Lampadine a risparmio energetico in Madagascar

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Lampadine a risparmio energetico in Madagascar
Lampadine a risparmio energetico in Madagascar
Oltre a essere ben noto per la sua straordinaria biodiversità, il Madagascar è, a livello globale, uno degli obiettivi prioritari del WWF in termini di conservazione. Inoltre, è una delle isole
più povere del mondo nonché un luogo dove la preservazione della varietà naturale e i mezzi
di sussistenza locali sono strettamente interconnessi.
Lemure (Lemur catta)
© David Lawson / WWF UK
Lampadine a risparmio energetico
© Stacy Gold / National Geographic Stock
Baobab (Adansonia digitata)
© Olivier Langrad / WWF
In Madagascar il tasso di elettrificazione è pari a solo il 25% e, quanto alla fornitura energetica, il Paese dipende dall’importazione di prodotti petroliferi. L’aumento del costo dell’energia
è legato quindi all’incremento del prezzo di questi prodotti. All’inizio del 2008 il prezzo
dell’elettricità è inoltre passato da 0.3 a 0.6 euro per kWh, a causa della percentuale di produzione termoelettrica e idroelettrica. Il prezzo elevato dell’elettricità mette a dura prova il
budget delle famiglie: infatti, nell’arco di un anno le bollette dell’energia elettrica sono raddoppiate; le aziende hanno inoltre visto i propri margini di guadagno ridursi considerevolmente. Nel breve termine sono previsti ulteriori incrementi dei prezzi.
L’attuale situazione è critica e rappresenta un grave fattore di crisi socioeconomica. Per farvi
fronte, l’azienda elettrica del Paese ha intrapreso misure per sensibilizzare maggiormente la
popolazione a ridurre il consumo di elettricità modificando le proprie abitudini e facendo uso
di lampadine a basso consumo energetico; il minor utilizzo di energia elettrica contribuirà a
ridurre il divario energetico e, allo stesso tempo, la diminuzione dei costi permetterà alle famiglie di pagare le bollette dell’elettricità.
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Nella capitale Antananarivo e in altre sette città, il WWF collabora attualmente con comunità
e partner locali alla realizzazione di un sistema di distribuzione che permetta agli abitanti
delle città di abbandonare le lampadine tradizionali per passare a quelle ad efficienza energetica. Si stima che in circa 290 000 famiglie saranno sostituite e riciclate 600 000 lampadine: l’operazione determinerà un potenziale di riduzione di emissioni di CO2 pari a 17 700
tonnellate l’anno. Il lancio del progetto è previsto per la seconda metà del 2010.
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