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CITTA’ DI SAN GIOVANI ROTONDO
- FOGGIA OGGETTO: PIANO PARTICOLAREGGIATO “COSTA GIARDINO” - ZONA C2 DI P.R.G. – dicembre 2014
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL PP “COSTA GIARDINO”
Ferme restando le NTA del PRG vigente, alle quali si rinvia per quanto non specificatamente normato dal
presente PP, sia nei grafici che negli atti, si precisano le seguenti Norme che hanno valore di dettaglio rispetto alla
normativa più generale di PRG.
1- Le destinazioni d’uso sono di natura residenziale (case di abitazione uni e pluri-familiari), uffici, studi
professionali, botteghe artigianali, pensioni, locande, ristoranti, negozi, trattorie, strutture pubbliche, locali
accessori (garages, ecc.), attrezzature sportive e comunali e/o comunque le destinazioni d’uso fissate dalle
NTA del PRG vigente;
2- Sugli edifici esistenti potranno effettuarsi tutti gli interventi di cui all’art. 31 lettere a), b), c) e d) della legge
Statale n. 457/1978;
3- Le destinazioni d’uso dei piani al di sotto del livello stradale sono demandati alle Norme del Regolamento
edilizio per il caso in oggetto;
4- E’ consentito il piano pilotis o porticato, sempre nell’ambito della volumetria realizzabile;
5- I piani interrati potranno eccedere la sagoma d’ingombro dei piani sovrastanti e comunque nei limiti della
linea di massimo sviluppo; gli intercapedini sono consentiti per una larghezza netta non superiore a m 1.20
oltre la linea di massimo sviluppo;
6- E’ possibile la realizzazione di scale esterne aperte, non computabili ai fini volumetrici, purchè in armonia
architettonica con l’intervento proposto. Nel caso di scale esterne ad “una rampa in aderenza” al fabbricato,
oppure a “due rampe” ma di cui una rampa realizzata all’interno della sagoma del fabbricato stesso, e per
una larghezza massima di m 1.30, la distanza dai confini laterali potrà essere inferiore a 5.00 m, ovvero la
stessa sarà valutata dalla parete del fabbricato e non dalla sporgenza della scala stessa;
7- La sistemazione degli spazi a verde attrezzato dovrà essere attuata contestualmente alla realizzazione degli
immobili e dovrà essere garantita, per le aree a verde un indice di piantumazione minima pari a 50 piante di
alto fusto per ettaro;
8- La zona alberata dovrà essere completata con percorsi pedonali e aree di sosta (panchine, ecc.);
9- Le aree pubbliche dovranno essere cedute al Comune in fase di stipula di convenzione; ovvero, in
alternativa, potranno essere “gestite” dai soggetti attuatori previa stipula di specifica convenzione con il
Comune, dalla quale risulta chiaramente l’obbligo all’uso pubblico delle stesse;
10- Il tracciato della viabilità è indicativo. In sede di progetto esecutivo il tracciato stesso potrà subire lievi
modifiche senza che ciò richieda apposita Variante del presente PP, ciò conformemente alle Norme
particolari del PRG e purchè l’ubicazione della strada stessa non venga completamente alterata;
11- Le altezze dei singoli edifici indicate nelle allegate tabelle sono indicative, mentre è prescrittiva l’altezza
massima;
12- Gli schemi tipologici riportati nella tavola relativa di PP sono da considerarsi indicativi, mentre risultano
prescrittivi l’area di massimo ingombro (individuata nell’apposita tavola) e le altezze, oltre naturalmente la
volumetria attribuita. In particolare può essere variato il numero dei lotti previsti nel presente PP con atti di
trasferimento di frazionamenti e/o divisioni dei lotti esistenti;
13- Le unità minimo di interventi corrispondono ai singoli lotti attribuiti in fase di convenzione;
14- Per le costruzioni ed aree enucleate di cui non è prevista la demolizione forzata, è consentito intervenire
con richiesta di Permesso di Costruzione singolo (e/o autorizzazione) per opere di manutenzione ordinaria e
straordinaria dopo la stipula della convenzione e comunque fino alla concorrenza della massima volumetria
edificabile applicando l’indice di fabbricabilità territoriale di 1.00 mc/mq, scomputando lo 0.125 mc/mq di
volume attribuita all’edilizia residenziale pubblica di piano (ERP);
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15- Per i lotti esistenti, per i quali è prevista la enucleazione è possibile utilizzare la volumetria derivante dalle
aree adiacenti non enucleate del piano degli stessi proprietari e asserviti ai fabbricati medesimi;
16- La cessione delle aree pubbliche (ovvero la gestione autonoma delle stesse) avverrà contestualmente con
la stipula dell’atto di convenzione tra Comune e proprietari associati;
17- L’area fondiaria di ogni singolo lotto verrà delimitata, previo opportuni frazionamenti, prima della fase di
approvazione del piano stesso, onde consentire con l’atto di approvazione del piano l’assestamento finale
e la stipula della convenzione con l’attribuzione ai proprietari;
18- L’operazione di “consorziamento” e/o altra forma di associativismo valido tra i proprietari per l’attuazione del
piano, cioè per la realizzazione delle opere primarie previste nel piano e dell’edilizia privata e pubblica, deve
ultimarsi entro e non oltre un anno dalla data di approvazione del piano, pena atti di esproprio e/o atti
d’ufficio tali da consentire la operatività ed attuazione del piano stesso;
19- Gli interventi sulle aree enucleate potranno effettuarsi solo dopo la stipula della convenzione tra proprietari e
Comune. Inoltre, gli interventi stessi dovranno rispettare le previsioni viarie di PP e, ove possibile, procedere
alla cessione gratuita al Comune dei relativi standard scaturiti dall’utilizzo di nuova volumetria e nuovi
insediamenti;
20- Entro tre mesi dalla stipula della convenzione da parte dei proprietari (consorziati o associati) si dovrà
presentare la richiesta di concessione edilizia (o permesso di costruzione) per la “realizzazione delle opere
primarie” previste nel piano (strade, fogna nera, fogna bianca, impianto idrico, pubblica illuminazione, rete
elettrica interrata, rete del gas, aree attrezzate) con apposito progetto redatto da un tecnico abilitato. Il
rilascio del primo permesso di costruzione (o titolo abilitativo equivalente) per l’edificazione di volume privato
è subordinato al rilascio della concessione edilizia per la “realizzazione delle opere primarie” ed all’effettivo
inizio dei lavori con la realizzazione di tutti i tracciati principali delle sedi viarie, in cui, sotto le direttive di un
tecnico abilitato e visione di un funzionario/tecnico comunale, si evidenzino tutti i parametri principali ed
essenziali per l’attuazione futura e completa del piano, quali quote altimetriche, allineamenti, rispetti stradali,
proprietà privata, proprietà pubblica, ecc.;
21- Piano terreno: I piani terreni debbono essere rialzati di almeno cm 100 dal livello medio delle aree
circostanti il fabbricato a sistemazione realizzata e , se privi di sottostante piano seminterrato, avere il
pavimento isolato in modo idoneo. Le rampe di accesso agli interrati possono essere realizzati anche al di
fuori della linea di massimo sviluppo e senza occupare le aree di sedi stradali e marciapiedi.
22- In fase di presentazione dei progetti è obbligatorio la presentazione degli elaborati riguardanti la
sistemazione delle aree di pertinenza, le relative recinzioni ed eventuali rampe di accesso, con quote riferite
sia alle sedi viarie e sia al piano di sistemazione delle aree di pertinenza;
23- Aree standard residue davanti ai lotti ed aree di accessi: per quanto riguarda gli accessi ai lotti essi sono
stati indicati nelle tavole grafiche; è consentito tuttavia spostare gli accessi in posizione diversa da quella
indicata ed anche attraverso le aree standard residue, purchè sia individuata la stessa quantità di area
standard interessata in mq, in modo da non ridurre la superficie prevista a standards nelle piccole aree
residue; questo intervento è consentito senza considerare “variante al piano” e senza alcuna richiesta
all’Amministrazione;
24- Potranno essere realizzati i seguenti tipi di tetti:
- tipologia da realizzare su fabbricati a schiera o in linea o su piccoli manufatti isolati: tetto ad una falda: i tetti
ad una falda dovranno avere una pendenza massima pari al 35%, con la gronda rivolta sul fronte maggiore
del fabbricato. La lunghezza massima dei tetti per i manufatti isolati non deve superare i metri 7.50 in
proiezione orizzontale. Variante di questa tipologia sono i tetti a Shed o a dente di sega da utilizzare
esclusivamente per costruzioni industriali o artigianali;
tipologia da realizzare su fabbricati isolati: tetto a due falde: come per i tetti ad una falda la pendenza massima è
pari al 35% con la gronda rivolta sul fronte maggiore del fabbricato, mentre la parte frontone sarà rivolta verso il
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fronte minore. In questa tipologia rientrano i “tetti a padiglione a falde accorciate”, le cui falde dovranno essere
contenute entro il 35% di pendenza;
- tipologia da realizzare su fabbricati isolati, ad angolo negli isolati: ”tetto a padiglione”: come per i tetti
precedenti la pendenza massima è pari al 35% ;
- tipologia da realizzare su fabbricati particolari: tetti curvi: sono i tetti con tipologia a botte, a croce, a vela,
ecc.; la loro realizzazione è possibile purchè le curvature dovranno avere dimensioni tali da essere contenuti
in “tetti virtuali” con pendenza entro il 35%.
25- Abbaini: Gli abbaini dovranno essere progettati in modo da costituirne un armonico inserimento con il
fabbricato, sia per l’aspetto formale che per l’uso dei materiali di rifinitura e dovranno essere dimensionati in
base ai seguenti punti:
- la massima lunghezza netta longitudinale dell’abbaino non deve superare il 30% del fronte del fabbricato di
riferimento, e comunque con una lunghezza netta massima di m 2.40;
- la massima lunghezza trasversale dovrà essere uguale alla lunghezza longitudinale; dimensione maggione è
consentita per particolari accorgimenti tecnologici per evitare infiltrazioni di acque e per tetti particolari;
- la massima altezza dell’abbaino dovrà essere dimensionata in modo da avere le stesse dimensioni rispetto
all’arretramento dal filo facciata su cui prospetta.
26- “Spostamento di volumi”: Per quanto riguarda la volumetria è possibile, previo apposito atto notarile,
“traslare” volumi da un lotto ad un altro del piano, pur senza modificare l’area fondiaria di pertinenza, purchè
nei limiti del 20% in piu’ rispetto al volume assegnato al lotto in convenzione, senza che ciò configuri alcun
tipo di variante né implichi alcun iter burocratico amministrativo.
27- I fabbricati potranno essere ubicati a meno di 5 metri (e comunque non meno di 3.00 m) rispetto al ciglio
stradale in deroga a quanto previsto dalla NTA del PRG considerando la particolare orografia della zona ;
28- Le aree stradali non ancora definiti da atti espropriativi sono computabili ai fini volumetrici. Le aree stradali
di previsione di PRG dove è previsto il recupero volumetrico saranno cedute gratuitamente al Comune;
29- La proprietà in Ditta Cassano Nicola, avendo la stessa utilizzato parte della volumetria spettante
dall’applicazione dei parametri urbanistici del PP per l’ampliamento del fabbricato esistente con
concessione edilizia singola, non gli è stata attribuita alcun volume, superficie, lotto specifico, né relativi
oneri contribuitivi finanziari. Tuttavia, la ditta potrà utilizzare l’eventuale altro volume residuo spettante
applicando gli artt. 14-15-19 delle presenti NTA ampliando il fabbricato esistente. La ditta, inoltre, è inserita
nel PP e nel conseguente atto di convenzione solamente per la regolarizzazione dei confini fondiari,
cessione gratuita di superficie ricadente su aree stradali e/o compensazioni di superfici con i lotti limitrofi.
INTEGRAZIONE A NORME TECNICHE DI P.P. PARTICOLARI COSTRUTTIVI DECORATIVI
1.
Oggetto del piano
Le seguenti norme si applicano al comparto “Costa Giardino” del vigente P.R.G.
Il Piano Particolareggiato (P.P.) soggetto alle presenti norme di attuazione e alle previsioni urbanistiche contenute
negli elaborati grafici che lo costituiscono si riferisce ad una zona di espansione tipizzata come "C2" dal PRG
vigente, a destinazione prevalentemente residenziale, la cui delimitazione è rappresentata sulla mappa catastale
facente parte integrante del Piano.
2.
Oggetto delle norme
Le seguenti norme integrano le norme Tecniche di attuazione del Piano Particolareggiato al fine di individuare
precise disposizione formali e costruttive a cui riferirsi per la redazione dei progetti esecutivi mediante D.I.A. ai sensi
della L. n. 443/2001.
3.
Disposizioni
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All'interno del P.P. è consentita la realizzazione di strutture secondo forme, materiali, tecnologie, colori che ne
consentano l'integrazione nel paesaggio naturale. E’ vietato l'uso di materiali, tecnologie, colori che provochino un
significativo impatto ambientale.
I progetti esecutivi devono obbligatoriamente attenersi alle presenti disposizioni e pertanto dovranno essere corredati
da indicazione dei materiali da utilizzarsi e relative colorazioni.
SCALE ESTERNE :E’ possibile la realizzazione di scale esterne aperte, non computabili ai fini volumetrici, purchè in
armonia con l’intervento proposto. Le scale esterne devono essere esclusivamente ad una rampa in aderenza al
fabbricato (scala a sbalzo) la cui larghezza massima è pari a 1.30 mt. E’ altresì possibile la realizzazione di scale a
due rampe di cui una rampa realizzata all’interno della sagoma del fabbricato stesso, per una sporgenza massima
dal fabbricato di 1.30 mt. Non è consentita la realizzazione di scale esterne a servizio di sottotetti non residenziali.
TORRINI SCALA: E’ ammessa la realizzazione di torrini scala, non computabili ai fini volumetrici, purchè in armonia
con l’intervento proposto.
ABBAINI : E’ ammessa la realizzazione di abbaini nel rispetto della delibera di C.C. n. 26 del 18/02/2000.
PIANI TERRA: I piani terra devono essere rialzati di cm 100 dal livello medio della viabilità di P.P.. Le circostanti aree
private dovranno essere sistemate “a verde” in modo da ottenere un graduale raccordo delle quote del piano stradale
con quella del piano terra.
PIANI INTERRATI : I piani interrati potranno eccedere la sagoma d’ingombro dei piani sovrastanti e comunque nei
limiti della linea di massimo sviluppo; gli intercapedini sono consentiti per una larghezza netta non superiore a m 1.20
oltre la linea di massimo sviluppo. E’ ammessa la realizzazione di un ulteriore piano interrato oltre al primo.
PIANI SOTTOTETTI :I piani sottotetti ,se realizzati con volumetria disponibile, potranno arretrare dalla linea di gronda
fino all’altezza minima di mt 2.40 richiesta per l’agilità dello stesso .
PORTICATI : E’ consentito il piano pilotis o porticato, sempre nell’ambito della volumetria realizzabile.
COPERTURE : I tetti devono essere realizzati nel rispetto della Delibera di C.C. n° 26 del 18-02-2000. Sono
ammesse deroghe soltanto se necessarie per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda o
pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.
Le copertura devono essere realizzate con tegola in laterizio del tipo Fornaci Briziarelli-Marsciano “Coppo più
Appennino” o Pica “Antica Tuscania” o Possagno “Antica Possagno” e tegole portoghesi o similare. Scossaline
perimetrali tetti e grondaie realizzate in metallo color rame o marrone scuro, o in rame. Non è consentita la
realizzazione in cemento delle scossaline perimetrali di tetti di copertura e tetti decorativi.
COMIGNOLI : Per la costruzione di comignoli è obbligatorio l'uso di forme e materiali tradizionali. Sono da escludersi
pertanto canne fumarie e comignoli utilizzando materiale cementizi prefabbricati a vista. L'eventuale intonaco della
canna fumaria, da stendersi esclusivamente su superfici non faccia a vista, deve essere dipinto utilizzando lo stesso
colore della facciata. E' altresì obbligatorio un conveniente raggruppamento dei comignoli da prevedersi in fase di
progettazione.
PENSILINE, AGGETTI, BALCONI : Realizzate in C.A. lavorazione faccia-vista, pitturazione al quarzo colore pastello.
FACCIATE : Pitturazione al quarzo colore pastello. Possibili particolari architettonici in mattoncini in laterizio.
PAVIMENTAZIONI ESTERNE : Pavimentazione di terrazzi esterni e balconi in Cotto o Gres porcellanato.
RIVESTIMENTI ESTERNI : Particolari architettonici esterni realizzati in pietra di Apricena o travertino, pietra di colore
chiaro.
PARAPETTI BALCONE ; Ringhiere in ferro con applicata pitturazione “antichizzata” eventualmente intervallati a
muretti in C.A. con trattamento faccia-vista e pitturazione superficiale di colore chiaro.
RECINZIONI : Recinzione realizzata mediante parapetti in C.A. di altezza pari a mt. 1 (misurata dal piano
marciapiede) con applicata pitturazione superficiale colore bianco o crema o rivestita in pietra di colore chiaro,
sovrastante ringhiera in ferro di altezza pari a 1 mt.
PORTE ESTERNE E FINESTRE : Serramenti in colore legno naturale. Tapparelle o persiane in colore naturale.
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