“Frammenti” di economia

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“Frammenti” di economia
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“Frammenti”
di economia
IT
Il presidente della WTCA,
Guy Tozzoli, in visita a
Praga
Guy Tozzoli, Presidente della WTCA,
assieme ai vicepresidenti Matthew
Kleinknecht e Bob DiChiara, ha
ufficialmente presenziato a Praga, durante
la sua visita del 19-23 aprile, alle attività
del WTC e della WTCA, dopo aver
partecipato allo Spring Meeting tenutosi a
Sofia. Gli incontri sono stati organizzati
dal signor Luca Savino che svolge attività
di consulenza a Praga.
Tra le varie personalità incontrate c’erano
il Ministro degli Affari esteri, il direttore
della sezione estera della municipalità di
Praga, il Ministro dell’Industria e del
Commercio e il Presidente della
Commissione economica del Parlamento
ceco.
Il team della WTCA ha incontrato, inoltre,
l’Ambasciatore italiano nella Repubblica
ceca e il Cancelliere dell’Ambasciata
Americana di Praga.
Nuove opportunità di
investimento per gli imprenditori
cechi nei Balcani
Nell’ambito del patto di stabilità per i
Balcani dovrebbe costituirsi, a Praga, il
Centro per la coordinazione dei progetti
nel settore energetico, da realizzare negli
Stati del Sud-est Europa.
Uno dei maggiori problemi comuni a
tutta questa area è infatti la mancanza
di energia elettrica. Nella ex Jugoslavia,
la guerra ha reso la situazione più
critica, danneggiando o distruggendo le
centrali e la rete per la distribuzione
dell’energia elettrica. Nella ricostruzione
dei Balcani anche la Repubblica ceca
potrà giocare un ruolo significativo
come già era successo in passato,
quando, al tempo della ex Jugoslavia,
le imprese ceche avevano realizzato
alcune infrastrutture per la produzione di
energia elettrica.
La ricostruzione della centrale elettrica
Kolubara A, seriamente daneggiata
durante la guerra, è stata affidata alla
Škoda di Pilsen, mentre altri tre progetti
sono in cantiere, tra i quali la centrale
elettrica di Novi Sad. Il governo della
Repubblica ceca ha partecipato al
piano di rinnovamento dei Balcani con
un finanziamento di 500 milioni di
corone mentre 20 milioni di corone
sono stati messi a disposizione dalle
imprese ceche. Per coloro che
intendono investire in quest’area
sussistono però alcuni fattori di rischio
come, per esempio, la debolezza del
capitale finanziario ceco, ma soprattutto
l’instabilità delle istituzioni finanziarie di
questi Paesi e l’instabilità politica in
alcune aree della Repubblica federale
di Jugoslavia.
Coordinatore del patto di stabilità è
stato nominato Erhard Busek, ex
vicecancelliere austriaco. A differenza
del suo successore, egli è considerato
un esperto delle questioni riguardanti i
Balcani. Il Patto di stabilità, al quale ha
aderito dall’anno scorso anche la
Repubblica ceca, potrebbe, sotto la sua
presidenza, acquistare nuovo slancio e
dinamicità.
Nuove disposizoni per la
pubblicità a Praga
Il sindaco di Praga ha reso noto che da
luglio di quest’anno cambierà il modo di
fare pubblicità per le strade della città
vltavina. Tra le varie disposizoni, ad
esempio, è prevista quella che vieterà la
distribuzione di volantini pubblicitari ai
passanti o di quelli sistemati sotto i
tergicristalli delle auto parcheggiate.
Verranno vietati anche i cartelloni
pubblicitari sistemati sui tettucci delle auto
in sosta continua.
La produzione rallenta, si
attendono miglioramenti nell’UE
La produzione ceca è in crescita già
da 27 mesi, ma nonstante un ulteriore
2,6%, registrato a gennaio di
quest’anno, si trova in una situazione
stagnante. La causa principale risiede
nel rallentamento costante
dell’economia dell’UE dove finisce la
maggior parte dei prodotti cechi,
ciononostante l’economia ceca
continua a reagire bene alla
recessione europea. David Marek, di
Patria Finance, sostiene che l’industria
ceca è attualmente in grado di
sfruttare e sostenere un’eventuale
nuova capacità produttiva, le cui basi
sono state gettate già gli anni scorsi.
Stando a quando dice Marek, uno
dei problemi che dovrà essere
affrontato è relativo agli investimenti
che sono concentrati solo in pochi
settori, il che implica una dipendenza
notevole dell’industria ceca da settori
di produzione limitati.
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La Commissione europea è
soddisfatta della crescita del PIL
La Commissione europea si è dimostrata
molto soddisfatta della crescita
economica che ha visto protagonista la
Repubblica ceca e che è indice del
termine della crisi che ha interessato
questo Paese alla fine degli anni ’90.
Tale crescita testimonia, inoltre, che la
Repubblica ceca è in possesso di tutti i
requisiti che le permettono di fare fronte a
situazioni di recessione come quelle che
hanno investito l’ecomonia europea e
quella statunitense alla fine dell’anno
scorso. Rutgar Wissels, responsabile della
Commissione Europea per la Repubblica
ceca, ha evidenziato anche altri fattori
positivi quali, ad esempio, la rapida
crescita degli investimenti e un tasso di
inflazione costantemente basso.
Lo stato concede agli investitori
ulteriori facilitazioni
Gli investitori cechi e stranieri che sono
disponibili a investire in Repubblica ceca
oltre 100 milioni di corone, riceverrano
dallo Stato ulteriori facilitazioni. Finora
avevano diritto ad alcune agevolazioni
(contributi sui dipendenti, esenzione
fiscale) solamente le industrie di
trasformazione. Dal prossimo anno,
potranno usufrire di simili agevolazioni
anche le aziende che operano nel settore
dei servizi e della ricerca. Per queste ditte
non è prevista l’esenzione fiscale, ma solo
dei finanziamenti che, secondo le direttive
dell’Unione europea, non devono
superare il 50 per cento della somma
investita. Nella pratica però, questo
importo è di solito inferiore, varia in base
alle decisoni dell’Ufficio antitrust il quale
sostiene che dei finanziamenti più alti
potrebbero danneggiare le altre ditte che
operano in questo settore. Il Ministero
dell’industria e del commercio sta
lavorando affinché questi finanziamenti
vengano applicati anche dopo l’ingresso
della Repubblica ceca nell’UE fintanto che
agevolazioni di tale tipo restino in vigore
nell’area dell’euro. Alcuni politici
ritengono che anche le piccole imprese
devono aver il diritto di accedere a questi
finanziamenti, ma per il momento sono
escluse da questo nuovo programma di
finanziamento che dovrebbe essere
approvato alla fine di aprile. Secondo il
Ministero dell’industria e del commercio,
infatti, per queste aziende sono già a
disposizione tutta una serie di altri
programmi. Il Ministero, nel frattempo, ha
già approvato 101 finanziamenti a
favore degli investitori. Le ditte che hanno
ricevuto i finanziamenti si sono impegnate
a creare circa 33 500 posti di lavoro.
Dal bilancio statale sono già stati stanziati
per le agevolazioni 1,2 miliardi di corone
che con la riduzione dell’imposizione
fiscale, raggiungeranno l’ammontare di
18 miliardi di corone, negli anni
compresi dal 1999 al 2003, in base ad
alcune stime fornite dal Ministero
dell’industria e del commercio.
Le ferrovie ceche, membro
dell’associazione delle ferrovie
europee
L’associazione delle ferrovie europee di
cui fanno parte gli Stati dell’Unione
Europea assieme alla Svizzera e alla
Norvegia, a fine marzo ha accolto tra i
suoi membri anche la Repubblica ceca
che finora vi faceva parte come
osservatore. Per le ferrovie ceche questa
adesione significa poter accedere a tutte
le conoscenze e competenze
dell’associazione nonché la possibilità di
incidere sulle questioni europee
riguardanti i trasporti su rotaia.
Approvata la nuova legge per
l’importazione delle auto usate
Il parlamento della Repubblica ceca ha
approvato la nuova legge per
l’importazione di automobili usate. La
nuova legge stabilisce che le auto usate
importate non dovranno avere più di otto
anni, alzando così il limite di tre anni
rispetto alla legge precedente. La legge,
pur stabilendo norme più severe
riguardanti le condizioni tecniche delle
auto importate, non ha incontrato il
favore del Ministro dei trasporti Schilling,
il quale ha dichiarato che la Repubblica
ceca potrebbe diventare il Paese nel
quale transiteranno tutte le auto usate
d’Europa.
I giapponesi hanno investito due
miliardi di dollari
Gli investimenti giapponesi in Repubblica
ceca, alla fine dell’anno scorso, hanno
superato i due miliardi di dollari, il che
rappresenta il 23% della fetta degli
investimenti esteri, ponendo il Giappone
al secondo posto, dopo la Germania,
tra gli investitori esteri. Tra le 27 aziende
giapponesi che operano sul mercato
ceco, la più importante è la Toyota che
ha in programma di costruire uno
stabilimento da 850 milioni di dollari a
Kolín. Al secondo posto si trova Asahi
Glass, con 286 milioni di dollari,
Matsushita, invece, la più grande
produttrice al mondo di articoli
elettronici, ha investito sul mercato ceco
circa 256 milioni di dollari.
Cresce in Repubblica Ceca
l’investimento francese
Dominique Mauppin, ambasciatore di
Francia, ha reso noto che la quota di
investimenti delle aziende francesi in
Repubblica ceca ha ormai raggiunto i
livelli della Germania, visto che l’anno
scorso sono stati investiti 1,6 miliardi di
euro
Armonizzazione alle norme
europee
Vladimir Spidla, ministro del lavoro e
degli affari sociali, nonché vice premier
del Governo Zeman, ha reso noto,
dopo la riunione del Governo che si è
tenuta il 10 aprile a Liberec, che
l’armonizzazione delle leggi ceche con
quelle dell’UE è ormai quasi compiuta.
Al momento, mancherebbero solo 33
norme legislative da modificare e la
loro eventuale rettifica è prevista per la
fine dell’anno. Mentre il Parlamento sta
discutendo tre delle summenzionate
leggi, il Governo ha preparato 13
progetti di legge che verranno
presentati al Parlamento ad agosto
assieme agli altri 17, di modo che si
possa iniziare la discussione. Ulteriore
oggetto di discussione riguarderà
anche il progetto volto a migliorare
alcuni settori della vita pubblica quali,
ad esempio, la costituzione di nuove
regole per l’amministrazione della
giustizia, la lotta alla corruzione e al
razzismo e l’integrazione degli
immigrati stranieri.
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