la cantina dell`anno
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la cantina dell`anno
grand prix DEL VINO ITALIANO 2011 LA CANTINA DELL’ANNO L a fine dell’anno è sempre un momento per tirare le somme. Lo facciamo tutti, in generale, ma soprattutto lo facciamo qui, in redazione, con i nostri esperti, per scegliere quale azienda merita il titolo di cantina dell’anno, quale è stata quella che nell’ultimo anno si è distinta su tutte le altre. La scelta non è certo semplice, il settore annovera molte cantine di assoluta eccellenza, quindi il lavoro di selezione richiede tutto il nostro impegno. E ci impone di tenere conto di alcuni requisiti fondamentali. In primo luogo, il vincitore deve produrre vini non solo di ottima qualità, ma anche in buona quantità, in modo da permettere a chiunque, da Bolzano fino 4 Almanacco LA CANTINA DELL’ANNO Citra alla punta del nostro stivale, di trovarli sugli scaffali dei negozi. Di conseguenza, deve anche avere una rete distributiva tale da garantirsi una presenza capillare nei diversi canali. Altro requisito indispensabile, poi, è saper interpretare e rappresentare davvero, con i suoi vini, le caratteristiche del territorio in cui lavora. Infine, ma non meno importante, questi vini devono avere un eccellente rapporto qualitàprezzo. In altre parole, l’alta qualità, data per scontata altrimenti non saremmo neanche qui a parlarne, deve corrispondere anche a prezzi ragionevoli. Guidati da questi parametri e, come bravi ragionieri, guardando i numeri nudi e crudi – vale a dire quan- ti vini si sono guadagnati una menzione – la nostra scelta è quest’anno caduta sulla cooperativa abruzzese Citra Vini, una produzione che si aggira intorno ai 18 milioni di bottiglie l’anno di vini di assoluta qualità. Lo dimostrano le ben 10 etichette che hanno meritato la segnalazione su questo Almanacco, la metà delle quali in posizioni di assoluta rilevanza. Senza contare, poi, anche le quattro menzioni ottenute da Casal Thaulero, altra cantina sociale abruzzese che opera nella medesima zona e di cui Citra ha le quote di La squadra Citra mette a frutto con successo il lavoro dei 5mila viticoltori associati. LA CANTINA DELL’ANNO Fieramente abruzzesi Nella sede di Ortona i vini maturano nelle grandi botti di legno situate nella bella e suggestiva bottaia. proprietà. Tutti vini di assoluta qualità e con un prezzo medio a bottiglia che, tranne un paio di etichette di fascia più alta, non supera mai i 10 euro. Anzi, i due vini che si sono aggiudicati i riconoscimenti più importanti, “Omen” e “Quid”, non sfiorano nemmeno gli 8 euro a bottiglia. Entrambi sono delle novità di casa Citra, prodotti presentati durante l’ultimo Vinitaly e che i nostri esperti hanno accolto con grande entusiasmo. “Omen” è un Cerasuolo da uve montepulciano in purezza il cui nome si ispira all’espressione latina “nomen omen”, letteralmente “il destino nel nome”, un nome benaugurale che il marketing Citra ha scelto sperando che questo vino diventasse un rappresentante d’eccellenza tra i Cerasuolo abruzzesi. Non solo tra questi, sottolineiamo noi, visto che “Omen” è stato eletto vincitore nella categoria Rosati. Trebbiano di altissimo livello il “Quid” che, infatti, è stato giudicato miglior Trebbiano tra quelli che i nostri degustatori hanno assaggiato durante l’anno. Un bianco fresco, agrumato, caratterizzato da un’ot- tima sapidità. A questi due, si aggiunge poi la parata di quei vini che hanno ottenuto il loro meritatissimo posto al sole tra i Finalisti. Citra schiera tre vini bianchi che hanno ottenuto voti eccellenti: la Cococciola “Aer”, il Pecorino della linea “Palio” e l’ottimo Trebbiano d’Abruzzo Doc “Lavs Vitae”. Altri tre finalisti sono invece nel novero delle menzioni ottenute da Casal Thaulero: i due “Orsetto Oro”, Montepulciano e Trebbiano, e il Montepulciano Doc “Duca Thaulero”. L’elenco continuerebbe poi con gli altri vini che hanno meritato i titoli di Eccellenze e Consigliati, ma sarebbe troppo lungo e per questi rimandiamo dunque alle prossime pagine di questo Almanacco. carta d’identità del produttore Azienda Cooperativa di secondo livello – vale a dire che riunisce al suo interno non conferitori singoli ma altre cantine sociali – Citra ha la sua sede in Abruzzo, a Ortona e i vigneti dislocati tutto intorno nella provincia di Chieti, sulle colline. Nello stesso territorio opera anche Casal Thaulero, cantina cooperativa controllata direttamente da Citra. Ettari a disposizione Citra dispone di oltre 8mila ettari di vigneti, coltivati dai 5mila soci viticoltori per una potenza produttiva che supera i 18 milioni di bottiglie l’anno. VITIGNI Pur non mancando le varietà internazionali di maggior diffusione, come merlot, cabernet sauvignon, chardonnay e pinot, la vera forza dell’azienda è l’importanza che ha riconosciuto ai vitigni autoctoni della regione, montepulciano e trebbiano in testa, seguiti da pecorino, passerina e cococciola. Per saperne di più Citra Vini, Contrada Cucullo Ortona (Ch) tel. 085.9031342 - www.citra.it Il fatto che tutti i vini Citra – e Casal Thaulero – presenti in questo Almanacco siano ottenuti da uve autoctone abruzzesi non è certo un caso. L’azienda è fortemente legata al suo territorio e alle varietà tipiche che qui sono coltivate e che costituiscono quasi il 90 per cento della sua produzione. Del resto, lo stesso nome con cui l’azienda, alla sua fondazione, è stata battezzata la dice lunga su questo doppio filo che la lega alla sua regione. Citra, infatti, è l’avverbio latino che, fino all’unità d’Italia, serviva a identificare i territori dell’Abruzzo meridionale (o citeriore, appunto), in contrapposizione a quelli settentrionali. Si trattava proprio di quei territori che comprendono Crecchio, Pollutri, Lanciano, Rocca San Giovanni, Paglieta, Torrevecchia Teatina, Tollo, Caldari di Ortona, in pratica tutte quelle località, caratterizzate da microclimi diversi e particolari, che ospitano l’enorme patrimonio vitato dell’azienda, oltre 8mila ettari. A coltivarli 5mila soci di nove cantine sociali facenti capo a Citra che, dunque, si configura come una cooperativa di secondo livello. Nella sede di Ortona si coordina l’attività delle aziende associate, sostenendo, guidando e garantendo un costante controllo del lavoro dei soci in vigna, grazie a un team di agronomi che fa da supporto dalla lavorazione dei terreni fino alla vendemmia. A questo fa seguito poi l’attento lavoro di cantina, pigiatura, maturazione, evoluzione e imbottigliamento, tutto sotto l’occhio attento degli enologi Romeo Ta r a b o r re l l i , P a s q u a l e Caldora e Lino Olivastri, coloro che hanno permesso a Citra di compiere, negli ultimi anni, l’enorme salto qualitativo di cui diamo conto nelle pagine di questo Almanacco. Almanacco 5
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