MODULE 1 : CULTURA IN ITALIA 1. MODO DI SALUTARE 1A. Nei

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MODULE 1 : CULTURA IN ITALIA 1. MODO DI SALUTARE 1A. Nei
MODULE 1 : CULTURA IN ITALIA
1. MODO DI SALUTARE
1A. Nei rapporti di Lavoro
I saluti iniziali sono formali e riservati: una stretta di mano, guardare direttamente
negli occhi, un lieve sorriso o un movimento con la testa, e una frase formale.
Di solito in un incontro professionale o quando le persone non si conoscono
si
accompagna la stretta di mano comunicando il proprio nome e cognome.
Talvolta, tra colleghi, una stretta di mano viene sostituita con un colpetto della mano
sul braccio sinistro.
Nel posto di lavoro è normale mantenere una certa formalità e riservatezza nel
saluto.
Frasi di uso comune sono "buon giorno" o "Buona Sera" o "molto lieto", invece
"Salve" o "ciao" sono confidenziali e di solito non sono indicate negli incontri di
lavoro.
1B. Nella vita privata
Tra amici e parenti, in genere, gli italiani si baciano e si abbracciano quando si
incontrano e pronunciano alcune frasi come un "ciao" o "come stai?"
Gli italiani sono famosi per utilizzare le mani per salutare e come molti popoli
mediterranei gradiscono trasmettere la loro amicizia con un abbraccio o un tocco
della mano sulle braccia o sulla spalla o, se c’è un rapporto di confidenza con una
carezza sulla guancia o alla testa.
Quando ci si saluta baciandosi, si danno due baci, uno su ogni guancia a partire dalla
guancia sinistra.
Normali frasi di saluto sono "buon giorno" dalla mattina fino 13,00, "buona sera",
dopo 13,00 fino alle 22,00, "buona notte" prima di andare a dormire, "ciao" o "ciao
come stai" quando ci si incontra e "arrivederci" quando ci si lascia con la speranza di
rivedersi presto o "addio" se si parte per un lungo periodo di tempo.
Nel rispondere al telefono di solito si usano frasi come "pronto" o "pronto chi parla".
2. LAVORO/ RAPPORTI SOCIALI
2A. Partecipare ad un intervista di lavoro
Il primo passo per cercare un lavoro è rappresentato dall’invio del Curriculum o dal
contattare la società o le persone che possono accordarci un intervista.
In questa fase preliminare è importante informare sinteticamente l’altra parte delle
nostre competenze e delle capacità lavorative.
Dopo aver inviato il Curriculum o contattato la società via telefonoo direttamentesi
attende una eventuale chiamata per un colloquio di lavoro.
Solitamente le società comunicano tramite telefono o con una email quando e dove
sarà tenuto il colloquio di lavoro.
Durante il colloquio, in Italia, è importante, per uno straniero, spiegare chiaramente
le proprie competenze lavorative e la conoscenza della lingua e delle regole di vita in
Italia.
Successivamente al primo colloquio la società potrà richiederne un secondo o
comunicare la loro decisione.
Solitamente le società non comunicano immediatamente la loro decisione ma,
secondo il loro regolamento, qualche giorno dopo il colloquio.
Spesso essi non comunicano nulla se la risposta non è positiva, anche se questo non
è un modo rispettoso di agire.
2B. Visitare I familiari/gli amici/I colleghi
Quando si fa visita ad una famiglia è normale portare un dono.
Se è la prima volt ache si fa visita a qualcuno è usanza offrire fiori alla padrona di
casa, se non vi sono donne in casa una bottiglia di buon vino è sempre gradita.
Se siete invitati per un pranzo o una cena, e se siete in confidenza, potrete portare
qualcosa di dolce da mangiare ( gelato, torta, pasticcini).
Per il compleanno o l’omonastico in genere si organizzano delle feste in locali pubblici
o anche nella propria casa.
In questi eventi un regalo per la persona festeggiata è necessario.
Quando qualcuno è ammalato gli amici sono soliti sostenerlo facendogli visita
in ospedale. Durante la visita è abitudine offrire alla persona ammalata fiori o libri,
normalmente è proibito portare al malato ogni tipo di cibo o bevande, ad eccezione
di acqua inbottigliata.
2C. Occasioni particolari
Solitamente, quando nasce un bambino, si usa ancora dargli il nome di uno dei
nonni. Durante il battesimo, in chiesa, la madrina o il padrino offrono al neonato
vestiti o gioielli (braccialetti in oro o orecchini) altrettanto fanno gli altri invitati che
successivamente prendono parte ad una festa in locali pubblici o a casa dei genitori.
In occasione dei matrimoni quasi tutti vanno in ristoranti o pubblici locali. Doni agli
sposi sono offerti sotto forma di oggetti o denaro.
In occasione di cerimonie funebri vi è la partecipazione di molte persone la cui
presenza sostiene I familiari del defunto in un momento particolarmente spiacevole.
La partecipazione ad un funerale è una vecchia usanza ed è ancora considerate un
dovere sociale e morale.
I partecipanti non sono più obbligati a vestire con abiti neri, ma è gradito l’uso di
abiti di colore scuro.
3. REGALI
Sul lavoro non è normale dare regali, ad eccezione delle occasioni di fine lavoro per
pensionamento
Nelle società pubbliche e private spesso I regali sono considerati un modo di
chiedere un favore o di corrompere qualcuno.
Tuttavia sono accettabili regali ai dipendenti pubblici di valore inferiore ai 50 euro.
In conseguenza del rischio che si corre accettando un regalo di solito I dipendenti
pubblici non ne accettano dai cittadini. In questo caso non è opportuno insistere.
Le società in alcune circostanze (natale, anniversario o esposizioni) danno regali ai
loro dipendenti o clienti, ma questa è una strategia di marketing.
Tra amici, colleghi o per eventi particolari è usanza fare regali di tanti tipi e di
differente valore.
Gli eventi in cui in Italia si scambiano regali sono prevalentemente i Compleanni,
Natale, Pasqua (all’interno di uova di cioccolata), nei matrimoni, in occasione di una
nuova nascita, battesimo o per la prima comunione.
Qualunque tipo di oggetto viene regalato, questo dipende da chi
e che cosa è
festeggiato.
In occasione dei matrimoni si usa accreditare denaro su una lista di nozze depositata
in specifici negozi o per sostenere gli sposi nell’acquisto degli arredi per la casa o per
il viaggio di nozze.
Infine se siete invitati in una casa Italiana non dimenticate di portare fiori, cioccolati
o dolci o vino ai padroni di casa.
In caso vi siano dei bambini un piccolo dono sarà sempre gradito.
4. PERCEZIONE DEL TEMPO E DEGLI SPAZI
L’Italia è governata da una grande quantità di burocrazia, ed il tempo è una variabile
che dipende dalle difficoltà dovute anche ai trasporti all’interno delle città.
Gli Italiani non sono famosi per la loro puntualità e la loro percezione del tempo è
legata a questo aspetto non usuale.
Chi vive in Italia, dopo qualche giorno capisce e rispetterà il “ritardo del quarto d’ora
accademico”.
Questo non significa che tutto viene fatto in ritardo ma che gli orari e gli spazi non
sono così rigidamente rispettati come in altri paesi, ma alla fine tutto viene fatto e
ben fatto.
I rapporti personali sono fondamentali se si vogliono ottenere risultati significativi in
breve tempo.
E’ spesso impossibile ottenere risultati apprezzabili senza rapporti di amicizia con
persone che possono aiutare ad accelerare i processi burocratici.
5. ABBIGLIAMENTO/ DIVISE/ TUTE E CAMICI
In Italia si attribuisce grande importanza al modo di vestire delle persone, sia in
privato che nel lavoro.
Solitamente i vestiti sono adeguati al tipo di lavoro che si svolge.
Nell’ attività che consistono in rapporti con i clienti e il pubblico gli uomini vestono
con pantaloni, giacca, camicia e cravatta e le donne con tilleur o gonna e camicetta,
in tutti i casi non è indicato un abbigliamento provocante .
Nell’abbigliamento dell’uomo elegante sono da eliminare i calzini corti.
Nelle fabbriche o nei laboratori è necessaria una divisa o una tuta per gli uomini ed
un camice per le donne.
Nelle attività in cui vengono serviti cibi è richiesto l’uso di copricapo e guanti.
E significativa la frase che dice “ mangia come ti piace e vesti come piace agli altri”, e
questo nel campo del lavoro è un imperativo.
Nella vita private non vi sono regole precise ma ognuno si regola secondo il suo buon
senso ed il rispetto degli altri.
In Italia si da grande importanza agli accessori, cinte e scarpe sono spesso
considerate dalle donne più importanti del vestito.
6. STRUTTURA SOCIALE
L’Italia è ancora una società gerarchica dove le decisioni sono prese da persone
anziane con grande esperienza.
La famiglia è l’elemento fondamentale della struttura sociale e rappresenta
l’elemento di stabilità di gran parte della popolazione. Le famiglie fino agli anni 70
erano a carattere patriarcale ed il padre ne era indiscusso capo .
Con I “movimenti” degli anni sessanta e settanta vi è stato un deciso cambio di
ruoli, la figura del padre capo famiglia è scomparsa e, di conseguenza, i rapporti tra i
coniugi sono stati improntati all’eguaglianza, ciò ha consentito di avere famiglie in cui
ambedue i genitori collaborano per crescere e sostenere i propri familiari.
.
Questi cambiamenti sono stati possibili anche grazie all’adozione dell’art.29 della
costituzione Italiana, che afferma il principio di uquaglianza tra gli sposi il cui compito
è quello di formare e far crescere i figli, in tale occasione viene approvata anche la
legge sul divorzio.
Dopo queste modifiche la struttura sociale in Italia risulta molto aperta e moderna,
essendo stata data molta importanza all'assistenza sociale, in particolare per i
bambini e gli anziani, e questo oggi rappresenta una grande opportunità di lavoro
per alcune minoranze etniche .
7. RELIGIONE
In Italia la religione predominante è quella cattolica. Ciò dipende dalla storia ed
anche dalla presenza della sede del Vaticano
La maggior parte di praticanti sono cattolici, tuttavia ci sono molte altre chiese
cristiane tra cui : Ortodossi, rappresentano circa 1.3 milioni di persone recentemente
immigrate, i Protestanti sono circa 750.000 di cui molti Pentecostali, L’assemblea di
Dio in Italia con circa 400.000 fedeli, anche se a lungo riformato il cristianesimo in
Italia è stata identificata principalmente con la comunità valdese.
Di antica origine è la comunità ebraica italiana, che oggi conta circa 36.000 fedeli.
Più di recente diffusione sono i movimenti di ispirazione cristiana dei Mormoni, che
contano oggi circa 22.000 fedeli, ed i Testimoni di Geova, che contano circa 243.400
membri, particolarmente attivi nella diffusione del loro credo.
La diffusione di altre religioni che non appartengono al cristianesimo è stato in gran
parte determinata dalla migrazione degli ultimi decenni: si stima che oggi in Italia
risiedono oltre 1,2 milioni di musulmani in base alle stime della lega dei Mussulmani
nel Mondo, e tra 600.000 e 650.000 secondo la Caritas, 103.000 buddhisti, 108.000
indù, 25.000 sikh e 45.000 animisti.
I movimenti neo-pagani contano poco più di 13.000 membri.
Secondo il rapporto Eurispes del 2010 il numero dei credenti, rispetto alle indagini
precedenti, è sensibilmente diminuito, anche se la maggioranza degli italiani si
dichiarano religiosi.
8. ORARIO LAVORATIVO
Di solito in fabbrica o negli uffici l’orario lavorativo va dalle ore 9 alle ore 18, dal
Lunedi a Venerdì con una pausa giornaliera tra le ore 13:00-14:00,.
Nel settore industriale vi
possono essere fino a 3 turni di 8 ore ciascuno, per
complessive 24 ore
Gli uffici pubblici sono aperti dalle 8,30 alle 12,30 dal Lunedi al Venerdì e due giorni
alla settimana il pomeriggio dalle 13,45 alle 15,30.
La banche sono aperte dalle 8.30 alle 13,30 e dalle 14,45 alle 15, 45 dal Lunedi al
Venerdì.
I negozi e le boutique di solito aprono alle 9,00 del mattino e chiudono alle 20,00 con
una pausa dalle 13,00 alle 16,00 dal Lunedi al Sabato, di solito sono chiusi il Giovedi.
I supermercati ed i centri commerciali sono spesso aperti anche la Domenica.
9. VACANZE
FESTIVITA’ in ITALIA
1 gennaio
capodanno
6 gennaio
Festa dei Re Maggi
14 Febbraio
San Valentino
8 Marzo
Festa delle Donne
Marzo / Aprile – giorno variabile
Pasqua e pasquetta
25 Aprile
Giorno della liberazione
Maggio/Giugno
Pentecost, Whit Monday
1 maggio
Festa del lavoro
2 Giugno
Festa della Republica
15 Agosto
Festa della Madonna
25 Dicembre
Natale
MODULO 2 - IL MERCATO DEL LAVORO IN ITALIA
PARTE A
DIRITTO DEL LAVORO IN ITALIA PER I MIGRANTI
1. ACCESSO ALL’OCCUPAZIONE
I cittadini stranieri possono entrare nel nostro territorio per turismo, per studio, per
ricongiungimento familiare e al fine di integrarsi nel mercato del lavoro, entro i limiti
stabiliti dai flussi di ingresso
Ingresso degli stranieri provenienti dalla unione europea
È regolato dagli accordi di Schengen che hanno reso possibile la costruzione di uno
spazio comune di libera circolazione tra gli Stati firmatari ed eliminato i controlli alle
frontiere. In questo caso, lo straniero titolare di un permesso di soggiorno, è esente
da visto per soggiorno non superiore a tre mesi, a condizione che egli non entrare in
Italia per lavoro subordinato, lavoro autonomo o per l'apprendistato.
Ingresso di cittadini di paesi terzi
Lo straniero deve essere in possesso di un visto che autorizza il suo ingresso e che
devono essere incollati sul passaporto o su un altro documento di viaggio. Alcuni
Stati sono esenti dall'obbligo di visto per turismo. I visti sono rilasciati dalle
Ambasciate e Consolati italiani nel paese d'origine o nel paese in cui lo straniero sia
regolarmente soggiornante. Il cittadino straniero che entra legalmente Italia deve
richiedere il permesso di soggiorno entro otto giorni lavorativi. Il presente documento
porterà gli stessi motivi per il soggiorno, come quelli indicati nel visto.
È possibile entrare legalmente e soggiornare in italia per:
Turismo: per entrare nel nostro Paese il cittadino straniero deve esibire un
passaporto valido all'atto dell'attraversamento della frontiera. Questo tipo di
permesso non consente di eseguire un lavoro.
Studio: un visto per studio può essere richiesto presso l'Ambasciata Italiana nel
Paese straniero di residenza. La sua validità è equivalente alla durata del corso egli /
ella intende seguire, in ogni caso, non deve superare un anno.
Ricongiungimento familiare: si può essere concesso il permesso quando il
richiedente è uno straniero regolarmente soggiornante in possesso di una carta di
soggiorno o regolare permesso di soggiorno per lavoro subordinato, per lavoro
autonomo, per asilo o per motivi religiosi: la sua durata non deve essere inferiore a
un anno.
Lavoro: al suo ingresso in Italia, il cittadino straniero deve essere in possesso di un
visto per lavoro che viene rilasciato tenendo in considerazione i flussi di entrata e le
quote stabilite con i decreti che vengono emessi ogni anno.
I permessi per lavoro riguardano il lavoro subordinato, lavoro autonomo e lavoro
stagionale.
- Al fine di stabilire un rapporto permanente, a tempo determinato o stagionale, o un
lavoro subordinato con un cittadino di paese terzo che risiede all'estero, il datore di
lavoro italiano o straniero regolarmente soggiornante, deve presentare una richiesta
ad hoc di autorizzazione, che porta il nome della persona, allo "Sportello Unico per
l'Immigrazione" che è competente per il luogo in cui il lavoro verrà eseguito.
-
Il cittadino straniero che intende svolgere un'attività industriale, professionale,
artigianale o commerciale permanente di lavoro autonomo lavoro, o intende
costituire una società per azioni o di partenariato, deve possedere i requisiti morali e
professionali che legge richiede ai cittadini italiani per svolgere le loro attività.
Il cittadino straniero che è già sul TERRITORIO ITALIANO PER QUALSIASI ALTRA
RAGIONE, in certe occasioni e nei limiti stabiliti, può svolgere un'attività di lavoro
mediante l'applicazione per la conversione del suo titolo di residenza alla sede della
polizia locale competente (Questura)
Il titolare di un permesso di soggiorno per motivi di studio o formazione è in grado di
eseguire:
un lavoro subordinato, una volta che ha ottenuto l'autorizzazione dal competente
Sportello Unico per l'Immigrazione e la conversione del suo permesso di residenza;
un lavoro autonomo dopo che i requisiti per lavoro autonomo ingresso sono stati
testati e dopo che il permesso di soggiorno è stato convertito
-Il titolare di un permesso di soggiorno per lavoro stagionale può eseguire
permanente di lavoro subordinato, e avere il suo permesso di soggiorno in seguito
convertito, solo se l'anno precedente aveva ottenuto un permesso di soggiorno per
lavoro stagionale e, al momento della sua scadenza, se n'è andato e tornato al suo
paese
di
origine.…………………………………………………………………………………………..
La nuova legge Bossi - Fini del 2002 fornisce agli immigrati il rilascio dei permessi di
soggiorno, a chi dimostri di avere un lavoro che possa mantenerli economicamente.
Esso
prevede
inoltre
che
l'espulsione
è
immediatamente
eseguita
con
l'accompagnamento alla frontiera dalla polizia quando l'immigrato viene trovato
senza permesso di soggiorno.
2. PROCEDURE PER L’OCCUPABILITA’
Il datore di lavoro per stabilire un rapporto di lavoro a tempo indeterminato,
temporaneo o stagionale, i cittadini non comunitari residenti all'estero, italiani o
regolarmente residenti, devono presentare una specifica richiesta in base al nome del
luogo in cui verrà svolto il lavoro. Lo straniero che intende esercitare in Italia e non è
un lavoratore autonomo occasionale o destinati a formare una società, per l'accesso
devono possedere i requisiti morali e professionali richiesti dalla legge ai cittadini
italiani per l'esercizio delle singole attività
Per maggiori informazioni:
http://www1.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/temi/immigrazione/
Molte regole sono cambiate dal 2002 in merito alla possibilità per gli immigrati di
lavorare in Italia:
- Il Dipartimento per le Libertà civili e l'immigrazione del Ministero degli Interni ha
sviluppato il programma per elaboratore e gestire dal 9 dicembre 2010 le domande
per la partecipazione al test di conoscenza della lingua italiana che sosterranno gli
stranieri che intendono fare domanda per un permesso di soggiorno CE per
soggiornanti di lungo periodo. Da quella data il cittadino straniero interessato ad
ottenere permesso CE di lungo periodo deve trasmettere alla prefettura della
provincia in cui la domanda interna che la sperimentazione, attraverso il sito e
compilando il modulo di domanda http://testitaliano.interno.it.
Dall'8 agosto 2012 parte la nuova normativa per l'ingresso di lavoratori
qualificati, anche al di fuori delle quote e dei periodi stabiliti dalle decisioni
dei flussi.
Gli stranieri che sono in possesso di un diploma di istruzione superiore di almeno tre
anni, rilasciato dalle ‘autorità competenti del paese in cui è stato conseguito, e le loro
qualifiche professionali riconosciute in Italia e delle maggiori esigenze del decreto
legislativo
6
novembre
2007,
n.
206,
limitante
l'esercizio
di
professioni
regolamentate, potranno beneficiare di una nuova legislazione che li definisce
altamente qualificato. Per loro non ci sarà da attendere i decreti flussi ed entrare
nelle quote previste per il paese di origine per entrare nel nostro paese, ma
riceveranno un nuovo permesso di soggiorno denominato Carta blu UE. Il
commissario può autorizzare loro di svolgere attività professionali dopo aver firmato
un contratto di lavoro almeno una volta all'anno. Il permesso è valido per due anni,
nel caso di contratto a tempo indeterminato, altrimenti avrà la stessa durata del
rapporto di lavoro. Nel caso di contratto a tempo determinato, la validità del
permesso coincide con la durata del rapporto di lavoro, più altri tre mesi. C’è un
divieto totale nei primi due anni a lavorare sotto diverso status da 'altamente
qualificato', mentre i cambiamenti di datore di lavoro deve essere autorizzato dalla
competente Direzione Territoriale del Lavoro. Le innovazioni sono state introdotte dal
Decreto Legislativo n. 108 del 28 giugno 2012, che attua la direttiva 2009/50/CE
relativa alle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di paesi terzi che
desiderano svolgere un lavoro altamente qualificato, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 171 del 24 luglio 2012.
- Lo sportello unico per l'immigrazione è attivo in ogni prefettura per le modalità di
assunzione dei lavoratori stranieri, il ricongiungimento familiare e la conversione del
permesso di soggiorno. Esistono risorse IT in ogni prefettura per affrontare le
pratiche di assunzione di lavoratori stranieri, ricongiungimento familiare e la
conversione del permesso di soggiorno. Ad ogni prefettura-ufficio territoriale del
Governo vi è uno sportello unico per l'immigrazione che sostiene le procedure
pratiche relative a:
• la prima assunzione dei lavoratori stranieri;
• ricongiungimento familiare;
• test di conoscenza della lingua italiana.
L'ATM è stato istituito ai sensi dell'art. 18 della legge "Bossi-Fini" 30 luglio 2002, n.
189, che ha modificato l'articolo 22 della legge "Turco-Napolitano", D.Lgs. 25 luglio
1998 n. 286.
3. TIPOLOGIE DI CONTRATTI LAVORO:
Legge Biagi o legge 30 ha rivoluzionato il mercato del lavoro in Italia.
Con la legge Biagi il governo ha deciso di introdurre la flessibilità di ingresso nel
mercato del lavoro come il mezzo migliore per facilitare la creazione di nuovi posti di
lavoro. E ha introdotto nuove forme di lavoro:
Apprendistato
Si tratta di un rapporto di lavoro in cui il datore di lavoro dà al lavoratore la
formazione necessaria per conseguire la capacità tecnica per diventare un lavoratore
qualificato.
Inserimento al lavoro
Il contratto per l'inserimento lavorativo sostituisce il contratto di formazione e lavoro.
Esso fornisce un tempo inferiore a quello normale determinato dalla legge o dal
contratto collettivo.
Job Sharing
Ripartizione Lavoro o job sharing è un contratto di lavoro speciale con il quale due
lavoratori assumono l'adempimento di un solo e medesimo obbligo di lavoro.
Tempo determinato
Il tempo determinato può essere concluso quando ci sono aspetti tecnici, produttivi,
organizzativi o sostitutivo delle ragioni per richiedere un aumento di lavoro per un
tempo limitato.
Per i lavori atipici:
Il lavoro a chiamata
Il lavoro intermittente è un contratto mediante il quale un lavoratore è a disposizione
di un datore di lavoro può utilizzare la prestazione di lavoro, quando aveva davvero
bisogno.
Progetto di lavoro
Sostituisce la collaborazione coordinata e continuativa.
Lavoro occasionale
E' caratterizzato da un duplice vincolo: deve essere di durata complessiva non
superiore a 30 giorni nel corso dell'anno con lo stesso committente e non deve
comportare un compenso superiore ai cinque mila euro l'anno e con lo stesso
committente
4. DIRITTI E DOVERI
4.a Diritti e doveri del lavoratore
Gli obblighi del datore di lavoro: notificare ai dipendenti le condizioni di lavoro e
le questioni relative ai rapporti di lavoro, per fornire in modo permanente le
condizioni tecniche e organizzative prese in considerazione durante la preparazione
delle norme di lavoro e le condizioni di lavoro corrispondenti, e garantire ai lavoratori
tutti i diritti sotto la legge, vigenti accordi collettivi di lavoro e contratti di lavoro
individuali; di consultare il sindacato o, se del caso, i rappresentanti dei lavoratori, le
decisioni che possono incidere in maniera sostanziale i propri diritti ed interessi; a
pagare tutti i contributi e le tasse dovute, e per conservare e trasferire i contributi e
le imposte dovute dai dipendenti, ai sensi di legge, per stabilire il registro generale
dei dipendenti e inserire i dati previsti dalla legge, di emettere, su richiesta, tutti i
documenti attestante la qualità di dipendente della ricorrente , per garantire la
riservatezza dei dati dei dipendenti che hanno un carattere privato.
4.b Le responsabilita’ generali e i diritti dei lavoratori
Gli occupati in Italia hanno il diritto ad essere pagati per il loro lavoro, al riposo
giornaliero e settimanale, a ferie annuali, alle pari opportunità e parità di
trattamento, alla dignità sul posto di lavoro, alla sicurezza e salute sul lavoro,
all'accesso alla formazione, all'informazione e alla consultazione di prendere parte nel
determinare e migliorare condizioni di lavoro e ambiente, di tutela in materia di
licenziamento, contrattazione collettiva e individuale, alla partecipazione a un'azione
collettiva, di creare o aderire ad un sindacato. I dipendenti devono rispettare i
compiti assegnati in base alla descrizione delle mansioni nel contratto collettivo di
lavoro applicabile e dal contratto individuale di lavoro; lealtà verso il datore di lavoro
nel corso delle loro funzioni; applicazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e alle
condizioni
sanitarie
all'interno
professionale .
5. NORME SUL PAGAMENTO
dell'organizzazione,
ad
osservare
il
segreto
5A. I contratti collettivi
Per il lavoro svolto nell'ambito del contratto individuale di lavoro ognuno dei
dipendenti ha diritto ad un salario espresso in denaro. Quando si tratta di salario,
qualsiasi discriminazione fondata sul sesso, orientamento sessuale, caratteristiche
genetiche, età, appartenenza nazionale, razza, colore, etnia, religione, opzione
politica, origine sociale, disabilità, situazione familiare o responsabilità, appartenenza
sindacale o attività è vietata. La retribuzione comprende lo stipendio base, indennità,
bonus e altri benefici e viene pagato prima di qualsiasi altro obbligo monetarie dei
datori di lavoro. Il datore di lavoro non può negoziare e stabilire paga base da quella
prevista dal contratto individuale di lavoro, inferiore al minimo nazionale della
retribuzione oraria lorda di base. Il salario incluso nel contratto individuale di lavoro è
il salario tariffa, che è lo stipendio base. Al termine di un periodo lavorato si riceverà
un TFR. Oltre al salario è possibile ricevere un'indennità per il cibo, dato come buoni
pasto, sostenuto interamente dal datore di lavoro. Buoni alimentari sono i biglietti
che danno diritto al possessore di acquistare cibo da unità di enti pubblici per un
importo pari a quello indicato sul biglietto.
5.b Uffici / Enti / Associazioni di lavoro
Norme di lavoro sono stabilite dal datore di lavoro, come richiesto dalla legge o dai
datori di lavoro o accordo sindacale.
5.c Obbligo di assicurazione
In base al Codice del lavoro, i datori di lavoro provvedono affinché tutti i dipendenti
abbiano la prevenzione degli infortuni sul lavoro e malattie professionali ai sensi della
legge. Inoltre, il datore di lavoro è tenuto ad organizzare corsi di formazione per i
propri dipendenti in materia di sicurezza e della salute, di nuovi collaboratori, quelli
che cambiare il posto di lavoro o tipo di lavoro (legge 81/08). Se siete alle
dipendenze di contratto individuale di lavoro automaticamente beneficerete di
assicurazione per infortuni sul lavoro e malattie professionali. Avete diritto a tali
prestazioni e servizi di assicurazione a partire dalla data di avvio del contratto di
lavoro e fino alla sua terminazione. L'infortunio sul lavoro è una lesione del corpo
violenta o malattia professionale, che si verificano durante il processo di doveri di
lavoro o di servizio e provoca inabilità temporanea di lavoro di almeno 3 giorni di
calendario, invalidità o morte. Inoltre, infortunio sul lavoro è anche un incidente che
ha avuto luogo durante la via normale dal lavoro verso casa e viceversa, così come
l'incidente causato da attività non legate al lavoro processo, se si svolge presso la
sede del datore di lavoro (sede centrale o luogo di business) durante il programma di
lavoro e non è dovuta esclusivamente alla colpa dei feriti. Le malattie professionali
sono malattie che si verificano per esercitare un mestiere o una professione, causate
da aggressioni fisiche, chimiche e biologiche specifiche per il lavoro e anche l'uso
eccessivo di diversi organi o sistemi del corpo durante il lavoro. Assicurati di sistema
di assicurazione per gli infortuni sul lavoro e malattie professionali hanno diritto ai
seguenti
vantaggi
e
servizi:
a) la riabilitazione medica e di recupero della capacità di lavoro, cure d'emergenza al
luogo dell'incidente, in ambulanza e in ospedale, ambulatorio di cure mediche, esami
medici e farmaci prescritti dal medico, i servizi medici in ospedali o le unità sanitarie
specializzate per malattie professionali; chirurgia riparativa servizi, ecc.
b) riabilitazione e riqualificazione professionale;
c) l'indennizzo per invalidità lavoro temporaneo;
d) risarcimento per il passaggio temporaneo ad un'altra mansione e compensazione
per la
riduzione dell'orario di lavoro;
e) gli indennizzi per raggiungere l'integrità, se l'infortunio sul lavoro o malattia
professionale causare un danno permanente che riduce la capacità di lavorare tra il
20-50%, si ha diritto ad un risarcimento della somma fissa di denaro, una volta
pagato, calcolato in base alla la gravità della lesione.
f) l'indennizzo in caso di morte, alla morte dell'assicurato, a seguito di un infortunio
sul lavoro o malattia professionale, un indennizzo sarà corrisposto è di 4 salari lordi
medi comunicati da INS ad una singola persona (il coniuge superstite, figlio,
genitore, tutore, curatore , erede)
g) rimborso delle spese.
5D. Quali feste sono pagate
Tutte le festività nazionali / religiose / bancario (cfr. sezione 9) così come il tempo il
lavoro notturno (22 - 6).
6. FINE DI UN CONTRATTO DI LAVORO:
6.a Cessazione del contratto di lavoro
Un contratto finisce per decisione unilaterale del datore di lavoro o dipendente, entro
un termine di 30 giorni annunciato se non c'è conflitto. Se sorge un conflitto, vedere
6.c
6.b Compensazione del dipendente (nel caso in cui il contratto venga risolto dal
datore di lavoro prima della data di cessazione) L’indennizzo sarà concesso secondo i
termini del contratto, compreso il Trattamento di Fine Rapporto.
In tutti i casi di cessazione del rapporto di lavoro, il lavoratore ha diritto al TFR,
calcolato sull'ammontare delle retribuzioni percepite nell'anno. Il codice civile prevede
il diritto del datore di lavoro, alla cessazione del contratto, al rilascio di un certificato
("certificato di lavoro") che attesti la natura delle mansioni e il periodo di servizio
prestato.
6.c Azioni che ne derivano per il dipendente
L'indennità di disoccupazione ordinaria spetta:
• ai lavoratori licenziati ( non a quelli che si dimettono volontariamente, a meno
che non si tratti di dimissioni per giusta causa);
• ai lavoratori che sono stati sospesi da aziende colpite da eventi temporanei
non causati nè dai lavoratori nè dal datore di lavoro.
Per avere diritto all'indennità, il lavoratore deve essere in possesso dei seguenti
requisiti:
• almeno 52 settimane di contribuzione nei due anni che precedono la data di
cessazione del rapporto di lavoro;
• la dichiarazione, effettuata presso il Centro per l’Impiego, di essere disponibile
a svolgere un'altra attività lavorativa.
I lavoratori extracomunitari titolari di permesso di soggiorno per lavoro stagionale
sono esclusi dall'obbligo assicurativo alla disoccupazione. Pertanto, non possono
ricevere le prestazioni di disoccupazione.
Sollecitare chiarimenti dal datore di lavoro
Se ritenete che non si riceve uno o più dei diritti garantiti dal diritto del lavoro in
primo luogo è opportuno portare la questione all'attenzione del datore di lavoro. E
'possibile che non sia consapevole che non siano stati concessi alcuni diritti. Queste
misure possono portare alla risoluzione di potenziali conflitti sul lavoro.
Richiesta di assistenza della organizzazione sindacale.
È possibile richiedere la consulenza del rappresentante sindacale in merito ai diritti
sul posto di lavoro e sulle tutele per proteggerli.
Comunicazione Territoriale Ispettorato del Lavoro .
In caso di violazioni delle leggi sui rapporti di lavoro (lavoro nero, violazione delle
disposizioni giuridiche in materia di straordinari, festivi e riposo settimanale, che non
garantiscono il pagamento del salario lordo minimo, anche nei contratti individuali di
lavoro di clausole illegali, ecc) si informa ITM territoriale in cui si vive. Informare le
sezioni speciali per risolvere le cause delle controversie di lavoro e di funzionamento
della sicurezza sociale in ogni tribunale.
La Giurisdizione del lavoro ha come obiettivo di risolvere le controversie sul lavoro, la
conclusione delle prestazioni, modifica, sospensione e cessazione del contratto o, se
del caso, la contrattazione collettiva e l'applicazione dei rapporti giuridici tra le parti
sociali. In senso lato, possono essere parti nelle controversie di lavoro:
a) dipendenti
b) i datori di lavoro
c) i sindacati e datori di lavoro
d) altre persone fisiche o giuridiche (in base alle leggi speciali).
Se sono stati violati i diritti derivanti da un contratto di lavoro, si dovrebbe andare a
un giurista o un avvocato, dato che l'azione legale contro datore di lavoro può essere
fatta entro un determinato periodo di tempo. È inoltre possibile chiamare il sindacato
per un consiglio su come è possibile proteggere i tuoi diritti. Il Codice del Lavoro
stabilisce anche altre regole per le controversie di lavoro:
- Le cause di risoluzione dei conflitti sono esenti dal bollo giudiziario e dell'imposta di
bollo giudiziario e vengono sperimentati in procedura d'urgenza.
- Le sentenze pronunciate sul merito è definitiva ed esecutiva de jure, quindi devono
essere messe in esecuzione. In generale i casi di controversie di lavoro sono esenti
da spese di giudizio e sono rapidamente risolto; il dipendente parte avvantaggiato su
tutte le controversie di lavoro che viene giudicato in tribunale. In generale,
l'insediamento è costituito dai tribunali di cui al contratto di lavoro stipulato con il
datore di lavoro.
Mediatore
Ogni individuo, senza distinzione di nazionalità, età, genere, appartenenza etnica,
politica o religiosa, appartenenza, che è diritto o libertà sono stati danneggiati da
parte delle autorità pubbliche possono adire l'istituzione del Mediatore. Il Mediatore è
operativo nei seguenti campi:- I diritti umani, la parità tra uomini e donne, i culti
religiosi e delle minoranze nazionali;- Diritti della famiglia Bambino,, i giovani,
pensionati, persone con disabilità;- Esercito, giustizia, polizia, prigioni;- Proprietà,
occupazione, sicurezza sociale, tasse.
PARI OPPORTUNITA’ PER MIGRANTI
1. Opportunità di formazione professionale
E ' possibile trovare opportunità di formazione per le donne migranti
rivolgendosi alle
-
istituzioni pubbliche, aziende, ONG
-
datore di lavoro e sindacati
Moduli di formazione
-Corso
-Formazione per l'aggiornamento delle conoscenze linguistiche
-Progetto interculturale Programmi finanziati di formazione (programmi
regionali / nazionali - la partecipazione a opportunità formative di fuori
degli orari di lavoro)
Esiste uno specifico percorso per la formazione linguistica per immigrati
accessibile presso i canali televisivi RAI
http://www.educational.rai.it/ioparloitaliano/main_old.htm #
Non ci sono programmi specifici e le norme per gli immigrati e soprattutto le donne
immigrate. Molto dipende dalle singole regioni.
MODULO 3 : INTEGRAZIONE SOCIALE DEGLI IMMIGRATI/RIFUGIATI IN
ITALIA
3.1 INTRODUZIONE
In questo modulo abbiamo riassunto le misure adottate dal Governo Italiano a favore
dei migranti/profughi/rimpatriati che vivono nel nostro paese, esaminando la
legislazione rilevante per l'integrazione sociale e il benessere familiare di questi
gruppi sociali sensibili. Per facilitare la ricerca di ulteriori informazioni abbiamo
inserito un elenco di link utili (organizzazioni internazionali, leggi europee ed italiane,
così come i collegamenti alle organizzazioni e istituzioni che vi aiuteranno a trovare
tutte le informazioni necessarie sulle procedure per la residenza e l'integrazione
sociale).
3.2 SERVIZIO ACCOGLIENZA INIZIALE
3. 2. Servizi di accoglienza del Ministero degli Interni
Con l'applicazione della legge Bossi/Fini, tutti i servizi per la prima accoglienza agli
stranieri vengono erogati dalle Prefetture (organi locali del Ministero dell'Interno
distribuiti in tutto il Paese):
• Sportello Unico per l'immigrazione - Gli Sportelli Unici per l'Immigrazione
sono stati istituiti in ciascuna Prefettura: si occupano di questioni relative al
ricongiungimento familiare e alla prima assunzione dei lavoratori residenti
nell’UE e per l'assunzione di lavoratori extracomunitari. Le richieste per un
permesso di soggiorno devono essere presentate allo Sportello Unico della
città dove il lavoro verrà eseguito. Lo Sportello Unico per l'Immigrazione è
anche responsabile per ricevere e rispondere alle richieste di conversione di un
permesso di soggiorno per studio in un permesso per motivi di lavoro.
• Strutture per l'accoglienza e l'ospitalità degli immigrati clandestini In Italia le strutture che accolgono e assistono gli immigrati clandestini,
secondo i dati forniti dal Ministero dell'Interno, si distinguono in tre tipologie:
centri di accoglienza (CDA), centri di accoglienza per richiedenti asilo ( Cara),
centri di identificazione e espulsione (CIE).
I servizi erogati in queste strutture sono:
- Assistenza personale (alloggio, pasti, fornitura di effetti personali, ecc.);
- Assistenza sanitaria
- Sostegno psico-sociale
- Mediazione linguistico-culturale
3.3 PERMESSO DI SOGGIORNO IN ITALIA
3.3.a Soggiorni brevi
Per i soggiorni brevi (meno di 90 giorni) fatti per, affari, turismo e studio non è
necessario alcun permesso di soggiorno. Gli stranieri devono semplicemente
dichiarare la loro presenza in Italia alle autorità di polizia, entro otto giorni
dall'ingresso, se provenienti da un paese esterno alla UE ed all’Area Schengen.
3.3.b Cittadini UE e dei Paesi dell’Area Schengen
I cittadini dell'Unione che risiedono per più di tre mesi in Italia sono tenuti a
registrarsi all’anagrafe del Comune in cui vivono. I cittadini comunitari che
soggiornano in Italia per lavoro stagionale, disposti a rimanere solo per il periodo di
lavoro, devono presentarsi all'Ufficio Anagrafe del Comune in cui risiedono per essere
registrati negli elenchi della popolazione temporanea della città. Per la registrazione,
gli stranieri devono essere in possesso dei seguenti documenti: l'ultima busta
paga; le ricevute dei versamenti previdenziali contributivi INPS; il contratto di lavoro.
3,3.c Cittadini non-UE
I cittadini di paesi che non appartengono alla UE o ai Paesi dell’Area Schengen, per
lavorare e vivere in Italia devono avere un permesso di soggiorno rilasciato per uno
dei motivi indicati di seguito. Si prega di notare che ogni permesso di soggiorno
rilasciato per motivi di lavoro è soggetto alla legge Decreto Flussi, che determina il
numero di lavoratori stranieri che possono entrare ogni anno in Italia. Solo gli
infermieri, interpreti e traduttori, badanti e operatori sanitari possono ottenere un
permesso speciale di lavoro senza essere soggetti alle norme del Decreto Flussi.
Inoltre, da marzo 2012 ogni straniero che chiede la prima volta per un permesso di
soggiorno riceverà un permesso di soggiorno “a punti”. Insieme con il permesso,
vengono assegnati a stranieri 16 crediti (che corrispondono al livello A1 di
conoscenza di italiano parlato). Ottenere il permesso, lo straniero si impegna a
raggiungere un livello adeguato e appropriato di conoscenza della lingua italiana
(equivalente al livello 2) e anche una buona conoscenza della cultura del territorio
(ad esempio nella sanità, scuola, lavoro, ecc.). Entro due anni, lo straniero deve
ottenere un punteggio che è maggiore o almeno pari a 30 crediti.
• Permesso di soggiorno per lavoro dipendente: è valido per tutta la
durata del lavoro e comunque non superiore a uno (per un contratto a tempo
determinato) o due anni (per i contratti permanenti). E 'rilasciato dalla sede
provinciale della polizia dopo che lo straniero ha firmato, insieme con il datore
di lavoro, un contratto di lavoro specifico presso lo Sportello Unico per
l'Immigrazione;
• Permesso di soggiorno per lavoro autonomo: è rilasciato con una
richiesta avanzata dal lavoratore straniero disposto a svolgere la sua
professione in Italia. Il candidato deve ottenere il nulla osta rilasciato: dalla
Camera di Commercio, da parte dell'ordine professionale, e dall'Ambasciata
italiana nel suo paese;
• Permesso di soggiorno per lavoro stagionale: può durare da venti giorni
a nove mesi, senza possibilità di rinnovo. Alla seconda stagione lavorativa in
Italia, il lavoratore straniero può richiedere la conversione del permesso di
soggiorno per lavoro stagionale in permesso per lavoro dipendente;
• Permesso di soggiorno per attività sportiva: è rilasciato allo straniero
che deve essere impiegato come atleta professionista o dilettante in una
società sportiva italiana registrata presso il Comitato Olimpico Nazionale
Italiano;
• Permesso di soggiorno per lavoro artistico: è rilasciato allo straniero che
deve svolgere un'attività di lavoro artistico e tecnico per più di tre mesi nei
settori dell’opera, del teatro, della concertistica o dei balletti. Questo permesso
è richiesto dal datore di lavoro che deve ottenere l'autorizzazione dal Ministero
dell'Interno;
• Permesso di soggiorno per attesa occupazione: può essere rilasciato
quando un lavoratore straniero è in attesa di una nuova occupazione,
beneficia di un indennizzo finanziario ed è registrato in un apposito elenco
messo che il Governo mette a disposizione dei futuri potenziali datori di
lavoro. Dura almeno per un anno e può essere rinnovato se il lavoratore
straniero è in grado di dimostrare che i suoi parenti sono in grado di fornirgli
un’adeguato sostegno economico;
• Permesso di soggiorno per motivi familiari: questo permesso è concesso
ai coniugi, ai figli minori, ai figli adulti con disabilità e e ai genitori a carico
(oltre i 65 anni). Può essere richiesto da un cittadino straniero già in possesso
di un permesso di soggiorno di lunga durata (1 anno o più).
3.4 INTEGRAZIONE SOCIALE DEI MIGRANTI/RIFUGIATI - obiettivi
principali
Il governo italiano, attraverso il Dipartimento per le Pari Opportunità, ha identificato
sette settori di intervento prioritari per l'integrazione dei cittadini stranieri:
• Sostegno all'accesso alle abitazioni, impedendo il fenomeno dell’emarginazione
e discriminazione in alloggi tali da precludere o ostacolare una qualità di vita
dignitosa
• Accoglienza di studenti stranieri, facilitando i percorsi di integrazione e di
orientamento scolastico degli studenti stranieri e facilitando il rapporto tra le
famiglie e le scuole
• Protezione dei minori non accompagnati, tutela e supporto all’integrazione di
minori non accompagnati fino al compimento della maggiore età evitando le
condizioni di esclusione e disagio delle metropoli
• Valorizzazione delle risorse della seconda generazione degli stranieri,
promozione di programmi di inclusione sociale al fine di facilitare il
riconoscimento delle diverse identità culturali
• Tutela delle donne immigrate a rischio di esclusione sociale, attraverso la
prevenzione
dei
fenomeni
di
emarginazione,
di
sfruttamento
e
di
discriminazione
• Diffusione della lingua e della cultura italiana, promuovendone la conoscenza e
fornendo un’educazione civica di base al fine di facilitare l'integrazione degli
immigrati nella società italiana e di promuovere la partecipazione alla vita
sociale
• Diffusione della conoscenza della Costituzione italiana, delle più importanti
leggi e regole, promuovendo un dialogo interculturale e diffondendo
informazioni sulle opportunità per l'inclusione sociale.
3.5 ISTRUZIONE
3.5.a Certificato in lingua italiana
I cittadini stranieri che vogliono ottenere un permesso di soggiorno devono svolgere
un test di lingua italiana preparato dal Ministero degli Interni. Per fare il test, i
migranti possono collegarsi al sito http://testitaliano.interno.it e compilare il modulo
di domanda. Se la domanda è regolare, la Prefettura richiama il richiedente entro 60
giorni, sempre on-line, indicando data, ora e luogo del test. Se il risultato del test è
negativo, il richiedente può ripetere il test ed effettuare un'altra richiesta online. Se il
risultato del test è invece positivo, il richiedente può presentare al Ministero
dell’Interno una richiesta di rilascio di un permesso di soggiorno di lungo periodo. Il
Ministero dell'Interno, in collaborazione con RAI - Radiotelevisione Italiana Rete, ha
prodotto il programma televisivo "Cantieri d'Italia – Basi di lingua e cultura italiana
per costruire la cittadinanza", al fine di aiutare gli immigrati che si preparano per il
test. Il programma è disponibile sul sito http://www.cantieriditalia.com.
3.5.b L'accesso all'istruzione pubblica
3.5.b.1 Migranti minorenni
I
bambini
stranieri
hanno
il
diritto
di
accedere
all'istruzione
pubblica,
indipendentemente dalla legalità del loro soggiorno in Italia. Se senza documenti
validi, uno dei genitori, o chi esercita la tutela, dichiara sotto la propria responsabilità
la correttezza dei dati. In questo caso, i bambini sono iscritti con riserva, ma questo
non pregiudica il conseguimento dei titoli conclusivi dei curricoli delle scuole di tutti i
livelli. Ogni bambino straniero ha diritto all’istruzione pubblica alle stesse condizioni
applicate agli italiani: è obbligato a seguire i corsi fino al compimento dei 16 anni e
può presentare domanda di ammissione anche durante lo svolgimento dell’anno
scolastico.
3.5.b.2 Migranti adulti
Il diritto all'istruzione è riconosciuto per legge anche agli stranieri adulti. Tale diritto
consiste in primo luogo nell'apprendimento della lingua italiana attraverso corsi di
alfabetizzazione articolati su vari livelli. Gli stranieri che intendono ottenere in Italia
un certificato di scuola media devono rivolgersi direttamente al preside della scuola
che sono intenzionati a frequentare, dopo aver fornito alcuni dati personali e le
informazioni sugli studi fatti nel loro paese. Anche gli stranieri che hanno già
frequentato la scuola dell'obbligo nel paese d'origine e sono intenzionati a continuare
gli studi per ottenere il diploma di scuola superiore devono rivolgersi alla scuola
secondaria che hanno scelto. Gli stranieri (non UE) che desiderano frequentare corsi
di istruzione superiore o di formazione tecnico professionale in Italia, possono
richiedere un visto d'ingresso per motivi di studio dal consolato italiano nel paese di
provenienza.
Per ottenere un visto per motivi di studio, gli stranieri non comunitari devono:
- Avere più di 14 anni;
- Avere un certificato di iscrizione rilasciato da una scuola italiana;
- Avere l'assicurazione per le cure mediche e i ricoveri ospedalieri, se non si ha
diritto all'assistenza sanitaria in Italia;
- Provare la disponibilità di mezzi di sussistenza per il completamento dei loro
studi;
- Provare la disponibilità economica necessaria per il viaggio di ritorno al paese
d'origine dopo aver completato gli studi.
Con il permesso di soggiorno per motivi di studio stranieri possono anche lavorare,
per un periodo non superiore a 20 ore settimanali.
3.5.b.3 Accesso all’Università
Entro il 31 dicembre di ogni anno, le università fissano il numero dei posti da
assegnare a studenti stranieri per l'anno accademico successivo. Al fine di accedere
agli studi universitari è necessario contattare la Rappresentanza diplomatica italiana
del proprio Paese, che rilascia dichiarazioni sulla validità dei titoli locali ottenuti con la
scuola secondaria (o con percorsi comparabili) ottenuti in diversi paesi e forniscono
informazioni sulle differenze tra i sistemi di valutazione stranieri e il sistema italiano.
3.5.c Programmi finanziati di formazione professionale
La scuola italiana offre ai lavoratori immigrati la possibilità di imparare o migliorare la
loro conoscenza della lingua italiana nei Centri Territoriali Permanenti, che si trovano
in quasi tutte le scuole medie statali. I CTP offrono corsi di lingua italiana per gli
immigrati gratuiti e l'insegnamento è molto buono. La frequenza del corso offre
anche l'opportunità di incontrare altri immigrati, stabilire amicizie, chiedere e dare
aiuto ad altri. L'elenco delle scuole in cui vengono effettuati i corsi di lingua italiana è
disponibile nelle Camere del Lavoro, presso gli sportelli immigrazione.
Il sistema italiano di istruzione e formazione professionale offre altre opportunità di
formazione professionale finanziata:
• I lavoratori disoccupati possono iscriversi gratuitamente a corsi di
formazione. Ci sono corsi dedicati a diverse professioni che permettono di
sviluppare diverse competenze. Rivolgendosi ai Centri per l'impiego, presso i
centri Informagiovani, e presso i punti informativi situati negli uffici dei
Comuni nella tua Provincia, si possono trovare le liste dei corsi e delle agenzie
formative;
• I lavoratori assunti con un contratto di apprendistato hanno il diritto di
svolgere 120 ore annuali di formazione gratuita durante le ore lavorative. La
formazione si svolge al di fuori del posto di lavoro, in un ente di formazione. I
datori di lavoro sono obbligati a far partecipare i lavoratori i percorsi formativi;
• I lavoratori dipendenti possono iscriversi, corsi di formazione professionale di
loro scelta da svolgersi nelle ore non lavorative. In questo caso è necessario
pagare una piccola quota per l’ammissione. Informazioni sui corsi di
formazione professionale pubblici si possono trovare nei Centri per l’Impiego
in ogni Provincia;
• Alcune aziende organizzano corsi di formazione per i dipendenti. I lavoratori
possono dare ai datori di lavoro la loro disponibilità a partecipare a questi
corsi. In questo caso, i rappresentanti sindacali in ogni azienda possono
aiutare nella ricerca di informazioni.
3.6 SICUREZZA SOCIALE - PROTEZIONE SOCIALE
La normativa internazionale e comunitaria richiede la parità di trattamento dei
lavoratori migranti e dei lavoratori italiani nel campo dell'assistenza sociale, ma
queste leggi non sono staea ancora pienamente recepite nella legislazione nazionale.
3.6.a Contributi previdenziali e sicurezza sociale
L’INPS (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale), sulla base delle informazioni
ricevute dalle Prefetture, crea un archivio di dati dei lavoratori immigrati. Il datore di
lavoro che intende assumere un lavoratore straniero deve chiedere all’INPS la
registrazione del lavoratore per il regolare pagamento dei contributi previdenziali e
per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
Per i lavoratori che sono in attesa di ottenere un permesso di soggiorno, le domande
per l'ammissione alla sicurezza sociale sono firmate al momento della firma del
contratto di lavoro. Il dipendente e il datore di lavoro firmano insieme la domanda
presso gli uffici delle Prefetture. Il datore di lavoro è responsabile per il pagamento
dei contributi previdenziali. Con il pagamento dei contributi previdenziali, i lavoratori
hanno diritto a una serie di vantaggi sociali e all'assistenza sociale (pensioni, assegni
familiari, indennità di maternità e malattia, indennità di disoccupazione, copertura
assicurativa per infortuni e malattie professionali, assistenza sanitaria, ecc.).
I datori di lavoro che hanno beneficiato del lavoro svolto da lavoratori senza
permesso di soggiorno sono in ogni caso tenuti a versare i contributi previdenziali
dovuti.
La recente riforma prevede che, se rimpatriati, lavoratori stranieri titolari di un
contratto di lavoro mantengono i loro diritti di sicurezza sociale, e hanno diritto, al
compimento dei 65 anni, alla pensione minima di vecchiaia (anche se hanno meno di
cinque anni dei contributi come richiesto dalle leggi italiane).
3.6 b Assistenza sanitaria
L'assistenza sanitaria è un diritto dei cittadini stranieri. Gli stranieri extracomunitari in
Italia possono beneficiare di questi servizi di assistenza sanitaria semplicemente
rivolgendosi negli ospedali pubblici:
• Tutela della maternità (compresa l'aborto);
• Tutela della salute dei bambini;
• Vaccinazioni (se parte di campagne di prevenzione collettiva decise dalle
amministrazioni locali);
• Interventi di profilassi internazionale;
• Profilassi, diagnosi e trattamento delle malattie infettive.
I lavoratori che attendono la regolarizzazione del contratto di lavoro possono
comunque iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale. Tale iscrizione prevede, in
assenza di codice fiscale, l'attribuzione di un codice provvisorio e il rilascio di una
carta che permetterà di utilizzare tutti i vantaggi del Servizio Sanitario Nazionale,
compresa la scelta di un medico di base e/o di un pediatra. L'iscrizione al Servizio
Sanitario Nazionale ha una durata massima di 6 mesi, rinnovabile se la procedura di
regolarizzazione del contratto di lavoro non è ancora completa. Ulteriori informazioni
possono essere trovate nei Centri per l'impiego situati in ogni Provincia.
3.6.c Maternità
Le lavoratrici straniere hanno gli stessi diritti dei cittadini italiani in caso di maternità:
• Assistenza medica specialistica;
• Diritto/dovere di astenersi dal lavoro due mesi prima della data presunta del
parto e tre mesi dopo il parto;
• Diritto all'indennità di maternità.
Durante questo periodo la donna non può essere licenziata.
Le lavoratrici che hanno un permesso di soggiorno di lunga durata (due anni o più),
e un basso reddito, possono richiedere un assegno di maternità all'INPS (Istituto
Nazionale di Previdenza Sociale).
3.6.d Tasse
I lavoratori stranieri pagano le tasse al governo italiano con gli stessi standard dei
cittadini italiani. Nell'anno successivo a quello in cui è stato prodotto il reddito, i
lavoratori devono presentare una dichiarazione dei redditi, requisito fondamentale
per l'accesso a una serie di diritti quali: rinnovo del permesso di soggiorno, domanda
di permesso di lungo termine , diritto al ricongiungimento familiare, prestazioni
previdenziali, domanda di cittadinanza italiana, ecc.
In ogni città, i Centri per l'Impiego e i sindacati offrono assistenza per presentare la
dichiarazione dei redditi. Maggiori informazioni sono disponibili in questi centri,
chiamati CAF (Centri di Assistenza Fiscale).
3.7 LINK UTILI
I seguenti link consentono di accedere a siti web utili che forniscono tutte le
informazioni necessarie sui vostri diritti e i vostri doveri come
migranti/profughi/rimpatriati in Italia. Ci sono anche link ad organizzazioni europee e
internazionali.
http://www.integrazionemigranti.gov.it
Sito del Ministero del Welfare. Contiene un elenco di enti pubblici e ONG che
forniscono servizi di accoglienza
http://www.permessidisoggiorno.anci.it/
Sito dell’ANCI - Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Contiene tutte le
informazioni sulle procedure per ottenere permessi di soggiorno
http://www.serviziocentrale.it/
SPRAR - Servizio Centrale del Sistema Italiano per la Protezione dei Rifugiati
http://ec.europa.eu/immigration/
Sito della Commissione europea, con informazioni utili per i migranti in tutta Europa
http://www.miur.it/0002Univer/0023Studen/0059Studen/index_cf2.htm
Sito del Ministero della Pubblica Istruzione con informazioni utili agli studenti
universitari stranieri
http://www.istruzione.it/web/istruzione/intercultura/
Sito del Ministero della Pubblica Istruzione dedicato agli studenti stranieri nelle scuole
italiane
http://www.italy.iom.int/
Sito della Organizzazione Internazionale delle Migrazioni
http://www.unhcr.it
Sito italiano dell'Agenzia Rifugiati delle Nazioni Unite
http://www.cir-onlus.org/informazionipratiche.htm
Sito del Consiglio per i Rifugiati, con informazioni pratiche per gli immigrati
http://www.cinformi.it/index.php/guide_pratiche/
Cinformi – Centro di Informazioni per l'Immigrazione. È una unità operativa del
servizio per le politiche sociali e abitative della Provincia Autonoma di Trento, e
fornisce informazioni utili per i servizi di accoglienza e molte altre questioni.
http://www.stranieriinitalia.it/
Sito aggiornato costantemente con informazioni sulla legislazione in materia di
immigrazione e sulle iniziative per l’integrazione
http://www.arci.it/index.php?area=8
Sito dell’Arci - Associazione di promozione sociale
http://www.immigrationline.it/index.html
Sito realizzato dalla Provincia e la Prefettura di Rimini per supportare i lavoratori
migranti
http://www.immigrazione.biz/approfondimenti.php
Dossier ed altre informazioni sui servizi educativi italiani e di accoglienza per gli
stranieri
http://www.cantieriditalia.com
Sito realizzato dal Ministero dell'Interno, in collaborazione con RAI - Radiotelevisione
Italiana. Corsi linguistici e culturali online gratuiti per stranieri
PREFAZIONE – Modulo 4
Nel modulo 4 abbiamo preparato una guida passo - passo sulle conoscenze di base
per coloro che vogliono iniziare ad imparare a conoscere un computer usando WORD
ed Internet, tramite un PC o un laptop (portatile)
TAVOLA DEI CONTENUTI – Modulo 4
Introduzione Guida Generale
1.
Primi passi per utilizzare il PC, navigare sulla rete e
utilizzare "Word"
2.
Come padroneggiare la tastiera e il mouse
3.
Internet: cosa è e come funziona
MODULO 4 : INDICAZIONI BASE DI INFORMATICA (WORD E INTERNET)
INTRODUZIONE: Guida Generale
Abbiamo preparato un CD autoavviabile che contiene due guide che, passo dopo
passo, consentiranno agli studenti di iniziare a utilizzare un programma di
elaborazione testi (Word) e Internet. La guida vi permetterà di iniziare a: scrivere,
salvare e stampare una lettera o un documento, aprire un browser e navigare in
Internet; convertire il testo di pagine web nella propria lingua.
In questo modulo troverete un approccio generale e di base alle competenze
informatiche, che vi introduce alle guide stampabili che trovate nel CD (i file
denominati come "Guida Word" e "Guida Internet").
Al termine del corso vi forniremo anche una Card (con le dimensioni di una carta di
credito) con tutte le istruzioni di base utili per iniziare a navigare in Internet.
1. Primi passi per utilizzare il PC, navigare sulla rete e utilizzare "Word"
1.a Spegnere ed accendere il computer
Come ogni altro apparecchio che funziona con energia elettrica, è necessario seguire
alcune semplici regole per evitare di danneggiare il computer.
Se il PC è "fisso" (il classico computer di casa, che di solito poggia per terra), la
prima cosa da fare è collegarlo a una presa elettrica funzionante. Se è un "laptop", si
può anche accendere con la sua batteria interna ricaricabile.
Cerca il pulsante di alimentazione e spingilo. Il computer fa
partire il processo di avvio. Dopo pochi minuti, finalmente
apparirà la schermata di benvenuto.
A questo punto dovete scegliere con quale "Utente"
accedere al PC e a tutti i suoi programmi. Una domanda
sorgerà spontanea: Chi sono gli utenti?
1.b Utenti
Se si utilizza un computer in un "Internet Point", è possibile che ogni cliente del
negozio abbia un proprio profilo utente.
Avere un tuo profilo utente su un computer è
come avere un tuo posto privato. Quando si
accende il PC, e si accede al proprio profilo
utente, è come dire al PC: "Sono John, e ero qui
ieri" o "Io sono Maria, ed è la prima volta che
vengo qui!” Con ogni profilo utente è possibile
personalizzare il modo di usare il PC, .
Quindi, una volta acceso il PC potete accedere con il vostro profilo utente. Ora
troverete sul monitor una scrivania virtuale, più comunemente conosciuta in inglese
come desktop.
Ora potete iniziare a utilizzare il PC. Cosa si può fare? Lo vedremo presto. Ci vuole
pazienza in questo momento. Siamo solo all'inizio!
Finora abbiamo imparato ad accendere il computer. Ora esamineremo un'altra
questione importante:. Come "spegnerlo"?
1.c Come spegnere il computer
Il computer è uno strumento particolare. Per "Turn It Off", non ci limitiamo a
premere un pulsante come avviene per l'accensione.
La procedura dovrà essere rispettate per assicurare che tutti i dati non vengano persi
o deteriorarsi. Dobbiamo quindi, "avvisa" stiamo andando a spegnerlo.
Come? Niente di più semplice!
Cliccando sulla bandierina colorata
in basso a sinistra dello schermo, si aprirà una
finestra. In basso a destra, trova il pulsante:
"Arresta il sistema". Cliccate con il
tasto sinistro del mouse sull'icona e in pochi secondi, il computer si spegne
automaticamente. Fatto!
2. Come padroneggiare la tastiera e il mouse
Bene! Abbiamo imparato come accendere e spegnere il PC.
Ora, impariamo a interagire con la tastiera e il mouse. Una volta compreso come
usarli, sarete in grado di accedere a molte funzioni nascoste.
2.a La tastiera
105 tasti sono (quasi) tutto il necessario
per utilizzare un PC!
Le
tastiere
"QWERTY",
standard
questo
sono
nome
ha
chiamate
origine
dall'ordine dei primi sei tasti delle lettere
che si trovano in alto a sinistra delle
tastiere.
Ora diamo uno sguardo alla composizione normale di una tastiera
Tasti con funzioni speciali:
Sono i tasti che cominciano con "F" e I tasti
per le abbreviazioni come "CTRL", "Esc",
"Menu", "Alt", etc..
Possono avere diverse funzioni a seconda del
contesto, ma in generale:
“ESC” chiude la finestra del programma che
utilizzate;
“F1 ” apre il menu contestuale;
“Menu”
button apre il menu Start.
Tasti per scrivere:
lettere, vari simboli (come l’asterisco,
la punteggiatura, gli apostrofi, etc..) ,
numeri, vocali accentate;
Il bottone largo al centro (in basso)
della tastiera è la barra spaziatrice.
Tastierino numerico e altri tasti:
Oltre ai numeri, c’è il tasto "TAB" utile per inserire
spaziature nel testo;
"Bloc", che serve a scrivere testo con lettere
maiuscole; "Alt GR" è utile per simboli grafici non
compresi nella tastiera; "Delete" cancella i
caratteri;
"Enter" è utilizzato per andare a capo o
confermare un’azione.
2.b. Mouse
Questo strumento piacevole, vi permetterà di "trasferire" i movimenti della vostra
mano direttamente sul tuo PC con un semplice click. Grazie ai pulsanti che ha, è
possibile scegliere programmi, cartelle aperte, navigare e poi muoversi liberamente
sullo schermo. Ci sono diversi tipi di mouse sul mercato, ma il più utilizzato è quello
con due pulsanti e una ruota-pulsante centrale.
Il
pulsante
sinistro
è
il
più
comunemente
usato. Con esso è possibile chiudere le finestre,
selezionare gli elementi “drag and drop” e molto
altro ancora, semplicemente con un click o doppio
click sui pulsanti del mouse stesso.
Il tasto destro è utilizzato per accedere a funzioni
secondarie che di solito sono nascoste nel "menu contestuale".
La rotellina centrale serve a scorrere velocemente il contenuto di un documento o di
una finestra.
I movimenti effettuati con il mouse sono riconoscibili da una "freccia bianca" sullo
schermo che seguono fedelmente tutti i movimenti fatti con la mano.
3. Internet: cos’è e come funziona
Internet: questo sconosciuto...
Quando diciamo "Internet", generalmente si parla di una
grande rete virtuale dove si può fare quasi tutto: lavorare,
giocare, imparare, scrivere, telefonare, ascoltare musica,
guardare film e molto altro ancora in modo semplice ed
intuitivo.
Come accedere ad Internet?
Internet è accessibile attraverso un "browser", cioè
un programma in grado di farvi esplorare il
web. Pensate al browser come un'automobile e
Internet come una grande rete di strade piene di
corsie, svolte, città, paesi da scoprire!
Chi scrive le cose che troviamo su internet?
L'idea principale di Internet è che chiunque può
contribuire al suo sviluppo con la creazione di un piccolo
pezzo (testi, immagini, siti web e così via). Da ognuno di
questi pezzi ogni utente del web può sviluppare la
propria
ricerca,
o
sviluppare
un
altro
pezzo,
contribuendo alla crescita della rete stessa.
3.a Cominciamo a navigare!
Possiamo paragonare Internet ad una rete di strade con vicoli, strade, passaggi
stretti, autostrade, e indirizzi da trovare.
Se hai bisogno di trovare qualcosa che ti interessa, la prima cosa che devi fare è
digitare una parola chiave (come "farmacie
in città" se hai bisogno di un'aspirina) nella
toolbar di un motore di ricerca come
"Google". Il motore di ricerca Google è
facilmente raggiungibile con tutti i browser
all'indirizzo http:www.google.it .
Tra i motori di ricerca, Google è certamente il più famoso. Ti dà la possibilità di
trovare tutto ciò che è nella rete senza conoscerne prima l'indirizzo esatto.
3.a.1 Come fare ricerche su un motore di ricerca
Niente di più facile. Basta scrivere qualcosa che vi interessa nella toolbar situata sotto
il logo colorato di Google e quindi premere "Invio". Come risultato si avrà una serie
di pagine collegato alle cose che stavate cercando. Fate clic sulla pagina (link) che
contiene le cose che trovate più interessanti, e buona navigazione!
3.b
E-mail
Cos’è una e-mail?
Letteralmente significa "posta elettronica". Rispetto alle lettere scritte, è più semplice,
più veloce e non costa nulla. Almeno non direttamente!
Cosa posso inviare con una e-mail?
Quasi tutto! Ad esempio fotografie, video, musica, link a pagine web che si desidera
condividere ... Ovviamente, è possibile utilizzare queste funzioni insieme allo scopo
principale di un e-mail, che consiste nell’inviare testo scritto!
La maggiore comodità di questo servizio è che si può inviare la posta da qualsiasi
computer con una connessione internet. Una volta creato il proprio "account" (sarà
il vostro indirizzo virtuale!), è possibile inviare le vostre e-mail a tutti coloro che
possiedono un altro account.
3.b.1. Come posso creare un mio account email ?
Una volta scelto il provider di servizi mail che preferite, è sufficiente seguire le
istruzioni fornite dallo stesso provider.
Vediamo, ad esempio, come funziona
"Gmail", il servizio gratuito di posta
fornito da Google. Aprite un browser e
digitate
l'indirizzo http://www.gmail.com . Una
volta che siete nella pagina principale
di Gmail, cliccare su "Crea un account"
e compilate tutti i campi che si presenteranno. Dopo aver creato il vostro indirizzo email, sarete in grado di leggere e scrivere mail. Non scoraggiatevi al primo tentativo!
4. Mini guida all’utilizzo di “Word” per scrivere un documento
"Word" è uno dei programmi più popolari di video-scrittura. È usato per creare
lettere, testi e qualsiasi altro tipo di documento, e fa assomigliare il vostro PC ad una
vecchia macchina da scrivere, o un blocco note con molte altre funzioni.
Aprire “Word”
Nel desktop del vostro computer, troverete "Word" con il suo classico logo. Facendo
doppio clic con il tasto sinistro del mouse, si aprirà il programma, e
potrete verificare come è semplice riempire un foglio virtuale con le
parole. Un altro modo per aprire il programma è quello di cercare
nel menu a tendina che appare cliccando in basso a sinistra dello
schermo il pulsante "START" e lì cercare l’icona di “Word”
Documento vuoto
Quando si avvia Word, troverete qualcosa di simile a
un foglio sottile di carta bianco con una "toolbar"
nella parte superiore e un cursore lampeggiante in
alto a sinistra del foglio che attende i vostri comandi.
Dopo aver scritto il testo?
Avrete solo bisogno di salvarlo con l'apposita
procedura. In alto a sinistra dello schermo troverete
l'icona OFFICE, e cliccandoci sopra si aprirà un
menù a tendina dove troverete la funzione "Salva
con nome". Cliccateci sopra e seguite le istruzioni
che troverete nella pagina pop-up che apparirà
automaticamente.
Uscita dal programma di scrittura.
Una volta che il lavoro è fatto, e dopo averlo salvato in una
cartella archivio speciale, basta chiudere il programma e tornare
alla schermata iniziale. Sulla barra degli strumenti nella parte
superiore dello schermo, fate sempre clic sull'icona OFFICE, e
nel menu a discesa che si apre cercate "Exit" e fate clic su di
esso. Automaticamente, il programma si chiude.
MODULO 5 : ISTRUZIONE PER DONNE MIGRANTI/DONNE APPARTENENTI
A GRUPPI ETNICI
5.1 INTRODUZIONE
L'educazione degli adulti negli Stati membri dell'Unione Europea ha l’obiettivo di
offrire formazione professionale a favore dei beneficiari adulti per incoraggiarli ad
acquisire e sviluppare la conoscenze e le competenze necessarie per facilitarne
l’inserimento nel mercato del lavoro e l’occupabilità, intesa come:
[…] “La capacità di essere occupati. Essa si riferisce non solo all'adeguatezza delle
loro conoscenze e competenze, ma anche agli incentivi e le opportunità offerte a un
individuo per cercare lavoro” e per potenziare i beneficiari […] “al fine di concedere
alle persone il potere di prendere iniziative responsabili per plasmare la propria vita e
quella della loro comunità/società in termini economici, sociali e politici.”
5.2 INCLUSIONE SOCIALE
Si parla di inclusione sociale
[…] “quando le persone possono partecipare pienamente alla vita economica, sociale
e civile, quando il loro accesso al reddito e ad altre risorse (personali, familiari, sociali
e culturali) è sufficiente per consentire loro di godere di un livello di qualità della vita
considerato accettabile dalla società in cui vivono e quando sono pienamente in
grado di accedere ai propri diritti fondamentali.”
L'educazione degli adulti è sempre più prioritaria in un mondo che evolve
continuamente, nel quale molte cose continuano a cambiare a livello globale per lo
sviluppo di nuove tecnologie, per le nuove politiche del mondo imprenditoriale ed i
requisiti in termini di competenze che esse richiedono, e per la rapidità dei cicli di
innovazione
delle
imprese
che
impongono
un
competenze.
5.3 TIPOLOGIE DI EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
Le principali tipologie di educazione degli adulti sono:
•
Formazione professionale iniziale;
•
Formazione continua;
•
Riqualificazione;
•
Stage;
•
Formazione basata sul lavoro;
•
Formazione flessibile;
continuo
aggiornamento
di
•
Apprendimento permanente, inteso come
“ogni attività di apprendimento
intrapresa nelle varie fasi della vita con l'obiettivo di migliorare le conoscenze,
abilità e competenze in una prospettiva personale, civica, sociale e/o
occupazionale”
La modulazione e la priorità accordata alle diverse tipologie varia a seconda delle
regioni e delle priorità dello Stato, delle PMI locali/regionali e dei potenziali beneficiari
per ogni settore.
5.4 PRIORITÀ PER L’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
Secondo le indicazioni della Commissione europea, che sono state adottate dai
diversi Stati membri con diverse gradazioni, le priorità d’azione per l’educazione degli
adulti sono sei:
1. Nuove competenze di base per tutti
2. Maggiori investimenti nelle risorse umane
3. Innovazione nell'insegnamento e nell'apprendimento
4. Valorizzare l'apprendimento
5. Ripensare l'orientamento ed il counselling
6. Un apprendimento sempre più vicino a casa
5.5 GRUPPI SVANTAGGIATI
I gruppi target cui il progetto ALMA-DC si rivolge, le donne migranti e le donne
appartenenti a gruppi etnici, sono generalmente gruppi svantaggiati sottoposti a
forte rischio di esclusione sociale.
Secondo le politiche comunitarie, tutti i Paesi membri dovrebbero sforzarsi
nell’incrementare il numero di partecipanti all'educazione degli adulti per: per
minimizzare il rischio di esclusione attraverso azioni e misure che possano fare da
stimolo alla domanda di formazione, per facilitare l'accesso ai processi di
apprendimento, per fornire un'offerta formativa su misura ed aumentare il livello di
competenza degli adulti poco qualificati garantendo almeno un livello base di
conoscenze e competenze.
Queste politiche sono state ampiamente discusse ed adottate in tutti i paesi dell'UE,
e molti progetti sono stati implementati per rispondere alle esigenze che ne sono alla
base.
5.6 DURATA DELL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI. AZIONI FINANZIATE
Ci sono programmi di formazione professionale finanziata che i migranti ed i gruppi
etnici possono frequentare. Nella maggior parte dei paesi UE ci sono anche
programmi finanziati dove i migranti possono imparare la lingua nazionale e
rafforzare la propria situazione nella comunità in cui vivono. la durata dei corsi di
lingua può arrivare a 300 ore, al termine delle quali i beneficiari possono sostenere
degli esami per ottenere un certificato nella lingua che hanno imparato. Questi esami
sono gestiti dai Ministeri dell’Istruzione nazionali o enti simili.
Inoltre, ci sono molti altri tipi di programmi di formazione professionale in cui i
migranti/rifugiati possono partecipare a condizione che abbiano i documenti richiesti
dallo Stato per ogni caso differente. La durata dei programmi di formazione
professionale può variare da 200 fino a 400 ore di frequenza, tra lezioni teoriche e
applicazioni pratiche.
5.7 BENEFICI DELL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI PER I MIGRANTI
I vantaggi offerti dall’educazione degli adulti sono evidenti sia per gli individui che
per le loro famiglie.
Gli allievi possono:
•
Acquisire nuove conoscenze relative a un determinato lavoro
•
Esercitarsi nelle competenze pratiche necessarie nel nuovo posto di lavoro
•
Acquisire nuove competenze trasferibili
•
Potenziare il proprio sviluppo personale
•
Socializzare con altri adulti - studenti
•
Aumentare il proprio livello di occupabilità
Il grafico sottostante sintetizza le 3 principali tappe che facilitano il passaggio dalla
disoccupazione all'occupabilità.
Una volta occupate, le donne migranti o appartenenti a gruppi etnici, possono:
•
Recepire un reddito legale e vivere con dignità
•
Esercitare le proprie abilità e competenze
•
Aiutare finanziariamente le loro famiglie
•
Diventare membri attivi della comunità dove risiedono
•
Sentirsi personalmente soddisfatte
Generalmente, i migranti che partecipano a percorsi di formazione professionale sono
agevolate nell’intraprendere percorsi l'integrazione sociale. In primo luogo, ottengono
la consapevolezza che è necessario rispondere alle esigenze delle PMI e alle richieste
del mercato del lavoro. Questo passaggio fa sì che i migranti siano in grado di
rivendicare il loro diritto all'occupabilità partendo dalla consapevolezza delle proprie
competenze, più o meno adeguate ai profili professionali specifici ricercati dalle PMI
che offrono posizioni di lavoro. Se le qualificazioni delle donne migranti soddisfano
questi requisiti, come evidenzia la ricerca che è stata condotta nella primavera del
2011 tra 210 imprese europee, le PMI ne terranno conto per una possibile
assunzione.
5.8 L’ESPERIENZA ALMA-DC
Nel quadro del Progetto Multilaterale Grundtvig ALMA-DC, circa 200 donne migranti o
appartenenti a gruppi etnici hanno partecipato a dei workshop formativi di 5 ore che
sono stati tenuti in 7 Paesi UE dall’Agosto all’Ottobre del 2011.
Le tabelle che seguono contengono i paesi coinvolti, l'origine dei beneficiari ed il
feedback ricevuto da loro, l’articolazione dei moduli e dei workshop realizzati.
FOCUS WORKSHOPS- AGOSTO – OTTOBRE 2011
Nazione dove
si è tenuto il
workshop
Nazione dove
vivono i
partecipanti
Nazionalità dei
partecipanti
Grecia
Grecia
Albania
Repubblica
Ceca
Repubblica
Ceca
Rom
Germania
Germania
Europa dell’Est
Spagna
Spagna
America Latina
Italia
Italia
Romania
Slovacchia
Slovacchia
Rom
Romania
Romania
Rom
circa 200
parteicipanti
7 Paesi
Feedback ricevuto dai partecipanti
Hanno apprezzato la formazione che
hanno ricevuto
Hanno affermato di voler partecipare
ad altri workshop formative,
soprattutto per imparare la lingua del
Paese dove vivono
Vorrebbero seguire percorsi formative
per aumentare l’occupabilità
Hanno definito come efficaci gli
approcci formativi dei workshop
MODULI PER I WORKSHOP FORMATIVI:
Comuni a
tutti i Paesi
partner
Optional
modules
Introduzione
Il progetto ALMA-DC: obiettivi, risultati previsti
Opportunità formative
Programmi e direttive nazionali e comunitarie
Legislazione sul lavoro
Principi generali e norme specifiche per I
migranti
Cercare lavoro
Dove cercare, chi contattare, principali
procedure
Competenze linguistiche
Secondo le esigenze dei beneficiari
WORD/EXCEL/INTERNET
Competenze base e applicazioni
Scrivere un CV
Con il computer
DURATA DI OGNI WORKSHOP:
1 giorno ► 5 ore
1° sessione:
Lezione
60 minuti
pausa:
2° sessione:
Lezione
1,5 ore
pausa:
3° sessione:
Lezione / Laboratorio informatico
pausa:
4° sessione:
15 minuti
Valutazione dei partecipanti sul
laboratorio
15 minuti
1,5 ore
10 minuti
20 minuti
TOTAL: 5 hours
I partecipanti sopra menzionati sono i nostri gruppi di riflessione per tutta la durata
del progetto ALMA-DC. Il loro ruolo consiste soprattutto nel:
1. Partecipare ai workshop ed ai focus group
2. Partecipare alla sperimentazione del corso interattivo
3. Valutare la sperimentazione del corso, restituendo un feedback
I partecipanti sono anche i primi beneficiari che riceveranno il corso interattivo in
formato DVD.