nuovi orizzonti nella comunione fra le chiese

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nuovi orizzonti nella comunione fra le chiese
NUOVI ORIZZONTI NELLA COMUNIONE FRA LE CHIESE
Una delegazione di Novara si è recata nelle scorse settimane a Kaizuka,
cittadina situata nei pressi della metropoli di Osaka in Giappone per
partecipare all’inaugurazione del tempio parrocchiale che padre Piergiorgio
Manni, missionario dell’Istituto Saveriano di Parma, originario di Massino
Visconti ha fortemente voluto per la piccola ma compatta e vivace comunità
cattolica nipponica in cui è inserito e lavora da quasi cinquant’anni. Della
delegazione facevano parte i sacerdoti: don Walter Ruspi, don Mario Bandera
e il laico Giovanni Orlando di Borgoticino.
La consacrazione della nuova chiesa dedicata alla Vergine Assunta, è
avvenuta con una solenne celebrazione eucaristica sabato 11 febbraio,
memoria liturgica delle apparizioni della Madonna a Lourdes, presieduta dal
vescovo di Osaka, Mons. Thomas Aquino Manyo Maeda, con la
partecipazione di una ventina di sacerdoti, oltre ovviamente dalla locale
comunità cattolica presente al gran completo.
L’adeguamento alle severe norme edilizie antisismiche giapponesi (non
dimentichiamo che da quelle parti il territorio è particolarmente “ballerino”) ha
fatto salire notevolmente la spesa inizialmente prevista, ma grazie anche
all’aiuto di un generoso quanto anonimo benefattore si è potuto completare
l’opera come la comunità cattolica locale desiderava.
La presenza della delegazione novarese in Giappone in quei giorni, ha
coinciso con la beatificazione di Giusto Takayama Ukon, primo samurai
giapponese ad assurgere come Beato alla gloria degli altari. La solenne
cerimonia presieduta dal Cardinale Angelo Amato, prefetto della
Congregazione Vaticana delle cause dei Santi è avvenuta martedì 7 febbraio,
nel moderno e capiente Palazzetto dello Sport di Osaka alla presenza di tutti i
vescovi del Giappone, del cardinale Luis Antonio Tagle di Manila (città in cui il
beato Takayama morì in esilio) oltre ad un centinaio di sacerdoti e circa
diecimila fedeli cattolici provenienti da tutto il paese del Sol Levante.
Con questi due eventi la Chiesa cattolica ha scritto pagine gloriose nel grande
libro delle Missioni, il cristianesimo approdato nel XVI° secolo a Nagasaki
grazie alla caparbietà e al coraggio di San Francesco Saverio e dei suoi
compagni gesuiti, pur con tutte le difficoltà e le persecuzioni che ha dovuto
subire lungo i secoli, ha saputo realizzare il misterioso piano che la
Provvidenza aveva da tempo preparato per l’arcipelago nipponico.
L’aver condiviso – sia pur per pochi giorni - questo cammino della Chiesa
giapponese fa capire quanto importante sia la comunione e la cooperazione
fra le diverse Chiese del mondo e come sia importante per la nostra diocesi
proseguire il cammino nel solco tracciato da coloro che con coraggio e
determinazione hanno voluto e saputo aprire nuovi orizzonti sulla frontiera
della “Missio ad gentes”.
v.i.m.