relazione tecnica - Comune di Calvenzano

Transcript

relazione tecnica - Comune di Calvenzano
COMUNE DI CALVENZANO
PROVINCIA DI BERGAMO
PIANO DI LOTTIZZAZIONE RESIDENZIALE
“ VIA BELLINI – VIA COLPEDRI”
AMBITO DI TRASFORMAZIONE URBANA – ATU01
OPERE DI URBANIZZAZIONE
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
CALVENZANO lì, giugno 2012
1
1. PREMESSE
Il progetto allegato alla presente relazione è relativo alle opere di urbanizzazione previste
nell’ambito del PIANO DI LOTTIZZAZIONE RESIDENZIALE “ VIA BELLINI – VIA
COLPEDRI” previsto da PGT quale AMBITO DI TRASFORMAZIONE URBANA – ATU01“ da
realizzarsi nel Comune di Calvenzano ( BG).
L’ambito si colloca nella parte nord-occidentale del territorio comunale, interessando una
superficie pari a 19.993 mq. ed interessa i seguenti mappali: 876; 879 parziale; 1345 parziale; 875
parziale; 2375 parziale; 1122 parziale; 873 parziale L’attuale accesso all’area avviene tramite via Vincenzo Bellini e via Colpedri.
Per tale ambito il PGT prevede che nelle Opere di Urbanizzazione vengano previste le seguenti
COMPENSAZIONI URBANISTICHE
1. la riqualificazione dell’ultimo tratto di via Colpedri;
2. la riqualificazione di tutta la via Bellini mediante la realizzazione del marciapiede,
illuminazione pubblica e reti tecnologiche;
3. il potenziamento della rete idrica di via Casirate
4. standard urbanistico di 26 mq/ab con obbligo di reperire 6mq/ab di standard a
parcheggio.
5. La viabilità interna all’ambito di trasformazione dovrà avere una sezione atta a garantire
un adeguato collegamento tra via Colpedri e via Bellini.
6. La viabilità interna non dovrà prevedere strade a fondo chiuso
Inoltre la progettazione dovrà tener conto della presenza nella zona occidentale dell’ambito del
vincolo della fascia di rispetto di 5 metri relativa a un canale del reticolo idrico minore (Ramo Olmi
della Roggia Maggiore) e della presenza di un elettrodotto.
2. DESCRIZIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE
Il progetto delle opere urbanizzative a servizio del Piano, prevede essenzialmente l’esecuzione delle
seguenti opere:
a) SEDI STRADALI E PARCHEGGI
1. Riqualificazione della via Bellini a partire dall’intersezione con Via Casirate e sino
all’intersezione con la nuova strada di Lottizzazione, prevista lungo il lato nord dell’Ambito,
dopodiché il nuovo tratto stradale riqualificato verrà ricollegato all’esistente strada campestre.
Il tratto di via Bellini riqualificato si estende per una lunghezza di circa 206.00 metri e per una
larghezza variabile tra i 10.00 e gli 11.00 metri. La piattaforma stradale risulta così organizzata
nel senso est-ovest : marciapiede sopraelevato da m. 1.50, carreggiata a doppio senso di marcia
da m. 7.00 e marciapiede a raso con larghezza variabile ( 1.50-2.50 m.) a confine con il lato
edificato della via.
In lato est del tratto finale della via, viene prevista la realizzazione di un area a parcheggio
pubblico con n. 19 stalli di sosta di cui 1 per diversamente abili, posti a pettine rispetto all’asse
viario.
2. Riqualificazione dell’ultimo tratto di via Colpedri a partire dal limite sud dell’Ambito e sino
all’intersezione con la sopraccitata nuova strada di Lottizzazione, dopodiché anche questo
nuovo tratto stradale riqualificato verrà ricollegato all’esistente strada campestre.
Il tratto di via Colpedri riqualificato si estende per una lunghezza di circa 66.00 metri e per una
larghezza variabile tra i 16.70 e gli 17.20 metri. La piattaforma stradale risulta così organizzata
nel senso est-ovest : marciapiede a raso con larghezza variabile ( 1.50-2.50 m.) a confine con il
2
lato edificato della via, carreggiata a doppio senso di marcia da m. 7.75, fascia con parcheggi a
pettine avente una largh. di metri 5.50 e marciapiede sopraelevato con larghezza di m.1.50 a
confine con i nuovi lotti residenziali. L’area a parcheggio pubblico è dotata di n. 18 stalli di
sosta di cui 1 per diversamente abili. All’inizio del tratto della via interessato da
riqualificazione, si innesta un tratto di strada a fondo chiuso volto a garantire l’attuale accesso
agli edifici residenziali sul limite dell’attuale edificato.
3. Formazione di un nuovo tronco stradale pubblico sul confine nord dell’intervento. Tale nuova
strada interna all’ambito di trasformazione garantisce il collegamento tra via Colpedri e via
Bellini così come previsto dal PGT. Il tronco stradale avente una larghezza di m. 10.00 e per
una lunghezza complessiva di 315 metri, a servizio dei nuovi lotti collega da est ad ovest la via
Colpedri con la via Bellini.
La piattaforma stradale avente una larghezza di m. 10.00, risulta organizzata con marciapiedi
sopraelevati su ambo i lati larghi m. 1.50, ed carreggiata a doppio senso di marcia da m. 7.00.
In lato sud di detta strada in posizione quasi baricentrica ed in fregio all’area a verde pubblico
attrezzato, viene prevista una fascia con parcheggi a pettine avente una largh. di metri 5.50
dotata di n. 24 stalli di sosta di cui 1 per diversamente abili.
4. Realizzazione sulle suddette aree di tutti gli impianti tecnologici in sottosuolo quali ;
- rete fognatura per acque nere;
- rete tombinatura e smaltimento acque meteoriche;
- rete metanodotto;
- rete acquedotto;
- rete distribuzione energia elettrica, con linee di bassa e media tensione, con interramento
della linea aerea di media tensione corrente lungo la via Bellini;
- rete telefonica ;
- impianto illuminazione pubblica.
Relativamente alle reti di acquedotto e fognatura nera, l’intervento andrà ad interessare anche la
via Casirate, nel tratto tra via Bellini e via Colpedri, con rifacimento e potenziamento di
entrambi le reti.
L’opera sarà completata con la formazione della prescritta segnaletica verticale ed orizzontale.
b) AREE A VERDE
1. Attrezzare a verde pubblico l’area centrale all’intervento, delimitata in lato nord dalla nuova
strada di PGT e sui lati est e ovest, dai nuovi fabbricati residenziali del piano di Lottizzazione .
Tale area, avente una superficie complessiva di circa m² 1875, sarà sistemata a verde pubbico
attrezzato mediante:
- riporto di terreno coltivo, con riutilizzo del materiale di scavo proveniente dalle operazioni
di sbancamento delle strade e parcheggi:
- formazione di tappeto erboso dotato di impianto di innaffio automatico;
- creazione di collegamenti di attraversamento pedonale con piazzetta centrale, debitamente
pavimentati con pavimentazione in elementi di calcestruzzo colorato;
- messa a dimora di essenze arboree di tipo autoctono e cespugli fioriferi;
- posa di elementi di arredo urbano, panchine, cestini portarifiuti e fontanella;
- formazione di un muretto/panchina in pietra con funzioni di seduta e delimitazione area
piazzetta;
2. Riqualificare a verde la fascia di rispetto del canale del reticolo idrico minore (Ramo Olmi della
Roggia Maggiore), corrente nella zona occidentale dell’ambito, mediante:
3
-
-
-
il risezionamento del canale formazione di nuovo alveo a cielo aperto per ml. 152, l’alveo a
sezione trapezioidale verrà ricoperto da tappeto erboso mediante idrosemina con matrice di
fibre legate con aggiunta di un composto fibroso, volto a evitare fenomeni di erosione al
passaggio dell’acqua ;
tombinatura di m 38 di fosso con condotta circolare diam. 800 mm nei tratti di
attraversamento strade o accessi ai lotti;
protezione dell’alveo del fosso, nel tratto dove il fosso corre a lato del marciapiede,
mediante posa di staccionata in elementi di legno (piantoni e traversi) altezza fuori terra cm
80/100, in pino nordico, impregnato a pressione in autoclave con pali montanti diam. cm 10
con incavo in testa, posizionati ad interasse di m 2,00 e con elemento orizzontale tondo
diam. cm 10-12, lunghezza da m. 2,00 a m 4,00 , ed elementi trasversale tondo diam. cm
10-12, lunghezza da m. 2,20 circa posti da montante a montante inclinati
sistemazione a verde con tappeto erboso delle fasce di rispetto laterali, mediante riporto di
terreno coltivo, con riutilizzo del materiale di scavo proveniente dalle operazioni di
sbancamento delle strade e parcheggi, formazione di tappeto erboso dotato di impianto di
innaffio automatico e formazione di filari di alberature di essenze arboree di tipo autoctono .
3. CARATTERISTICHE PROGETTUALI SEZIONE STRADALE
Il diagramma costruttivo della sezione progettuale delle sedi stradali risulta così organizzato:
• scavo di sbancamento del terreno per un’altezza variabile tra i 15 e 60 cm, previo scotico
della parte superiore del terreno;
• formazione di massicciata stradale in tout-venant di cava avente spessore variabile tra i 10
(strade esistenti) e 50-100 cm (per nuove strade);
• strato misto stabilizzato sp. medio cm. 5 per preparazione piano di posa e formazione
pendenze trasversali;
• pavimentazione bituminosa con strato di base in tout-venant bitumato sp. cm 8 compresso e
sovrastante tappeto d’usura avente spessore di cm 3;
• marciapiedi pedonali sopraelevati, aventi larghezza m. 1.50 e delimitati da cordonature in
cemento aventi sez. 12/15x25 cm;
• per le zone pedonali è prevista una pavimentazione costituita da un massetto di cls sp. cm
10 con sovrastante manto di tappetino in bitumato sp. cm 2 ;
• formazione della prescritta segnaletica verticale ed orizzontale.
4. DESCRIZIONE DELLE SINGOLE CATEGORIE DI LAVORAZIONE
OPERE DI DEMOLIZIONE
Per tutte le sedi stradali pavimentate ed oggetto di riqualifica si prevede la scarificazione con fresatura a freddo
della pavimentazione stradale esistente, eseguita con apposita attrezzatura, compresi oneri per carico meccanico e
trasporto a discarica del materiale di risulta, nonché per rallentamento operazione in presenza di chiusini vari e
caditoie stradali in ghisa e oneri di discarica per ogni cm. medio di spessore.
SBANCAMENTI E MASSICCIATE
Prima degli scavi si prevedono operazioni per la ricerca ed individuazione di sottoservizi esistenti, eseguite con
una squadra, costituita da escavatore, demolitore, camion, la mano d'opera necessaria, compreso il ripristino
delle aree manomesse e della pavimentazione con materiale inerte.
Lo scavo di sbancamento da eseguirsi in terreno di qualsiasi natura, comprende anche la demolizione di
eventuale massicciata stradale e di manufatti o murature di qualsiasi specie e volume insistenti nella zona
oggetto d’intervento.
4
All’impresa competono tutti gli oneri per rallentamenti sui lavori per la presenza di servizi canalizzati da
salvaguardare.
Il materiale di scavo dovrà essere immediatamente trasportato a discarica.
Per gli spessori medi di sbancamento si rimanda al computo metrico ed agli elaborati grafici di progetto.
La formazione di massicciata stradale viene prevista in due fasi:
la prima ricarica mediante fornitura e stesa in opera di materiale rigenerato (privo di sostanze
organiche, ferro, legname, carta, ecc.) giudicato idoneo dalla D. L e mista naturale di cava e sabbia
(tout-venant) di adatta granulometria, priva di sostanze organiche per formazione di massicciata
stradale, il tutto da posarsi a strati non superiori a cm. 30;
- la seconda ricarica con misto stabilizzato sp. cm 2-8 secondo le livellette sagomature, pendenze e per
uno spessore compresso come indicato nelle sezioni tipo di progetto; il tutto con livellazione meccanica
e cilindratura con rullo compressore di 14 - 16 tonn o corrispondente rullo vibrante fino al
raggiungimento della densità prevista nella voce di capitolato, misurato in opera compresso.
PAVIMENTAZIONI
Tutte le pavimentazioni pedonali, ciclabili e carrali dovranno essere precedute dalla preparazione del piano di
posa, da eseguirsi mediante fornitura di misto stabilizzato in spessore misurato compresso di cm 5, steso e
costipato, secondo le livellette progettuali sopra l’esistente massicciata. Oltre agli spessori della massicciata
come prima ricarica viene prevista una ulteriore ricarica di uno spess. medio di cm 5 per formazione pendenze
trasversali.
Le pavimentazioni pedonali avranno un sottofondo in battuto di cemento a kg. 200 di cemento R. 325 per mc. di
impasto, tirato a frattazzo lungo secondo le livellette di progetto, spessore cm. 10, compresi il calcestruzzo e la
formazione di giunti a grandi riquadri. Le stesse saranno finite con una pavimentazione costituita da tappeto
d’usura sp. cm 2 in conglomerato bituminoso tipo bitulite con bitume penetrazione 80/100 e 180/200, al 5,50%6,50% del peso del pietrisco calcareo,
Per i percorsi pedonali nell’area verde si prevede una pavimentazione in masselli autobloccanti in multistrato
di calcestruzzo vibro compresso aventi sp. di cm 6, caratterizzato da strato antiusura al quarzo, colorati e con
finitura rugosa antiscivolo.
Per le superfici carrali, si prevede una pavimentazione con fondazione in conglomerato sabbio-ghiaioso (toutvenant bitumato), con bitume penetrazione 50-70, compresi materiali, stendimento e rullatura, in spessore
finito pari a 8 cm. (misurati compressi), al 3.50%-4.50% di bitume sul peso di conglomerato.
Lo strato d’usura sarà in conglomerato bituminoso tipo bitulite, sp. cm 3, con bitume penetrazione 80/100 al
5,50%-6,50% del peso del pietrisco calcareo, confezionato con graniglia a massa chiusa con additivi, previo
trattamento preliminare di ancoraggio con emulsione bituminosa in ragione di kg. 0.5 per m2 .
CORDONATURE
Le cordonature delimitanti aiuole o marciapiedi saranno costituite da cordoli in calcestruzzo vibrato sez.
12/15x25 di lunghezza di m. 1.00, posati su sottofondo e rinfianco continuo di calcestruzzo a kg. 250 di
cemento R. 325 compresi scavo, rinfianco, carico e trasporto a discarica dei materiali di risulta nonche' la
sigillatura finale dei giunti con pasta di cemento.
Per la realizzazione degli elementi di raccordo con raggio inferiore a m 10,00 si dovranno utilizzare cordoni
curvi con adeguato raggio di curvatura.
5
CAVIDOTTI PER SOTTOSERVIZI
Le opere murarie per i cavidotti delle reti di distribuzione ENEL-TELECOM-I.P- saranno costituite da:
•
Cavidotti in PE/AD diam. variabile 110-160 mm, doppia parete con superficie esterna corrugata e
superficie interna liscia, giuntati mediante manicotti e posati interrati completi di tirafilo e riga di riferimento
da impiegarsi per opere di canalizzazione elettrica;
•
Per tutte le canalizzazioni sono previsti gli oneri per lo spianamento del fondo dello scavo, la
formazione di sottofondo in sabbia avente spessore cm. 5 , la realizzazione di rivestimento continuo
avente spessore di cm. 10 con calcestruzzo dosato a kg. 200 di cemento R. 325 per mc. di impasto, la
fornitura e posa di nastro segnalatore posto, durante la fase di reinterro, a cm 30 sopra la generatrice del tubo,
i pezzi speciali, il taglio, lo sfrido e quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte .
•
I pozzetti saranno costituiti da elementi prefabbricati con dimensioni 30-30, 50-50 o 60x60 e dotati di
chiusini superiori in ghisa lamellare classe B, C o D.
Prima di intraprendere gli scavi necessita provvedere alla ricerca ed ubicazione dei servizi esistenti mediante
opportuni assaggi con ripristino delle aree manomesse.
I chiusini esistenti da riconfermare andranno rimessi in quota secondo le nuove livellette progettuali, previa
pulizia dei pozzetti esistenti riconfermati.
FOGNATURA PER ACQUE NERE
I nuovi collettori a fognatura per acque nere, saranno realizzati:
via Casirate
a mezzo tubazioni diametro 400 mm in gres ceramico per fognature della classe di resistenza allo
schiacciamento minimo di 120 KN/m2, in conformita' alle norme europee UNI EN295, con giunto elastico
poliuretanico , posate su letto di sabbia, rinfiancate e ricoperte da ghiaietto o cls per uno spessore di cm 15
oltre la generatrice superiore della condotta.
- per il completamento delle rete di via Colpedri
a mezzo tubazioni diametro 315 mm in PVC non plastificato di colore preferibilmente marrone-arancio o
grigio, marchiati e conformi alle norme UNI EN 1401-1 SDR 41 – SN8 e garantiti dal marchio "iiP" , posate
su letto di sabbia, rinfiancate e ricoperte da cls per uno spessore di cm 10 oltre la generatrice superiore della
condotta.
Per quanto riguarda la rete su via Bellini viene confermata quella esistente e si provvederà solo con la
formazione dei nuovi allacci ai lotti
Sui collettori saranno realizzati pozzetti d'ispezione in calcestruzzo vibrato a tenuta idraulica senza l'impiego
di sigillanti o stuccature di qualsiasi natura sia per gli innesti principali che per gli eventuali allacciamenti.
I pozzetti d’ispezione saranno in calcestruzzo vibrato realizzati con l'impiego di cemento ad alta resistenza
ai solfati, con camera di diametro interno di mm 1000, con spessore minimo della parete di mm 150. Il
pozzetto, per altezze fino a tre metri, dovrà essere realizzato in due soli elementi: la base completa con
fori d'innesto, rivestimenti interno in polycrete con sagomatura del fondo e l'elemento monolitico di
rialzo ad altezza come da progetto completo di cono di riduzione fino al diametro di circa mm 600 necessario
per la posa del chiusino in ghisa sferoidale Ø 600, classe D 400, tipo incernierato.
Le tubazioni saranno posate su letto di sabbia, rinfiancate e ricoperte da ghiaietto con una sez. pari a m2 0.30.
Gli allacci dal collettore alle proprietà private saranno realizzate con tubazioni in PVC non plastificato di
colore preferibilmente marrone-arancio o grigio, marchiati e conformi alle norme UNI EN 1401-1 SDR 41 –
SN8 e garantiti dal marchio "iiP"
Ogni allaccio dovrà sfociare nelle camerette d’ispezione e sopra la quota della banchina. Pertanto dovranno
essere predisposti nelle pareti delle camerette idonei innesti a tenuta idraulica.
Tutti gli scavi, eseguiti con mezzo meccanico prevedono la sostituzione di parte del materiale, dovranno avere
una profondità prevista dai profili progettuali, con una sezione trasversale trapezioidale e dovranno avere una
profondità di ricoprimento minimo di 80 cm.
TOMBINATURA ACQUE METEORICHE
6
La rete di tombinatura delle acque meteoriche sarà costituita da tubazioni in in PVC non plastificato di colore
preferibilmente marrone-arancio o grigio, marchiati e conformi alle norme UNI EN 1401-1 SDR 41 - SN4 e
garantiti dal marchio "iiP", posate su letto di sabbia, rinfiancate e ricoperte da cls per uno spessore di cm 10
oltre la generatrice superiore della condotta.
Tutte le caditoie nuove o esistenti da sostituire saranno costituite da elementi prefabbricati in CAV monolitici
sifonati aventi dimensioni interne 45x45x70 e saranno dotate di nuova griglia in ghisa grigia del peso di 80 kg
cadauno.
I pozzetti di ispezione delle nuove tombinature, previsti ad ogni cambiamento di diametro, avranno
dimensioni interne di diametro 60 cm o quadrati cm 60x60, altezza variabile, dotazione di chiusino in ghisa
sferoidale, classe D400, tipo incernierato, Ø 600 mm.
Ove previsto verrà posta in opera cameretta per separazione prime acque di pioggia, e desolatore per acque di
prima pioggia, completi di chiusino in ghisa sferoidale Ø 600, classe D 400, tipo incernierato.
Lo smaltimento delle acque meteoriche stradali dovrà avvenire mediante formazione di pozzi perdenti
aventi profondita'= m 4,00-5,00 e completi di soletta carrale in c.a. idonea per carichi stradali di prima
categoria, di torrino con elementi prefabbricati in c.a.p. aventi diametro di cm 60 e di chiusino in
ghisa sferoidale classe D 400 tipo circolare incernierato ed avente diametro interno cm 60.
I chiusini esistenti da riconfermare andranno rimessi in quota secondo le nuove livellette progettuali, previa
pulizia dei pozzetti esistenti e riconfermati.
TOMBINATURA FOSSI IRRIGUI
Relativamente al riale presente nell’area d’intervento, viene prevista sia il risezionamento con formazione di
alveo a cielo aperto con scavo a sezione trapezioidale, che la tombinatura di alcuni tratti di cavo irriguo,
attualmente a cielo aperto, mediante posa di tubazioni aventi diametro interno di cm 80.
La tombinatura avrà un profilo di scorrimento avente una pendenza pari al 1‰ tale da consentire di raccordare
l’esistente piano di scorrimento e permettere il loro passaggio sotto la sede stradale, in grado di garantire le
attuali portate ed assicurare il servizio irriguo svolto dal riale oggetto dell’intervento.
Le nuove canalizzazioni, si raccorderanno i tratti di roggia a cielo aperto con manufatti in c.a. di raccordo, su
tali raccordi verrà inserita apposita griglia in ferro zincato.
La tombinatura avverrà mediante fornitura in opera di tubi turbocentrifugati a compressione verticale con
armatura metallica e innesto a bicchiere, con anello di tenuta a rotolamento, per condutture di irrigazione, con
formazione del piano di posa con letto di sabbia o ghiaietto e rivestimento del tubo con inerti o calcestruzzo, il
tutto idoneo a sopportare carichi stradali di prima categoria.
RETE ACQUEDOTTO
La rete acquedotto sarà realizzata con tubi e pezzi speciali in PEAD De 110 (PE 100) secondo UNI 7611 e
UNI 7612.
Tutte le tubazioni e i pezzi speciali occorrenti saranno dotati di marchiatura I.I.P ed idonei al trasporto di
liquidi alimentari e conformi alla Circolare Ministro Sanità n°102/3990 del 02/12/1978.
Tutti i materiali saranno inoltre dotati di certificati di prova e di qualità forniti dal costruttore.
Le condotte, poste ad una profondità minima d’interramento di cm 90 sopra la generatrice del tubo, avranno
diametro esterno De 110 e saranno costituite a mezzo di tubazioni in barre di lungh. max 12.00 m verranno
saldate tra loro con manicotti elettrosaldabili, posate su letto di sabbia sp. minimo cm. 10, rinfiancate e
ricoperte, sempre con sabbia, per cm 20 sopra la generatrice del tubo. Nelle operazioni di reinterro sarà essere
posto in opera, 30 cm sopra la tubazione un nastro segnalatore.
Gli allacci ai lotti verranno effettuati con tubazioni aventi diametro De 63 in PEAD (PE 100), - allacciati alla
condotta principale mediante foratura e posizionamento di collare di derivazione per allacci , inoltre per
ogni allaccio viene prevista la fornitura e posizionamento di valvola a sfera di morosita' manovrata da
asta di comando posta in tubo riparatore in pvc diam. 125 lunghezza fino a m 1,00 con sovrastante chiusino
a campana in ghisa.
Sugli innesti con la rete esistente e sulle principali intersezioni, saranno inserite saracinesche DN 100 per
acquedotto in ghisa sferoidale del tipo a corpo piatto PN 16 con cuneo gommato conforme alla Circolare
Ministero Sanita' n. 102 e alla norma ISO 9001-UNI EN 29001 completa di collari del tipo a manicotto
flangiato tipo G.F o Pont-A- Mousson o controflange. Dette saracinesche saranno manovrabili mediante asta
di comando posta in pozzetto con chiusino in ghisa tipo a campana.
La rete verrà completata con la fornitura e posa di idranti antincendio soprassuolo a colonna a NORMA UNI
7
9485 con cappuccio di protezione, in ghisa PN 16 DN 100 mm. con 2 attacchi UNI 70 e 1 attacco UNI
100, con dispositivo antigelo, completo di piedino in ghisa flangiato, con altezza 900 mm. e parte da
interrare da mm. 650.
Tali idranti, collegati alla rete con una tubazione in PEAD De 110, saranno intercettati da una saracinesca di
chiusura, in ghisa sferoidale DN 100, completa di volantino, posta in pozzetto 50x50 con chiusino in ghisa
tipo carrabile.
Dopo la formazione delle nuove reti si dovrà provvedere al loro ricollegamento con le reti da mantenere
provvedendo, se necessario, al contemporaneo accecamento di quelle da abbandonare.
RETE METANODOTTO
La nuova rete di distribuzione verrà realizzata con tubazioni, aventi DN 125 mm, in acciaio 4a specie per reti
gas conformi al D.M. 24.11.84 UNI 8488 , tubazioni protette all’esterno con rivestimento in polietilene B.D
estruso a 3 strati in conformità alle norme UNI 9099/89. Gli allacci ai lotti verranno effettuati con tubazioni
sempre in acciaio aventi diametro di 2”.
Le tubazioni in barre verranno saldate tra loro con saldatura ad arco e posate su letto di sabbia, rinfiancate e
ricoperte sempre con sabbia per cm 20 lungo la generatrice del tubo.
Nelle operazioni di reinterro dovrà essere posto in opera, 30 cm sopra la tubazione un nastro segnalatore.
Sull’innesto con la reti esistenti verranno poste in opera apposite valvola a sfera di intercettazione in acciaio,
corredata da giunto dielettrico e manovrabile mediante asta di comando posta in pozzetto con chiusino in ghisa
tipo a campana.
Gli allacci ai lotti verranno effettuati con tubazioni aventi diametro fino a DN 3" per lunghezza variabili,
comprendente: fornitura e posa di giunto dielettrico con rubinetto di morosita' da
posizionare
all'estremita' dell’allaccio:
Dopo la formazione delle nuove reti si dovrà provvedere al loro ricollegamento con le reti da mantenere
provvedendo, se necessario, al contemporaneo accecamento di quelle da abbandonare.
CABINA ENEL
Viene prevista la formazione di una cabina di trasformazione energia elettrica a struttura prefabbricata in
c.a.v., tipo Box a un locale, costituita da: - struttura da m. 3.40x3.40xh 2.50 (misure interne) con vasca di
fondazione prefabbricata in c.a.v., conforme alla normativa DG 2092 entrata in vigore dal 01 Ottobre 2009).
Tale manufatto risulta completo in opera dei seguenti accessori ed integrazioni: - n. 1 porta in vetroresina
1.20z2.15 apribile verso l'esterno; - n. 2 griglie di aereazione in vetroresina da 0.50x0.90. Il manufatto
completamente smontabile con recupero dei vari elementi. Le strutture devono essere calcolate per sopportare
le sollecitazioni previste dall'ENEL a norma di quanto stabilito dalle vigenti normative in materia - D.P.R. n.
457 del 27.04.1995 e provvedimento C.I.P. del 30.07.1986. La struttura dovrà essere idonea a sopportare
azioni sismiche di prima categoria. Le facciate esterne saranno rivestite in graniglia lavata. Compresi oneri per
tinteggiatura interna bianca e ogni altro onere accessorio per dare il lavoro finito a regola d'arte.
OPERE DI SEGNALETICA ORIZZONTALE VERTICALE
Si prevede per la sistemazione della segnaletica verticale, la fornitura e posa di nuovi segnali stradali in
lamiera di alluminio con pellicola retroriflettente ad alta luminosità (classe 2°) posti su paline in acciaio
zincato diametro 60 mm complete di tappo, spinotti e dispositivo antirotazione.
Le paline saranno ancorate a terra mediante appositi plinti in cls Ø 40x40x40 gettati con cls dosato a q. 250.
L’impianto di segnaletica orizzontale è da eseguirsi in due fasi: una provvisoria al momento della formazione
dello strato di fondazione e una dopo la formazione del tappeto d’usura mediante esecuzione delle seguenti
operazioni: formazione di strisce continue, rettilinee o curve aventi , con larghezza di cm 15 e di cm 12 ;
formazione di linee d'arresto, zebrature, isole di traffico, fasce pedonali, cordonature ecc., misurate
secondo la
superficie effettivamente coperta e
di
frecce direzionali, lettere, numeri, misurati
secondo il minimo parallelogramma circoscritto, il tutto eseguito con vernice bianca o gialla rifrangente. Nel
prezzo sono inclusi oneri per la formazione di segnaletica provvisoria eseguita al momento della
formazione del primo strato bituminoso in attesa della formazione del tappeto d'usura
IMPIANTO ILLUMINAZIONE PUBBLICA
L’impianto di illuminazione pubblica sarà costituito da:
8
cavidotti in PE/AD diam. 110 mm, doppia parete con superficie esterna corrugata colore rosso e
superficie interna liscia, giuntati mediante manicotti e posati interrati completi di tirafilo e riga di
riferimento da impiegarsi per opere di canalizzazione elettrica, posti ad una profondità minima di cm
80 sotto il livello stradale;
• pozzetti di ispezione con elementi prefabbricati sezione interna cm 30x30 h cm 60 ai piedi di ogni
plinto e cm 45x45x60 ad ogni intersezione o cambio di direzione del cavidotto; tutti i pozzetti
dovranno essere dotati di chiusino in ghisa sferoidale;
• Plinti in cls, con calcestruzzo in opera, avente R'ck>20 N/mm, dimensioni cm 80x80x110 comprese
fornitura e posa nel plinto di tubo in cemento o pvc avente lunghezza di m. 1.00 per innesto palo
in ferro;
• pali conici da interrare, di altezza fuori terra da 8/9 mt, fuori terra realizzati in acciaio zincato a caldo
e verniciati, in conformità alla norma UNI EN ISO 1461, spessore di 4 mm ;
• armature stradali armature dotate di tecnologia a LED aventi una potenza di 40W, in classe II, dotati a
seconda delle necessità di ottica di tipo stradale, e/o idonea per parcheggi . Tali corpi illuminanti, pur
mantenendo i requisiti illuminotecnici richiesti dalle Norme, portano una riduzione dei consumi di
circa il 60% rispetto alle armature tradizionali con lampade a vapori di sodio alta pressione o a vapori
di mercurio con bulbo fluorescente,.
• linee di alimentazione con conduttori unipolare flessibile, tipo FG7R 0,6/1 kV sez. 10 mmq.
• quadro (unico per tutti gli impianti dell’intervento) equipaggiato di tutti gli accessori per il montaggio
di soli apparecchi modulari, completo di tutte le apparecchiature di protezione, segnalazione e
comando.
Per l’impianto di illuminazione dei percorsi nell’area a verde vengono previsti :
• pali conici da interrare, di altezza fuori terra da 5 mt, fuori terra realizzati in acciaio zincato a caldo e
verniciati, in conformità alla norma UNI EN ISO 1461, spessore di 4 mm ;
• armature stradali armature dotate di tecnologia a LED aventi una potenza di 20W, in classe II, dotati a
seconda delle necessità di ottica di tipo idoneo per piste ciclopedonali .
•
OPERE A VERDE ED ARREDO URBANO
Per l’area a verde si prevede la stesa e modellamento di terra di coltivo (proveniente dallo scavo di
sbancamento), e la successiva formazione di prato mediante fresatura per una profondità di cm.
5,
seminagione, rastrellatura, livellamento, asportazione di elementi estranei, rullatura,
compresi
miscuglio di semi di graminace nella quantità di gr. 20-25 m2 con gr. 100/m2 di concime organico
minerale.
Tutte le superfici verdi saranno servite da impianto di irrigazione automatica, a pioggia per le aree prative,
con irrigatori a scomparsa interrati, a cerchio completo o a settore regolabile, con raggio di irrigazione e
portata secondo necessità; mentre le aree arbustive e di piante erbacee perenni e quelle arborate saranno
servite da irrigazione a goccia, con gocciolatori singoli o ad ala gocciolante. Gli impianti saranno ovviamente
completi della rete di tubazioni di adduzione, elettrovalvole e collegamenti elettrici a bassa tensione delle
medesime, centralini elettronici, e saranno divisi opportunamente in settori.
Si prevede la messa a dimora n. 55 alberature ti tipo autoctono oltre a n. 40 cespugli fioriferi e rose in
varieta' .
Per l’arredo si prevede la fornitura e posa in opera di:
• n .2 panchine con pesante struttura in legno ed acciaio, fissate al suolo mediante fondazioni e
ancoraggio;
• n.6 cestini per rifiuti, capaci e robusti, formati da un corpo lamiera zincata e verniciata RAL e
contenitore per rifiuti della capacità di 80 litri circa;
• n.1 fontanella in ghisa tipo Milano posta in prossimità dell’area a verde.
9