sotto le macerie di ground zero

Transcript

sotto le macerie di ground zero
SOTTO LE MACERIE DI GROUND ZERO
Domenica 01 Gennaio 2006 01:43
di mazzetta
Molti aspetti degli attentati dell'11 settembre restano ancora da chiarire, ma una certezza
esiste: l'amministrazione Bush nell'occasione ha offerto il peggio di sé, non solo per non aver
evitato l'attentato ed aver poi aggredito paesi che nulla c'entravano, lasciando immuni i veri
responsabili; ma, soprattutto, per aver provocato la morte di molti americani nei mesi ed anni
successivi alla tragedia del WTC.Riguardo il primo aspetto, molti si chiedono perché
l'Amministrazione abbia ignorato le evidenti complicità saudite e quelle ancor più evidenti dei
pachistani; come sia possibile che il capo dei servizi pachistani fosse negli States la
settimana precedente all'attentato, abbia potuto far avere denaro a Mohamed Atta e
ritornarsene in patria indisturbato. Molti si chiedono come mai il leggendario apparato di
sicurezza americano non abbia reagito all'attacco, peraltro atteso e previsto da più fonti; molti
ancora si chiedono come mai nessuna misura sia stata presa nei confronti del governo
pachistano e di quello saudita. La risposta va rintracciata nell'atroce considerazione che questo
non sia avvenuto perché l'amministrazione USA non aveva alcuna convenienza ad operare
come qualunque persona in buona fede avrebbe immaginato. La storia degli USA non è
nuova a atrocità di questo tipo, fin dai tempi di Pearl Harbour le amministrazioni americane
hanno mostrato di essere in grado di sacrificare i propri compatrioti se questo poteva essere
utile a vincere la resistenza dei cittadini all'entrata in guerra del paese. L'agenda statunitense
prevedeva già l'attacco all'Afghanistan, come quello all'Iraq, da anni nelle fantasie dei think
tank
neoconservatori.
Se gli indizi in questo senso sono numerosi anche nel caso dell'11 settembre e tendono ad
indicare che non si trattò della peggiore dimostrazione d'inefficienza del secolo (per la quale
Bush & company hanno chiesto non si mettesse sotto accusa nessuno per non
"indebolire il paese"), esistono invece solide ed incontrovertibili prove che l'azione
dell'Amministrazione ha provocato, nel caso del WTC, più vittime di quella dei terroristi.
Risulta evidente che le vite degli americani sono state giudicate sacrificabili a vantaggio di
altri interessi; come altrettanto evidente che l'Amministrazione abbia scientemente mentito ed
ingannato l'opinione pubblica anche in questo caso. E' infatti dal lontano 9/11 del 2001 che
1/4
SOTTO LE MACERIE DI GROUND ZERO
Domenica 01 Gennaio 2006 01:43
migliaia di americani si ammalano e muoiono a causa dell'inquinamento ambientale
provocato dal collasso del WTC al quale sono state esposte per precisa e cosciente volontà
dell'amministrazione.. E' un fatto che dopo l'attentato l'EPA abbia dichiarato che a Manhattan
e a Ground Zero non ci fossero rischi per la salute; è un fatto che una commissione
medica di alto livello abbia stabilito che "La distruzione del WTC l'11 settembre del
2001 causò il maggior disastro ambientale acuto che si sai mai verificato a New York."
Gli altri fatti. - Una settimana dopo gli attentati Rudolph Giuliani dichiara che Manhattan è
sicura dal punto di vista ambientale. - Il 21 agosto del 2003 l'Ispettore Generale dell'EPA
(Environmental Protection Agency, organo federale) ha reso pubblico un rapporto di 165
pagine che ha documentato come il White House Council on Environmental abbia bloccato la
diffusione di ogni informazione relativa ai rischi per la salute. Il rapporto si aggiunge ad
analoghe dichiarazioni di funzionari dell'EPA che hanno testimoniato come le notizie diffuse
dall'EPA dovessero passare al vaglio dell'Homeland Security Department, che le ha
censurate quasi totalmente. - Il collasso del WCT liberò su Manhattan 2.358 diverse tossine,
tra queste: oltre 100 tonnellate di amianto polverizzato, metalli pesanti, carburanti,
benzene, floruri etc. - L'EPA condusse analisi dell'aria e rilasciò rapporti sui principali
inquinanti; analisi effettuate ricercando una sostanza alla volta. E' chiaro che il livello di
concentrazione di una sola sostanza può essere giudicato non pericoloso, se si ignora che le
persone esposte ne hanno inalate allo stesso tempo altre 2.357; uno sporco trucco, quanto
banale.
- Sulle rovine di Ground zero i pompieri rilevarono concentrazioni di benzene 4.000 volte
superiori ai limiti di legge; gli stessi pompieri furono i primi, e gli unici, ad avere in dotazione
dei respiratori per muoversi tra i detriti, ma questo avvenne solo due settimane dopo il crollo.
Attualmente ci sono oltre 1.700 cause pendenti, la gran parte da dipendenti del NYPD
(polizia) e del FDNY (pompieri).
Nel marzo del 2004 erano 380 i pompieri inabili al lavoro a causa di malattie respiratorie
contratte servendo al WTC. - Secondo un rapporto del 2004 del GAO ( General Accounting
Office), non esistono cifre sicure su quanti siano rimasti esposti a queste sostanze, ma il loro
numero varierebbe tra i 250.000 ed i 400.000. Sempre secondo il GAO sono esistiti sei
programmi per assistere questa gente, che hanno però interessato poche migliaia di
persone. Sempre secondo il GAO non è possibile stabilire l'impatto che l'esposizione agli
inquinanti ha avuto sulla popolazione. - Il 43% degli abitanti di Manhattan ed il 78% di quanti
lavorarono a Ground Zero riportano seri disturbi alla salute, alcuni sono morti. - ricerche
successive hanno stabilito l'esistenza di una patologia chiamata "la tosse del
WTC" che provoca seri problemi respiratori ancora oggi a quanti furono esposti alle
polveri - Il City Department of Health and Mental Hygiene's World Trade Center Health
Registry riporta che 27,000 persone hanno avuto problemi alle narici ed oltre 21.000 tosse
2/4
SOTTO LE MACERIE DI GROUND ZERO
Domenica 01 Gennaio 2006 01:43
persistente; una ricerca condotta a China Town mostra un'impennata dei casi d'asma - I
danni alla salute non sono quantificabili, non esistendo alcuno studio in relazione ad una
massiccia esposizione ad un numero così grande di inquinanti, ma le analisi fin qui effettuate
indicano, oltre ai danni all'apparato respiratorio, un alto numero di casi di
immuno-depressione, inabilità permanenti ed un rischio elevatissimo di tumori per l'inalazione
dell'amianto su un arco di oltre 20 anni. - L'anno scorso un'indagine dell'EPA ha concluso
che l'agenzia ingannò i newyorchesi sui rischi per la salute e che fallì nel ripulire Manhattan;
l'Ispettore Generale ha dichiarato inoltre che ufficiali della Casa Bianca hanno riscritto le
note dell'EPA minimizzando i rischi della salute. - L'EPA ha bonificato (su richiesta) solo 4.000
appartamenti privati a Manhattan, dichiarando chiusa l'operazione l'anno scorso; non sono
stati ripuliti gli spazi comuni, quelli pubblici, le scuole, gli uffici, gli impianti di aerazione e gli
edifici pubblici. Questo nonostante alcuni edifici siano stati tanto dichiarati tanto inquinati da
non poter essere puliti come si dovrebbe e ne sia stato vietato l'utilizzo (E' il caso del palazzo
che ospitava la Deutsche Bank). - Non sono stati disposti programmi di assistenza o di
sostegno economico alle vittime "ambientali" del 9/11. (Leggi il rapporto completo
del Sierra Club) - Il fenomeno viene ignorato dai media nazionali e dall'Amministrazione,
nonostante le cause in corso e nonostante i richiami di diversi organi pubblici e degli uffici
giudiziari. - Le vittime potrebbero essere migliaia, visto che una sola infinitesimale particella
delle cento tonnellate di amianto può provocare un tumore mortale (mesotelioma); i legali
stimano in centinaia di migliaia quanti potrebbero fare causa al governo americano.
Perché l'Amministrazione americana ha permesso che centinaia di migliaia di cittadini
andassero incontro a malattie mortali in quei giorni? Potrebbe risultare che le scelte sul come
e quando intervenire dell'Amministrazione Bush, ha ucciso più persone a Manhattan di
quante non abbiano fatto i terroristi.
Come rilevano i rapporti del Sierra Club e di molte altre organizzazioni non-governative i
motivi sono riconducibili alla politica e all'economia. I funzionari dell'EPA e Rudolph Giuliani
apparvero in televisione e giurarono il falso perché l'Amministrazione ed i suoi finanziatori
avevano urgenza di riaprire il New York Stock Exchange, la borsa di New York. La riapertura
di Wall Street avrebbe potuto essere organizzata altrove in tutta sicurezza, ma con costi e
tempi superiori. Poco importa se gli stessi operatori sono stati esposti ai medesimi rischi; una
seria bonifica ambientale, come un serio programma di screening e di assistenza economica
avrebbero distratto risorse ed energie dal vero obiettivo di Bush e Cheney: la guerra in
Medioriente. A questo vanno aggiunte le considerazioni politiche: rendere inagibile Manhattan
avrebbe significato mostrare al mondo l'assoluta impreparazione americana e il fatto che
non esistessero (e non esistano tuttora) piani in caso di disastri ambientali, che siano naturali
o provocati dall'uomo. Circostanza provata anche in occasione dell'inondazione provocata da
Katrina; l'uragano ha infatti provocato un enorme inquinamento ambientale che non è stato
neppure monitorato.
(Leggi il rapporto del Center for Legal Policy)
3/4
SOTTO LE MACERIE DI GROUND ZERO
Domenica 01 Gennaio 2006 01:43
Quanto sopra rappresenta un tratto caratteristico dell'attitudine dell'Amministrazione Bush
verso le corporation inquinatrici; non a caso l'Amministrazione si oppone ancora oggi al
risarcimento dei lavoratori che negli ultimi decenni si sono ammalati a causa dell'esposizione
all'amianto; non a caso oltre 60 impianti chimici negli USA sono considerati ad alto rischio
senza che venga disposta la loro messa in sicurezza, o predisposti piani di evacuazione per
le popolazioni che vivono nei pressi, circostanza condivisa dagli abitanti vicini alle centrali
nucleari. Ma esiste anche un'altra considerazione, che porta molti a chiedersi come avrebbe
fatto l'Amministrazione a nascondere la propria impreparazione nei giorni degli attentati, se
al forsennato ritmo delle reazioni governative si fosse preferita una tabella di marcia più
prudente e rispettosa della salute della popolazione.
Da sottolineare, ancora una volta, la latitanza dell'informazione su un tema che dovrebbe
essere di enorme interesse pubblico; solo alcune testate di New York, e qualche
web-magazine hanno finora dato evidenza a questo spaventoso dramma, mantenendo
ancora una volta Bush al riparo dalle conseguenze del suo comportamento dissennato. Gran
parte di quanti accorsero a lavorare a New York in quei giorni non sanno neppure perché
stanno morendo, visto che di fuori della regione non trapela nulla.
Un momento di riflessione su questi temi avrebbe messo sul banco degli accusati, come
maggiore imputato, proprio l'Amministrazione ed avrebbe forse impedito l'esecuzione dei
piani da tempo nel cassetto dei repubblicani: dalla promulgazione del Patriot Act all'invasione
del Medioriente; gli americani avrebbero potuto riflettere troppo sul reale stato dell'Unione e
pensare che le priorità di Bush non fossero quelle dell'America.
Forse non sapremo mai la completa verità sui giorni precedenti al 9/11, ma già ora
conosciamo alla perfezione cosa successe dopo: i cittadini americani furono ingannati,
lasciati andare incontro alla morte e a gravi malattie ed infine abbandonati a loro stessi dalla
peggiore amministrazione della storia statunitense. Un comportamento assolutamente
criminale.
4/4