PALE DI SAN MARTINO – RIF.PRADIDALI VELO

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PALE DI SAN MARTINO – RIF.PRADIDALI VELO
Avvicinamento:
Venerdì 17 / Sabato 18 / Domenica 19 Agosto 2012
PALE DI SAN MARTINO – RIF.PRADIDALI
VELO - CIMA VAL DI RODA - FRADUSTA
Proposta da: Porcellato Enrico – Barzi Moreno - Michielin Tiziano
Vendramin Loredana - Tel. 349.5381449
Partenza:
Venerdì 17 Agosto 2012
ore 13,00 dal parcheggio di Dosson e 13,15 da Monigo
Rientro previsto: Domenica 19 Agosto ore 19.00
Difficoltà:
1°G. GR. A/B: E Percorso su sentiero facile all’inizio e ripido
nella seconda parte, con alcuni tratti assicurati. 2°G. GR. A:
EEA Percorso impegnativo con la percorrenza di 4 vie ferrate
di medio livello in salita e discesa. GR. B: EE Percorso di
medio impegno con nella seconda parte un breve tratto
attrezzato. 3°G. GR. A/B: EE Percorso faticoso soprattutto
per la lunghezza e il rilevante dislivello in discesa
Lunghezza:
Gruppo A: 5 + 7,5 + 13,5 km / Gruppo B: 5 + 10 + 13,5 km
Dislivello in salita: Gr. A: 1100+790+720 m / Gr. B: 1100+610+720 m
Quota massima: 2939 m ( Cima della Fradusta )
Tempi:
Gruppo A: 3 + 7 + 7 ore / Gruppo B: 3 + 6 + 7 ore
Equipaggiamento: Completo da alta montagna con buoni scarponi, pile,
giacca a vento, berretto, guanti, occhiali, crema solare.
Per il gruppo A obbligatori imbrago, set da ferrata e casco
omologati. Per il gruppo B utili i bastoncini e cordino con
moschettone. Per il rifugio: sacco letto, torcia e ciabatte.
Cambio maglia e calzini. Alimenti e bibite energetiche.
Cartografia:
Tabacco 022 - Sent. n° 709-739-714-702-715-708-707.
Costi auto:
A/R 200 km x 0,20 € = 40,00 €
Costi rifugio: Mezza pensione (cena, pernottamento, colazione per 2
giorni): 76,00 € per i soci CAI, 98,00 € per i non soci.
Da Dosson e poi da Monigo, si segue la SR348 Feltrina fino a
Feltre per proseguire poi sulla SS50 e a Fonzaso immettersi sulla SR50 in direzione
Passo Rolle. Giunti a Fiera di Primiero, si svolta a destra sulla SS347, seguendo le
indicazioni per il Passo Cereda. Superati i ruderi di Castelpietra, in corrispondenza di un
tornante a destra, si svolta a sinistra entrando in Val Canali. In poco più di tre km si arriva
al Cant del Gal, dove parte l'escursione. Le auto saranno portate dagli autisti un km più
avanti sul parcheggio di Malga Canali (gratuito e in posizione più favorevole per il rientro).
Tappe del percorso: Venerdì 17 Agosto: Gruppi A-B: Cant del Gal 1180 m –
Pedemonte (La Portèla) 1650 m – Rifugio Pradidali 2278 m. Sabato 18 Agosto: Gruppo
A: Rifugio Pradidali 2278 m – Forcella del Porton 2480 m – Rifugio del Velo 2358 m –
Forcella Stephen 2705 m – Cima di Val di Roda 2791 m – Passo di Ball 2443 m - Rifugio
Pradidali 2278 m. Gruppo B: Rifugio Pradidali 2278 m – Passo Pradidali Basso 2658 m –
Rifugio Rosetta 2581 m – Col delle Fede 2278 m – Passo di Ball 2443 m – Rifugio
Pradidali 2278 m. Domenica 19 Agosto: Gruppi A-B: Rifugio Pradidali 2278 m - Passo
della Fradusta 2610 m - Cima della Fradusta 2939 m - Forcella Alta del Ghiacciaio 2727
m - Passo Canali 2469 - Rifugio Treviso 1631 m - Malga Canali 1302 m.
Escursione: Venerdì 17 Agosto: Gruppi A-B: Dalla località Cant del Gal,
1180 m, punto di congiunzione della Val Pradidali con la Val Canali, si imbocca,
il sentiero n° 709 che risale la valle dominata dalla mole imponente della Cima
Canali e contornata da cime e pareti di impareggiabile bellezza come il
Campanile d'Ostio e il Sass Maor. Il sentiero sale dapprima dolcemente
attraverso i boschi, lungo il cammino si incrociano in successione le deviazioni
per la malga Pradidali e per i prati delle località Piereni e Fosne. Proseguendo si
arriva alla località Pedemonte dove si stacca sulla sinistra il sentiero attrezzato
del Cacciatore, (al momento chiuso per manutenzione). La località Pedemonte è
anche chiamata Portèla in quanto il sentiero, all’inizio delle rocce, una volta
veniva chiuso con un portello di legno per impedire al bestiame di salire oltre.
Finito il bosco il sentiero comincia a diventare più ripido ed impegnativo e
successivamente supera un salto roccioso con una serie di tornanti e alcuni
passaggi leggermente esposti ma ben attrezzati con cavi metallici che aiutano la
progressione. Si arriva quindi ad un pianoro erboso da dove si intravede in
lontananza il Rifugio. Un ultimo strappo consente di risalire il cocuzzolo roccioso
su cui è adagiato il Rifugio Pradidali 2278 m, giusto in tempo per prendere
possesso delle nostre stanze e prepararci per la cena.
Sabato 18 Agosto: Al mattino sveglia per tutti alle 7,00 e colazione alle 7,30. La
partenza per entrambi i gruppi è prevista intorno alle 8,30. Gruppo A: Dal rifugio
si imbocca il sentiero n° 739 che discende nell’angusto ed oscuro Vallon di
Pradidali fino a raggiungere l’attacco della ferrata del Porton. Si attacca lo
zoccolo della Cima di Ball, salendo subito una parete verticale su gradini
metallici per un centinaio di metri, cui segue un tratto di salita verso sinistra, un
tratto quasi in traversata sempre verso sinistra e quindi un delicato ultimo tratto
in discesa, tutti ottimamente attrezzati con cavo metallico e qualche
piolo/gradino, fino a scendere sul fondo del profondo canalone detritico che
separa la Cima di Ball dal Sass Maor. Si risale faticosamente il canalone, e
superando l’ultimo ripido tratto con una scaletta inclinata appoggiata sugli
sfasciumi terminali ed accostata alla parete di sinistra, si raggiunge la Forcella
del Porton 2480 m. Dal Porton ci si avvia in discesa continuando a seguire il
segnavia n° 739; si trascura la diramazione verso destra che scende lungo la Val
de la Vecia, per continuare a risalire per semplici ghiaie fino alle prime rocce,
sulle quali si continua in traversata fino ad incontrare i primi infissi della ferrata
del Velo. Si prosegue lungo lo zoccolo delle pareti settentrionali del Sass Maor e
della Cima della Madonna, su tratti ottimamente attrezzati prevalentemente con
cavo metallico e senza variazioni apprezzabili di quota, fino ad un tratto in
discesa per canalini ed una ripida paretina che consentono di aggirare la base
dello Spigolo del Velo. Con gli ultimi infissi e senza particolari difficoltà, si
raggiunge una terrazza ghiaiosa e, per un ultimo tratto di sentiero in salita, il
rifugio del Velo 2358 m. Dopo una bella pausa, si ritorna al Porton ripercorrendo
a ritroso la ferrata del Velo e si imbocca il sentiero Nico Gusella che risale le
ripide pendici erbose alternate a rocce fino a una piccola insellatura a circa 2600
m. La salita prosegue più gradualmente sul fianco occidentale della Cima di Ball,
tra rupi sgretolate e scalinate, assicurate a tratti con delle funi metalliche. Si
arriva quindi alla Forcella Stephen 2705 m, dove sulla sinistra parte la variante
che in circa 20 minuti sale alla Cima di Val di Roda, 2791 m. Un sentierino
marcato porta rapidamente alla cresta e quindi alla croce di vetta, da dove si
offre uno splendido panorama su pinnacoli, torrioni e creste delle Pale. Ridiscesi
alla Forcella, ci si cala nella stretta fessura che porta al sottostante Passo di Ball
2443 m. Il percorso è molto bello e alterna tratti con ghiaie e detriti a caminetti e
placche lisce inclinate, ben assicurate con cavi e alcuni pioli metallici. Giunti al
passo non resta che scendere velocemente al Rifugio Pradidali seguendo il
sentiero n° 715. Gruppo B: Il sentiero n° 709 risale verso nord la Val Pradidali
alta, un vallone molto selvaggio e suggestivo che arriva fino all’altopiano. La
valle presenta due salti rocciosi e altrettanti pianori molto belli. Ai fianchi
scorrono le alte pareti rocciose delle Pale: a sinistra la Torre Pradidali, la Cima
Pradidali, la Cima Immink e la Pala di San Martino, a destra la Cima Canali e la
Cima Wilma. Si lascia dapprima a sinistra il sentiero per il passo Pradidali Alto,
poi a destra il sentiero per il Passo delle Lede e si prosegue sempre lungo il
sentiero in direzione del Passo Pradidali Basso. A circa 2650 m di quota, si
arriva al limite dell’altopiano: ci troviamo davanti una enorme distesa rocciosa
che, proprio come si legge nelle guide, ricorda un paesaggio lunare. Alla fine
dell’altopiano emergono tutte le cime della parte settentrionale del Gruppo delle
Pale: Cimon della Pala, Vezzana, Bureloni e Focobon, solo per nominare le
principali. Al passo, 2658 m, facciamo la sosta di rito, per ammirare alle nostre
spalle il Ghiacciaio e la Cima della Fradusta, che visiteremo domani. Si riprende
quindi il cammino sul sentiero n° 709 che attraversa l'altopiano, un deserto di
roccia quasi costante, con piccoli strappi di pochi metri. Il paesaggio è splendido,
si vedono gran parte delle cime del Gruppo delle Pale e in circa un'ora si arriva
al Rifugio Rosetta. Il luogo è ideale per una lunga sosta e chi vuole può
approfittare per la classica e sempre raccomandata salita alla Cima Rosetta
2743 m, che richiede al massimo un'ora e l'aggiunta di circa 170 m di dislivello.
Dal rifugio si riparte prendendo il sentiero n° 702 verso sud per giungere in pochi
minuti al Passo di Val di Roda. Qui inizia una discesa lunga e regolare, con un
numero infinito di tornanti, che porta al verde pianoro del Col delle Fede 2278 m.
Il sentiero continua con un tratto in falsopiano fino al bivio con il sentiero che
scende a San Martino. Noi si continua diritti sul sentiero che ora è numerato 715,
e riprende a salire dolcemente verso il Passo di Ball. Dopo poco si incontra un
tratto di circa 300 m con corda metallica, che assicura lo stretto e scosceso
sentiero che contorna la ripida parete occidentale della Cima Immink.
Naturalmente il tratto va percorso con attenzione, meglio se assicurati con
cordino e moschettone. Finito il tratto attrezzato la pendenza aumenta e in breve
si raggiunge il Passo di Ball 2443 m, dove parte/arriva anche la ferrata Nico
Gusella, e dove potremo incontrare il gruppo A, sceso dalla soprastante Forcella
Stephen, e insieme scendere in breve al Rifugio Pradidali.
Domenica 19 Agosto: Gruppi A-B: Sveglia e colazione come il giorno
precedente, e alle 8,30 lasciamo il Rifugio Pradidali, seguendo lo stesso
percorso fatto il giorno precedente dal gruppo B. Al bivio posto prima del Passo
Pradidali Basso, si prosegue diritti risalendo il vallone che porta in breve al passo
della Fradusta 2610 m, dove alla nostra destra si vede già la cima della
Fradusta, con il suo ghiacciaio. Per salire sulla cima il sentiero compie un ampio
giro aggirando tutto il ghiacciaio e consentendo di risalire agevolmente e senza
grosse difficoltà il dislivello di circa 250 m che c’è tra l’altopiano e la Fradusta.
Questo bellissimo tratto dell’itinerario consente di ammirare l’altipiano in tutta la
sua vastità, il sentiero prosegue su pietraie diventando meno evidente ma segni
bianco-rossi ed ometti di pietre ci conducono senza problemi fino ai 2939 m della
vetta. Il panorama offerto dalla Fradusta è vastissimo e spazia senza limiti a
360° su tutti i Gruppi delle Dolomiti e nelle giornate più limpide si riesce persino
a vedere la laguna Veneta; uno spettacolo veramente eccezionale. Dopo
l'immancabile foto di gruppo, si riparte per la discesa; dalla cima si scende alla
Forcella Alta del Ghiacciaio 2727 m e si prende il sentiero n° 708 che, con un
ampio giro, attraversa la vasta e suggestiva zona delle Buse Alte, circondata
dalla Cima e dal Campanile della Fradusta, dalla Cima dei Lastei e dalla Cima
Manstorna, e conduce al passo Canali 2469 m. Al passo si prende il sentiero n°
707 che attraverso la Val Canali arriva al rifugio Treviso. La discesa è piuttosto
lunga anche se non presenta difficoltà. L’ambiente che si incontra continua a
cambiare man mano che ci si abbassa di quota passando dalle pietraie, ai prati
ricchi di stelle alpine fino al bosco. Intorno a noi si susseguono le alte pareti
dolomitiche e superato anche il Vallone di Sant’Anna, una gola sbarrata da
enormi massi, si arriva finalmente al rifugio Treviso, 1631 m, circondato da un
fitto bosco di larici e abeti. Il Rifugio Treviso è uno dei più vecchi del Gruppo, ed
è caratterizzato dalla “ritonda”, ovvero la stanza tonda tipica delle vecchie case
ladine ricavata dentro al camino, luogo ideale per una bella pausa rigenerante.
Dal rifugio l’ultimo tratto del sentiero n° 707 scende con strette serpentine fino al
fondo della Val Canali e attraversato il torrente, con un breve tratto di strada
bianca, si arriva al parcheggio sotto Malga Canali, 1302 m, dove gli autisti hanno
provvidenzialmente lasciato le auto 2 giorni fa.
Prossima escursione: Domenica 2 Settembre 2012
TOFANA DI MEZZO – PUNTA ANNA – RIFUGIO GIUSSANI
Proposta da: Bonaventura Ennio / tel. 348.3192189
Presentazione: Giovedì 30 Agosto 2012 ore 21,00