.Kostlin, Prospettive per l’etnologia europea, pp.167-186, nel vol. Oltre il Folklore. Tradizioni popolari e antropologia nella società contemporanea, a cura di Pietro Clemente e Fabio Mugnaini, Roma, Carocci, 2001. Recapiti: Sede di Arnesano tel.0832/325324 e-mail [email protected] Per ogni altra informazione relativa all’inizio lezioni, il relativo orario, l’aula e il calendario degli esami consultare il sito di facoltà <http://bbcc.unile.it> e gli avvisi in bacheca. 198 Prof. Massimo Causo ARGOMENTI TRATTATI Il corso fornisce lineamenti generali di Storia del Cinema dalle origini ai giorni nostri, analizzando in una prospettiva critica i principali autori e i più significativi movimenti che ne hanno caratterizzato l’evoluzione. Il corso verte in particolare sui seguenti argomenti: Il Cinema muto, dall’immagine in movimento all’inquadratura. I padri del linguaggio filmico e l’organizzazione industriale della produzione cinematografica. Il Regista come Autore. Il Cinema sonoro, tra “Studio System”, pratica dei Generi e innovazione del linguaggio e degli stili. Il Cinema dopo la guerra: il Neorealismo italiano, il “maccartismo” hollywoodiano. Gli Anni Sessanta, l’irruzione della “Nouvelle Vague” e l’umanesimo relativo dei nuovi maestri del Cinema europeo. Tramonto e rifondazione di Hollywood: il Cinema americano tra Anni Sessanta e Anni Ottanta. LABORATORI DI VISIONE Parte integrante del corso è la visione laboratoriale e l’analisi dei seguenti film: Metropolis di Fritz Lang (id., Germania 1926 – Edizione DVD: Ermitage Cinema, Italia) Luci della città di Charles S. Chaplin (“City Lights”, Usa 1931 - Ed. DVD: Warner Home Video/Mk2, Italia) Quarto potere di Orson Welles (“Citizen Kane”, Usa 1941 – Ed. DVD: Columbia/RKO Home Video, Italia) Viaggio in Italia di Roberto Rossellini (It./Fr. 1953 – inedito in DVD) eventualmente sostituibile per i non frequentati con Paisà di Roberto Rossellini (It. 1946 – Ed DVD: Millenniumstorm, Italia) Sentieri selvaggi di John Ford (“The Searchers”, Usa 1956 - Ed. DVD: Warner Home Video, Italia) Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard (“A bout de souffle”, Fr. 1960 - Ed. DVD: Rarovideo, Italia) eventualmente sostituibile per i non frequentati con I quattrocento colpi di François Truffaut (Fr. 1959 – Ed DVD: Fox Video, Italia) Taxi Driver di Martin Scorsese (id., Usa 1976 - Ed. DVD: Columbia Home Video, Italia) BIBLIOGRAFIA G. Rondolino, Storia del cinema, UTET Libreria, Torino 2006. In particolare, gli studenti dovranno fare riferimento alle seguenti parti: VOLUME I: Cap. II, pp. 18-34; Cap III, pp. 54-61; Cap. V, pp. 111-129; Cap VI, pp. 150-154, 162170; Cap. VII, pp. 173-181, 188-194; Cap. VIII, pp. 205-222, 243-248; Cap. IX, pp. 254-262, 269276, 282-290; Cap. XIII, pp. 366-381. VOLUME II: Cap. I, pp. 3-25, 32-35; Cap. II, pp. 74-76; Cap. III, pp. 102-123; Cap. IV, pp. 135143, 177-180, 204-216; Cap. V, pp. 217-237; Cap. VII, pp. 277-288. Gli studenti che fossero in possesso dell’edizione 2002 del libro, faranno invece riferimento alle seguenti parti (corrispondenti a quelle della nuova edizione): Cap. II, 199 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA E CRITICA DEL CINEMA (C.F.U. 6) PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE pp. 18-34; Cap III, pp. 54-61; Cap. V, pp. 111-129; Cap VI, pp. 150-154, 162-170; Cap. VII, pp. 173-181, 188-194; Cap. VIII, pp.205-222, 243-248; Cap. IX, pp. 254-262, 269276, 282-290; Cap. XIII, pp. 366-381; Cap. XIV, pp. 398-420, 427-430; Cap. XV, pp. 467-469; Cap. XVI, pp. 494-515; Cap. XVII, pp. 526-534, 567-570; Cap. XVIII, pp. 595596, 603-615; Cap. XX, pp. 652-662; Cap. XXI, pp. 688-699. Agli studenti che volessero approfondire o integrare la conoscenza di alcuni argomenti specifici del corso, si consiglia inoltre la lettura dei seguenti testi (disponibili in dispensa): G.P. Brunetta, Il Pre-cinema, in “Cinema & Film”, a cura di T. Chiaretti e L. Lucignani, A. Curcio Editore, Roma 1986, Vol. I, pp. 27-49 A. Ferrero, Nascita del cinema tra arte e industria. L’atteggiamento dei gruppi intellettuali. L’«alternativa» Lumière-Méliès, in Storia del cinema I – Dalle Origini all’avvento del sonoro, a cura di A. Ferrero, Marsilio Editori, Venezia 1978, pp. 17-28 G. Fink, Griffith: cominciare qui, in Storia del cinema I – Dalle Origini all’avvento del sonoro, a cura di A. Ferrero, Marsilio Editori, Venezia 1978, pp. 46-58 R. Sklar, Cinemamerica – Una storia sociale del cinema americano, Feltrinelli, Milano 1982, Cap. 15 (“Hollywood in guerra per l’America e in guerra con se stessa”), pp. 293-305 Per approfondimenti relativi ai film visionati in sede laboratoriale durante il corso, si rimanda alla lettura dei seguenti testi (disponibili in dispensa): Metropolis di Luis Buñuel da AA.VV., “Cinema – Grande Storia Illustrata”, De Agostini, Novara 1983, Vol. 10 pp. 228-229 Quarto Potere di Orson Welles da AA.VV., “Cinema – Grande Storia Illustrata”, De Agostini, Novara 1983, Vol. 2, pp. 210-211 Luci della città di Charles S. Chaplin da Carlo Tagliabue, “Charlie Chaplin – Un Cinema per l’uomo”, Edizioni Paoline, Roma 1981, pp. 84-87 Sentieri Selvaggi di John Ford da AA.VV., “Cinema – Grande Storia Illustrata”, De Agostini, Novara 1983, Vol. 4, pp. 214-215 Viaggio in Italia di Roberto Rossellini da Gianni Rondolino, “Rossellini”, La Nuova Italia, Firenze 1977, pp. 76-86 Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard da Alberto Farassino, “Godard”, Il Castoro Ed., Roma 1995, pp. 29-39 Taxi Driver di Martin Scorsese Stefano Ghislotti, Taxi Driver: la rigenerazione dell’eroe negativo, in L. Corradini, G.C. Zappoli (a cura di) “Martin Scorsese. Analisi di una filmografia”, C.S.C. Editore, Milano 1993, pp. 17-19 Si raccomanda agli studenti non frequentati la conoscenza dei film visionati nell’ambito del corso, da considerarsi parte integrante dell’esame. Coloro i quali avessero difficoltà nel reperimento dei film (di cui si forniscono sopra i dati dell’edizione DVD), sono invitati a prendere accordi con il Professore negli orari di ricevimento, per concordare lo studio di un testo integrativo. Gli STUDENTI DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE che sostengono l’esame (C.F.U. 4) potranno fare riferimento al presente Programma, partendo da D.W. Griffith e ritenendosi esonerati dalla conoscenza dei film visionati e analizzati in sede laboratoriale durante il corso. 200 Prof.ssa Regina Poso Indirizzo: Scienze dei Beni Archivistici, Librari, Mobili- Artistici Laurea Triennale C.F.U. 6 I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno nel secondo semestre presso l’aula a pianterreno dell’ex- monastero degli Olivetani. Argomenti del modulo: Teorie del restauro e questioni di metodo negli interventi II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno presso il laboratorio di Restauro del Museo provinciale “ S. Castromediano ” di Lecce e presso cantieri di restauro relativi ad opere in corso di trattamento sul territorio pugliese e nazionale. Il luogo e le date di queste lezioni e dei seminari, concordati con restauratori e direttori responsabili dei restauri, saranno comunicati agli studenti di volta in volta. Argomenti del modulo: Seminari sulle tecniche di restauro di affreschi, mosaici, dipinti su tela e tavola, sculture in pietra, legno e metalli. Esempi di restauri su opere pugliesi in corso di trattamento. I Modulo Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti del volume di seguito specificate: A. CONTI, Manuale di restauro, Einaudi, Torino, 1996, pp. 3-101 II Modulo Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti del volume di seguito specificate: A. CONTI, Manuale di restauro, Einaudi, Torino, 1996, pp.115- 128; 151-191; 208-227; 250-288. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso possono concordare con la docente la lettura di altri testi. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: C. BRANDI, Teoria del restauro, Einaudi, Torino, (I ed. 1963), 1977. S. SETTIS, Battaglie senza eroi, Electa, Milano, 2005 Orario delle lezioni: Lunedì, ore 15-17 Mercoledì, ore 10-12 Calendario esami: Un appello ogni settimana dopo la conclusione del corso. Un appello di recupero al mese per i fuoricorso. Ricevimento studenti e laureandi: Martedì di ogni settimana ore 10-13 201 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA E TECNICA DEL RESTAURO PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA E TECNICA DEL RESTAURO Prof.ssa Regina Poso Indirizzo: Scienze dei Beni architettonici, archeologici e dell’ambiente Laurea Triennale C.F.U. 9 I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno nel secondo semestre presso l’aula a pianterreno dell’ex- monastero degli Olivetani Argomenti del modulo: Teorie e storia del restauro archeologico II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno presso il laboratorio di Restauro del Museo provinciale “ S. Castromediano ” di Lecce e presso cantieri di restauro relativi ad opere in corso di trattamento sul territorio pugliese e nazionale. Il luogo e le date di queste lezioni e dei seminari, concordati con restauratori e direttori responsabili dei restauri, saranno comunicati agli studenti di volta in volta. Argomenti del modulo: Seminari sulle tecniche di restauro di alcuni beni archeologici III Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno parte in aula e parte davanti ai monumenti archeologici. Argomenti del modulo: Conservazione del colore dei marmi antichi. I Modulo Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti del volume di seguito specificate: L.VLAD BORRELLI, Restauro archeologico. Storia e materiali, Viella, Roma, 2003, pp. 49-150. II Modulo Per sostenere l’esame bisogna frequentare i Seminari e contemporaneamente studiare le parti del volume di seguito specificate: L.VLAD BORRELLI, Restauro archeologico. Storia e materiali, Viella, Roma, 2003, pp.156-311 III Modulo P. LIVERANI (a cura di), I colori del bianco. Mille anni di colore nella scultura antica, De Luca editore, Roma, 2004 (Guida alla mostra). Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso possono concordare con la docente la lettura di altri testi. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: C. BRANDI, Teoria del restauro, Einaudi, Torino, (I ed. 1963), 1977. M. GREENHALGH, Ipsa ruina docet: l’uso dell’antico nel Medioevo, in “Memoria dell’antico nell’arte italiana. L’uso dei classici”, I, Einaudi, Torino, 1984, pp. 115- 167 Orario delle lezioni: Martedì ore 15-17 Mercoledì “ 15-17 Calendario esami: Un appello ogni settimana dopo la conclusione del corso. Un appello di recupero al mese per i fuoricorso. Ricevimento studenti e laureandi: Martedì di ogni settimana ore 10-13 202 S.T.A.M.M.S.; Beni Mobili e Artistici Prof.ssa Antonella Russo Laurea triennale Il corso di Storia e tecnica della fotografia per l’a.a.2006-2007 analizza questioni teoriche nodali che riguardano la scoperta e il perfezionamento delle tecnologie per fissare immagini dalle origini fino alla diffusione del digitale. Più in particolare il corso prende in esame la formazione del concetto di visione cartesiana che domina la modernità e le vicende, i personaggi e i vari procedimenti che partecipano alla definizione della storia delle origini della fotografia, come pure la diffusione del ritratto fotografico, la formazione del discorso sulla fotografia pittorialista e l’istituzionalizzazione della fotografia artistica nei primi anni del Novecento del XX secolo. La parte centrale del corso considera la questione della fotografia come progetto sociale e la circolazione,a partire dagli anni Venti, delle nozioni di un vedere “estatico e folle” e di “nuova visione” elaborate dalle avanguardie futuriste, surrealiste e costruttiviste per poi soffermarsi a considerare la massificazione della fotografia attraverso le grandi mostre in Germania e in Italia negli anni Venti e Trenta del secolo scorso. La parte finale di questo corso prende in esame la diffusione della fotografia attraverso la stampa dei quotidiani, delle riviste fotografiche e del libro fotografico e, infine, riflette su epocali cambiamenti avvenuti nella storia della fotografia con l’avvento della tecnologia digitale. Lo scopo del corso di quest’anno è anche quello di tratteggiare i capitoli principali della storia della fotografia italiana, ripercorrere la storia della formazione del nostro patrimonio fotografico nazionale, e la storiografia della nostra fotografia, identificando gli archivi fotografici italiani cospicui e il contributo dei nostri autori più attivi nella promozione e definizione della fotografia italiana che saranno coinvolti in giornate di studio e approfondimento delle lezioni del corso. Il corso è corredato da proiezioni in power point e da presentazioni di stampe originali da parte dei fotografi invitati alle giornate di studio che permettono agli studenti di riconoscere i vari procedimenti di stampa fotografica. Ad ogni lezione inoltre, verrà fornita una bibliografia di testi e letture consigliate in modo da permettere di seguire meglio e partecipare alla elaborazione teorica degli argomenti del corso, contribuendo in maniera propositiva alla formulazione di spunti di ricerca. Si consiglia ed è auspicabile che gli studenti frequentino e partecipino a tutte le lezioni del corso. Bibliografia Gli studenti iscritti al Corso di Laurea dello STAMMS (6 C.F.U.) per sostenere l’esame devono studiare: Beaumont Newhall, Storia della Fotografia, Einuadi, Torino, 1984 (pp.3-369) Walter Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einuadi, Torino, 1966 (due saggi 1) “L’opera d’arte…” 2) ” Piccola storia della fotografia”. Roland Barthes, Camera Chiara, Einaudi, Torino, 1980 Antonella Russo, Il fascismo in mostra, Editori Riuniti, Roma, 1999 203 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA E TECNICA DELLA FOTOGRAFIA (3/6 CFU) PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Gli studenti iscritti al Corso di Laurea in Beni Mobili (3 C.F.U.) per sostenere l’esame devono studiare le parti dei volumi di seguito specificate: Beaumont Newhall, Storia della Fotografia, Einuadi, Torino, 1984 (pp.3-302). Roland Barthes, Camera Chiara, Einaudi, Torino, 1980 Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso possono concordare con la docente la letture di altri testi in aggiunta a quelli elencati nella bibliografia essenziale. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: Ando Gilardi, Storia sociale della fotografia, Bruno Mondadori, Milano,2000. Peter Galassi, Prima della fotografia, Pittura e l’invenzione della fotografia, Torino, Bollati Boringhieri, 1989. Marina Miraglia, Note per la storia della fotografia italiana, in Storia dell’Arte italiana,vol.9, Tomo 2, Grafica e Immaigine II Illustrazione fotografia, Einuadi, Torino, 1981,pp421-543. Antonella Russo, Il Fascismo in mostra, Editori Riuniti, Roma, 1999 Antonella Russo, Il luogo e lo sguardo, Paravia-Scriptorium, Torino, 1996 204 II semestre Prof. Luca Bandirali Presentazione del corso Il corso introduce alla conoscenza delle teorie e delle tecniche della sceneggiatura cinematografica, e alla storia delle sue fondamentali realizzazioni, fornendo gli strumenti di analisi del mondo narrativo che il film attualizza. In secondo luogo, indaga le strutture profonde della commedia hollywoodiana, dalla screwball comedy all’ultima fioritura del genere. Parte generale 1) Lineamenti di storia della sceneggiatura 2) Teoria e tecnica della sceneggiatura Approfondimento 3) Le strutture narrative della commedia hollywoodiana dagli anni ’30 al presente. Esame L’esame consiste in un colloquio orale che verte sui seguenti testi: F. VANOYE, La sceneggiatura. Forme dispositivi modelli, Torino, Lindau 1998. L. BANDIRALI, E. TERRONE, Apologia del filmetto, “Segnocinema”, anno XXV, n.134, luglio-agosto 2005, pp. 4-12. S. CAVELL, Alla ricerca della felicità. La commedia hollywoodiana del rimatrimonio, Torino, Einaudi 1999. D. PINARDI, P. DE ANGELIS, Il mondo narrativo, Torino, Lindau 2006. Gli studenti non frequentanti integreranno tale bibliografia con: M. COMAND, Sulla carta. Storia e storie della sceneggiatura in Italia, Torino, Lindau 2006 (capitoli 2, 4, 5, 6). Esercitazione (studenti frequentanti) Allo scopo di fissare i principali concetti di teoria e tecnica della sceneggiatura presentati durante il corso, lo studente dovrà analizzare, in un testo di circa 15 cartelle, la struttura narrativa di un film concordato con il docente. Tale analisi consterà di tre parti: un’indagine generale dei tratti del film in termini di mondo narrativo (5 cartelle); una ricognizione della struttura del film in termini di modello (5 cartelle); la restituzione di una o più scene del film in termini di sceneggiatura desunta (5 cartelle). Tale esercitazione è destinata agli studenti frequentanti. Orari delle lezioni ed esami Da definire. Ricevimento studenti A seguire la lezione. E-mail [email protected] 205 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA E TECNICA DELLA SCENEGGIATURA PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA GRECA Prof. Mario Lombardo Laurea Triennale Beni Archeologici 6 CFU Dipartimento dei Beni Culturali, via D. Birago, 64; tel. 0832/295503 e-mail: [email protected] Durata: Modulo A +Modulo B = 6 CFU: Primo semestre: Lezioni: Ottobre 2006- Gennaio 2007; Esami da Febbraio 2007 Modulo A: Il quadro geografico e documentario e la vicenda politica (dal mondo miceneo all’Ellenismo) Il mondo degli Elleni: riferimenti essenziali per la comprensione e conoscenza della documentazione storica relativa al mondo greco. Dal mondo miceneo al IX sec. a.C. L’età della colonizzazione L’età arcaica Il V secolo dalle guerre persiane alla guerra del Peloponneso Il IV secolo e l’ascesa della Macedonia Dall’impero di Alessandro ai monarcati ellenistici Bibliografia di primo orientamento: L. Braccesi, F. Cordano, M. Lombardo, A. Mele, Storia Greca. Lineamenti essenziali, a c. di E. Pastorio, Bologna 2006. Si raccomanda l’uso di un Atlante storico. Modulo B: Istituzioni e società • Polis/politeia/politai • Regimi politico-costituzionali • Organi decisionali e magistrature • Relazioni e rapporti interpoleici • Cavalieri, opliti, rematori e mercenari: guerra e pratiche belliche • Santuari, feste e pratiche cultuali: pompai, sacrifici, banchetti e agoni. • Leggi e pratiche funerarie. • Simposio e pratiche simposiali. Bibliografia di primo orientamento: M. LOMBARDO, La polis classica, in A. MELE - M. LOMBARDO - F. CORDANO - L. BRACCESI, Manuale di Storia Greca, I, Bologna, Monduzzi Editore, 1999: pp. 207-230, con le relative fonti raccolte da Fl. Frisone (La documentazione: Parte II a.c. di Fl. Frisone, Bologna, Monduzzi Editore 2003, pp. 236 sgg.). S. SETTIS (a c.di), I Greci, Atlante I-II Torino, Einaudi 2002 (in particolare: A. Cristofori, La guerra, in Atlante I, pp. 421-436; Cl. Marconi, I santuari, in Atlante I, pp. 527-539; E. Fontani, Le feste, in Atlante I, pp. 649-656; Cl. Marconi, Gli agoni, in Atlante I, pp. 761-766; Cl. Franzoni, Il simposio, in Atlante II, pp. 1229-1232). Fl. FRISONE, Leggi e regolamenti funerari nel mondo greco, I, Galatina 2000 (parti scelte). 206 Prof. Benedetto Vetere Laurea Triennale Beni architettonici, Archeologici e dell’Ambiente - 6 CFU Beni Mobili e Artistici - 9 CFU • Beni architettonici, Archeologici e dell’Ambiente - 6 CFU L’insegnamento tende a fornire allo studente un inquadramento generale degli avvenimenti e delle problematiche principali della storia del Medioevo con particolare riferimento alla storia italiana. Il programma comprende due moduli prevalentemente a carattere metodologico-istituzionale. I Modulo (3 CFU) Parte introduttiva: Fondamenti della disciplina: Il concetto di Medioevo; la periodizzazione; le fonti; i metodi e gli strumenti dell’indagine medievistica. Parte generale: L’età medievale (secoli V-XV): istituzioni, politica, società, economia, con particolare riferimento ai seguenti ambiti tematici: Il passaggio dall’antichità al Medioevo • Il mondo germanico e le grandi migrazioni dei popoli • L’impero bizantino • La formazione dello spazio musulmano • I Longobardi • L’Impero carolingio • Economia e società nell’Europa altomedievale • I regni postcarolingi • Il sistema signorile e la frammentazione del potere • La svolta dell’XI secolo: il decollo dell’economia occidentale, la rinascita urbana, il movimento comunale. II Modulo (3 CFU) • La riforma della Chiesa • Teocrazia papale e universalismo imperiale • Il movimento crociato • La ricomposizione territoriale: le monarchie occidentali • Il Mezzogiorno normanno-svevo • Gli ordini mendicanti e i movimenti ereticali • La crisi demografica del XIV secolo • Il consolidamento delle grandi monarchie • L’Italia del Trecento e del Quattrocento • La crisi dell’universalismo ecclesiastico. Testi d’esame: Manuale di supporto: G. VITOLO, Il Medioevo, Bompiani 1994 ed edd. successive. Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso delle lezioni. Recapito: Ex Monastero degli Olivetani tel. 0832/296775; [email protected] Orario e luogo di ricevimento studenti: mercoledì, giovedì e venerdì al termine delle lezioni. Calendario lezioni: mercoledì, giovedì e venerdì ore 10.00-12.00 Sperimentale Tabacchi. Beni Mobili e Artistici - 9 CFU L’insegnamento tende a fornire allo studente un inquadramento generale degli avvenimenti e delle problematiche principali della storia del Medioevo con particolare riferimento alla storia italiana, e a fargli cogliere, attraverso l’approfondimento di un tema particolare, il rapporto tra i fenomeni storici, le fonti scritte e le evidenze materiali o monumentali. Il programma comprende tre moduli, due a carattere metodologico-istituzionale, l’altro a carattere monografico. I Modulo (3 CFU) Parte introduttiva: Fondamenti della disciplina: Il concetto di Medioevo; la periodizzazione; le fonti; i metodi e gli strumenti dell’indagine medievistica. 207 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA MEDIEVALE PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Parte generale: L’età medievale (secoli V-XV): istituzioni, politica, società, economia, con particolare riferimento ai seguenti ambiti tematici: Il passaggio dall’antichità al Medioevo • Il mondo germanico e le grandi migrazioni dei popoli • L’impero bizantino • La formazione dello spazio musulmano • I Longobardi • L’Impero carolingio • Economia e società nell’Europa altomedievale • I regni postcarolingi • Il sistema signorile e la frammentazione del potere • La svolta dell’XI secolo: il decollo dell’economia occidentale, la rinascita urbana, il movimento comunale. II Modulo (3 CFU) • La riforma della Chiesa • Teocrazia papale e universalismo imperiale • Il movimento crociato • La ricomposizione territoriale: le monarchie occidentali • Il Mezzogiorno normanno-svevo • Gli ordini mendicanti e i movimenti ereticali • La crisi demografica del XIV secolo • Il consolidamento delle grandi monarchie • L’Italia del Trecento e del Quattrocento • La crisi dell’universalismo ecclesiastico. Testi d’esame: Manuale di supporto: G. VITOLO, Il Medioevo, Bompiani 1994 ed edd. successive. Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso delle lezioni. III Modulo (3 CFU) Occidente e Islam. Un confronto. Testi d’esame: F. CARDINI, Europa e Islam. Storia di un malinteso, Laterza, Bari 1999 o edd. successive. Recapito: Ex Monastero degli Olivetani tel. 0832/296786; [email protected] Orario e luogo di ricevimento studenti: mercoledì, giovedì e venerdì al termine delle lezioni. Calendario lezioni: mercoledì, giovedì e venerdì ore 10.00-12.00. Sperimentale Tabacchi. Calendario esami: Triennalisti in corso 10 gennaio 2007 31 gennaio 2007 21 febbraio 2007 20 giugno 2007 6 luglio 2007 25 luglio 2007 12 settembre 2007 26 settembre 2007 Triennalisti fuori corso e quadriennalisti 31 gennaio 2007 21 febbraio 2007 27 aprile 2007 20 giugno 2007 6 luglio 2007 25 luglio 2007 12 settembre 2007 26 settembre 2007 14 novembre 2007 208 Laurea triennale (I semestre) Beni Archivistici, Librari e Mobili-Artistici Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo Il corso s’articola in tre parti. Parte introduttiva: La metodologia e le fonti della ricerca storica. Testi di riferimento (uno, a scelta): G. Galasso, Nient’altro che storia (il Mulino), pp. 245-353; P. Prodi, Introduzione allo studio della storia moderna (il Mulino), pp. 13-46, 110-125, 169-216. 2. Parte istituzionale: Lo Stato moderno in Europa; le prime scoperte geografiche; l’Italia nelle guerre per il predominio europeo; Riforma protestante e Controriforma; l’Italia spagnola; la crisi del XVII secolo; Inghilterra e Olanda nel Seicento; assolutismo e antico regime; le guerre nell’Europa del Settecento; Settecento riformatore; la rivoluzione industriale; la Rivoluzione americana; la Rivoluzione francese; l’Europa napoleonica. Testi di riferimento (uno, a scelta): R. Ago-V. Vidotto, Storia moderna (Laterza); A. Musi, Le vie della modernità (Sansoni). 3. Modulo di approfondimento: Stato, criminalità e giustizia nell’Italia moderna. Testo di riferimento: F. Gaudioso, Il potere di punire e perdonare (Congedo). Ricevimento studenti e laureandi: dopo le ore di lezione (Olivetani, 1° piano, studio n. 22). Prof. Francesco Gaudioso Monastero degli Olivetani, studio n. 22 Tel 0832/296824 E-mail: [email protected] 209 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA MODERNA Prof. Francesco Gaudioso PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA ROMANA Prof. Pasquale Rosafio Laurea triennale 6 CFU Primo modulo: Monarchia e Repubblica Introduzione all’epigrafia latina - Giovanni Geraci – Arnaldo Marcone, Storia romana, Le Monnier Firenze 2002 (parti I-III); - Angela Donati, Epigrafia romana. La comunicazione nell’antichità, Il Mulino Bologna 2002. Secondo Modulo: Principato e Tardo Impero - Gabba – Foraboschi - Lo Cascio – Mantovani – Troiani, Introduzione alla Storia di Roma, LED Milano 1999 (capitoli 10-17); - Arnaldo Marcone, Il mondo tardoantico. Antologia delle fonti, Carocci Roma 2000. Si consiglia l’uso di un atlante storico Orario di ricevimento: Giovedì 15-17 e-mail: [email protected] 210 Prof.ssa Maria Elvira Consoli Beni dello Spettacolo Laurea Triennale I semestre CFU 6 Argomento: Origine e metamorfosi del teatro latino. Interpretazione di frammenti scenici (che saranno indicati nel corso delle lezioni) da Livio Andronico, Gneo Nevio, Quinto Ennio. Bibliografia: - Limina, Letteratura e antropologia di Roma antica (a cura di M. Bettini) Milano 2005. Dal I volume: Il teatro romano delle origini (da p. 40 a p. 43). Il teatro romano arcaico (da p. 60 a p. 71). Livio Andronico (da p. 72 a p. 81). Gneo Nevio (da p. 88 a p. 91 e da p. 94 a p. 96). Quinto Ennio (da p. 107 a p. 109 e da p. 115 a p. 117). Plauto (da p. 132 a p. 146, da p. 176 a p. 184, da p. 198 a p. 203 e da p. 340 a p. 346). Cecilio Stazio (da p. 210 a p. 211). Terenzio Afro (da p. 214 a p. 234, da p. 250 a p. 253 e da p. 256 a p. 257). Marco Pacuvio e Lucio Accio da p. 280 a p. 283. La letteratura dai Gracchi a Silla: Teatro (da p. 312 a p. 314). Dal II volume: La poesia d’amore a Roma prima di Catullo: Plauto (da p. 511 a p. 512). Dal III volume: La letteratura minore: Teatro (da p. 455 a p. 456). Percorsi antropologici: 1)Bruto «lo sciocco», da p. 470 a p. 485: riferimenti ad Accio, Afranio e Plauto. 2) La donna romana, da p. 486 a p. 488. 3) La dimensione del fari: Il verbo fari in azione, da p. 501 a p. 502; limiti e ambivalenza del fari, da p. 511 a p. 513. 4) Le regine della scena, da p. 557 a p. 558; la Medea e la Fedra di Seneca, da p. 568 a p. 573. Dal IV volume: Seneca, vita (da p. 36 a p. 37); tragoediae (da p. 44 a p. 49); Oedipus (da p. 83 a p. 85). - AA.VV., La riscrittura e il teatro dall’antico al moderno e dai testi alla scena (a cura di Paola Radici Colace e Antonio Zumbo). EDAS Messina 2004 (da p. 223 a p. 251). - BLASI V., Il teatro romano di Lecce in «Dioniso» 1/2002 (da p. 172 a p. 179). - COMOTTI G., La musica nella cultura greca e romana. EDT Torino 19912 (da p. 53 a p. 60). Per le curiosità linguistiche si consiglia l’uso di una grammatica essenziale (es. N. FLOCCHINI, Expedite, ed. Bompiani, Milano 2004) e per la consultazione lessicale un dizionario di base (es. Castiglioni/Mariotti). Dell’aula, del ricevimento, dell’inizio delle lezioni e degli appelli si darà avviso di seguito alle indicazioni della Facoltà. 211 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE TEATRO E DRAMMATURGIA LATINA PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE TECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICO Prof. Alessandro Ippoliti Laurea Triennale Corso di Laurea in Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente 9 C.F.U. I-II-III Modulo (9 C.F.U.): le lezioni (62 ore) si svolgeranno nel II semestre. Argomento dei moduli: il corso affronta la questione della definizione di bene culturale ed il tema del giudizio critico come premessa indispensabile per le scelte operative finalizzate alla conservazione del patrimonio architettonico. Attraverso lo studio delle teorie dei padri fondatori della disciplina, delle Leggi e delle Carte, verrà approfondito l’attuale dibattito sul restauro architettonico e precisati gli strumenti del progetto di restauro architettonico e urbano. Testi d’esame: I Modulo G. CARBONARA, Trattato di restauro architettonico, UTET, Torino 1996. II Modulo S. CASIELLO (a cura di), La cultura del restauro, Teorie e fondatori, Marsilio, Venezia 2005. III Modulo A. IPPOLITI (a cura di), Il restauro di Palazzo Giustiniani, Gangemi, Roma 2000. L. DONADONO (a cura di), Bomarzo. Architetture fra natura e società, Gangemi, Roma 2004. A. IPPOLITI, B. VETERE (a cura di), L’Accordo di Programma per la città di Nardò, Gangemi, Roma 2004. Orario delle lezioni: da definire Calendario esami: da definire Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni 212 LAUREA SPECIALISTICA 213 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA Prof. Giuseppe Ceraudo Corso di Laurea Specialistica in Archeologia Indirizzo Beni Archeologici 6 C.F.U. Parte generale - F. Piccarreta - G. Ceraudo, Manuale di Aerofotografia Archeologica. Metodologia, tecniche e applicazioni, Bari, Edipuglia, 2000; - G. Ceraudo - F. Piccarreta (a cura di), Archeologia Aerea. Studi di Aerotopografia Archeologica I, Roma, Libreria dello Stato IPZS, 2004, pp. 47-68, 279-299. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti - M. Guaitoli (a cura di), Lo sguardo di Icaro. Le collezioni dell’Aerofototeca Nazionale per la conoscenza del territorio, Catalogo della Mostra, Roma, Campisano Editore, 2003, pp. 103-198; - M. Guaitoli, V. Cazzato (a cura di), Lo sguardo di Icaro. Le collezioni dall’Aerofototeca Nazionale per la conoscenza del territorio. Insediamenti del Salento dall’antichità all’età moderna, Galatina (Le), Congedo Editore, 2004, pp. 19-76; - C. Musson, R. Palmer, S. Campana, In volo nel passato. Aerofotografia e cartografia archeologica, Firenze, All’Insegna del Giglio, 2005, pp. 15-93, 173-229. Ulteriori indicazioni bibliografiche, specifiche sui singoli argomenti trattati, saranno fornite nel corso delle lezioni. Esercitazioni Il corso verrà integrato da esercitazioni in laboratorio relative alle tematiche affrontate durante le lezioni in aula. Inizio lezioni: 8 marzo 2006 ore 18.00 - via D.Birago 64 - Lab. CNR Orario delle lezioni: giovedì (14-16), venerdì (10-12) Calendario esami: 29 giugno; 12 luglio; 26 luglio; 14 settembre; 27 settembre 2007; 25 gennaio; 14 febbraio 2008. Aula: Laboratori CNR (Via D. Birago 64) Ricevimento studenti e laureandi: giovedì dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali (ex Inapli), Via D. Birago 64. Prof. Giuseppe Ceraudo tel. 0832/244818 Dipartimento di Beni Culturali, Via D. Birago, 64 indirizzo e-mail [email protected] 214 Laurea Specialistica in “Archeologia” 1° anno 3 CFU Principi di tafonomia e dei metodi di scavo e dei resti scheletrici umani”. Argomenti trattati nel corso: • La Tafonomia: cenni sull’origine e sugli scopi della disciplina. • Tecniche di scavo, rilievo e prelievo dei resti scheletrici. • Intepretazione tafonomica dei resti scheletrici umani con particolare riferimento ai contesti funerari. • Descrizione e interpretazione di esempi concreti di sepolture primarie, riduzioni, sepolture secondarie, ossari. Testi: F. Mallegni, M. Rubini (a cura di), Recupero dei materiali scheletrici umani in archeologia, Roma 1994, CISU; cap.1 pp.80-91, cap.2 pp 93-130. Dipartimento Beni Culturali, via D.Birago 35, tel 0832 295007, e-mail [email protected] 215 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ANTROPOLOGIA Prof. Pier Francesco Fabbri PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO Prof. Marcello Guaitoli Prof.ssa Adriana Valchera Corso di Laurea Specialistica in Archeologia C.F.U. 6 Le lezioni si svolgeranno nel … semestre presso Via Birago 35 e presso il Dipartimento di Beni Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64. Argomenti: Il corso intende fornire una serie di nozioni per lo studio, la ricostruzione e la tutela dei paesaggi antichi. In particolare verranno sviluppati i seguenti argomenti: rapporto tra geomorfologia del territorio e distribuzione/organizzazione degli insediamenti; interventi agricoli, trasformazioni ambientali, densità demografica e modelli economici; Topografia antica e archeologia del paesaggio: metodi e tecniche della ricognizione topografica, documentazione ed analisi dei dati raccolti; applicazione di modelli matematici per la ricostruzione della distribuzione degli insediamenti; meccanismi di trasformazione delle strutture territoriali. Testi da studiare per sostenere l’esame: saranno disponibili dispense riassuntive e documentazione allegata, da integrare o sostituire con parti dei seguenti volumi: E. Sereni, Storia del paesaggio agrario romano, Roma-Bari 1976; M. Bernardi (a cura di), Archeologia del Paesaggio, IV Ciclo di Lezioni sulla Ricerca applicata in Archeologia, Certosa di Pontignano (Siena), 14-26 genn. 1991, Firenze 1992; F. Cambi, N. Terrenato, Introduzione all’Archeologia dei paesaggi, Roma 1994; Non-Destructive Techniques Appled to Landscape Archaeology (a cura di M. Pasquinucci, F. Trément), The Archaeology of Mediterranean Landscapes 4, Oxford 2000; Extracting Meaning from Ploughsoil Assemblages (a cura di R. Francovich, H. Patterson), The Archaeology of Mediterranean Landscapes 5, Oxford 2000. Ulteriore bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni. Ricevimento studenti e laureandi: Dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64 216 Prof. Riccardo Guglielmino Laurea Specialistica C.F.U.6 I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II semestre presso Argomenti del modulo: I palazzi micenei. II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II semestre presso Argomenti del modulo: I santuari e i luoghi di culto minoici e micenei. I Modulo La bibliografia di riferimento verrà indicata nel corso delle lezioni ed affissa nella bacheca del Dipartimento di beni Culturali, via D. Birago 64) II Modulo La bibliografia di riferimento verrà indicata nel corso delle lezioni ed affissa nella bacheca del Dipartimento di beni Culturali, via D. Birago 64) Orario delle lezioni: Calendario esami: 20 giugno, 4 luglio, 20 luglio, 11 settembre, 25 settembre 2007; altre date verranno concordate con gli studenti Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni e su appuntamento con il docente 217 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ARCHEOLOGIA E ANTICHITA’ EGEE PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO Prof.ssa Francesca Baffi Laurea Triennale CFU 9 II semestre Programma del corso Argomenti del corso: A- Introduzione alla disciplina B- Lineamenti di storia e geografia storica C- Aspetti di cultura materiale e tradizione figurativa Per sostenere l’esame si utilizzerà il testo sotto indicato: F. Pinnock, Lineamenti di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico, ca.3500-330 a.C. Mesopotamia, Anatolia, Siria, Iran, Palestina, Parma 2004 (disponibile su richiesta presso l’Università degli Studi di Parma) Bibliografia utile per approfondimenti: M. Liverani, Antico Oriente. Storia, società, economia, Laterza, Roma-Bari 1988 M.L. Uberti, Introduzione alla storia del Vicino Oriente antico, Il Mulino, Bologna 2005 Laurea Specialistica CFU 6 II semestre Argomento del corso: Il rilievo neo-assiro. Per sostenere l’esame si utilizzerà il testo sotto indicato: P. Matthiae, L’arte degli Assiri. Cultura e forma del rilievo storico, Laterza, Roma- Bari 1996 Per sostenere l’esame è richiesta una conoscenza approfondita delle culture del Vicino Oriente antico, qualora ciò non fosse, si dovrà supplire a tale mancanza con lo studio del testo di F. Pinnock, Lineamenti di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico, ca. 3500-330 a.C. Mesopotamia, Anatolia, Siria, Iran, Palestina, Parma 2004 Gli appelli d’esame si terranno durane le pause didattiche stabilite dalla Facoltà. 218 Prof. Francesco D’Andria Laurea specialistica 6 C.F.U. Programma: Architettura di età ellenistica. Una parte del corso sarà dedicata allo studio del De situ Iapygiae di Antonio de Ferrariis, detto il Galateo. Bibliografia essenziale: R. Martin, in J. Charbonneaux, R. Martin, F. Villard, La Grecia ellenistica, Milano 1988, ristampa. H. Lauter, L’architettura dell’ellenismo, Milano 1999. Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni. Orario delle lezioni Martedì: 18,00-20,00 Mercoledì: 18,00-20,00 Inizio delle lezioni: 6 marzo 2006 Calendario esami: 15 Giugno 2007, ore 9.00 29 Giugno 2007, ore 9.00 13 Luglio 2007, ore 9.00 Altre date potranno essere concordate con gli studenti Ricevimento studenti e laureandi: Prof. F. D’Andria: Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 – 18,30 219 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANA Prof.ssa Ilaria Romeo Laurea Specialistica 6 CFU Prima parte: Il ritratto romano tra l’età dei Severi e il IV secolo d.C. Le lezioni si svolgeranno nel II trimestre. Testi consigliati: Per i ritratti imperiali tra III e IV secolo trattati a lezione si vedano le singole voci in Enciclopedia dell’Arte Antica, e suoi Supplementi. Si vedano inoltre E. La Rocca, Divina ispirazione, in Aurea Roma, Catalogo della mostra, Roma 2000, pp. 2-40. L. Faedo, I porfidi: immagini di potere, ibidem, pp. 61-65 M. Bergmann, L’evoluzione delle forme, ibidem, pp. 237-245 Nello stesso catalogo della mostra Aurea Roma si vedano le schede di ritratti imperiali e privati discussi a lezione. C. Parisi Presicce, L’abbandono della moderazione. I ritratti di Costantino e della sua progenie, in Costantino il Grande, catalogo Mostra, Rimini 2005, pp. 139-155 M. Bergmann, La ritrattistica privata di età costantiniana, ibidem, pp. 156-165. Nello stesso catalogo della mostra Costantino il Grande si vedano le schede di ritratti imperiali e privati discussi a lezione. I. Romeo, Tra Massenzio e Costantino, il ruolo delle officine urbane ed ostiensi nella creazione del ritratto costantiniano, in Bollettino della Commissione Archeologica Comunale, 100, 1999, pp.197-228. Indirizzo: [email protected] Altri testi potranno essere indicati durante il corso. Orario delle lezioni: Martedi, Mercoledi Calendario esami: date da definire Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni o su appuntamento. 220 Prof.ssa Rosa Maria Cimino 6 CFU Laurea Specialistica, secondo anno: indirizzo medievale, obbligatorio Laurea Specialistica, secondo anno: indirizzo moderno, facoltativo Inizio delle lezioni: primo semestre Programma delle lezioni Le lezioni si svolgeranno a livello seminariale ed i programmi saranno decisi con gli studenti stessi in base alla loro preparazione ed alle loro conoscenze linguistiche. Potranno essere svolti due corsi: Primo corso: diretto a coloro che per la prima volta si accostano alla materia e riguarderà il seguente: Introduzione alla cultura e alle religioni dell’India: induismo, buddhismo, jainismo Cenni storici Storia dell’arte del subcontinente indiano dalla Civiltà dell’Indo al Medioevo Corso monografico: i rapporti tra il mondo romano e l’India Secondo corso: per gli studenti che hanno già frequentato il corso nel quadriennio o nel triennio, il programma verterà sulla storia dell’arte dell’India dal Medioevo al 19° secolo (l’età delle invasioni islamiche) Corso monografico: l’impero Moghul Testi per il primo corso: M.Taddei, l’India Antica, Mondadori 1972 G.Verardi, Arte e cultura dell’India antica, Archeo, Istituto Geografico De Agostani M.Albanese, Antica India (l’Espresso) G.Tucci, Asia religiosa, (Induismo, Buddhismo, Jainismo), IsMEO 1946 A.T.Embree-F.Wilhelm, India, Storia Universale Feltrinelli 1968, sino al medioevo M.Bussagli, L’arte del Gandhara, Utet 1984, pp.97-145 (capitoli) M.Wheeler, L’incendio di Persepolis, Mondadori 1968 (capitoli) Appunti dattiloscritti Le fotocopie di tutti i testi di esame sono presso la Fotocopia dello Studente, Via S.Nicola.. Gli originali dei testi, da consultare soprattutto per le riproduzioni fotografiche dei monumenti e delle opere d’arte, sono presso la nuova Biblioteca Inter-Facoltà (chiedere dei testi della Prof. Cimino) Consigliati S.L.Huntington, The Art of Ancient India, Weather Hill, New York-Tokyo Voci dell’Enciclopedia dell’Arte Antica, Aggiornamenti: Civiltà dell’Indo; Gandhara; Ajanta; India arte 221 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA E DELL’ASIA CENTRALE PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA Testi per il secondo corso: Saranno indicati a lezione in base alle conoscenze linguistiche degli allievi Importante: per gli studenti non frequentanti è obbligatorio un colloquio con la docente durante l’anno accademico Lezioni: Codacci Pisanelli: lunedì- martedì, mercoledì, orario da definirsi Per l’inizio delle lezioni e l’aula, chiedere in portineria Ricevimento allievi Dopo le lezioni in aula 222 Prof. Paul Arthur Laurea Specialistica C.F.U. 6 Indirizzo Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64 tel. 0832-295516 email: [email protected] www.unile.it/archeologia Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel II semestre presso Via Birago, n. 35. Argomenti del modulo: Il programma prevede lezioni e seminari sulle più attuali dibattiti e problematiche dell’archeologia medievale in Europa e nel Mediterraneo con particolare riguardo all’Italia. Particolare attenzione sarà data alle nuove conoscenze ed acquisizioni, nonché alle pubblicazioni più recenti in materia. Fra gli argomenti trattati, si prevede lo studio dell’economia in età alto medievale, dell’architettura domestica, dell’ambiente e delle basi di datazione e cronologia medievale. Il corso prevede la stesura di tesine individuali. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con il docente la lettura di altri testi, oltre a quelli assegnati per l’attività seminariale. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: P. Arthur, “L’Archeologia del Villaggio Medievale in Puglia” da apparire in Vita e morte dei villaggi rurali tra Medioevo ed Età Moderna. Dallo scavo della villa de Geriti ad una pianificazione della tutela e della conoscenza deivillaggi abbandonati della Sardegna, “Quaderni dei villaggi abbandonati della Sardegna” (QUAVAS), 2, Firenze All’Insegna del Giglio, 2005 (c.d.s.) G. Brogiolo e A. Chiavarria Arnau, Aristocrazie e campagne nell’Occidente da Costantino a Carlo Magno, Firenze, All’Insegna del Giglio, 2005. R. Francovich e R. Hodges, Villa to Village, Duckworth, 2003. McCormick, M. (2001) The Origins of the European Economy: Communications and Commerce, c.300-c.900, CUP, Cambridge. Articoli vari nella rivista “Archeologia Medievale”, Firenze, All’Insegna del Giglio. ALTRE ATTIVITÀ DIDATTICHE Le esercitazioni pratiche presso il Laboratorio di Archeologia Medievale (25 ore = 1 CFU) saranno dedicate al trattamento ed analisi di materiali archeologici medievali rinvenuti nel Salento. Inoltre, è prevista la possibilità di partecipare ad uno scavo archeologico didattico (25 ore = 1 CFU) di un insediamento di età medievale, espressamente organizzato nel territorio salentino per affrontare le basi metodologiche di scavo e alcune problematiche poste dallo studio dell’insediamento medievale. Si consiglia vivamente la frequenza alle lezioni. 223 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ARCHEOLOGIA MEDIOEVALE PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA Orario delle lezioni: Le lezioni per l’anno accademico 2006/2007 inizieranno il giorno 15 gennaio 2007, ore 17:00, presso l’edificio in Via Birago, n. 35. Lunedi ore 17:00-19:00 Martedi ore 17:00-19:00 Calendario esami: (date precise da stabilire): Ricevimento studenti e laureandi: giovedì ore 10-12; Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64 Esercitazioni: date da stabilire. Laboratorio di Archeologia Medioevale, Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64 224 Laurea Specialistica in Archeologia C.F.U. 6 Argomenti del modulo: Lo studio dei resti faunistici provenienti da scavi archeologici: metodi e risultati. L’utilizzazione degli animali nel mondo antico; i prodotti alimentari; i prodotti dell’animale vivente; le pratiche cultuali; la lavorazione dell’osso. Origine e modalità della domesticazione delle principali specie domestiche e loro diffusione nell’antichità in Italia (cenni). Corso monografico sullo sfruttamento delle risorse animali in un determinato periodo dell’antichità che verrà concordato con gli studenti all’inizio del corso. La bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni a seconda del’argomento prescelto per il corso monografico. Letture consigliate: L. Chaix, P. Méniel, Éléments d’archéozoologie, Ed Errance, 1996, Paris. A. Gautier, La domestication. Et l’homme créa ses animaux, Ed. Errance, 1990, Paris. S. J. M. Davis, The archaeology of animals. Batsford Ltd., 1987, London. Orario delle lezioni: Calendario esami: da programmare una volta stabilite le modalità dei corsi. Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni o in altri orari su appuntamento. 225 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ARCHEOZOOLOGIA Prof. Jacopo De Grossi Mazzorin PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ARCHIVISTICA ECCLESIASTICA Prof. Francesco de Luca Laurea specialistica I semestre S.S.D. MSTO/08 CFU 9 Ambito disciplinare: Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia PROGRAMMA ANNO ACCADEMICO 2006 – 2007 Facoltà di Beni Culturali Corso di Studi in Beni Archivistici e Librari Suddivisione in ore del’attività didattica: 90 lezione; 20 esercitazioni; 10 laboratorio Caratteristiche curriculari dell’Insegnamento: caratterizzante Modalità di erogazione della didattica: convenzionale (ex convento degli Olivetani: tel e fax 0832 296774; e.mail [email protected]) Argomenti del corso: Definizione di archivio; fasi di conservazione; archivi pontifici; archivi secolari: archivi regolari; archivi congregazionali. Bibliografia BADINI, Gino, Archivi e Chiesa. Lineamenti di Archivistica ecclesiastica, Bologna, Patron, 2005, terza edizione. Lezioni: Le lezioni, a partire dal 9 ottobre 2006, si svolgeranno dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 11 presso l’Archivio generale d’Ateneo in via Rudiae n.7 (nei pressi del sottovia per Monteroni). Nell’ambito dell’attività didattica saranno effettuate visite guidate presso Istituti di conservazione attivi nel territorio regionale. Ricevimento: Il calendario di ricevimento è il seguente: Lunedì ore 10-12 dott.ssa Ingrosso Mercoledì ore 10 12 dott.ssa D’Arpe Mercoledì ore 16 –18 Prof. de Luca Eventuali variazioni saranno comunicate per tempo 226 Prof. Mario Brogi Corso di studio in Beni archivistici e storico artistici Laurea Specialistica ANNO ACCADEMICO 2006-2007 Argomento del corso: La natura e struttura degli archivi. Programma: Nell’ambito del corso saranno tenuti incontri, lezioni, seminari e visite presso alcuni istituti di conservazione cittadini e di altre località, secondo un calendario da stabilire, che vedranno coinvolti docenti di altre università e funzionari dell’Amministrazione archivistica. Gli studenti che non hanno la possibilità di frequentare le lezioni dovranno integrare il programma esposto con una parte aggiuntiva, da concordare direttamente con il docente. Bibliografia: - Filippo Valenti, A proposito della traduzione italiana dell’Archivistica di Adolf Brenneke, in ‘RAS’, XXIX, 1969, pp. 441-455. - Filippo Valenti, Riflessioni sulla natura e struttura degli archivi, in ‘RAS’, XLI, 1981, pp. 937. - Filippo Valenti, Parliamo ancora di archivistica, RAS, XXXV, 1975, pp.161-197. Testi adesso riuniti nel volume Filippo Valenti, Scritti e lezioni di archivistica, diplomatica e storia istituzionale, a cura di D. Grana, Roma 2000 (Ministero per i Beni e le Attività culturali, Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Saggi 57). Inizio delle lezioni e presentazione del corso nel II semestre. Orario delle Lezioni: Martedì ore 11.00-13.00 (Aula da definire). Ricevimento studenti: lunedì ore 17.00-18.00, Monastero degli Olivetani, stanza piano terreno. Calendario degli Esami: da definire. Recapiti del docente: studio: Monastero degli Olivetani, stanza piano terreno. tel. 0832-296773 fax. 0832-296774 E. mail: [email protected] 227 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ARCHIVISTICA SPECIALE PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA BIBLIOLOGIA Prof.ssa Pia Italia Vergine Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia Dopo una ricostruzione della storia del termine “Bibliologia” e dei significati che nelle varie realtà spazio-temporali gli sono stati attribuiti, il Corso (12 cfu, articolati in 3 moduli) si propone di occuparsi dei documenti librari dal punto di vista del loro aspetto materiale. A tal scopo, intende fornire gli strumenti per la conoscenza storica delle tecniche di produzione, dei materiali impiegati, delle stratificazioni di segni che l’uso ha lasciato nel tempo sui libri e sui documenti a stampa in genere, con particolare riferimento a quelli della stampa manuale (1450-1830 ca). E, infine, si propone di affrontare i problemi della descrizione analitica e della catalogazione del libro antico, con particolare attenzione alle funzioni dei cataloghi di materiale antico ed agli strumenti bibliografici da utilizzare. Primo modulo: Il “Libro antico” come oggetto materiale. Secondo modulo: L’analisi bibliologica: gli strumenti dell’identificazione, con esercitazioni pratiche presso la Biblioteca Interfacoltà “T. Pellegrino” (con la collaborazione della dott.ssa G. Bascià) Terzo modulo: La descrizione. Teoria e pratica con esercitazioni presso la Biblioteca Interfacoltà “T. Pellegrino” (con la collaborazione della dott.ssa G. Bascià) Testi adottati Primo modulo: L. Baldacchini, Il libro antico, Roma, Carocci, 2001. L. FEBVRE- H.-J. MARTIN, La nascita del libro, a c. di A. Petrucci, Bari, Laterza,1992, capp.1-3 Secondo modulo: V. Romani, Bibliologia . Avviamento allo studio del libro tipografico, Milano, Silvestre Bonnard, 2003. C. FAHY, Saggi di bibliografia testuale, Padova, Antenore, 1988, pp.33-103 N. HARRIS, Filologia dei testi a stampa, in Fondamenti di critica testuale, a c. di A. Stussi, Bologna, Il Mulino, 1998, pp.301-326 Terzo modulo: M. ROSSI, Il libro antico dal XV al XIX secolo. Analisi e applicazione della seconda edizione dell’ISBD (A), Firenze, Olschki, 1994 Orario delle lezioni, ricevimento studenti e laureandi, calendario esami: Saranno comunicati con avviso affisso sulla bacheca n.1 del Palazzo Codacci Pisanelli (1°piano). Indirizzo: Palazzo Codacci Pisanelli (1°piano, stanza n.6). Telefono: 0832/296319 E-mail: [email protected] ; [email protected] 228 Prof. Giuseppe E. De Benedetto Laurea specialistica in Archeologia Crediti: 6 Dipartimento e studio: Beni delle Arti e della Storia, Monastero Olivetani, stanza piano terra;Laboratorio, c/o Museo Provinciale, viale Gallipoli, 28, Lecce Obiettivi formativi: Conoscenza delle proprietà dei materiali di interesse archeologico e delle possibilità di applicazione nel campo dell’autenticazione, della determinazione di provenienza, dello studio delle tecnologie di produzione Programma: Analisi chimica cromatografia e spettroscopica di materiali di interesse archeologico. Fondamenti di chemiometria. Il corso prevede un approfondimento teorico e esercitazioni di laboratorio. In particolare saranno previste attivita’ teorico-pratiche su: 1- Sostanze organiche di interesse archeologico (residui di cibo, balsami, cere, ...) 2- Prodotti di degrado di materiali metallici 3- Analisi di provenienza Bibliografia: -J.B. Lambert, Traces of the past, Helix Books/Perseus Books, ISBN 0-7382-0027-1; -J. Henderson, The science and archaeology of materials, Routledge, ISBN 0-415-19934-4; -J. S. Mills, R. White, The organic chemistry of Museum objects, Butterworths-Heinemann, Oxford 1994; -C. Giardino, I metalli nel mondo antico, Laterza, ISBN 88-420-5488-7 Modalità d’esame: Tesina di approfondimento e discussione durante la relativa presentazione Calendario lezioni: Mercoledì, giovedì, venerdì; primo semestre Orario ricevimento: giovedì e venerdì 8.30-9.30 Calendario esami: http://www.restaurolibrario.unile.it/ Commissione: Proff. G. E. De Benedetto; L.Valli, F. Fanizzi, C. Malitesta, R. Gualcito Telefono ed email: 0832296776/3312; [email protected] 229 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA CHIMICA PER I BENI CULTURALI PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA CIVILTÀ ANTICHE DELL’ITALIA MERIDIONALE Prof. Cosimo Pagliara Laurea specialistica: Archeologia 3 C.F.U. Argomento del corso: Dalla Oralità alla Scrittura: Testimonianze di Scrittura Alfabetica Arcaica (VI Sec. A.C.) In Messapia. Bibliografia di riferimento: C. De Simone - S. Marchesini, Monumenta Linguae Messapicae, vol. 1-2, Wiesbaden 2002 (parti). Le lezioni si svolgeranno nel II semestre presso: Dip.to Beni Culturali. Ricevimento studenti e laureandi ogni martedì: ore 11-13 c\o Dip.to Beni Culturali. 230 Prof. Gianfranco Salvatore Laurea specialistica in Musicologia e beni musicali, primo anno 6CFU ARGOMENTO DEL CORSO: L’eredità afro-latina nel jazz e nel rock. PRIMO MODULO (23 ore, 3 CFU): Dizzy Gillespie e la nascita del jazz afrocubano. Testi relativi al primo modulo: - A. Polillo, Jazz. La vicenda della musica americana, Mondadori, Milano (qualsiasi edizione) (parti, indicate a lezione dal docente). - G. Salvatore, La scoperta dell’Afroamerica, “Blu Jazz” (disponibile in fotocopia). - M. Mannucci, Dizzy Gillespie. L’uomo che fece la rivoluzione sorridendo, Stampa Alternativa, Roma-Viterbo, 1993. - Dispense sulla tradizione musicale afrocubana (distribuite dal docente durante il corso). - Per gli ascolti musicali relativi al primo modulo, una doppia antologia su Cd (tradizione afrocubana, Afro-Cuban Jazz) sarà presente nella discoteca del Laboratorio delle Musiche Popolari (“LA.M.PO”, Arnesano), a disposizione degli studenti. SECONDO MODULO (23 ore, 3 CFU): Carlos Santana e la nascita del “Latin rock”. Testi relativi al secondo modulo: - AA.VV., La grande storia del rock di Rolling Stone, Arcana, Milano, 1995 (parti, indicate a lezione dal docente). - S. Leng, Santana. La vera storia di una leggenda del rock, Editori Riuniti, Roma, 2001. - Dispense distribuite dal docente. - Per gli ascolti relativi al secondo modulo, la discografia dei Santana sarà disponibile presso il LA.M.PO. Il primo modulo presuppone una buona conoscenza della storia del jazz moderno e della musica afroamericana in generale; il secondo modulo della storia del rock. Gli studenti che abbiano bisogno di integrare le proprie conoscenze storico-musicali possono frequentare settimanalmente i cicli (Afroamericana e Popular Music) del Laboratorio delle Musiche Popolari (“LA.M.PO”, Arnesano), negli orari e nei giorni segnalati presso le usuali bacheche. La frequenza di un intero ciclo del Laboratorio corrisponde ad ulteriori 3 CFU. Il corso prevede inoltre un seminario a cura del dott. Gianpaolo Chiriacò. IMPORTANTE: Gli studenti non frequentanti, o che siano stati assenti per un terzo (o più) delle ore di uno o più moduli, devono contattare il docente prima degli esami per concordare letture e ascolti integrativi. www.gianfrancosalvatore.it [email protected] per informazioni su corsi, laboratori, orari, esami: [email protected] (dott. Gianpaolo Chiracò) 231 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA CIVILTA’ MUSICALE AFROAMERICANA PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA DIPLOMATICA SPECIALE Prof.ssa Angela Frascadore Laurea Specialistica 12 CFU Secondo Semestre Argomento del Corso: L’evoluzione del documento medioevale latino fra XIII e XV secolo. Bibliografia: T. FRENZ, I documenti pontifici nel Medioevo e nell’età moderna, edizione italiana a cura di S. Pagano, Città del Vaticano, 1989. Ulteriore bibliografia sarà segnalata nel corso delle lezioni che avranno come oggetto l’analisi e il confronto di documenti pubblici e privati redatti in Italia. Inizio delle lezioni: 1 marzo 2007. Orario delle lezioni: lunedì, martedì, mercoledì ore 15.00- 16.00. Eventuali variazioni saranno concordate con gli studenti. Aula: aula al pianterreno dell’ex monastero degli Olivetani. Laboratorio: orario da definire Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni. Calendario degli esami: da definire. Prof.ssa Angela Frascadore Ex monastero degli Olivetani, stanza n. 24 tel. 0832/296785 - fax 0832/296792 e-mail: [email protected] 232 Prof. Mario Lombardo Laurea Specialistica in Archeologia 6 CFU: primo semestre Lezioni: Ottobre 2006 – Gennaio 2007: Esami: da Febbraio 2007 Dipartimento dei Beni Culturali, Via D. Birago n. 64 –73100 LECCE E-Mail: [email protected] Argomento del corso: A. Istituzioni di Epigrafia greca e principali classi epigrafiche. B. Seminario di approfondimento sul tema: “Vecchie e nuove iscrizioni greche dall’Adriatico”. A: Istituzioni di Epigrafia greca e principali classi epigrafiche: 1) I documenti epigrafici: caratteri, problematiche interpretative e prospettive d’indagine. 2) Storia della disciplina e principali strumenti di lavoro. 3) Origine e trasmissione dell’alfabeto. Aspetti e conseguenze dell’alfabetizzazione. 4) Gli alfabeti arcaici, la riforma ‘euclidea’ ad Atene e gli sviluppi successivi dell’alfabeto. 5) Direzione e disposizione della scrittura. Sistemi numerali, segni divisori, abbreviazioni. 6) Materiali e forme dei monumenti iscritti e tecniche di scrittura epigrafica. 7) Edizione, datazione e commento delle epigrafi. Graffiti arcaici: dalla coppa di Nestore ai ‘trademarks’ Iscrizioni e leggi funerarie Iscrizioni votive Trattati, Leggi e decreti. Maledizioni pubbliche (arài) e private (katadesmoi o defixiones). Oracoli e guarigioni miracolose (sanationes). Horoi e tituli memoriales. Bibliografia di primo orientamento: M. GUARDUCCI, Epigrafia Greca, I-IV, Roma, Il Poligrafico 1967-1978 (le parti specifiche da studiare o leggere verranno indicate a lezione). B. Seminario di approfondimento sul tema: “Vecchie e nuove iscrizioni greche dall’Adriatico”. Bibliografia di primo orientamento: C. Cobianchi, Le epigrafi greche dalle colonie adriatiche di Dionisio I, in Anemos 3, 2005, pp. 7-88. M. Lombardo, The psephisma of Lumbarda: a new fragment, in “Illyrica Antiqua. Ob honorem D. Rendic-Miocevic”, Zagreb 2005, pp. 353-360. Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nell’ambito delle lezioni. 233 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA EPIGRAFIA GRECA PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA EPIGRAFIA ITALICA Prof. Gianluca Tagliamone Corso di Laurea Specialistica in Archeologia C.F.U. 3 Le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel primo semestre in via D. Birago, 35. Argomenti del corso: Epigrafia etrusca e italica nella Campania preromana 1. Aspetti introduttivi. 2. La documentazione: iscrizioni e glosse. 3. La scrittura: processi di alfabetizzazione, modelli e tradizioni grafiche locali. 4. La lingua: fenomeni di contatto e di interazione. 5. Lettura e commento di testi scelti. Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate: G. Colonna, Le iscrizioni etrusche di Fratte, in Fratte. Un insediamento etrusco-campano, catalogo della mostra, Panini, Modena 1990, pp. 301-309. G. Colonna, L’etruscità della Campania meridionale alla luce delle iscrizioni, in La presenza etrusca nella Campania meridionale, Atti delle giornate di studio (Salerno-Pontecagnano, 1618 novembre 1990), Firenze 1994, pp. 343-371. M. Cristofani, Sulle più antiche iscrizioni italiche della Campania, in La presenza etrusca nella Campania meridionale, Atti delle giornate di studio (Salerno-Pontecagnano, 16-18 novembre 1990), Firenze 1994, pp. 379-386. M. Cristofani, Per la storia etno-linguistica della Campania arcaica: i ceti litterati, in L’incidenza dell’antico. Studi in memoria di Ettore Lepore, I, Atti del convegno internazionale (Anacapri, 27-28 marzo 1991), a cura di A. Storchi Marino, Napoli 1995, pp. 343-354. Ulteriori, specifici, riferimenti bibliografici saranno indicati nel corso delle lezioni. Orario delle lezioni: mercoledì, ore 12,00-14,00 Calendario esami: Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì, ore 10,00-11,00, presso il Dip.to di Beni Culturali, via D. Birago, 64 (o da concordare, col docente, al termine delle lezioni). 234 Prof. Pasquale Rosafio Laurea Specialistica 3 CFU - La lettura delle epigrafi: Nome, carriere, titolature imperiali - Le epigrafi: Iscrizioni sacre, sepolcrali, onorarie; Iscrizioni di opere pubbliche; Instrumentum domesticum; Epigrafia giuridica - Municipi e colonie della Puglia romana Bibliografia: Ida Calabi Limentani, Epigrafia latina, Cisalpino – Istituto Editoriale Universitario, Milano 1991; Jean-Marie Lassère, Manuel d’épigraphie romaine, I-II, Picard Paris 2005; Marina Silvestrini, Le città della Puglia romana. Un profilo sociale, Edipuglia Bari 2005. Orario di ricevimento: Giovedì 15-17 e-mail: [email protected] 235 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA EPIGRAFIA LATINA PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ESEGESI DELLE FONTI ARCHIVISTICHE MEDIEVALI Prof. Hubert Houben Laurea specialistica Beni archivistici-librari 12 CFU Argomento del Corso: Le fonti archivistiche medievali nell’Italia meridionale, con particolare riferimento alle fonti archivistiche leccesi (Archivio di Stato; Archivio del monastero di S. Giovanni Evangelista) Il corso sarà suddiviso in una prima parte di natura teorica costituita da lezioni tenute dal docente; la seconda parte, di natura più pratica, sarà costituita da esercitazioni e ore di laboratorio che si svolgeranno in archivio. Bibliografia: A. PETRUCCI, Medioevo da leggere. Guida allo studio delle testimonianze scritte del Medioevo italiano, Torino (Einaudi) 1992; P. CAMMAROSANO, Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte, Roma 1991. Orario delle lezioni: mercoledì, giovedì e venerdì ore 16-19 (studio docente, mon. Olivetani); per le esercitazioni e le ore di laboratorio l’orario sarà concordato con gli studenti. Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007. Orario ricevimento studenti: lunedì ore 9-11 Date esami: 18 giugno 2007, 16 luglio 2007, 10 settembre 2007, 1 ottobre 2007 (e-mail: [email protected]) 236 Prof. Hubert Houben Laurea specialistica Beni mobili ed artistici a.a. 2006-07 Argomento del Corso: Le fonti archivistiche medievali nell’Italia meridionale, con particolare riferimento alle fonti archivistiche leccesi (Archivio di Stato; Archivio del monastero di S. Giovanni Evangelista) Bibliografia: P. CAMMAROSANO, Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte, Roma 1991. Orario delle lezioni: mercoledì, giovedì e venerdì ore 15-16 (studio docente, mon. Olivetani) Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007. Orario ricevimento studenti: lunedì ore 9-11 Date esami: 18 giugno 2007, 16 luglio 2007, 10 settembre 2007, 1 ottobre 2007 (e-mail: [email protected]) 237 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ESEGESI DELLE FONTI STORICHE MEDIEVALI (5 CFU) PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ETRUSCOLOGIA E ANTICHITÀ ITALICHE Prof. Gianluca Tagliamone Corso di Laurea Specialistica in Archeologia C.F.U. 6 Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel primo semestre in via D. Birago, 35. Argomenti del corso: Etruschi e Italici nella Campania preromana 1. La nozione storica e geografica di Campania preromana 2. Gli Etruschi in Campania 3. Ausoni, Opici, Osci 4. Campani, Aurunci e Sidicini 5. Sanniti Pentri, Caudini e Irpini Santuari e luoghi di culto sannitici 1. Territorio, insediamenti, santuari 2. I caratteri costanti 3. Luoghi di culto all’aperto, in grotta, sacelli 4. Evergetismo e munificenza: la monumentalizzazione dei luoghi di culto 5. Il regime delle offerte 6. Epigrafia osca di ambito santuariale Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate: B. D’Agostino, Le genti della Campania antica, in Italia omnium terrarum alumna, a cura di G. Pugliese Carratelli, Milano 1988, pp. 531-589. G. Colonna, Le civiltà anelleniche, in Storia e civiltà della Campania, I. L’evo antico, a cura di G. Pugliese Carratelli, Napoli 1991, pp. 25-67. L. Cerchiai, La Campania antica dalle origini al III secolo a.C., in L’Italia antica. Culture e forme del popolamento nel I millennio a.C., a cura di F. Pesando, Carocci, Roma 2005, pp. 181202. G. Tagliamonte, I Sanniti, Longanesi, Milano 20052, pp. 179-202, 321-326. Ulteriori, specifici, riferimenti bibliografici saranno indicati nel corso delle lezioni. Orario delle lezioni: lunedì, martedì, ore 8,00-10,00. Calendario esami: Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì, ore 10,00-11,00, presso il Dip.to di Beni Culturali, via D. Birago, 64 (o da concordare, col docente, al termine delle lezioni). 238 Prof.ssa Anna Trono Laurea Specialistica CFU 3 M-GGR/02 Argomenti del modulo: Ambiente, sviluppo locale Saranno analizzati problemi di sviluppo locale, ponendo particolare attenzione ai fattori di impatto antropico sull’ambiente, ad interventi e strategie sulle componenti tangibili e intangibili del territorio. Sono previsti lavori di gruppo e/o individuali di alcune evidenze empiriche a livello italiano ed europeo Per sostenere l’esame del presente modulo testi consigliati sono: M. Dinucci, Geografia dello sviluppo umano, Zanichelli, Milano, 1999 A. Segre, E. Dansero, Politiche per l’Ambiente, Utet Libreria, Torino, 2000. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del Corso potranno concordare con la docente la lettura di altri testi. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: X. Greffe, La gestione del patrimonio culturale, Franco Angeli, Milano, edizione italiana a cura di A. Mariotti, prefazione di Francesco Bandarin, 2003 Orario delle lezioni: II semestre con orario da concordarsi Calendario esami: Esami appello 18 gennaio appello 20 febbraio giugno appello 4 giugno, 18 giugno 19 luglio Sessione recupero esami 25 settembre Ricevimento studenti e laureandi: Martedì ore 11-12 Mercoledì ore 10-13 Giovedì ore 14-16 I laureandi possono incontrare la docente anche in altri giorni e orari, previo appuntamento. 239 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA Prof.ssa Anna Trono M-GGR/02 Laurea Specialistica Curriculum moderno-contemporaneo CFU 9 Argomenti del modulo Ambiente, sviluppo locale e strategie di marketing del territorio Saranno analizzati problemi di sviluppo locale, ponendo particolare attenzione ai fattori di impatto antropico sull’ambiente, ad interventi e strategie sulle componenti tangibili e intangibili del territorio. Sono previsti lavori di gruppo e/o individuali di alcune evidenze empiriche a livello italiano ed europeo. I lavori provvederanno alla raccolta di elementi conoscitivi attraverso i quali individuare e presentare le informazioni sullo stato dell’ambiente e sulle risorse naturali delle regioni studiate indicando le interazioni positive e negative tra tali contesti e i principali settori di sviluppo. Con riferimento alle tematiche ambientali individuate si rappresenterà la situazione ambientale raccogliendo un set prioritario di indicatori di pressione e di stato, secondo il modello DPSIR. La Valutazione della situazione ambientale provvederà ad individuare informazioni sullo stato dell’ambiente e delle risorse naturali di una regione e sulle interazione positive e negative tra i vari contesti e principali settori di sviluppo destinati a finanziamento con i fondi strutturali. Per sostenere l’esame del presente modulo testi consigliati sono: - M. Caroli, Il marketing del territorio, Milano, Angeli, Milano, 2000. - M. Tinacci Mossello (a cura di) La sostenibilità dello sviluppo locale. Politiche e strategie. Bologna, Patron, 2001 Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del Corso potranno concordare con la docente la lettura di altri testi.Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: - X. Greffe, La gestione del patrimonio culturale, Franco Angeli, Milano, edizione italiana a cura di - A. Mariotti, prefazione di Francesco Bandarin, 2003 - E. Valdani, F. Ancarani (a cura di), Stategie di marketing territoriale, Milano, EGEA, 2000 - C. Cooper, J. Fletcher, D. Gilbert, R. Shepherd, S. Wanhill, Economia del turismo, Milano, Zanichelli, 2002 - A.Vallega, Geografia culturale. Luoghi, spazi e simboli, Torino, UTET Libreria, 2003. Orario delle lezioni: II° semestre con orario da concordarsi Calendario esami: appello 18 gennaio appello 20 febbraio giugno 4 giugno, 18 giugno, 19 luglio appello Sessione recupero esami 25 settembre Ricevimento studenti e laureandi: 240 Giovedì ore 14-16 I laureandi possono incontrare la docente anche in altri giorni e orari, previo appuntamento. 241 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA Martedì ore 11-12 Mercoledì ore 10-13 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA GEOGRAFIA STORICA DEL MONDO ANTICO Prof.ssa Flavia Frisone Laurea specialistica in Archeologia Dip.to di Beni Culturali, via D.Birago, 64 (2°piano) [email protected] Strutturazione del corso: Parte A + Parte B + esercitazioni (facoltative, nell’ambito del corso) Periodo: II semestre Argomenti del corso Elementi istituzionali e propedeutici: (Parte A) La geografia nel mondo antico: le “realtà” geografiche, le esplorazioni, la scienza Condizioni e condizionamenti del sapere geografico nel mondo antico e del mondo antico (Dimensione territoriale e fattori di tipo ambientale e produttivo; “imperialismi”, geografia e il potere: demografia, amministrazione, propaganda. Confini fisici, politici, culturali. Mobilità, comunicazioni e definizione di spazi geografici: modelli ricostruttivi antropologici, world systems; frontier history. La dimensione “odologica” della geografia antica. Dialettica fra basi empiriche e formulazioni sistematiche e teoriche. Quadro paraliaco/mesogeico. Il mondo “centrato”). Le conoscenze occasionali, le esplorazioni, le spedizioni organizzate (Definizione dei limiti continentali di Libye, Asia ed Europa settentrionale. Spedizioni organizzate e conoscenze degli spazi continentali. I grandi dubbi geografici dell’antichità.) La geografia e le scienze antiche (Sviluppo di modalità espressive per la comunicazione geografica ed evoluzione della cartografia. Fra tradizione e diorthosis. Modelli geometrici e “geometria”; astronomia; medicina e determinismo geografico; meteorologia e scienza della natura. Divulgazione geografica e diffusione di immagini, oggetti, strumenti legati a questa disciplina. Caratteri e contraddizioni della geografia specialistica. Continuità e trasformazione: geografia e carte nel mondo tardo-antico e medievale). Indirizzi, linguaggi, sviluppi (Percezioni, schemi e rappresentazioni geografiche e immagine mitica del mondo nel dell’orizzonte culturale greco-arcaico. Riflessioni metodologiche e fasi della letteratura geografica nel mondo antico: Ecateo, Eratostene, Strabone, Tolomeo. I peripli: dai documenti d’età arcaica alla tradizione letteraria di genere. Etnografia e riflessione sull’Altro nel mondo greco e romano. Letteratura periegetica. L’ideologia augustea e le “formae” del mondo governato da Roma. L’utopia: paradosso geografico costruito sui canoni della narrativa geografica). Sezione di approfondimento monografico e seminariale: (Parte B) Localizzazioni e configurazioni delle conoscenze geografiche nell’orizzonte arcaico e classico. Problemi storico-geografici e storiografici a) illustrazione del tema e delle problematiche da parte della docente b) svolgimento di seminari individuali da parte degli studenti c) incontri seminariali per l’illustrazione dei risultati Testi: a) - atlante storico: 242 b) - Parte A: G. Aujac, La geografia nel mondo antico, Napoli 1984 S. Bianchetti, Conoscenze geografiche e rappresentazioni dell’ecumene nell’antichità grecoromana, in I contorni della terra e del mare (a cura di C. Tugnoli), Bologna 1997, pp. 51-89 M. Corbier, Produzioni, economie, vie di comunicazione (600 a.C. - 500 d.C.), in AA.VV., Storia d’Europa, II, 2, Torino 1994, pp. 927-952 F. Cordano, L’esplorazione geografica, in I Greci. Una storia greca. 2. III. Trasformazioni, (a cura di S. Settis), pp. 293-308 F. Hartog, Conoscenza di sé/conoscenza dell’altro in Storia d’Europa, II, 2, Torino 1994, pp. 891-923 Ch. Jacob, Geografia, in J. Brunschwig, G. E. R. Lloyd (a cura di), Il sapere greco, I, Torino, pp. 395-410 G.E.R. Lloyd, Immagini e modelli del mondo, in J. Brunschwig, G. E. R. Lloyd (a cura di), Il sapere greco, I, Torino, pp. 26-47 G.E.R. Lloyd, Osservazione e ricerca, in J. Brunschwig, G. E. R. Lloyd (a cura di), Il sapere greco, I, Torino, pp. 256-284 Cl. Nicolet, L’inventario del mondo, Roma-Bari 1989 (parti scelte). F. Prontera, (a cura di), Geografia e geografi nel mondo antico. Guida storica e critica, RomaBari 1983 (parti scelte) Potranno inoltre essere suggerite ulteriori letture in riferimento specifico ai temi trattati b) - parte B: La bibliografia ulteriore comprende i testi utili allo svolgimento del seminario (potranno verificarsi ridefinizioni per eliminare eventuali ridondanze e sovrapposizioni rispetto a quella prevista per la Parte A) N.B.: Fanno parte integrante dei testi di preparazione al corso le cartine e i documenti storici forniti a lezione. 243 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA Per lo studio della disciplina, come nel corso delle lezioni ed esercitazioni, è necessario l’uso intensivo di un atlante storico. Ciascuno studente è libero di scegliere uno dei testi in commercio oppure di utilizzare tavole tratte dagli atlanti storici presenti nelle biblioteche dell’Università (per es. The Barrington Atlas, Bibl. Dip.to Beni Culturali). Una buona raccolta di carte illustrative dei siti della Grecia e del Mediterraneo antico è pubblicata in AA. VV., I Greci. Atlante. 4, I, (a cura di S. Settis) Torino 2002, pp. 4-24. Nel corso delle lezioni, inoltre, insieme al materiale didattico verranno fornite cartine utili alla visualizzazione geografica delle regioni e dei siti presi in considerazione. PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA INFORMATICA APPLICATA AI BENI MUSICALI Prof.ssa Valentina Marangi Laurea Specialistica in Musicologia e Beni Musicali 6 CFU Le lezioni si svolgeranno presso il Laboratorio di Informatica (Ateneo, Palazzo Codacci Pisanelli) Argomenti del corso: Principi di informatica applicata ai beni musicali. Esempi di applicazione dell’informatica alla documentazione musicale. Sistemi di codifica della notazione musicale. Testi di riferimento: • Nicola Tangari, Documentazione musicale e informatica. Esempi di applicazione, Galatina, Congedo, 2005. • Recordare lcc, MusicXML tutorial 1.1, <http://www.recordare.com/xml/musicxml-tutorial.pdf>. Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni. Inizio delle lezioni: da definire. Calendario delle lezioni: da definire. Aula: Laboratorio di informatica (Ateneo, Palazzo Codacci Pisanelli) Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni. Si consiglia di concordare un appuntamento. Esami: da definire; si consultino gli avvisi sul sito di Facoltà o in bacheca. Recapito docente: [email protected] 244 Prof. Marco Tanzi Laurea Specialistica 6 CFU Modulo unico: le lezioni si svolgeranno nel I semestre da martedì a venerdì a settimane alterne. Argomento del modulo: Problemi di metodo nell’attribuzione delle opere d’arte. Attribuzioni e problemi di metodo: un caso esemplare (Bonifacio Bembo) Bibliografia: - L. Bellingeri, M. Tanzi, Bonifacio Bembo dalla Cattedrale al Museo di Cremona, Brescia, Grafo, 1992; - M. Marubbi, Scheda n. 51, in La Pinacoteca Ala Ponzone. Dal Duecento al Quattrocento, a cura di M. Marubbi, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale d’Arte, 2004, pp. 176-180; - M. Tanzi, Bonifacio Bembo massacrato (ovvero le disavventure della Storia dell’arte), in “Prospettiva”, 115-116, 2004, pp. 110-134. I TESTI SONO A DISPOSIZIONE PRESSO LA BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DEI BENI DELLE ARTI E DELLA STORIA Inizio lezioni: 9 ottobre 2006 ore 16 Orario lezioni: - laurea triennale lunedì ore 16-19 martedì ore 9-12 mercoledì ore 8-10 giovedì ore 8-10 venerdì ore 9-12 - laurea specialistica martedì ore 16-19 mercoledì ore 16-19 giovedì ore 16-19 Aula: Olivetani Ricevimento studenti: mercoledì ore 10-12; giovedì ore 10-12 Calendario esami: 21 settembre 2006 ore 10 Prof. Marco Tanzi, tel. 0832/296777 e-mail: [email protected]. Monastero degli Olivetani stanza al piano terreno, vicino portineria 245 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE ANALISI DELLE FORME E METODI DI ATTRIBUZIONE PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA LETTERATURA ITALIANA Prof. Marco Leone Laura Specialistica in musicologia e beni musicali 6 CFU I modulo (3 CFU) Argomento del modulo: Problemi e testimonianze della letteratura barocca in Italia Testo base: G. Rizzo, Le inquiete novità. Simboli, luoghi e polemiche d’età barocca, Bari, Palomar, 2006 pp. 224. II modulo (3 CFU) Argomento del modulo: Lettura e analisi di canti della Divina Commedia Testo consigliato: D. Alighieri, La Divina Commedia, a cura di Tommaso Di Salvo, Bologna, Zanichelli, 1987. Il calendario, l’orario e l’aula delle lezioni, l’orario del ricevimento degli studenti saranno indicati in seguito. (vedere bacheca dell’Istituto di Letteratura italiana) Le date degli esami saranno comunicate in seguito. (vedere bacheca dell’Istituto di Letteratura italiana) 246 Prof.ssa M. Marcella Rizzo I° semestre Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia 12 C.F.U. L’impianto didattico è articolato in due parti: Modulo introduttivo: Il XX secolo. Periodizzazione e categorie interpretative. Corso monografico: Territorio e ricerca storica. Le fonti (secc. XIX-XX). Testo di riferimento per il primo modulo: AA.VV., Storia contemporanea, Roma, Donzelli, 1997 (capitoli XI, XIV, XV, XVI, XVIII, XX, XXI, XXIV). Gli studenti che provengono dall’Accademia delle Belle Arti devono studiare il manuale G. SABBATUCCI –V. VIDOTTO: Manuale di Storia, 3, Il mondo contemporaneo dal 1848 a oggi, Ed. Laterza (2004). Testi relativi al corso monografico: P. Bevilacqua, Breve storia dell’Italia meridionale dall’Ottocento a oggi, Donzelli, Roma, 1993; G. Galasso, L’altra Europa. Per un’antropologia storica del Mezzogiorno d’Italia, Milano, Mondadori, 1982 (reprint: Lecce, Argo, 1997) LEZIONI: Le lezioni avranno inizio il 3 novembre 2006 alle ore 9 e proseguiranno secondo il seguente calendario: martedì (9-10), mercoledì (ore 9-10), giovedì (9-10), venerdì (ore 9-11) presso Monastero degli Olivetani, Aula pianterreno. ESAMI: 8 e 22 febbraio, 21 giugno, 5 e 19 luglio, 27 settembre 2007, ore 8,30. RICEVIMENTO: giovedì e venerdì, ore 10, stanza n. 21 presso il Monastero degli Olivetani. Indirizzo:Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età Contemporanea, Monastero degli Olivetani, stanza n. 21, viale S. Nicola. Tel. 0832-296818 e-mail: [email protected] 247 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICA CONTEMPORANEA PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA Prof. Francesco D’Andria Laurea specialistica 6 C.F.U. Programma: Archeologia e comunicazione. Bibliografia essenziale: C. RENFREW, Archeologia. Teoria, Metodi, Pratica, Zanichelli, Bologna 1995, pp.473-495. M. FORTE, s.v. Comunicazione archeologica, in R. Francovich, D. Manacorda, Dizionario di archeologia, Laterza, Roma-Bari 20066, pp.75-80. Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni. Orario delle lezioni Martedì: 16,00-18,00 Mercoledì: 16,00-18,00 Inizio delle lezioni: 6 marzo 2006 Calendario esami: 15 Giugno 2007, ore 9.00 29 Giugno 2007, ore 9.00 13 Luglio 2007, ore 9.00 Altre date potranno essere concordate con gli studenti Ricevimento studenti e laureandi: Prof. F. D’Andria: Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 – 18,30 248 Laurea specialistica in storia dell’arte 6 CFU II semestre curricula medievale e moderno-contemporaneo I anno Si prevede l’approfondimento di un tema monografico da individuare nell’ambito della storia del collezionismo europeo, con particolare riguardo agli strumenti di ricerca più idonei e al contemporaneo dibattito metodologico in merito allo statuto disciplinare. Il corso sarà dedicato al collezionismo mediceo tra Cinque e Seicento, con particolare riguardo alla simbologia e alle finalità politiche della committenza granducale. Bibliografia: L’arme e gli amori. La poesia di Ariosto, Tasso e Guarini nell’arte fiorentina del Seicento, catalogo della mostra (Firenze 2001), a cura di Elena Fumagalli, Massimiliano Rossi, Riccardo Spinelli, Livorno, Sillabe, 2001. L’arme e gli amori: Ariosto, Tasso and Guarini in Late Renaissance Florence, Acts of an International Conference, Florence, Villa I Tatti, June 27-29, 2001, edited by Massimiliano Rossi and Fiorella Gioffredi Superbi, Firenze, Olschki, 2004, 2 voll. Altri studi verranno segnalati durante lo svolgimento del corso. 249 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA MUSEOLOGIA Prof. Massimiliano Rossi PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA NUMISMATICA GRECA E ROMANA Prof. Aldo Siciliano Laurea Specialistica in Archeologia C.F.U. 6 Programma per i frequentanti: Argomenti: La documentazione numismatica in Puglia e Basilicata nell’antichità. Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate: - A.Siciliano, Le zecche della Messapia,in I Messapi, Atti del XXX Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto-Lecce, 4-9 ottobre 1990), Taranto 1991, pp.224-254 - A.Siciliano, La zecca venusina, in Bimillenario della morte di Q. Orazio Flacco, Atti dei convegni di Venosa Napoli Roma (novembre 1993), III, Venosa 1994, pp.121-175 - A.Siciliano, La monetazione di Arpi, in M.Mazzei (a cura di), Arpi, l’ipogeo della Medusa e la necropoli, Bari-S.Spirito 1995, pp.73-80 - A.Stazio, Le emissioni monetarie dei centri greci, in Storia della Basilicata, 1. L’Antichità, a cura di D.Adamesteanu, Roma-Bari 1999, pp.455-469 - A.Siciliano, Le monete con legenda. Ipotesi di localizzazione di un antico centro, in Ritrovamenti monetali nel mondo antico: problemi e metodi, Atti del Congresso Internazionale, Padova 31 marzo – 2 aprile 2000, Padova 2002, pp.61-77 - A.Siciliano-G.Sarcinelli, Metapontum – Siris/Herakleia: la documentazione numismatica, in Presenza e funzioni della moneta nelle chorai delle colonie greche dall’Iberia al Mar Nero, Atti del XII Convegno organizzato dall’Università “Federico II” e da Centro Internazionale di Studi Numismatici, Napoli 16-17 giugno 2000, Roma 2004, pp.247-304 (studiare solo pp.247251) - A.Siciliano, La circolazione monetale, in Taranto e il Mediterraneo, Atti del XLI Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto, 12-16 ottobre 2001), Taranto 2002, pp.483-501 - un testo a scelta tra i due di seguito indicati: - M.Crawford, Numismatica, in AA.VV. Le basi documentarie della storia antica, Il Mulino, Bologna, 1984, pp.193-244 - E. Arslan, La numismatica, in Storia antica. Come leggere le fonti (a cura di L.Cracco Ruggini), Il Mulino, Bologna, 1996, pp.245-295. Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni. Le lezioni si svolgeranno nel corso del secondo semestre Orario delle lezioni: Laboratorio: Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì ore 16,00-17,00 presso il Dipartimento di Beni Culturali, via D. Birago, 64. 250 Laurea specialistica Argomento del corso I rapporti est-ovest nel neolitico mediterraneo. Letture: A. Manfredini, S.M. Cassano (a cura di), Masseria Candelaro. Vita quotidiana e mondo ideologico in una comunità neolitica del Tavoliere, 2004. Tiberi I., Ingravallo E., Il neolitico salentino nel circuito internazionale di prestiti e scambi, Studi di antichità, c.d.s. Lezioni: Lunedì-martedì-mercoledì Esami: I semestre: 11 gennaio 2007 25 gennaio 2007 15 febbraio 2007 II semestre 7 giugno 2007 26 giugno 2007 Esami recupero 4 settembre 2007 27 settembre 2007 251 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA PALETNOLOGIA Prof.ssa Elettra Ingravallo PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA PREISTORIA DEL VICINO E MEDIO ORIENTE Prof.ssa Isabella Caneva Programma del corso Laurea Specialistica CFU 6 II semestre Argomento del corso: - Introduzione alla disciplina nelle sue specifiche metodologie di indagine. - Analisi comparata degli aspetti tecnologici e sociali connessi con la produzione artigianale dal Neolitico all’età del Bronzo nella “Grande Mesopotamia”. Per sostenere l’esame si utilizzeranno testi da concordare durante il corso con gli studenti. 252 Laurea Specialistica C.F.U. 3 I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II semestre presso Argomenti del modulo: Riti e costumi funebri a Creta e nella Grecia continentale nell’età del Bronzo. I Modulo La bibliografia di riferimento verrà indicata nel corso delle lezioni ed affissa nella bacheca del Dipartimento di beni Culturali, via D. Birago 64) Orario delle lezioni: Calendario esami: 20 giugno, 4 luglio, 20 luglio, 11 settembre, 25 settembre 2007; altre date verranno concordate con gli studenti Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni e su appuntamento con il docente 253 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA PREISTORIA EGEA Prof. Riccardo Guglielmino PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA PROTOSTORIA EUROPEA Prof. Anna Maria Bietti Sestieri Anno Accademico 2005-2006 II semestre Laurea Specialistica I modulo: Corso generale di protostoria (anche per la laurea triennale) L’archeologica della protostostoria: contenuti e metodi della ricerca Fonti per la ricerca sulla protostoria: - Il ruolo e i limiti dell’ uso delle fonti letterarie relative alla protostoria - Le fonti archeologiche: la ricognizione e la raccolta sistematica dei dati esistenti; - La ricognizione territoriale; lo scavo; - I risultati della ricerca sul terreno come base per la ricostruzione dei sistemi di organizzazione socio-politica e territoriale L’analisi dei dati - Le analisi naturalistiche e fisico-chimiche per la ricostruzione dell’ambiente - Le analisi antropologiche e le ricostruzioni demografiche e paleopatologiche - Le analisi delle faune e delle risorse vegetali - Le analisi dei manufatti L’analisi formale e funzionale dei manufatti - La classificazione tipologica come strumento di analisi contestuale e come indicatore di cronologia relativa - Il metodo di classificazione dei materiali Il quadro generale della protostoria italiana - Ambiente e territorio in relazione agli sviluppi nel corso delle età dei metalli - La cronologia assoluta - Gli sviluppi fra Età del Bronzo e l Età del Ferro nella penisola e nelle isole Testi consigliati: A.M. Bietti Sestieri, Protostoria - teoria e pratica. NIS-Carocci, Roma 1996 Da consultare: Atti delle Riunioni Scientifiche dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, con particolare riferimento alle riunioni dedicate ai singoli territori regionali M.Bernabò Brea, A.Cardarelli, M.Cremaschi, Le Terramare, Modena 1997 G.L. Carancini, R.Peroni, L’età del Bronzo in Italia: per una cronologia della produzione metallurgica, Ali&no Editrice, Perugia 1999 D. Cocchi Genick (a cura di), L’età del bronzo recente in Italia, Camaiore 2000-Viareggio 2004. G.Bartoloni, F. Delpino (a cura di), Oriente e Occidente: metodi e discipline a confronto, PisaRoma 2005. 254 Il contesto mediterraneo e il problema dell’interazione oriente-occidente - Dati ambientali, risorse, vie di collegamento marittime e terrestri. - Cronologia relativa e assoluta - Le fasi più antiche dell’interazione oriente-occidente e l’inizio dei collegamenti sistematici - La concentrazione dei contatti fra Sicilia e Italia meridionale nell’Età del Bronzo Media e Recente: prevalenza della componente egea, differenze funzionali e nel livello di integrazione fra le regioni italiane coinvolte - La crisi fra Età del Bronzo Recente e Finale, la crescita della componente cipriota-levantina, il ruolo della Sardegna - Ipotesi sul rapporto fra l’interazione egea e orientale nell’Età del Bronzo e la colonizzazione fenicia e greca nell’ Età del Ferro. Testi consigliati: Magna Grecia e mondo miceneo, Atti del 22° Convegno di Studi sulla Magna Grecia, Taranto 1982 L. Vagnetti (a cura di), Magna Grecia e mondo miceneo, nuovi documenti, Taranto 1982. A.M.Bietti Sestieri, Un modello per l’interazione fra oriente e occidente mediterranei nel secondo millennio a.C.: il ruolo delle grandi isole. Atti della XXXV Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Lipari 2000 - Firenze 2003, pp. 557-586. Da consultare: M.Marazzi, S.Tusa, L. Vagnetti (a cura di), Traffici Micenei nel Mediterraneo, Taranto 1986. C.Giardino, Il Mediterraneo occidentale fra XIV e VIII sec. a.C.. BAR International series 612, 1995. V.La Rosa, D.Palermo, L.Vagnetti (a cura di), Simposio italiano di studi egei, Scuola Archeologica Italiana di Atene, Roma 1999. M.Marazzi, S.Tusa (a cura di), Preistoria - Dalle coste della Sicilia alle isole Flegree, A.Lombardi Editore, Siracusa-Palermo-Napoli 2001. N.Chr. Stampolidis (a cura di), Sea Routes, from Sidon to Huelva - Interconnections in the Mediterranean, 16th-6th c. BC., Athens 2003. Verrà fornita agli studenti una scelta di articoli di particolare rilevanza per gli argomenti trattati, che potranno essere riprodotti e utilizzati a integrazione della bibliografia di base. Per l’ammissione agli esami si richiede la partecipazione alle attività di laboratorio e la scelta di un argomento specifico per la preparazione di una tesina. Inizio delle lezioni: giovedì 8 marzo 2007 Orario delle lezioni: da concordare in base al numero degli studenti Aula: da concordare Ricevimento di studenti e laureandi: dopo le lezioni, giorno da concordare Calendario degli esami: 21 giugno, 12 luglio, 20 luglio, 14 settembre, 28 settembre. Le date delle sessioni dell’inverno 2007 verranno comunicate successivamente. Recapito: Dipartimento di Beni Culturali, via Birago 64, Lecce e-mail: [email protected] 255 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA Laurea specialistica. II modulo, sezione tematica: La presenza egea e vicino-orientale in Italia fra l’Età del Bronzo e la I Età del Ferro PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA RESTAURO ARCHEOLOGICO Prof.ssa Giovanna De Palma Laurea specialistica Anno Accademico 2005 -2006 PROGRAMMA Il corso, partendo da un breve excursus nella storia del restauro, attraverso l’esame dei vari momenti culturali ed artistici che hanno portato alla formulazione della moderna teoria del restauro,è volto ad esaminare i più recenti sviluppi del concetto di conservazione nel campo dell’archeologia. Nell’ambito della prassi di intervento nel campo dei manufatti provenienti dallo scavo archeologico e dei monumenti antichi si cercherà di delineare il corretto sviluppo del processo conservativo, dal momento della diagnostica ed il rilevamento dello stato di conservazione all’impostazione del progetto di intervento. Particolare risalto verrà dato, attraverso una serie di “ case studies” alle metodologie di pronto intervento sullo scavo ed alla problematica conservativa delle aree archeologiche oltre che al confronto tra tecniche di restauro tradizionali e moderne. Il corso verrà completato da visite in loco a collezioni museali particolarmente esemplificative dei temi trattati e a cantieri di restauro. Definizione del termine restauro. Il restauro nell’antichità: le fonti antiche Lineamenti di storia del restauro Cesare Brandi e la nascita della nuova teoria sul restauro. Brandi e l’archeologia Restauro e conservazione: evoluzione delle idee e della metodologia L’impostazione del progetto di conservazione Le professioni e l’interazione tra le competenze Il pronto intervento sullo scavo La diagnostica ed il rilevamento dello stato di conservazione I centri di restauro in Italia e all’estero: criteri progettuali e struttura organizzativa Le Carte del Restauro e la conservazione dei monumenti e delle aree archeologiche. L’incidenza dei diversi fattori di degrado sulle strutture: diagnosi e documentazione. Le superfici dell’architettura antica: le patine. Nuovi orientamenti del restauro: conservazione e fruizione. La manutenzione programmata sui siti archeologici :priorità d’intervento. Carta del Rischio e concetto di vulnerabilità del monumento. BIBLIOGRAFIA Enciclopedia dell’Arte Classica s.vv. Restauro, Falsificazione, etc. Enciclopedia Universale dell’Arte, s. vv. idem A. Melucco Vaccaro, Archeologia e restauro, Il Saggiatore, 1989. (seconda edizione Viella 2000) O. Rossi Pinelli., in Memorie dell’Antico nell’Arte Italiana,,III,Einaudi 1986. A.A.V.V., La conservazione sullo scavo archeologico, ICCROM G.C. Infranca., Manuale di Restauro Archeologico, Roma 1999 256 Ricevimento degli studenti: Gli studenti si ricevono dopo ogni lezione. 257 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA L.Vlad Borrelli : Restauro archeologico, Viella 2004 (pgg. 155- 322) Nel corso delle lezioni saranno messi a disposizione degli studenti altri materiali di studio per letture di approfondimento. PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA RICERCA MUSICOLOGICA: ANTICHITA’ CLASSICA Prof.ssa Daniela Castaldo Laurea Specialistica 6 CFU La musica nell’antichità classica: stato della ricerca e introduzione ai diversi tipi di fonti Bibliografia Grecia. Atti del Convegno Mittelfest 2001, Pisa 2001, pp. 11-65 G. Comotti, La musica nella cultura greca e romana, Torino 1991. Gli studenti non frequentanti concorderanno un programma d’esame con la docente. 258 Prof. Marco Gozzi Laurea specialistica, classe 51: Musicologia e beni musicali C.F.U. 6 [email protected] Indirizzo BENI MUSICALI Le lezioni (46 ore) si svolgeranno presso l’aula C1 I MODULO di metodologia (3 CFU) Gli strumenti della ricerca musicologica Bibliografia essenziale ragionata. Enciclopedie, Dizionari biografici e lessicali, Storie della musica, Antologie di esempi musicali, Monumenti Musicali, Bibliografie e discografie. Lettura critica e analisi storiografica di alcuni manuali, storie della musica e voci di enciclopedie musicali. Le risorse della ricerca musicologica in Internet e i nuovi repertori informatici. Musicologia e storia della musica. Riflessioni sulla storiografia musicale medievale. Le discipline necessarie alla musicologia storica nell’ambito medievale: paleografia, critica del testo, filologia, storia della notazione, iconografia musicale, organologia, ricerca documentaria. Gli studi sulla prassi musicale come approfondimento dei problemi di fondo della ricerca musicologica. Scrivere e parlare sulla musica medievale e rinascimentale. II MODULO, monografico (3 CFU) Applicazione delle metodologie e degli strumenti della ricerca musicologica Un esempio di ricerca musicologica in ambito medievale: la lirica trobadorica. Esercitazioni di ricerca bibliografica sulla lirica trobadorica. Reperimento dei testimoni musicali e letterari e dei facsimili. Ricerca discografica. Paleografia e critica del testo applicate al repertorio trobadorico. Discussione delle edizioni sinora pubblicate in trascrizione moderna. I problemi musicali connessi alla restituzione critica della canso provenzale. Bibliografia Appunti e fotocopie del corso F. Alberto Gallo, Musica e storia tra medio evo e età moderna, Bologna, Il Mulino, 1986, pp. 528; Jean-Jacques Nattiez, Musicologia generale e semiologia, Torino, E.D.T. 1989; Performance practice; music before 1600, a cura di H.M. Brown e S. Sadie, New York - London, Norton, 1990; Maria Caraci Vela, La critica del testo musicale, Lucca, Libreria Musicale Italiana, 1995, pp. 335; Hans Heinrich Eggebrecht, Musica in Occidente, Firenze, La Nuova Italia, 1996, pp. 63-67, 103-106, 165-171, 208-216, 327-331. Ulteriori indicazioni bibliografiche si trovano nei lavori citati e saranno fornite durante il corso. Orario delle lezioni: Lunedì 16-18, Martedì e Mercoledì, 8-10 Calendario esami: date da stabilire in base al calendario della Facoltà Ricevimento studenti e laureandi: dopo ogni lezione e previo appuntamento in altri orari 259 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA RICERCA MUSICOLOGICA: MEDIOEVO E RINASCIMENTO PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA RILEVAMENTO ARCHEOLOGICO Prof.ssa Adriana Valchera Laurea Specialistica Scienze dei Beni architettonici, archeologici e dell’ambiente CFU 6 Le lezioni si svolgeranno nel II semestre presso Via D. Birago 35 e presso il Dipartimento di Beni Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64. Argomenti: Il corso ha lo scopo di fornire le nozioni fondamentali necessarie alla schedatura, lettura ed interpretazione delle evidenze archeologiche individuate con l’esplorazione diretta e sistematica del territorio. Conoscenza e lettura dei vari tipi di cartografia (IGM, aerofotogrammetrici, catastali ecc.); schedatura ed analisi delle notizie di rinvenimenti archeologici da bibliografia e da archivio; posizionamento delle evidenze archeologiche sulla base cartografica di riferimento; nozioni per la schedatura e il posizionamento su base cartografica delle tracce archeologiche da fotografia aerea; nozioni per la schedatura e la documentazione, grafica e fotografica, delle varie evidenze archeologiche (aree di frammenti fittili, strutture murarie ecc.); nozioni per la schedatura e la documentazione, grafica e fotografica, del materiale mobile, con particolare riferimento ai manufatti ceramici; sistemi di schedatura e archiviazione dei dati archeologici (Banche dati grafiche e alfanumeriche, sistemi informativi territoriali ecc.). Testi da studiare per sostenere l’esame: Aa.Vv., Quaderni BACT, Metodologie di catalogazione dei beni archeologici, 1.2, Lecce 1997; G. Vianello, Cartografia e fotointerpretazione, Bologna 1998, pp. 1-81. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: M. F. Boemi, La gestione delle immagini ed i riferimenti catalografici, in Lo sguardo di Icaro, Roma 2003, pp. 34-37; G. Di Gennaro, Aerofototeca: sistemi di catalogazione, georeferenziazione e consultazione, in Lo sguardo di Icaro, Roma 2003, pp. 43-47; M. Guaitoli, Nota sulla metodologia della raccolta, della elaborazione e della presentazione dei dati, in P. Tartara, Torrimpietra, Forma Italiae, 39, Roma 1999, pp. 357-365; M. Guaitoli, Il territorio e le sue dinamiche: osservazioni e spunti di ricerca, in Taranto e il Mediterraneo, Atti del quarantunesimo convegno di studi sulla Magna Grecia, Taranto, 12-16 ott. 2001, Taranto 2002, pp. 219-252; M. Guaitoli, Dalla cartografia numerica finalizzata ai sistemi informativi territoriali, in Lo sguardo di Icaro, Roma 2003, pp. 101-102 Esercitazioni Il corso verrà integrato da esercitazioni pratiche, che si svolgeranno in laboratorio ed in campagna. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con il docente la lettura di altri testi. Ulteriore bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni. Orario delle lezioni: mercoledì, ore 14.00-16.00; giovedì ore 12.00-14.00 Calendario esami: 21 giugno 2007; 11 e 19 luglio; 20 e 28 settembre 260 Recapito docente: Dipartimento Beni Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64. Tel. 0832 244818; e-mail: [email protected] 261 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA Ricevimento studenti e laureandi: Dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64. PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA RILIEVO ED ANALISI TECNICA DEI MONUMENTI ANTICHI Prof.ssa Carla Maria Amici Laurea Specialistica in Archeologia CFU 6 Argomento del Corso: Le volte come elementi caratterizzanti dell’architettura romana. Conseguenze derivate dall’adozione dei sistemi arcuati o dei sistemi trilitici nelle coperture in rapporto alle modalità costruttive e all’interpretazione spaziale delle relative creazioni architettoniche nei vari ambiti culturali. Testi consigliati L.LANCASTER, Concrete vaulted Construction in Imperial Rome, Cambridge 2005 per i sistemi trilitici: C.F. Giuliani, L’edilizia nell’antichità, NIS, (Roma 1990) n.e. 2006, pp. 7196 Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007 Orario delle lezioni: mercoledì ore 16-18; giovedì ore 8-10 Aula: via Birago 35 Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì dopo la lezione Calendario esami: 27 giugno; 11 luglio; 12 settembre; 27 settembre 2007– 24 gennaio; 13 febbraio 2008. Recapito: Dip.to Beni Culturali – via D.Birago 64 - Lecce Tel.: 0832/295533; indirizzo e-mail: [email protected] 262 Prof.ssa M. Marcella Rizzo ANNO ACCADEMICO 2006-2007 I° semestre Laurea specialistica in Storia dell’Arte 6 C.F.U. L’impianto didattico è articolato in due parti: - Modulo introduttivo: Il XX secolo. Periodizzazione e categorie interpretative. - Corso monografico: Territorio e ricerca storica. Le fonti (secc. XIX-XX). Testo di riferimento per il primo modulo: - AA.VV., Storia contemporanea, Roma, Donzelli, 1997 (capitoli XI, XIV, XV, XVI, XVIII, XX, XXI, XXIV). Gli studenti che provengono dall’Accademia delle Belle Arti devono studiare il manuale G. SABBATUCCI –V. VIDOTTO: Manuale di Storia, 3, Il mondo contemporaneo dal 1848 a oggi, Ed. Laterza (2004). Testi relativi al corso monografico: - P. Bevilacqua, Breve storia dell’Italia meridionale dall’Ottocento a oggi, Donzelli, Roma, 1993; - G. Galasso, L’altra Europa. Per un’antropologia storica del Mezzogiorno d’Italia, Milano, Mondadori, 1982 (reprint: Lecce, Argo, 1997) LEZIONI: Le lezioni avranno inizio il 3 novembre 2006 alle ore 9 e proseguiranno secondo il seguente calendario: martedì (9-10), mercoledì (ore 9-10), giovedì (9-10), venerdì (ore 9-11) presso Monastero degli Olivetani, Aula pianterreno. ESAMI: 8 e 22 febbraio, 21 giugno, 5 e 19 luglio, 27 settembre 2007, ore 8,30. RICEVIMENTO: giovedì e venerdì, ore 10, stanza n. 21 presso il Monastero degli Olivetani. Indirizzo:Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età Contemporanea, Monastero degli Olivetani, stanza n. 21, viale S. Nicola. Tel. 0832-296818 e-mail [email protected] 263 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA CONTEMPORANEA PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA Prof. Paolo Peri Programma A.A. 2006-07 Laurea Specialistica in Storia dell’Arte C.F.U. 6 Argomento del modulo primo: dal costume del XII secolo a quello del XVII secolo Argomento del modulo secondo: dalla moda del XVIII secolo a quella del XX secolo PRIMO MODULO. BIBLIOGRAFIA C. GIORGETTI, Manuale di Storia del Costume e della Moda, De Agostini Milano, 2002, pp. 132219 (comprese le numerosissime immagini). SECONDO MODULO. BIGLIOGRAFIA C. GIORGETTI, Manuale di Storia del Costume e della Moda, De Agostini Milano, 2002, pp. 220454 (comprese le numerosissime immagini). E. MORINI, Storia della moda. XVIII-XX secolo, Skira editore Milano, 2000 Bibliografia consigliata: V. CADELUPPI, Che cos’è la moda, Carocci Editore Roma, 2002 Orario delle lezioni PRIMO MODULO: mercoledì 18 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17 Giovedì 19 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17. Mercoledì 25 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17. Giovedì 26 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17. Orario delle lezioni SECONDO MODULO: Mercoledì 15 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17 Giovedì 16 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17. Mercoledì 22 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17 Giovedì 23 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17. E’ caldamente consigliata la frequenza. Per ottenere una buona riuscita del corso e rispondere agli obiettivi didattici deve essere rispettato l’orario sopra riportato. Indirizzo: Monastero degli Olivetani, Lecce Calendario esami: verrà comunicato durante le lezioni Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni. 264 Prof.ssa Katia Mannino Laurea Specialistica Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente C.F.U. 6 Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel I semestre presso la sede di via D. Birago 35. Argomenti: Introduzione alla “Storia dell’Archeologia” – Medioevo e mondo classico – Umanesimo e Rinascimento (Ciriaco di Ancona; Firenze, Venezia e Roma; le Collezioni di Antichità; la memoria dell’antico nell’arte italiana del Rinascimento; A. De Ferrariis detto il Galateo: “De situ Iapygiae”) – Antiquaria e Archeologia in Europa nei secoli XVII-XVIII – J.J. Winckelmann – Le grandi imprese di scavo del XIX secolo – L’Archeologia Filologica – La Scuola di Vienna: Riegl e Wickhoff. Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti indicate dei seguenti volumi: R. Bianchi Bandinelli, Introduzione all’archeologia classica come storia dell’arte antica, Editori Laterza, Roma 1976, XIII-XXVII, 3-9, 11-97, 99-123. M.J. Strazzulla, s.v. Antiquaria, in R. Francovich-D. Manacorda (a cura di), Dizionario di Archeologia, Editori Laterza, Roma-Bari 2000, pp. 4-9. L. Beschi, La scoperta dell’arte greca, in S. Settis (a cura di), Memoria dell’antico nell’arte italiana, Einaudi, Torino 1985, vol. III, pp. 295-372. Recapito docente: Dpt. Beni Culturali, via D. Birago 64 (tel. 0832/295535) e-mail: [email protected] Orario delle lezioni: lunedì e martedì: ore 8,00-10,00 Calendario esami: 29 gennaio; 19 febbraio; 18 giugno; 2 luglio; 23 luglio; 17 settembre; 28 settembre Ricevimento studenti e laureandi: I semestre: giovedì 9,30-12,00 (Dpt. Beni Culturali, via D. Birago 64). II semestre: lunedì 9,30-12,00 (Dpt. Beni Culturali, via D. Birago 64). Inizio lezioni: lunedì 10 ottobre 2005 (ore 08,00; sede: via D. Birago 35). 265 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA DELL’ARCHEOLOGIA PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA Prof. Vincenzo Cazzato Laurea specialistica (secondo anno) 6 C.F.U. Argomento del Corso: Il Barocco Leccese Introduzione al Barocco Leccese. Spazi e strutture del Barocco: La città “barocca”; Architettura e natura; I palazzi e l’architettura civile; L’architettura religiosa; L’ordine barocco; La prospettiva e la scenografia; Struttura e decorazione; I materiali e le tecniche; Simboli e allegorie. Per sostenere l’esame si richiede lo studio di parti di volumi di seguito indicati, da concordare con il docente. Si richiede inoltre l’analisi di un’opera specifica o di un motivo grammaticale o sintattico ricorrente nel Barocco Leccese. M. Manieri Elia, Barocco Leccese, Electa, Milano 1989. V. Cazzato, Il Barocco Leccese, collana “Itinerari d’arte”, Laterza, Bari 2003. A. Cassiano, V. Cazzato, Santa Croce a Lecce: storia e restauri, Congedo, Galatina 1997. M. Fagiolo, V. Cazzato, Le città nella storia d’Italia. Lecce, Laterza, Bari 1984. V. Cazzato, M. Fagiolo, M. Pasculli Ferrara, Atlante del Barocco in Puglia. Terra di Bari e Capitanata, De Luca, Roma 1996. Lezioni: Secondo semestre. Monastero degli Olivetani. Ricevimento studenti: venerdì, ore 9-11. 266 Prof.ssa Lucinia Speciale Laurea Specialistica 6 CFU Il corso, destinato agli studenti della laurea specialistica, sarà dedicato al ciclo pittorico di Sant’Angelo in Formis. Le lezioni avranno andamento seminariale e potranno comprendere esercitazioni scritte da concordare con il docente. Le lezioni avranno inizio il 1 marzo 2007 e proseguiranno il giovedì dalle 17 alle 19 e il venerdì dalle 17 alle 19 presso l’aula C2 del Palazzo Codacci Pisanelli. Ricevimento studenti e laureandi: venerdì h. 9-12,30. Testi d’esame Parte generale: un manuale di storia dell’arte medievale a scelta, al quale dovrà accompagnarsi la lettura di P. PIVA (a cura di), L’arte medievale nel contesto: 300-1300. Funzioni, iconografia, tecniche, (Jaca Book) Milano 2006 Corso monografico: la letteratura critica, che comprenderà diversi contributi in lingua straniera, sarà indicata nel corso delle lezioni. Appelli d’esame: 22 giugno 2007 13 luglio 2007 5 settembre 2007 28 settembre 2007 267 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA DELLA CRITICA D’ARTE Prof. Massimiliano Rossi Laurea specialistica in storia dell’arte II semestre 6 CFU curricula medievale e moderno-contemporaneo I anno Programma A.A. 2005/2006 Vista la complessità delle tematiche in oggetto, si preferisce impostare in modo tradizionale l’attività didattica, esaurendola nelle sole lezioni frontali. Verrà offerto l’approfondimento di un tema monografico, che possa mettere in evidenza anche il dibattito metodologico odierno in merito a statuto e finalità della disciplina. È dunque prevista una serie di lezioni volte a evidenziare il ruolo della tradizione mnemotecnica nella composizione dei trattati d’arte, a partire dal tardo Cinquecento. Bibliografia: Lina Bolzoni, La stanza della memoria. Modelli letterari e iconografici nell’età della stampa, Torino, Einaudi, 1995. Massimiliano Rossi, Le fila del tempo. Il sistema storico di Luigi Lanzi, Firenze, Olschki, 2006. Altri studi verranno segnalati durante lo svolgimento del corso. 268 Prof.ssa Lucinia Speciale Laurea Specialistica 6 CFU Il corso di lezioni si articolerà in due moduli. Il primo ciclo sarà dedicato alle linee di sviluppo della storia del libro illustrato, nell’Occidente latino, tra la tarda antichità e il XV secolo. La seconda parte del corso avrà invece per oggetto “La produzione libraria decorata italomeridionale tra Tardoantico e Alto Medioevo”. Le lezioni avranno inizio il 1 marzo 2007 e proseguiranno il giovedì dalle 13 alle 15 e il venerdì dalle 13 alle 15 presso l’aula C2 del Palazzo Codacci Pisanelli. Ricevimento studenti e laureandi: venerdì h. 9-12,30. Testi d’esame Parte generale: A. PUTATURO DONATI MURANO, A. PERRICCIOLI SAGGESE (a cura di), La miniatura in Italia. Dal Tardoantico al Trecento, con riferimenti al medio oriente e all’Occidente latino, Napoli-Città del Vaticano 2005 Si consiglia anche la lettura dell’antologia L. SPECIALE (a cura di), Uomini, libri e immagini, (Liguori) Napoli 2000. Corso monografico: i materiali didattici saranno indicati nel corso delle lezioni, che avranno andamento a carattere seminariale. Appelli d’esame: 22 giugno 2007 13 luglio 2007 5 settembre 2007 28 settembre 2007 269 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA DELLA MINIATURA PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA DELLA STORIOGRAFIA DELL’ARTE Prof. Abbate Francesco Laurea specialistica Modulo medievale: Il tardogotico nelle recenti mostre. Testi base: i cataloghi delle mostre di Gentile da Fabriano e Lorenzo Monaco a Fabriano e Orvieto. Modulo moderno: Il Neoclassicismo a Napoli e nel Sud Italia. Bibliografia (sarà segnalata via via durante lo svolgimento del corso). Modulo contemporaneo: La pittura a Napoli nel secondo dopoguerra. Bibliografia: Fuori dall’ombra, catalogo della mostra. M.Picone Petrusa, La pittura napoletana del Novecento. 270 Prof.ssa Regina Poso Corso di Laurea Specialistica in Storia dell’Arte 6 CFU Argenti E. C. CATELLO, Argenti napoletani dal XVI al XIX secolo, Napoli 1973 (da consultare nella biblioteca del Dipartimento); C. CATELLO, Argenti italiani nell’abazia di Montecassino, Napoli, Franco Di Mauro ed. 1993 Tessuti e ricami AAVV, Indue me Domine. I tessuti liturgici del Museo Diocesano di Brescia, Venezia, Marsilio, 1998; Pulchra Ornamenta. La collezione dei merletti di Montecassino, Montecassino 2001 Ceramica G. DONATONE, Maiolica antica di Puglia, Bari, Isveimer (da consultare nella biblioteca del Dipartimento) Mobili A. GONZALEZ-PALACIOS, Avvio allo studio del mobile italiano, in Storia dell’arte italiana. Forme e modelli, Torino, Einaudi, vol 11, pp. 587-635 271 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’OREFICERIA PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA E TECNICA DEL RESTAURO Prof.ssa Regina Poso Corso di Laurea specialistica in Storia dell’arte 6 CFU Rapporti tra scienza e restauri. La bibliografia riguarderà le opere in corso di restauro, che gli studenti analizzeranno durante ogni fase. Bibliografia: A. CONTI, Storia del restauro e della conservazione delle opere d’arte, Milano, Electa,1988. Corso di laurea specialistica in Archeologia Rapporti tra scienza e restauri . La bibliografia riguarderà le opere in corso di restauro, che gli studenti analizzeranno durante ogni fase. Bibliografia: S.SETTIS (a cura di), Dalla tradizione all’archeologia, in “Memoria dell’antico nell’arte italiana”, t.III, Einaudi, Torino, 1986. Devono essere studiati i saggi di P. N. Pagliara (pp.7-88), Ph. Sénécal (pp.150-180), O. Rossi Pinelli (pp.181-250), L. Beschi (pp.295-374), S. Settis (pp.375486). 272 Prof. Fabio D’Astore Laurea Specialistica in Archivistica e Biblioteconomia MODULO A: Storia e problemi TESTO BASE: G. INGLESE, Come si legge un’edizione critica, Roma, Carocci, 2003. MODULO B: Editi ed inediti in Terra d’Otranto TESTI BASE: F. D’ASTORE, Beni culturali e identità nazionale in Sigismondo Castromediano, in AA. VV., L’identità nazionale. Miti e paradigmi storiografici ottocenteschi, a cura di A. Quondam e G. Rizzo, Roma, Bulzoni, 2005, pp. 243-256. F. D’ASTORE, Per un’edizione critica delle Memorie di Sigismondo Castromediano (in corso di pubblicazione). Esercitazioni su documenti manoscritti pubblici e privati. Ulteriori specifiche indicazioni verranno fornite nell’ambito delle lezioni. La data d’inizio delle lezioni, l’aula e il calendario degli esami verranno comunicati in seguito. 273 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA ED ELABORAZIONE DIGITALE DEL MANOSCRITTO PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA GRECA Prof. Mario Lombardo Laurea Specialistica in Archeologia 6 CFU: primo semestre (?): Lezioni: Ottobre 2006 – Gennaio 2007: Esami: da Febbraio 2007 Dipartimento dei Beni Culturali, Via D. Birago n. 64 –73100 LECCE E-Mail: [email protected] Argomento del corso: Colonie di colonie: le fondazioni subcoloniali greche dall’età arcaica a quella ellenistica.. Bibliografia di primo orientamento: D. Asheri, Colonizzazione e decolonizzazione, in S. Settis (a c. di), I Greci, 1, Torino, 1996, pp. 73-115. M.I. Finley – E. Lepore, Le colonie degli antichi e dei moderni, con Prefazione di E. Greco e Introduzione di M. Lombardo, Roma 2000. M. Lombardo, Poleis e politeiai nel mondo coloniale, in “Poleis e politeiai. Atti del Convegno di Torino, 2002”, Alessandria 2004, pp. 351-367. Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nell’ambito delle lezioni. Si raccomanda l’uso di un Atlante storico nonchè la lettura di una Introduzione allo studio delle fonti, come: M. CRAWFORD - E. GABBA - F. MILLAR - A. SNODGRASS, Le basi documentarie della storia antica, Bologna, Il Mulino, oppure L. CRACCO RUGGINI (a cura di), Storia antica. Come leggere le fonti, Bologna, Il Mulino. 274 Prof. Hubert Houben Laurea specialistica Beni mobili ed artistici 6 CFU Argomento del Corso: I Normanni tra Nord e Sud: immigrazione e acculturazione nel Medioevo Bibliografia: H. Houben, I Normanni tra Nord e Sud: immigrazione e acculturazione nel Medioevo, Roma 2003. Per i non frequentanti inoltre 3 saggi a scelta del vol. H. Houben, Mezzogiorno normannosvevo: monasteri e castelli, ebrei e musulmani, Napoli 1996 Orario delle lezioni: mercoledì, giovedì e venerdì ore 14-15 (studio docente, mon. Olivetani) Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007. Orario ricevimento studenti: lunedì ore 9-11 Date esami: 18 giugno 2007, 16 luglio 2007, 10 settembre 2007, 1 ottobre 2007 (e-mail: [email protected]) 275 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA MEDIEVALE PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA MODERNA Prof. Francesco Gaudioso Laurea Specialistica in Storia dell’Arte I SEMESTRE Il programma s’articola in due parti: 1. Parte istituzionale. Il concetto di Età moderna. La nascita dello Stato moderno. Scoperta dell’America ed espansione europea. Riforma protestante e Controriforma. Il Mediterraneo nel XVI secolo. Gli antichi Stati italiani. Famiglia e demografia in Età moderna. Potere e gerarchie sociali tra Cinque e Settecento. Le riforme illuministiche. L’età delle rivoluzioni. Impero napoleonico e organizzazione del consenso. Testo di base: AA. VV., Storia moderna, Roma, Donzelli. 2. Metodologia e fonti della ricerca storica. Testo di base: P. Prodi, Introduzione allo studio della storia moderna, Bologna, il Mulino. Ricevimento studenti e laureandi: dopo le ore di lezione (Olivetani, 1° piano, studio n. 22). Prof. Francesco Gaudioso Monastero degli Olivetani, studio n. 22 Tel 0832/296824 E-mail: [email protected] 276 Laurea Specialistica 6 CFU Titolo del corso: Economia romana e società cristiana: gli sviluppi dal secondo al quarto secolo Primo modulo: La diffusione del cristianesimo - Paolo Siniscalco, Il cammino di Cristo nell’Impero romano, Laterza Roma-Bari 2004 Secondo modulo: Società ed economia Bibliografia: - G. Filoramo – S. Roda, Cristianesimo e Società, Laterza Roma-Bari 1992; - Rita Lizzi Testa, Senatori, Popolo, Papi. Il governo di Roma all’epoca dei Valentiniani, Edipuglia Bari 2004; - J. Gaudemet – P. Siniscalco – G.L. Falchi, Legislazione imperiale e religione nel IV secolo, Istituto Patristico Augustinianum Roma 2000. Orario di ricevimento: Giovedì 15-17 e-mail: [email protected] 277 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA ROMANA Prof. Pasquale Rosafio PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA TEATRO E DRAMMATURGIA GRECA Prof.ssa Adele Filippo Laurea Specialistica Indirizzo dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’ambiente C.F.U. 6 Parte generale: B. Gentili, Lo spettacolo nel mondo antico, Roma Bulzoni 2006 G. Paduano, Il teatro antico. Guida alle opere, Laterza 2005 La commedia Lettura e commento di Aristofane, Tesmoforiazuse, ed. a scelta Orario delle lezioni: Lunedì 10-12 Martedì 10-12 Calendario esami: 30 gennaio, 1 e 8 febbraio, 21 giugno, 12 e 26 luglio, 6 e 20 settembre Ricevimento studenti e laureandi: Giovedì dalle 12 alle 13,30 278 Prof.ssa Maria Antonietta Cervellera Corso di studi in beni architettonici, archeologici e dell’ambiente Laurea specialistica 3 CFU I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nell’Aula C2 del Palazzo “Codacci-Pisanelli”. Argomenti del modulo: Linee generali del teatro latino. Letture di brani significativi. BIBLIOGRAFIA: I Modulo G.CHIARINI – F.MOSETTI CASARETTO, Introduzione al teatro latino, Città di Castello, Mondadori Università, 2004, pp. 1- 84. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con la docente la lettura di altri testi. A tal fine è utile fare riferimento alla seguente bibliografia: TITO MACCIO PLAUTO, Mercator, pref. di C. Questa, intr. di G. Paduano, trad. di M. Scàndola, Milano, Rizzoli, 2004. F. CRUCIANI, Lo spazio del teatro, Roma-Bari, Laterza, 2001 P. GRIMAL, Il teatro a Roma. Orario delle lezioni: lunedì, martedì, mercoledì ore 9,00 – 11,00. Inizio delle lezioni: lunedì 24 settembre 2005. Calendario esami: mart. 16 genn. 2006; 6 febbr. 2006; 20 febbr. 2006; 19 giug. 2006; 10 lugl. 2006; 18 sett. 2006 Ricevimento studenti e laureandi: subito dopo le ore di lezione. Nel periodo in cui non si svolgono lezioni ogni lunedì alle ore 10-12, presso la stanza 37/C, III piano, palazzo “Parlangeli”. 279 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA TEATRO E DRAMMATURGIA LATINA PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA TECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICO Prof. Alessandro Ippoliti Laurea Specialistica Corso di Laurea in Archeologia 6 C.F.U. I-II Modulo (6 C.F.U.): le lezioni (48 ore) si svolgeranno nel II semestre. Argomento dei moduli: sulla base della dialettica e delle esperienze interdisciplinari maturate negli ultimi decenni nel campo del restauro architettonico e soprattutto sull’acquisizione del “cantiere” quale luogo di confronto tra teoria e prassi, si intende analizzare il “cantiere della conoscenza” con le tecniche tradizionali, i materiali e le tecnologie moderne, soffermandosi su emblematici “casi” di restauro architettonico. Testi d’esame: I Modulo G. CARBONARA, Trattato di restauro architettonico, UTET, Torino 1996. II Modulo L. DONADONO (a cura di), Il Palazzo Crescenzi alla Rotonda. Storia e Restauro, Gangemi, Roma 2005. A. IPPOLITI (a cura di), Il Collegio Romano. Storia e Restauro, Gangemi, Roma 2006. Orario delle lezioni: da definire Calendario esami: da definire Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni 280 Prof. Paul Arthur Laurea Specialistica C.F.U. 3 Il corso: le lezioni (23 ore) si svolgeranno presso Via Birago, n. 35 Argomenti del corso: Il programma prevede lezioni e seminari sulle più attuali problematiche inerenti gli studi di topografia medievale in Italia e nell’Europa. Sarà dato particolare enfasi allo studio delle forme di insediamento urbano e rurale e la loro genesi. Sono previsti dei sopraluoghi. Pertanto, la frequenza alle lezioni è fortemente consigliata. Le esame si baserà sulle informazioni impartite durante le lezioni, integrate con alcune letture specifiche ed eventuali tesine. Bibliografia orientativa P. Arthur, “From Vicus to Village: Italian Landscapes, AD 400-1000”, in N. Christie (a cura di), Landscapes of Change. Rural evolutions in Late Antiquity and the Early Middle Ages, Ashgate Publishing, Aldershot, 2004, 103-133. P. Arthur e G. Gravili, “Approcci all’analisi degli insediamenti e i loro confini territoriali nel medioevo”, in IV Congresso Nazionale di Archeologia Medievale, All’Insegna del Giglio, Firenze, 2006 (c.d.s) B.K. Roberts, Landscapes of settlement, prehistory to the present, London, 1996. La rivista Landscape History è particolarmente importante per la storia dei paesaggi. Orario delle lezioni: Le lezioni per l’anno accademico 2006/2007 inizieranno il giorno mercoledi 17 gennaio 2007, ore 17:00, presso l’edificio in Via Birago, n. 35. Mercoledi ore 17:00-19:00 Calendario esami: (date precise da stabilire) Ricevimento studenti e laureandi: giovedì ore 10-12; Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64 Indirizzo Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64 tel. 0832-295516 email: [email protected] www.unile.it/archeologia 281 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA TOPOGRAFIA MEDIOEVALE ORARIO DI RICEVIMENTO Orario di ricevimento ORARIO DI RICEVIMENTO AL PUBBLICO DELLE SEGRETERIE DELLA FACOLTÀ DI BENI CULTURALI - Segreteria di Presidenza della Facoltà di Beni Culturali: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 14.00; dal lunedì al giovedì dalle ore 14.30 alle ore 16.30. Sede: Palazzo CodacciPisanelli, Piazzetta Arco di Trionfo, n° 1. Responsabile: dott.ssa Stefania PRESICCE. - Segreteria di Presidenza dei Corsi di laurea della Facoltà di Beni Culturali: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00; martedì e giovedì dalle ore 14.30 alle ore 16.30. Sede: via D. Birago, n° 35 – Lecce. Responsabile: Sig.ra Anna PALMA. - Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00; lunedì e giovedì dalle ore 16.30 alle ore 17.30. Sede: Principe Umberto, via di Ussano – Lecce. Responsabile: Rag. Nicola LABANCA. 282 - Seduta di laurea del 26-27 ottobre 2006; Seduta di laurea del 22-23 novembre 2006; Seduta di laurea del 12-13 dicembre 2006. Documentazione da presentare presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali presso il Principe Umberto: dal 1 settembre 2006 al 30 settembre 2006 ________________________________________________________________________________ TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA MODULISTICA DI LAUREA IN RELAZIONE ALLA SESSIONE STRAORDINARIA a.a. 2005/2006 - Seduta di laurea del 21-22 febbraio 2007; Seduta di laurea del 18-19 aprile 2007. Documentazione da presentare presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali presso il Principe Umberto: dal 1 ottobre 2006 al 15 gennaio 2007 ________________________________________________________________________________ TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA MODULISTICA DI LAUREA IN RELAZIONE ALLA SESSIONE ESTIVA a.a. 2006/2007 - Seduta di laurea del 20-21 giugno 2007; Seduta di laurea del 18-19 luglio 2007; Seduta di laurea del 19-20 settembre 2007. Documentazione da presentare presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali presso il Principe Umberto: dal 16 gennaio 2006 al 30 aprile 2007 ________________________________________________________________________________ TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA MODULISTICA DI LAUREA IN RELAZIONE ALLA SESSIONE AUTUNNALE a.a. 2006/2007 - Seduta di laurea del 24-25 ottobre 2007. Documentazione da presentare presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali presso il Principe Umberto: dal 2 maggio 2006 al 30 settembre 2007 283 TERMINI PRESENTAZIONE MODULISTICA TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA MODULISTICA DI LAUREA IN RELAZIONE ALLA SESSIONE AUTUNNALE a.a. 2005/2006 284 INDICE Indice PRESENTAZIONE DELLA FACOLTÀ INDIRIZZI E NOTIZIE UTILI pag. 3 ” 6 ” ELENCO BIBLIOTECHE COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI FACOLTÀ ” ASSOCIAZIONI ” DIPARTIMENTI 5 9 ” 11 INSEGNAMENTI DI FACOLTÀ ” 17 MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007 ” 34 ” 72 LABORATORI SPECIALISTICI ” REGOLAMENTO DIDATTICO ” OFFERTA FORMATIVA REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN 12 21 44 SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI, LIBRARI E MOBILI-ARTISTICI ” 75 ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA ” 86 ” 100 REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN STORIA DELL’ ARTE PIANI DI STUDIO ” 90 SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE ” 107 DOTTORATI DI RICERCA ” 111 ” 114 ” 115 ” 117 ” 119 ” 120 MASTER UNIVERSITARIO ” PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ABILITÀ INFORMATICHE Prof.ssa Valentina Marangi AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA Prof. Giuseppe Ceraudo ALLESTIMENTO SCENOGRAFICO TEATRALE E CINEMATOGRAFICO Prof. Arch. Donato Giancarlo De Pascalis ANTICHITÀ GRECHE Prof. Cosimo Pagliara ANTROPOLOGIA FISICA Prof. Pier Francesco Fabbri 285 108 INDICE ANTROPOLOGIA VISIVA Prof. Antonio L. Palmisano ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO Prof. Marcello Guaitoli Prof.ssa Adriana Valchera ARCHEOLOGIA DELL’ETA’ MODERNA Prof. Paolo Güll ARCHEOLOGIA E ANTICHITÀ EGEE Prof. Riccardo Guglielmino ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO Prof.ssa Francesca Baffi ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA Prof. F. D’Andria - Prof.ssa K. Mannino ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA E DELL’ASIA CENTRALE Prof.ssa Rosa Maria Cimino ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANA Prof.ssa Ilaria Romeo ARCHEOLOGIA MEDIOEVALE Prof. Paul Arthur ARCHEOMETRIA Prof. Antonio Serra ARCHEOZOOLOGIA Prof. Jacopo De Grossi Mazzorin ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO Prof. Vincenzo Cazzato ARCHIVISTICA Prof. Francesco de Luca ARCHIVISTICA SPECIALE Prof. Mario Brogi ARTE DEI GIARDINI Prof. Vincenzo Cazzato CHIMICA ANALITICA: CHIMICA DEI MATERIALI D’ARCHIVIO Prof. Giuseppe E. De Benedetto CIVILTÀ ANTICHE DELL’ITALIA MERIDIONALE Prof. Cosimo Pagliara CIVILTÀ BIZANTINA Prof.ssa Antonella Parmeggiani DIPLOMATICA Prof.ssa Angela Frascadore ECOLOGIA Prof. A. Basset ESEGESI DELLE FONTI STORICHE MEDIEVALI Prof.ssa Chiara Dagmar Flascassovitti ETNOMUSICOLOGIA Prof. Gianfranco Salvatore 286 pag. 121 ” 124 ” 125 ” 126 ” 127 ” 128 ” 130 ” 131 ” 132 ” 134 ” 135 ” 137 ” 138 ” 139 ” 141 ” 142 ” 144 ” 145 ” 146 ” 147 ” 148 ” 149 ANALISI DELLE FORME E METODI DI ATTRIBUZIONE Prof. Marco Tanzi LABORATORIO AUDIOVISIVO Prof. Giuliano Capani LABORATORIO DI COSTUME E MODA Dott.ssa Annalisa Pellegrino LABORATORIO DI INFORMATICA APPLICATA ALL’ARCHEOLOGIA Prof.ssa Grazia Semeraro LETTERATURA GRECA Prof.ssa Adele Filippo LETTERATURA ITALIANA Prof. Marco Leone LETTERATURA LATINA Prof.ssa Maria Antonietta Cervelliera LETTERATURA TEATRALE GRECA Prof.ssa Adele Filippo METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA Prof. F. D’Andria Prof. G. Mastronuzzi MUSEOLOGIA Prof. Massimiliano Rossi NUMISMATICA GRECA E ROMANA Prof. Aldo Siciliano 287 pag. 150 ” 152 ” 153 ” 154 ” 155 ” 156 ” 157 ” 158 ” 160 ” 161 ” 162 ” 163 ” 164 ” 165 ” 166 ” 167 ” 168 ” 169 ” 170 ” 172 ” 173 INDICE ETRUSCOLOGIA Prof. Gianluca Tagliamone FILOLOGIA CLASSICA Prof.ssa Adele Filippo FILOLOGIA DEL RESTAURO DEI SUPPORTI SONORI Prof. Roberto Giuliano FONDAMENTI DI TEORIA MUSICALE Prof.ssa Mariacarla De Giorgi FONDAMENTI DI TEORIA MUSICALE Prof.ssa Mariacarla De Giorgi GEOFISICA ARCHEOLOGICA Prof.ssa Maria Teresa Carrozzo GEOGRAFIA Prof.ssa Anna Trono GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA Prof.ssa Anna Trono INFORMATICA APPLICATA AGLI ARCHIVI Prof.ssa Angela Chirenti INFORMATICA APPLICATA: BENI ARCHEOLOGICI Prof.ssa Grazia Semeraro ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE INDICE ORGANOLOGIA E ICONOGRAFIA MUSICALE Prof.ssa Daniela Castaldo PALEOGRAFIA LATINA Prof.ssa Angela Frascadore PALETNOLOGIA Prof.ssa Elettra Ingravallo PREISTORIA DEL VICINO E MEDIO ORIENTE Prof.ssa Isabella Caneva PROTOSTORIA EUROPEA Prof.ssa Anna Maria Bietti Sestieri RILIEVO ED ANALISI TECNICA DEI MONUMENTI ANTICHI Prof.ssa Carla Maria Amici SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE Prof. Davide Borrelli STORIA CONTEMPORANEA Prof.ssa M. Marcella Rizzo STORIA DELL’ARCHITETTURA: FONDAMENTI Prof. Vincenzo Cazzato STORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALE Prof. Vittorio Farella STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA Prof. Vincenzo Cazzato STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE Prof.ssa Grazia Marina Falla STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE Prof.ssa Grazia Marina Falla Prof.ssa Lucinia Speciale STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA Prof. Paolo Peri STORIA DELLA CRITICA D’ARTE Prof. Massimiliano Rossi STORIA DELLA MUSICA DELL’OTTOCENTO E NOVECENTO Prof. Alessandro Macchia STORIA DELLA MUSICA MEDIEVALE E RINASCIMENTALE Prof. Marco Gozzi STORIA DELLA STORIOGRAFIA DELL’ARTE Prof. Francesco Abbate STORIA DELL’URBANISTICA Prof. Alessandro Ippoliti STORIA DELLE PRODUZIONI RADIO-TELEVISIVE Prof.ssa Ida Mastromarino STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE Prof. Raffaele Casciaro STORIA DELLE TRADIZIONI POPOLARI Prof.ssa Anna Merendino 288 pag. 174 ” 175 ” 176 ” 177 ” 178 ” 180 ” 181 ” 182 ” 184 ” 185 ” 186 ” 187 ” 188 ” 189 ” 190 ” 191 ” 192 ” 193 ” 194 ” 195 ” 196 ” 198 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA Prof. Giuseppe Ceraudo ANTROPOLOGIA Prof. Pier Francesco Fabbri ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO Prof. Marcello Guaitoli Prof.ssa Adriana Valchera ARCHEOLOGIA E ANTICHITA’ EGEE Prof. Riccardo Guglielmino ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO Prof.ssa Francesca Baffi ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA Prof. Francesco D’Andria ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANA Prof.ssa Ilaria Romeo ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA E DELL’ASIA CENTRALE Prof.ssa Rosa Maria Cimino ARCHEOLOGIA MEDIOEVALE Prof. Paul Arthur 289 pag. 199 ” 201 ” 202 ” 203 ” 205 ” 206 ” 207 ” 209 ” 210 ” 211 ” 212 ” 214 ” 215 ” 216 ” 217 ” 218 ” 219 ” 220 ” 221 ” 223 INDICE STORIA E CRITICA DEL CINEMA Prof. Massimo Causo STORIA E TECNICA DEL RESTAURO Prof.ssa Regina Poso STORIA E TECNICA DEL RESTAURO Prof.ssa Regina Poso STORIA E TECNICA DELLA FOTOGRAFIA Prof.ssa Antonella Russo STORIA E TECNICA DELLA SCENEGGIATURA Prof. Luca Bandirali STORIA GRECA Prof. Mario Lombardo STORIA MEDIEVALE Prof. Benedetto Vetere STORIA MODERNA Prof. Francesco Gaudioso STORIA ROMANA Prof. Pasquale Rosafio TEATRO E DRAMMATURGIA LATINA Prof.ssa Maria Elvira Consoli TECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICO Prof. Alessandro Ippoliti INDICE ARCHEOZOOLOGIA Prof. Jacopo De Grossi Mazzorin ARCHIVISTICA ECCLESIASTICA Prof. Francesco de Luca ARCHIVISTICA SPECIALE Prof. Mario Brogi BIBLIOLOGIA Prof.ssa Pia Italia Vergine CHIMICA PER I BENI CULTURALI Prof. Giuseppe E. De Benedetto CIVILTÀ ANTICHE DELL’ITALIA MERIDIONALE Prof. Cosimo Pagliara CIVILTA’ MUSICALE AFROAMERICANA Prof. Gianfranco Salvatore DIPLOMATICA SPECIALE Prof.ssa Angela Frascadore EPIGRAFIA GRECA Prof. Mario Lombardo EPIGRAFIA ITALICA Prof. Gianluca Tagliamone EPIGRAFIA LATINA Prof. Pasquale Rosafio ESEGESI DELLE FONTI ARCHIVISTICHE MEDIEVALI Prof. Hubert Houben ESEGESI DELLE FONTI STORICHE MEDIEVALI Prof. Hubert Houben ETRUSCOLOGIA E ANTICHITÀ ITALICHE Prof. Gianluca Tagliamone GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA Prof.ssa Anna Trono GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA Prof.ssa Anna Trono GEOGRAFIA STORICA DEL MONDO ANTICO Prof.ssa Flavia Frisone INFORMATICA APPLICATA AI BENI MUSICALI Prof.ssa Valentina Marangi ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE ANALISI DELLE FORME E METODI DI ATTRIBUZIONE Prof. Marco Tanzi LETTERATURA ITALIANA Prof. Marco Leone METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICA CONTEMPORANEA Prof.ssa M. Marcella Rizzo METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA Prof. Francesco D’Andria 290 pag. 225 ” 226 ” 227 ” 228 ” 229 ” 230 ” 231 ” 232 ” 233 ” 234 ” 235 ” 236 ” 237 ” 238 ” 239 ” 240 ” 242 ” 244 ” 245 ” 246 ” 247 ” 248 STORIA DELL’ARCHEOLOGIA Prof.ssa Katia Mannino STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA Prof. Vincenzo Cazzato STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE Prof.ssa Lucinia Speciale STORIA DELLA CRITICA D’ARTE Prof. Massimiliano Rossi STORIA DELLA MINIATURA Prof.ssa Lucinia Speciale STORIA DELLA STORIOGRAFIA DELL’ARTE Prof. Abbate Francesco STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’OREFICERIA Prof.ssa Regina Poso STORIA E TECNICA DEL RESTAURO Prof.ssa Regina Poso STORIA ED ELABORAZIONE DIGITALE DEL MANOSCRITTO Prof. Fabio D’Astore 291 pag. 249 ” 250 ” 251 ” 252 ” 253 ” 254 ” 256 ” 258 ” 259 ” 260 ” 262 ” 263 ” 264 ” 265 ” 266 ” 267 ” 268 ” 269 ” 270 ” 271 ” 272 ” 273 INDICE MUSEOLOGIA Prof. Massimiliano Rossi NUMISMATICA GRECA E ROMANA Prof. Aldo Siciliano PALETNOLOGIA Prof.ssa Elettra Ingravallo PREISTORIA DEL VICINO E MEDIO ORIENTE Prof.ssa Isabella Caneva PREISTORIA EGEA Prof. Riccardo Guglielmino PROTOSTORIA EUROPEA Prof. Anna Maria Bietti Sestieri RESTAURO ARCHEOLOGICO Prof.ssa Giovanna De Palma RICERCA MUSICOLOGICA: ANTICHITA’ CLASSICA Prof.ssa Daniela Castaldo RICERCA MUSICOLOGICA: MEDIOEVO E RINASCIMENTO Prof. Marco Gozzi RILEVAMENTO ARCHEOLOGICO Prof.ssa Adriana Valchera RILIEVO ED ANALISI TECNICA DEI MONUMENTI ANTICHI Prof.ssa Carla Maria Amici STORIA CONTEMPORANEA Prof.ssa M. Marcella Rizzo STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA Prof. Paolo Peri INDICE STORIA GRECA Prof. Mario Lombardo STORIA MEDIEVALE Prof. Hubert Houben STORIA MODERNA Prof. Francesco Gaudioso STORIA ROMANA Prof. Pasquale Rosafio TEATRO E DRAMMATURGIA GRECA Prof.ssa Adele Filippo TEATRO E DRAMMATURGIA LATINA Prof.ssa Maria Antonietta Cervellera TECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICO Prof. Alessandro Ippoliti TOPOGRAFIA MEDIOEVALE Prof. Paul Arthur Orario di ricevimento TERMINI PRESENTAZIONE MODULISTICA pag. 274 ” 275 ” 276 ” 277 ” 278 ” 279 ” 280 ” 281 ” 282 ” 292 283 NOTE Note 293 294 NOTE 295 NOTE 296 NOTE 297 NOTE 298 NOTE 299 NOTE 300 NOTE 301 NOTE 302 NOTE 303 NOTE 304 NOTE