Scarica la Scheda del DIRASOL 25

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Nota
Tecnica
Dirasol
Emulsioni Fotosensibili al Diazo
Prodotti SERICOL
Dirasol Rapid, 22, 29, e 32 sono state formulate per l’uso con inchiostri serigrafici a base solvente ed UV nel settore grafico ed
industriale.
Dirasol 25 è studiata per gli stampatori di T-Shirts ed abbigliamento che utilizzano inchiostri a base acqua o plastisol.
Dirasol T è appositamente formulata per gli stampatori tessili che utilizzano macchine automatiche per stampa in bobina.
Caratteristiche Principali
Emulsione
Dirasol Rapid
Dirasol 22
Tipo di Matrice
Emulsione diretta al
diazo a 2 componenti
Colore Blu Chiaro.
Emulsione diretta al
diazo a 2 componenti
Colore Violetto.
Resistenza agli
Inchiostri
A base-solvente,
UV convenzionale
A base-solvente
UV convenzionale
A base-solvente
UV convenzionale
Applicazioni
Raccomandate
Stampa Grafica ed
Industriale
Stampa Grafica ed
Industriale
Stampa Grafica ed
Industriale
Definizione
Risoluzione
Buona
Buona
Buona
Buona
Ricuperabilità
Buona
Contenuti Solidi
(Sensibilizzata)
Peso* della
Matrice Essiccata
Spessore della
Matrice
in micron*
Viscosità
Sensibilizzata
a 25° (mPas)
Durata Media
Emulsione
Sensibilizzata (22°)
Durata del Telaio
Gelatinato (22°C)
Dirasol 29
Emulsione diretta al
diazo a 2 componenti
Colore Violetto
Chiaro.
Dirasol 32
Emulsione diretta al
diazo a 2 componenti
Colore Violetto.
Dirasol 25
Emulsione diretta al
diazo a 2 componenti
Colore Violetto
Chiaro.
Dirasol T
Emulsione diretta al
diazo a 2
componenti Colore
Blu.
Con Sericure,
tutti i sistemi a base
acqua
A base-solvente
UV convenzionale
A base acqua,
Plastisol
Buona
Buona
Grafica, specialmente
per dettagli fini &
mezzi toni
Buona
Eccellente
Stampa tessile: Tshirts, abiti sportivi e
di moda
Buona
Buona
Buona
Eccellente
Buona
Discreta
29%
27%
33%
29%
38%
33%
25g/m²
su Mono. 120 fili/cm²
24g/m²
su Mono. 120 fili/cm²
28g/m²
su Mono. 120 fili/cm²
25g/m²
su Mono. 120 fili/cm²
67g/m²
su Mono. 62 fili/cm²
53g/m²
su Mono. 62 fili/cm²
6
6
7
6
21
18
6,000
5,500
7,500
7,000
5,500
3,500
2 mesi
3 mesi
3 mesi
3 mesi
3 mesi
1 mese
3 mesi
3 mesi
3 mesi
3 mesi
3 mesi
1 settimana
Stampa su tessuti
Buona
Buona
Buona, prima
dell’indurimento
* Spalmature 2+2 su Mono. 120 fili/cm²
Proprietà
Emulsioni per la Stampa Grafica ed Industriale
Dirasol Rapid
Una delle più veloci emulsioni al Diazo disponibili sul mercato.
• Esposizione ultra-veloce
• Eccellente resistenza meccanica
Dirasol 22
Un’emulsione con ampia latitudine di esposizione ed eccellente
risoluzione per tutte le applicazioni.
• Ampia latitudine di esposizione
• Eccellente resistenza ai solventi
Dirasol 29
L’emulsione al diazo più semplice da ricuperare.
• Ricupero del telaio estremamente semplice
• Eccellente copertura delle maglie del tessuto
Dirasol 32
L’emulsione per la riproduzione di linee ultra-fini e mezzi toni
• Eccellente risoluzione
Emulsione per la Stampa di Indumenti
Dirasol 25
Un’emulsione ricuperabile per la stampa ed i tessuti ed altre applicazioni
nel campo tessile utilizzando inchiostri a base acqua o plastisol, paste ed
adesivi.
• Eccellente copertura delle maglie del tessuto.
• Buona trasparenza per una facile messa a registro.
• Possibilità di indurimento con Dirasol Super Hardener o
impermeabilizzazione all’acqua con Sericure.
Emulsione per Stampa Tessile
Dirasol T
Una volta trattata con Dirasol Super Hardener o Sericure, questa
emulsione è impermeabile a tutti i sistemi utilizzati per la stampa tessile a
base acqua.
• Esente da solventi/inodore
• Grande resistenza alle lunghe tirature, senza bisogno di laccatura
• Facile da recuperare, prima del trattamento con Dirasol Super
Hardener/Sericure.
Dirasol
Emulsioni Fotosensibili al Diazo
Istruzioni per l’uso
Luce di Sicurezza
Tutte le lavorazioni delle emulsioni Dirasol dovranno essere effettuate
lontano da luci blu scuro o a contenuto ultravioletto. Una luce di
sicurezza, tipo da laboratorio fotografico, non è essenziale; sarà
comunque preferibile usare una luce gialla o una illuminazione debole al
tungsteno. La luce solare dovrà essere eliminata o filtrata usando un film
di schermatura sopra le finestre o dei vetri appositamente modificati.
Sensibilizzazione dell’emulsione
Le emulsioni al Diazo Dirasol sono fornite con sistema a 2 componenti,
consistente in:
1. Emulsione colorata
2. Sensibilizzante diazo
che dovranno essere miscelati come segue:
i) Riempire la bottiglietta del sensibilizzante con acqua, per non meno
dell’80% della sua totale capacità, ed agitarla finchè il
sensibilizzante non risulti completamente disciolto.
ii) Aggiungere la soluzione del sensibilizzante nell’emulsione e
mescolare molto bene con una spatola di legno o plastica, finchè i
prodotti risultino ben amalgamati. Idealmente l’emulsione dovrebbe
essere lasciata a degassare per un ora prima dell’uso.
Preparazione del Telaio
Sgrassare il tessuto con macchine automatiche usando Seriprep 300
oppure manualmente con lo sgrassante Seriprep 102.
Sgrassando manualmente con Seriprep 102, inumidire il telaio ed
applicare il prodotto con una spugna o una spazzola, sfregando il tessuto
con un leggero movimento circolare. Tale procedimento dovrà essere
effettuato su entrambi i lati del tessuto. Lasciare riposare per alcuni minuti
e sciacquare con acqua fino a rimuovere tutte le tracce di Seriprep.
Lasciare asciugare il tessuto prima di spalmare l’emulsione.
Vaschette Stendigelatina Sericol
Le vaschette stendigelatina Sericol sono state disegnate per fornire una
spalmatura consistente ed accurata delle emulsioni fotosensibili dirette.
Le vaschette sono composte da un profilato di precisione in alluminio
chiuso ai lati da due laterali di plastica estrusa.
Il profilato in alluminio ha una finitura di anodizzazione dura che
praticamente sigilla la superficie. Questo rende la vaschetta più semplice
da pulire e la protegge dalla corrosione.
I laterali hanno una ‘spalla’ che assicura che il bordo della vaschetta
abbia sempre il migliore angolo di spalmatura possibile rispetto al telaio.
Per aiutare ad eliminare le gocce che si formano ai bordi delle vaschette
tradizionali, i laterali incorporano una speciale scanalatura. Queste
caratteristiche permettono anche agli operatori meno esperti di spalmare i
telai rapidamente e con più accuratezza.
Le vaschette stendigelatina Sericol sono state studiate in modo da
depositare uno strato di medio spessore. É quindi possibile raggiungere
un dato spessore con meno passaggi di quelli che sarebbero richiesti da
una vaschetta con un bordo più affilato o meno preciso. Le vaschette
stendigelatina Sericol sono disponibili in varie misure standard (vedi
listino prezzi).
Spalmatura in Automatico
Quando si usa una macchina automatica per la spalmatura, applicare un
unico strato simultaneamente su entrambi i lati del telaio, seguito da una
seconda mano nel lato dalla racla. Se si richiede uno spessore più alto, le
successive spalmature dovrebbero essere effettuate sul lato racla del
telaio.
2
Spalmatura Manuale
Dirasol Rapid, 22, 29, 32 e 25
Tenere il telaio in verticale, leggermente inclinato sull’esterno
dell’operatore e procedere nel seguente modo:
Applicare una o due mani, bagnato su bagnato, sul lato stampa (esterno)
del telaio. Applicare poi ulteriori mani, bagnato su bagnato, sulla parte
interna (lato racla) del telaio, a seconda dello spessore della matrice che
si desidera ottenere.
Spalmatura Manuale
Dirasol T
Tenere il telaio in verticale, leggermente inclinato sull’esterno
dell’operatore e procedere nel seguente modo:
1. Applicare 1 o più mani, bagnato su bagnato, sul lato esterno (stampa)
del telaio; lo spessore della matrice finita è controllato dalla trama del
tessuto.
2. É possibile effettuare un passaggio di raschiatura sul lato interno del
telaio per aumentare l’uniformità della stesura.
Una spalmatura di entrambi i lati non è necessaria nè consigliata,
poichè potrebbe provocare bolle gonfiando la matrice e creando
punti deboli. Questo, soprattutto con tessuti multifilamento o a
trama più larga di 43 fili/cm².
Essiccazione
Lasciare asciugare il telaio in posizione orizzontale, lato racla tenuto
verso l’alto, in ambiente buio o alla luce attenuata di una lampada gialla.
Un ventilatore a getto d’aria calda, o un forno per telai, possono servire
allo scopo, avendo però cura che non si depositi polvere sul telaio
durante l’essiccazione e controllando che la temperatura non superi i
40°C. I telai gelatinati con le emulsioni Dirasol potranno essere
immagazzinati in una camera buia ed al fresco. Vedere il paragrafo
‘Immagazzinamento’ per il periodo massimo raccomandato.
Esposizione
Una corretta esposizione è molto importante per ottenere un’ottima
definizione ed una lunga durata della matrice. Usando un’emulsione
nuova o una lampada non familiare, sarà bene procedere a prove di
esposizione. Queste si potranno effettuare con:
1. un “Exposure Calculator”, pellicola per il calcolo dei tempi di
esposizione, oppure
2. mettendo una striscia di pellicola con dettagli fini su un telaio gelatinato
ed esponendola per gradi coprendo con una carta nera, di volta in volta,
le parti già esposte. Il tempo di esposizione viene generalmente
raddoppiato da una prova alla successiva. L’esposizione corretta è data
dal massimo tempo di esposizione applicabile senza compromettere la
definizione ed il dettaglio, dopo lo sviluppo della matrice con acqua. Una
sovraesposizione provocherà la perdita dei dettagli più fini; mentre una
sottoesposizione può portare ad un indebolimento ed ad un basso
spessore dell’emulsione. L’emulsione del positivo dovrà essere posta a
contatto con la parte superiore del telaio emulsionato con Dirasol e già
essiccata; fissandolo con nastro adesivo.
Mettere il tutto in un torchio di sviluppo che creerà il vuoto, allo scopo di
assicurare il perfetto contatto tra pellicola e telaio prima di esporlo alla
luce. La durata del tempo di esposizione dipende dal tipo della luce
stessa, dallo spessore di emulsione Dirasol, dal tipo e finezza del tessuto
e dalla nitidezza dello sfondo sul positivo. Queste guide possono essere
usate come base per una prova iniziale di esposizione.
I valori di esposizione sottoelencati sono i tempi indicativi richiesti per
trattare completamente l’emulsione sensibilizzata ottenendo, quindi, un
completo indurimento su un telaio monofilamento 120TU Arancio (62T
Bianco per Dirasol 25 e T) gelatinato con 2 + 2 mani (vedere anche la
nota tecnica Dirasol T).
Dirasol
Emulsioni Fotosensibili al Diazo
Guida all’Esposizione (Secondi)
Dirasol
22
25
Rapid
29
50 Amp Lampada a carboni ad Arco a 120 cm
865-920 665-810 465-545 700-780
HPR 25 Lampada ai Vapori di Mercurio a 50 cm
480-560 370-430 235-285 410-475
Lampade Metal Alogene a 120 cm
1000W 480-560 370-430 235-285 410-475
2000W 235-285 180-220 115-140 200-240
3000W 155-195 120-150 70-95 135-160
5000W
90-115
70-90
45-60
75-100
6000W
70-95
55-75
40-50
55-80
32
9751170
3
T
450-510
540-630 230-285
540-630 230-285
265-320 115-145
175-215 70-90
105-130 45-55
85-110
35-45
Usando questi valori di esposizione si prevengono possibilità di perdita di
parte dell’emulsione durante lo sviluppo con acqua e si assicura,
pertanto, la migliore definizione, resistenza e ricupero della matrice.
Tessuti multifilamento, colorati, metallici o matrici ad alto spessore
richiederanno un tempo di esposizione più lungo.
Sviluppo
Mettere il telaio in una vasca di lavaggio o in una macchina automatica
per lo sviluppo e spruzzare con delicatezza, entrambi i lati, con acqua
fredda o tiepida (non superiore a 40°C, 105°F). Dopo 1-2 minuti la
pressione dello spruzzo può essere leggermente aumentata. Continuare
fino a quando tutte le parti dell’immagine appariranno pulite e nitide.
Subito dopo lo sviluppo, rimuovere l’umidità rimasta sulla superficie
passando, delicatamente, una pelle di daino soffice sul telaio (che dovrà
essere tenuto in posizione orizzontale). Tale procedimento accelererà
l’asciugatura finale e permetterà di rimuovere le impurità rimaste nelle
aree aperte.
Essiccazione Finale e Ritocchi
Essiccare il telaio con l’aiuto di un ventilatore ad aria calda.
Ogni piccola imperfezione o forellino, solitamente causati da granelli di
polvere o piccolo puntini sul positivo, possono essere ritoccati con un
pennello intinto in emulsione sensibilizzata Dirasol. Dopo il ritocco il telaio
è pronto per la stampa.
N.B. Per ottenere le massime resistenza agli inchiostri a base acqua,
Dirasol 25 e T devono essere ri-esposte dopo il ritocco.
Impermeabilizzazione/Indurimento delle Matrici
(Consultare la Nota Tecnica Sericure/Dirasol Super Hardener)
Sericure (SC-K91)
Sericure è una soluzione che può essere usata per produrre matrici
resistenti all’acqua. Sericure è indicata per l’uso con tutte le matrici
Dirasol su tessuti in poliestere e in acciaio inossidabile. Per matrici
prodotte su tessuti in nylon usare Sericure-N (SC-A01). I telai trattati con
Sericure sono più difficili da ricuperare.
Dirasol Super Hardener (JH-H76/JH-H77)
Dirasol Super Hardener è un sistema chimico a due componenti che può
essere usato per indurire tutte le Emulsioni Dirasol. L’indurimento
produce matrici con la massima resistenza agli inchiostri a base-acqua ed
all’abrasione. I telai, correttamente trattati con Super Hardener, devono
essere considerati non-ricuperabili.
Istruzioni per l’Uso
1. Mescolare Dirasol Super Hardener, Parte A e B, in proporzioni uguali
a peso o volume.
2. Applicare Sericure/Dirasol Super Hardener su entrambi i lati della
matrice essiccata usando una spazzola morbida o una spugna.
3. Per una durata massima della matrice trattata, lasciare a riposo per
tutta la notte; oppure per un’ora a temperatura ambiente, mettendo
successivamente in forno a temperatura superiore a 40° per un’altra
ora.
Ricupero della Matrice
Con macchine automatiche usare Serisolve MC o HO per la rimozione dei
residui d’inchiostro e quindi una soluzione di Seristrip Liquid Concentrate
per lo spoglio della matrice.
Operando manualmente, rimuovere tutte le tracce di inchiostro per mezzo
di uno straccio imbevuto di Serisolve o Serisolve HF Active Screen
Cleaners. Sciacquare il telaio con acqua ed applicare quindi la soluzione
ottenuta con la polvere Seristrip su entrambi i lati del tessuto.
Lasciare agire per alcuni minuti. La matrice potrà quindi essere rimossa
con un forte getto d’acqua o con una pistola a spruzzo ad alta pressione.
Codici e Confezioni
DV-L47
Dirasol Rapid
DT-T34
Dirasol 29
DY-L33
Dirasol 25
Confezione “Mini-Jumbo”
Confezione “Large Jumbo”
SZ-K96Dirasol 22
DG-U15
Dirasol 32
DW-U51
Dirasol T
Emulsione e Sensibilizzante al Diazo
per 6 lt. (6x1).
Emulsione e Sensibilizzante al Diazo
per 20 lt. (4x5).
Immagazzinamento
Le Dirasol non sensibilizzate dovrebbero essere immagazzinate in
ambiente con bassa temperatura ma, in nessun caso, inferiore a 0°C o
superiore a 35°C.
Le Dirasol sensibilizzate devono essere conservate in condizioni similari,
nel loro contenitore originale e con il coperchio ben chiuso.
Periodi Limite Raccomandati per l’Immagazzinamento delle
Dirasol Sensibilizzate (mesi)
Dirasol
0°C - 35°C
Frigorifero domestico
22/25/29/32
3
6
Rapid
2
4
T
1
2
Norme di Sicurezza e di Utilizzo
Emulsioni Dirasol:
•
•
Sono formulate in modo da non contenere prodotti chimici (tossici)
cancerogeni, mutageni o reprotossici.
Non hanno punto di infiammabilità e sono quindi esenti dalle Norme
di Immagazzinamento dei Prodotti Infiammabili.
Informazioni dettagliate sulle norme di sicurezza e di utilizzo delle
Emulsioni Sensibilizzate al Diazo Dirasol sono riportate sulle Schede di
Sicurezza Sericol e sono disponibili su richiesta.
Sicurezza Ambientale
Emulsioni Dirasol:
•
•
•
Non contengono metalli pesanti
Non contengono sostanze chimiche dannose per l’ozono, come
descritto nella Convenzione di Montreal
Sono moderatamente biodegradabili come determinato dall’analisi
OECD 301D Closed Bottle Test
Dirasol
Emulsioni Fotosensibili al Diazo
4
Problemi e Loro Soluzioni
Errori
Probabili Cause e Rimedi
1. Immagine che non appare
a. Esposizione accidentale - Controllare che l'emulsione o il telaio emulsionato non siano stati esposti a
fonti luminose o luce solare
b. Telaio essiccato con eccessivo calore - Essiccando il telaio in forno non superare la temperatura di
40°C. Evitare i colpi di calore.
c. Emulsione sensibilizzata o telaio gelatinato immagazzinati troppo a lungo e quindi scaduti.
lavando il telaio per lo sviluppo
2. Solo una parte dell'immagine
appare dopo lo sviluppo
a. Spalmatura non uniforme dell'emulsione sul tessuto. Assicurarsi che il tessuto sia ben tesato e che i
bordi della vaschetta stendigelatina non siano rovinati.
b. Montaggio del positivo effettuato con films di differente chiarezza - Usare lo stesso tipo di film per
tutta l'area dell'immagine.
c. Tempo di esposizione eccessivo per le parti del disegno con dettagli fini - Usare un tessuto colorato o
ridurre il tempo di esposizione.
d. Contatto ineguale o insufficiente - Controllare il vuoto del torchio ed assicurarsi che garantisca il perfetto
contatto fra positivo e telaio gelatinato.
e. Sovraesposizione - Ridurre il tempo di esposizione.
f. Inadeguata coprenza del positivo - Controllare la densità e regolare.
3. Aree della matrice
apparentemente aperte,
nelle quali è impossibile stampare
a. Lavaggio di sviluppo effettuato male - Tamponare eccessi di acqua sulla matrice
b. Una esposizione errata provoca un rilascio di emulsione che, spostandosi nel lato interno del telaio
(lato racla) causa la chiusura delle maglie della matrice durante le fasi di sviluppo ed indurimento.
c. Irregolare copertura sul telaio - Assicurare che il telaio sia ben tesato e che la vaschetta stendigelatina
sia intatta.
4. La matrice impressionata
si sfalda durante lo sviluppo
o dopo brevi tirature
a. Esposizione errata - Maglie colorate, metalliche, multifilamento o parecchi strati di gelatina, richiedono
un tempo di esposizione superiore. Un alone marroncino sul tessuto ricuperato indica sottoesposizione
b. Emulsione sensibilizzata male - Accertarsi che il diazo sia ben sciolto nell’acqua prima di mescolarlo
all’emulsione.
c. Tessuto preparato e sgrassato male.
d. Un getto d’acqua troppo forte è stato usato durante lo sviluppo.
e. Tecnica di spalmatura non corretta. Gelatinare entrambi i lati del telaio.
f. Matrice non sufficientemente essiccata - Assicurarsi che l’umidità possa fuoriuscire dai forni durante
l’essiccazione.
5. L'immagine ha una
eccessiva dentellatura
a. Telaio sviluppato con getto d'acqua troppo forte - Inumidire il telaio e sviluppare con un getto d'acqua
leggero.
b. Dispersione di luce - Usare un tessuto colorato.
c. Contatto irregolare - Assicurarsi che il contatto fra positivo e tessuto sia regolare.
d. Trama del tessuto troppo larga per il tipo di disegno.
e. Insufficiente strato di emulsione spalmato sul tessuto.
f. Esposizione inadeguata - Aumentare tempo di esposizione.
6. Occhi di pesce
a. Telaio preparato male - Sgrassare a fondo con i prodotti di preparazione raccomandati.
b. Imperfezioni durante la spalmatura - Assicurarsi che il bordo della vaschetta stendigelatina sia pulito e
che la gelatina non sia stata lasciata troppo a lungo nella vaschetta scoperta formando una leggera
pellicola di emulsione secca sulla superficie.
c. Contaminazione ambientale - L'area di lavoro deve essere mantenuta pulita per limitare la
contaminazione da polvere.
7. Punti di spillo sul telaio
a. Positivo o vetro del torchio sporchi durante l’esposizione.
b. Spalmatura dell’emulsione troppo veloce - Rallentare in modo da permettere alla emulsione di riempire
perfettamente le trame del tessuto evitando bollicine d’aria.
c. Bollicine d’aria nell’emulsione - Lasciare riposare l’emulsione dopo la miscelazione con il
sensibilizzante.
d. Sottoesposizione - Aumentare il tempo di esposizione per evitare le perdite di emulsione.
Le informazioni e le raccomandazioni contenute in questa nota tecnica, come pure i dati tecnici forniti dai responsabili della nostra azienda, verbalmente o per scritto, sono basati sulle conoscenze del momento e ritenute
accurate. Bisogna comunque tenere presente che tale accuratezza non può garantire ogni possibile applicazione dei nostri prodotti, poiché i metodi di fabbricazione e di stampa, relativi ai vari materiali, possono variare. Per le
stesse ragioni i nostri prodotti sono venduti senza garanzie ed a condizione che l'utilizzatore esegua con esse delle prove di compatibilità che soddisfino le sue particolari richieste. Poiché la nostra politica di lavoro è portata al
continuo miglioramento dei prodotti da noi venduti, le informazioni contenute in questa nota tecnica, potrebbero, ad un certo punto, rivelarsi superate. Si consiglia pertanto all'utilizzatore di assicurasi che le informazioni siano
Data di Pubblicazione: 15 Febbraio 1996
sempre attuali. Questa nota tecnica è stata tradotta dall'originale fornito da Sericol Ltd - Pysons Road - Broadstairs - Kent CT10 2LE - England (GB). Rif. C5/0730
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