Tutti i numeri dell`interconnessione Italia-Francia

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Tutti i numeri dell`interconnessione Italia-Francia
L’accordo siglato oggi, che porterà un aumento di oltre il 60% del livello di interscambio
elettrico, arriva dopo oltre 20 anni dall’ultimo elettrodotto realizzato tra i due Paesi
Tutti i numeri dell’interconnessione Italia-Francia
4 grandi autostrade dell’energia collegano l’Italia e il paese transalpino. Dalla Francia
arrivano ogni anno circa 15 miliardi di kilowattora, pari al 4,5% del fabbisogno italiano.
L’Italia importa ogni anno dall’estero, complessivamente, circa 45 miliardi di kilowattora, pari al
15% del fabbisogno elettrico del Paese.
Attualmente sono 18 le linee di interconnessione con l’estero: oltre ai due cavi sottomarini con
Grecia e Corsica, l’Italia è collegata elettricamente sulla frontiera nord attraverso
4 linee con la Francia
9 linee con la Svizzera
1 linea con l’Austria
2 linee con la Slovenia;
Complessivamente, queste grandi autostrade dell’energia rappresentano una capacità di circa
7.300 MW, pari a 3 volte e mezzo il fabbisogno di una città come Roma.
Le linee di interconnessione con la Francia, in particolare, garantiscono una potenza complessiva
per gli scambi commerciali di 2.650 MW.
Queste, in dettaglio, le cifre dell’interconnessione elettrica italo-francese allo stato attuale:
LINEA A 380 kV “RONDISSONE- ALBERTVILLE”
ANNO: 1985
LUNGHEZZA (TRATTO ITA): 120 KM
POTENZA: 1000 MW (X 2)
LINEA A 220 kV “CAMPOROSSO- LE BROC CARROS”:
ANNO: 1973,
LUNGHEZZA (TRATTO ITA): 9,6 KM
POTENZA: 300 MW
LINEA A 380 kV “VENAUS-VILLARODIN”:
ANNO: 1969
LUNGHEZZA (TRATTO ITA): 8,5 KM
POTENZA: 750 MW
Nel 2006 dalla Francia sono arrivati nel nostro Paese 15 miliardi di kilowattora, pari al 4,5% del
fabbisogno italiano. In valore assoluto l’energia che transita sulla frontiera francese è inferiore a
quella in arrivo dalla Svizzera (pari a circa 24 miliardi di kilowattora); la Svizzera tuttavia, anche per
la posizione geografica, rappresenta un’area di transito per l’energia proveniente anche da altri
paesi. L’energia importata dalla Francia è invece interamente prodotta in territorio francese, per cui
il paese d’oltralpe rappresenta il più importante fornitore di energia elettrica per l’Italia.
L’accordo siglato oggi a Nizza tra TERNA e RTE, i rispettivi gestori di rete, getta le basi per
ampliare e potenziare il livello di interconnessione tra i due Paesi, con benefici in termini di
maggiore sicurezza e aumento dell’integrazione dei mercati energetici in linea con le indicazioni di
Bruxelles. Di seguito una breve scheda riepilogativa.
a) Potenziamento della direttrice “Piossasco (IT)-Venaus (IT)- Villarodin (FR)-La Praz (FR)Albertville (FR)-Montagny (FR)-Cornier (FR)”
L’accordo prevede il rifacimento della stazione elettrica di Albertville, in Francia, e il
potenziamento delle linee esistenti in territorio italiano
L’opera garantirà una capacità aggiuntiva di interconnessione pari a 600 MW
b) Nuova linea di interconnessione a 500 kV “Piossasco (IT)- Grand’Ile (FR)”
L’accordo prevede uno studio di fattibilità per realizzare una nuova linea, in corrente continua,
che sfrutta il tracciato autostradale del tunnel del Frejus
L’opera garantirà una capacità aggiuntiva di interconnessione pari a 1.000 MW
Complessivamente, i due interventi aumenteranno la capacità di interconnessione tra
Italia e Francia di 1.600 MW, una quantità equivalente a 4 grandi centrali elettriche da
400 MW l’una.
Il livello di interconnessione Italia-Francia salirà a 4.200 MW dai 2.650 attuali (+60%),
portando a circa 8.900 MW la potenza complessiva delle linee che collegano l’Italia con i
paesi esteri.