Print Current Page

CSF (come si fa)
Ecco alcuni esempi di cottura in lavastoviglie.
Uova alla coque
Infilate le uova nel barattolo e ricopritele di acqua. Chiudetelo e mettetelo nella lavastoviglie. Il
lavaggio eco vi farà avere un uovo molto cremoso, il lavaggio normale, un uovo sodo e compatto dal
tuorlo ancora cremoso, quello intensivo vi farà invece ottenere un uovo sodo e perfettamente
compatto.
Frutta in barattolo
Lavate, sbucciate e affettate sottili 2 mele e 2 pere, disponete la frutta nel barattolo, spolverate con
cannella e 2 cucchiai di zucchero, mescolate bene. Chiudete ermeticamente e mettete il barattolo
all’interno della lavastoviglie. Per questa ricetta occorrerà il lavaggio intensivo. Idem per altra
frutta.
Confit di gamberoni
Mettete in un barattolo 12 gamberoni sgusciati, sale, pepe, 1 scorza di limone, 1 scorza di arancia, 1
spicchio d’aglio in camicia, prezzemolo fresco tritato. Coprite a filo di olio d’oliva, chiudete
ermeticamente il barattolo e mettetelo nella lavastoviglie, lavaggio normale o a temperatura medio
alta. A cottura, scolate i gamberi, filtrate il tutto e tenete l’olio per una cottura successiva: a bassa
temperatura non degrada.
Bocconcini di pollo ai peperoni
Unite nel solito barattolo a chiusura ermetica 1 petto di pollo a tocchetti, 1 peperone rosso a
tocchetti, 1 peperone giallo a tocchetti, 1 spicchio d’aglio in camicia, 1 rametto di rosmarino, 1
rametto di timo, olio d’oliva, sale e pepe. Mescolate bene e fate cuocere in lavastoviglie con lavaggio
ad alta temperatura. Potete servire i barattoli su singoli taglieri di legno e farli aprire direttamente
ai vostri ospiti.
Filetto di pesce alla mediterranea
Mettete nei barattoli 2 filetti di pesce puliti e tagliati a listarelle, una manciata di pomodorini, un
mazzetto di foglie di basilico, 1 manciata di olive nere denocciolate, 1 cucchiaio di capperi, 3
cucchiai di olio d’oliva, 1 spicchio d’aglio in camicia, sale e pepe. Chiudete e avviate il lavaggio
intensivo.
Cucinare con la lavastoviglie
Il ritorno alla moda della cottura a bassa temperatura scatena la fantasia
/ 05.12.2016
di Allan Bay
Quando si dice «cuocere a bassa temperatura» si intende indicare una cottura a meno di 100°.
Ebbene, da qualche tempo – in Italia, ma non solo – stiamo assistendo a un grande revival proprio
delle cotture a bassa temperatura, tanto che sembrano comparire sempre più nuovi sistemi per farlo
che si inseriscono tra i tantissimi modi già esistenti: addirittura si è cominciato a parlare di cottura
in lavastoviglie.
In sé non c’è nulla di male, ma va tenuto conto di una cosa: per me, sia chiaro, una cosa è mettere
dei barattoli ermeticamente chiusi in una lavastoviglie e farla funzionare senza aggiungere detersivo
e altro è mettere i barattoli nella lavastoviglie mentre si lavano i piatti quindi col detersivo. Perché le
guarnizioni sono a tenuta, certo, ma il rischio che del detersivo, anche se pochissimo, entri nel
barattolo c’è, soprattutto se la guarnizione che usiamo è un po’ vecchia e riciclata. Però molti fanno
comunque così.
Vale in ogni caso la pena di parlarne, anche se io consiglio di gran lunga la soluzione senza
detersivo. Per farlo nel migliore dei modi, cedo la parola a Shamira Gatta, una brava autrice di libri
di cucina, esperta di questa (e tante altre!) tecnica di cottura: lei, a volte, cuoce anche mentre lava i
piatti…
«La lavastoviglie è un’ottima amica di chi cucina, lo sanno tutti. Parliamo però di un uso che non
tutti conoscono: la cottura in lavastoviglie. Perché cuocere in lavastoviglie? Ovviamente non vi sto
suggerendo di accendere la lavastoviglie per cuocere due uova, ma la prossima volta che la utilizzate
potete munirvi di un barattolo di vetro a chiusura ermetica e vedere cosa succede! Una cosa è
comunque certa: la cottura a un calore così dolce esalterà il sapore e salverà molti nutraceutici dei
prodotti che utilizzate».
«A seconda del tipo di lavaggio che utilizzeremo – spiega sempre Shamira Gatta – la consistenza
ottenuta sarà diversa. Quindi sarà proprio una magia veder spuntare fuori dalla lavastoviglie un
vasetto di frutta perfetta e morbidissima che si scioglierà in bocca, o un uovo alla coque, o ancora
dei bocconcini di pollo morbidissimi».
Non tutti gli alimenti però sono adatti a una cottura in lavastoviglie. Ad esempio, secondo
l’esperienza di Shamira, le carote non andrebbero bene anche, o meglio, soprattutto perché
richiedono temperature molto più alte e semmai tempi troppo lunghi. Lo stesso discorso vale per
qualsiasi altro tipo di legume. Altro discorso vale invece per scampi, molluschi, bocconcini di pollo o
di pesce, frutta e verdura.
In questi casi «il procedimento è semplice, ed è sempre lo stesso», come spiega Shamira: «Vi
occorrerà un barattolo di vetro a chiusura ermetica, che posizionerete nella vostra lavastoviglie la
prossima volta che la metterete in funzione. È bene iniziare la cottura in padella se un alimento
richiede tempi di cottura abbastanza lunghi, e poi ultimare la cottura nel barattolo in lavastoviglie.
In pratica tutti gli alimenti che accettano una cottura a bassa temperatura possono essere cotti in
lavastoviglie con notevoli vantaggi per l’ambiente, perché si risparmierà acqua ed energia. Inoltre
diminuirà l’utilizzo di grassi in cottura, e questo più che all’ambiente fa bene alla linea… È una
cucina a zero costi visto che per cuocere sfruttiamo il vapore della lavastoviglie in funzione, e non
accendiamo i fornelli».
Ed è proprio il vapore prodotto all’interno dell’elettrodomestico a generare un’alternativa della
classica cottura a vapore.
«Le lavastoviglie odierne – spiega ancora Shamira – hanno diversi tipi di lavaggio a cui
corrispondono diversi tipi di temperatura: lavaggio «eco», che vuol dire una cottura a bassa
temperatura (50°-55° C); lavaggio «normale», una cottura a media temperatura (60°-65° C); e
lavaggio «intensivo», cottura ad alta temperatura (70°-75° C)».
I tempi? Grosso modo gli stessi della cottura a vapore. Qui accanto alcuni esempi.