lectio27nov - Parrocchia Santa Maria Assunta

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lectio27nov - Parrocchia Santa Maria Assunta
ParrocchiaS.MariaAssunta–Bibione
Commissioneliturgica
II.COSADICEAMELAPAROLA/GESU’
Innanzitutto intuisco molto bene che il Signore tiene a me, mi vuole bene.
Nelmettermiinguardiaenelsuggerirmiparole“dibene”mifacapirechemi
vuole felice, al di là delle mie fatiche e fragilità. Lui è ancora disposto a
investire su di me, con me. In secondo luogo, capisco quanto la mia vita,
questavitaaffidataallemiepovereepreziosemani,chiedediesserespesaal
meglio: una vita vissuta in pienezza ha sempre dietro sé il rischio di cadere
nella trappola della routine quotidiana: il tran tran può congelare i miei
desideri,lemieaspettative…cosìcomecapitòaitempidiNoè.Abenvedere,
il diluvio non fu la fine di qualcosa, ma l’inizio di una nuova umanità, che
culminerà in Gesù. E ora il Signore attende che questo germe di nuova
umanitàsiaccrescaesidiffonda:lavitanuovacheGesùèvenutoaportaree
a insegnare è quella di umanizzare la fratellanza, migliorare i rapporti
fraterni. Ma perché questo avvenga, Gesù ha bisogno di gente “sveglia”, di
gentecheviveconlatestasullespalle,digentechevivesapendosentiree
pensareconcoraggio,lasciandosiguidarenondaparoledipassaggio,mada
paroleeternechenonhannofinemaindicanoilFine.Lavitachehoricevuto
è un dono che mi è stato dato e del quale dovrò rendere conto, come gli
operaidellavigna(cfrMt25,14-30).
ItestidiconocheGesùtorneràperalcunicomeladro,peraltricomesposo.
Nel senso che chi vive senza un senso e un orizzonte, Dio tornerà per
prenderti e sentirai quella presa come un furto; ma se vivi con
consapevolezza,accoglieraiDiocomeunoSposochetiprendepercondurti
allenozzeeterne(cfrlesposesaggeMt25,1-13).Questochiededisaperfare
unsaltodiqualità,dilavorareilcampodellavitasempreaccompagnatidalla
consapevolezza che il campo è di Dio e noi siamo solo amministratori. Il
tempodell’Avventoèpalestradisobrietà,èesercizioperriprendereinmano
il fatto che siamo responsabili di ciò che facciamo, misurando la
responsabilità non sui nostri capricci, quanto in base al Fine ultimo. Non
sappiamo il giorno in cui il Signore verrà, e se quel giorno non siamo
consapevoli…!!
PropostadiLectioDivina
Vigilate…
III.COSARISPONDOALLAPAROLA/GESU’
SignoreGesù,mioDioemioRe,mentretiringrazioperchéancoraunavolta
miaffidiunnuovoannoaffinchélovivaconimpegnoeveraresponsabilità,ti
chiedo di tenermi desto: svegliami! Rendimi attento alle sorprese che nella
tuabontàmiriserviognigiornoefa’,chericcodeltuoamoremisericordioso,
sappia essere testimone di fiducia e di speranza per contribuire alla
realizzazionediunanuovaumanità.
Domenica27novembre2016
IdomenicadiAvvento,annoA
Is 2,1-5
Sal 122
Rm 13,11-14a
Mt 24,37-44
Dal Vangelo secondo Matteo
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Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo.
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Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e
bevevano,prendevanomoglieeprendevanomarito,finoalgiornoincui
Noèentrònell'arca,39enonsiaccorserodinullafinchévenneildiluvioe
travolsetutti:cosìsaràanchelavenutadelFigliodell'uomo.40Alloradue
uominisarannonelcampo:unoverràportatoviael'altrolasciato.41Due
donnemacinerannoallamola:unaverràportataviael'altralasciata.
42
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore
vostro verrà. 43Cercatedicapirequesto:seilpadronedicasasapessea
quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe
scassinare la casa. 44Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora
chenonimmaginate,vieneilFigliodell'uomo.
DallibrodelprofetaIsaia
…2
Allafinedeigiorni,ilmontedeltempiodelSignoresaràsaldosullacimadei
3
monties'innalzeràsopraicolli,eadessoaffluirannotuttelegenti. Verranno
moltipopoliediranno:"Venite, saliamo sul monte del Signore,altempiodel
DiodiGiacobbe,perchéci insegni le sue vieepossiamocamminareperisuoi
sentieri". Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del
4
Signore. Eglisaràgiudicefralegentiearbitroframoltipopoli.Spezzerannole
lorospadeenefarannoaratri,dellelorolancefarannofalci;una nazione non
alzerà più la spada contro un'altra nazione,nonimparerannopiùl'artedella
5
guerra. CasadiGiacobbe,venite,camminiamonellalucedelSignore.
Sal:AndiamocongioiaincontroalSignore
DallaletteradiS.PaoloApostoloaiRomani
Fratelli…è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra
salvezza è più vicina di quando diventammo credenti…Gettiamo via le opere
delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente,
comeinpienogiorno...RivestitevidiGesùCristo..
CollettaannoA
ODio,Padremisericordioso,cheperriunireipopoloneltuoregnohaiinviatoil
tuoFigliounigenito,maestrodiveritàefontediriconciliazione,risvegliainnoi
uno spirito vigliante, perché camminiamo sulle tue vie di libertà e di amore
finoacontemplartinell’eternagloria.
Spuntiperlalectiodivina
I.
COSADICELAPAROLA/GESU’
Iniziamooggiunnuovoannoliturgico.Enell’iniziareuncammino–Venite,
andiamocongioiaincontroalSignore,recitaIsaiaeilsalmo–laLiturgiaci
poneinnanzilaMeta,l’IncontroappuntoconilSignore.Laprimael’ultima
domenica dell’anno liturgico, dunque, affrontano lo stesso tema: nella
prima viene mostrata la Meta, nell’ultima domenica viene contemplato il
traguardodiuncamminochesièsnodatolungol’interoannoliturgico.
v. 37: “Come furono i giorni di Noè”, dice il vangelo: cfr Gn 6,13ss. Un
richiamo per ricordare che come ai tempi di Noè il popolo non si è
preparato all’imminente disastro – infatti mangiavano e bevevano, quindi
vivevano alla giornata – così sarà per la venuta del Figlio dell’Uomo, di
Gesù,SignoreeRedell’universo.NellaprimaletturadiIsaia,infatti,sidice
“Alla fine dei giorni…”: quella fine annunciata da Isaia si è già realizzata in
Gesùegiungeràinpienezzaquandoisuoi“discepoli”,isuoiamicivivranno
fino in fondo il Vangelo, come ricorda San Paolo: “…gettiamo via le opere
delle tenebre…rivestiamoci di Gesù Cristo”. Questo porterà a far sì che la
profezia di Isaia si realizzi sulla faccia della terra, diffondendo l’impronta
dellanuovaumanitàcheGesùhagiàinaugurato:spezzerannolelorospade
e ne faranno aratri… è dunque tempo di riconciliazione e di pace (vedi la
colletta).
v. 40: “Allora due uomini saranno nel campo…”: il lavoro è una delle
attività che Dio ha affidato all’uomo affinché “custodisca e coltivi la terra”
(Gn2,15).Oltreilmangiareeilbere,cheservonopersostenersi,illavoroè
l’attività che serve per realizzarsi. Ogni attività, però, non può perdere di
vista il senso ultimo per cui è stata data. Se il cibo o il bere diventano
assoluti, ci si ammala; se il lavoro da “culto”, perché partecipa all’attività
creativa di Dio, diventa “idolatria” (vedi la pretesa di volersi costruire un
vitellod’oro,Es32),alloral’uomodiventaschiavo,eperdelasuaidentitàdi
“figliodiDio”.L’importantedunquenonèil“cosa”facciamo,mail“come”
lofacciamo:unorestaeunovieneportatovia,perchépurfacendolastessa
cosa,nonèdettochelosifacciaconlostessostatod’animo,conlostesso
“come”.
v. 42: “Vegliate, perché non sapete in quale giorno verrà…”.
L’evangelista Marco aggiunge: “…perché non giunga all’improvviso,
trovandovi addormentati” (cfr anche 1Ts 5,2.4: “Come un ladro viene di
notte,cosìverràilgiornodelSignore”;Ap3,3:“Verròcomeunladrosenzache
tu sappia…” (Ap 16,15). Essere pronti significa “vigilare” per affrontare gli
avvenimenti,assumendosileproprieresponsabilità(cfrLc21,34-36).