I TEST PER VALUTARE LE QUALITA` AEROBICHE

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I TEST PER VALUTARE LE QUALITA` AEROBICHE
11 LEZIONE – I TEST PER VALUTARE LE QUALITA’ AEROBICHE (PRIMA PARTE)
Alcune cose utili da sapere:
1. LA FREQUENZA CARDIACA MASSIMA
La frequenza cardiaca massima è un fattore centrale da cui dipende l’espressione della massima potenza
aerobica. E’ relativamente difficile da misurare in modo diretto poiché bisogna riuscire a sollecitare
massimamente l’apparato cardiocircolatorio. Ciò può essere fatto solo con un test incrementale e se si è
fortemente motivati per esprimere la massima prestazione.
È noto che la F.C. max tende a diminuire con l’aumentare dell’età, per cui indirettamente la frequenza
cardiaca massima teorica di un soggetto è ricavabile facilmente applicando la ben nota formula; questo
metodo comporta, però, una possibilità di errore attorno a ± 15 battiti al minuto rispetto alla FCmax
effettivamente misurabile durante un test massimale.
2. CARATTERISTICHE ANTROPOMETRICHE
L’indice di massa corporea (Body Mass Index = BMI) si ottiene misurando il peso e l’altezza, e applicando la
formula seguente: peso (kg) / altezza (m2)
Il BMI permette di classificare gli atleti secondo la seguente tabella:
CATEGORIA
Sottopeso
Normopeso
Sovrappeso
Obesi
UOMINI
(Minore di) < 18,5
18,5 – 24,4
24,5 – 29,1
(Maggiore di) > 29,1
DONNE
(Minore di) < 19,5
19,5 – 23
23,1 – 29,1
(Maggiore di) > 29,1
La percentuale di tessuto adiposo (stimabile con varie metodiche) è anch’essa indirettamente indicativa
delle caratteristiche aerobiche degli atleti. Ad esempio i calciatori con percentuale di tessuto adiposo
maggiore del 12% evidenziano spesso doti aerobiche insufficienti.
I parametri delle qualità aerobiche
Per definire le caratteristiche aerobiche di un atleta (o di un sedentario), i parametri che possono fornire
indicazioni sul metabolismo aerobico e che possono essere indagati con varie tipologie di test sono
necessariamente legati al trasporto e all’utilizzo dell’ossigeno:
1. la potenza aerobica,
2. la frequenza cardiaca,
3. la frequenza respiratoria,
4. la concentrazione ematica di lattato.
Tabella riassuntiva
Consumo di ossigeno, frequenza cardiaca e frequenza respiratoria sono indicativi dei fattori centrali
(apparato cardiorespiratorio), mentre il lattato è indicativo dei fattori periferici (muscolari).
PARAMETRO
UNITA’ DI MISURA
Frequenza cardiaca
bpm
Frequenza cardiaca
massima
bpm
Frequenza
respiratoria
apm
Consumo di ossigeno
L/min.
mL/kg/min.
Massimo consumo di
ossigeno
L/min.
mL/kg/min.
Lattato ematico
mM
SIGNIFICATO
RELAZIONE CON L’ESERCIZIO
Indica la necessità
Aumenta proporzionalmente
dell’apparato
con l’aumentare
cardiocircolatorio di
dell’intensità dell’esercizio
ossigenare i tessuti
Indica il
raggiungimento della
massima potenza
aerobica
Indica la necessità
Aumenta non linearmente
dell’apparato
con l’aumentare
respiratorio di
dell’intensità dell’esercizio
ossigenare il sangue e
di tamponare l’acidosi
Indica l’ossigeno
Aumenta proporzionalmente
consumato nell’unità di
con l’aumentare
tempo
dell’intensità dell’esercizio
Indica la massima
potenza aerobica
Indica il contributo del
Aumenta in corrispondenza
metabolismo gli colitico
della transizione tra
lattacido
metabolismo completamente
aerobico e parzialmente
anaerobico
Parametri che possono essere indagati nella valutazione delle qualità aerobiche e il loro significato
Legenda: bpm = battiti per minuto; apm = atti respiratori al minuto.
I TEST per valutare le qualità aerobiche Possiamo distinguere 2 tipologie di test:
1. Da laboratorio (incrementali).
2. Da campo.
I TEST INCREMENTALI ESEGUITI IN LABORATORO
Sono sicuramente i più affidabili e “sicuri”
Con questi test è possibile indagare la relazione tra le principali variabili fisiologiche e l’entità del carico.
Le classiche relazioni che possono essere esaminate sono:
1. frequenza cardiaca in funzione del carico,
2. lattacidemia in funzione del carico,
3. consumo di ossigeno in funzione del carico
4. ventilazione in funzione del carico,
5. ventilazione in funzione del consumo di ossigeno.
Sono test incrementali e se eseguiti da persone esperte che utilizzano apparecchiature valide, ogni test
fornisce dati affidabili, la cui interpretazione dipenderà poi dalle conoscenze teoriche e dall’esperienza del
valutatore. Si possono suddividere in test di Potenza e test di Soglia. Per testare bene un atleta si dovrebbe
sempre scegliere l’ergometro più adatto: per un podista il nastro trasportatore, mentre per un ciclista il
cicloergometro.
Di solito i test per determinare la massima potenza aerobica prevedono incrementi di modesta entità, ma
relativamente frequenti, fino al raggiungimento della massima potenza, per cui questi test sono sempre
massimali. Per i test di soglia, invece, ogni carico viene mantenuto per alcuni minuti e questi test sono
sempre sub-massimali, anche se l’ultimo carico può risultare abbastanza impegnativo.
Il test a carico crescente
Convenzionalmente in questo test la durata di ogni step è di 3 minuti (con l’eccezione del primo che dura 5’
perché viene utilizzato come riscaldamento). Con i carichi di 3 minuti si riesce a ottenere un accettabile
compromesso tra la durata complessiva di ogni singolo step e il raggiungimento della fase di equilibrio.
Carico Nr.
1
2
3
4
5
6
7
Intensità
(km/h)
7
9
11
13
15
17
19
Durata
(Minuti)
5
3
3
3
3
3
3
Pausa
(Secondi)
30
30
30
30
30
30
30
Durata
Complessiva
5:30
9:00
12:30
16:00
19:30
23:00
26:30
Parametri
Rilevanti
FC e Lattato
FC e Lattato
FC e Lattato
FC e Lattato
FC e Lattato
FC e Lattato
FC e Lattato
Relazione tra FC, velocità e lattacidemia
(test eseguito su calciatore professionista, con aumenti di velocità di 2 km/h ogni 3 minuti)
Risultato del test:
Velocità Soglia aerobica (S2)= 9,5 km/h F.C. (S2) = 160 c.a
Velocità Soglia anaerobica (S4)= 13 km/h F.C. (S4) = 175 c.a
Valori medi di f.c. e soglia (aerobica S2 e anaerobica S4) nel calcio
Atleti
Calcio portieri
Calcio difensori
Calcio centrocampisti
Calcio attaccanti
FC S2 (%max T)
83±4
84±5
83±5
86±4
FC S4 (%max T)
94±5
93±4
93±3
95±5
La tabella riporta i dati di soglia aerobica ed anaerobica espressi in percentuale della frequenza cardiaca
massima teorica (220-età).
LA TIPOLOGIA DEI TEST DA CAMPO
Anche i test da campo (per valutare le qualità aerobiche) possono essere suddivisi in 2 tipi:
1. Test di SOGLIA
2. Test di POTENZA aerobica
Con i primi si può valutare/calcolare la velocità e la frequenza di soglia anaerobica (e aerobica) Con i
secondi, invece, è possibile calcolare indirettamente la massima potenza aerobica (VO2 max) e di
conseguenza la VAM (Velocità Aerobica Massima) oltre alla frequenza cardiaca massima.
Il test di Mognoni
Test di soglia (velocità). Si valuta la concentrazione ematica del lattato prelevando un goccio di sangue, dal
lobo o dal polpastrello, dopo aver corso per 6 minuti ad una velocità costante di 13,5 km/h. Per aiutare il
giocatore a mantenere la velocità costante, viene emesso un segnale acustico ogni 26,6 sec; al suono il
giocatore deve essere in corrispondenza di birilli di riferimento (100 m).
Per calcolare la velocità di soglia anaerobica (v) in funzione della concentrazione del lattato (LA) si usa
questa formula: VS4 = 17,3 – 1,23 [Lacap] + 0,08 [Lacap]2
Per esempio, se il valore di lattato fosse 3,5 la velocità di soglia sarà:
Velocità soglia = 17,3 – (1,23x3,5) + (0,06x12,5) ovvero 17,3 – 4,305 + 0,75 = 13,8 km/h
Svantaggi/difetti
E’ un test submassimale di corsa continua.
Necessita del prelievo ematico e dell’analisi
immediata del campione prelevato.
Necessita di personale medico. Se si vogliono
testare molti atleti contemporaneamente sono
necessari più operatori.
Vantaggi/pregi
E’ un test di rapida esecuzione (6 minuti),
Non necessita di riscaldamento
Non interferisce con l’allenamento della squadra e può
essere utilizzato come riscaldamento.
Non fornisce indicazioni sulla frequenza
cardiaca di soglia.
Fornisce la velocità di soglia anaerobica.
E’ un test che può essere facilmente portato a termine
anche dagli atleti che riprendono da un infortunio
Il test di Conconi
Test di soglia (velocità e frequenza). È un test che è stato sviluppato da Francesco Conconi nel 1982, che
lavorava soprattutto con atleti praticanti sport di lunga durata, e per i quali ha proposto un test da campo
incrementale continuo, che permette di ricavare la velocità e la frequenza cardiaca di soglia a partire dalla
relazione tra frequenza cardiaca e velocità. E’ una prova di corsa a velocità progressiva.
Un giocatore con cardiofrequenzimetro corre su una percorso (anche in erba) ben misurato; (in questo
esempio una pista di 400 m). Deve compiere vari tratti di 200 m (per lo meno 12) ciascuno dei quali a
velocità costante ed un po’ più veloce del precedente.
Si comincia da 8 o 8,5 km/h e si aumenta di 0,5 km/h. ogni 200m
L’incremento di velocità deve avvenire nei primi 50 m di ogni tratto.
Negli ultimi 20 m di ogni tratto viene rilevata la FC.
Si raccolgono i dati di frequenza cardiaca e di velocità e si fa un grafico.
Svantaggi/difetti
non prevede cambi di direzione.
Necessita del sistema audio perfettamente tarato.
L’elaborazione automatica con i programmi computerizzati spesso fornisce dati difficili da interpretare.
Vantaggi/pregi
E’ di facile esecuzione (si può eseguire dovunque,
disponendo di un ad guato sistema audio).
È un test di corsa continua.
È un test massimale.
IL TEST DI MADER (o test incrementale da campo)
Test di soglia (velocità). 3 prove a velocità progressiva:
1a prova: 3min di corsa sotto la soglia.
2a prova: 3 min di corsa il più vicino possibile alla soglia.
3a prova: 3min di corsa sopra la soglia.
1. Prelievo di lattato ematico dopo ogni prova
2. Costruzione della relazione parabolica produzione di lattato/velocità di corsa
3. Identificazione della velocità di corsa corrispondente a 4 mmol. l-1

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