Canidapresa 4-2009

Transcript

Canidapresa 4-2009
Canidapresa 4-2009
6-07-2009
13:39
Pagina 63
Storia
di copertina
[
Il protagonista di questo numero è Sherkan, un bellissimo cucciolone di
dogo canario (ha soltanto 10 mesi), selezionato dall'allevamento Cave
Canem di Tobyas Popovici e di proprietà di Francesca Nardini che ha trovato in lui un impareggiabile protettore per lei e per i suoi staffy, che alleva con l'affisso Ring Power.
Ed è proprio Tobyas Popovici che ci propone un racconto in cui c'è tutta
l'essenza della razza e ciò che significa per lui.
“Ricordo una gita fatta insieme alla mia famiglia sulle rive del Danubio. Avevo non più di 6
o 7 anni e vedevo per la prima volta questo maestoso fiume, ma quello che mi impressionò
di più era la gigante sagoma di un antico muro e la storia che mi raccontò mio padre. Ci
sedemmo tutti all'ombra di questo maestoso muro (io, mia madre, mio padre e il nostro
immancabile alano). Mio padre raccontò che quel misterioso muro aveva 2000 anni e non
era altro che uno dei pilastri del ponte progettato da Apolodor di Damasco, uno dei più
grandi architetti del mondo antico, per ordine dell'imperatore Traiano per poter conquistare Dacia! Quello che mi colpì maggiormente era il fatto che su questo ponte, al fianco dell'armata più grande del mondo, passarono anche i leggendari cani degli antichi Romani, i
canes pugnaces. Questo leggendario cane doveva essere il padre di tutti molossi Europei,
quindi anche del mio inseparabile alano. Trascorsero gli anni ma un pensiero viaggiava al
mio fianco attraversando il tempo: ritrovare in qualche modo questo mitico cane o comunque quello che era sopravvissuto di lui. Mi interessava quel molosso che era capace di attraversare il mondo con il suo padrone accanto. Un cane di grossa taglia non particolarmente
pesante, visto che doveva coprire lunghe distanze e spesso galoppare a fianco del cavallo.
Particolarmente equilibrato per convivere sia con i soldati sia con gli altri animali, sufficientemente audace da far fronte, in battaglia, a cavalli e cavalieri corazzati, distinguendo con
saggezza i propri compagni umani dal nemico anche nel tumulto della battaglia. Forse una
pietra miliare per l'appellativo "SEMPER FIDELIS". Il tutto in un corpo maestoso, armonico,
forte e persino elegante, mantenendo al tempo stesso qualcosa di selvatico, intrepido e
audace. Una vera statua greca. Nel 1997 mi imbattei, quasi per caso, in un perro de presa
canario (più tardi riconosciuto come dogo canario), che mi fece riaffiorare l'idea che potesse essere lui il cane tanto cercato. Per anni girando per l'Europa ho acquistato i cani che più
si avvicinavano alle icone del mio antico cane; non mi interessavano tanto le linee di sangue
o le leggende astratte che giravano intorno a un allevamento. Penso infatti che nessun allevatore, per quanto bravo, possa in qualche anno fare il lavoro che ha fatto Dio (o la natura) in una eternità! Prima di tutto mi interessava un molosso armonico; particolarmente
forte e agile, con un movimento quasi da grosso felino, con lo sguardo di un cane arcaico!
Il dogo canario, l'icona vivente del canis pugnax. Un cane particolarmente ombroso con gli
estranei e tuttavia, essendo un vero molosso, un animale che in famiglia sarà molto affettuoso. Un cane particolarmente serio con un bisogno patologico di restare in contatto con
il suo padrone. Chiunque si avvicini a lui deve essere cosciente di trovare un animale con
cui è fondamentale convivere, una specie di "Amico per la vita". È profondamente radicato nel suo essere il bisogno di interagire con l'essere umano! È un animale con cui, tutti
giorni, fare una lunga passeggiata (almeno 5-6km) prendendolo al guinzaglio, passarci
altri 15 minuti per spazzolarlo, (soprattutto per comunicare tramite il linguaggio del
corpo, perché aiuta a conoscersi reciprocamente). Un animale con una salute di ferro,
forte, intrepido e instancabile, un magico compagno di vita e un impareggiabile difensore.
In incorruttibile guardiano ma, soprattutto un
magico amico.
Tobyas Popovici
Questa è la vita che
con Rabalkan
chiede di avere un dogo
(10 mesi),
canario, questo è l'unifratello
co test che, secondo i
di Sherkan
nostri parametri, fa
diventare il nostro
cane un campione e
chi lo detiene una persona fiera di averlo”.
Due immagini di Sherkan
(10 mesi) con Francesca Nardini
Mochak
(11 anni)
canidapresa 63
Canidapresa 4-2009
6-07-2009
13:39
Pagina 64
Dogs News
[
Campionato ACCP 2009:
un fine anno
di grandi show
D
opo la pausa estiva, riprende il Campionato ACCP con lo show
del 27 settembre, che si terrà a Voghera (PV) presso il
Cowboys’ Guest Ranch. In via di conferma i giudici, ma potrete trovare più avanti tutti gli aggiornamenti sul sito www.canidapresa.com.
Confermiamo invece per lo show del 15 novembre la presenza dei
giudici inglesi Doreen e Roger J. Pugh (affisso Rocellio) che verranno in Italia per il Trofeo Joseph Dunn. Questi allevatori (vedi n.
2/2009 di Canidapresa Magazine) sono tra quelli che hanno fatto la
storia della razza e ci auguriamo che gli appassionati di staffordshire bull terrier non vogliano farsi sfuggire questa grande occasione.
Segnaliamo infatti che Doreen e Roger J. Pugh hanno giudicato,
oltre che in Inghilterra naturalmente, in Sud Africa, Stati Uniti,
Australia, Nuova Zelanda, Germania, Finlandia, Olanda.
Inoltre stiamo cercando di definire l’ACCP Show di Roma, organizzato in collaborazione con gli allevamenti Ring Power e Cave Canem che
dovrebbe tenersi la seconda o la terza domenica di ottobre.
Un appuntamento molto desiderato da tanti appassionati del centro
e sud Italia che in questi mesi ci hanno tempestati di telefonate,
chiedendo conferma dell’evento cinofilo. Un’occasione dove però
chiediamo l’impegno a essere presenti e con un buon numero di
cani, condizione indispensabile perché l’appuntamento possa essere
ripetuto ogni anno.
Araucano del Viento, dogo argentino e il suo
proprietario Massimo Cugini in occasione di
uno show ACCP.
GLI APPUNTAMENTI
DEL CAMPIONATO ACCP 2009
27 settembre - ACCP Golden Edition Show
Cowboys’ Guest Ranch - Voghera (PV)
Ottobre - ACCP Show
Roma (in via di definizione)
15 novembre - ACCP Golden Edition Show
Cowboys’ Guest Ranch - Voghera (PV)
64 canidapresa
Ch. Rocellio Miss Supreme
Canidapresa 4-2009
6-07-2009
13:39
Pagina 65
]
Al di là del cancello
che mi separa dal mondo
Come sapete, per tanti motivi, abbiamo fatto la scelta editoriale di non
pubblicare sulla rivista offerte di cani da adottare. Questa però è una
storia diversa. Dopo aver ricevuto l'e-mail e aver parlato con la ragazza
che si occupa di Pepita al canile ho deciso di pubblicarla.
So che tra i nostri lettori ci sono persone dal cuore grande...magari riusciamo a trovare per Pepita un nuovo amico che le voglia bene PER
SEMPRE.
Pepita
Ciao Roberta,
ho avuto il tuo indirizzo da un'amica che mi ha detto che ti occupi di ex combattenti e in generale di
cani difficili. Io sto cercando casa alla pit bull dell'appello che segue. A quanto ci è stato raccontato dal
suo ex aguzzino, è stata addestrata a combattere (non da lui) e poi scartata ancor prima di cominciare.
Non abbiamo trovato modo di verificarlo, ma il suo atteggiamento non mi porta affatto ad escluderlo.
In ogni caso Pepita aggredisce qualunque animale fuorché gli umani, con cui invece è dolcissima.
Questo complica molto le cose, perchè la maggior parte delle persone che mi hanno finora contattata
hanno già un animale, mentre gli altri sanno di non avere sufficiente esperienza per poter gestire situazioni in cui ci si può trovare con un cane come lei (o ancora meglio per evitare di trovarcisi!).
Ti scrivo per chiederti un aiuto... e anche, se ne hai, per avere qualche consiglio!
Caro amico che non so se c'è
Ti scrivo dopo un anno passato a contare ogni secondo mentre ti aspettavo. Dopo un anno
passato a girare in tondo insieme ai miei pensieri, ormai così confusi e ossessivi da non distinguerli neanche più.
E a guardare fuori dal cancello che mi separa dal mondo, con l'illusione che tu potessi arrivare, amico mio che ancora non c'è. Che da qualche parte là fuori ci fosse qualcuno anche per
me…Con l'ingenuità di chi di male non se ne intende e ne riceve tanto. Con l'impazienza di
chi l'attimo prima era libero e quello dopo si ritrova rinchiuso. Affamata della vita che all'improvviso mi hanno portato via… Ti aspetto qui, amico, senza poter essere io a correre da te
come vorrei tanto fare e senza sapere se mai arriverai tu da me. Senza sapere se tu esisti,
amico mio, ma senza voler rinunciare al sogno di non essere sola, che anche per me ci sia
qualcuno là fuori, chissà, da qualche parte… Attaccandomi alla speranza che tu possa trovarmi, combattendo con la paura di non conoscerti mai.
Ti scrivo, caro amico, perché non posso venirti a cercare se non in un sogno bellissimo, ma
voglio poterti dire, urlare “corri, amico, corri! Corri da me!” E poi correremo insieme, io e te.
Correremo forte forte, correremo vicini. Correremo senza lasciarci mai, verso il sogno di chi
pensava di non poter più sognare.
Verso il regalo più bello e più grande… quello di correre io e te, finalmente insieme.
Pepita
Pepita si trova da un anno al canile, dove è stata abbandonata dall'uomo che la teneva e che lei amava
tanto, nonostante le continue violenze che le riservava.
Pepita guarda fuori dal suo box con gli occhi lucidi. Pepita aspetta.
Pepita mi ringrazia due volte a settimana, quando vado a prenderla per la sua ora d'aria.
Pepita mi guarda allontanarmi quando chiudo il cancello e me ne vado, quando alla fine di ogni giro la
tradisco. E io so, lo leggo nei suoi occhi, che ogni volta, un istante prima che le richiuda in faccia quel
cancello maledetto, lei per un attimo sogna che questa volta sia diversa dalle altre. Pepita non sa che se
non la porto via di corsa è solo perché a casa ho un cane mordace e io non le so spiegare questi tradimenti. Ma lei non me lo chiede. Pepita, ogni volta, mi aspetta e mi ringrazia. E ogni volta Pepita sogna…
E ogni volta capisco di più quanto Pepita meriti di correre con te.
Per informazioni contattare il 3477241726
canidapresa 65
Canidapresa 4-2009
6-07-2009
[
13:39
Pagina 66
Dogs News
2° Raduno CAFIBI
Prova di temperamento
S
abato 20 e domenica 21 giugno presso l'agriturismo “Le fattora” si è
svolto il 2° raduno CAFIBI. Sembrava una data molto lontana quando
decidemmo di organizzare tale evento, ma i preparativi e la voglia di
incontrarsi hanno fatto sì che il tempo scorresse in modo rapido. Abbiamo
passato due giorni davvero belli in una località dove la natura sembra non
aver ceduto alle tentazioni dell'uomo. È stato per me un onore conoscere
persone che veramente apprezzano e amano questa magnifica razza, e tra
di noi si è subito stabilito un rapporto di amicizia e rispetto. Nel primo
pomeriggio ci siamo incontrati presso la mia abitazione e abbiamo incominciato a parlare dei nostri cani. In ognuno di noi c'era una grande voglia di
imparare e capire quale fosse la strada da percorrere per mantenere le doti
morfo-caratteriali della razza. È stato molto bello poter notare ogni proprietario mostrare il proprio fila con orgoglio e analizzarlo insieme con
grande serietà, senza che le critiche potessero minimamente intaccare il
nostro ormai consolidato rapporto di amicizia. Per tutta la cena non abbiamo fatto altro che parlare dei problemi che oggi affliggono la razza, come
apatie, codardia, displasie ed eccessivo nervosismo e tutti insieme abbiamo
cercato di sviluppare un piano per portare l'Italia verso una giusta selezione. Oggigiorno molti allevatori non si preoccupano di studiare un soggetto
prima di accoppiarlo, ma lo fanno semplicemente per produrre cuccioli che
porteranno loro dei guadagni. Sarebbe invece opportuno valutare i cani in
base allo standard per ciò che riguarda la parte morfologica e poi valutarne le doti caratteriali per vedere se tali soggetti rispondano alle aspettative
della razza. È inoltre necessario scongiurare patologie che porterebbero i
futuri cuccioli ad avere problemi di salute. Ogni cane, a prescindere dalla
Kibo
de Las Contiendas
(8 mesi)
66 canidapresa
Canidapresa 4-2009
6-07-2009
13:39
Pagina 67
razza, dovrebbe essere selezionato
secondo questi tre criteri: morfologia, carattere e salute. Credo che soltanto allora potremmo dire di aver
fatto una selezione corretta. Davvero
importante la presenza del giudice
Antonio Crepaldi, definito da tutti
uno dei migliori giudici europei che
ha contribuito, con la sua professionalità ed esperienza, alla diffusione
di concetti utili alla preservazione del
fila puro. Altrettanto utili sono state
le testimonianze dei ragazzi che
hanno acquistato soggetti con gravi
problemi di salute (displasie,cardiopatie,ecc.) perché è stato grazie alle
loro parole che tutti hanno compreso
quanto sia importante la scelta del
cucciolo. Si è continuato a parlare di
tali argomenti fino alle tre del mattino ma alle 8 eravamo tutti svegli,
pronti per il grande giorno. Gli iscritti al raduno inizialmente erano 26,
ma poi qualcuno per problemi personali non ha potuto partecipare. Sul
campo comunque eravamo presenti
in 40 e questo ci ha riempito di felicità perchè i nostri sforzi hanno portato i tanto sperati risultati. Abbiamo
iniziato con la valutazione caratteriale, dove da subito si sono notate delle
differenze sostanziali tra soggetti approvati CAFIBI e altri che non hanno
ricevuto tale approvazione. Il nostro scopo era quello di individuare i soggetti più stabili che comunque mantenessero un alto temperamento così
come recita lo standard di razza. Abbiamo visto cani sicuri delle proprie
potenzialità reagire alle minacce con decisione per difendere il padrone,
altri totalmente incapaci di svolgere la funzione di difensore e altri ancora
completamente indifferenti agli stimoli esterni. Finiti i test, siamo passati
all' analisi morfologica curata da Antonio Crepaldi e Aliberti Aniello. Si sono
subito messi in luce due soggetti importati dal Brasile dall'allevamento del
Poderaccio. Questi fila hanno colpito favorevolmente anche il giudice
Crepaldi che li ha definiti cani eccellenti sotto ogni punto di vista e sono
stati presi come modello di selezione. Le differenze morfologiche con altri
cani erano evidenti e, anche i proprietari degli esemplari definiti meno tipici, si sono resi conto delle tante differenze tra la selezione del paese di origine e di quella spagnola, a differenza delle altre linee europee. Ad alcuni
ragazzi accorsi per conoscere e vedere un fila da vicino è venuto il dubbio
che fossero razze diverse. Molto promettenti i giovani soggetti importati
dalla Spagna, che hanno mostrato un'eccellente tipicità e temperamento,
Luxor del Poderaccio: figura intera
e particolare della testa
canidapresa 67
Canidapresa 4-2009
6-07-2009
13:39
Pagina 68
[
Insana del Poderaccio
Insana del Poderaccio
Guerrito de Las Contiendas (8 mesi)
68 canidapresa
così come altri due cani di produzione italiana, una in standard CAFIB di
proprietà di Pompeo Torsello e un'altra in standard CBKC di Giuliano
Scarinci. Devo dire con piacere che il livello
medio dei fila iscritti era buono, abbiamo
potuto ammirare soggetti delle varie linee
di sangue, come Siledin, Pasto da Onca,
Saojose da Lapa, Linheagemengheno,
Caramona.
Ringrazio molto tutti i partecipanti per aver
collaborato a questo raduno in maniera
esemplare, accettando con piacere i giudizi
e le spiegazioni di Antonio Crepaldi, di
Aliberti Aniello e del sottoscritto. Durante il
pranzo della domenica, è stato bello vedere persone che si erano appena conosciute
ridere e scherzare come se fossero vecchi
amici, persone accettare giudizi negativi
dei propri amati cani e capire gli errori di
costruzione per il bene del fila, grazie a
questo non si è cercata la competizione, ma
semplicemente di apprendere quanto più
possibile su questa meravigliosa razza. Un
raduno per noi deve essere visto come una
giornata da passare fra amici che hanno la
stessa passione, un cane non si identifica
solamente con le coppe o le coccarde, perché i veri giudizi e gli autentici test il cane
li affronta nella vita quotidiana insieme
all'amato padrone. Un ringraziamento particolare a Maria Cristina Schisa e Marco
Mantello per averci aiutato nello svolgimento del raduno, la prima per aver scattato ben 920 foto e il secondo per aver trascritto tutti i giudizi dei giudici. Infine grazie ad Andrea Curci, Pompeo Torsello e
Francesca, Osvaldo Iurilli e Annarita,
Francesco Redi e Maddalena, Annarita,
Lorena, Antonio e Francesco Capitani,
Diego, Marco Fantoni, Federico e Alessia, a
tutti i partecipanti al raduno. Infine un ringraziamento da parte dell’intero CAFIBI a
Roberta Albanesi e Moreno Buffa di
Canidapresa Magazine per l'appoggio che
ci stanno offrendo.
Marco Pompili
Canidapresa 4-2009
6-07-2009
13:39
Pagina 69
Il commento del giudice Antonio Crepaldi
“Unitamente ad Aniello Aliberti (presidente CAFIBI) e a Marco Pompili (figurante e vice-presidente CAFIBI), ho potuto visionare tra i fila brasileiro presenti alcuni soggetti tipici e puri di alto livello, due provenienti dal Brasile (Engenho) e due dalla Spagna
(Contiendas), mentre un altro soggetto di allevamento spagnolo (El Siledin) non era all'altezza della situazione. Anche gli altri
soggetti presenti, tutti di allevamento italiano, presentavano problematiche di vario genere, però con una femmina fulva di
buon livello morfologico, seppur dal punto di vista strutturale e non tipologico, oltre a una femmina tigrata al massimo livello caratteriale dimostrato durante la prova di temperamento.
Questo raduno però consente innanzitutto alcune riflessioni scaturite dagli spunti emersi riguardo particolarmente a disomogeneità, labbra, femminilità in confronto al tipo braccoide e sistema nervoso.
Disomogeneità - Una certa variabilità entro la razza è possibile e anche auspicabile, perché denota i progetti dei singoli allevatori e i programmi di selezione sulle diverse linee di sangue, ma quando si riscontra una disomogeneità fin troppo evidente
non solo nello stesso allevamento ma perfino tra fratelli di cucciolata si mettono in evidenza soprattutto delle idee poco chiare da parte del selezionatore. Il maschio fulvo e la femmina tigrata della “linhagem Engenho” erano senz'altro i migliori ma
la disomogeneità fra loro è piuttosto marcata. Il maschio rappresenta veramente la razza dal punto di vista della tipicità e della
morfologia funzionale, mentre la femmina si differenza molto dal compagno di “linhagem” presentando una tipologia
comunque particolarmente interessante, seppur non di pari livello. La disomogeneità maggiore è tuttavia riscontrabile nei due
fratelli di cucciolata “de las Contiendas”, che fa sottolineare un patrimonio ereditario con ogni probabilità geneticamente
incompatibile tra i loro genitori, al punto di generare una diversificazione non solo strutturale ma anche tipologica. Auspicherei
quindi che certi allevatori brasiliani e spagnoli, prima di sostenere che gli italiani sono incompetenti sul fila, applicassero le leggi
mendeliane per una selezione non improvvisata ma scientificamente programmata. In fondo il CAFIB-Brasil mediante il “padre
della razza” Paulo Santos Cruz insegnava la programmazione degli accoppiamenti, però la disomogeneità riscontrata fa rilevare che si producono soggetti tipici e puri ma non si applicano le regole basilari dell'allevamento.
Labbra - Ai tempi della stesura dell'ultima versione dello standard elaborato da Paulo Santos Cruz lo stesso autore indicava
che solo la disgiunzione anteriore a “U” rovesciata delle labbra superiori era tipica, mentre la “V” rovesciata segnalava il meticciamento. In effetti allora era stato rilevato così perché Paulo Santos Cruz elaborò lo standard prendendo a modello Lord da
Varginha di José Gomes de Oliveira e tutti i migliori soggetti rustici selezionati naturalmente, molti dei quali ancora sottoposti alle necessità funzionali delle fazendas. La selezione negli allevamenti cinofili in molti casi è invece finita per accentuare la
caratteristica delle labbra, al punto che la disgiunzione a “V” rovesciata è ormai presente anche nei soggetti tipici e puri. Questi
soggetti non rappresentano logicamente l'ideale per tale peculiarità (nessuno è perfetto) ma rimangono ugualmente significativi perché tutte le altre loro caratteristiche indicano inequivocabilmente l'aderenza allo standard originale. Solo se ci sono
anche altri segni di sicuro meticciamento si può infatti imputare la concomitante “V” rovesciata al sangue estraneo.
Femminilità e tipo braccoide - Le caratteristiche della femmina tigrata “do Engenho”, forse perché non al medesimo livello del maschio dalla stessa provenienza, possono indurre a ritenerle tendenti al tipo braccoide, quando in realtà evidenziano
soltanto una spiccata femminilità, che tuttavia mantiene inalterato il tipo puro dello standard originale, peraltro a livello eccellente. L'allarme in proposito arriva dal libro di Antonio Carlos Linhares Borges, dove riporta che nel Minas Gerais esiste un cane
adoperato a caccia come segugio denominato “Nacional” che, pur di tipo braccoide, può essere facilmente confuso con il fila.
La femmina tigrata in questione presenta invece caratteristiche da fila puro inconfondibili relativamente alla testa e alla struttura di tipo molossoide. In modo particolare merita attenzione per la sua somiglianza al leggendario Lord da Varginha, specialmente prendendo in considerazione l'intero apparato anteriore tra testa, petto e arti toracici. Con il dovuto dimorfismo
sessuale, questa femmina aderisce infatti a un'immagine di Lord fotografato dal davanti, evidenziando un rapporto proporzionato tra l'ossatura della testa e degli arti anteriori. Proprio il fattore dell'ossatura sviluppata degli arti posteriori, oltre che
degli avambracci e dei piedi, fa rilevare in questa femmina il tipo molossoide.
Sistema nervoso - Il miglior temperamento può essere dimostrato durante la prova anche da un fila con segni di meticciamento. Una riflessione deriva pertanto da questa possibilità, che deve convincere sulla decisione di considerare il miglior temperamento soltanto relativamente a un fila puro, perché la selezione va orientata solo in questo modo. Non importa quindi
che un cane qualunque dimostri in prova il miglior temperamento perché questo soggetto non serve in riproduzione. La femmina con evidenti segni di meticciamento ritenuta dal miglior temperamento durante la prova ha peraltro dimostrato fuori
prova un atteggiamento fin troppo esagerato che secondo gli insegnamenti del “padre della razza” Paulo Santos Cruz denota un sistema nervoso non ideale. Il temperamento tipico è stato infatti dimostrato dal maschio “do Engenho” il quale, calmo
finché non provocato, ha reagito improvvisamente con il caratteristico attacco in diagonale ascendente. I temperamenti più
tipici vanno ritenuti anche quelli dimostrati dai due giovani maschi “de las Contiendas”, che a solo otto mesi d'età hanno evidenziato la caratteristica “ojeriza”. Ho potuto
constatarlo anche personalmente nelle due
volte che mi sono avvicinato al maschio di
Marco Fantoni, che ha pensato bene di tenermi a distanza. Non importa per il momento se
non sono stati convincenti durante il test dello
sparo, perché questo test è solo sperimentale
a otto mesi d'età e il risultato probante si ottiene non prima dei dodici mesi di vita”.
canidapresa 69
Canidapresa 4-2009
6-07-2009
[
13:39
Pagina 70
Dogs News
Mosca: U.C.I.
World Dog
Championship
Un momento dello show
Gruppo allevamento mastiff
Foto ricordo con i corsi
70 canidapresa
Q
uest'anno è toccato alla Federazione Russa ospitare domenica 31 maggio il World Championship 2009 dell'U.C.I. ( United
Kennel Club International). L'evento ha avuto luogo a Mosca
nel bellissimo contesto del Russian Exibition Center. La manifestazione ha riscosso grande successo e i cani presenti erano oltre 1.700,
divisi fra le diverse razze. Da segnalare tra le più numerose quella
del nostro cane corso (35 soggetti). Per la cronaca il best in show ha
premiato un ottimo esemplare di akita, mentre il best junior un
pastore della Russia meridionale
Non vi nascondo che mi ha fatto molto piacere essere invitato a giudicare in una manifestazione così importante. Per me è stata un'ottima occasione per allargare le mie conoscenze e fare ulteriore esperienza: non capita tutti i giorni di trovarsi a giudicare 27 pastori
dell'Asia centrale! Tra il centinaio di soggetti che ho giudicato oltre
i corsi, da sottolineare la numerosa partecipazione dei dogue di
Bordeaux e dei bullmastiff.
Ritornando all'evento in generale, voglio segnalare l'efficiente
organizzazione e soprattutto l'ottima scelta del sito che ha permesso momenti di relax ai partecipanti. Un luogo ben diverso dalle poco
ospitali strutture delle fiere campionarie a cui sono abituati i cinofili del nostro paese.
Un'altra riflessione è quella che occorre andare in Russia per scoprire una realtà pluralista in cinofilia, abituati e obbligati al monopo-
Canidapresa 4-2009
6-07-2009
13:39
Pagina 71
BIS AKITA
BIS Junior pastore Russia meridionale
I corsi a giudizio
lio di fatto esercitato in Italia dalla FCI
attraverso l'ENCI.
Mi pare che questa situazione, oltre che
stridere con i proclami liberisti strombazzati a ogni occasione dai nostri politici, finisca
per penalizzare lo stesso monopolista che,
operando senza stimoli, finisce per non rinnovarsi e perdere di vista l'evoluzione che
avviene nel mondo cinofilo. Purtroppo il
nostro è un paese avvitato su se stesso,
dove la parola rinnovamento da molto
tempo ha perso di significato...
Renzo Carosio
La presentazione dei giudici
Il padiglione
in cui si è svolta la
manifestazione
canidapresa 71

Documenti analoghi

Canidapresa 5-2009

Canidapresa 5-2009 struttura fisica potente, rendono questo cane un guardiano incorruttibile. Lo sbaglio però

Dettagli

Canidapresa 6-2009

Canidapresa 6-2009 rimanere seduti al tavolino di un bar mentre il padrone prendeva il caffè all'interno, abbiamo sentito dichiarazioni di persone che dovrebbero tutelare la natura del fila parlare di soggetti che pr...

Dettagli