SARONNO (Varese) — Pazzo perché lei lo vuole lasciare, una ex

Transcript

SARONNO (Varese) — Pazzo perché lei lo vuole lasciare, una ex
CRONACA
SARONNO (VARESE) — PAZZO PERCHÉ LEI 12 GIUGNO 2003
SARONNO (Varese) — Pazzo perché lei lo vuole lasciare, una ex guardia giurata
uccide a revolverate la moglie e ferisce gravemente la sorella di quest'ultima,
prima di togliersi la vita. Sul selciato, nel cortile antistante il modesto stabile
popolare di via Cattaneo a Saronno, proprio dietro lo stadio, sono rimasti Gerardo
Mescuglio di 43 anni e la consorte Giuseppina, 38 anni. Lei sdraiata sulla schiena, lui
di pancia, con il viso sul grembo della moglie. Ed attorno tanto sangue.
Fulminata con la pistola erano le 17.45 di ieri quando Giuseppina e sua sorella Anna
Gadaleto, 50 anni, la maggiore di dodici fra fratelli e sorelle, stavano rientrando a casa
di Anna, nelle case popolari, dopo aver fatto la spesa al supermarket all'angolo. Sulla
porta del palazzo, al civico 25, hanno trovato ad attenderle Gerardo. Già la sera prima
c'era stata una lite, ed evidentemente Gerardo ci aveva rimuginato su tutto il giorno;
a quanto sembra aveva il terrore che la sposa lo lasciasse e così, quando se l'è trovata
davanti, accecato dall'ira, ha estratto una pistola (era un appassionato d'armi) ed ha
sparato. Giuseppina è caduta a terra, fulminata. La sorella Anna non ha neppure avuto
il tempo di gridare, ed è stata centrata al petto. Poi, mentre accorreva gente, Gerardo
si è forse reso conto di ciò che aveva fatto ed allora ha rivolto l'arma contro se stesso,
si è inginocchiato davanti al cadavere della moglie e come seguendo un macabro
rituale, si è ucciso con lo stesso revolver. Sono accorse le ambulanze della Croce
Rossa, ma per lui e per sua moglie non c'è stato niente da fare, mentre Anna è stata
trasferita d'urgenza, con l'eliambulanza, all'ospedale Niguarda di Milano, per esser
sottoposta ad un delicato intervento chirurgico. E' un gravissime condizioni, ricoverata
nel reparto di terapia intensiva e la prognosi è riservata. Sul posto sono giunti tutti i
parenti. Non sono mancati attimi di concitazione, e si è assistito a scene disperazione,
fra urla e pianti. La dinamica di quanto successo è stata ricostruita dai carabinieri della
locale Compagnia che, guidati dal capitano Andrea Nodari, hanno rapidamente
perimetrato la zona e tenuto, con cortesia ma anche con decisione, a debita distanza
tutti i parenti della coppia che, increduli ed accecati dal dolore, avrebbero voluto
stringersi per l'ultima volta ai loro cari. Impossibile, naturalmente. Le salme sono
state composte ed attorno alle 20, dopo che sono stati compiuti tutti i rilievi a cura
della squadra scientifica dei carabinieri, sono state trasferite alla camera mortuaria.
Piccolo imprenditore Gerardo Mescuglio era originario di Foggia ma abitava a Saronno
da tantissimi anni: aveva lavorato a lungo, sino all'inizio degli anni Novanta, per un
istituto di vigilanza locale. Poi si era «congedato» per svolgere la professione di
piccolo imprenditore edile, mantenendo però la passione per le armi. La moglie faceva
la casalinga, ed era originaria di Cerignola. Lasciano tre figlie di 21, 17 e 16 anni.
Abitavano in una palazzina situata all'altro capo della città.
di Roberto Banfi