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anno XIII n. 2 maggio 2009 • pagina 11
Quarant’anni dalla Fondazione
La Nuova Compagnia Teatrale Anni Verdi
Sonopassatialtrivent’anni. Vent’anni dagli ultimi
festeggiamenti fatti nell’ormai lontano 1989, ed
in totale fanno quaranta
dalla nostra fondazione.
Quarant’anni di spettacolo, di passione teatrale,
di fatica, di cultura. Quarant’anni di attività di
una compagnia teatrale
amatoriale sono anche
questo una lunga teoria
di volti passati su palcoscenici più o meno noti,
un fascino assaporato
per poco, discussioni,
studio, fatica, emozioni
ancora privi della routine del mestiere. Ed
accanto ai quarant’anni
della compagnia “anni
verdi” corrono anche le
stagioni della nostra città, i suoi mutamenti, le
sue ricorrenze. Una città
che, grazie al lavoro della
“anni verdi” è anche cresciuta culturalmente, e
che festeggia insieme a
noi il suo cinquantesimo
compleanno.
Testi teatrali, allestimenti talora anche coraggiosi per una compagnia amatoriale, hanno
consentito al pubblico
sommese, e via via allargandoci a quello della provincia di Varese
e della Lombardia, di
apprezzare uno dei mezzi
più efficaci di espressio-
ne artistica, quale certamente è il teatro. La
somma degli spettatori
di questi quarant’anni
raggiunge un numero
davvero impressionate.
E con loro un gran numero di attori, comparse, aiutanti che hanno
assaporato il gusto del
dibattito, il fascino della
cultura teatrale.
Vale la pena di ricordare
qualche tappa di questi
quarant’anni.
Nel 1968 abbiamo avuto la sensazione che la
possibilità di costituire
una compagnia teatrale
a Somma aveva la possibilità di divenire cosa
concreta. Sergio Bulloni,
fondatore della compagnia, aveva così creato il
suo gioiello. Le difficoltà
erano legate al divieto
di spettacoli promiscui
nelle sedi oratoriane. Fino ad allora si potevano
costituire solo compagnie maschili o femminili. Ma i tempi stavano
cambiando. Il coadiutore
dell’Oratorio, don Leonardo guarda con favore
all’iniziativa; la compagnia venne presentata
come promossa dalla
ACLI. La possibilità era
sempre più concreta. Nel
frattempo ci si teneva
pronti, in modo quasi
clandestino, come si fosse
dei partigiani del teatro.
Nel retrobottega della
Cooperativa Cattolica
iniziano le prove.
Sergio Bulloni veniva
da anni di esperienza
teatrale a Milano. E dopo
aver recitato con attori
del calibro di Mario Celada, Mara Revel e Lina
Romano, lascia il teatro
professionistico per un
più tranquillo impiego
a Somma Lombardo.
Qui sogna e progetta la
sua compagnia. E trova Bernardo Tapellini,
un amico con il quale
rendere concreto questo
progetto. Da allora quarant’anni di successi. E
di lavoro. Appena dopo
il suo esordio la compagnia si trova con tutto
l’impianto elettrico del
teatro da rifare. Grazie
all’Ing. Guido Mosterts che fornì il materiale
elettrico potemmo rifare
l’impianto. Poi nel 1971
organizzammo la prima
rassegna, la “targa gigante”. Quindi, nel 1973,
il “Cipresso d’argento”.
Venuto a mancare il suo
fondatore Sergio Bulloni, la compagnia è stata
portata avanti da degni
sostituti, da registi e attori di grande talento e
grande passione come
Salvatore Notarangelo,
Filippo Ciminelli, Enrico
Tovaglieri, Gianni Ferro
e Milena Neri. E sono
solo alcuni dei nomi di
tutte quelle persone che
hanno collaborato e collaborano, con sacrificio ed
impegno, per perpetuare
questa grande passione
che si chiama teatro.
Per festeggiare i nostri
quarant’anni ripresenteremo il “Cipresso d’argento”, giunto alla sua
quindicesima edizione,
da qualche anno fermo,
ma che rappresenta
per noi un’orgogliosa
tradizione. Un’autentica manifestazione del
teatro e della cultura
sommese nella quale
proporremo un nuovo
lavoro in concorso e dove ci sarà nella serata
finale di premiazione,
una festa per ricordare
i nostri quarant’anni,
con qualche sorpresa in
cantiere. Insomma una
serata per ricordare e per
fare memoria dei nostri
quarant’anni, finché il
sipario è chiuso. Poi, di
nuovo, il brusio in sala scemerà, il sipario si
aprirà, le luci si accenderanno ed il teatro tornerà
ad essere l’unico padrone
della scena.
Il Presidente
della Nuova Compagnia Anni Verdi
La Fondazione e gli ultimi vent’anni
della Compagnia Anni Verdi
Cronistoria
1968
1969
1973
1991
1993
1994
1996
1998
2000
2003
2005
2007
Anno di fondazione ad opera di Sergio Bulloni e Bernardo Tapellini.
Per la prima volta in una compagnia amatoriale uomini
e donne recitano insieme.
Esordio della compagnia con la sua prima rappresentazione
“In città è un’altra cosa” di Emilio Caglieri,
regia di Sergio Bulloni.
Primo “Cipresso d’argento”, rassegna teatrale dell’attività
amatoriale in Lombardia che si è protratta per anni coinvolgendo
migliaia di spettatori e centinaia di compagnie teatrali.
“La macchinetta del caffè” di Silvio Zimbaldi,
regia di Salvatore Notarangelo.
“Come si rapina una banca” di Samy Fayad,
regia di Filippo Ciminelli.
“Pensaci Giacomino” di Luigi Pirandello,
regia di Salvatore Notarangelo.
“Non è vero... ma ci credo”
di Peppino De Filippo, regia di Filippo Ciminelli.
“Il Somaro” di Georges Feydeau, regia di Filippo Ciminelli.
“I tre Molière” di Molière, regia di Enrico Tovaglieri.
“Sabato, Domenico e Lunedì” di Eduardo De Filippo,
regia di Enrico Tovaglieri.
“In alto mare” di Slawomir Mrozek, regia di Sabrina Norcini
“Spirito Allegro” di Noel Coward, regia collettiva della compagnia.
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anno XIII n. 2 maggio 2009 • pagina 12
Qui cinema Italia,
città di Somma Lombardo
Ci sono attività che hanno visto Somma “prima”
e “dopo” l’elevazione a
Città. Che, dunque, fanno parte a tutti gli effetti
della storia della Città.
Una di queste è rappresentata dal Cinema Italia di Ennio Cosentino,
che in viale Maspero
fa vivere la magia del
mondo di celluloide dal
1958. Anno in cui, precisamente il 3 febbraio, si
alzò per la prima volta
la saracinesca di quella
che è oggi una delle poche “monosale” rimaste,
dove ancora c’è spazio
alla chiacchiera tra spettatori e gestori e dove,
uscendo, ancora si può
assaporare il piacere di
parlare insieme del film
che si è appena visto.
La passione di Ennio
Cosentino viene da lontano. E di passione vera si tratta, se un uomo
oggi ottantenne (aiutato
dalla molie Tecla, preziosa compagna di vita
e di lavoro) vive ancora
questa sua professione
come un vero artigiano
del cinema. Nel senso
che, quando la logica
delle case di produzione glielo permette, ama
scegliere il film adatto al
suo pubblico. Nel senso
che ancora sa entusiasmarsi, commuoversi,
stupirsi davanti a una
pellicola o alle domande
della gente.
Che non abbassa la saracinesca finché c’è una
persona, anche una sola,
che sta attendendo che la
vengano a prendere o che
si attarda a dire la sua
sul film appena visto.
E se non è passione questa, in un momento in cui
le piccole sale dei piccoli
centri fanno fatica tirare
avanti...
Piccole intendendo sale
avulse dai contesti del
multiplex. Perché invece, come capienza, con i
suoi 660 posti, il Cinema
Italia è una delle sale più
grandi della provincia di
Varese. Ed è a Somma
Lombardo.
“Anche se oggi il cinema
vive un periodo di “decadimento” per quanto
riguarda le piccole sale
– spiega Cosentino – soprattutto in provincia
ha rappresentato un mo-
mento importante. Anche a Somma Lombardo
si può dire che al suo apparire il cinema sia stato
un punto di riferimento
culturale apprezzabile e
di grande interesse”
Ennio Cosentino ha ereditato questa sua passione dai suoi genitori:
sua madre Assunta, voce
da soprano, cantava se-
guendo i film muti con
lui in braccio, e suo padre
Giovanni è stato uno dei
primi cinematografisti
– nonché uno dei primi
piloti di aviazione - in
I cinquant’anni di Somma
e il monumento al Carabiniere
Da cinquant’anni Somma Lombardo è una città.
Ma è da molto prima che
l’Arma dei Carabinieri
svolge un prezioso servizio per la sicurezza e
la tutela dell’ordine del
cittadino.
Infatti, la costituzione
dei Carabinieri risale
alle Regie Patenti del 13
luglio 1814.
Il 21 agosto 1897, a Milano, nella sede della Deputazione Provinciale
tra il Sindaco di Somma
Cav. Antonio Porro e il
Presidente della Depu-
tazione Provinciale Avv.
Francesco Gorla, venne
stipulato un contratto di
affitto per accasermare
in fabbricato di proprietà del Comune presso
Palazzo Viani Visconti la
Stazione dei Carabinieri
in via Briante.
Successivamente, il 28
febbraio 1959, la Stazione Carabinieri venne
trasferita in viale XXV
Aprile e recentemente,
nel 1996 in via Goito.
Quando, nel 1997, il
Marchese Don Gabrio
Visconti decise di ren-
dere visitabile il Castello
di sua proprietà, vanto
cittadino, propose proprio all’Associazione
Nazionale Carabinieri,
alla quale era iscritto,
di organizzare dei turni
di vigilanza durante le
visite guidate, servizio
tuttora svolto dall’ANC
sommese.
Di fianco al Castello,
nella piazza d’armi intitolata a Ermes Visconti,
sorge il “Monumento al
Carabiniere”, dedicato
a tutti i Carabinieri, in
servizio ed in congedo.
Roberto Caccin, artista
sommese e socio ANC,
ha realizzato l’opera donandola all’Associazione
Nazionale Carabinieri
di Somma Lombardo,
la quale a sua volta l’ha
donata alla cittadinanza
sommese. Il monumento
è stato inaugurato domenica 21 maggio 2006 con
la presenza delle autorità cittadine e di quelle
regionale e provinciali
dell’Arma. La scultura,
alta oltre tre metri e mezzo, pesa venti quintali ed
è collocata su una base
di cemento.
Oltre a questa grande
opera che spicca nella
bella piazza sommese,
l’Associazione Nazionale
Carabinieri di Somma
Lombardo svolge una
continua attività associativa, laddove necessita in collaborazione con
l’Arma dei Carabinieri,
col l’Amministrazione
Comunale e con le altre
Associazioni operanti
sul territorio.
Fabrizio Ingignoli
Associazione Nazionale
Carabinieri
Stazione di Somma
Lombardo
P.S.: Ringraziamo per
le preziose informazioni
forniteci lo storico sommese Carlo Ferrario
Italia. E poi, una sorella,
una zia, un cugino che
della gestione di sale cinematografiche avevano
fatto la loro professione.
Una famiglia di “cineasti”, insomma.
Il sipario dei Cinema Italia si apre, come detto, il 3
febbraio 1958 - ampliando la precedente struttura cinematografica creata nel 1926 dal padre di
Ennio Cosentino - su
“La diga sul Pacifico” di
René Clement con Silvana Mangano, film in
cinemascope, che a quei
tempi era all’inizio. Inaugurazione con un film che
rappresenta dunque un
evento memorabile.
Come rappresenta un
evento la forza che una
sala di provincia continua a dimostrare, facendosi, anche in un periodo
come questo, propulsore
di iniziative di spettacolo che la portano anche
a ospitare momenti di
teatro e concerti, oltre
che film per le scuole.
Perché la magia non venga meno.
Sara Magnoli
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Fotografi in Somma Lombardo dal 1923, raccoglie foto dal 1910
Foto archivo storico Mascheroni
Le più datate, scattate
da mio padre, Celestino
Mascheroni, ( 1895-1965
) che inizia l’attività professionale nel 1923, ma
già assiduo dilettante
dal 1910.
Dal 1961 lo affianco nella
professione fotografica e
l’archivio si aggiorna e
s’arricchisce di immagini
d’attualità.
con fontana, all’attuale
situazione lastricata.
- La costruzione della
tangenziale interna C.so
della Repubblica /C.so
Europa
- La visita Pastorale del
Cardinale Montini, poi
divenuto Papa Paolo VI
- Il centenario della ditta
Composto da diversi settori storici - personaggi - viabilità - religiosi
- cerimonie - attualità,
documentano l’evolversi
dell’ambiente territoriale di Somma Lombardo
da borgo a città.
Da segnalare:
- La trasformazione della
Piazza P.C.Scipione già
Piazza Cipresso dall’Orto
gli Albuzzi a giardinetto
Nonno Mascheroni
Località Strona S. Caterina, costruzione ponte ferroviario
Mosterts festeggiata dai
titolari con il Ministro
On. Andreotti
- Inaugurazione del plesso scolastico Rodari dal
Ministro On. Scalfaro
- La costruzione del ponte sul fiume Strona in
occasione del raddoppio
ferroviario Milano-Domodossola
- Altre curiose immagini
di avvenimenti e personaggi che segnano il
passare del tempo nella
nostra città.
1967, inaugurazione Scuole Elementari Casolo Ginelli - On. Scalfaro
1964, distributore Agip
L’archivio raccoglie oltre
un migliaio di foto in parte eseguite e raccolte da
Celestino e le più attuali
scattate da me.
Molte altre attendono
di essere classificate e
catalogate con lavoro
paziente che richiede
tempo e particolare attenzione.
Resta il rammarico di
molto materiale negativo
su vetro andato perso
nel corso dell’itinerare
del negozio, iniziato in
Piazza Cipresso nel 1923
a Via Zancarini - Via
Mazzini - Via Milano
- Via Soragana c/o Il
Gigante sede dell’attuale
attività fotografica.
Mi auguro che la documentazione sia un valido contributo storico, da
confrontare oggi e nel
futuro e che testimonia
il cambiamento di Somma Lombardo, mia città
natale.
Franco Mascheroni
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anno XIII n. 2 maggio 2009 • pagina 14
Il “Circolo Filatelico Cipresso”
Fondato nel 1956 per
volontà di alcuni appassionati filatelici sommesi, tra i quali si ricordano l’indimenticato
segretario Luigi Buratti
e l’attuale presidente
onorario cav. Gabriele
Scaburri, il “Circolo filatelico Cipresso” è tra
le associazioni cittadine
più longeve e continua
la propria attività con
sempre rinnovato entusiasmo. Ha per scopo
di partecipare all’attività filatelica nazionale,
favorire i rapporti con
altre associazioni, assistere gli associati nelle
loro collezioni e organizzare mostre.
Nel settembre del 1960,
in occasione dei festeggiamenti per l’elevazione a città di Somma
Lombardo, il Circolo
intitolò la “III mostra
filatelica nazionale”
alla Città di Somma
Lombardo.
In occasione della
mostra si compose
una cartolina commemorativa e le
Poste Italiane produssero uno speciale
annullo postale.
Inizialmente prevista
dal 3 al 5 settembre, la
mostra si tenne infine
dal 1 al 4 settembre
così da coincidere con
i giorni delle cerimonie ufficiali destinate
a celebrare, nel 1960,
il conferimento del
titolo.
La notizia della mostra fu anticipata
dalla cronaca locale.
Il 4 settembre 1960 il
Sindaco di Somma
Lombardo, Angelo
Birigozzi, presenziò
alla premiazione degli espositori. Tra i
premiati il segretario
del Circolo Filatelico
Cipresso, Luigi Buratti.
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Pro loco Coarezza e le sue origini
Agli inizi degli anni settanta, causa l’austerity,
un gruppo di giovani,
maschi e femmine, iniziò
a frequentarsi e guardare il paese con occhi
diversi. Discutevano
su cosa si poteva fare
per valorizzarlo e, nel
limite del possibile, farlo
conoscere anche al di
fuori dei confini della
frazione. L’amicizia si
cementò sempre più vedendo obiettivi comuni,
anche se con estrazioni
ed esperienze diverse e si
radicò in concomitanza
di un evento tragico per
la storia del paese intero:
il terremoto del Friuli,
che portò il gruppo a lavorare insieme e a stretto contatto di gomito,
capendo l’importanza
del fare insieme. Dopo
una breve pausa dovuta,
per molti, al servizio di
leva, ci si ritrovò e si vide
che non era cambiato
l’atteggiamento, che era
ancora forte la voglia di
stare insieme ed insieme realizzare i piccoli
o grandi progetti per il
paese che si avevano in
mente. E così si costituì
il primo gruppo della Pro
Loco Coarezza con le prime manifestazioni per
farci conoscere: i carri
rudimentali di Carneva-
le, le recite dei bambini
di scuola materna ed elementare, un concorso di
nuove voci, gli spettacoli
dei burattini, i concerti
della chiesa. Le difficoltà
di reperire i fondi per
poter realizzare le prime feste erano molte, ed
allora si organizzò una
squadra che andava a
tagliare i prati il sabato. Successivamente si
cominciò a dar vita al
Palio dei rioni e poi, in
collaborazione con altre
Pro Loco, il Palio delle
frazioni, manifestazione itinerante. Si creò
poi la prima cellula di
“Coarezza per strada”,
che vide coinvolte alcune persone del paese
con una tavolata e tanta
allegria nella via principale, dove i partecipanti
si ingegnarono a portare
chi il dolce, chi un piatto
di pasta: insomma tutti
avevano qualcosa per gli
altri. Nessuno aveva previsto allora (1986) che la
manifestazione negli anni sarebbe diventata la
tre giorni della seconda
settimana di Settembre
(ora la quattro giorni
con l’Accademia della
costina). Ulteriore impulso a Coarezza per
strada fu il gemellaggio
con Coimo nel 1994, che
dura tuttora con stima
ed amicizia reciproca.
Migliaia di persone oggi conoscono “Coarezza
per Strada” per la sua
grigliata pantagruelica
e per il delizioso mercatino che si svolge alla
domenica per le vie del
paese.
Nel 2000 i soci fondatori hanno sottoscritto
davanti ad un notaio
lo statuto, in cui sono
specificati il carattere
volontario e apolitico
e gli scopi non lucrosi
dell’associazione, che da
questo momento viene
denominata PRO LOCO
COAREZZA. Lo scopo
istituzionale della PRO
LOCO COAREZZA è
“di promuovere in ogni
forma e con ogni mezzo
la conoscenza, la tutela,
la valorizzazione, la fruizione in termini di conservazione delle risorse
ambientali storiche, culturali ed artistiche del
territorio che su di esso
risiede, onde promuovere la crescita sociale”.
Ogni anno il consiglio
della PRO LOCO COAREZZA formula un programma delle attività
per far conoscere alla
cittadinanza ed all’Amministrazione comunale
le proprie iniziative.
L’anno 2009
prevede:
GENNAIO
● festa di S. Liberata: anni fa celebrata con un grande falò, ora davanti
alla cappella votiva della Santa con
dolci e vin brulè
● S. Sebastiano: patrono di Coarezza,
con la Polizia Municipale di cui è il
Santo protettore e con distribuzione
di pasta e fagioli
● festa di Carnevale
APRILE/MAGGIO:
festa degli alberi in cascina con
merenda e storie per tutti in una
cascina ogni anno diversa
●
GIUGNO
Tuttiscrittori: concorso letterario
nazionale per racconti, con serata
conclusiva il 13 Giugno
●
LUGLIO
Il 18 “Voci nella Brughiera” con il
“Teatro dell’Equinozio” che drammatizza una storia coarezzese, “Il Salto
del Diavolo”, e che si svolgerà nella
brughiera del Vigano dalle 19.00
●
SETTEMBRE
● il secondo fine settimana “Coarezza
per strada” con l’accademia della
Costina
1° NOVEMBRE
“Mondelle dei Morti” di fronte al
cimitero con distribuzione di caldarroste per sostenere un’adozione
a distanza
●
31 DICEMBRE
● Cenone di S. Silvestro
Inoltre la Pro Loco Coarezza promuove da diversi anni:
● la scuola di disegno e pittura della
professoressa Ferrario Silvana e da
Fantoni Eligio
● il corso di computer
● la possibilità di un aiuto per la
compilazione dei redditi
● il corso di ballo
● il the delle donne
Nel corso degli anni, la Pro Loco
Coarezza ha anche provveduto alla
piantumazione di alberi nella cosiddetta Via dei Ciliegi; al recupero delle
cappellette della Via Crucis (un ulteriore intervento avviato nell’anno in
corso); al rifacimento della “Pagoda”
e di alcuni ambienti dell’oratorio.
Ora si sta occupando del restauro
conservativo delle edicole votive che
ornano la facciata in molte case di
Coarezza e che sono espressione della
cultura religiosa dell’800.
Per concludere, quei ragazzi ne hanno
fatto di strada insieme! E molti di
quelli che hanno cominciato l’avventura 30 anni fa sono ancora insieme
con i capelli bianchi e gli occhiali, ma
con lo spirito ancora giovane e con
ancora molte energie da mettere in
campo! Quei ragazzi sperano sempre
che altre persone con entusiasmo si
avvicinino per un ricambio generazionale che ancora non si vede, ma
non persono la speranza e vi aspettano tutti per le manifestazioni in
calendario.
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anno XIII n. 2 maggio 2009 • pagina 16
La doppia vita della Pro Loco Somma
Tutto è cominciato nel
lontano 1953 quando
alcuni rappresentanti
autorevoli del nostro
paese (allora eravamo
ancora paese) decisero di
dar vita alla “Pro-Somma
Lombardo” divenuta poi
Pro Loco Somma.
L’attività di allora della
neo-associazione presieduta dall’Ingegner
Guido Mosterts si focalizzò soprattutto su due
importanti iniziative:
l’”Invito al pittore” e, come organizzazione, la
manifestazione dell’Ente
Provinciale del Turismo
di Varese “Le noci d’oro”.
Forse, oggi, alla maggior
parte dei sommesi questi
nomi non dicono molto
ma, allora, portarono artisti (pittori, attori, cantanti) di fama nazionale
a Somma Lombardo.
L’edizione sommese de
“Le noci d’oro” avvenne
nel Parco del Castello il
23 maggio 1964 e vide
la premiazione di attrici
come Giulia Lazzarini e
Lucilla Morlacchi e cantanti come Giorgio Gaber.
Dal 1967, per cinque edizioni, si svolse l’”Invito
al pittore” che era, come
leggiamo nel libro “Somma Lombardo, da borgo
antico a città moderna”
di Ambrogio Rosssi, “...
manifestazione, della
durata di venti giorni,
in cui il pittore prescelto
tra gli artisti affermati
in campo nazionale, era
ospite per alcuni giorni
della Pro-Loco per conoscere Somma Lombardo,
interpretare il paesaggio
locale e prendere contatti
con l’ambiente culturale e operoso della città.
Veniva quindi allestita,
nelle sale di Palazzo Viani-Visconti, una mostra
delle opere più qualificate del pittore invitato
e, nel giorno della “vernice” si teneva un convegno sull’arte pittorica
contemporanea con la
partecipazione di artisti,
letterati, critici d’arte,
giornalisti, persone di altra cultura e giovani appassionati. La Pro-Loco,
poi, acquista un quadro
del pittore invitato da
destinare alla nascente
Pinacoteca Civica”.
Gli artisti invitati furono, nell’ordine, Giuseppe
Ajmone, Ennio Morlotti,
Renato Guttuso Attilio
Forgioli e Giancarlo Cazzaniga.
Poi nel 1971 la Pro-Loco
chiuse i battenti.
Battenti che rimasero
chiusi fino al 1986 quando, per iniziativa di alcuni volonterosi, la Pro Loco
Somma riprese a essere
operativa e, con la nomina del primo consiglio di
amministrazione (Bruno
Bartoli, Bruno Torlontano, Alessandro Piantanida, Luciano Tappellini,
Mario Gianello, Caterina
Buffardeci, Paolo Grossoni, Giovanni Ferro e
Francesco Pellegrino)
ripartì alla grande con
iniziative quali il “concorso Città di Somma
Lombardo” di pittura,
“Natale in vetrina” con
la collaborazione dei
commercianti, il primo
concerto per Sant’Agnese (successivamente,
e tuttora, organizzato
dall’Amministrazione
comunale), l’”Agnesino
d’argento” e tante altre
iniziative sino ad arrivare alle più recenti delle
quali alcune resistono
all’usura del tempo.
Vogliamo solo ricordare
la “Maxi Padella di Camogli”, il “Pic Nic nel
parco”, la ripresa del
“Concorso nazionale di
pittura Città di Somma
Lombardo”, il “Carnevale sommese”, il concerto
dell’8 dicembre con la
Banda “La Cittadina”, la
“Corale Santa Cecilia” e il
“Coro Cipresso”, il ristorante estivo e, su tutto, la
“Fiera del Castello” che,
quest’anno, raggiunge la
sua XXII edizione.
Sicuramente qualcosa
è stato omesso non perché meno importante ma
perché le cose realizzate
dalla Pro Loco Somma, in
questi anni, sono state
veramente tante e ricordarle tutte avrebbe
prodotto un lunghissimo
elenco.
L’attività della nostra
Associazione si è svolta
sempre in collaborazione
con le Amministrazioni comunali che si sono
succedute in questi anni
tanto da essere partner
in molte iniziative dello
stesso Comune.
Non dobbiamo dimenticare, però, l’impegno
profuso nel sostenere e
rapportarsi con tutte le
altre associazioni che in
questi anni sono nate
a decine sul nostro territorio fino a creare un
gruppo di lavoro formato
da una quindicina tra
associazioni e rioni che si
ritrova abitualmente per
creare iniziative comuni
(Carnevale di Somma),
coordinarsi fra di loro
e sostenersi vicendevolmente.
Tutto questo è stato finora la Pro Loco Somma e..
non è finita qui!
Tanti sono i progetti in
cantiere tra i quali, quest’anno, vedranno la luce
il “1° concorso internazionale di ex libris” dal
titolo, non a caso, “Da
borgo antico a città moderna” e la realizzazione
di un’opera del pittore
sommese Eugenio Sartorio che verrà donata
al Comune per essere
esposta nel cortile del
Palazzo municipale.
Progetti che, come già
detto, vedranno la luce
quest’anno ma che, però,
continueranno nel tempo
per diventare, anche loro,
tradizioni della nostra
città.
Per tutto questo un
grazie particolare va a
tutti coloro che hanno
progettato e lavorato,
progettano e lavorano,
progetteranno e lavo-
reranno a favore della
nostra città cercando,
sempre, di interpretare
le richieste e i gusti di
tutti i nostri concittadini
spazio
aperto
Registrazione Tribunale
di Busto A. n. 8/97
Direttore responsabile:
Gerardo Locurcio
Comitato di Redazione:
Andrea Sari, Paolo Tatti,
Alberto Visco Gilardi,
Mauro Picchetti,
Andrea Vaccariello,
ma, soprattutto, per far
conoscere sempre di più
questo nostro... ex “borgo
antico”.
Pro Loco Somma
Cristiana Marzolo,
Saverio Fantacuzzi,
Luciano Lombardi
Consulenza editoriale,
impaginazione,
stampa e pubblicità:
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aperto
anno XIII n. 2 maggio 2009 • pagina 17
Club Alpino Italiano - Sezione di Somma Lombardo
50° Città di Somma Lombardo
50° Rifugio di Somma
Cinquant’anni fa a Somma mentre l’Amministrazione Comunale e
la cittadinanza erano
impegnate con i preparativi per festeggiare
l’elevazione del nostro
“borgo” al rango di città,
in una piccola sede, allora sita al “Castellaccio”,
i soci della Sezione di
Somma del Club Alpino
Italiano stavano programmando l’ultima intensa stagione di lavori
al Rifugio Somma che
sarebbe culminata il 13
settembre 1959 con la
sua inaugurazione.
Una storia lunga quella
del nostro Rifugio che,
da un’idea nata quasi
contemporaneamente
nel 1946 alla costituzione della Sottosezione
CAI di Somma allora
aggregata alla Sezione
di Gallarate, ha cominciato a concretizzarsi nel
1951 con il passaggio a
Sezione autonoma.
L’entusiasmo per la rapida e costante crescita
del numero dei soci e
dell’attività porta l’allora Presidente Ambrogio
Rossi a porre come obiettivo la realizzazione del
Rifugio Somma.
Già in quell’anno inizia la ricerca del luogo
adatto, sprovvisto di rifugi allora ancora poco
diffusi, e possibilmente
di una baita da trasformare.
Dopo alcuni insuccessi
con gli obiettivi identificati, nell’agosto del 1951
Ambrogio Rossi mette
l’occhio su un fabbricato
utilizzato come convertitrice elettrica nel cantiere per la costruzione
della diga dei Sabbioni
in Val Formazza.
I suoi successivi costanti
contatti con i dirigenti
delle ditte coinvolte nella costruzione della diga,
la committente Edison e
l’impresa costruttrice
Girola, nonché con personaggi in valle, porta-
no, con la chiusura del
cantiere nell’estate del
1955, all’invito da parte
della Girola a formalizzare in tempi brevi
l’acquisto dello stabile
che altrimenti sarebbe
stato abbattuto.
In un’epoca poco lontana
ma quasi antica, non solo
senza telefonini ma anche con scarsi telefoni, il
modo più semplice di comunicare era attraverso
la posta ordinaria, allora
più celere dell’attuale
“posta prioritaria”. In
meno di una settimana
Ambrogio Rossi informa tutti i Consiglieri
ed ottiene il loro parere
positivo a procedere. I
soci Geom. Antonimi
e Mattani in vacanza
a Formazza sono coinvolti per un sopraluogo
e stima del fabbricato
ed il giorno successivo
Ambrogio Rossi affigge
già sul fabbricato un
cartello di proprietà.
Dalla stagione successiva iniziano i lavori per
la trasformazione del
fabbricato in rifugio.
Lavori duri in un ambiente “estremo” dove
le condizioni climatiche
erano spesso avverse,
lavori fatti in economia
con quello che si poteva
accantonare dopo aver
soddisfatto altre priorità che il periodo storico
degli anni della ricostruzione imponeva.
A quei tempi i mezzi
di trasporto non favorivano certo la sua frequentazione. Andare da
Somma al Rifugio era un
viaggio oggigiorno quasi
inimmaginabile.
Eppure l’entusiasmo per
l’opera intrapresa era
contagioso. Sempre più
concittadini andavano a
scoprire quell’angolo di
mondo neppur lontano
ma altrettanto sconosciuto. Sempre più gente
si avvicinava al CAI,
alle sue attività ed alla
montagna.
La convertitrice destinata a diventare il rifugio Somma Lombardo
Tra tante difficoltà e
vicissitudini si arriva,
nell’estate del 1959, al
completamento dei lavori. Somma Lombardo
da giugno è diventata
città e tre mesi dopo
avrà ufficialmente il suo
“Rifugio” tra le montagne di Formazza.
Si corona così il sogno
dei soci della Sezione
di Somma Lombardo
del Club Alpino Italiano
guidati dal contagioso
entusiasmo e dalla de-
terminazione di Ambrogio Rossi che si riassume
nelle parole dettate da
Carlo Ravasio ed impresse sulla targa posta
al Rifugio in occasione
dell’inaugurazione.
“Il Club Alpino Italiano
di Somma Lombardo con
l’aiuto di alcuni generosi
ma soprattutto con la
fede il lavoro la fatica
dei soci più fedeli alla
montagna ha eretto questo rifugio per accogliervi spiriti anelanti alla
conquista delle vette
immacolate nei silenzi
del divino infinito”.
L’inaugurazione avviene il 13 settembre
1959 alla presenza del
Presidente Generale del
CAI, dal Vice Presidente
Generale, del Segretario
Generale, del Direttore
della Stampa Sociale,
del nostro Prevosto
Mons. Marco Sessa, del
pro-Sindaco Cav. Zocchi, del Presidente della
Pro Somma Ing. Guido
Mosterts, del Sindaco
di Formazza ed altre
autorità. Cinquant’anni
sono ormai passati da
quel giorno, una vita con
una storia fatta di tanti
avvenimenti e aneddoti,
per chi lo frequenta un
ricordo di situazioni piacevoli spesso riportate
nel “libro del Rifugio”
e ritrovate a distanza
di anni.
Il Rifugio nel frattempo
si è rinnovato per adeguarsi ai tempi ed alle
mutate esigenze, meno
spartane di un tempo, di
chi frequenta la montagna ma è sempre più vivo gestito dai Soci della
nostra Sezione.
Come cinquant’anni fa
ci stiamo preparando
per i festeggiamenti previsti il 6 settembre ai
quali tutti i nostri concittadini e non solo sono
invitati a partecipare,
in particolar modo quei
giovani e meno giovani
che ancora non hanno
“scoperto tutti gli angoli
di Somma”.
La storia della nostra
Sezione e del Rifugio
sono consultabili e scaricabili dal nostro sito
www.caisomma.it.
Renato Aggio
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anno XIII n. 2 maggio 2009 • pagina 18
Dal 1965... la storia del tennis sommese
VENDITA ED ASSISTENZA
parte.
Nel mese di agosto del
2001 l’Amministrazione Comunale, per la
ristrutturazione dello
stabile di Via Marconi, ex
Casa del Popolo, ha chiuso totalmente gli spogliatoi, a tutt’oggi non sono
luminazione con pali di
acciaio e ristrutturare
completamente gli spogliatoi.
Il 9 luglio 1979 il Consiglio Comunale, sindaco
Cav. Adriano Negri As-
MACCHINARI PER GIARDINAGGIO
A G.
sessore allo sport Paola
Rossi, ha deliberato di
approvare la convenzione per la cessione in uso
del campo da tennis alla
Polisportiva Sommese
di cui il Tennis Club fa
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ancora utilizzabili.
Nel 2007 il Comune ha riverniciato il fondo di gioco e rifatto la recinzione
del campo.
Nel 2008, anche in
considerazione della
ristrutturazione del
campo di gioco, dei corsi
estivi per i ragazzi e dei
modici prezzi praticati
sia per associarsi sia per
il costo orario lo sport
del tennis ha avuto un
notevole incremento.
Il Presidente
Alessandro
Piantanida Chiesa
ALTE PRESTAZIONI = RISPARMIO ENERGETICO
Il 17 luglio 1965 alcuni amici di Somma appassionati del gioco del
tennis, tra cui Romano
Selvini, Umberto Malacrida, Franco Ferrario, Lorenzino Blasutta,
Giorgio Zocchi, Emilio
Castano ed il sottoscritto
si sono trovati dal Notaio
Dott.Luciano Zito per costituire con atto notarile
il Tennis Club Somma.
Il campo da tennis di
Via Marconi era ridotto
molto male ed in disuso
da diversi anni. Il campo
fu rimesso in uso a spese
dei suddetti e di altri
appassionati, il “fondo” di
gioco era in terra battuta
rossa L’Amministrazione comunale ne concesse
l’uso alla neonata società
con un modesto compenso annuale.
Nell’Assemblea Societaria del 1967 fui eletto
Presidente subentrando
a Romano Selini, carica
che ricopro tuttora.
Nel 1975 l’Amministrazione Comunale decise
di gestirlo in proprio. Fu
un disastro. Il campo fu
abbandonato ed in due
anni il terreno di gioco aveva l’aspetto di un
campo incolto.
Un gruppo di ex soci unitamente ad altri amici
ha proposto all’Amministrazione di rifare, a
loro spese, il fondo in
“Mateco”, l’impianto d’il-
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anno XIII n. 2 maggio 2009 • pagina 19
Da 60 anni e oltre... il Velo Club Sommese,
scuola di ciclismo agonistico e promozionale
Nata nei primi decenni
del secolo scorso e ha
rappresentato un pezzo
di storia del ciclismo
varesino e ricostruita
dopo gli eventi bellici
nel 1949 e in continuità
ancora oggi.
La prima gara organizzata risale al 7 luglio
1907 la Somma Lombardo – Gravellona Toce.
Percorrendo gli anni di
attività della società
sul piano organizzativo
e sul piano promozione diretta dell’attività sportiva possiamo
comprendere che si è
raggiunto gli obiettivi
più importanti di una
società sportiva. Tanto
anni di vita in comune,
d’impegno agonistico
e organizzativo hanno
rappresentato un punto
di riferimento per tutto
il ciclismo lombardo.
In campo Nazionale
abbiamo vinto con i nostri atleti 3 campionati
italiani, Marco Baccin
1979, Elvis Zucchi e Fabrizio Dall’Oste 1993.
Vittorie in campo internazionale del “Giro
dell’Austria – Dusika
Tour” dopo ben 16 anni
che non vinceva un italiano, grande successo
di Gabriele Colombo
ricordando le gare internazionali Vinte dai
nostri corridori.
I nostri atleti hanno gareggiato ben 15 volte con
la maglia azzurra della
nazionale. Successi di
campionati regionali e
provinciali su strada,
su pista e in gare di ciclocross.
Ricordiamo tra queste
vittorie quelle conquistata dagli atleti nativi
di Somma Lombardo.
Anche con la categoria
giovanissimi 7-13 anni
abbiamo conseguito vittorie quali campionati
provinciali e regionali.
Grande impegno a livello organizzativo di
manifestazioni titolate
quali i campionati re-
1955, prima vittoria di Dario Garzonio
gionali nelle varie categorie, organizzando
manifestazioni anche
al di fuori del territorio
locale.
Va ricordato che oggi
siamo alla 53° Edizione
del Coperte di Somma,
ora Gran Premio Somma, gara Nazionale per
categoria Elite/Under
23 che da anni richiama
la partecipazione dei
migliori atleti nazionali
ed esteri, con la presenza anche del campio-
0331 259854
ne italiano e mondiale.
Non dimentichiamo la
30° Edizione del Trofeo
Città di Somma – Gran
Premio Frutta Più, ed il
30° Città di Gallarate.
La Federazione Ciclistica Italiana ha riconosciuto il merito del
ns. Gruppo sportivo assegnandoci la “Stella
d’Oro”, distinzione al
merito sportivo, consegnata al Cav. Silvio
Pezzotta direttamente
dal presidente onorario
della Federazione Ciclistica Italiana Alfredo
Martini.
Un grazie particolare
ai Presidenti che hanno
amato e diretto il Velo
Club Sommese, da Rossi
Bruno nel 1950, Piantanida, Vanelli, Broggini,
Lovati, Luoni, Martegani, Chierichetti, Mari.
Gallipacciorino, Vanetti, all’attuale Lorenzo
Macchi, ed a tutti gli
atleti, iniziando dal
Sommese Dario Gar-
Alfredo Martini consegna
la stella d’oro al merito ciclistico a Silvio Pezzotta
zonio che, superando le
300 vittorie nelle varie
categorie agonistiche,
hanno contribuito in
modo determinante a
far conoscere Somma in
Italia e all’estero.
Va ricordato l’instancabile lavoro di amici
e collaboratori che in
questi anni hanno sostenuto le varie categorie
di atleti e partecipato
attivamente alla vita
della società.
Velo Club Sommese
Cav. Silvio Pezzotta
AGRITURISMO
• Cucina Lombarda
• Cucina Vegetariana
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Numero
speciale
dedicato
ai 50 anni
di Somma
città
Associazione sportiva
dilettantistica
“Scuola danza Giselle”
L’associazione nasce
nel settembre 2005 a
Gallarate dalla grande
passione per la danza
classica di Romina Garzonio, attuale presidente
e docente. L’amore e la
dedizione che l’insegnante ha per questa disciplina e per le sue allieve, le
permette di aprire nel
settembre 2006 una sede
anche a Somma Lombardo con la collaborazione di Rossella Gnocchi
presso la palestra della
Chiesa di San Giovanni
dell’oratorio di Mezzana, trasmettendo tutto il
suo entusiasmo a molte
bambine che ancora oggi
studiano con impegno e
sacrificio.
Quest’anno hanno portato in scena il loro primo saggio di repertorio
intitolato “Cenerentola”
presso il Cinema Italia,
ma numerose sono le
rappresentazioni a cui
hanno partecipato con
grande successo:
Maggio 2007 “Alisea e
la Bambola Magica”
Maggio 2009: Cenerentola
Maggio 2008: La leggenda del girasole
Dicembre 2007 “Il
Brutto Anatroccolo”
presso il Castello di
Somma Lombardo
Maggio 2008 “La Leggenda del Girasole”
Febbraio 2009 “La Bella e la Bestia”
La scuola ha l’obiettivo di
formare bambine e bambini dai 5 anni ad una
disciplina che seppur
così dura dà immense
soddisfazioni.
Per le allieve più grandi
allo studio della Tecnica
Accademica si affianca
lo studio del Repertorio
Classico, della Danza
Contemporanea e del
Teatro Danza.
Per qualsiasi informazione: www.scuoladanzagiselle.it oppure
3480564965 dopo le ore
20.00
Maggio 2009: Cenerentola
Ottobre 2006: omaggio a Liliana Cosi
Maggio 2007: Alisea la bambola Magica