Ricerca CREA per agricoltura di precisione_Informatore Agrario

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Ricerca CREA per agricoltura di precisione_Informatore Agrario
SPECIALE AGRICOLTURA DI PRECISIONE
● LE PRIORITÀ NELLA RICERCA ITALIANA
Agricoltura
innovativa,
l’impegno del Crea
Agricoltura conservativa e di precisione
rappresentano due opportunità per le aziende
agricole, in grado di garantire sostenibilità
economica, sociale e ambientale
L
e innovazioni applicate ai sistemi di gestione della produzione agricola costituiscono
alcune delle prioritarie tematiche affrontate nel nuovo assetto organizzativo della rete del Crea attraverso attività di ricerca e sperimentazione a scala aziendale, per consentire
il rapido trasferimento dei risultati agli
agricoltori e professionisti che operano in agricoltura. L’agricoltura conservativa e l’agricoltura di precisione,
tematiche sviluppate con competenze e metodologie integrate, sono allo
studio da diversi anni con obiettivi
orientati a fornire al settore agricolo
un approccio gestionale ottimizzato,
sia in termini di produzione unitaria
e qualità, sia di redditività economica.
Agricoltura conservativa
In particolare, per l’agricoltura conservativa presso il Centro di ricerca per
l’orticoltura di Monsampolo del Tronto
(Ascoli Piceno) e in collaborazione con
i Centri di ricerca di Roma e di Bari, è
stata messa a punto con successo la
fase e la modalità di terminazione delle colture di copertura (conclusione del
ciclo vegetativo delle piante mediante
allettamento fisico con rullo sagomato:
roller crimper) con contestuale discissura del terreno, per il trapianto delle
specie orticole da reddito, oggetto di
brevetto (Crea macchina combinata:
rullo sagomato + discissori a dischi +
ripuntatori). La coltura di copertura (cover crop) schiacciata, nel volgere di pochi giorni dissecca formando uno strato
di pacciamatura naturale (mulching). In
base alla specie impiegata (orzo, segale,
loiessa, veccia phacelia, ecc.) si forma
un mulching che produce una serie di
importanti conseguenze agronomiche
su: erbe infestanti, temperatura, umidità e sostanza organica del terreno,
mineralizzazione dell’azoto, erosione
del suolo, biodiversità della rizosfera,
sanità delle piante da reddito. L’innovativa gestione proposta, se applicata
in un sistema convenzionale, può contribuire a ridurre l’impiego degli input
esterni, come carburanti, erbicidi e volumi irrigui.
Il contributo offerto dalla tecnologia, attualmente studiata nel sistema
orticolo biologico di Monsampolo del
Tronto, risulta promettente per implementare l’intero pacchetto tecnologico, a partire da: scelta delle specie da
coltivare, valutando gli effetti allelopatici tra cover crop, coltura da reddito
e infestanti; messa a punto di mezzi
meccanici a ridotto consumo energetico idonei per la gestione dei ricacci
della cover e delle eventuali erbe infestanti. Altre ricerche con il roller crimper sono allo studio per la gestione degli inerbimenti nei sistemi poliennali arborei (principalmente viticoltura,
agrumicoltura e olivicoltura).
Agricoltura di precisione
Nel complesso panorama dell’agricoltura di precisione, alcune delle innovazioni allo studio per rendere sempre più efficiente il sistema produttivo
riguardano:
● guida assistita, grazie al supporto satellitare, per il mantenimento di traiettorie più precise e permettendo la
riduzione delle oscillazioni trasversali
del veicolo (quindi le sovrapposizioni)
aumentando dunque la velocità di lavorazione;
● guida automatica, basata su sistemi
di guida elettroidraulica montati su
trattore o altre macchine semoventi,
dove il veicolo adegua automaticamente la traiettoria ottenendo velocità più
elevata e minime sovrapposizioni trasversali (la precisione raggiunge i 2 cm
nel caso di utilizzo di sistemi RTK);
● sistemi di dosaggio variabile e controllo delle sezioni, che consentono la
distribuzione di dosi e in punti variabili (di concime, sementi ecc.) in funzione di mappe di prescrizione oppure
misurate in tempo reale con sensori
prossimali (sensori NDVI per l’azoto);
● sensori prossimali per analisi fisiologiche sullo stato delle colture in tempo
reale (tenore in clorofilla) fornendo indicazioni all’operatore e/o input operativi alle macchine operatrici;
● ISO-Bus, per realizzare la comunicazione di dati tra il trattore e le varie macchine operatrici; traffico controllato per
ridurre il passaggio incontrollato delle
macchine sugli appezzamenti limitando
il compattamento del suolo fino all’85%,
selezionando percorsi preferenziali;
● mappatura delle produzioni, utili per
definire strategie future di ottimizzazione in modo da ridurre le eventuali
differenze rilevate tra appezzamenti,
ma anche all’interno dello stesso.
Tali tecnologie porteranno vantaggi
non solo nelle filiere delle colture erbacee e ortofrutticole (viticoltura in primis), target tradizionali di tali tecnologie, ma sono in forte sviluppo nel settore
zootecnico e forestale. Esempi applicativi in tali campi riguardano lo sviluppo
di sistemi integrati per la gestione e il
controllo delle aziende zootecniche nella
filiera del latte e tecnologie informatiche innovative per la gestione boschiva
e la filiera foresta-legno (inventariazione automatizzata e tracciabilità). Si aggiungono agli esempi citati, tecnologie
trasversali riguardanti l’ottimizzazione
della logistica di filiera mediante sistemi di Infotracing e la qualificazione e
caratterizzazione dei prodotti mediante sensoristica avanzata.
Michele Pisante
Consiglio per la ricerca in agricoltura
e l’analisi dell’economia agraria, Roma
Gabriele Campanelli
Centro di ricerca per l’orticoltura
Monsampolo del Tronto (Ascoli Piceno)
Paolo Menesatti, Federico Pallottino
Centro di ricerca ingegneria e trasformazioni
agroalimentari, Monterotondo (Roma)
15/2016 • L’Informatore Agrario
© 2016 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.
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